Dissertations / Theses on the topic 'Utilizzazioni'
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Parolin, Beatrice. "Averroè lettore di al-Fārābī. Censimento delle citazioni nominali e analisi delle utilizzazioni tacite (logica e metafisica)." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2012. http://hdl.handle.net/11577/3422942.
Full textLa mia dissertazione si propone di fornire una prima risposta a un desideratum delle più recenti ricerche nell’ambito della filosofia medievale araba, ossia quello di conoscere quali opere di al-Fārābī circolavano in al-Andalus al tempo di Averroè e in che modo esse influenzarono il filosofo di Cordova, in particolare nel primo periodo della sua produzione filosofica, quello delle epitomi o dei cosiddetti commenti brevi agli scritti di Aristotele. Dopo aver offerto una presentazione della biografia intellettuale e della produzione filosofica di al-Fārābī e di, la mia ricerca si sviluppa in due direzioni: da un lato intende mettere in luce la dipendenza tacita di Averroè nelle epitomi giovanili della Metafisica e del De interpretatione dalle dottrine logico-metafisiche di al-Fārābī; dall’altra presenta un primo censimento di tutte le citazioni nominali di al-Fārābī presenti negli scritti filosofici di Averroè. Il mio lavoro di tesi intende quindi fornire una base testuale e dottrinale che permetta di valutare il mutamento avvenuto nel corso della maturazione filosofica di Averroè nei confronti di al-Fārābī e la sua progressiva autonomia di pensiero dalla tradizione peripatetica araba a lui precedente.dalle dottrine logico-metafisiche di al-Fārābī; dallâaltra presenta un primo censimento di tutte le citazioni nominali di al-Fārābī presenti negli scritti filosofici di Averroè. Il mio lavoro di tesi intende quindi fornire una base testuale e dottrinale che permetta di valutare il mutamento avvenuto nel corso della maturazione filosofica di Averroè nei confronti di al-Fārābī e la sua progressiva autonomia di pensiero dalla tradizione peripatetica araba a lui precedente.
Ferrari, Silvia. "Study of a System for Direct Measurement of Internal Stress in Wood During Drying." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2009. http://hdl.handle.net/11577/3426402.
Full textIl documento descrive l'attività di ricerca finalizzata alla determinazione delle tensioni che si sviluppano nel legno durante la essiccazione. Il controllo di tali tensioni riveste notevole importanza nell'ambito della tecnologia del legno, perchè esse possono essere responsabili di notevole degrado qualitativo del materiale essiccato. L'attività svolta si è concentata sullo sviluppo di un sensore di pressione finalizzato alla misura diretta di tali tensioni. L'idea finale è stata quella di inserire tale dispositivo nei controlli industriali automatici di processo per ottimizzare l'essiccazione stessa.
Ciesa, Marta. "Strumenti di valutazione dell'efficienza delle infrastrutture viarie per l'accessibilità in area montana." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2014. http://hdl.handle.net/11577/3423790.
Full textIl presente lavoro di ricerca mira a definire uno strumento che possa valutare l’accessibilità di un territorio montano-collinare attraverso la valutazione della viabilità secondaria intendendo con questo termine l’insieme dei percorsi sentieristici e agro-silvo-pastorali di un territorio. Un insieme, quindi, di tracciati non asfaltati che garantisce il passaggio attraverso gli ambienti meno urbanizzati e naturali per i quali negli ultimi anni sta aumentando l’interesse turistico. Le zone montane e collinari e gli ambienti rurali in senso lato stanno acquisendo una sempre maggiore importanza turistica e con essi la rete di strade e sentieri che li caratterizza. Questa rete è sempre più spesso praticata da numerosi fruitori, bikers, escursionisti, persone a cavallo, amanti della fotografia, arrampicatori, deltaplanisti e in virtù di queste nuove funzioni essa può assumere anche un importante ruolo nella gestione degli interventi di soccorso. L’aumentato interesse turistico di queste zone ha, infatti, comportato anche un incremento del numero di incidenti e un conseguente aumentato impegno delle squadre di soccorso il cui intervento negli ultimi decenni è sempre più richiesto. In quest’ottica quindi si ritiene opportuno considerare la rete di sentieri e strade silvo-pastorali anche in virtù del ruolo che può rivestire nell’agevolare le operazioni di emergenza e non solo in funzione dell’importanza turistica che riveste. Si è quindi creato uno strumento per la definizione del grado di accessibilità di un territorio in relazione alle caratteristiche della viabilità secondaria e alle modalità possibili per percorrerla. Lo scopo del lavoro mira a fornire indicazioni utili per definire l’accessibilità del territorio montano per le squadre di soccorso alpino in caso di interventi a terra valutando l’accessibilità attraverso la rete di percorsi esistenti e le diverse possibilità di intervento. L’obiettivo finale è la realizzazione di un modello GIS che possa fornire il quadro delle tempistiche di accesso a un territorio considerando che esse variano in funzione dell’ambiente in cui si opera e delle modalità di intervento possibili. Le squadre di soccorso a terra possono intervenire a piedi o mediante veicoli influenzando notevolmente i tempi di accesso a un’area. La progressione a piedi è sicuramente più lenta di quella motorizzata, ma non sempre quest’ultima risulta praticabile poiché è fortemente condizionata dalle caratteristiche del territorio. Laddove quindi vi è una rete viabile di servizio presente e ben gestita l’intervento può essere fatto tramite automezzi altrimenti l’unica possibilità di spostamento a terra resta la progressione a piedi. Con il modello GIS si è creato uno strumento in grado di considerare le variabili per definire il grado di accessibilità per finalità di soccorso di un territorio montano. Lo studio si è pertanto sviluppato seguendo tre linee principali. Inizialmente si sono valutate le caratteristiche principali del territorio montano-collinare in un’area della montagna veneta e della viabilità secondaria esistente con lo scopo di definire i fattori maggiormente influenti sulla velocità di progressione; in secondo luogo si sono esaminate le velocità raggiungibili in situazioni tipo ponendole in relazione ai fattori ambientali precedentemente valutati. A questo fine è stata testata la progressione a piedi e la progressione tramite veicoli, con particolare attenzione al quad poiché sono mezzi un grado di fornire buone prestazioni anche negli interventi di ricerca e soccorso. Dopo aver raccolto le informazioni di progressione delle squadre di soccorso si sono analizzate le relazioni con le principali caratteristiche ambientali definendo delle relazioni statistici di velocità per ciascuna situazione esaminata. Queste equazioni sono state utilizzate nella parte finale del lavoro per la creazione del modello GIS con cui si è successivamente definita l’accessibilità all’area montana oggetto di studio. Ne risulta uno strumento utile nella gestione del territorio che evidenzia l’importanza di una rete di percorsi organizzata e gestita e l’utilizzo di veicoli ad elevata mobilità, come i quad, che possono garantire la riduzione dei tempi di accesso delle squadre di soccorso i cui interventi stanno aumentando di anno in anno.
Muir, Giulia. "The role of non-wood forest products in diets and livelihoods: quantifying the contributions." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2021. http://hdl.handle.net/11577/3426260.
Full textGiannone, Codiglione Giorgio. "Illeciti su internet e rimedi nel diritto d'autore." Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2014. http://hdl.handle.net/10556/1445.
Full textThis research will discuss the relationship between digital copyright and access to knowledge in civil law systems, especially with regard to experience if United States and Italy. The focus will be specifically devoted to the between copyright enforcement and neutrality rules in the context of the web 2.0. This comparative analysis will take place also in a remedial perspective, taking into account the internal balance provided by law, in accordance with copyright traditional and opposite purposes: promoting creativity and disseminating knowledge...[edited by author]
XII n.s.
BRUNO, MARIA ROBERTA. "Sustainable use and practical application in the industrial sector of permanent crops biomass: Orange tree (C. sinensis L.), Apricot tree (P. armeniaca L.) and Olive tree (O. europea L.)." Doctoral thesis, Università degli studi della Basilicata, 2021. http://hdl.handle.net/11563/149565.
Full textPierobon, Francesca. "Evaluation of the environmental impacts of wood products for bio-energy through Life Cycle Assessment (LCA)." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2015. http://hdl.handle.net/11577/3424159.
Full textL’uso di prodotti legnosi per fini energetici è cresciuto negli ultimi anni come alternativa ai combustibili fossili. Leggi nazionali e internazionali promuovono l’uso del legno nell’ambito delle politiche di mitigazione dei cambiamenti climatici, basandosi sull’assunzione che il legno abbia un bilancio di carbonio nullo, in quanto le emissioni rilasciate dalla sua combustione vengono compensate dagli assorbimenti in foresta (assunzione di carbon neutrality).Tuttavia, questa assunzione non tiene in considerazione le emissioni associate al ciclo di vita del prodotto, e.g, alla lavorazione e al trasporto della biomassa. Inoltre c’è uno sfasamento temporale tra il rilascio di CO2 nella combustione e il suo assorbimento in foresta e questo potrebbe avere conseguenze sul global warming. Gli obiettivi di questo progetto di ricerca sono: 1) valutare degli impatti ambientali dei prodotti legnosi attraverso Life Cycle Assessment (LCA); 2) includere le dinamiche forestali di assorbimento di anidride carbonica e decomposizione naturale della biomassa legnosa nell’LCA. La ricerca è condotta per mezzo di due casi studio: il primo è costituito dall’LCA della legna da ardere nel Nord-Est Italia; il secondo riguarda la produzione di cippato nell’area del Pacific Northwest negli Stati Uniti. La tesi è costituita da otto capitoli. Nel Capitolo 1 si descrivono il quadro legislativo e lo stato dell'arte delle esperienze internazionali e dei progetti di ricerca sull’argomento. Viene inoltre effettuata una review di studi di letteratura mettendone in luce le principali limitazioni e definendo gli obiettivi di ricerca. I Capitoli 2 e 3 analizzano la catena di fornitura dei prodotti legnosi per fini energetici, fornendo dati di riferimento per i processi di estrazione e produzione della biomassa e per le caratteristiche fisico-chimiche del legno e la metodologia LCA, in termini di standard, banche dati, software e metodologie disponibili. I Capitoli 4 e 5 presentano i risultati dei due casi studio che identificano nel trasporto la fase critica dell’LCA, nel caso della legna da ardere legato all’importazione della materia prima dall’estero, nel caso del cippato legato al trasporto su strada forestale. Il Capitolo 6 riguarda la valutazione dei carbon sinks e stocks nelle aree di studio precedentemente analizzate. Nel capitolo 7 si affronta il problema di come includere il sequestro di carbonio in foresta nell'ambito dell’LCA. Questo ha portato allo sviluppo di una metodologia per effettuare un "LCA dinamico", che, nel Capitolo 8, viene applicata ad un caso studio nel Pacific Northwest. La metodologia si base sull’utilizzo del forzante radiativo per valutare l’impatto delle diverse fonti di emissioni ed assorbimento sul cambiamento climatico. I risultati mostrano che, nel caso studio considerato, esiste un “Radiative Forcing Turning Point”, ovvero un punto, situato circa a metà del periodo di rotazione della foresta (tra 17 e 21 anni), dove gli impatti del ciclo di vita vengono compensati dagli assorbimenti di anidride carbonica e oltre il quale la biomassa produce un beneficio netto in termini di bilancio del carbonio. Lo sviluppo di un LCA dinamico è molto innovativo nel quadro dell’LCA e ha permesso discutere la veridicità dell'assunto della carbon neutralità.
LO, GIUDICE VALENTINA. "Characterization of particleboards produced with Orange (Citrus sinensis L.) and Turkey oak (Quercus cerris L.) wood species using Modified Starch as adhesive." Doctoral thesis, Università degli studi della Basilicata, 2022. http://hdl.handle.net/11563/156566.
Full textOberle, Bruno Maria Carmelo Oberle Bruno M. Oberle Bruno M. Oberle Bruno M. "Utilizzazione della legna per l'approvvigionamento energetico regionale /." [S.l.] : [s.n.], 1988. http://e-collection.ethbib.ethz.ch/show?type=diss&nr=8612.
Full textCOSTA, GIOVANNI ALFIO. "UTILIZZAZIONE INDIRETTA E TUTELA DEI LAVORATORI NEGLI APPALTI." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2015. http://hdl.handle.net/10280/6310.
Full textThe thesis aims to reconstruct the conceptual framework and that it has come to devise following the repeal of the law n.1369/1960 concerning the interposition of labor, as well as the contemporary expansion of joint liability of the buyer of a tender contract for work or services under the provisions of art. 29, Legislative Decree n. 276/2003. In the perspective of giving special attention to the system of joint and several liability in tender contracts the author describes, in the first chapter, all cases of joint and several liability in the Italian Civil Code with the intent to establish a common base in all cases examined. In the second chapter we analyze the evolution of the art. 29, Legislative Decree n. 276/2003 and the many changes that this standard has had to endure, extending the analysis to social insurance contribution and tax, as well as the rules on the health and safety of workers. The third chapter analyzes the critical aspects of joint and several liability in tender contracts, the issue of succession in the contract by a new contractor to that of the compatibility of social clauses with European law through the derogation to that scheme by the collective bargaining, the simulation assumptions of tender contracts, without neglecting to analyze the scope of joint liability in art. 29 , Legislative Decree n. 276/2003 also to other cases adjacent negotiating. The analysis concludes, then, with the refutation doctrinal opinion according to which the outsourcing business achieved through procurement contracts would lead to the onset of hypotheses of joint employment doctrine.
COSTA, GIOVANNI ALFIO. "UTILIZZAZIONE INDIRETTA E TUTELA DEI LAVORATORI NEGLI APPALTI." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2015. http://hdl.handle.net/10280/6310.
Full textThe thesis aims to reconstruct the conceptual framework and that it has come to devise following the repeal of the law n.1369/1960 concerning the interposition of labor, as well as the contemporary expansion of joint liability of the buyer of a tender contract for work or services under the provisions of art. 29, Legislative Decree n. 276/2003. In the perspective of giving special attention to the system of joint and several liability in tender contracts the author describes, in the first chapter, all cases of joint and several liability in the Italian Civil Code with the intent to establish a common base in all cases examined. In the second chapter we analyze the evolution of the art. 29, Legislative Decree n. 276/2003 and the many changes that this standard has had to endure, extending the analysis to social insurance contribution and tax, as well as the rules on the health and safety of workers. The third chapter analyzes the critical aspects of joint and several liability in tender contracts, the issue of succession in the contract by a new contractor to that of the compatibility of social clauses with European law through the derogation to that scheme by the collective bargaining, the simulation assumptions of tender contracts, without neglecting to analyze the scope of joint liability in art. 29 , Legislative Decree n. 276/2003 also to other cases adjacent negotiating. The analysis concludes, then, with the refutation doctrinal opinion according to which the outsourcing business achieved through procurement contracts would lead to the onset of hypotheses of joint employment doctrine.
Crivellaro, Alan. "Wood, bark and pith structure in trees and shrubs of Cyprus: anatomical descriptions and ecological interpretation." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2012. http://hdl.handle.net/11577/3422435.
Full textLa tesi si occupa di anatomia del legno, della corteccia e del midollo di alberi e arbusti appartenenti alla flora dell'isola di Cipro. Si compone di tre parti: (1) la descrizione anatomica del legno del tronco, e di corteccia e midollo dei rametti, (2) l'interpretazione ecologica dell'anatomia del legno e della corteccia e (3) uno studio focalizzato sul compromesso delle funzioni di conduzione e di sostegno meccanico in liane a piccoli arbusti. Nel corso di 3 campionamenti a Cipro sono stati raccolti campioni per circa 270 specie. Da questi sono stati realizzati 600 preparati anatomici a doppia colorazione (astra blu e safranina). Nuove liste codificate per la descrizione delle caratteristiche anatomiche della corteccia e del midollo sono state sviluppate appositamente per gli scopi di questa ricerca. Le specie descritte rappresentano quasi l’intera flora legnosa dell’isola. Un gran numero di specie sono qui descritte prima dal punto di vista anatomico. Le descrizioni anatomiche sono una base perfetta per anatomisti legno interessati alla struttura in legno di singole specie o allo studio della gamma di modelli anatomici nella regione del Mediterraneo orientale, e anche per archeologi e paleobotanici che hanno la necessità di identificare reperti legnosi, e anche per tecnologi del legno che confrontano le strutture anatomiche con le proprietà fisiche e meccaniche del legno. Le indagini di ecologia del legno hanno rilevato relazioni statisticamente significative tra legno a porosità diffusa e camefite legnose, mentre le porosità semi diffusa e anulare sono legate alle nanofanerofite e alla fanerofite arboree rispettivamente. Le caratteristiche dei raggi sembrano associate al riempimento dello spazio nel legno e le dimensioni dei raggi in sezione trasversale sembrano limitate dai vasi. Infatti i raggi sono più larghi nelle fanerofite arboree che nelle camefite legnose e il numero di raggi per millimetro diminuisce passando da fanerofite arboree, a nanofanerofite fino alle camefite legnose, consentendo così alla forme biologiche con altezza maggiore di avere vasi più grandi. L'assenza di raggi è una caratteristica tipica delle camefite legnose. La composizione dei raggi varia da omogenea nelle camefite legnose a eterogenea in nanofanerofite e fanerofite arboree. Il parenchima assiale è raro o difficilmente osservabile nelle camefite legnose, tipicamente apotracheale nelle nanofanerofite e principalmente paratracheale nelle fanerofite arboree. Le specie endemiche a Cipro sono caratterizzate dall'assenza di parenchima assiale, dall'assenza di raggi o dalla presenza di raggi omogenei e non mostrano alcuna relazione significativa con la presenza di legno di tensione. È stata riscontrata una netta predominanza di specie a porosità diffusa nei siti caldi e secchi, e di specie a porosità anulare in siti umidi e freddi. Legni a porosità diffusa appartengono a specie che vivono in siti rocciosi e sabbiosi, la porosità anulare è associata ad habitat forestali e di macchia mediterranea. Le fibre a parete spessa risultano legate a a siti umidi, fibre a pareti sottili ad habitat forestali e di macchia mediterranea. Un chiaro trend lega proporzionalmente lo spessore delle fibre con la densità del legno. Le caratteristiche anatomiche analizzate per la corteccia descrivono morfologia e distribuzione dei tubi cribrosi, la presenza e la disposizione di tessuti sclerenchimatici, i raggi, il sughero, il felloderma, i cristalli, le strutture di secrezione e la visibilità in luce polarizzata. I tubi cribrosi sono tipicamente disposti in bande tangenziali nelle nanofanerofite, ma non nelle camefite legnose. L'allargamento dei raggi nel felloderma è legato a specie che vegetano in siti midi, non è presente nelle specie endemiche, in quelle tipiche di macchia mediterranea a negli habitat forestali. I cristalli sono associati alle nanofanerofite e alle fanerofite arboree, non alle specie endemiche, di macchia e di ambiente forestale. L'omogeneità del felloderma è stata riscontrata nelle fanerofite lianose, in quelle arboree e alle specie di ambienti umidi. L'associazione di tessuti sclerenchimatici con le forme biologiche suggerisce un ruolo biomeccanico di questo tessuto, soprattutto nei giovani rametti. Il livello di endemico e l'habitat delle specie sono fortemente legati a diverse caratteristiche anatomiche della corteccia offrendo nuove possibilità di studio nel campo dell'ecologia e dell'ecofisiologia. Nella terza parte che costituisce la tesi tutte le 10 specie di fanerofite lianose campionate e la maggior parte delle camefite legnose (25 specie) sono state caratterizzate per quanto riguarda le caratteristiche anatomiche di vasi e fibre che hanno ripercussioni importanti nelle funzioni di conduzione e di sostegno meccanico del legno. In accordo con la loro inferiore necessita di auto-sostegno, le fanerofite lianose hanno una densità basale inferiore rispetto alle camefite legnose. Inoltre, le liane presentano una inferiore proporzione di sezione trasversale destinata a fibre. In accordo con le maggiori necessità conduttive e in relazione alla loro altezza, le liane hanno un diametro e una frequenza dei vasi che le colloca più vicine al funzione "packing limit" rispetto alle camefite legnose.
CIASCHINI, Francesco. "Utilizzazione di residui agro-forestali per la produzione di pellet ad uso energetico." Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2006. http://hdl.handle.net/11566/242529.
Full textRivola, Elisa. "Utilizzazione di biogas per la produzione di energia elettrica: aspetti di processo e ambientali." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/4675/.
Full textGiuga, Luca. "I Collemboli del suolo di habitat mediterranei della Sicilia e loro utilizzazione come indicatori." Thesis, Universita' degli Studi di Catania, 2011. http://hdl.handle.net/10761/299.
Full textWere studied communities of Collembola of cork-oak and dry grasslands (both Mediterranean habitats of Community interest). 72 species have been identified: three are new to science, 21 new for Italy and 31 are new to Sicily. The comparison between the communities effected by the correspondence analysis, limited to the most abundant species, showed an affinity between the two communities of cork-oak and them of dry grasslands, though belonging to very distant sites of soils, and the peculiar location community stain, which shows a clear derivation from that of the cork-oak. Euedaphic species are particularly related to the cork-oak and their sensitivity to noise is demonstrated by its reduction or disappearance from the soil disturbed by the stain of reforestation activities. It was, finally, a verification of the validity of the indices QBS-C and QBS-ar that highlighting some limitations in their use.
TIRONE, Alfonso. "CONDIZIONAMENTO E UTILIZZAZIONE DI SCARTI E SOTTOPRODOTTI DELL'INDUSTRIA AGRUMARIA NELLA COLTIVAZIONE DI “CICHORIUM ENDIVIA”." Doctoral thesis, Università degli Studi di Palermo, 2015. http://hdl.handle.net/10447/108229.
Full textPriori, Sara. "Valorizzazione dell'allevamento asinino in aree marginali: caratteristiche quali-quantitative del latte e utilizzazione digestiva della razione." Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2009. http://hdl.handle.net/11566/242264.
Full textTaccari, Manuela. "Utilizzazione di reflui oleari. Bioconversioni mediante fermentazione e compostaggio di acque di vegetazione per la produzione di biofertilizzanti." Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2009. http://hdl.handle.net/11566/242381.
Full textDomenicali, Marco <1971>. "Utilizzazione combinata dell'eco-doppler e della risonanza magnetica nucleare per la valutazione della vasodilatazione periferica nel distretto muscolare in pazienti con cirrosi epatica." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/1133/1/Tesi_Domenicali_Marco.pdf.
Full textDomenicali, Marco <1971>. "Utilizzazione combinata dell'eco-doppler e della risonanza magnetica nucleare per la valutazione della vasodilatazione periferica nel distretto muscolare in pazienti con cirrosi epatica." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/1133/.
Full textPacilli, Alessandra. "Riabilitazione robotica della postura in Pediatria; progettazione, sviluppo, implementazione del sistema di controllo e sensorizzazione di un robot riabilitativo e sua utilizzazione nella routine clinica." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2014. http://hdl.handle.net/11577/3423856.
Full textIl mantenimento della postura è un compito complesso, pur nella sua apparente naturalezza, ed è spesso compromesso in pazienti con patologie a carico del Sistema Nervoso Centrale (SNC). Questo compito è, infatti, frutto dell’integrazione di numerosi input sensoriali, propriocettivi ed esterocettivi, da parte del SNC; tali input vengono elaborati per attuare, in ogni istante, durante tutte le attività quotidiane, una configurazione di equilibrio per l’intero apparato muscoloscheletrico. La riabilitazione del mantenimento della postura ha acquistato importanza sempre crescente nel campo della neuro-riabilitazione ed ha conosciuto nuovi stimoli nel razionale della terapia mediata da robot, la quale si fonda sul concetto della plasticità corticale, ossia sulla capacità del SNC di riorganizzarsi anche a seguito di accidenti cerebrovascolari. Per questo motivo, gli ultimi decenni hanno visto l’introduzione di numerose piattaforme robotiche sia in Ricerca che in Clinica, allo scopo di migliorare il processo di recupero dell’equilibrio e la sua oggettivazione. L’assenza, in letteratura, di una piattaforma motorizzata a 2 gdl (gradi di libertà), e in grado di interagire con i soggetti posti al di sopra di essa, hanno portato alla progettazione di un dispositivo con queste caratteristiche, destinato all’utilizzo da parte dei pazienti pediatrici del MARlab (Movement Analysis and Robotics laboratory) dell’OPBG (Ospedale Pediatrico “Bambino Gesù”) di Palidoro (RM). Dopo l’individuazione delle specifiche di progetto, la scelta e il dimensionamento dei componenti, la piattaforma è stata disegnata in ambiente CAD, risultando un robot cartesiano con un workspace di 15x15 cm2 ed un basso profilo (170 mm), ideale per essere in futuro installata al di sotto del pavimento. Il cuore del dispositivo è costituito dai due motori lineari a induzione elettromagnetica LinMot, che consentono di attivare ciascuno una direzione del moto. Al fine di rendere la piattaforma interattiva, è stato necessario sensorizzare ciascun motore con una cella di carico, così da rilevare la volontà esterna di muovere il robot. Inoltre, trattandosi di un dispositivo destinato a pazienti pediatrici, aventi cioè massa corporea confrontabile con quella della piattaforma, è stato condotto uno studio per valutare la possibilità di compensare in accelerazione le uscite delle celle di carico, depurandole dalla forza di inerzia associata proprio al moto della piattaforma. La filosofia di approccio alla costruzione di questo prototipo, denominato SlideBiT2D, è quella di un sistema aperto ed evolvibile, sia dal punto di vista dell’hardware che del software, pronto ad accogliere nuove necessità espresse da parte del personale medico. Per questo, si è scelto di installare la rete di sensori e attuatori su bus di campo CAN, scegliendo come master della rete un nodo CANopen-compliant, programmabile però in ambiente LabVIEW. Il software è stato concepito come articolato su tre livelli e ne sono stati sviluppati i due più bassi, in modo da svincolare la creazione di una interfaccia utente da qualsiasi conoscenza del CANopen, protocollo molto efficiente ma anche complesso da apprendere. Per rendere la piattaforma una vera e propria interfaccia aptica, in grado cioè di rispondere alle sollecitazioni imposte dall’esterno, i motori sono stati controllati in velocità e, in più, è stato sviluppato un controllore di livello superiore per simulare una molla a 2 gdl, di rigidezza variabile K, posta in parallelo ad uno smorzatore con coefficiente C. Il controllo così realizzato è stato testato dapprima con un banco di prova, lungo una sola dimensione, ed è stato poi implementato con successo in 2D sulla piattaforma. Avere a che fare con un prototipo di un dispositivo medico ha richiesto alcune attenzioni particolari durante tutta la attività di progettazione. Anzitutto, per ciò che riguarda la sicurezza elettrica, il quadro elettrico è stato sviluppato da una ditta certificata (MPD srl – Induno Olona, VA). L’utilizzo stesso della piattaforma, in attesa che essa sia interrata, sarà auspicabilmente condotto in combinazione con l’utilizzo di un carroponte in dotazione al MARlab dell’OPBG di Santa Marinella. Infine, come si conviene ad ogni dispositivo di misura, la messa in opera del robot richiederà una ulteriore fase di taratura dei motori e delle catene di misura presenti, al fine di garantire la qualità delle misure e la sicurezza nella interazione per il paziente.. Infine, come si conviene a un qualsiasi dispositivo di misura, la messa in opera del robot richiederà una ulteriore fase di taratura dei motori e delle catene di misura presenti, al fine di garantire la qualità delle misure e la sicurezza nella interazione per il paziente.
CIANI, SCIOLLA JACOPO. "¿SEGNI DISTINTIVI E PUBBLICO DOMINIO: IL RUOLO DELL¿IMPERATIVO DI DISPONIBILITA¿ NELLA REGISTRAZIONE E NELLA TUTELA DEL MARCHIO¿." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2016. http://hdl.handle.net/2434/351166.
Full textAmong the 45 Recommendations adopted under the WIPO Development Agenda, two indicate the preservation of public domain as a key task for firms, individuals and Member States. This study explores the notion of “public domain” in relation to trademark law, with particular reference to the challenging issue of how safeguarding it, avoiding misappropriation of signs which should remain usable by the public. Some studies have shown that legal instruments provided by trademark law to keep signs and certain forms of use free, risk not being appropriate counterbalances to prevent the misappropriation of public domain. A general exclusion from registration does not exist for many signs which are part of a communal heritage and even if a refusal for registration may be grounded on the lack of distinctiveness, this requirement may still be overcome, showing that the sign has acquired a “secondary meaning”. Furthermore, a look into the registers reveals that trademark right is often used as a vehicle to extend prior patent, design or copyrights, with great public domain’s concerns. At last, the space of public domain is endangered by the expanded protection of new types of marks and by the anti-dilution enhanced protection, which gave the registered trademark’s owner more general control over his sign, making it unavailable for socially and culturally valuable use, such as news reporting, criticism, review and parody. German case law was the first to address the issue of the safeguard of this room for free signs and uses, suggesting that trademark registration should be subject to a prior assessment of the opportunity that a sign remain public available (Freihaltebedürfnis). This interest raises from the observation of the negative impact that granting rights to certain types of trademark may have on market competition and led most countries to refrain from recognising trademark rights to descriptive and generic signs and functional shapes. Otherwise, by choosing these signs, right holders may acquire strategic competitive advantages on competitors whose marketing strategies and communication, deprived of the opportunity to use them, would result much less effective than that allowed to the trademark’s holder. This advantage has nothing to do with the essential function to guarantee the trade mark as an indication of origin and is therefore not justified in the light of the objectives underlying trade mark law. The ECJ, requested to preliminary ruling on whether this “need to keep free” should play any role in the European trademark law, answered contradictorily. Notwithstanding, courts still rely on public policy concerns in order to preclude or limit the trademark protection, such as the “color depletion” and the “functionality” doctrine used by U.S. Courts for granting protection to color or shape marks. This work suggests that public interest should still play a role as a key-factor in order to assess the distinctive character relevant both in registration and infringement proceedings and shares the view that wording should be added in the Trademark Directive and Regulation, that the assessment of distinctive character should take into account the “right to keep free”. This proposal becomes particularly actual in the light of the works in progress for reforming the European trademark legislation, which appear to have ignored the problem of striking the proper balance between trademark right and public domain.
FABIANO, FABIO. "Le gru a cavo a stazione motrice mobile nelle utilizzazioni dei cedui." Doctoral thesis, 1994. http://hdl.handle.net/2158/778509.
Full textGALIPO', GIOVANNI. "Interventi di utilizzazione forestale nella Riserva Naturale Biogenetica di Vallombrosa: indagine sul recupero integrale di biomasse." Doctoral thesis, 2012. http://hdl.handle.net/2158/799455.
Full textJacopo, ciani Sciolla. "SEGNI DISTINTIVI E PUBBLICO DOMINIO: IL RUOLO DELL’IMPERATIVO DI DISPONIBILITÁ NELLA REGISTRAZIONE E NELLA TUTELA DEL MARCHIO." Doctoral thesis, 2016. http://hdl.handle.net/2318/1842248.
Full textCAMBI, MARTINA. "Impatto delle utilizzazioni forestali sul suolo. Stato dell’arte e definizione di un nuovo approccio metodologico con applicazione a due casi di studio in Toscana (Italia)." Doctoral thesis, 2015. http://hdl.handle.net/2158/1002411.
Full textLASCHI, ANDREA. "Forest operations sustainability: innovative approaches to environmental, social and economic aspects, applied on case studies." Doctoral thesis, 2016. http://hdl.handle.net/2158/1030150.
Full textPADOAN, Diego. "Gametic embryogenesis in Mediterranean fruit crops." Doctoral thesis, 2011. http://hdl.handle.net/10447/95109.
Full textSALERNO, Barbara. "IDENTIFICAZIONE E UTILIZZAZIONE DI MARCATORI MOLECOLARI NELLA SISTEMATICA DEI FITOSEIDI (PARASITIFORMES, PHYTOSEIIDAE)." Doctoral thesis, 2012. http://hdl.handle.net/10447/94670.
Full textBARILARO, ALESSANDRO. "Studio clinico aperto, randomizzato, sulla utilizzazione dell'associazione di βIFN1a ed azatioprina, in pazienti affetti da sclerosi multipla recidivante-remittente." Doctoral thesis, 2006. http://hdl.handle.net/2158/617783.
Full textBELLINA, Vincenzo. "Effetti della dieta su utilizzazione nutrizionale, risposte metabolico-ormonali, produzione e qualità del latte di capre Girgentane a diversa attitudine genetica alla sintesi di αS1-caseina." Doctoral thesis, 2012. http://hdl.handle.net/10447/94911.
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