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Journal articles on the topic 'Uso personale'

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Brenman Pick, Irma. "I volti del trauma: tra il personale e il sociale. Il "piacere" di trasmettere il maltrattamento." PSICOANALISI, no. 2 (December 2021): 87–100. http://dx.doi.org/10.3280/psi2021-002006.

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Abstract:
La psicoanalisi, fin dalle sue origini, si è sempre occupata del trauma e letteratura psicoana-litica sul tema è molto vasta. Viene sottolineata l'importanza dell'esperienza simbolica - a livello sia personale che sociale - dell'essere "messi" fuori, impotentemente dipendenti e 2abbandonati", elaborata a partire dal lavoro di Otto Rank sul trauma della nascita. L'analisi di questi vissuti mette in rilievo come il personale e il sociale siano strettamente collegati e intrecciati: così come l'ostracismo sociale può avere profondi effetti personali, allo stesso modo le esperienze di essere esclusi, quando sono proiettate, possono determinare un profondo effetto sociale. La "trasmissione del maltrattamento", nella sua dimensione inconscia, può essere pensata facendo uso del concetto di identificazione proiettiva. Inevitabilmente, que-sto processo comporta una serie di problemi controtransferali per l'analista. Attraversol'analisi di due casi clinici, seguiti in supervisione, viene sottolineato l'aspetto centrale legato alla proie-zione della colpa. Chi commette un abuso può proiettare parte dei propri sentimenti di colpa nella vittima. Nei due casi riportati, possiamo vedere come l'aver vissuto l'esperienza di essere stati "privati dell'amore", trasforma uno dei i due pazienti in un "padre privo di amore" e l'altro in "paziente privo di amore". Sembra che entrambi abbiano perso la loro capacità sperimentare l'amore e la perdita, e i loro analisti si sentono a loro volta "privi di amore": combattono per affrontare i loro stessi sentimenti di rabbia e di impotenza, cercando di riconnettersi con la pro-pria capacità di provare "amore" e compassione per il paziente. .
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2

Porretta, Bruno, Elvira Cicognani, and Bruna Zani. "Scopi di vita e uso di sostanze psicoattive fra gli studenti universitari." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 3 (February 2011): 31–46. http://dx.doi.org/10.3280/pds2010-003003.

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Abstract:
La ricerca indaga, in un campione di studenti universitari, la relazione tra utilizzo di sostanze psicoattive e scopi di vita (, Emmons, 1986). L'ipotesi era che le sostanze siano considerate un fattore che facilita il raggiungimento di alcuni tipi di scopi, in particolare quelli relativi all'area delle relazioni sociali e del benessere. Il campione č costituito da 698 studenti universitari (di cui il 37.8% maschi) iscritti a diversi anni di corso. I risultati hanno evidenziato un maggiore consumo di sostanze da parte dei maschi, degli studenti fuori sede e un incremento del consumo durante gli anni universitari. Il consumo di alcolici č ritenuto facilitare il raggiungimento degli scopi di natura sociale (es. conoscere persone nuove, sentirsi adeguato nelle situazioni di gruppo), mentre l'utilizzo di hashish/ marijuana č associato al raggiungimento degli scopi di vita riferiti alla crescita personale e al benessere psicologico.
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3

Trinchero, Elisabetta, Lorenza Micacchi, and Ilda Di Claudio. "Distocia di spalla. La simulazione come strumento di prevenzione del rischio." MECOSAN, no. 118 (August 2021): 137–52. http://dx.doi.org/10.3280/mesa2021-118007.

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Abstract:
Il presente contributo intende offrire una prima mappatura delle pratiche in uso in materia di formazione con riferimento alla gestione dell'emergenza legata alla distocia di spalla. Attraverso la triangolazione di fonti informative differenti e, in particolare, mediante i risultati di un questionario somministrato alle aziende sanitarie della Regione Lombardia, si evidenzia l'importanza delle attivita di formazione e in particolare dell'uso dei simulatori nella prevenzione dei rischi - clinici ed emotivi - che caratterizzano il fenomeno. I risultati evidenziano come, laddove previsto, l'uso del simulatore sia positivamente associato alla percezione di utilita dello strumento da parte del personale mentre, con riferimento alla dimensione organizzativa, tali iniziative di formazione vengono gestite internamente dalle aziende e finanziate con risorse proprie, a testimonianza del rilievo attribuito alla prevenzione dei rischi relativi alla distocia di spalla tra le organizzazioni sanitarie incluse nell'analisi.
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4

F. Gómez Vozmediano, Miguel. "El impacto de la era digital en los archivos históricos estatales españoles. Una visión personal en la encrucijada del III milenio." SOCIETÀ E STORIA, no. 174 (January 2022): 797–823. http://dx.doi.org/10.3280/ss2021-174009.

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Abstract:
«el uso o aplicación de las tecnologías digitales es absolutamente imprescindible pero no suficiente, pues, además, es necesario realizar las transformaciones culturales que implica la digitalización, ya que es una nueva forma de vivir, de trabajar y de relacionarse; es un cambio cultural consecuencia de la Revolución Digital en la que nos encontramos»1. Nel contesto di una società sempre più tecnologica, l'autore riflette sui significativi sviluppi e progressi di cui gli archivi spagnoli sono stati protagonisti lungo la loro storia, concentrando poi l'attenzione sull'attuale situazione della gestione dei patrimonio documentario custodiale per tali istituzioni pubbliche. Dopo aver affrontato i risultati ottenuti attraverso la piattaforma PARES 2.0, strutturata nella rete degli Archivi Statali dipendenti dal Ministero della Cultura e dello Sport, egli fornisce una visione personale dei risultati raggiunti fino a oggi, soffermandosi sulle principali sfide poste dall'immediato futuro.
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5

Gianecchini, Martina. "Apprendistato: formare al futuro artigiano." QUADERNI DI ECONOMIA DEL LAVORO, no. 99 (May 2013): 103–17. http://dx.doi.org/10.3280/qua2013-099006.

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Abstract:
Le recenti riforme del mercato del lavoro hanno individuato l'apprendistato come canale prioritario per l'ingresso dei giovani nel mercato del lavoro. Tuttavia, le analisi sulla sua diffusione dimostrano come ne venga spesso fatto un uso improprio, al fine di ridurre i costi del personale e aumentarne la flessibilitŕ in entrata. In questo articolo si propone una riflessione che, legando l'apprendistato all'evoluzione dei sistemi produttivi, analizza come diverse modalitŕ di organizzazione del lavoro abbiano favorito (oppure ostacolato) questo contratto nel realizzare la sua missione di supporto allo sviluppo professionale dei giovani. Per fare questo si introduce una classificazione delle attivitŕ lavorative basata sulle modalitŕ di generazione della conoscenza e sul contenuto del lavoro. La tesi proposta č che l'apprendistato possa rappresentare lo strumento contrattuale che meglio di altri permette di supportare lo sviluppo di moderne professionalitŕ artigiane.
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6

Skubic, Mitja. "Il dativo etico nel friulano sonziaco." Linguistica 45, no. 1 (December 31, 2005): 283–88. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.45.1.283-288.

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Abstract:
Nei suoi ricordi giovanili, scritti nel secondo dopoguerra e pubblicati nella ri­ vista friulana Sot la Nape negli anni settanta e ottanta del secolo scorso, riuniti poi nel libro Di cà e di là da la Grapa. Di cà e di là dal Pomeri. Blecs gurizans Luciano Spangher, goriziano, benemerito cultore della cultura e tradizioni della sua città, offre una abbondante quantità di esempi in cui si trova un uso particolare del pronome perso­ nale atono, al dativo, sensibilmente indebolito al livello semantico, quel fenomeno, dunque, che le grammatiche del latino sogliono classificare come dativus ethicus. Pensiamo ai passi come il seguente in cui Spangher descrive il ghetto goriziano e la pace che vi regnava tra gli appartenenti alle varie religioni della città: In ta ciasis stavin cristians, obreos e ancia protestanz e due' ti vivevin di amor e di acordo, p. 47. II pronome personale, evidentemente, non ha un pieno valore semantico.
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Geloso, Livia. "Riflessioni sul trauma in analisi bioenergetica. Presentazione di un caso." GROUNDING, no. 1 (June 2011): 41–52. http://dx.doi.org/10.3280/gro2011-001005.

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Abstract:
Il contributo ha lo scopo di gettare un rapido sguardo d'insieme sulle molteplici implicazioni che la tematica relativa al trauma ha per l'analisi bioenergetica: la revisione del concetto di "catarsi" e del suo uso pratico; la riflessione sui vari significati della nozione di "corpo"; le questioni del "modello bi-personale" in analisi bioenergetica e della "alleanza terapeutica"; l'integrazione degli studi sul trauma con l'analisi bioenergetica; la critica della definizione del Dsm-IV di Disturbo da Shock Post-Traumatico (Dpts); la necessitŕ di raccogliere il nostro materiale sul tema; l'attenzione al ciclo di vita e l'interesse per il linguaggio metaforico; la definizione di "intelligenza istintuale" per tutte le occasioni in cui Lowen parla di "saggezza del corpo" in relazione al rinnovamento del concetto di "istinto" attualmente in atto anche grazie agli studi neurobiologici sui "neuroni a specchio", quelli sul "Sistema Nervoso Enterico" e quelli sul "Nervo Vago e il Sistema Nervoso Autonomo Triuno"; il dibattito su "civilizzazione/Wilderness-Wildnis", sulla "crisi della modernitŕ" e sulla "sfida della complessitŕ". Il contributo si conclude con l'esposizione di un caso clinico di molestie sessuali.
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Tonizzi, M. Elisabetta, Salvatore Adorno, Ferdinando Fasce, and Paride Rugafiori. "Settant'anni di attivitŕ nel settore petrolifero ed energetico. Erg 1938-2008: Uno sguardo d'insieme: oltre la "sindrome dei Buddenbrook" ; Uno sguardo da Sud ; L'impresa tra storia e scienze sociali ; Strategie, cultura, performance." ITALIA CONTEMPORANEA, no. 258 (September 2010): 84–102. http://dx.doi.org/10.3280/ic2010-258005.

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Abstract:
La discussione si incentra sul libro Dal petrolio all'energia. Erg 1938-2008. Storia e cultura d'impresa, a cura di Paride Rugafiori e Ferdinando Fasce, che nasce dalla continuativa e profi- Abstract 167 Copyright © FrancoAngeli N.B: Copia ad uso personale. Č vietata la riproduzione (totale o parziale) dell'opera con qualsiasi mezzo effettuata e la sua messa a disposizione di terzi, sia in forma gratuita sia a pagamento. cua collaborazione tra un ampio gruppo di studiosi, storici ma non solo, e la Fondazione Edoardo Garrone, che ha sede a Genova. Quest'ultima, in nome del fondatore dell'impresa, ha promosso e finanziato sia la ricerca che la pubblicazione del volume. Al dibattito partecipano due discussant, M. Elisabetta Tonizzi e Salvatore Adorno. Essi affrontano il predetto libro da punti di vista diversi ma coerenti, riflettendone cosě l'impianto multidisciplinare. Tonizzi presenta un'analisi critica del complesso delle attivitŕ della Erg, da piccola raffineria di petrolio a impresa multienergetica. Adorno si focalizza sull'impatto di queste sull'economia del Sud Italia. Entrambi i curatori, Rugafiori e Fasce, rispondono e sottolineano i punti di forza del libro.
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Romano, Augusto. "Peripezie del "caso clinico"." STUDI JUNGHIANI, no. 55 (August 2022): 31–53. http://dx.doi.org/10.3280/jun55-2022oa14070.

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Abstract:
L'articolo si propone di illustrare: a) I nessi che intercorrono tra conduzione dell'analisi e caratteristiche del suo resoconto (il cosiddetto "caso clinico"). Vengono pertanto descritti e discussi il modello tradizionale della conduzione dell'analisi e quello corrispondente della redazione del caso clinico, entrambi ispirati a un metodo osservazionale, nel quale lo sguardo distaccato dell'osservatore ha un ruolo centrale. b) L'evoluzione della prassi analitica che, raccogliendo l'eredità dello spirito del Romanticismo, ha progressivamente ridotto l'importanza della interpretazione a favore di un sempre maggiore coinvolgimento personale dell'analista. c) Le difficoltà che si oppongono a una trascrizione efficace delle esperienze emotive e immaginali vissute nell'interazione di analista e paziente. Tali difficoltà rinviano alla indicibilità dei "vissuti", nei quali non è più possibile una netta distinzione tra significante e significato. d) Il parallelismo tra redazione del "caso clinico" e traduzione da una lingua a un'altra. In entrambi i casi, una possibile, seppur parziale, soluzione delle difficoltà sta nella applicazione della cosiddetta "costruzione dei comparabili" (Ricoeur), che significa tendere a una equivalenza ma non a una identità tra ciò che accade in analisi e ciò che noi scriviamo: dire la stessa cosa ma in altro modo, facendo uso dell'analogia.
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Honings, Bonifacio. "Un nuovo termine medico in discussione Nota commento al cosiddetto versterving." Medicina e Morale 47, no. 6 (December 31, 1998): 1211–18. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1998.817.

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Abstract:
In questa nota informativa l’Autore intende far conoscere il significato di una nuova parola diffusa in Olanda e in Germania: versterving. Si tratta di un termine olandese in uso da un po’di tempo nelle case di cura per anziani affetti da demenza. La discussione intorno a questo termine ebbe inizio con un fatto accaduto in una casa di cura in Olanda: i parenti di un malato ivi ricoverato denunciarono il personale curante perché, al fine di accelerare la morte del loro congiunto, non gli davano né cibo, né acqua. Infatti il termine venne coniato per la prima volta da un medico psichiatra, Chabot, per indicare la rinuncia all’idratazione e all’alimentazione artificiali, il che, in sostanza, vuol dire aprire una finestra all’eutanasia passiva. Infatti l’alimentazione e l’idratazione rientrano tra le cure normali dovute sempre al malato per cui la loro ingiustificata sospensione può avere il significato di vera eutanasia. La versterving è quindi una sospensione indebita di cure proporzionate. L’Autore afferma inoltre che l’attività medico-sanitaria deve essere impostata su un incontro tra una fiducia (quella del malato) e una coscienza (quella del medico) che ha il compito di assistere, curare e guarire.
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Vicario, Federico. "Il catalogo di donne di venzone (sec. XIV)." Linguistica 49, no. 1 (December 29, 2009): 161–76. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.49.1.161-176.

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Abstract:
Nell’articolo si presenta l’edizione di un documento friulano tardomedievale, il catalogo di donne di venzone (sec. Xiv), un documento conservato presso la Biblioteca Civica di Udine «V. Joppi». All’edizione, diplomatica, segue un commento linguistico, in particolare sull’onomastica personale, sul lessico comune e sulla toponomastica; l’esame del testo consente di isolare numerosi elementi di interesse, nomi femminili e maschili, ma anche nomi di mestiere e funzione, che costituiscono gli antecedenti di numerosi cognomi moderni.Si conferma l’importanza fondamentale dello studio sistematico delle carte friulane di uso pratico, come quelle qui presentate, operazione preliminare e indispensabile al fine di avviare, in seguito, opere di lessicografia di ampia prospettiva, in primis la redazione di un dizionario storico comprensivo delle forme antiche. Sembra quest’ultimo un obiettivo ormai alla portata, potendo contare sui progressi che la disciplina ha compiuto negli ultimi anni, con lo svolgimento di un vasto progetto di ricognizione dei fondi archivistici di tutto il Friuli storico promosso dalla Società Filologica Friulana e dal Ministero per i Beni culturali (documenti antichi dagli archivi friulani). Ai positivi risultati ottenuti con lo svolgimento di questo progetto si aggiungono le numerose edizioni realizzate su fondi manoscritti conservati in alcuni degli enti conservatori più importanti della regione, a partire ancora dai materiali antichi depositati presso la Biblioteca Civica di Udine.
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Lippolis, Vincenzo. "LE ELEZIONI DEL 1994." Il Politico 251, no. 2 (March 3, 2020): 186–99. http://dx.doi.org/10.4081/ilpolitico.2019.244.

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Abstract:
Le elezioni del 1994 sono state il risultato finale della crisi dei partiti di massa del XX secolo. Esse hanno portato alla formazione di un sistema politico bipolare di prima-past-the-post. Il sistema dei partiti è diventato completamente diverso dal precedente. La novità principale fu la vittoriosa "entrata nella mischia" di Berlusconi che innovò profondamente i modelli della politica italiana. Si presentava come un leader carismatico a diretto contatto con gli elettori grazie a un sapiente uso della televisione. Il partito da lui fondato, Forza Italia, si identifica con la sua persona e non esisterebbe senza di lui. È un partito personale. Questo ha segnato un salto di qualità nel processo di personalizzazione della leadership che caratterizzerà il sistema politico italiano da quel momento in poi. Berlusconi ha vinto anche perché è stato il primo a capire che - con il nuovo sistema elettorale a scrutinio unico - lo scontro sarebbe stato tra destra e sinistra, senza possibilità di partiti centristi, e che sarebbe stato necessario costituire coalizioni elettorali. Ha così formato un'alleanza con la Lega del Nord e il MSI senza alcun riguardo per la coesistenza politica dell'alleanza. Il bipolarismo italiano acquisirebbe così la caratteristica negativa di coalizioni fragili ed eterogenee, non essendo il sistema elettorale adatto a limitare la frammentazione dei partiti. Il sistema politico diventerebbe fortemente conflittuale a causa della mancata legittimazione dei due fronti politici.
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David Tenorio, Luis Enrique. "Exposición de marca personal por medio de redes sociales." Tendencias 22, no. 2 (July 1, 2021): 107–29. http://dx.doi.org/10.22267/rtend.212202.170.

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Abstract:
La exposición de marca constituye un instrumento de proyección de gran impacto, en la actualidad el uso de medios sociales se convierte en una gran herramienta para lo anterior, utilizado por marcas personales. El conectar personas con seguidores como uno de sus grandes logros, facilitando el alcance de sus objetivos como marca. La presente investigación tuvo como objetivo identificar los factores que facilitan la exposición de una marca personal a través del uso de redes sociales y su posterior uso como medio publicitario. La metodología utilizada se basa en un enfoque cualitativo y como instrumento de recolección de datos se utilizó una entrevista semiestructurada de doce preguntas basadas en los aportes de los diferentes autores especializados en la gestión de marcas corporativas. Con lo anterior, se generó un acercamiento entre la teoría y la práctica a partir de identificar la equivalencia entre los conceptos teóricos y los testimonios de los participantes. Como principal hallazgo se identificó que el sello personal a partir de la originalidad es el factor de mayor impulso para aumentar la exposición de una marca personal en redes sociales.
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Manicardi, Luciano. "L'invidia." RUOLO TERAPEUTICO (IL), no. 112 (October 2009): 9–33. http://dx.doi.org/10.3280/rt2009-112003.

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Abstract:
- The author with extraordinary ability renders a delicate subject like envy accessible, defining a human experience as old as humankind. Traces are found in the oldest myths. The history of man is described in the Bible as a story of invidious personages. And like all that is human it is a fleeting and variegated reality. Since it cannot be declared, we can only look again at the traces that it left in literature, art and myths. Envy has to do with the experience of seeing. Etymologically it means looking sideways. The envious glance presents an aspect of illusion, both when it is directed at others and when it is directed at the self. Envy has to do with the experience of saying. It is not confessable. And slander is a way of destroying the envied one. It presents a constant characteristic: suffering, which pervades all of the relationships of the envious one who suffers for the happiness of others and takes malignant pleasure in others' suffering. This prevents him from loving and being loved and conducts him inexorably to self impoverishment. Envy springs from a sense of lack whether real or perceived and from intolerance for ones own Copyright © FrancoAngeli N.B: Copia ad uso personale. Č vietata la riproduzione (totale o parziale) dell'opera con qualsiasi mezzo effettuata e la sua messa a disposizione di terzi, sia in forma gratuita sia a pagamento. 30 Il Ruolo Terapeutico N. 112 limits. However, within envy positive factors can be hidden, like emulation and the desire to better oneself which must be worked through in order not to be perverted.KEY WORDS: suffering, illusion, not confessable, slander, acceptance of limits
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Candeloro, Antonio, and Antonio Candeloro. "Entre idiomas: el valor educativo de la “interculturalidad”." Revista de Ciencias de la Comunicación e Información 22, no. 1 (April 7, 2020): 1–9. http://dx.doi.org/10.35742/rcci.2017.22(1).1-9.

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Abstract:
¿Qué significa “experiencia”? ¿Qué significa “educación”? ¿Qué significa vivir “entre” dos (o más) idiomas, culturas, tradiciones literarias o artísticas? ¿De qué forma las experiencias que vivimos nos permiten aprender y evolucionar como seres humanos? A través de la narración de las principales experiencias personales, se intentará encontrar una respuesta a las siguientes preguntas para poder desarrollar una reflexión anti-académica sobre la importancia de saber adoptar el punto de vista de “otros” para el propio desarrollo personal (más allá de los ámbitos científicos o de las especialidades de cada uno y más allá de las teorías al uso sobre “interculturalidad” y sobre “educación”).
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Rico-Godoy, Sara. "Del juego a la exploración de la identidad: el uso del vestido como lenguaje en El pergamino de la seducción." Latin American Literary Review 49, no. 98 (April 3, 2022): 73–79. http://dx.doi.org/10.26824/lalr.296.

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Abstract:
Este artículo analiza el uso de los vestidos de Juana de Castilla en la novela El pergamino de la seducción de la autora nicaragüense Gioconda Belli para explicar cómo cada uno representa una forma de comunicación y la herramienta para diferenciar de la voz de Juana de Castilla de la del personaje protagonista Lucía, quien es la que usa los vestidos. El análisis se hace partiendo de las ideas de Roland Barthes en su texto El sistema de la moda donde propone la idea de la moda y la vestimenta como un sistema de signos comunicativos. Este análisis también busca demostrar como los vestidos además de ser un discurso en sí funcionan como eslabón para que el personaje de Lucía explore la identidad sexual a través de su cuerpo. Estas ideas proponen el uso de la moda para cuestionar la identidad y hacer una crítica hacia dos sociedades de épocas diferentes que rechazan la existencia de mujeres autónomas en sus ideales y en su sexualidad.
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Sabater Fernández, Carmen. "Comunicación: el debate en torno a la autorregulación y la cancelación de datos personales en internet / The debate on self-regulation and cancellation of personal data on the Internet." RIDE Revista Iberoamericana para la Investigación y el Desarrollo Educativo 1, no. 1 (January 18, 2015): 151. http://dx.doi.org/10.23913/ride.v1i1.20.

Full text
Abstract:
La comunicación trata sobre el derecho a la cancelación de datos personales en Internet (conocido popularmente por el “derecho al olvido”) y la necesidad de una normativa regulatoria del uso indiscriminado de la información personal en la Red. Se presenta el contenido de este derecho, la problemática asociada al mismo derivada de la exposición pública y permanencia de la información personal, más allá del objetivo para el que fue recabada, y las propuestas legislativas presentadas en la Unión Europea sobre la actualización de la privacidad de los datos personal y en Estados Unidos, como propuesta Privacy Bill of Rights. Si bien, en la primera, se enfatiza en la necesidad de un control posterior de los datos de bloqueo o eliminación, en la segunda se proponen limitaciones al uso indiscriminado de determinada información personal (religiosa, financiera, médica) pero ambas coinciden en conceder un mayor control de los datos personales a los propios usuarios. Por último, se propone la defensa de un área proactiva de la propia privacidad que contemple los derechos subjetivos fundamentales, sin menoscabar la libertad de expresión.
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Intriago Vásquez, Melissa Romina, and Angélica Beatriz Ruiz Cedeño. "Estrategias para mejora al subsistema de reclutamiento y selección basado en competencias laborales." AlfaPublicaciones 4, no. 3.1 (August 29, 2022): 389–407. http://dx.doi.org/10.33262/ap.v4i3.1.265.

Full text
Abstract:
Las organizaciones cada día, se empeñan en lograr su competitividad, haciendo uso de los distintos recursos que posee: financieros, materiales, tecnológicos y talento humano. Para ello se adaptan a los cambios y tendencias que van apareciendo, sim embargo, el talento humano es considerado por cualquier organización como uno de sus recursos más importantes, ya que es a través de este que todas las operaciones se realizan y se pueden alcanzar los objetivos. En este sentido, uno de los procesos clave dentro de cualquier organización es el reclutamiento y selección de personal, dado a que por medio de este, se captaran las nuevas personas que formaran parte de la empresa por lo cual debe garantizar que este cumpla con las exigencias y necesidades de la organización, tomando en cuenta no solo los conocimientos y profesionalismo sino además sus competencias personales.
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Davies Oré, Elizabeth Estela. "Importancia del Clima laboral para el cumplimiento de los objetivos organizacionales." Gestión en el Tercer Milenio 25, no. 49 (June 25, 2022): 147–51. http://dx.doi.org/10.15381/gtm.v25i49.19842.

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Abstract:
En la actualidad el clima laboral es uno de los factores que las empresas consideran de mayor relevancia para el logro y consecución de sus objetivos organizacionales. Asimismo, se ha venido observando con el transcurrir del tiempo el interés que las organizaciones muestran en contar no solo con personal altamente calificado en todos sus niveles jerárquicos, sino que además busca y promueve que éste haga manifiesto y uso de habilidades blandas. Son precisamente estas habilidades las que juegan un papel importante dentro de ellas puesto que aparte de originar un buen clima laboral conllevan a todo el equipo humano hacia el cumplimiento de los objetivos organizacionales. En este punto la organización debe ser muy clara y precisa al momento de informarlos y asegurarse que éstos sean claramente entendidos por el personal puesto que éstos también tienen que ser congruentes con los objetivos personales y de desarrollo de todos sus miembros.
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Cruz-Aldrete, Miroslava, and Hann Bastian González Muciño. "¿Tu Seña? La Seña del Nombre Personal en Lengua de Señas Mexicana." Onomástica desde América Latina 3, no. 6 (October 10, 2022): 107–28. http://dx.doi.org/10.48075/odal.v3i6.29014.

Full text
Abstract:
El uso de un nombre/apodo/SEÑA dentro de la comunidad sorda representa un papel importante, pues se trata de una seña que identifica no solo a los miembros sordos de la misma comunidad, sino también a los oyentes que están relacionados con ella. Esta seña es dada por uno de los miembros de la comunidad sorda e implica tanto una aceptación como identidad dentro de la misma. La creación de una seña personal en Lengua de Señas Mexicana responde a diversas maneras de formación del nombre/apodo/seña que varían por cada persona. En esta investigación se presenta, en primer lugar, la relevancia del nombre propio como un elemento social. Posteriormente, se presentan los antecedentes sobre el estudio de las señas personales en las lenguas de señas. Finalmente, a partir de entrevistas realizadas a miembros de la comunidad sorda se muestran los tres procesos encontrados para la formación de señas personales en Lengua de Señas Mexicana: la asignación de señas por rasgos sobresalientes físicos o de conducta; señas que han sido heredadas o que comparten rasgos articulatorios en la familia; y el cambio de seña personal.
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Cruz-Aldrete, Miroslava, and Hann Bastian González Muciño. "What’s your sign? Personal Name Signs in Mexican Sign Language." Onomástica desde América Latina 3, no. 6 (October 10, 2022): 235–55. http://dx.doi.org/10.48075/odal.v3i6.29930.

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Abstract:
El uso de un nombre/apodo/SEÑA dentro de la comunidad sorda representa un papel importante, pues se trata de una seña que identifica no solo a los miembros sordos de la misma comunidad, sino también a los oyentes que están relacionados con ella. Esta seña es dada por uno de los miembros de la comunidad sorda e implica tanto una aceptación como identidad dentro de la misma. La creación de una seña personal en Lengua de Señas Mexicana responde a diversas maneras de formación del nombre/apodo/seña que varían por cada persona. En esta investigación se presenta, en primer lugar, la relevancia del nombre propio como un elemento social. Posteriormente, se presentan los antecedentes sobre el estudio de las señas personales en las lenguas de señas. Finalmente, a partir de entrevistas realizadas a miembros de la comunidad sorda se muestran los tres procesos encontrados para la formación de señas personales en Lengua de Señas Mexicana: la asignación de señas por rasgos sobresalientes físicos o de conducta; señas que han sido heredadas o que comparten rasgos articulatorios en la familia; y el cambio de seña personal.
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García Rodríguez, Ángel. "El uso expresivo de “yo”." Bajo Palabra, no. 28 (December 27, 2021): 81–102. http://dx.doi.org/10.15366/bp2021.28.004.

Full text
Abstract:
La autoconciencia es la capacidadcognitiva para reconocerse a uno mismocomo sí mismo que se manifiesta de maneraparadigmática en un determinadouso del pronombre personal de primerapersona. Según la propuesta defendida eneste artículo no se trata de un uso autorreferencial,sino de uno expresivo. Estono quiere decir que uno no pueda hacerreferencia a sí mismo con el pronombrepersonal de primera persona, sino que elresultado de dicho uso no es la expresiónde un pensamiento autoconsciente. Por lotanto, se han de distinguir distintas variedadesdel pensamiento sobre uno mismo.
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Williams, Warwick. "Noise exposure levels from personal stereo use Nivel de expositión a ruido por el uso de estéreos personales." International Journal of Audiology 44, no. 4 (April 2005): 231–36. http://dx.doi.org/10.1080/14992020500057673.

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Hurtado, Luz Marcela, and Carolina Gutiérrez-Rivas. "La versatilidad del pronombre uno para expresar posicionamiento frente a lo enunciado en el español de Barranquilla, Colombia." Forma y Función 29, no. 1 (June 28, 2016): 37. http://dx.doi.org/10.15446/fyf.v29n1.58507.

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Abstract:
<p>Los estudios comunicativo–funcionales han considerado los mecanismos de impersonalización como una brecha en la deixis, o como desfocalizadores del centro deíctico. Sin embargo, este trabajo se inspira en planteamientos previos sobre la impersonalidad como extensión de la deixis. Consiste en un estudio variacionista de los diferentes grados de generalidad expresados mediante uno en la variedad caribeña de Barranquilla, Colombia. Con base en los conceptos de deíxis textual, discursiva y social, incorpora factores lingüísticos asociados con los grados de impersonalización (interpretación referencial, tipo de discurso y clase semántica del verbo), y factores pragmáticos afines con las relaciones de poder y solidaridad (polaridad, tipo de interacción, formas de tratamiento y relaciones entre los interactuantes). Los resultados proporcionan evidencia estadística acerca de un uso personal de uno con las funciones deícticas de yo: predomina cuando el hablante expresa su posicionamiento frente a lo enunciado, es decir, su centro deíctico, sus experiencias personales, conocimientos, evaluaciones y sentimientos.</p>
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Coll, César, Anna Engel, Alexandra Saz, and Alfonso Bustos. "Personal learning environments: design and use / Los entornos personales de aprendizaje en la educación superior: del diseño al uso." Cultura y Educación 26, no. 4 (October 2, 2014): 775–801. http://dx.doi.org/10.1080/11356405.2014.985935.

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Muñoz Corcuera, Alfonso. "Los experimentos mentales como género literario en el debate sobre identidad personal." Daímon, no. 77 (February 17, 2019): 89–104. http://dx.doi.org/10.6018/daimon/295691.

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Abstract:
El uso de experimentos mentales tradicionalmente ha sido uno de los principales recursos metodológicos en el debate sobre la identidad personal. Sin embargo, en las últimas décadas han recibido un creciente número de críticas. Esto ha provocado que muchos filósofos interesados en el problema de la identidad personal los hayan abandonado. Es el caso de la mayoría de los teóricos de la identidad narrativa. En este artículo comparo las críticas de Wilkes a los experimentos mentales con las de Ricoeur. Al hacerlo, espero demostrar que sus críticas se cancelan mutuamente, al menos de manera parcial, y que los teóricos de la identidad narrativa están comprometidos a aceptar el uso de experimentos mentales.
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Acuña-Mejía, Ángel P., Fabio R. Bolaño-Valencia Bolaño-Valencia, Ana C. Bedoya-Gutiérrez, and María G. Cedeño-Figueroa. "Las técnicas grupales como instrumento andragógico para el aprendizaje teórico experimental en la formación pre-profesional." Polo del Conocimiento 2, no. 11 (November 30, 2017): 28. http://dx.doi.org/10.23857/pc.v2i11.388.

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Abstract:
<p style="text-align: justify;">Se presenta una propuesta que lleva a considerar el uso de las técnicas grupales, como una herramienta andragógica para la enseñanza del estudiante universitario. Es el resultado de una larga experiencia en la investigación de campo. Se procede a asignar a los estudiantes en grupos de dos o más la tarea de investigar el tema asignado. Para cada subtema se encarga un estudiante, quien adquiere su posición personal del conocimiento adquirido. La sumatoria de los conocimientos adquiridos por parte de cada uno de los componentes del grupo permite crear posiciones personales, de cuya sumatoria se llega a un consenso en el grupo. Para esto se abren las opciones de las preguntas de los otros estudiantes de aula por cuyas participaciones se van construyendo criterios de conocimiento en los modelos mentales de cada estudiante.</p>
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Colorado, Alfonso. "Sergio Pitol, puertas y ventanas." La Palabra y el Hombre, revista de la Universidad Veracruzana, no. 46 (March 28, 2019): 69–73. http://dx.doi.org/10.25009/lpyh.v0i46.2778.

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Abstract:
Alfonso Colorado reflexiona sobre la diversidad temática presente en la obra de Sergio Pitol, de tal manera que así se permiten observar distintas características personales del escritor xalapeño. Entre dichas “puertas y ventanas” se visualizan temas de interés personal del autor, su humor burlón y hasta cómo el uso de lo vulgar y escatológico ayudó a forjar su pluma.
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Agudo-Prado, Susana, Ángeles Pascual-Sevillana, and Javier Fombona. "Uses of Digital Tools among the Elderly." Comunicar 20, no. 39 (October 1, 2012): 193–201. http://dx.doi.org/10.3916/c39-2012-03-10.

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Abstract:
A «multiage» society needs the design and creation of new areas of learning and communication to manage the digital demands of the elderly. In this article, the relation of the elderly to information and communication technologies (ICT) is approached and two objectives are considered: to discover the technological resources they use and to objectively describe the types of usage that senior citizens make of ICT. To that end, a survey technique is used, with the results validated by means of discussion groups. The study participants consisted of 215 elderly people, all ICT users, and 7 discussion groups of 5 people each. The results indicate that the resources most widely used by the elderly are computers and the Internet, and the type of usage is grouped into 4 categories: education, information, communication and entertainment. There were no significant differences in gender or age although differences were found in the availability of these resources for private use based on the level of education. Una sociedad «multiedades» supone diseñar y crear nuevos espacios de aprendizaje y comunicación, capaces de gestionar la demanda existente por parte de las personas mayores. En este artículo, se aborda la relación de las personas mayores con las tecnologías de la información y la comunicación (TIC) y para ello se plantean dos objetivos: el primero va dirigido a conocer los recursos tecnológicos que utilizan y el segundo, a describir objetivamente los tipos de uso que estas personas hacen de las TIC. Para ello, se utiliza la técnica de encuesta, cuyos resultados son contrastados mediante grupos de discusión. En el estudio participaron 215 personas mayores usuarias de las TIC y siete grupos de discusión de cinco personas cada uno. Los resultados encontrados indican que los recursos que más utilizan los mayores son, los ordenadores e Internet y el uso que hacen de los mismos se ha agrupado en cuatro grandes categorías: formación, información, comunicación y entretenimiento, no encontrándose diferencias significativas en función del género o de la edad y sí se encontraron diferencias en cuanto a la disponibilidad de dichos recursos para uso particular en función del nivel de estudios.
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Cebrián-Cifuentes, Sara, Gonzalo Almerich, Jesús Suárez-Rodríguez, and Francesc Pedró. "Incidencia de factores personales y contextuales sobre el uso de los recursos tecnológicos por el alumnado en América Latina." education policy analysis archives 29 (January 18, 2021): 6. http://dx.doi.org/10.14507/epaa.29.5127.

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Abstract:
El uso de las tecnologías de la información y de la comunicación (TIC) por parte de alumnado refleja si el proceso de integración es apropiado. No obstante, la tipología de uso de las TIC en el alumnado no se ha establecido de forma empírica en función de su uso en casa y el centro educativo. Así, el propósito del artículo es determinar la estructura del uso de las TIC por parte del alumnado, junto con la influencia de factores personales y contextuales. Se ha empleado un diseño correlacional, siendo la muestra el alumnado de sexto curso de América Latina que ha respondido al cuestionario sobre uso de las TIC en el Tercer Estudio Regional Comparativo y Explicativo (TERCE). El análisis de datos realizado es estadísticos descriptivos, Análisis Multivariado de Varianza (MANOVA) y el análisis de Componentes Principales Categórico (CATPCA). Los resultados arrojados a través de los estadísticos descriptivos, muestran como el alumnado realiza un mayor uso de los recursos tecnológicos en el ámbito del tiempo libre que en el académico. Se ha encontrado, mediante un análisis de Componentes Principales Categorial (CATPCA), que el uso del alumnado se estructura en tres planos: personal, académico no escolar y académico escolar. Además, los resultados obtenidos del MANOVA indican que los factores personales y contextuales influyen en el uso de las TIC, esencialmente la disponibilidad de dispositivos tecnológicos y la conexión a Internet. A la luz de los resultados se recomienda implementar programas que favorezcan el uso académico no escolar de las TIC por parte del alumnado.
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García Mahamut, Rosario. "Partidos políticos y derecho a la protección de datos en campaña electoral: tensiones y conflictos en el ordenamiento español = Political Parties and data protection in electoral campaigns: tensions and conflicts in the Spanish legal system." Teoría y Realidad Constitucional, no. 35 (January 1, 2015): 309. http://dx.doi.org/10.5944/trc.35.2015.14921.

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Abstract:
The fast development and use of new information and communication technologies (especially, the Internet) has changed traditional ways and tools of electoral propaganda and information of political parties and candidates in electoral campaigns. The use of new technologies in electoral campaigns carried out by political parties raises serious conflicts with voters personal data safeguards (especially when using citizens personal data to send them political messages through emails, mobile phone messages, voice messages, automated phone calls, etc.). This research is focused on answering key issues as how to make data protection right compatible with direct and personalized campaign or how to avoid that technological development breaches the main principles of the right to data protection in the electoral process.El rápido desarrollo y profuso uso de las nuevas tecnologías de la información y comunicación, especialmente de Internet, han transformado las formas tradicionales de realizar campaña electoral por parte de los partidos y de los candidatos. El uso de las TICs permite llegar al electorado de forma personalizada, directa, económica, incisiva y poco controlada jurídicamente. Sin embargo, el uso de nuevas tecnologías dirigidas a captar el sufragio pone en jaque el derecho a la protección de los datos personales de los electores. Su uso plantea serias dudas sobre la garantía de los principios de transparencia, objetividad e igualdad de armas entre los contendientes políticos en el proceso electoral. La captación masiva de datos personales y su tratamiento y uso indebido sin el previo conocimiento y consentimiento expreso de los afectados plantea serios problemas jurídicos a los que el ordenamiento no ofrece respuestas adecuadas. Ni la LOREG ni la LOPD, ni su normativa de desarrollo, ofrecen adecuadas respuestas a los retos del futuro inmediato. El presente trabajo trata de dar respuestas a los conflictos jurídicos que se plantean y avanza propuestas de reforma de la legislación referida.
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Bay, Astrid, Lenni Picén, Gloria Surec, Virginia Wong, Renato Ponciano, and Jorge Galindo. "Adicción a redes sociales en estudiantes de la especialización en investigación científica." Revista médica (Colegio de Médicos y Cirujanos de Guatemala) 158, no. 1 (June 30, 2019): 23–26. http://dx.doi.org/10.36109/rmg.v158i1.116.

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Abstract:
Recibido: 12 nov. 2018 Aceptado: 23 jun. 2019 Propósito: Determinar la adicción a redes sociales en estudiantes de la especialización en investigación científica de la Escuela de Estudios de Postgrado de la Facultad de Ingeniería de la Universidad de San Carlos de Guatemala con el establecimiento de: obsesión, falta de control personal y uso excesivo, durante julio agosto del 2018. Material y Método: Estudio cuantitativo y transversal realizado en la población total de estudiantes con 101 participantes, 58 mujeres y 43 hombres. Se evaluó la adicción a redes sociales con el cuestionario de Escurra y Salas adaptado al contexto guatemalteco. Resultados: Los estudiantes tenían una edad media de 26 años, el 57% de la población eran mujeres y 43% hombres. El 48% de los participantes prefirió WhatsApp como red social, 29% se inclinó por Facebook, 20% por Instagram y 3% por Twitter. La obsesión por las redes sociales se estableció en el 19% de los estudiantes, de esta proporción el 56% eran del sexo femenino; la falta de control personal se presentó en el 20%, donde 51% también fueron mujeres; el uso excesivo se reportó en el 7%, del cual 55% eran hombres. Conclusiones: Los participantes eran en su mayoría jóvenes y del sexo femenino. Las redes sociales predilectas fueron WhatsApp y Facebook. Un quinto de los sujetos presenta obsesión por las redes sociales, un quinto tiene falta de control personal y uno de cada diez estudiantes usa excesivamente estas plataformas virtuales; quienes presentan adicción son mayoritariamente mujeres.
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Meza Cano, José Manuel, Mario Ernesto Morales Ruiz, and Rosa del Carmen Flores Macías. "Individual variables related to instruction in the use of Personal Learning Environments." Educación 25, no. 48 (2016): 87–106. http://dx.doi.org/10.18800/educacion.201601.005.

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Azumaya, Kaoru, Shiori Sato, and Manabu Okamoto. "Personal Portable Proxy on a USB Flash Drive." International Journal of Computer and Communication Engineering 3, no. 4 (2014): 231–34. http://dx.doi.org/10.7763/ijcce.2014.v3.326.

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Lino Ávila, Alexa Mayte, Gema Monserrate Morantes Sornoza, Stefany Alejandra Ruiz Miranda, and Yelisa Stefanía Duran Pincay. "Efectos del uso prolongado de mascarilla en tiempo de pandemia covid-19." MQRInvestigar 6, no. 3 (September 2, 2022): 1326–38. http://dx.doi.org/10.56048/mqr20225.6.3.2022.1326-1338.

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Abstract:
Uno de los pasos adoptados para mitigar la pandemia por SARS-CoV-2 es el uso de cubrebocas por parte de la población en general. Para que una mascarilla sea efectiva, debe cubrir la nariz y la boca. Este artículo tiene como objetivo dar a conocer sobre el efecto del uso de la mascarilla en tiempo de pandemia sobre el Covid-19. Cuya metodología tuvo un diseño de estudio bibliográfico, descriptivo y de corte transversal, donde el problema de exposición fue cómo influyó el uso prolongado de la mascarilla en tiempos de pandemia Covid-19, mediante la recopilación de información en artículos científicos originales y de relevancia médica, publicados en referencia a las variables del estudio. Con resultados como; a raíz del uso de la mascarilla, el personal de salud ha presentado lesiones de piel en sus rostros debido al uso prolongado de equipos de protección personal. En conclusión, existe una notoria evidencia clínica, científica e histórica de que el uso de la mascarilla previene la propagación de virus como el Covid – 2019 desde sus inicios, evitando así, que la población mundial adquiera sus infecciones virales respiratorias. Sin embargo, en la práctica médica se debe tomar muy en cuenta el riesgo-beneficio de cualquier intervención preventiva en cuyo caso, el uso de la mascarilla en todo el mundo acerca de los efectos que conlleva su uso prolongado, respectivamente.
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Lino Ávila, Alexa Mayte, Gema Monserrate Morantes Sornoza, Stefany Alejandra Ruiz Miranda, and Yelisa Stefanía Duran Pincay. "Efectos del uso prolongado de mascarilla en tiempo de pandemia covid-19." MQRInvestigar 6, no. 3 (September 2, 2022): 1327–39. http://dx.doi.org/10.56048/mqr20225.6.3.2022.1327-1339.

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Abstract:
Uno de los pasos adoptados para mitigar la pandemia por SARS-CoV-2 es el uso de cubrebocas por parte de la población en general. Para que una mascarilla sea efectiva, debe cubrir la nariz y la boca. Este artículo tiene como objetivo dar a conocer sobre el efecto del uso de la mascarilla en tiempo de pandemia sobre el Covid-19. Cuya metodología tuvo un diseño de estudio bibliográfico, descriptivo y de corte transversal, donde el problema de exposición fue cómo influyó el uso prolongado de la mascarilla en tiempos de pandemia Covid-19, mediante la recopilación de información en artículos científicos originales y de relevancia médica, publicados en referencia a las variables del estudio. Con resultados como; a raíz del uso de la mascarilla, el personal de salud ha presentado lesiones de piel en sus rostros debido al uso prolongado de equipos de protección personal. En conclusión, existe una notoria evidencia clínica, científica e histórica de que el uso de la mascarilla previene la propagación de virus como el Covid – 2019 desde sus inicios, evitando así, que la población mundial adquiera sus infecciones virales respiratorias. Sin embargo, en la práctica médica se debe tomar muy en cuenta el riesgo-beneficio de cualquier intervención preventiva en cuyo caso, el uso de la mascarilla en todo el mundo acerca de los efectos que conlleva su uso prolongado, respectivamente.
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Revoredo Palacios, Abel. "Publicidad programática y protección de datos personales." Advocatus, no. 039 (2021): 149–57. http://dx.doi.org/10.26439/advocatus2021.n39.5124.

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Abstract:
El autor introduce el concepto de publicidad programática, que aprovecha el uso extendido del internet para mejorar el contenido que los usuarios reciben a través de los anuncios. Explica los elementos relevantes para entender el uso de la publicidad programática, y discute sobre la posibilidad del uso de datos personales en esta práctica. De esta manera, introduce una comparativa respecto de la legislación aplicable en el Perú y en la Unión Europea.
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Öngün, Erdem, and Askin Demirag. "Young Learners’ Objectives Related to Multimedia Use and Homework Completion." Comunicar 22, no. 44 (January 1, 2015): 121–29. http://dx.doi.org/10.3916/c44-2015-13.

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Abstract:
Individuals of all ages are inevitably affected by today’s technology. The main purpose of this study is to explore the objectives of 8th grade students related to the utilization of multimedia instruments ranging from personal computers to the Internet use while they are doing their homework. Specifically, it tries to find out whether there is a significant relationship between «for what purposes 8th graders use multimedia tools» and «which personal traits are reinforced while doing homework with multimedia tools?», where gender differences were also taken into consideration in the analysis of the related items in the questionnaire form. The population of the study is made up of 435 students who were randomly selected from five secondary schools in the city of Istanbul, Turkey. As a data collection method, a questionnaire form with a set of related research questions was used. Findings from the study show that 8th graders in their use of multimedia platforms are provided with a more interactive and independent learning environment where they can find more learning aids while accomplishing their homework objectives. Gender-based evidence from the study shows that digitally, male students are more active and they exploit the fun side of homework more compared to their female counterparts.Las personas de todas las edades se ven inevitablemente afectadas por la tecnología de hoy. El principal propósito de este estudio es analizar en los estudiantes de octavo grado la relación entre los cambios experimentados en la utilización de los instrumentos multimedia y el uso de los ordenadores personales e Internet mientras están haciendo sus deberes. En concreto, se trata de averiguar si existe una relación significativa entre «para qué fines los estudiantes de octavo grado usan herramientas multimedia» y «qué rasgos personales se refuerzan mientras hacen los deberes con herramientas multimedia», y esto, teniendo también en cuenta las diferencias de género en el análisis de las partidas recogidas en el formulario de preguntas. La población del estudio se compone de 435 estudiantes elegidos aleatoriamente de cinco escuelas secundarias en la ciudad de Estambul, en Turquía. El método utilizado para la recolección de datos consistió en un cuestionario con preguntas relacionadas con la investigación. Los hallazgos del estudio evidencian que los estudiantes de octavo nivel que utilizan las plataformas multimedia reflejan un ambiente de aprendizaje más independiente e interactivo en el que encuentran un respaldo mayor mientras realizan sus tareas. Atendiendo a la perspectiva de género, el estudio muestra que, digitalmente, los estudiantes masculinos son más activos y desarrollan más el lado divertido de las tareas que sus compañeras.
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Morales Neira, Mónica Lizet. "Uso y divulgación de la imagen personal: enfoques en el derecho romano, en el derecho colombiano y su actual interacción con la Inteligencia Artificial." Revista La Propiedad Inmaterial, no. 30 (December 11, 2020): 169–97. http://dx.doi.org/10.18601/16571959.n30.07.

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Abstract:
La imagen personal involucra no solo la apariencia física, sino cualquier rasgo que permita individualizar a una persona de manera inequívoca. Su uso y divulgación no es una cuestión reciente, pues se conocen aproximaciones desde el Derecho romano que ligan la imagen personal principalmente al honor que permiten encontrar rasgos coincidentes con las concepciones actuales. En la legislación colombiana vigente se encuentra regulación relativa al derecho a la propia imagen en las normas de derecho de autor, marcario, protección de datos personales, Código de Policía y ahora en el proyecto de reforma del Código Civil; también la Corte Constitucional colombiana lo ha desarrollado como derecho fundamental autónomo. En otros países del mundo, su mayor desarrollo está ligado al régimen de protección de datos personales y de forma similar la imagen es considerada un dato personal biométrico de carácter sensible. Recientemente, con nuevas tecnologías como la Inteligencia Artificial (IA) y sus campos de aplicación, se observa su impacto en el derecho de imagen, surgiendo nuevas preguntas y retos que van a ocupar al Derecho.
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Varela Crespo, Laura, and Rita Gradaílle Pernas. "El espejismo de la conciliación: Dificultades y estrategias para la organización de los tiempos cotidianos de las familias con hijos/as en educación primaria en Galicia." education policy analysis archives 29 (June 28, 2021): 89. http://dx.doi.org/10.14507/epaa.29.5105.

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Abstract:
La conciliación de la vida laboral, familiar y personal sigue siendo, en la actualidad y a pesar de los avances experimentados en materia de igualdad, uno de los grandes desafíos para alcanzar el bienestar y la calidad de vida de todos los miembros del hogar. Así, en este estudio se constata que la conjunción de los tiempos familiares, personales y laborales comporta serias dificultades para articular las dinámicas cotidianas, máxime cuando ambos progenitores trabajan y tienen hijos/as menores en edad escolar; una circunstancia que, con frecuencia, les hace recurrir a alguna de las medidas que se promueven en el ámbito laboral para garantizar la conciliación familiar. Acompasar los tiempos de trabajo y los horarios lectivos con los tiempos personales y familiares comporta también hacer uso de otros recursos escolares y comunitarios próximos a los lugares de residencia. Sin embargo, sigue siendo el apoyo de otros familiares el principal soporte para lograr la conciliación. Se concluye que la búsqueda de alternativas al conflicto trabajo-familia y a la organización de los tiempos de la vida cotidiana exige una verdadera corresponsabilidad social, en aras de lograr el bienestar de las personas que integran los núcleos domésticos basándose en los principios de justicia, igualdad y equidad social.
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Gredig, Daniel, Maritza Le Breton, Itzel Granados Valverde, and Viviana Solís Lara. "Predictores del uso del condón en hombres que tienen relaciones sexuales con hombres en Costa Rica: comprobación del modelo de información, motivación y habilidades conductuales." RICS Revista Iberoamericana de las Ciencias de la Salud 9, no. 17 (January 15, 2020): 25–54. http://dx.doi.org/10.23913/rics.v9i17.83.

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Abstract:
En Costa Rica se han incrementado los nuevos diagnósticos del virus de inmunodeficiencia humana (VIH). La epidemia afecta desproporcionadamente a hombres que tienen relaciones sexuales con hombres (HSH). Por consiguiente, el foco de interés de este estudio se centró en la conducta de protección de estos y la identificación de predictores del uso del condón. El estudio persiguió indagar: a) estrategias personales de protección ante una infección por VIH de HSH de 18 a 24 años en Costa Rica, b) consistencia del uso del condón de este grupo con parejas ocasionales, c) en qué medida puede validarse el modelo de información, motivación y habilidades conductuales (IMB, por sus siglas en inglés) como explicativo del uso del condón. Se realizó una muestra de accesibilidad de 238 HSH de 18 a 24 años. La recopilación de datos se efectuó a través de entrevistas personales estandarizadas. El análisis estadístico se efectuó mediante estadística descriptiva y procedimientos bi y multivariadas. La comprobación del modelo IMB se realizó mediante modelos de ecuaciones estructurales. Los 119 encuestados con parejas ocasionales en los seis meses previos señalaron una amplia gama de estrategias personales de protección. Solo 5.6 % indicó no tomar conscientemente precauciones frente a una infección. De los participantes que mantuvieron relaciones anales con parejas ocasionales en los seis meses previos, 13.4 % indicaron haber utilizado siempre un condón. La prueba del modelo IMB evidenció que el uso del condón está codeterminado por la estrategia personal y la severidad percibida de una infección. Es decir, el modelo IMB no se comprobó en su totalidad. El estudio genera información que puede servir como base para la prevención y destaca el rol de las estrategias personales de protección frente al VIH y de inhibidores situacionales y relacionados a la pareja. Los resultados invitan a la extensión del modelo IMB.
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Falletti, Elena. "La democracia directa y la prohibición del mandato vinculante en el debate italiano." Revista Jurídica Piélagus 14, no. 1 (December 7, 2015): 59. http://dx.doi.org/10.25054/16576799.675.

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Abstract:
Uno de los temas más controversiales de los debates políticos en Italia se da acerca de la prohibición del mandato vinculante, consagrado en el artículo 67 de la Constitución italiana. En un contexto de desconfianza colectiva en la política y en la administración de los negocios públicos; un nuevo partido, el movimiento Cinque Stelle, en lo sucesivo M5S, ha alcanzado una suma del 25% de los votos. Uno de los puntos en el programa de M5S fue la reclamación de sus diputados que son solo voceros de los votantes sin ninguna autoridad sobre estos. Una de las promesas de campaña concernía en presentar proyectos ante los juzgados públicos y parlamentarios a través del uso de una plataforma en línea. Para participar en estos debates los ciudadanos italianos deberían de registrarse en dicha plataforma con una copia escaneada del documento de identidad. Sin embargo, esta plataforma en línea no es neutral, porque pertenece al blog de Beppe Grillo’s, quien es el fundador y el líder político del M5S. Sin embargo, él no se movió en la campaña política. Esta circunstancia generó problemas de neutralidad, de privacidad y el uso de los datos personales de los participantes. El personal de Beppe Grillo´s ha declarado que la plataforma cuenta con alrededor de 90.000 suscriptores certificados, mientras que los electores del M5S son casi 9 millones. Este es un gran elemento de controversia: ¿cómo podría una minoría participar en el compromiso de los parlamentarios, donde cada diputado representa a toda la nación? Por otra parte, el debate político entre los partidarios del M5S, los críticos y parlamentarios se ha desarrollado en las redes sociales como Facebook y Twitter, sobre todo en las páginas personales de los representantes políticos. Este fenómeno siempre está relacionado con la aparición del Internet en la participación política. El propósito de este artículo es entender cómo se equilibra la contribución de la participación directa del electorado con la prohibición de la unión del mandato parlamentario presente en la Constitución italiana.
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Luque González, Arturo, and Raúl Pavlov Galora de Mora. "Impacto de la tecnología en la sociedad: el caso de Ecuador." REVISTA CIENCIAS PEDAGÓGICAS E INNOVACIÓN 7, no. 2 (December 20, 2019): 40–47. http://dx.doi.org/10.26423/rcpi.v7i2.299.

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Abstract:
Los continuos avances tecnológicos condicionan la forma de interactuar y comunicarse en las sociedades posmodernas. En esta investigación, se llevan a cabo dos análisis, uno cualitativo que abarca el estudio comparativo de las bondades y deficiencias del uso de diferentes tecnologías; y uno cuantitativo, en el que se aplica un cuestionario a una muestra de cien sujetos con la finalidad de analizar los impactos de la tecnología en la sociedad, así como indagar en el uso de la telefonía móvil y redes sociales en situaciones de comunicación interpersonal. Los resultados desvelan que la mitad de los jóvenes universitarios ambateños se sienten molestos cuando su interlocutor prefiere la comunicación virtual en lugar de la personal, concomitante al hecho de no poder cesar el estado conectado semi permanente. El uso –y abuso– de tecnologías y conexión a redes sociales estudiado indica una falta de control sobre los mismos.
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Cerda González, Cristian, Miriam León Herrera, José Luis Saiz Vidallet, and Lorena Villegas Medrano. "Relación entre propósitos de uso de competencias digitales y variables asociadas a estudiantes de pedagogía chilenos." Edutec. Revista Electrónica de Tecnología Educativa, no. 82 (December 29, 2022): 183–98. http://dx.doi.org/10.21556/edutec.2022.82.2557.

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Abstract:
El desarrollo de competencias digitales en estudiantes de educación superior está fuertemente mediado por sus experiencias personales. Esta investigación tuvo como propósito analizar la frecuencia de usos académico, recreativo, social y económico de tecnologías digitales en estudiantes de pedagogía, en razón de cuatro variables: tipo de competencia digital, sexo, permanencia en el programa y aprobación de asignaturas. Un total de 615 estudiantes de pedagogía, pertenecientes a dos universidades chilenas, contestaron un cuestionario que mide cinco competencias digitales, en cada uno de los cuatro usos mencionados, obtenidas del DigComp. Análisis de varianza mostraron, en lo principal, una relación inversa entre la complejidad de las competencias y la frecuencia de su uso. Las mujeres reportaron un mayor uso académico y un menor uso recreativo que los hombres. Además, estudiantes con uno o dos años de permanencia en el programa reportan menores usos académicos, sociales y económicos. La relación inversa observada entre la complejidad de las competencias y la frecuencia de uso económico y recreativo fue más robusta entre quienes habían aprobado todas las asignaturas. Los resultados obtenidos contribuyen a una mejor comprensión de los vínculos entre los propósitos de uso, su frecuencia de empleo y el desarrollo de competencias digitales.
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Cruz Pichardo, Ivanovnna M., and Ángel Puentes Puente. "Los entornos personales de aprendizaje (PLE) en la enseñanza basada en la resolución de problemas: El uso del e-portafolio." EDMETIC 2, no. 1 (January 1, 2013): 77. http://dx.doi.org/10.21071/edmetic.v2i1.2862.

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Abstract:
<p style="margin: 0cm 0cm 0pt;"><span style="font-family: 'Century Gothic',sans-serif; font-size: 11pt; mso-bidi-font-family: Arial; mso-ansi-language: ES;">En el trabajo se busca analizar las posibilidades que nos brindan los Entornos Personales de Aprendizaje (Personal Learning Enviroment), como estrategia educativa con un gran auge en los últimos tiempos. Tras analizar su definición, buscamos la forma de relacionar el PLE con la enseñanza de las matemáticas y en especial con la resolución de problemas y el uso del E – portafolio por ser considerada una herramienta ideal para trabajar en estos entornos personales.</span></p>
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Gaeta, Martha Leticia, M. Pilar Teruel, and Santos Orejudo. "Aspectos motivacionales, volitivos y metacognitivos del aprendizaje autorregulado." Electronic Journal of Research in Education Psychology 10, no. 26 (November 23, 2017): 73–94. http://dx.doi.org/10.25115/ejrep.v10i26.1485.

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Abstract:
Introducción. Hoy en día uno de los principales objetivos de la educación es ayudar a los estudiantes a ser autónomos y eficaces. Esto sólo es posible en la medida en que los alumnos autorregulen su propio aprendizaje. Por lo tanto, el objetivo de este estudio fue estudiar algunos de los factores contextuales y personales que facilitan este proceso.Método. Los participantes fueron 604 estudiantes de Educación Secundaria en una ciudad al noroeste de España. Se utilizó el Modelado de Ecuaciones Estructurales (SEM) para determinar qué tan bien el modelo teórico propuesto se ajustaba a los datos de la investigación.Resultados. El análisis de las relaciones entre las variables de modelo revelan los siguientes resultados: la percepción de los estudiantes de la estructura del aula es una condición importante para el desarrollo de su orientación personal a metas. La orientación a meta parece conducir a los alumnos a asumir la responsabilidad (o no) con la persistencia y perseverancia necesarias para lograr los objetivos definidos por su orientación motivacional, a través del con-trol de la motivación y la emoción. Este esfuerzo y perseverancia para el logro de la meta a su vez tiene un efecto positivo sobre el uso de estrategias para controlar y dirigir sus procesos mentales para la autorregulación del aprendizaje.Discusión y conclusiones. Este estudio mostró la importancia de la percepción que los estudiantes tienen de la estructura de metas de aula, a fin de involucrarse en su propio aprendizaje y la posibilidad de aumentar el uso de estrategias metacognitivas, para la regulación automática de aprendizaje, mediante el uso de estrategias volitivas.
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Franco Accinelli, Ailín, Alejandra Stein, and Celia Renata Rosemberg. "La coherencia causal en relatos infantiles de experiencia personal. Un estudio con niños argentinos hablantes de español." Textos en Proceso 8, no. 1 (2022): 60–88. http://dx.doi.org/10.17710/tep.2022.8.1.4franco_stein_rosemberg.

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Abstract:
Diversas investigaciones destacaron la relevancia del discurso narrativo, en particular, de narraciones de experiencia personal, para el pensamiento, la alfabetización, la socialización y la escolarización. El logro de la coherencia narrativa constituye un aspecto fundamental en el desarrollo de esta forma discursiva. Pese a que la causalidad es una dimensión central de la coherencia, no se identificaron estudios que la aborden específicamente en relatos de experiencias personales de niños hispanohablantes. El presente trabajo se propone estudiar la coherencia causal en narrativas de experiencia personal producidas por 66 niños argentinos hablantes de español de 3, 4 y 5 años. Para el análisis de los relatos, se recurrió a un uso heurístico de una versión adaptada del Modelo de Narraciones en Red Causal de Trabasso y colaboradores, y se empleó la prueba de Kruskal Wallis para realizar comparaciones entre los grupos de edad. Los resultados evidencian un incremento evolutivo en el grado de complejidad y coherencia de la organización causal y otorgan evidencias del potencial del uso del modelo como instrumento para inferir el modo en el que los niños relacionan causalmente eventos individuales en su representación mental de la secuencia que subyace a la producción de relatos de experiencia personal.
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Villarejo-Ramos, Ángel F., Begoña Peral-Persal, and Jorge Arenas-Gaitán. "El uso de los servicios online por los mayores: análisis de la banca por Internet / Usage of online services by elderly people: an analysis of internet banking." Aula Abierta 47, no. 1 (January 31, 2018): 97. http://dx.doi.org/10.17811/rifie.47.1.2018.97-106.

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Abstract:
RESUMENEl uso de servicios online por los mayores favorece el envejecimiento activo de esta población. En ese contexto, esta investigación tiene como objetivo analizar las variables que influyen en la aceptación y uso de la banca online, como servicio seleccionado para este segmento de mercado. Las variables analizadas como la influencia personal, el riesgo percibido y las ventajas buscadas son estudiadas sobre una muestra de 396 mayores de 60 años. Los resultados muestran el efecto positivo de los factores personales y los relativos a las ventajas buscadas, mientras que los factores asociados al riesgo juegan un papel inhibidor del uso de la banca electrónica. El modelo estructural fue valorado mediante PLS (Partial Least Squares) con un adecuado ajuste global. Los resultados permiten identificar aquellos factores que pueden favorecer o perjudicar el proceso de aceptación y uso de la banca online en los mayores.Palabras Clave: intención de uso, influencia personal, ventajas económicas, riesgo percibido, banca online.ABSTRACTThe use of online services by the elderly favours the active aging of this population. In this context, this research aims to analyse the variables that influence the acceptance and use of e-banking, as a service selected for relevance among this market segment. The variables analysed, such as social influence, perceived risk and the expected benefits, are tested on a sample of 396 people over 60 years of age. The results show the positive effect of personal factors and those related to the economic benefits, while factors associated with risk play an inhibiting role in the use of the electronic banking. The structural model was evaluated using PLS (Partial Least Squares) with an adequate global fit. The results allow identifying those factors that may favour or harm the process of acceptance and use of e-banking in the elderly.Keywords: intention behaviour, social influences, economic benefits, perceived risk, e- banking.
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Cámara Lapuente, Sergio. "Resolución contractual y destino de los datos y contenidos generados por los usuarios de servicios digitales = Ttermination of contract and destination of data and content generated by users of digital services." CUADERNOS DE DERECHO TRANSNACIONAL 12, no. 1 (March 5, 2020): 838. http://dx.doi.org/10.20318/cdt.2020.5226.

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Resumen: Durante el uso de los contenidos y servicios digitales puestos a disposición del consu­midor por los distintos proveedores, los usuarios facilitan y crean gran cantidad de datos. El tratamiento legal del control sobre el destino de estos datos se bifurca en la actualidad en dos normas: por una parte, si se trata de datos personales, se aplicará el Reglamento (UE) General de Protección de Datos de 2016 (RGPD); por otra parte, respecto a contenidos generados por los usuarios que no sean datos personales, las reglas de la reciente Directiva (UE) 2019/770, de 20 de mayo de 2019 sobre contratos de suministro de contenidos y servicios digitales (DCSD) será de aplicación tras su transposición.Este ensayo analiza la intersección de las normas sobre protección de datos personales con las nor­mas sobre la defensa contractual del consumidor al tiempo de la extinción de este tipo de contratos por vía de resolución. Para ello compara los rasgos de los derechos de supresión, olvido y portabilidad del Reglamento con los nuevos derechos de impedir el uso de los datos y de recuperarlos establecidos en la Directiva y concluye críticamente acerca del escaso impacto que estos últimos pueden llegar a tener de­bido a su reducido ámbito de aplicación, las escasas facultades y las excesivas excepciones incorporadas finalmente en uno de los preceptos centrales de la Directiva 2019/770.Palabras clave: contenidos digitales, servicios digitales, resolución, contrato de suministro, datos personales, portabilidad, derecho al olvido, derecho de supresión, Directiva (UE) 2019/770, Reglamento General de Protección de Datos, conformidad, contenidos generados por los usuarios, consumidor.Abstract: During the use of digital content and services made available to the consumer by diffe­rent traders and platforms, users provide and create large amounts of data. The legal treatment of control over the destination of these data currently splits into two pieces of legislation: on the one hand, in the case of personal data, the 2016 (EU) General Data Protection Regulation (GDPR) will apply; on the other hand, in the case of user-generated content other than personal data, the rules of the recent Direc­tive (EU) 2019/770 of 20 May 2019 on contracts for the supply of digital content and services (DCSD) will apply after transposition in Member States.This paper analyses the intersection of the rules on personal data protection with the rules on the contractual protection of the consumer at the time of the extinction of this type of contract by means of termination. To this end, it compares the features of the rights to erasure, to be forgotten and to portabi­lity of the Regulation with the new rights to prevent further use of data and to retrieve them established in the Directive, and critically concludes that the latter may have little impact due to their reduced scope of application, the limited powers and the excessive exceptions finally incorporated in one of the central articles of Directive 2019/770.Keywords: digital contents, digital services, termination, contract of supply, personal data, porta­bility, right to erasure, right to be forgotten, Directive (EU) 2019/770, General Data Protection Regula­tion, conformity, user generated contents, consumer.
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García Magna, Deborah. "La protección de la intimidad en el código penal español. Un análisis crítico de la reforma de 2015." Estudios de Deusto 68, no. 1 (July 3, 2020): 75–87. http://dx.doi.org/10.18543/ed-68(1)-2020pp75-87.

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Abstract:
El incremento del uso de las nuevas tecnologías y su incorporación a las formas cotidianas de comunicación ha supuesto la aparición de nuevos riesgos asociados a la transferencia de datos personales y la publicación de material sensible en las redes sociales. La preocupación por la protección de la intimidad en las sociedades posmodernas se intensifica cuando las personas involucradas en este creciente tráfico de información personal son vulnerables, como los menores de edad, que además hacen un uso particularmente intenso de estos nuevos medios de comunicación. Tras estudiar en primer lugar la evolución del derecho a la intimidad desde un punto de vista jurisprudencial y supranacional, esta investigación analiza la decisión del legislador español de tipificar el sexting en 2015.Recibido: 30.10.2019Aceptado: 27.11.2019Publicación en línea: 03.07.2020
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