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1

Caproni, Giorgio. Il Girasole. Edited by Giada Baragli. Florence: Firenze University Press, 2017. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-495-4.

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Abstract:
«Apriamo a caso il libro». È così che si eclissava tra il ’72 e il ’75 la voce-guida di Caproni per lasciare ad altri il microfono della trasmissione radiofonica «Il girasole». Una rubrica destinata alla divulgazione, trasmessa nelle ore di massimo ascolto del programma nazionale, con lo scopo di offrire ad un pubblico largo e diversificato una sorta di ‘sussidiario’ letterario che desse ai colti il piacere della rilettura e ai più giovani e sprovveduti quello della scoperta. Un grande poeta, Giorgio Caproni, aveva il compito di scegliere i passi da testi di ogni tempo e paese (poesia, narrativa, teatro…) e di collegarli tra loro con poche parole di presentazione in grado di ricreare un ambiente, un’epoca, insomma quanto sta intorno all’opera d’arte e la rende per tutti comprensibile e umana. È questa singolare avventura che – perduti/distrutti i materiali radiofonici – riusciamo infine a conoscere grazie all’attenta cura di Giada Baragli, che da copioni spesso lacunosi ha ricostruito il florilegio di un centinaio di brani che non solo offrono una preziosa antologia comparata della letteratura, ma ci parlano delle predilezioni e delle letture di uno straordinario, indimenticabile autore che ha anche collaborato con la radio.
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2

Eccheli, Maria Grazia, and Alberto Pireddu, eds. Oltre l’Apocalisse. Florence: Firenze University Press, 2016. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-920-7.

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Abstract:
L’immensità della tragedia umana che accompagna ogni catastrofe richiede sempre un momento di riflessione, che può condensarsi nell’istante di una fotografia, tradursi nel disincanto di un racconto oppure generare una nuova bellezza, attraverso l’arte e l’architettura. Dall’Interno perduto d’Emilia a L’Aquila, dai crinali d’Irpinia alla luminosa valle del Belice, dal paesaggio alpino di Longarone all’ormai irreale Messina di Antonello sono stati ripercorsi, in un viaggio a ritroso nel tempo, alcuni dei momenti più drammatici della storia recente del nostro Paese. Per L’Aquila, distrutta dal sisma del 2009, gli studenti della Scuola di Architettura di Firenze hanno immaginato una città in cui la vita, la musica e il ricordo siano ancora possibili, attraverso il progetto di un auditorium, uno spazio sacro e una piccola casa.
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3

De Benedetto, Nancy, and Ines Ravasini. Le letterature ispaniche nelle riviste del secondo Novecento italiano. Venice: Fondazione Università Ca’ Foscari, 2020. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-459-2.

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Abstract:
Da qualche anno è in vita un progetto di ricerca dell’Università degli Studi di Bari, che ha all’attivo ormai diversi contributi, sulla ricezione della letteratura spagnola nell’Italia del Novecento. Se il primo obiettivo è stato quello di avere un quadro esaustivo delle traduzioni di letteratura spagnola in volume, non meno significativo appare il lavoro di recensione degli articoli pubblicati nelle riviste di cultura. Relativamente alle riviste della prima metà del secolo abbiamo strumenti che supportano la ricerca e studi che offrono delle prime conclusioni, mentre molto meno chiaro è il quadro del secondo Novecento di cui si offre in questo volume una prima esplorazione, in vista di uno spoglio sistematico, e di una disamina puntuale dei contenuti.
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4

Carinci, Filippo Maria, and Edoardo Cavalli. Élites e cultura. Venice: Edizioni Ca' Foscari, 2019. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-328-1.

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Abstract:
Il Dottorato di ricerca in Storia Antica e Archeologia, oggi confluito in quello in Scienze dell’Antichità in convenzione con Udine e Trieste, ha rappresentato, a Ca’ Foscari, un momento importante di crescita del settore antichistico con la formazione di un gruppo di giovani studiosi attivi e apprezzati in diversi settori, in Italia e all’estero. Questo volume riunisce i contributi di due seminari sviluppati dai dottorandi su temi comuni, uno relativo al ruolo delle élites, l’altro a quello del sacro, tra antichità e medioevo. È una testimonianza interessante del lavoro svolto e curato dagli stessi interessati, un momento di formazione che aveva una tradizione e che si rinnova oggi nel nuovo dottorato.
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5

Casellato, Alessandro, ed. «Lavoro e conoscenza» dieci anni dopo. Florence: Firenze University Press, 2014. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-516-2.

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Abstract:
Bruno Trentin, in occasione della laurea honoris causa conferitagli dall’ateneo in cui suo padre era stato un maestro prima che il fascismo lo costringesse all’esilio, tenne una lectio magistralis tesa e commossa. Dieci anni dopo, nello stesso luogo, studiosi di discipline e generazioni diverse rileggono quel testo e lo mettono in relazione con le proprie ricerche. Lavoro e conoscenza funziona come un prisma, da cui esce una gamma di colori ampia e variegata, che finisce per rivelare la complessa stratificazione di quella lezione che, infatti, condensa il pensiero e le speranze di uno degli intellettuali-politici più affascinanti del secondo ’900. Insieme agli atti del convegno questo libro raccoglie i testi della lectio trentiniana e della laudatio con cui gli fu tributata l’onorificenza.
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6

Cresci Marrone, Giovannella, Giovanna Gambacurta, and Anna Marinetti. Il dono di Altino. Venice: Edizioni Ca' Foscari, 2020. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-380-9.

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Abstract:
In questo volume colleghi e amici rendono omaggio a Margherita Tirelli, archeologa, curiosa e vivace interprete di un metodo archeologico che ha improntato una stagione particolarmente florida di scavi, scoperte, studi e iniziative non superficiali di valorizzazione. Ad Altino, quale progenitrice di Venezia, Margherita Tirelli ha dedicato e dedica la sua attenzione ininterrotta, dagli scavi fino alla delicata transizione verso la nuova prestigiosa sede museale. In questa prospettiva, la studiosa ha sviluppato una proficua collaborazione con il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università Ca’ Foscari Venezia, concretizzata in una convenzione di studi e ricerche e in sei convegni di studi altinati, volti ad approfondire svariate tematiche: dal funerario, al sociale, al sacro. Lo spettro diacronico dei suoi interessi archeologici, storici ed epigrafici trova riscontro nell’articolazione dei contributi che le sono qui dedicati: dalla cultura dei Veneti antichi alle tematiche della romanità, fino a una specifica attenzione sulla produzione vetraria. Il volume si chiude con un lavoro sul vetro di età ‘storica’, argomento che vede ancora oggi in lei una figura di riferimento nella realtà veneziana, e uno dedicato alle scelte dell’allestimento museale, un tema di comunicazione in cui ha saputo coniugare con i suoi collaboratori eleganza ed efficacia.
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7

Rollin, France. Chef d'établissement: Des métiers, une passion. Lyon: Chronique sociale, 1992.

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8

Corsani, Gabriele, Leonardo Rombai, and Mariella Zoppi, eds. Abbazie e paesaggi medievali in Toscana. Florence: Firenze University Press, 2014. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-645-9.

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Abstract:
Il volume raccoglie i contributi della giornata di studio tenuta il 16 giugno 2010 all’Università di Firenze su Abbazie e paesaggi medievali in Toscana, cioè sulle forme del territorio che hanno strutturato per secoli i modi di vita nelle campagne della nostra regione. Si afferma oggi una infatuazione per quel paesaggio, cui fa riscontro una mancanza di interesse per la sua conservazione o per trasformazioni rispettose delle regole che lo hanno prodotto. È quindi opportuno presentare, al vaglio del metodo storico, uno sguardo sintetico sul paesaggio medievale, dalle premesse di antica matrice alle ragioni economiche della formazione monastica e feudale fino alla comparsa di un nuovo assetto apprezzato per la sua utile bellezza, in un persistente sostrato di misteriosa affabulazione. La Toscana permette molteplici riscontri di ciò che effettivamente sopravvive del pervasivo ordine stabilito nel Medioevo anche per le sue esemplari rappresentazioni letterarie e iconografiche, coeve e moderne.
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9

Dolfi, Anna, ed. Non dimenticarsi di Proust. Florence: Firenze University Press, 2014. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-610-7.

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Abstract:
Da una parte le côté de Guermantes e dall’altra quello di chez Swann… Pochi luoghi come Illiers-Combray offrono la misura tangibile di un mito che ha coinvolto non solo lettori e scrittori,ma quanti hanno riflettuto sul senso e le strutture della narrativa moderna. Già che non sarebbero pensabili la grande critica del Novecento e le più innovative riflessioni sul metodo senza la Recherche . Vi si sono misurati, con saggi e/o libri memorabili,Auerbach, Curtius, Spitzer, Poulet, Jauss, Deleuze, Richard, Genette, Barthes…, e da noi Solmi, Debenedetti, Contini,Macchia, mentre si sono cimentati nella traduzione Caproni, Fortini, la Ginzsburg, Raboni... Insomma, la seduzione di un’opera dalla fittissima intertestualità e varietà di registri risiede ancora, non solo nella capacità di parlare della storia e cultura dell’Occidente, offrendo il grandioso affresco di un universo in declino, ma nella possibilità di inserirsi su molti livelli (compreso quello della meta-letteratura, della saggistica) quale punto obbligato di passaggio. Contribuendo a creare un mondo parallelo rispetto a quello reale, che si trova ormai popolato dei suoi doppi: città, cattedrali, sentimenti, emozioni, parole intermittences … Dal campo della finzione a quello, indotto, della narratologia, nessun dubbio che Proust ci abbia cambiato la vita, la percezione del mondo, e il modo di guardare gli oggetti, e di leggere i libri e le cose. La raccolta che qui si propone, progettata e curata da Anna Dolfi, ne dà un’ampia e suggestiva testimonianza, offrendosi ormai come un imprescindibile oggetto di studio sulle tracce dell’imprendibile, indimenticabile Marcel.
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10

Gramolati, Alessio, and Giovanni Mari, eds. Il lavoro dopo il Novecento: da produttori ad attori sociali. Florence: Firenze University Press, 2016. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-930-6.

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Abstract:
Il volume, cui hanno collaborato ben trentaquattro studiosi ed esponenti sindacali, ha un duplice scopo: riproporre, nell’attuale fase di trasformazioni sociali e incertezze teoriche, le analisi e le tesi sul significato umano e politico del lavoro contenute nel principale libro di Bruno Trentin, La città del lavoro (II ed., Firenze University Press, 2014); e, nella convinzione che le pagine composte nel 1997 da uno dei massimi esponenti della storia della Cgil rappresentino un ‘classico’ del pensiero politico-sociale del Novecento, promuovere una riflessione che ne saggi la fecondità e attualità al fine di un approfondimento dei processi che hanno aperto il XXI secolo. Il risultato che emerge, per molti versi sorprendente, è la straordinaria ricchezza e capacità di indirizzo politico e sindacale del progetto di Trentin. MARTEDI' 17 MAGGIO Sede Nazionale della CGIL (Sala Santi)- Corso d'Italia 25 - Roma Presentazione del libro Bruno Trentin e il lavoro dopo il Novecento
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L'Abate, Alberto, and Lorenzo Porta, eds. L'Europa e i conflitti armati. Florence: Firenze University Press, 2008. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-8453-786-7.

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Abstract:
Frutto di uno dei più importanti convegni tenutisi in Italia sul ruolo dei Corpi civili di pace europei nella prevenzione dei conflitti armati, il volume raccoglie i contributi di alcuni tra i migliori studiosi italiani e stranieri che si sono occupati di peacekeeping e di peace building, costituendo uno strumento importante per la diffusione di questi temi nelle scuole superiori e all'Università secondo quanto previsto da un progetto ministeriale approvato. Due scritti introduttivi dei curatori, Alberto L'Abate e Lorenzo Porta, lo aggiornano agli avvenimenti più recenti e nel contempo illustrano indirizzi e contraddizioni delle politiche dell'UE in materia di prevenzione dei conflitti e di disarmo. Una particolare sezione è poi dedicata al conflitto serbo-albanese in Kossovo e al rischio di una nuova esplosione delle ostilità, analizzati attraverso le voci dialoganti di esponenti delle parti opposte. Sullo stesso tema pone l'accento anche la premessa di Antonio Cassese, ex presidente della Corte dell'Aia per i crimini di guerra in ex Jugoslavia e docente di Diritto internazionale all'Università di Firenze, che presenta delle interessanti proposte incentrate sul ruolo di mediazione dell'UE. Completano infine il volume le appendici che offrono un compendio della storia della nonviolenza indiana e delle Shanti Sena. Seguono documenti sugli esiti del più recente dibattito europeo su resistenza nonviolenta, difesa e intervento civile in zona di conflitto. Rassegna stampa: GAIA, giugno 2009: Una strategia vincente: costruire la pace dal basso
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Dolfi, Anna, ed. Biblioteche reali, biblioteche immaginarie. Florence: Firenze University Press, 2016. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-865-1.

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Abstract:
In uno degli scritti teorici di Calvino troviamo la suggestiva e borgesiana proposta della biblioteca non solo come raccolta di opere, ma come sistema incrociato di combinazioni. La stessa letteratura altro non sarebbe che una biblioteca continuamente soggetta a mutamenti tesi a scalzare gli autori canonici per fare emergere gli apocrifi . Giacché, se la letteratura nasce e si nutre di desiderio, non può accontentarsi del dato, ma proiettarsi nel luogo di quello che non c’è, o che, se anche c’è, è nascosto, ancora invisibile e lontano. Le biblioteche allora non solo sono infinite, ma cambiano il senso di un libro a seconda della sezione in cui lo dispongono, della collocazione, delle modalità di consultazione e utilizzo, del modo di giocare gli spazi, di aprire/chiudere alla luce, all’ombra (in grattacieli, in sotterranei), facendo della biblioteca un luogo dove libri e lettori interagiscono in spazi talvolta mitici. Raccolta come sono, le biblioteche, per interposto racconto, non solo dei libri sopravvissuti alle catastrofi della storia, ma di quelli bruciati, perduti, inventati, che, per il solo fatto di essere stati almeno una volta scritti o pensati, hanno lasciato traccia. In questo libro, di grande ricchezza e suggestione, ideato e curato da Anna Dolfi , si riflette, con esemplificazioni dalla grande letteratura moderna, sul rapporto tra ombre di carta e di celluloide, tra inconturnables e marginalia, alla ricerca dei libri dentro le biblioteche e delle biblioteche dentro i libri. Sullo sfondo la musica, la geniale recitazione di Carmelo Bene, le strisce dei graphic, i progetti architettonici, gli schermi dei computer, e le pagine di un romanzo incompiuto di Giuseppe Dessí che parla di una biblioteca murata e di una cascata di libri all’origine di un immaginario romanzesco.
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Schenk, Dieter. Der Chef: Horst Herold und das BKA. Hamburg: Spiegel-Buchverlag, 1998.

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Martel, André. Leclerc, un homme, un chef, une épopée. Paris: Charles-Lavauzelle, 1987.

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Capitani, Paola, ed. Il controllo terminologico delle risorse elettroniche in rete. Florence: Firenze University Press, 2001. http://dx.doi.org/10.36253/88-8453-008-3.

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Abstract:
Dalla tavola rotonda del 27 gennaio è emerso che lo "strumento" Internet è un affilato coltello: da una parte le tecnologie uccidono impietose chi non è pronto ad accoglierle e a difendersene, dall'altra possono rendere più efficace e dinamici l'archivistica, la biblioteconomia, la catalogazione - che rischierebbero la paralisi o la confusione. È stata sottolineata la difficoltà di trovare un punto di incontro tra un'area così tradizionale e oggettivamente piuttosto statica con la mobilità turbinosa e incontrollabile della rete. La rete fa paura perchè in essa è molto facile perdersi e restare con un pugno di mosche. I termini più ripetuti sono stati: controllo terminologico - le parole cambiano senso a seconda del contesto, figuriamoci in uno scenario ipertestuale animato da link, continui riferimenti, aggiornamenti e rivisitazioni! - qualità, autenticità dell'informazione - come riuscire a dare fiducia ad un'informazione che non riusciamo a "guardare in faccia"? - irreperibilità della fonte originaria.
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Jacobbi, Ruggero. Le notti di Copacabana. Edited by Gioia Benedetti. Florence: Firenze University Press, 2018. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-770-2.

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Abstract:
Un breve testo narrativo fino ad oggi sconosciuto ci riporta, grazie all’attenta cura filologica di Gioia Benedetti, la voce di uno dei più originali e geniali critici del nostro Novecento. Ruggero Jacobbi, alla fine del giovanile soggiorno brasiliano, aveva affidato alle Notti di Copacabana, suo unico romanzo compiuto ambientato nella Rio de Janeiro degli anni Cinquanta, non solo il clima e l’atmosfera di un mondo lontano e per certi versi mitico come quello carioca, ma anche una significativa traccia delle letture, frequentazioni, influenze che avevano esercitato su di lui i grandi testi della letteratura lusitana e sud-americana, all’epoca ancora poco noti in Italia. Straordinariamente abile a cogliere e interpretare i mutamenti del codice narrativo, Jacobbi ci presenta in questo libro una storia sperimentale straordinariamente intrigante, che alterna voci, personaggi, nella quale le vicende si intrecciano creando un’atmosfera di significativa suspence.
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Bourin, Monique, Giovanni Cherubini, and Giuliano Pinto, eds. Rivolte urbane e rivolte contadine nell'Europa del Trecento. Florence: Firenze University Press, 2009. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-8453-883-3.

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Abstract:
Il volume, che raccoglie gli atti del convegno internazionale tenutosi a Firenze nella primavera del 2005, riprende una tematica, quella delle rivolte urbane e rurali del XIV secolo, che aveva conosciuto un certo oblio negli ultimi tempi rispetto alla straordinaria fortuna di cui aveva goduto soprattutto negli anni '60 e '70 del secolo scorso, sulla spinta delle vicende tormentate di quei decenni. I sedici saggi che lo compongono, opera di specialisti di cinque diversi paesi europei, sviluppano tre diverse forme di analisi all'interno di un taglio cronologico che fa riferimento a un Trecento largo, che va dagli ultimi decenni del XIII secolo sino ai primi del XV, secondo una cronologia consolidata e condivisa.
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Bastianini, Guido, Nikolaos Gonis, and Simona Russo, eds. Charisterion per Revel A. Coles. Florence: Firenze University Press, 2016. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-827-9.

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Abstract:
Questo volume, dedicato a Revel Coles (che per tanti anni ha lavorato alla collezione degli Oxyrhynchus Papyri di Oxford), contiene l’edizione di trenta testi di provenienza egiziana, appartenenti a varie collezioni italiane e straniere, curati da papirologi che con Revel Coles hanno collaborato in Inghilterra e in Italia. I testi sono quasi tutti in greco (uno è in latino e uno in copto), ed offrono una campionatura significativa della cultura e della società dell’Egitto antico, dal II secolo a.C. all’VIII d.C.: vi figurano frammenti di opere dei principali autori della letteratura greca (come Omero, Esiodo, Euripide), e anche testi di magia applicata e di contenuto liturgico; vi sono compresi inoltre documenti della quotidianità, come petizioni e istanze di vario tipo, un verbale di processo riguardante un funzionario corrotto, ricevute di tasse, rendiconti della pubblica amministrazione e di imprese private, un contratto di permuta di immobili. Gli studiosi del mondo antico greco e romano, nei suoi vari aspetti, troveranno in questo volume numerosi elementi di interesse.
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Garzaniti, Marcello, Alberto Alberti, Perotto Monica, and Bianca Sulpasso, eds. Contributi Italiani al XV Congresso Internazionale degli Slavisti. Florence: Firenze University Press, 2013. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-403-5.

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Abstract:
Questo volume contiene i contributi italiani al XV Congresso Internazionale degli Slavisti (Minsk, 20-27 agosto 2013). Nel solco della migliore tradizione della slavistica italiana, i relatori presentano in diverse lingue un ampio ventaglio di tematiche che vanno dalla questione cirillo-metodiana alla riflessione critica su autori contemporanei. Pur nella diversità degli approcci disciplinari e metodologici, dalla paleografia all’analisi testuale, dalla comparativistica letteraria alla sociolinguistica, questi contributi mostrano che la slavistica italiana mantiene fede alle sue radici, sviluppando criticamente gli studi precedenti e aprendo nuove prospettive alla ricerca, mentre emerge una nuova generazione di studiosi. Come in passato, la slavistica italiana sta svolgendo un ruolo significativo non solo nelle relazioni culturali dell’Italia con i singoli paesi slavi, ma più complessivamente nell’orizzonte di un processo vasto e complesso di integrazione delle diverse culture europee, che va ben al di là dei confini dell’Unione Europea e in cui il mondo slavo, nella sua varietà di lingue e culture, costituisce uno dei suoi principali attori.
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Fanfani, David, Francesco Berni, and Alessandro Tirinnanzi, eds. Tra territorio e città. Florence: Firenze University Press, 2014. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-613-8.

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Abstract:
Il volume restituisce, attraverso le sintesi di alcune tesi triennali e magistrali selezionate, un quadro di insieme delle attività di studio condotte nell’ambito dei Corsi di Laurea in Pianificazione dell’Università di Firenze con sede ad Empoli. Le diverse sezioni che compongono il lavoro evidenziano una metodologia di lavoro multiscalare e multidisciplinare che si alimenta di una approccio prevalentemente centrato sul rilievo attribuito al valore dei luoghi e degli specifici contesti territoriali. Ne risulta una quadro originale di contributi che rappresentano un modo potenzialmente innovativo di mettere a confronto gli studi territoriali ed urbani con i vari dilemmi operativi che si generano all’incrocio fra definizione delle politiche, costruzione di progetti durevoli di territorio ed indirizzi di sviluppo locale.
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Jasink, Anna Margherita, and Giulia Dionisio, eds. MUSINT 2. Florence: Firenze University Press, 2017. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-396-4.

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Abstract:
Musint 2 si propone come un testo da ‘leggere’ che accompagna il nuovo sito-web MUSINT II, seguendo e innovando le linee generali del precedente MUSINT. Ma, come i due progetti on-line differiscono sia negli aspetti tecnici che nei contenuti, pur mantenendo principi e finalità analoghi, così anche il nuovo volume assume un ruolo che lo rende una novità più consona ai progressi che caratterizzano le discipline archeologiche sia sotto l’aspetto scientifico che quello didattico. Viene mantenuta la suddivisione in tre sezioni. La prima contiene una serie di lavori direttamente legati al sito MUSINT II. Si nota un aumento delle presentazioni relative agli aspetti tecnici e didattici, ritenuti una innovazione del nuovo sito, rispetto ai contributi scientifici intesi in senso più tradizionale. La seconda sezione presenta una esemplificazione di lavori significativi di musealizzazione virtuale, volutamente scelta negli ambiti più vari, sottolineandone il taglio didattico. La terza sezione si presenta sullo stesso piano di quella del volume precedente, anche se sono riscontrabili delle novità proprio nella scelta delle ricerche: vengono infatti presentate tematiche già proposte in fase sperimentale e nuove ricerche che si sono venute individuando nel corso di questi anni attraverso le conoscenze più ampie sulle possibilità di una museologia digitale e interattiva.
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Barbara, Sibilio, ed. Linee guida per l’utilizzo della Piattaforma Tecnologica PO.MA. Museo. Florence: Firenze University Press, 2013. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-472-1.

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Abstract:
Il Progetto “PO.MA. Museo” si è posto come obiettivo quello di creare un modello di misurazione della performance e di comunicazione dei suoi esiti a numerosi stakeholder e di costruire una Piattaforma Tecnologica che accoglie il suddetto modello nella sua più semplice formulazione e lo esprime in un linguaggio informatico in modo da renderlo concretamente utilizzabile. In sintesi, la Piattaforma mira a “conoscere e far conoscere il museo”. Queste “Linee Guida” costituiscono uno strumento finalizzato ad agevolare la sua applicazione da parte dei musei e a diffondere fra di essi una cultura di accountability cercando di vincere gli atteggiamenti di diffidenza nei confronti dell’analisi della performance.
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Bettin Lattes, Gianfranco, ed. Per leggere la società. Florence: Firenze University Press, 2003. http://dx.doi.org/10.36253/8884530695.

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Abstract:
Il libro costituisce un riuscito esperimento di ricerca che ha avuto successo anche come risorsa didattica. Propone una valutazione critica degli strumenti concettuali elaborati per leggere e comprendere una società. Vengono affrontati dieci concetti sociologici (Comunità, Cittadinanza, Classe sociale, Capitale sociale, Genere, Classe dirigente, Partito politico, Cultura politica, Subcultura, Antipolitica) ognuno preso in esame da un giovane ricercatore attivo nell'ambito del dottorato fiorentino di Sociologia e di Sociologia politica. Un coinvolgimento dei giovani che ha consentito una rivisitazione di concetti "vecchi" e l'individuazione dell'efficacia euristica di concetti "nuovi".
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Bergerac, Jacques. Une table chez Romanoff. Paris: Table ronde, 2003.

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Melman, Charles. Une enquête chez Lacan. Toulouse: Érès, 2011.

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Une saison chez Mickey. [Paris, Fayard]: Fayard, 2008.

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Dörpinghaus, Eva. Meine Kinder und mein Chef: Mütter im Beruf. Zürich: Kreuz, 1990.

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Horst. Leben ohne Chef und Staat: Träume und Wirklichkeit der Anarchisten. Berlin: Kramer Verlag, 1993.

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Horst. Leben ohne Chef und Staat: Träume und Wirklichkeit der Anarchisten. Frankfurt am Main, Germany: Eichborn Verlag, 1986.

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Portinari, Stefania, and Nico Stringa. Storie della Biennale di Venezia. Venice: Edizioni Ca' Foscari, 2019. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-366-3.

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Abstract:
Atlante delle biennali intende essere un portolano per attraversare la storia e il presente di mostre che diventano epicentri di incontro e confronto anche tra nazioni e identità, che come mappe complesse e mesmerizzanti segnalano molteplici prospettive e punti cardinali. Uno sguardo widestream sul sistema dell’arte inizia puntando il periscopio su delle nuove Storie della Biennale di Venezia: rivelando altri intrecci di questa istituzione, ma interpretando pure le sorprendenti rotte che percorrono i padiglioni, in un gioco combinatorio che conduce verso avventure curatoriali e sorprendenti immaginari.
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Zanoni, Bruno, Erminio Monteleone, and Claudio Peri, eds. Linea guida per la progettazione di un sistema di gestione per la qualità di un corso di studi universitario. Florence: Firenze University Press, 2004. http://dx.doi.org/10.36253/88-8453-203-5.

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Abstract:
Questa linea guida è il frutto del lavoro di un gruppo di docenti delle Facoltà di Agraria di quasi tutti gli Atenei italiani. Essa ha come oggetto la progettazione di un Sistema di Gestione per la Qualità di un Corso di Studi Universitario che sia accreditabile o, per meglio dire, certificabile in conformità alla norma UNI EN ISO 9001. I contenuti e l'impostazione portano questa linea guida ad essere oggetto di consultazione e di approfondimento da parte di docenti, Presidi e Presidenti dei Corsi di Laurea di qualsiasi Facoltà italiana. Il Sistema proposto è una possibile evoluzione dell'iniziativa CampusOne per la realizzazione di Sistemi gestionali per la didattica.
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Vespucci, Amerigo. Cronache epistolari. Lettere 1476-1508. Edited by Leandro Perini. Florence: Firenze University Press, 2013. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-464-6.

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Abstract:
Amerigo Vespucci fu, dopo Cristoforo Colombo, il navigatore ed esploratore più importante di tutti i tempi, tanto da meritare la stima non solo dei geografi suoi contemporanei, ma anche quella degli storici come Francesco Guicciardini che, in uno dei capitoli più importanti della sua Storia d’Italia, lo innalzò al rango di protagonista della storia universale. L’originalità di questa raccolta – che riunisce per la prima volta tutte le lettere note del Vespucci – consiste nell’aver considerato (e dimostrato) questo epistolario come una ‘cronaca’ della vita quotidiana della Toscana e della Firenze rinascimentali, profondamente segnate dall’Umanesimo, con il suo gusto, stile di vita, idee, interessi (anche geografici), realizzazioni (i libri a stampa e i suoi opifici tipografici) da cui il Vespucci trasse non poche suggestioni. Una volta trasferitosi prima a Siviglia e poi a Lisbona, Vespucci maturò un’esperienza umana nuova che lo spinse, seguendo i misteri dell’Oceano Atlantico, alla ricerca della ‘fama’ trasmessagli dall’Umanesimo. Il risultato di questa ‘chimica intellettuale’, una volta superata la ‘meraviglia’ del Nuovo Mondo scoperto, lo mosse a raccontare la vita quotidiana sulle caravelle spagnole e portoghesi, e a descrivere con passione etnologica le nuove terre e i loro abitanti in un momento unico ed irripetibile nella storia dell’umanità.
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Capo, Lidia, and Antonio Ciaralli, eds. Per Enzo. Studi in memoria di Vincenzo Matera. Florence: Firenze University Press, 2016. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-886-6.

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Abstract:
La miscellanea raccoglie quindici saggi, disposti sull’arco cronologico dell’intero medioevo e della prima età moderna, e dedicati a questioni di interesse archeologico, documentario, codicologico, economico, numismatico, sociale: una varietà che è un riflesso, seppure parziale, della cultura, degli interessi, dell’umanità che furono di Vincenzo Matera.
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Prost, Winfried. Führen mit Autorität und Charisma: Als Chef souverän handlen. Wiesbaden: Gabler, 2008.

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Cortese, Fulvio, ed. Resistenza e diritto pubblico. Florence: Firenze University Press, 2016. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-309-4.

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Abstract:
A che cosa fanno pensare le parole Resistenza e diritto pubblico? Da un lato evocano la stretta relazione tra la Resistenza, quale fenomeno storico, e le soluzioni istituzionali e i problemi giuridici che si sono posti in quel frangente e che hanno presto dato luogo ad un profondo rinnovamento dello Stato. Dall’altro ci ricordano ciò che è accaduto, in un dato momento, a molti giuristi, diversamente impegnati a scegliere quale strada percorrere, come studiosi, funzionari pubblici o come uomini. Muovendo dall’evocazione di una testimonianza in questo senso esemplare, quella di Silvio Trentin, il volume propone un percorso interdisciplinare, nel quale provare ad avvicinarsi alla complessità dell’universo giuridico della Resistenza, alle sue tante voci e alle sue controverse rappresentazioni. A settant’anni dalla nascita della Repubblica, interrogarsi su simili questioni e ricordare le esperienze di alcuni protagonisti non può che fornire un utile spunto per cogliere un messaggio plurale e ricchissimo e per rinnovare la fiducia in un’eredità costituente ancora capace di innervare con forza lo spirito del Paese.
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Franco, Andrea, and Oleg Rumjancev. L’Ucraina alla ricerca di un equilibrio. Venice: Edizioni Ca' Foscari, 2019. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-382-3.

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Abstract:
Con la Rivoluzione della Dignità (2014) un’ampia rappresentanza della popolazione dell’Ucraina si è pronunciata a favore di una collocazione geopolitica nell’UE e nella NATO. In parallelo, la Russia è intervenuta in Crimea e nel Donbas. La società ucraina, oltre ad affrontare le conseguenze di un conflitto e di una situazione geopolitica delicata, sta cercando un proprio equilibrio socio-politico interno, come dimostra l’avvicendamento Poroshenko-Zelens’kyj. La presente raccolta di studi, che coinvolge studiosi italiani, si concentra sui risvolti di carattere storico, giuridico, linguistico, culturale e religioso che accompagnano questo assestamento.
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Turckheim, Charlotte de. Une journée chez ma mère. [Paris]: J.-C. Lattès, 1991.

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Junot, Abrantès Laure. Une soirée chez Madame Geoffrin. Paris: Gallimard, 2000.

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Une saison chez Lacan: Récit. Paris: R. Laffont, 1989.

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Romain, Jean. Une journée chez Epicure: Roman. Paris: Brepols, 1996.

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41

Céline, Schwaller-Balaÿ, ed. Une soirée chez Larry: Roman. Paris: Calmann-Lévy, 1998.

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42

Une nuit chez un ami. Saint-Lambert, Québec: Héritage, 1988.

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43

Shields, Carol. Une soirée chez Larry: Roman. Paris: Calmann-Lévy, 1998.

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Vannini, Guido, ed. Florentia. Florence: Firenze University Press, 2017. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-509-8.

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Abstract:
Il terzo volume di Florentia prosegue la serie periodica di studi legati alle attività di formazione della Scuola di Specializzazione in Archeologia dell’Ateneo fiorentino. Gli studi selezionati costituiscono elaborazioni tratte dalle migliori dissertazioni di diploma redatte dagli allievi negli ultimi anni, secondo criteri che privilegiano gli elementi di maggiore innovatività tematica e saldezza metodologica. I saggi rappresentano gli indirizzi fondamentali della Scuola: pre-protostorico, orientalistico, ‘classico’ (nelle sue varie componenti, greco-romana ed etrusco-italica), medievista. Gli autori provengono da Atenei di tutto il Paese: una varietà che tuttavia lascia trasparire il connotato culturale di fondo che caratterizza la Scuola archeologica fiorentina, a partire dalla lezione dei fondatori della Scuola, i non dimenticati Paolo Emilio Pecorella e Luigi Beschi, alla cui memoria questo volume è dedicato. La consuetudine fra docenti (in buona parte giovani anch’essi) ed allievi costituisce una comunità di studi che si vale di un coordinamento strutturale con le altre Scuole di Specializzazione dell’Ateneo dedicate ai Beni Culturali territoriali (Archeologia, Storia dell’Arte, Architettura); con scelte proiettate anche in una dimensione pubblica in rapporto a temi dell’attuale società civile – dall’incidenza sociale del ruolo dell’archeologo militante, all’apporto identitario di un’‘archeologia pubblica’ in una società che muta rapidamente, fra ‘nuovi italiani’ e uso sociale della cultura; al nuovo ruolo dell’archeologia (e non solo) – anche in contesti di crisi, non solo internazionali.
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Dolfi, Anna, ed. Gli intellettuali/scrittori ebrei e il dovere della testimonianza. Florence: Firenze University Press, 2017. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-562-3.

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Abstract:
«Un’umanità che dimenticasse Buchenwald, Auschwitz, Mauthausen, io non posso accettarla. Scrivo perché ci se ne ricordi»: così Giorgio Bassani a chi gli chiedeva notizie sull’origine della sua scrittura. Guidata da queste parole Anna Dolfi ha costruito un tessuto di suggestioni che hanno spinto studiosi italiani e stranieri e persino alcuni protagonisti a riflettere su narratori, poeti, saggisti, storici, filosofi, editori, artisti, che dalla storia di una difficile appartenenza sono stati indotti a una sorta di fatale, testimoniale dovere morale. Ne è nato un libro di grande novità per taglio e proposte di lettura che, partendo dalla tradizione ebraica antica, da leggende rivissute in chiave politica e libertaria, dopo il Romanticismo e l’Ottocento tedesco porta in primo piano le moderne voci della letteratura/cultura europea e nord americana, della tradizione yiddish e orientale. A ricorrere sono i nomi della grande intellettualità ebraica della Mitteleuropa, di Canetti, Schulz, Döblin, Antelme, Wiesel, Sebald, Oz, Grossman, Nelly Sachs, Irène Némirovsky…, tra gli italiani quelli di Loria, Natalia Ginzburg, Giacomo Debenedetti, Cesare Segre…, soprattutto di Giorgio Bassani e di Primo Levi che, per serbare memoria della tragedia della persecuzione e della Shoah, hanno scelto di collocare la loro intera opera entre la vie et la mort. Inducendo a ricordare come il dovere di testimoniare si leghi all’affetto e al lavoro del lutto, all’effetto duraturo di una ferita immedicabile che ha nutrito la connessione tra la verità dell’accaduto e quello che si potrebbe chiamare il vero della creazione, le vrai du roman.
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Camilotti, Silvia, and Sara Civai. Straniero a chi? Venice: Edizioni Ca' Foscari, 2018. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-290-1.

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Abstract:
Questo volume raccoglie alcuni dei numerosi testi che gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado della regione Veneto hanno inviato all’Archivio Scritture Scrittrici Migranti, partecipando al concorso letterario ‘Straniero a chi? Scriviamo le migrazioni’. A emergere sono i grandi nuclei tematici della migrazione: l’alterità, condizione avvertita come propria non solo di chi è costretto a migrare, ma anche di quanti avvertono un senso di estraneità al mondo che li circonda; il trauma del viaggio, le speranze in un futuro diverso e lo scontro con una realtà durissima, sia durante lo spostamento che all’arrivo; un percorso di inserimento nel luogo di approdo; il valore del dialogo e della solidarietà.
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Calvelli, Lorenzo, Giovannella Cresci Marrone, and Alfredo Buonopane. Altera pars laboris. Venice: Edizioni Ca' Foscari, 2019. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-374-8.

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Abstract:
La ricerca nel campo dell'epigrafia si arricchisce continuamente con la scoperta di documenti inediti e vive oggi un radicale rinnovamento grazie alle tecnologie digitali. Una componente fondamentale del «mestiere di epigrafista» è però costituita anche dalla ricostruzione filologica e dall'indagine delle figure che si cimentarono nella collazione dei testimoni delle iscrizioni antiche. Il volume comprende sedici saggi di studiosi italiani e francesi, dedicati all'esame della tradizione manoscritta e a stampa dell'epigrafia, che Theodor Mommsen definì la «parte più difficile» della disciplina. Dai tesori ancora nascosti in numerose biblioteche d'Europa emerge un quadro di grande ricchezza documentaria, che presagisce un enorme potenziale di sviluppo per la ricerca futura.
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Biggeri, Mario, Ambra Collino, and Lorenzo Murgia, eds. Processi industriali e parti sociali. Florence: Firenze University Press, 2015. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-608-4.

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Abstract:
Questa pubblicazione è il frutto di un progetto, denominato “Le imprese Toscane in Cina e nella Provincia del Jiangsu: un possibile dialogo di cooperazione tra i sindacati” cofinanziato dalla Regione sui “PIR approfondimenti tematici del 2011”. L’obiettivo di questa ricerca è quello di aprire uno squarcio meno superficiale sulle aziende italiane in Cina e principalmente nella Provincia del Jiangsu, consolidando e qualificando il rapporto ultradecennale tra la CGIL Toscana e il sindacato del JFTU ( Jiangsu Federation of Trade Unions). L’attenzione della Toscana sulla Cina non è infatti determinata solamente dalla presenza di una grande e operosa comunità nell’area pratese e fiorentina ma anche dai consistenti interessi economici delle Imprese Toscane che hanno deciso di mettere radici, attraverso imprese e business, nel Paese che è ormai diventato il punto di riferimento dell’economia mondiale di questi ultimi 15 anni. Basti pensare alla Piaggio di Pontedera ed alle collaborazioni delle Università Toscane, (in particolare Firenze e Pisa), con le Università e Centri di ricerca della Cina e all’attenzione che le Associazioni Imprenditoriali, (Confindustria, CNA ecc.) e Toscana Promozione le stanno dedicando. Come viene ricordato dal dott. Franco Bortolotti, l’Istituto di Ricerche della Cgil Toscana(IRES), in collaborazione con la Provincia di Prato, ha avviato ricerche di carattere socioeconomico mirate a conoscere l’evoluzione e le trasformazioni che stanno avvenendo nel distretto del tessile toscano.
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Masini, Emanuela, Laura Mugnai, and Sergio Boncinelli, eds. Gestione della Continuità Operativa delle Strutture Ospedaliere in Condizione di Maxi-emergenza. Florence: Firenze University Press, 2015. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-744-9.

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Abstract:
Il presente volume si propone di eseguire uno studio che, attraverso un set di indicatori da applicare a tre parametri (appropriatezza, efficienza e qualità dei servizi sanitari), valuti le eventuali debolezze dei servizi assistenziali, territoriali e ospedalieri in caso di disastri con ripercussioni sul medio-lungo periodo. Il progetto vuole identificare la vulnerabilità degli ospedali fiorentini nel caso in cui l’area del Comune di Firenze e le aree limitrofe siano interessate da una maxi-emergenza con parziale o totale compromissione della continuità assistenziale delle strutture ospedaliere. Si propongono, inoltre, strategie e piani per mantenere la continuità operativa anche in caso di maxi-emergenza.
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La Torre Bellardoni, Francesca, ed. Monitoraggio delle caratteristiche e delle azioni del traffico veicolare per il progetto e la manutenzione delle pavimentazioni stradali. Florence: Firenze University Press, 2006. http://dx.doi.org/10.36253/88-8453-505-0.

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Abstract:
Il volume costituisce un prezioso contributo che il Comitato Italiano TC4.2 "Interazione strada/veicolo" ha fornito alle attività dell'omologo Comitato Internazionale e, al contempo, rappresenta un valido strumento di pratica applicazione per tutti coloro che intendono mettere a punto un sistema di monitoraggio delle caratteristiche e delle azioni del traffico veicolare. Un documento che non ha analoghi nella lettera scientifica nazionale e di cui si avverte la necessità in un campo, come quello del monitoraggio, dove le tecniche sono molteplici e non sempre sono chiare all'utilizzatore finale le potenzialità e le limitazioni delle diverse possibili soluzioni tecnologiche. Nel volume sono analizzate le diverse caratteristiche ed azioni del traffico da monitorare per una corretta progettazione e manutenzione delle pavimentazioni stradali e le possibili modalità di monitoraggio delle stesse., dalle più semplici e tradizionali alle più innovative.
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