Journal articles on the topic 'TUTELA PENALE DEL PATRIMONIO'

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1

Valentini, Vico. "Tutela penale del made in Italy." Archivio penale, no. 2 (2020): 569–80. http://dx.doi.org/10.12871/978883339449712.

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2

Pighi, Giorgio. "La tutela penale del minore migrante in Italia." Miscellanea Historico-Iuridica 19, no. 1 (2020): 267–87. http://dx.doi.org/10.15290/mhi.2020.19.01.12.

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Abstract:
Providing specific criminal protection for migrant minors requires the balance of two legal aspects related to the specific weaknesses of the children; on the one hand, the condition of the minor is characterized by the inadequate experience and specific risks of victimization; on the other hand, the migrant status is related to the lack of social and family references, economic need and diversity of culture. The protection the two mentioned legal aspects requires the enforcement of both different rules to be combined; the application of existing regulations, with the evaluation of the crime’s circumstances, as well as the definition of new criminal figures, who identify some peculiar forms of possible aggression or endangerment, are both useful solutions for the very problematic balance of the two goods. In order to provide effective protection for migrant minors, it is essential to fully implement the principle of “last resort”. Criminal protection, in fact, should only intervene in support and completion of priority preventive administrative safeguards; the administrative protection has to intervene before the commission of serious crimes, which risk compromising, even irremediably, the personality of the vulnerable minor. Otherwise, the administrative action would provide only indirect protection, with no effects on weak persons; an efficient intervention aims to preserve the fragility of the migrant child taking into account the objective risks, often very serious, due to the simultaneous of the two conditions (minor age and migration status). Criminal protection alone would not prevent the maturing of trauma, harassment, exploitation, material and educational deprivation. The law of 7 April 2017, n. 47 «Provisions regarding the protection measures for unaccompanied foreign minors» is significant in this regard.
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3

D’Alessandro, Chiara A. "Il patrimonio culturale immateriale." Società e diritti 7, no. 13 (July 25, 2022): 136–51. http://dx.doi.org/10.54103/2531-6710/18455.

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Abstract:
RiassuntoLa tutela giuridica del patrimonio culturale immateriale è il risultato di un lungo e complesso percorso che è culminato nella Convenzione UNESCO del 2003 sulla tutela del patrimonio culturale immateriale, ed è tuttora in fieri in molti ordinamenti. A questo percorso non è estraneo il ruolo e il contributo culturale dell'antropologia culturale e in particolare di uno dei suoi più eminenti esponenti, Claude Lévi Strauss, che negli anni ha mantenuto un lungo e proficuo rapporto con l'UNESCO
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4

Macri, Francesco. "VIOLENZA DOMESTICA E MALTRATTAMENTI IN FAMIGLIA: l’art. 572 del codice penale." Revista Direitos Sociais e Políticas Públicas (UNIFAFIBE) 9, no. 1 (April 2, 2021): 888. http://dx.doi.org/10.25245/rdspp.v9i1.884.

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Abstract:
In questa sede, si analizzerà la fattispecie dell'art. 572 c.p. da una prospettiva “integrata”, inquadrandola come parte di un apparato di tutela penale nei confronti della violenza sessuale, fisica e psicologica nei confronti delle donne. Si conclude che la figura criminosa summenzionata è reato abituale proprio ed ha il dolo generico come elemento soggettivo. Vi sono problemi di concorso (reale o apparente) di reati con quelli di lesioni personali (art. 582 e – per quelle gravi e gravissime – 583 c.p.), e di atti persecutori (art. 612-bis), con il quale si individuano controversie di rilievo. I livelli sanzionatori prevedibili indicano la possibilità, per gli autori, di beneficiare frequentemente della sospensione condizionale della pena, o dell'affidamento in prova ai servizi sociali. Ciò si traduce in un apparato di tutela penale non sempre perfettamente coerente e, soprattutto, efficace.
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5

Mazzanti, Edoardo. "Brevi note sulla tutela penale della produzione alimentare locale." AGRICOLTURA ISTITUZIONI MERCATI, no. 2 (January 2021): 63–76. http://dx.doi.org/10.3280/aim2018-002005.

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Abstract:
Il lavoro offre una breve rassegna delle fattispecie penali applicabili a difesa della produzione alimentare locale. Introdotto il tema dell'origine dei prodotti alimentari ai fini penali, il contributo dà conto, prima, dei delitti del Titolo VIII Capo II del codice penale; poi, della complessa disciplina a difesa del made in Italy, contenuta nella legge n. 350/2003. Evidenziate le principali criticità dell'assetto attuale, nella parte finale si prospettano schematicamente alcune possibili direttrici di riforma.
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6

Nascimbene, Bruno. "Lo spazio di libertŕ, sicurezza e giustizia a due anni dall'entrata in vigore del Trattato di Lisbona." DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no. 4 (March 2012): 13–26. http://dx.doi.org/10.3280/diri2011-004002.

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Abstract:
1. La definizione di spazio di libertà, sicurezza e giustizia2. La comunitarizzazione e il Trattato di Lisbona. Le residue competenze degli Stati3. Le situazioni di compromesso politico: immigrazione, cooperazione giudiziaria penale, accordi di Schengen4. Lo spazio e la tutela dei diritti fondamentali5. Le realizzazioni compiute. Le azioni necessarie6. Il principio del mutuo riconoscimento. La sua rilevanza, in particolare, nella cooperazione giudiziaria penale e nella politica di immigrazione e asilo
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7

Jordano Fraga, Jesús. "El Derecho contra el Ruido." Revista Andaluza de Administración Pública, no. 86 (August 31, 2013): 419–22. http://dx.doi.org/10.46735/raap.n86.1023.

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Abstract:
La obra recensionada estudia las grandes temáticas del ruido: los dispositivos jurídicos establecidos en la Ley 37/2003, del Ruido en relación con la calidad acústica, la prevención y corrección del ruido ambiental y el régimen sancionador; las diferentes formas de protección jurídica ante el ruido: la tutela constitucional, la civil, la penal y la laboral. Finalmente, y el ruido en la jurisdicción contencioso-administrativa, con especial atención a la responsabilidad patrimonial de la Administración.
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8

Zendri, Liliana. "La protección del patrimonio cultural de Argentina." Derecho y Ciencias Sociales, no. 16 (May 30, 2017): 004. http://dx.doi.org/10.24215/18522971e004.

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Abstract:
Esta cuestión puede encararse de distintas aristas, trabajamos un concepto multívoco que incluye múltiples categorías (patrimonio urbano, urbanístico, edificado, artístico, histórico, etc.) y es pilar de desarrollo local y regional. Su régimen jurídico es relevante porque su dimensión desborda la tutela municipal y la legislación especial (donde cada ley atiende determinado objeto). Cuando debe analizarse de manera integral sea en el ordenamiento interno, en normas internacionales (cartas e instrumentos emanadas de organismos internacionales especializados) como la recepción en constituciones europeas y latinoamericanas, para atender adecuadamente la incorporación por nuestra Constitución Nacional (y cartas provinciales), en armonía con principios generales y normas rectoras globales. En la tutela jurídica resalta la importancia del tránsito operado desde las variadas leyes especiales (legislación patrimonial) a la incorporación con rango constitucional del "Derecho al patrimonio cultural y a la identidad cultural", ya que la reforma positivizó el derecho con rango constitucional ordenando dictar una ley de presupuestos mínimos. Es importante dictar una Ley General de Patrimonio Cultural pero hacerlo en sintonía al nuevo derecho, que ponga eje en las misiones y funciones de las instituciones de preservación, conservación, difusión, y especialmente de tutela jurídica, atendiendo obligaciones del Estado, del colectivo social y la responsabilidad de las instituciones de enseñanza, para generar espacios académicos, cooperación y estudios (locales, regionales e internacionales).
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9

Barbara, Sibilio Parri. "Uno strumento di gestione del patrimonio culturale: il caso dei siti UNESCO." ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO, no. 2 (January 2012): 307–33. http://dx.doi.org/10.3280/ed2011-002006.

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Abstract:
I siti inseriti nella Lista del Patrimonio Mondiale posti sotto la tutela dell'UNESCO sono caratterizzati dalla presenza di un ricco patrimonio culturale immerso in un ambiente naturale e/o in localizzazioni urbane di alta qualitŕ. In ognuno di essi gli operatori sono impegnati nella progettazione, prima, e nella realizzazione, poi, di un processo di valorizzazione, processo particolarmente complesso per piů motivi. Per affrontare questa complessitŕ e superare le difficoltŕ che ne derivano puň risultare efficace l'attivazione di un processo di pianificazione, programmazione e controllo. In questa direzione si č mosso il nostro Paese - ma non solo - rendendo obbligatorio, con la legge 77 del 20 febbraio 2006, la redazione del Piano di Gestione il cui obiettivo primario č quello di "garantire l'identificazione, la tutela, la conservazione, la valorizzazione e la trasmissione alle generazioni future del patrimonio". In sostanza, il Piano di gestione č proposto come uno strumento di governo politico ed economico nel medio-lungo termine del sito, strumento che puň agevolare e guidare l'ideazione, la progettazione, l'attuazione e il controllo di progetti di tutela e valorizzazione del patrimonio. Il suo impiego si č tradotto prevalentemente nella programmazione di iniziative culturali di tutela e conservazione affiancate da azioni di valorizzazione, per lo piů a breve termine, con un apprezzabile impatto economico sul territorio. La sensazione che si ricava dall'osservazione della realtŕ č che ancora manca la capacitŕ e la sensibilitŕ di utilizzare il Piano di gestione in modo adeguato: non č stata formulata una pianificazione che coniughi nel lungo termine le tante dimensioni interessate e non č compresa la sua natura di meccanismo operativo. Sembra che la sua redazione sia effettuata soprattutto per adempiere ad un obbligo normativo.
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Perillo, Danilo. "GDPR: diritto alla privacy e tutela del patrimonio aziendale." SICUREZZA E SCIENZE SOCIALI, no. 3 (March 2018): 197–98. http://dx.doi.org/10.3280/siss2017-003015.

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Salvi, Giovanni. "Obiettivo 1. Processo penale e segreto di Stato. Oltre Abu Omar." QUESTIONE GIUSTIZIA, no. 2 (June 2010): 71–101. http://dx.doi.org/10.3280/qg2010-002007.

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Abstract:
Il trasferimento d'ufficio ex art. 2 legge guarentigie mette alla prova il bilanciamento fra due princěpi costituzionali fondamentali: l'inamovibilitŕ del magistrato (art. 107) e il ruolo del Consiglio superiore della magistratura a tutela della credibilitŕ, indipendenza e imparzialitŕ della giurisdizione (art. 105). Tali princěpi non si affermano da soli, ma richiedono uno sforzo interpretativo per dare coerenza e armonia al sistema che, in seguito alla modifica della norma di cui all'art. 2, appare piů controverso.
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De Castro, Alexander, and Francesco Macri. "IL PROBLEMA DEI DELITTI DI BAGATELLA NELL’EMERGENZA DELLO STATO COSTITUZIONALE: BREVE ANALISI DELL’EVOLUZIONE DEL SUO TRATTAMENTO TECNICO-DOGMATICO IN BRASILE E IN ITALIA." Revista Direitos Sociais e Políticas Públicas (UNIFAFIBE) 6, no. 2 (December 19, 2018): 538. http://dx.doi.org/10.25245/rdspp.v6i2.486.

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Abstract:
Riassunto: Il principio di offensività in quanto fondamento del diritto penale odierno si affermò in maniera definitiva negli ultimi decenni con l’emergenza dello Stato costituzionale nel secondo dopo guerra. I penalisti sono pressoché unanimi nel riconoscere la sua piena validità perfino quando manca un esplicito fondamento costituzionale o legale. La discussione sulla necessaria offensività della condotta e sul carattere sussidiario della tutela penale fece subito emergere il problema dei delitti bagatellari, cioè quelli caratterizzati da un livello minimo di lesione / pericolo di lesione al bene giuridico. Nel presente saggio, analizzeremo due percorsi di discussione che hanno provato a dare una soluzione tecnico-dogmatica al problema de quo, ovvero:1) quello brasiliano e il cosiddetto principio dell’insignificanza; 2) quello italiano ed il principio della tenuità del fatto.
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Macrì, Francesco. "LA RIFORMA DEI REATI SESSUALI IN FERMANIA DEL 2016." Revista Eletrônica do Curso de Direito da UFSM 13, no. 1 (May 5, 2018): 370. http://dx.doi.org/10.5902/1981369432281.

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Abstract:
Il legislatore tedesco ha nel 2016 riformato incisivamente la legislazione penale sessuale. La norma di maggiore impatto giuridico e simbolico è il § 177/1 StGB, che sancisce – per la prima volta in un grande ordinamento di Civil Law – la punibilità degli atti sessuali “meramente dissensuali”. Ulteriore modifica rilevante è l'incriminazione degli atti sessuali commessi “a sorpresa”, così come quella delle molestie sessuali. È stato poi introdotto un peculiare delitto “accessorio” (§ 184j StGB) che sanziona la mera partecipazione ad un gruppo che induca uno dei membri a commettere un reato sessuale. Siffatta previsione, peraltro, si connota per una strumentalizzazione simbolica del diritto penale che non appare accompagnata da un potenziamento funzionale della tutela della libertà sessuale. In un'ottica complessiva, tuttavia, va osservato come la suddetta ombra (così come altre minori) sia affiancata da importanti luci, a partire dalla svolta “consensualistica” del Sexualstrafrecht tedesco, che ad avviso dello scrivente consentono un giudizio globalmente positivo – pur con talune riserve – sulla riforma.
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Barbeito Pose, Víctor José, and Julián Bustelo Abuín. "Algunas consideraciones sobre el tratamiento jurídico del patrimonio arqueológico en la Ley 5/2016, del patrimonio cultural de Galicia." Revista Galega de Administración Pública, no. 63 (October 5, 2022): 83–101. http://dx.doi.org/10.36402/regap.v1i63.4868.

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Abstract:
El presente trabajo aborda un conjunto de reflexiones sobre el tratamiento jurídico del patrimonio arqueológico en la Ley 5/2016, del patrimonio cultural de Galicia. Se analizan algunos conceptos y términos que son ajenos al derecho y pueden generar controversia tanto en la interpretación de la norma como en la praxis arqueológica. También se examinan algunos procedimientos y preceptos que entran en contradicción con otras disposiciones de la propia norma y que pueden vulnerar la tutela jurídica sobre los bienes arqueológicos.
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Levrand, Norma Elizabeth. "Custodiar lo etéreo. Avances y desafíos en la protección jurídica del patrimonio inmaterial en Argentina." Estudios Sociales 62, no. 1 (June 29, 2022): e0023. http://dx.doi.org/10.14409/es.2022.1.e0023.

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Abstract:
Desde la segunda mitad del S. XX se produjo una progresiva ampliación en los bienes incluidos en el sintagma “patrimonio cultural” incluyendo aquellos elementos inmateriales como costumbres o testimonios significativos de una cultura. La Convención para la Salvaguarda del Patrimonio Cultural Inmaterial (UNESCO 2003) define los ámbitos de las manifestaciones inmateriales y establece el inventario como herramienta jurídica esencial de tutela. En Argentina, el inventario y la declaratoria han sido utilizados en el ámbito del patrimonio histórico-artístico desde la década de 1940. A partir del análisis de un conjunto de normas, jurisprudencia, y los relevamientos de patrimonio inmaterial realizados a nivel provincial y nacional es posible sistematizar el estado actual del régimen legal del patrimonio inmaterial en este país. Este trabajo procura consignar el estatuto jurídico del patrimonio inmaterial en Argentina a partir de las huellas que pueden rastrearse en la legislación y jurisprudencia de los últimos años.
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Fiore, Stefano. "Verso una nuova rilevanza penale dello sfruttamento di manodopera. Simbolismo ed effettività della risposta punitiva." AGRICOLTURA ISTITUZIONI MERCATI, no. 2 (October 2011): 83–98. http://dx.doi.org/10.3280/aim2011-002006.

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Abstract:
La recrudescenza dei fenomeni di "caporalato" nel nostro paese, certamente collegata ai flussi di migranti clandestini che offrono un ricco serbatoio dal quale attingere nuove e particolarmente vulnerabili vittime dello sfruttamento, non ha trovato nella legislazione penale vigente adeguati strumenti di contrasto. La rilevanza penale dei fatti riconducibili al c.d. caporalato, quando non viene collocata in fattispecie "comuni" (come la violenza privata o l'estorsione), si distribuisce tra le poco efficaci ipotesi contravvenzionali previste all'art. 18 del d.lgs. 10 settembre 2003, n. 276 ed il delitto di riduzione o mantenimento in schiavitù, normalmente sovradimensionato sia sul piano strutturale, che su quello del correlativo impegno probatorio. L'elevato valore dei beni in gioco (libertà, autodeterminazione, dignità personale) legittima certamente un intervento penale appropriato, da inserire in un sistema di tutela integrato dei diritti dei lavoratori e offre un adeguato e condiviso fondamento alla proposta, variamente avanzata, di introdurre una fattispecie incriminatrice. Le proposte di legge analizzate, al di là di alcune disomogeneità nei contenuti, manifestano come tratto comune qualificante un articolato sistema sanzionatorio, che combinando ed integrando diverse misure, appare correttamente "mirato" sulla peculiarità del fenomeno criminale.
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Kuffo-Guillen, Luis, and Carla Gende-Ruperti. "Extralimitación del poder punitivo de jueces y fiscales en el decreto de prisión preventiva sin sustento legal." 593 Digital Publisher CEIT 7, no. 1-1 (February 15, 2022): 714–23. http://dx.doi.org/10.33386/593dp.2022.1-1.1039.

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Abstract:
La presente investigación enfoca su importancia en la conseción de la medida cautelar de prisión preventiva de forma indiscriminada y con inobservancia de los requisitos legales contenidos en el artículo 354 del Código Orgánico Integral Penal (COIP), y como la sanción pecunaria impuesta tanto a jueces como a fiscales es la más adecuada para prevenir que siga sucediendo. La finalidad es determinar la incidencia que tiene la aplicación de la medida cautelar de prisión preventiva de la libertad en principios como la presunción de inocencia o la mínima intervención penal, aparte de los derechos vulnerados como son el debido proceso, la seguridad jurídica y la tutela judicial efectiva, haciendo uso del derecho comparado para determinar que la sanción disciplinaria actualmente impuesta en el Ecuador para este tipo de controversias es la menos adecuada, permitiendo resaltar a la sanción pecunaria como la más efectiva en procesos de repetición contra jueces y fiscales, ya que los obliga a retribuir el daño causado con sus patrimonios.
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Ruiz Álvarez, Raúl, and Miguel Ángel Sorroche Cuerva. "La tutela del patrimonio histórico en el municipio alpujarreño de Válor (Granada, España)." Culturas. Revista de Gestión Cultural 8, no. 1 (July 6, 2021): 33. http://dx.doi.org/10.4995/cs.2021.14506.

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Abstract:
<span>La administración local tiene</span><span lang="ES-TRAD"> un papel fundamental en la tutela del patrimonio histórico y en su puesta en valor como recurso académico, cultural y turístico. En este artículo se analizan los resultados parciales de la gestión del patrimonio del municipio de Válor, en La Alpujarra, una comarca con numerosos Bienes de Interés Cultural y espacios naturales protegidos que determinan los instrumentos de planeamiento urbanístico. La visión que el Ayuntamiento de Válor tiene del patrimonio, como elemento clave de progreso, lo convierte en un municipio modélico para su estudio. La adquisición, en los últimos meses, de inmuebles con una alta significación histórica e identitaria, reflejan su decidida apuesta por la preservación de su legado cultural. De este análisis se desprende que la administración local es determinante en la ejecución de acciones y políticas culturales que posibilitan la recuperación del patrimonio. Propuestas que refuerzan sus señas de identidad, y que buscan generar riqueza, a través de actividades como el turismo, con el objeto de dar respuesta a problemas como la despoblación.</span>
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Palomares Figueres, María Teresa. "DOCOMOMO. Arquitectura moderna y patrimonio." Loggia, Arquitectura & Restauración, no. 31 (December 19, 2018): 8. http://dx.doi.org/10.4995/loggia.2018.7968.

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Abstract:
<p>La organización internacional DoCoMoMo, fundada en 1988 en Holanda por los arquitectos Hubert-Jan Henket y Wessel de Jonge, es un referente mundial en la tutela del patrimonio moderno arquitectónico. El artículo resume la trayectoria de esta organización y su vínculo con la UNESCO para la inclusión de obras del Movimiento Moderno en la World Heritage List donde, recientemente, ha sido incorporada la obra de Le Corbusier. Se presta especial atención a las labores de protección del patrimonio moderno llevadas a cabo desde una escala menor, subrayando las aportaciones de los comités nacionales en los correspondientes registros. Entre ellos, cabe citar DoCoMoMo Ibérico que ha documentado más de 1.200 obras en los distintos Registros de Arquitectura Moderna desde 1925 a 1965.</p>
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Falero Folgoso, Francisco José. "El patrimonio histórico artístico ante el turismo Cultural: una aproximación crítica desde la historiografía del arte." Anales de Historia del Arte 29 (October 15, 2019): 443–58. http://dx.doi.org/10.5209/anha.66070.

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Abstract:
El presente texto pretender ser una serie de reflexiones en torno a las difíciles relaciones entre el patrimonio histórico artístico y el turismo. Primeramente haremos algunas consideraciones sobre la cuestión de la definición del turismo cultural. Después pasaremos a tratar las problemáticas relacionadas con las antinomias que subyacen en el debate de esas relaciones como son la del ocio frente cultura, historia y novedad, turista y residente en el entorno de ciudad histórica y el museo. Todo ello desde la perspectiva de una reconsideración de la noción de tutela del patrimonio monumental.
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Bisaglia, Stefania. "Gli aspetti peculiari della tutela ex art. 136 del D.lgs. n. 42 del 2004 delle aree boscate." L'Italia forestale e montana 77, no. 6 (January 30, 2023): 217–23. http://dx.doi.org/10.36253/lifm-1086.

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Abstract:
Nel codice dei beni culturali ci sono alcuni articoli relativi alla tutela dei beni paesaggistici (n. 134, 136, 142, 143, 149) in cui sono presenti riferimenti inerenti la tutela delle aree boscate. Nel nostro Paese la stretta interconnessione che esiste tra le competenze legislative riguardanti più aspetti (culturale, ambientale, forestale, paesaggistico) e quelle amministrative su differenti scale (locale, regionale, nazionale) ha generato molti dibattiti e discussioni che in questi anni hanno coinvolto sia le Regioni, sia l’Ufficio legislativo del Ministero della cultura sino ad arrivare al Consiglio di Stato e alla Corte Costituzionale. E’ necessario ed auspicabile che tutte le autorità coinvolte collaborino insieme per giungere ad una disciplina condivisa di utilizzo dei boschi volta a preservare il patrimonio boschivo nazionale.
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Bisaglia, Stefania. "Gli aspetti peculiari della tutela ex art. 136 del D.lgs. n. 42 del 2004 delle aree boscate." L'Italia forestale e montana 77, no. 6 (January 30, 2023): 217–23. http://dx.doi.org/10.36253/ifm-1086.

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Abstract:
Nel codice dei beni culturali ci sono alcuni articoli relativi alla tutela dei beni paesaggistici (n. 134, 136, 142, 143, 149) in cui sono presenti riferimenti inerenti la tutela delle aree boscate. Nel nostro Paese la stretta interconnessione che esiste tra le competenze legislative riguardanti più aspetti (culturale, ambientale, forestale, paesaggistico) e quelle amministrative su differenti scale (locale, regionale, nazionale) ha generato molti dibattiti e discussioni che in questi anni hanno coinvolto sia le Regioni, sia l’Ufficio legislativo del Ministero della cultura sino ad arrivare al Consiglio di Stato e alla Corte Costituzionale. E’ necessario ed auspicabile che tutte le autorità coinvolte collaborino insieme per giungere ad una disciplina condivisa di utilizzo dei boschi volta a preservare il patrimonio boschivo nazionale.
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Germanò, Alberto. "L’art. 13 TFUE e la tutela degli animali come esseri senzienti: una sentenza della Cassazione penale italiana." Przegląd Prawa Rolnego, no. 2(29) (December 30, 2021): 215–21. http://dx.doi.org/10.14746/ppr.2021.29.2.9.

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Abstract:
Gli animali, considerati “cose” da Aristotele, “res mancipi” dai Romani e “beni” dal codice civile italiano del 1942, vengono definiti “esseri senzienti” dall’art. 13 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea del 2007, cioè capaci di sentire piacere e dolore. Un capriolo ferito da un colpo di fucile venne messo, ancora vivo e scalciante, nel cassone di un veicolo. La Cassazione italiana ritiene che la fattispecie costituisca il delitto previsto dall’art. 544-ter del codice penale e punisce il cacciatore perché non ha dato il colpo di grazia all’animale per porre fine alle sue sofferenze e alla sua agonia.
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Eusebi, Luciano. "Il diritto penale di fronte alla malattia." Medicina e Morale 50, no. 5 (October 31, 2001): 905–28. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2001.736.

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Abstract:
Viene discusso il ruolo del consenso rispetto alla qualificazione giuridicopenale del trattamento medico-chirurgico. Si sostiene che il principio di autodeterminazione non può costituire unico criterio orientativo per risolvere le problematiche etiche e giuridiche oggi emergenti in ambito biomedico, configurandosi altrimenti il pericolo di una medicina puramente contrattualistica e difensiva, ovvero concepita non come scienza (umana), ma come mero insieme di abilità tecniche. Sono in questo senso evidenziate varie situazioni in merito alle quali il riferimento al consenso è impossibile o inadeguato. Si mette in luce, del resto, come sia coessenziale al concetto moderno di democrazia il confronto teso a definire convergenze su ciò che risulti fondamentale per la tutela della dignità umana, e dunque a definire linee-guida condivise circa settori di attività particolarmente delicati. In particolare vengono sviluppate motivazioni pertinenti anche in un contesto laico e pluralista al fine di mantenere fermo il divieto giuridico dell’eutanasia sia passiva che attiva, nell’ottica di un approccio solidaristico alla sofferenza: approccio che dalle normative favorevoli all’eutanasia risulta inevitabilmente compromesso. In questo senso, è individuato un limite intrinseco al diritto nell’impossibilità di autorizzare giuridicamente una relazionalità inter-soggettiva – come quella fra medico e paziente – giocata per la morte. La questione dell’eutanasia viene tenuta distinta, ovviamente, dai problemi attinenti all’accanimento terapeutico e alla proporzionalità dell’intervento medico. In rapporto alla permanente validità giuridica del principio di indisponibilità della vita uno specifico approfondimento è dedicato all’interpretazione dell’art. 32, 2° comma, della Costituzione italiana. Sono altresì presi in considerazione problemi concernenti i soggetti incapaci, il ruolo della norma sullo stato di necessità, i compiti assolti dai comitati etici ospedalieri (anche con riguardo alla responsabilità dei relativi membri) e la necessità di nuovi modelli giuridici intesi alla prevenzione degli eventi medici “avversi”.
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Sánchez Luque, María. "La tutela municipal del Patrimonio urbano a través de los documentos internacionales." Boletín de Arte, no. 24 (April 4, 2018): 337–62. http://dx.doi.org/10.24310/bolarte.2003.v0i24.4690.

Full text
Abstract:
El presente artículo propone un repaso a los textos emitidos desde organismos y organizaciones supranacionales para perfilar el protagonismo creciente de los Municipios en la gestión del Patrimonio cultural urbano. Con ello se pretende reflexionar sobre cómo una implicación mayor de esta administración, última rama del árbol institucional, contribuye a hacer más eficaz su tutela.
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Castillo Ruiz, José. "El patrimonio cultural podría estar en peligro y los responsables son la memoria, la salvaguardia, la comunidad y el paisaje cultural (además del turismo, claro)." erph_ Revista electrónica de Patrimonio Histórico, no. 28 (June 28, 2021): 3–38. http://dx.doi.org/10.30827/erph.vi28.21530.

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Abstract:
En la actualidad existen una serie de tendencias en relación al patrimonio cultural que, si bien, de forma mayoritaria están siendo observadas como positivos y necesarios avances en la caracterización o actuación sobre el mismo, para nosotros encierran verdaderos peligros, que pueden acabar afectando muy seriamente a los fundamentos de la tutela del patrimonio cultural si su reconocimiento, tal y como parece se está desarrollando en la actualidad, no se hace acorde con dichos fundamentos. Aunque son muchas esas tendencias, y muy fragmentadas, nosotros nos vamos a centrar en las que han conseguido un mayor grado de asimilación y aceptación como son las del paisaje cultural, la salvaguardia del patrimonio cultural inmaterial, el concepto de comunidad o la memoria, sobre las que ofrecemos una mirada bastante diferente, quizás a contracorriente, de la ofrecida de forma general por la historiografía patrimonialista. Con ello pretendemos llamar la atención sobre lo que realmente es el objetivo final de este artículo: manifestar nuestra absoluta preocupación por el progresivo desmantelamiento que está experimentando nuestro sistema de tutela, para lo cual estas tendencias están ejerciendo el triste (aunque en la mayoría de los casos no sea intencionadamente) papel de coartadas para deslegitimar e invalidar dicho sistema.
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López, Jorge Luis Varona, María Eugenia Grau Pírez, and Alfredo Soler del Sol. "La Protección del Patrimonio Cultural. Una Visión Desde el Derecho Cubano." REVISTA INTERNACIONAL CONSINTER DE DIREITO 11, no. 11 (December 18, 2020): 179–95. http://dx.doi.org/10.19135/revista.consinter.00011.07.

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Abstract:
La protección jurídica del patrimonio cultural reviste una gran importancia para la salvaguarda de la identidad y la memoria histórica de los pueblos. Varios instrumentos internacionales y los diferentes sistemas de derecho se proyectan en relación al cuidado de tan significativos valores que lo integran. En Cuba, aunque se encuentra protegido legalmente, su tutela merece ser perfeccionada a raíz de los planteamientos de la nueva Constitución de la República de 2019, de las novedosas concepciones que en la actualidad operan en la gestión del patrimonio en la palestra internacional, y de las exigencias que se imponen como parte de las garantías de derechos fundamentales, tales como: el derecho a un medio ambiente sano, el derecho a la participación en la vida cultural de la nación, y el derecho al disfrute del patrimonio común de la humanidad.
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Bartoli, Roberto. "Il diritto penale dell'immigrazione: strumento di tutela dei flussi immigratori o mezzo di esclusione e indebolimento dello straniero?" QUESTIONE GIUSTIZIA, no. 2 (June 2011): 17–32. http://dx.doi.org/10.3280/qg2011-002003.

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Abstract:
1. Quale l'atteggiamento del giurista davanti a un diritto "punitivo" sempre piů illiberale? / 2. Dal diritto "punitivo" dell'annientamento e del nemico al diritto "punitivo" dell'esclusione e dell'indebolimento / 3. I caratteri strutturali del diritto "punitivo" dell'esclusione e dell'indebolimento / 4. Il rapporto tra scienza penalistica e diritto dell'immigrazione e la difficoltŕ ad affrontare i "reali" problemi di garanzia (4.1. I problemi di legittimitŕ costituzionale posti dal diritto "punitivo" dell'esclusione / 4.2. I problemi di legittimitŕ costituzionale posti dal diritto "punitivo" dell'indebolimento) / 5. I mezzi di tutela: tra giudici dei diritti e giudice delle leggi.
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Grevstad-Nordbrock, Ted. "La protezione dei monumenti in Germania durante la seconda guerra mondiale: una prospettiva americana." STORIA URBANA, no. 129 (April 2011): 195–224. http://dx.doi.org/10.3280/su2010-129008.

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Abstract:
Il saggio documenta l'attivitŕ del governo alleato per la protezione del patrimonio storico-artistico europeo durante il secondo conflitto bellico, con particolare riferimento alla Germania. In particolare, dallo studio della documentazione conservata presso gli archivi americani, s'indaga l'impegno di alcune associazioni non militari, di cui facevano parte alcuni fra gli studiosi piů apprezzati dell'epoca, riunitesi con lo scopo di fornire alle autoritŕ militari sul campo, sotto forma d'inventari, una documentazione puntuale sul patrimonio storico-artistico d'Europa che contenesse anche una sorta di gerarchia dei valori. In Germania, nonostante l'impegno profuso per la loro elaborazione, questi strumenti si rivelarono del tutto inefficaci di fronte alla devastante strategia del bombardamento a tappeto. Leappositamente istruite per far fronte, nei territori di guerra, alla tutela del patrimonio artistico, architettonico e archivistico - gli ufficiali dei monumenti - poterono valersi degli strumenti per accertare la distruzione dei monumenti schedati, censire l'entitŕ dei danni provocati e, solo in alcuni casi, predisporre i provvedimenti d'urgenza.
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Castillo Ruiz, José. "Consideraciones sobre el entorno en la teoría de la res­tauración de Viollet-Le-Duc." Boletín de Arte, no. 15 (June 16, 2022): 333–41. http://dx.doi.org/10.24310/bolarte.1994.vi15.14956.

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Abstract:
El estudio que aquí presentamos forma parte de un análisis más amplio sobre los presupuestos teóricos que a lo largo de la historia han definido y fundamentado la tutela de un ámbito específico del patrimonio arquitectónico como es el del entorno de los bienes inmuebles; análisis este desarrollado con la finalidad doble de buscar, por un lado, unos parámetros conceptuales sólidos y apropiados que superaran la ambigüedad e indefinición que caracterizan la figura del entorno en la normativa vi­gente y de rebasar, por otro lado, el aislamiento que en muchas ocasiones la investi­gación sobre el Patrimonio Histórico mantiene entre las disposiciones jurídicas (donde el tema del entorno encuentra su más apropiada caracterización, justificación y existencia) y los referentes teóricos que las justifican y propician.
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Spina, Luciano. "Il "codice rosso" e la tutela della vittima minorenne." MINORIGIUSTIZIA, no. 1 (September 2020): 144–58. http://dx.doi.org/10.3280/mg2020-001015.

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Abstract:
La violenza domestica e quella di genere costituiscono un grave fenomeno che non si esaurisce all'emergenza di un periodo limitato di tempo, ma rappresenta piuttosto un dato di carattere cronico a livello mondiale. Con il c.d. "codice rosso" sono stati approntati ulteriori strumenti normativi, oltre a quelli già esistenti, che mirano alla realizzazione tempestiva di interventi, cautelari o di prevenzione, a tutela delle vittime dei reati di violenza, che presuppongono l'obbligo di audizione della vittima da parte del pubblico ministero nei tre giorni dalla denuncia. Quella della vittima minorenne rappresenta però una peculiare posizione, posto che vengono in rilevo esigenze di tutela in materia civile e segretezza degli atti dell'indagine penale, che richiedono un coordinamento tra diverse autorità giudiziarie e i diversi operatori psico-sociali coinvolti, talvolta difficile da realizzare anche per la poca chiarezza dei riferimenti normativi. È richiesto quindi un approccio interdisciplinare e una particolare specializzazione degli operatori nel sapersi relazionare al minore, in modo da evitare che la gestione del processo possa costituire un danno ulteriore, con conseguente vittimizzazione secondaria. In particolare, occorre ridurre le audizioni al minimo necessario, privilegiando lo strumento dell'incidente probatorio, unica prova in senso tecnico utilizzabile anche nelle successive fasi del giudizio, che deve essere effettuato in modo scrupoloso, con la collaborazione di professionisti che siano effettivamente formati ed esperti in materia.
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De Rui, Laura. "Dire l'indicibile. I presupposti necessari alle verifiche di attendibilità e credibilità nei casi di violenza sessuale infantile." MALTRATTAMENTO E ABUSO ALL'INFANZIA, no. 1 (April 2022): 53–68. http://dx.doi.org/10.3280/mal2022-001004.

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Abstract:
Il presente articolo tratta il tema della testimonianza delle persone minorenni vittime di reati di natura sessuale e dei necessari presupposti per porle nelle migliori condizioni per rendere tale testimonianza. In primo luogo, il rispetto della loro individualità e della loro dignità, con particolare attenzione alla tutela del diritto alla salute psico-fisica. In particolare, anche attraverso la disamina di casi concreti, si riferirà di alcune buone prassi ritenute adeguate al fine di evitare effetti di vittimizzazione secondaria, circostanza che incide anche sulla genuinità delle dichiarazioni rese, con possibile danno anche degli indagati/imputati. Tali prassi fortificano la tutela dei diritti delle persone offese, tra cui quello all'assistenza affettiva e psicologica in ogni fase del procedimento penale, il diritto di partecipare in modo informato e con l'assistenza di un legale o di un curatore speciale. Si tratta di procedure troppo spesso disattese da parte delle Autorità Giudiziarie, con rischio di compromissione dell'integrità psico-fisica di qualsiasi minorenne tenuto a testimoniare e di un'errata valutazione sulla responsabilità dei presunti rei.
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Fravolini, G., A. Mencarelli, and E. Mazzeo. "L'eutanasia in Olanda: risposta legislativa ad una prassi iniqua." Medicina e Morale 43, no. 6 (December 31, 1994): 1093–106. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1994.999.

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Abstract:
L'articolo prende in esame la situazione normativa sull'eutanasia in Olanda, cercando di sottolineare il significato e la reale portata della innovazione legislativa al fine di contenere le errate interpretazioni secondo le quali sarebbe stata legalizzata l'eutanasia in tale Paese. Considerando, infatti, che in Olanda a partire dal gennaio 1994, l'eutanasia è stata inclusa fra le cause di morte che debbono essere espressamente specificate dal medico al momento del decesso del paziente, sono stati analizzati i tempi e i modi in cui la pratica dell'eutanasia può essere messa in atto. Si sono quindi osservate le modalità secondo le quali la suddetta prassi diventerebbe ex-lege atto non perseguibile per il medico, presentando i requisiti di legittimità e parimenti le ipotesi in cui comunque il sanitario curante potrebbe incorrere in un procedimento penale dal momento che il reato di omicidio resta immodificato nel codice penale, essendone tal une evenienze scriminanti di punibilità. Gli Autori concludono, infine, che ad ogni modo una codificazione normativa in tale ambito ed in tal senso non può garantire la tutela dell'assistito né essere immune da rischi per chi la realizza e, pertanto, ne risulterebbe inopportuna l'ipotesi di attuazione nel nostro Paese.
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Negro, Sandra. "Reflexiones sobre el patrimonio cultural del Perú, contextos y perspectivas." Tradición, segunda época, no. 19 (December 31, 2019): 169–77. http://dx.doi.org/10.31381/tradicion.v0i19.2636.

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Abstract:
ResumenLa contribución reflexiona en torno a la compleja problemática del patrimonio cultural nacional y la urgentenecesidad de que el Estado desarrolle un gran proyecto nacional, que comprenda la investigación, difusión,conservación y tutela del mismo con el apoyo de la sociedad civil y las instituciones de educación superior, para que sea uno de los importantes ejes que consoliden la sociedad peruana de cara a las siguientes generaciones.Palabras clave: patrimonio, cultura, conservación, gestión, identidad. AbstractThe contribution reflects on the complex problems of national cultural heritage and the urgent need for the State to develop a major national project, including research, the publication of the results, conservation and guardianship with the support of the civil society and higher education institutions, to be one of theimportant axes that consolidate Peruvian society for the next generations.Keywords: heritage sites, culture, conservation, management, identity.
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Agudo Zamora, Miguel. "La inmatriculación de la Mezquita-Catedral de Córdoba: tutela del patrimonio y relevancia constitucional." Estudios de Deusto 63, no. 2 (December 22, 2015): 15. http://dx.doi.org/10.18543/ed-63(2)-2015pp15-45.

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Abstract:
En este trabajo, partiendo del caso de la Mezquita-Catedral de Córdoba se exponen sucintamente los argumentos en los que basar una posible inconstitucionalidad del artículo 206 de la Ley Hipotecaria, referidos a la violación de los principios constitucionales de aconfesionalidad del Estado y de igualdad, con referencias a la Sentencia del Tribunal Europeo de Derechos Humanos «Sociedad Anónima del Ucieza contra España», que tiene una relevancia específica para el objeto de nuestro estudio. Finalmente se analiza el deber de tutela del patrimonio histórico y cultural de la Comunidad Autónoma de Andalucía y el posible uso de la cuestión de constitucionalidad como vía de actuación de la Junta de Andalucía en relación a la inscripción registral de la Mezquita-Catedral.
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D'Alconzo, Paola. "La tutela del patrimonio archeologico nel Regno di Napoli tra Sette e Ottocento." Mélanges de l’École française de Rome. Italie et Méditerranée 113, no. 2 (2001): 507–37. http://dx.doi.org/10.3406/mefr.2001.9808.

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Hernández Ortiz, Francisco. "La construcción de los edificios escolares: confluencia de los discursos pedagógicos y políticos a fines del siglo XIX." RIDPHE_R Revista Iberoamericana do Patrimônio Histórico-Educativo 6 (June 23, 2020): e020009. http://dx.doi.org/10.20888/ridphe_r.v6i00.12661.

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Abstract:
RESUMEN Este trabajo da a conocer las condiciones en las que surgen los primeros edificios escolares a fines del siglo XIX en las ciudades de Buenos Aires, Argentina y San Luis Potosí, México respectivamente. La metodología, analítico- sintético, ayudó a la reconstrucción histórica complementada con técnicas del método comparativo, permitió identificar rasgos comunes y diferenciados en el origen de los primeros edificios escolares en las dos ciudades latinoamericanas. Los conceptos teóricos bajo los cuales se hace la argumentación son: pedagogía, educación moderna, higiene escolar, modernidad, patrimonio histórico educativo y Estado. El estudio muestra el paralelismo del surgimiento de los primeros edificios escolares, espacios para la educación escolarizada bajo la tutela del Estado, con una infraestructura específica, como resultado de los avances de la pedagogía, la medicina, la arquitectura e ingeniería, como evidencia de la modernidad de fines del siglo XIX en estas dos regiones del continente americano. Palabras clave: Higiene. Modernización. Pedagogía. Educación. Espacio. Edificio escolar. Patrimonio histórico educativo.
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Luzi, Eleonora, F. Esposito, F. Damato, M. Cestari, S. Ricci, and L. Petrone. "Il minore vittima di abusi sessuali e le garanzie del giusto processo penale." International Journal of Developmental and Educational Psychology. Revista INFAD de Psicología. 1, no. 1 (April 28, 2018): 129. http://dx.doi.org/10.17060/ijodaep.2018.n1.v1.1174.

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Abstract:
Nei procedimenti penali aventi ad oggetto l’accertamento della condotta di abuso sessuale a danno di minore, fra le fasi più delicate, vi è quella inerente l’acquisizione delle dichiarazioni della giovane vittima specie se in tenera età.E’ pacifico che l’assunzione della testimonianza di un minore, perché tale, deve avvenire con criteri e modalità che abbiano quale obiettivo principale, quello della tutela del minore stesso. Il sistema penale italiano a tutt’oggi rileva l’assenza di un organico sistema di protezione del minore vittima di abusi; manca una specifica disciplina da parte del legislatore, della testimonianza del soggetto minore di età.Secondo quanto disposto dall’art. 196, comma 1 e 2 c.p.p.“Ogni persona ha la capacità di testimoniare” tuttavia “qualora, al fine di valutare le dichiarazioni del testimone, sia necessario verificarne l’idoneità física o mentale a rendere testimonianza, il giudice anche di ufficio può ordinare gli accertamenti opportuni con i mezzi consentiti dalla legge”.Più efficacemente la Carta di Noto all’art. 10 raccomanda per i minori di anni dodici e salvo casi eccezionali “che sia sempre disposta perizia al fine di verificarne la idoneità a testimoniare sui fatti oggetto d’indagine”, salvo al giudice valutare l’attendibilità della testimonianza resa.E’ possibile allora per il decidente, accertare la veridicità della condotta abusante dal racconto del minore, prescindendo dall’ausilio del parere tecnico di un perito, ovvero senza aver prima disposto una perizia psicologica sul bambino?L’orientamento giurisprudenziale prevalente negli ultimi anni, conferma il prevalere del principio cosiddetto della valutazione onnicomprensiva, per cui “in tema di reati sessuali su minori in tenera età, è illegittimo, per violazione del principio della formazione della prova in contraddittorio, il rifiu to dei giudice di disporre una perizia psicologica, al fine di accertare l’aderenza alla realtà o meno della narrazione dei fatti, in dipendenza di eventuali elaborazioni fantasiose proprie dell’età o della struttura personologica del minore”1.
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Vidal-Castro, Francisco. "El tratamiento de la infancia y los derechos del niño en el sistema legal de al-Andalus y el derecho mālikí." Anaquel de Estudios Árabes 27 (August 3, 2015): 201–38. http://dx.doi.org/10.5209/rev_anqe.2016.v27.48303.

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Abstract:
Estudio de algunos de los aspectos fundamentales sobre los derechos que el sistema jurídico mālikí aplicado en al-Andalus contempla para los niños en las distintas fases de la infancia, incluso desde antes de nacer, tanto desde el punto de vista material y patrimonial como de los afectivos y psicológicos. Entre otros, se abordan los derechos de guarda y custodia (ḥaḍāna), tutela ejercida por el padre u otro (wālī), protección del patrimonio del menor y especial protección de huérfanos y niños abandonados.
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Ciselli, Graciela, and Aldo Juan Jesus Enrici. "La protección del patrimonio cultural patagónico. El Parque Saavedra ¿Paisaje cultural o patrimonio paisajístico?" Informes Científicos Técnicos - UNPA 4, no. 3 (June 10, 2014): 70–100. http://dx.doi.org/10.22305/ict-unpa.v4i3.55.

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Abstract:
El informe tiene como meta analizar no sólo la legislación específica rotectora del patrimonio cultural sino también la legislación ambiental referida a su aplicabilidad para el caso del paisaje. Asimismo mostrar la tensión entre dos perspectivas: una histórico- ntropológica -promovida por profesionales de las ciencias sociales y de la arquitectura- que lo vincula con la noción de identidad de los pueblos y la otra jurídico-ambientalista que, marcada por el peso de las convenciones internacionales, amplía la tutela de los bienes culturales al tratarlos junto con los bienes colectivos ambientales. Finalmente plantear la relevancia de la Antropología interpretativa en su forma de abordar el objeto con descripciones detalladas, circunstanciadas y a pequeña escala, similares a los casos judiciales, y la utilización de técnicas cualitativas como la observación con participación y las entrevistas. Cabe aclarar que no se pretende colocar a todo el patrimonio cultural bajo la protección del derecho ambiental sino mostrar que el paisaje es un caso de excepción que debería considerarse en este último, es decir, en el derecho ambiental. No obstante lo dicho, no se considera que todo paisaje es patrimonio paisajístico ni paisaje cultural. Para que sea patrimonio paisajístico se requiere un proceso de patrimonialización que consiste en la selección de un paisaje cotidiano, declarado como patrimonio y protegido como tal. El referente empírico es el parque Saavedra de Comodoro Rivadavia, construido por la empresa petrolera estatal Yacimientos Petrolíferos Fiscales en 1937 para su personal. El mismo ha sido declarado como Patrimonio Histórico, Cultural y Natural de la ciudad en 2008. La Comisión Evaluadora de Patrimonio lo ha calificado como “paisaje cultural, pues combina trabajos de la naturaleza y de la humanidad que expresan la íntima relación entre la sociedad y su ambiente natural... Ellos son parte de nuestra identidad colectiva”2 y el Código Ecológico Municipal de 1991 “como patrimonio paisajístico urbano”.
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Montaruli, Valeria. "L'istituzione del tribunale unico per le persone le famiglie e i minori, l'unificazione dei riti e la considerazione dell'interesse del minore." MINORIGIUSTIZIA, no. 3 (April 2022): 26–40. http://dx.doi.org/10.3280/mg2021-003003.

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Abstract:
L'articolo analizza i principali aspetti della delega contenuta nella legge 26 novembre 2021, n. 206 sulla riforma del processo civile, analizzando i principali profili ordinamentali relativi all'istituendo "Tribunale per le persone, per i minorenni e per le famiglie" ed evidenziando come l'estesa monocraticità e la marginalizzazione della multidisciplinarietà rischino di porre al centro il conflitto familiare e di depotenziare la tutela del minore in situazioni di pregiudizio. In questa chiave, si esaminano alcuni aspetti relativi alla delega sul rito unico, concludendo che l'imponente sforzo di unificazione e razionalizzazione di una materia così frammentata potrà produrre i risultati sperati, solo attraverso una piena valorizzazione del patrimonio esperienziale e culturale della giustizia minorile.
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Savio, Guido. "Stranieri e diritto penale: non solo il reato di presenza illegale. Le altre modifiche introdotte dalla l. 94/2009." DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no. 4 (November 2009): 59–84. http://dx.doi.org/10.3280/diri2009-004006.

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Abstract:
Introduzione1. I nuovi impedimenti penali all'ingresso e soggiorno degli stranieri: le condanne ostative anche non irrevocabili2. I nuovi impedimenti all'ingresso e soggiorno degli stranieri conseguenti a condanne irrevocabili per violazioni della legge a tutela dei diritti d'autore o per violazioni degli artt. 473, 474 c.p.3. La rimodulazione del falso documentale ai fini dell'ingresso e soggiorno degli stranieri e le fattispecie di falso relative alla procedura di emersione di cui alla legge 102/094. L'inottemperanza all'ordine di esibizione documentale5. Le novitŕ in tema di favoreggiamento delle migrazioni illegali6. La nuova disciplina della permanenza dopo l'espulsione6.1. le modifiche all'ordine del questore6.2. La nuova versione dell'art. 14, co. 5 ter, parte prima6. 3. La nuova versione dell'art. 14, co. 5 ter, parte seconda6.4. L'espulsione dell'inottemperante all'ordine del questore6.5. La nuova disciplina dell'art. 14, co. 5 quater
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Basile, Silvana Daniela. "Régimen de protección y conservación del patrimonio arquitectónico en la República Argentina. Criterios de tutela en la Ciudad Autónoma de Buenos Aires." Devenir - Revista de estudios sobre patrimonio edificado 7, no. 14 (October 31, 2020): 131–54. http://dx.doi.org/10.21754/devenir.v7i14.974.

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Abstract:
El problema del patrimonio instrumento indispensable de conocimiento y de su tutela revisten cada vez mayor importancia en el debate contemporáneo en cuanto testimonio identitario de formas de vida y de culturas, conscientes de que no es posible en la arquitectura garantizar el conocimiento de la cultura del pasado si no es conservando la materia que lo atestigua.El presente artículo aborda el tema del régimen de protección y conservación del patrimonio arquitectónico en la República Argentina con el objetivo de analizar el desarrollo de los instrumentos de protección (políticas patrimoniales) a nivel nacional, Argentina, y principalmente a nivel local de la Ciudad Autónoma de Buenos Aires. Hace un análisis preliminar de la legislación existente, desde las primeras normativas de preservación hasta aquellas actualmente vigentes.Examina su desarrollo y sus límites, trazando la historia de las medidas adoptadas y evaluando la eficacia de las especificaciones técnicas que, aunque referidas a la situación argentina, adquieren un significado universal.
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Navarrete Escobedo, David. "Nuevas desigualdades urbanas: la apropiación global del patrimonio en los centros históricos mexicanos." Andamios Revista de Investigación Social 16, no. 39 (February 19, 2019): 77. http://dx.doi.org/10.29092/uacm.v16i39.675.

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Abstract:
La desigualdad urbana en los centros patrimoniales se ve marcada por la implantación de equipamientos turísticos, culturales y de servicios de alta gama que generan atmósferas aseptizadas y cosmopolitas en espacios históricamente populares y heterogéneos. Esos llamados “rescates” de los centros históricos pueden explicarse en parte por la presencia de poblaciones extranjeras, sean residentes secundarios o turistas. En el siglo xxi, esa presencia esconde procesos complejos que conducen a la acentuación de las desigualdades urbanas bajo la tutela del Estado, del mercado y de actores locales y globales. Es una transformación económica, social, espacial y política que excluye a los habitantes y usuarios tradicionales de los centros históricos de las ciudades mexicanas quienes se ven despojados del goce patrimonial.
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Andueza Unanua, Pilar. "restauración del claustro de la catedral de Tudela (1941-1960), una intervención de Yárnoz Larrosa con presencia de Torres Balbas." SARMENTAL. Estudios de Historia del Arte y Patrimonio, no. 1 (November 7, 2022): 221–42. http://dx.doi.org/10.36443/sarmental.39.

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Abstract:
El claustro románico de la catedral de Tudela, construido en el último cuarto del siglo XII, llegó al siglo XX en un estado de conservación deplorable, tanto desde el punto de vista estático como estético, tal y como atestigua la documentación escrita y, especialmente, gráfica. Desde 1941 a 1960 la Institución Príncipe de Viana, órgano filial de la Diputación Foral de Navarra destinado a la tutela del patrimonio monumental, llevó a cabo su restauración bajo la dirección del arquitecto José Yárnoz Larrosa. En 1946 Torres Balbás visitó las obras, si bien con fines de estudio, no en relación con la restauración.
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Mongillo, Vincenzo. "Imprese multinazionali, criminalità transfrontaliera ed estensione della giurisdizione penale nazionale: efficienza e garanzie "prese sul serio"." GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no. 170 (August 2021): 179–213. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2021-170002.

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Abstract:
In un mondo in cui l'attività economica si è globalizzata e la dimensione transfrontaliera del crimine di impresa è esponenzialmente cresciuta, il tema dell'estensione spaziale delle leggi penali nazionali assume rilievo centrale. La parcellizzazione della produzione in gruppi societari, joint venture e catene di approvvigionamento globali, oltre a fomentare reati e violazioni di diritti umani da parte delle imprese multinazionali o transnazionali, erode la capacità di enforcement degli Stati. Il saggio si concentra, così, sulle nuove forme di giurisdizione extraterritoriale - sia autentiche che "mimetizzate" sotto una nozione di territorialità dilatata all'estremo - da una duplice prospettiva: efficacia della risposta punitiva e tutela dei diritti fondamentali dei soggetti (individui e società) sottoposti a procedimento penale da parte di molteplici autorità nazionali, nell'ottica di un equilibrio ragionevole.
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De Tena Ramírez, Carmen. "José Gestoso y la historiografía artística de su tiempo (1852-1917)." Liño 25, no. 25 (July 15, 2019): 151. http://dx.doi.org/10.17811/li.25.2018.151-162.

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Abstract:
La finalidad de este trabajo de investigación es dar a conocer la figura deJosé Gestoso y sus aportaciones a la historiografía artística española.Para ello nos hemos valido de un estudio sobre las características de la práctica historiográfica restauracionista y de un análisis de las investigaciones llevadas a cabo por este erudito, así como de algunos aspectos de su personalidad. Como conclusión a este estudio destacamos el carácter precursor de las investigaciones de José Gestoso sobre el patrimonio histórico-artístico español y la aplicación del estudio y conocimiento del mismo para su tutela.
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Mantini, Silvia, Fabio Graziosi, Fabio Franchi, and Stefano Boero. "La tecnologia 5G e i beni culturali: percorsi di storie e architetture all’Aquila." DigItalia 15, no. 2 (December 2020): 117–25. http://dx.doi.org/10.36181/digitalia-00019.

Full text
Abstract:
All’indomani del terremoto del 2009, l’Università dell’Aquila ha realizzato progetti di tutela e valorizzazione dei beni culturali che rispondono a esigenze di comunicazione dell’invisibile, di fruizione del visibile differentemente collocato e del recupero di facies sparite. Con particolare riferimento al patrimonio storico-artistico della città, la tecnologia 5G ha permesso la sperimentazione di soluzioni di realtà aumentata e virtuale che hanno riguardato chiese e palazzi ricostruiti. La traduzione delle ricerche d’archivio in approcci storici digitali, in pratiche di public history e in esperienze di editoria aumentata ha consentito, attraverso le ICT, una più ampia accessibilità ai contenuti multimediali da parte di diversi pubblici di fruitori.
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Lang, Dorothee. "El uso contrario al deber de dineros públicos en el derecho penal alemán." IUSTA 1, no. 42 (December 11, 2015). http://dx.doi.org/10.15332/s1900-0448.2015.0042.03.

Full text
Abstract:
<p>Para el enjuiciamiento penal del uso contrario al deber de dineros públicos, es de gran relevancia la norma establecida en el parágrafo 266 del Código Penal Alemán (CP). En virtud de dicha norma se presupone responsabilidad penal por delito de administración desleal a aquel que teniendo una posición de deber de tutela patrimonial, por medio de una conducta dolosa de infracción del deber, cause un perjuicio patrimonial a otro. El problema que se presenta en el caso de uso de dineros públicos, se encuentra en que no toda conducta que infrinja el deber da como resultado un perjuicio patrimonial, con lo cual la responsabilidad penal queda básicamente excluida. La jurisprudencia del Tribunal Federal Supremo indica, sin embargo, que para determinar si se ocasionó un perjuicio patrimonial, la integridad de la voluntad del legislador debe jugar algún papel. Pero en virtud del bien jurídico tutelado por el parágrafo 266 del CP, es decir, el patrimonio, esto es bastante dudoso.</p><p>Para evadir la problemática se sigue abogando por el establecimiento de reformas legales que tengan como resultado la creación de un nuevo tipo penal en el que la presencia de un perjuicio patrimonial no sea necesaria.</p>
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Plata García, Fuensanta, and Concha Rioja Lópéz. "La Antropología en la tutela del patrimonio." revista PH, March 1, 2002, 47. http://dx.doi.org/10.33349/2002.38.1318.

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