Academic literature on the topic 'Tutela legale'

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Journal articles on the topic "Tutela legale"

1

Silva, Giovanna. "La cultura giuridica famigliare marocchina: analisi della normativa marocchina sulla dissoluzione del legame coniugale e sulla filiazione (Codice marocchino della famiglia del 2004)." DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no. 1 (May 2011): 73–92. http://dx.doi.org/10.3280/diri2011-001005.

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Abstract:
Introduzione - 1. Della dissoluzione del legame coniugale: il divorzio (tatlik) e il ripudio (talak) - 1.1. Degli effetti della dissoluzione del legame coniugale: il ritiro legale (‘idda) e la pensione alimentare (nafaka) - 1.2. Segue: la custodia (hadana), la tutela legale (wilayah) e il diritto di visita - 2. Della filiazione (nasab) - Conclusioni.
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Long, Joëlle. "La tutela volontaria di minori stranieri non accompagnati: punti di forza e criticità di un nuovo modello." MINORIGIUSTIZIA, no. 2 (January 2022): 181–95. http://dx.doi.org/10.3280/mg2021-002016.

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Abstract:
Nel 2017 l'Italia ha introdotto la tutela volontaria come uno dei principali strumenti per la protezione e promozione dei diritti dei minorenni stranieri non accompagnati. Questo progetto legale e culturale si sta rivelando centrale per l'inclusione sociale di molti minori, ma incontra alcune difficoltà attuative. Muovendo dall'esperienza di oltre tre anni di formazione e sostegno ai tutori volontari, il presente contributo riflette sui punti di forza e sulle criticità del modello e identifica possibili strategie di miglioramento.
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3

Rossi, Francesca. "Divortium e tutela del coniuge “debole”: mulier, uxor, mater." La Nuova Giuridica 2, no. 2 (January 19, 2023): 78–103. http://dx.doi.org/10.36253/lng-1977.

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Abstract:
Il presente contributo propone una breve rifl essione sulla tutela del coniuge “debole” nel diritto romano, alla luce degli strumenti previsti a favore della donna a seguito dello scioglimento del matrimonio. A tal fi ne, sono presi in esame gli istituti della dote e della donazione nuziale (ante e propter nuptias), quali apporti patrimoniali funzionali alla vita coniugale. In particolare, viene considerato il regime giuridico di entrambi in conseguenza del divorzio, attraverso un riferimento alla restituzione e alle trattenute dotali (retentiones), nonché all’usufrutto legale della donazione nuziale in favore della moglie. Il lavoro si sofferma poi sull’obbligo alimentare nei confronti della prole, come risultante dal senatoconsulto Planciano, relativo al riconoscimento dei fi gli nati post divortium. In ciascuno di tali istituti emerge non soltanto una logica di favor mulieris, ma anche e soprattutto di favor matris, suggerendo la conclusione che si tratti di strumenti volti alla tutela della donna in quanto mater (oltre che moglie), più che della donna in quanto (semplicemente) uxor. This paper proposes a brief refl ection on the protection of the “weak” spouse in Roman law, in the light of the instruments provided for women following thedissolution of marriage. To this end, the institutes of dowry and nuptial donation (ante and propter nuptias) are examined, as capital contributions functional to married life. In particular, the legal regime of both is considered as a consequence of divorce, through a reference to restitution and dotal withholdings (retentiones), as well as the legal usufruct of the nuptial gift in favour of the wife. The work then dwells on the alimony obligation towards the offspring, as resulting from the senatus consultum Plancianum on the recognition of children born post divortium. In each of these institutions there emerges not only a logic of favor mulieris, but also and especially of favor matris, suggesting the conclusion that these are instruments aimed at protecting women as mater (as well as wife) rather than women as (simply) uxor.
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Monticone, Elisa. "L'avvocato familiarista nella rete interdisciplinare." MINORIGIUSTIZIA, no. 1 (July 2021): 141–50. http://dx.doi.org/10.3280/mg2021-001015.

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Abstract:
A fronte di una società composta da individui sempre più soli e di una crescente diffusa aggressività, l'autrice propone una riflessione sulla necessità per l'avvocato che si occupa di tematiche familiari di ripensare il proprio ruolo, che non si potrà più esaurire nella mera tutela della parte assistita, per comprendere invece anche un impegno preventivo e di cura delle relazioni. Alla professione legale si chiede oggi di ricominciare a formarsi per ampliare le proprie competenze, dotandosi di capacità necessarie a sostenere le famiglie nel comprendere e affrontare pienamente i conflitti dai quali sono attraversate, nell'ottica di giungere, quando possibile, a soluzioni partecipate e potenzialmente più durature. L'autrice avanza l'invito alle professioni a uscire dalla propria solitudine, per creare spazi di conoscenza e condivisione, in cui sentirsi parte di una rete interdisciplinare, capace di elaborare interventi sinergici nuovi, solidi nella tutela dei diritti, ma arricchiti dal fatto di essere frutto della cooperazione tra competenze diverse.
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De Rui, Laura. "Dire l'indicibile. I presupposti necessari alle verifiche di attendibilità e credibilità nei casi di violenza sessuale infantile." MALTRATTAMENTO E ABUSO ALL'INFANZIA, no. 1 (April 2022): 53–68. http://dx.doi.org/10.3280/mal2022-001004.

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Abstract:
Il presente articolo tratta il tema della testimonianza delle persone minorenni vittime di reati di natura sessuale e dei necessari presupposti per porle nelle migliori condizioni per rendere tale testimonianza. In primo luogo, il rispetto della loro individualità e della loro dignità, con particolare attenzione alla tutela del diritto alla salute psico-fisica. In particolare, anche attraverso la disamina di casi concreti, si riferirà di alcune buone prassi ritenute adeguate al fine di evitare effetti di vittimizzazione secondaria, circostanza che incide anche sulla genuinità delle dichiarazioni rese, con possibile danno anche degli indagati/imputati. Tali prassi fortificano la tutela dei diritti delle persone offese, tra cui quello all'assistenza affettiva e psicologica in ogni fase del procedimento penale, il diritto di partecipare in modo informato e con l'assistenza di un legale o di un curatore speciale. Si tratta di procedure troppo spesso disattese da parte delle Autorità Giudiziarie, con rischio di compromissione dell'integrità psico-fisica di qualsiasi minorenne tenuto a testimoniare e di un'errata valutazione sulla responsabilità dei presunti rei.
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De Castro, Alexander, and Francesco Macri. "IL PROBLEMA DEI DELITTI DI BAGATELLA NELL’EMERGENZA DELLO STATO COSTITUZIONALE: BREVE ANALISI DELL’EVOLUZIONE DEL SUO TRATTAMENTO TECNICO-DOGMATICO IN BRASILE E IN ITALIA." Revista Direitos Sociais e Políticas Públicas (UNIFAFIBE) 6, no. 2 (December 19, 2018): 538. http://dx.doi.org/10.25245/rdspp.v6i2.486.

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Abstract:
Riassunto: Il principio di offensività in quanto fondamento del diritto penale odierno si affermò in maniera definitiva negli ultimi decenni con l’emergenza dello Stato costituzionale nel secondo dopo guerra. I penalisti sono pressoché unanimi nel riconoscere la sua piena validità perfino quando manca un esplicito fondamento costituzionale o legale. La discussione sulla necessaria offensività della condotta e sul carattere sussidiario della tutela penale fece subito emergere il problema dei delitti bagatellari, cioè quelli caratterizzati da un livello minimo di lesione / pericolo di lesione al bene giuridico. Nel presente saggio, analizzeremo due percorsi di discussione che hanno provato a dare una soluzione tecnico-dogmatica al problema de quo, ovvero:1) quello brasiliano e il cosiddetto principio dell’insignificanza; 2) quello italiano ed il principio della tenuità del fatto.
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Sammicheli, Michele, and Marcella Scaglione. "Funamboli tra i dati sensibili: luci e ombre della normativa sulla tutela della privacy in tema di certificazione medica di malattia e medico-legale di invalidità previdenziale e assistenziale / Tightrope walkers among medical sensitive data: positive and negative aspects of the legislation concerning the protection of privacy regarding the medical certification of illness and the medical legal aspects of social security and disability assistance." Medicina e Morale 66, no. 5 (December 20, 2017): 643–58. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2017.512.

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Abstract:
Il contributo analizza le normative inerenti la tutela della privacy nelle certificazioni di malattia, nella certificazione medica introduttiva all’ottenimento dei benefici assistenziali e previdenziale e, infine, nei verbali medico legali conclusivi che vengono utilizzati negli ambiti dell’invalidità civile e previdenziale. Scopo del lavoro, oltre quello di ripercorrere, in maniera sintetica, l’evoluzione normativa e giurisprudenziale nell’ambito della tutela della privacy nel contesto della certificazione medica di malattia e medico legale ai fini di invalidità assistenziale e previdenziale, è quello di far emergere i passi avanti compiuti nel rispetto della riservatezza del dato sensibile medico. D’altro canto, al contempo, il lavoro si prefigge l’arduo compito di porre in rilievo alcuni coni d’ombra della vigente normativa, tutt’ora irrisolti, soprattutto nel merito di quali dati sensibili debbano essere considerati necessari e sufficienti al confezionamento del giudizio (la giustificabilità nel caso di assenza alla visita di controllo fiscale; la valutazione medicolegale nel caso dei verbali di invalidità civile e previdenziale), ma non eccedenti la necessità di riservatezza del paziente. ---------- The article analyses the legislation governing the protection of privacy regarding the medical certification of illnesses, medical certification allowing for social security and welfare benefits, and finally as regards legal medical records that are drawn up by appropriate commissions or individual medical examiners in the areas of legal disability and social security. The purpose of the work, in addition to synthetically reviewing legislative and legal development in the field of privacy protection in the context of the medical certification of illness and medical examinations for the purpose of social security assistance, is to highlight the progress made regarding the confidentiality of sensitive medical data. On the other hand, at the same time, the work is also intended to illustrate some grey areas of current legislation, which are still unresolved. In particular, the issue of how to define which sensitive data should be considered necessary and sufficient in order to arrive at a judgement (communication between a family doctor and social security institutions, justification in the case of absence during a tax inspection visit, medical assessment in the case of social security reports), but without breaching patient confidentiality.
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Fabbro Carmen. "Telecomunicazioni aeronautiche: natura giuridica, regime normativo e forme di delega." International Journal of Science and Society 4, no. 4 (November 25, 2022): 388–98. http://dx.doi.org/10.54783/ijsoc.v4i4.584.

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Abstract:
Questo articolo si propone di analizzare la natura giuridica delle telecomunicazioni aeronautiche e il potere-dovere dell'Unione di promuoverne la delega. Si segue il metodo di approccio descrittivo e logico-induttivo, indagando la strutturazione del servizio nell'ordinamento del Paese e verificandone la conformazione pragmatica, in modo da suggerire un modello di delega rilevante. Sembra che le telecomunicazioni aeronautiche siano un argomento poco studiato nel campo delle scienze giuridiche. In quanto servizio posto a tutela dell'Unione, integra un elemento di navigazione aerea, con un intrinseco collegamento alla sicurezza aeroportuale, ma con elementi caratteristici di un servizio di telecomunicazioni (art. 21, XI c/c XII, c della Costituzione del Repubblica Federativa del Brasile). Considerato il comando legale che ne consente la prestazione da parte di agenti pubblici o soggetti privati specializzati (art. 47 c/c 48 e unico comma del Codice Aeronautico Brasiliano), tale servizio dovrebbe seguire il trend di depubblicizzazione degli aeroporti pubblici, per essere oggetto di delega autonoma su larga scala, con opportuna definizione della corretta modalità (concessione o autorizzazione). Si prevede, infine, di incoraggiare incursioni legali che approfondiscano il tema, oltre a suggerire una politica pubblica finalizzata alla privatizzazione delle Telecomunicazioni Aeronautiche.
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Di Guardo, Sebastiano. "Innovazione organizzativa nei servizi di Giustizia per il Cittadino: il caso della Volontaria Giurisdizione." STUDI ORGANIZZATIVI, no. 1 (December 2012): 130–57. http://dx.doi.org/10.3280/so2012-001006.

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Abstract:
L'articolo approfondisce il tema dell'innovazione organizzativa della Volontaria Giurisdizione, un istituto giuridico dell'ordinamento civile italiano che riguarda, tra le varie materie, le misure di protezione giuridica a favore delle persone disabili e degli anziani e che si svolge, perlopiů, senza intermediazione legale. In questo lavoro viene presentato il caso del progetto di cambiamento organizzativo del Tribunale di Monza. Si tratta di un caso di riprogettazione radicale dei processi interistituzionali di tutela giuridica e dei sistemi di erogazione dei servizi avvenuto con una grande partecipazione degli organi di governo dell'organizzazione, dei professionisti coinvolti, delle istituzioni e del territorio locale. Risultati tangibili sono stati l'abbattimento dei tempi di processo, la riduzione dei tempi di attesa per i Cittadini, l'eliminazione di attivitŕ banali con conseguente concentrazione su quelle piů critiche. I risultati socio-organizzativi sono stati la maggiore cooperazione tra giudici e cancellieri nell'interesse dell'ottimizzazione dei processi di lavoro, la sperimentazione di un partneriato tra Tribunale e Territorio per andare incontro ai bisogni espressi dalla Cittadinanza e la sperimentazione di un modello di cambiamento strutturale che č avvenuto anche senza nuove leggi o risorse aggiuntive.
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Di Chiara, Giuseppe, and Alessandra Sciurba. "I. Esperienze di tutela dei minori soli richiedenti asilo e percorsi di formazione del giurista: la Clinica legale per i diritti umani di Palermo." MINORIGIUSTIZIA, no. 3 (November 2017): 177–93. http://dx.doi.org/10.3280/mg2017-003016.

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Dissertations / Theses on the topic "Tutela legale"

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PEDRONI, MARIA CHIARA. "TUTELA LEGALE E LAVORO SOCIALE. IL CASO DELL'ASSOCIAZIONE AVVOCATO DI STRADA." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2022. http://hdl.handle.net/10280/135275.

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Abstract:
La ricerca qui presentata ha indagato l’attività di aiuto realizzata da un’organizzazione di volontariato, l’Associazione Avvocato di Strada. L’Associazione Avvocato di strada opera su tutto il territorio nazionale e si propone di perseguire finalità di solidarietà sociale in favore delle persone senza dimora. In particolare, si pone l’obiettivo di tutelare i diritti di queste attraverso azioni di advocacy e offrendo servizi gratuiti di tutela legale grazie all’azione volontaria di numerosi avvocati. Intento della ricerca è stato indagare l’attività realizzata dall’Associazione, esplorandone in profondità l’esperienza con particolare riferimento all’attività di tutela legale e promozione dei diritti delle persone che vivono in situazioni di grave emarginazione. Nello specifico, la ricerca ha indagato l’aiuto realizzato dall’Associazione, sia in termini di contenuto sia in termini di modalità con cui questo viene realizzato. Questi aspetti vengono approfonditi anche attraverso l’interpretazione soggettiva che i volontari danno del proprio ruolo. Un’ulteriore area di indagine è stata la motivazione, intesa sia come ragione originaria alla base dell’impegno dell’Associazione, in termini di bisogni cui risponde e di vuoto che si propone di colmare con la propria attività, sia di motivazione personale dei volontari ingaggiati in questo tipo di aiuto. Infine, le implicazioni di questa attività per il Social Work. La metodologia utilizzata nella raccolta e analisi dei dati è stata di tipo qualitativo. Nello specifico, gli strumenti scelti sono stati: osservazione di documenti e osservazione partecipante, e interviste semi-strutturate. La tesi si struttura in due parti: la prima presenta i concetti teorici di riferimento su cui fonda il progetto di ricerca; la seconda, è dedicata alla presentazione del disegno di ricerca e dell’analisi e discussione dei dati raccolti attraverso l’osservazione partecipante e le interviste.
This research focuses on a non-profit organisation called ‘Avvocato di Strada’, which engages in protecting homeless people, victims of trafficking, people in extreme poverty and immigrants, through legal aid and advocacy in Italy. In this organisation, lawyers serve as volunteers to provide information and help with legal issues. Most of these vulnerable people, due to their social exclusion, do not have the resources to demand their rights or do not have knowledge regarding the law, services and welfare system.  This activity is important because it allows volunteers to empower vulnerable people in their daily resistance outside welfare services. This research also sheds light on the example of active citizenship, wherein volunteers support people when their rights are threatened, thereby promoting increased awareness about their rights and an inclusive community.     This research uses a qualitative approach. Data were collected using participatory observations and semi-structured interviews. This research aims to provide in-depth insight of this significant arena, thus showing how the mission of organisation is translated in practice and the complexities related to these practices.  The work consists of two parts: the first offer a theoretical framework underpinning the research; the second provides the methodological structure and data analysis collected by participant observation and interviews.
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PURIFICATO, ILARIA. "Crowdwork: l'altro lato del lavoro mediante piattaforme digitali. Prospettive di tutela legale e negoziale per i lavoratori." Doctoral thesis, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, 2022. http://hdl.handle.net/11380/1274346.

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Abstract:
L’elaborato analizza il fenomeno del crowdwork, il quale, secondo una macro-classificazione proposta in dottrina, costituisce una delle due tipologie in cui si articola il lavoro su piattaforma digitale. Dall’indagine ricostruttiva del fenomeno nel suo complesso, condotta nel primo capitolo del lavoro di tesi, emerge che delle due, quella oggetto di studio, è la modalità di lavoro su piattaforma digitale meno diffusamente analizzata da dottrina, giurisprudenza e legislatori nazionali e sovranazionali. Inserendosi in questo gap d’indagine, l’elaborato cattura le peculiarità del crowdwork, ne mette in luce i principali profili di criticità e li analizza attraverso una lente giuslavoristica nella prospettiva di individuare un regime di tutela anche per i crowdworker. Nello specifico, il Capitolo I racconta le origini del lavoro su piattaforma digitale, ne illustra la diffusione su scala nazionale e globale e circoscrive il campo di indagine al crowdwork. Il Capitolo II descrive le principali caratteristiche di tale tipologia di lavoro per mezzo dell’osservazione diretta di due piattaforme di crowdwork, dotate di una diversa architettura e differenti modelli organizzativi, sì da cogliere quante più sfumature di un fenomeno fortemente eterogeneo. Il Capitolo III raccoglie i principali profili critici emersi nel secondo Capitolo II (presenza di elementi di internazionalità nel rapporto crowdworker-piattaforma di lavoro-committente, ruolo della piattaforma di crowdwork nella relazione con il lavoratore, esercizio del potere di controllo, tempi di lavoro, retribuzione e salute del crowdworker) e li analizza da un punto di vista più strettamente giuridico con la finalità di individuare un regime di tutela per i crowdworker. Il Capitolo IV si focalizza sul potenziale ruolo delle tutele collettive; descrive le esperienze, registrate a livello europeo e internazionale, circa la formazione e l’azione di coalizioni spontanee di lavoratori, si interroga circa l’urgenza di consolidare la “voce” dei lavoratori delle piattaforme digitali nei contesti sovranazionali e internazionali e sulla effettiva percorribilità dei diritti collettivi per questi lavoratori, alla luce dell’esistente cornice normativa e degli approdi giurisprudenziali.
The thesis analyses the phenomenon of “crowdwork”, which is one of the two types into which the platform work is divided, according to a macro-classification proposed by scholars. From the reconstructive investigation of the phenomenon as a whole, carried out in the first chapter of the thesis, it emerges that of the two, the one under study is the mode of working on a digital platform that has been less widely analysed by national and supranational scholars, courts and lawmakers. As part of this investigation gap, the thesis captures the peculiarities of crowdwork, highlights the main critical issues and analyses them through the lens of labour law with a view to identifying a protection system also for crowdworkers. Specifically, Chapter I outlines the origins of digital platform work, illustrates its diffusion on a national and global scale, and limits the field of investigation to crowdwork. Chapter II describes the main features of this type of work through the direct observation of two crowdwork platforms with different structure and organisational models, in order to grasp as many shades as possible of this highly heterogeneous phenomenon. Chapter III brings together the main critical profiles that emerged in Chapter II (the presence of elements of internationality in the crowdworker-digital platform-client relationship, the role of the crowdwork platform in the relationship with the workforce, the exercise of the power of control, working time, remuneration and the health of the crowdworker) and analyses them from a more strictly legal point of view with the aim of identifying a protection regime for crowdworkers. Chapter IV focuses on the potential role of collective protection; it describes the experiences of the formation and action of spontaneous coalitions of workers, recorded at European and international level, and examines the urgency of strengthening the “voice” of platform workers in supranational and international contexts and the feasibility of collective rights for these workers, in the light of the existing legal framework and case law.
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TONELLI, Riccardo. "IL SISTEMA AMMINISTRATIVO DI PREVENZIONE ALL’INFILTRAZIONE DELLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA NELL’ECONOMIA LEGALE: TRA TUTELA DEL LAVORO E DIMENSIONE SOVRANAZIONALE." Doctoral thesis, Università degli studi di Ferrara, 2023. https://hdl.handle.net/11392/2502852.

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Abstract:
La criminalità organizzata di tipo mafioso ha progressivo allargato il proprio campo d’azione ed è ad oggi saldamente connotata da un carattere di sempre maggiore transnazionalità, che va di pari passo con l’assunzione di profili organizzativi di dimensione multinazionale, flessibili e reticolari, con unità autonome localizzate in territori anche lontani. Accanto alle attività prettamente illegali si registra un massiccio intervento nell’economia legale, sia nei mercati pubblici (es. appalti e concessioni in generale, accesso a finanziamenti pubblici) sia nell’economia privata, sviluppato nella maggior parte dei casi attraverso la promozione di relazioni di collaborazione, collusione e complicità con gli attori della c.d. area grigia (ovvero il sistema di relazioni all’interno del quale si intrecciano interessi legati a soggetti operanti formalmente nel mercato legale con quelli di soggetti appartenenti al “mondo criminale”). Per contrastare efficacemente l’infiltrazione mafiosa nell’economia legale, all’apparato preventivo e repressivo penale il legislatore ha affiancato talune misure di prevenzione di carattere amministrativo dirette ad anticipare la soglia di tutela del mercato. Lo scopo di questa ricerca, condotta in prospettiva giuslavoristica, è indagare le interazioni – e i cortocircuiti – tra tale modello di prevenzione e il diritto del lavoro. Quale oggetto di studio sono state selezionate alcune misure dirette a valutare e/o certificare preventivamente la legalità aziendale, e che presentano significative ricadute sul lavoro, sulle imprese e, in generale, sul mercato. Porsi in tale ottica ha reso necessario estendere la prospettiva di indagine alla dimensione europea con riferimento a due aspetti: il primo, più strettamente tecnico-giuridico, relativo alla compatibilità delle misure con il diritto dell’Ue (specialmente con la libertà di stabilimento e la libera circolazione dei servizi); il secondo relativo alla concreta applicabilità delle misure alle imprese che hanno la propria sede principale, non in Italia, ma in un altro Stato membro dell’Ue. La ricerca è stata suddivisa in tre parti. Nella prima parte è stato ricostruito il quadro normativo di riferimento. A tal fine, le misure selezionate sono state analizzate singolarmente, volgendo però sempre lo sguardo alle reciproche interrelazioni (sia a quelle già in essere, sia a quelle possibili e/o auspicabili) per contrapporre all’attuale carattere alluvionale e frammentario degli interventi normativi il perseguimento di un’esigenza sistematica. Nella seconda parte sono stati vagliati i profili di possibile incompatibilità delle misure in esame con il diritto dell’Ue e, specialmente, con la “libera prestazione dei servizi” e con la “libertà di stabilimento”. Tale analisi ha offerto altresì lo spunto per lo sviluppo di una riflessione sui limiti della concreta applicazione e sull’adeguatezza dei controlli sulle imprese “estere”. Nella terza parte è stata affrontata la questione dell’effettività delle misure, letta in chiave eminentemente giuslavoristica. L’obiettivo era quello di saggiare non solo (e non tanto) la capacità di tali strumenti di contribuire alla prevenzione dell’infiltrazione criminale mafiosa nell’economia, ma anche (e soprattutto) di vagliarne l’attitudine ad accordare spazi di tutela al lavoro e ai lavoratori, nonché a salvaguardare e/o promuovere la produttività delle imprese destinatarie delle stesse.
Mafia-type organized crime has progressively broadened its field of action. It is now characterized by an increasingly transnational character, which goes at the same pace as the assumption of multinational, flexible and networked organizational profiles, as it has autonomous units located in territories all over the world. Alongside the purely illegal activities, Mafia-type organized crime has a massive influence in the legal economy, both in public markets (e.g. tenders and concessions in general, access to public funding) and in the private economy, thanks to relations of collaboration, collusion and complicity with the actors of the so-called grey area (i.e. the system of relations within which the interests of subjects formally operating in the legal market are intertwined with those of subjects belonging to the 'criminal world'). In order to effectively counter mafia infiltration into the legal economy, besides the preventive and repressive criminal apparatus, the legislator has introduced certain preventive measures of an administrative nature aimed at protecting the legal economy. The purpose of this research, conducted from a labour law perspective, is to investigate the interactions - and short-circuits - between this model of prevention of Mafia-type organized crime and labour law. Accordingly, several measures were selected – measures which aim at assessing the legality of companies acting in the market, and which have significant repercussions on labour and, in general, on the market itself. Such a research made it necessary to extend the perspective of the investigation to the European dimension with reference to two aspects. The first, more strictly technical-legal, relating to the compatibility of the forementioned measures with EU law (especially with the freedom of establishment and the free movement of services). The second, relating to the concrete applicability of the measures to companies that have their headquarters in a EU Member State other than Italy. The research was divided into three parts. In the first part, the regulatory framework was reconstructed. To this end, the selected measures were analysed separately, but always looking at their mutual interrelationships (both those already in place and those that are possible and/or desirable) in order to contrast the current alluvial and fragmentary nature of regulatory interventions with the pursuit of a systematic need. In the second part, the profiles of possible incompatibility of the measures under consideration with EU law and, especially, with the 'freedom to provide services' and the 'freedom of establishment' were examined. Such analysis also offered food for thought on the limits to the concrete application and the adequacy of control mechanisms on 'foreign' companies. The third part dealt with the question of the effectiveness of the measures, analyzed from an eminently labour-law perspective. The aim was to test not only the ability of these instruments to contribute to the prevention of Mafia-criminal infiltration into the economy, but also (and above all) to assess their propensity to grant spaces of protection to labour and workers, as well as to safeguard and/or promote the productivity of the companies to which they are addressed.
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Martins, Adriana. "Tutela legal e institucional do militar da GNR no serviço operacional." Master's thesis, Academia Militar. Direção de Ensino, 2012. http://hdl.handle.net/10400.26/8535.

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Abstract:
O presente Relatório Científico Final do Trabalho de Investigação Aplicada, intitulado «Tutela Legal e Institucional do Militar da GNR no Serviço Operacional» tem por objetivo perceber quais os tipos de Institutos que visam proteger o militar no decorrer do serviço operacional, no sentido que lhe conferem instrumentos para uma atuação legal e legítima, ciente das responsabilidades inerentes ao exercício das suas funções. Para a realização deste relatório a metodologia utilizada foi direcionada à análise teórico-descritiva, às pesquisa e análise documentais, de bibliografia, de doutrina e de legislação relevante. Conclui-se que a tutela, no sentido que configura uma proteção ao militar da GNR no serviço operacional, abrange uma visão integrada e multidimensional. Integrada porque são vários os regimes, quer institucionais quer exógenos, que contribuem para alcançar o mesmo objetivo. Multidimensional porque ante esses regimes existe uma enorme diversidade de aspetos que contribuem para a atuação legal e legítima do militar da GNR. Conclui-se que estes regimes apesar de distintos estão intimamente relacionados, pois, em comum, partilham o mesmo objetivo: proteger o militar da GNR no serviço operacional.
Abstract The present Report, entitled «The Legal and Institutional Guardianship of the GNR Soldier at Operational Service» intends to perceive what kind of institutions exist to protect the soldier during operational service, as they grant him instruments for a legitimate and legal performance, being aware, at the same time, of the responsibilities associated with the practice of his duties. Regarding the methodology, the data presented in this Report are based in theoretical and descriptive analysis, as well as in the documental research and analysis of bibliography, relevant doctrine and legislation. One can conclude that guardianship, as it configures protection to the GNR soldier at operational service, comprises a multidimensional and integrated approach. It is integrated because there are several ways, institutional and exogenous, that mean to achieve the same goal. The multidimensionality is grounded on the several aspects that contribute to the legal and legitimate performance of the GNR soldier. The institutions mentioned above are strongly related to each other, though they may be perceived as unlike. They share the same goal – to protect the GNR soldier at operational service.
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Leonardi, Fernanda Stinchi Pascale. "Tutela civil da voz." Universidade de São Paulo, 2010. http://www.teses.usp.br/teses/disponiveis/2/2131/tde-08072011-134359/.

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Abstract:
O objetivo do estudo é demonstrar a possibilidade e a necessidade de proteção jurídica da voz. Para tanto, o estudo analisa se a voz de uma pessoa é única e se conseguimos diferenciar uma pessoa de outra com base em sua voz, enfocando, principalmente, a dublagem de obras audiovisuais, o uso (ou imitação) da voz de celebridades para fins humorísticos, em campanhas publicitárias, institucionais ou políticas, sem autorização ou para fins diversos e/ou após o período autorizado, bem como a divulgação de entrevistas de pessoas comuns sem que a voz do entrevistado seja descaracterizada e o uso da voz de pessoas comuns para fins diversos do combinado, entre outras hipóteses. Na primeira parte do trabalho, verifica-se que a voz é um som vivo e que existe substancial influência do corpo e dos estados psicológicos na voz, e vice-versa. Assim, afirma-se que a voz é um meio pelo qual a pessoa expressa sua personalidade. A segunda parte do trabalho apresenta a evolução histórica da tutela da voz, enquanto que a terceira parte do trabalho traz um panorama da tutela da voz no direito estrangeiro. Na quarta parte do trabalho, apresenta-se a voz como meio de expressão de idéias, como instrumento para interpretação artística e como instrumento de trabalho, e verifica-se que o ordenamento jurídico brasileiro reconhece a voz como um bem jurídico a ser protegido sob diversos enfoques. Em seguida, analisam-se os possíveis fundamentos existentes no ordenamento jurídico brasileiro para a proteção da voz, e constata-se que não há legislação sistematizada sobre o tema. Demonstra-se que muitos autores brasileiros reconhecem na voz um atributo da personalidade, mas não reconhecem a autonomia da voz em relação a outros atributos. Assim, apresentam-se as justificativas para o reconhecimento do direito à voz como um direito da personalidade autônomo, indicando sua natureza jurídica, seu conteúdo, suas características especiais e sua extensão. Aponta-se, ainda, a interrelação do direito à voz com outros direitos da personalidade, sua eventual colisão com direitos de terceiros e possíveis maneiras de solucionar situações fáticas de aparente conflito. Nesse contexto, analisa-se a questão das imitações vocais. Finalmente, é analisada a responsabilidade civil por violação ao direito à voz no Brasil. A quinta parte do trabalho traz propostas para ampliar a efetividade da tutela jurídica da voz no Brasil. O estudo conclui que a voz é um bem jurídico a ser protegido, que essa proteção se dá por meio do direito à voz, direito da personalidade autônomo, cuja extensão deve abranger todas as pessoas, não se podendo mais defender que a tutela da voz limita-se ao âmbito dos direitos conexos ao direito de autor ou a um direito do trabalhador dos meios de comunicação.
The goal of this study is to demonstrate the possibility and necessity of legal protection of the human voice. The study assesses whether a person\'s voice is unique and whether we can distinguish one person from another individual based on their voices. The study focuses mainly on the dubbing of audiovisual works, the use (or imitation) of the voice of celebrities for comedy shows, advertising campaigns, institutional or political use without authorization or for other purposes and/or after the authorized period, as well as the disclosure of the voice in sensitive interviews without cloaking effects and the use of the voice of ordinary people for unauthorized purposes. In the first part of the study, it is shown that the voice is a live sound and that the voice is deeply influenced by the body structure and by psychological elements, and vice versa. Thus, it is said that the voice is a way by which a person expresses their personality. The second part of the study offers the historical evolution of the protection of the voice whereas the third part provides a brief comparative analysis of voice protection in foreign law. The fourth part presents the voice as a way of expressing ideas, as a tool for artistic interpretation, and as a working tool, showing that the Brazilian legal system recognizes the voice as a legal right to be protected under various approaches. The relevant provisions of the Brazilian legal system able to protect the human voice are presented, and it is shown that there is no systematic legislation on the subject matter. In fact, many Brazilian authors acknowledge the voice as an attribute of the human personality, but they do not recognize the autonomy of the voice over other personality attributes. Therefore, the study presents some justifications to acknowledge the legal protection of the human as an independent personality right, indicating its legal nature, contents, special characteristics and extension. The interrelation of the human voice with other personality rights is also presented, along with Possible collisions with third-party rights and the possible ways to resolve factual situations of apparent conflict. In this context, the study explores the issue of vocal imitations. Finally, the liability for violation of the sound of a voice in Brazil is analyzed. The fifth part of the study offers some proposals to expand the effectiveness of the legal protection of the human voice in Brazil. Thus, the study concludes that the human voice is an asset that must be legally protected and that said protection happens by the recognition of a voice right, which is an autonomous personality right, encompassing all people, and that said protection should not be limited to the scope of rights related to copyright or to labor rights of media people.
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Peres, Renan Frediani Torres. "Restrições à antecipação da tutela." Universidade de São Paulo, 2015. http://www.teses.usp.br/teses/disponiveis/2/2137/tde-01092015-143909/.

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Abstract:
O tema proposto para o presente estudo refere-se à análise, dentro do contexto das tutelas antecipadas, dos seus pressupostos positivos e negativos, de algumas das restrições impostas pela legislação vigente a hipóteses de concessão, bem como à viabilidade da sua aplicação na situação atual da sua interpretação pela doutrina e pela jurisprudência. Procurou-se demonstrar a aplicação dessas normas restritivas, bem como a justificativa para a sua aceitação dentro do conceito da segurança jurídica e do contexto fático em que cada um dos casos analisados está inserido. Ademais, foi desenvolvido estudo crítico sobre as hipóteses em que se admite a relativização dessas restrições, as razões que levam a tal resultado e as consequências daí advindas para o cenário jurídico brasileiro. Todos os pontos mencionados foram baseados principalmente na análise do direito das partes a uma tutela jurisdicional efetiva e tempestiva, sempre com enfoque no direito processual constitucional, destacando-se a importância do respeito ao devido processo legal nesses casos e a importância de se garantir à parte um processo célere e de duração razoável.
The theme of this study is the analysis, within the context of preliminary injunctive relief mechanisms and their positive and negative prerequisites, some of the restrictions imposed by current legislation on the cases where such relief can be granted, as well as the feasibility of their application in the current situation of their interpretation by the doctrine developed by legal scholars and the jurisprudence from the courts. An effort is made to demonstrate the application of these rules and the justification for their acceptance within the concept of legal security and the factual context of each of the cases analyzed. Additionally, there is critical analysis of the situations where these restrictions can be relativized, the reasons for that result and the consequences for the Brazilian legal scenario. All these points are based mainly on analysis of the right of parties to obtain effective and timely protection from the courts, always with focus on constitutional procedural law, highlighting the importance of respect for due legal process as well as the importance of assuring speedy administration of justice.
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Junior, Ronald Amaral Sharp. "A disciplina do nome empresarial: natureza e tutela jurídica." Universidade do Estado do Rio de Janeiro, 2014. http://www.bdtd.uerj.br/tde_busca/arquivo.php?codArquivo=7705.

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Abstract:
O trabalho analisa o nome empresarial como sinal revelador da personalidade do empresário individual, da sociedade empresária e da empresa individual de responsabilidade limitada. Vincula-se à linha de pesquisa Empresa e Atividades Econômicas. A pesquisa é do tipo teórico e adotou o método dedutivo, tendo objetivo analítico. As fontes utilizadas foram bibliográficas e documentais. Trata da disciplina jurídica do nome empresarial no Brasil, realizando uma evolução histórica legislativa e mostrando o aprimoramento do instituto. Descreve seu regramento jurídico atual e o distingue dos demais sinais integrantes dos elementos da empresa. Aponta as funções exercidas pelo nome empresarial. Discute a posição do nome empresarial como direito fundamental e direito da personalidade e identifica o âmbito da proteção, visando a ampliar sua abrangência material e territorial. Assinala sua proteção de forma absoluta, independentemente do ramo de atividade, e examina a respectiva tutela nos campos administrativo, civil e penal.
This paper analyzes the trade designation of a business entity as a distinctive sign of the personality of the individual entrepreneur, the limited liability company and the limited liability entrerprise. The following research guidelines are linked herein: Entrepreneurship and Economic Activities. The form of research adopted was the theoretical type; the method used was the deductive one, aiming at an objective analysis. Sources used were bibliographic and documentary. The legal regulation of the business designation in Brazil is dissected, and its legislative history, evolution and improvement are shown. The current regulatory framework of the business designation are treated herein, and the distinctions between the business name and other signs constituting the entrepreneurship elements are examined. The functions fulfilled by the business designation are also examined, as well as the status of the business name as a fundamental right. Emphasis is given to its absolute protection, regardless of the branch of activity developed by the entity, and focuses on its administrative, civil and criminal tutelage in our legal system.
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Leitão, Christiane Do Vale. "A jurisdição e a tutela constitucional como realização da justiça e o devido processo legal." Universidade de Fortaleza, 2016. http://dspace.unifor.br/handle/tede/99829.

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Abstract:
Made available in DSpace on 2019-03-30T00:10:04Z (GMT). No. of bitstreams: 0 Previous issue date: 2016-08-30
The jurisdiction in brazilian law is characterized as being a specific branch of the state sovereign power performance. The valid exercise of jurisdiction is founded primarily on constitutional guarantees and fundamental rights which will fundament the process through its guiding principles, set out in Article 5, and sections of the Constitution, with particular attention to the specific process and other general principles of the process. The Constitutional Trusteeship in the process seeks to protect these fundamental rights, transcribed and provided by the Constitution and protected by the procedural rules of procedural law, transcribed in the existing procedure codes, and such procedural rules are applied in the conduct of cases to well protect these rights and the parts that make up the procedural relationship. This study will seek to analyze the conduct of the process, and this instrument and means of achieving justice between the disputing parties, by the due process of law, through the understanding of jurisdiction and constitutional protection, that bolster the current constitution and the procedural rules. The aim of this work is to promote the study of the guarantees of constitutional guardianship process in the light of constitutional interpretation, especially through the prism of the specific process, and endogenous and exogenous guarantees of the judicial process under the aegis of the constitutional theory of the process according to the Constitution of 1988 and the jurisprudential evolution of this principle in the Supreme Court and the new civil procedure code, through the application of Art. 557 °. Key words: Jurisdiction. Process. constitutional guardianships. Principles and applicability
A jurisdição no direito brasileiro caracteriza-se por ser um ramo específico de atuação do poder soberano do estado. O exercício válido da jurisdição funda-se precipuamente nas garantias constitucionais e nos direitos fundamentais colocados que hão de pautar o processo, através de seus princípios norteadores, previstos no artigo 5°, e incisos da Constituição Federal, com atenção particular ao devido processo legal e demais princípios gerais do processo. A Tutela Constitucional no processo visa à proteção destes direitos fundamentais, transcritos e assegurados pelo texto constitucional e salvaguardados pelas normas procedimentais do direito processual, transcritas nos Códigos de Processo vigentes, devendo tais normas procedimentais ser aplicadas na condução dos processos para bem proteger esses direitos e as partes que compõem a relação processual. O presente estudo buscará analisar a condução do processo, sendo este instrumento e meio de realização de justiça entre as partes litigantes, através do princípio garantidor do devido processo legal, por meio da compreensão da jurisdição e da tutela constitucional, que o amparam na constituição vigente e nas normas processuais. O objetivo da presente dissertação é promover o estudo das garantias das tutelas constitucionais do processo à luz da interpretação constitucional, em especial através do prisma do devido processo legal, e das garantias endógenas e exógenas do processo judicial, sob a égide da teoria constitucional do processo, em face do texto constitucional de 1988, e a evolução jurisprudencial deste princípio no STF e no novo código de processo civil, através da aplicação do seu art. 557. Palavras-Chave: Jurisdição. Processo. Tutelas constitucionais. Princípios e aplicabilidade
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Santana, Barros Filho Dídimo. "Antecipação dos efeitos da tutela versus devido processo legal, contraditório e ampla defesa." Universidade Federal de Pernambuco, 2005. https://repositorio.ufpe.br/handle/123456789/4638.

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Abstract:
Made available in DSpace on 2014-06-12T17:22:08Z (GMT). No. of bitstreams: 2 arquivo6025_1.pdf: 619799 bytes, checksum: 58ca83e2b0db1617777a4351e2dd634d (MD5) license.txt: 1748 bytes, checksum: 8a4605be74aa9ea9d79846c1fba20a33 (MD5) Previous issue date: 2005
Esta dissertação tem por finalidade discorrer sobre e afirmar, conclusivamente, a constitucionalidade da antecipação dos efeitos da tutela, novel instituto processual civil, que passou a integrar o sistema jurídico brasileiro a partir da reforma pontual empreendida com o objetivo de modernizar a atuação da atividade jurisdicional, dando maior efetividade ao processo e ao pretendido amplo acesso à ordem jurídica justa, minimizando, assim, as críticas, por vezes justificadas, de ineficiência da Justiça. Desenvolveram-se, no decorrer do trabalho, considerações sobre a teoria geral dos princípios, dos requisitos do instituto e das razões axiológicas de ser a antecipação da tutela constitucional, não obstante os consagrados princípios do devido processo legal, do contraditório e da ampla defesa. Pretendeu-se destacar o princípio da proporcionalidade como solução para o aparente conflito de normas
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Nunes, Soraya Vieira. "Tutelas de urgências no processo arbitral." Universidade Católica de Pernambuco, 2013. http://www.unicap.br/tede//tde_busca/arquivo.php?codArquivo=917.

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Abstract:
O presente trabalho dissertativo se propõe à análise da apreciação das tutelas de urgência em sede de arbitragem, nas fases antecedente e incidental. Para tanto, busca-se o estudo da competência do árbitro para decidir as medidas cautelares e antecipatórias, antes e depois de instalado o processo arbitral, à luz da Lei de Arbitragem, do Código de Processo Civil atual, dos regulamentos das Câmaras Arbitrais, do resultado da pesquisa realizada entre a Escola de Direito de São Paulo da Fundação Getúlio Vargas e o Comitê Brasileiro de Arbitragem, da doutrina, da jurisprudência e do Projeto de Reforma do Código de Processo Civil. Embora identificadas interpretações divergentes na doutrina acerca do poder do árbitro de conceder e julgar as medidas de urgência, em razão da previsão do Art. 22, 4 da Lei n 9.307/96, observa-se o entendimento majoritário de que o árbitro detém o referido poder, ante a autonomia da vontade das partes. Quanto às cautelares pré-arbitrais, encontra-se o judiciário revestido do poder de decisão, enquanto não seja instaurado o processo arbitral, exceto quando as partes atribuam ao árbitro a decisão, através de previsão na Convenção Arbitral ou no Regulamento da Câmara escolhida por elas para administrar o processo arbitral. Evidencia-se na doutrina, bem como na jurisprudência, o entendimento acerca da soberania do árbitro para manter ou rejeitar as cautelares apreciadas judicialmente, em sede de sentença arbitral. Em razão da ausência do poder coercitivo do árbitro, identifica-se a cooperação do judiciário para dar cumprimento às decisões arbitrais acautelatórias ou antecipatórias, não cumpridas voluntariamente pelas partes, a fim de assegurar a efetividade da tutela jurisdicional.
This dissertative paper proposes the analysis of the appreciation of the guardianships of urgency in seat of the arbitration, in the preceding and incidental phases. With this goal, the paper seeks to study the competence of the arbitrator to decide the precautionary and anticipatory measures, before and after the installation of the arbitral proceedings, in light of the Arbitration Act, of the current Civil Procedure Code, of the regulations from the Arbitration Chambers, of the result of the research undertaken between the Law School of São Paulo from the Getúlio Vargas Fundation and the Brazilian Arbitration Committee, of the doctrine, the jurisprudence and of the Reform Project of the Civil Procedure Code. Although divergent interpretations were identified in the doctrine about the power of the arbitrator to grant and judge the emergency measures, due to the prevision of Article 22, 4 of Law No. 9.307/96, there is the prevailing understanding that the arbitrator holds the referred power against the autonomy of the parties. Regarding the pre-arbitration precautionaries, the judiciary is vested with the power of decision, while not initiated the arbitration proceedings, except when the parties impute the arbitrator with the decision, through the prevision in the Arbitral Convention or in the Arbitration Rules of the Chamber chosen by them to administer the arbitration. It is evident in the doctrine, as well as in the jurisprudence, the understanding about the sovereignty of the arbitrator to keep or reject judicially the precautionary measures considered, in seat of the arbitration award. Due to the absence of coercive power of the arbitrator, it is identified the cooperation of the judiciary to comply with precautionary and anticipatory arbitration awards, not met voluntarily by the parties, to ensure the effectiveness of the jurisdictional protection.
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Books on the topic "Tutela legale"

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Galeazzi, Gabriele. Il marchio e la sua tutela legale: Marchio e brevetto, nozioni e differenze, aspetti giuridici del marchio, tipi e categorle di marchio, modalità per la domanda, la legislazione, la giurisprudenza. Roma: Nuova Arnica, 1991.

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Tucci, José Rogério Cruz e., ed. Devido processo legal e tutela jurisdicional. São Paulo, SP, Brasil: Editora Revista dos Tribunais, 1993.

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Giovannangelo, De Francesco, Piemontese Carmela, and Venafro Emma, eds. Religione e religioni: Prospettive di tutela, tutela della libertà. Torino: G. Giappichelli, 2007.

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4

Rason, Nino Olivetti, Sergio Bartole, and Lucio Pegoraro. La tutela giuridica delle minoranze. Padova: CEDAM, 1998.

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5

Rossano, Riccardo, and Salvatore Sibilla. La tutela giuridica della vita prenatale. Torino: G. Giappichelli, 2005.

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6

Krožek za družbena vprašanja Virgil Šček., ed. Tutela delle minoranze e standard internazionali. Trieste: Krožek za družbena vprašanja Virgil Šček, 1993.

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Stanzione, Pasquale. Tutela dei soggetti deboli. Cinisello Balsamo (Milano): San Paolo, 2004.

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8

D'Angeli, Fiorella. La tutela delle convivenze senza matrimonio. Torino: G. Giappichelli, 1995.

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9

Sancho, Gilberth Armijo. La tutela constitucional del interés difuso. 2nd ed. San José, C.R: IJSA, Investigaciones Jurídicas, 1999.

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10

Elias, Roberto João. Tutela civil: Regimes legais e realização prática. São Paulo-SP: Editora Saraiva, 1986.

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Book chapters on the topic "Tutela legale"

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Voza, Roberto. "Poteri dell’imprenditore e tutele del lavoratore a cinquant’anni dalla legge n. 300/1970." In Studi e saggi, 183–98. Florence: Firenze University Press, 2022. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-5518-484-7.13.

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Abstract:
Once having reconstructed the founding premises of the concept of subordinate work, as a legal instrument functional to the governance of work in business organization, the essay focuses on the limitation of entrepreneurial powers created by the Workers’ Statute to protect worker freedom and dignity and on recent legislative changes introduced by the so-called Jobs Act.
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2

Zoli, Carlo. "Il puzzle dei licenziamenti ed il bilanciamento dei valori tra tecniche di controllo e strumenti di tutela." In Studi e saggi, 235–64. Florence: Firenze University Press, 2022. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-5518-484-7.16.

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Abstract:
This paper deals with the issue of dismissals, focusing both on the control techniques regarding the power to dismiss, as well as on forms of workers’ protection. It reconstructs the evolution of the more recent legislative reforms, examining how they have balanced the founding values of the Italian legal system. In this context, sentence n. 194/2018 of the Consitutional Court takes on fundamental importance. It provides essential systematic principles and guidelines, which both the Legislator and judges can refer to, even when there are complex problems of interpretation and unconstitutional aspects. Consequently, once again, the Legislator may need to intervene.
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Starr, June. "14. The “Invention” of Early Legal Ideas: Sir Henry Maine and the Perpetual Tutelage of Women." In History and Power in the Study of Law, edited by June Starr and Jane F. Collier, 345–68. Ithaca, NY: Cornell University Press, 2018. http://dx.doi.org/10.7591/9781501723322-017.

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Siciliano, Domenico. "«Al privato onesto un'arma legittima». Per una genealogia della legittima difesa tra il moderamen inculpatae tutelae e la difesa legittima del diritto penale fascista." In Studi e saggi, 39–93. Florence: Firenze University Press, 2020. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-5518-202-7.05.

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Abstract:
The contribution is meant to reconstruct the crucial passage from the ‘liberal’ conception of self defence (e.g.: Carrara) to that of the Positive School (for all: Fioretti), which was further articulated by Fascist criminal legal doctrine (Manzini, the Rocco brothers) and imposed with the Italian penal code of 1930. The former conception, in the wake of Beccaria and his thematisation of crime as a political and social problem, does not fundamentally allow the deadly self-defence in the protection of property. For the latter, the ‘subjects’ have a ‘right’ to defend their property, and with it society, even by deadly force. The contribution highlights the partially dissonant voice of the Court of Cassation, which in one opinion reminded the Fascist state the intrinsic weakness of such a conception
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Rovira Cairó, Anna. "Aspectos legales y de tutela." In Rehabilitación Neuropsicológica, 477–81. Elsevier, 2011. http://dx.doi.org/10.1016/b978-84-458-2066-7.00029-x.

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D’Attoma, Sara. "5 • Gli ordini di protezione contro gli abusi famigliari." In Sinica venetiana. Venice: Fondazione Università Ca’ Foscari, 2022. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-602-2/005.

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Abstract:
Tra gli aspetti di maggiore interesse del legame tra divorzio e violenza domestica, s’incardina la spinosa questione della protezione della vittima. La denuncia del comportamento persecutorio e vessatorio, se non adeguatamente inserito in un quadro di prevenzione e di tutela della vittima, rischia di non avere alcuna efficacia se non addirittura di scoraggiarne il ricorso per timore di ritorsioni.
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González-Medina, Diego, and Pablo Moreno-Cruz. "THE ACCIÓN DE TUTELA AND THE ENFORCEMENT OF SOCIO-ECONOMIC RIGHTS:." In China and Colombia: Towards a legal comparison, 43–76. Universidad del Externado de Colombia, 2019. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctv1k03rrc.5.

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J. Junk, Wolfgang. "Ecoturismo: uma opção de manejo sustentável para o Pantanal?" In Pantanal legal: A tutela jurídicadas áreas úmidas e do Pantanal Mato-grossense., 11–25. Editora Tanta Tinta, 2017. http://dx.doi.org/10.29142/pant-1.

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Leocádio Dias Cunha, Cintya. "Pantanal Mato-grossense: um patrimônio nacional à margem da lei." In Pantanal legal: A tutela jurídicadas áreas úmidas e do Pantanal Mato-grossense., 27–51. Editora Tanta Tinta, 2017. http://dx.doi.org/10.29142/pant-2.

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Carmo de Souza, Silvano, and Carlos Teodoro José Hugueney Irigaray. "A gestão da Bacia do Alto Paraguai: a participação dos grupos de interesse na formulação do marco legal do Pantanal de Mato de Grosso." In Pantanal legal: A tutela jurídicadas áreas úmidas e do Pantanal Mato-grossense., 53–69. Editora Tanta Tinta, 2017. http://dx.doi.org/10.29142/pant-3.

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Conference papers on the topic "Tutela legale"

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Filgueiras Nunes, Flávio, Cláudio Roberto Santos, Nélson Rezende Júnior, Renata Menezes de Jesus, and Bruno Farage da Costa Felipe. "UM (RE)PENSAR DA PROTEÇÃO A MATERNIDADE NO ORDENAMENTO JURÍDICO TRABALHISTA BRASILEIRO." In Congresso Brasileiro Online de Direito. Congresse.me, 2021. http://dx.doi.org/10.54265/rdql7594.

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Abstract:
O desenvolvimento dos princípios, normas e instituições do direito do trabalho ocorre na busca da tutela, dentre outros, da mulher no mercado de trabalho. A presente pesquisa analisará, de forma propositiva, as tutelas existentes no ordenamento jurídico brasileiro. Após o levantamento das normas existentes serão apresentadas críticas, de forma propositiva de alteração e criação de novos comandos legais que garantam o acesso e a manutenção da mulher no mercado de trabalho livre de qualquer discriminação. As seguintes hipóteses são levantadas: as normas existentes no ordenamento jurídico brasileiro garantem o acesso e manutenção da mulher no mercado de trabalho livre de qualquer forma de discriminação; em razão das discriminações de acesso e manutenção existentes, bem como da insuficiência das normas existentes para garantirem de forma plena a tutela, quais as propostas legislativas poderiam ser propostas aos Executivo e Legislativo nacional. Como objetivo geral, desde a regulamentação do trabalho da mulher percebe-se que esta ainda encontra dificuldades de acesso e manutenção no mercado de trabalho livre de qualquer perturbação discriminatória, tornando, assim, necessário (re)pensar o princípio da proteção, como instrumento jurídico garantidor do avançar das conquistas trabalhistas. Como objetivo específico, (re)pensar e se necessários rever, através da apresentação de projeto de lei a ser encaminhado aos poderes competentes, das tutelas que permitam de forma efetiva o acesso e manutenção da mulher no mercado de trabalho livre de qualquer discriminação. A justificativa está no fato de que o ordenamento jurídico trabalhista brasileiro atual não são suficientes para garantir às mulheres pleno acesso ao mercado de trabalho, bem como a sua permanência de forma digna, livre de qualquer discriminação. O atual cenário, principalmente em uma sociedade do pleno desemprego, constata-se que as mulheres possuem menor colocação do que os homens. A pesquisa apontou que o Brasil possui diversos projetos dentre ativos e arquivados, que propõem alteração na forma de proteção da maternidade e paternidade, sendo o mais recente o Projeto de Lei 560/20, entretanto, nenhum deles apresentada uma licença parental onde a mulher, efetivamente seria protegida. Conclui-se que a licença parental demonstra ser a forma mais efetiva de proteção a família e a afetividade em razão da gestação/adoção. Entretanto, com base na experiência dos países que já adotam o sistema protetivo, constata-se que a licença parental livre não se torna eficaz, sendo necessário o estabelecimento de um sistema rígido, onde há a obrigação do gozo partilhado entre homem e mulher para casais heteroafetivos. Assim, o Projeto de Lei n. 560/20, apesar de propor um modelo alternativo de prorrogação da licença nos moldes parentais para empregados de empresas cidadãs, além de não ser universal, pois nem todas as empresas possuem o selo, deixa nas mãos do casal a escolha de quem e como será gozada a licença, o que demonstrou não ser discriminatório, pois em sociedades como a brasileira, marcada por um forte machismo, o gozo da prorrogação permaneceria concentrado nas mãos das mulheres, o que acabaria por aumentar o abismo entre homens e mulheres na manutenção e colocação no mercado de trabalho. PALAVRAS-CHAVE: licença-maternidade, Licença parental, Licença-paternidade
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MORAIS, KAMILLA VIEIRA. "EMANCIPAÇÃO DOS FILHOS MENORES: responsabilidade do menor emancipado e hipóteses de extensão aos seus genitores." In II Brazilian Congress of Development. DEV2021, 2021. http://dx.doi.org/10.51162/brc.dev2021-0053.

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Abstract:
O presente artigo tem por objetivo expor o conceito da capacidade plena da pessoa em reger sua vida, seus pertences e sua competência para as condutas da vida civil. Quando a legislação se refere à capacidade, automaticamente inclui o estudo sobre personalidade, capacidade de direito e de fato. Os absolutamente incapazes são os que a legislação declara inteiramente inábeis exercícios da vida civil. Os parcialmente incapazes são as pessoas que podem realizar seus atos na vida civil apenas se forem assistidas. Para que ocorra a emancipação, os menores devem ter 16 anos completos, se estiverem na responsabilidade do poder familiar, o pai ou a mãe pode outorgar a emancipação por escritura pública, já se o menor se encontrar sob tutela, deve-se deferir a emancipação por ação judicial. O presente artigo citará e explicará detalhadamente todos os tipos de emancipação de menores e os seus requisitos que são necessários para que o ato emancipatório seja válido, os quais estão elencados no atual Código Civil Brasileiro, são eles: a emancipação voluntária, emancipação judicial e emancipação legal. Abordará sobre o posicionamento jurisprudencial e doutrinário a respeito da responsabilidade dos pais pelos atos dos filhos menores, e as controvérsias do referido assunto, utilizando os impactos que a emancipação causa no ordenamento jurídico brasileiro. Por fim, o ato de emancipar, não é uma obrigação dos pais ou do juiz. ,
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Crupi, Valentina. "Verso una nuova consapevolezza dell'ambiente: l'agire collettivo per la definizione di nuovi spazi pubblici della città." In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7957.

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Abstract:
La necessità di reagire a situazioni nuove in ambito urbano, come quelle legate gli effetti dei cambiamenti climatici, sta favorendo lo sviluppo, in alcune città europee e americane, di azioni innovative da parte della cittadinanza. Se da un lato, infatti, sono ampiamente sperimentate politiche pubbliche urbane di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, dall'altro iniziano a fiorire esperienze 'dal basso' che si manifestano nello spazio quotidiano attraverso processi di cura e tutela del territorio promossi dagli abitanti. La traduzione fisica di queste pratiche sembra mostrare l'emergere di un nuovo tipo di spazio pubblico, dal forte carattere sociale, in cui si manifestano le volontà ecologiche della comunità. Queste esperienze, nate in America ma che hanno ormai una larga diffusione in altre parti del mondo, consistono in azioni più o meno organizzate, coordinate da amministrazioni e università, ma anche da associazioni studentesche, collettivi artistici e comunità di quartiere, e si attuano grazie alla presenza di una cittadinanza attiva e ricettiva. Il seguente intervento sostiene l'ipotesi che simili fenomeni rappresentino una risorsa importante per la conoscenza dei luoghi e lascino intravedere lo sviluppo di una rinnovata prospettiva di responsabilità condivisa e presa di coscienza sulle questioni ambientali. Si tenterà dunque di illustrare gli elementi che favoriscono un progetto condiviso di convivenza col rischio; delineare e definire quelli che sembrano essere i caratteri di un nuovo tipo di spazio pubblico; comprendere come la tecnologia 2.0 possa divenire dispositivo per lo scambio di risorse e di informazioni. Si tratta di una prima ricognizione che però lascia intravedere la ricchezza degli approcci e di possibili soluzioni.
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Pultrone, Gabriella. "Turismo e centri urbani minori: possibili percorsi integrati verso frontiere innovative di sviluppo sostenibile." In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.8032.

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Abstract:
Il trend crescente del fenomeno turistico costituisce una sfida determinante nell’ambito delle questioni più ampie legate al paradigma della sostenibilità, in considerazione dei diversi effetti che le attività ad esso correlate producono su città e territori interessati. È un problema che va orientato nella giusta direzione come strumento privilegiato carico di valenze: capacità di sensibilizzare al rispetto dell’ambiente; elevate potenzialità di sostenere attività economiche tradizionali e innovative; capacità di contribuire al miglioramento della qualità della vita. Se correttamente programmato e gestito, esso può infatti giocare un ruolo chiave per il riequilibrio territoriale, attraverso la costruzione di sistemi turistici che comprendano destinazioni mature, emergenti ed aree marginali, in un’ottica di destagionalizzazione dei flussi e promozione delle economie locali, e in una logica in grado di coniugare stabilità e innovazione in un processo dialettico fra tradizione e creatività. Per molte città e regioni italiane, come la Calabria, la scelta di tutelare, valorizzare e gestire in modo integrato le risorse naturalistico-ambientali, paesaggistiche e storico-culturali attraverso la leva e il moltiplicatore del settore turismo può rappresentare, anche in momenti di crisi, un importante strumento per rivalutare il proprio patrimonio, sviluppare l’indotto a esso collegato, promuovere progetti strategici nel settore del turismo, stimolare la creazione di strutture ricettive e servizi complementari. Di fronte alle sfide della globalizzazione riscoprire i caratteri della propria specificità diviene quindi un’occasione imperdibile per ripensare il proprio sviluppo con intelligenza, laddove l’attributo smart si riferisca all’incontro creativo di tecnologie e capacità umane, che attraverso le comunità stesse diventano portatrici di innovazione. The growing trend of tourism is a key challenge in the context of broader issues related to the paradigm of sustainability, taking into account the different effects that the activities related to it produce on cities and regions concerned. This issue must be addressed in the right direction as a privileged instrument full of values: the ability to raise awareness of the environment; great potential to support innovative and traditional economic activities, the ability to contribute to improving the quality of life. If properly planned, it can play a key role in the territorial balance, through the construction of tourist facilities including mature destinations, emerging and marginal areas, with a seasonal adjustment of flows and promotion of local economies, that combines stability and innovation in a dialectical process between tradition and creativity. For many Italian cities and regions, such as Calabria, the choice to protect, enhance and manage the resources in an integrated natural-environmental, landscape and historical-cultural through the lever and the sector leverage tourism can be, even in times of crisis, an important tool to revalue its assets, develop the armature connected to it, to promote strategic projects in the tourism sector, to stimulate the creation of accommodation facilities and complementary services. Faced with the challenges of globalization, rediscover its own specificity then becomes a unique opportunity to rethink its own development with intelligence, where the smart attribute refers to the meeting of creative technology and human capabilities, through which the communities themselves become carriers of innovation.
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