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Dissertations / Theses on the topic 'TU CAMPUS'

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1

Bartoli, Claudia, and Alessandro Costanza. "Il campus come parte di città. Riqualificazione urbana dell'area di via Cavalcavia a Cesena." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amslaurea.unibo.it/2421/.

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Abstract:
L’area di progetto, sulla quale convergono parti costruite in tempi e modalità diverse, si confronta con limiti importanti rispetto ai quali il progetto viene declinato in modi differenti: la via Emilia, la ferrovia, l’intervento Gregotti, sull’area dell’ex Zuccherificio, il lungo Savio e la vicinanza con lo svincolo della secante; tramite il progetto si vuole disegnare un ingresso per la città di Cesena, ridefinendone i margini e un fronte per la ferrovia e per la strada. L’intento è di lavorare a un progetto a scala urbana, capace di confrontarsi con la città e di instaurare con essa un rapporto di complementarietà e integrazione. La particolare articolazione dell’area ha comportato uno studio preciso della geometria che regolasse il disegno planimetrico, in modo da chiarire le relazioni fra i diversi edifici e fra essi e gli spazi vuoti; tentando di definire un sistema di gerarchie e allineamenti chiaro e riconoscibile. La rete dei percorsi che collega i nuovi spazi, alcuni pubblici altri privati, tenta di ristabilire quel sistema di relazioni e di riprodurre quella complessità che sono l’elemento fondante della città. L’intero progetto è trattato in modo unitario, perciò se da un lato il campus è un sistema autonomo, con funzioni proprie, allo stesso tempo si relaziona a tutto il resto grazie al parco e ai percorsi accompagnati dal sistema dei portici; si crea in tal modo uno spazio articolato che concilia al suo interno l’elemento naturale, l’urbanizzazione residenziale e gli edifici dell’università; in modo che diventi un complesso riconoscibile e allo stesso tempo integrato nella città e fruibile dai cittadini.
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2

Steinebach, Mario, Alexander Friebel, Christine Häckel-Riffler, Daniela Lopez, and Peggy Schellenberger. "TU-Spektrum 3/2001, Magazin der Technischen Universität Chemnitz." Universitätsbibliothek Chemnitz, 2002. http://nbn-resolving.de/urn:nbn:de:bsz:ch1-200201408.

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3

Quindici, Cataldo Maria. "Un nuovo Campus urbano per la conoscenza del mare a Ravenna." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/5125/.

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4

Steinebach, Mario, Alexander Friebel, Christine Häckel-Riffler, Daniela Lopez, and Peggy Schellenberger. "TU-Spektrum 3/2001, Magazin der Technischen Universität Chemnitz." Universitätsbibliothek Chemnitz, 2009. http://nbn-resolving.de/urn:nbn:de:bsz:ch1-200901095.

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5

Baumeister, Konstantin Friedrich. "Radfahren auf dem TU-Campus – Ist-Analyse der Radverkehrsinfrastruktur und Ableitung von Handlungsempfehlungen für die Verwaltung." Master's thesis, Saechsische Landesbibliothek- Staats- und Universitaetsbibliothek Dresden, 2016. http://nbn-resolving.de/urn:nbn:de:bsz:14-qucosa-203195.

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Abstract:
Die vorliegende Diplomarbeit beschäftigt sich mit der Ist-Analyse und Bewertung der Radverkehrsinfrastruktur auf dem Campus der Technischen Universität Dresden. Die Analyse stellt eine wichtige Aufgabe dar, da auf Grundlage von renommierten Haushaltsbefragungen, dem System repräsentativer Verkehrsbefragung und der Mobilität in Deutschland, von einer tendenziellen Zunahme des Radverkehrs in Deutschland gesprochen werden kann. Auch im internationalen Bereich sind diese Entwicklungen anhand von Statistiken nachweisbar. Infolgedessen ist mit einer steigenden Nachfrage bei entsprechenden Radverkehrsinfrastrukturen zu rechnen, deren Qualität einen maßgeblichen Einfluss auf die Attraktivität des Radverkehrs und die weitere Entwicklung dieses nachhaltigen Verkehrsmittels hat. Zur Förderung der Infrastruktur sind Strategien, Konzepte und Programme notwendig, wobei im Rahmen dieser Arbeit einige Best-Practice-Beispiele zu Radverkehrskonzepten an Universitäten präsentiert werden. Die Umsetzung und Finanzierung von Maßnahmen hängt u. a. von Förderprogramme ab, welche sich zum Großteil auf länderübergreifende Maßnahmen beschränken. Im Rahmen einer Literaturrecherche wird geklärt, inwieweit direkte und investive Förderprogramme für die Radverkehrsinfrastruktur an Universitäten existieren. Das Hauptaugenmerk dieser Arbeit liegt auf der Herleitung eines Bewertungsverfahren und der Analyse der Radverkehrsinfrastruktur anhand von gewählten Kriterien und Parametern, wobei gemäß der systematischen Betrachtung des Radverkehrs die technischen und organisatorischen Infrastrukturen untersucht werden. Die Gewichtung konzentriert sich dabei verstärkt auf die Fahrradabstellanlagen am Campus der Technischen Universität Dresden, welche analysiert und anhand eines Punktesystems klassifiziert, jedoch im Vergleich zu den anderen zu untersuchenden Kriterien jeweils einzeln bewertet werden. Als Resultat der Analyse und Bewertung lässt sich schlussfolgern, dass Nachholbedarf bei der Radverkehrsinfrastruktur am Campus der Universität besteht, welche insgesamt mit der Note \"ausreichend\" zu bewerten ist. Letztendlich fehlen einige Infrastrukturen oder entsprechen nicht den Ansprüchen an eine fahrradfreundliche Gestaltung. Anhand einer SWOT-Analyse werden die Ergebnisse interpretiert und Handlungsempfehlungen bzw. harte und weiche Maßnahmen zur Verbesserung der Radverkehrsbedingungen abgeleitet.
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6

Steinebach, Mario, Hubert J. Gieß, Christine Häckel-Riffler, Daniela Lopez, and Peggy Schellenberger. "TU-Spektrum 3/1999, Magazin der Technischen Universität Chemnitz." Universitätsbibliothek Chemnitz, 2002. http://nbn-resolving.de/urn:nbn:de:bsz:ch1-200201697.

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7

Steinebach, Mario, Katharina Thehos, Christine Häckel-Riffler, Anett Stromer, Michael Chlebusch, Tanja Rupp, Sissy Friedrich, and Stefanie Michel. "TU-Spektrum 2/2009, Magazin der Technischen Universität Chemnitz." Universitätsbibliothek Chemnitz, 2009. http://nbn-resolving.de/urn:nbn:de:bsz:ch1-200901533.

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8

Steinebach, Mario, Katharina Thehos, Christine Häckel-Riffler, Rosa Schulz, Anett Stromer, Anett Michael, Melanie Schumann, and Jacqueline Rettschlag. "TU-Spektrum 3/2010, Magazin der Technischen Universität Chemnitz." Universitätsbibliothek Chemnitz, 2010. http://nbn-resolving.de/urn:nbn:de:bsz:ch1-qucosa-63050.

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9

Steinebach, Mario, Katharina Thehos, Christine Häckel-Riffler, Susanne Schübel, Volker Tzschucke, and Anett Michael. "TU-Spektrum 1/2011, Magazin der Technischen Universität Chemnitz." Universitätsbibliothek Chemnitz, 2011. http://nbn-resolving.de/urn:nbn:de:bsz:ch1-qucosa-67428.

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10

Giardini, Alessandro, and Marco Graldi. "Imparare nel verde : progetto di riqualificazione e ampliamento del Campus Villa Romiti a Forli." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amslaurea.unibo.it/2168/.

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Abstract:
Questa tesi affronta il progetto di riqualificazione energetica, riorganizzazione funzionale ed ampliamento del plesso scolastico a Villa Romiti a Forlì, costituito da tre istituti scolastici (scuola dell'infanzia "Le Api", scuola primaria "P. Squadrani" e scuola secondaria inferiore "G. Mercuriali") inseriti in un comparto su cui insistono anche il palazzetto dello sport "Pala-Romiti" e la torre piezometrica dell'acquedotto, a servizio dell'omonimo quartiere. Al fine di comprendere meglio le dinamiche che intercorrono tra il plesso scolastico, il quartiere in cui è collocato e la città , è stata inizialmente effettuata un'analisi dell'area, del territorio circostante e del sistema scolastico forlivese, che ne ha evidenziato alcuni dei tratti salienti. Il comparto è una superficie pianeggiante di forma rettangolare, con un'estensione di 34000 mq, collocata a ovest del centro storico di Forlì, in prossimità  del fiume Montone e a contatto diretto con il territorio agricolo periurbano, delimitata su due lati dalla rete viaria urbana e sui restanti due dai campi circostanti. Questa particolare collocazione dispone l'area nel punto di incontro tra due diverse trame del territorio: quella urbana definita dall'allineamento dei corpi di fabbrica del quartiere Romiti, ripreso dall'orientamento degli edifici all'interno del plesso scolastico, e la trama agricola derivante dalla centuriazione romana, che segna l'intero territorio circostante in relazione al tracciato dell'antica via Emilia. In seguito, l'attenzione si è focalizzata sulle relazioni tra i vari elementi che occupano l'area e sugli elementi di criticità  che le condizionano. Sulla scorta dei programmi fissati dall'Amministrazione comunale, un ulteriore approfondimento ha permesso di individuare le criticità  a livello del singolo edificio e di delineare le strategie di intervento per la riqualificazione del comparto. Rispetto al sistema scolastico forlivese, che si è sviluppato invece seguendo le direttrici di espansione della città storica verso est, l'area appare come un nucleo isolato, in cui gli indirizzi dell'Amministrazione prevedono di mantenere ed intensificare la presenza di più istituti scolastici, in modo da rafforzarne il carattere di polo di formazione, a servizio di un bacino di utenza molto vasto, che dall'insediamento urbano più prossimo si estende fino alle frazioni presenti sui colli circostanti. La presenza all'interno del comparto del Palazzetto dello sport accentua le difficoltà  di gestione e l'utilizzo promiscuo degli spazi connettivi e di pertinenza, già  complesse a causa della convivenza di diverse scuole. La necessità  di assicurare l'accesso al Palazzetto anche da parte degli utenti esterni alle scuole ha generato una confusa rete di percorsi di accesso all'area; in cui percorrenze carrabili e pedonali si sovrappongono, con conseguenti problemi sia di funzionalità  che di sicurezza, soprattutto per gli alunni degli istituti. Elemento positivo su cui innestare una riqualificazione del plesso è la presenza di estese aree verdi, in parte di pertinenza esclusiva, che ospitano le attività  ludiche degli studenti ma che attualmente soffrono di incuria e di scarsa manutenzione, aggravate dalla mancanza di un efficiente sistema perimetrale di controllo. Il palazzetto dello sport e la torre piezometrica, servizi di quartiere utili alla collettività , rappresentano due emergenze architettoniche che, nell'ottica di una sistemazione planivolumetrica dell'area, necessitano di un'attenzione particolare, al fine di integrarle all'interno di un unico disegno generale di un "campus" scolastico. Approfondendo l'analisi alla scala dei singoli edifici, di ciascuno di essi sono state evidenziate le principali criticità , in termini architettonici, funzionali ed energetici. La scuola primaria "P. Squadrani", costruita alla fine degli anni "40, è un edificio a corte, con un regolare disegno di facciata scandito da aperture ad arco, che gli conferiscono un'identità  architettonica, molto più debole invece negli altri edifici del comparto. Per questo edificio, che presenta problemi legati alla fruizione e all'orientamento delle aule per la didattica, il programma dell'Amministrazione comunale prevede un ampliamento in grado di ospitare un'ulteriore sezione. L'Amministrazione non prevede prossimi interventi, invece, per scuola secondaria inferiore "G. Mercuriali", che però, nonostante la sua costruzione risalga agli anni '80, appare in cattivo stato di conservazione e manca sia di un'adeguata area verde di pertinenza, che di una palestra a uso esclusivo. Infine, la scuola dell'infanzia "Le Api", di recente costruzione, è dotata di un'area verde di grande estensione, ma collocata in posizione sfavorevole, a causa dell'ombra proiettata dall'edificio "Pala-Romiti". Per questo istituto, l'Amministrazione prevede il raddoppio della capienza, per raggiungere il numero di sei unità  pedagogiche complessive. Le analisi effettuate sul comportamento energetico evidenziano che le prestazioni di tutti e tre gli edifici sono inadeguate e devono essere sensibilmente migliorate per allinearsi agli standard della recente normativa regionale (DAL 156/2008 Regione Emilia-Romagna). Sulla base degli elementi emersi dalle analisi preliminari e degli obiettivi fissati dall'Amministrazione comunale, la strategia di progetto adottata si è focalizzata su sette principali obiettivi: riorganizzare il sistema di accessi e percorsi, separando l'uso carrabile da quello pedonale: si è previsto di declassare e riservare ai soli mezzi pubblici il tratto di strada comunale antistante il lato sud del comparto e di innestarvi un asse principale di accesso all'area scolastica, ad uso esclusivo degli utenti delle scuole; attestare sul nuovo asse principale di percorrenza i cinque diversi nuclei funzionali presenti nell'area: le tre scuole, il palazzetto dello sport, il nuovo parco pubblico e infine l'area riservata alla torre piezometrica e ai parcheggi; progettare un'unica nuova scuola per l'infanzia, dimensionata per ospitare tutte le sei sezioni previste, collocata a diretto contatto con il verde agricolo circostante, caratterizzata da una separazione netta -funzionale e volumetrica- tra gli spazi dedicati ai bambini e quelli dedicati al personale e organizzata in due blocchi indipendenti di unità pedagogiche, da tre aule ciascuno, dotate di un ampio spazio esterno di gioco e attività all'aperto; riqualificare energeticamente e funzionalmente la scuola primaria e ampliarla con l'aggiunta di un adiacente corpo di fabbrica di nuova costruzione, in continuità planimetrica e volumetrica con l'edificio esistente, a cui il nuovo volume si collega tramite una corte coperta; sottoporre il "Pala-Romiti" ad un "restyling" delle facciate e riorganizzarne i sistemi di collegamento verticale esterni; riconfigurare l'area di pertinenza esclusiva della scuola secondaria inferiore, raccordandola con il nuovo parco pubblico progettato sull'area liberata dalla demolizione della precedente scuola dell'infanzia, collocato nelle vicinanze dell'attuale parco di quartiere, cosi da rinforzare la presenza di verde urbano nel comparto; dotare la torre piezometrica di una propria via di accesso indipendente, sulla quale vengono concentrati i parcheggi necessari alle esigenze dell'intera area. In sintesi, l'obiettivo da raggiungere attraverso questa tesi è quello di proporre un intervento che analizzi e ponga rimedio alle criticità  e contemporaneamente valorizzi i punti di forza già presenti, cercando di progettare uno spazio a misura di bambino, un'isola pedonale immersa nel verde.
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Steinebach, Mario, Katharina Thehos, Christine Häckel-Riffler, Michael Chlebusch, Sissy Friedrich, Carina Linne, Anett Stromer, Tanja Rupp, and Nicole Leithold. "TU-Spektrum 3/2008, Magazin der Technischen Universität Chemnitz." Universitätsbibliothek Chemnitz, 2008. http://nbn-resolving.de/urn:nbn:de:bsz:ch1-200801922.

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Steinebach, Mario, Hubert J. Gieß, and Christine Häckel-Riffler. "TU-Spektrum 2/1996, Magazin der Technischen Universität Chemnitz." Universitätsbibliothek Chemnitz, 2002. http://nbn-resolving.de/urn:nbn:de:bsz:ch1-200201643.

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Steinebach, Mario, Katharina Thehos, Christine Häckel-Riffler, Anett Stromer, Rosa Schulz, Loreen Sorge, Michael Chlebusch, Anett Michael, Volker Tzschucke, and Melanie Schumann. "TU-Spektrum 2/2010, Magazin der Technischen Universität Chemnitz." Universitätsbibliothek Chemnitz, 2010. http://nbn-resolving.de/urn:nbn:de:bsz:ch1-qucosa-61393.

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Steinebach, Mario, Katharina Thehos, Christine Häckel-Riffler, Michael Chlebusch, Carina Linne, Juliane Bergelt, Tanja Rupp, Nicole Kappler, and Sissy Friedrich. "TU-Spektrum 2/2008, Magazin der Technischen Universität Chemnitz." Universitätsbibliothek Chemnitz, 2008. http://nbn-resolving.de/urn:nbn:de:bsz:ch1-200801253.

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Steinebach, Mario, Katharina Thehos, Christine Häckel-Riffler, Antje Brabandt, Michael Chlebusch, Nicole Leithold, Carina Linne, and Arne Werner. "TU-Spektrum 3/2007, Magazin der Technischen Universität Chemnitz." Universitätsbibliothek Chemnitz, 2007. http://nbn-resolving.de/urn:nbn:de:bsz:ch1-200702091.

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Steinebach, Mario, Katharina Thehos, Christine Häckel-Riffler, Antje Brabandt, Janine Mahler, Michael Chlebusch, Thomas Doriath, Nicole Leithold, and Carina Linne. "TU-Spektrum 2/2007, Magazin der Technischen Universität Chemnitz." Universitätsbibliothek Chemnitz, 2007. http://nbn-resolving.de/urn:nbn:de:swb:ch1-200701511.

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Steinebach, Mario, Katharina Thehos, Christine Häckel-Riffler, Antje Brabandt, Michael Chlebusch, Nicole Leithold, Carina Linne, and Arne Werner. "TU-Spektrum 1/2008, Magazin der Technischen Universität Chemnitz." Universitätsbibliothek Chemnitz, 2008. http://nbn-resolving.de/urn:nbn:de:bsz:ch1-200800311.

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Santana, Fabio São Pedro. "Diz-me como tu gastas e dir-te-ei quem és: análise da percepção dos gestores do IFBA Campus Simões Filho sobre a qualidade do gasto público." Escola de Administração, 2014. http://repositorio.ufba.br/ri/handle/ri/23950.

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Abstract:
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A pesquisa exploratória de natureza qualitativa buscou analisar a percepção dos gestores do IFBA campus Simões Filho/BA em relação à adequação dos indicadores de eficiência do gasto na instituição, de acordo com os valores do gerencialismo, adotados no Brasil a partir da reforma do Estado em 1995. Por ser o IFBA campus Simões Filho um órgão público federal e voltado à prestação de serviço no âmbito da educação profissional, pesquisa e extensão, deve adequar sua gestão aos modelos e ferramentas de gestão que possam propiciar a avaliação de desempenho e promover a adequada qualidade do serviço público para atender às demandas da sociedade por uma educação em nível satisfatório. Nesse sentido foi utilizada a técnica Delphi para buscar o consenso entre especialistas para compreensão do processo decisório da gestão em uma instituição pública, a relevância de indicadores de desempenho e da qualidade do gasto. Foram escolhidos como especialistas os gestores da unidade analisada. Um questionário foi aplicado com perguntas relacionadas ao tema. Os dados coletados foram tratados e adiante foi elaborado um relatório consolidado das respostas, que foram novamente encaminhados para os painelistas a fim de retificar ou ratificar a opinião do grupo. Por meio da evidenciação de opiniões, foi possível constatar o alcance de níveis satisfatórios de consenso na percepção desse grupo de gestores. Os resultados foram tratados e analisados, o que revelou como os gestores realizam as tomadas de decisão, quais ferramentas gerenciais são utilizadas e a importância dos indicadores de desempenho nesse processo com a finalidade de promover o serviço público de qualidade. As conclusões apontam para a necessidade da institucionalização de métodos e procedimentos voltados para a avaliação do desempenho na organização, de modo a subsidiar adequadamente as tomadas de decisão dos gestores.
The exploratory qualitative research aimed to analyze the perception of managers of the IFBA campus Simões Filho/BA about the appropriateness of efficiency indicators of public spending of the institution, in accordance with the values of managerialism, adopted in Brazil from the State reform in 1995. As the IFBA campus Simões Filho is a federal government agency and geared to providing services in education, research and extension, must adapt their management for models and management tools that can provide a performance evaluation and provide appropriate quality public service to meet the demands of society for education at a satisfactory level. In this sense, the Delphi technique was used to seek consensus among experts to understand the decision making process of management in a public institution, the relevance of performance indicators and quality of expenditure. The analyzed unit managers were chosen as experts. A questionnaire was administered with questions related to the theme. The data collected were processed, and forth was prepared a consolidated report of the responses, which were again sent to the panelists in order to amend or ratify the opinion of the group. Through the disclosure of beliefs, it was possible to reach satisfactory levels of consensus in the perception of this group of managers. The results were processed and analyzed, which revealed how managers perform decision making, which management tools are used and the importance of performance indicators in this process in order to promote quality public service. The conclusions point to the need for institutionalization of methods and procedures related to the evaluation of performance in the organization, in order to adequately support the decision making of managers.
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Steinebach, Mario, Alexander Friebel, Christine Häckel-Riffler, Volker Tzschucke, Caroline Pollmer, Gabriela Horst, Antje Brabandt, and Kathrin Reichold. "TU-Spektrum 2/2004, Magazin der Technischen Universität Chemnitz." Universitätsbibliothek Chemnitz, 2004. http://nbn-resolving.de/urn:nbn:de:swb:ch1-200401740.

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Raggi, Nicola. "Ipotesi di espansione lineare - Centro di ricerca avanzata per il quadrante nord dell'Alta Velocità sul Ticino." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amslaurea.unibo.it/2136/.

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Abstract:
Il progetto di tesi, inizialmente, è stato concentrato sull’approfondimento, e studio, delle problematiche relative alla costruzione delle linee ad Alta Velocità, che hanno recentemente segnato il territorio italiano, da nord a sud e da ovest ad est. Proseguendo l’analisi sul sistema ferroviario, tramite il confronto con le altre realtà europee, ho compreso quali fossero le principali criticità e doti del trasporto su ferro in Italia, che è ancora molto lontano dalla sua miglior ottimizzazione, ma che comunque, ci tengo a dire, in rapporto a ciò che succede negli altri paesi d’Europa, non è così deficitario come si è portati a pensare. L’entrata in funzione delle linee ad Alta Velocità, infatti, ha cambiato lo scenario di relazioni tra infrastruttura, città e territorio, proprio in questo ambito nasce la volontà di proporre un modello di sviluppo urbano che comprenda, nella sua pianificazione originale, città, infrastruttura ed architettura, e che anzi rivendichi l’importanza di quest’ultima nelle scelte urbanistiche, al contrario di quanto purtroppo avviene oggi. Dopo uno studio dei contesti possibili in cui inserire un progetto di questa portata, è stata individuata la zona che meglio si adatta alle premesse iniziali, ad ovest di Milano tra Novara e l’aeroporto di Milano Malpensa. Qui la scarsa razionalizzazione dei trasporti pregiudica lo sfruttamento delle potenzialità dell’aeroporto da una parte, e della nuova linea ad Alta Velocità dell’altra, così aggiungendo una nuova tratta di ferrovia ad alte prestazioni e riorganizzando trasporti e territorio, ho tentato di dare risposta alle mancanze del sistema della mobilità. In questo quadro si inserisce la città lineare studiata per dimostrare la possibile integrazione tra trasporti, città ed architettura, il modello, partendo dallo studio del blocco milanese giunge a definire un piano di tipo composto, con un asse principale in cui sono concentrate le vie di trasporto, ed una serie di assi ortogonali secondari che individuano le emergenze architettoniche, punti notevoli che devono fungere da catalizzatori. In uno di questi punti, posto in posizione baricentrica è stato collocato il centro di ricerca avanzata, in particolare è stato inserito in una zona difficilmente raggiungibile, questo per enfatizzare l’isolamento e la riservatezza che sono necessarie alla funzione. Il campus avrebbe potuto trovarsi anche in un altro punto del piano e questo non avrebbe inficiato le premesse iniziali, il progetto dell’università è solo un pretesto per dimostrare l’ipotesi prima dichiarata, l’architettura può e deve svolgere un ruolo importante nella pianificazione anche infrastrutturale.
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Tattini, Veronica. "Milano: un progetto per il riassetto urbano del Comprensorio ?Magenta-Carroccio-XXIV Maggio?. Un nuovo campus per l?Accademia di Brera." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Abstract:
Il progetto prevede la risistemazione urbana di un’area militare in via di dismissione nella città di Milano, a ridosso di una fascia di tessuto recente sorto sul sedime dell’ottocentesca Stazione di smistamento di Porta Sempione. Il Comprensorio delle caserme “Magenta-Carroccio-XXIV Maggio” è posto in una zona piuttosto centrale della città, appena fuori dal perimetro delle mura spagnole, tra il Parco Sempione e il nuovo complesso costruito sull’area dell’ex Fiera Campionaria. Il progetto delinea un nuovo ordine urbano, coerente con quello che il tessuto stesso suggerisce, eliminando gli alti muri di confine invalicabili tipici dell’architettura militare e restituisce alla collettività un settore articolato e inedito, per molto tempo protetto e isolato. Il nuovo campus dell’Accademia di Belle Arti di Brera prevede il riuso delle tre caserme esistenti, collocandovi i dipartimenti, le strutture per la didattica e la nuova biblioteca accademica, e aggiunge ex novo la casa dello studente e una serra per le esposizioni artistiche. Gli edifici sono ordinati da un sistema di spazi liberi, una piazza lastricata, corti verdi e giardini comuni. Il verde è l’elemento che guida la composizione all’interno della cittadella universitaria, utilizzato nelle sue diverse declinazioni come vero e proprio elemento architettonico in grado di attribuire carattere identitario agli edifici e al contempo rendendo disponibili, insieme all’acqua, spazi adeguati alla vita e alle destinazioni d’uso previste dall’Accademia. La luce guida la composizione degli spazi tra la leggera trasparenza del vetro e la serena monumentalità della pietra.
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Steinebach, Mario, and Katharina Thehos. "Newsletter für Freunde, Absolventen und Ehemalige der Technischen Universität Chemnitz 2/2009." Universitätsbibliothek Chemnitz, 2009. http://nbn-resolving.de/urn:nbn:de:bsz:ch1-200901105.

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Steinebach, Mario, and Katharina Thehos. "Newsletter für Freunde, Absolventen und Ehemalige der Technischen Universität Chemnitz 2/2008." Universitätsbibliothek Chemnitz, 2008. http://nbn-resolving.de/urn:nbn:de:bsz:ch1-200800732.

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Mortl, Maria Inez de Lima. "Eu, tu e ele (a) - Diálogo ecumênico em São José dos Campos: Avanços, dificuldades, caminhos, perspectivas." Pontifícia Universidade Católica de São Paulo, 2005. https://tede2.pucsp.br/handle/handle/2108.

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Abstract:
Made available in DSpace on 2016-04-25T19:20:58Z (GMT). No. of bitstreams: 1 inez.pdf: 3302158 bytes, checksum: 49f159268867f2e50af0c92c607d6359 (MD5) Previous issue date: 2005-06-03
The Christian churches, mainly the historical ones have, in the ecumenical dialog, the opportunity to live their faith, and to profess, in a non pre-conceptual manner, without proselytism and with the conviction that the God revelation as Trinity (Father, Son and Holy Ghost) is not restrict to any church exclusively. The theme ecumenism remains vital nowadays due to the cultural and religious plurality present in our society. The investigation s object of this work is the Movimento Ecumênico do Município (MEM) of São José dos Campos SP Vale do Paraíba region. Be part of this movement mainly the historical Christian churches, but are also present the Pentecostal and even the Neo-Pentecostal churches. This research had the objective to study the MEM in the period from 1999 to 2001, between clergy and laymen of the historical churches, focusing on the advances, difficulties, directions and the perspectives from this movement. In this analysis, I detected three ecumenical dialog models: theological-doctrinal ecumenism, institutional celebrative ecumenism and practical ecumenism. The work proposes to find possible solutions for the advances on the ecumenical dialog. The hypothesis is that maybe there is a deficiency of this advance on the ecumenical dialog due to the lack of a common ideal, i.e., lack of a united social action, which would characterize the Christians as authentic. The theoretical structure was based on studies of protestant and catholic theologians who approach the inter-clerical dialog, as well as information and positions from many churches and ecumenical organisms. For the churches historic that belong to MEM, as well as to discover their real difficulties, was accomplished interviews and research in the churches and municipal registry offices. The research, done under a scientific vision, can favor the comprehension that the true ecumenism begins through a concrete action, or, in other words, through practicing the Gospel. This process can lead the ecumenical movement to achieve its objective: the unity on the diversity for the world to believe . Therefore, it leads to the expansion of MEM in the region that belongs to and also its results can be projected in the environments on which is proposed this unity on the diversity
As igrejas cristãs, principalmente históricas, têm, no diálogo ecumênico, a oportunidade de viverem sua fé e a professarem, de maneira não preconceituosa, sem proselitismo e com a convicção de que a revelação de Deus como Trindade (Pai, Filho e Espírito Santo) não está restrita a nenhuma igreja de forma exclusiva. O tema ecumenismo continua imprescindível nos tempos atuais devido à pluralidade cultural e religiosa presente em nossa sociedade. O objeto de investigação deste trabalho é o Movimento Ecumênico do Município (MEM) de São José dos Campos-SP, região do Vale do Paraíba. Fazem parte desse movimento principalmente as Igrejas Cristãs Históricas, mas há também presença de Igrejas Pentecostais e até Neopentecostais. Esta pesquisa objetivou estudar o MEM, no período de 1999 a 2001, entre clero e leigos das Igrejas históricas, focalizando os avanços, as dificuldades, os caminhos e as perspectivas desse movimento. Nesta análise, constatei três modelos de diálogo ecumênico: ecumenismo teológico-doutrinal, ecumenismo institucional celebrativo e ecumenismo prático. O trabalho propõe encontrar possíveis soluções para o avanço do Diálogo Ecumênico. A hipótese é a de que, talvez, falte este avanço no diálogo ecumênico em função da ausência de um ideal em comum, ou seja, falta ação social em conjunto, que caracterizaria a autenticidade dos cristãos. A estrutura teórica foi baseada em estudos de teólogos protestantes e católicos que abordam o diálogo intereclesial, bem como informações e posicionamentos de diversas igrejas e organismos ecumênicos. Para o histórico das Igrejas que pertencem ao MEM, bem como para descobrir suas reais dificuldades, foram realizadas entrevistas e pesquisa nas Igrejas e em cartórios do município. Essa pesquisa pode favorecer a compreensão de que o verdadeiro ecumenismo se inicia pela ação concreta, ou, dito de outra forma, pela prática do Evangelho. Esse processo pode levar o próprio movimento ecumênico a atingir o seu objetivo: a unidade na diversidade para que o mundo creia . Logo, leva a expansão do MEM para a região da qual faz parte, podendo seu resultado ser projetado nos ambientes nos quais se propõe essa unidade na diversidade
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Medonça, Jorge Eduardo Magalhães de. "Camões: uma personagem teatral (um estudo sobre Luís de Camões como personagem teatral nas peças Frei Luís de Sousa, Que farei com este livro, Tu só, tu, puro amor e na Literatura de Cordel." Universidade do Estado do Rio de Janeiro, 2011. http://www.bdtd.uerj.br/tde_busca/arquivo.php?codArquivo=3823.

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Abstract:
Este trabalho é um estudo sobre o poeta Luís de Camões como personagem teatral em três obras: Frei Luís de Sousa, de Almeida Garrett; Que farei com este livro, de José Saramago e Tu, só tu, puro amor..., de Machado de Assis. Em Frei Luís de Sousa será abordado o Camões mítico, pois quando se passa a história, durante o período filipino, este já está morto, só é lembrado através de Telmo. É o símbolo da pátria. No capítulo Camões: uma personagem do imaginário popular, será apresentado o Camões como personagem de Literatura de Cordel, sendo feita uma breve comparação com outras personagens como João Grilo.Em Que farei com este livro? será estudado um Camões totalmente desiludido com a pátria na tentativa de publicar Os Lusíadas. Em Tu só, tu, puro amor..., será visto um Camões romântico sofrendo de amores por uma dama da corte.Em cada uma das obras, estudaremos os aspectos da abordagem do poeta português de acordo com o contexto de época de seus respectivos autores
This is a short research about the poet Luís de Camões as a theatrical character in three plays: Frei Luís de Sousa, by Almeida Garrett; Que farei com este livro, by José Saramago and Tu só, tu, puro amor..., by Machado de Assis.In Frei Luís de Sousa it will be broached the mythical Camões, because when the story goes by, during the Filipe Age in Portugal, the poet is already dead, he is only remembered by Telmo. He is a symbol of the fatherland.In the chapter Camões: a character of the popular imaginary, Camões will be introduced as a character of the Literature of Cordel, making a short comparison with other characters like João Grilo.In Que farei com este livro? it will be studied a Camões totally disappointed with his fatherland when he tries to publish his work Os Lusíadas.In Tu só, tu, puro amor, it will be seen a romantic Camões that is suffering for a lady of the Court.In each one of those works, we are going to study the approach aspects of the portuguese poet, in accordance with the age context of their respective authors
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Silva, Luciana Santos. "O queres tu mulher?: manifestações de gênero no debate de constitucionalidade da lei Maria da Penha." Pontifícia Universidade Católica de São Paulo, 2009. http://tede2.pucsp.br/handle/handle/3002.

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Abstract:
Made available in DSpace on 2016-04-25T20:23:01Z (GMT). No. of bitstreams: 1 Luciana Santos Silva.pdf: 436608 bytes, checksum: 89bf40cfdba33c8e30de822871f54099 (MD5) Previous issue date: 2009-12-03
This work analyzed the gender in the argumentation on the constitutionality of the "Maria da Penha Law", identifying the extension to the legal field of symbolic dispute Gender of the social field. We used the definition of gender as a social construction of male and female, in which the patriarchy puts one in hegemonic position. Thus, the legal field is split into two streams: one that claims to be the "Maria da Penha Law" unconstitutional, endorsing male domination, and another, that to realize that the constitutionality of this law in its work on overcoming the asymmetries of relations patriarchal Gender. Although the dialogue between the legal and social field it is clear that there is real factors of power for maintaining the patriarchal order, in the legal field has proved open to social realization of equality between men and women
A presente dissertação analisou as manifestações de Gênero no debate sobre a constitucionalidade da Lei Maria da Penha , identificando a extensão para o campo jurídico da disputa simbólica de Gênero do campo social. Para tanto, utilizou-se a definição de Gênero como construção social do masculino e feminino, no qual o patriarcalismo põe aquele em posição hegemônica. Assim, o campo jurídico é cindido por duas correntes: uma que entende ser a Lei Maria da Penha inconstitucional, referendando a dominação masculina, e, outra, que ao perceber que constitucionalidade da referida Lei atua em prol da superação das assimetrias das relações patriarcais de Gênero. Embora esse diálogo entre o campo jurídico e o campo social evidencie que ainda há fatores reais de poder pela manutenção da ordem patriarcal, no campo jurídico se mostrou aberto à efetivação da isonomia social entre homens e mulheres
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Steinebach, Mario, and Katharina Thehos. "Newsletter für Freunde, Absolventen und Ehemalige der Technischen Universität Chemnitz 1/2008." Universitätsbibliothek Chemnitz, 2008. http://nbn-resolving.de/urn:nbn:de:bsz:ch1-200800353.

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"TU-Spektrum." Universitätsbibliothek Chemnitz, 2010. http://nbn-resolving.de/urn:nbn:de:bsz:ch1-qucosa-63097.

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"Umweltbericht der TU Dresden: Umwelterklärungen gemäß EG-Öko-Audit-Verordnung für die Standorte TU Dresden Campus, Medizinische Fakultät, Botanischer Garten und Tharandt." Technische Universität Dresden, 2012. https://tud.qucosa.de/id/qucosa%3A27415.

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"Umweltbericht der TU Dresden: Aktualisierte Umwelterklärungen gemäß EG-Öko-Audit-Verordnung für die Standorte TU Dresden Campus, Medizinische Fakultät, Botanischer Garten und Tharandt." Technische Universität Dresden, 2007. https://tud.qucosa.de/id/qucosa%3A27410.

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"Umweltbericht der TU Dresden: Aktualisierte Umwelterklärungen gemäß EG-Öko-Audit-Verordnung für die Standorte TU Dresden Campus, Medizinische Fakultät, Botanischer Garten und Tharandt." Technische Universität Dresden, 2008. https://tud.qucosa.de/id/qucosa%3A27411.

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"Umweltbericht der TU Dresden: Aktualisierte Umwelterklärungen gemäß EG-Öko-Audit-Verordnung für die Standorte TU Dresden Campus, Medizinische Fakultät, Botanischer Garten und Tharandt." Technische Universität Dresden, 2010. https://tud.qucosa.de/id/qucosa%3A27413.

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"Umweltbericht der TU Dresden: Aktualisierte Umwelterklärungen gemäß EG-Öko-Audit-Verordnung für die Standorte TU Dresden Campus, Medizinische Fakultät, Botanischer Garten und Tharandt." Technische Universität Dresden, 2011. https://tud.qucosa.de/id/qucosa%3A27414.

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"Umweltbericht der TU Dresden: Aktualisierte Umwelterklärungen gemäß EG-Öko-Audit-Verordnung für die Standorte TU Dresden Campus, Medizinische Fakultät, Botanischer Garten und Tharandt." Technische Universität Dresden, 2013. https://tud.qucosa.de/id/qucosa%3A27416.

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"Umweltbericht der TU Dresden: Aktualisierte Umwelterklärungen gemäß EG-Öko-Audit-Verordnung für die Standorte TU Dresden Campus, Johannstadt (Medizinische Fakultät), Botanischer Garten und Tharandt." Technische Universität Dresden, 2009. https://tud.qucosa.de/id/qucosa%3A27412.

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DEEPIKA. "EVALUATION OF AIR POLLUTION TOLERANCE INDEX AND ANTICIPATED PERFORMANCE INDEX OF TREES IN DTU CAMPUS." Thesis, 2016. http://dspace.dtu.ac.in:8080/jspui/handle/repository/15171.

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Abstract:
In the present study, 23 tree and shrub species were collectively evaluated for air pollution tolerance index (APTI) and anticipated performance index (API) analysis which proves to be a practical approach for maintaining air quality and developing a sink for air pollution control. On the basis of APTI, tree species were classified as sensitive and tolerant with respect to air pollution. The results of the study show M. indica, Eucalyptus and F.benghalensis as best performers and more tolerant species with APTI values above 10.0 and API grade above 4, although lower relative water content (RWC). The species were observed to have high ascorbic acid content which helps in maintaining good chlorophyll levels. More than 75% of species had good RWC. On the other hand, C. indica, Thevetia peruviana and B. variegata were least scorers in analysis which can prove to be good for biomonitoring of air quality in the campus. It was observed that the trees with broad leaves and thick canopy had higher chlorophyll concentration compared to the trees with compound leaves and cone-type canopy. About 35% of the studied plants were classified as moderately tolerant to tolerant and rest as intermediately tolerant which may be a cause concern if the concentration of air pollutants rise. On an average the species studied are considered good for green belt development in and around the DTU campus area.
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