Academic literature on the topic 'Transizione alla vita adulta'

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Journal articles on the topic "Transizione alla vita adulta"

1

Traina, Ivan, Marco Andreoli, Luca Ghirotto, and Geraldine Leader. "I programmi a sostegno della transizione al lavoro di giovani con disabilità intellettiva: una integrative." EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no. 2 (December 2022): 264–83. http://dx.doi.org/10.3280/ess2-2022oa14236.

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Abstract:
L'obiettivo della presente integrative review consiste nel fornire una mappatura dei programmi di transizione scuola-lavoro rivolti a giovani adulti con disabilità intellettiva realizzati nell'ultimo decennio. I programmi discussi in letteratura potrebbero, infatti, informare potenziali percorsi nel contesto italiano. Tramite il processo di revisione sistematica abbiamo inizialmente identificato il divario nella ricerca, maggiormente focalizzata sull'età infantile e adolescenziale che sull'età adulta delle persone con disabilità intellettiva, e in particolare rispetto ai programmi di transizione al lavoro e alla vita adulta. Per far fronte alla necessità di un approfondimento dei programmi basati su studi empirici, è stato impiegato il metodo della integrative review, perché in grado di contribuire all'individuazione di pratiche educative basate sull'evidenza. L'analisi e la sintesi dei risultati degli studi selezionati hanno consentito di individuare sei ricerche, che sono state inseguito valutate dal punto di vista della qualità. I risultati sono stati discussi e le implicazioni per future ricerche in questo ambito messe in luce, al fine di arricchire il dibattito sui programmi di transizione rivolti a giovani adulti con disabilità intellettiva.
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2

Giancola, Orazio, and Luca Salmieri. "Disuguaglianze nel mercato del lavoro e transizione alla vita adulta. Una comparazione europea." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 144 (December 2016): 118–35. http://dx.doi.org/10.3280/sl2016-144008.

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3

Bertolini, Sonia, and Rosy Musumeci. "Autonomia e transizione alla vita adulta in situazioni d'insicurezza lavorativa: un confronto fra Germania, Italia e Polonia." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 158 (November 2020): 243–63. http://dx.doi.org/10.3280/sl2020-158012.

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Abstract:
In questo articolo analizziamo il processo di transizione alla vita adulta, in particolare il raggiungimento dell'autonomia di giovani che vivono una situazione d'insicurezza lavorativa, in tre diversi contesti istituzionali di tre paesi europei: Germania, Italia, Polonia. I paesi coinvolti nello studio rappresentano diversi regimi di welfare in Europa (Esping-Andersen, 1990, 2000): quello familistico del Sud Europa (Italia), quello conservatore-corporativo (Germania) e quello ibrido post-comunista (Kazepov e Carbone, 2018) dell'Europa orientale (Polonia). Diventare adulto mette, infatti, in campo elementi macro, quali i riferimenti culturali e istituzionali, risorse meso, le relazioni sociali e familiari, e micro, legate alla capacità di attivare risorse personali per affrontare l'incertezza lavorativa ed economica. Nell'articolo i tre livelli di analisi sono ricostruiti e messi in relazione attraverso una metodologia qualitativa comparativa che collega il contesto macro istituzionale a dati micro-qualitativi per individuare i meccanismi sociali.
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4

Romanazzi, Grazia. "Giovani a bassa generatività: la transizione alla vita adulta tra crisi, paura e progettualità." EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no. 2 (January 2020): 302–15. http://dx.doi.org/10.3280/ess2-2019oa8848.

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Abstract:
The author investigates the universe of the young people in the Italian context, starting from the political impediments which affect the job placement and, consequently, delay the acquisition of economic independence and housing autonomy, and considering the cultural conditions of a society that "holds" children in their maternal houses and inhibits their transition to adult life and the formation of their own family. The portrait of a community with a low birth rate emerges as an unequivocal sign of a personal and social crisis. But still in young people survives and persists a hidden desire for family which is a yearning for planning as an ontological category of human beings. Therefore, the hope and commitment at the same time are the definition of adult education pathways, focused on parenting, birth and care education.
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5

Bertolini, Sonia. "Flessibilizzazione del mercato del lavoro e scelte familiari dei giovani in Italia." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 124 (December 2011): 148–65. http://dx.doi.org/10.3280/sl2011-124008.

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Abstract:
Il saggio evidenzia le connessioni tra due fenomeni: la flessibilizzazione del mercato del lavoro e la tarda uscita dalla famiglia di origine da parte dei giovani in Italia. Si intende analizzare, se in un contesto come quello italiano caratterizzato da un sistema di welfare state non universalistico, essere occupati con un contrat to a termine diminuisca la probabilitŕ di uscita dalla famiglia di origine. Il saggio si concentra, inoltre, su un altro aspetto della questione ancora poco esplorato: se l'effetto della precarietŕ lavorativa sulla transizione alla vita adulta e la formazione della famiglia puň variare in funzione della classe sociale e del livello di istruzione, che in Italia sono fortemente correlati. Le due questioni saranno esplorate attraverso un'indagine quantitativa basata sui dati Istat delle Forze di Lavoro italiane (2008) che permettono di evidenziare le correlazioni tra fenomeni, combinata con indagini qualitative, che invece permettono di "spiegare" le correlazioni, evidenziando i meccanismi sociali presenti.
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6

Mombelli, Marina. "La transizione separativa." INTERAZIONI, no. 2 (November 2020): 48–61. http://dx.doi.org/10.3280/int2020-002004.

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Abstract:
Nella mia attività clinica seguo spesso famiglie che si trovano nel mezzo della vicenda se-parativa e l'ottica di lavoro è tesa ad individuare segnali di evoluzione possibile, di risorse che, pur nel dolore di perdite subite e di progetti non pienamente realizzati, permettano di poter transitare ad una nuova fase di vita familiare. L'impressione ricorrente è che elementi impor-tanti relativi alla storia della relazione di coppia e riguardanti eventi critici che l'hanno attraversata, rimangano sottointesi, ostacolando di fatto il transito ad una nuova fase di vita e di rior-ganizzazione familiare. Il presente articolo ha lo scopo di individuare alcuni di questi elementi fondamentali e necessari affinché si possa promuovere il passaggio ad una risposta familiare nuova che consenta una reale crescita delle singole persone e dei legami.
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7

Smorti, Martina, and Silvia Guarnieri. "Le relazioni fraterne durante la vita adulta." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 1 (May 2012): 39–61. http://dx.doi.org/10.3280/rip2011-001003.

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Abstract:
Le relazioni fraterne costituiscono un punto di riferimento centrale per la vita affettiva dell'individuo durante l'intero arco di vita in quanto promuovono la sua competenza cognitiva, affettiva e sociale e contribuiscono fortemente al suo generale benessere psicologico. Nonostante la rilevanza di tali relazioni, risultano ancora scarsi gli studi sulla qualità che connota questi legami durante la vita adulta. La presente ricerca intende quindi indagare la qualità delle relazioni fraterne durante la vita adulta ed esaminare il ruolo che tali relazioni hanno nella promozione della globale qualità di vita dell'individuo. Partecipanti. 288 soggetti (124 maschi e 164 femmine), divisi in due diverse fasce d'età: 148 giovani adulti d'età compresa tra i 20 e i 35 anni e 140 adulti di età compresa tra i 40 e i 55 anni. Strumenti. Per misurare gli aspetti qualitativi che connotano la relazione fraterna è stata utilizzata la versione italiana (Tani, Guarnieri, Ingoglia, submitted) dell'Adult Sibling Relationship Questionnaire - ASRQ (Stocker, Lanthier, Furman, 1997). Per rilevare la qualità di vita è stato utilizzato il cluster Qualità di Vita del Psychological Treatment Inventory - PTI (Gori, Giannini, Schulberg, 2008). I risultati hanno evidenziato come durante la vita adulta, in relazione al raggiungimento di una maggiore maturità, si attenuino alcuni aspetti del legame fraterno legati alla conflittualità e alla rivalità e, parallelamente, acquistino maggiore rilevanza gli aspetti legati all'affettività. La qualità della relazione fraterna risulta inoltre essere un significativo predittore della qualità di vita anche durante l'età adulta.
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8

de Vincenzo, Domenico. "La transizione energetica nell'attuale contesto globale." RIVISTA GEOGRAFICA ITALIANA, no. 1 (March 2022): 81–104. http://dx.doi.org/10.3280/rgioa1-2022oa13368.

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Abstract:
La transizione energetica è un processo di trasformazione del mix di fonti primarie di energia, ma è anche un processo di cambiamento che implica una profonda trasformazione, che porti a una modificazione degli stili di vita e a una trasformazione dei processi economici, affinché si arrivi anche alla riduzione della domanda di energia. Messo da parte (almeno per il momento) il problema dell'esaurimento dei combustibili fossili, che per decenni ha occupato il dibattito sull'energia, vista la rinnovata vitalità nella produzione di petrolio, la transizione energetica è ora esclusivamente dedicata alla riduzione delle emissioni di gas serra e alla mitigazione delle cause del cambiamento climatico. Il processo di sostituzione dei combustibili fossili con energia pulita e rinnovabile, però, non può non tener conto degli aspetti economici (prezzo, domanda e offerta) e tecnici (capacità ecostanza produttiva) che condizionano l'utilizzo delle diverse fonti di energia. Gli scenari della transizione, dunque, dovrebbero tenere conto degli aspetti economici, ma spesso sono completamente avulsi da essi. Il contesto economico globale pone una sfida alla transizione energetica perlomeno sotto due aspetti: 1) la riduzione del prezzo del petrolio e 2) l'abbondante offerta di petrolio. Il prezzo del petrolio, in calo dal 2014 (anche se in ripresa nel 2021) è stato profondamente colpito dal crollo della domanda di energia causata dalla pandemia Covid-19. Questo crollo del prezzo può rendere problematica la transizione energetica, in quanto le fonti rinnovabili potrebbero diventare meno convenienti dei combustibili fossili. La pandemia, peraltro, ha reso improvvisamente obsoleti tutti gli scenari elaborati in precedenza producendo incertezza sugli sviluppi futuri della transizione energetica. L'abbondante offerta di petrolio (causa essa stessa della crisi del suo prezzo), a sua volta, accresce tale incertezza. Infatti, se fino al primo decennio degli anni 2000 era l'esauribilità del petrolio a aprire la strada alla transizione energetica, ora è la sua ampia disponibilità a ostacolarla: è necessario affrontare la transizione non a causa dell'esauribilità del petrolio, ma nonostante l'abbondanza di esso, per contrastare l'effetto serra.
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Semenzato, Luca, Clara Baldin, Maria Laura Mitra, Giuseppe Pappalardo, Laura Giovanna Giannoni, and Massimo Di Grazia. "Riflessioni sull'attuale percorso di transizione in Italia." RIVISTA DI SESSUOLOGIA CLINICA, no. 2 (November 2020): 83–100. http://dx.doi.org/10.3280/rsc2020-002005.

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Abstract:
In questo articolo gli autori esamineranno l'attuale situazione italiana per quanto concerne i trattamenti di conferma del genere (GCT) e, alla luce delle ulti-me ricerche e review della letteratura sui GCT, verranno analizzate e confrontate le linee guida dell'Osservatorio Nazionale sull'Identità di Genere (ONIG) e della World Professional Association for Transgender Health (WPATH). Gli autori mostreranno come l'attuale percorso, che prevede, prima dell'accesso ai GCT, la risoluzione di ogni altro disagio psichico presente, potrebbe essere modificato per mi-gliorare lo stato di benessere delle persone transgender e gender non-conforming (TGNC), trattando la disforia prima o contemporaneamente ai disturbi secondari. Si evidenzierà inoltre come la popolazione affetta da disforia di genere risulti par-ticolarmente suscettibile allo sviluppo di disturbi psichiatrici, con evidenti costi in termini di qualità di vita per la persona e per il sistema sanitario che deve farsene carico. Infine, verrà evidenziato che il miglioramento dei servizi sociosanitari per le persone transgender contribuirebbe a migliorare la qualità della vita della popola-zione TGNC italiana anche grazie ad una depatologizzazione delle identità non coerenti col genere assegnato.
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Piccinni, Mariassunta, and Francesca Succu. "L'amministrazione di sostegno come strumento di supporto nel passaggio all'età adulta." MINORIGIUSTIZIA, no. 4 (July 2022): 96–105. http://dx.doi.org/10.3280/mg2021-004011.

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Abstract:
Le autrici, individuate le coordinate normative di riferimento e presentati alcuni casi emblematici di ricorso a misure di protezione delle persone prive in tutto o in parte di autonomia nel passaggio dalla minore alla maggiore età, propongono una riflessione sul funzionamento delle misure di protezione, ed in particolare dell'amministrazione di sostegno, come strumenti di partecipazione del minore con disabilità nelle scelte che lo riguardano anche nella delicata fase di transizione verso l'età adulta.
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Dissertations / Theses on the topic "Transizione alla vita adulta"

1

Girardi, Davide. ""Gioventù corte": risorse e significati della (precoce) transizione alla vita adulta dei giovani di origine straniera in Italia." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2011. http://hdl.handle.net/11577/3427492.

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Abstract:
The aim of the present research is to explore the transition to adulthood of young immigrants living in Italy, their representations about life practices, and meanings related to it. In order to reach this aim, two distinct research actions were implemented, although integrated and complementary. The first one focused on the carrying out of qualitative interviews and on a focus group for thorough analysis. The second one consisted of a survey developed between two representative sample groups of young Romanians and Moroccans living in the Veneto provinces of Padova, Verona, Vicenza, and Treviso. Through the above mentioned survey, 293 questionnaires were collected, thus subdivided: 150 questionnaires collected among young immigrants of Romanian origin and 143 collected among young Moroccans, 18 to 29 years of age. Starting from the hypothesis according to which, during the transition to adulthood, individuals strengthen their independence and develop original dialectic means between their agency capacity and structural dynamics, the data collected contribute to the analysis of a biographical segment so far not explored by surveys on young immigrants living in Italy. Interviewees were primarily considered as young adults, and their experience was examined leaving aside any assumption about the specificity related to their immigrant condition. The research highlights the similarities and differences with young Italians of the same age. If compared to the “long youth” of the latest, the everyday life of interviewees is analysed as a mediation place between their social space and concrete agency possibilities in the respective life environments. Winding along dimensions such as work, consumption, and more intimate ones such as gender, generation, friendly relationships, the research represents a composite framework, in which the private and public aspects interact. For each macro area explored, a consideration about the peculiarities of the interviewees’ network of relationships is carried out, constantly linking them to their representations. Therefore, the aim of the present research is to produce original observation starting points, compared to the surveys developed so far on prior cohorts than the one here explored: a new and wider look that goes beyond institutional paths, such as schools, inquiring the dynamic structures represented by the adult experience of the interviewees.
Questa ricerca intende esplorare il processo di transizione alla vita adulta dei giovani d’origine straniera in Italia, le loro rappresentazioni sulle pratiche e i significati ad essa associati. Per raggiungere l’obiettivo si sono poste in campo due distinte azioni di ricerca, tra loro integrate e complementari. La prima si è sostanziata nello svolgimento di alcune interviste qualitative e di un focus group d’approfondimento. La seconda si è invece concretizzata nella realizzazione di una survey su due campioni rappresentativi di giovani adulti d’origine marocchina e romena residenti nelle province venete di Padova, Verona, Vicenza e Treviso. L’indagine campionaria ha consentito di raccogliere 293 questionari, così suddivisi: 150 questionari tra i giovani adulti d’origine romena e 143 questionari tra i coetanei d’origine marocchina, d’età compresa tra i diciotto e i ventinove anni compiuti. Partendo dall’ipotesi che, durante la transizione alla vita adulta, i soggetti consolidino la propria autonomia e pongano in atto originali declinazioni dialettiche tra la loro capacità di agency e le dinamiche strutturali, i dati raccolti contribuiscono ad approfondire un segmento biografico finora poco tematizzato nell’ambito delle ricerche riguardanti le giovani generazioni d’origine straniera in Italia. Gli intervistati sono stati considerati primariamente in qualità di giovani adulti, indagandone l’esperienza senza presupporne specificità legate alla condizione di immigrati d’origine straniera. La ricerca evidenzia le somiglianze e le differenze con i coetanei di nazionalità italiana: nel raffronto con la “lunga gioventù” di questi ultimi, la quotidianità degli intervistati è analizzata quale luogo di mediazione tra il loro spazio sociale e le concrete possibilità di agency nei rispettivi contesti di vita. Snodandosi tra le dimensioni del lavoro, del consumo e quelle, più intime, delle relazioni di genere, di generazione e delle relazioni amicali, il percorso di ricerca restituisce un quadro composito in cui interagiscono la dimensione pubblica e quella privata. Per ciascuna macroarea considerata si riflette in merito alle peculiarità delle reti di relazione degli intervistati, facendole costantemente dialogare con le loro rappresentazioni. La ricerca intende così apportare spunti di riflessione originali rispetto alle ricerche finora condotte su coorti anteriori a quella qui d’interesse: ne viene ampliato lo sguardo al di fuori di percorsi istituzionali come quello scolastico, interrogando le conformazioni dinamiche assunte dall’esperienza adulta degli intervistati.
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2

RAPETTI, ELISA. "Generazioni e reti sociali. Uno studio esplorativo sulla coesione sociale." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2010. http://hdl.handle.net/10281/28990.

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Abstract:
The aim of the thesis is to analyse social representations of young adults about the the role of work as one of the dimensions in the individual life. Starting from the concept of generation and changing of social cohesion processes in contemporary society, it will be studied the overlap among the different life dimensions for individual and coordination processes of social organization. The role of labour and the types of network construction of each person are crucial to understand the mechanisms of social identity definition. In today’s society, the changing of representations of the individual life equilibria, regarding the organization of the relation system with society, works and culture in the literature are usually related to the dichotomy of public and private spheres. Hypothesis of the thesis is that this dichotomy cannot explain the complexity of the new axes of opposition between public and private and individual life. It should be useful to reconsider theoretically the mechanism of social representation construction. The paper contains also a proposal for an empirical design to investigate these issues, specifically for young people (in the range from 25 and 35 years), using different techniques: narrative interviews and semantic/relational map. In this way it is possible to focus the attention not only on the meaning of social representation but also on the mechanisms and on the practises of their construction analyzed by Social Network Analysis approach.
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3

BERTOGLIO, CLARA. "GLI ANZIANI FRAGILI NELLA TRANSIZIONE VERSO LA NON AUTOSUFFICIENZA. ESPERIENZE DI VITA E INDICAZIONI PER I SERVIZI ALLA PERSONA." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2022. http://hdl.handle.net/10280/135273.

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Abstract:
Lo scopo della ricerca è stato comprendere le motivazioni che portano le persone anziane fragili a rivolgersi tardivamente ai servizi domiciliari socioassistenziali facendo luce sulla fase di transizione verso la non autosufficienza. Il paradigma multidimensionale di fragilità (Gobbens, 2010) e l’approccio del Relational Social Work (Folgheraiter, 2011, 1998) hanno fatto da sfondo al lavoro di ricerca che si è sviluppato in due fasi. Nella prima è stata realizzata un'indagine preliminare volta ad individuare tra le persone anziane fragili residenti a casa propria nel Comune di Brescia quelle non beneficiarie di servizi domiciliari mediante la somministrazione di un questionario; in seguito, sono state realizzate delle interviste semistrutturate nei confronti di persone anziane fragili (16), delle loro persone di riferimento (9) e delle diadi anziano fragile-persona di riferimento (7) per comprendere perché si rivolgono tardivamente ai servizi domiciliari. L’analisi dei dati ha evidenziato che, in linea con la letteratura internazionale, le persone anziane fragili esprimono svariati bisogni. I dati, tuttavia, mettono in luce anche le risorse e la resilienza dimostrata dai partecipanti alla ricerca che fa sì che essi non possano essere unicamente considerati fragili. Infine, i risultati riportano come la pianificazione del proprio futuro rappresenti per le persone anziane fragili un nodo critico.
The present research aims at understanding the reasons that lead frail elderly people to turn to home care services late, shedding light on the transition phase towards non self-sufficiency. The multidimensional paradigm of frailty (Gobbens, 2010) and the Relational Social Work Approach (Folgheraiter, 1998, 2011) underpin the present research work which has been developed in two phases. In the first phase a preliminary survey has been carried out to identify among frail elderly people residents at home in the province of Brescia those who not receiving home care services through the administration of a questionnaire. In the second phase, semi-structured interviews have been carried out with frail older persons (16), informal caregivers (9), dyads of frail older person-informal caregivers (7) to understand why frail elderly people turn to home care services late. The analysis of the data showed that, in line with the international literature, frail elderly people express various needs. The data, however, highlight too the resources and resilience by the research participants that demonstred they cannot be considered solely frail. Finally, the results give emphasis to how plan one's future represents a critical issue for frail older people.
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Lorenzini, Caterina. "Indagine conoscitiva su uno strumento fisioterapico di raccolta dati creato per il processo di transizione all’età adulta dei giovani con P.C.I." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Abstract:
Tipologia dello studio. Indagine conoscitiva ed esplorativa. Background. Il momento della transizione dai Servizi dell’età evolutiva ai Servizi dell’età adulta è spesso fonte di disagio per i giovani con Paralisi Cerebrale e le loro famiglie: il differente approccio su cui questi servizi sono improntati, unitamente alla carente comunicazione tra i due team professionali, rende difficile l’instaurarsi di un’efficace continuità assistenziale. A lungo termine, tutto ciò va a incidere negativamente sulla salute e sulla qualità della vita di questi ragazzi e famiglie. Obiettivo. L’obiettivo di questo lavoro è stato creare un documento di raccolta dati, principalmente focalizzato su funzionalità e necessità degli utenti, in grado di rappresentare un valido mezzo di comunicazione tra professionisti e di favorire una proficua presa in carico. Metodi. Il progetto è iniziato con una revisione delle evidenze circa le criticità e le best practices del processo di transizione, nel corso della quale però non è stato possibile reperire un documento simile a quello che ci si è proposti di sviluppare. È stato quindi costruito uno strumento basato sull’ICF e sul modello delle “F-words” promosso da CanChild. Conclusa la stesura, è stata effettuata un’indagine conoscitiva entro un campione di fisioterapisti dell’AUSL di Bologna (appartenenti ad entrambe le équipe), richiedendo un feedback sulla bontà della scheda tramite un questionario di gradimento. Risultati. La scheda ha ricevuto giudizi positivi per ciò che concerne l’appropriatezza, l’interpretabilità, la fattibilità e la validità di contenuto. È stato però sottolineato che la compilazione del documento richiede tempo e attenzione. Conclusioni. Dati i feedback ottenuti, si ritiene di aver raggiunto un risultato soddisfacente e ci si augura che questo progetto possa proseguire con uno studio di miglioramento delle prassi cliniche che porti, auspicabilmente, all’integrazione dello strumento nella pratica professionale.
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5

CARBONARI, MICHELA. "Leggere la Qualità della Vita dell’adulto con disabilità fisica: dall’osservazione dell’ambiente di vita alla rilevazione delle percezioni. Nella Struttura residenziale della Comunità di Capodarco di Fermo." Doctoral thesis, 2017. http://hdl.handle.net/11393/238552.

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Abstract:
La ricerca si colloca all’interno della riflessione della comunità scientifica sulla disabilità in età adulta e sulla progettazione e implementazione di percorsi personalizzati, volti all’inclusione e al benessere complessivo. Il presente lavoro di tesi ricostruisce il costrutto della Qualità della Vita (QdV) e passa in rassegna le metodologie di valutazione atte ad rilevare la QdV di persone con disabilità; espone le criticità pedagogiche che oggi connotano la disabilità adulta; presenta le soluzioni di vita indipendente pensate dall’innovazione tecnologica per le persone con disabilità fisica (Ambient Assisted Living, domotica e tecnologie assistive). Il progetto di ricerca, realizzato nella Struttura residenziale della Comunità di Capodarco di Fermo, indaga da un lato, la percezione della QdV dei giovani adulti con disabilità fisica, mediante lo strumento Scala San Martin (INICO, 2014) e una domanda a risposta aperta (accogliendo il principio della triangolazione) e dall’altro, l’ambiente di vita (in riferimento agli elementi strutturali e tecnologici) dei giovani adulti accolti nella Struttura, mediante lo strumento Guida all’osservazione. La metodologia di ricerca è di natura qualitativa e attiene allo studio di caso, in quanto cerca di analizzare in profondità la QdV delle persone coinvolte nello studio. Dai Profili della QdV emersi dalla ricerca si ricavano indicazioni su come ripensare le pratiche educative nella Struttura residenziale, nell’ottica della personalizzazione dei Progetti di Vita dei giovani adulti. Inoltre, si tracciano le linee per la ri-progettazione strutturale degli ambienti di vita e per l’introduzione di tecnologie assistive, in direzione di una crescente autonomia delle persone con disabilità fisica residenti nella Struttura residenziale presa in esame. Alla luce dei risultati, appare fondamentale lavorare per il benessere emotivo, lo sviluppo personale e l’inclusione sociale; favorire l’inserimento di tecnologie assistive che mirino all’autodeterminazione; pensare alla creazione di ambienti di vita assistiti che incrementino l’indipendenza degli adulti con disabilità fisica.
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Books on the topic "Transizione alla vita adulta"

1

Elena, Besozzi, ed. Tra sogni e realtà: Gli adolescenti e la transizione alla vita adulta. Roma: Carocci, 2009.

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2

Elena, Besozzi, ed. Tra sogni e realtà: Gli adolescenti e la transizione alla vita adulta. Roma: Carocci, 2009.

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Bertolini, Sonia. Flessibilmente giovani: Percorsi lavorativi e transizione alla vita adulta nel nuovo mercato del lavoro. Bologna: Il mulino, 2012.

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4

Restare di ceto medio: Il passaggio alla vita adulta nella società che cambia. Bologna: Il mulino, 2010.

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5

Le politiche per la transizione dei giovani della scuola alla vita attiva: Rapporto sul programma della Comunità Europea. Rimini: Maggioli Editore, 1988.

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