Academic literature on the topic 'Traffico illecito di droga'

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Journal articles on the topic "Traffico illecito di droga"

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Damiani, Isabella. "Un Fergana avvelenato dal nazionalismo." FUTURIBILI, no. 1 (March 2011): 62–73. http://dx.doi.org/10.3280/fu2011-001005.

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Abstract:
L'Asia centrale post-sovietica, da sempre considerata terra di comunicazione tra Oriente e Occidente nel giugno 2010 č stata la protagonista di un ennesimo scontro considerato etnico. La zona centro-asiatica toccata da questo evento č la valle del Fergana, fertile regione divisa politicamente tra Uzbekistan, Tagikistan e Kirghizistan e da sempre ambita posta in gioco tra le rivalitŕ di potere territoriali della regione. Dopo una breve rassegna di quelle che sono state le opinioni degli esperti riguardanti questi fatti, l'Autore presenta la sua interpretazione esaminando il percorso storico-politico e territoriale di questa importante regione centro-asiatica. Il lavoro analizza le problematiche economiche, politiche e sociali, come per esempio il traffico della droga afgana legato proprio ad Osh, la cittŕ kirghiza protagonista degli avvenimenti, problematiche che sono state celate, soprattutto a livello mediatico, facendo apparire l'avvenimento come un vero e proprioa sfondo etnico.
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Caputo, Alice. "LA TUTELA PENALE DEI BENI CULTURALI DAL TRAFFICO ILLECITO, DAL DANNEGGIAMENTO E DA ALTRE FORME DI AGGRESSIONE ALLA LUCE DEL DISEGNO DI LEGGE ITALIANO AC- 4220 - DOI: 10.12818/P.0304-2340.2020v76p71." Revista da Faculdade de Direito da UFMG -, no. 76 (January 2020): 71–86. http://dx.doi.org/10.12818/p.0304-2340.2020v76p71.

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Chiafele, Anna. "Corpi di scarto: la vita in discarica narrata da Elisabetta Bucciarelli // Corpi di scarto: Life in a Landfill Narrated by Elisabetta Bucciarelli // Corpi di scarto: La vida en un vertedero narrada por Elisabetta Bucciarelli." Ecozon@: European Journal of Literature, Culture and Environment 8, no. 2 (October 31, 2017): 151–74. http://dx.doi.org/10.37536/ecozona.2017.8.2.1428.

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Abstract:
Riassunto In questo articolo si offre una lettura ecocritica di Corpi di scarto, romanzo noir della scrittrice italiana Elisabetta Bucciarelli. Bucciarelli descrive la vita all’interno di una discarica italiana in cui vengono scaricate illegalmente alcune sostanze nocive provenienti da un ospedale limitrofo. Partendo da alcuni principi cardine dell’ecocritica materiale, si dimostrerà che lo scarto è dotato di forza agente e, per questo, interagisce con l’ambiente e con tutti gli esseri, umani e non. In questo romanzo, Bucciarelli si spinge oltre l’immaginario catastrofico alimentato dal discorso tossico. Nonostante le conseguenze nefaste del traffico illecito di rifiuti, Bucciarelli riesce a evidenziare la capacità dei rifiuti di cooperare con gli abitanti della discarica. Con Corpi di scarto, Bucciarelli ha scritto un noir coinvolgente che illustra l’illusione dell’essere umano di poter dominare l’ambiente e la materia attraverso diversi tipi di barriere. Invece di storie del disincanto, Bucciarelli ci propone una storia di compassione che nasce osservando i nostri rifiuti quotidiani. A volte, sono proprio i membri ridondanti della società, abitanti della discarica, ad essere in grado di trasformare e riabilitare la spazzatura. Abstract In this article, I offer an ecocritical reading of Corpi di scarto, a noir novel written by the Italian writer Elisabetta Bucciarelli. Bucciarelli describes the life within an Italian landfill in which some illegal and toxic substances from a nearby hospital are dumped. Starting from some fundamental principles of material ecocriticism, I illustrate how trash is endowed with its own agency and, therefore, is interactive with the environment and with both human and non-human beings. In this novel, Bucciarelli goes beyond the catastrophic imagination fostered by the toxic discourse. Despite the nefarious consequences of illegal trafficking of trash, Bucciarelli succeeds in underlining the ability of trash to cooperate with the inhabitants of the landfill. With Corpi di Scarto, Bucciarelli wrote a captivating noir that illustrates the illusion human beings have of being able to dominate their environment through different kind of barriers. Instead of stories of disenchantment, Bucciarelli offers a story of compassion, which comes from observing our daily trash. Sometimes, it is those members of society seemingly the most redundant, the inhabitants of the landfill, who are able to transform and rehabilitate trash. Resumen En este artículo se plantea una lectura ecocrítica de Corpi di scarto, una novela negra escrita por la italiana Elisabetta Bucciarelli. En ella, Bucciarelli describe el entorno de un vertedero italiano en el que se desechan sustancias y productos ilegales provenientes de un hospital cercano. Partiendo de los principios fundamentales de la ecocrítica, se demostrará cómo los residuos interactúan con el medio ambiente y, por ende, con todos los seres que en él habitan. Bucciarelli navega por la imaginación catastrófica conducida a través de un discurso tóxico. A pesar de las consecuencias negativas del tráfico ilegal de residuos, la autora es capaz de resaltar la capacidad que tienen las sustancias residuales para cooperar con los habitantes del vertedero. En Corpi di scarto, Bucciarelli ilustra la ilusión del ser humano de dominar su entorno a través de diversas barreras. En lugar de narrar una historia de desengaño, la italiana recrea un relato de compasión que nace de la observación de nuestros residuos cotidianos. En ocasiones, los propios miembros redundantes de la sociedad, habitantes del vertedero, son aquellos capaces de transformar y rehabilitar los residuos.
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Dissertations / Theses on the topic "Traffico illecito di droga"

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CORASANITI, VITTORIO. "I trattati contro la criminalità organizzata." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2014. http://hdl.handle.net/10281/53047.

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Abstract:
El tema de la criminalidad organizada es considerado a menudo desde una perspectiva meramente represiva, sin embargo existen otros aspectos importantes que conciernen no sólo a los grupos criminales sino también a la sociedad dentro de la cual dichos grupos se constituyen y operan. Este trabajo propone un acercamiento a la criminalidad organizada desde una doble perspectiva, represiva y preventiva, analizando mediante el derecho internacional las reglas para contrastar a los grupos criminales e intervenir en las conductas mafiógenas que inconscientemente puedan tener los individuos que componen la sociedad, aplicando comportamientos estereotipados que terminan justificando la existencia de la criminalidad organizada. En la lucha contra este fenómeno, la prevención es considerada como aspecto primario no sólo para contrastar los delitos más graves que puedan llegar a lesionar la integridad física de los individuos, sino también para los crímenes que afectan a la sociedad y la completa afirmación del estado de derecho como la corrupción y los delitos de cuello blanco.
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Bencini, Riccardo <1995&gt. "La lotta al traffico illecito di beni culturali." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/18110.

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Abstract:
La tesi affronta il tema della circolazione illecita dei beni culturali a livello internazionale, con particolare riferimento al fenomeno nell'area mediorientale. In primo luogo, si analizzano le principali fonti relative alla disciplina del traffico illecito, che comprendono sia gli strumenti internazionali, sia gli strumenti interni adottati da Siria ed Iraq. Nel secondo capitolo, nella sezione I, si effettua un'analisi comparativa, analogie e differenze, tra la Convenzione UNESCO del 1970, concernente le misure per interdire ed impedire l'illecita importazione, esportazione e trasferimento di proprietà di beni culturali, e la Convenzione UNIDROIT del 1995 sui beni culturali rubati o illecitamente esportati. Nell'ambito di tale comparazione, si indagano le motivazioni che hanno portato alla redazione della Convenzione UNESCO, le norme in essa contenute ed i suoi limiti, come successivamente superati dalla Convenzione UNIDROIT. Nella sezione II, si analizza la disciplina giuridica europea in materia di circolazione e restituzione dei beni culturali illecitamente esportati. Il terzo capitolo si concentra sulle caratteristiche di funzionamento del contemporaneo traffico illecito di beni, nonché sulle connessioni che esso presenta con il crimine organizzato, con specifico riferimento alla situazione attuale dei paesi mediorientali. Al riguardo, viene condotta un'attenta analisi in merito alle modalità con cui l'Isis gestisce, sia direttamente sia con strumenti indiretti, l'intero processo del traffico illecito di antichità nei territori occupati. Da ultimo, nella sezione III, si illustrano gli strumenti internazionali e sovranazionali di contrasto al fenomeno, con particolare riguardo al Nuovo Regolamento (UE) 2019/880 relativo all'introduzione e all'importazione di beni culturali da paesi terzi, emanato con lo specifico intento di precludere una delle vie di finanziamento del terrorismo internazionale, costituita dal traffico di opere d’arte trafugate da siti archeologici caduti in mano ad organizzazioni terroristiche come l’ISIS.
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3

Poggese, Elisa <1981&gt. "Il traffico illecito di beni culturali provenienti da zone di conflitto armato." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/14612.

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Abstract:
Analisi della lotta al traffico illecito di beni culturali dal punto di vista del diritto internazionale, con un focus sui territori occupati dallo Stato Islamico e sulle misure di contrasto adottate dai paesi di destinazione dell'esportazione illecita.
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Bortolutti, Laura <1992&gt. "La lotta al traffico illecito di beni culturali attraverso il potenziamento del ruolo dei musei." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19571.

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Abstract:
Prevenire il traffico illecito di beni culturali è una necessità fondamentale per la protezione del nostro patrimonio. Nonostante si tratti di un problema di lunga data, i livelli che il fenomeno ha raggiunto negli ultimi anni, soprattutto nelle zone colpite da conflitti armati e disastri naturali, è motivo di seria preoccupazione per la comunità internazionale. Oggi, il patrimonio culturale è costantemente a rischio: la sua distruzione, il furto, il saccheggio o il contrabbando nascono dal desiderio di ridurre in cenere la memoria collettiva e smembrare l’identità dei popoli. Il patrimonio culturale di un popolo rappresenta, infatti, la sua stessa essenza: sottrarre il patrimonio culturale di un popolo significa sottrarne anche l’identità. Attraverso la divulgazione e la sensibilizzazione sulla materia, il traffico illecito in questo campo può e deve essere fermato: a tale scopo è volto questo elaborato, il quale prenderà in esame gli strumenti attualmente disponibili per fronteggiare questa lotta, le principali organizzazioni e gli attori coinvolti –concentrandosi in particolare sul ruolo dei musei– e avanzando delle proposte da applicare in questo settore.
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Balistreri, Luana Francesca <1983&gt. "Il traffico illecito transnazionale dei beni culturali. Il contenzioso sulla restituzione all'Italia della "Venere" di Morgantina." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2453.

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Abstract:
L'oggetto della mia tesi è il lungo contenzioso internazionale sulla restituzione della Venere di Morgantina tra lo Stato italiano e il Museo Getty di Malibù. Questo costituisce senza alcun dubbio una delle più interessanti vicende annoverabili a questioni di natura giuridica e diplomatica, non solo perché a seguito di uno dei più grandi furti archeologici di tutti i tempi, data la valenza storica-artistica ed il valore economico del reperto, ma soprattutto perché ha chiarito al mondo intero il modo di operare di una tra le più grandi istituzioni museali. Questi ed altri motivi mi hanno così spinto ad indagare sulle condizioni attuali in materia di traffico transnazionale di beni culturali, concentrandomi soprattutto sul complesso ed articolato sistema di norme di diritto internazionale e sul ruolo assunto dai musei, a partire dalla vicenda trattata.
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BERLUSCONI, GIULIA. "LAW ENFORCEMENT AND CRIMINAL NETWORK RESILIENCE: THE IMPACT OF LAW ENFORCEMENT ACTION ON THE STRUCTURE OF MAFIA-RELATED DRUG TRAFFICKING NETWORKS." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2014. http://hdl.handle.net/10280/2457.

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Abstract:
Per comprendere la capacità delle organizzazioni criminali di resistere alle indagini da parte delle forze di polizia, alcuni studiosi hanno introdotto il concetto di resilienza nel campo della ricerca sul crimine organizzato. Il termine si riferisce alla capacità di un gruppo criminale di affrontare le pressioni esterne e riorganizzarsi. Adottando un approccio di rete e facendo riferimento a precedenti ricerche sulla resilienza dei gruppi criminali, il presente studio analizza l’evoluzione nel corso del tempo di due gruppi legati alla ‘Ndrangheta. L’obiettivo consiste nel comprendere come questi gruppi si sono adattati alla pressione da parte delle forze dell’ordine e nell’identificare i meccanismi che hanno favorito la loro evoluzione e i cambiamenti che hanno riguardato la loro struttura organizzativa. I risultati mostrano che i due gruppi criminali hanno potuto fare affidamento su diverse fonti di resilienza. La presenza di legami di natura non economica, che non sono conseguenza della loro partecipazione nei mercati illegali, ha consentito ai gruppi mafiosi di sostituire i soggetti arrestati in modo rapido ma parziale. Una minor importanza attribuita alla struttura gerarchica da parte dei gruppi mafiosi coinvolti in traffici internazionali ha invece permesso a questi gruppi di dotarsi di una organizzazione interna più flessibile.
To understand mafia persistence over time and address the problem of the impact of law enforcement interventions on criminal groups, some scholars have introduced the concept of resilience into organized crime research; this refers to the ability of criminal groups to deal with ongoing changes and reorganize themselves accordingly. Adopting a network approach to organized crime and drawing on previous studies on criminal network resilience, this study analyses the evolution of two ‘Ndrangheta criminal groups over around two years, seeking to understand how they adapted to the external pressure of law enforcement agencies, and to identify the mechanisms that drove their evolution and the structural changes that they experienced. The results show that the two mafia groups had several sources of resilience. The possibility to rely on non-economic ties, which are not the consequence of their participation in illegal markets, enabled the mafia groups to rapidly, though partially, replace the actors arrested. A less prominent role of the formal hierarchy of the ‘Ndrangheta in criminal networks mainly involved in drug trafficking instead gave rise to a more flexible internal configuration.
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BERLUSCONI, GIULIA. "LAW ENFORCEMENT AND CRIMINAL NETWORK RESILIENCE: THE IMPACT OF LAW ENFORCEMENT ACTION ON THE STRUCTURE OF MAFIA-RELATED DRUG TRAFFICKING NETWORKS." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2014. http://hdl.handle.net/10280/2457.

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Abstract:
Per comprendere la capacità delle organizzazioni criminali di resistere alle indagini da parte delle forze di polizia, alcuni studiosi hanno introdotto il concetto di resilienza nel campo della ricerca sul crimine organizzato. Il termine si riferisce alla capacità di un gruppo criminale di affrontare le pressioni esterne e riorganizzarsi. Adottando un approccio di rete e facendo riferimento a precedenti ricerche sulla resilienza dei gruppi criminali, il presente studio analizza l’evoluzione nel corso del tempo di due gruppi legati alla ‘Ndrangheta. L’obiettivo consiste nel comprendere come questi gruppi si sono adattati alla pressione da parte delle forze dell’ordine e nell’identificare i meccanismi che hanno favorito la loro evoluzione e i cambiamenti che hanno riguardato la loro struttura organizzativa. I risultati mostrano che i due gruppi criminali hanno potuto fare affidamento su diverse fonti di resilienza. La presenza di legami di natura non economica, che non sono conseguenza della loro partecipazione nei mercati illegali, ha consentito ai gruppi mafiosi di sostituire i soggetti arrestati in modo rapido ma parziale. Una minor importanza attribuita alla struttura gerarchica da parte dei gruppi mafiosi coinvolti in traffici internazionali ha invece permesso a questi gruppi di dotarsi di una organizzazione interna più flessibile.
To understand mafia persistence over time and address the problem of the impact of law enforcement interventions on criminal groups, some scholars have introduced the concept of resilience into organized crime research; this refers to the ability of criminal groups to deal with ongoing changes and reorganize themselves accordingly. Adopting a network approach to organized crime and drawing on previous studies on criminal network resilience, this study analyses the evolution of two ‘Ndrangheta criminal groups over around two years, seeking to understand how they adapted to the external pressure of law enforcement agencies, and to identify the mechanisms that drove their evolution and the structural changes that they experienced. The results show that the two mafia groups had several sources of resilience. The possibility to rely on non-economic ties, which are not the consequence of their participation in illegal markets, enabled the mafia groups to rapidly, though partially, replace the actors arrested. A less prominent role of the formal hierarchy of the ‘Ndrangheta in criminal networks mainly involved in drug trafficking instead gave rise to a more flexible internal configuration.
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Books on the topic "Traffico illecito di droga"

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Floriano, De Angeli, ed. Mafia connection: Atlante generale delle connections di mafia, criminalità, affari e politica : mafie, P2, massonerie occulte, terrorismo, gladio e servizi segreti deviati, criminalità organizzata, traffico di armi e di droga, criminalita'giudiziaria-politica-economica, proprietá occulte, finte opposizioni, golpismo e stragismo sono tasselli di un unico disegno criminoso dotato di un coordinamento organico ed unitario o realtà diversificate non collegate tra di loro? Gropello C: Biblioteca e Centro documentazione di Mafia Connection, 1992.

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Italy. Esercito. Carabinieri. Comando tutela patrimonio culturale and Unesco, eds. Recovered treasures: International cooperation in the fight against illicit trafficking of cultural property : successes of the Italian Carabinieri = coopération internationale pour la lutte contre le trafic illicite des biens culturels : les succès des Carabiniers italiens = cooperazione internazionale nella lotta al traffico illecito di beni culturali : i successi dei Carabinieri. [Livorno]: Sillabe, 2012.

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La circolazione illecita delle opere d'arte: Internazionalizzazione del traffico illecito, attività di contrasto e banche dati : atti del 5o convegno internazionale, Roma, Scuola Ufficiali Carabinieri, 3-6 maggio 1999. Rome]: Istituto poligrafico e Zecca dello Stato, 2000.

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