Journal articles on the topic 'Traduzioni poetiche'

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Sárközy, Péter. "Fortuna e traduzione delle opere letterarie italiane in Ungheria." Italianistica Debreceniensis 25 (March 29, 2020): 20–35. http://dx.doi.org/10.34102/itde/2019/5552.

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Abstract:
La critica letteraria, sia in Ungheria che in Italia, ha prestato grande attenzione alla fortuna e all'irradiazione della letteratura italiana in Ungheria, basti pensare ai tredici volumi, frutto della collaborazione scientifica della Fondazione Giorgi Cini di Venezia e dell'Accademia ungherese delle scienze. L'articolo mira a offrire un'ampia panoramica del successo della letteratura italiana in Ungheria, soprattutto attraverso le traduzioni. L'articolo esamina i vari periodi storici e i movimenti letterari che hanno caratterizzato i contatti letterari tra i due paesi. Fino alla seconda metà del XVIII secolo, l'irradiazione della letteratura italiana si manifestava innanzitutto nell'adozione dei suoi modelli letterari e delle sue formule poetiche nelle opere dei maggiori autori della letteratura ungherese. Il diciannovesimo secolo vide invece la stagione della traduzione dei grandi classici della prima letteratura italiana (Dante, Petrarca e Boccaccio) tradotti di nuovo nel ventesimo secolo, grazie anche all'impegno degli italiani magiari. Infine, l'articolo si concentra sulla situazione attuale, descrivendo le traduzioni di autori contemporanei.
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Brugnolo, Furio. "Ancora sugli scrittori stranieri in lingua italiana: uno sguardo sulle traduzioni e le autotraduzioni poetiche (secoli XVII-XIX)." LCM - La Collana / The Series 9788879168625 (October 2018): 65–96. http://dx.doi.org/10.7359/862-2018-brug.

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Nardoni, Valerio. ""El libro, tras la duna" en el ritmo del italiano." Tropelías: Revista de Teoría de la Literatura y Literatura Comparada, no. 29 (January 31, 2018): 222–28. http://dx.doi.org/10.26754/ojs_tropelias/tropelias.2018292561.

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Abstract:
En este ensayo comento dos distintas traducciones mías de un mismo poema sacado de El libro, tras la duna de Andrés Sánchez Robayna, la primera publicada en 2004 en la revista florentina Città di vita y la segunda en la traducción integral del libro que salió en 2008. Utilizo como texto intermedio una traducción literal, texto neutro del que siempre me sirvo como punto de partida y del que me alejo según las necesidades semánticas y rítmicas que se presentan. Las diferencias entre las dos traducciones permiten formular algunas consideraciones sobre la traducción poética que he ido elaborando en varios años, precisamente a partir de esas primeras traducciones sacadas de El libro, tras la duna que se colocan al origen de mi carrera de traductor. Nel presente saggio rileggo due mie diverse traduzioni di una stessa poesia tratta da El libro, tras la duna di Andrés Sánchez Robayna, la prima uscita nel 2004 sulla rivista fiorentina Città di vita e la seconda pubblicata nel 2008 nella traduzione integrale del volume. Ho utilizzato come pietra di paragone dei due testi la traduzione letterale della poesia, testo neutro di cui io sempre mi servo come punto di partenza e dai cui mi discosto a seconda della situazione semantica e ritmica che di volta in volta si presenta. Le varianti fra le due diverse traduzioni permettono di formulare alcune considerazioni in merito alla traduzione poetica che sono andato elaborando nel tempo proprio a partire da quelle prime traduzioni tratte de El libro, tras la duna che sono agli albori della mia carriera di traduttore.
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Testa, Carlo. "Per una traduzione multidimensionale della poesia: “Notte, strada, lampione, farmacia” di Aleksandr Blok tra esistenzialismo e simbolismo." Quaderni d'italianistica 34, no. 1 (July 22, 2013): 217–40. http://dx.doi.org/10.33137/q.i..v34i1.19880.

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Abstract:
Questo articolo propone al pubblico di lingua italiana una nuova traduzione in verso e rima, commentata e ragionata, della classica poesia blokiana “Notte, strada, lampione, farmacia,” anche nota come Danza macabra II (1912), tratta dalla raccolta Un mondo terribile (Strashnyi mir). La mia proposta viene presentata analiticamente attraverso un confronto puntuale con quattro preesistenti traduzioni in italiano: in primo luogo quella di Renato Poggioli, ne Il fiore del verso russo (1949), e successivamente quelle di Angelo Maria Ripellino (1975), Bruno Carnevali (1977) e Sergio Pescatori (1981). La caratteristica precipua di questa mia proposta è la presentazione di una traduzione poetica, ovvero una traduzione “multidimensionale” che nella lingua destinataria conservi, oltre ovviamente ad un massimo possibile della dimensione semantica (il “senso” strettamente letterale), anche tratti di verso e rima quanto più possibile simili a quelli che il testo di partenza possiede nella propria veste originale.
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Loreto, Paola. "«Inglesizzare» Dante: tre traduzioni recenti dell'Inferno da parte dei poeti americani." ACME 74, no. 2 (September 14, 2022): 181–95. http://dx.doi.org/10.54103/2282-0035/18667.

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Abstract:
Il saggio mette a confronto tre fra le traduzioni più importanti della Commedia curate da poeti americani negli anni 2000, prendendo in analisi le loro strategie e tecniche traduttive e i conseguenti risultati estetici. La base del confronto sono le intenzioni traduttive dichiarate dai poeti-traduttori, il modo in cui hanno cercato di porle in pratica, e l’interpretazione dei loro risultati alla luce della teoria dei translation studies recente. Le idee di Lawrence Venuti sulle «versioni dei poeti» e su come leggere una traduzione, specialmente in un contesto di world literature, sono risultate particolarmente utili nel caso dei tentativi di questi poeti-traduttori di riscrivere un testo poetico autonomo, e di trasportare la complessità della poesia di Dante, potentemente padroneggiata, attraverso due tradizioni letterarie diverse.
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Landa, Kristina. "Il problema della traduzione e il “linguaggio dell‟ineffabile” nella Commedia di Dante in rapporto alla traduzione russa del poema." Translationes 6, no. 1 (January 1, 2014): 93–107. http://dx.doi.org/10.1515/tran-2015-0007.

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Abstract:
Riassunto Il presente articolo tratta del ―linguaggio dell‘ineffabilità‖ di Dante Alighieri alla luce della teoria della traduzione, e di alcune strutture di questo linguaggio nella traduzione russa della Divina Commedia di M.L. Lozinskij. Molti hanno scritto sul linguaggio di Dante come mezzo d‘espressione delle verità mistiche. Eppure non esiste un lavoro critico in cui questo tema si studi dal punto di vista della scienza traduttiva. Il nostro obiettivo è dimostrare l‘importanza del tema della ―traduzione‖ delle verità divine nel linguaggio umano per la poetica dantesca e scoprire come tale ―traduzione‖ si effettui nella traduzione russa della Commedia ad alcuni livelli testuali.
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Santos, Maria Aparecida Cardoso, and Alice Rodrigues Crivano da Silva. "Sobre a tradução poética e o Poetry Slam: crepa! – uma análise e muitos diálogos." Revista Italiano UERJ 12, no. 1 (September 5, 2021): 14. http://dx.doi.org/10.12957/italianouerj.2021.62088.

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Abstract:
RESUMO: O presente trabalho visa a ratificar o papel do tradutor como mediador entre culturas ao discutir as estratégias utilizadas na tradução e na retradução de um poema escrito em língua italiana. O corpus de análise, o poema crepa! criado pelo escritor e poeta sardo Sergio Garau, traduzido para língua portuguesa e apresentado na edição da FLUP de 2016, é um expoente da poetry slam, atribuindo a importância da oralidade, da métrica e das rimas do original durante o ato tradutório. Nesta modalidade, cuja performance artística é essencial para agregar significado ao poema, a meta objetivada seria produzir uma tradução satisfatoriamente fiel tanto no que diz respeito à forma quanto ao conteúdo. À luz de teóricos como Paulo Henriques Brito, Umberto Eco, dentre outros, evidenciamos dificuldades e soluções durante o desafio da tradução poética intercultural. Neste, também comentamos sobre outras questões igualmente pertinentes como a possibilidade de contato com o autor para solucionar eventuais dúvidas; a importância do trabalho em equipe na busca de outras perspectivas para a transposição do poema à língua de chegada; a validade de uma tradução e a necessidade de uma nova versão da mesma em prol da aprimoração constante do trabalho realizado pelo tradutor.Palavras-chave: Tradução poética. Tradução intercultural. Italianística. ABSTRACT: Questo lavoro si propone di confermare il ruolo del traduttore come mediatore tra culture discutendo le strategie utilizzate nella traduzione e nella ritraduzione di una poesia scritta in italiano. Il corpus di analisi, il poema crepa! creato dallo scrittore e poeta sardo Sergio Garau, tradotto in portoghese e presentato nell'edizione della FLUP 2016, è un esponente del poetry slam, attribuendo l'importanza dell'oralità, della metrica e delle rime dell'originale durante l'atto di traduzione. In questa modalità, la cui esecuzione artistica è essenziale per aggiungere significato al poema, l'obiettivo mirato sarebbe quello di produrre una traduzione soddisfacentemente fedele sia in termini di forma che di contenuto. Alla luce di teorici come Paulo Henriques Brito, Umberto Eco, tra gli altri, mettiamo in evidenza difficoltà e soluzioni durante la sfida della traduzione poetica interculturale. In questo commentiamo anche altre questioni altrettanto pertinenti come la possibilità di contattare l'autore per risolvere eventuali dubbi; l'importanza del lavoro di squadra alla ricerca di altre prospettive per trasporre la poesia nella lingua di destinazione; la validità di una traduzione e la necessità di una nuova versione per migliorare costantemente il lavoro svolto dal traduttore.Parole chiave: Traduzione poetica. Traduzione interculturale. Italianistica.ABSTRACT: This work aims to confirm the role of the translator as a mediator between cultures by discussing the strategies used in the translation and re-translation of a poem written in Italian. The corpus of analysis, the poem crepa! created by sardinian writer and poet Sergio Garau, translated into portuguese and presented in the 2016 edition of FLUP, it’s an exponent of poetry slam, attributing the importance of orality, meter and rhymes of the original during the translation act. In this modality, whose artistic performance is essential to add meaning to the poem, the aimed goal would be to produce a satisfactorily faithful translation both in terms of form and content. In the light of theorists such as Paulo Henriques Brito, Umberto Eco, among others, we highlight difficulties and solutions during the challenge of intercultural poetic translation. In this work, we also comment on other equally pertinent issues such as the possibility of contacting the author to resolve any doubts; the importance of teamwork in search of other perspectives for transposing the poem to the target language; the validity of a translation and the need of a new version in order to constantly improve the work performed by the translator.Key words: Poetic Translation. Intercultural Translation. Italian Studies.
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Andreoni, Annalisa. "Leopardi e l'eroicomico. Una questione da riconsiderare." AOQU (Achilles Orlando Quixote Ulysses). Rivista di epica 3, no. 2 (December 31, 2022): 207–36. http://dx.doi.org/10.54103/2724-3346/19520.

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Abstract:
Il saggio indaga il rapporto di Leopardi con la tradizione eroicomica. Partendo dalla giovanile Arte poetica travestita ed esposta in ottava rima, attraverso le tre traduzioni della Ba-tracomiomachia omerica e fino ai tardi Paralipomeni, viene riconsiderata la questione della pre-senza dell’eroicomico nell’opera leopardiana, individuando nuove prospettive di indagine in rapporto agli autori antichi e moderni.
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Roić, Sanja. "LA GINESTRA DI GIACOMO LEOPARDI A CETTIGNE VLADAN DESNICA MEDIATORE DI CULTURA ITALIANA IN MONTENEGRO." Folia linguistica et litteraria XI, no. 30 (2020): 15–33. http://dx.doi.org/10.31902/fll.30.2020.1.

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Abstract:
Nonostante le difficili condizioni materiali in cui si è trovato nel 1954, lo scrittore Vladan Desnica non aveva rinunciato alla propria dignità intellettuale. Alla rinomata rivista culturale Stvaranje di Cettigne lo scrittore ha inviato da Zagabria la propria traduzione de “La Ginestra o il fiore del deserto”, canto tra i più complessi della raccolta poetica di Giacomo Leopardi. Nel momento storico della crisi dei rapporti italo-jugoslavi la rivista Stvaranje ha realizzato un’importante mediazione culturale pubblicando la traduzione del classico italiano, confermando allo stesso tempo lo scrittore Vladan Desnica come eccellente conoscitore della cultura italiana e intellettuale critico.
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Kilibarda, Vesna. "TRADUZIONE MONTENEGRINA DELL’ODE PIEMONTE DI CARDUCCI CRNOGORSKI PREVOD KARDUČIJEVE ODE PIJEMONTU." Folia linguistica et litteraria XI, no. 30 (2020): 35–49. http://dx.doi.org/10.31902/fll.30.2020.2.

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Abstract:
Il presente contributo prende in esame le circostanze in cui nel 1896 fu pubblicata in Montenegro una traduzione dell'ode Piemonte di Carducci, che fino ad oggi è rimasta l'unica versione di questa poesia dal famoso poeta italiano presso gli Slavi del Sud. Inoltre, si tratta dell'unica traduzione dalla lingua italiana del professor Živko Dragović, uno dei pochi traduttori di letteratura italiana in Montenegro fino alla fine dell’Ottocento che non si era formato intellettualmente nelle Bocche di Cattaro o in Dalmazia, dove lingua, letteratura e cultura italiana erano presenti da secoli. La pubblicazione della traduzione dell'ode di Carducci che celebra la dinastia Savoia e la regione piemontese, da cui è stata avviata la lotta per l'unificazione dell'Italia, è legata all'annuncio del matrimonio della principessa montenegrina Jelena Petrovic Njegoš con l’erede al trono italiano Vittorio Emanuele di Savoia, ma anche all'idea del piemontismo montenegrino, che all’epoca era caldeggiata dall’ideologia dinastica e dall’opera poetica del principe montenegrino Nikola I. Nell’articolo approfondiamo anche altri rari contributi su Carducci pubblicati nei periodici montenegrini fino all'inizio della prima guerra mondiale.
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Bianchi, Viola. "Un’edizione milanese della traduzione in latino dei 'Sepolcri' di Ippolito Pindemonte." Prassi Ecdotiche della Modernità Letteraria, no. 7 (December 7, 2022): 297–319. http://dx.doi.org/10.54103/2499-6637/19271.

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Abstract:
Presso la Veneranda Biblioteca Ambrosiana si conserva l’epistolario del letterato milanese Felice Bellotti (1786-1858), all’interno del quale si trova attestazione di un progetto editoriale attuato insieme a Camillo Ugoni per la pubblicazione della princeps, postuma, di una traduzione latina in esametri dei Sepolcri di Ippolito Pindemonte, realizzata da Gerolamo Federico Borgno negli anni Dieci dell’Ottocento ed edita da Resnati nel 1843. L’indagine presentata in questo scritto ha alla base una riflessione sulla possibilità di considerare realmente autoriale la traduzione stampata, alla luce del fatto che in tipografia non giunse l’autografo originale, bensì una trascrizione contenente numerose modifiche introdotte da Bellotti e Ugoni, i quali, tuttavia, pubblicarono il testo con il solo nome di Federico Borgno. I due curatori dell’edizione portarono in primo piano la propria lettura del testo, diversa a seconda della sensibilità testuale di ciascuno. Sono quindi formulate alcune considerazioni riguardanti la traduzione, e in particolare il difficile equilibrio fra la necessaria – ma non sempre rispettata – fedeltà al testo originale e le esigenze stilistiche e prosodiche, trattandosi di una versione poetica.
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DE STASIO, Loreta. "DE STASIO, L. (Universidad del País Vasco): DISCUSSIONE SULLA TRADUZIONE DI ‘QUESTI FANTASMI’, DI E. DI FILIPPO: ‘CON DERECHO A FANTASMA’, VERSIONE SPAGNOLA DI JAIME DE ARMIÑÁN E MESSA IN SCENA DI FERNANDO FERNÁN GÓMEZ." TRANSFER 7, no. 1-2 (January 18, 2022): 105–25. http://dx.doi.org/10.1344/transfer.2012.7.105-125.

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Abstract:
In questo studio ci occupiamo della traduzione in lingua spagnola dell’opera di Eduardo Questi fantasmi (1945), realizzata da Jaime de Armiñán nel 1959 espressamente per la messa in scena ad opera di Fernando Fernán Gómez con il titolo Derecho a fantasma. Già dal titolo, tradotto in spagnolo in modo libero, si vuole fondere lo sconosciuto, il magico, il surreale, il mistero, dell’opera con l’idea di locale familiare —come si diceva una volta delle camere delle pensioni con “uso cucina”—, per trattare in modo umoristico una commedia che serve come metafora universale della crisi dei valori che vive l’uomo del secondo Novecento, anche se ritrae in chiave grottesca la tragedia delle penurie e le disillusioni della Napoli dell’immediato dopoguerra, alla fine degli anni ’40. Il rapporto descritto in questa traduzione è tra la parola di Eduardo, di Jaime di Armiñán e di Fernando Fernán Gómez e le loro poetiche che derivano dalle loro visioni del mondo, del teatro e della vita del loro tempo, e anche dalla loro interpretazione e dalla ricezione di questo testo che propongono al pubblico spagnolo. Gli ultimi due autori sono tra i primi a diffondere l’opera di Eduardo in Spagna e questo esercizio avrà ripercussione nella loro attività.
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Agostini-Ouafi, Viviana. "Fabio Scotto, Il senso del suono. Traduzione poetica e ritmo." Transalpina, no. 18 (August 31, 2015): 222–23. http://dx.doi.org/10.4000/transalpina.1327.

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Elefante, Chiara. "Fabio Scotto, Il senso del suono. Traduzione poetica e ritmo." Studi Francesi, no. 173 (LVIII | II) (September 1, 2014): 411. http://dx.doi.org/10.4000/studifrancesi.1977.

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Alves, Cláudia Tavares. "Leitura e tradução de textos poéticos em aulas de italiano LA." Revista Italiano UERJ 13, no. 1 (October 17, 2022): 13. http://dx.doi.org/10.12957/italianouerj.2022.70750.

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Abstract:
RESUMO: Apesar de ser uma tipologia textual de inegável importância, tanto pela perspectiva da educação literária, quanto pela da educação linguística, a poesia ocupa, nos dias de hoje, uma posição bastante tímida em reflexões sobre ensino e aprendizagem de línguas adicionais (LAs), bem como em documentos de referência, utilizados para pautar as práticas pedagógicas em sala de aula. Partindo de tal constatação, este artigo se dedica a retomar a discussão sobre a presença da literatura em contexto de ensino de LAs, buscando lançar algumas reflexões sobre a pertinência desse tipo de texto em relação às competências linguísticas e socioculturais. O objetivo principal é refletir sobre as potencialidades do uso de textos literários, em específico, de textos poéticos, em aulas de italiano LA. Por isso, em seguida, tais potencialidades serão abordadas especificamente a partir das habilidades de leitura e tradução, dois pontos de apoio para o uso de textos poéticos nesse contexto.Palavras-chave: Ensino de italiano LA. Poesia. Literatura. Leitura. Tradução.ABSTRACT: Pur essendo una tipologia testuale di innegabile importanza, sia dal punto di vista dell'educazione letteraria che dell'educazione linguistica, la poesia occupa attualmente una posizione piuttosto timida nelle riflessioni sull'insegnamento e l'apprendimento delle lingue straniere/seconde lingue (LS/L2), oltre che nei documenti di riferimento, utilizzati per guidare le pratiche pedagogiche. Sulla base di questi risultati, quest'articolo è dedicato a riprendere la presenza della letteratura nel contesto dell'insegnamento di LS/L2, cercando di avviare alcune riflessioni sulla rilevanza di questo tipo testuale in relazione alle competenze linguistiche e socioculturali. L'obiettivo principale è riflettere sulle potenzialità dell'utilizzo dei testi letterari, in particolare dei testi poetici, nelle lezioni di italiano LS/L2. Tali potenzialità saranno affrontate in modo specifico a partire dalle capacità di lettura e traduzione, due punti di supporto per l'utilizzo dei testi poetici in questo contesto.Parole chiave: Insegnamento di italiano LS/L2. Poesia. Letteratura. Lettura. Traduzione. ABSTRACT: Despite being a textual typology of undeniable importance, from the perspective of literary and linguistic education, poetry currently occupies a rather timid position in reflections on teaching and learning additional languages, as well as in reference documents, used to guide pedagogical practices. Based on this finding, this article is dedicated to resuming the discussion about the presence of literature in the context of teaching additional languages, seeking to present some reflections on the relevance of this type of text in relation to linguistic and sociocultural competences. The main objective is to analyze potential uses of literary texts, in particular poetic texts, in Italian classes. Such potentialities will be addressed specifically from the reading and translation skills, two points of support for the use of poetic texts in this context.Keywords: Teaching of Italian as Additional Language. Poetry. Literature. Reading. Translation.
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Iacobucci, Gabriella. "Il lungo viaggio di Ricci: vicende di una traduzione." Italian Canadiana 35 (August 18, 2021): 183–89. http://dx.doi.org/10.33137/ic.v35i0.37226.

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Abstract:
Dopo trent'anni circa dall'uscita della versione italiana di Lives of the Saints, il primo romanzo dello scrittore canadese Nino Ricci, questo articolo intende fare un bilancio di quello che ha significato per l’Autrice tradurre la trilogia di uno scrittore di origine molisana diventato poi uno degli autori più importanti della letteratura italocanadese. In esso si ripercorrono i momenti salienti di questa sua avventura letteraria e umana, spiegando quello che ha compreso, nel frattempo, a proposito della traduzione e del “ritorno”. Lo studio sottolinea inoltre, citando alcuni passi della versione italiana, con quanta originalità di invenzione poetica Ricci sia riuscito a raccontare i sentimenti racchiusi nella voce Nostos.
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Messina, Davide. "Leggere e tradurre Primo Levi: Il poema e l’enunciazione." Forum Italicum: A Journal of Italian Studies 48, no. 3 (August 8, 2014): 452–76. http://dx.doi.org/10.1177/0014585814542930.

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Abstract:
Il saggio propone un modo nuovo di leggere e tradurre la testimonianza letteraria di Primo Levi a partire dalla relazione fra poesia e prosa in Se questo è un uomo. Collegando la poetica della traduzione di Henri Meschonnic con la linguistica dell’enunciazione sviluppata da Émile Benveniste, il saggio cerca di definire e analizzare il “poema dello sterminio” che sottende la scrittura di Levi, mette alla prova i relativi pregiudizi critici della trasparenza della prosa e dell’intraducibilità della poesia, e suggerisce infine una nuova articolazione del “poema sacro” di Dante nello spazio letterario creato dall’impegno etico a portare testimonianza.
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Pusterla, Fabio. "L’inferno è non essere gli altri Scrittura poetica, traduzione e metamorfosi dell’io." Quaderns d’Italià 7 (November 3, 2002): 23. http://dx.doi.org/10.5565/rev/qdi.108.

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Scotti Jurić, Rita, and Lorena Lazarić. "TRADUZIONE E TRADIZIONE. ALCUNE RIFLESSIONI SULLA POESIA DI DANIEL NAČINOVIĆ." Folia linguistica et litteraria XI, no. 30 (2020): 175–93. http://dx.doi.org/10.31902/fll.30.2020.11.

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Abstract:
C’è una differenza sostanziale tra chi si esprime con la lingua standard e chi lo fa in dialetto. Gli studi sulla traduzione della poesia dialettale sono pochi e le prospettive teoriche denunciano per lo più difficoltà implicite in una tale operazione, ma non forniscono modelli operativi soddisfacenti. La domanda che ci si pone è se sia corretto tradurre la poesia ciacava nel dialetto istroveneto o lo si debba fare in italiano standard. Nel saggio si discuteranno le peculiarità della scrittura poetica dialettale di Daniel Načinović: l'espressività della lingua orale legata alla concretezza e all’immediatezza, l'uso frequente di immagini e paragoni, di suoni onomatopeici, di forme allocutive e di modi di dire. In particolare si analizzeranno le tecniche traduttive che permetteranno di recuperare quell'orizzonte antropologico che può essere testimoniato non solo dal ciacavo che lo esprime, ma anche dall'istroveneto che questo mondo lo conosce e lo vive.
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Scotto, Fabio. "Elisa Donzelli, Come lenta cometa. Traduzione e amicizia poetica nel carteggio tra Sereni e Char." Studi Francesi, no. 162 (LIV | III) (November 1, 2010): 590. http://dx.doi.org/10.4000/studifrancesi.6433.

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Giambagli, Anna. "Raymond Queneau, Umberto Eco e gli Exercices de style : linguaggio poetico di creazione e di traduzione." Équivalences 20, no. 1 (1991): 33–54. http://dx.doi.org/10.3406/equiv.1991.1135.

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Tusiani, Joseph, and Giovanni Cecchetti. "Voci di poesia. Saggi di struttura poetica da Dante a Campana con uno studio sulla traduzione." Italica 75, no. 3 (1998): 456. http://dx.doi.org/10.2307/480062.

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Brera, Matteo. "A dialogo con Dante. Possibilità semiotiche e riflessioni sulla traduzione poetica nella prima versione interlineare in lingua inglese dell’Inferno." Incontri. Rivista europea di studi italiani 27, no. 2 (December 31, 2012): 84. http://dx.doi.org/10.18352/incontri.8297.

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Sonzogni, Marco. "Debiti e doni della traduzione poetica: Montale tra T. S. Eliot e Samuel Beckett. Appunti su Montale traduttore e tradotto." Italianist 25, no. 2 (December 2005): 173–207. http://dx.doi.org/10.1179/026143405x77380.

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Melis, Isabelle. "Campanini, Silvia. 2002. Strategie e metodi della traduzione poetica: Christopher Marlowe, William Shakespeare, Andrew Marvell, Edgar Allan Poe, Dylan Thomas, Iain Crichton Smith." Target. International Journal of Translation Studies 16, no. 2 (December 31, 2004): 376–78. http://dx.doi.org/10.1075/target.16.2.14mel.

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Bauzá, Hugo Francisco. "Albrecht, Michael von, Ad scriptores Latinos. Epistulae et colloquia, traduzione poetica e prefazione di Aldo Setaioli, Perugia, Graphe.it Edizioni, 2022, 185 págs., ISBN: 9788893721578." Nova Tellus 41, no. 1 (December 15, 2022): 263–67. http://dx.doi.org/10.19130/iifl.nt.2023.41.1.2300s01x13.

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Brugnolo, Furio. "L’ITALIANO IN EUROPA E L’ETEROGLOSSIA LETTERARIA: UNO SGUARDO SULLE TRADUZIONI (E LE AUTOTRADUZIONI) POETICHE." Istituto Lombardo - Accademia di Scienze e Lettere - Incontri di Studio, May 3, 2019. http://dx.doi.org/10.4081/incontri.2019.472.

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Abstract:
One aspect of the literary heteroglossia in Italian language, which was dealt with only cursorily in my book “La lingua di cui si vanta Amore. Scrittori stranieri in lingua italiana dal Medioevo al Novecento” (2009), is that of the poetic translation and especially of self-translation. While the former is evidenced almost only in the XVII and XVIII centuries (Bachet and Régnier-Desmarais have translated in Italian classical poets, Jagemann and Mathias modern texts), the latter reveal significant examples during the XIX century: Shelley, Platen, Dante Gabriel and Christina Rossetti, etc. All these authors are featured in the present article.
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Della Casa, Martina. "«Impossibile tracciare confini»: Franco Beltrametti e l’arte dell’(auto-)traduzione poetica. Ricerche in corso all’Archivio svizzero di letteratura." Versants. Revista suiza de literaturas románicas 2, no. 66 (November 8, 2019). http://dx.doi.org/10.22015/v.rslr/66.2.8.

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Abstract:
Questo studio è consacrato alla presentazione di una ricerca in corso all’Archivio svizzero di letteratura (ASL) di Berna su un aspetto specifico dell’opera eclettica di Franco Beltrametti (1937-1995), ossia la sua scrittura plurilingue, ambito nel quale rientra anche il suo lavoro di (auto-)traduzione. L’analisi dei suoi scritti (in gran parte inediti) sulla poesia e sulla traduzione e dell’auto-traduzione verso l’inglese della sua prima raccolta – Uno di quella gente condor / One of Those Condor People – permetterà di evidenziare la profonda coerenza del processo traduttivo beltramettiano rispetto a quello creativo ma anche all’ideale poetico da cui entrambi dipendono. Keywords: Beltrametti, plurilinguismo, (auto-)traduzione, poetica, Archivio svizzero di letteratura.
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Guerini, Andréia, and Tânia Mara Moysés. "À SOMBRA DA OUTRA LÍNGUA: POR UMA POÉTICA DA TRADUÇÃO." Cadernos de Letras da UFF 24, no. 48 (July 30, 2014). http://dx.doi.org/10.22409/cadletrasuff.2014n48a139.

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Cerneaz, Sara. "L’"Onegin" di Giovanni Giudici. Dal laboratorio poetico." Versants. Revista suiza de literaturas románicas 2, no. 64 (October 19, 2017). http://dx.doi.org/10.22015/v.rslr/64.2.11.

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Abstract:
Per la prima volta dagli anni Settanta, Joanna Spendel off re un raccontodella traduzione dell’Onegin di Puškin che a lungo l’ha legata a Giovanni Giudici.Ne emerge un ritratto dell’intimo sodalizio con il poeta, ma soprattutto, grazie amateriale inedito, la testimonianza fi no ad ora sconosciuta dell’offi cina di traduzione.Un’occasione unica per entrare nel laboratorio poetico dell’opera che haaccompagnato Giudici per quasi quarant’anni.
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Melis, Valeria. "La Donna, Il Servo E Il Cittadino." Classica Cracoviensia 24 (December 31, 2021). http://dx.doi.org/10.12797/cc.24.2021.24.03.

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Abstract:
In Po. 1454a 16–28, Aristotele afferma che, per essere ben riusciti, tutti gli ἤθη della tragedia devono essere χρηστά, donne e schiavi compresi. L’aggettivo χρηστός, presente solo in questo luogo della Poetica, comporta importanti problemi esegetici e traduttivi, che hanno dato luogo a molteplici interpretazioni e traduzioni del termine. Posti sotto esame i principali tentativi esegetici di χρηστός in Po. 1454a 16–28 dalla metà del Novecento agli anni Duemila, il presente contributo offre una nuova ipotesi esegetica dell’aggettivo, fondandosi sull’analisi del suo valore semantico in alcuni passi delle commedie di Aristofane e dei discorsi degli oratori attici del IV sec. a.C., sulla concezione della natura della donna e dello schiavo che emerge da Aristot. Pol. I 1253b–1260b 24 e sulla menzione aristotelica del personaggio di Menelao dell’Oreste di Euripide come παράδειγμα πονηρίας ἤθους μὴ ἀναγκαίας (Po. 1454a 28–29).
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