Dissertations / Theses on the topic 'TRA'

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1

Giudetti, Anna <1996&gt. "Il rapporto tra Bizantini e Normanni tra XI e XII secolo." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19480.

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Abstract:
L’indagine presentata analizza il rapporto tra Bizantini e Normanni tra XI e XII secolo. La conquista da parte dei Cavalieri del Nord dell’Italia Meridionale non solo determinò la fine dell’egemonia costantinopolitana nel Mediterraneo ma, soprattutto, comportò la nascita di nuovo ordinamento politico e amministrativo sotto il controllo dei nuovi conquistatori dalla Normandia. Per introdurre questo studio si è deciso di trattare la storiografia che, da fine Ottocento fino agli anni Ottanta del Novecento, si è occupata della relazione tra Bisanzio e i nuovi conquistatori normanni e, attraverso l’analisi degli approcci di ricerca sviluppati negli ultimi vent’anni, si è poi cercato di proporre nuovi indirizzi di studio che analizzino la relazione tra le due componenti dal punto di vista etnico e culturale. Grazie alla disamina delle principali fonti bizantine composte tra XI e XII secolo e al confronto di queste ultime con le fonti precedenti, (VI-X secolo), si è indagato il silenzio della storiografia greca in merito alla genesi della conquista normanna, analizzandone le motivazioni politiche, ideologiche e culturali. Tramite la contestualizzazione delle fonti di XI secolo, redatte dai più importanti e illustri esponenti del ceto aristocratico costantinopolitano, Michele Psello e Michele Attaliate, si è esaminato il motivo del rinnovato interesse bizantino nei confronti dei capi normanni e delle loro vicende in terra orientale, fino alla definitiva capitolazione di Bari nel 1071. Mediante lo studio delle principali fonti storiografiche coeve e posteriori al regno di Alessio I Comneno, sono state, quindi, indagate le ripercussioni politiche e ideologiche dell’annus horribilis e della conseguente espansione normanna nei Balcani, esaminando, infine, le motivazioni alla base della definitiva separazione politica e ideologica tra le due componenti nella prima metà del XII secolo.
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2

Diana, Ariele <1996&gt. "Tra separazione e riavvicinamento: il legame tra Stato e religione in Giappone." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/18952.

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Abstract:
Lo scopo dell’elaborato è quello di esplorare l’ambiguità del rapporto tra lo Shintō e lo Stato giapponese attraverso la storia del loro legame, la Costituzione e alcuni casi giudiziari. Verranno innanzitutto forniti gli strumenti per comprendere il concetto di religione in Giappone e verrà percorso lo sviluppo dello Shintō come religione autoctona, con particolare attenzione nei confronti dell’istituzione dello Shintō di Stato, la Costituzione del 1889 che ne facilitò l’ascesa e il pensiero dei kokugakusha che ne rafforzò la legittimità politica. Si proseguirà poi con l’analisi storico-giuridica del periodo postbellico e dei cambiamenti incorsi nel tessuto sociopolitico giapponese. Il focus si sposterà sulla Costituzione del 1947, sulla sua particolare genesi e su alcuni materiali educativi usati per promuovere i suoi contenuti e i suoi valori e sulla cosiddetta “Direttiva sullo Shintō”, finalizzata a laicizzare il Giappone. Seguirà un’analisi di alcuni casi giudiziari che vedono direttamente coinvolto il rapporto tra Stato e Shintō e i dettami costituzionali in merito, focalizzandosi sulle interpretazioni di questi ultimi e sull’assenza di una presa di posizione chiara da parte della Corte Suprema giapponese. Verrà infine esaminata la proposta di riforma costituzionale del Partito liberal democratico giapponese, supportata da gruppi di natura conservatrice come il Nippon Kaigi, per quanto riguarda gli articoli 20 e 89 della Costituzione, e si rifletterà sulle implicazioni di tale proposta in ambito educativo.
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Travaglia, Anna <1990&gt. "Le fusioni tra Comuni." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/5687.

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Abstract:
La tesi è volta ad analizzare e sviluppare il fenomeno delle fusioni tra Comuni osservando quanto avvenuto all'estero e in Italia attraverso qualche caso studio. Da una trattazione teorica sui temi del decentramento e del federalismo fiscale, si analizza poi la normativa italiana sulle forme associative e di cooperazione tra gli enti locali, per infine approfondire le fusioni tra Comuni.
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Morgione, Maria Laura. "Stretta tra due Mondi. La Transnistria tra identità del passato e incertezza del futuro." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8221/.

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Abstract:
La tesi si sviluppa attorno a 6 capitoli che, ripercorrendo le peculiarità storiche, linguistiche ed economiche di Moldova e Transnistria, tenteranno di mettere in luce i contrasti salienti del rapporto tra Chişinău e Tiraspol. Il capitolo 1 si concentra sulla comparazione di alcune fonti (provenienti da est e da ovest) che hanno ricostruito la storia della Moldova della Grande Romania e della Moldavia sovietica. In tal modo sarà possibile dimostrare che la regione di interesse è stata oggetto di una manipolazione intenzionale del proprio passato asservita ai centri di potere che miravano alla supremazia del territorio. Il capitolo 2 ripercorre le fasi dell’epoca di industrializzazione della Transnistria che, a partire dagli anni ’90, si suppone abbia permesso a Tiraspol di sganciarsi de facto dal governo moldavo. Il capitolo 3 si sofferma sui motivi che spinsero la popolazione del Dnestr ad appoggiare la secessione trascinandola nel conflitto del 1992. Una volta tracciata la cornice storica lungo i capitoli 1, 2 e 3, il capitolo 4 presenterà il multiforme panorama linguistico dell’attuale Repubblica Moldova soffermandosi sul ruolo della lingua russa, scintilla della secessione transnistriana. Il capitolo 5 offre uno spunto di riflessione sull’incidenza di Mosca nella separazione moldava per mezzo di uno studio dell’economia della Transnistria. Il capitolo 6, infine, rivela che gli argomenti trattati nel corso dei 5 capitoli precedenti sono tutti tasselli imprescindibili dell’identità nazionale transnistriana e permette di muovere alcune ipotesi sui metodi attuati da Tiraspol per garantire la fedeltà nazionale della propria popolazione facendo perno sul controllo dei mass media.
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5

Vettor, Cristina <1992&gt. "Tradizione orale veneta tra campagna e montagna. Uno studio comparativo tra Treviso e Cadore." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21751.

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Abstract:
Il lavoro presenta dapprima una prospettiva del genere fiaba e dei tratti principali che la caratterizzano. Da una panoramica generale si giunge progressivamente ad analizzare realtà sempre più ristrette: ad una presentazione della tradizione orale veneta fa seguito uno studio particolareggiato di realtà più intime, quella della campagna del territorio trevigiano e quella montanara dei paesi del Cadore. La ricerca è frutto dell'incontro con interlocutori appartenenti ad ogni fascia d'età e ne vengono riportate le esperienze del vissuto e la memoria di tempi lontani. Infine, si vuole offrire uno spaccato della società odierna e delle modalità di trasmissione delle tradizioni orali in epoca di pandemia, con racconti nuovi ed inediti, che si presentano come occasione di evasione da una realtà opprimente e limitativa. Si presenta, dunque, un'analisi delle tradizioni orali a partire dal patrimonio culturale tradizionale (fiabe antiche, conosciute e trasmesse di generazione in generazione sino ai giorni nostri) fino a scoprire nuovi repertori, formulati ex novo da autori emergenti, produttori di una favolistica contemporanea e attuale.
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6

GERBINO, Filippo Maria. "CIVILTÀ PLASTICA TRA ARTE E MANUFATTO La Ceroplastica in Sicilia tra '700 e '800." Doctoral thesis, Università degli Studi di Palermo, 2014. http://hdl.handle.net/10447/91220.

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Balacca, Federico. "Tecnologie per telecomunicazioni tra veicoli." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Abstract:
Al giorno d’oggi le vetture offrono un gran numero di servizi che tempo fa non erano nemmeno immaginabili, a partire dalla sicurezza passiva fino ad arrivare alla guida semi-autonoma. Tutto questo è reso possibile grazie all’evoluzione tecnologica ed in particolare grazie ad un gran numero di sensori e centraline che raccolgono e si scambiano continuamente dati su qualunque parametro operativo del veicolo. Lo scopo di questa tesi è quello di fornire le informazioni basilari sui principali standard e tecnologie che permettono la comunicazione tra veicoli ed infrastrutture. Successivamente verrà mostrato come la raccolta di dati durante le competizioni motoristiche possa risultare fondamentale per il miglioramento della performance grazie alla telemetria.
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8

Alì, Laura. "Restauro tra Storia e Progetto." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amslaurea.unibo.it/2118/.

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Abstract:
Il mio elaborato finale si chiama “Restauro tra storia e progetto”, in cui rimetto a sistema, quanto appreso nelle materie di restauro, partendo dal laboratorio di restauro, dove la Prof. Antonella Ranaldi ci ha fatto trattare il complesso monumentale dell’ex convento di Sant’ Agostino a Cesena. Partendo da una lunga ricerca bibliografica, abbiamo individuato gli interventi da effettuare sul prospetto lungo via delle Mura di Sant’ Agostino ed effettuato il rilievo che ci ha permesso l’elaborazione del progetto. Gli interventi realizzati nel corso dei secoli costituiscono un esempio inquietante perchè se pure con esiti diversi ed in parte anche positivi, hanno però complessivamente portato alla situazione attuale, ormai compromessa per la definitiva perdita di molte interessanti tracce storiche. Data l'impossibilità di restituire al prospetto la sua immagine originaria abbiamo deciso di effettuare la sagramatura, che ha cancellato le stratificazioni che si sono succedute nei vari periodi storici. Abbiamo dato al prospetto una nuova immagine, riportando il prospetto ad un periodo storico non esattamente datato. L'illuminazione di questa preziosa facciata ha voluto essere un elemento discreto, capace di porre in risalto gli elementi architettonici e consentire, anche al calare del sole, un'intensa esperienza emotiva. In ogni caso si vuole evitare una scenografia serale eccessiva o artificiosa , e illuminare la facciata in maniera uniforme. Per fare questo si sono scelti apparecchi di illuminazione dotati di ottica asimmetrica, in modo da indirizzare il fascio di luce solo sulle superfici da illuminare e di ridurre così al minimo l'inquinamento luminoso. L'illuminazione omogenea della facciata in mattoni avviene attraverso riflettori con ottica larga, vetro allungante in verticale e schermo antiabbagliamento, posizionati su appositi pali (due pezzi per palo, paralleli alla facciata) situati dall'altra parte della strada di via delle mura. Mentre le lesene e il basamento sono illuminati da riflettori con condensatore ottico incassati nel terreno o nascosti nella parte superiore della cornice, con distribuzione della luce per un'altezza di circa 7 metri. Si è scelto di utilizzare sorgenti a luce bianca per mettere in risalto i materiali della facciata, senza alterarne i colori già di per se saturi. Abbiamo previsto nonostante lo stato di degrado, di recuperare il portone e le porte. Le parti mancanti vengono integrate con parti in legno della stessa essenza. Tutte le forature verranno poi tamponate con adeguati stucchi. Si ritiene fondamentale, in termini di restauro conservativo, mantenere ogni elemento che ancora sia in grado di svolgere la sua funzione. E' evidente in facciata il filo dell'impianto elettrico. E' stato pensato di farlo scorrere all'interno di una canalina, di dimensioni 4,5 x 7 cm, posizionata sopra il cornicione, nascosta alla vista del prospetto. Le gronde e i pluviali sono stati sostituiti durante l'ultimo intervento di rifacimento delle coperture, tuttavia non è stato studiato un posizionamento adeguato dei pluviali. Infatti, alcuni di questi, sopratutto quelli del prospetto principale sono posizionati senza alcun ordine. In alcuni casi i pluviali risultano essere scarsi con conseguente allagamento delle gronde e colate di acqua piovana sul muro. Nel nostro progetto si prevede di posizionare gli scarichi delle gronde sui lati, in maniera tale da non ostruire la facciata, inoltre vengono aumentati i pluviali per la gronda più alta. La seconda parte riguarda il restauro del borgo di Castelleale, che abbiamo trattato con il Prof. Andrea Ugolini nel laboratorio di sintesi finale. Il tema del corso ha previsto una prima fase di studio comprendente la ricerca storica e bibliografica, l’inquadramento dell’oggetto nel contesto urbano, la redazione delle piante di fase e ricostruzioni planivolumetriche nelle varie fasi storiche. Nella seconda fase abbiamo effettuato il rilievo, fatto foto esterne e interne di dettaglio per l’inquadramento del tema e delle sue caratteristiche architettoniche, studiato le principali cause di degrado e alterazione dei materiali da costruzione redigendo le tavole del degrado e dello stato di conservazione. Nella fase progettuale abbiamo deciso di effettuare un minimo intervento sul rudere, ripristinando la copertura crollata attraverso una copertura moderna sostenuta da pilastri, che vanno a costituire una struttura staccata rispetto al rudere. La terza parte riguarda l’efficienza energetica, il tema che ho affrontato sotto la guida del Prof. Kristian Fabbri in occasione dell’elaborato finale.
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FIERRO, Massimiliano. "Tra le immagini: l'intervallo cinematografico." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2008. http://hdl.handle.net/10446/38.

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COPPARI, RAFFAELA. "Tra emozione e marketing territoriale." Doctoral thesis, Università IUAV di Venezia, 2012. http://hdl.handle.net/11578/278536.

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Bonini, Gianluca <1967&gt. "Contaminazioni tra arte e architettura." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amsdottorato.unibo.it/4979/1/GIANLUCA_BONINI_TESI.pdf.

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Abstract:
Il concetto di contaminazione fra architettura ed arti plastiche e figurative è molto antico. La dicotomia arte-architettura, sancita in via definitiva con il moderno museo di spoliazione napoleonica, non può che essere considerata una variazione neo-tecnicista sulla quale, non sempre giustamente, sono andati assestandosi gli insegnamenti delle scuole politecniche. Non così è sempre stato. Come il tempio greco può essere considerato un’opera plastica nel suo complesso, esempio tra i primi di fusione tra arte e architettura, moltissimi sono gli esempi che hanno guidato la direzione della ricerca che si è intesa perseguire. Molti sono gli esempi del passato che ci presentano figure di architetto-artista: un esempio fra tutti Michelangelo Buonarroti; come per altro non è nuovo, per l’artista puro, cimentarsi nella progettazione dello spazio architettonico o urbano, o per l'architetto essere coinvolto dalle indagini della ricerca artistica a lui contemporanea dalla quale trarre suggestioni culturali. Le rappresentazioni dei linguaggi visivi sono il frutto di contaminazioni che avvengono su diversi livelli e in più direzioni. Spesso le ricerche artistiche più significative hanno anticipato o influenzato il mondo del design, dell’architettura, della comunicazione. L’intenzione della ricerca è stata quindi approfondire, attraverso un viaggio nel Novecento, con particolare attenzione al Secondo Dopoguerra, i fenomeni culturali che hanno prodotto i più significativi sviluppi stilistici nell’ambito della ricerca e del rinnovo del linguaggio architettonico. Il compito, parafrasando Leonardo Benevolo, non è stato quello di elencare le singole battute della discussione ma di riconoscere gli interventi fruttuosi a lunga scadenza. Mutuando gli insegnamenti della scuola del Bauhaus, arte e architettura sono state affiancate perché considerate espressioni strettamente relazionate di coevi fenomeni culturali. L’obiettivo ha puntato all’individuazione dei meccanismi delle interazioni tra discipline, cercando di delineare il profilo della complessità dell’espressione del contemporaneo in architettura.
The concept of contamination between visual and figurative arts and architecture is very old. The dichotomy of art and architecture, sanctioned definitively with the modern museum of Napoleonic looting, can only be considered a variation on the neo-technicism who, not always rightly, have been settling the teachings of the polytechnics. It has not be the same during the time. As the greek temple can be seen as a plastic work as a whole, as one of the first fusion between art and architecture, many are the examples that have guided the direction of the pursued research. There are many example from the past which introduce the figure of artist-architect: an exemple of all Michelangelo Buonarroti; is not unusual, for pure artist, to engage in the design of architectural or urban space, as well as, for architect to be involved by the investigation of his own contemporary artistic research and to draw inspiration from it. The representation of visual languages are the result of contaminations occurring at different levels from different directions. Often the most significant artists research have put forward and influenced the world of design, architecture, or communication. Therefore the inner intention of the research was to deepen, through a travel into the twentieth century, with particular attention to the Second World War period, the cultural phenomena which produced the most significant stylistic developments in research and the renewal of architectural language. The task, paraphrasing Leonardo Benevolo, was not to list individual steps of the discussion but to identify that contributions which follow active development. Starting from Bauhaus school lesson, art and architecture have been joined because considered closely related expressions of contemporary cultural phenomena. The target was to identify mechanisms and interactions between disciplines, trying to delineate the complex profile of contemporary architecture.
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Bonini, Gianluca <1967&gt. "Contaminazioni tra arte e architettura." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amsdottorato.unibo.it/4979/.

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Abstract:
Il concetto di contaminazione fra architettura ed arti plastiche e figurative è molto antico. La dicotomia arte-architettura, sancita in via definitiva con il moderno museo di spoliazione napoleonica, non può che essere considerata una variazione neo-tecnicista sulla quale, non sempre giustamente, sono andati assestandosi gli insegnamenti delle scuole politecniche. Non così è sempre stato. Come il tempio greco può essere considerato un’opera plastica nel suo complesso, esempio tra i primi di fusione tra arte e architettura, moltissimi sono gli esempi che hanno guidato la direzione della ricerca che si è intesa perseguire. Molti sono gli esempi del passato che ci presentano figure di architetto-artista: un esempio fra tutti Michelangelo Buonarroti; come per altro non è nuovo, per l’artista puro, cimentarsi nella progettazione dello spazio architettonico o urbano, o per l'architetto essere coinvolto dalle indagini della ricerca artistica a lui contemporanea dalla quale trarre suggestioni culturali. Le rappresentazioni dei linguaggi visivi sono il frutto di contaminazioni che avvengono su diversi livelli e in più direzioni. Spesso le ricerche artistiche più significative hanno anticipato o influenzato il mondo del design, dell’architettura, della comunicazione. L’intenzione della ricerca è stata quindi approfondire, attraverso un viaggio nel Novecento, con particolare attenzione al Secondo Dopoguerra, i fenomeni culturali che hanno prodotto i più significativi sviluppi stilistici nell’ambito della ricerca e del rinnovo del linguaggio architettonico. Il compito, parafrasando Leonardo Benevolo, non è stato quello di elencare le singole battute della discussione ma di riconoscere gli interventi fruttuosi a lunga scadenza. Mutuando gli insegnamenti della scuola del Bauhaus, arte e architettura sono state affiancate perché considerate espressioni strettamente relazionate di coevi fenomeni culturali. L’obiettivo ha puntato all’individuazione dei meccanismi delle interazioni tra discipline, cercando di delineare il profilo della complessità dell’espressione del contemporaneo in architettura.
The concept of contamination between visual and figurative arts and architecture is very old. The dichotomy of art and architecture, sanctioned definitively with the modern museum of Napoleonic looting, can only be considered a variation on the neo-technicism who, not always rightly, have been settling the teachings of the polytechnics. It has not be the same during the time. As the greek temple can be seen as a plastic work as a whole, as one of the first fusion between art and architecture, many are the examples that have guided the direction of the pursued research. There are many example from the past which introduce the figure of artist-architect: an exemple of all Michelangelo Buonarroti; is not unusual, for pure artist, to engage in the design of architectural or urban space, as well as, for architect to be involved by the investigation of his own contemporary artistic research and to draw inspiration from it. The representation of visual languages are the result of contaminations occurring at different levels from different directions. Often the most significant artists research have put forward and influenced the world of design, architecture, or communication. Therefore the inner intention of the research was to deepen, through a travel into the twentieth century, with particular attention to the Second World War period, the cultural phenomena which produced the most significant stylistic developments in research and the renewal of architectural language. The task, paraphrasing Leonardo Benevolo, was not to list individual steps of the discussion but to identify that contributions which follow active development. Starting from Bauhaus school lesson, art and architecture have been joined because considered closely related expressions of contemporary cultural phenomena. The target was to identify mechanisms and interactions between disciplines, trying to delineate the complex profile of contemporary architecture.
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Chiarello, Gabriella. "Rumor: Tra Catania e Orleans." Thesis, Università degli Studi di Catania, 2011. http://hdl.handle.net/10761/254.

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Abstract:
Nel caso d'Orleans come in quello di Catania non si segnala alcuna misteriosa sparizione, i fatti non sono realmente accaduti: il rumor crea l'evento. Come in un sogno in cui fantasia e realta' si confondono, la memoria collettiva si appropria del mito fluttuante, lo ancora alla realta', e di quello si serve per gridare a gran voce il proprio turbamento e le proprie contraddizioni. Tutto cio' allora sembra essere prova del fatto che quelle contraddizioni e quei turbamenti in realta' non abbandonano mai il corpo sociale ma da questo vengono riprese ed esternate quando una lettura del contesto da parte degli attori viene interpretata come sovraccarico d'ambivalenza. E' chiaro che espressa in questi termini la lettura contestuale non sara' mai espressione di una crisi oggettiva: due citta', contesti differenti, contraddizioni differenti. Ma la questione nodale sembra essere un'altra. Due citta' con contesti e contraddizioni differenti alle spalle, in tempi lontani l'una dall'altra adottano lo stesso modo di procedere: una forza mitopoietica accomuna le due citta'. Se dunque la lettura e la conseguente interpretazione del contesto sono lasciate agli attori e trovano senso se inserite in quel contesto, il ricorso a spiegazioni dal carattere mitologico e la ricerca di colpevoli potrebbero invece accomunare l'intera societa'.
In the case of Orleans as in Catania, no mysterious disappearance has been reported, the facts did not really happen: the rumor creates the event. As in a dream in which fantasy and reality mingle, the collective memory takes possession of the floating myth anchoring it to reality using it to shout loudly its own disturbance and contradictions. Then everything seems to be evidence that those contradictions and disturbances actually never leave the social body but these are recovered and expressed when a reading of the context by the actors is interpreted as overload of ambivalence. It is clear that the contextual reading expressed in these terms will never be expression of an "objective" crisis: two cities, different environments, different contradictions. But the crucial issue seems to be different. Two cities with different contexts and contradictions behind, in distant times one to the other, take the same approach: a mythopoeic force unites the two cities. If the reading of the context and its interpretation is left to the actors and finds direction when put in that context, then the use of mythological explanations and the search for culprits could unite the entire society.
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PALUMBO, Donatella. "Le relazioni asimmetriche tra imprese." Doctoral thesis, Università degli studi del Molise, 2015. http://hdl.handle.net/11695/66357.

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Abstract:
Il presente lavoro trae origine da un interrogativo: ha senso elaborare una teoria sul “terzo contratto”, con riferimento alla disciplina dei rapporti tra imprese dotate di diseguale forza contrattuale? La questione si dipana lungo tre capitoli, attraverso un percorso che inizia con alcune riflessioni intorno al contratto asimmetrico, nel contesto della giustizia contrattuale, prosegue con l’approfondimento della teorica sul “terzo contratto”, prestando particolare attenzione ai referenti normativi su cui la stessa si basa (l’abuso di dipendenza economica, i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali e la legge sul franchising), ed infine approda alle nuove tendenze normative, in ordine soprattutto alla disciplina speciale delle relazioni commerciali nel settore agroalimentare. Un tragitto lungo il quale si intrecciano approfondimenti di tipo dottrinario e pronunce giurisprudenziali, nella convinzione che un istituto può davvero essere compreso se analizzato a tutto tondo, anche nelle applicazioni concrete con cui ogni operatore della giustizia si confronta. Un viaggio nell’ordinamento italiano ed europeo, alla ricerca delle ragioni di una sempre maggiore tutela dell’imprenditore debole, e nell’ordinamento anglosassone, che viene richiamato attraverso note comparative, per il cui approfondimento si è svolto un periodo di studio e di ricerche presso l’Institute of European and Comparative Law, della facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Oxford. Una risposta: nuovi possibili referenti normativi alla teoria del “terzo contratto”. La recente disciplina delle relazioni commerciali in materia di cessione di prodotti agricoli e agroalimentari apre un varco alla costruzione della teoria, che nell’articolo 62 del decreto Cresci Italia trova un ulteriore riferimento, e viene accolta con favore, soprattutto per la rinnovata centralità assunta dal sistema agroalimentare, come dimostrato in questi giorni dall’Expo 2015. Una prospettiva attraverso la quale l’obiettivo finale deve essere chiaro: approntare una tutela sempre crescente all’imprenditore debole, preservando al contempo logiche di efficienza del mercato ed istanze di giustizia contrattuale.
This essay tries to answer the following question: is it theoretically and practically correct to formulate a theory on “terzo contratto” with respect to the body of rules that regulate affairs between businesses with an unequal bargaining power? This three chapter long work begins with some considerations on the asymmetrical contract in the context of contractual jurisprudence and continues by examining the theoretical framework around the “terzo contratto”, with a special focus on the specific laws it hinges on (abuse of economic dependence, laws on late payments in commercial transactions and on franchising). Finally, the work focuses on the latest approaches in regulation, with a particular regard to agroindustrial business law. Both doctrinal and jurisprudential evidences are presented, for we believe that only a holistic approach can help fully present the subject. This especially holds with respect to the practical implications that arise to the attention of law operators. The work tries to understand the reasons behind the increasing safeguards for the business negatively subjected to disproportionate contractual power within the Italian and European legal framework; mainly for comparison purposes, the work will refer to the British framework too, drawing from the wealth of researching experience acquired during the visiting term at the Institute of European and Comparative Law at the University of Oxford. Finally, the work gets to a possible conclusion on the new governing bodies of the “terzo contratto”. The most recent developments of jurisprudence on the contractual relationships arising from the sale of agricultural goods and food processing creates enough background for a theory to be built upon. This is particularly true in light of the clause 62 of Italian bill “Cresci Italia”, which favours the approach not least for the renewed importance of the agroindustrial sector and its related food processing sector, of which the current Expo 2015 is a visible proof. The ultimate purpose of such a theory needs to be set clear: to protect one party from the inherent weak position arising from asymmetrical contractual relations, yet at the same time to safeguard general instances of contractual justice and its free market principles.
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Savi, Alessia <1971&gt. "Ontologia tra Oriente e Occidente." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2004. http://hdl.handle.net/10579/843.

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Abstract:
Le lingue sono come dei ghiacciai: anche se non hanno mantenuto la medesima forma del passato, tuttavia mantengono e preservano in sé i 'detriti' di ciò che hanno passato e superato. Per questo ritengo che confrontare diversi ceppi linguistici sia il modo più efficace di rintracciare i percorsi del pensiero, ed in particolare, i percorsi dell'ontologia. Nella fattispecie, infatti, il mio intento era studiare il comportamento del verbo essere, in quanto in esso si scorge il percorso del concetto dell'essere, ovvero dell'ontologia stessa. Nel linguaggio ogni relazione è relazione di soggetto e predicato. In quanto anche le forme più complesse di relazione sono riconducibili al pensare e al dire che qualcosa è predicato di qualcosa, quella tra soggetto e predicato rimane la forma fondamentale di relazione. Il linguaggio e il pensiero sono sempre costituiti dall'affermazione che qualcosa è qualcosa. Secondo Aristotele, dal momento che ogni verbo è riconducibile all'essere, il verbo di ogni logos è il verbo essere. Ma si può parlare di ontologia anche al di fuori del concetto greco dell'essere. L'affermazione dell'ambiguità ontologica del linguaggio non metafisico risiede nel fatto che un linguaggio di questo tipo non include l'esplicitazione del profondo senso dell'essere. Il rapporto tra un linguaggio di questo tipo e il senso esplicitato dell'essere è quindi sempre un confronto tra due linguaggi diversi, e non un'interpretazione di quel primo linguaggio. E nemmeno si può risalire al senso ontologico implicito di un linguaggio a partire dalla sua semantica esplicita. Dal momento che la semantica esplicita non è la semantica ontologica. Ciò che è esplicito, all'interno di un linguaggio non metafisico, è solo l'ambiguità del senso ontologico. Nei ceppi linguistici indoeuropeo e semitico, entrambi parte dell'Occidente, la fiducia nella creatio ex nihilo ha portato alla concezione e all'interpretazione di un essere metafisico che garantisca questa creatio (anche se nel ceppo semitico c'è una distinzione tra i due verbi: l'essere di dio e l'essere del creato, che invece nel ceppo indoeuropeo convivono nello stesso verbo essere. Nella lingua cinese che, almeno nella sua parte scritta non è stato soggetta a modificazioni, i diversi significati dell'essere hanno anche - diverse forme e questo dualismo tra essere fisico e metafisico si trasforma in una molteplicita di forme a seconda della funzione specifica che esso ricopre. Languages are like glaciers: even if they have changed in the course of time, they retain and preserve Within themselves the 'drift' of whatever they have gone through and got past. For this reason I believe that a comparison between different language families is the best way to trace the developments of thought, and especially of ontology. In this case, my intention was to study how the verb 'to be' is used, as in its use one can detect the development of the concept of being, i.e. of ontology itself. Every relation in speech is a relation between a subject and a predicate. As even the most complex types of relationship can be reduced to the thought and statement that something is a predicate of something else, the relationship between subject and predicate is the most fundamental type of relation. Speech and thought are always informed by the assertion that something is something else. According to Aristotle, as every verb has a connection with being, in every logos the verb is the verb 'to be'. But it's possible to talk on ontology even setting aside the Greek concept of being. The assertion of the ontological ambiguity of all non-metaphysical language is based on the fact that such a language doesn't include the explicitation of being's deep meaning. The relationship between such a language and being's explicitated meaning is therefore always the outcome of a comparison between two different languages, not an interpretation of that former language. Nor can one trace the ontological meaning inherent in a language taking as a starting point its explicit semantics, because the explicit semantics isn't the ontological semantics. What is explicit in a non metaphysical language is only the ambiguity of the ontological meaning. In the indoeuropean and Semitic language families, both part of the West, the belief in the the creatio ex nihilo has led to the conception and understanding of a metaphysical being who could guarantee this creatio (even though in the Semitic families there is a distinction between the two verbs conveying god's being and the being of everything created, which in the european languages are expressed by the same verb). In Chinese, which in its written form hasn't changed, the various meanings of 'to be' are expressed by different forms and this dualism between physical and metaphysical being is articulated in a variety of forms according to the specific function it fulfills.
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Stincone, Gianluca <1989&gt. "Bildungsroman tra Europa e Cina." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/3180.

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Abstract:
Il lavoro di tesi analizza il romanzo di formazione europeo e cinese. L'elaborato è strutturato in tre capitoli, anche se fondamentalmente si struttura in due sezioni principali. La prima sezione presenta in breve il romanzo di formazione europeo, analizza alcune delle opere rappresentative del genere letterario. Inoltre in questa prima sezione verranno brevemente presentati gli autori e i contesti storici dei romanzi analizzati. Per un analisi più approfondita verranno direttamente citati i testi europei. La seconda sezione si concentra sul contesto storico e letterario del Bildungsroman cinese dell'epoca Qing fino all'epoca contemporanea. In questa seconda sezione verranno inserite le traduzioni degli articoli accademici e un breve estratto del libro Il maestro della notte dello scrittore Bai Xianyong. In ultima analisi verrà effettuata una comparazione tra i due generi in ambito storico, sociale e culturale.
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Pompignoli, Luca <1991&gt. "Dibattito tra Spettri e Robot." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/20033.

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Abstract:
Agli inizi della modernità in Cina, nel contesto della narrativa fantastica, si possono osservare due avvenimenti che sembrano quasi un commentario del cambiamento culturale durante il periodo dei tardi Qing: Da un lato, il millenario genere della letteratura zhiguai, le raccolte di racconti del paranormale, dopo una breve epoca di rinascita finisce per declinare fino a scomparire; dall'altro, il nuovo e ancora giovane genere della letteratura fantascientifica giunge da Occidente e viene presto adottato all'interno della cultura cinese, dando il via ad una storia che continua tutt'oggi, con il genere al massimo della sua popolarità. Possiamo affermare che vi sia un collegamento tra questi due avvenimenti? Possiamo confrontare come questi due generi della narrativa cinese, in apparenza antitetici, possano invece dimostrare delle somiglianze? Potremmo affermare che, nel contesto di abbandono della tradizione antica a favore della modernità, la fantascienza cinese è andata ad occupare quella nicchia narrativa che è stata lasciata vacante dalla scomparsa del zhiguai? L'elaborato in particolare si sofferma su alcuni autori che sono stati particolarmente importanti per i rispettivi generi, tra cui i ribelli del calibro di Yuan Mei e di Han Song.
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Naldoni, Celeste <1987&gt. "SHINNYOEN TRA AVANGUARDIA E CONSERVATORISMO." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21475.

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Abstract:
Shinnyoen è un Nuovo Movimento Religioso giapponese buddhista. Nonostante Shinnyoen si promuova come un movimento tecnologico, all’avanguardia, dinamico e capace di adattarsi perfettamente ai vari contesti in cui si trova, non sempre i cambiamenti avvengono facilmente a causa di elementi conservatori, legati alla tradizione, al buddhismo Shingon e alla sua forte identità giapponese. Durante il campo di ricerca etnografica, durato poco più di un anno all’interno delle comunità dei templi Shinnyo di Tachikawa e Milano, ho constatato la presenza di una continua alternanza di elementi più adattivi e altri più conservatori. Lo scoppio della pandemia di Sars-CoV-2 obbligò Shinnyoen a trovare nuovi modi di praticare per i suoi fedeli impossibilitati a recarsi nei templi e in questo contesto la dicotomia tra adattabilità e conservatorismo, presente nel movimento, rivelò ulteriori questioni. Questa ricerca si concentra sull’analisi di questi aspetti e queste dinamiche.
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TAMMARO, PASQUALE. "ACCORDI DI COESISTENZA TRA MARCHI." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2017. http://hdl.handle.net/2434/465718.

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Abstract:
Gli accordi di coesistenza sono strumenti molto diffusi per la composizione di controversie attuali o potenziali. Presentano tuttavia ancora molti interrogativi irrisolti. Il lavoro analizza alcune tematiche chiave che hanno interessato o che tuttora interessano gli accordi di coesistenza, considerando in primo luogo il punto di vista dell’ordinamento italiano, facendo anche ricorso alla comparazione con l’esperienza e le soluzioni offerte dagli ordinamenti di altri paesi. Viene in primo luogo analizzato il tema della validità degli accordi di coesistenza: un tempo considerati nulli, sono stati successivamente riconosciuti validi sia dalla dottrina che dalla giurisprudenza, con prospettazioni poi assecondate anche dal legislatore. Viene inoltre analizzato il contenuto tipico degli accordi di coesistenza, con una rassegna delle principali obbligazioni (limitazioni merceologiche, spartizioni territoriali, modifiche all’aspetto grafico o denominativo del segno, etc.), e sono individuati i profili critici sui quali più frequentemente le parti possono trovarsi successivamente a discutere. È infatti noto l’adagio secondo cui gli accordi di coesistenza sarebbero i sistemi più diffusi per risolvere controversie attuali, rinviando la lite a controversie future. Il lavoro approfondisce inoltre il tema della rilevanza degli accordi di coesistenza rispetto ai terzi, e i problemi che possono scaturire dalla qualificazione giuridica degli accordi di coesistenza quali i contratti aventi efficacia meramente obbligatoria, e quindi vincolanti solo per le parti che lo hanno sottoscritto. Infine, viene esaminato l’atteggiamento dell’EUIPO e dell’UIBM rispetto agli accordi di coesistenza, nello specifico nell’ambito delle procedure di opposizione. Nell’ordinamento italiano il tema è ancora pressoché inesplorato, e risulta solo un caso portato all’attenzione dell’UIBM che ha avuto esiti opposti nei due gradi di giudizio davanti alla Divisione di Opposizione e alla Commissione Ricorsi.
Trademark co-existence agreements are very popular tools to avoid/settle trademark disputes. However, many questions concerning these agreements remain unanswered. This thesis explores some of the most relevant issues from an Italian legal standpoint and the solutions offered by other countries. The thesis starts by analysing the issue of the validity of co-existence agreements (they were once considered void, were then accepted as valid by some courts and then finally also by the legislator). The thesis then analyses the typical content of co-existence agreements, with an overview of the main provisions (limitation to products and services, territorial divisions, modifications to the signs, etc.), with a focus on some wording that the parties may have further discussions on. Also examined is the relationship between co-existence agreements and third parties and the issues that can arise from the legal qualification of co-existence agreements as being binding only on the parties to it. The thesis closes with an analysis of the impact of co-existence agreements in opposition proceedings by examining the European and Italian trademark offices’ main caselaw.
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RUGGERO, ALESSANDRA. "Pratiche abitative tra territori, appartenenze e cittadinanza : tre casi studio tra Roma, Milano e Padova." Doctoral thesis, Università IUAV di Venezia, 2010. http://hdl.handle.net/11578/278608.

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Barbieri, Claudia <1986&gt. "Le mutilazioni genitali femminili: tra la tutela dei diritti umani e lo "scontro tra culture"." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4383.

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Abstract:
Il presente lavoro approfondisce il fenomeno delle mutilazioni genitali femminili (MGF), evidenziandone i molteplici aspetti che richiamano uno “scontro tra culture”, che non solo è presente ma ha anche una valenza fondamentale per riuscire a comprendere come poter tutelare davvero i diritti di bambine e donne. È presentato il fenomeno delle MGF, nei suoi diversi elementi di complessità. A partire dalle 4 tipologie in cui sono generalmente suddivise le MGF è già evidente come esse comprendano interventi sui genitali femminili molto differenti tra loro in termini di invasività. Sono descritte poi alcune caratteristiche che accumunano la maggior parte delle MGF, tra cui i “significati” di appartenenza alla propria comunità che esse rappresentano. Inoltre è analizzata l’evoluzione della terminologia, che ha coinvolto anche le istituzioni, ovvero il passaggio da “circoncisioni” a “mutilazioni”. La ricerca prosegue approfondendo le origini incerte delle MGF, dovute anche alla diffusione in aree distanti tra loro e alla differente radicalità delle pratiche tra i paesi e all’interno degli stessi, a seconda dell’etnia di appartenenza. Particolare rilevanza hanno le motivazioni, che sono alla radice del perpetuarsi di tali pratiche, e che possono essere di tipo sessuale, culturale, estetico, religioso, morale. Le MGF sono confrontate poi con la circoncisione maschile, diffusa anche in Occidente. Attraverso l’analisi delle le fonti giuridiche (internazionali a carattere universale e regionale, e nazionali) relative alle mutilazioni genitali femminili, è quindi approfondita la disciplina giuridica delle MGF evidenziando gli elementi delle fonti passibili di interpretazioni non univoche, e ricostruendo il percorso giuridico internazionale e regionale (in particolare europeo) di tutela di bambine e donne contro le mutilazioni genitali femminili. Sono descritte le campagne contro le MGF, portate avanti da persone, organizzazioni e associazioni, e sottolineate le caratteristiche dei progetti realizzati e gli approcci utilizzati per contrastare tali pratiche nei paesi ove queste sono diffuse. Inoltre sono riportati i risultati di un’inchiesta realizzata nel 2005 da Waris Dirie, una donna somala vittima di infibulazione, che con alcune collaboratrici, ha cercato di analizzare le modalità utilizzate da alcuni paesi europei per affrontare il problema delle MGF. È proposta successivamente una riflessione sullo “scontro tra culture” che pervade diversi aspetti delle MGF: a partire dalla terminologia utilizzata e dal confronto con la circoncisione maschile, per passare agli interventi sul corpo delle donne che avvengono anche in Occidente; si analizza inoltre l’esercizio del potere sul corpo delle donne, sotteso a diverse pratiche nelle varie culture, per concludere con un’analisi su alcuni vissuti delle donne con MGF in un contesto di immigrazione. Sono infine affrontate le mutilazioni genitali femminili in Italia; innanzitutto descrivendo il “caso” italiano nato dalla proposta avanzata da un medico somalo, che prevedeva l’introduzione di un rito simbolico alternativo, che ha creato molto scalpore, anche mediatico, nel 2003, il cui dibattito ha portato alla presentazione della legge 7/2006 contro le MGF. E in seguito analizzando le linee guida per le figure professionali, previste dalla legge stessa, il lavoro degli ultimi anni del Ministero delle Pari Opportunità, relativo al lotta contro le MGF, e le sentenze italiane riguardanti le mutilazioni genitali femminili, antecedenti e successive la legge specifica del 2006.
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Valle, Lorenza <1988&gt. "Tra le righe del titolo. Analisi del rapporto tra titolo e film nel cinema contemporaneo." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4974.

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Abstract:
L'elaborato mira ad approfondire il rapporto che intercorre tra titolo e film. La tesi analizza vari aspetti che concorrono ad una completa lettura del titolo: dal significato delle parole alla grafica utilizzata nell'incipit, nella locandina e nel trailer e/o dalla relazione più o meno coerente con il titolo originale fino alle eventuali traduzioni. Il titolo può essere anticipazione ed espressione delle tematiche proposte dal film. Alla luce di questo potenziale comunicativo, nella seconda parte della tesi, si sono analizzati alcuni film aventi un rapporto più o meno stretto con il campo letterario (perchè liberamente ispirati a dei libri o perchè traducono cinematograficamente la struttura narrativa per capitoli).
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Vadacca, Erika <1990&gt. "Volti riflessi nell’acqua: tra balnearizzazione e valorizzazione. Viaggio nel Mare Nostrum tra Trogir e Spalato." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/7698.

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Abstract:
Analisi empirica del litorale che va da Trogir a Spalato, nella Dalmazia centrale; trattasi questo di un litorale di una trentina di chilometri che attraversa la città di Trogir,la c.d. Riviera dei Sette Castelli e Spalato, comprendendo il dirimpettaio microcosmo insulare. Analisi dei mutamenti territoriali dovuti al più recente turismo di massa, valorizzazione dell'offerta culturale, velorizzazione dei territori morfologicamente fragili o loro distruzione e/o modificazione.
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Bedin, Maila <1994&gt. "Le relazioni tra Afghanistan e Cina tra mediazione politica e industria del petrolio (2001-2018)." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/14284.

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Abstract:
Questa tesi verte sulle relazioni politiche ed economiche tra la Repubblica Islamica dell’Afghanistan e la Repubblica Popolare Cinese degli anni più recenti, dalla caduta del regime talebano in Afghanistan nel 2001 fino ai giorni nostri. Afghanistan e Cina possedevano dei legami diplomatici già a partire dagli Cinquanta, nel gennaio del 1955 venne firmato il primo accordo bilaterale. Prendendo in esame diverse fonti, la tesi mette in evidenza il carattere cinese dell’armonia, proprio dell’etica confuciana. Questo principio dell’armonia permette alla Cina di mantenere dei buoni rapporti con i vari soggetti, siano essi il governo afghano, i Talebani, altri Stati, o alcune organizzazioni internazionali. I rapporti presi in esame sono sia a livello diplomatico sia a livello commerciale. La tesi è suddivisa in tre capitoli. La prima sezione è introduttiva, riguarda la presentazione del Paese afghano e lo compara al Paese cinese secondo alcuni elementi geografici e storici. Vengono introdotti alcuni soggetti, come i Talebani, chi sono, come sono nati e quale è il loro ruolo. La seconda sezione riguarda la parte delle relazioni diplomatiche tra Afghanistan e Cina. Vengono presi in considerazione anche accordi, cooperazioni e opposizioni con altri soggetti, quali Pakistan, Russia, Stati Uniti e organizzazioni internazionali come NATO e SCO. La terza sezione è dedicata alle relazioni commerciali tra Afghanistan e Cina. All’inizio si parla dell’apertura della Cina al commercio mondiale, per scendere nel particolare di uno dei settori cinesi di maggior profitto, l’industria del petrolio, risorsa che si trova sia nei territori afghani, sia nella regione cinese dello Xinjiang.
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Orlandi, Fulvia <1997&gt. "Luoghi e modi della formazione pittorica tra XVI e XVIII secolo tra Bologna e Venezia." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/20511.

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Abstract:
La tesi si propone di mettere in luce come e perchè avvenga il graduale passaggio dalla dimensione della bottega rinascimentale, prevalentemente artigiana, a quella dell'Accademia, incentrata su una formazione polivalente. L'attenzione si sofferma sulle realtà di Bologna e di Venezia, analizzando prima le iniziative dei privati cittadini, soprattutto quella pionieristica dei Carracci, e poi il lento istituirsi delle Accademie Statali di Belle Arti
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Castellani, Erasmo <1979&gt. "voci distanti: cominicazione tra governanti e governati nelle Bocche di Cattaro tra XVI e XVII secolo." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2012. http://hdl.handle.net/10579/1595.

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Petrovic, Lana <1987&gt. "La Cina contemporanea tra diplomazia e finanza. L’interazione tra lasciti storici e modernizzazioni in Asia orientale." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/3980.

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Abstract:
La presente tesi si propone di portare alla luce quegli aspetti della finanza della Repubblica Popolare Cinese legati alla politica estera e alla diplomazia perseguita da Pechino in epoca contemporanea, con particolare riferimento all'area Asiatica sud-orientale. A questo scopo, si utilizza principalmente l’analisi di due grandi crisi finanziarie, contestualizzate storicamente come momenti di svolta nelle relazioni internazionali: la crisi finanziaria Asiatica del 1997-8 e la più recente crisi economico-finanziaria globale, originatasi negli Stati Uniti nel 2008. Le due crisi, infatti, sembrano avere consolidato il passaggio del centro economico globale in Asia orientale e rafforzato il ruolo della Repubblica Popolare Cinese come potenza economica globale e come guida a livello regionale. Questa tesi indaga le caratteristiche di tale ruolo tentando di delineare le possibili implicazioni che esso potrà generare nel futuro.
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Giovani, Virginia <1992&gt. "Produzioni tra arte ed economia: il caso di Glasstress come strumento di dialogo tra due mondi." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/9303.

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Abstract:
La tesi intende analizzare l’evento culturale Glasstress, presente per le ultime quattro edizioni della Biennale di Venezia, e i prodotti esposti per tale occasione. Per la mostra sono state presentate opere d’arte contemporanea in vetro, in parte create appositamente per l’occasione. Il prodotto artistico che è sorto per questo evento può essere visto con una “doppia anima”. Da un lato emerge un profilo collegato al commercio del vetro e delle produzioni associate, dall’altro ha un profondo legame con l’arte contemporanea odierna. Questa dualità determina un problema per l’ente nell’identificare e posizionare nel mercato i prodotti che nascono da questa commistione tra arte ed economia. Dopo aver osservato gli aspetti cardine che portano a condizionare l’evento e aver analizzato l’organizzazione in termini manageriali si cercherà di determinare il valore percepito dell’evento durante il tempo e quali soggetti nello specifico ne sono maggiormente influenzati. Questo approfondimento sarà fatto al fine di evidenziare alcuni aspetti che potrebbero meglio consentire di posizionare il prodotto esposto per l’occasione.
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Brigatti, V. "'UOMINI E NO' DI ELIO VITTORINI. IL TESTO TRA CARTE E POETICA, TRA EDIZIONI E CRITICA." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2013. http://hdl.handle.net/2434/218727.

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Abstract:
This dissertation concerns the Elio Vittorini’s novel, Uomini e no (1945), examined from a new point of view introduced by the philological analysis of writer’s hand written papers and the page-proofs of the first edition, corrected by the author. Till now, all these documents has been neglected by the critics, but they allow us to study the creative process that leads to the texts edited the first time in 1945. We can show therefore the transformations of the characters’ features and the evolution of the plot. The following part of the dissertation is dedicated to study Vittorini’s literature conception and her modifications during the 1940s, especially during the years immediately after the Second World War. These modifications leads the writer to a new edition of the novel, published in 1949, very different in comparison with the first one. This dissertation ends with the textual analysis of the 1949’s edition.
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Pedullà, Giuseppe. "La blockchain tra anonimato e fama." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/14816/.

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Abstract:
Questa tesi si propone l'obiettivo di introdurre i concetti di sicurezza informatica e di alcune delle sue applicazioni. Nella fattispecie il concetto di anonimato in rete e di crittografia. Viene inoltre portato un esempio concreto: la blockchain. Questo argomento viene trattato sia nel campo della sicurezza sia nelle altre sue funzioni.
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Carboni, Lucrezia. "Superfici minime tra matematica e architettura." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Abstract:
Il problema di Plateau richiede di trovare tra tutte le superfici con un assegnato contorno quella di area minima. Le superfici soluzione di tale problema godono di una proprietà geometrica particolare: ogni punto della superficie ha curvature principali opposte. Le superfici che soddisfano quest’ultima proprietà si dicono superfici minime. Anche l’architettura ha fatto ampio uso di tali superfici, sia per la proprietà di assicurare un equilibrio stabile, sia perché permettono di contenere i costi in termini di minor materiale utilizzato, ma anche per la loro eleganza. In questo studio si riprendono alcuni dei concetti e dei principali risultati della geometria differenziale necessari per dare, nel secondo capitolo, una definizione rigorosa di superficie minima e di studiarne le principali proprietà. Successivamente, si studiano alcuni esempi di superfici minime, quali la superficie di Catalan, l’elicoide, unica superficie rigata non banale, e la catenoide, unica superficie minima di rotazione. Nel terzo capitolo vengono analizzati alcuni esempi di applicazione delle superfici minime in architettura.
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Finotti, Mara. "Pane artigianale tra tradizione e innovazione." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/19206/.

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Abstract:
Che cos’è il pane artigianale? Sono gli ingredienti, il processo, la quantità di lavoro fatto manualmente o a macchina o il pane stesso? Il pane, fino a poco dopo il secondo conflitto mondiale, era un alimento di sostentamento fatto a mano, risultato di un processo che richiedeva molte ore, duro lavoro fisico e conoscenza degli ingredienti per poterli sfruttare al meglio. Oggi, in seguito allo sviluppo e al perfezionamento dei processi di panificazione con metodi diretti che in poche ore permettono di ottenere il prodotto, è possibile definire che cos’è il pane artigianale per distinguerlo dal pane prodotto industrialmente in serie. La vera e sola differenza tra pane artigianale e non rimane allora la dimensione industriale, intesa come standardizzazione dei prodotti a fronte di elevati quantitativi nelle produzioni.
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Gjeka, Valentina. "Sinergia tra Didattica e Realtà Virtuale." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Abstract:
L'11 marzo del 2020 l'OMS ha dichiarato lo stato di pandemia. Covid-19 si è rivelato capace di attaccare perfidamente il tessuto polmonare (e non solo) ed è stato in grado di mettere in crisi i sistemi sanitari anche dei Paesi più avanzati. Sappiamo ormai tutti, diventati esperti a seguito del bombardamento mediatico cui siamo stati soggetti in questi lunghi mesi, che c'è un indice statistico, chiamato "Rt", che tenta di misurare il potenziale di trasmissibilità del virus: occorre un Rt<1 per essere sicuri che il numero di contagiati decresca velocemente, mentre valori di Rt>1 comportano una sua rapida diffusione. Per ridurre l'indice Rt occorre limitare i contatti fisici, da qui le scelte di vietare numerosissime attività dell'agire umano, che si sono declinate nel marzo del 2020 nel durissimo lockdown imposto all'Italia dall'allora governo Conte per tentare di far fronte al progredire che pareva inarrestabile dell'epidemia. Tra le misure disposte più o meno dai governi di ogni latitudine vi è stata anche quella della chiusura delle scuole: non esiste, credo, Paese al mondo che abbia consentito il prosieguo dell'attività didattica in modo "tradizionale". In quel marzo del 2020, però, al culmine dell'emergenza, è successo qualcosa che ha del miracoloso: intanto anche gli studenti più insofferenti hanno capito che la scuola, che mancava, era importante, e poi gli insegnanti hanno cominciato a inventarsi un modo diverso per mantenere vivo il dialogo educativo con le loro classi. Si può dire, senza paura di essere smentiti, che in quel periodo si è realizzato in Italia il più grande esperimento didattico della storia della sua scuola. La volontà di analizzarne i frutti, evidenziandone anche le criticità, ha ispirato il lavoro che ho tentato di svolgere in questa tesi, dove mi sono occupata in particolare delle problematiche specifiche relative all'insegnare matematica a distanza, in particolare nella scuola secondaria superiore.
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Franceschelli, Filippo. "Integrazioni tra sistemi MES e ERP." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/5603/.

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Borghi, Elisa <1984&gt. "Sistemi aeroportuali tra concorrenza e complementarietà." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amsdottorato.unibo.it/4634/1/Borghi_Elisa_Tesi.pdf.

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Abstract:
Il presente lavoro mira ad analizzare l’organizzazione della gestione aeroportuale come venutasi a delineare a seguito dei processi di privatizzazione nella gestione stessa e di liberalizzazione nella prestazione dei servizi nonché ad esaminare gli effetti di tali processi sulla concorrenza tra aeroporti. Per affrontare tali profili di ricerca, il lavoro è suddiviso in quattro capitoli. Nel primo capitolo viene analizzata l’organizzazione amministrativa dell’aviazione civile e quindi i principali soggetti che operano e/o interagiscono nel mercato aeroportuale e le relative competenze. Nel secondo capitolo si analizza il ruolo del gestore aeroportuale quale soggetto a cui è affidato il compito di amministrare e gestire le infrastrutture aeroportuali e di coordinare e controllare le attività dei vari operatori privati presenti nello scalo. Pertanto si prenderà in esame l’evoluzione dei modelli di gestione aeroportuale, il rapporto tra concessionario e concedente, la qualificazione dell’attività di gestione dell’infrastruttura come servizio pubblico e la regolazione pubblicistica della stessa, volta a correggere le imperfezioni che possono distorcere il normale funzionamento dei meccanismi di mercato e a perseguire il benessere sociale. Nel terzo capitolo, si affronta il tema della liberalizzazione dei servizi, in particolari aerei e c.d. di handling. Infine, nel quarto e ultimo capitolo, si studia la concorrenza tra aeroporti e la sua interrelazione con l’infrastruttura ferroviaria.
The present work analyses, from a legal point of view, the organization of Airport Management, particulary with regard to impact of Privatization and Liberalitazion Policies of Airport Services and the effects of these Policies on competition between airports. Special attention is given to competition and complementarity among transport network.
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Borghi, Elisa <1984&gt. "Sistemi aeroportuali tra concorrenza e complementarietà." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amsdottorato.unibo.it/4634/.

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Abstract:
Il presente lavoro mira ad analizzare l’organizzazione della gestione aeroportuale come venutasi a delineare a seguito dei processi di privatizzazione nella gestione stessa e di liberalizzazione nella prestazione dei servizi nonché ad esaminare gli effetti di tali processi sulla concorrenza tra aeroporti. Per affrontare tali profili di ricerca, il lavoro è suddiviso in quattro capitoli. Nel primo capitolo viene analizzata l’organizzazione amministrativa dell’aviazione civile e quindi i principali soggetti che operano e/o interagiscono nel mercato aeroportuale e le relative competenze. Nel secondo capitolo si analizza il ruolo del gestore aeroportuale quale soggetto a cui è affidato il compito di amministrare e gestire le infrastrutture aeroportuali e di coordinare e controllare le attività dei vari operatori privati presenti nello scalo. Pertanto si prenderà in esame l’evoluzione dei modelli di gestione aeroportuale, il rapporto tra concessionario e concedente, la qualificazione dell’attività di gestione dell’infrastruttura come servizio pubblico e la regolazione pubblicistica della stessa, volta a correggere le imperfezioni che possono distorcere il normale funzionamento dei meccanismi di mercato e a perseguire il benessere sociale. Nel terzo capitolo, si affronta il tema della liberalizzazione dei servizi, in particolari aerei e c.d. di handling. Infine, nel quarto e ultimo capitolo, si studia la concorrenza tra aeroporti e la sua interrelazione con l’infrastruttura ferroviaria.
The present work analyses, from a legal point of view, the organization of Airport Management, particulary with regard to impact of Privatization and Liberalitazion Policies of Airport Services and the effects of these Policies on competition between airports. Special attention is given to competition and complementarity among transport network.
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Musi, Massimiliano <1984&gt. "I rapporti di collaborazione tra vettori." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amsdottorato.unibo.it/5094/1/TESI_DOTTORATO_2012_con_indice_e_bibliografia.pdf.

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Abstract:
L’elaborato ha ad oggetto l’analisi delle possibili forme di collaborazione tra vettori nei diversi settori del trasporto, con particolare attenzione all’ambito aeronautico e marittimo. Negli ultimi decenni l’incremento del livello di concorrenza tra i competitors su scala planetaria, a seguito della progressiva liberalizzazione e globalizzazione dei trasporti, ha indotto i vettori ad adottare nuove strategie commerciali dirette alla condivisione del rischio, alla riduzione dei costi di esercizio, all’espansione delle proprie reti e alla flessibilizzazione dei processi interni di adeguamento alle continue espansioni e contrazioni del mercato. Hanno, così, fatto la loro comparsa modelli contrattuali nuovi che differiscono per struttura, livello di integrazione delle parti coinvolte e grado di complessità dell’accordo. Nell’elaborato, pertanto, sono state attentamente esaminate le molteplici figure giuridiche generate dalla prassi commerciale, come gli accordi di codesharing, interlining, wet lease, dry lease, franchising, le grandi alleanze strategiche presenti sia in ambito aeronautico, sia in quello marittimo, le Conferences e i Consorzi. La ricerca, in particolare, è focalizzata, alla luce della prassi contrattuale e della normativa nazionale, comunitaria ed internazionale vigente, sui problemi di qualificazione giuridica di tali accordi e, conseguentemente, sulla disciplina di volta in volta ad essi applicabile, sul loro oggetto, regolamento contrattuale e contenuto. Si è proceduto poi ad uno studio comparativo-contrastivo delle differenze tra le varie forme di partnership e all’approfondimento delle questioni concernenti la tutela degli utenti dei servizi di trasporto, siano essi passeggeri o mittenti. Sono affrontati, infatti, con accurata indagine i profili di responsabilità dei vettori coinvolti, sulla base del quadro normativo di riferimento. Nel corso della ricerca si è data anche particolare attenzione all’analisi della compatibilità degli accordi tra vettori con la disciplina comunitaria della concorrenza, registrando una tendenza della Comunità a piegare l’interpretazione delle norme in materia alle superiori esigenze dell’economia, in considerazione delle peculiarità del mercato del trasporto.
The thesis deals with the possible forms of cooperation between carriers in the different transport sectors, mainly with a focus on air and maritime area. In the last decades the growth of the competition level between competitors, as a consequence of the progressive liberalization and globalization of transports, lead the carriers to adopt new commercial strategies for the risks sharing, the reduction of the costs, the expansion of their networks and the flexibilization of the internal processes to adapt their structure to the continuous expansion and contractions of the market. In the transport sector, for those reasons, arose new forms of agreements, different from each other for structure, integration level of the partners and complexity degree. Therefore the thesis closely examines the several juridical figures born in the commercial praxis, such as codesharing agreements, interlining, wet lease, dry lease, franchising, grand alliances, Conferences and Consortia. The research, having regard both to commercial uses and national, EU and international rules, focuses on the problems of juridical qualification of those agreements, on the applicable law, and on their object and content. Then follows a comparative-contrastive study of the differences between the various forms of partnership and a deepening on the aspects related to the protection of the customers, such as the liability of the carriers. Lastly the dissertation analyzes the compliance of the agreements with the EU competition rules.
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Musi, Massimiliano <1984&gt. "I rapporti di collaborazione tra vettori." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amsdottorato.unibo.it/5094/.

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Abstract:
L’elaborato ha ad oggetto l’analisi delle possibili forme di collaborazione tra vettori nei diversi settori del trasporto, con particolare attenzione all’ambito aeronautico e marittimo. Negli ultimi decenni l’incremento del livello di concorrenza tra i competitors su scala planetaria, a seguito della progressiva liberalizzazione e globalizzazione dei trasporti, ha indotto i vettori ad adottare nuove strategie commerciali dirette alla condivisione del rischio, alla riduzione dei costi di esercizio, all’espansione delle proprie reti e alla flessibilizzazione dei processi interni di adeguamento alle continue espansioni e contrazioni del mercato. Hanno, così, fatto la loro comparsa modelli contrattuali nuovi che differiscono per struttura, livello di integrazione delle parti coinvolte e grado di complessità dell’accordo. Nell’elaborato, pertanto, sono state attentamente esaminate le molteplici figure giuridiche generate dalla prassi commerciale, come gli accordi di codesharing, interlining, wet lease, dry lease, franchising, le grandi alleanze strategiche presenti sia in ambito aeronautico, sia in quello marittimo, le Conferences e i Consorzi. La ricerca, in particolare, è focalizzata, alla luce della prassi contrattuale e della normativa nazionale, comunitaria ed internazionale vigente, sui problemi di qualificazione giuridica di tali accordi e, conseguentemente, sulla disciplina di volta in volta ad essi applicabile, sul loro oggetto, regolamento contrattuale e contenuto. Si è proceduto poi ad uno studio comparativo-contrastivo delle differenze tra le varie forme di partnership e all’approfondimento delle questioni concernenti la tutela degli utenti dei servizi di trasporto, siano essi passeggeri o mittenti. Sono affrontati, infatti, con accurata indagine i profili di responsabilità dei vettori coinvolti, sulla base del quadro normativo di riferimento. Nel corso della ricerca si è data anche particolare attenzione all’analisi della compatibilità degli accordi tra vettori con la disciplina comunitaria della concorrenza, registrando una tendenza della Comunità a piegare l’interpretazione delle norme in materia alle superiori esigenze dell’economia, in considerazione delle peculiarità del mercato del trasporto.
The thesis deals with the possible forms of cooperation between carriers in the different transport sectors, mainly with a focus on air and maritime area. In the last decades the growth of the competition level between competitors, as a consequence of the progressive liberalization and globalization of transports, lead the carriers to adopt new commercial strategies for the risks sharing, the reduction of the costs, the expansion of their networks and the flexibilization of the internal processes to adapt their structure to the continuous expansion and contractions of the market. In the transport sector, for those reasons, arose new forms of agreements, different from each other for structure, integration level of the partners and complexity degree. Therefore the thesis closely examines the several juridical figures born in the commercial praxis, such as codesharing agreements, interlining, wet lease, dry lease, franchising, grand alliances, Conferences and Consortia. The research, having regard both to commercial uses and national, EU and international rules, focuses on the problems of juridical qualification of those agreements, on the applicable law, and on their object and content. Then follows a comparative-contrastive study of the differences between the various forms of partnership and a deepening on the aspects related to the protection of the customers, such as the liability of the carriers. Lastly the dissertation analyzes the compliance of the agreements with the EU competition rules.
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Stancanelli, Laura Maria. "Fenomeni di interazione tra colate detritiche." Doctoral thesis, Università di Catania, 2013. http://hdl.handle.net/10761/1388.

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Abstract:
Le colate di detrito sono fenomeni naturali che in occasione di eventi pluviometrici estremi traggono origine da dissesti superficiali e si trasformano rapidamente in flussi di sedimenti misti ad acqua. Tali fenomeni comportano un notevole pericolo riconducibile all elevata capacità erosiva e distruttiva, alla notevole mobilità, nonché al fatto che spesso essi si manifestano sotto forma di ondate successive, come effetto di processi in alveo di ostruzione e di demolizione dei depositi delle colate stesse. Negli ultimi anni anche nel territorio italiano si sono registrati diversi eventi di colate detritiche che hanno provocato numerose vittime e ingenti danni. In tale contesto si inserisce il presente lavoro di tesi che, prendendo spunto da una situazione reale effettivamente verificatasi, si propone di contribuire a una migliore comprensione di alcuni aspetti idraulici dei fenomeni di propagazione e di arresto delle colate detritiche, effettuando indagini con approccio numerico e con approccio sperimentale. Per l approccio numerico sono stati adottati due differenti codici: il FLO-2D e il TRENT-2D. Il modello FLO-2D è un modello quasi bidimensionale e adotta un approccio reologico monofasico; il modello TRENT-2D è pienamente bidimensionale e assume un approccio bifase per la schematizzazione della reologia della colata. Al fine di evidenziare in modo sistematico le differenze tra i due modelli, si è fatto riferimento al caso realmente accaduto il 1° ottobre 2009 a Giampilieri. Le grandezze ottenute tramite i modelli, in particolare livelli di deposito e velocità delle colate, sono state confrontate con dati acquisiti in situ allo scopo di evidenziare le differenze di performances dei due modelli. I risultati mostrano che entrambi i modelli sono capaci di riprodurre in maniera accurata il percorso compiuto dalla colata all interno di una zona densamente urbanizzata. Inoltre, i livelli massimi e le velocità relative alla propagazione della colata sono sovrastimate dal FLO-2D e leggermente sottostimate dal TRENT-2D, mentre i livelli di deposito osservati a fine simulazione sono sottostimati da entrambi i modelli. Per quanto riguarda l approccio sperimentale di laboratorio, lo studio è stato rivolto alla valutazione dell influenza di alcuni parametri (pendenza dell alveo, angolo di confluenza, tempistica del fenomeno) sulla dinamica della propagazione e del deposito di più colate detritiche che pervengono in un medesimo alveo torrentizio. Più precisamente, ispirandosi al caso realmente accaduto a Giampilieri, è stato progettato e realizzato un apparato sperimentale composto da tre canalette: una canaletta principale e due laterali nelle quali sono state generate due colate detritiche. Nel corso degli esperimenti l evoluzione di due colate e dei corrispondenti depositi è stata seguita utilizzando un sistema costituito da numerosi strumenti di misura. La campagna sperimentale condotta, oltre ad una serie piuttosto ampia di prove di taratura e di messa a punto della strumentazione adottata, è consistita in venti esperimenti. I dati acquisiti dall analisi della propagazione della colata e dall analisi dei depositi rilevati hanno evidenziato che, all aumentare dell angolo di confluenza e della pendenza dei canali laterali si hanno condizioni di maggiore deposito e, dunque, di maggiore pericolosità (aumento della possibilità che si realizzino interferenze tra i depositi e conseguenti ostruzioni). Mentre per quanto concerne la tempistica di innesco si riscontrano condizioni caratterizzate da maggiore pericolosità per innesco contemporaneo, da media pericolosità per innesco con fenomeno prima a valle e poi a monte, da minore pericolosità per innesco fenomeno prima a monte e poi a valle. Infine, si ritiene che la ricerca svolta, avendo preso spunto da un caso realmente accaduto di colate detritiche, rappresenti un contributo metodologico e, almeno in parte, anche applicativo nel campo della mitigazione del rischio da colate detritiche.
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Ippolito, Alfonso. "Interazione tra disegno e architettura digitale." Doctoral thesis, La Sapienza, 2006. http://hdl.handle.net/11573/917279.

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Contri, Letizia <1988&gt. "Wuxia pian tra oriente e occidente." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/3733.

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Abstract:
Tesi divisa in due parti, nella parte iniziale vi è un'analisi delle caratteristiche pricipali dei film la tigre e il dragone e hero analizzando come la Cina abbia risposto al successo ottenuto da Ang Lee, nella seconda analisi di come un regista cinese ed uno americano abbiamo svolto la stessa storia prendendo in considerazione i film su Mulan.
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Stevanato, Luisa <1963&gt. "Serena Vitale. Tra storia e romanzo." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4015.

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Abstract:
La presente tesi propone un'analisi delle opere della scrittrice e nota slavista Serena Vitale, in particolare dei componimenti misti di storia ed invenzione, resi nella forma di romanzo-saggio. All'interno dei possibili percorsi di lettura viene esaminato soprattutto l'aspetto della creazione artistica a partire dalle fonti primarie. Si sono prese in considerazione segnatamente tre opere. "Il bottone di Puskin" (1995), unisce serietà metodologica e passione, per ricostruire gli eventi che portarono al duello che causò la morte dell'ancora giovane scrittore russo. "L'imbroglio del turbante" (2006), ricompone la vita del rinnegato piemontese Giovanni Battista Boetti, coinvolto nelle complesse vicende caucasiche di fine '700 che, a parere dell'autrice, influenzarono in maniera decisiva i principali avvenimenti della storia euro-asiatica. "A Mosca, a Mosca!" (2010), ripercorre gli ultimi quarant'anni di storia russa, attraverso ricordi, sogni e sentimenti personali.
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Michelon, Federico <1987&gt. "Outsourcing tra governance formale e relazionale." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4864.

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Abstract:
Il lavoro inizia con l'attività di ricerca di una serie di contratti reali di Outsourcing che vengono analizzati sottolineandone punti in comune e discrepanze. Una volta compresi i vari tipi di struttura contrattuale presenti ed effettivamente utilizzati nel mercato si cerca di capire quale sia il più favorevole per l'ottenimento di una Outsourcing relationship ottimale e caratterizzata dallo sviluppo di "trust & commitment" tra le parti. Il fine dell'elaborato è infatti poter fornire una guida pratica alle imprese per l'ottimale gestione dei rapporti di Outsourcing attraverso un contratto che fornisca le dovute tutele legali e che contemporanemente svolga la funzione di un'efficace strumento di governance.
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Ogniben, Flavio <1978&gt. "Bambini e Anziani: incontri tra generazioni." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/7396.

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Abstract:
In Europa l’aumento dell’aspettativa di vita e delle famiglie con pochi componenti ma più generazioni presenti, ha prodotto un accrescimento dell’importanza dei nonni nell’accudimento dei nipoti. Tuttavia diversi fenomeni concorrono alla “segregazione delle età”, e bambini ed anziani sono sempre più distanti. La tesi, dopo aver indagato alcune conseguenze sociali di questa separazione, ricerca nella letteratura del nostro paese quali possono essere i vantaggi del promuovere relazioni tra bambini ed anziani, e se vi siano specifici strumenti teorici per gli operatori sociali interessati ad avviare attività intergenerazionali proprio all’interno delle istituzioni che, prendendosi cura dell’una e dell’altra età, concorrono però a tenerle separate. Quindi, si propone di conoscere se attività di questo tipo siano state realizzate in Italia, e quali siano stati i loro obiettivi e risultati. A supporto dell’analisi, viene condotta una ricerca in Veneto in un Centro Servizi residenziale per anziani impegnato da anni in attività intergenerazionali con le scuole primarie, ed al cui interno si trova un asilo nido. Si studiano le caratteristiche dei due servizi, i progetti comuni attuati, i risultati ottenuti. La ricerca si propone di approfondire sul campo la possibilità di ottenere da questo tipo di attività intergenerazionali i vantaggi delle relazioni tra bambini ed anziani tratti dalla letteratura, e porta a delle riflessioni sulle possibili condizioni a cui ciò potrebbe avvenire e fino a che punto. Infine, alzare lo sguardo allo stato della conoscenza in Europa sul tema, confermerà il bisogno in Italia di incontro e scambio di esperienze tra i soggetti promotori di attività intergenerazionali e della produzione di ulteriori conoscenze.
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Anzanello, Laura <1987&gt. "Fang Lijun: tra luci ed ombre." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/7413.

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Abstract:
la teoria della complessità e l'analisi della società moderna vista con gli occhi di uno dei più grandi pittori contemporanei cinesi: Fang Lijun. Una visione cauta e profonda sul tema della morte e della rinascita di una speranza oltre ad essa, resa attraverso un gioco cromatico di chiari e scuri ed enigmatici simboli.
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Minascurta, Mariana <1983&gt. "Comunicazione interculturale tra italiani e romeni." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/10273.

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Abstract:
Nei contesti interculturali i partecipanti non solo interagiscono sul piano linguistico, ma inconsapevolmente negoziano i frames appartenenti alla propria cultura di riferimento. È facile quindi che quello che per un parlante rappresenta un valore e un rituale comunicativo abituale, per gli altri possa essere un gesto sconosciuto oppure addirittura un elemento offensivo. Le barriere interculturali sono in stretta relazione con la formazione culturale che sta alla base della costruzione delle nostre realtà individuali. In quest'ottica il presente studio ha la prerogativa di delineare le competenze necessarie per “sapere una lingua” e soprattutto “saper comunicare in una lingua” tra culture diverse. Ci siamo proposti quindi di individuare eventuali ostacoli alla comunicazione interculturale tra italiani e rumeni/ moldavi. Ai fini di un’efficace trattazione della tematica, abbiamo anzitutto illustrato una panoramica delle competenze e delle abilità che entrano in gioco nel corso della comunicazione interculturale. Successivamente abbiamo indagato all’interno di alcune differenze ed analogie che si possono riscontrare nella comunicazione tra le culture di nostro interesse. Facendo riferimento al modello di competenza comunicativa interculturale proposto da Balboni e Caon (2014; 2015) abbiamo messo in rilievo le caratteristiche e le particolarità dei valori culturali, del linguaggio verbale e non verbale e degli eventi comunicativi della cultura romena e moldava.
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Boyko, Sofiya <1989&gt. "Ucraina: al confine tra due mondi." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/10551.

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Abstract:
Questa tesi indaga sulle cause della crisi politica, economica ed identitaria dello stato ucraino. Nel 2013 le dimostrazioni antigovernative nella piazza principale della capitale ucraina si trasformarono in una rivoluzione. Una serie di eventi successivi alla rivoluzione ebbero un’importanza internazionale e sfociarono nel conflitto armato nella parte sud-orientale del paese. La crisi dello stato ucraino si trasformò in una crisi di sicurezza internazionale di primo ordine e fece rivivere le dinamiche della guerra fredda. Partendo dalla storia del paese e analizzando la costruzione dello stato e dell’identità nazionale, la tesi presenta molte problematiche interne che hanno portato alla rivoluzione e spiega in che modo le contraddizioni interne sono state internazionalizzate dalle tensioni globali. La tesi riflette quindi sulle dinamiche della politica internazionale che aggravarono la situazione in Ucraina, e di preciso sulla divisione politica dell’Europa. La crisi ucraina evidenzia le problematiche contenute nell'ordine internazionale, creatosi dopo la dissoluzione dell’Unione Sovietica.
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Stella, Martina <1993&gt. "Libano: tra pluralismo giuridico e multiconfessionalismo." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/11826.

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Janes, Francesca <1991&gt. ""L'agricoltura tra sostenibilità, tecnologia e qualità"." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13626.

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Abstract:
L’elaborato affronta il tema dell’evoluzione dell’agricoltura del futuro caratterizzata da due principali componenti: tecnologia e sostenibilità. La domanda che ci si pone comprende la modalità attraverso cui questa nuova agricoltura, sempre più orientata alla componente sostenibile, abbia influenzato le disposizioni di legge a livello mondiale e, più nello specifico, nazionale, abbia creato apporti importanti nella realizzazione di tecnologie di precisione all’interno delle aziende e abbia già creato importanti vantaggi aziendali a livello qualitativo e quantitativo. A tal riguardo, dopo aver delineato il concetto di sviluppo sostenibile e le linee guida mondiali dell’Agenda sostenibile 2030, si sono delineate le politiche sostenibili nel campo dell’agroalimentare. Negli ultimi due capitoli, cuore dell’elaborato, si affronterà nello specifico la realtà aziendale, descrivendo le maggiori tecnologie sostenibili attivate nel settore agroalimentare di nuova generazione e i vantaggi concreti già rilevati dalla loro applicazione. Con l’obiettivo di definire come l’agricoltura sostenibile sia concretamente penetrata anche nelle realtà agricole locali e per comprendere come sia stata recepita dalle stesse, nell’ultimo capitolo verrà intrapreso lo studio di un’azienda agricola locale di successo con sede in Veneto. L’analisi prenderà come punto cardine, appunto, il concetto di sostenibilità che verrà declinato a tutte le aree di interesse della realtà aziendale: struttura aziendale, tecnologie di precisione e fasi di lavorazione dei prodotti, parco macchine, iniziative aziendali ed infine i mezzi di comunicazione.
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Di, Bartolomeo Martina <1994&gt. "Emirati Arabi tra Islam e modernità." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/14279.

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Abstract:
Questo lavoro mira alla comprensione del modo in cui gli Emirati Arabi Uniti hanno saputo conciliare modernità e tradizione culturale-religiosa. Nel paese, infatti, la globalizzazione ha stravolto gli assetti tradizionali, e gli arabi musulmani rappresentano oggi solo una minoranza. Come base per l’analisi, si sono scelti i siti web ufficiali delle autorità governative emiratine; laddove ci siano evidenti richiami alla tradizione islamica, si propongono comparazioni con le fonti primarie dell’Islam, con nozioni di diritto sciaraitico o interpretazioni di personalità che hanno avuto una certa influenza nella storia dell’Islam. La prima parte si focalizza sui concetti contenuti nel sito ufficiale del Ministry of Education, per comprendere quale sia il ruolo assunto dall’educazione in seno alla realtà emiratina e su quali valori essa si basi. La seconda parte si concentra invece sugli aspetti che vengono visti come caratterizzanti lo sviluppo di una società, e si farà riferimento ai siti del Ministry of Community Development e del Ministry of Human Resources & Emiratisation. Infine, la terza parte si occupa dei portali dei dipartimenti governativi che gestiscono questioni definite “islamiche”, inclusa l’emanazione di fatwā, ovvero i responsi dati da un’autorità preposta che viene interpellata in merito a questioni sciaraitiche: in questo caso sarà ancora più interessante comprendere quali siano gli orientamenti seguiti dagli Emirati Arabi in relazione ai principi islamici.
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