Journal articles on the topic 'Tipo di contratti'

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1

Alietti, Alfredo, and Sonia Paone. "Partecipazione, riqualificazione urbana ed esclusione sociale: analisi critica dei Contratti di quartiere." SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, no. 90 (September 2010): 27–48. http://dx.doi.org/10.3280/sur2009-090004.

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Abstract:
I Contratti di quartiere sono progetti integrati di recupero urbano indirizzati a quartieri caratterizzati da diffuso degrado delle costruzioni, da carenze di servizi e da scarsa coesione sociale. Gli interventi previsti hanno contenuto urbanistico e sociale e sono realizzati predisponendo forme di partecipazione dei residenti. L'articolo esamina i limiti di questo tipo di intervento considerando gli aspetti legati alla prassi di governo (difficoltŕ nel coinvolgimento dei residenti), e si interroga sull'effettiva capacitŕ di promuovere attraverso questo tipo di azione percorsi di inclusione sociale, il rischio č infatti quello di confinare a livello locale le cause dell'esclusione sociale, perdendo cosě di vista il contesto piů ampio sia a livello macroeconomico che macrosociale.
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2

Vicarelli, Giovanna. "La flessibilità del lavoro nel Servizio Sanitario Nazionale prima e durante la pandemia da Covid-19." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 162 (March 2022): 7–29. http://dx.doi.org/10.3280/sl2022-162001.

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Abstract:
La prima tesi che l'articolo intende sostenere è che il settore sanitario pubblico conosce, dopo la crisi finanziaria del 2007 e fino al 2019, un processo di crescente flessibilizzazione del lavoro. Si tratta di una flessibilità numerica (nel numero degli addetti e nel tipo di contratti di lavoro), anziché di una flessibilità funzionale. Quest'ultima, infatti, è difficile da attuare in un settore ad alta percentuale di lavoro professionale, con forme di autoregolazione spesso corporative. Con la seconda tesi, relativa al periodo pandemico, si sostiene che tra il 2020 e il 2021 si sono prodotte politiche del lavoro nel SSN ancor più flessibili, con una ulteriore deregolazione dettata dall'emergenza. La domanda conclusiva riguarda quanto il Piano di rilancio e resilienza (PNRR) emanato nel 2021 e la nuova legge di Bilancio per il 2022 possano essere in grado di dare una inversione di tendenza al ciclo lungo di flessibilizzazione del lavoro inseritosi anche nel settore sanitario pubblico.
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3

Achilli, Riccardo, and Gioacchino de Candia. "La stima delle determinanti strutturali del tasso di irregolaritŕ del lavoro in Italia: un'analisi settoriale." RIVISTA DI ECONOMIA E STATISTICA DEL TERRITORIO, no. 2 (June 2010): 70–102. http://dx.doi.org/10.3280/rest2010-002004.

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Abstract:
L'articolo presenta un'analisi sulle motivazioni del ricorso al lavoro irregolare nei vari comparti produttivi, nei quali č stata suddivisa l'economia del sistema Italia dal 1981 al 2004. Dopo una rapida rassegna delle principali teorie esplicative del fenomeno del sommerso, la prima parte illustra i risultati della stima di un modello econometrico cross-section, relativo ad alcune cause strutturali dei differenziali nel tasso di irregolaritŕ del lavoro riscontrabili nei vari settori produttivi dell'economia italiana nel periodo 1981-2004. Nella seconda parte l'analisi viene sviscerata per i comparti economici considerati (agricoltura, manifatturiero, costruzioni, commercio e servizi) ponderando le variabili inserite nel modello, al fine di comprendere al meglio le determinanti del lavoro irregolare nei suddetti settori. L'analisi mostra chiaramente come il fenomeno del lavoro irregolare non sia tanto da ricercare in un'eccessiva esositŕ fiscale e previdenziale, quanto nella difficoltŕ da parte delle imprese a essere pienamente concorrenziali sul mercato, con particolar riferimento alla difficoltŕ, nei settori dove il sommerso č piů diffuso, a implementare modelli competitivi basati su qualitŕ e innovazione (che richiedono un capitale umano specializzato e qualificato, difficilmente reclutabile in forme irregolari o informali). Nei settori ad alta intensitŕ di sommerso, le imprese eccedono nella ricerca di soluzioni competitive povere, basate sul contenimento dei costi (e in primis del costo del lavoro rispetto alla sua produttivitŕ). La presenza di mercati del lavoro settoriali basati su ampie fasce di precarietŕ, specie nelle fasce meno qualificate della forza lavoro, č coerente con tale impostazione minimalista alla competitivitŕ, ma un'ampia diffusione del precariato sembra associarsi fortemente a una diffusa presenza di lavoro nero. Inoltre, dall'analisi prospettata emerge una forte differenziazione del fenomeno del lavoro irregolare nei comparti principali del sistema economico nazionale. Tuttavia, si evidenzia anche il fil rouge del lavoro irregolare valido per tutti i settori economici: la despecializzazione. La questione del contrasto all'economia irregolare č quindi eminentemente di tipo sistemico, va affrontata con leve che non possono essere meramente di tipo agevolativo (come invece hanno cercato di fare i principali strumenti di contrasto al nero in Italia, vedi i contratti di riallineamento, con risultati molto modesti in termini di riemersione) ma che impattano su aspetti strutturali della competitivitŕ dei nostri poli produttivi, del funzionamento del mercato del lavoro e del sistema dell'istruzione e della formazione del capitale umano.
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Leo, Carmen, and Giorgio De Nova. "Contratto tipo e codice di autodisciplina nell'acquisto degli immobili da costruire." IMPRESA & STATO, no. 85 (December 2008): 44–49. http://dx.doi.org/10.3280/is2008-085011.

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5

Dicuonzo, F. "Fattori di rischio e profilassi." Rivista di Neuroradiologia 1, no. 2 (August 1988): 165–68. http://dx.doi.org/10.1177/197140098800100207.

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Abstract:
La somministrazione di mezzi di contrasto comporta «Fattori di rischio» che possiamo considerare «relativi al paziente» e, quindi, connessi alla sua condizione clinica e «relativi all'esame» e, quindi, dipendenti dalle modalità di somministrazione del mezzo di contrasto e, soprattutto, dal tipo di mezzo di contrasto. Il perfezionamento della ricerca farmacologica negli ultimi quindici anni, soprattutto nel campo dei mezzi di contrasto, ha permesso di attuare una «profilassi» dei cosiddetti «fattori di rischio». Momento fondamentale di tale profilassi è proprio la scelta del m.d.c. I mezzi di contrasto a bassa osmolarità non ionici consentono una minore tossicità ed una maggiore maneggevolezza. Non indicate in assoluto, tali sostanze sono altresì consigliabili nei «pazienti a rischio» e negli «esami a rischio», intendendo per essi anche quelli con ampia dose di mezzo di contrasto.
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Di Lullo, Luca, Fulvio Floccari, Vincenzo Barbera, Antonio Granata, Antonio De Pascalis, Rossella Faiola, Moreno Malaguti, Alberto Santoboni, Rodolfo Rivera, and Claudio Ronco. "Una tipica manifestazione di Sindrome Cardio-Renale di Tipo 5: lo shock settico." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 25, no. 3 (September 16, 2013): 248–55. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2013.1047.

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Abstract:
La Sindrome Cardio-Renale (SCR) di Tipo 5 si configura come una sindrome clinica di recente classificazione e viene diagnosticata in un'ampia serie di patologie sistemiche, allorché si assiste a un contemporaneo interessamento secondario di rene e apparato cardiovascolare. I meccanismi fisiopatologici dipendono, sostanzialmente, dalla tempistica con la quale si manifesta una SCR di Tipo 5; ben diverso è il quadro di una forma acuta (sepsi, connettiviti, malattia di Wegener), che si manifesta rapidamente rispetto all'insorgenza della patologia primitiva, in contrasto con quello di una forma cronica (cirrosi epatica e sindrome epato-renale), che esordisce e si sviluppa subdolamente. La diagnosi si basa sul dosaggio dei livelli plasmatici di bio-marcatori di danno cardiaco e renale e sulle tecniche di diagnostica per immagini (ecocardiografia, ecografia addominale). La terapia deve mirare al trattamento della patologia di base e a quello delle complicanze cardio-renali. (Cardionephrology)
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La Rosa, Cecilia, and Maria Giuseppina Mantione. "Sex offenders: un'ipotesi di trattabilitŕ. Il caso di Antonio." PSICOBIETTIVO, no. 2 (January 2011): 103–13. http://dx.doi.org/10.3280/psob2010-002008.

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Abstract:
Gli autori espongono il percorso di co-terapia, individuale e coppia di un caso clinico di pedofilia. Parte integrante del percorso di co-terapia č fondato sul contratto terapeutico e sulla identificazione delle tematiche agonistico-dominanti-sessualizzate del paziente in risposta a situazioni di solitudine e di conflitto coniugale. Emergono i modelli operativi del paziente di tipo evitante e disorganizzato in risposta a tali situazioni di stress. La possibilitŕ di una integrazione della coscienza viene percorsa attraverso il percorso di co-terapia che consente di vedere e integrare nella vita reale della coppia i significati delle fantasie violente e erotizzate del paziente.
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Carchietti, E., A. Lorenzon, L. Casatta, G. Fabris, A. Lavaroni, E. Biasizzo, F. Iaiza, and R. Cocconi. "La profilassi delle reazioni allergiche da mezzi di contrasto in Neuroradiologia." Rivista di Neuroradiologia 7, no. 4 (August 1994): 601–4. http://dx.doi.org/10.1177/197140099400700406.

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Abstract:
Nella diagnostica neuroradiologica, nonostante l'utilizzo di mezzi di contrasto non ionici, permane la possibilità di reazioni avverse specialmente in soggetti a rischio. Abbiamo istituito un protocollo di profilassi plurifarmacologica attuato dal 1 gennaio 1992 su pazienti a rischio per reazioni allergiche sottoposti a TC cerebrale con Iopamidolo. Somministrando, come profilassi, idrossizina associata a ranitidina e all'acido tranexamico, non abbiamo riscontrato alcun tipo di reazione avversa al mezzo di contrasto in nessuno dei 962 pazienti sottoposti alla TC. Possiamo quindi sostenere che l'attuazione di un simile schema di trattamento, permettendo da un lato di antagonizzare l'attività istaminergica in modo efficace ed efficiente pur senza indurre importanti effetti collaterali, dall'altro limitando l'attivazione della cascata del complemento, sia utilmente proponibile nella prevenzione delle reazioni avverse ai mezzi di contrasto.
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Ferrari, G., G. Giovannini, S. Torabi, M. Gardini, and D. Monti. "“Magnetization Transfer Contrast”: Suo utilizzo in alcune patologie cerebrali." Rivista di Neuroradiologia 13, no. 2 (April 2000): 225–36. http://dx.doi.org/10.1177/197140090001300210.

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Abstract:
L'imaging con risonanza magnetica usa i tempi di rilassamento T1, T2 e la densità protonica (Dp), per ottenere immagini con tipi di contrasto utili a discriminare le diverse patologie. Il trasferimento di magnetizzazione (MT) permette di aggiungere una nuova forma di contrasto a quelle già note. Questo lavoro si propone di approfondire le basi fisiche della tecnica e le differenti possibilità di utilizzo.
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De Leo, Francesco. "Pubblico ministero e obbligatorietŕ dell'azione penale (Una riflessione e qualche proposta controcorrente)." QUESTIONE GIUSTIZIA, no. 2 (June 2010): 17–32. http://dx.doi.org/10.3280/qg2010-002003.

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Abstract:
1. Contrasto della criminalitŕ di tipo mafioso e aggressione ai patrimoni illeciti2. Sequestro, confisca e destinazione dei beni3. L'entitŕ dell'intervento patrimoniale e le proposte di istituzione di un'Agenzia nazionale4. Il decreto legge 4 istitutivo dell'Agenzia: la struttura, il ruolo del Ministero degli interni, la diffidenza verso la magistratura5. La parziale correzione operata dalla legge di conversione6. Considerazioni finali.
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De Blasi, R., M. Camicia, F. Vessio, and A. Carella. "Malformazione complessa dell'orecchio interno a tipo Mondini associata a sindrome di Klippel-Feil: Studio RM con sequenze PSIF-3DFT." Rivista di Neuroradiologia 7, no. 1 (February 1994): 123–28. http://dx.doi.org/10.1177/197140099400700117.

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Abstract:
La frequente associazione tra anomalie del rachide e malformazioni dell'orecchio interno che riconosce probabilmente un unico momento etiologico durante la vita fetale, è da tempo conosciuta. Gli autori descrivono un caso di malformazione complessa dell'orecchio interno coinvolgente la coclea, il vestibolo ed i canali semicircolari, associata ad anomalia di Klippel-Feil e stimmate malformative varie (polidattilia, destrocardia). L'associazione tra malformazione di Mondini e sindrome di Klippel-Feil probabilmente deriva da un comune disordine che si manifesta nella vita embrionaria nella fase contemporanea di chiusura del tubo neurale e di sviluppo dell'otocisti. Lo studio routinario MR dell'angolo ponto-cerebellare e delle strutture dell'orecchio interno è stato completato dall'applicazione di una sequenza PSIF-3DFT che permette minimo spessore di strato, forte contrasto tra le strutture labirintiche e l'osso, ed una visione multiplanare dovuta alla ricostruzione 3DFT effettuata attraverso l'applicazione del MIP. Gli autori propongono questa nuova tecnica di acquisizione nello studio della patologia dell'orecchio interno, anche al fine di un inquadramento diagnostico nell'ambito di sindromi malformative pluridistrettuali.
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Pejovich, Svetozar. "Law, Tradition and Liberalism in Practice: Quo Vadis Eastern Europe*." Journal of Public Finance and Public Choice 14, no. 1 (April 1, 1996): 3–13. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907540219.

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Abstract:
Abstract Questo articolo analizza i fattori che possono rafforzare le prospettive di radicamento del capitalismo nei Paesi ex-socialisti dell’Europa dell’Est. Sulla base del fatto che i valori astrattamente presi non possono aiutarci a fornire valutazioni di tipo economico, l’A. utilizza un approccio del tipo «analisi costi-benefici» al fine di comparare e scegliere tra sistemi capitalistici imperfetti.Dopo aver enunciato i principi basilari del libero mercato, l’A. sottolinea il ruolo da essi svolto come incentivo nel comportamento degli attori economici: diritti di proprietà, liberta di contratto e governo delle leggi valorizzano i diritti individuali e generano un ambiente fertile per lo sviluppo economico e sociale dell’individuo.Al fine di costruire le basi per un solido capitalismo nei Paesi dell’Europa dell’Est l’A suggensce ai governanti di quei Paesi di creare un contesto legale che possa permettere agli individui di spenmentare ogni sorta di accordo al fine di produrre ricchezza e di earantire i diritti di proprietà degli individui.
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Dietemann, J. L. "Diagnostica neuroradiologica delle facomatosi del sistema nervoso." Rivista di Neuroradiologia 6, no. 2 (May 1993): 139–53. http://dx.doi.org/10.1177/197140099300600204.

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Abstract:
La Neuroradiologia moderna ha profondamente modificato lo studio delle facomatosi del sistema nervoso. La radiologia convenzionale mantiene qualche indicazione nel bilancio delle lesioni displasiche ossee craniche e rachidee nella neurofibromatosi tipo 1. La tomografia computerizzata è efficace per la ricerca dei neurofibromi dei plessi cervicale e lombosacrale, per la diagnosi della sclerosi tuberosa di Bourneville e dell'angiomatosi encefalo-trigeminale di Sturge-Weber (salvo nel caso d'angioma non calcifico). La risonanza magnetica in TI dopo contrasto è il mezzo più efficace per il bilancio delle lesioni intra-durali della neurofibromatosi di tipo 1 e 2, per la ricerca dei tuberi degenerati della sclerosi tuberosa di Bourneville e per il bilancio della malattia di von Hippel Lindau. La mielografia non mantiene praticamente più indicazioni salvo per la conferma di certi meningoceli di difficile diagnosi, soprattutto nel quadro della neurofibromatosi di tipo 1 associate a delle importanti scoliosi. L'angiografia, diagnostica e terapeutica, è utile nel caso di emangioblastoma.
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Ukmar, M., S. Magnaldi, C. Dapas, A. Bosco, R. Longo, and R. S. Pozzi-Mucelli. "Confronto di sensibilità tra diverse sequenze nel riconoscimento di placche nella sclerosi multipla." Rivista di Neuroradiologia 9, no. 5 (October 1996): 521–28. http://dx.doi.org/10.1177/197140099600900503.

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Abstract:
La risonanza magnetica è la tecnica fondamentale nello studio della sclerosi multipla. Lo scopo di questo lavoro è stato il confronto, in termini di sensibilità, tra alcune sequenze di RM attualmente disponibili con l'intento di individuare quella che consente la migliore dimostrazione delle lesioni tipiche della sclerosi multipla. Sono stati studiati 71 pazienti affetti da sclerosi multipla, inclusi nello studio in base ai criteri di Poser. Tutti sono stati sottoposti ad un esame di RM comprendente una sequenza SE pesata in densità protonica (DP) e T2, una sequenza TSE pesata in T2 e una sequenza IR. Il giudizio sulla visibilità delle lesioni demielinizzanti è stato espresso sia in termini soggettivi che in modo oggettivo. Dalla valutazione soggettiva è emerso che, in generale, la visibilità delle placche è risultata soddisfacente nella maggior parte dei casi, con punteggi particolarmente elevati a livello della sostanza bianca periventricolare, mentre punteggi più bassi sono stati attribuiti alle lesioni del cervelletto e del tronco encefalico. Prendendo in considerazione i punteggi attribuiti alle diverse lesioni in relazione al tipo di sequenza impiegata, nel complesso quella migliore è risultata la SE pesata in T2. Dalla valutazione oggettiva invece la sequenza con maggiore contrasto intrinseco è risultata essere la TSE pesata in T2 con una eccezione per quanto concerne il contrasto tra placca e liquor dove la sequenza più affidabile è risultata essere la DP. Dalla valutazione oggettiva emerge dunque un risultato in apparente contraddizione con quello della valutazione soggettiva. Per conciliare risultati così diversi bisogna ipotizzare che il contrasto intrinseco delle immagini non sia il fattore principale che determina l'adeguata visibilità delle lesioni demielinizzanti. Ad esempio, nelle sequenze TSE pesate in T2 alcuni fattori riducono la visibilità delle stesse. In conclusione, dalla nostra esperienza emerge che la sequenza che consente la migliore dimostrazione delle lesioni della sclerosi multipla è la SE pesata in DP e T2, che permette la valutazione di più parametri tissutali in un'unica acquisizione oltre ad essere dotata di un contrasto intrinseco soddisfacente.
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Bifulco, Luca. "La sicurezza negli stadi in Italia Tifo, violenza, diritto e misure di contrasto." SOCIOLOGIA DEL DIRITTO, no. 3 (December 2018): 159–85. http://dx.doi.org/10.3280/sd2018-003008.

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Manfrè, L., C. Sarno, M. Laconi, A. Mangiameli, and R. Lagalla. "Fast Spin Echo e Spin-Echo." Rivista di Neuroradiologia 7, no. 4 (August 1994): 579–93. http://dx.doi.org/10.1177/197140099400700404.

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Abstract:
Uno dei maggiori problemi connessi alio studio del SNC di pazienti in età pediatrica con RM è indubbiamente costituito dalla durata dell'esame stesso, che impone sovente la necessità di una sedazione farmacologica del paziente e limita allo stretto indispensabile il numero delle acquisizioni effettuate. Appare pertanto facilmente intuibile l'entusiasmo rivolto verso nuovi tipi di sequenze che presentino quale caratteristica principale una drastica riduzione dei tempi di acquisizione pur mantenendo un'affidabile qualità diagnostica. Le sequenze di tipo Fast-Spin-Echo (FSE) costituiscono il successivo sviluppo delle sequenze denominate RARE (Rapid Acquisition Relaxation Enhanced) descritte da Henning nel 1986, abbinando la semeiotica di segnale RM delle convenzionali sequenze in Spin-Echo (Conventional Spin-Echo o CSE), largamente più diffuse, al vantaggio di un rapido tempo di acquisizione (figure 1, 2). La sequenza FSE, tuttavia, per le caratteristiche tecniche che la contraddistinguono, non può essere considerata semplicisticamente come una sequenza Spin-Echo veloce: la sua applicazione nella pratica quotidiana merita pertanto — al pari di quanto già fatto per sequenze ormai diffusamente utilizzate quali la Spin-Echo e la Gradient-Echo — una approfondita analisi delle capacità intrinseche e delle potenzialità diagnostiche. Il nostro scopo è stato quello di esaminare comparativamente le immagini ottenute, mediante sequenze FSE e CSE, in 78 pazienti in età pediatrica, valutando non solo la qualità diagnostica delle Stesse (nel normale e nel patologico), ma effettuando anche una analisi quantitativa del segnale rilevato e del contrasto relativo esistente tra le diverse componenti tissutali visualizzate.
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Rosati, G., A. Morisetti, and P. Tirone. "Tossicità nell'animale e sicurezza nell'uomo." Rivista di Neuroradiologia 7, no. 4 (August 1994): 595–600. http://dx.doi.org/10.1177/197140099400700405.

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Abstract:
Fino ai primi anni '80, le indagini epidemiologiche condotte sulle reazioni avverse ai mezzi di contrasto iodurati uroangiografici iniettati per via endovenosa, non erano riuscite a stabilire una correlazione significativa fra l'incidenza delle reazioni e il tipo e/o la dose del composto somministrato. Di conseguenza si era ritenuto che nello scatenamento delle reazioni avverse sistemiche il ruolo delle caratteristiche farmaco-tossicologiche delle diverse molecole iodurate fosse trascurabile rispetto ai fattori di rischio individuali. Studi più recenti hanno tuttavia messo in luce che con i composti non-ionici il rischio di reazioni avverse gravi è circa sei volte inferiore al rischio che si ha con i composti ionici. Questi risultati clinici confermano i dati derivati da studi sugli animali, che hanno evidenziato come i composti non-ionici abbiano un margine di sicurezza da due a tre volte superiore rispetto agli ionici. Alla luce di questi dati è stato riesaminato il valore predittivo degli studi preclinici per la sicurezza dell'impiego clinico dei mezzi di contrasto iodurati. Appare in questo senso utile un approccio «interspecies scaling», possibile grazie al fatto che il comportamento farmacocinetico di questi composti è ormai ben conosciuto ed estremamente semplice sia nell'uomo che nell'animale.
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Battistella, P. A., G. Perilongo, A. Internò, C. Cereda, L. Padovan, and C. Carollo. "La cefalea nei tumori del tronco encefalico." Rivista di Neuroradiologia 9, no. 6 (December 1996): 731–34. http://dx.doi.org/10.1177/197140099600900617.

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Abstract:
La cefalea costituisce un sintomo frequente dei tumori cerebrali con percentuali dal 30 al 70%: meno spesso (15–35%) costituisce il primo sintomo, di rado (10%) l'unico sintomo fino alla diagnosi. Vengono esaminati i dati clinici, il quadro neuroradiologico (RM) e il follow-up di 13 nuovi casi pediatrici affetti da tumore del tronco encefalico. La sintomatologia cefalalgica si riscontra in 6/13 casi, con pattern variabile, per lo più di tipo «tensivo». La localizzazione della neoplasia è prevalentemente ponto-mesencefalica (9 casi) rispetto a quella bulbare (3 casi) e mesencefalo-talamica (1 caso). 11 casi sono stati trattati con radioterapia iperfrazionata ad alte dosi (60–70 Gy) ed il follow-up (6 mesi-4 anni) dimostra exitus (5 casi) o deficit neurologici variabili (7 casi). Le modificazioni del segnale e la risposta al contrasto non sono risultate correlate al tipo di evoluzione clinica, mentre l'entità e la sede della neoplasia confermano il decorso più rapido per le estese localizzazioni a partenza pontina.
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Colarusso, S. "A survey to photograph Italy’s young diabetology." Journal of AMD 24, no. 4 (February 2022): 288. http://dx.doi.org/10.36171/jamd21.24.4.9.

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Abstract:
Il Gruppo Nazionale Giovani AMD ha condotto nel Gennaio 2020 una survey rivolta a giovani diabetologi under 45, al fine di ottenere un’istantanea della next generation diabetologica. La survey, partita il 15 gennaio 2020 via mail (Google Moduli), ha incluso 23 quesiti, suddivisi per sezioni: raccolta dati anagrafici, genere/formazione, contesto lavorativo (tipologia di contratto, sede lavorativa, attività prevalente), criticità/esigenze, rapporti con le società medicoscientifiche, utilizzo dei canali social, grado di motivazione. Fra i 259 giovani diabetologi che hanno partecipato alla survey (età: 55% 30-40, 27% 40-45, 8% <30) notevole è stata la differenza di genere con prevalenza del sesso femminile (64% ). La predominante specializzazione indicata è l’endocrinologia (~71%); circa il 45% dei giovani diabetologi italiani lavora con un contratto di dipendenza, il 25% come libero professionista e circa il 17% in convenzione con il Sistema Sanitario Nazionale come specialista ambulatoriale territoriale. Nel 73% dei casi il tipo di attività svolta è prevalentemente/ esclusivamente ambulatoriale , il 54% la svolge in prevalente ambito diabetologico, il 42% anche endocrinologico. Tramite una scala di grading numerico (punteggio da 1 a 4) le maggiori criticità indicate sono: l’organizzazione lavorativa, la mancanza del team diabetologico, l’impossibilità di prescrivere farmaci richiedenti un piano terapeutico se non con un contratto di lavoro pubblico, gli spazi fisici delle strutture lavorative. Fra le principali esigenze rilevate al primo posto l’implementazione della formazione professionale (73%). Le aree di maggior interesse sono: terapie innovative, tecnologie, diabete e gravidanza, telemedicina, educazione terapeutica. L’80% dei giovani diabetologi ha espresso un alto livello di motivazione ad essere coinvolti in iniziative associative grazie alla nascita del Gruppo Nazionale Giovani AMD. La forte motivazione dei giovani diabetologi rappresenta un’ottima base e punto di partenza per favorire una collaborazione fra le classi dirigenziali attuali e future, approntando insieme dei percorsi di crescita e formazione professionali in linea con il sapere, saper fare e saper essere. PAROLE CHIAVE giovane diabetologo; setting lavorativo; bisogni formativi; motivazione.
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Menezes, Vitor Hugo Mota de. "LA VULNERABILITÀ NELL’ESTERNALIZZAZIONE DINANZI AL SERVIZIO PUBBLICO." REVISTA INTERNACIONAL CONSINTER DE DIREITO 9, no. 9 (December 18, 2019): 775–99. http://dx.doi.org/10.19135/revista.consinter.00009.41.

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Abstract:
L’esternalizzazione è un sistema di gestione coperto dal genere dei rapporti trilaterali, nel caso in ricerca, maneggiato dalla Pubblica Amministrazione, per ridurre costi e migliorare la qualità dei servizi offerti alla popolazione, adoperato, dapprima, solo per le attività accessorie, ma con la normalizzazione del sistema, si è cominciato a implementarlo nei bisogni principali. Tuttavia, l’uso senza controllo e sfrenato di questo meccanismo ha creato intensi dibattiti giuridici e dottrinari che indicano i vantaggi e gli svantaggi di tali tipi di contratto, sia per quanto riguarda la vulnerabilità dell’operaio esternalizzato, sia rispetto la responsabilità del ricevitore del servizio dinanzi al disonore dei loro oneri lavorativi, e come l’utilizzo dell’esternalizzazione potrebbe essere adoperato in modo sicuro ed efficace dai contraenti. È appunto per questo che, inizialmente, la presente ricerca avrà un approccio generale sull’esternalizzazione, dalla comparsa del meccanismo nella storia, con enfasi sulla sua applicazione nel settore pubblico, investigando le possibili minacce ai regimi giuridici di contrattazione del personale utilizzati da enti statali. In questa prospettiva, saranno indicate le definizioni più impiegate dai dottrinatori, così come anche la natura giuridica e i presupposti che permeano l’istituto. Di seguito, saranno trattati il capitalismo, la globalizzazione, il neoliberalismo, indicati i fattori che influenzano l’esistenza e l’espansione dell’esternalizzazione e le critiche esistenti in materia. Alla ricerca di una soluzione più fattibile ed effettiva alla problematica, verranno confrontati ritagli esemplificativi del meccanismo in altri sistemi giuridici, soprattutto in quello italiano, riportando riferimenti legali e giurisprudenze sulla materia. La metodologia impiegata è sostanzialmente bibliografica e indiretta, servendosi da libri, articoli scientifici e orientamenti giurisprudenziali dei tribunali superiore e regionali del lavoro, servendosi, ancora, del metodo deduttivo per la giusta interpretazione dell’argomento. In questo senso, la presente ricerca dimostrerà la soluzione della problematica ritenuta dal ricercatore la più fattibile ed effettiva.
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Andreula, C. F., A. N. M. Recchia-Luciani, and A. Carella. "Attività di placca e dose ottimale di Gd-DTPA in RM per la diagnosi di sclerosi multipla." Rivista di Neuroradiologia 7, no. 6 (December 1994): 859–73. http://dx.doi.org/10.1177/197140099400700602.

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Abstract:
L'introduzione del mezzo di contrasto in risonanza magnetica nello studio della Sclerosi Multipla (SM) ha accresciuto la sensibilità e la specificità della tecnica, individuando l'attività infiammatoria di quelle placche che evidenziano assunzione di contrasto paramagnetico (Gadopentato Dimeglumina, Gd-DTPA), con il relativo accorciamento dei tempi di rilassamento e l'aumento del segnale in T1. Tale caratteristica propone la possibilità di una verifica della disseminazione nel tempo delle lesioni, disseminazione che, combinata con la disseminazione spaziale (individuata già dall'esame di base anche in virtù della multiplanarietà) permette fin dal primo esame di definire la diagnosi di SM. L'aumento della intensità di segnale di una lesione avviene in proporzione all'incremento della dose di mdc paramagnetico utilizzata, fino a 0,3 mmol/Kg di peso corporeo. Scopo del nostro lavoro è individuare la dose ottimale di mdc paramagnetico in RM nel sospetto diagnostico di SM, per eliminare il sospetto di falsi negativi ingenerato nella pratica quotidiana a fronte di un quadro clinico e di un quadro RM fortemente suggestivi. Sono stati eseguiti esami pre- e post-contrasto in 150 pazienti con Sclerosi Multipla sospetta o definita. Dopo la prima dose di Gd-DTPA introdotta endovena, con tecnica a bolo, alla posologia di 0,2 ml/Kg di peso corporeo, sono state effettuate scansioni T1, immediatamente dopo la somministrazione. Quindi, è stata somministrata una seconda dose di Gd-DTPA endovena, sempre alla posologia di 0,2 ml/Kg di peso corporeo con tecnica a bolo, dopo la quale sono state ripetute le medesime scansioni T1, a distanza di 3–5 minuti dalla somministrazione della prima dose. Nel gruppo totale di pazienti che hanno mostrato impregnazione di placca (71 = 47,33%), il rapporto tra i casi con impregnazione dopo dose singola (6 casi = 4%), e quelli con impregnazione dopo doppia dose (65 casi = 63,33%) è stato dell '11,825 (incremento proporzionale 1082,5%). Nel corso del nostro lavoro, abbiamo distinto le placche in cinque «tipi», in base al differente segnale RM e al comportamento dopo somministrazione di mdc. L'aumento della dose permetterebbe un miglior rapporto contrasto/rumore, con il rilievo di lesioni di dimensioni al limite della rilevabilità, nonchè una maggiore «confidence» di rilevamento per una migliore delineazione delle lesioni, e dunque della diagnosi per immagini. Obiettivo finale del lavoro è una possibile revisione del protocollo diagnostico della SM, con l'introduzione della RM con doppia dose di Gd-DTPA in tutti i casi di sospetto clinico di patologia demielinizzante, nella speranza di una possibile drastica riduzione del tempo necessario per giungere alla definizione diagnostica.
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Araujo, Danilo Borges dos Santos Gomes de. "LA SOCIETÀ COOPERATIVA BRASILIANA." PANORAMA OF BRAZILIAN LAW 4, no. 5-6 (May 26, 2018): 412–30. http://dx.doi.org/10.17768/pbl.v4i5-6.34442.

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Abstract:
Considerando la vastità del tema e dei problemi che ne derivano, trattasi di esposizione relativamente sintetica sulla società cooperativa brasiliana, concentrandosi in particolar modo sui seguenti punti: (i) sviluppo storico-legislativo sul cooperativismo e sulla società cooperativa in Brasile; (ii) caratteri principali dello schema giuridico-organizzativo della società cooperativa brasiliana; e (iii) numeri e dati statistici ed economici complessivi sulla attività economica svolta tramite le cooperative in Brasile e sulla diffusione (costituzione), in Brasile, di quel tipo societario chiamato “sociedade cooperativa”. Il testo quindi si concentra esclusivamente sulla società cooperativa brasiliana, assente qualsiasi tentativo di confronto diretto con la disciplina della società cooperativa italiana, anche se gli esperti in materia possono indirettamente cogliere i contrasti tra l’uno e l’altro ordinamento giuridico, trovando somiglianze e differenze tra i rispettivi schemi legali della cooperativa.
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Araujo, Danilo Borges dos Santos Gomes de. "LA SOCIETÀ COOPERATIVA BRASILIANA." PANORAMA OF BRAZILIAN LAW 4, no. 5-6 (May 26, 2018): 412–30. http://dx.doi.org/10.17768/pbl.v4i5-6.p412-430.

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Abstract:
Considerando la vastità del tema e dei problemi che ne derivano, trattasi di esposizione relativamente sintetica sulla società cooperativa brasiliana, concentrandosi in particolar modo sui seguenti punti: (i) sviluppo storico-legislativo sul cooperativismo e sulla società cooperativa in Brasile; (ii) caratteri principali dello schema giuridico-organizzativo della società cooperativa brasiliana; e (iii) numeri e dati statistici ed economici complessivi sulla attività economica svolta tramite le cooperative in Brasile e sulla diffusione (costituzione), in Brasile, di quel tipo societario chiamato “sociedade cooperativa”. Il testo quindi si concentra esclusivamente sulla società cooperativa brasiliana, assente qualsiasi tentativo di confronto diretto con la disciplina della società cooperativa italiana, anche se gli esperti in materia possono indirettamente cogliere i contrasti tra l’uno e l’altro ordinamento giuridico, trovando somiglianze e differenze tra i rispettivi schemi legali della cooperativa.
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Araujo, Danilo Borges dos Santos Gomes de. "LA SOCIETÀ COOPERATIVA BRASILIANA." PANORAMA OF BRAZILIAN LAW 4, no. 5-6 (May 31, 2017): 412–30. http://dx.doi.org/10.17768/pbl.y4.n5-6.p412-430.

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Abstract:
Considerando la vastità del tema e dei problemi che ne derivano, trattasi di esposizione relativamente sintetica sulla società cooperativa brasiliana, concentrandosi in particolar modo sui seguenti punti: (i) sviluppo storico-legislativo sul cooperativismo e sulla società cooperativa in Brasile; (ii) caratteri principali dello schema giuridico-organizzativo della società cooperativa brasiliana; e (iii) numeri e dati statistici ed economici complessivi sulla attività economica svolta tramite le cooperative in Brasile e sulla diffusione (costituzione), in Brasile, di quel tipo societario chiamato “sociedade cooperativa”. Il testo quindi si concentra esclusivamente sulla società cooperativa brasiliana, assente qualsiasi tentativo di confronto diretto con la disciplina della società cooperativa italiana, anche se gli esperti in materia possono indirettamente cogliere i contrasti tra l’uno e l’altro ordinamento giuridico, trovando somiglianze e differenze tra i rispettivi schemi legali della cooperativa.
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Araujo, Danilo Borges dos Santos Gomes de. "LA SOCIETÀ COOPERATIVA BRASILIANA." PANORAMA OF BRAZILIAN LAW 4, no. 5-6 (May 26, 2018): 412–30. http://dx.doi.org/10.17768/pbl.y4n5-6.p412-430.

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Abstract:
Considerando la vastità del tema e dei problemi che ne derivano, trattasi di esposizione relativamente sintetica sulla società cooperativa brasiliana, concentrandosi in particolar modo sui seguenti punti: (i) sviluppo storico-legislativo sul cooperativismo e sulla società cooperativa in Brasile; (ii) caratteri principali dello schema giuridico-organizzativo della società cooperativa brasiliana; e (iii) numeri e dati statistici ed economici complessivi sulla attività economica svolta tramite le cooperative in Brasile e sulla diffusione (costituzione), in Brasile, di quel tipo societario chiamato “sociedade cooperativa”. Il testo quindi si concentra esclusivamente sulla società cooperativa brasiliana, assente qualsiasi tentativo di confronto diretto con la disciplina della società cooperativa italiana, anche se gli esperti in materia possono indirettamente cogliere i contrasti tra l’uno e l’altro ordinamento giuridico, trovando somiglianze e differenze tra i rispettivi schemi legali della cooperativa.
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Cecchini, A., P. Pricca, P. Mariani, A. Orlandini, A. Tansini, C. F. Andreula, A. Carella, M. Rosa, P. Tortori Donati, and M. Canevari. "Le lesioni encefaliche focali nel neuro-AIDS: Studio neuroradiologico multicentrico." Rivista di Neuroradiologia 2, no. 1 (February 1989): 21–31. http://dx.doi.org/10.1177/197140098900200103.

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Abstract:
Vengono esposti i risultati di uno studio retrospettivo multicentrico di 52 pazienti, affetti da Neuro-AIDS, con lesioni TC encefaliche focali, di cui 24 a patogenesi nota, mediante esame del liquor, biopsia, autopsia e/o criterio ex iuvantibus (11 toxoplasmosi, 3 criptococcosi, 5 HIV, 4 Tbc, 1 Papovavirus). La sintomatologia neurologica era prevalentemente di tipo focale (28 casi), ma anche di AIDS-dementia-complex (17 casi), o di tipo meningitico o meningo-encefalitico (5). Tutti i casi sono stati studiati con TC con mezzo di contrasto endevenoso, prevalentemente con tecnica di doppia dose ritardata (DDD); 27, 16 ed 8 casi sono stati sottoposti rispettivamente a 2, 3, o 4 controlli TC. 6 pazienti sono stati studiati anche con RM (0,15 T), 2 con angiografia. Le lesioni focali erano singole nel 44%, multiple nel restante 56% (di cui 34% bilaterali), più frequentemente ipodense (eccetto un caso di toxoplasmosi emorragica iperdensa all'esame basale ed un caso di toxoplasmosi calcifica in un controllo) e 2/3 subivano un enhancement di tipo anulare, nodulare o misto. La sede più frequente era corticale e corticomidollare. In quasi 50% dei casi si associavano segni di atrofia superficiale e profonda. La RM in 2 casi (toxoplasmosi) ha dimostrato phi lesioni the la TC, in 4 ha evidenziato segni di interessamento della so-stanza bianca. In accordo con i dati della letteratura non vi sono caratteristiche specifiche di una infezione opportunistica o tumore AIDS-correlati, tuttavia lesioni focali multiple, rapidamente evolutive, con sintomatologia neurologica a focolaio sono più probabilmente (50%) toxoplasmosi. La tecnica di enhancement DDD è obbligatoria per il riconoscimento del numero, e per la stadiazione delle lesioni focali. Nel campo delle lesioni focali ha indicazioni phi selettive (lesioni diffuse e/o della so-stanza bianca). Tuttavia i ruoli rispettivi di TC-DDD e RM nello studio del neuro-AIDS sono destinati a modificarsi entro breve tempo.
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Mazzette, Antonietta. "Metamorfosi urbane in tempo di pandemia: alcune riflessioni." SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, no. 127 (March 2022): 52–62. http://dx.doi.org/10.3280/sur2022-127005.

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Abstract:
Le riflessioni presenti nel saggio si fondano su un'indagine avviata all'indomani dell'emanazione del Decreto del Presidente del Consiglio dell'8 marzo 2020, con il quale sono state estese a tutto il territorio italiano le misure di contrasto e contenimento della diffusione del virus Sars Cov-2. L'indagine è stata sviluppata in tre diversi momenti: nel primo è stato somministrato un questionario online su Sicurezza e fiducia al tempo dell'emergenza sanitaria, applicando la tecnica di campionamento di tipo snowball; nel secondo è stata sottoposta una batteria di domande aperte agli interlocutori che, avendo risposto al questionario, avevano dato la disponibilità ad essere ricontattati per ulteriori approfondimenti; nel terzo momento sono state poste ulteriori domande sulla gestione dell'emergenza sanitaria ai medesimi interlocutori della seconda fase. Ai fini di questo articolo, per ragioni di brevità, esponiamo alcuni elementi emersi nella seconda fase della ricerca, relativi ai cambiamenti urbani legati all'emergenza.
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Coletto, Diego, and Roberto Pedersini. "La flessibilitŕ numerica nei settori privato e pubblico fra strategia e contingenza." GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no. 124 (March 2010): 673–706. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2009-124004.

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Abstract:
L'articolo confronta le modalitŕ di utilizzo dei principali contratti di lavoro flessibile (a termine, di somministrazione e di collaborazione) in due casi concreti appartenenti al settore privato ed al settore pubblico, al fine di indagare le diverse logiche di ricorso al lavoro non-standard in contesti differenti. La prima parte del saggio presenta una breve rassegna dei principali tentativi di definizione dei diversi tipi di flessibilitŕ del lavoro ed illustra il dibattito sugli effetti della flessibilitŕ del lavoro sull'adattabilitŕ delle organizzazioni e sulle condizioni di vita e di lavoro di lavoratrici e lavoratori. Nella seconda parte del saggio sono descritte due esperienze concrete: per quanto riguarda il settore privato, si tratta di Abb Italia, un'impresa di grandi dimensioni che opera nel settore elettro-meccanico; per il settore pubblico, viene presentato il caso di un ente locale, la Provincia di Milano. Le conclusioni riprendono alcuni degli aspetti piů rilevanti di questi casi e, piů in generale, sottolineano i risultati dell'analisi complessiva dei dati e delle informazioni raccolte nel corso della ricerca empirica.
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Manfre, L., F. Rosato, M. Mindri, S. Pappalardo, C. Sarno, A. Janni, and R. Lagalla. "Neuroradiologia funzionale della ghiandola ipofisaria." Rivista di Neuroradiologia 8, no. 5 (October 1995): 645–56. http://dx.doi.org/10.1177/197140099500800502.

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Abstract:
Lo studio sequenziale dell'afflusso del mezzo di contrasta a carico del parenchima ipofisario è stato di recente valutato da diversi autori, utilizzando apparecchiature operanti a 1,5 T. Tutta-via, con l'eccezione di 3 casi di macroadenoma, non sono state mai valutate le possibili alterazioni di flus-so ghiandolare nelle diverse affezioni interessanti l'ipofisi. Sono stati esaminati 27 volontari non affetti da patologia ipofisaria e 47 pazienti, in età pediatrica o adulti, affetti da alterazioni ipofisarie su base congenita o acquisita. I pazienti sono stati valutati mediante apparecchiatura operante a medio campo, compa-rando i risultati, ottenuti in tempi diversi, di una valutazione ipofisaria standard versus un esame di tipo sequenziale. Il nostro studio ha dimostrato un modello di accentuazione delle differenti componenti ghiandolari perfettamente corrispondente all'organizzazione microvascolare della ghiandola stessa, con un incremen-to dell'intensità di segnale apprezzabile prima a livello neuroipofisario, poi a carico del peduncolo e della parte prossimale dell'adenoipofisi, ed infine a carico della pars distalis adenoipofisaria. I microadenomi hanno dimostrato un modello di accentuazione di tipo <arterioso>, in rapporto alla neoangiogenesi esi-stente. I macroadenomi hanno dimostrato un modello differente, nelle aree esaminate, in dipendenza del-l'estensione. Nessuna alterazione è stata riscontrata nei pazienti affetti da sella vuota parziale. I pazienti affetti da deficit di ormone della crescita hanno dimostrato una riduzione del potenziamento del peduncolo ipofisario, in possibile relazione a danno del sistema vascolare portale.
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Zainni, Marina. "I modelli di trattamento del DGA nel SerD di Frosinone e nel percorso formativo della Regione Lazio." SICUREZZA E SCIENZE SOCIALI, no. 1 (April 2022): 118–34. http://dx.doi.org/10.3280/siss2022-001010.

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Abstract:
Il disturbo da gioco d'azzardo è un fenomeno i cui fattori di rischio sono mol-teplici e fra essi ricordiamo i fattori di tipo genetico, familiare, psicologico, motivazionale e ambientale. La provincia di Frosinone risulta essere un territorio molto interessato dal fenomeno del gioco d'azzardo a causa delle sue caratteristiche socioeconomiche e della crisi del tessuto produttivo con conseguente aumento della povertà e della fragilità sociale a fronte di un considerevole aumento della disponibilità e accessibilità di luoghi adibiti a gioco. La ASL di Frosinone, recependo le sollecitazioni della Regione Lazio, ha definito un Piano Locale di contrasto al gioco d'azzardo che prevede tre ambiti di intervento: una azione costante di informazione e sensibilizzazione rivolto alla popolazione generale della provincia, con il coinvolgimento degli stakeholder del territorio; una riorganizzazione dei servizi per le dipendenze con la costituzione di equipe multidisciplinari e la definizione di strumenti specialistici di valutazione diagnostica per una presa in carico globale del paziente con disturbo da gioco d'azzardo; la formazione specialistica degli opera-tori dei servizi per le dipendenze.
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Rordorf, Renato. "Un iter tortuoso per equilibrare posizioni contrattuali asimmetriche." QUESTIONE GIUSTIZIA, no. 3 (September 2011): 60–68. http://dx.doi.org/10.3280/qg2011-003007.

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Abstract:
Quelle del consumatore e del risparmiatore sono condizioni soggettive apparentemente antitetiche, siccome definite da due tipi di comportamento (il consumare e il risparmiare, appunto) tra loro contrapposti. Eppure questa eterogeneitŕ viene meno, sotto il profilo giuridico, se si guarda, da un lato, alla posizione di debolezza in cui essi versano rispetto alle controparti contrattuali (con conseguente esigenza di una loro tutela come "contraenti deboli") e, dall'altro, al ruolo emblematico che essi assumono ai fini del piů generale interesse al buon funzionamento del mercato.
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Gasparotti, R., G. F. Gualandi, M. Bonetti, A. Chiesa, and G. Galli. "L'angiografia a risonanza magnetica nello studio del circolo cerebrale." Rivista di Neuroradiologia 5, no. 3 (August 1992): 309–30. http://dx.doi.org/10.1177/197140099200500304.

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Abstract:
L'Angiografia a Risonanza Magnetica (ARM) è stata utilizzata per lo studio del circolo cerebrale a completamento della convenzionale indagine RM spin-echo (RM-SE) in 20 pazienti portatori di malformazioni artero-venose (MAV) cerebrali (17 sovratentoriali e 3 sottotentoriali). Per un'efficace dimostrazione sia delle afferenze arteriose che del drenaggio venoso sono stati contemporaneamente impiegati diversi tipi di sequenze ad «pacchetto» 2D e 3D (Time-of-Flight MR Angiography). Nei 5 casi con emorrragia intraparenchimale spontanea è stata utilizzata l'Angio-RM a contrasto d'ampiezza (Magnitude MR Angiography). I reperti sono stati confrontati con quelli dell'angiografia e della RM spin-echo. L'angio-RM è risultata essenziale ai fini di una diagnosi non invasiva di malformazione artero-venosa cerebrale in 3 pazienti (15%) con MAV di piccole dimensioni (diametro max di 15 mm), non riconoscibili nelle immagini spin-echo, ed in 4 casi dubbi (20%) in cui la RM-SE poneva solo un sospetto sulla base di rilievi indiretti. In tutti i casi di emorragia cerebrale da rottura spontanea di MAV l'Angio-RM ha permesso il riconoscimento del nidus angiomatoso residuo, mascherato dal segnale del sangue nelle immagini spin-echo, trovando successiva conferma nell'angiografia. L'Angio-RM si è inoltre dimostrata superiore alia RM spin-echo nella caratterizzazione anatomica delle MAV, riconoscendo un maggior numero di vasi afferenti e precisando meglio il tipo di drenaggio venoso. Confrontata con l'angiografia, l'Angio-RM in 3 casi è risultata insufficiente per la dimostrazione di vasi afferenti di calibro sottile, quali le arterie corioidee e le arterie cerebellari superiori, mentre in altri 3 casi ha mancato la visualizzazione di scarichi venosi profondi non dilatati. Nonostante l'angiografia rimanga l'unica indagine radiologica in grado di fornire una completa caratterizzazione sia morfologica che emodinamica delle MAV cerebrali, indispensabile ai fini di una terapia chirurgica o di un trattamento endovascolare, in base ai risultati del presente studio l'angio-RM può essere considerata come indagine fondamentale nella fase di inquadramento diagnostico, complementare alia RM tradizionale.
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Crasto, S., O. Davini, T. Avataneo, S. Duca, L. Rizzo, S. Cirillo, I. Gomes Pavanello, C. Mocellini, and R. Rudà. "La RM con Gd-DTPA nella diagnosi delle metastasi intramidollari." Rivista di Neuroradiologia 8, no. 2 (April 1995): 241–49. http://dx.doi.org/10.1177/197140099500800216.

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Abstract:
La maggior aspettativa di vita dei pazienti neoplastici e l'introduzione della RM nello studio del midollo spinale hanno consentito, negli ultimi anni, il riscontro di un numero crescente di localizzazioni secondarie mieliche, che appare peraltro tuttora contenuto. Vengono riportati i risultati di uno studio multicentrico retrospettivo su 22 pazienti nei quali la RM ha posto diagnosi di localizzazione secondaria intramidollare. I pazienti sono stati suddivisi, in base alla sede della neoplasia primitiva, in due gruppi: «intra-SNC» (6 casi) ed «extra-SNC» (16 casi). Scopo di questo studio è di valutare la topografia e la morfologia delle lesioni ed il loro comportamento dopo somministrazione endovenosa di mezzo di contrasto paramagnetico al fine di identificare eventuali differenze fra i due gruppi di pazienti; si è cercato, inoltre, di spiegare la differente frequenza di metastasi fra l'encefalo ed il midollo spinale e la predilezione delle lesioni secondarie intramidollari per i mielomeri lombo-sacrali. Per i tumori intra-SNC è stato assai frequente il riscontro di un contemporaneo coinvolgimento meningeo, presente in 5 pazienti su 6 ed in 4 casi talmente massivo da non permettere quasi la visualizzazione del midollo. Tale reperto, a «colata di cera» con grave compressione del midollo, ben si accorda con la via di diffusione preferenzialmente seguita da questo tipo di neoplasie. La metastasi da tumore extra-SNC si manifesta, invece, frequentemente come una lesione isolata, di morfologia ovalare, di dimensioni contenute, responsabile di una scarsa deformazione dei profili del midollo spinale, isointensa in T1, con significativo potenziamento dopo mdc (prevalentemente di tipo nodulare omogeneo) e con rilevante iperintensità perilesionale più estesa cranialmente, con un tipico aspetto a «pencil-shape».
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Della Puppa, A., P. Drigo, I. Mammi, P. Amistà, R. Iavicoli, P. A. Battistella, and C. Carollo. "Angiomi cavernosi multipli cerebrali ed epatici." Rivista di Neuroradiologia 6, no. 4 (November 1993): 419–27. http://dx.doi.org/10.1177/197140099300600407.

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Abstract:
Gli angiomi cavernosi cerebrali (ACC) sono una delle malformazioni vascolari del SNC meno frequenti. É nota peraltro la possibilità di ricorrenza familiare con modalità di trasmissione autosomica dominante. Presentiamo una famiglia italiana, seguita lungamente nel tempo, in cui 10 soggetti in 4 generazioni presentano ACC. Il reperto cerebrale era associato ad angioma cavernoso epatico (ACE) in 2 soggetti e ad angioma cavernoso retinico (ACR) in uno. La TC, eseguita in 9 soggetti, ha dimostrato una maggior capacità rispetto alla RM di rilevare le calcificazioni spesso presenti in queste malformazioni; la RM ha evidenziato d'altra parte un numero maggiore di cavernomi, soprattutto in sede sottotentoriale. 7 pazienti sono stati sottoposti ad esame angiografico con tecnica digitale sottrattiva. In nessun caso è stata dimostrata malformazione angiomatosa di tipo artero-venoso ed in 1 solo caso è stata rilevata una lieve persistenza di contrasto nelle fasi capillare-venose. Riteniamo meritevole di segnalazione questa famiglia per: l'associazione di ACC con ACE segnalata in 1 solo caso in letteratura (Filling - Katz) e la contemporanea associazione, pur in un solo paziente, di ACR; la costante molteplicità delle lesioni cerebrali, quasi sempre presenti sia in sede sopra che sottotentoriale; il contrasto tra la povertà dei sintomi e l'imponenza del quadro radiologico e la sua variabilità espressiva nelle diverse generazioni; l'elevato numero di soggetti affetti rispetto ad altre famiglie riportate in letteratura. I rilievi clinico-radiologici nella presente casistica ed i dati riportati dalla letteratura suggeriscono la necessità di uno studio neuroradiologico complementare TC ed RM nei soggetti affetti da ACC e nei familiari. Va peraltro tenuta presente la possibilità attuale di selezionare i pazienti da sottoporre ad angiografia tradizionale sulla base dei reperti ottenibili con angio-RM. Va sottolineata infine l'opportunità di una attenta e ponderata valutazione della terapia chirurgica proposta da molti autori, data la relativa benignità del decorso clinico riscontrata nei soggetti della nostra serie casistica.
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Pietta, Antonella, and Marco Bagliani. "Cambiamento climatico e geografia." RIVISTA GEOGRAFICA ITALIANA, no. 2 (May 2022): 5–10. http://dx.doi.org/10.3280/rgioa2-2022oa13795.

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Abstract:
Il cambiamento climatico rappresenta una problematica di grande attualit&agrave; e complessit&agrave;, che riguarda molti ambiti disciplinari diversi. Questo tema ben si presta a riflessioni e letture di tipo geografico, non solo perch&eacute; il funzionamento del sistema climatico e i suoi squilibri avvengono all'interno di uno spazio, ma soprattutto perch&eacute; le caratteristiche, le dinamiche e le propriet&agrave; che li connotano sono strettamente legate alla dimensione spaziale.Inoltre, gli aspetti territoriali acquistano un'importanza fondamentale quando si analizzano gli impatti derivanti dagli squilibri del sistema climatico, dato che il riscaldamento globale si traduce in conseguenze molto differenti a seconda della scala e del territorio considerato. Anche nello studio delle azioni di contrasto al global warming &egrave; importante il ricorso a chiavi di lettura geografica per cogliere le differenti modalit&agrave; di declinazione delle politiche di mitigazione e di adattamento alle diverse scale spaziali.Il presente numero monografico non ha l'obiettivo di proporre una rassegna esaustiva delle molteplici analisi geografiche del riscaldamento globale, quanto piuttosto mostrare come la prospettiva geografica possa consentire di approfondire in modo innovativo alcuni aspetti delle conoscenze sui cambiamenti climatici.
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Picardi, Roberto. "L’impotenza generandi e coeundi nell’uomo e nella donna: humano modo e verum semen." Medicina e Morale 53, no. 5 (October 31, 2004): 997–1015. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2004.628.

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Abstract:
Nel presente articolo viene affrontato il tema dell’impotenza secondo tre prospettive: giuridico-canonica, giuridico-civile, medica. Per il Diritto Canonico, l’impotenza a compiere la copula (impotentia coeundi), a differenza della sterilità, costituisce un impedimento dirimente e rende nullo il matrimonio, ed è così un ostacolo alla validità del matrimonio. Tale impotenza può essere di due tipi: organica o funzionale. Essa deve essere inoltre antecedenti il contratto matrimoniale e perpetue. Nel Diritto Civile, l’impotenza, come disagio o anomalia o malattia, può sollevare numerosi problemi, tra questi è prevalente la richiesta d’accertamento e di disconoscimento di paternità. Per quanto riguarda, infine, il momento medico, esso viene affrontato nell’articolo in funzione degli aspetti utili al Diritto canonico. In questo senso, l’Autore specifica la differenza tra sterilità e impotenza e chiarisce il significato di alcuni termini che spesso vengono utilizzati per descrivere situazioni relative alla procreazione nella coppia.
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Muhammad, Dzulfikar. "Karakteristik Perjanjian Jual Beli Dengan Smart Contract dalam E-Commerce." Jurist-Diction 2, no. 5 (September 11, 2019): 1655. http://dx.doi.org/10.20473/jd.v2i5.15223.

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Abstract:
Hasil studi yang dilakukan oleh IlmuOne Data menyatakan bahwa e-commerce platform di Indonesia mengalami rata-rata pertumbuhan sekitar 100 persen dan kenaikan tertinggi yaitu 135 persen pada periode Januari sampai dengan Juni 2017. Salah satu contoh potensi penerapan smart contract adalah dalam bisnis jual beli dalam e-commerce, mengingat teknologi blockchain kini berkembang pesat tidak hanya pada cryptocurrency, tetapi juga dalam layanan keuangan dan pembayaran dengan smart contract. Namun, belum ditemukan pengaturan mengenai smart contract dalam hukum kontrak dan hukum jual-beli di Indonesia. Kemudian, perlindungan hukum para pihak dalam smart contract perlu untuk ditelusuri guna mewujudkan keadilan dan kepastian hukum dalam berkontrak. Dalam rangka menjawab permasalahan tersebut, peneliti menggunakan tipe penelitian normatif dengan pendekatan perundang-undangan dan pendekatan konseptual. Dalam penelitian ini, peneliti menghubungkan karakteristik smart contract dengan peraturan perundang-undangan mengenai kontrak, informasi dan transaksi elektronik di Indonesia. Peneliti juga menelusuri peraturan perundang-undangan mengenai perlindungan konsumen, serta asas-asas hukum kontrak yang dapat diterapkan untuk mewujudkan keadilan dan kepastian hukum para pihak smart contract. Dari penelitian ini, dapat disimpulkan bahwa smart contract merupakan bentuk kontrak yang sah dan dapat diterapkan di Indonesia dengan adanya peraturan mengenai kontrak, khususnya kontrak elektronik. Kemudian, penerapan Asas Proporsionalitas dan Asas Itikad Baik dapat mewujudkan smart contract yang berkeadilan dan menguntungkan para pihak.
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Savarese, Eduardo. "La sentenza come narrazione: Strumenti e risultati dell’empatia." Forum Italicum: A Journal of Italian Studies 53, no. 2 (March 19, 2019): 264–80. http://dx.doi.org/10.1177/0014585819831960.

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Abstract:
Lo studio del diritto in relazione alla letteratura, e viceversa, conduce a un’analisi specifica della sentenza come narrazione sotto una pluralità di aspetti. In sistemi di democrazia costituzionale e pluralista, dove è necessario comporre principi e valori spesso in tensione o addirittura in contrasto, il giudice può adoperare la sentenza come un vero e proprio mezzo narrativo. Questo accade quando la vicenda giudiziaria viene descritta in modo da dimostrare al “lettore” il grado di identificazione e immedesimazione tra il giudice e la vicenda umana decisa, per poi condurre il “lettore” stesso a rivivere la stessa esperienza, riproducendo un ulteriore meccanismo di empatia con i protagonisti del caso giudiziario, le loro aspirazioni, la loro dignità. La sentenza si fa narrazione vicina alla finzione letteraria in quei casi che chiamano in gioco alti e contrastanti valori umani, etici e giuridici della società civile (suicidio assistito, matrimonio omosessuale). Il mezzo adoperato dal giudice, a volte in modo esplicito, a volte implicitamente, è l’empatia. Con essa, si strutturano il tipo di descrizione del fatto e l’andamento dell’argomentazione giuridica. A partire dall’empatia prende avvio quel processo di rafforzamento del grado di accettabilità giuridica e sociale della sentenza, necessario a creare spazio per un bilanciamento complesso e non prevedibile di valori e principi.
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Fassino, Secondo. "Aspetti specifici del supporto psicologico nella relazione medico-paziente terminale." Medicina e Morale 46, no. 5 (October 31, 1997): 923–37. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1997.868.

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Abstract:
Le comunicazioni medico – paziente, anche non verbali, attivano trasformazioni emotive e poi biologiche, che agiscono sui sistemi di reazione dell’organismo specie nelle fasi terminali della malattia. La reazione psicologica del malato è il risultato di difese regressive e anche progressive fruibili per processi più avanzati di adattamento e di “senso”. Le reazioni psicologiche del medico sono condizionate da difese dall’angoscia e motivazioni inconsce alla professione, tra sentimenti di impotenza e di onnipotenza. La condanna alla sconfitta induce una riformulazione costante del progetto di cura: la morte come oggetto di cura, non solo fine della cura. È richiesto un supporto psicologico specifico al paziente terminale. La strategia è quella dell’accompagnamento del paziente attraverso le fasi della malattia verso la morte, piuttosto che dell’esplorazione dei vissuti profondi di colpa, indegnità, aggressività. Questi aspetti vengono proposti soltanto se il paziente segnala di volerli e poterli affrontare; in genere, occorre favorire un impiego ottimale dei meccanismi di negazione, di scissione e dei bisogni di trascendenza. L’accompagnamento è una “presenza significativa” che considera il transfert di conoscenza, il contratto di non abbandono, i bisogni di significato e di trascendenza, le dinamiche della separazione, la compromissione di identità, ecc. Tali interventi sono attuabili oltre che da psichiatri o psicologi clinici, anche da medici oncologi e infettivologi, purché formati alla “relazione terapeutica”. Il training deve considerare non solo gli aspetti cognitivi, ma soprattutto quelli emotivi e personali, anche in considerazione dei rischi elevati di burn out che ripetuti interventi di questo tipo comportano. Le competenze sui bisogni psicologici del morente sono parte dei metodi della buona pratica clinica: tra i suoi obiettivi c’è anche la qualità della morte.
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Pellicanò, G., N. Centi, L. Capaccioli, E. Brizzi, E. Sgambati, I. Del Seppia, and N. Villari. "La RM nell'anatomia del plesso brachiale." Rivista di Neuroradiologia 15, no. 2 (April 2002): 205–22. http://dx.doi.org/10.1177/197140090201500205.

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Abstract:
Nello studio dell'anatomia del plesso brachiale la RM è l'esame di scelta in rapporto alle principali caratteristiche della metodica: possibilità di eseguire le scansioni su tutti i piani dello spazio, elevato contrasto intrinseco e grazie al costante miglioramento della tecnologia, strati sottili con elevata risoluzione spaziale. La sequenza SE T1 dipendente sul piano sagittale è sicuramente quella con il più alto contenuto informativo: le varie diramazioni sono infatti riconoscibili come strutture ad intensità di segnale intermedia tra l'arteria e la vena succlavia con cui mantengono un rapporto anatomico costante e l'elevatà intensità di segnale del tessuto adiposo circostante. Il piano coronale obliquato secondo l'orientamento delle radici nervose fornisce informazioni sul primo tratto del decorso del plesso a partire dalla fuoriuscita delle radici che costituiscono il plesso dai forami di coniugazione. L'uso di bobine di superficie phased array ha permesso di ottenere una buona risoluzione spaziale associata ad un elevato rapporto segnale-rumore. In particolare la bobina tipo sinergy spine ha consentito anche un buon comfort per il paziente anche nel caso di studio di entrambi i plessi brachiali. È da ritenere che la possibilità in un futuro immediato, di impiegare in RM, multiple bobine di superficie dedicate al plesso brachiale, incrementerà ulteriormente le conoscenze anatomiche del plesso base indispensabile, anche in questo campo, per un corretto approccio allo studio della patologia della regione del plesso brachiale.
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Cruz Maldonado, Raúl, and Ingrid Ortega Patiño. "Perspectivas de consumo y empleabilidad de la generación Z basados en sus gustos musicales." Germina 2, no. 2 (January 22, 2020): 146–50. http://dx.doi.org/10.52948/germina.v2i2.215.

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Abstract:
Esta investigación tiene como propósito examinar la relevancia de la inclinación musical en la vida personal y su incidencia en las perspectivas de consumo y empleabilidad en la generación denominada Z (Di Lucca, 2013) de la localidad Rafael Uribe Uribe. En este sentido, identifica la presencia de la música en los hábitos, identidad cultural, expresión y aceptación de la comunidad. La inclinación musical podría ser un referente determinante para pronosticar el tipo de labores a desempeñar. Como metodología se realiza una recolección de datos para conocer y exponer los tipos de géneros musicales más influyentes en el comportamiento de esta generación, metas personales, estilo de vida y las preferencias que pueden cambiar por el tipo de género que escuchan. La presente investigación es de carácter exploratoria con base cualitativa; se indagan los diferentes géneros musicales y las horas dedicadas a esta actividad, en contraste con la proyección de labor a desempeñar. En el apartado de conclusiones se presentan las tendencias de preferencia reflejadas en una matriz de impacto cruzado: preferencia vs género musical.
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Manfrè, L., R. Lagalla, S. Pappalardo, A. Mangiameli, M. Tortorici, F. Riggio, S. Ferrara, P. Ferrara, and A. E. Cardinale. "Anatomia e patologia del labirinto membranoso studio con sequenze RM sensibili al flusso." Rivista di Neuroradiologia 7, no. 5 (October 1994): 769–76. http://dx.doi.org/10.1177/197140099400700506.

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Abstract:
Nonostante i deludenti esordi nella valutazione delle strutture labirintiche costituenti l'orecchio interno, la risonanza magnetica costituisce oggi, grazie anche al miglioramento dell'hardware e del software disponibili, una modalità diagnostica di grande efficacia non solo nell'analisi della patologia espansiva o infiammatoria coinvolgente il VII ed VIII nervo cranico, ma anche nella valutazione delle alterazioni patologiche del segnale endolabirintico in rapporto a focolai emorragici o, come recentemente dimostrato mediante uso di Gd-DTPA, nell'analisi delle alterazioni a carico della capsula oticanella fase spongiotica dell'otosclerosi. Tuttavia, lo scarso contrasto esistente tra liquido endolabirintico e strutture circostanti (solitamente aria nel cavo timpanico e tessuto osseo capsulare) rende le tradizionali scansioni in tecnica Spin-Echo con ponderazione T1 del tutto inadeguate alla valutazione dell'orecchio interno. Analoga osservazione deve essere fatta per le immagini T2-dipendenti che, per l'eccessivo spessore di scansione e l'elevata durata dei tempi di esame, non rappresentano di certo un mezzo di indagine pratico ed affidabile, certamente comunque non competitivo nei confronti dell'imaging TC, oggi particolarmente fedele grazie alla possibilità di effettuare scansioni di minimo spessore (1 mm). Gli autori riportano la loro esperienza nell'analisi delle strutture labirintiche nel normale e patologico mediante imaging per RM con unità operante a 0,5 T ed applicazione di sequenze di tipo GRASS, opportunamente modificate per aumentarne la sensibilità al flusso lento endolinfatico (mGRASS), e Fast-Spin-Echo (FSE). Nei casi patologici è stata effettuata una analisi comparativa rispetto al reperto TC.
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Refil, Andi Muhammad, Ma'ruf Hafidz, and Muhammad Rustam. "Analisis Yuridis Tentang Pelaksanaan Pengadaan Barang dan Jasa Pemerintah." Journal of Lex Theory (JLT) 1, no. 2 (December 14, 2020): 228–39. http://dx.doi.org/10.52103/jlt.v1i2.265.

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Abstract:
Penelitian bertujuan mengetahui pelaksanaan kontrak pengadaan Barang dan Jasa pemerintah di Kabupaten soppeng dan upaya yang dilakukan oleh pihak pengguna barang dan jasa bilamana terjadi keterlambatan di dalam penyelesaian pekerjaan pengadaan barang dan jasa Pemerintah di KabupatenSoppeng. Tipe penelitian ini adalah penelitian empiris. Hasil penelitian Pelaksanaan Pengadaan barang dan jasa Pemerintah untuk menentukan penyedia barang dan jasa dilakukan dengan metode seleksi atau pelelangan. Kontrak Pengadaan Barang dan Jasa adalah perjanjian dimana suatu pihak yaitu penyedia barang dan jasa sepakat menyerahkan barang atau melaksanakan jasa tertentu dan pihak pengguna barang dan jasa sepakat membayar atas barang yang telah diserahkan atau jasa yang dilaksanakan, Kontrak pengadaan barang dan jasa Pemerintah pada Dinas Pendidikan Kabupaten Soppeng dibuat dengan akta dibawah ditangan. Upaya-upaya yang dilakukan oleh pihak pengguna barang dan jasa bilamana terjadi keterlambatan di dalam penyelesaian pekerjaan pengadaan barang dan jasa Pemerintah di KabupatenSoppeng dengan menambah waktu pelaksanaan pekerjaan dengan amandemen Kontrak, sanksi denda, dan pemberhentian kontrak. This study aims to determine the implementation of government procurement contracts for goods and services in Soppeng Regency and the efforts made by the users of goods and services if there is a delay in completing the work of the procurement of government goods and services in Soppeng Regency. This type of research is empirical research. The results of research on the implementation of government procurement of goods and services to determine the providers of goods and services are carried out by the selection or auction method. The Goods and Services Procurement Contract is an agreement in which a party, namely a provider of goods and services, agrees to deliver goods or carry out certain services and the goods and services user agree to pay for the goods that have been delivered or services performed, a contract for the procurement of government goods and services at the District Education Office Soppeng made by deed under the hand. Efforts made by the users of goods and services when there is a delay in the completion of the work of the procurement of government goods and services in Soppeng Regency by increasing the time for carrying out the work by amending Contracts, sanctions fines, and terminating contracts.
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Colombatto, Enrico. "A Rent-Seeking View of the Ageing Problem in Developed Countries*." Journal of Public Finance and Public Choice 14, no. 2 (October 1, 1996): 91–112. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907540309.

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Abstract:
Abstract I Paesi industrialmente avanzati stanno sperimentando un notevole incremento nel loro tasso di dipendenza dagli anziani ed una caduta nella quota dei giovani.Questo scritto si concentra sul problema delle pensioni, suggerendo che il peso di questi fattori dovrebbe essere correlato al modo in cui essi influiscono sul sottostante contratto tra contribuenti e altre coalizioni, ivi incluse la burocrazia e i politici.Dal punto di vista della logica economica, non vi sarebbero ragioni per riconoscere alio Stato un potere decisionale nella redistribuzione di risorse tra eenerazioni. Il fatto che, invece, lo Stato svolga questo ruolo richiede una spiegazione delle ragioni per cui lo Stato trovi necessaria la redistribuzione.L’esclusione dei giovani dal processo decisionale permette agli elettori ed ai politici di accordarsi su soluzioni che sono svantaggiose per le giovani generazioni.Il sistema di pagamento delle pensioni sulla base delle entrate correnti garantisce i beneficiari che in ciascun momento le pensioni siano pagate da qualcun altro, cioè da chi in quel momento lavora.Due tipi di soluzioni possono essere perseguiti: 1) riduzione del welfare state, con aumento delle risorse destinate alle pensioni; 2) se, però il potere della burocrazia e delle classi che usufruiscono di rendite parassitarie è molto forte, è più probabile che la spesa si stabilizzi, aumentando le imposte o riducendo le pensioni, o spostando in avanti l’età della pensione.L’aspetto che qui viene evidenziato è che un problema può emergere se gli individui non adattano sistematicamente i loro profili di risparmio e consumo per tener conto dei futuri sviluppi demografici. Tale incapacità degli individui potrebbe richiedere l’intervento pubblico, peraltro limitato all’informazione, che sarebbe certamente di qualità migliore di quella disponibile a livello privato.
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Jemielity, Witold. "Dziesięciny kościelne w Królestwie Polskim." Prawo Kanoniczne 40, no. 3-4 (December 10, 1997): 239–62. http://dx.doi.org/10.21697/pk.1997.40.3-4.07.

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Abstract:
II 6/18 marzo 1817 lo zar di Russia e re di Polonia Alessandro I firmo il documento che fece il cambiamento dalla decima direttiva alla decima granaria e monetaria. Lo fece per dare fine ai contrasti tra i proprietari terrien e il clero. II13/25 giugno 1817 il re completo le leggi sulla decima dai beni dell’erario e dai contadini. Nel nome di Alessandro I alcuni dei suoi articoli furono precisati quattro volte dai govematore Zajączek e due volte dai Consiglio Amministrativo del Regno. Durante il cambiamento della decima direttiva furono presenti i rappresentanti dei voivoda e del vescovo, chiamati commissari. Loro furono approvati dalla Commissione del Governo per le religioni e l’istruzione pubblica. Nelle trattative volontarie partecipava solamente il decano del luogo. II parroco del luogo e i commissari firmavano l’accordo, il vescovo dava l’opinione sull’utilità per la parrocchia, la commissione del voivodato mandava i documenti a Varsavia per l’approvazione dell’acordo fatto. Nel calcolo tutti i tipi del grano si cambiava in moggi di segale, e questi spesso si cambiava in denato. Dopo 25 anni si tornava a moggi di segale, con la possibilita di ricalcolare in denaro. II governo garantiva l’accordo di questo genere, costringeva i debitori all’adempimento degli accordi. Usava dei mezzi amministrativi come nei casi degli arretrati delle tasse da pagare allo Stato. In modo indiretto il govemo approfittava di questo, perché i parroci pagavano delle tasse dalle decime ricevute. Il 14/26 dicembre 1865 fu proclamato il decreto sul clero cattolico romano. II Governo dello zar statalizzo i beni della Chiesa e abrogo le decime obbligatorie. I parroci cercavano di mantenere le vecchie usanze. Le autorità civili erano sensibili a tutti i segni di influsso di questo genere. Alcuni parrocchiani ancora per un lungo tempo portavano ai loro parroci dei cereali in covoni о in grano, su modello della decima di prima.
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Turfa, Jean MacIntosh, and Alwin G. Steinmayer. "The comparative structure of Greek and Etruscan monumental buildings." Papers of the British School at Rome 64 (November 1996): 1–39. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200010333.

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Abstract:
LA STRUTTURA COMPARATIVA DEGLI EDIFICI MONUMENTALI GRECI ED ETRUSCHISe esaminati da un punto di vista ingegneristico, gli edifici monumentali greci presentano sostanziali differenze con quelli di origini etrusco/italica. La tecnica greca comprendeva l'uso di imponend architravi in pietra atti a resistere al carico imposto lateralmente dai pesand tetti in tegole di terracotta. Gli Etruschi risolsero lo stesso problema grazie all'uso di travi su cui veniva scaricata la tensione. L'uso di travi di tensione in Italia rese possible la copertura a tetto di strutture con campate molto ampie (senza colonne interne) e con ampi aggetti, stabilendo così la caratteristica configurazione del tempio toscano. Calcoli basati sulle misure dei tempi greci ed etrusco/italici hanno evidenziato come la trave di tensione toscana fosse più efficiente rispetto alle tecniche greche dell'epoca. Gli architetti greci, in virtù dell'abbondanza di utile materiale da costruzione e di lavoro stagionale, non erano forse stimolati allo sviluppo di nuove tecniche, o forse non riuscirono mai a risolvere il problema delle giunture di tensione.In contrasto con i metodi moderni, che fanno uso intensivo del metallo, gli antichi ingegneri etruschi erano costretti ad usare giunture di collegamento in legno nelle strutture di legno del tetto, al fine di porre una resistenza al carico laterale dei tetti in tegole. Questa pratica potrebbe già essere stata introdotta nell'VII secolo a.C., quando le tegole di terracotta furono introdotte nelle città etrusche. Tale tecnica è attestata dalle campate di grandi edifici quali l'edificio sudest di Murlo (c. 630–600 a.C), il tempio Portonaccio a Veii ed il tempio A di Pyrgi, e viene data per scontata per il Capitolium a Roma (dedicate nel 509 a.C). Le travi di tensione continuarono ad essere usate per vari secoli, rendendo possibile la costruzione delle basiliche romane della media e tarda repubblica, nonché i tipi successivi.
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Erlebach, Grzegorz. "Ochrona wolności nupturientów w kanonicznym porządku prawnym : zarys problematyki." Prawo Kanoniczne 52, no. 3-4 (December 10, 2009): 195–214. http://dx.doi.org/10.21697/pk.2009.52.3-4.09.

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Abstract:
In primo luogo viene preso in considerazione il principio della libertà dei nubendi. L’Autore prende lo spunto dal can. 219, ma prima di affrontare gli aspetti propriamente giuridici, si sofferma su alcuni elementi dell’accezione antropologica e teologica della libertà nel contesto del consenso matrimoniale. L’ultimo aspetto permette di superare una visione meramente soggettivistica, per quanto riguarda i nubendi, e, d’altro canto, offre una chiave di lettura dello sforzo effettuato lungo i secoli da parte del Magistero della Chiesa nella difesa e nella regolamentazione dello ius connubii. Ne segue la pastorale ordinaria volta all’educazione per un retto esercizio della libertà positivamente intesa dei contraenti. Tornando sugli aspetti prettamente giuridici del principio affermato nel can. 219, l’Autore fa presente la differenza fra i confini del contenuto normativo (volto contro le varie forme di costrizione) e una più ampia ratio legis (protezione della libertà). Passando alla protezione giuridica della libertà, l’Autore esamina le principali figure di nullità del consenso, dovute alla limitazione della libertà in uno dei contraenti: costrizione, mancanza della libertà interna e raggiro. Nella materia della costrizione l’Autore distingue nettamente le figure della violenza (di cui nel can. 125, § 1) e della vis vel metus di cui nel can. 1103 (cf. can. 125, § 2). Maggiore attenzione è stata posta all’evoluzione della disciplina dal Codice Pio-Benedettino e alla sua applicazione giurisprudenziale. Un punto discusso costituisce l’origine della norma. L’Autore si sbilancia in favore del principio dell’operatività della norma ex natura rei (cioè della nullità qualora manchi nel concreto la libertà necessaria, matrimonio proportionata), quindi sostiene l’applicabilità del can. 1103, entro tali limiti, nei confronti dei matrimoni degli acattolici. La mancanza della libertà interna è presa in considerazione nel contesto dell’incapacità consensuale, in particolare della mancanza della discrezione di giudizio. Viene accennata qui la questione dell’autonomia, o meno, del capo di nullità ob defectum libertatis internae (l’Autore condivide, implicitamente, la dominante posizione giurisprudenziale, contraria a tale autonomia). Per quanto riguarda la decezione dolosa, la tutela della libertà dei nubendi è considerata come principale ratio del can. 1098. Viene brevemente delineata la specificità di questo tipo di errore qualificato. Soffermandosi sui limiti dell’applicabilità del can. 1098, l’Autore sostiene che seppure la ratio legis del can. 1098 affonda le radici nel diritto naturale, tuttavia la ratio nullitatis è riconducibile alla volontà del Legislatore. Di conseguenza, il can. 1098 è da ritenere di diritto meramente positivo e, in quanto tale, non è applicabile retroattivamente, né può essere fatto valere nel caso dei matrimoni celebrati al di fuori dell’ordinamento giuridico canonico indipendentemente dalla loro data. Invece nel caso di un errore sostanziale causato dal dolo, la nullità è operante indipendentemente dalla decezione dolosa, quindi andrebbe rilevata a livello processuale sotto il capo di quel particolare errore sostanziale. La promozione della libertà responsabile avviene soprattutto sullo sfondo dell’accezione teologica della libertà con la quale si coniuga l’accezione antropologica, soprattutto quella della “libertà per” che postula l’autodeterminazione nel consenso matrimoniale. L’incapacità o l’impossibilità di una tale autodeterminazione viene riconosciuta dal Legislatore proteggendo indirettamente la libertà consensuale nei cann. 1095, n. 2, e 1103; mentre la libertà dei nubendi è ulteriormente protetta contro il raggiro nei limiti stabiliti nel can. 1098.
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Andreula, CF, and A. N. M. Recchia Luciani. "Le cosiddette facomatosi." Rivista di Neuroradiologia 7, no. 2 (April 1994): 231–40. http://dx.doi.org/10.1177/197140099400700211.

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Abstract:
Le cosidette facomatosi accomunano malattie diverse fra loro che hanno in comune il coinvolgimento del distretto neuroectodermico, con quindi interessamento contemporanea della cute e del sistema nervosa. Ad esclusione della malattia di Sturge-Weber le facomatosi hanno in comune il disordine genetico di ordine eterocromosomiale a carattere dominante o recessivo, di penetranza variabile anche se in taluni casi l'insorgenza spontanea delle sindromi o la loro comparsa tardiva suggerisce la possibilità di mutazioni genetiche ad insorgenza recente. Le Neurofibromatosi sono le facomatosi a maggior incidenza nella popolazione. Ne sono riconosciute otto tipi diversi, ma la più frequente in assoluto è la NF 1 (1 su 2000–3000 nati) seguita con un rapporto di circa 1/ 10 dalla NF 2. Da un punto di vista neuroradiologico la Risonanza Magnetica (RM) ha largamente contribuito in questi ultimi anni all'approfondimento delle conoscenze sulla NF 1 con la identificazione dei foci di alterato segnale a carico prevalentemente dei nuclei della base e/o di alter strutture della sostanza bianca, variamente denominati e classificati come aree amartomatose o focalai eteroplasici a bassa evolutività, ritenuti pressoché patognomonici di questa malattia. Anche nelle altre principali facomatosi la RM ha, in questi ultimi anni, largamente contribuito al miglioramento della sensibilità diagnostica e all'approfondimento delle conoscenze. In particolare nella malattia di Stuge-Weber la RM unitamente all'utilizzo del mezzo di contrasto è risultata estremamente efficace nella identificazione della angiomatosi leptomeningea, anche se la Tomografia Computerizzata (TC) mantiene un ruolo di particolare importanza per la identificazione delle calcificazioni piali. Nella Slerosi Tuberosa ha dimostrato una più elevata sensibilita nei confronti della TC nella identificazione dei tuberi in particolare a livello sottocorticale, anche se pure in questo caso la TC mantiene un ruolo diagnostico di rilievo per la possibilityà di identificare i tuberi calcifici in particolare subependimali. Infine nella Sindrome di van Hippel Lindau è senza dubbio la tecnica di prima scelta non solo nella definizione dell'emangioblastoma nella sua sede più tipica cerebellare, ma in particolare nelle sue non infrequenti localizzazioni midollari.
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De Luca, Roberto. "Nuove liste e vecchi candidati: le elezioni politiche e comunali del 2006 in Calabria." Quaderni dell'Osservatorio elettorale QOE - IJES 57, no. 1 (June 30, 2007): 53–84. http://dx.doi.org/10.36253/qoe-10224.

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Abstract:
Nelle elezioni politiche del 2006, in uno scenario abbastanza scontato per quanto riguarda l’elezione dei rappresentanti in parlamento e, in parte, l’esito dei partiti e delle coalizioni in lizza, fa scalpore in Calabria l’eccezionale risultato della lista dei Consumatori (Codacons) che ottiene un seggio al Senato e percentuali di voto sia alla Camera che al Senato superiori al 5%. D’altra parte anche l’ottimo risultato del Codacons era possibile preventivarlo da coloro i quali conoscono il sistema politico di questa regione ed i suoi attori, la cultura politica e le dinamiche comportamentali dell’elettore e, non ultimo, i possibili effetti del nuovo sistema elettorale. In questo articolo ci si chiede, in via principale, come può nascere un nuovo partito ad estensione territoriale regionale a pochi giorni dalla competizione elettorale nazionale più importante ed avere successo e quali possono essere le precondizioni sia per la nascita di una nuova formazione politica, sia, soprattutto, perché questa riesca a consolidarsi e ad affermarsi. Per fare ciò è necessario ricostruire le vicende che hanno portato alla spaccatura nella Margherita in Calabria, del dissenso maturato da una porzione del partito con i vertici nazionali, con la conseguente costituzione di una nuova formazione. Cercheremo, inoltre, di valutare quanto ha inciso sulla nascita del partito la presenza di un nuovo sistema elettorale di tipo proporzionale con liste bloccate che, se da una parte riconsegna maggiori poteri ai singoli partiti, dall’altra – attraverso il contrasto fra centro e periferia nelle scelte delle candidature - accentua lo stato di profonda crisi del sistema dei partiti messa a nudo dalla ormai lontana epoca di «Mani pulite». Nella cronistoria della nascita di un nuovo partito, non tralasceremo di verificare quali sono gli elementi, o meglio, le variabili di successo a partire proprio dal peso esercitato dagli attori coinvolti. E sul filo della personalizzazione della politica, infatti, che tutta l’operazione della nascita del partito viene portata a termine confidando che l’influenza personale sugli elettori avrebbe prevalso su ogni altra variabile in gioco nella scelta elettorale ed avrebbe, perciò, portato i suoi buoni frutti. Considerato che i principali protagonisti della nascita della nuova formazione sono elementi di spicco dell’establishment regionale (il presidente e un assessore della Regione) andremo ad analizzare quali ripercussioni si sono avute nella conduzione della direzione del governo regionale e, soprattutto, nel rapporto fra i diversi partiti che compongono la maggioranza. Infine, anche per mezzo delle dichiarazioni più o meno ufficiali dei protagonisti, cercheremo di individuare alcuni dei possibili scenari futuri e le prospettive entro cui cerca di collocarsi il nuovo partito.
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Roesli, M., Sarbini Sarbini, and Bastianto Nugroho. "KEDUDUKAN PERJANJIAN BAKU DALAM KAITANNYA DENGAN ASAS KEBEBASAN BERKONTRAK." DiH: Jurnal Ilmu Hukum 15, no. 1 (February 1, 2019): 1–8. http://dx.doi.org/10.30996/dih.v15i1.2260.

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Abstract:
Perjanjian adalah suatu perbuatan yang terjadi antara satu orang atau lebih mengikatkan dirinya terhadap orang lain atau lebih (Pasal 1313 KUH Perdata). Definisi perjanjian yang terdapat dalam ketentuan tersebut adalah tidak lengkap, dan terlalu luas. Tidak lengkap oleh karena yang dirumuskan itu hanya mengenai perjanjian sepihak saja. Perjanjian memberikan kebebasan seluas-luasnya kepada masyarakat untuk mengadakan perjanjian yang berisi apa saja asalkan tidak melanggar ketertiban umum dan kesusilaan. Hukum perjanjian di Indonesia menganut asas kebebasan dalam hal membuat perjanjian (beginsel der contracts vrijheid), dalam praktek dewasa ini, perjanjian seringkali dilakukan dalam bentuk perjanjian baku (standard contract), dimana sifatnya membatasi asas kebebasan berkontrak. Adanya kebebasan ini sangat berkaitan dengan kepentingan umum agar perjanjian baku itu diatur dalam undang- undang atau setidak-tidaknya diawasi pemerintah. Penelitian ini menggunakan tipe penelitian yuridis normatif, yaitu penelitian yang digunakan untuk mengkaji berlakunya kaidah-kaidah seperti perundang-undangan dalam hukum positif yang dihubungkan dengan permasalahan yang dibahas dalam artikel ini. Keabsahan perjanjian menjadi perdebatan di kalangan para sarjana hukum, ada yang menerima dan ada yang menolaknya. Adanya perbedaan tersebut tidak membuat eksistensi dari perjanjian baku hilang, perjanjian baku baku lahir karena kebutuhan masyarakat. Karena masyarakat menginginkan hal-hal yang bersifat pragmatis. Dalam perjanjian baku, konsumen dapat menolak atau menerima dan menandatangani atau tidak menandatangani.
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