Journal articles on the topic 'Testo unico'

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1

Mayr, Siegfried. "'Testo Unico' - The new Italian tax law." Intertax 16, Issue 8/9 (August 1, 1988): 251–57. http://dx.doi.org/10.54648/taxi1988046.

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2

Barbieri, Marco. "Il testo unico alla prova delle norme giuridiche." GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no. 143 (November 2014): 577–90. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2014-143008.

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3

Gianfranco, Simoncini. "Apprendistato: il contributo delle Regioni al Testo Unico." QT Quaderni di Tecnostruttura, no. 43 (January 2012): 12–15. http://dx.doi.org/10.3280/qt2012-043003.

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4

Mayr, Siegfried. "Italian tax developments: Changes to the 'Testo Unico'." Intertax 17, Issue 6 (June 1, 1989): 252–55. http://dx.doi.org/10.54648/taxi1989051.

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5

Erbani, Stefano. "Obiettivo 2. Trasferimento di ufficio per incompatibilitŕ ambientale e sistema disciplinare." QUESTIONE GIUSTIZIA, no. 2 (June 2010): 113–22. http://dx.doi.org/10.3280/qg2010-002009.

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Abstract:
1. Legislazione sull'immigrazione e disposizioni sui minori2. Il contrasto di giurisprudenza sui «gravi motivi» di cui all'art. 31, terzo comma, testo unico immigrazione3. L'intervento delle sezioni unite e l'ulteriore evoluzione della giurisprudenza di legittimitŕ fra aperture e resistenze4. Una interpretazione "politica" e "riduttivista"5. che mette al centro l'attivitŕ dello Stato e la tutela delle frontiere e non l'interesse del minore6. L'analisi del contesto interpretativo: a) le norme costituzionali7. b) la Convenzione ONU sui diritti del fanciullo8. c) il sistema del testo unico di cui al decreto legislativo n. 286/19989. Una giurisprudenza che ignora la Costituzione10. Una giurisprudenza che va contro lo spirito della giurisdizione minorile.
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6

Miazzi, Lorenzo. "Una sentenza sui minori stranieri che ignora i minori (e anche la Costituzione)." QUESTIONE GIUSTIZIA, no. 2 (June 2010): 133–51. http://dx.doi.org/10.3280/qg2010-002011.

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Abstract:
1. Legislazione sull'immigrazione e disposizioni sui minori2. Il contrasto di giurisprudenza sui «gravi motivi» di cui all'art. 31, terzo comma, testo unico immigrazione3. L'intervento delle sezioni unite e l'ulteriore evoluzione della giurisprudenza di legittimitŕ fra aperture e resistenze4. Una interpretazione "politica" e riduttivista5. che mette al centro l'attivitŕ dello Stato e la tutela delle frontiere e non l'interesse del minore6. L'analisi del contesto interpretativo: a) le norme costituzionali7. b) la Convenzione ONU sui diritti del fanciullo8. c) il sistema del testo unico di cui al decreto legislativo n. 286/19989. Una giurisprudenza che ignora la Costituzione10. Una giurisprudenza che va contro lo spirito della giurisdizione minorile.
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Pozzoli, Stefano. "La regolazione delle partecipate pubbliche tra disposizioni di finanza pubblica e necessità industriali." ECONOMIA PUBBLICA, no. 3 (January 2021): 45–64. http://dx.doi.org/10.3280/ep2020-003002.

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Abstract:
L'articolo analizza gli effetti della riforma introdotta dal Testo unico sulle Socie-tà a Partecipazione Pubblica nel mondo delle Public Utilities e delle società pub-bliche in generale. Il testo parte da una analisi del contesto di riferimento, dagli anni Novanta ai giorni nostri, riportando le vicende di un Comune capoluogo di provincia e si sofferma, più in generale, sulle caratteristiche del mondo delle società partecipate in Italia. Successivamente ci si sofferma su alcuni profili critici del Testo Unico, criticandone da una parte la poca incisività su alcuni temi ritenuti, dal legislatore stesso, importanti. Una questione è quella delle perdite, dove si sottovaluta la loro concentrazione in poche società. La seconda riguarda la eccessiva penalizzazione dell'in-house providing, richiedendo di rivisitare il quadro legislativo di sfavore. La terza si riferisce all'assenza di una visione industriale, sostenendo che sia pun-tare alla crescita dimensionale delle imprese, favorendo le aggregazioni.
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Mocetti, Sauro, and Giacomo Roma. "Da 8.000 a 1.000? Razionalizzazione e governance delle società pubbliche." ECONOMIA PUBBLICA, no. 3 (January 2021): 7–44. http://dx.doi.org/10.3280/ep2020-003001.

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Abstract:
La regolazione delle partecipate pubbliche tra disposizioni di finanza pubblica e necessità industriali L'articolo analizza gli effetti della riforma introdotta dal Testo unico sulle Società a Partecipazione Pubblica nel mondo delle Public Utilities e delle società pubbliche in generale. Il testo parte da una analisi del contesto di riferimento, dagli anni Novanta ai giorni nostri, riportando le vicende di un Comune capoluogo di provincia e si sofferma, più in generale, sulle caratteristiche del mondo delle società partecipate in Italia. Successivamente ci si sofferma su alcuni profili critici del Testo Unico, criticandone da una parte la poca incisività su alcuni temi ritenuti, dal legislatore stesso, importanti. Una questione è quella delle perdite, dove si sottovaluta la loro concentrazione in poche società. La seconda riguarda la eccessiva penalizzazione dell'in-house providing, richiedendo di rivisitare il quadro legislativo di sfavore. La terza si riferisce all'assenza di una visione industriale, sostenendo che sia puntare alla crescita dimensionale delle imprese, favorendo le aggregazioni.
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D'Agostino, Alfonso. "campagna del Henares." Carte Romanze. Rivista di Filologia e Linguistica Romanze dalle Origini al Rinascimento 10, no. 2 (December 23, 2022): 19–76. http://dx.doi.org/10.54103/2282-7447/18771.

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Abstract:
In vista di una nuova edizione del Cantar de Mio Cid, l’autore propone uno specimen dei vv. 285-294 e 404-556 dell’opera, pubblicati in una doppia edizione sinottica: un testo interpretativo e una ricostruzione critica. Il primo è fedele al manoscritto unico, limitandosi a correggere le sviste del copista; la seconda si basa sulla teoria metrica già illustrata dall’autore in altri saggi, ma fa appello anche alla tradizione indiretta, all’usus scribendi, alla conformatio textus e alla logica interna del racconto. Il testo è corredato da note filologiche.
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Remorini, Paolo. "Il racconto innominato. Analisi del paratesto di Centuria. Cento piccoli romanzi fiume di Giorgio Manganelli." Forum Italicum: A Journal of Italian Studies 56, no. 1 (February 24, 2022): 76–86. http://dx.doi.org/10.1177/00145858221079216.

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Abstract:
Il presente saggio analizza gli elementi del peritesto editoriale, autoriale e allografo che compongono l’edizione di Centuria. Cento piccoli romanzi fiume di Giorgio Manganelli che dal 1995 pubblica Adelphi, evidenziando come le chiavi di lettura e di interpretazione del testo manganelliano proposte e veicolate cerchino di suggerire un’idea di sperimentazione, di caso unico e singolare all’interno tuttavia di una tradizione letteraria altresì familiare e codificata.
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11

Wronka, Stanisław. "Transliteracja i transkrypcja alfabetu hebrajskiego." Ruch Biblijny i Liturgiczny 57, no. 1 (March 31, 2004): 45. http://dx.doi.org/10.21906/rbl.480.

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Abstract:
L’autore dell’articolo richiama prima l’attenzione sulla differenza, di solito trascurata, fra la traslitterazione e la trascrizione. Ambedue rendono le lettere di un alfabeto con le lettere di un altro alfabeto, ma la prima concerne le stesse lettere, mentre la seconda – la loro pronuncia. In seguito propone ed esplica un sistema, fra tanti possibili e usati, della traslitterazione e della trascrizione, presentando sugli esempi come esso funziona. Lo scopo dell’articolo è offrire un punto di riferimento a chi deve traslitterare o trascrivere un testo ebraico, ma anche provocare una discussione per arrivare eventualmente ad un sistema unico della traslitterazione e della trascrizione, il che faciliterebbe la lettura dei nostri testi biblici e teologici.
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Budge, Ian. "ANTHONY DOWNS, MAESTRO DI MOLTI MODELLI." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 33, no. 3 (December 2003): 375–408. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200027398.

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Abstract:
IntroduzioneSe venisse chiesto loro di elencare i più importanti testi della disciplina degli ultimi cinquanta anni, molti scienziati politici — probabilmente un gran numero se non la maggioranza — opterebbero per Una teoria economica della democrazia. È un fenomeno quasi unico che questo libro sia più citato cinquanta anni dopo che all'epoca della sua pubblicazione, pur avendo attratto l'attenzione anche allora. È stato un testo seminale per lo sviluppo dell'approccio della «scelta razionale», ora egemonico nella disciplina. E il suo influsso si è esteso ben oltre la cerchia di chi fa uso di modelli matematici, sino a informare la prospettiva della gran parte degli scienziati politici del pianeta — non male per una tesi di Ph. D solo un po' rielaborata!
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Valbonesi, Cecilia. "Scienza e rischio fra prevedibilità dell’evento e predittività della decisione giudiziaria." Revista Estudios Jurídicos. Segunda Época, no. 20 (December 10, 2020): 379–423. http://dx.doi.org/10.17561/rej.n20.a16.

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Abstract:
Il lavoro vuole affrontare il rapporto fra prova scientifica, diritto e processo penale, sottolineando come in Italia la mancanza di cultura scientifica dei giudici e, parimenti, la carenza di regole riferite ai criteri di scelta dei periti e dei consulenti tecnici, porti spesso a decisioni giudiziarie molto lontane dal rispetto dell’ortodossia del rimprovero penale. Dopo aver illustrato alcuni casi giurisprudenziali, la riflessione si sofferma sulle possibili soluzioni di questa annosa questione, muovendo dalla disciplina introdotta dalla legge Gelli Bianco e dal DDL sul Testo Unico Amianto.
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Sabbioni, Paolo. "Il controllo analogo quale presupposto dell'in house providing." ECONOMIA PUBBLICA, no. 3 (January 2021): 85–101. http://dx.doi.org/10.3280/ep2020-003004.

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Abstract:
Il Contributo affronta il tema del controllo analogo nelle società pubbliche ricostruendo l'origine dell'istituto e i presupposti del controllo, tenendo conto dell'evoluzione che ha avuto sul tema la giurisprudenza nazionale e, prima ancora, comunitaria. In particolare vengono analizzate le problematiche connesse alla nozione di controllo analogo congiunto e approfonditi i presupposti dell'esercizio del controllo, considerandone la disciplina alla luce del Testo Unico Società Pubbliche. La problematica del controllo è così inserita nel tema dell'affidamento in house, tenendone conto le implicazioni che hanno determinato l'evoluzione della disciplina del controllo analogo
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Beneteau, David. "Per un'edizione critica della versione toscana dell'«Histoire ancienne jusqu'a Cesar» contenuta nel manoscritto Hamilton 67: «Le verace istorie romane»." Carte Romanze. Rivista di Filologia e Linguistica Romanze dalle Origini al Rinascimento 9, no. 2 (December 30, 2021): 135–63. http://dx.doi.org/10.54103/2282-7447/16066.

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Abstract:
Presento in quest’articolo una notizia della imminente pubblicazione di un libro, Le verace istorie Romane, basato sul manoscrittto Hamilton 67 della Bi- blioteca nazionale della Germania a Berlino, datato 1313. In questo articolo sot- tolineo il rapporto fra i diversi codici, la forma della scrittura dell’estensore Lapo Corsini e la sua storia, e il metodo unico di contaminare e di associare codici da lingue diverse. Alla fine dell’articolo presento due campioni del testo, dalla storia dell’invasione di Annibale e delle meraviglie che appaiono, e dal racconto della peste e dell’infestazione mortale dei grilli.
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Natale, Andrea. "La direttiva rimpatri, il testo unico immigrazione ed il diritto penale dopo la sentenza El Dridi." DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no. 2 (September 2011): 17–36. http://dx.doi.org/10.3280/diri2011-002002.

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Abstract:
Premessa - 1. La sentenza della Corte di Giustizia del 28.4.2011 - 2. La giurisprudenza della Corte di cassazione dopo la sentenza El Dridi - 3. La revoca dei giudicati - 4. Configurabili altre ipotesi di reato? - 4.1. segue: L'art. 650 c.p. - 4.2. segue: L'art. 10 bis TU n. 286/1998 - 5. L'art. 13, co. 13, TU n. 286/1998 - 6. Il decreto legge n. 89/2011
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Bertin, Mattia, Gianfranco Pozzer, Domenico Patassini, and Francesco Musco. "Il piano inefficace. Sulla qualità della pianificazione emergenziale." TERRITORIO, no. 99 (August 2022): 136–48. http://dx.doi.org/10.3280/tr2021-099019.

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Abstract:
L'articolo suggerisce un percorso esplorativo finalizzato alla valutazione dello stato della pianificazione emergenziale in Italia a partire dal caso della Regione Umbria recentemente interessata da eventi emergenziali. L'esplorazione mira a descrivere il rapporto tra qualità redazionale e progettuale del documento di piano, valutazione del rischio e pianificazione della risposta. Sulla base di un'analisi multivariata, vengono identificate distinte tipologie di piano che, pur diverse per qualità redazionale, denunciano limiti comuni nelle capacità di risposta. Le conclusioni si interrogano sull'opportunità di ripensare il piano d'emergenza in relazione alla pianificazione urbanistica e a una gestione operativa del rischio, come suggerito dal nuovo Testo Unico di Protezione civile (2018).
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Ciccarello, Vincenzo, Cristina Felicioni, Luca Innocentini, and Gianpaolo Pedron. "L'apprendistato per il lavoro dei nostri giovani: l'esperienza di Confindustria Veneto." QUADERNI DI ECONOMIA DEL LAVORO, no. 99 (May 2013): 167–84. http://dx.doi.org/10.3280/qua2013-099009.

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Abstract:
Il Decreto Legislativo 167/2011, nel tentativo di rilanciare l'istituto dell'Apprendistato e farne il principale canale di inserimento lavorativo per i giovani, ha riordinato tutta la normativa di riferimento, affidando alle Regioni un ruolo fondamentale nella regolamentazione di molti aspetti inerenti la componente formativa. La Regione Veneto ha recepito, nei termini prescritti, la nuova normativa nazionale, permettendo cosě alle imprese del territorio un pieno utilizzo del nuovo contratto di Apprendistato. Le esperienze in materia di apprendistato, in Veneto, hanno avuto avvio in anni precedenti l'entrata in vigore del nuovo Testo Unico; il sistema Confindustriale del Veneto ne č stato partecipe con particolare riferimento all'apprendistato professionalizzante ed a quello di alta formazione e ricerca.
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Rebellato, Elisa. "Vincenzo Errante, Fernando Palazzi e "La Scala d'Oro": due letterati-editori all'origine di una collana per ragazzi negli anni trenta." SOCIETÀ E STORIA, no. 135 (July 2012): 89–118. http://dx.doi.org/10.3280/ss2012-135005.

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Abstract:
Tra il 1932 e il 1936 la casa editrice Utet pubblicň "La Scala d'Oro", una collana graduata per l'infanzia che riscosse fin da subito un enorme successo. Ideatori e direttori della collana furono Vincenzo Errante e Fernando Palazzi, un germanista e un magistrato prestati al mondo dell'editoria. Collaboratori di numerose case editrici, concepirono il loro progetto durante la loro attivitÀ presso Mondadori, come tentativo di risposta ai mutamenti che stavano investendo il mercato del libro scolastico, a seguito dell'imposizione del Testo Unico per la scuola elementare. Tuttavia, le incomprensioni tra i direttori e Arnoldo finirono per favorire la casa editrice torinese. Numerosi corrispondenti scrissero a Palazzi in merito alla pubblicazione della collana. Da tali lettere emerge che punti di forza della serie furono la sapiente scelta dei testi, che mescolavano antico e moderno per fornire al giovane lettore un vasto panorama di conoscenze, e la ricchezza dell'apparato illustrativo, realizzato dai migliori artisti.
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Sapienza, Annamaria. "Oltre il testo. La sperimentazione teatrale napoletana negli anni Sessanta e Settanta." Forum Italicum: A Journal of Italian Studies 52, no. 2 (April 22, 2018): 631–47. http://dx.doi.org/10.1177/0014585818757476.

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Abstract:
Negli anni ’60 e ’70 un aspetto particolarmente incisivo del teatro a Napoli è costituito dalle esperienze di ricerca condotte da alcune formazioni che, con diverse modalità, lanciano un chiaro segnale di rinnovamento. In nome di un più libero legame con la tradizione e rifiutando come unico il modello eduardiano, i gruppi sperimentali di questi anni generano un’autentica spinta vitale che, per la presenza di un patrimonio artistico stratificatosi nei secoli, assume particolari connotazioni all’interno del generale clima di rinnovamento del teatro italiano. Il rapporto acentrico con il testo drammatico costituisce una delle caratteristiche principali di questo processo nel quale, attraverso l’integrazione di espressioni proprie delle varie arti, la scrittura scenica è spostata sulla sfera del visivo. Il sTeatro, Napoli, Recitazione, Avanguardia, Sperimentazioneaggio intende tracciare la parabola dellã avanguardia teatrale napoletana nei due decenni che precedono la nascita della nuova drammaturgia (Moscato, Ruccello, Santanelli), ovvero, identificare i protagonisti di una generazione di artisti che si nega alla visione folklorica della cultura partenopea volgendo l’attenzione ai testi teorici (ad esempio le prime traduzioni degli scritti di Brecht e Artaud), alla drammaturgia straniera (Genet, De Ghelderode, Lorca, Ionesco, Beckett) e ai padri del Nuovo Teatro (Living Theatre, Grotowski), preparando l’humus germinale di una più serena relazione con il passato che consente la produzione testuale degli anni a venire.
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Cossu, Monica. "The “company’s interests” of the “società aperte” under Italian Corporate Laws." European Company and Financial Law Review 10, no. 1 (March 2013): 45–74. http://dx.doi.org/10.1515/ecfr-2013-0045.

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Abstract:
This article explains the concept of the “company’s interests” for Italian companies whose shares are listed on the stock exchange or publicly traded. On this topic, “contractual views” and “institutional views” offer very different interpretations. The Italian reform of corporate law or “Vietti Reform” (2003–2006) has introduced several changes to the old civil code and the consolidated law on financial intermediation and listed companies (testo unico sulla finanza-t.u.f.). The latter has been in force since 1998, undergoing several alterations before 2011. The new corporate regulations provide renewed ways of examining these issues and testing the current understanding of the “company’s interests”. We do not consider stateowned companies and groups of companies, since these would require a different discussion.
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Petrosino, Silvano. "Su ciň che non si riesce quasi piů a intendere parlando di lavoro." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 117 (May 2010): 15–28. http://dx.doi.org/10.3280/sl2010-117002.

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Abstract:
A partire da un'analisi dei primi capitoli del Genesi, il saggio arriva ad individuare nel "coltivare e custodire" il senso piů profondo del lavoro che il testo biblico, prima ancora della caduta e dell'espulsione dell'Eden, assegna all'uomo. All'interno di questa analisi la creazione viene fatta emergere come un evento perfetto ma incompiuto, perfetto proprio perché incompiuto, e incompiuto perché in attesa del lavoro, unico e insostituibile, di ogni singolo uomo. Delineata questa logica di fondo, il contributo prende in esame i principali equivoci che affliggono l'attivitŕ umana quando essa smarrisce la sua complessa articolazione antropologica: si tratta della separazione del "coltivare" dal "custodire", e soprattutto di quella "estrema specializzazione" del concetto stesso di lavoro che non a caso finisce per essere semantizzato solo in riferimento alla lotta per la sopravvivenza e alla fatica ad essa connessa.
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Ott, Christine. "»Die Hölle ist das Unbewusste des Menschen von heute«." Deutsches Dante-Jahrbuch 96, no. 1 (September 24, 2021): 145–60. http://dx.doi.org/10.1515/dante-2021-0028.

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Abstract:
Riassunto Viaggio terapeutico negli abissi del proprio inconscio e indagine tormentata sulla ›tragedia umana‹ del ventesimo secolo: Giorgio (György) Pressburger (1937 Budapest–2017 Trieste) pubblicò Nel regno oscuro (Bompiani 2008) come prima parte di una trilogia romanzesca che esibisce evidenti correspondenze strutturali e contenutistiche con la Commedia di Alighieri. La seconda e terza parte, Nella regione profonda e Nei boschi felici uscirono nel 2013 in un unico volume, intitolato Storia umana e inumana. Il contributo presente si propone di situare la modalità specifica con cui Pressburger recepisce Dante sullo sfondo dei concetti della ricezione creativa (»kreative Rezeption«, Peter Kuon), della rielaborazione (»Neubearbeitung«, Tabea Kretschmann) e della »Systemaktualisierung« (attualizzazione di un ›sistema‹ dantesco). Inoltre si propone di analizzare la strategia di autocommento messa in atto dall’autore nonché la riflessione, implicita nel testo, sul rapporto fra memoria individuale e culturale.
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Panebianco, Angelo. "RIFORME CONTRO I PARTITI? UN COMMENTO." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 21, no. 3 (December 1991): 409–18. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200017834.

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Abstract:
IntroduzioneIl testo di Sartori serve bene, mi sembra, agli scopi che l'autore si è prefìsso. Offre sia agli studiosi che ai “pratici”, coloro che si affannano intorno al problema delle riforme istituzionali in Italia, una guida orientativa solidamente costruita e, inoltre, contrasta efficacemente il fiume di parole in libertà, le tante affermazioni infondate su questi temi, che affiggono tradizionalmente il dibattito italiano. Non potendo toccare, in questo breve commento a margine, tutti gli argomenti trattati da Sartori mi concentrerò su pochi aspetti: affronterò, in primo luogo, il problema degli obiettivi della eventuale riforma (che cosa ci si propone?); tratterò, in secondo luogo, il tema della riforma elettorale che, come dice Sartori, è comunque prioritario rispetto al resto; da ultimo, illustrerò il mio punto di dissenso — unico, in realtà, ma forse piuttosto importante per le conseguenze pratiche che porta con sé — dall'impostazione di Sartori.
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Sitzia, T. "The Italian national law on forests and forest supply chains: the landscape, the goods (and the woodlands), and the interventions to be set." Forest@ - Rivista di Selvicoltura ed Ecologia Forestale 17, no. 1 (August 31, 2020): 63–70. http://dx.doi.org/10.3832/efor3567-017.

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Marucci, Angelo, Davide Marino, Margherita Palmieri, and Silvia Pili. "ruolo delle aree agroforestali nella fornitura potenziale di servizi ecosistemici: il caso della Regione Molise." L’Italia Forestale e Montana 77, no. 4 (October 14, 2022): 153–63. http://dx.doi.org/10.36253/ifm-1723.

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Abstract:
I cambiamenti nell’uso e copertura del suolo rappresentano la principale causa della perdita del capitale naturale e dell’offerta dei servizi ecosistemici. Analizzare le dinamiche e gli impatti di tali cambiamenti è importante anche rispetto all’attuazione del Nuovo Testo Unico Forestale, che riconosce i servizi ecosistemici generati dalle foreste ed individua, nei Pagamenti per i Servizi Ecosistemici, gli strumenti innovativi per la gestione forestale sostenibile. L’implementazione di tali strumenti richiedono informazioni inerenti alla mappatura, alla quantificazione ed alla valutazione economica dei servizi ecosistemici. Nel nostro studio abbiamo analizzato la variazione dell’offerta dei servizi ecosistemici in relazione alle dinamiche di uso e copertura del suolo avvenuti tra il 1960 ed il 2018 nella Regione Molise. Per fare questo tipo di analisi abbiamo impiegato una metodologia basata sull’analisi in ambiente GIS dei processi di trasformazione del paesaggio agro forestale e sulle matrici qualitative di fornitura potenziale dei servizi ecosistemici legati alla copertura del suolo. I risultati ottenuti potrebbero essere funzionali a prevedere scenari futuri ed identificare strategie di adattamento per la mitigazione degli impatti dovuti ai cambiamenti della copertura del suolo a scala regionale e nazionale.
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Ferrucci, Nicoletta. "Le ragioni del Seminario. Atti del Seminario: La gestione forestale dei boschi soggetti a vincolo paesaggistico provvedimentale." L'Italia forestale e montana 77, no. 6 (January 30, 2023): 205–9. http://dx.doi.org/10.36253/lifm-1084.

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Abstract:
L’esigenza di conciliare la protezione della valenza del bosco come elemento identitario di un paesaggio, con la tutela della sua funzione economica e dei suoi profili ambientali, ha ispirato la previsione ad opera del legislatore di un sistema di deroghe al regime ordinario della autorizzazione paesaggistica riservato ad una gamma di attività forestali tassativamente individuate e differenziate in funzione della diversa modalità attraverso la quale il bosco è assoggettato a vincolo paesaggistico, ex lege o ex actu, riservando ai boschi vincolati in via provvedimentale un regime derogatorio decisamente più restrittivo. Il Testo Unico in materia di foreste e di filiere forestali segue le orme dei suoi precedenti, ma mentre interviene direttamente con riferimento alle attività sui boschi vincolati per legge, demanda la delineazione del regime autorizzatorio delle attività forestali sui boschi vincolati ex actu a future Linee guida la cui redazione affida ad una sinergia tra Ministeri coinvolti ratione materiae. Il Convegno organizzato dal CeSET nasce dall’esigenza di favorire un confronto tra questi ultimi supportato da esperti cultori della materia.
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Ferrucci, Nicoletta. "Le ragioni del Seminario. Atti del Seminario: La gestione forestale dei boschi soggetti a vincolo paesaggistico provvedimentale." L'Italia forestale e montana 77, no. 6 (January 30, 2023): 205–9. http://dx.doi.org/10.36253/ifm-1084.

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Abstract:
L’esigenza di conciliare la protezione della valenza del bosco come elemento identitario di un paesaggio, con la tutela della sua funzione economica e dei suoi profili ambientali, ha ispirato la previsione ad opera del legislatore di un sistema di deroghe al regime ordinario della autorizzazione paesaggistica riservato ad una gamma di attività forestali tassativamente individuate e differenziate in funzione della diversa modalità attraverso la quale il bosco è assoggettato a vincolo paesaggistico, ex lege o ex actu, riservando ai boschi vincolati in via provvedimentale un regime derogatorio decisamente più restrittivo. Il Testo Unico in materia di foreste e di filiere forestali segue le orme dei suoi precedenti, ma mentre interviene direttamente con riferimento alle attività sui boschi vincolati per legge, demanda la delineazione del regime autorizzatorio delle attività forestali sui boschi vincolati ex actu a future Linee guida la cui redazione affida ad una sinergia tra Ministeri coinvolti ratione materiae. Il Convegno organizzato dal CeSET nasce dall’esigenza di favorire un confronto tra questi ultimi supportato da esperti cultori della materia.
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Stefani, Alessandra. "Il Decreto legislativo 42 del 2004 e il Testo unico delle foreste e filiere forestali: un percorso comune da completare verso la gestione forestale sostenibile." L'Italia forestale e montana 77, no. 6 (January 30, 2023): 211–15. http://dx.doi.org/10.36253/ifm-1085.

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Abstract:
Le foreste italiane esprimono polifunzionalità e, secondo autorevoli opinioni, sono da esplorare nuo[1]ve forme giuridiche anche nella prospettiva del bene comune. Il Testo unico delle foreste e delle filiere fo[1]restali ed i suoi numerosi decreti attuativi, nonché il percorso di intensa condivisione che ha portato alla loro emanazione, costituiscono un tratto dell’innova[1]tivo percorso, nel tentativo di superare parcellizzazio[1]ne di competenze e difformità di visioni. La Strategia forestale nazionale è da più parti riconosciuta come l’esempio più riuscito. Le disposizioni a tutela del pae[1]saggio contenute nel Decreto legislativo n. 42 del 2004 hanno trovato prima nelle definizioni del Decreto le[1]gislativo 227 del 2001 e poi in quelle contenute nel D.lgs. 34 del 2018 il completamento tecnico-giuridico che mancava. I vincoli provvedimentali ex art. 136 del D.lgs. 42 sui beni paesaggistici invece risultano ancora di difficile comprensione per gli addetti del settore, in quanto non proporzionali alle effettive necessità di tu[1]tela, atteso che si applicano le medesime procedure e si debbono presentare i medesimi documenti sia in caso di semplici interventi di gestione forestale coerenti con le disposizioni regionali sia in caso di procedure per la trasformazione permanente dei boschi in altra destina[1]zione d’uso. Un’opportunità per discutere di semplifi[1]cazioni in campo forestale, senza andare a detrimento del capitale naturale e del paesaggio, si profila grazie alle deleghe ricevute dal Governo nell’agosto 2022 con la proposta di ampliare le casistiche per le procedure autorizzative contenute nel DPR 31 del 2017, che fu elaborato all’epoca in cui il percorso del TUFF non era ancora stato avviato.
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Stefani, Alessandra. "Il Decreto legislativo 42 del 2004 e il Testo unico delle foreste e filiere forestali: un percorso comune da completare verso la gestione forestale sostenibile." L'Italia forestale e montana 77, no. 6 (January 30, 2023): 211–15. http://dx.doi.org/10.36253/lifm-1085.

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Abstract:
Le foreste italiane esprimono polifunzionalità e, secondo autorevoli opinioni, sono da esplorare nuo[1]ve forme giuridiche anche nella prospettiva del bene comune. Il Testo unico delle foreste e delle filiere fo[1]restali ed i suoi numerosi decreti attuativi, nonché il percorso di intensa condivisione che ha portato alla loro emanazione, costituiscono un tratto dell’innova[1]tivo percorso, nel tentativo di superare parcellizzazio[1]ne di competenze e difformità di visioni. La Strategia forestale nazionale è da più parti riconosciuta come l’esempio più riuscito. Le disposizioni a tutela del pae[1]saggio contenute nel Decreto legislativo n. 42 del 2004 hanno trovato prima nelle definizioni del Decreto le[1]gislativo 227 del 2001 e poi in quelle contenute nel D.lgs. 34 del 2018 il completamento tecnico-giuridico che mancava. I vincoli provvedimentali ex art. 136 del D.lgs. 42 sui beni paesaggistici invece risultano ancora di difficile comprensione per gli addetti del settore, in quanto non proporzionali alle effettive necessità di tu[1]tela, atteso che si applicano le medesime procedure e si debbono presentare i medesimi documenti sia in caso di semplici interventi di gestione forestale coerenti con le disposizioni regionali sia in caso di procedure per la trasformazione permanente dei boschi in altra destina[1]zione d’uso. Un’opportunità per discutere di semplifi[1]cazioni in campo forestale, senza andare a detrimento del capitale naturale e del paesaggio, si profila grazie alle deleghe ricevute dal Governo nell’agosto 2022 con la proposta di ampliare le casistiche per le procedure autorizzative contenute nel DPR 31 del 2017, che fu elaborato all’epoca in cui il percorso del TUFF non era ancora stato avviato.
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Grigolato, S., E. Marchi, A. Laschi, and R. Cavalli. "Considerations on forest road networks and related works to support the implementation of the operative guidelines of the consolidate law on forests and forest chains." Forest@ - Rivista di Selvicoltura ed Ecologia Forestale 16, no. 5 (October 31, 2019): 49–55. http://dx.doi.org/10.3832/efor3175-016.

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Masi, Maurizio. "Albino, la scrittura, la nevrosi. Ipotesi in margine all’eziologia nevrotica in Memoriale di Paolo Volponi." Quaderni d'italianistica 40, no. 1 (May 4, 2020): 99–116. http://dx.doi.org/10.33137/q.i..v40i1.34154.

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Abstract:
Il seguente articolo intende valutare più approfonditamente alcune ipotesi sull’eziologia della nevrosi in Memoriale di Paolo Volponi, partendo proprio dall’originaria definizione di questa fornitaci da Freud. Spesso l’interpretazione del testo è rimasta troppo confinata ad un’esclusiva lettura in chiave di “romanzo familiare”, usando una dicitura strettamente analitica del contesto di riferimento, presentato quale unico fattore da cui scaturirebbe il disturbo nevrotico, ben più complesso e subdolo del previsto o di quanto, superficialmente, emerge dal vissuto di Albino, protagonista in primis ed io narrante della storia ed autore del memoriale. L’articolo, dopo una prima attenta e circostanziata descrizione della realtà interiore del nostro, delle sue attitudini ed aspettative, delle sue incertezze e, soprattutto, dei suoi “mali” fisici e morali che tornano quasi come un refrain nelle pagine e nelle note autobiografiche del romanzo, indaga il nesso molto stretto tra nevrosi, sindrome paranoide ed infezione tubercolotica, sulla base di quanto afferma in maniera profonda e precisa lo psichiatra francese Henri Baruk. La tesi si avvale, inoltre, di una confessione importante ad opera del protagonista che chiarisce bene le scaturigini della sua malattia fisica. Egli afferma, infatti, che la mancanza di una resistenza, di un pensiero “forte” fondato su progetti concreti e meno utopici ed astratti, aveva permesso alla tubercolosi d’insinuarsi inconsciamente e lentamente sotto la sua pelle.
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Colao, Floriana. "La proprietà fondiaria dalla bonifica integrale di Arrigo Serpieri alla riforma agraria di Antonio Segni. Diritto e politica nelle riflessioni di Mario Bracci tra proprietà privata e socializzazione della terra." Italian Review of Legal History, no. 7 (December 22, 2021): 323–76. http://dx.doi.org/10.54103/2464-8914/16892.

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Abstract:
Nel Programma di Giangastone Bolla per la Rivista di diritto agrario (1922) la proprietà fondiaria era banco di prova delle «moderne trasformazioni del diritto di proprietà» – su cui Enrico Finzi – in primo luogo con la «funzione sociale». Nell’azienda agraria Bolla osservava inoltre lo spostamento dalla proprietà all’impresa; asseriva che il legame tra l’agricoltura e lo Stato imponeva allo studioso del diritto agrario l’impegno per la «ricostruzione sociale ed economica del paese». In vista della «funzione sociale» Arrigo Serpieri – dal 1923 sottosegretario di Stato all’Agricoltura – promuoveva diversi provvedimenti legislativi per la «bonifica integrale»; la politica per l’agricoltura si legava all’organizzazione dello Stato corporativo in fieri (Brugi, Arcangeli). Il Testo unico del 1933 mirava al risanamento della terra per aumentarne la produttività e migliorare le condizioni dei contadini con trasformazioni fondiarie di pubblico interesse, con possibili espropri di latifondi ed esecuzione coatta di lavori di bonifica su terre private; dal 1946 il Testo unico del 1933 sarà considerato una indicazione per la riforma agraria (Rossi Doria, Segni). Nel primo Congresso di diritto agrario, (Firenze 1935), Maroi, Pugliatti, Serpieri, D’Amelio, Bolla, Ascarelli, Calamandrei discutevano alcune questioni, in primo luogo il diritto agrario come esperienza fattuale, legato alla vita rurale, irriducibile ad un ordine giuridico uniforme; da qui la lunga durata della ‘fortuna’ dell Relazione Jacini sulle diverse Italie agrarie. In vista della codificazione civile, i giuristi rilevavano l’insufficienza dell’impianto individualistico; ponevano l’istanza di norme incentrate sul bene e non sui soggetti, fino al superamento della distinzione tra diritto pubblico e privato. I più illustri giuristi italiani scrivevano nel volume promosso dalla Confederazione dei lavoratori dell’agricoltura; La Concezione fascista della proprietà esprimeva il distacco dalla concezione liberale – con l’accento sulla proprietà della terra fondata sul lavoro (Ferrara, Panunzio) – e teneva ferma l’iniziativa privata (Filippo Vassalli). Bolla ribadiva la particolarità della proprietà fondiaria tra ordinamento corporativo e progetto del codice civile, «istituto a base privata, aiutato e disciplinato dallo Stato», con il titolare «moderator et arbiter» della propria iniziativa. Nel codice civile del 1942 la proprietà fondiaria aveva senso dell’aspetto dinamico dell’attività produttiva, senza contemplare la «funzione sociale» come «nuovo diritto di proprietà» (Pugliatti, Vassalli, D’Amelio).Dopo la caduta del regime fascista le lotte nelle campagne imponevano al ministro Gullo di progare i contratti agrari e regolare l’occupazione delle terre incolte, con concessioni pluriennali ai contadini occupanti; il lodo De Gasperi indennizzava i mezzadri. Le differenti economie delle ‘diverse Italie agrarie’ sconsigliavano una riforma uniforme (Rossi Doria, Serpieri); i riorganizzati partiti politici miravano alla ripartizione delle terre espropriate e ad indennizzi al proprietario privato, senza lesioni del diritto di proprietà. L’iniziale azione dello Stato ad erosione del latifondo, con appositi Enti di riforma, aveva per scopo la valorizzazione della piccola proprietà contadina (Segni, Bandini). Per coniugare proprietà privata ed interesse sociale nella Costituzione Mortati motivava la sua proposta di «statuizione costituzionale»; Fanfani chiedeva «un articolo che parli espressamente della terra». Il latifondo era la questione più urgente ma divisiva; Di Vittorio ne chiedeva l’«abolizione » ed Einaudi la «trasformazione», scelta che si imponeva in nome delle diverse ‘Italie rurali’; non si recepiva la proposta di una norma intesa ad ostacolare le grandi proprietà terriere. L’articolo 44 della Costituzione prevedeva una legge a imporre «obblighi e vincoli alla proprietà terriera privata», al fine di «conseguire il razionale sfruttamento del suolo ed equi rapporti sociali». Bolla apprezzava la scelta di «trasformare la proprietà individuale in proprietà sociale»; Vassalli scriveva di un non originale «prontuario di risoluzione del problema agrario». Nel progetto del Ministro per l’agricoltura Segni – che riusciva a far varare una contrastata riforma agraria – l’art. 44 dettava compiti al «legislatore futuro»; la legge Sila 21 Maggio 1950, la legge stralcio del 21 Ottobre 1950 per le zone particolarmente depresse, i progetti di legge sui contratti agrari erano discussi nel Terzo congresso di diritto agrario e nel primo Convegno internazionale, promosso da Bolla, con interventi di Bassanelli, Segni, Capograssi, Pugliatti, Santoro Passarelli, Mortati, Esposito. Il lavoro era considerato l’architrave della proprietà della terra, «diritto continuamente cangiante, che deve modellarsi sui bisogni sociali» (Bolla). In questo quadro è interessante la riflessione teorico-pratica, giuridico-politica di Mario Bracci, docente di diritto amministrativo a Siena, rettore, incaricato anche dell’insegnamento di diritto agrario. Rappresentante del PdA alla Consulta nazionale nella Commissione agricoltura, Bracci si proponeva di scrivere un «libro sulla socializzazione della terra», mai pubblicato; l’Archivio personale offre una mole di appunti finora inediti sul tema. Bracci collocava nella storia la proprietà della terra, che aveva senso nel «lavoro»; la definiva architrave del diritto agrario e crocevia di diritto privato e pubblico, tra le leggi di bonifica, la codificazione civile, l’art. 44 della Costituzione, la riforma agraria, intesa come «problema di giustizia». Dal fascismo alla Repubblica Bracci coglieva continuità tecniche e discontinuità ideologiche nell’assetto dell’istituto di rilevanza costituzionale, «le condizioni della persona sono indissolubilmente legate a quelle della proprietà fondiaria». Da studioso e docente di diritto amministrativo e diritto agrario dal luglio 1944 Bracci intendeva rispondere al conflitto nelle campagne, mediando tra «fini pubblici della produzione agraria e le esigenze della giustizia sociale»; proponeva «forme giuridiche adeguate e che sono forme di diritto pubblico».
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Evrard, Henri Siro, and June Alisson Westarb Cruz. "A União Faz a Força? Um Teste Usando Fatores de Retorno." Brazilian Review of Finance 15, no. 1 (July 17, 2017): 59. http://dx.doi.org/10.12660/rbfin.v15n1.2017.59339.

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Abstract:
The present work aims to verify the efficiency of factors of return in predicting stocks’ returns traded in BM&FBovespa. Have been tested 39 models, grouping 16 variables in their totality, in families and in isolation. All the models have been tested using as factors’ payoff the last 12 months OLS coefficient, and the isolated variable models were also tested using a static coefficient. The variables earnings/price and revenue/price, with static payoff, presented higher average predictability efficiency than the model using the totality of variables, confronting with the multifactoriality marginal gain. Significant predictability was verify for the i) multifatorial models: totality of variables and “cheapness” family; ii) isolated variable models: dividend yield, earnings/price, revenue/price; ROA and excess 12 months return with static payoff, and earnings/price and market value with moving payoff. The existence of predictive capacity is opposed to the market efficiency.
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Manso, Isabella S., Lisia L. Valente, Eliseu A. Münchow, Cristina P. Isolan, Fábio G. Lima, and Rafael R. Moraes. "Bonding to composite resin, dentin, and composite-dentin interface, regarding restoration repair." Journal of Clinical Dentistry and Research 16, no. 2 (May 16, 2019): 54–68. http://dx.doi.org/10.14436/2447-911x.16.2.054-068.oar.

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Abstract:
O presente estudo avaliou a resistência de união do reparo (RUR), ângulo de contato (θ) e morfologia da superfície de reparos de compósito na dentina (DE), resina composta (RC) e interface dentina-compósito (DE-RC) após diferentes tratamentos de superfície. Incisivos bovinos foram usados nos testes de RUR e θ; blocos de RC (Opallis, FGM) foram preparados para avaliação do θ com a água. Os espécimes foram separados em quatro grupos (n=10 para RUR; n=5 para θ) de acordo com o agente de união aplicado: sem tratamento (C); condicionamento ácido seguido da aplicação de adesivo (Ac+Ad); silano (S); e ácido + silano + adesivo (Ac+S+Ad). Para a RUR, o teste de resistência de união ao microcisalhamento foi realizado. Para o teste de θ, gotas d’água foram dispensadas na superfície dos espécimes após o tratamento com os agentes de união. Todos os substratos testados foram analisados em microscopia eletrônica de varredura, e os dados foram analisados por ANOVA e teste de Student-Newman-Keuls (α=0,05). Na DE, a aplicação de Ac+S+Ad reduziu o molhamento da dentina. Na RC, todos os agentes de união aumentaram o molhamento comparados a C. A RUR foi significativamente maior para os grupos tratados com adesivo, comparados aos grupos C e S, tanto na DE quanto na interface DE-RC. Na RC, apenas C mostrou menor resistência de união, comparado aos outros grupos. Em conclusão, os dentistas devem atentar que o desempenho do reparo de restaurações de resina composta pode depender dos substratos envolvidos no procedimento, e que a aplicação do sistema adesivo é o principal tratamento químico recomendado para uma adequada união a todos os substratos.
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Vergetti de Siqueira Melo, Edglei, Marcos Vinícius de Vasconcelos Feitosa Borges, Laís Regina de Oliveira Cavalcanti, Camila Maria Beder Ribeiro Girish Panjwani, and Aleska Dias Vanderlei. "Influência do tratamento de superfície dos braquetes estéticos na resistência de união à resina ortodôntica." Diversitas Journal 4, no. 2 (June 4, 2019): 631–45. http://dx.doi.org/10.17648/diversitas-journal-v4i2.767.

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Abstract:
A ortodontia é responsável pelo tratamento das más-oclusões e mau posicionamento dentário. Para ser eficaz depende de um sistema adesivo de qualidade na colagem da aparatologia ortodôntica fixa. A descolagem destes braquetes é a etapa mais preocupante para os ortodontistas. O ensaio de cisalhamento é um teste mecânico utilizado para avaliação de resistência entre materiais diferentes, ele se aproximaria da condição de distribuição de forças durante a mastigação. Avaliar a influência do tratamento de superfície dos braquetes na resistência de união à resina ortodôntica, comparar resistência de união entre os braquetes metálicos, de cerâmica e o cerâmico utilizando o agente de união, o silano. Foram confeccionados 30 (trinta) corpos de prova (CP), divididos em: G1, resina Concise + braquete metálico; G2, resina Concise + braquete cerâmico; G3, resina concise + silano + braquete cerâmico. As amostras foram submetidas ao teste de cisalhamneto através de uma máquina de ensaio universal (EMIC DL 1000). Os dados foram submetidos ao teste de lilifors para análise de normalidade análise de variância ANOVA. G1(12,42 + 3,03); G2 9,39 + 4,42; G3 15,51 + 3,03). O agente de união, silano, aumenta a resistência de cisalhamento quando utilizado nos braquetes cerâmicos colados em superfície de resina ortodôntica.
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Cova, Larissa Pereira, Gabriela Kaiser Fullin Castanho, João Guilherme Cren Chiminazzo, and Paula Teixeira Fernandes. "Corrida e música: uma união audaciosa." Conexões 14, no. 2 (August 2, 2016): 17. http://dx.doi.org/10.20396/conex.v14i2.8645972.

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Abstract:
Considerando os estudos e as variáveis envolvidas na influência da música em diferentes esportes, o presente estudo tem o objetivo de conhecer as percepções de corredores sobre a influência da música na corrida. A pesquisa foi realizada com 250 participantes em uma prova de corrida de rua em Campinas-SP. Foi utilizado um questionário elaborado pelos próprios pesquisadores, com perguntas fechadas e uma sequência de 10 perguntas mistas e semiestruturadas. As respostas das questões fechadas foram analisadas quantitativamente com o teste qui-quadrado (p<0,05), enquanto as respostas para as questões abertas foram analisadas qualitativamente e quantitativamente, através da categorização de acordo com a afinidade entre conteúdos. Dos entrevistados, 140 (56,00%) escutam música enquanto praticam corrida; 193 (77,20%) afirmam que ouvir música faz diferença na corrida; 133 (53,20%) disseram que a música pode melhorar o rendimento esportivo; 136 (54,40%) dos participantes apontaram que músicas rápidas são capazes de melhorar o rendimento e 168 (67,20%) disseram que músicas lentas não são capazes de reduzir o desempenho na corrida. De acordo com as percepções dos corredores, a música pode ser considerada um recurso motivacional a ser utilizada como acompanhamento para a prática de corrida, além de um elemento capaz de ritmar seu desenvolvimento.
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Magro, L. D., M. W. Lise, Q. N. Sonza, Y. Dal-Bello, and V. Rosa. "Resistência de União Entre Cerâmica Infiltrada por Polímero e Resina Composta Utilizando Diferentes Tratamentos de Superfície." Journal of Health Sciences 19, no. 5 (February 23, 2018): 172. http://dx.doi.org/10.17921/2447-8938.2017v19n5p172.

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Abstract:
Avaliar a resistência de união de um polímero infiltrado em uma rede de cerâmica (PICN) após diferentes tratamentos de superfície por meio do teste de microtração. Foram utilizados 6 blocos (17,5 x 14 x 12 mm) CAD-CAM de Vita Enamic que forma cortados em 18 blocos menores e posteriormente submetidos a 5 ciclos de autoclave. Os blocos foram divididos em dois grupos para tratamentos de superfície. Um grupo recebeu aplicação de ácido hidrofluorídrico 5% por 60 s (G1 1 a G3) e outro foi jateado com partículas de oxido de alumínio de 45 µm, com uma pressão de 2,5 bar (G4 a G6). Posteriormente foram separados aleatoriamente em 6 grupos experimentais. Em G1 e G4 aplicou-se agente de união silano (RelyX ceramic primer), em G2 e G5 adesivo universal (Single Bond Universal) e G3 e G6 agente de união silano seguido do adesivo universal. Cada superfície foi restaurada com resina composta de forma incremental. Os blocos foram cortados em microbarras com 1 mm2 ± 0,2 e submetidas ao teste de microtração. Os dados em MPa foram submetidos à análise de Anova e tukey (a 0,05) e foram G4 (34.4), G1 (32,2), G6 (31,2), G3 (30,4), G2 (22,3) e G5 (11,7) respectivamente. Os maiores valores de resistência de união foram encontrados com aplicação do agente de união silano, tanto para os grupos com ácido hidrofluorídrico quanto para os grupos com jateamento. A aplicação do agente de união silano continua sendo um passo fundamental na união de restaurações cerâmicas. O uso de adesivo universal como tratamento de superfície cerâmica demonstrou os resultados mais baixos de união no reparo de uma cerâmica híbrida.Palavras-chave: Adesão. Cerâmica. Resina.
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Guimarães, Maria Helena. "Os limites do poder negocial da França na UE: o caso da União para o Mediterrâneo." Revista Brasileira de Política Internacional 55, no. 1 (2012): 93–105. http://dx.doi.org/10.1590/s0034-73292012000100006.

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Abstract:
A partir de um estudo de caso sobre a iniciativa da França de criação de uma União do Mediterrâneo, o artigo testa a hipótese de que de que os "grandes" Estados da União Europeia, embora concentrando importantes recursos de poder negocial, comprometem significativamente os seus objetivos negociais se sobre-estenderem esses poderes.
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Sonzogni, Mattia. "La mescolanza linguistica come forma di comunicazione espressiva: il caso del canto popolare bergamasco." Lingue e culture dei media 5, no. 2 (January 28, 2022): 46–70. http://dx.doi.org/10.54103/2532-1803/17220.

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Abstract:
Il canto popolare bergamasco si presenta come un diasistema dove lingua e dialetto si trovano frammisti e impiegati in un unico strumento espressivo. Il presente articolo, partendo da una proposta teorica di Glauco Sanga, descrive la mescolanza linguistica dei testi popolari alla luce di considerazioni non solo linguistiche ma anche stilistiche. L’impiego dei due codici linguistici è infatti regolato da specifiche finalità espressive. Il contributo individua dei registri di mescolanza linguistica lungo la polarità lingua-dialetto, associando la struttura linguistica a quella testuale facendo emergere come l’interazione non sia arbitraria ma si muova perseguendo precise finalità estetiche. Il canto popolare bergamasco si presenta come un diasistema dove lingua e dialetto si trovano frammisti e impiegati in un unico strumento espressivo. Il presente articolo, partendo da una proposta teorica di Glauco Sanga, descrive la mescolanza linguistica dei testi popolari alla luce di considerazioni non solo linguistiche ma anche stilistiche. L’impiego dei due codici linguistici è infatti regolato da specifiche finalità espressive. Il contributo individua dei registri di mescolanza linguistica lungo la polarità lingua-dialetto, associando la struttura linguistica a quella testuale facendo emergere come l’interazione non sia arbitraria ma si muova perseguendo precise finalità estetiche.
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Jarosz, Anna. "(In)traducibilità di testi letterari. I nomi dei personaggi nel dramma "Obywatel męczennik" di Tomasz Kaczmarek nella traduzione italiana." Translatorica & Translata 2 (December 30, 2021): 9–28. http://dx.doi.org/10.18778/2544-9796.02.01.

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Abstract:
Gli aspetti principali che riguardano la traduzione e che infatti sono i concetti chiave nella discussione sull’attivita di tradurre come l’equivalenza e l’intraducibilita vengono presentati nell’articolo, che cerca di spiegare e chiarire gli studi sulla traduzione e il loro sviluppo riguardando particolarmente la traduzione letteraria. Tradurre i testi letterari significa approfondire, comprendere ed esplorare il mondo unico ed eccezionale dell’autore, cioe entrare in questo mondo e poi creare un duplicato in un’altra lingua che potrebbe evocare simili reazioni, emozioni e riflessioni.
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Machado, S. I. A. C., G. C. Gritti, E. Maia-Filho, J. Bauer, M. C. Bandéca, G. Gavini, L. K. A. R. Gerage, and C. N. Carvalho. "Efeito de Soluções de Reumedecimento na Resistência de União de Materiais Endodônticos Biocerâmicos." Journal of Health Sciences 19, no. 5 (February 23, 2018): 171. http://dx.doi.org/10.17921/2447-8938.2017v19n5p171.

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Abstract:
Avaliar a influência de soluções de reumedecimento sobre a resistência de união à dentina radicular de uma guta-percha convencional (GP) e um composto experimental à base de vidro niobofosfato bioativo e guta-percha (GNB) associado a um cimento biocerâmico. Condutos de 80 pré-molares inferiores foram preparados utilizando instrumentos de NiTi e irrigação com hipoclorito de sódio e EDTA foram divididos aleatoriamente em quatro grupos segundo guta-percha utilizada: GNB ou GP associada com Endosequence BC Sealer- BC e solução de reumedecimento antes da obturação (água destilada - AD solução salina de tampão fosfato - PBS fluido corporal simulado - SBF ou sem solução - controle). Os espécimes foram obturados com cone único e condensação vertical. Após 30 dias, foram seccionados em fatias e realizado o teste de push-out para avaliar a resistência de união e o tipo de fratura analisado com lupa estereoscópica. Os dados foram analisados por two-way ANOVA e teste de Holm-Sidak (p<0,05). Houve diferença significativa para os tipos de guta-percha (P<0,001) e para as soluções de reumedecimento (p0,003). Interação guta-percha vs. soluções de reumedecimento não foi significativa (p 0,53). Solução de SBF proporcionou um aumento na resistência de união para a guta-percha. Associação de GNB+BC aumentou os valores de resistência de união quando comparados com a GP+BC. Uso de SBF aumentou os valores de resistência de união dos grupos estudados. Associação de GNB+BC foi benéfica, aumentando os valores de resistência de união de dentina quando comparado com a associação com GP.Palavras-chave: Endodontia. Guta-Percha. Materiais Biomiméticos.
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Andrade, George Luiz de Oliveira, Carlos Eduardo Fontana, Carlos Eduardo da Silveira Bueno, Alexandre Sigrist De Martin, Sérgio Luiz Pinheiro, Rina Andrea Pelegrine, Daniel Guimarães Pedro Rocha, Carolina Pessoa Stringheta, and Claudia Fernandes de Magalhaes Silveira. "Avaliação ex vivo da resistência de união à dentina dos cimentos AH plus e Bio-Sealer através de teste push-out." Research, Society and Development 11, no. 11 (August 25, 2022): e360111133366. http://dx.doi.org/10.33448/rsd-v11i11.33366.

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Abstract:
O objetivo deste estudo foi avaliar, ex vivo, a resistência de união à dentina de dois cimentos endodônticos, sendo um biocerâmico Bio-C Sealer e o outro resinoso AH Plus, através do teste de Push-Out. Todos os dentes foram instrumentados com o sistema Protaper Next até a lima x3, e obturados com cone único. Foram utilizadas 30 amostras de dentes anteriores, divididos em dois grupos (n=15), sendo o grupo BC (Bio-C Sealer) e grupo AH (AH Plus Jet®) ambos com técnica do cone único. O teste de Push-Out foi realizado nos terços apical, médio e cervical das amostras, conduzido usando uma máquina de teste universal. A comparação entre os dois cimentos endodônticos nos três terços radiculares foi realizada por meio da análise de variância a dois critérios para blocos casualizados. Para as comparações múltiplas recorreu-se ao teste de Tukey. No terço apical a resistência de união foi significativamente maior que a encontrada no terço médio que, por sua vez, mostrou-se estatisticamente mais elevada que no terço cervical. Contudo foi influenciado pelo terço radicular, tanto para o cimento AH Plus Jet®, quanto para o Bio-C Sealer. Concluiu-se que ambos os cimentos AH Plus Jet® e Bio-C Sealer, com análise da resistência de união através de teste Push-Out se comportaram de maneira equivalente.
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Scorssatto, Paula Cabral, Alvin Gustavo Fasolin Tomm, Paola Serraglio Figueiredo, Angélica Maroli, Rodrigo Alessandretti, and Aloisio Oro Spazzin. "Influência de diferentes silanos na resistência de união entre cerâmica de dissilicato de lítio e cimento resinoso." Journal of Oral Investigations 9, no. 2 (December 31, 2020): 13. http://dx.doi.org/10.18256/2238-510x.2020.v9i2.4118.

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Objetivo:O objetivo do estudo foi avaliar o uso de diferentes marcas de silano na resistência de união entre a cerâmica de dissilicato de lítio e o cimento resinoso. A hipótese nula avaliada foi que as diferentes marcas de silanos apresentariam similar resistência de união. Métodos: Foramconfeccionados 80 discos de dissilicato de lítio (IPS E.max CAD) com (12 mm x 1 mm). Após a cristalização, foram incluídos em tubos de PVC com resina acrílica e polidos com lixas de carbeto de silício, sob irrigação com água. Após aplicação de ácido hidrofluorídrico 10%, foram lavados e secos e divididos aleatoriamente em 4 grupos para aplicação do silano (n=20). S-Y: Yller; S-M: Monobond N; S-U: Ultradent; S-DS: Dentsply Sirona. Uma matriz de silicone com 4 orifícios foi confecionada e preenchida posteriormente com o cimento resinoso (Multilink N) para realização do teste de microcilhamento (EMIC) e os dados foram avaliados pelo teste one-way ANOVA. Resultados: Análise de variância mostrou que não houveram diferenças estatísticas nos valores médios entre os grupos de tratamento (p=0,404). A média e desvio padrão (DP) da resistência de união (MPa) nos grupos foram: S-Y: 26,9 (6,3); S-M: 28,3 (5,8); S-U: 29,0 (8,0); S-DS: 31,8 (11,0). Conclusões: As diferentes marcas de silano avaliadas apresentaram resistência de união similar entre si. Porém, a aplicação de silano é fundamental para obter melhorias na resistência de união.
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Passos, Laiane Maria Alves, Silvando Vieira dos Santos, João Lima Rodrigues, Sandro Griza, and André Luis Faria-e-Silva. "Influência da marca do condicionador ácido na resistência de união da resina composta à dentina." Revista de Odontologia da UNESP 41, no. 6 (December 2012): 420–24. http://dx.doi.org/10.1590/s1807-25772012000600009.

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INTRODUÇÃO: Apesar da importância da etapa de condicionamento ácido nos procedimentos adesivos, pouco se sabe sobre o efeito da marca do condicionador ácido sobre a união do adesivo à dentina. OBJETIVO: Este estudo avaliou o efeito de diferentes condicionadores ácidos na união da resina composta à dentina. MATERIAL E MÉTODO: Vinte e cinco incisivos bovinos tiveram a coroa dividida em duas hemissecções. As superfícies vestibulares foram desgastadas com lixa carbeto de silício (SiC) #180 até a exposição de dentina, seguida por lixas SiC #600 para padronização da smear layer. As amostras foram aleatoriamente alocadas em cinco grupos (n = 10), de acordo com marca do condicionador ácido: 3M ESPE, Ultradent, Dentsply, Villevie e DFL. Apenas um sistema de união convencional de dois passos (Ambar, FGM) foi utilizado. Matrizes de silicone foram utilizadas na confecção de três cilindros de resina composta em cada amostra. Após 24 horas, os cilindros foram testados sob carga de cisalhamento até a falha. Os dados foram analisados com ANOVA a um critério e teste de Tukey (a = 0,05). O modo de falha foi avaliado em microscopia óptica e os dados submetidos ao Teste Qui-quadrado (a = 0,05). RESULTADO: Não houve diferença estatística na resistência de união obtida entre os condicionadores ácidos avaliados. Houve predomínio de falhas adesivas, exceto para os condicionadores da Dentsply e DFL, que demonstraram similaridade entre falhas adesivas e mistas. CONCLUSÃO: As diferentes marcas de condicionadores ácidos avaliados não influenciaram a resistência de união de resina composta à dentina.
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Coyle, Karen. "The virtual union catalog: a comparative study." ETD - Educação Temática Digital 1, no. 2 (May 21, 2012): 8. http://dx.doi.org/10.20396/etd.v1i2.1009.

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Um catálogo de união Virtual é uma alternativa possível para o banco de dados centralizado de recursos distribuídos encontrados em muitos sistemas de bibliotecas. Este catálogo não seria mantido em um único local, mas seria criada em tempo real, pesquisando cada campus local ou catálogo da biblioteca da filial através do protocolo Z39.50. Isto eliminaria a redundância de armazenamento registro, bem como à custa de carga e manter o acesso para o catálogo central. Este artigo descreve uma implementação de teste de um catálogo união virtual para o University of Califórnia sistema. Ela descreve algumas das diferenças entre o catálogo virtual e o existente, catálogo união centralizado (MELVYL). A pesquisa descrita no artigo sugere melhorias que devem ser feitas se o catálogo virtual é a união para se tornar uma alternativa de serviço razoável para o catálogo ® MELVYL.
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Martellini, Manuela. "Come un «dipintore» davanti allo specchio: l’autobiografia inedita di Carlo Hercolani." Cuadernos de Filología Italiana 29 (June 24, 2022): 325–55. http://dx.doi.org/10.5209/cfit.76334.

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L’articolo propone l’edizione critica dell’autobiografia inedita di Carlo Hercolani (Macerata, 1756-1831). Il testo è trascritto sulla base del testimone autografo, corredato sia dalla descrizione del procedimento di revisione attestato al suo interno sia dall’apparato delle varianti presenti nell’altra e unica copia non autografa che lo trasmette.
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Silva, E. M., and A. B. Elias. "Adesão em Cerâmica Y-TZP Submetida a Plasma não Térmico de Argônio por Diferentes Tempos." Journal of Health Sciences 19, no. 5 (February 23, 2018): 217. http://dx.doi.org/10.17921/2447-8938.2017v19n5p217.

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O objetivo deste estudo foi avaliar a influência de diferentes tempos de aplicação de plasma não térmico de argônio (PNTA) na energia de superfície e na resistência de união entre um cimento resinoso autoadesivo e uma cerâmica Y-TZP. Blocos sinterizados da cerâmica Y-TZP foram divididos em dois grupos: S (sinterizado) e J (jateamento com Al2O3 de 50 μm). Em seguida, os blocos foram subdivididos em quatro grupos (n5) de acordo com o tempo (s) de aplicação de PNTA: 0, 20, 60 e 120. A energia de superfície foi avaliada através de goniometria. Blocos de compósito foram cimentados nas superfícies de cerâmica com um cimento resinoso autoadesivo. Após armazenagem em água destilada a 37 °C / 24 h, os blocos de compósito-cerâmica foram cortados em palitos e submetidos a teste de microtração (50 N / 1,0 mm/min). Os dados foram submetidos a análise de variância de dois fatores e ao teste de Tukey HSD (a0.05). Nos dois grupos (S e J), a aplicação de PNTA aumentou a energia de superfície, sem diferença significante entre os tempos: 0 s < 20 s 60 s 120 s. Para os dois grupos (S e J), o resultado de resistência de união foi: 0 s < 20 s < 60 s 120 s, (p< 0.05). Somente após 120 s de PNTA, a resistência de união do grupo J (44,2 ± 7,8 MPa) foi estatisticamente superior a do S (31,0± 2,2 MPa), (p < 0.05). Houve correlação positiva entre a resistência de união e o tempo de deposição de PNTA (r 0.80 p 0.0247). A deposição de PNTA aumentou a energia de superfície da cerâmica Y-TZP e a resistência de união entre esta e o cimento resinoso autoadesivo, sendo este efeito maior após maiores tempos de aplicação de PNTA.Palavras-chave: Cerâmica Y-TZP. Plasma não Térmico de Argônio. Resistência de União.
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CARNEIRO JUNIOR, Américo Mendes, Rubens Côrte Real de CARVALHO, and Míriam Lacalle TURBINO. "Avaliação in vitro da força de união, através de teste de tração, de porcelana feldspática com diversos tratamentos superficiais à resina composta." Revista de Odontologia da Universidade de São Paulo 13, no. 3 (July 1999): 257–62. http://dx.doi.org/10.1590/s0103-06631999000300009.

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Na busca da reprodução do aspecto dental, a porcelana se destaca entre os materiais restauradores. Desse modo, a utilização do material vem atualmente crescendo cada vez mais, e, com ela, a probabilidade de fraturas. Porém, uma falha nem sempre exige a troca da restauração: existe a possibilidade de um reparo com resina composta. Este trabalho se propôs a avaliar, in vitro, a força de união da resina composta à porcelana feldspática, quando efetuados os seguintes tratamentos superficiais na porcelana: asperização com instrumento cortante rotatório diamantado ou jateamento com óxido de alumínio de 50 micra, em aplicação isolada ou associada a condicionamento com ácido fosfórico, por 15 segundos, ou com ácido fluorídrico, por 1 ou por 4 minutos. Todos os espécimes foram previamente regularizados com lixa nº 220. Após os tratamentos superficiais, receberam o sistema de união adesivo para porcelana Scotchbond Multi-Purpose Plus Dental Adhesive System (3M). Feita a união com a resina composta (Restaurador Z100, 3M), foram armazenados em água destilada a 37ºC, em estufa, por 7 dias, e termociclados (600 ciclos de 1 minuto, entre 5 e 55ºC), sendo então submetidos a teste de tração. Pelos resultados obtidos, pôde-se concluir que ocorreu melhora na resistência à tração com todos os tratamentos propostos (em comparação ao observado no grupo controle, sem nenhum tratamento superficial). O jateamento produziu maior resistência de união que a asperização com instrumento cortante rotatório diamantado; mas, quando associados ao condicionamento com qualquer dos ácidos selecionados, independente do tempo de aplicação, não houve diferença estatística entre esses tratamentos.
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Lima, B. L., M. F. Marques, Y. R. Matos, S. L. Santiago, L. O. Barros, and J. R. Neri. "Avaliação da Resistência de União de Sistema Adesivo Universal à Dentina Clareada Tratada com Catequina." Journal of Health Sciences 19, no. 5 (February 23, 2018): 42. http://dx.doi.org/10.17921/2447-8938.2017v19n5p42.

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Abstract:
O presente estudo avaliou o efeito do EGCG na resistência de união de sistema adesivo universal a dentina clareada. Utilizaram-se 36 terceiros molares, sendo divididos em 6 grupos (n=6), de acordo com o tratamento utilizado: G1 (controle): sem clareamento; G2: clareamento com peróxido de hidrogênio 35%; G3: clareamento com peróxido de hidrogênio a 35% + armazenamento por 7 dias; G4: clareamento com peróxido de hidrogênio a 35% + EGCG 0,02%; G5: clareamento com peróxido de hidrogênio a 35% + EGCG 0,1%; G6: clareamento com peróxido de hidrogênio a 35% + EGCG 0,5%. As coroas foram seccionadas longitudinalmente, para obter espécimes em forma de palitos. Em seguida, os espécimes foram testados imediatamente em uma máquina de ensaios universais acionada a uma velocidade de 1mm/minuto até que houvesse a falha. Para a análise dos dados foi usado o teste ANOVA e o teste de Student-Newman-Keuls. O nível de significância foi de p<0,05. Não houve diferença estatística na resistência de união, entre os grupos G1 (Controle), G3 (clareamento + restauração após 7 dias), G4 (clareamento + tratamento com EGCG a 0,02% + restauração imediata), G5 (clareamento + tratamento com EGCG a 0,1% + restauração imediata) e G6 (clareamento + tratamento com EGCG a 0,5% + restauração imediata) (p>0,05). O grupo G2 (clareamento + restauração imediata) apresentou valores de resistência de união inferiores aos demais grupos (p<0,05). O EGCG mostrou-se eficiente em aumentar a resistência de união de sistema adesivo universal à dentina clareada, independente da concentração. Palavras-chave: Clareamento Dental. Antioxidantes. Resistência de União.
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