Academic literature on the topic 'Testo unico'

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Journal articles on the topic "Testo unico"

1

Mayr, Siegfried. "'Testo Unico' - The new Italian tax law." Intertax 16, Issue 8/9 (August 1, 1988): 251–57. http://dx.doi.org/10.54648/taxi1988046.

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2

Barbieri, Marco. "Il testo unico alla prova delle norme giuridiche." GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no. 143 (November 2014): 577–90. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2014-143008.

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3

Gianfranco, Simoncini. "Apprendistato: il contributo delle Regioni al Testo Unico." QT Quaderni di Tecnostruttura, no. 43 (January 2012): 12–15. http://dx.doi.org/10.3280/qt2012-043003.

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4

Mayr, Siegfried. "Italian tax developments: Changes to the 'Testo Unico'." Intertax 17, Issue 6 (June 1, 1989): 252–55. http://dx.doi.org/10.54648/taxi1989051.

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5

Erbani, Stefano. "Obiettivo 2. Trasferimento di ufficio per incompatibilitŕ ambientale e sistema disciplinare." QUESTIONE GIUSTIZIA, no. 2 (June 2010): 113–22. http://dx.doi.org/10.3280/qg2010-002009.

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Abstract:
1. Legislazione sull'immigrazione e disposizioni sui minori2. Il contrasto di giurisprudenza sui «gravi motivi» di cui all'art. 31, terzo comma, testo unico immigrazione3. L'intervento delle sezioni unite e l'ulteriore evoluzione della giurisprudenza di legittimitŕ fra aperture e resistenze4. Una interpretazione "politica" e "riduttivista"5. che mette al centro l'attivitŕ dello Stato e la tutela delle frontiere e non l'interesse del minore6. L'analisi del contesto interpretativo: a) le norme costituzionali7. b) la Convenzione ONU sui diritti del fanciullo8. c) il sistema del testo unico di cui al decreto legislativo n. 286/19989. Una giurisprudenza che ignora la Costituzione10. Una giurisprudenza che va contro lo spirito della giurisdizione minorile.
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6

Miazzi, Lorenzo. "Una sentenza sui minori stranieri che ignora i minori (e anche la Costituzione)." QUESTIONE GIUSTIZIA, no. 2 (June 2010): 133–51. http://dx.doi.org/10.3280/qg2010-002011.

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Abstract:
1. Legislazione sull'immigrazione e disposizioni sui minori2. Il contrasto di giurisprudenza sui «gravi motivi» di cui all'art. 31, terzo comma, testo unico immigrazione3. L'intervento delle sezioni unite e l'ulteriore evoluzione della giurisprudenza di legittimitŕ fra aperture e resistenze4. Una interpretazione "politica" e riduttivista5. che mette al centro l'attivitŕ dello Stato e la tutela delle frontiere e non l'interesse del minore6. L'analisi del contesto interpretativo: a) le norme costituzionali7. b) la Convenzione ONU sui diritti del fanciullo8. c) il sistema del testo unico di cui al decreto legislativo n. 286/19989. Una giurisprudenza che ignora la Costituzione10. Una giurisprudenza che va contro lo spirito della giurisdizione minorile.
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Pozzoli, Stefano. "La regolazione delle partecipate pubbliche tra disposizioni di finanza pubblica e necessità industriali." ECONOMIA PUBBLICA, no. 3 (January 2021): 45–64. http://dx.doi.org/10.3280/ep2020-003002.

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Abstract:
L'articolo analizza gli effetti della riforma introdotta dal Testo unico sulle Socie-tà a Partecipazione Pubblica nel mondo delle Public Utilities e delle società pub-bliche in generale. Il testo parte da una analisi del contesto di riferimento, dagli anni Novanta ai giorni nostri, riportando le vicende di un Comune capoluogo di provincia e si sofferma, più in generale, sulle caratteristiche del mondo delle società partecipate in Italia. Successivamente ci si sofferma su alcuni profili critici del Testo Unico, criticandone da una parte la poca incisività su alcuni temi ritenuti, dal legislatore stesso, importanti. Una questione è quella delle perdite, dove si sottovaluta la loro concentrazione in poche società. La seconda riguarda la eccessiva penalizzazione dell'in-house providing, richiedendo di rivisitare il quadro legislativo di sfavore. La terza si riferisce all'assenza di una visione industriale, sostenendo che sia pun-tare alla crescita dimensionale delle imprese, favorendo le aggregazioni.
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Mocetti, Sauro, and Giacomo Roma. "Da 8.000 a 1.000? Razionalizzazione e governance delle società pubbliche." ECONOMIA PUBBLICA, no. 3 (January 2021): 7–44. http://dx.doi.org/10.3280/ep2020-003001.

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Abstract:
La regolazione delle partecipate pubbliche tra disposizioni di finanza pubblica e necessità industriali L'articolo analizza gli effetti della riforma introdotta dal Testo unico sulle Società a Partecipazione Pubblica nel mondo delle Public Utilities e delle società pubbliche in generale. Il testo parte da una analisi del contesto di riferimento, dagli anni Novanta ai giorni nostri, riportando le vicende di un Comune capoluogo di provincia e si sofferma, più in generale, sulle caratteristiche del mondo delle società partecipate in Italia. Successivamente ci si sofferma su alcuni profili critici del Testo Unico, criticandone da una parte la poca incisività su alcuni temi ritenuti, dal legislatore stesso, importanti. Una questione è quella delle perdite, dove si sottovaluta la loro concentrazione in poche società. La seconda riguarda la eccessiva penalizzazione dell'in-house providing, richiedendo di rivisitare il quadro legislativo di sfavore. La terza si riferisce all'assenza di una visione industriale, sostenendo che sia puntare alla crescita dimensionale delle imprese, favorendo le aggregazioni.
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D'Agostino, Alfonso. "campagna del Henares." Carte Romanze. Rivista di Filologia e Linguistica Romanze dalle Origini al Rinascimento 10, no. 2 (December 23, 2022): 19–76. http://dx.doi.org/10.54103/2282-7447/18771.

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Abstract:
In vista di una nuova edizione del Cantar de Mio Cid, l’autore propone uno specimen dei vv. 285-294 e 404-556 dell’opera, pubblicati in una doppia edizione sinottica: un testo interpretativo e una ricostruzione critica. Il primo è fedele al manoscritto unico, limitandosi a correggere le sviste del copista; la seconda si basa sulla teoria metrica già illustrata dall’autore in altri saggi, ma fa appello anche alla tradizione indiretta, all’usus scribendi, alla conformatio textus e alla logica interna del racconto. Il testo è corredato da note filologiche.
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Remorini, Paolo. "Il racconto innominato. Analisi del paratesto di Centuria. Cento piccoli romanzi fiume di Giorgio Manganelli." Forum Italicum: A Journal of Italian Studies 56, no. 1 (February 24, 2022): 76–86. http://dx.doi.org/10.1177/00145858221079216.

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Abstract:
Il presente saggio analizza gli elementi del peritesto editoriale, autoriale e allografo che compongono l’edizione di Centuria. Cento piccoli romanzi fiume di Giorgio Manganelli che dal 1995 pubblica Adelphi, evidenziando come le chiavi di lettura e di interpretazione del testo manganelliano proposte e veicolate cerchino di suggerire un’idea di sperimentazione, di caso unico e singolare all’interno tuttavia di una tradizione letteraria altresì familiare e codificata.
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Dissertations / Theses on the topic "Testo unico"

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Barzan, Silvia <1992&gt. "GLI ONERI DEDUCIBILI: ARTICOLO 10 DEL TESTO UNICO DELLE IMPOSTE SUI REDDITI." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/9184.

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Abstract:
L'elaborato ha come oggetto l'analisi degli oneri deducibili e quindi dell'art. che li riguarda, il n. 10 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi. Dopo un capitolo introduttivo che mira a dare al lettore i concetti essenziali per comprendere l'articolo in oggetto, si prosegue ad un analisi minuziosa di ogni onere deducibile commentato dai vari studiosi esaminati.
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VARI, Licya. "L'articolo 27 del Testo Unico salute e sicurezza: la qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2014. http://hdl.handle.net/10446/30734.

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Abstract:
This research aims to investigate the implementation of Article 27 of the Consolidated Act of 2008 on health and safety in relation to enterprises and self-employed workers’ qualification. It underlines the cultural and legislative path which has led to a similar prevision, starting from a detailed analysis of the law by which the Consolidated Act derived (which is also the source of the new qualification system). The mentioned Consolidated Act has identified two priority areas in which a process of new qualification systems starts: hygienizing textile materials and surgical instruments, and building sector. The analysis therefore focuses on these two areas and the attempts that the social partners have advanced during the years, with a particular attention to the building sector and its “patente a punti”: an instrument created by Filca Cisl (one of the Union representing construction workers) to regulate the sector. The research therefore aims to highlight the potential of this tool, but also the problems met during the years by all the actors involved in managing it. Unfortunately, after many years, the standard has not been implemented yet.
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Riganti, Federico <1986&gt. "I controlli interni nella Governance Bancaria. L'evoluzione normativa dal Testo Unico Bancario alle disposizioni di vigilanza per le banche." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amsdottorato.unibo.it/7687/1/Riganti_Federico_Tesi.pdf.

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Abstract:
L’elaborato, intitolato «I controlli interni nella governance bancaria. L’evoluzione normativa dal testo unico bancario alle disposizioni di vigilanza per le banche», si propone di offrire un esame delle distinte riflessioni emerse in tema di controlli interni societari, nello specifico dedicando particolare attenzione alla declinazione, da questi assunta, nei perimetri dell’impresa bancaria.
As it is possible to read in the title «Banking Corporate Governace Internal Control System. Developments in the Regulatory Framework from the Consolidated Banking Act to the Prudential Supervisory Dispositions for Banks», this thesis examines different points of view on the corporate internal control system, especially focusing on its peculiarities in the governance architecture of banking institutions
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VESCOVI, MATTEO. "CONTRIBUTO ALLO STUDIO DELLE SOCIETÀ A PARTECIPAZIONE PUBBLICA ALLA LUCE DEL NUOVO TESTO UNICO (D.LGS. 19 AGOSTO 2016, N. 175)." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2020. http://hdl.handle.net/2434/707978.

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Abstract:
La tesi analizza il modello di società emergente dal nuovo Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica, giungendo alla conclusione che il legislatore della riforma abbia optato per la riconduzione di queste entità allo schema societario privatistico, declinato nei tipi previsti dal Codice civile. Di converso le esigenze di tutela dell’interesse pubblico, persa definitivamente la capacità di snaturare il modello civilistico tipico, rimangono extrasociali, confinate nella fase a monte dell’evidenza pubblica. Per apprezzare compiutamente la portata di tali approdi, l’analisi del Testo unico è preceduta da una ricostruzione del tortuoso itinerario delle società a partecipazione pubblica nel nostro ordinamento, che nel corso degli anni ha registrato oscillazioni tra opposte polarità e contrasti interpretativi profondi, frutto del complesso rapporto tra pubblici poteri ed economia.
The thesis aims at analyzing the model of company emerging from the new Consolidated law on public bodies owned companies, coming at the conclusion that the reform has chosen for a private characterization, according to the types envisaged by the Civil Code. Conversely, the need of pursuing public interest has permanently lost the ability to denaturalize the company. It represents an extrasocial interest, that may be satisfied only during the public law phase. To fully appreciate the importance of these results, the analysis of the Consolidated law is preceded by a reconstruction of the tortuous itinerary of public bodies owned companies in the Italian legal system, which over the years has seen oscillations between opposite polarities and deep interpretative contrasts, result of the complex relationship between public authorities and the economy.
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Gherardini, Serena <1995&gt. "Linee Guida su formazione, gestione e conservazione dei documenti informatici: una nuova visione d'insieme dopo il Testo Unico sulla documentazione amministrativa." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/20011.

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Abstract:
Il trattamento di ciascuna fase di gestione del documento elettronico da parte della Pubblica Amministrazione, in riferimento al settore sia pubblico che privato, e tenendo in debito conto le esigenze e i bisogni pratici del lavoro quotidiano, si realizza in ottemperanza a quanto disposto dal Codice dell'Amministrazione Digitale e dalle derivanti Linee Guida all'art. 71, prodotte e adottate dall'Agenzia per l'Italia Digitale, approntate a ultimare il quadro della digitalizzazione dal punto di vista della documentazione del paese. Obiettivo del lavoro sarà analizzare criticamente le nuove Linee Guida 2020 sulla formazione, gestione, conservazione dei documenti informatici, in attuazione dal 7 giugno 2021, in un continuativo raffronto con le regole tecniche pubblicate nel 2013-2014 che la scrittura di valenza erga omnes intende abrogare e aggiornare, addivenendo a un unicum normativo semplificato. Su questa base l’attenzione si concentrerà direttamente sulla lettura didattica degli apparati normativi emessi in materia negli ultimi anni, frazionando i punti di forza, e quelli manifestatamente irresoluti o lacunosi, anche ricorrendo a pareri autorevoli di addetti ai lavori. Scopo finale sarà dunque comprendere a fondo i reali e proficui apporti che l’atto di regolamentazione introduce nella pratica del trattamento del documento, così come nella più generale cultura della dematerializzazione dello stesso
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Sartorato, Lorenzo <1995&gt. "I principali cambiamenti apportati dal “Testo Unico in materia di società a partecipazione pubblica”: il caso studio Venis S.p.A - Venezia Informatica e Sistemi." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/16916.

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Abstract:
L’elaborato finale si pone l’obiettivo di analizzare i principali effetti determinati dall’introduzione del “Testo Unico in materia di società a partecipazione pubblica”, in particolare nella realtà del Comune di Venezia e della società in house Venis S.p.A - Venezia Informatica e Sistemi. Si è reso necessario effettuare un’introduzione della materia, attraverso un breve riferimento alle principali normative che hanno determinato modifiche significative in tema di gestione dei servizi pubblici e società partecipate. Nel corso degli anni il fenomeno delle partecipazioni ha acquisito dimensioni sempre maggiori, rendendo necessario un riordino della materia, avvenuto con l’emanazione del D. Lgs 175/2016 contenente il “Testo Unico in materia di società a partecipazione pubblica”. Esso si pone come finalità principali la razionalizzazione delle società partecipate e il contenimento dei costi. A questo punto si passa ad analizzare la realtà del Comune di Venezia e in particolare la società in house Venis S.p.A. Il principale compito della società è quello di realizzare, gestire e far dialogare i sistemi e le soluzioni che compongono il sistema informativo della Pubblica Amministrazione Locale. Il dito viene poi puntato sul rapporto tra Comune e Venis, disciplinato, principalmente, dal Contratto di servizio. Le principali novità introdotte dalla riforma hanno riguardato la necessità di dimostrare la congruità economica e il vantaggio, in termini di economicità ed efficienza, dell’utilizzo della soluzione in house e l’ambito dei controlli interni.
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AVOGARO, MATTEO. "CONTRATTAZIONE COLLETTIVA E RAPPRESENTATIVITÀ SINDACALE NEL LAVORO PRIVATO: UN'ANALISI COMPARATA CON L'ORDINAMENTO FRANCESE." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2019. http://hdl.handle.net/2434/621407.

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Abstract:
Nell’ordinamento italiano, il tema della disciplina delle procedure e dei contenuti della contrattazione collettiva rappresenta una delle maggiori questioni giuslavoristiche, che non ha ancora trovato una stabile soluzione. Ad essa, inoltre, si lega strettamente il tema della regolamentazione, a fini negoziali, dei soggetti dell’autonomia collettiva. La finalità della presente trattazione è quella di esaminare, dapprima, lo sviluppo storico del dibattito nell’ordinamento italiano, per concentrare, in seguito, l’attenzione sulle tematiche più recenti che, anche alla luce della crisi dell’unità sindacale e della frammentazione dei tessuti produttivi generata dalla globalizzazione, evidenziano una richiesta di regolamentazione obiettiva dell’attività negoziale. In merito a tali questioni verrà infine esaminato, in una logica comparata, l’ordinamento francese che, a differenza di quello italiano, ha disciplinato per legge i presupposti, le procedure e i requisiti di accesso alla negoziazione collettiva sin dalla prima metà del XX Secolo. In particolare, il primo capitolo della tesi prende in esame, dapprima, la questione che si pone alla base dell’intero dibattito nazionale sulle modalità di regolamentazione della contrattazione collettiva: la mancata attuazione da parte del legislatore della seconda parte dell’art. 39 Cost. e la conseguente illegittimità costituzionale di quelle norme volte a generalizzare l’efficacia degli accordi collettivi aggirando quanto previsto dalla Carta fondamentale. L’analisi prosegue con la disamina dell’evoluzione storica della contrattazione anomica nel nostro ordinamento: a partire dalla negoziazione accentrata a livello nazionale nei primi anni Cinquanta, dalle istanze di decentramento e dall’effimera introduzione della contrattazione articolata con il Protocollo Intersind-Asap del 1962, fino alla bipolarità totale tra livello confederale e aziendale manifestatasi tra la fine degli anni Sessanta e la metà degli anni Settanta del Novecento, per giungere alla negoziazione collettiva della crisi, con gli accordi triangolari e la concertazione che, tra alterni risultati, hanno prodotto i loro effetti fino alla metà degli anni Duemila. In tale contesto, particolare attenzione è dedicata al sistema degli accordi del luglio-dicembre 1993 che, per quasi vent’anni, hanno costituito il fulcro di una disciplina delle relazioni industriali organizzata su due livelli, e che hanno tentato, nel contempo, con l’introduzione delle RSU, di contrastare la crisi di rappresentatività delle organizzazioni sindacali, evidenziata nella sua gravità, pochi mesi dopo, dal referendum del 1995 sull’art. 19 della l. 300/1970. La parte finale del primo capitolo si pone in ideale continuazione con l’inizio del secondo. Al centro dell’esame vi sono le questioni dei nostri giorni che hanno indotto le parti sociali, significativamente del settore industriale – a seguito della crisi del sistema del 1993, che ha avuto il proprio epicentro nella vertenza Fiat del 2009-2011, della successiva e connessa sentenza manipolativa della Corte Costituzionale del 2013 in riferimento, ancora una volta, all’art. 19 St. lav., e all’introduzione da parte del legislatore del discusso art. 8 del d.l. 138/2011 – a ritenere maturi i tempi per una nuova regolamentazione pattizia del sistema. Al riguardo, vengono analizzati nel dettaglio i tre accordi interconfederali del 28 giugno 2011, 31 maggio 2013 e 10 gennaio 2014, l’ulteriore e recentissima intesa del 28 febbraio-9 marzo 2018 e il dibattito, in una prospettiva de iure condendo, sull’opportunità di introduzione di una legge sindacale, capace, eventualmente, di dare completa attuazione all’art. 39 Cost. Il terzo capitolo, infine, si pone in parallelo con i primi due, dal punto di vista dell’ordinamento francese. Pertanto viene inizialmente presa in considerazione l’evoluzione normativa di tale contesto giuridico, a partire dalla loi del 1919 sulla contrattazione collettiva di diritto comune e dalla leggi del 1936 e 1950 sull’estensione erga omnes in via amministrativa dei contratti collettivi sottoscritti dalle organizzazioni sindacali rappresentative, fino al nuovo modello di “cittadinanza nell’impresa” proposto dalla leggi Auroux del 1982 e alla frammentazione del sistema tra gli anni Ottanta e Duemila, punteggiata di provvedimenti privi di carattere sistematico e, in alcuni casi, contraddittori. Ci si sofferma, infine, sulle riforme che, in tempi recenti, hanno svolto il ruolo di pietre angolari nella ridefinizione degli assetti dell’ordinamento francese: l’introduzione di criteri obiettivi per la selezione dei sindacati rappresentativi nel 2008, l’estensione di tale modello alle organizzazioni datoriali nel triennio 2014-2016 e, sul versante dell’assetto contrattuale, le discusse riforme introdotte con la loi Travail dell’8 agosto 2016 e dalle ordonnances promosse dal neo-presidente Macron nell’autunno del 2017, nella direzione di una forte valorizzazione del secondo livello negoziale, a discapito delle conventions de branche. Il punto d’arrivo del percorso tracciato supra porterà a cercare di dare una risposta, da un lato, all’interrogativo inerente all’opportunità di intervenire, nell’ordinamento italiano, con una legge sindacale, per fornire certezza, chiarezza e stabilità al sistema contrattuale e, in seconda istanza, anche sulla base della riflessione comparata, ad una valutazione su quali potrebbero essere gli istituti più efficienti da adottare, nei termini anzidetti, per assicurare un’estensione generalizzata della contrattazione collettiva, idonea a permettere un armonico sviluppo anche degli accordi di secondo livello.
In the Italian legal framework, the question concerning the regulation of procedures and contents of collective bargaining represents one of the major labour law issues, which has not found a satisfying solution yet. The abovementioned topic is, in addition, strictly connected to the selection of criteria aimed to determine the actors of the bargaining process. The purpose of the present dissertation is then to examine, first of all, the historical development of the debate on the aforementioned issues in the Italian context, to focus attention, afterwards, on the most recent instances to enact a clearer regulation of the bargaining process, in reason of the crisis of trade unions’ cohesion and of the fragmentation of production originated by globalisation. Finally, the last part of the dissertation will be centred on a comparative analysis with the French regulative context that, in opposition to the Italian one, disciplined by law prerequisites and procedures to accede to collective bargaining process already at the beginning of XX Century. In particular, the first chapter starts from the matter of contention at the base of the whole national discussion referred to the regulative process of arrangements executed between employers’ and workers’ organizations: the incapability of the Italian legislator to enact a law concerning the collective bargaining proceeding respecting, in the meantime, the criteria set forth by Article 39 of the Constitution, that has been at the base of the consequential declaration of illegitimacy of all the legislative attempts to generalize the efficacy of the considered agreements, circumventing the provision of the Fundamental Chart. The analysis continues focusing on the evolution of collective agreements regulated by civil law in the national legal framework: highly centred during the Fifties, then organized on two ordered levels in the brief period of “contrattazione articolata” – introduced initially in public industries with the Protocol Intersind-Asap of 1962 and soon extended to the private field – until the total independence between company and sectorial bargaining level in the years between the end of the Sixties and the beginning of the Seventies, and to the particular characteristics assumed by the said agreements during the oil crisis and in the following years, when the practice of the three-side covenants executed between main trade unions, employers’ organizations and the government, with different outcomes, perdured until the middle of 2000’s. In this context, particular attention is devoted to the collective agreements executed at national level in July-December 1993 that, during the following twenty years, have been considered the fulcrum of the two-level collective bargaining system, and which attempted, in the meantime, with the introduction of Trade unions’ Unitary Representative bodies (in Italian, Rappresentanze Sindacali Unitarie, RSU) to contrast the deep crisis of representativeness of workers’ organizations, whose gravitas has been highlighted, several months after, by the national referendum held in 1995 on Article 19 of law no. 300 of 1970. The last section of the first chapter founds an ideal continuation in the second one. In this field, the main topic become the most recent issues concerning the Italian bargaining system, and significantly the one which moved social actors of the industrial sector – on the base of the crisis of the system of 1993, showed by the Fiat dispute of 2009-2011, followed by the connected judgment of Constitutional Court that in 2013 modified another time the interpretation of Article 19 of law no. 300 of 1970, expanding the criteria to admit workers’ organization to benefits provided by the law, and by the enactment of Article 8 of law-decree no. 138 of 2011 – to affirm that is come the time to set new rules to try to govern the bargaining system. On this point, the dissertation focuses attention on the three national collective agreements held on 28 June 2011, 31 May 2013 and 10 January 2014 and on the further arrangement of 28 February-9 March 2018 and on the respective debate centred, in a perspective of reform, on the opportunity to introduce a bill able to completely fulfil the requirements of Article 39 of the Italian Constitution. The third chapter, finally, follows the scheme of the precedent ones, from the point of view of the French legal framework. Therefore, firstly is described the evolution of the said juridical context, from the loi of 1919 concerning collective agreements regulated by civil law and the regulations of 1936 and of 1950 on the extension erga omnes, through an administrative decree, of collective agreements signed by representative trade unions, until the new model of “citizenship in the company” promoted by the laws Auroux enacted in 1982 and to the fragmentation of the labour law system occurred between the 80s and 2000s, characterised by measures without a systematic approach and, sometimes, in contrast between each other. The attention is focused, then, on the reforms that, recently, heavily redefined the structure of the French labour law framework consisting in the introduction, in 2008, of objective criteria to select representative trade unions, in the extension of this model to employers’ organizations in 2014-2016 and, with reference to the bargaining structure, in the disputed reform responding to the name of loi Travail, held in 2016, and in the ordonnances promoted by the new President Macron in the late 2017, towards the direction of a relevant and decisive expansion of company collective agreement, to the detriment of sectoral level. The arrival point of the path traced above regards the attempt to reply to the issue concerning the opportunity to provide or not, in the Italian context, for a law regulating collective bargaining and the related obligations and rights of social actors, to clarify and stabilize the arrangement system. Secondly, also on the base of the comparison with the French frame of reference, the dissertation is closed by a reflection on the possible legal institutes to be introduced in the Italian juridical framework, in order to assure a general extension of collective bargaining, in the light to allow an harmonious development also of the company level.
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TORTI, MARIA. "MICROCREDITO E AGRICOLTURA PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2015. http://hdl.handle.net/10280/6537.

Full text
Abstract:
Credito deriva etimologicamente da “credere”, cioè avere fiducia, confidare. Chi già possiede molto dimostra facilmente di essere in grado di restituire un prestito e di conseguenza non fa fatica ad ottenerlo. Chi invece non dispone di risorse finanziarie adeguate, chi non è “bancabile” viene escluso. È qui che entra in gioco la fiducia, perché ci si può sentire garantiti anche solo dalla conoscenza personale del debitore, dalla sua storia creditizia. Si parla in questi casi di garanzia solidale, alternativa. Se il credito è “micro”, la fiducia invece è “macro”. Oltre alla fiducia nel concetto di microcredito ci sono una serie di ingredienti fondamentali che non possono mancare. Innanzitutto ci deve essere un prestito di piccole dimensioni. Poi ci deve essere uno scopo diverso dal semplice consumo: l’avvio di attività produttive e commerciali, un aiuto a superare particolari e temporanee situazioni di crisi che possa fornire delle risorse minime fondamentali per interrompere il circolo della povertà e del necessario ricorso all’usura. Il microcredito che è nato nei Paesi sottosviluppati si è esteso rapidamente anche nelle economie moderne. Anche il legislatore italiano nel 2010 ha introdotto nell’ordinamento nazionale una disciplina del microcredito. Tuttavia ricondurre all’interno degli schemi bancari tradizionali uno strumento così complesso come il microcredito che unisce in sé aspetti non solo finanziari ma anche e soprattutto etici può risultare riduttivo e rischia di vanificare i risultati raggiunti fino ad oggi nella prassi. Anche nel settore agricolo il microcredito può costituire un valido aiuto per lo sviluppo. Le regole e la logica del microcredito se funzionano bene nelle economie rurali dei Paesi sottosviluppati, come dimostrato dai diversi progetti posti in essere ad esempio in Uganda, fanno più fatica ad essere recepite nelle economie moderne, soprattutto in ambito agricolo dove le caratteristiche stesse dell’attività da finanziare e gli ingenti capitali iniziali necessari rendono lo strumento del microcredito poco utilizzabile. Tuttavia occorre puntare sullo sviluppo di questo strumento che ha dimostrato di avere numerosi punti di forza che possono davvero costituire un valido strumento di lotta alla povertà anche nelle economie moderne.
Credit derives etymologically from "believe". People who have money can easily demonstrate to be able to repay a loan and therefore not is hard to get it. Those who do not have adequate financial resources, those who are not "bankable" are excluded. If the credit is "micro", trust instead is "macro". In addition to trust, in the concept of microcredit there are a number of essential ingredients that can not miss. First, there must be a loan small. Then, the start of production and business activities can help to overcome individual temporary crisis situations that may provide minimal resources essential to stop the cycle of poverty . Microcredit who was born in underdeveloped countries has expanded rapidly in modern economies. Even the Italian legislature in 2010 adopted national discipline of microcredit. However, it’s hard to find the rules to regulate the microcredit and the risk is to delete the results achieved in practice. Even in agriculture microcredit can be a valuable aid for development. The rules and logic of microcredit work well in rural economies of developing countries, as shown by several projects for example in Uganda, but in modern economies the characteristics of the activities and the enormous initial capital required make the instrument of microcredit little usable. However the development of this tool is very important because microcredit can really be a valuable tool for fighting poverty even in advanced economies.
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Parco, Riccardo. "Studio sull’inquinamento dei suoli agricoli derivato dallo sversamento di olii esausti composti da PCB (policlorobifenili) presenti nei trasformatori di energia elettrica." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Abstract:
Il lavoro sviluppato nella presente tesi prende spunto da un’esperienza di stage professionalizzante svolta nell’ufficio bonifiche ambientali della ditta Serveco s.r.l, situata in Puglia, in provincia di Taranto. In particolare, ci si è occupati dell’inquinamento del suolo da olii esausti ricchi in PCB, legato alle attività di gruppi criminali che sono interessati a rimpinguare le loro casse attraverso il furto di rame rosso, il così detto «oro rosso» contenuto all’interno dei trasformatori di energia elettrica. Nell’elaborato viene posta particolare attenzione all’importanza del suolo, alle sue caratteristiche ed alle sue funzioni andando ad inquadrare la normativa passata e presente in tema di risanamento e bonifica dei suoli contaminati. È illustrato lo svolgimento di un procedimento di bonifica, dalla segnalazione all’avvenuta bonifica, riferendoci in particolare ai suoli agricoli della regione Puglia, sorvegliati speciali poiché vittime di questa tipologia di inquinamento. Focalizzeremo la nostra attenzione su tutti gli aspetti inerenti alla tutela dell’ambiente e i fattori che portano alla compromissione delle risorse naturali, in termini di danno ambientale, con conseguente alterazione del suolo, focalizzandoci sul risanamento ambientale ed illustrando alcune tecniche di biorisanamento. Inoltre, illustreremo come il tema delle bonifiche assuma un ruolo importantissimo, con una normativa in continua evoluzione, volta alla difesa del territorio. Infine, viene posto l’accento sulla difficoltà, da un lato di riparare il danno all’ambiente e dall’altro la volontà di alcuni ordinamenti, nonostante i limiti, di pervenire a soluzioni ragionevoli che permettano di tutelare le risorse naturali e allo stesso tempo la salute umana.
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Barros, Maria de Fatima Estelita. "Waldemar Henrique : folclore, texto e musica num unico projeto - a canção." [s.n.], 2005. http://repositorio.unicamp.br/jspui/handle/REPOSIP/284846.

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Abstract:
Orientador: Adriana Giarola Kayama
Dissertação (mestrado) - Universidade Estadual de Campinas, Instituto de Artes
Made available in DSpace on 2018-08-04T14:24:19Z (GMT). No. of bitstreams: 1 Barros_MariadeFatimaEstelita_M.pdf: 2251260 bytes, checksum: 992e1f7d974f3ce9393cb970e57e412b (MD5) Previous issue date: 2005
Resumo: Boa parte da obra de Waldemar Henrique é construída sobre temas folclóricos e isso se deve tanto à sua origem quanto à influência do pensamento da época, através de Mário de Andrade e suas idéias sobre a canção erudita ¿nacional¿. característica folclórica da obra de Waldemar Henrique nos levou a escolher para uma aproximação de sua obra, através do processo de análise, um conjunto de sete canções, todas elas compostas tendo como tema lendas amazônicas. compositor, através de depoimentos e de sua obra, transparece uma grande preocupação com a relação do texto com a música, na utilização dessa linguagem que se constrói na junção de um componente lingüístico e outro musical, que é a canção. Pela forte interação entre estes dois componentes em suas canções, o foco do nosso ¿olhar¿ nas análises apresentadas está direcionado, prioritariamente, para esta relação. As análises têm sua base teórica no modelo desenvolvido por Luiz Tatit para a análise da canção popular
Abstract: A large amount of Waldemar Henrique¿s compositional works are based upon folklore themes, and this is due to the fact not only of his origin but also to the influence of intellectuals of his time, through Mário de Andrade and his ideas about ¿national¿ art song. The folkloric characteristics of Waldemar Henrique¿s works lead us to approach his compositions through the process of analyzing a group of seven songs, all based upon Amazon legends. The composer, through his statements and compositions, demonstrates great concern with the relationship of text and music, in the use of the language of the art song, which is constructed through the union of a linguistic component and another musical. Due to the strong interaction between these two components in his songs, our analysis of these seven songs is focused, mainly, on the relationship of these two components. Our analysis is theoretically based on the model developed by Luiz Tatit, used to analyze popular music
Mestrado
Musica
Mestre em Música
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Books on the topic "Testo unico"

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Italy, ed. Testo unico bancario: Commentario. Milano: Giuffrè editore, 2010.

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Muratori, Aldo. Commentario al testo unico doganale. Padova: CEDAM, 1993.

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3

Italy. Il testo unico: IRPEF, IRPEG, ILOR. 3rd ed. Milano: Il Sole 24 ore, 1991.

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4

Italy. Il testo unico: IRPEF, IRPEG, ILOR. 4th ed. Milano: Il Sole 24 ore libri, 1992.

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5

Leo, Maurizio. Le imposte sui redditi nel testo unico. 2nd ed. Milano: A. Giuffrè, 1990.

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6

Leo, Maurizio. Le imposte sui redditi nel testo unico. 3rd ed. Milano: A. Giuffrè, 2007.

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Franco, Riolo, and International Bar Association. Section on Business Law. Italian Regional Sub-Committee., eds. The 1993 Italian banking law: Testo unico. Milan: Edibank, 1995.

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Paolis, Maurizio De, Michele Pallottino, and Andrea Accardo. Commentario al testo unico sull'espropriazione per pubblica utilità. Santarcangelo di Romagna (RN): Maggioli, 2004.

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9

Bobbio, Giorgio. L'espropriazione per pubblica utilità nel recente testo unico. Roma: Aracne, 2004.

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10

Rizzi, Giovanni. Testo unico, nuovo condono edilizio e attività negoziale. [Milano]: IPSOA, 2004.

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Book chapters on the topic "Testo unico"

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Jasch, Christine. "Der UNIDO TEST (Transfer of Environmentally Sound Technologies) Ansatz." In Ressourceneffizientes Wirtschaften, 113–30. Wiesbaden: Springer Fachmedien Wiesbaden, 2013. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-658-04609-5_5.

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2

Csutora, Maria, and Roberta de Palma. "Using EMA to Benchmark Environmental Costs—Theory and Experience from Four Countries Through the UNIDO TEST Project." In Environmental Management Accounting for Cleaner Production, 143–64. Dordrecht: Springer Netherlands, 2008. http://dx.doi.org/10.1007/978-1-4020-8913-8_8.

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3

"2 • I francescani in Cina fra traduzione e missione." In I francescani cinesi e la traduzione della Bibbia Con traduzione di Huainian Liu Xutang shenfu e testo cinese a fronte. Venice: Fondazione Università Ca’ Foscari, 2023. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-672-5/002.

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Abstract:
Nel 1961 in undici volumi, e nel 1968 in volume unico, veniva portato a compimento un progetto nato dal desiderio di un missionario italiano di rendere disponibile per i cattolici di lingua cinese la traduzione integrale del testo biblico nella loro lingua.
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"Parte 2. Catalogo." In Cipro nella Biblioteca Marciana di Venezia Manoscritti, testi e carte. Venice: Fondazione Università Ca’ Foscari, 2022. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-621-3/002.

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Abstract:
La prima sezione del Catalogo, intitolata «Storiografia e diritto a Cipro», raccoglie manoscritti vergati in varie lingue (dal vernacolo locale, al latino, al francese e all’italiano) di contenuto storico e giuridico. Il valore indiscutibile di tali documenti testimonia l’interesse concreto delle autorità della Serenissima per le vicende e l’organizzazione della sua colonia, tanto da favorire il trasferimento e la conservazione di buona parte di questi pezzi presso i suoi archivi e da lì in Marciana. La seconda sezione, «Cipro crocevia di culture», ritrae la vocazione multiculturale dell’isola, lì dove l’elemento nativo greco, a seguito della dominazione franca prima e veneziana poi, si è intrecciato con le altre tradizioni del Mediterraneo medievale e moderno, generando un laboratorio culturale capace di trasmettere il sapere antico e medievale all’Europa moderna. La terza sezione, «Autori e testi ciprioti in Marciana», valorizza specificatamente il patrimonio della Biblioteca. Essa include manoscritti che trasmettono opere di autori di origine cipriota; in taluni casi si tratta di testimoni unici dei quali la Marciana è custode. Notevole è l’importanza di tali manoscritti per definire nuovi orizzonti della ricerca filologica e storica sulle vicende dell’isola. Conclude il Catalogo la sezione dedicata alle «Carte». Il mare magnum dei materiali disponibili non poteva trovare spazio sufficiente. Qui dunque si è preferito, con dolorose soppressioni, privilegiare le rappresentazioni cartografiche che ritraessero l’isola negli anni della dominazione veneziana.
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"Parte 2. Catalogo." In Cipro nella Biblioteca Marciana di Venezia Manoscritti, testi e carte. Venice: Fondazione Università Ca’ Foscari, 2022. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-621-3/002.

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Abstract:
La prima sezione del Catalogo, intitolata «Storiografia e diritto a Cipro», raccoglie manoscritti vergati in varie lingue (dal vernacolo locale, al latino, al francese e all’italiano) di contenuto storico e giuridico. Il valore indiscutibile di tali documenti testimonia l’interesse concreto delle autorità della Serenissima per le vicende e l’organizzazione della sua colonia, tanto da favorire il trasferimento e la conservazione di buona parte di questi pezzi presso i suoi archivi e da lì in Marciana. La seconda sezione, «Cipro crocevia di culture», ritrae la vocazione multiculturale dell’isola, lì dove l’elemento nativo greco, a seguito della dominazione franca prima e veneziana poi, si è intrecciato con le altre tradizioni del Mediterraneo medievale e moderno, generando un laboratorio culturale capace di trasmettere il sapere antico e medievale all’Europa moderna. La terza sezione, «Autori e testi ciprioti in Marciana», valorizza specificatamente il patrimonio della Biblioteca. Essa include manoscritti che trasmettono opere di autori di origine cipriota; in taluni casi si tratta di testimoni unici dei quali la Marciana è custode. Notevole è l’importanza di tali manoscritti per definire nuovi orizzonti della ricerca filologica e storica sulle vicende dell’isola. Conclude il Catalogo la sezione dedicata alle «Carte». Il mare magnum dei materiali disponibili non poteva trovare spazio sufficiente. Qui dunque si è preferito, con dolorose soppressioni, privilegiare le rappresentazioni cartografiche che ritraessero l’isola negli anni della dominazione veneziana.
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Arribas-Tomé, Marián. "Educación sostenible: respondiendo a la diversidad dentro y fuera del aula de español." In Avances investigadores y pedagógicos sobre la enseñanza del español: aportes desde el contexto universitario británico, 129–53. Research-publishing.net, 2022. http://dx.doi.org/10.14705/rpnet.2022.58.1403.

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Abstract:
Para abordar los desafíos en la enseñanza del español y otros idiomas en el Reino Unido, sostenemos que es muy importante que los profesores aspiren a desarrollar recursos educativos de acceso abierto. Crear nuestros propios materiales y compartirlos con otros profesores facilitaría una respuesta ágil, colaborativa y solidaria a las necesidades del aula. También haría posible que hubiera una mayor cantidad y variedad de materiales destinados a promover el aprendizaje y la reflexión sobre la sostenibilidad y la descolonización en el contexto de la enseñanza de lenguas. Estas son premisas derivadas de la experiencia trabajando con estudiantes de español en una universidad del Reino Unido, un reto que implica una oportunidad de aprender desde y sobre la diversidad y darle respuesta. Las pedagogías antirracistas que apoyan la diversidad requieren un enfoque inclusivo, creativo y adaptativo y una amplia colección de material actualizado periódicamente. Los contextos de enseñanza de idiomas deben poder captar ágilmente los debates y los acontecimientos sociales, políticos, científicos y ambientales del día a día más allá de los límites convencionales, a menudo establecidos por los libros de texto que se utilizan. Los profesores de idiomas podemos ser vectores de transformación haciendo posible una mejor representación de determinadas comunidades y de sus problemas, normalmente apenas visibles. Con instrumentos adecuados, esa enseñanza que valora la sostenibilidad y la descolonización puede ir más allá de nuestras aulas. Spanish Bytes, una plataforma digital abierta con una agenda flexible e inclusiva, creada por la autora de este trabajo, se propone como un espacio adecuado para el desarrollo de contenidos que respondan de forma oportuna a la diversidad en el aula y en el mundo hispanohablante. Con el fin de ilustrar su utilidad y relevancia, se presentan algunos ejemplos de rediseño de contenidos, derivados de reflexiones y lecturas que exploran la diversidad en sus múltiples dimensiones, con recursos en los que la descolonización, la sostenibilidad y las contribuciones de los estudiantes son dimensiones importantes del trabajo. Usaremos estos ejemplos como base para perfilar una enseñanza de lenguas que pueda verdaderamente considerarse sostenible.
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Costa, Marcia Cabral da, Marcus Vinicius Machado de Almeida, Ramires Milena Porto Costa, and Sarah Rodrigues Freire. "MEMÓRIAS DE DEZ ANOS DE IMPLEMENTAÇÃO DO CURSO DE GRADUAÇÃO EM TERAPIA OCUPACIONAL NA UFRJ 2009-2019 – PARTE II." In Terapia ocupacional, saberes e fazeres, 617–32. Brazil Publishing, 2021. http://dx.doi.org/10.31012/978-65-5861-381-7-30.

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Abstract:
Este capítulo visa apresentar as ações implementadas, ao longo dos dez anos de existência, do Curso de Graduação em Terapia Ocupacional da UFRJ. Ações que foram pensadas tanto nos âmbitos institucionais quanto interinstitucionais nas áreas do ensino de graduação e pós-graduação, na pesquisa, na extensão, na assistência e na gestão. O período compreende de 2009-2019. No texto será mapeado a conquista dos espaços físicos, o número de vagas de professores, a criação de projetos, laboratórios, grupos de pesquisa, eventos, dentre outras ações que foram sendo alcançadas. O objetivo é destacar narrativas, eventos, personagens e imagens que rememoram os dez primeiros anos de vida do Curso de Terapia Ocupacional da UFRJ, sem pretensão de esgotar a história que encontra-se em curso e em plena expansão. Iniciar este capítulo afirmando que o primeiro Curso de Graduação em Terapia Ocupacional no estado do Rio de Janeiro em instituição pública foi o da UFRJ é polêmico na história dos cursos públicos no Rio de Janeiro. Por um lado, foi o IFRJ a ter os primeiros editais e contratações de professores para a graduação de Terapia Ocupacional em 2006, antes mesmo de ter o Curso aprovado. Por outro lado, a UFRJ foi a primeira a aprovar o projeto político pedagógico de curso em instâncias superiores de instituições públicas, aprovado pelo chamado Consuni (Conselho Universitário da Universidade). Os documentos atestam que em 28 de maio de 2008, o Curso da UFRJ foi aprovado no Conselho de Ensino Superior (CEG), e em 26 de junho de 2008 pelo Consuni, publicado no Boletim Interno da UFRJ em 17 de julho de 2008 . Concomitante a este processo, a Resolução nº 13, 11/07/2008, atesta a aprovação e autorização do Curso de graduação em Terapia Ocupacional do IFRJ, na instância superior, o Conselho Diretor do CEFET Química-RJ, atual Instituto Federal de Educação, Ciência e Tecnologia do Rio de Janeiro. Após a validação dos cursos, ambas as instituições iniciaram suas primeiras turmas em 2009, o IFRJ no primeiro semestre e a UFRJ no segundo semestre do mesmo ano, cada instituição ofertando 30 alunos por semestre. Além disso, os documentos também atestam que o reconhecimento do Curso do IFRJ se deu pela Portaria SERES/MEC nº 305 de 27/12/2012 enquanto que o da UFRJ se deu pela Portaria 112 de 14/02/2014 publicado no Diário Oficial da União em 17/02/2014.
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Conference papers on the topic "Testo unico"

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Oliveira, Gustavo M., Sérgio L. Cechin, and Taisy S. Weber. "Injeção Distribuída de Falhas de Comunicação com Suporte à Controle e Coordenação de Experimentos." In Workshop de Testes e Tolerância a Falhas. Sociedade Brasileira de Computação - SBC, 2009. http://dx.doi.org/10.5753/wtf.2009.23137.

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Abstract:
Injeção de falhas consiste na inserção artificial de falhas em sistemas sob teste para avaliar seu comportamento diante de situações anormais. Contudo, poucos esforços voltam-se para sistemas distribuídos. Desta forma, a reprodução de cenários de falhas comuns em tais sistemas, como particionamentos de rede, permanece em aberto. Logo, este trabalho apresenta mecanismos para descrições mais expressivas de cenários de falhas distribuídas em diversos pontos da rede com um alto nível de abstração. Unido a este é apresentado um coordenador global de experimentos para um controle centralizado das estações-alvo, bem como para realização de testes coordenados em pontos críticos do sistema.
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Martín, Beatriz. "Innovación y competencia pragmática en las pruebas de evaluación de inglés como segunda lengua." In IN-RED 2017: III Congreso Nacional de Innovación Educativa y Docencia en Red. Valencia: Universitat Politècnica València, 2017. http://dx.doi.org/10.4995/inred2017.2017.6871.

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Abstract:
En el enfoque comunicativo de la enseñanza de segundas lenguas, la pragmática ocupa un lugar primordial. Sin embargo, su tratamiento sigue siendo insuficiente en el ámbito de la evaluación y las pruebas de lengua. Actualmente hay una gran cantidad de pruebas estandarizadas que se comericializan y administran a miles de usuarios para medir su competencia lingüística y comunicativa en inglés como segunda lengua (ISL). En el presente trabajo se analizan 14 de estas pruebas comerciales desarrolladas por las organizaciones de mayor relevancia en EEUU y Reino Unido; se extraen conclusiones acerca de las similitudes y divergencias que entre estas distintas pruebas encontramos y se describen dos de ellas como ejemplo de innovación docente. Se estudia también el tratamiento que de la evaluación de la competencia pragmática ofrece cada una de ellas. Para llevar a cabo la investigación se han tenido en cuenta los siguientes parámetros: propósito de la prueba , partes y secciones, tipo de preguntas, duración, puntuación, evaluación de la competencia pragmática, formato y disponibilidad de versión informatizada o test adaptativo informatizado (TAI). Palabras clave: pragmática, evaluación, tests adaptativos informatizados (TAI), pruebas de lengua estandarizadas comerciales, TESL
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S. C. Martins, Antônio, Fernando R. M. S. Costa, Leandro R. Araujo, and Débora R. R. P. Araujo. "Um Método de Dois Níveis para a Alocação de Compensações Reativas Monofásicas visando Redução de Perdas em Sistemas de Distribuição Desequilibrados." In Simpósio Brasileiro de Sistemas Elétricos - SBSE2020. sbabra, 2020. http://dx.doi.org/10.48011/sbse.v1i1.2170.

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Abstract:
O avanço da tecnologia computacional permite o detalhamento cada vez mais completo dos sistemas elétricos de distribuição. Nesse sentido, o artigo propõe o desenvolvimento de uma ferramenta capaz de resolver um problema de Fluxo de Potência Ótimo, cujas redes de distribuição são modeladas apropriadamente, por meio do Método de Injeção de Correntes a N Condutores. A Função Objetivo consiste na minimização de perdas elétricas totais. Para que tal propósito seja alcançado, é sugerida a estratégia de alocação de um banco de capacitores. Para averiguar a melhor localização desse elemento, é efetuada uma otimização heurística, via Algoritmos Genéticos. Posteriormente, a capacidade do banco é definida via Método dos Pontos Interiores. A união de dois métodos de otimização visa buscar bons resultados mediante um tempo computacional aceitável. Para validação, a metodologia foi testada em topologias baseadas nos sistemas-teste IEEE 4 Barras, IEEE 13 Barras e IEEE 34 Barras.
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Sánchez León, Nuria. "El papel del arte en la transformación social en contextos pioneros en el movimiento de transición a la sostenibilidad. El caso de Reino Unido." In III Congreso Internacional de Investigación en Artes Visuales :: ANIAV 2017 :: GLOCAL. Valencia: Universitat Politècnica València, 2017. http://dx.doi.org/10.4995/aniav.2017.5806.

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Abstract:
La gravedad de la crisis ecológica mundial exige la participación desde todas las disciplinas para lograr un cambio cultural, sistémico y duradero hacia la sostenibilidad. En el caso del arte, la difuminación de sus límites con respecto a la autoría, el contexto y los temas en los últimos 60 años ha permitido la colaboración interdisciplinar de artistas en otros campos del saber y un replanteamiento de la función de los creadores en la sociedad. Por otra parte, los informes de la Unión Internacional de Conservación de la Naturaleza (UICN) Transición a la Sostenibilidad: hacia un mundo humanitario y diverso, señalan la necesidad de una revisión del concepto de sostenibilidad e incluso del movimiento ambientalista, para superar los retos de esta era del “Antropoceno”. El concepto de transición a la sostenibilidad encuentra aplicación práctica en el movimiento de ciudades y pueblos en transición (MTC) que surge en el mundo anglosajón hace 10 años y está formado actualmente por más de 1700 iniciativas distribuidas en cerca de 50 países. Este movimiento aporta nuevas formas alternativas de actuación democrática a la organización política actual, que parten de la acción local y que recogen objetivos de descarbonización de la economía, justicia, equidad y reducción de la huella ecológica. El objetivo de esta ponencia es estudiar las distintas formas en las que el arte ha aportado nuevos puntos de vista a los problemas ambientales, sociales o económicos fomentando prácticas de vida y actuación más sostenibles. Revisaremos a lo largo del texto los principios definidos por la autora Lucy Neal al respecto de lo que ha llamado “transitional art”. Siendo Reino Unido pionero en experiencias de transición, la ponencia plantea analizar una recopilación de casos anglosajones en los que se emplea el arte como estrategia de fomento de la transición de la sociedad.http://dx.doi.org/10.4995/ANIAV.2017.5806
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Boldrini, Neide Aparecida Tosato, Izabella Cardoso Lara, Talissa Lima Tavares, Thays Moreira Campos, Susana Lamara Pedras Almeida, Lorena de Paula Maia, Vanessa Afonso Eleutério, Isadora Novaes Bohier, and José Geraldo Mill. "Prevalência de doenças sexualmente transmissíveis em mulheres indígenas." In XIII Congresso da Sociedade Brasileira de DST - IX Congresso Brasileiro de AIDS - IV Congresso Latino Americano de IST/HIV/AIDS. Zeppelini Editorial e Comunicação, 2021. http://dx.doi.org/10.5327/dst-2177-8264-202133p079.

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Abstract:
Introdução: A proximidade das áreas indígenas a centros urbanos, as entradas de não indígenas nas aldeias, a incursão de jovens indígenas nas cidades, o consumo abusivo de bebidas alcoólicas e a resistência ao uso do preservativo são alguns dos principais fatores de vulnerabilidade a doenças sexualmente transmissíveis e aids para os povos indígenas. Objetivo: Avaliar a prevalência das doenças sexualmente transmissíveis nas aldeias indígenas do município de Aracruz, no estado Espírito Santo. Métodos: Foram coletados dados de 302 mulheres indígenas em uma entrevista semiestruturada, elaborada especificamente para este estudo, com seleção de dados sociodemográficos que foram coletados no período de agosto de 2020 a maio de 2021 em uma consulta no ambulatório de ginecologia de um hospital universitário na cidade Vitória, no Espírito Santo. Todas as participantes, após consentimento informado, foram submetidas à coleta de sangue usando testes rápidos para vírus da imunodeficiência humana, sífilis, hepatite B e C. Resultados: A média de idade foi de 41 anos, a media de idade para início de atividade sexual foi de 15 anos, 68,7% tinham uma união estável, apenas 4,6% das mulheres relataram usar preservativos nas relações sexuais. No entanto, no momento da entrevista, apenas quatro pacientes tiveram o teste rápido reagente para sífilis; três delas na sorologia eram apenas uma cicatriz imunológica de tratamento prévio, e apenas uma delas tinha Estudo Laboratorial de Doenças Venéreas 1/64 e foi encaminhada para tratamento. Conclusão: Nosso estudo encontrou uma prevalência baixa de doenças sexualmente transmissíveis por meio dos testes rápidos de vírus da imunodeficiência humana, sífilis e hepatites B e C. Sabe-se que a população indígena em maior contato com a população branca apresenta maior índice dessas doenças, mas a população indígena das aldeias do município de Aracruz tem hábitos culturais e sociais que não favorecem uma alta prevalência delas. A média de idade das mulheres também foi um pouco alta, o que pode ter influenciado nesse resultado.
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Reis, Francyelle Mathias dos, WILLIANE LIMA SANTANA, and JULIANO RICARDO FABRICANTE. "AVALIAÇÃO DO DESENVOLVIMENTO DE Lactuca sativa var. crispa EM SUBSTRATOS CONTENDO DIFERENTES CONCENTRAÇÕES DA CASCA COZIDA E MOÍDA DA CASTANHA DO CAJÚ." In II Congresso Brasileiro de Biodiversidade Virtual. Revista Multidisciplinar de Educação e meio ambiente, 2022. http://dx.doi.org/10.51189/ii-conbiv/5310.

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Abstract:
Introdução: O uso exacerbado de produtos químicos na produção de alimentos vem trazendo inúmeros problemas ambientais, econômicos e a saúde humana. Assim, é preciso buscar alternativas ao uso desses produtos. Objetivo: O objetivo do nosso estudo foi avaliar o desenvolvimento de Lactuca sativa var. crispa L. em substratos contendo diferentes concentrações de casca cozida e moída da castanha de cajú. Material e métodos: Inicialmente foi formulado um substrato composto por terra (50%), areia (30%) e esterco bovino curtido (20%). A ele foram adicionadas doses crescentes da casca cozida e moída da castanha de cajú, formando, assim, seis tratamentos (T1 – 100% do composto; T2 – 90% do composto + 10% de casca moída; T3 – 80% do composto + 20% de casca moída; T4 – 70% do composto + 30% de casca moída; T5 – 60% do composto + 40% de casca moída; T6 – 50% do composto + 50% de casca moída). Os tratamentos foram dispostos em delineamento em blocos casualizados, sendo 3 blocos e 5 réplicas por bloco cada tratamento. As leituras foram feitas semanalmente durante 16 semanas, onde foram aferidos o diâmetro do colo e altura das plantas e contabilizado o número de folhas. Os resultados obtidos foram submetidos a análise de variância seguido de teste de média (Tukey - p ≤ 0,05). Resultados: Houve diferenças significativas entre os tratamentos para as varíaveis diâmetro do colo (F = 15,7; p maior que 0,01) e número de folhas (F = 2,3; p = 0,04). Os tratamentos T1 (0,86±0,09 cm), T2 (0,86±0,16 cm), T3 (0,80±0,09 cm) e T4 (0,60±0,11 cm) foram estatisticamente iguais entre si e apresentaram médias maiores quando comparadas aos tratamentos T5 (0,20±0,10 cm) e T6 (0,01±0,08 cm). Já para a varável número de folhas, os unicos tratamentos que se diferenciaram foram o T1 do T6, sendo a maior média observada para o tratamento testemunha (6,26±1,08 folhas). Conclusão: Nossos resultados sugerem que doses mais elevadas da casca cozida e moída da castanha de caju não são indicadas para a formulação de substratos para a produção de alface.
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