Academic literature on the topic 'Test di sensibilità'

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Journal articles on the topic "Test di sensibilità"

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Franco, Francesco, and Anteo Di Napoli. "Introduzione alla valutazione di un test diagnostico: sensibilità, specificità, valore predittivo." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 28, no. 1 (February 23, 2016): 53–55. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2016.720.

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Caputo, Marina, Chiara Mele, Alice Ferrero, Ilaria Leone, Paolo Marzullo, Flavia Prodam, and Gianluca Aimaretti. "Principali test di stimolo e di inibizione per la patologia antero-ipofisaria: avvertenze per l’uso nella popolazione di età superiore ai 65 anni." L'Endocrinologo 21, no. 6 (November 13, 2020): 424–31. http://dx.doi.org/10.1007/s40619-020-00794-0.

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Abstract:
SommarioLa fisiopatologia dell’invecchiamento non è ancora stata del tutto chiarita sebbene numerosi filoni di ricerca siano attivi in questo ambito in considerazione dell’aumento della vita media della popolazione generale. Il sistema endocrino riveste un ruolo critico in questo contesto in quanto, durante l’invecchiamento, avvengono importanti modifiche nel pattern secretorio dell’asse ipotalamo-ipofisi e nella sua sensibilità ai meccanismi di feedback. Risulta pertanto evidente come, nell’ambito della quotidiana pratica clinica, sia necessaria un’interpretazione critica dei principali test endocrinologi per lo studio delle patologie ipofisarie nella popolazione over 65, per la quale spesso non esistono cut-off età-specifici.
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Fattori, B., P. Giusti, V. Mancini, M. Grosso, M. R. Barillari, L. Bastiani, S. Molinaro, and A. Nacci. "ACTA OTORHINOLARYNGOLOGICA ITALICA." Acta Otorhinolaryngologica Italica 36, no. 5 (October 2016): 395–402. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-829.

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Abstract:
L’obiettivo di questo studio era quello di confrontare la Videofluoroscopia (VFS), la valutazione endoscopica a fibre ottiche della deglutizione (FEES) e la scintigrafia oro-faringo-esofagea (OPES) per quanto riguarda la caduta pre-deglutitoria, il ristagno post-deglutitorio e l’aspirazione, al fine di valutare l’attendibilità di questi test nel rilevare la disfagia orofaringea. Sessanta pazienti, affetti da disfagia di varia origine, sono stati arruolati nello studio e sottoposti a VFS, FEES e OPES utilizzando un bolo liquido e uno semi-solido. Abbiamo usato la VFS come esame di riferimento. La FEES e la OPES hanno entrambe mostrato una buona sensibilità, con valori complessivi elevati (rispettivamente ≥ 80% e ≥ 90%). Il confronto tra FEES e VFS relativamente alla caduta pre-deglutitoria ha evidenziato una buona specificità (84,4% per i semi-solidi e 86,7% per i liquidi). Nel caso di ristagni post-deglutitori, il confronto tra FEES e VFS ha rivelato una buona validità complessiva (75% per i semi-solidi), con specificità e sensibilità ben equilibrate per i semi-solidi. Il confronto tra OPES e VFS ha dimostrato buona sensibilità (88,6%) e validità complessiva (76,7%) per i liquidi. Il confronto dei dati ottenuti tra FEES e VFS, relativamente all’ aspirazione, ha evidenziato una bassa validità complessiva (≤ 65%). D’altra parte, la OPES ha mostrato una validità complessiva apprezzabile (71,7%). VFS, FEES e OPES sono in grado di rilevare la disfagia oro-faringea. La FEES ha fornito risultati significativi nella valutazione dei ristagni post-deglutitori.
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Arcidiacono, Davide. "Il consumatore ha sempre "ragione"? RazionalitÀ e decisioni d'acquisto tra sociologia ed economia." MERCATI & COMPETITIVITÀ, no. 2 (June 2010): 79–102. http://dx.doi.org/10.3280/mc2010-002005.

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Abstract:
Nell'articolo si analizza la "razionalitÀ" delle decisioni d'acquisto. Lo studio considera in una prospettiva critica l'ipotesi di un consumatore piů critico e selettivo (condivisa dalla sociologia e dal marketing) attraverso la somministrazione di test sui bias della psicologia e dell'economia cognitiva. Dai dati emerge il divario esistente tra la rappresentazione che i consumatori danno di sé stessi e i comportamenti reali. L'ipotesi di un consumatore selettivo appare appannata da orientamenti decisionali in cui permangono orientamenti tradizionali come una forte sensibilitÀ al prezzo, nonché l'emergere di nuove leve di stimolazione sul cliente come il framing sull'attributo "qualitÀ"
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Basso, G., M. L. Gorno-Tempini, G. Calandra-Buonaura, M. Serafini, G. Pagnoni, L. Mavilla, C. A. Porro, P. Baraldi, and P. F. Nichelli. "Localizzazione cerebrale funzionale delle aree del linguaggio per mezzo di un compito di decisione lessicale." Rivista di Neuroradiologia 13, no. 1 (February 2000): 139–47. http://dx.doi.org/10.1177/197140090001300125.

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Abstract:
La metodica di risonanza magnetica funzionale (fMRI) permette di esplorare le funzioni cognitive in vivo sull'uomo in modo non invasivo. In questo studio presentiamo i primi risultati di un progetto volto alla localizzazione delle aree cerebrali del linguaggio a scopo clinico per la valutazione prechirurgica e per il controllo riabilitativo di pazienti cerebrolesi. Sono stati studiati 10 soggetti sani destrimani e un paziente cerebroleso sinistro. È stata valutata la differenza di segnale di risonanza registrato con sequenza ecoplanare gradient-echo sensibile al segnale T2* comparando volumi cerebrali acquisiti in blocchi di 30 secondi. I soggetti eseguivano alternativamente un compito di decisione lessicale o un compito di decisione grafemica. I risultati dei dati ottenuti dai pazienti di controllo indicano una elevata sensibilità del test mettendo in evidenza tutte le aree note coinvolte nelle funzione linguistiche. L'analisi dei dati ottenuti dal paziente cerebroleso suggeriscono che il protocollo di studio descritto può essere applicato con successo allo studio delle funzioni linguistiche anche in presenza di danno cerebrale.
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Mozzanica, F., L. Scarponi, S. Pedrali, N. Pizzorni, C. Pinotti, F. Foieni, G. Zuccotti, and A. Schindler. "Dysphagia screening in subacute care settings using the Italian version of the Royal Brisbane and Women’s Hospital (I-RBWH) dysphagia screening tool." Acta Otorhinolaryngologica Italica 37, no. 1 (February 2017): 25–31. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-1057.

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Abstract:
La maggior parte dei test di screening per la disfagia è stato sviluppato per essere utilizzato in pazienti con stroke. Solo pochi strumenti risultano applicabili a popolazioni più eterogenee di pazienti, come quelli ricoverati nelle unità di cure per Sub-acuti. Tra questi, il Royal Brisbane and Women’s Hospital (RBWH) dysphagia screening tool è stato concepito per essere utilizzato da personale infermieristico e possiede un’eccellente sensibilità e specificità. Al momento non è disponibile una versione italiana di questo strumento. Scopo del lavoro è di analizzare l’affidabilità e l’accuratezza nello screening della versione italiana del RBWH (I-RBWH) dysphagia screening tool. A tal fine sono stati arruolati 105 pazienti, tutti ricoverati presso l’unità di cure Sub-acute. Ogni paziente è stato valutato con il I-RBWH dysphagia screening tool da personale infermieristico (per due volte) e da una logopedista. Quest’ultima, non solo era all’oscuro dei risultati ottenuti durante la valutazione infermieristica, ma ha anche eseguito una valutazione standardizzata delle abilità deglutitorie utilizzando il Mann Assessment of Swallowing ability (MASA). L’affidabilità intra- e inter-rater si sono rilevate soddisfacenti. Il confronto tra i risultati ottenuti dal personale infermieristico durante la somministrazione del I-RBWH e i punteggi del MASA hanno dimostrato un’eccellente sensibilità (93%), specificità (96%), valore predittivo positivo (90%) e valore predittivo negativo (97%). Questi dati supportano l’affidabilità e l’accuratezza del I-RBWH dysphagia screening tool nello screening della disfagia nei pazienti ricoverati nelle unità di cure per Sub-acuti. Il suo utilizzo in clinica è pertanto raccomandabile.
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Serra, A., G. Spinato, S. Cocuzza, L. Licciardello, P. Pavone, and L. Maiolino. "Adaptive psychological structure in childhood hearing impairment: audiological correlations." Acta Otorhinolaryngologica Italica 37, no. 3 (June 2017): 175–79. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-1291.

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Abstract:
La presente ricerca affronta i problemi clinici e sociali che riguardano lo sviluppo linguistico e cognitivo nei bambini sordi. Attualmente, lo sviluppo della “Teoria della mente” rappresenta un importante campo di ricerca nello studio della sordità. Questi studi internazionali hanno evidenziato nei bambini sordi una significativa alterazione nello sviluppo della “Teoria della Mente”, soprattutto in caso di perdita congenita o preverbale dell’udito. In particolare, la ricerca si concentra sulle competenze dei bambini sordi nel riconoscere emozioni e desideri, attraverso metodi sia cognitivi che percettivi, per la valutazione delle capacità psico-cognitiva attraverso una serie di domande composte da alcuni test adeguati, da somministrare ai pazienti con perdita uditiva. L’esperimento è stato condotto su un gruppo composto da 10 bambini (5 maschi e 5 femmine), di età compresa tra 4 e 9 anni e tra 54 e 108 mesi), affetti da perdita uditiva congenita bilaterale (da grave a cofosi), o da perdita uditiva preverbale sviluppata sia in bambini che attendono l’ultimo anno prima di frequentare la scuola elementare, sia in quelli che frequentano il quarto anno di scuola elementare. I criteri di selezione sono stati basati su: valutazione audiologica, somministrazione di test neuropsicologici al fine di valutare, in generale, le capacità cognitive e percettive e osservazioni cliniche effettuate, al fine di valutare la psicopatologia del campione, attraverso dei test che valutano più facilmente lo sviluppo sia della percettività visiva (Coloured Progressive Matrices), sia della rappresentazione grafica (Test di disegno sulla figura umana e il Test di disegno sulla famiglia). Lo strumento di misurazione “cognitiva” è stato il “Deaf Children Series”, test strutturato da noi, che consiste in un esame dello stato mentale (MSE), capace di valutare: il livello di capacità cognitiva (conoscenza-correlato), l’umore e modelli di discorso e di pensiero di un paziente al momento della valutazione. I bambini sordi mostrano sul lato percettivo una sensibilità ridotta alle espressioni di tristezza. Nel test possiamo osservare un meccanismo di difesa psicodinamico per quanto riguarda la prestazione percettiva. Al contrario, per quanto riguarda i bambini normoudenti, la paura è l’emozione più difficile da identificare. I bambini sordi sembrano essere maggiormente predisposti al riconoscimento di emozioni visive. Inoltre, i bambini sordi presentano notevoli capacità di “problem solving”, capacità di riconoscimento emotivo, probabilmente a causa del loro problema.
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Doppman, J. L. "Inferior Petrosal Sinuses Sampling." Rivista di Neuroradiologia 7, no. 1 (February 1994): 17–26. http://dx.doi.org/10.1177/197140099400700102.

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Abstract:
Quando il prelievo dei seni petrosi inferiori (IPS) per la diagnosi differenziale della sindrome di Cushing fu introdotto negli ultimi anni 70, la sua validità fu sottostimata a causa della non compresa necessityà di un prelievo bilaterale. Oltrettutto, il valore di una emiipofisectomia cieca quando nessun tumore sia identificato al tavolo operatorio non è stato apprezzato fino a che non e stato introdotto il prelievo simultaneo bilaterale. Il prelievo dei seni petrosi è meglio eseguito mediante puntura bilaterale delle vene femorali, sebbene in particolari circostanze, le vene giugulari interne possano essere direttamente cateterizzate. La valvola presente alla giunzione tra vena giugulare interna sinistra e vena innominata può essere difficile da superare specie in pazienti con accentuata lipomatosi mediastinica che disloca la vena innominata. I seni petrosi inferiori drenano nella parete mediale delle vene giugulari interne nel tratto immediatamente caudale alla base cranica. Il catetere deve essere posizionato alla giunzione tra segmento verticale e orizzontale del seno petroso inferiore al di sopra della confluenza del plesso venoso vertebrale (VVP). I prelievi dal seno petroso rifletteranno il drenaggio dal seno cavernoso omolaterale solo quando l'iniezione retrograda di mezzo di contrasto opacizzera il seno cavernosa. Cateteri con curve terminali prefissate, quali quelli con configurazione «viscerale» o «a Cobra», tendono a entrare nel plesso venoso vertebrale. Prelievi da queste vene porterebbero ad una diagnosi erronea di sindrome di Cushing ectopica. Gradienti unilaterali si riscontrano nel 40% dei pazienti con comprovato adenoma ipofisario corticotropo cosicchè il prelievo bilaterale è essenziale. Il posizionamento routinario di un catetere Tracker nel seno cavernoso non è necessario e aggiunge considerevoli costi. Cateteri Tracker possono essere usati per attraversare i seni intercavernosi allo scopo di ottenere campionamenti bilaterali in pazienti con una vena giugulare interna ostruita. Per quanto riguarda la nostra esperienza, il successo del prelievo bilaterale dei seni petrosi supera il 98%. Nel 30% circa dei casi, il seno petroso inferiore si connette con la vena giugulare interna attraverso un plesso di vene e in tali casi l'uso di un catetere Tracker si può rendere necessaria. In meno del 2% dei pazienti non c'è connessione tra il seno petroso inferiore e la vena giugulare interna di un lato. Dopo la raccolta di campioni basali, viene eseguita la stimolazione con CRH (corticotropin-releasing hormone) somministrato alla dose di 1 ug/Kg di peso corporeo e prelievi bilaterali dai seni petrosi vengono eseguiti a tre minuti. Abbiamo routinariamente eseguito prelievi a 5 e 10 minuti dopo la stimolazione con CRH, ma i massimi gradienti si sono sempre riscontrati nei campioni raccolti a tre minuti. Il prelievo bilaterale dei seni petrosi è un test estremamente accurato. Senza stimolazione con CRH, il test ha una affidabilita diagnostica del 95% nel distinguere un Cushing ipofisario da una sindrome da iperincrezione ectopica di ACTH utilizzando un gradiente centrale/periferico di 2/1. Dopo stimolazione con CRH, il prelievo petrosa ha una sensibilità del 100% (gradiente minimo 3/1) in presenza di malattia di Cushing. Pazienti con sindrome da iperincrezione ectopica di ACTH non mostrano gradienti di ACTH nei seni petrosi né prima né dopo stimolazione. Tuttavia, il prelievo dai seni petrosi è veritiero solo quando la normale secrezione ipofisaria di ACTH sia soppressa. Pertanto, pazienti con sindrome ciclica o di pseudo-Cushing e pazienti in terapia soppressiva non devono mai essere campionati. In una revisione dei nostri primi 265 casi di malattia di Cushing confermata chirurgicamente e in 20 casi di provata sindrome di iperincrezione ectopica di ACTH, il prelievo dei seni petrosi è risultato aver una sensibilita del 98% prima del CRH e del 100% dopo CRH. Nei nostri primi 265 pazienti non si sono avute complicazioni ad eccezione di occasionali ematomi inguinali. Abbiamo successivamente modificato la configurazione del catetere angolandolo di 90° a 2 cm dalla punta. Nelle successive 150 indagini, un paziente ha presentato una emorragia pontina e due altri pazienti hanno accusato sintomi transitori di disfunzione pontina, scomparsi immediatamente dopo il ritiro del catetere. I sintomi da disfunzione pontina, vale a dire perdita della sensibilità periorale, sensazione di «lingua grossa», fuggevoli alterazioni del sensoria, sono aspecifici e facilmente confondibili con ansia eccessiva. Con l'abbandono dei cateteri con angolazione fissa mediale non abbiamo più registrato complicanze nei successivi 250 pazienti. Noi raccomandiamo il prelievo dei seni petrosi in tutti i pazienti con syndrome di Cushing ACTH-dipendente e con Risonanza Magnetica sellare normale. In tali circostanze, il prelievi dai seni petrosi può escludere un carcinoide bronchiale secernente ACTH, simulante un'origine ipofisaria del Cushing. I carcinoidi bronchiali sono la causa più frequente di iperincrezione ectopica di ACTH e metà di essi simula esattamente un adenoma corticotropo ipofisario. In aggiunta, quando il neurochirurgo non sia in grado di identificare un microadenoma durante un'esplorazione per via trans-nasosfenoidale, l'emiipofisectomia basata sui gradienti petrosi è risolutiva nell'80% dei pazienti (in base a una casistica di più di 50 casi in cui una tale resezione cieca è stata eseguita). Raccomandiamo inoltre il prelievo dai seni petrosi in tutti i pazienti con sindrome di Cushing ACTH-dipendente, con RM sellare positiva o dubbia, e test biochimici incerti (negativi i test di soppressione col Dexamethasone o di stimolazione col CRH). Nella popolazione femminile compresa tra 20–35 anni, si ha un riscontro di «incidentaloma» ipofisario nel 10%. Il prelievo dei seni petrosi è necessaria per escludere un incidentaloma ipofisario in presenza di una sindrome da iperincrezione ectopica di ACTH. In conclusione, il prelievo dai seni petrosi è una metodica estremamente accurata e un test sicuro per la differenziazione tra ipercortisolismo ACTH-dipendente ectopico o ipofisario utile inoltre ad offrire una opportunità chirurgica quando l'esplorazione transsfenoidale risulti negativa.
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Agostini, Igor. "La sensibilità legislatrice della natura nella Dissertatio del 1770." Estudos Kantianos [EK] 8, no. 2 (January 28, 2021): 77. http://dx.doi.org/10.36311/2318-0501/2020.v8n2.p77.

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Abstract:
Questo articolo argomenta la tesi secondo cui la Dissertatio non solo attribuisce alla sensibilità, come noto, una funzione unificatrice dei dati empirici, ma pensa tale funzione nei termini di un’attività legiferatrice. In tal modo, la sensibilità, oltre ad essere indipendente dall’intelletto, assume su di sé la funzione che verrà consegnata nel 1781 ai principi dell’intelletto. Siffatta assunzione, peraltro, implica solo un’indipendenza dell’ordine intuivo da quello categoriale, e non configura un’indipendenza assoluta della sensibilità: lo spazio, quale condizione di possibilità di percezione dell’esteriorità, ed il tempo, quale condizione di possibilità di percezione della successione, hanno, a loro volta, quale condizione comune di possibilità, l’idea della presenza di Dio, costituendo il fenomeno della sua onnipresenza.
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D'Aprile, Gabriella. "Per una Pedagogia della fragilità." EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no. 1 (June 2020): 520–30. http://dx.doi.org/10.3280/ess1-2020oa9518.

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Abstract:
Qual è il senso di un discorso pedagogico sulla fragilità? Quello di riflettere sulla realtà umana, nei suoi volti luminosi e oscuri, nelle sue laceranti contraddizioni, nei suoi dilemmi e nelle sue attese; quello di accogliere i valori della sensibilità e della delicatezza, della gentilezza e della dignità; quello di scoprire modi altri di "stare al mondo". Fragilità come gemmazione della vita nell'infanzia o come metamorfosi evolutiva nell'adolescenza; fragilità come marginalità e precarietà esistenziale o ombra nei meccanismi di esclusione della diversità; fragilità come vulnerabilità e liminarità nei destini di sofferenza e di disagio individuale e sociale. Intraprendere la strada di una ermeneutica pedagogica è un possibile tentativo per affermare una pedagogia della fragilità, quale dispositivo di ascolto e di dialogo con il "sentire" umano. L'autrice propone una riflessione su una categoria che si presta a molteplici attraversamenti, per un progetto pedagogico teso a valorizzare le diverse fondazioni esistenziali della soggettività in tutte le periferie umane.
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Dissertations / Theses on the topic "Test di sensibilità"

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Amaducci, Simone. "Test di nuovi rivelatori per misure di cattura neutronica radiativa." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/6607/.

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Abstract:
Gli scintillatori organici contenenti C6D6 (benzene deuterato) sono ampiamente utilizzati per misure ad altra precisione di sezioni d'urto di cattura neutronica presso le facility che sfruttano la tecnica del tempo di volo. In particolare il loro uso nell'ambito della facility n_ToF al CERN di Ginevra ha richiesto la costruzione di nuovi rivelatori con una minore sensibilità ai neutroni di quelli presenti in commercio. In questa tesi si è studiato il nuovo prototipo di C6D6 realizzati dal gruppo italiano di n_ToF descrivendone la struttura e confrontandolo con i precedenti rivelatori realizzati nell'ambito del progetto n_ToF e le controparti commerciali evidenziandone i miglioramenti. Inoltre viene presentato lo studio, effettuato alla facility GELINA, della sensibilità ai neutroni del nuovo C6D6 e la ricerca di difetti costruttivi. Infine è mostrato come i nuovi rivelatori hanno una sezione d'urto per la cattura di nutrono molto bassa e una presenza minima di contaminanti dovuti ai materiali che li compongono.
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Angelini, Ares. "Misura UHF (Ultra High Frequency) delle scariche parziali nei sistemi isolati a gas: metodologie per la verifica della sensibilità di misura." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/11619/.

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Abstract:
Le apparecchiature di manovra tramite isolamento a gas (GIS) sono in funzione da più di 45 anni e hanno dimostrato un alto livello di affidabilità, con tassi di difetto molto bassi. Tuttavia, il riscontro pratico indica che alcuni dei guasti che si verificano durante il servizio sono legati a difetti del sistema di isolamento. Molti di questi difetti possono essere rilevati tramite diagnostica con scariche parziali (PD). Per la rilevazione PD, viene utilizzato il metodo UHF perché meno sensibile ai disturbi e quindi più facile da gestire in confronto al metodo convenzionale secondo IEC 60270. Un rapporto di Electra pubblicato nel 1999 dal CIGRE Task Force 15/33.03.05 descrive la procedura in due fasi per la verifica della sensibilità del sistema UHF in modo molto generale. Dopo 15 anni dalla sua applicazione, è diventata necessaria una descrizione più dettagliata, sia su misure necessarie al test di laboratorio (Passaggio 1) che sul test in loco (Passaggio 2).
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Vercellino, Marco. "Effetti di un atmospheric river atlantico sulle precipitazioni intense del 2 ottobre 2020 sulle Alpi." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/23480/.

Full text
Abstract:
Studi recenti hanno evidenziato, in Europa e nel bacino del Mediterraneo, uno stretto legame tra lo sviluppo di un atmospheric river (AR) e eventi di precipitazioni intense. Un AR è un corridoio lungo, stretto e transitorio in cui si verifica un forte trasporto orizzontale di vapore acqueo concentrato nei primi km di troposfera. E' associato ad un low-level jet (LLJ) davanti al fronte freddo di un ciclone extratropicale. La grande quantità di vapore acqueo trasportata può produrre intense piogge in corrispondenza di un sollevamento orografico dell'AR. Il lavoro di tesi riguarda lo studio di un evento di forti precipitazioni che hanno interessato il nord Italia tra il 2 e il 3 ottobre ed il ruolo rivestito da un AR nell'alimentazione delle stesse. Attraverso simulazioni modellistiche si sono identificati i principali meccanismi dinamici e termodinamici responsabili dell'evento. L’analisi delle traiettorie delle masse d’aria che hanno raggiunto l’area di intense piogge, eseguite per mezzo del modello HYSPLIT, ha permesso di identificare l’origine del vapore acqueo che ha alimentato le precipitazioni e ha rivelato una complessa sovrapposizione di diverse correnti incidenti sull’orografia alpina. Un trasporto proveniente dall’Oceano Atlantico e associato all’AR a quote medio-alte, un trasporto dal Mar Tirreno a quote inferiori ed infine un contributo dal Mar Adriatico sulla Pianura Padana nei livelli più bassi. Le simulazioni effettuate con i modelli numerici meteorologici BOLAM e MOLOCH hanno permesso di riprodurre i campi di precipitazione osservati e di caratterizzare il trasporto di vapore nell’intera troposfera, in confronto al contributo del LLJ sviluppatisi sul Mar Tirreno. Infine, per mezzo di esperimenti numerici di sensibilità, è stato possibile isolare e quantificare il ruolo dell’AR nell’alimentare le piogge. I risultati hanno confermato che l’AR ha avuto una importanza critica nel trasformare un episodio di precipitazione intensa in un evento alluvionale.
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Books on the topic "Test di sensibilità"

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Turi, Nicola, ed. Ecosistemi letterari. Florence: Firenze University Press, 2016. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-993-1.

Full text
Abstract:
Cosa ci dice il crescente interesse della critica letteraria per la rappresentazione della natura e per le sue implicazioni etiche? In quali pieghe del discorso narrativo, poetico o cinematografico si collocano le manifestazioni di una sensibilità continuamente rinnovata per le contraddizioni del progresso, per la precaria convivenza tra agenti umani, animali e vegetali? E che tipo di relazioni può instaurare con l’ecocritica la semantica dei luoghi e dei paesaggi che si spiega in un mondo di finzione? Sedici saggi sospesi tra analisi del ‘testo’ e teoria della critica, sollecitati e raccolti da Nicola Turi, tentano di rispondere a questi e altri interrogativi che investono la funzione e gli orientamenti della critica contemporanea, la sua capacità di restituire le forme del linguaggio artistico, e insieme la sua ricorrente tentazione di confrontarsi, come direbbe la Bradamante di Calvino, con «la vita dietro che spinge e scompiglia tutti i fogli del libro».
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