Dissertations / Theses on the topic 'Tesi di laurea in storia contemporanea'

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1

Della, Giustina Caterina. "Lussino tra storia e memorie. Dal fascismo alle guerre jugoslave." Bachelor's thesis, Università degli studi di Trieste, 2017. http://hdl.handle.net/10077/22185.

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Bubula, Laura. "La sala della città di Trieste alla Biennale di Venezia del 1910." Bachelor's thesis, Università degli Studi di Trieste, 2004. http://hdl.handle.net/10077/21679.

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3

Crusi, Irene. "Scultura monumentale a Trieste fra Sette e Ottocento." Bachelor's thesis, Università degli Studi di Trieste, 2004. http://hdl.handle.net/10077/21661.

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4

Nuovo, Lorenzo. "Silvio Benco critico d'arte: la formazione (1890-1914)." Bachelor's thesis, Università degli Studi di Trieste, 2004. http://hdl.handle.net/10077/21678.

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5

Curci, Arianna. "Un esempio di edilizia tardomedievale sul Carso triestino: l'enigmatico edificio di S. Croce." Bachelor's thesis, Università degli Studi di Trieste, 2001. http://hdl.handle.net/10077/21891.

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6

Crisma, Emanuele. "Storia del trasporto pubblico urbano a Trieste (1921-1954): uomini, strumenti e tecnologie." Bachelor's thesis, Università degli Studi di Trieste, 2004. http://hdl.handle.net/10077/21668.

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7

Pizzamei, Daniele. "Monthly report: la società triestina nel primo dopoguerra, 1945-1947." Bachelor's thesis, Università degli Studi di Trieste, 2004. http://hdl.handle.net/10077/21667.

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8

De, Facchinetti Valeria. "La Deputazione di Borsa e gli spazi economici della Trieste di fine Settecento." Bachelor's thesis, Università degli studi di Trieste, 2005. http://hdl.handle.net/10077/23218.

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9

Giachin, Nensi. "Il dramma italiano di Fiume." Bachelor's thesis, Università degli Studi di Trieste, 2002. http://hdl.handle.net/10077/21676.

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10

Romanzin, Ilaria. "Gli incunaboli miniati nella Biblioteca Civica di Trieste." Bachelor's thesis, Università degli Studi di Trieste, 1997. http://hdl.handle.net/10077/21884.

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11

De, Incontrera Carlo. "Biblioteca del Conservatorio Giuseppe Tartini di Trieste : il Fondo antico." Bachelor's thesis, Università degli Studi di Trieste, 2001. http://hdl.handle.net/10077/21886.

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12

Bardelotto, Jannifer. "L'ordinamento criminale negli statuti di Trieste del 1550." Bachelor's thesis, Università degli Studi di Trieste, 2000. http://hdl.handle.net/10077/21660.

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13

Guidi, Nicoletta. "Pietro Nobile : regesto degli atti conservati nell'archivio storico del comune di Trieste." Bachelor's thesis, Università degli Studi di Trieste, 1998. http://hdl.handle.net/10077/21885.

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Stolfo, Anna Maria. "Il mestiere dell'arte a Trieste tra Settecento e Ottocento nelle lettere di Antonio Bosa scultore bassanese." Bachelor's thesis, Università degli Studi di Trieste, 1998. http://hdl.handle.net/10077/21671.

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15

Scocchi, Raffaella. "Il partito fascista repubblicano a Trieste." Bachelor's thesis, Università degli Studi di Trieste, 1996. http://hdl.handle.net/10077/21664.

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16

Di, Marco Adriana. "La Basilica suburbana di Trieste." Bachelor's thesis, Università degli Studi di Trieste, 2002. http://hdl.handle.net/10077/21887.

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17

Ottolini, Tullio <1987&gt. "Dal soutien alla cooperazione. Il terzomondismo in Italia fra il Centro di Documentazione Frantz Fanon e il Movimento Liberazione e Sviluppo." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amsdottorato.unibo.it/8333/1/Tesi%20caricata%20AMS%2Babstract.pdf.

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Abstract:
Lo scopo di questa ricerca è definire e analizzare storicamente quel movimento di solidarietà politica verso i movimenti di liberazione dei paesi del Terzo Mondo emersi in Italia tra gli anni '60 e '70, definiti come terzomondismo. La ricerca si è basata sull'analisi di due specifici protagonisti di un esplicito attivismo verso il Terzo Mondo come rappresentanti dei due principali filoni politici italiani, il marxismo e il cattolicesimo. In Europa c'erano le realtà della Nuova Sinistra, i circoli politici e culturali al di fuori dei partiti politici di massa a sentirsi più ispirati da questo tipo di interpretazione. In Italia, all'interno di una radicata cultura politica centrata sul ruolo fondamentale del proletariato, alcune organizzazioni hanno cercato di sviluppare un ragionamento del terzo mondo partendo dalle teorie di Frantz Fanon e dallo slancio di attivismo per la guerra d'indipendenza algerina. In particolare, l'esperienza del Centro di Documentazione "Frantz Fanon" di Milano, che costituisce il nucleo principale della mia tesi, rappresenta un caso esemplare da questo punto di vista. La sua attività principale era studiare, documentare, analizzare, sostenere concretamente la realtà della lotta anti-colonialista e antimperialista nei paesi del Terzo mondo nel tentativo di trovare punti di collegamento e di azione congiunta con le battaglie del movimento operaio europeo nella lotta contro l'imperialismo e il neocolonialismo. Allo stesso modo, il movimento "Liberazione e Sviluppo", nato dalla scissione di alcuni membri del movimento cattolico "Mani Tese", aveva lo scopo di promuovere una lotta antimperialista e anticolonialista in Italia in appoggio soprattutto alle lotte per l'emancipazione dei popoli dell'Africa chiamata portoghese. Questo obiettivo è stato perseguito in particolare cercando di sensibilizzare l'opinione pubblica italiana sui crimini portoghesi in Africa, realizzata con l'indispensabile sostegno della NATO, attraverso pubblicazioni, organizzazione di eventi, dibattiti, riunioni, ecc.
The aim of this research is to define and analyze historically that movement of political solidarity towards the liberation movements of Third World countries that emerged in Italy between the 1960s and the 1970s, defined as Third Worldism. The research was based on the analysis of two specific protagonists of an explicit Third World activism as representative of the two major Italian political strands, Marxism and Catholicism. In Europe there were the realities of the New Left, political and cultural circles outside the mass political parties to feel more inspired by this kind of interpretation. In Italy, within a deep-rooted political culture centered on the fundamental role of the proletariat, some realities have tried to develop a third-world reasoning starting from the theories of Frantz Fanon and the momentum of activism for the Algerian war of independence. In particular, the experience of the "Frantz Fanon" Documentation Center in Milan, which forms the main core of my thesis, represents an exemplary case from this point of view. His main activity was to study, document, analyze, disseminate and concretely support the realities of anti-colonialist and anti-imperialist struggle in Third World countries in an attempt to find points of connection and joint action with the battles of the European labor movement in the fight against imperialism. and neocolonialism. Likewise, the "Liberation and Development" movement, born of the splitting of some members of the "Mani Tese" Catholic movement, aimed to promote an anti-imperialist and anti-colonialist struggle in Italy in support above all of the struggles for the emancipation of the peoples of the Africa called Portuguese. This objective was pursued in particular by trying to sensitize the Italian public opinion on the Portuguese crimes in Africa, accomplished with the indispensable support of NATO, through publications, organization of events, debates, meetings etc.
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18

PERIN, RAFFAELLA. "L'atteggiamento della Chiesa cattolica verso ebrei e protestanti da Pio X a Pio XI. Tesi di dottorato in Storia del Cristianesimo, Università degli Studi di Padova, a.a. 2009-2010." Doctoral thesis, non pubblicata, 2010. http://hdl.handle.net/10278/3671818.

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PERIN, RAFFAELLA. "Radio Vaticana tra apostolato, propaganda e diplomazia: dalla fondazione alla fine della Seconda guerra mondiale (1931-1945) / Entre apostolat, propagande et diplomatie: Radio Vatican de sa fondation à la fin del al Seconde guerre mondiale (1931-1945). Tesi di Perfezionamento in discipline storiche /Thèse de doctorat d'Histoire moderne et contemporaine. Scuola Normale Superiore, Pisa; Ecole Pratique des Hautes Etudes, Paris. Direttori di tesi Daniele Menozzi, Denis Pelletier. Discussa a Pisa il 6 luglio 2016." Doctoral thesis, -, 2016. http://hdl.handle.net/10278/3676731.

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ALESSANDRA, Campanari. "“IDENTITY ON THE MOVE” FOOD, SYMBOLISM AND AUTHENTICITY IN THE ITALIAN-AMERICAN MIGRATION PROCESS." Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11393/251264.

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Abstract:
Il mio lavoro di ricerca rappresenta un contributo allo studio dell'esperienza umana dello “spazio alimentare” come costruzione sociale che comprende sia i modelli del comportamento umano, e la loro relazione sensoriale con uno specifico luogo, sia l'imprenditoria etnica. Il nucleo di questo progetto di ricerca è rappresentato da un’indagine multi-generazionale del multiforme processo della migrazione italiana in America, laddove la cultura alimentare viene utilizzata come veicolo per esaminare come gli immigrati abbiano prima perso e poi negoziato una nuova identità in terra straniera. Lo scopo generale della tesi è quello di esaminare come il cibo rappresenti un collegamento nostalgico con la patria per la prima generazione, un compromesso culturale per la seconda e un modo per rinegoziare un'etnia ibrida per le generazioni successive. La lente del cibo è anche utilizzata per esplorare lo sviluppo dei ristoranti italiani durante il Proibizionismo e il loro ruolo nel processo di omogeneizzazione culinaria e di invenzione della tradizione nel mondo contemporaneo. Per spiegare come la cucina regionale in America sia diventata un simbolo collettivo di etnia e abbia potuto creare un'identità Italo-Americana nazionale distinta da quella italiana, ho adottato il modello creato da Werner Sollors e Kathleen Neils Cozen e sintetizzato con l'espressione di “invenzione dell'etnia”. Il capitolo di apertura esplora la migrazione su larga scala che ha colpito l'Italia e la storia economica italiana per oltre un secolo e prosegue con un’analisi storica sullo sviluppo dei prodotti alimentari nel tempo. La prima sezione evidenzia il significato culturale dell'alimento e il suo ruolo nella costruzione di un'identità nazionale oltre i confini italiani e prosegue con un’analisi sulla successiva variazione delle abitudini alimentari durante l'immigrazione di massa. Il capitolo conclude illustrando il quadro teorico utilizzato per teorizzare le diverse dimensioni dell'etnia. Partendo dall'ipotesi che l'identità sia un elemento socialmente costruito e in continua evoluzione, il secondo capitolo è dedicato all'analisi della natura mutevole del cibo, esplorata attraverso tre distinti ma spesso sovrapposti tipi di spazio: spazio della "memoria individuale"; spazio della "memoria collettiva"; spazio della "tradizione inventata". Lo spazio della “memoria individuale” esplora come i primi immigrati italiani tendevano a conservare le loro tradizioni regionali. Al contrario lo spazio della memoria collettiva osserva il conflitto ideologico emerso tra la prima e la seconda generazione di immigrati italiani, in risposta alle pressioni sociali del paese ospitante. L'analisi termina con la rappresentazione di generazioni successive impegnate a ricreare una cultura separata di cibo come simbolo dell'identità creolata. Il capitolo tre, il primo capitolo empirico della dissertazione, attraverso l'analisi della letteratura migrante mostra l'importanza del cibo italiano nella formazione dell'identità italo- americana. Questa letteratura ibrida esamina il ruolo degli alimenti nelle opere letterarie italo-americane di seconda, terza e della generazione contemporanea di scrittori. Il quarto capitolo completa la discussione seguendo la saga del cibo italiano dai primi ristoranti etnici a buon mercato, frutto della tradizione casalinga italiana, fino allo sviluppo di un riconoscibile stile di cucina italo-americano. A questo proposito, i ristoranti rappresentano una "narrazione" etnica significativa che riunisce aspetti economici, sociali e culturali della diaspora italiana in America e fa luce sull'invenzione del concetto di tradizione culinaria italiana dietro le cucine americane. La sezione termina con un'esplorazione del problema moderno relativo al fenomeno dell’Italian "Sounding" negli Stati Uniti, basato sulla creazione di immagini, colori e nomi di prodotti molto simili agli equivalenti italiani, ma senza collegamenti diretti con le tradizioni e la cultura italiana. Il capitolo finale fornisce una visione etnografica su ciò che significa essere italo-americani oggi e come i ristoranti italiani negli Stati Uniti soddisfano la tradizione culinaria Italiana nel mondo contemporaneo americano. Per concludere, considerando le teorie dell'invenzione della tradizione, due casi di studio esplorativi a Naples, in Florida, vengono presentati sia per analizzare come gli italo-americani contemporanei manifestano la loro etnia attraverso il cibo etnico sia per esaminare come il cibo italiano viene commercializzato nei ristoranti etnici degli Stati Uniti, alla luce della del processo di globalizzazione.
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