Academic literature on the topic 'Terza scuola'

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Journal articles on the topic "Terza scuola"

1

Maffia, Andrea. "Fare scuola a casa in tempi di lockdown: l’esempio dei problemi moltiplicativi." Didattica della matematica. Dalla ricerca alle pratiche d’aula, no. 11 (May 18, 2022): 52–67. http://dx.doi.org/10.33683/ddm.22.11.3.

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Abstract:
Attraverso due studi di caso, si propone una riflessione sull’attività matematica individuale che i bambini della scuola primaria svolgono a casa e su come l’interazione con i genitori influenzi tale attività. Dopo aver presentato una breve rassegna della letteratura sul tema del “fare scuola a casa” e del rapporto dei genitori con i compiti di matematica dei figli, si analizzano qualitativamente dati raccolti durante il lockdown e relativi a due studenti di classe terza della scuola primaria italiana.
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2

Martini, Angela. "Istruzione e diseguaglianze sociali nel Veneto." ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE, no. 1 (June 2020): 60–78. http://dx.doi.org/10.3280/es2020-001004.

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Abstract:
Il presente lavoro analizza l'effetto dell'indice di status socio-economico-culturale (Escs) dello studente sui risultati delle prove Invalsi di Italiano, Matematica e Inglese degli alunni veneti che hanno frequentato nel 2018-19 la quinta classe della scuola primaria, la terza classe della scuola secondaria inferiore e le classi seconda e quinta della scuola secondaria superiore. A tal fine una serie di analisi di regressione è stata effettuata sia tenendo conto del solo indice Escs come variabile indipendente sia controllando per altre variabili degli studenti che incidono sulle prestazioni nelle prove standardizzate di apprendimento, come il genere, la nazionalità, ecc. L'effetto dell'Escs diminuisce quando si tiene conto anche di queste variabili. Inoltre, più che l'Escs individuale dello studente, a pesare sui risultati delle prove è il contesto sociale della classe in cui è inserito, misurato dall'Escs medio degli alunni che la frequentano.
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Pierguidi, Stefano. "La ‘terza stanza de quadri’ in Palazzo Farnese nel 1644." Journal of the History of Collections 32, no. 2 (April 9, 2019): 265–73. http://dx.doi.org/10.1093/jhc/fhz016.

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Abstract:
Abstract L’articolo punta a stabilire il criterio museografico nell’allestimento della ‘terza stanza de quadri’ in Palazzo Farnese nel 1644, a partire dalla sorprendente presenza in quell’ambiente di molti disegni incorniciati accanto a dipinti su tavola a fondo oro di primo Quattrocento e a poche, importanti tele. Nella stanza era sinteticamente narrata la storia della pittura a Roma dal Quattro al Cinquecento, attraverso soli capolavori, di maestri quasi unicamente appartenenti alla scuola romana. This article aims to establish the museographic criteria involved in the display of pictures in the ‘third room of paintings’ in the Palazzo Farnese in 1644, beginning with the surprising presence there of many framed drawings next to paintings on panel with gold background of the early fifteenth century and with few modern paintings of great importance. Here the story of painting in Rome in the Quattrocento and Cinquecento was synthetically narrated through masterpieces belonging almost exclusively to the Roman School.
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4

Marchetti, A., A. Valle, D. Massaro, and I. Castelli. "La consapevolezza emotiva in etŕ scolastica: un contributo alla validazione italiana della LEAS-C." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 4 (March 2012): 555–74. http://dx.doi.org/10.3280/rip2010-004005.

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Abstract:
Il presente lavoro intende fornire alcuni dati preliminari a supporto della validazione italiana della Scala di Consapevolezza Emotiva – versione bambini (LEAS-C; Bajgar et al., 2005; Lane et al., 1990). Obiettivo della scala e valutare la consapevolezza dei propri e degli altrui stati emotivi in bambini di eta scolastica. La ricerca prevede la somministrazione a 125 soggetti (suddivisi in tre gruppi a seconda della classe scolastica frequentata: terza, quarta e quinta classe della scuola primaria) della LEAS-C (della quale e stata effettuata una valutazione anche relativa alla produttivita verbale), di tre prove di empatia, di tre prove di Teoria della Mente e di due subtest linguistici della scala WISC III. I risultati evidenziano elevate affidabilita e coerenza interna della versione italiana della LEAS- C. Inoltre, la relazione riscontrata tra la performance relativa alla consapevolezza emotiva e quella riguardante una delle prove di empatia fornisce un indicatore di validita convergente, mentre la mancanza di legami tra il costrutto indagato e la Teoria della Mente e considerato un indice di validita divergente. Infine, la ricerca mette in luce un possibile trend evolutivo che vede la consapevolezza emotiva svilupparsi parallelamente all'empatia nei bambini di terza e quarta classe, per poi procedere indipendentemente nella sua evoluzione. La discussione fornisce alcune ipotesi esplicative e futuri sviluppi a questo riguardo.
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5

Alesi, Marianna, Gaetano Rappo, and Annamaria Pepi. "Strategie di autosabotaggio e autostima in bambini con differenti profili di apprendimento." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 4 (March 2012): 505–19. http://dx.doi.org/10.3280/rip2010-004002.

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Abstract:
Recenti ricerche si sono focalizzate sul ruolo dell'autostima e delle strategie di autosabotaggio nel contesto scolastico. In particolare l'autosabotaggio indica strategie disadattive impiegate da un individuo di fronte ad un compito minaccioso per proteggersi e mantenere un'autostima positiva. Abbiamo condotto due studi per confrontare il livello di autostima e le strategie di autosabotaggio in bambini di eta media 8 anni, frequentanti la terza classe della scuola primaria, con differenti profili di apprendimento. Nello specifico nel primo abbiamo confrontato due gruppi: uno con difficolta generalizzate sia di lettura che di matematica ed uno con normale livello di apprendimento. Nel secondo studio, invece, abbiamo confrontato tre gruppi: uno con dislessia, uno con difficolta generalizzate sia di lettura che di matematica ed uno con normale livello di apprendimento. In generale, i risultati dimostrano che i bambini con dislessia e quelli con difficolta generalizzata di apprendimento hanno livelli di autostima piu bassi dei coetanei con normale livello di appredimento. Relativamente all'impiego di strategie di autosabotaggio solo nel secondo studio abbiamo trovato differenze significative tra i gruppi. In particolare, i bambini con dislessia manifestano un maggiore bisogno di autoprotezione rispetto ai bambini con difficolta generalizzata di apprendimento e rispetto ai bambini con normale livello di apprendimento. Questo risultato enfatizza il ruolo della specificita della difficolta allo scopo di stimolare l'impiego di strategie difensive anche durante la frequenza della scuola primaria.
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6

Matiello, Suzana Terezinha. "Educare alla vita buona del vangelo negli ambiti della vita sociale. La scuola: laboratorio di cultura e di umanitá." Caminhos de Diálogo 7, no. 10 (August 31, 2019): 6. http://dx.doi.org/10.7213/cd.a7n10p6-20.

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Abstract:
Nella prima parte del lavoro troveranno spazio alcune riflessioni suggerite dallo studio del documento della Conferenza Episcopale Italiana Educare alla vita buona del vangelo. Nella seconda parte si osserverà come la Regola d’oro costituisca una valida opportunità educativa per una civiltà della fraternità e del rispetto reciproco. Si noterà anche secondo il docomento della Commissione Teologica Internazionale, alla ricerca di un’ética universale: nuovo sguardo sulla legge naturale, come uomini di diverse culture e religioni “hanno progressivamente elaborato e sviluppato tradizioni di sapienza nelle quali esprimono e trasmettono la loro visione del mondo, come pure la loro percezione riflessa del posto che l’essere umano occupa nella società e nel cosmo”, Infine nella terza parte verrà riportata un’esperienza di lavoro a livello scolastico condotta con spirito evangelico cercando di mettere in pratica proprio la regola d’oro - la scuola, vero laboratorio di cultura e di umanità.
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7

Gabriella Pediconi, Maria, and Glauco Maria Genga. "La concezione giuridica dell'amore. Giacomo B. Contri, freudiano dopo Lacan." PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE, no. 1 (February 2022): 87–94. http://dx.doi.org/10.3280/pu2022-001011.

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Abstract:
«Dalla psicoanalisi al pensiero giuridico» (Contri, 1994): è questa la direzione dell'elaborazione di Giacomo B. Contri (1941-2022), freudiano dopo Lacan, così come risulta dagli articoli e dalle interviste pubblicate sulla rivista Psicoterapia e Scienze Umane dal 1989 al 2016, che qui riper-corriamo. Contri mette a punto un paradigma rivoluzionario, con il duplice risultato di far progre-dire la scienza dell'inconscio inaugurata da Freud e correggere gli errori del suo maestro: «Da Lacan ho imparato a essere freudiano» (Guerrieri & Contri, 1993, p. 103). Se l'inconscio è una legge terza rispetto a natura e cultura, in quanto il pensiero elabora fin dagli inizi le condizioni del-la soddisfazione per mezzo di un altro, lo psicoanalista cura l'inconscio in crisi per mezzo del pensiero stesso. Decisivo il passo del 2010: constatando che una Scuola lascia intatto il modello maestro/allievo - psicologia delle masse - Contri fonda la Società Amici del Pensiero "Sigmund Freud", radicalizzando così il distacco dal paradigma lacaniano.
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8

Di Pentima, Lorenza, and Sara Ramelli. "Attaccamento e disimpegno morale nel fenomeno del bullismo: uno studio su bambini di scuola elementare." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 3 (December 2020): 871–903. http://dx.doi.org/10.3280/rip2020-003005.

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Abstract:
Obiettivo del presente studio è stato analizzare l'influenza delle precoci rela-zioni di attaccamento sullo sviluppo dei processi cognitivi di disimpegno morale e come quest'ultimo possa rappresentare una variabile di mediazione con condot-te aggressive, con particolare riferimento al fenomeno del bullismo nel confronto tra bulli, vittime e non-coinvolti. I partecipanti allo studio sono stati 199 alunni, 106 maschi e 93 femmine di età compresa tra 8 e 11 anni (M = 9.39, DS = 0.91), frequentanti le classi terza, quarta e quinta elementare, all'interno delle quali è stata rilevata la presenza di bulli, vittime e non-coinvolti. La rilevazione dei ruoli è stata effettuata mediante la Nomina dei Pari (Menesini, 2003); per misurare il disimpegno morale è stata impiegata la Scala di Disimpegno Morale per il Bullismo (Gini & Caravita, 2013); mentre per i modelli operativi interni dell'attaccamento è stato somministrato il Separation Anxiety Test, SAT (Attili, 2001). La valutazione dei comportamenti socio-emozionali, con specifico riferimento alle condotte aggressive, è stata svol-ta dalle insegnanti mediante il Social Emotional Dimention Scale, SEDS (Ianes & Savelli, 1994). I risultati complessivi mettono in luce come il disimpegno morale rappresenti un mediatore tra l'attaccamento insicuro e il comportamento aggressivo. Nel confronto tra bulli, vittime e non-coinvolti, i primi non solo sono più frequente-mente insicuri, ma riportano anche punteggi più elevati nel disimpegno morale e vengono valutati come più aggressivi dalle insegnanti.
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Cignetti, Luca, Silvia Demartini, Simone Fornara, and Vincenzo Todisco. "Editoriale." DIDIT. Didattica dell’italiano. Studi applicati di lingua e letteratura, no. 1 (November 9, 2021): VII—VIII. http://dx.doi.org/10.33683/didit.21.01.00.

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Abstract:
Prende l’avvio, con questo fascicolo, DIDIT. Didattica dell’italiano. Studi applicati di lingua e letteratura, una nuova rivista scientifica nata dalla collaborazione tra il Centro competenze didattica dell’italiano lingua di scolarizzazione del Dipartimento formazione e apprendimento della Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana e l’Alta scuola pedagogica dei Grigioni. Alla rivista partecipano quindi due istituzioni universitarie che si occupano della formazione degli insegnanti del Ticino e dei Grigioni, i due cantoni svizzeri in cui l’italiano è lingua ufficiale (nei Grigioni accanto al tedesco e al romancio): un contesto del tutto particolare, che vede l’italiano insieme lingua di scolarizzazione e lingua prima (in Ticino e nel Grigioni italiano), lingua seconda (in Ticino) e lingua straniera nella scuola dell’obbligo (nella parte tedesca del Canton Grigioni). In una realtà così peculiare dal punto di vista linguistico e culturale, DIDIT intende offrire uno strumento di ricerca e aggiornamento rivolto a chi opera, per ragioni di studio o di lavoro, nell’ambito della didattica dell’italiano come lingua prima, come lingua seconda o come lingua straniera. Vista la particolare situazione linguistica del Canton Grigioni, del limitrofo Alto Adige e tenuto conto delle diverse altre lingue presenti sul territorio grigionese e ticinese accanto alle lingue ufficiali, la nuova rivista prende in considerazione anche la ricerca sulla didattica del plurilinguismo. In questo senso la rivista si presenta come luogo di scambio scientifico privilegiato e unico nel panorama delle pubblicazioni scientifiche presenti sul territorio nazionale svizzero e come uno dei pochi strumenti a livello internazionale che prendono in esame l’italiano nei diversi contesti di insegnamento; l’obiettivo sul medio-lungo termine è di configurarsi come un punto di riferimento nel campo degli studi sulla didattica dell’italiano e del plurilinguismo, caratterizzati dal costante connubio tra dimensione teorica e dimensione applicativa. DIDIT è divisa in tre sezioni: Studi e ricerche, Esperienze didattiche e Recensioni e segnalazioni. La prima, affidata alla penna di studiose e studiosi di chiara fama nel settore della didattica della lingua e della letteratura italiana (in questo primo numero Maria G. Lo Duca e Giuliana Fiorentino e, per la tematica del plurilinguismo, Ruth Videsott), accoglie approfondimenti teorici su temi afferenti agli ambiti didattici sopra ricordati. La seconda è dedicata a esempi di applicazioni e percorsi didattici, affidati a studiose e studiosi, ricercatrici e ricercatori, docenti attive e attivi nella scuola di ogni ordine e grado (in questo numero Livia Radici Tavernese, Daniele Dell’Agnola, Stefania Crameri e Daniela Kappler). La terza presenta, infine, recensioni di libri e studi che possono contribuire all’innovazione didattica nelle discipline di riferimento e a segnalazioni di opere – come albi illustrati, poesie, raccolte di racconti e romanzi – rivolte a lettori di diverse fasce di età. Tenuto conto dei contesti minoritari con cui si vede confrontato l’italiano in Svizzera, la rivista ambisce a diventare anche uno strumento per il sostegno e la promozione della lingua italiana in questo contesto nazionale, e non solo. In tal senso, si propone di estendere il proprio orizzonte agli studi sulla didattica dell’italiano in un’accezione ampia, che accolga prospettive plurali e sguardi capaci di spaziare dalla teoria all’applicazione pratica, avendo sempre come obiettivo di fondo un aggiornamento costante sulle strategie, sui metodi, sulle ricerche volte a migliorare e a innovare l’insegnamento dell’italiano. In tal modo la rivista garantisce lo scambio e la comunicazione tra il mondo della ricerca e quello della scuola, a livello nazionale e internazionale: attraverso la scelta dei temi, degli ambiti di ricerca e di riflessione, DIDIT vuole così rispondere alle sfide didattiche e teoriche poste alla disciplina e stimolare il dibattito scientifico e pubblico.
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Stefania Chipa, Giuseppina Cannella, and Giuseppina Rita Jose Mangione. "Modelli di leadership e alliances in “small European schools”. Un’analisi interpretativa su base internazionale." IUL Research 3, no. 5 (June 17, 2022): 63–86. http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v3i5.353.

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Abstract:
A livello internazionale, il tema delle scuole piccole e rurali trova nell’educational research numerose prospettive di indagine. Nel 2020, Indire ha avviato una ricerca qualitativa di tipo ricognitivo finalizzata alla nascita di uno Special Interest Group presso European Schoolnet dedicato alle “small and rural schools”. La collaborazione tra ricercatori e pratici può rappresentare lo strumentoper dare vita a “research alliances” e affrontare problemi endemici del contesto. Sono state individuate 24 piccole scuole europee per approfondire le azioni virtuose sulle dimensioni di Leadership e management (visione di scuola, quality team, commissioni, dipartimenti) e di System Innovation (collaborazione con la famiglia, con gli enti locali e Terzo settore, e reti tra scuole del territorio).
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Dissertations / Theses on the topic "Terza scuola"

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MOLENA, DAVIDE. "Oltre la scuola antropologica: la riflessione penalistica di Bernardino Alimena." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2013. http://hdl.handle.net/10281/41134.

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Abstract:
Il lavoro di ricerca è volto a delineare la figura di Bernardino Alimena (12 settembre 1861-30 luglio 1915), considerato uno dei fondatori e maggiore esponente della “terza scuola” di diritto penale. La prima parte del lavoro si concentra sulla fase di crisi attraversata dalla penalistica di fine Ottocento. Dopo una ricostruzione del dibattito nazionale ed internazionale ci si soffermerà sulla nascita della terza scuola attraverso l'analisi del saggio Naturalismo critico e diritto penale di Alimena e Una terza scuola di diritto penale in Italia di Emanuele Carnevale, che rappresentano il manifesto del nuovo indirizzo scientifico. Si delineeranno così i caratteri e gli obiettivi della nuova corrente misurando la sua incidenza nel dibattito dottrinale dell'epoca. Dopo aver approfondito il contesto in cui è nata e si è sviluppata la terza scuola, l'attenzione si sposterà sul pensiero di Bernardino Alimena, che verrà ricostruito seguendo due linee di analisi: in primo luogo si esaminerà la sua opera I limiti e i modificatori dell'imputabilità, divisa in tre volumi, pubblicati tra il 1894 e il 1898. Per il suo valore e per l'influenza che ha avuto nel mondo scientifico, tale opera rappresenta il punto privilegiato per osservare da vicino l'originalità del pensiero del criminalista. Successivamente si passerà ad illustrare alcune problematiche riguardanti istituti processualistici connotati dalla forte funzione politico-sociale da essi svolta. Si analizzeranno in particolare temi come l'azione penale, la giuria e la revisione che alimentarono il dibattito dottrinale di quegli anni caratterizzati dall'attesa per il nuovo codice di procedura penale. La seconda parte della ricerca è orientata a verificare quale siano stati i risvolti pratici della riflessione penalistica di Alimena. La ricerca ha il suo nucleo centrale nei lavori della commissione reale istituita con R.D. del 7 novembre 1909, volta a studiare le cause della delinquenza minorile ed a predisporre un codice per l’infanzia. L'esame dei verbali della commissione ci consentirà di indagare l'atteggiamento tenuto dal criminalista di fronte ad una materia in cui convergevano istanze positiviste ed esigenze di rispetto delle garanzie processuali. In ultima analisi rimarrà da analizzare il rapporto tra Alimena e la nuova scienza penalistica sviluppatasi intorno alle nuove teorie di Rocco. Tale studio ci offrirà lo spunto per valutare quale lascito ed incidenza abbia avuto il pensiero del criminalista nella penalistica del Novecento. A questo scopo sarà utile affrontare la carriera universitaria di Alimena, legata alla facoltà di giurisprudenza presso la Regia Università di Modena. Ottenuta la privata docenza in diritto e procedura penale a Napoli, nel 1899 Alimena sarebbe stato nominato professore straordinario all'Università di Cagliari per poi essere chiamato lo stesso anno a Modena e lì, promosso ordinario il 1 dicembre 1902, avrebbe insegnato per quindici anni, fino alla sua morte avvenuta nel 1915. Per ripercorrere la sua attività all'interno dell'università ci avvarremo degli annuari della Regia Università di Modena e degli appunti delle lezioni del criminalista, redatti dai suoi studenti nei primi anni del Novecento. Vedremo così da vicino l'istituzione della Scuola di applicazione per la criminologia e la pratica giudiziaria, voluta dal criminalista sul modello varato qualche tempo prima a Roma da Enrico Ferri. Allo stesso tempo gli appunti dei suoi corsi ci mostreranno il metodo di ricerca seguito dal criminalista di cui troveremo alcune tracce nelle sue opere.
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BARGIGIA, PAOLA. "Scegliere la scuola superiore: l'orientamento e le riforme incompiute. Il caso della Lomellina." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2007. http://hdl.handle.net/10280/157.

Full text
Abstract:
Questo lavoro nasce a partire da un sincero interesse per il mondo della scuola e della formazione, con particolare riferimento al tema dell'orientamento. A partire da una panoramica storica relativa al sistema scolastico italiano e allo sviluppo del concetto di orientamento, si formulano alcune domande che guidano lo svolgimento della ricerca sul campo. Il tema principale di indagine è il passaggio dalla scuola media agli studi superiori, visto attraverso gli occhi di genitori e insegnanti. La ricerca è stata condotta in Lomellina: una porzione della provincia di Pavia che sta vivendo un momento di crisi economica. La prima fase di indagine ha visto la somministrazione di un questionario ai genitori, punto di partenza per valutare alcuni temi da approfondire nelle fasi successive. Si è quindi proceduto a condurre dei focus-group tra insegnanti, per poi ricontattare, a distanza di circa un anno e mezzo, alcuni dei genitori che avevano preso parte alla prima fase. I risultati evidenziano una generale tendenza delle famiglie a vivere in modo privato il momento decisionale, una grande attenzione per gli aspetti di immagine offerti dalle scuole superiori e una certa impreparazione, sia delle famiglie che degli insegnanti, ad affrontare le esigenze orientative degli alunni maggiormente in difficoltà.
This work begins from the big interest about School and orientation. It starts with a little story of School and orientation to formulate some questions, to guide the survey. The survey is about the orientation choice for secondary school, in Lomellina. It begins from a questionnaire to parents, than continues with focus-groups with teachers. To end, it have been interviewed some parents, after about 18 months from the questionnaire. The results show that families prefer choice without external suggest. Parents pay a lot of attention to the secondary school presentation, only based on external image. Both teachers than parents have some difficulties to help pupils in decision making, if they haven't good performance at school.
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BARGIGIA, PAOLA. "Scegliere la scuola superiore: l'orientamento e le riforme incompiute. Il caso della Lomellina." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2007. http://hdl.handle.net/10280/157.

Full text
Abstract:
Questo lavoro nasce a partire da un sincero interesse per il mondo della scuola e della formazione, con particolare riferimento al tema dell'orientamento. A partire da una panoramica storica relativa al sistema scolastico italiano e allo sviluppo del concetto di orientamento, si formulano alcune domande che guidano lo svolgimento della ricerca sul campo. Il tema principale di indagine è il passaggio dalla scuola media agli studi superiori, visto attraverso gli occhi di genitori e insegnanti. La ricerca è stata condotta in Lomellina: una porzione della provincia di Pavia che sta vivendo un momento di crisi economica. La prima fase di indagine ha visto la somministrazione di un questionario ai genitori, punto di partenza per valutare alcuni temi da approfondire nelle fasi successive. Si è quindi proceduto a condurre dei focus-group tra insegnanti, per poi ricontattare, a distanza di circa un anno e mezzo, alcuni dei genitori che avevano preso parte alla prima fase. I risultati evidenziano una generale tendenza delle famiglie a vivere in modo privato il momento decisionale, una grande attenzione per gli aspetti di immagine offerti dalle scuole superiori e una certa impreparazione, sia delle famiglie che degli insegnanti, ad affrontare le esigenze orientative degli alunni maggiormente in difficoltà.
This work begins from the big interest about School and orientation. It starts with a little story of School and orientation to formulate some questions, to guide the survey. The survey is about the orientation choice for secondary school, in Lomellina. It begins from a questionnaire to parents, than continues with focus-groups with teachers. To end, it have been interviewed some parents, after about 18 months from the questionnaire. The results show that families prefer choice without external suggest. Parents pay a lot of attention to the secondary school presentation, only based on external image. Both teachers than parents have some difficulties to help pupils in decision making, if they haven't good performance at school.
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Cappellini, Laura <1989&gt. "Tessendo legami. Esperimenti di partecip-azione nel Terzo Settore: il caso del Progetto Scuola Avis Veneto." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/9597.

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Abstract:
L’Associazione Volontari Italiani Sangue è una delle associazioni di volontariato più diffuse in Italia e il sistema sangue in cui è calata risulta essere un ambito esemplare di osservazione di dinamiche di interazione tra attori istituzionali, privati e non profit. In questo lavoro, si cerca di porre lo sguardo su Avis nel suo essere portavoce di istanze di solidarietà e cittadinanza attiva. Nello specifico ci si focalizza su Avis Veneto, sulle dimensioni e la geografia dell'associazione, sui legami che questa instaura con il territorio tramite le attività che propone. Si introduce così il Teatro dell'Oppresso nel suo essere un potente strumento per l'attivazione di percorsi partecipati e di cambiamento. La storia, la pedagogia e il significato di questo metodo teatrale possono essere considerati dei fili rossi che percorrono il Progetto Scuola Avis Veneto. L’invito è quello di mettere testa e occhi dentro e fuori le classi coinvolte nel progetto, accanto agli spett-attori che lo animano, per osservare gli strumenti utilizzati, coglierne la fisionomia e alcune criticità. Si cerca infatti di descrivere alcuni aspetti organizzativi per analizzare la proposta di Avis all’interno di quella cornice in movimento e in tensione che è il Terzo Settore. L’obiettivo è di mostrare come il progetto possa rappresentare un valido esempio di innovazione nelle pratiche di welfare, ma allo stesso tempo costituisca un laboratorio in cui si palesano e problematizzano dilemmi organizzativi.
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Tongiani, Maria Giulia <1996&gt. "Gli studenti e la scuola. Il rapporto di tre terze di secondaria superiore con l'istituzione scolastica." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21098.

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Abstract:
Con la pandemia di SARS-Covid 19, il tema della scuola è tornato in auge nel dibattito pubblico. Sin dagli albori della Repubblica, in Italia infiamma il dibattito sulla forma da dare al sistema scolastico, ma di rado si sono interpellati i diretti interessati: gli studenti. Similmente, l'antropologia dell'educazione e l'etnografia della scuola, pur rivolgendosi agli studenti, si concentrano sulle minoranze e sull'apprendimento, trascurando la complessità del mondo scolastico. Lo scopo di questo studio è quello di delineare una prima bozza di quello che pensano gli studenti, intesi come gruppo sociale, del sistema scolastico italiano. La ricerca si è svolta durante il secondo quadrimestre dell'anno accademico 2020/2021 tra gli studenti di tre terze, liceo classico, liceo scientifico e professionale agrario, di un Istituto di Istruzione Secondaria Superiore in Liguria. L'analisi etnografica mostra un quadro variegato ma ben delineato di idee che vogliono spingere verso una riforma del secondo ciclo di istruzione che veda il maggior coinvolgimento degli studenti, una maggiore attenzione alle singole esperienze e potenzialità, e un rinnovamento dei programmi e dei metodi per adattarli ad una società in continuo mutamento. Dato che la ricerca si è svolta durante la pandemia, lo studio include anche un approfondimento sull'esperienza della Didattica a Distanza, mostrando un quadro più articolato di quello che normalmente viene presentato dai media.
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MAGGI, SANDRO. "Itinerario sulla scuola contemporanea. Un percorso tra architettura e pedagogia." Doctoral thesis, Università di Foggia, 2022. https://hdl.handle.net/11369/425828.

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Abstract:
La ricerca nasce da una riflessione intorno al processo di cambiamento della scuola che sta riscontrando un rinnovamento sia delle architetture che delle didattiche e questo fattore di innovazione si basa su una stretta relazione tra pedagogia e architettura. Attraverso un itinerario basato su un’indagine condotta su oltre cinquecento progetti realizzati in Europa dal 2000 ad oggi, sono emersi elementi comuni caratterizzanti e determinanti una qualità degli spazi fortemente favorevoli al “vivere nella/la scuola”. Gli attori coinvolti in questo processo come i committenti, i dirigenti, il corpo docenti, i facilitatori, i cittadini, le famiglie, gli studenti e gli alunni, sono sempre più coinvolti nel processo della progettazione condivisa per consegnare una base ragionata, che è somma dei desiderata, nelle mani degli architetti che progetteranno la loro scuola. Ai progettisti che hanno sempre più un ruolo anche pedagogico è affidato il compito della realizzazione, in un dialogo fecondo con la committenza. Il corpus della tesi si articola attraverso analisi e riflessioni sull’impatto legato non solo al rapporto tra pedagogia e architettura, ma anche alla relazione che si instaura tra l’edificio scolastico ed il contesto urbano e sociale. La progettazione di una nuova scuola può e deve diventare luogo/cerniera che può facilitare il dialogo tra le diverse parti di una città ed essere, al contempo, elemento di inclusione che si estende ad una moltitudine di fruitori oltre le consuete attività didattiche. La ricerca entra nel merito anche delle scelte legate alla recente emergenza pandemica, evidenziando come, in assenza di piani operativi precostituiti, possano determinare risultati poco efficaci. Un’ampia sezione è dedicata al concetto di spazio ed a come esso viene percepito dall’uomo attraverso gli organi di senso. Uno spazio che si evolve con l’età dell’individuo e che assume peculiarità differenti a seconda del contesto vissuto e che si manifesta ostile o familiare a seconda di quanta parte di esso contiene una parte del proprio portato domestico. Caratteristica che diventa fondamentale nella progettazione di una nuova scuola nel momento in cui uno spazio architettonico assume caratteristiche pedagogiche. Il cuore della tesi è rappresentato dall’itinerario sulla scuola contemporanea, una ricerca dalla quale si evince una forte vivacità progettuale che predilige le tematiche della sostenibilità, dell’inclusione, del rapporto tra scuola e contesto, del sempre maggior interesse per l’attenzione all’individuo nell’interazione con gli altri. La ricerca ha trovato applicazione pratica nella redazione di un progetto pedagogico che si sta facendo architettura nell’esperienza della costruzione di un “Giardino Didattico dei Sensi” presso l’I.I.S.S. Basile Caramia-Gigante di Locorotondo (Bari).
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LAZZARETTI, LETIZIA. "Scrivere bene e con piacere e stare meglio insieme. Un’indagine sugli effetti linguistici e trasversali di un progetto di educazione linguistica su quinte primarie e terze secondarie di primo grado." Doctoral thesis, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, 2022. http://hdl.handle.net/11380/1278100.

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Abstract:
La nascita della scrittura ha cambiato il modo in cui viviamo, fornendoci uno strumento per concretizzare il pensiero; trasferire in un supporto esterno ciò che c’è in memoria; dialogare e dibattere con chi condivide la nostra cultura e convenzioni. D’altra parte, scrivere non è compito semplice, specialmente per lo studente principiante: cognitivamente, perché richiede di saper gestire diversi processi e strategie; linguisticamente, perché è necessario utilizzare diverse strutture linguistiche per mantenere compattezza di superficie e assicurare continuità al testo; socialmente, perché necessita di un adeguamento ai destinatari. Se la scrittura è difficile per tutti gli apprendenti, lo è di più per gli alunni stranieri di prima o seconda generazione, la cui presenza è massiccia in numerose classi. Per questi motivi, il mondo della scuola si sta attivando con spinta sempre maggiore per rinnovare i propri metodi e proposte. Questa ricerca si concentra su una di queste proposte educative: il progetto Osservare l’interlingua. L’ambito d’intervento è l’educazione linguistica, con particolare attenzione alla scrittura. Il Progetto nasce nel 2007 con l’intento di promuovere una didattica attiva, inclusiva e rispettosa delle differenze, in modo tale che ognuno possa acquisire i mezzi necessari per comunicare efficacemente. Nei primi anni le attività si rivolgevano solo agli alunni multilingui, per favorire la loro inclusione sia linguistica che affettiva. Gli obiettivi didattici del Progetto si sono poi ampliati alle intere classi, in modo da proporre attività ancora più inclusive e partecipative. I percorsi didattici proposti, coniugando l’approccio dell’interlingua all’educazione linguistica con i principi del cooperative learning e del process writing, educano gli studenti a concepire la scrittura come un processo attivo e ingegnoso, ad acquisire più responsabilità verso il lavoro in classe e più dimestichezza nel comunicare con i compagni. Le finalità del Progetto non riguardano solo lo sviluppo linguistico, ma anche questioni trasversali all’apprendimento, come la creazione di atteggiamenti positivi e motivati verso la scrittura e la costruzione di un clima di classe sereno e accogliente e buoni rapporti tra studenti. Dati gli obiettivi sia linguistici che trasversali del Progetto, il fine della presente ricerca è analizzare gli effetti che questo ha apportato su classi che lo hanno vissuto e sperimentato per un lungo periodo (dai tre ai cinque anni). Il campione è composto da classi sperimentali (cinque quinte primarie e due terze secondarie di primo grado) e di controllo (quattro quinte primarie e due terze secondarie di primo grado), per un totale di 226 studenti. I gruppi sono stati confrontati su tre aspetti: qualità della scrittura, atteggiamenti e motivazione verso la scrittura e benessere e compattezza del gruppo classe. Gli strumenti utilizzati sono: testi narrativi scritti dagli studenti, poi analizzati attraverso procedure olistiche e analitiche; questionari di autopercezione (tre su motivazione e scrittura e uno su benessere e appartenenza al gruppo classe); questionari sociometrici, poi analizzati tramite indici strutturali propri dell’Analisi delle Reti Sociali. Dato l’obiettivo di inclusione perseguito dal Progetto fin dai primi anni di attività, i dati sono stati analizzati in tre formati: gruppi interi, soli alunni multilingui (parlanti attivi di una o più lingue oltre l’italiano) e soli alunni monolingui (conoscono e utilizzano solo l’italiano). L’intenzione è osservare se i risultati raggiunti a classi intere si ripropongono anche nei due raggruppamenti separati, in particolare nei multilingui, e comprendere se la metodologia del Progetto è efficace nel ridurre le disuguaglianze e generare inclusione.
The emergence of writing has changed the way we live, providing a tool for structuring thinking; transferring what is in memory to an external medium; dialoguing and debating with those who share the same culture and conventions. On the other hand, writing is not a simple task, especially for the beginner student: cognitively, because it requires knowing how to manage several processes and strategies; linguistically, because it is necessary to use several linguistic structures to maintain surface compactness and to ensure text continuity; socially, because it needs to adapt to the recipients. If writing is difficult for all learners, it's even more so for first or second-generation foreigners, whose presence is massive in many schools. For these reasons, the school environment is renewing its methods and proposals with an ever-greater push. This research focuses on one of these educational proposals: the project Osservare l'interlingua (Observing interlanguage). The area of intervention is language education, with a particular focus on writing. The Project was born in 2007 to promote an active, inclusive, and difference-respectful education, so that everyone can acquire the necessary strategies to communicate effectively. In the early years, the Project's activities were aimed only at multilingual pupils, to encourage their linguistic and affective inclusion. Subsequently, the educational objectives were extended to entire classes, to propose even more inclusive and participatory activities. The proposed educational paths, combining the interlanguage approach to language teaching with the principles of cooperative learning and process writing, educate students to perceive writing as an active and ingenious process, to acquire responsibility towards classwork and more abilities in communicating with classmates. The Project not only aims to linguistic development but also refers to transversal objectives, such as the setting up of positive and motivated attitudes towards writing and the construction of a serene and welcoming class climate and good relationships between students. Given both Project’s linguistic and transversal objectives, this research aims to analyze the effects this has produced on classes that have experienced it over a long period (from three to five years). The sample includes experimental classes (five 5th grade and two 8th grade classes) and control classes (four 5th grade and two 8th grade classes), for a total of 226 students. The groups were compared on writing quality, attitudes and motivation towards writing, and class well-being and cohesion. The instruments used were narrative texts written by the students (analyzed through holistic and analytical procedures), four self-perception questionnaires (three on motivation and writing and one on class belonging and well-being), and a sociometric questionnaire (analyzed through structural indices of Social Network Analysis). Given that the Project promotes students' inclusion from its very beginning, the data were analyzed in three formats: whole groups, multilingual students only (active speakers of one or more languages besides Italian), and monolingual students only (Italian-only speakers). The intention is to observe whether the results achieved in entire classes reappear in the two separate subgroups, particularly the multilingual pupils, and to understand if the Project’s methodology is effective in reducing inequalities and generating inclusion.
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Maldaner, Graciela. "Estudo dos metabólitos secundários de Scutia buxifolia e suas atividades biológicas." Universidade Federal de Santa Maria, 2010. http://repositorio.ufsm.br/handle/1/4187.

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Abstract:
Conselho Nacional de Desenvolvimento Científico e Tecnológico
In this work, four new neutral cycle peptide , scutianenes W (210), X (211), Y (212) and Z (213), have been isolated from Scutia buxifolia Reiss (Rhamnaceae) , along with seven know compounds, four cylopeptide alkaloids, scutianine B (99), scutianine C (100), scutianine D (101), and scutianine E (102), two triterpenoids , ursolic acid (215) and betulic acid (216), and two steroids, β-sitosterol (214) and β-sitosterol glycoside (217). The structures of compounds isolated were established by various spectroscopic techniques, including 1H and 13C NMR, COSY, NOESY, DEPT, HMQC and HMBC experiments, and comparison with authentic samples. Scutianenes W, X and Y are three diastereoisomeric compounds, with a 3- hydroxileucine as a β-hydroxiamino acid unit, which is connected to the styryl fragment via an ether bridge, and a β-phenylserine as a common ring-bonded amino acid. Attached to the amino group of the 3-hydroxiamino acid unit is a side chain trans CO-CH=CH-PH. In its turn, scutianene Z (213) has a phenylserine as the β-hydroxiamino acid unit, isoleucine as a common ring-bonded amino acid and the same side chain trans CO-CH=CH-PH. The stereochemistry of the four new compounds was established from coupling constants between H3/H4 and H-7/H-28, and by differences in chemical shifts of CH-3, CH-4, CH-7 and CH-28, on the 1H and 13C NMR spectra. The absolute stereochemistry of the diastereoisomeric scutianenes X (211) and Y (212), were confirmed by X-ray diffraction analysis of its O-acetyl derivatives. In addition, extracts and compounds isolated were evaluated for its antimicrobial activity against Gram-positive and Gram-negative bacteria and yeasts, and for its Acetylcholinesterase inhibitory activity.
Neste trabalho, quatro novos ciclopeptídeos neutros foram isolados de Scutia buxifolia Reiss (Rhamnaceae), scutianenos W (210), X (211), Y (212) e Z (213), juntamente com sete compostos conhecidos, quatro alcalóides ciclopeptídicos, scutianina B (99), scutianina C (100), scutianina D (101) e scutianina (102), dois triterpenos, ácido ursólico (215) e acido betulínico (216) e dois esteróides β-sitosterol (214) e β-sitosterol glicosilado. As estruturas dos compostos isolados foram determinados por várias técnicas espectroscópicas, incluindo experimentos RMN 1H e 13C, COSY, NOESY, DEPT, HMQC e HMBC, e por comparação com amostras autênticas. Scutianenos W, X e Y são três compostos diastereoisoméricos, tendo a com 3-hidroxileucina como a unidade de �-hidroxiaminoácido, que está ligado ao fragmento estirilamina através de uma ligação fenol- éter, e uma unidade β-fenilserina como sendo o β- aminoácido do macrociclo. Ligado ao grupo amino temos uma unidade da cadeia lateral [-COCH = CHPh]. Por sua vez, o scutianeno Z (213) possui uma fenilserina como unidade de β- hidroxiaminoácido, isoleucina como um aminoácido ligado ao macrociclo, ligado ao grupo amino temos uma unidade da cadeia lateral [-CO-CH = CHPh]. A estereoquímica dos quatro novos compostos foi estabelecida a partir de constantes de acoplamento entre H3/H4 e H-7/H-28, e pelas diferenças de deslocamentos químicos do CH-3, CH-4, CH-7 e CH-28, nos espectros de RMN de 1H e 13C. A estereoquímica absoluta dos scutianenos diastereoisoméricos X (211) e Y (212), foram confirmados por análise de difração de raios-X de seus derivados O-acetil. Além disso, extratos e todos os compostos isolados foram avaliados para atividade antimicrobiana frente a bactérias Gram-positivas e gram-negativas e leveduras, e determinada a atividade de inibição da acetilcolinesterase.
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Marangon, Patrícia. "Alcaloides ciclopeptídicos de Scutia buxifolia e suas atividades antimicrobianas." Universidade Federal de Santa Maria, 2014. http://repositorio.ufsm.br/handle/1/10573.

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Abstract:
Coordenação de Aperfeiçoamento de Pessoal de Nível Superior
The phytochemical investigation of the stem bark of the specie Scutia buxifolia (Rhamnaceae) led to the isolation of four cyclopeptide alkaloids: scutianine C (14) and three diastereoisomer of scutianine H (19), isolated and identified for the first time, coded as P06, P11 and P12 and called scutianines -N (37), -O (38) and -P (39), respectively. The metabolites had their structures elucidated on the basis of spectral data 1H and 13C NMR uni and bidimensional and high resolution mass spectrometry. The diasteroisomeric alkaloids P06, P11 and P12 had the stereochemistry of β-hydroxyamino acid (β-hidroxileucine) established from data 1H and 13C NMR by the coupling constants between H-3/H-4 and chemical shifts of C-3 and C-4. By NOESY technique spatial correlations of the hydrogens were verified and suggested stereochemical for phenylserine unit. The crude extract, the acidic and basic fractions and isolated compounds were tested as to their antimicrobial activity and all demonstrated antimicrobial potential.
A investigação fitoquímica das cascas do caule da espécie Scutia buxifolia (Rhamnaceae) levou ao isolamento de quatro alcaloides ciclopeptídicos: scutianina C (14) e três diastereoisômeros de scutianina H (19), isolados e identificados pela primeira vez, codificados como P06, P11 e P12 e denominados scutianinas -N (37), -O (38) e -P (39), respectivamente. Os metabólitos tiveram suas estruturas elucidadas com base em dados espectrais de RMN de 1H e 13C uni e bidimensionais e espectrometria de massas de alta resolução. Os alcaloides diastereoisoméricos P06, P11 e P12 tiveram a estereoquímica do β-hidroxiaminoácido (β-hidroxileucina) estabelecida a partir de dados de RMN de 1H e 13C pelas constantes de acoplamento entre H-3/H-4 e deslocamentos químicos de C-3 e C-4. Pela técnica de NOESY foram verificadas as correlações espaciais dos hidrogênios e sugeridas as estereoquímicas para a unidade fenilserina. O extrato bruto, as frações ácidas e básicas e os compostos isolados foram testados quanto a sua atividade antimicrobiana e todos demonstraram potencial antimicrobiano.
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Maldaner, Graciela. "Estudo dos metabólitos secundários de Condalia buxifolia E Scutia buxifolia e suas atividades antimicrobianas." Universidade Federal de Santa Maria, 2005. http://repositorio.ufsm.br/handle/1/10392.

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Abstract:
Conselho Nacional de Desenvolvimento Científico e Tecnológico
The present work describes the study of the secondary metabolites of two species that belong to the Rhamnaceae family: Condalia buxifolia and Scutia buxifolia, and the study of the ratio structure/activity of seven cyclopeptidcs alkaloids and one neutral cyclopeptidc: scutianine-B (24), scutianine-C (14), scutianine-D (15), scutianine-E (16), scutianine-F (18), scutianine-M (37), condaline-A (22) and scutianene-D (38). In the bark of the bole of Condalia buxifolia three metabolites were isolated: lupeol (34), taraxerol (35) and β-sitosterol (33). In the bark of the roots was isolated the cyclopeptidc alkaloid condaline-A (22). In the bark of the roots of Scutia buxifolia the metabolites ursolic acid (36) and β-sitosterol (33) were isolated, whereas the cyclopeptidcs alkaloids scutianine-B (24), scutianine-C (14) and scutianine-D (15) were only identified in this part of the plant by comparison with authentic samples. Additionally, the antimicrobial activity of the portions and the isolated metabolites of Condalia buxifolia and Scutia buxifolia were analyzed by Bioautography test, utilizing different microorganisms: two gram positive bacteria (Staphylococcus aureus (Sa) and Staphylococcus epidermidis (Se)), three gram negative bacteria (Klebsiella pneumonia (Kp), Salmonella setúbal (Ss) and Escherichia coli (Ec)) and two fungus (Saccharomyces cerevisiae (Sc) and Candida albicans (Ca)). In this analysis it was observed that the stereochemistry of the amino acids that compose the alkaloids structure and the presence of the basic group of these structures are important to this sort of activity.
O presente trabalho descreve o estudo dos metabólitos secundários de duas espécies pertencentes à família Rhamnaceae: Condalia buxifolia e Scutia buxifolia, e ainda um estudo da relação estrutura/atividade de sete alcalóides ciclopeptídicos e um ciclopeptídeo neutro: scutianina-B (24), scutianina-C (14), scutianina-D (15), scutianina-E (16), scutianina-F (18), scutianina-M (37), condalina-A (22) e scutianeno-D (38). Da casca do caule de Condalia buxifolia foram isolados três metabólitos: lupeol (34), taraxerol (35) e β-sitosterol (33). Da casca da raiz foi isolado o alcalóide ciclopeptídico condalina-A (22). Da casca da raiz de Scutia buxifolia foram isolados os metabólitos ácido ursólico (36) e β-sitosterol (33), enquanto que os ciclopeptídicos scutianina-B (24), scutianina-C (14) e scutianina-D (15) foram apenas identificados nesta parte da planta através de comparação com amostras autênticas. Adicionalmente, foram analisadas atividades antimicrobianas das frações e dos metabólitos isolados de Condalia buxifolia e Scutia buxifolia, através da técnica de bioautografia utilizando-se diferentes microrganismos: duas bactérias Gram positivas (Staphylococcus aureus (Sa) e Staphylococcus epidermidis (Se)), três bactérias Gram negativas (Klebsiella pneumonia (Kp), Salmonella setubal (Ss) e Escherichia coli (Ec)) e dois fungos (Saccharomyces cerevisiae (Sc) e Candida albicans (Ca)). Observou-se, nesta análise, que tanto a estereoquímica dos aminoácidos que constituem a estrutura dos alcalóides, bem como a presença do grupo básico destas estruturas, são importantes para este tipo de atividade.
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Books on the topic "Terza scuola"

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Di grammatica in retorica: Lingua, scuola, editoria nella terza Italia. Roma: Archivio G. Izzi, 1996.

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G, Malizia, Trenti Zelindo, Cicatelli Sergio, and Pontificia Università salesiana. Istituto di catechetica., eds. Una disciplina in evoluzione: Terza indagine nazionale sull'insegnante di religione cattolica nella scuola della riforma. Leumann (Torino): Elle Di Ci, 2005.

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IARD, ed. Gli insegnanti italiani: Come cambia il modo di fare scuola : terza indagine dell'Istituto IARD sulle condizioni di vita e di lavoro nella scuola italiana. Bologna: Il mulino, 2010.

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4

Vannini, Guido, ed. Florentia. Florence: Firenze University Press, 2017. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-509-8.

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Abstract:
Il terzo volume di Florentia prosegue la serie periodica di studi legati alle attività di formazione della Scuola di Specializzazione in Archeologia dell’Ateneo fiorentino. Gli studi selezionati costituiscono elaborazioni tratte dalle migliori dissertazioni di diploma redatte dagli allievi negli ultimi anni, secondo criteri che privilegiano gli elementi di maggiore innovatività tematica e saldezza metodologica. I saggi rappresentano gli indirizzi fondamentali della Scuola: pre-protostorico, orientalistico, ‘classico’ (nelle sue varie componenti, greco-romana ed etrusco-italica), medievista. Gli autori provengono da Atenei di tutto il Paese: una varietà che tuttavia lascia trasparire il connotato culturale di fondo che caratterizza la Scuola archeologica fiorentina, a partire dalla lezione dei fondatori della Scuola, i non dimenticati Paolo Emilio Pecorella e Luigi Beschi, alla cui memoria questo volume è dedicato. La consuetudine fra docenti (in buona parte giovani anch’essi) ed allievi costituisce una comunità di studi che si vale di un coordinamento strutturale con le altre Scuole di Specializzazione dell’Ateneo dedicate ai Beni Culturali territoriali (Archeologia, Storia dell’Arte, Architettura); con scelte proiettate anche in una dimensione pubblica in rapporto a temi dell’attuale società civile – dall’incidenza sociale del ruolo dell’archeologo militante, all’apporto identitario di un’‘archeologia pubblica’ in una società che muta rapidamente, fra ‘nuovi italiani’ e uso sociale della cultura; al nuovo ruolo dell’archeologia (e non solo) – anche in contesti di crisi, non solo internazionali.
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5

Incontro, nazionale di studio per i. dirigenti dell'amministrazione scolastica (1988 Apr 17-19 Padua Italy). Terza età e scuola: Forme innovative di risposta ai diritti, ai bisogni e alle attese degli operatori scolastici in pensione : Incontro nazionale di studio dei dirigenti dell'amministrazione scolastica, Padova, 17, 18, 19 aprile 1988. Padova: Liviana, 1988.

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6

Binanti, Luigino, and Marcello Tempesta. La formazione del docente nella scuola europea del terzo millennio. Lecce: Pensa multimedia, 2011.

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7

Duranti, Gian Carlo. Verso un Platone terzo: Intuizioni e decezioni nella Scuola di Tübingen. Venezia: Marsilio, 1995.

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8

Ruggiano, Fabio. L'italiano scritto a scuola: Fenomeni di lingua in elaborati di studenti di scuola secondaria dal primo al terzo anno : Messina, 2004-2007. Roma: Aracne, 2011.

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9

L'italiano scritto a scuola: Fenomeni di lingua in elaborati di studenti di scuola secondaria dal primo al terzo anno : Messina, 2004-2007. Roma: Aracne, 2011.

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10

Maffioli, Elisabetta. La terra sigillata italica di Bolsena: Scavi della Scuola francese di Roma a Poggio Moscini, 1962-1973. Bolsena: Città di Bolsena, 2010.

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Book chapters on the topic "Terza scuola"

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Boscarino, Giuseppe. "Davvero Archimede, nel suo Arenario, critica Aristarco e ostra che l'infinito potenziale di Aristotele è vero? : la scuola Italica in astronomia tra il quinto, quarto e terzo secolo a.C. e la reazione platonico-aristotelica." In Atti del XXXIX Convegno annuale = Proceedings of the 39th Annual Conference ; Pisa, 9-12 Settembre 2019 ; Società Italiana degli Storici della Fisica e dell'Astronomia (SISFA) / edited by Adele La Rana, Paolo Rossi. Pisa University Press, 2020. http://dx.doi.org/10.12871/978883339402213.

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