Dissertations / Theses on the topic 'Terracina'

To see the other types of publications on this topic, follow the link: Terracina.

Create a spot-on reference in APA, MLA, Chicago, Harvard, and other styles

Select a source type:

Consult the top 25 dissertations / theses for your research on the topic 'Terracina.'

Next to every source in the list of references, there is an 'Add to bibliography' button. Press on it, and we will generate automatically the bibliographic reference to the chosen work in the citation style you need: APA, MLA, Harvard, Chicago, Vancouver, etc.

You can also download the full text of the academic publication as pdf and read online its abstract whenever available in the metadata.

Browse dissertations / theses on a wide variety of disciplines and organise your bibliography correctly.

1

Papworth, Amelia. "A forgotten bestselling author : Laura Terracina in early modern Naples." Thesis, University of Cambridge, 2019. https://www.repository.cam.ac.uk/handle/1810/290109.

Full text
Abstract:
This dissertation provides a critical assessment of Laura Terracina (1519-c.1577) and her works. It argues that she was a consummate product of her age, embodying the tensions which ruled the Italian peninsula. Terracina published eight books and left a ninth in manuscript at the time of her death, winning legions of admirers and making her sixteenth-century Italy's most commercially successful female author. Yet in spite of her enormous popularity amongst her contemporaries, scholarship has largely neglected Terracina. This dissertation will open up an overdue field of enquiry into her life and works, exploring the significance of her role as a sixteenth-century female poet through the lenses of gender and class. By mapping her place in the literary landscape, it is hoped that this thesis will encourage scholars to afford Terracina the attention she so richly deserves. The first chapter of the dissertation situates Terracina as a poet of Naples, seeing her as a product of her family's political standing within the city, her academician status, and her own construction of an urban coterie of supporters. The second chapter considers the mechanics of the journey into print, assessing Terracina's own input and her close collaboration with male editors and publishers. It proposes a greater attribution of agency to Terracina than has thus far been made, arguing that she is, in fact, an important figure in the process of her texts reaching the hands of readers. The third chapter considers how the poet used her printed books as social tools, employing them to gain social and literary capital. The second section of the dissertation looks at two thematic strands within Terracina's poetry. Chapter four considers her political poetry, including her attitude towards the harm done to civilian populations across Europe. Chapter five looks at the religious dimension to Terracina's work, the spiritual poetry written in her later years, and the relationship this bears to her secular lyric. Finally, the dissertation concludes with a chapter on the contemporary reception of Terracina's texts, providing preliminary thoughts on how she was read, before closing with a consideration of her literary afterlife in the centuries that followed.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

PRINZI, ANGELA. "Il dossier innologico e agiografico dei Santi Martiri di Terracina Cesario e Giuliano (BHG 284A-285E)." Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2014. http://hdl.handle.net/2108/201756.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Guida, Giovanni [Verfasser]. "Cäsarius von Terracina, Texte und Illustrationen von Giovanni Guida, Übersetzung von Matthias Schnegg, Köln, 2021 / Giovanni Guida." Cesa : Giovanni Guida, 2021. http://d-nb.info/1236027736/34.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Terracini, Lore. "Relaciones entre Benvenuto Terracini y Amado Alonso." Pontificia Universidad Católica del Perú, 2013. http://repositorio.pucp.edu.pe/index/handle/123456789/103417.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

Countryman, James R. "Agricultural terracing and landscape history at Monte Pallano, Abruzzo, Italy." Oberlin College Honors Theses / OhioLINK, 2012. http://rave.ohiolink.edu/etdc/view?acc_num=oberlin1337974268.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

Fiorentino, Giulia. "Procedura per la valutazione della qualità dell'aria in prossimità del plesso universitario di via Terracini." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/17143/.

Full text
Abstract:
Lo scopo principale di questo elaborato di tesi è stato quello di realizzare una procedura per la valutazione dell’impatto del traffico veicolare sulla qualità dell’aria esterna nei dintorni del plesso universitario di Via Terracini e di indagare su una possibile correlazione tra i due fattori. A tal proposito i dati di concentrazione di biossido d’azoto, rilevati da una centralina installata su un edificio della Facoltà di Ingegneria, sono stati posti a confronto con i valori limite di concentrazione previsti dal D.Lgs. 155/2010 e successivamente con i dati di flusso di traffico veicolare.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

Villani, Valentina. "Mitigazione dell'isola di calore attraverso i tetti verdi: il caso di studio di Via Terracini a Bologna." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8723/.

Full text
Abstract:
Con il termine “tetti verdi” si intendono vere e proprie coperture vegetate, che fungono da valida alterativa alle tipologie convenzionali a coppi oppure in guaina impermeabilizzante. Per quanto questi possano essere considerati una soluzione moderna relativa alle diverse Best Management Practices (BMP), in realtà sono stati realizzati e sfruttati fin dall'antichità. Dagli anni Settanta ad oggi hanno preso sempre più piede in Europa e negli altri continenti a causa dei molteplici benefici che li accompagnano a livello ambientale. All'interno di questo studio ci si pone l‟obiettivo di valutarne i vantaggi, principalmente a livello energetico ed idraulico, riscontrati in letteratura, direttamente sul campo, grazie al sito di studio presso la sede di Ingegneria di via Terracini, Bologna. Sulle coperture del LAGIRN (Laboratorio di Geoingegneria e Risorse Naturali), infatti, nell‟estate 2013 sono stati realizzati due tetti verdi (uno a Sedum, che sarà indicato con la sigla GR, e uno con piante autoctone, identificato con la sigla NA). Tramite il confronto tra le temperature registrate grazie a diversi tipi di strumentazione, è stato possibile quantificare i comportamenti delle coperture su scala annuale, non solo l‟una rispetto l‟altra, ma anche in rapporto a una porzione di tetto lasciata a guaina bituminosa (indicato con la sigla RR). Considerando il ruolo della vegetazione come strumento per la mitigazione del fenomeno d‟isola di calore urbana, infine, con l‟ausilio del software CFD denominato ENVI-met si è modellata l‟intera area del Lazzaretto e si sono simulati tre diversi scenari: 1) Lo stato attuale 2) Una situazione ipotetica con tutte coperture a Sedum 3) Una situazione ipotetica con tutte coperture con specie autoctone per la giornata estiva più calda e per un comune giorno di Ottobre, a seguito di una minuziosa calibrazione. Il confronto tra la situazione reale e quelle supposte dimostra la validità dei green roofs nella lotta al riscaldamento delle grandi città.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

Mercanti, Elisa. "Analisi life cycle assessment (LCA) di un tetto verde il caso studio dei laboratori unibo di via Terracini." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/6441/.

Full text
Abstract:
Negli ultimi decenni, in varie parti del Mondo cosi come in Italia, si è assistito a un rapido aumento di strutture abitative, fabbricati ad uso industriale, residenziale e rurale. La continua sottrazione di terreno per tali scopi ha portato a un aumento di tutta una serie di problematiche ambientali. Con la diminuzione delle aree verdi si è andati incontro a una diminuzione della trattenuta idrica del terreno, all'aumento della velocità di scolo dell'acqua e del tempo di corrivazione con conseguenze sempre più drammatiche per le aree urbanizzate nei periodi di forti piogge. Inoltre, c'è da ricordare, che una diminuzione delle aree a verde comporta, oltre al cambiamento a livello paesaggistico, anche una diminuzione della capacità delle piante di trattenere le polveri inquinanti e di produrre ossigeno. Tutti questi fattori hanno portato allo studio di soluzioni tecnologiche che potessero unire i bisogni di verde della collettività con la necessità di una gestione sostenibile delle acque meteoriche. Tra esse, una che sta trovando notevole applicazione è la creazione di aree verdi sulla copertura degli edifici. Secondo le loro caratteristiche, queste aree verdi sono denominate tetti verdi e/o giardini pensili. La struttura si compone di strati di coltivazione e drenaggio con diversa profondità e una copertura vegetale. La vegetazione utilizzata può andare da specie con bassissime richieste manutentive (tipo estensivo) ad altre con maggiori necessità (tipo intensivo), come i tappeti erbosi. Lo scopo di questa tesi è stato quello di approntare una sperimentazione sul nuovo tetto verde realizzato presso la sede di Ingegneria, via Terracini 28, volta a stimare i costi economici e ambientali sostenuti per la realizzazione dello stesso, per poi confrontarli con i benefici ambientali legati al risparmio idrico ed energetico su scala edificio e urbana. Per la stima dei costi ambientali dei materiali utilizzati, dalla nascita al fine vita, si è utilizzato il metodo LCA- Life Cycle Assessment- e il software Sima Pro
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

García, Fortes Salvador. "La Terracota como elemento ornamental en la arquitectura de Barcelona. Técnicas de fabricación, conservación y restauración." Doctoral thesis, Universitat de Barcelona, 2001. http://hdl.handle.net/10803/84041.

Full text
Abstract:
La investigación se estructura en tres bloques temáticas bien definidos. El primero incide en el momento de inicio de esta arquitectura barcelonesa de la terracota, concretando su contexto, las causas de su génesis y señalando sus protagonistas, provenientes del campo de la arquitectura, de la creación escultórica y de la producción cerámica de la ciudad. Asimismo, se establece la evolución de la utilización de la terracota ornamental en la arquitectura de Barcelona a lo largo de los siglos XIX y XX, desde 1837 a 1968. A lo largo del segundo bloque se enumeran los centros de producción de este material. Se han descrito los procedimientos netamente escultóricos en la creación de modelos y en la realización de moldes. Proceso creativo que se complementa por su manufactura seriada, que utiliza los sistemas de producción de la industria cerámica. Igualmente hemos detallado las manipulaciones necesarias para su ubicación definitiva formando parte de la arquitectura, así como su relación con los elementos constructivos del edificio en el cual se ubica y con los otros materiales ornamentales. Por último, para el reconocimiento de este tipo de material ornamental y de esta arquitectura ha sido necesaria la verificación, mediante un examen exhaustivo, de los cambios sufridos a lo largo del tiempo y su posible deterioro, estableciendo su estado de conservación. Exámenes y análisis previos a cualquier propuesta de actuación de conservación-restauración, necesaria para su protección y pervivencia futura. Propuestas de conservación-restauración que se concretan en la identificación de este patrimonio, en la determinación de los procedimientos legales de protección y de los tratamientos de conservación-restauración que se concretan en la consolidación, limpieza, reintegración volumétrica y cromática y protección.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
10

Yakabi, Bedriñana Katiusca Susana. "El sub-aprovechamiento del suelo del sistema de andenería de la comunidad campesina San Pedro de Laraos, Huarochirí, Lima." Pontificia Universidad Católica del Perú. Centro de Investigación en Geografía Aplicada, 2015. http://repositorio.pucp.edu.pe/index/handle/123456789/119718.

Full text
Abstract:
Highland terracing systems are a technology used in the ancient Andes to expand the agricultural frontier; then, that technology became an important source of food for the Incas. Research shows that the productivity of land was due to the form of construction of the platforms, but there are few studies that analyze soil fertility. In order to demonstrate the fertility in the terraces, soil physical and chemical properties were compared in three different sectors: terraces at rest, abandoned terraces and a hillside with no technology. They all belong to the terracing system of San Pedro de Laraos town, in Huarochiri, Lima. In all three sectors loam predominates. The soil pH is within the range of high bioavailability of most nutrients (5.5 to 7.5), except for two points on the slope without platforms. The soil electrical conductivity presents ranges that qualify the three areas as "no saline" (< 2 dS / m). The organic matter is in the appropriate percentages (3-5%), especially on the terraces at rest, which also have the highest content of NPK. In conclusion, the soil of the three zones does not differ significantly in their physical parameters, but it differs in the chemical parameters, especially in the content of macronutrients; the better range is in terraces at rest. However, the community of Laraos does not take advantage of it soil fertility; actually, most of their terracing system is abandoned and the structures are in a deterioration process.
Los sistemas de andenería son una tecnología prehispánica utilizada en los Andes para ampliar la frontera agrícola, llegándose a convertir en una importante fuente de alimentos para los Incas. Investigaciones señalan que la productividad de las tierras fue resultado de la forma de construcción de los andenes, pero son pocos los estudios que analizan la condición fértil del suelo propiamente. Para demostrar la fertilidad del suelo de los andenes, se compararon las propiedades físicas y químicas del suelo en tres zonas: andenes en descanso, andenes abandonados y ladera sin andenes, todos pertenecientes al sistema de andenería de la localidad de San Pedro de Laraos, provincia de Huarochirí, Lima. En los tres sectores predomina la textura franca. El pH se encuentra dentro del rango de mayor disponibilidad de nutrientes (5,5 – 7,5), con excepción de dos puntos en la ladera sin andenes. La conductividad eléctrica presenta rangos que califican al suelo de las tres zonas como “no salinos” (0,174 – 0,683 dS/m). La materia orgánica está en los porcentajes adecuados (3 – 5 %), sobre todo en los andenes en descanso, que de igual manera tenían los contenidos más elevados de NPK. Se concluye que el suelo de las tres zonas no difiere significativamente en sus parámetros físicos, pero sí en los parámetros químicos, especialmente en los contenidos de macronutrientes, siendo los andenes en descanso los que presentan valores dentro de los rangos ideales. Sin embargo, la comunidad larahuina no aprovecha la fertilidad de sus suelos, dejando sus andenes abandonados y en proceso de deterioro.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
11

Iaria, Silvia. "Progettazione e sviluppo di un Sistema di Gestione Ambientale: aspetti organizzativi e soluzioni ambientali applicati al caso della Festa di Villa Terracini." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/3439/.

Full text
Abstract:
Il mio elaborato, si propone di dimostrare come l'ambiente sia divenuto protagonista non solo per i governi di tutto il mondo, ma altresì per le aziende. Dopo un breve accenno alle conferenze mondiali sull'ambiente trattato nel primo capitolo, verrà approfondito il concetto di “Corporate Social Responsability”. Sempre più aziende infatti, decidono di integrare nelle proprie attività commerciali, l'attenzione per l'ambiente e per le tematiche sociali. Inoltre tale visione aziendale, comporta numerosi vantaggi in termini di ritorni economici e d'immagine. Il capitolo 3 si pone l'obiettivo di spiegare nel dettaglio le caratteristiche di un Sistema di Gestione Ambientale (SGA), e quali attività specifiche debbano essere intraprese al fine di implementarlo all'interno della gestione delle attività convenzionali di un'azienda. In particolare verrà fatto riferimento alla normativa europea e internazionale per comprendere quali attività debbano essere poste in essere al fine di ottenere la certificazione del proprio SGA. Risulta comprensibile come non solo le attività aziendali debbano rispettare l'ambiente, ma anche l'organizzazione di un evento, sia esso una conferenza, una Festa aziendale, un concerto o un evento sportivo. Nel capitolo 4 vengono esposte alcune metodologie di supporto per l'implementazione di un evento sostenibile, che hanno l'obiettivo di ridurre gli impatti ambientali dell'evento stesso. Visto il crescente interesse dell'opinione pubblica su questo tema, proprio di recente è stata emanata la norma BS 8901 a supporto dell'organizzazione di eventi sostenibili ed è in procinto di uscire in concomitanza delle Olimpiadi di Londra 2012, l'analoga norma ISO 20121 che ha valenza internazionale. L'obiettivo del mio elaborato è stato quello di creare un SGA a supporto dell'organizzazione della “Festa di villa Terracini” che si svolge a Sala Bolognese (BO) ed ha una durata di 18 giorni. In particolare, verranno prima evidenziati gli impatti ambientali che la Festa ha prodotto durante la scorsa edizione, tramite la conduzione della così detta Analisi Ambientale Iniziale, e successivamente verranno esplicitate le azioni che dovranno essere messe in atto al fine di ridurre gli impatti ambientali. Questo caso studio evidenzierà da un lato, gli ingenti impatti ambientali prodotti dalla realizzazione della Festa, ma dall'altro permetterà di comprendere come l'implementazione di un SGA porti a notevoli miglioramenti.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
12

Tavares, Sónia Patrícia Guedes. "Conservação e restauro das esculturas em terracota policromada existentes no espaço de reserva do Mosteiro de Alcobaça." Master's thesis, Instituto Politécnico de Tomar, 2013. http://hdl.handle.net/10400.26/5887.

Full text
Abstract:
O conjunto escultórico do retábulo da Sagração de S. Pedro representa a entrega das chaves do paraíso a S. Pedro. Eram quinze as figuras primitivas do retábulo, restam apenas doze esculturas hoje em dia. As esculturas são de tamanho natural em terracota policromada e datadas do século XVIII. Uma obra Barroca de autor desconhecido e espólio do Mosteiro de Alcobaça. O trabalho realizado teve como objetivo a estabilidade física e química de cinco esculturas nunca antes intervencionadas, sendo elaborada uma metodologia de intervenção minimalista de acordo com os princípios éticos da conservação e restauro. Foi realizado também um estudo histórico e artístico das esculturas, a sua iconográfica, bem como o percurso atribulado que as mesmas sofreram com o passar dos anos. O diagnóstico iniciou-se com a análise macroscópica de todas as esculturas, sendo registados todos os danos e a extensão dos mesmos. Foram realizados métodos de exame e análise para uma melhor identificação dos materiais e técnicas empregues pelo artista, como a análise do corte estratigráfico, a determinação da porosidade aparente, da absorção de água, densidade aparente e densidade real, que permitem uma melhor avaliação dos tratamentos de conservação e restauro bem como os materiais empregues nesta. Tendo em conta a grande dimensão das esculturas, os tratamentos de conservação e restauro a nível do suporte foram concluídos. No que diz respeito ás camadas superficiais, foi realizado apenas um tratamento preventivo das policromias (pré-fixação) para diminuir a perda destas.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
13

Ramos, João Miguel Reis. "Estudo, diagnóstico e conservação das esculturas em terracota do rei D. Duarte e da sala do capítulo do Mosteiro de Alcobaça." Master's thesis, Instituto Politécnico de Tomar, 2013. http://hdl.handle.net/10400.26/5888.

Full text
Abstract:
Os núcleos escultóricos em terracota da Sala dos Reis e do antigo retábulo da Capela-Mor da abadia de Alcobaça, são dois importantes testemunhos da fase de produção de escultura barroca em terracota no século XVII e XVIII no Mosteiro de Alcobaça. O mau estado de conservação em que se encontram, levou à necessidade de se realizar o estudo histórico e artístico das obras, assim como das técnicas de produção das esculturas e do diagnóstico dos processos de alteração e degradação, com vista à intervenção de conservação e restauro do caso concreto da escultura do Rei D. Duarte e das esculturas da Capela-Mor, actualmente deslocadas para a Sala do Capítulo. Este trabalho pretende assim apresentar os estudos levados a cabo neste contexto, bem como os tratamentos de conservação e restauro efectuados nos dois núcleos escultóricos e as medidas de conservação preventiva a aplicar, para minimizar o avanço da degradação das esculturas.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
14

Justyn, Adrian. "Indagine campionaria sulla domanda di trasporto della Facoltà di ingegneria in via del Lazzaretto." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/10681/.

Full text
Abstract:
In questa tesi ci si è posto l’obiettivo di caratterizzare la modalità di trasporto con cui studenti e lavoratori si recano in Via Terracini e quindi l’accessibilità della sede secondaria della Facoltà di Ingegneria. Il primo passo è stato sottoporre il questionario cartaceo a 130 utenti durante il periodo dell’indagine a destinazione e in seguito aggregare i dati ottenuti da ogni intervista per poter effettuare una analisi di sintesi. Allo stesso modo si sono elaborati i risultati dei 441 questionari online, eseguendo prima un accorpamento dei dati e poi una catalogazione per categoria di utenza. Poiché la maggior parte degli utenti intervistati a destinazione erano studenti, si è potuto confrontare i due tipi di indagine per tale categoria e controllarne l’attendibilità dei risultati. Si è poi proceduto con uno studio delle tendenze delle categorie rimanenti individuando la modalità di trasporto più utilizzata da ognuna di esse.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
15

Fiscella, Ermanno. "La gestione delle apparecchiature elettriche elettroniche (AEE) a fine vita per la sostenibilità delle organizzazioni. Caso studio: collocazione di un centro di raccolta AEE nel plesso ingegneristico di via Terracini." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

Find full text
Abstract:
Dopo una breve panoramica sullo sviluppo sostenibile e sui Millennium Sustainable Goals, ossia sui 17 obiettivi mirati ad essere raggiunti entro il 2030 per creare un mondo che sia il più possibile sostenibile, verrà analizzato il contesto appartenente al mondo universitario finalizzato ad educare e formare gli individui che vi fanno parte nel percorso della sostenibilità. Dati gli alti volumi di RAEE informatici prodotti dall’Ateneo dell’Università di Bologna, non possono essere considerati dei rifiuti da collocare in discarica, ma bisogna innanzitutto pensare a questi come dei beni da recuperare e riutilizzare. Inoltre, con la creazione delle unità locali da parte delle Università per ciascuna sede. Sarà quindi analizzata la normativa di riferimento riguardante le AEE (apparecchiature elettriche ed elettroniche), ponendo il focus sui punti che possano interessare un futuro centro di raccolta e riparazione AEE da collocare. L’obiettivo che viene proposto nell’elaborato è quello di progettare e di verificare la fattibilità di un centro di raccolta e riparazione di AEE informatici presso il polo ingegneristico dell’Università di Bologna, sito in via Terracini, e di creare un modello esportabile presso altre realtà universitarie. In particolare verrà redatto un elenco delle attrezzature e di tutte le altre risorse necessarie all’avviamento del centro di raccolta. Al fine di avere un quadro di riferimento della realtà interna ed esterna alla struttura che si vuole realizzare e di perseguire gli obiettivi in modo mirato, è stata redatta una matrice S.W.O.T.. In conclusione sono stati definiti gli obiettivi raggiunti e gli sviluppi futuri, mirati soprattutto alla sensibilizzazione degli studenti e alla comunicazione riguardo la problematica dei RAEE, che col passare degli anni acquista sempre più importanza a causa dei rapidi tassi di obsolescenza e alla riduzione del ciclo di vita delle attrezzature informatiche.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
16

Castro, Luciana Gomes. "Dinâmica da água em terraços de infiltração." Universidade de São Paulo, 2001. http://www.teses.usp.br/teses/disponiveis/11/11140/tde-26062002-145103/.

Full text
Abstract:
O terraceamento é uma prática de conservação do solo que visa reduzir a perda de água e solo pela interceptação de enxurradas que ocorrem quando a intensidade da chuva supera a capacidade de infiltração de água no solo. Atualmente, o dimensionamento dos terraços tem sido feito com base em conhecimento empírico; no entanto, um conhecimento mais detalhado da física dos processos que regem o funcionamento dos terraços possibilitaria otimizar o dimensionamento dos terraços. No presente estudo foi avaliada a capacidade de infiltração de água no canal de um terraço em nível pelos métodos da densidade de fluxo e da armazenagem de água em diferentes condições de manejo agrícola (solo nu, solo gramado e solo sob preparo convencional e plantio direto para a implantação da cultura de milho) num Latossolo vermelho com declividade média de 0,08 m m-1. Em cada tratamento foram instaladas sondas de TDR em três pontos de observação no centro do canal do terraço (distanciados de 4 m entre si e considerados como repetições), nas rofundidades de 0,05, 0,10, 0,20, 0,40, 0,60 e 0,80 m. Nestas mesmas profundidades amostras indeformadas de solo foram retiradas para determinação da densidade e curva de retenção de água no solo. As leituras das guias de onda do TDR foram feitas automaticamente e a intensidade de chuva monitorada por um pluviômetro automatizado. Ao final de cada evento de chuva erosiva a deposição de solo foi medida por meio de 14 pontos de observação dispostos ao longo do centro do canal do terraço de cada tratamento. Durante a estação seca (julho-agosto), a condutividade hidráulica do solo não saturado foi determinada em cada repetição nas mesmas profundidades, utilizando o método do perfil instantâneo. Os resultados demonstraram que os manejos agrícolas influenciam na deposição de água e solo sobre o canal do terraço e estas na formação de selo superficial e na capacidade de infiltração de água do canal. Conclui-se que a alta variação comumente obtida entre as repetições de determinação da condutividade hidráulica implica em dificuldades quando se objetiva detectar pequenas diferenças nas densidades de fluxo entre tratamentos. Assim, mostrou ser inviável utilizar densidades de fluxo calculadas pela equação de Darcy-Buckingham para encontrar diferenças em taxas de infiltração em terraços em nível. Essa conclusão reforça-se devido às condições superficiais altamente variáveis encontradas em canais de terraços em nível devido a deposições irregulares do material erodido. Uma metodologia para se realizar medições da umidade nas deposições sobre o canal deve ser desenvolvida para aumentar a acurácia da medida da armazenagem. A taxa de infiltração de água no canal do terraço não pode ser estimada pela variação da armazenagem da água no solo somente, devido ao papel importante da drenagem profunda e, possivelmente, da absorção de água pela camalhão do terraço. Uma adequada estimativa da taxa de infiltração no canal do terraço, imprescindível para seu dimensionamento, deve aliar um grande número de repetições, além da medição da umidade no interior da camada de material depositado sobre o canal ao longo do tempo.
Terracing is a soil conservation practice that aims to reduce water and soil loss by interception of runoff that occurs when rainfall intensities exceed infiltration capacity. Actually, dimensions of terraces are being determined in an empirical way; however, a more detailed understanding of the physics behind the hydrological functions of terraces would allow an optimized dimensioning of terraces. In this study the infiltration capacity of a level terrace was evaluated by the methods of flux density and water storage, under different management conditions (bare soil, pasture, conventionally tilled maize and zero-tillage maize) on an oxisol with a slope of 0.08 m m-1. In each treatment TDR sensors were installed at three observation points in the middle of the terrace canal (distance between points: 4 m; considered to be repetitions) at the depths of 0.05, 0.10, 0.20, 0.40, 0.60 and 0.80 m. At the same depths, undisturbed soil samples were taken to determine soil density and soil water retention curve. TDR readings were made automatically and a rainfall gauge automatically monitored rainfall intensity. At the end of each rainfall event, soil deposition was measured at 14 locations in the terrace canal in each treatment. During the dry season (July-August), unsaturated hydraulic conductivity was determined at each repetition at the same depths by the instantaneous profile method. The results showed that agricultural management influenced water and soil deposition in the terrace canal and these affected surfaced sealing and infiltration capacity. It was concluded that the high variation usually obtained between repetitions of the hydraulic conductivity determinations makes the detection of small differences between flux densities difficult. Therefore, it showed to be impossible to use flux densities calculated by Darcy-Buckingham equation in the order to prove existence of different infiltration rates in level terraces. This conclusion was reinforced due to the highly variable surface conditions in the terrace canal. A methodology to measure water contents within the depositions in the canal should be developed to increase the precision of water storage estimation. Infiltration rates in the terrace canal cannot be estimated by storage variation alone, due to the important role of drainage and, possibly, ascension of water in the terrace hill. A correct estimate of the infiltration rate in the canal, necessary for its dimensioning, should combine a high number of repetitions with the measurement of water content within the layer of deposits over the terrace canal surface along time.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
17

Guidi, Sánchez José Javier. "De TÀRRACO a TERRACHONA. De la Tarragona visigoda a la medieval (segles VII-XII): els condicionants clàssics en la nova arquitectura feudal. Documentació arqueològica i fonts històriques d’un patrimoni monumental." Doctoral thesis, Universitat Rovira i Virgili, 2016. http://hdl.handle.net/10803/401579.

Full text
Abstract:
El nostre treball estudia i caracteritza la ciutat i territori de Tàrraco, la seva evolució donis de l’antiguitat tardana a l'edat mitjana. A partir de les fonts textuals àrabs i cristianes, però sobretot a partir de l'arqueologia, l'arquitectura i l'anàlisi del paisatge històric, establim trets de continuïtat, ruptura i transformació de les fórmules d'hàbitat trigo antigues fins a la consolidació del règim feudal. El cas de Tàrraco és especial; és l'única capital provincial romana d'Hispània que queda pràcticament deshabitada després de la conquesta islàmica dels anys 711-720. Els textos àrabs defineixen l'antiga ciutat romana com "balda", i l'arqueologia confirma aquest abandó per part de les elits i la població hispà visigoda. Disposem d'evidències d'un poblament del tipus rural radicalment llunyà de les formes urbanes del passat. Durant els segles VIII-XI d.C. la fisonomia de la ciutat romana i visigoda es va mantenir a grans trets. Aquesta "fotografia fixa" de Tàrraco constituiria la base sobre la qual els conqueridors feudals construirien la ciutat medieval, especialment a partir de la segona meitat del segle XII d.C. Durant els segles VIII-XII el territori adscrit a Tarragona constituirà una autèntica terra de frontera entre al-Andalús i el comtat de Barcelona. Però no es tractava d'un territori despoblat o terra de cap; la frontera estubo poblada i no va ser estàtica, variant els seus límits geogràfics i el seu estatus polític. En un complex procés històric, l'antic ager Tarraconensis és progressivament disgregat en diferents realitats locals, marcat per la presència d’al-Andalús a la franja oriental i un gradual avanç de les forces feudals del comtat de Barcelona.
Nuestro trabajo estudia y caracteriza la ciudad y territorio de Tàrraco, su evolución des de la antiguedad tardía a la edad media. A partir de las fuentes textuales árabes y cristianas, pero sobre todo a partir de la arqueología, la arquitectura y el análisis del paisaje histórico, establecemos rasgos de continuidad, ruptura y transformación de las fórmulas de hábitat tardo antiguas hasta la consolidación del régimen feudal. El caso de Tàrraco es especial; es la única capital provincial romana de Hispania que queda prácticamente deshabitada después de la conquista islámica de los años 711-720. Los textos árabes definen la antigua ciudad romana como "balda", y la arqueología confirma este abandono por parte de las élites y la población hispano visigoda. Disponemos de evidencias de un poblamiento del tipo rural radicalmente lejano de las formas urbanas del pasado. Durante los siglos VIII-XI despues de cristo la fisonomía de la ciudad romana y visigoda se mantuvo a grandes rasgos. Ésta "fotografía fija" de Tàrraco constituiría la base sobre la que los conquistadores feudales construirían la ciudad medieval, especialmente a partir de la segunda mitad del siglo XII d.C. Durante los siglos VIII-XII el territorio adscrito a Tarragona constituirá una auténtica tierra de frontera entre al-Andalus i el condado de Barcelona. Pero no se trataba de un territorio despoblado o tierra de ninguno; la frontera estubo poblada y no fue estática, variando sus límites geográficos y su estatus político. En un complejo proceso histórico, el antiguo ager Tarraconensis es progresivamente disgregado en distintas realidades locales, marcado por la presencia de al-Andalus en la franja oriental i un paulatino avance de las fuerzas feudales del condado de Barcelona.
Our work studies and characterized the city and territory of Tarraco, and evolution from late Antiquity to the middle ages. From the Arab and Christian textual sources, but mostly from archaeology, architecture and the historical landscape analysis, we establish traits of continuity, rupture and transformation of the old formulas of late habitat until the consolidation of the feudal system. The case of Tarraco is special; It is the only Roman provincial capital of Hispania which is virtually uninhabited after the Islamic conquest of the years 711-720. Arab texts define the ancient roman city as it "balda" (village), and archaeology confirms this abandonment by the elite and the hispanvisigoth population. We have evidence of a settlement of rural type radically far away from urban forms of the past. During the centuries VIII - XI a.d. The physiognomy of the Roman and Visigothic city remained broadly. This "photo sets" of Tarraco constitute the basis on which feudal conquistadors built the medieval town, especially from the second half of the 12th century AD. During the centuries VIII - XII the territory assigned to Tarragona will constitute a genuine frontier land between al - Andalus i the County of Barcelona. But it was not of a depopulated territory or land of none; the border was populated and not static, changing its geographic boundaries and their political status was. In a complex historical process, the ancient ager Tarraconensis is progressively disintegrated in different local realities, marked by the presence of al - Andalus in the Eastern Strip i a gradual advance of the feudal forces of the County of Barcelona.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
18

LaFevor, Matthew Cole. "Conservation engineering and agricultural terracing in Tlaxcala, Mexico." Thesis, 2014. http://hdl.handle.net/2152/24815.

Full text
Abstract:
This research examines the practice of hillslope terracing in the state of Tlaxcala, Mexico. It explores how one popular terrace form, zanja-bordo (ditch-and-border) terraces, is employed in two distinct, though sometimes related contexts: (1) producing crops (agriculture) and (2) protecting natural resources (conservation). It first traces the use of zanja-bordo terraces in traditional agriculture in the region, highlighting some of the major elements of their form and function, issues surrounding their antiquity, and their possible role in the landscape degradation so prevalent in the region today. Moving from this agricultural context, the dissertation next examines the role of zanja-bordo terraces in landscape restoration efforts in Tlaxcala. It demonstrates the key role that active and prolonged maintenance plays in long-term efforts to restore previously degraded farmland back to productive capacity. The dissertation then examines more broadly how government programs to promote zanja-bordo terracing in the region impact farmers, whose ancestors have been building zanja-bordo terraces for centuries. Findings from the collection, synthesis, analysis, and groundtruthing of written data on governmental terracing projects in the state reveal that while perhaps well intentioned, these programs did little to promote sustainable agricultural development or environmental conservation in the region. Finally, the dissertation moves above the 3,000-meter mark to examine the relatively recent phenomenon of high-elevation terracing in Mexico's national parks. Conceived as a means of erosion mitigation, water conservation, reforestation, and even fire suppression, government agencies now construct zanja-bordo terraces throughout the understory of many of Mexico's subalpine forests. A case study of the la Malinche (Malintzi or Matlalcueyatl) National Protected Area illustrates some of the difficulties in examining each of the claimed benefits of terracing in these environments. Whether for agriculture or restoration, as a techno-developmental strategy, or as a tool for soil and water conservation, zanja-bordo terraces are shown to be an adaptable and effective hillslope management technology. This dissertation demonstrates, however, that successful adaptation and implementation of zanja-bordo technologies into different contexts largely depends on the effective planning, monitoring, and maintenance of terrace structures and processes. Ultimately, the sustainability of zanja-bordo terracing relates more to issues of contextualization and human motivation than to questions of technological innovation.
text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
19

Batata, Maria Helena Henriques. "A escultura barroca em terracota de Santarém." Master's thesis, 2012. http://hdl.handle.net/10451/12195.

Full text
Abstract:
Tese de mestrado, Arte, Património e Teoria do Restauro, Universidade de Lisboa, Faculdade de Letras, 2014
Em consequência da detecção de um importante espólio em terracota barroco, na vila barroca de Santarém, decidiu fazer-se o seu inventário, dado que este importante acervo pouco está referenciado e quase nada estudado. Após uma delineação do contexto histórico e artístico do País e da vila, para que haja um melhor entendimento do fenómeno, as imagens foram analisadas de acordo com as técnicas utilizadas, a filiação autoral, a cronologia e a proveniência. São apresentadas, no final, as quinze fichas resultantes do processo de inventário. Através deste olhar plural sobre as peças chegou-se às conclusões possíveis, observando-se, mais uma vez, a importância que o pólo urbano em causa sempre teve no panorama da história de arte nacional. Destaca-se, para a produção em terracota, o papel da Companhia de Jesus e dos Frades Trinos, no âmbito das instituições e nomes como Frei Afonso da Piedade, Frei Francisco da Piedade, Frei Manuel Teixeira e Frei Inácio da Piedade e Vasconcellos, no papel dos indivíduos que notabilizaram esta forma de arte em Santarém. Vasconcellos foi, em Portugal, o único tratadista da época a debruçar-se sobre as técnicas de fabrico de escultura agigantada em terracota (1733). É referido também o trabalho de João da Cunha, pintor, que é responsável pela policromia da imagem de Nossa Senhora da Piedade, localizada na Ermida com o mesmo nome. Embora o tema da escultura em terracota já tenha sido abordado e desenvolvido por autores como Diogo de Macedo e, mais recentemente, Carlos Moura, pretende-se com este trabalho abrir caminho para mais investigação, sobretudo relativa ao caso de Santarém.
Abstract: As a consequence of the detection of an important baroque terracotta sculpture asset in Santarém, it was decided that an inventory should be done, since this collection is little known and it has barely been studied. After tracing the historical and artistic context of Portugal and Santarém, so that one can better understand the phenomenon, the sculptures were analysed according to the techniques used, their authors, their chronology and their provenance. As a final chapter, the fifteen charts that resulted from this inventory are presented. Through this plural overview of the collection all the possible conclusions were made and it became visible, once again, the importance of Santarém within Portugal’s Art History. It excels the role of the Jesuits and Trinitarians, within all the institutions evolved, and Frei Afonso da Piedade, Frei Francisco da Piedade, Frei Manuel Teixeira e Frei Inácio da Piedade e Vasconcellos as the artists that made this form of art remarkable in the city. Vasconcellos was, in Portugal, the only treatise that wrote about the techniques associated with terracotta sculptures production. The work of João da Cunha, painter, is also mentioned, since he is responsible for decorating the image of Nossa Senhora da Piedade, located in the hermitage with the same name. Although this subject has already been explored by authors has Diogo de Macedo and, more recently, Carlos Moura, it’s our aim that a new road for investigating the terracotta sculptures production in Santarém is created.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
20

"Geomorphic effectiveness of marsh terracing as a coastal restoration technique in southern Louisiana." Tulane University, 2020.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
21

Treacy, John Michael. "The fields of Coporaque agricultural terracing and water management in the Colca Valley, Arequipa /." 1989. http://catalog.hathitrust.org/api/volumes/oclc/21105639.html.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
22

Strock, Jeffrey S. "Nitrate and water under terraced dryland wheat production in Oregon." Thesis, 1995. http://hdl.handle.net/1957/35093.

Full text
Abstract:
Dry land agriculture using summer fallow is a common crop production practice in the Columbia Plateau region of eastern Oregon. Farmed-over level terraces are used to control surface water runoff and soil erosion. More than 70 percent of the average annual precipitation around Pendleton, Oregon (350 - 400 mm) falls as low intensity, long duration rainfall from September to March. Wetter soil zones typically occur above and below the terrace. These areas have a higher potential for crop production as well as for movement of chemicals to ground water and to surface water where seepage occurs. The extra nitrogen or water that could accumulate in these areas needs to be considered in managing these areas. The first objective of this study was to measure the distribution of nitrate nitrogen (NO���-N) and water in relation to farmed-over level terraces, and infer potential solute flow patterns from changes in the measured distributions over time. The second objective was to make recommendations regarding management practices required for specific field locations to maximize crop production and minimize negative impacts on groundwater quality. Results indicate NO������ concentrations following harvest were < 4 mg kg����� of soil. Equivalent to soil solution concentrations between 27 and 20 mg L����� at 15 and 20 percent volumetric water content, respectively. Limited deep percolation of NO������ occurred below the root zone between harvest and planting. The NO������ concentrations below the root zone were < 1 to 15 mg kg����� following the summer fallow period. In August 1993, evidence exists that shows N applied fertilizer moved out of the surface 0.3 m and deeper into the profile. The redistribution of NO������ in the terrace channels of transects 1 and 2 strongly support this. Soil profiles that contain high residual concentrations of NO���-N during the fallow period increase the potential for NO���-N leaching below the root zone. Unusually heavy precipitation during normally dry periods or above normal winter precipitation increases the potential for NO���-N leaching below the root zone.
Graduation date: 1995
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
23

Mariano, Sara Catarina de Almeida. "Estudo e intervenção de esculturas em terracota policromada da Casa-Museu José Régio, em Portalegre." Master's thesis, 2014. http://hdl.handle.net/10400.26/8278.

Full text
Abstract:
Este trabalho teve como objectivos o estudo das características formais e de produção e o estudo composicional da terracota e policromia de um conjunto de esculturas em terracota policromada provenientes da Casa-Museu José Régio em Portalegre, com vista à definição de um conjunto de características identitárias dos designados “Barros de Portalegre”. Para além disso propôs-se o levantamento do estado de conservação, a definição de metodologias de intervenção e respectivo tratamento de conservação e/ou restauro. Para tal reuniram-se um conjunto de seis esculturas, representativas dos “Barros de Portalegre”, fazendo-se o seu estudo histórico, artístico e iconográfico, a caracterização material e identificando-se as intervenções de conservação e restauro existentes. Depois de estabelecida a metodologia de intervenção para cada escultura procedeu-se à sua intervenção. Este estudo demonstrou que as esculturas foram recolhidas originalmente por toda a região de Portalegre. As análises estratigráficas comprovaram a existência de duas ou mais camadas de policromia na maioria das esculturas. Os resultados da análise DRX apontam para uma temperatura de cozedura não superior a 900º C.
Instituto Politécnico de Tomar. Escolar Superior de Tecnologia de Tomar
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
24

Rodrigues, Carina Ribeiro. "Estudo e intervenção de esculturas em madeira e terracota policromadas pertencentes à Casa Muesu José Régio - Portalegre." Master's thesis, 2019. http://hdl.handle.net/10400.26/31454.

Full text
Abstract:
Este relatório, apresenta o estudo e a intervenção de conservação e restauro realizado em quatro esculturas pertencentes à Casa Museu José Régio. Realizado no âmbito do estágio curricular de Mestrado em Conservação e Restauro na área de escultura, do Instituto Politécnico de Tomar. Este expõe o estudo a nível histórico, iconográfico e material realizado sobre as quatro esculturas selecionadas, uma Santa Rita de Cássia e um busto relicário de Santa Isabel de Portugal em terracota policromada e dourada e uma Nossa Senhora da Piedade e uma Virgem de mãos postas em madeira policromada e dourada, assim como o seu diagnóstico e a intervenção realizada. Conseguiu-se elaborar o estudo a nível artístico e iconográfico, material e técnico através dos exames e análises executados, podendo observar-se a semelhança em termos dos materiais empregues nomeadamente na camada de preparação. No entanto não foi possível obter os resultados do exame de Difractometria de raio X o que não permitiu a comparação do suporte de terracota com outras peças já estudadas e intervencionadas. Foi ainda possível perceber que o tipo de danos e patologias se assemelhavam nas esculturas com suportes iguais, podendo associá-los ao ambiente em que se inserem, sendo este um ponto de elevada consideração no momento de conclusão do trabalho
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
25

Paba, Francesca. "Intervenção de duas esculturas em terracota policromada da Casa-Museu José Régio (Portalegre) e de uma escultura em madeira policromada do Museu de Aveiro." Master's thesis, 2014. http://hdl.handle.net/10400.26/28751.

Full text
Abstract:
Ficheiros não abrem
O relatório que se apresenta pretende descrever todos os processos de estudo e intervenção efetuados no âmbito do estágio curricular, para aquisição do título de Mestre em Conservação e Restauro. O estágio foi dividido em duas fases distintas e tem com objetivo principal abordar a problemática da conservação e restauro de obras de arte sacra musealizadas, através do estudo e intervenção de peças provenientes de dois museus diferentes – a Casa-Museu José Régio, em Portalegre, e o Museu de Aveiro. A primeira fase do estágio compreendeu três meses e teve lugar no Laboratório de Conservação e Restauro de Materiais Cerâmicos, no Instituto Politécnico de Tomar onde foram estudadas e intervencionadas duas esculturas em terracota policromada, pertencentes ao grupo escultório “barros de Portalegre” provenientes da Casa-Museu José Régio, em Portalegre. A segunda fase do estágio teve uma duração de seis meses e decorreu no Laboratório José Figueiredo, DGPC, em Lisboa, onde foi efetuado o estudo e intervencionada a escultura “S. José” (séc. XVII), pertencente ao Museu de Aveiro. Pretende-se, com o conhecimento da história das esculturas, dos materiais que as compõem e das técnicas de execução, compreender o estado de conservação, de forma a elaborar uma proposta de intervenção para cada peça e responder às problemáticas especificas que surgiram no curso do estudo e intervenção de cada escultura
Instituto Politécnico de Tomar
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
We offer discounts on all premium plans for authors whose works are included in thematic literature selections. Contact us to get a unique promo code!

To the bibliography