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Journal articles on the topic 'Terapia specifica'

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LaSala, Michael C. "Vecchie mappe, nuovi territori: la terapia familiare con coppie gay e lesbiche." TERAPIA FAMILIARE, no. 98 (May 2012): 5–19. http://dx.doi.org/10.3280/tf2012-098001.

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Abstract:
I modelli di terapia familiare spesso non riflettono le realtŕ e i desideri di molte coppie gay e lesbiche. Spetta ai terapeuti che lavorano con questa popolazione decidere se applicare questi modelli cosě come sono, rifiutarli o tentare di modificarli nel corso del lavoro con i loro clienti. Questo articolo, utilizzando risultati di ricerca e casi clinici che descrivono i confini intergenerazionali delle coppie gay e lesbiche e le relazioni non monogame degli omosessuali, vuole illustrare come i terapeuti possano adattare i modelli di terapia familiare per soddisfare i bisogni e le preferenze della specifica popolazione costituita dai loro clienti
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Betterle, Corrado, and Fabio Presotto. "Terapia con interferoni e autoimmunità organo-specifica: quali rischi e come gestire il paziente." L'Endocrinologo 11, no. 5 (October 2010): 198–206. http://dx.doi.org/10.1007/bf03344741.

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Chiaramonte, I., G. Pero, R. Tropea, M. Fricia, P. Mancuso, P. Di Gregorio, and P. Tranchida. "Aspetti neuroradiologici in due casi di encefalite erpetica HSV-1 in età pediatrica." Rivista di Neuroradiologia 9, no. 6 (December 1996): 659–62. http://dx.doi.org/10.1177/197140099600900605.

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Abstract:
Nella encefalite erpetica tipo I (HSV-1) in età pediatrica il contributo delle indagini diagnostiche neuroradiologiche quali la TC e la RM, i progressi delle conoscenze cliniche e virologiche, consentono di valutare precocemente le lesioni cerebrali nella fase acuta della malattia, permettendo rapidamente l'inizio di una terapia antivirale specifica e limitando pertanto le indicazioni alla biopsia cerebrale, ancor oggi unico mezzo capace di porre una diagnosi certa.
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Galderisi, C., A. Cecilia, M. Tomaselli, P. Arcieri, L. Di Lullo, and P. Polito. "Quadro severo di mieloma multiplo e insufficienza renale trattato con successo con bortezomib e desametasone." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 22, no. 4 (January 31, 2018): 11–14. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2010.1237.

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Abstract:
Il trattamento delle malattie mieloproliferative richiede sempre più frequentemente il coinvolgimento della figura del nefrologo nella gestione terapeutica. Il nefrologo è chiamato a mettere in atto una serie di provvedimenti terapeutici che mirino a correggere fattori precipitanti la funzionalità renale. Mostreremo un caso emblematico di gestione ematologica e nefrologica di un caso di mieloma multiplo di tipo micromolecolare con severa compromissione renale trattato con successo con associazione di Velcade e desametasone in 8 cicli in un periodo di 6 mesi. In questo periodo il paziente è stato supportato con terapia medica e infusionale per mantenere un'adeguata idratazione, una costante alcalinizzazione delle urine, buoni livelli di albuminemia, calcemia e uricemia senza ricorrere a trattamento dialitico sostitutivo. Non viene mai sospeso il trattamento chemioterapico e gli effetti tossici più importanti vengono monitorati e trattati con terapia specifica senza mai ridurre il dosaggio del chemioterapico. Si ottiene un progressivo recupero della funzione renale oltre a una remissione della malattia di base.
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Berardi, Elisabetta. "Tra regressione e sublimazione: fusionalità, bellezza e manutenzione dei confini." PSICOTERAPIA PSICOANALITICA, no. 2 (November 2022): 152–62. http://dx.doi.org/10.3280/psp2022-002010.

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Abstract:
Il lavoro si propone di portare l'attenzione sulle connessioni fra fenomeni di regressione e fenomeni di sublimazione all'interno dell'esperienza clinica della psicoterapia psicoanalitica. Attraverso varie teorizzazioni si riflette sulla terapia analitica intesa come un processo che si muove fra luoghi della mente caratterizzati da indistinzione, linguaggio primario, memorie sensoriali e aree più differenziate, dove domina la rappresentazione, il tempo lineare, la narra-zione, un tipo di pensiero secondario. Si riflette su come questo andamento oscillatorio non sia un limite o un sintomo, né della persona né del suo percorso terapeutico, ma possa esserne l'aspetto vitale e creati-vo, che da luogo ad autentiche e soggettive trasformazioni e creazioni. La terapia stessa, intesa in questo modo, viene rapportata ad un'esperienza estetica dove il bello e il vero sono intesi innanzitutto come qualcosa di profondamente originale e soggettivo, proveniente dal nucleo originario della mente specifica nell'incontro con il terapeuta. La stessa relazione analitica diventa una relazione che può e deve attraversare momenti di fusionalità sana.
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Pavia, Luisa Sternfeld. "Notizia Dell'ultima Ora: Disponibile Anche in Italia L'unica Terapia Specifica Per il Rene Policistico Autosomico Dominante (ADPKD)." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 29, no. 3 (September 28, 2017): 225–26. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2017.668.

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Pavia, Luisa Sternfeld. "Notizia Dell'ultima Ora: Disponibile Anche in Italia L'unica Terapia Specifica Per il Rene Policistico Autosomico Dominante (ADPKD)." Giornale di Tecniche Nefrologiche e Dialitiche 29, no. 3 (July 2017): 225–26. http://dx.doi.org/10.5301/gtnd.2017.17534.

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Eiguer, Alberto. "La crisi della coppia: tre ipotesi teorico-cliniche alternative." INTERAZIONI, no. 2 (July 2010): 11–23. http://dx.doi.org/10.3280/int2010-002002.

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Abstract:
La crisi della coppia: tre ipotesi teorico-cliniche alternative, di Alberto Eiguer. L'autore studia in questo testo tre ipotesi che privilegiano l'idea di novitŕ: 1) la psiche della coppia non č il prodotto esclusivo della psiche individuale dei partner, bensě la creazione di un processo psichico specifico; 2) la crisi della coppia č animata da funzionamenti originali perché non si potrebbe spiegarla con la sua strutturazione abituale; 3) č specifica rispetto alle altre crisi: č l'espressione di conflitti aperti aspri e manifesti che mettono in gioco la differenza tra i generi. Pertanto, l'autore ricorda i concetti teorici sulla teorica della crisi e le manifestazioni di quest'ultima quando colpisce la coppia. Nonostante corroda profondamente la coppia, questa puň uscirne rafforzata dalla prova. La crisi svela le faglie del riconoscimento dell'altro nella sua alteritŕ. L'esempio di terapia psicanalitica di coppia permette di illustrare queste idee.
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Forcellini, Silvia, Mariangela Annaloro, Alessia Bortot, Giorgia Russo, and Yuri Battaglia. "Lupus eritematoso sistemico all'esordio complicato da un severo coinvolgimento multiorgano." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 25, no. 2 (July 6, 2013): 112–16. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2013.1019.

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Abstract:
Il Lupus Eritematoso Sistemico (LES) è una connettivite autoimmune sistemica che coinvolge più frequentemente la cute e il sistema muscolo-scheletrico e articolare. Quadri di LES “grave” all'esordio possono presentarsi con manifestazioni cliniche aspecifiche ed evolvere rapidamente verso l'insufficienza multiorgano. Abbiamo riportato il caso di un paziente affetto da LES sistemico, non precedentemente diagnosticato, esordito con sintomatologia gastrointestinale e iperpiressia. I dati di laboratorio all'ingresso segnalavano insufficienza renale acuta, proteinuria ed emoglobinuria. L'evoluzione rapida e infausta verso l'insufficienza multiorgano e l'exitus (venti giorni) sottolineano l'importanza di riconoscere tempestivamente segni clinici e di laboratorio suggestivi per LES “grave”, in modo da avviare il più precocemente possibile una terapia immunosoppressiva specifica.
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Russo, Gaspare Elios, Tania Gnerre Musto, Massimo Testorio, Anna Rita D’Angelo, Silvia Lai, Barbara Borzacca, Augusto Morgia, et al. "Il consenso informato in aferesi: il punto di vista del nefrologo." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 25, no. 4_suppl (July 30, 2013): S61—S64. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2013.1094.

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Abstract:
L'aferesi ha conosciuto nel tempo, per evoluzione dei materiali d'uso, diversificazione delle tecniche e possibilità di impiego clinico, un progresso tale da rappresentare un presidio terapeutico complesso che richiede specifiche conoscenze e competenze. In Europa, questa attività clinica è stata gestita in maniera poco attenta, tanto che, a oggi, non si riconoscono specifici ambiti di impiego né settori di utenza. Per tale motivo, nel 1993, si è costituito, in seno alla Società Italiana di Nefrologia, il Grappo di Studio dell'aferesi terapeutica. Infatti, in assenza di una specifica o univoca indicazione terapeutica, si rende necessario l'approccio multidisciplinare, che dovrà approdare alla redazione di Linee Guida condivise e a idonei marker di appropriatezza e di efficacia della terapia. Il consenso informato, espressione della volontà del cittadino malato che autorizza il medico a compiere uno specifico trattamento medico-chirurgico, acquisisce un ruolo fondamentale anche nell'ambito dell'aferesi terapeutica. Il medico non ha il “diritto di curare”, ma solo la “potestà” e la “facoltà” di curare su richiesta del paziente, al di fuori dei casi di emergenza. Pertanto, il consenso non è solamente un obbligo deontologico-contrattuale ma l'atto che legittima il trattamento per ogni singolo paziente. Quindi, suggeriamo un percorso standard per l'acquisizione del consenso nell'ambito dell'aferesi.
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Villani, Maria Rosaria, Bruno Caccianotti, Giovanni Barone, and Matteo Giordano. "Eradicazione possibile dell'epatite HCV negli utenti che afferiscono al Ser.D: esperienza di collaborazione tra un Ser.D della Provincia di Foggia e l'U.O.C. Malattie Infettive Policlinico Riuniti di Foggia." MISSION, no. 56 (January 2022): 63–70. http://dx.doi.org/10.3280/mis56-2020oa12631.

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Abstract:
L'eradicazione dell'Epatite HCV negli utenti che afferiscono ai Ser.D dovrebbe essere incoraggiata non solo rispetto alla cura di tali pazienti ma anche per la salute globale, rappresentando oggi il principale serbatoio di infezione nei paesi industrializzati. Le esperienze sul campo e le evidenze scientifiche stanno cercando di individuare gli elementi essenziali al fine di facilitare l'accesso alle cure per la presa in carico del consumatore di sostanze con HCV. L'utilizzo dei nuovi farmaci, i DAA (antivirale ad azione diretta), in grado di curare oltre il 95% delle persone con infezione cronica da HCV, è certamente un elemento incoraggiante per il limitato tempo di cura e per gli scarsi effetti collaterali, ma l'arruolamento dei consumatori di sostanze è ancora difficile. Nel Ser.D. della provincia di Foggia è in corso una collaborazione con l'U.O.C. Malattie Infettive Policlinico Riuniti di Foggia. L'utilità di tale protocollo risiede nella sua capacità di integrare le attività svolte all'interno del Servizio per le dipendenze con quelle del Centro di cura Malattie Infettive, al quale spetta il compito di completare la diagnosi iniziale fatta dal Ser.D.e, prescrivere ai pazienti la terapia specifica. Spetta al Ser.D lo screening virologico completo, la diagnosi di attività di malattia epatica, il monitoraggio tramite esami laboratoristici in corso di terapia nonché la supervisione dell'assunzione della terapia affidata. L'esperienza fin qui svolta ha portato ai seguenti risultati: l'attività della malattia della dipendenza non ha rappresentato un fattore di non aderenza al trattamento né di non inclusione al trattamento stesso; i dipendenti afferenti al servizio risultati positivi agli Ab-HCV e con HCV-RNA positivo sono tutti dipendenti da sostanze stupefacenti con uso attivo o pregresso per via iniettiva, anche i due alcolisti positivi erano entrambi ex drug abuser; gli effetti collaterali registrati non sono risultati tali da determinare l'interruzione del trattamento antivirale in corso, eccetto per un paziente in cui è emerso una psoriasi e, comunque, quelli registrati sono legati alla terapia con interferone e ribavirina; la permanenza al servizio rappresenta un fattore protettivo non solo per la cura della dipendenza ma anche per la cura delle patologie correlate alla dipendenza, infatti ben il 72,3% di coloro che non hanno fatto il prelievo HCV-RNA aveva interrotto il trattamento per la cura della dipendenza; la percentuale di persi durante il trattamento è stata del 3,7%; rispetto alla patologia della dipendenza il 16,7% presentavano attività di malattia con positività alle sostanze stupefacenti, ma ciò non ha costituito né motivo di esclusione né d'interruzione della terapia antivirale. Il follow-up al 31 maggio 2021, post SVR-12, è stato caratterizzato da nessuna recidiva né reinfezione.
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Pedicelli, A., C. Distasi, C. Settecasi, G. M. Dilella, C. Colosimo, and M. Rollo. "Studio Eco-Color-Doppler transcranico (ECD TC) degli aneurismi cerebrali." Rivista di Neuroradiologia 13, no. 2 (April 2000): 191–96. http://dx.doi.org/10.1177/197140090001300205.

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Abstract:
Verificare le possibilità dell'ECD-TC nella valutazione degli aneurismi cerebrali, a confronto con i dati ottenuti con l'angiografia. Sono stati studiati 12 pazienti con aneurisma cerebrale a distanza di 1–8 giorni da emorragia subaracnoidea. Lo studio è stato condotto in color-doppler, in power-doppler ed in 2 casi anche con mdc ecografico, impiegando sonda transcranica settoriale da 2,5 MHz; la diagnosi era già stata ottenuta con angiografia selettiva. In tutti i pazienti si è ottenuta una soddisfacente visualizzazione dell'aneurisma e dei suoi rapporti con l'arteria parente. I dati dimensionali degli aneurismi sono sempre stati in accordo con quelli angiografici, mentre è stata rilevata discordanza dei dati morfologici in 4 casi. In 6 pazienti è stato possibile visualizzare correttamente l'inflow e l'outflow ed eseguire l'analisi spettrale del flusso intra-aneurismatico. I dati ottenuti, in accordo con quelli della letteratura, fanno ritenere l'ECD-TC metodica altamente specifica ma poco sensibile; la sensibilità aumenta con l'uso del mdc ecografico. Il lavoro fa intravedere prospettive di studio ECD nel controllo dopo terapia chirurgica o endovascolare.
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Cavalli, A., and G. Pontoriero. "Qualità della vita dei pazienti emodializzati alla luce dello studio DOPPS." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 23, no. 4 (January 24, 2018): 60–65. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2011.1503.

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Abstract:
Il DOPPS (Dialysis Outcomes and Practice Patterns Study) - ampio studio internazionale, prospettico, osservazionale – è iniziato nel 1996 per raccogliere i dati di un vasto campione di pazienti emodializzati con l'obiettivo di migliorare la terapia, la pratica dialitica ed ovviamente la loro qualità di vita. Lo studio DOPPS ha mostrato come i pazienti emodializzati presentino una qualità di vita molto inferiore rispetto ai soggetti di pari età, in tutte le sue diverse componenti (fisica, mentale e legata alla malattia renale cronica), oltre che una maggior prevalenza di sintomatologia depressiva. È inoltre emerso come alcuni fattori socioeconomici (tra cui la disoccupazione, un ridotto livello di formazione, uno scarso supporto sociale familiare e di staff dialitico) e medici (quali l'utilizzo di un catetere venoso centrale, bassi livelli di emoglobina ed albumina, una scarsa qualità del sonno) siano associati a una più bassa qualità della vita. Il DOPPS ha messo in evidenza l'associazione tra più bassi indici di qualità della vita e peggiori outcome clinici, in termini di ospedalizzazione e mortalità, permettendo pertanto di individuare i soggetti “più fragili” dal punto di vista fisico, sociale e clinico su cui intervenire in maniera specifica. Oggigiorno il DOPPS rappresenta, anche nel campo della valutazione della qualità della vita, un importante riferimento scientifico, che dimostra come uno studio osservazionale, eseguito in accordo ad adeguati criteri metodologici, possa diventare uno strumento informativo, credibile e capace di suggerire nuove ipotesi da testare in successivi studi clinici controllati.
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Carbonari, L., F. Galli, and L. Tazza. "Team dell'accesso vascolare: modelli organizzativi." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 24, no. 1 (January 24, 2018): 2–8. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2012.1105.

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Abstract:
Il nefrologo, che si confronta con tutti i problemi inerenti all'insufficienza renale, è anche da sempre principale gestore della terapia emodialitica. Per tale motivo tocca al nefrologo, in prima istanza, occuparsi dell'accesso vascolare disponendone l'allestimento, la sorveglianza e la manutenzione a garanzia della possibilità di effettuare il trattamento sostitutivo. Rispetto a quanto avviene in altri paesi, in Italia l'attività dell'accesso non è ad oggi standardizzata né strutturata; ciascun centro dialisi si organizza in funzione delle capacità dei nefrologi ivi operanti e delle collaborazioni di altri specialisti presenti nell'ospedale, spesso senza un percorso strutturato e con modalità di intervento per lo più fondate sulla disponibilità personale e sul volontarismo. Partendo dalla storia dell'accesso vascolare in Italia, abbiamo individuato tre tipologie organizzative che correlano, da un lato, con il contesto storico in cui sono sorte e, dall'altro, con il progresso, in termini di dispositivi medici e competenze specialistiche, che ha via via modificato i comportamenti. Il modello organizzativo “primordiale” vede il nefrologo confezionare e correggere personalmente gli accessi disponibili in quell'epoca. Nel modello polispecialistico, che nasce successivamente, il nefrologo inizia a delegare ad alti specialisti, più competenti sul versante tecnico, singole fasi del lavoro; resta colui che inizia il percorso e detta i tempi ma perde, talora, il controllo della gestione complessiva. Nel modello strutturale integrato, ideale ma non ancora integralmente realizzabile, il chirurgo dedicato all'accesso dialitico ed il radiologo interventista interagiscono da vicino con il nefrologo, che funge da regista, coordinatore e amministratore di tutto il processo di gestione dell'accesso vascolare. La formazione culturale specifica e necessaria e la conoscenza del programma terapeutico complessivo sono condivise dal team dell'accesso. In tale modello integrato dovrebbero essere trovate soluzioni perché anche la responsabilità professionale ed il rimborso amministrativo risultino bene “integrate” tra i vari specialisti ed operatori sanitari che partecipano all'attività. Il rimborso a D.R.G. com'è attualmente regolato presenta incongruenze e può produrre effetti contrari alla migliore cura del paziente. Le Aziende ospedaliere attualmente non riservano all'accesso vascolare, parte irrinunciabile della terapia dialitica, l'attenzione necessaria e non comprendono come una corretta gestione del problema, fondata su percorsi organizzati, migliori la qualità di vita del paziente e contenga il costo assistenziale della dialisi. La gestione complessiva dell'accesso vascolare dialitico non può più fondarsi, attualmente, solo sulla “buona volontà” del nefrologo dializzatore, ma richiede regole strutturali. Pertanto andrebbero definite le motivazioni professionali mediante l'attribuzione di precisi compiti, con lo scopo di meglio identificare e minimizzare il “rischio organizzativo”. L'individuazione di meccanismi economico-organizzativi-normativi che privilegino anzitutto l'ottenimento del risultato e, a seguire, che premino il lavoro di tutta la squadra che l'ha generato è la condizione prima per creare il modello integrato. è più che mai tempo che l'accesso vascolare entri a pieno titolo nel sistema qualità della dialisi e per farlo, a nostro avviso, il modello organizzativo integrato è l'unica soluzione possibile.
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Trajanović, Nikola. "Dual orexin receptor antagonist in treatment of insomnia." Engrami 42, no. 2 (2020): 57–68. http://dx.doi.org/10.5937/engrami41-29093.

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Abstract:
A novel group of medications, dual orexin receptor antagonists, emerged as a competent group that challenges current first-line hypnotics. They have relatively infrequent and mostly well-tolerated side effects, primarily in the form of residual somnolence, fatigue and nightmares/disturbing dreams. The advantage over conventional hypnotics stems from the specifics of their target receptors, which translates into lack of tolerance after long term use and good safety profile. They are particularly favoured in some specific populations, including the elderly. Ongoing and future studies are set to explore their effect on selected conditions, such as addiction and psychiatric disorders, dementias, perimenopausal condition and circadian rhythm disorders, to name a few.
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SERBAN, Ioana, and Andreea HATHAZI. "The SLT specificity in multiple disabilities: personalized strategies and resources." Revista Română de Terapia Tulburărilor de Limbaj şi Comunicare VIII, no. 1 (March 31, 2022): 69–77. http://dx.doi.org/10.26744/rrttlc.2022.8.1.08.

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Abstract:
Students with multiple disabilities may present many challenges regarding their development in areas such as cognition, language and communication, social interaction, emotional abilities, literacy, or behaviour. The speech and language therapist is a member of the multidisciplinary team which assesses, plans, and implements specific intervention programs for children with multiple disabilities. Most of these children are strongly dependent on their parents, teachers, or therapists for every activity they carry out through the day. Depending on their communication behaviour or patterns with a certain partner, children with multiple disabilities require individualized and/or personalized programmes of communication which may include specific strategies. This paper will present the differences between individualised and personalized approaches and will propose a reflective-based tool for assessment and intervention centred on developing communication abilities for children with multiple disabilities.
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G. Lazar, Susan. "Il ruolo della terapia psicodinamica e gli ostacoli alla sua diffusione." PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE, no. 4 (December 2021): 605–22. http://dx.doi.org/10.3280/pu2021-004004.

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Abstract:
Dalle ricerche emerge che la terapia psicodinamica è efficace in modo specifico per pazienti con disturbi di personalità, disturbi cronici d'ansia e depressivi e anche disturbi cronici complessi. Inoltre, la frequenza settimanale e la durata della terapia hanno effetti positivi indipendenti tra loro. Uno degli ostacoli alla diffusione della terapia psicodinamica è il fatto che vengono preferiti i trattamenti brevi, in particolar modo la terapia cognitivo-comportamentale (CBT), considerata spesso il gold standard (cioè la terapia migliore che ci sia) nonostante i problemi che sono stati rilevati nelle metodologie delle ricerche sperimentali, nella validità dei risultati in suo favore, nella generalizzabilità dei risultati e nei metodi diagnostici utilizzati. Un altro ostacolo all'erogazione della terapia psicodinamica risiede nei protocolli delle compagnie assicurative vigenti in molti Paesi, che guardano al contenimento dei costi anziché fornire ai pazienti un trattamento ottimale; negli Stati Uniti, ad esempio, tradiscono il mandato del Mental Health Parity Act, la legge che obbliga che i limiti massimi di copertura assicurativa per i disturbi mentali non seguano criteri diversi da quelli per i trattamenti ottimali dei problemi medici o chirurgici.
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Carmo, Gabriela Pereira do, Janaína Santos Nascimento, Thainá Rodrigues de Melo dos Santos, and Patricia Santos de Oliveira Coelho. "Intervenções terapêutico-ocupacionais para pacientes com COVID-19 na UTI/Therapeutic-occupational interventions for patients with COVID-19 in ICU." Revista Interinstitucional Brasileira de Terapia Ocupacional - REVISBRATO 4, no. 3 (May 15, 2020): 397–415. http://dx.doi.org/10.47222/2526-3544.rbto33997.

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Abstract:
Trata-se das contribuições da Terapia Ocupacional ao enfrentamento da COVID-19 em pacientes no contexto de Unidade de Terapia Intensiva. Este artigo faz parte do suplemento da Revisbrato, a fim de possibilitar subsídios técnico-científicos para terapeutas ocupacionais em situação de crise pandêmica. Foram selecionados procedimentos específicos da terapia ocupacional, a partir das experiências no serviço de terapia ocupacional do Hospital Universitário Clementino Fraga Filho da Universidade Federal do Rio de Janeiro, junto com as contribuições da terapia ocupacional na cidade de Sâo Paulo.AbstractThese are the contributions of Occupational Therapy to coping with COVID-19 in patients in the context of the Intensive Care Unit. This article is part of the Revisbrato supplement, in order to provide technical-scientific support for occupational therapists in situations of pandemic crisis. Specific occupational therapy procedures were selected, based on experiences in the occupational therapy service at Hospital Universitário Clementino Fraga Filho, Federal University of Rio de Janeiro, together with contributions from occupational therapy in the city of São Paulo.Key words: Occupational therapy, ICU, Coronavirus infection.ResumenEstas son las contribuciones de la terapia ocupacional para hacer frente a COVID-19 en pacientes en el contexto de la Unidad de Terapia Intensiva. Este artículo es parte del suplemento Revisbrato, con el fin de proporcionar apoyo técnico-científico para terapeutas ocupacionales en situaciones de crisis pandémica. Se seleccionaron procedimientos específicos de terapia ocupacional, basados en experiencias en el servicio de terapia ocupacional del Hospital Universitário Clementino Fraga Filho de la Universidad Federal de Río de Janeiro, junto con las contribuciones de la terapia ocupacional en la ciudad de São Paulo.Palabras clave: Terapia ocupacional, UCI, infección por Coronavirus.
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OBILIŞTEANU, Gabriela C., Alexandru MATEI, Loredana MANOLESCU, Viviana DRAGODAN, Ruxandra ULMEANU, and Florin D. MIHĂLŢAN. "Updated therapies in bronchiectasis." Romanian Journal of Medical Practice 12, no. 2 (June 30, 2017): 91–96. http://dx.doi.org/10.37897/rjmp.2017.2.6.

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Abstract:
Objective. The aim of this study is to evaluate the constantly updated and integrated treatment strategies for the improvement and the cure of bronchiectasis, with a beneficial effect on the quality of life of patients diagnosed with this disease. Material and method. The retrospective study (december 17th 2014 – june 2nd 2015), was conducted on 89 patients hospitalised in the Pneumophtysiology Institute "Marius Nasta" in Bucharest, with the confirmed clinical diagnosis of non cystic fibrosis bronchiectasis. From the clinical observation charts of the patients included in the study, we evaluated the treatment strategies applied for each patient in correlation with the confirmed clinical diagnosis. The therapies applied included antimicrobial, mucolytic, bronchodilator, corticosteroid, immunotherapy treatment, pulmonary rehabilitation, treatment of associated disease (ORL and gastro-oesophageal reflux), hygiene diet and antidepressant treatment. Results. The microbial etiology identified in the sputum (17,97%) consisted of Haemophilus influenzae, Staphylococcus aureus, Streptococcus pneumoniae, Klebsiella pneumoniae, Haemophilus parainfluenzae, Streptococcus pyogenes and Candida albicans, 82,03% of the cases presented non-specific (normal) flora. The associated therapy of antibiotic treatment (cephalosporin + fluoroquinolone) + mucolytic agent (erdosteine) + corticosteroid & β adrenergic agonist + anticolinergic agent + nonsteroid anti-inflammatory + anti-influenza vaccination + immunotherapy was the most efficient and the most used first-intention therapeutic association (35/39,32%). All the patients were discharged with improved bronchiectatic status. Discussions. The present study, with multiple date regarding the treatment of the acute disease, revealed the importance and the benefit of the multitype therapy, continuously updated, for the treatment of bronchiectasis of various degrees of severity. In time, the treatment can have serious side effects for the patient and the community in regard to antibiotic resistance; the severity and the complications' risk offers an useful background for taking clinical decisions that patients require long term treatment courses, such as macrolides, airway adjuvants, inhalatory antibiotics and other measures. Conclusions. Future studies should refer to a greater number of patients with varying degrees of severity of this disease, with more specific etiological information and with a longer duration, to clarify the actual benefits of new promising therapies and to offer new perspectives on the medical approach of bronchiectasis.
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Salim, Albert, Maria Pramesthi Sabrina Evananda, Aizar Vesa Prasetyo, and I. Gusti Made Gde Surya Chandra Trapika. "Dendritic-Cell Specific Antigen Hiv-1: Novel Terapi Berbasis Biomolekuler sebagai Imunomodulator pada Penderita HIV Tipe 1." Jurnal Sains Farmasi & Klinis 8, no. 3 (December 6, 2021): 258. http://dx.doi.org/10.25077/jsfk.8.3.258-263.2021.

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Abstract:
Infeksi Human Immunodeficiency Virus (HIV), baik tipe 1 yang tersebar ke seluruh dunia maupun tipe 2 yang terisolasi di Afrika, masih menjadi tantangan di bidang kesehatan dunia termasuk Indonesia. Angka HIV yang tinggi ini penting untuk ditangani karena bahaya komplikasi yang mengintai. Penatalaksanaan dan terapi HIV yang ada saat ini dengan penggunaan antiretroviral memiliki keterbatasan dilihat dari efek terapi dan efek samping yang ditimbulkan. Pengembangan dan penemuan modalitas terapi yang memiliki potensi efek terapi yang lebih optimal merupakan suatu tantangan yang terus diupayakan dalam penanganan HIV ini. Salah satunya adalah pengembangan imunoterapi berbasis sel dendritik. Literature review ini ditulis secara sistematis mengenai laporan studi terkait hal di atas dari berbagai sumber termasuk Google Scholar, PubMed, Research Gate untuk menguraikan potensi sel dendritik sebagai imunomodulator pada penderita HIV-1. Modalitas imunoterapi ini dikonstruksi dalam bentuk vaksin berbasis sel dendritik, sel yang berperan pada patogenesis HIV, yang diadministrasikan secara intradermal. Vaksin yang diberikan akan menstimulasi respon imun dan dapat digunakan tidak saja sebagai upaya terapi pada penderita tapi berpotensi digunakan sebagai pencegahan.
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Piñeiro-Silva, C. "Suicide gene therapy against cancer." ACTUALIDAD MEDICA 106, no. 106(812) (2021): 54–65. http://dx.doi.org/10.15568/am.2021.812.rev01.

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Abstract:
Cancers are a large family of diseases with the highest mortality rate worldwide. Conventional therapies such as chemotherapy or radiotherapy are not efficient in all cases and have important side effects. To solve it, suicide gene therapy can be used. This therapy consists on inducing cell death of cancer cells due to the introduction of a gene. There are three types of this therapy: introduction of a gene encoding generally a bacterial enzyme that actives a prodrug, introduction of a gene encoding a toxin or introduction of a proapoptotic gene. The expression of the targeted gene in tumor cells is produced by using tumor-specific promoters and target vectors. Using those three gene suicide therapies many hallmarks in the field were reached, achieving successful clinical trials and products approved to be used in China (gendicine), achieving apoptosis of tumor cells in vitro and in vivo. Furthermore, several improvements on these techniques were developed due to the mutation of the enzymes and toxins, modification of prodrugs and search of new more active enzymes, toxins and genes, between others. Regardless, further research on this area is needed to guarantee the efficiency of this state-of-the-art therapy and its effectiveness.
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Belcastro, Vincenzo, and Paolo Calabresi. "Indicazioni per la terapia antiepilettica del disabile grave." CHILD DEVELOPMENT & DISABILITIES - SAGGI, no. 3 (April 2012): 43–48. http://dx.doi.org/10.3280/cdd2010-003007.

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Abstract:
Il trattamento farmacologico dei pazienti gravemente disabili affetti da epilessia presenta difficoltŕ peculiari, dovute sia all'incapacitŕ del soggetto di riferire puntualmente i sintomi e gli eventuali effetti collaterali della terapia sia alla carenza di trial specifici in letteratura. Per il primo problema č fondamentale la mediazione dell'operatore/educatore che, grazie alla sua costante vicinanza al paziente, puň riferire i segni diretti e indiretti di interesse clinico. Il farmaco da somministrare deve essere scelto in base al tipo di crisi, valutando anche i possibili effetti collaterali gravi e irreversibili. Nel presente contributo vengono brevemente commentati i vantaggi e i rischi connessi alla somministrazione dei nuovi farmaci antiepilettici, richiamando anche le raccomandazioni contenute in alcuni recenti lavori pubblicati sulle riviste "Neurology" e "Seizures". Viene poi argomentato alla luce di nuove ricerche il concetto di refrattarietŕ alla terapia antiepilettica. Infine l'Autore riporta un caso di netto peggioramento della sintomatologia comiziale in rapporto alla somministrazione di carbamazepina, che teoricamente risultava indicata nel paziente in questione.
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Billi, Maririta, Sara Bedeschi, and Antonello Grossi. "Il gruppo di terapia come antidoto per la diversitŕ." PSICOBIETTIVO, no. 3 (November 2011): 145–58. http://dx.doi.org/10.3280/psob2011-003010.

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Abstract:
Il concetto di diversitŕ quando viene applicato alle persone assume spesso una accezione negativa. Dal punto di vista psicologico esso esprime una visione che gli appartenenti a gruppi di maggioranza hanno nei confronti di gruppi minoritari. La categoria di persone che presentano un disturbo psichico, forse piů di altre, č soggetta al pregiudizio, e il processo di stigmatizzazione conseguente va a determinare una "seconda malattia" che interferisce nel processo di cura e recupero. Gli interventi di gruppo sullo specifico tema della diversitŕ rappresentano uno strumento efficace per contrastare questa situazione. In questo lavoro verranno esposti alcuni principi guida, che gli autori hanno individuato nella pratica operativa con i gruppi.
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Algisi, Pietro. "Terapia di gruppo: il setting gruppale nel trattamento delle dipendenze." MISSION, no. 51 (April 2019): 51–59. http://dx.doi.org/10.3280/mis51-2018oa7798.

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Abstract:
The development and maturation of group intervention techniques have conferred more and more to grouptherapy the characteristics of an effective intervention technique on many pathologies and from the ‘70s therehas been a progressive application of this technique to the specific field of addiction therapy with a growing consensusby specialists for the positive outcomes supported by scientific literature.Also in Italy, the use of this work tool is a reality that is characterizing more and more the practice in differentclinical areas of addiction and group intervention has become one of the main therapeutic resources of outpatientand hospital team for the wide range of possible strategies and for the high number of patients that is possibleto treat effectively, combining the criteria of efficacy and of efficiency.This article highlights the specific processes and dynamics of psychodynamic oriented psychotherapeutic grouptreatment, which aims to develop a better self-protective ability not only trough the identification and experimentationof new psyco-behavioural strategies different from the dysfunctional ones of substance abuse but alsotrough the acquisition of instruments and resources to find your own "welfare system", affective, emotional,physic and mental, and to try to keep it in balance as much as possible
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Dian Primasari, Ika Firma Ningsih, and Asep Supena. "PERAN ORANG TUA ANAK BERKEBUTUHAN KHUSUS (AUTIS) SEKOLAH DASAR SELAMA MASA COVID-19." JS (JURNAL SEKOLAH) 5, no. 1 (December 21, 2020): 133. http://dx.doi.org/10.24114/js.v5i1.23309.

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Abstract:
Abstract: This study aims to describe the role of parents in accompanying children with special needs (autism) in primary schools during the Covid-19 pandemic. This study uses a qualitative research method with a descriptive case study approach, which describes specific, limited, in-depth cases using various sources, such as interviews, observations, documents, in order to obtain an in-depth understanding and analysis of the case (Creswell, 2015). Data collection methods, namely: interviews, observation, monitoring notes. Interviews, with 6 informants, consisting of main informants, namely 4 parents and supporting informants, namely 1 teacher at the SD Lazuardi Inclusive School and 1 therapist at one of the ABA therapy clinics. Informants in this study were selected based on the characteristics of parents who have autistic children at the age of 7-14 years, namely elementary school age children. There were 6 informants consisting of the main informants, namely 4 parents and supporting informants, namely 1 teacher at the Lazuardi Elementary School and 1 therapist at one of the ABA therapy clinics. The validity of the data in this study used triangulation in the data collection method, through interviews with main informants, namely parents, as well as supporting informants, namely child therapists in clinics who came home to home visits and teachers at school. Data analysis techniques use thematic analysis, namely first, preparing and organizing data (text data such as transcripts, or image data such as photos), then reducing the data to themes through the coding process and summarizing the code, and finally presenting the data in the form of charts, tables, or discussion (Creswell, 2015). The results of this study get an overview of the role of parents, namely maintaining and ensuring children to implement a clean and healthy life, accompanying children to study at home online and by home visit (teachers come home) during the Covid-19 pandemic period according to the teacher's health protocol and students must wear masks. and maintaining distance, accompanying children with therapy at home home visits (therapists come to the house), accompanying children on activities (playing, learning, teaching worship), monitoring child development, managing diet, and financing therapy and school funding. The role of parents is very important, the existence of autistic children makes parents more receptive, sincere and patient, understanding and able to find solutions. Routines are important activities for children with autism. Keywords: role of parents, autistic children, covid-19. Abstrak: Penelitian ini bertujuan untuk menggambarkan peran orangtua dalam mendampingi anak berkebutuhan kusus (autis) sekolah dasar selama masa pandemic covid-19. Penelitian ini menggunakan metode penelitian kualitatif dengan pendekatan studi kasus deskriptif, yaitu mendeskripsikan kasus yang spesifik, terbatas, mendalam dengan menggunakan beragam sumber, seperti wawancara, pengamatan, dokumen, supaya diperoleh pemahaman dan analisa secara mendalam tentang kasus tersebut (Creswell, 2015). Metode pengumpulan data yaitu: wawancara, observasi, catatan monitoring. Wawancara, dengan 6 informan, yang terdiri dari informan utama yaitu 4 orangtua dan informan pendukung yaitu 1 orang guru di Sekolah Inklusi SD Lazuardi dan 1 orang terapis di salah satu klinik terapi ABA. Informan dalam penelitian ini dipilih berdasarkan karakteristik orangtua yang mempunyai anak autis pada usia 7-14 tahun yaitu anak usia sekolah dasar. Informan sebanyak 6 orang terdiri dari informan utama yaitu 4 orangtua dan informan pendukung yaitu 1 orang guru di Sekolah Dasar Lazuardi dan 1 orang terapis di salah satu klinik terapi ABA. Keabsahan data dalam penelitian ini menggunakan Triangulasi pada metode pengumpulan data, melalui wawancara dengan informan utama, yaitu orang tua, serta informan pendukung, yaitu terapis anak di klinik yang datang rumah home visit serta guru di sekolah. Teknik analisa data menggunakan analisa tematik yaitu pertama, menyiapkan dan mengorganisasikan data (data teks seperti transkrip, atau data gambar seperti foto), kemudian mereduksi data tersebut menjadi tema melalui proses pengodean dan peringkasan kode, dan terakhir menyajikan data dalam bentuk bagan, tabel, atau pembahasan (Creswell, 2015). Hasil dari penelitian ini mendapatkan gambaran peran orangtua yaitu menjaga dan memastikan anak untuk menerapkan hidup bersih dan sehat, mendampingi anak belajar dirumah secara online maupun secara home visit (guru datang kerumah) selama masa pandemic covid-19 sesuai protocol kesehatan guru dan murid wajib menggunakan masker dan menjaga jarak, mendampingi anak terapi dirumah home visit (terapis datang kerumah), menemani anak beraktivitas (bermain, belajar, mengajarkan ibadah), pemantauan perkembangan anak, pengelolaan diet, serta pembiayaan terapi dan pembiayaan sekolah. Peran orang tua sangat penting, keberadaan anak autis menjadikan orangtua lebih mampu menerima, ikhlas dan sabar, memahami dan mampu mencari solusi. Rutinitas merupakan aktivitas penting bagi anak autis. Kata Kunci: peran orangtua, anak autis, covid-19.
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Piscopo, Giovanni. "Rene policistico autosomico dominante: dalla patogenesi alla terapia." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 34, no. 1 (December 31, 2022): 109–17. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2022.2489.

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Abstract:
Autosomal Dominant Polycystic Kidney (ADPKD) is the most common genetically determined kidney disease of Mendelian inheritance. It has a variable prevalence, depending on the case series, from 1:1,000 to 1:2,500, and represents the fourth cause of renal failure in the world. It is part of the so-called ciliopathies and is mainly caused by the mutation of two genes: PKD1, located on chromosome 16p and the PKD2 gene, located on chromosome 4q and coding for Polycystin-2 (PC2); although two other disease-causing genes have recently been identified: DNAJB11 and GANAB. These two proteins consist, respectively, of a calcium channel and a transmembrane receptor, and they play a decisive role in regulating cell proliferation, division and differentiation, apoptosis and autophagy. The molecular mechanisms underlying the genesis of the cysts are multiple and for this reason not yet completely understood and although several of them have been the subject of preclinical and clinical studies aimed at evaluating the efficacy of therapies that could continue to interfere in a specific way, to date, only tolvaptan and octreotide-LAR (the latter only in Italy) have been approved for the treatment of renal disease secondaryto ADPKD. Here, we therefore recapitulate the different pathogenetic pathways in ADPKD and the possible therapeutic treatments.
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Egitto, M. G., C. Uggetti, F. Zappoli, L. Sibilla, A. Martelli, J. Karau, and R. Ceccuzzi. "Valutazione della tossicità oculare e studio delle vie ottiche." Rivista di Neuroradiologia 8, no. 4 (August 1995): 493–96. http://dx.doi.org/10.1177/197140099500800403.

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Abstract:
Tredici pazienti, affetti da glioma cerebrale maligno e sottoposti a chemioterapia intraarteriosa con Etoposide e Carboplatino, sono stati valutati prima e dopo i cicli di terapia mediante test oculistici oggettivi e soggettivi, al fine di evidenziare eventuali effetti tossici specifici provocati dai farmaci impiegati. Non si sono osservati effetti negativi sulla funzionalità oculare né sulle vie ottiche centrali. È dunque possibile somministrare i farmaci chemioterapici nel tratto sotto-oftalmico delle arterie carotidi, ottenendo una perfusione di vaste aree di tessuto cerebrale, ed aumentando così la possibilità di raggiungere con la terapia cellule tumorali infiltranti a distanza dal focolaio neoplastico.
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Roggero, Letizia, Sara Auricchio, and Federico Pieruzzi. "La terapia enzimatica sostitutiva nella malattia di Fabry." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 31, no. 3 (September 2, 2019): 197–200. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2019.528.

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Abstract:
Anderson-Fabry disease (FD) is a X-linked lysosomal storage disorder, which involves glycosphingolipids metabolism. Specific treatment for FD has been available in the last two decades, after the development and commercialization of recombinant human alfa-galactosidase A. Since then enzyme replacement therapy (ERT) has changed the natural history of the disease. Two different enzymatic formulations are available: agalsidase alfa and agalsidase beta at different dosages. The safety and efficacy profiles are similar. ERT induces Gb3 deposits reduction in renal and cardiac biopsies, improves quality of life, reduces pain and GI symptoms, decreases left ventricular mass and slows down renal function decline. In case of organ involvement, clinical evidence confirms the need to treat all patients with enzyme therapy, both male and female. In all other clinical settings, the decision to start ERT is controversial, because of the extremely variable clinical manifestations of FD. However, data suggest a greater response to ERT if started as early as possible in any patients. Timely treatment appears to be effective in stabilizing and possibly delaying FD progression. ERT infusion reactions due to allergic hypersensitivity or IgG antibody development could occur but can be easily managed. In-hospital and at home infusions are possible. The wide genetic and phenotypic heterogeneity observed in all FD patients requires a tailored approach to treatment options. Patients should be referred to an expert multidisciplinary team for the long term management of this challenging disease.
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Roggero, Letizia, Sara Auricchio, and Federico Pieruzzi. "La terapia enzimatica sostitutiva nella malattia di Fabry." Giornale di Tecniche Nefrologiche e Dialitiche 31, no. 3 (September 2019): 197–200. http://dx.doi.org/10.1177/0394936219869498.

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Abstract:
Enzyme Replacement Therapy for Fabry Disease Anderson-Fabry disease (FD) is a X-linked lysosomal storage disorder, which involves glycosphingolipids metabolism. Specific treatment for FD has been available in the last two decades, after the development and commercialization of recombinant human alfa-galactosidase A. Since then enzyme replacement therapy (ERT) has changed the natural history of the disease. Two different enzymatic formulations are available: agalsidase alfa and agalsidase beta at different dosages. The safety and efficacy profiles are similar. ERT induces Gb3 deposits reduction in renal and cardiac biopsies, improves quality of life, reduces pain and GI symptoms, decreases left ventricular mass and slows down renal function decline. In case of organ involvement, clinical evidence confirms the need to treat all patients with enzyme therapy, both male and female. In all other clinical settings, the decision to start ERT is controversial, because of the extremely variable clinical manifestations of FD. However, data suggest a greater response to ERT if started as early as possible in any patients. Timely treatment appears to be effective in stabilizing and possibly delaying FD progression. ERT infusion reactions due to allergic hypersensitivity or IgG antibody development could occur but can be easily managed. In-hospital and at home infusions are possible. The wide genetic and phenotypic heterogeneity observed in all FD patients requires a tailored approach to treatment options. Patients should be referred to an expert multidisciplinary team for the long term management of this challenging disease.
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BODEA-HATEGAN, Carolina. "Editorial." Revista Română de Terapia Tulburărilor de Limbaj şi Comunicare VIII, no. 2 (October 31, 2022): 2–3. http://dx.doi.org/10.26744/rrttlc.2022.8.2.01.

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Abstract:
Articolele cuprinse în numărul II al Revistei Române de Terapia Tulburărilor de Limbaj și Comunicare-RRTTLC din anul 2022 oferă cititorilor experiențe științifice și practice valoroase, îmbogățind semnificativ literatura de specialitate logopedică din țara noastră. Constatăm cu mare bucurie diversitatea cu care autorii ne surprind cu fiecare articol în parte, și, în același timp, originalitatea crescută a materialelor care subliniază preocuparea vie a specialiștilor pentru a propune cititorilor materiale consistente, cu valoare specific adăugată. Volumul se deschide cu un inedit material în care se valorifică utilizarea roboților în terapia logopedică. Astfel, articolul – Dezvoltarea abilităților de comunicare eficientă cu ajutorul robotului Ozobot Evo în contextul TSA, aduce în prim plan posibilități variate de realizare a terapiei logopedice, posibilități care potrivesc foarte bine în contextul specific al tulburării de spectru autist și care deschide perspectiva spre utilizarea tehnicii și a tehnologiilor și în contextul terapeutic al dezvoltării limbajului și comunicării.
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Zdunik, Jan. "Literatura, terapia, pomoc... Kilka refleksji wokół psychologicznych kompetencji nauczycieli języka polskiego." Annales Universitatis Paedagogicae Cracoviensis. Studia ad Didacticam Litterarum Polonarum et Linguae Polonae Pertinentia 11, no. 315 (December 29, 2020): 204–16. http://dx.doi.org/10.24917/20820909.11.16.

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Abstract:
The article concerns the psychological skills of Polish language teachers. It indicates the need for teachers to develop psychological skills due to the specifics of the subject and frequent conversations on psychologically difficult topics. The analysis distinguishes three implications for school practice: the first relates to the new organization of the teaching process by enabling students to take individual conversations about the psychological consequences of the readings, the second discusses the personality traits of the teacher, helpful in psychological conversations, and the third proposes practical classes in psychological skills that could help shape soft skills of Polish language teachers.
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Mora, José Alfredo Ordenes Mora, Giovanna Ferreira Camilo, Eduardo Federighi Baisi Chagas, and Robison José Quitério. "Biocomunicação Instrumental, um novo recurso de terapia na prática clínica." CPAH Science Journal of Health 2, no. 1 (July 6, 2022): 2–13. http://dx.doi.org/10.56238/cpahjournalv2n1-004.

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Abstract:
Quantum physics considers that the human body is an electromagnetic field generator, which is influenced by the environment and other living beings (biocommunication)_ Therefore, our body acts as a gauge and generator of bioinformation. Studies in this area have Increased considerably in recent years, mainly with the use of equipment (instrumental biocommunication) which aim to rebalance the patient's electromagnetic field by sending information. The possibility of these devices recognizing the body's quantum physicochemical properties and intervening in them has presented promising results for this new type of therapy. The theory proposes to intervene on the disease by transmitting specific electronic vibrations to take the atom back to normal vibration and eliminate the disease, that is, to bring the atom to a level of stability so that it can get back to work properly. This review aims to review the available information on one of the equipment that proposes to this therapy, Quantec_
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Kurniawan, Ganesa Puput Dinda. "Mckenzie Excercise dalam Penurunan Disabilitas Pasien Non-Specific Low Back Pain." Quality : Jurnal Kesehatan 13, no. 1 (July 18, 2019): 5–8. http://dx.doi.org/10.36082/qjk.v13i1.53.

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Abstract:
Non-specific low back pain merupakan gejala nyeri pinggang bawah yang terjadi tanpa penyebab yang jelas, diagnosisnya berdasarkan eklusi dari patologi spesifik. Non-specific low back pain dapat mengakibatkan nyeri, spasme otot dan imbalance muscle, sehingga stabilitas otot perut dan punggung bawah mengalami penurunan, mobilitas lumbal terbatas, perubahan postur, dan mengakibatkan disabilitas pada pasien non-specific low back pain. Pemberian terapi latihan pada kasus non-specific low back pain sangat dianjurkan untuk peningkatan stabilitas dan koreksi postur pada tulang belakang, terapi latihan ini bisa berupa McKenzie exercise. Tujuan penelitian ini untuk mengetahui pengaruh mckenzie excercise dalam penurunan disabilitas pasien non-specific low back pain. Jenis penelitian ini merupakan penelitian pre eksperimental dengan mengunakan rancangan one group pre and post test design. Penelitian dilaksanakan di RSUP Dr Soeradji Tirtonegoro Klaten. Subjek sebanyak 16 pasien yang memenuhi kriteria yang ditetapkan peneliti. Disabilitas diukur dengan oswestry disability index (ODI) sebelum dan sesudah pelatihan. Subjek diberikan mckenzie excercise dengan frekuensi 2 kali semingu selama 1 bulan. Hasil uji statistik didapatkan, terjadi penurunan skor ODI pada pemberian mckenzie excercise dengan nilai p=0,000. Ini berarti mckenzie excercise dapat menurunkan disabilitas pada pasien non-specific low back pain.
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Habibi, Ali, Siti Zulaikha Risqiyani, and Dwi Ari Santi Putri. "Potensi Chimeric Antigen Receptor T Cell (CAR-T Cell) dengan Target Prostate-Specific Membrane Antigen (PSMA) Termodifikasi CRISPR/Cas9 sebagai Terapi Kanker Prostat." JIMKI: Jurnal Ilmiah Mahasiswa Kedokteran Indonesia 9, no. 1 (July 12, 2021): 23–37. http://dx.doi.org/10.53366/jimki.v9i1.321.

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Abstract:
ABSTRAK Pendahuluan : Kanker prostat merupakan keganasan sel-sel prostat yang menjadi salah satu keganasan tersering pada pria dengan prevalensi 137,9 kasus baru per 100.000 pria tiap tahunnya. Salah satu pekerjaan yang memiliki risiko tinggi terhadap kejadian kanker prostat adalah petani, karena diakibatkan pajanan pestisida dan zat berbahaya lainnya. Saat ini, Androgen Deprivation Therapy (ADT) masih menjadi terapi yang banyak digunakan. Namun, ADT dapat menurunkan libido, impotensi, hot flashes, dan peningkatan risiko patah tulang. Karena beberapa kelemahan dari terapi ADT, maka diperlukan inovasi terapi untuk kanker prostat. Metode : PRISMA yang didasarkan fakta-fakta dan pengambilan data secara random dengan memasukan kata kunci yang telah ditentukan. Dari 94 jurnal yang telah ditelaah, 64 jurnal diantaranya dianggap sesuai dengan topik bahasan dan digunakan sebagai referensi. Hasil dan Pembahasan : CAR-T Cell termodifikasi CRISPR/Cas9 diinjeksikan ke mencit terbukti efisien dan efektif meningkatkan fungsi CAR-T Cell. Mekanisme imunosupresif yang diakibatkan oleh ikatan PD-1 dengan PD-L1 dapat dituntaskan dengan menggunakan metode CRISPR/Cas9-mediated anti PD-1, sehingga yang dapat mempertahankan aktivasi CAR-T Cell. Dibuktikan dengan peningkatan degranulasi CAR-T Cell dan clearance tumor pada uji in vivo. Kesimpulan : Chimeric Antigen Receptor T Cell (CAR-T Cell) dengan target Prostate-Specific Membrane Antigen (PSMA) termodifikasi CRISPR/Cas9 berpotensi sebagai inovasi terapi yang efektif pada kanker prostat.
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Obradović, Radmila, Ljiljana Kesić, Ana Pejčić, Marija Bojović, Milica Petrović, Ivana Stanković, Marija Jovanović, and Žana Popović. "Management of recurrent aphthous stomatitis in HIV." Acta stomatologica Naissi 37, no. 83 (2021): 2203–12. http://dx.doi.org/10.5937/asn2183203o.

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Abstract:
Introduction: Today, human immunodeficiency virus (HIV) infection is often health problem. People with HIV are living longer and more of them are seeking care for the oral complications of this disease. This is the reason why the management of HIV infection is regular in the dental and medical everyday practice. Although HIV-related recurrent aphthous stomatitis (RAS) constitute a small percentage of oral lesions they are one of the most painful conditions of the oral cavity. The aim: is to point out the therapeutic possibilities and health improvement in people with HIV. Conclusion: Once a diagnosis of RAS is reached, the choice of a specific treatment modality is individual and the potential side effects of drugs should always be taken into account. It is important to reduce pain and achieve a prolonged remission.
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Russo, Benedetta, and Elisabetta Pizzi. "Il caso clinico di Giulia. Il lockdown da COVID-19 come evento scatenante di episodi di alimentazione incontrollata." PSICOBIETTIVO, no. 3 (December 2021): 115–27. http://dx.doi.org/10.3280/psob2021-003007.

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Abstract:
Le autrici presentano il caso clinico di una paziente di 19 anni con un funzionamento perfezionistico, apparentemente asintomatica prima del primo lockdown dovuto alla pandemia da COVID-19. L'isolamento sociale e l'interruzione delle attività quotidiane caratteristici del lockdown inducono nella paziente sintomi depressivi e ansiosi che esitano in un incremento dell'alimentazione e del peso corporeo, percepiti come disturbanti dalla paziente. L'isolamento sembra costituire il primo evento scatenante (trigger) di stati mentali problematici gestiti con una strategia disfunzionale (l'alimentazione incontrollata), le cui conseguenze (l'incremento del peso corporeo) slatentizzano il sottostante senso di inadeguatezza e di vulnerabilità personale della paziente. Terapeuta e paziente intraprendono una psicoterapia cognitivo-comportamentale ad indirizzo metacognitivo-interpersonale, integrata con altri modelli terapeutici specifici per la regolazione emotiva (terapia dialettico-comportamentale) e la cura dei traumi (EMDR e terapia sensomotoria).
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Nugraha, Made Hendra Satria, Ni Komang Ayu Juni Antari, and Anak Ayu Nyoman Trisna Narta Dewi. "Efektivitas Mobilisasi Sendi dan Pelatihan Stabilisasi Lumbopelvis pada Non-Specific Low Back Pain." Jurnal Kesehatan Vokasional 7, no. 4 (December 30, 2022): 196. http://dx.doi.org/10.22146/jkesvo.70447.

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Abstract:
Latar Belakang: Non-specific low back pain merupakan tipe nyeri muskuloskeletal yang sering dilaporkan. Permasalahan yang biasanya menyertai non-specific low back pain di antaranya adalah keterbatasan gerak sendi lumbopelvis, nyeri, serta disabilitas punggung bawah. Terdapat beberapa penanganan yang dapat diberikan untuk memperbaiki gerak dan fungsi pada non-specific low back pain,yaitu melalui pemberian modalitas elektroterapi, terapi latihan, serta manual terapi.Tujuan: Membandingkan efektivitas penambahan mobilisasi sendi dan pelatihan stabilisasi lumbopelvis (Mostab) pada penanganan standar fisioterapi berupa intervensi ultrasound therapy (UST) dan pelatihan peregangan dalam menurunkan disabilitas punggung bawah.Metode: Penelitian ini adalah penelitian eksperimental dan peserta penelitian dibagi secara acak ke dalam 2 kelompok. Kelompok kontrol (n=12) diberikan UST + pelatihan peregangan, sedangkan kelompok perlakuan (n=12) diberikan UST + pelatihan peregangan + Mostab. Alat ukur evaluasi terapi yang digunakan adalah modified oswestry disability index versi Indonesia (MODI).Hasil: Hasil uji komparasi antar kelompok didapatkan nilai yang signifikan (p=0,000) antarkedua kelompok. Penambahan Mostab pada intervensi ultrasound therapy dan pelatihan peregangan lebih signifikan daripada kombinasi ultrasound therapy dan pelatihan peregangan saja dalam menurunkan disabilitas pungggung bawah pada non-specific low back pain.Kesimpulan: Mostab efektif dalam menurunkan disabilitas pungggung bawah pada non-specific low back pain.
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Pangetu, Anandita Rizki, and Nada Nadhifatur Rohmah. "METODE HOME VISIT DALAM MENGATASI MASALAH BELAJAR SPECIFIC LANGUAGE IMPAIRMENT (SLI) PADA SISWA DI MASA PANDEMI." Jurnal Pendidikan Dasar Flobamorata 3, no. 1 (April 1, 2022): 270–75. http://dx.doi.org/10.51494/jpdf.v3i1.663.

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Abstract:
Specific Language Impairment adalah salah satu masalah belajar yang dihadapi oleh siswa. Dimana SLI merupakan istilah yang digunakan untuk menuju kepada individu anak yang sesungguhnya perkembangan bahasanya masih tertinggal atau di bawah tingkat usia. Maka dari itu, kami akan membahas sedikit mengenai metode.yang dpat untuk melaksanakan layanan bimbingan belajar untuk siswa penderita Specific Language Impairment. Tujuan penelitian ini adalah untuk mendeskripsikan hubungan dan fungsi metode Home Visit untuk mengatasi masalah belajar Specific Language Impairment. Metode yang kami gunakan adalah metode studi pustaka. Metode ini digunakan sebagai metode untuk mencari informasi dari jurnal atau artikel ilmiah. Dalam penelitian ini, kami menghubungkan manfaat yang didapat ketika guru pembimbing menggunakan metode Home Visit. Ketika guru menggunakan metode home room, guru melakukan kegiatan bimbingan, pemecahan masalah, dan terapi wicara dapat dilakukan di rumah siswa dengan bantuan orang tua siswa. Saat menggunakan kedua metode tersebut secara bersamaan. Guru dapat melakukan bimbingan, pemecahan masalah siswa, dan terapi wicara secara Face To Face atau dengan siswa saja di rumah siswa.
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Alaggio, Flavia, and Emanuela Polverari. "Ricucire le emozioni nell'esperienza adottiva: considerazioni teorico-cliniche e utilizzo del genogramma." RIVISTA DI PSICOTERAPIA RELAZIONALE, no. 55 (July 2022): 52–71. http://dx.doi.org/10.3280/pr2022-055004.

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Abstract:
Le autrici affrontano il tema della co-regolazione emotiva quale processo congiunto tra genitori e figli, individuando le criticità che si possono incontrare nella famiglia adottiva, nella fase post adottiva e nello specifico con figli in età adolescenziale, che al momento della richiesta di terapia presentano problemi comportamentali e relazionali definibili come disregolazione affettiva ed emozionale. Illustrano un modello di intervento specifico che potrebbe facilitare la connessione tra la difficile esperienza traumatica dei ragazzi adottati, con l'esperienza dei genitori adottivi.
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Epure, Alina, and Dan Mircea Cheța. "Detoxification therapy and diet plan for mercury, aluminium, arsene poisoning." Romanian Medical Journal 68, no. 3 (September 30, 2021): 415–18. http://dx.doi.org/10.37897/rmj.2021.3.14.

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Abstract:
Mercury and aluminum poisoning affects the entire human body, the cumulative toxic effects being noticed especially at the cognitive, neurological and metabolic level. Toxicity with heavy metals such as mercury, aluminum, arsenic, lead is one of the biggest threats to our health. The diagnosis of mercury, aluminum and arsenic poisoning is an important step in establishing food and chelation therapy, with an emphasis on the cause, not on the symptoms. We present the case of a 46-year-old patient with symptoms manifested for a period of 2 years, who was exposed to treatments structured according to manifestations, without improving the conditions presented, without performing specific investigations of heavy metal poisoning. The personalized diet and treatment plan, used in the case of this patient, for a period of 3 months were distinguished by a total solution of the manifestations initially presented, no side effects.
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Indra, Tommy, Dewi Gayatri, Debie Dahlia, and Liya Arista. "Perbaikan Klinis Kaki Diabetik Menggunakan Terapi Akupunktur." Jurnal Keperawatan Silampari 5, no. 2 (April 10, 2022): 860–67. http://dx.doi.org/10.31539/jks.v5i2.3481.

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Abstract:
This study aims to identify and analyze the effect of acupuncture therapy on diabetic foot disorders. The design of this study was a systematic review by searching five scientific databases to obtain relevant sources related to specific problems related to acupuncture therapy in reducing disorders of the diabetic foot, namely Pubmed, Scientidirect, Springer Journals, Scopus, and Sage Journals. The research results were 3103 articles, and five articles were relevant and met the criteria. The use of acupuncture therapy affects disorders of the diabetic foot, namely a significant reduction in symptoms such as a prickling sensation or burning feet, numbness, to pain, and as an alternative therapy option in diabetic neuropathy sufferers. In conclusion, acupuncture effectively treats diabetic foot disorders and can be applied to nursing care as a non-pharmacological therapy. Keywords: Acupuncture, Diabetic Foot, Neuropathy
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Palazzotto, E., M. P. Angellotti, L. Bozzoli, and C. D’Alessandro. "Standard di professione del dietista in nefrologia: realtà a confronto." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 24, no. 2 (January 26, 2018): 40–45. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2012.1135.

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Abstract:
La terapia dietetica svolge un ruolo fondamentale nel trattamento della malattia renale cronica (CKD): previene e corregge le complicanze metaboliche, garantisce il mantenimento o il raggiungimento di uno stato nutrizionale soddisfacente e, nella fase conservativa, ritarda l'inizio della terapia sostitutiva. Molte sono le evidenze che attestano che il trattamento nutrizionale effettuato da un dietista esperto migliora la qualità di vita del paziente con insufficienza renale cronica, aumenta l'eff -cacia della terapia dietetica e riduce i costi assistenziali. Negli Stati Uniti sono stati definiti i parametri che identificano il dietista esperto nella gestione della terapia nutrizionale nel paziente nefropatico e sono state individuate tre categorie in base al grado di formazione e competenza acquisita. Nei Paesi dell'Unione Europea la formazione dei dietisti è molto eterogenea tanto da rendere difficile una comparazione con la realtà americana. L'European Federation of the Association of Dietitians negli ultimi anni ha comunque definito gli standard accademici e professionali dei dietisti individuando quattro ruoli di competenza ed i relativi indicatori di performance. In Italia l'Associazione Nazionale Dietisti ha definito le posizioni dell'associazione in merito alla pratica professionale del dietista nel trattamento delle malattie renali e la Società Italiana di Nefrologia, nell'ambito del progetto di certificazione della qualità del percorso di cura della CKD, ha delineato il profilo del dietista che lavora in nefrologia ma non sono stati definiti standard accademici e professionali specifici. È auspicabile che dietisti esperti in nefrologia e nefrologi collaborino nel definire protocolli relativi a standard che il dietista operante in ambito nefrologico dovrebbe raggiungere in modo da garantire maggiore competenza professionale e una omogeneità di trattamento su tutto il territorio nazionale.
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Bozzao, A., G. Capanna, E. Ferone, S. Scarpinati, B. Nardacci, E. Morselli, M. Bezzi, and R. Passariello. "RM e TC nella valutazione del meningocele sacrale anteriore." Rivista di Neuroradiologia 6, no. 2 (May 1993): 239–42. http://dx.doi.org/10.1177/197140099300600219.

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Abstract:
Vengono riportati due casi di meningocele sacrale anteriore (MSA) studiati con TC e RM. Si discutono le indicazioni delle indagini diagnostiche sottolineandone gli specifici vantaggi, considerando comunque una netta superiorità della risonanza magnetica che deve essere considerata di elezione nel sospetto di MSA. Gli elementi fondamentali nella diagnosi vengono analizzati in funzione della terapia, che è più spesso di tipo chirurgico.
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Pratiwi, Rina Hidayati. "Virus Bakteri sebagai Terapi untuk Penyakit Infeksi." BIOEDUSAINS:Jurnal Pendidikan Biologi dan Sains 4, no. 2 (August 21, 2021): 193–204. http://dx.doi.org/10.31539/bioedusains.v4i2.2331.

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Abstract:
This study aims to provide information related to the role of phages or bacterial viruses in treating infectious diseases. The method used is a secondary literature study from several research publications. The results showed that phage therapy had been medically proven to be superior to antibiotic treatment. Phage families Myoviridae and Podoviridae are the best candidates for phage therapy because most of them have a lytic cycle. Phages with lytic phage types tend to be widely used as biocontrol agents because they are specific and lyse target cells (pathogenic bacteria). In addition, phages do not have genetic material that can be integrated into the human body, so therapy using phages is not virulent in humans. Treatment using phages also does not cause phage resistance to antibiotics. In conclusion, phages' advantages, effectiveness, and host specificity make phages used in various applications to treat infectious diseases. Keywords: Bacteriophage, Phage, Lytic, Therapy, Virus
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Tsalouchos, Aris, and Maurizio Salvadori. "Rigetto anticorpo-mediato nel trapianto di rene: fisiopatologia, clinica e terapia." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 32, no. 1 (October 9, 2020): 131–34. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2020.2182.

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Abstract:
Introduction. Over the past two decades, our thinking has changed from considering rejection as primarily a T-cell mediated process to the realization that insufficient control of the humoral arm of a recipient’s immune system is the factor primarily responsible for the allograft dysfunction and loss. Acute Antibody Mediated Rejection (ABMR) in kidney transplantation is a severe complication that frequently occurs after transplantation and is due either to pre-transplant Donor Specific Antibodies (DSAs) or to de novo DSAs. New techniques to detect DSAs in the recipient serum and advances in the assessment of graft pathology have allowed us to recognize this entity in recent years. Methods. The treatment of ABMR is a multistep process consisting in the desensitization of the patients with preformed antibodies to prevent acute ABMR: in case of acute ABMR, the antibodies are removed from the serum and anti-B cells immunosuppressants are used. Results and Discussion. Along with our knowledge on acute ABMR, a distinct entity has been recognized: the chronic AMBR. Chronic ABMR is a frequent cause of late graft dysfunction and is characterized by a typical histopathologic feature. The treatment is often difficult and new drugs are now tested to control the disease.
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Deiana, G., D. Belussi, R. Hurle, A. Losa, E. Micheli, A. Ranieri, and A. Lembo. "Angiomiolipoma renale: Nostra esperienza in 14 casi sottoposti a terapia chirurgica." Urologia Journal 64, no. 1_suppl (January 1997): 117–22. http://dx.doi.org/10.1177/039156039706401s29.

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Abstract:
Renal angiomyolipoma (AML) is an uncommon hamartomatous benign tumour and may present in an isolated form or associated with tuberous sclerosis (Bourneville's disease). Since there is no specific symptomatology when dimensions are small or medium, discovery is often accidental and the tumour may sometimes grow to a considerable size. In the symptomatic forms or larger tumours, surgery may be indicated due to the risk of retroperitoneal hemorrhage, both spontaneous and secondary to lumbar trauma, however slight. As the tumour is benign, kidney-sparing surgery should be as conservative as possible. For this purpose, ultrasound and CT scan are considered essential for a differential diagnosis between AML and parenchymal renal masses. In our experience with 14 cases (12 women and 2 men; minimum age 31 years, maximum 62 years) of monolateral renal AML (10 right kidney AML and 4 left kidney AML) in patients not suffering from tuberous sclerosis, treated surgically between August 1988 and February 1997, the pre-operative ultrasound and CT scan gave a correct diagnosis in 7 cases, a suggestion of renal carcinoma in 5 cases while leaving doubts in 2 cases. The two methods of investigation therefore proved not to be error-free. Following instrumental diagnosis, 12 patients underwent enucleoresection of the tumour while the remaining two underwent extensive nephrectomy. The presence of hemorrhagic areas with AML was considered to be the frequent cause of pre-operative diagnostic error.
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Bernardes, Patrícia Gonçalves da Silva, Sarah Buzaim Lima, Glaucia Freire Batista, Hermínio Mauricio da Rocha Sobrinho, and Lucas Henrique Ferreira Sampaio. "Senile Solar Lentigo - Alternative Treatment Available on the Market of Aesthetic." Journal of Health Sciences 20, no. 4 (December 30, 2018): 283. http://dx.doi.org/10.17921/2447-8938.2018v20n4p283-288.

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Abstract:
O Lentigo Solar é conhecido também como manchas senis, que são lesões pigmentadas na superfície do tecido epitelial. O lentigo apresenta coloração castanho-claro, escura ou negra e surge em regiões do corpo mais expostas ao sol, como a face, o dorso das mãos e dos braços, colo e os ombros. Além disso, aumenta em número e em dimensão com o envelhecimento. As lesões LS são mais frequentes em peles claras. O objetivo da pesquisa foi descrever os mecanismos de ação e de eficácia das principais tecnologias e procedimentos utilizados no tratamento das manchas senis. O presente estudo é uma revisão bibliográfica que apresenta uma visão geral das alternativas disponíveis no mercado estético para o tratamento de lentigo solar. Luz Intensa Pulsada, Lasers, Peelings Químicos, Despigmentação Ultrassônica e Microdermoabrasão são alguns dos recursos disponíveis no mercado mundial utilizados no tratamento do Lentigo Solar Senil. Estes recursos, associados ou não, atuam de forma superficial, como terapia despigmentante, clareadora e renovadora celular, proporcionando resultados eficazes em curto e médio prazo. Estudos sugerem que essas terapias combinadas somadas com a manutenção preventiva com fotoproteção e despigmentantes podem proporcionar resultados eficazes e satisfatórios. O tratamento do Lentigo Solar exige conhecimentos específicos e capacitação profissional para avaliação clínica adequada e elaboração de novos protocolos de tratamento.Palavras-chave: Terapia a Laser. Ultrassom. Abrasão Química. AbstractSolar Lentigo, also known as senile spots, are pigmented lesions on the surface of the epithelial tissue. They are light brown, dark or black in color and appear in regions of the body most exposed to the sun, such as a face, back of hands and arms, neck and shoulders. In addition, they increase in number and size with aging, being more frequent in light skin. The aim of this study was to describe the mechanisms of action and the efficacy of the main technologies and procedures for treatment of senile spots. The present study is a bibliographical review that presents an overview of the alternatives available in aesthetic market for the treatment of solar lentigo. Intense Pulsed Light, Lasers, Chemical Peels, Ultrasonic Depigmentation and Microdermabrasion are some of the treatment available worldwide to treat senile solar lentigo. These resources associated or not, act superficially, as depigmenting therapy, bleaching and cell renewal, providing efficient results in the short and medium term. Studies suggest that these therapies combined with preventive maintenance with photoprotection and depigmenting may provide satisfactory results. The treatment of Solar Lentigo requires specific knowledge and professional qualification for clinical evaluation and elaboration of new treatment protocols.Keywords: Laser Therapy. Ultrasonics. Chemexfoliation.
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LAURA, Lívia Elena Cunha et al. "Recepção, Circulação e Disciplinarização da Gestalt-Terapia no Mato Grosso do Sul." PHENOMENOLOGICAL STUDIES - Revista da Abordagem Gestáltica 27, no. 3 (2021): 361–70. http://dx.doi.org/10.18065/2021v27n3.10.

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Abstract:
Gestalt Therapy has been growing and developing since its arrival in the 1950's. For some authors, Gestalt-therapy is involved in the process of receiving phenomenology in Humanistic Psychology. However, specifics and institutionalized aspects of its studies, as disciplinarization, are barely visible in Mato Grosso do Sul (MS). In this scenario, this research aims to describe and analyze Gestalt-Therapy's disciplinarization in MS, between 1980 and 1990. Methodologically, this is a research in History of Psychology that uses Documentary and Content Analysis from oral and textual sources. Results indicate that Gestalt-Therapy's disciplinarization happened at the same time the firsts psychologists graduated in the city. They also highlight the involvement in the Gestalt-Therapy's training as a possibility of expansion knowledge, considering the scenario of Campo Grande, at the time, made it difficult to access complementary education. Finally, they suggest an eminently female group profile that shows the importance of therapeutic experiences in the group formation. Therefore, by unveiling this process, we understand certain aspects of the history of Brazilian Psychology, in addition to clarifying untold aspects of this local history. Palavras-chave : History of Psychology; Local History; Clinical Psychology; Gestalt Therapy.
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Pešić, Srđan, Hristina Jovanović, and Hristina Trajković. "Current knowledge about the etiopathogenesis and therapy options for COVID-19." Zdravstvena zastita 49, no. 3 (2020): 43–54. http://dx.doi.org/10.5937/zdravzast49-28409.

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Abstract:
Currently, over 35 million people in the world are infected with the COVID-19 and over a million have died. The pandemic character of the disease has imposed dynamic research both in the field of clarification of the etiopathogenetic mechanisms of the disease and in the field of possible therapy. The amount of scientific knowledge has increased dozens of times in the last nine months, but we are still not even close to define an effective and safe therapy. The knowledge that COVID-19 is not only a respiratory but also a multisystem disease, which affects almost all organs, gave us opportunities for therapeutic adjustments. Strong oxidative stress, silent chronic hypoxia, increased coagulability, and increased platelet aggregation are just some of the mechanisms in the development of the disease. Cardiovascular consequences and vascular endothelial dysfunction are thought to be mainly responsible for death with a dangerous cytokine storm and acute respiratory distress syndrome. Having all this in mind in the therapeutic sense, it is proposed to use antibiotics, high doses of vitamin C, blood transfusion, immunoglobulin, interferon, anti-IL-6 antibodies, small doses of Dexamethasone or other corticosteroids, specific antiviral drugs such as favipiravir and remdesivir. The use of chloroquine is excluded from the therapeutic protocols of the World Health Organization and the Centers for Disease Control and Prevention (United States of America). For preventive and supportive purposes, high doses of vitamin D, vitamin C, zinc, probiotics, Alpha-lipoic acid, and other supplements are recommended. The use of anti-inflammatory, analgo-antipyretics drugs is considered justified, as well as the use of small doses of acetylsalicylic acid. Over 70 other drugs are currently being tested in over 400 clinical studies. In patients who already use corticosteroids by inhalation or intranasally due to asthma, chronic obstructive pulmonary disease, allergic rhinitis, or biological drugs due to immunomodulatory inflammatory diseases, this therapy should not be changed and it is not a prerequisite condition for more severe forms of the disease. The specifics of the infection in special populations such as children or pregnant women must also be taken into consideration.
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Gonçalves, Monica Villaça, Samira Lima Da Costa, and Beatriz Akemi Takeiti. "Terapia ocupacional e cultura: atravessamento, recurso ou campo de atuação? / Occupational Therapy and culture: crossing, resource or practice field?" Revista Interinstitucional Brasileira de Terapia Ocupacional - REVISBRATO 1, no. 5 (November 1, 2017): 538–55. http://dx.doi.org/10.47222/2526-3544.rbto10078.

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Abstract:
Este artigo tem como objetivo analisar e discutir as possibilidades de atuação da Terapia Ocupacional no campo da Cultura, a partir das reflexões docentes provocadas por estudantes da graduação em Terapia Ocupacional de uma Instituição de Ensino Superior (IES) pública. Hoje as políticas públicas brasileiras apresentam a cultura enquanto direito. Cultura, nesse caso, não apenas entendida como manifestações artísticas e estéticas, mas enquanto uma questão de identidade, protegendo, assim, também a sua diversidade. Para a realização desta pesquisa, optou-se pela metodologia qualitativa a partir de uma abordagem descritivo-analítica, tendo como método a pesquisa documental do diário de aulas de dois semestres seguidos da disciplina de Terapia Ocupacional Social de um curso de uma Universidade Federal. Os resultados foram divididos em 3 categorias de análise: (1) Cultura atravessando a prática, (2) Cultura enquanto recurso e (3) Cultura enquanto um Campo de atuação da Terapia Ocupacional. Compreende-se que a Cultura pode se delimitar como campo específico de atuação, o que aponta para a necessidade de estudos e uma formação direcionados particularmente a essas políticas, serviços e práticas. Os dados desta pesquisa em particular somados as diversas experiências da Terapia Ocupacional no Campo da Cultura têm demonstrado a necessidade de repensarmos a formação profissional. Uma pista importante seria realizar uma revisão nas diretrizes curriculares nacionais, levando em consideração o campo da Cultura como lócus de produção de conhecimento e de intervenção do terapeuta ocupacional. Aponta-se que é preciso investir nessa formação para a consolidação das práticas do Terapeuta Ocupacional no Campo da Cultura. Abstract This paper aims to analyze and discuss the possibilities of action of occupational therapy in the field of Culture, by teachers reflections caused by the graduate students in Occupational Therapy in a public Higher Education Institution (HEI). Today the Brazilian public policies comprehend culture as a right. Culture, in this case, not only understood as aesthetic and artistic expressions, but as a matter of identity, thus protecting also the diversity. For this research, we chose the qualitative methodology from a descriptive and analytical approach, with the method of documentary research in the classroom diary followed by two semesters of discipline Social Occupational Therapy classes, in a course of a Federal University. The results were divided into three categories of analysis: (1) Culture crossing the practice, (2) Culture as a resource and (3) Culture while a field of practice of Occupational Therapy. It is understood that culture can define the specific field of expertise, which shows the need for studies and training targeted particularly to those policies, services and practices. Results from this study in particular added the various experiences of Occupational Therapy in the Field of Culture have shown the need to rethink vocational training. An important clue would conduct a review of national curriculum guidelines, taking into account the field of culture as knowledge production locus and intervention of occupational therapist. It points out that it is necessary to invest in such training for the consolidation of the practices Occupational Therapist in the Field of CultureKeywords: Occupational therapy. Culture. Citizenship, Vocational training. Resumen Este artículo tiene como proposito analizar y debater lasposibilidades de laactuación de la terapia ocupacional enel âmbito de la Cultura, desde las reflexiones docentes generado por losestudiantes graduados enla Terapia Ocupacional enel centro de enseñanza superior (IES) publica. Hoy, laspoliticapublicasbrasileñaspresentanla cultura como derecho. Cultura, en neste caso, no sólo entendida como manifestaciones artísticas y estéticas, sino como uma cuestión de la identidade, protegiendotambiénsu diversidade. Para esta investigación, elegimosel enfoque cualitativo a partir de un enfoque analítico descriptivo, teniendo como base el método documentaldeldiario de campo de lasclases de los dos semestres consecutivos de la disciplina de Terapia Ocupacional Social de uncurso de una Universidad Publica. Los resultados obtenidos se dividieranentres categorias de análisis: (1) Cultura atravesandolapráctica, (2) Cultura como recurso y (3) Cultura como um campo de acción de la Terapia Ocupacional. Se entiende que la Cultura puede definir como campo específico de acción, con una finalidade determinada, lo que apunta para lanecesidad de los estúdios y uma formacción dirigida enparticular aaquellas políticas, servicios y prácticas. Los datos de este estudio especialmente sumado a las diversas experienciasde la Terapia Ocupacional enelámbito de la Cultura han demonstrado lanecesidad de replantearlaformaciónprofesional. Una pista importante llevaría a uma revisión de lasdirectrices curriculares nacionales, teniendo em cuentaelámbito de la Cultura como locus de produccióndelconociento y laintervencióndel terapeuta ocupacional. Se apunta que és necesarioinvertiren neste tipo de formación para laconsolidación de lasprácticas de el terapeuta ocupacional enelámbito de la Cultura.Palalvras claves: Terapia Ocupacional, Cultura, Ciudadanía Cultural, Formación Profesional.
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