Academic literature on the topic 'Teoria di campo'

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Journal articles on the topic "Teoria di campo"

1

Fabbroni, Roberto. "Teoria del Campo di Consapevolezza Unificata." Scienze Biofisiche 1, no. 1 (March 2021): 1–16. http://dx.doi.org/10.48274/ibi7.

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Abstract:
In questo lavoro si intende presentare la Teoria della Consapevolezza Unificata che ha l’intendimento di spiegare i processi di funzionamento legati alla salute di una persona in relazione ai campi di Energia-Informata che lo compongono e le loro interazioni con tutti gli altri campi esistenti in natura. Questo, secondo correlazioni e interconnessioni esistenti in una visione sistemica e unitaria dell’Universo e non solo. In questo contesto si conferma la visione in cui corpo-mente e Spirito sono correlati e che la Consapevolezza è un processo profondo, intimo e fondamentale per la Salute e che non è semplicemente uno stato di coscienza attiva ma è un Ente senziente mediatore tra i campi che compongono l’essere umano in una accezione non-locale e che potremmo anche chiamare Anima.
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Ferro, Antonino. "Pensiero onirico e teoria del campo." RICERCA PSICOANALITICA, no. 1 (March 2010): 31–52. http://dx.doi.org/10.3280/rpr2010-001004.

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Abstract:
L'Autore, attraverso delle vignette cliniche, descrive i punti chiave del proprio modello clinico e traccia il suo modello di mente: "thinking-feeling-dreaming". Il concetto di campo analitico, come vero e proprio luogo d'incontro emotivo e di trasformazione psichica, cosě come il pensiero onirico della veglia, si collocano al centro del lavoro analitico. Secondo l'Autore, il campo accoglie e genera quelle turbolenze protoemotive che le funzioni alfa del campo alfabetizzano di continuo; il lavoro del campo consente poi lo sviluppo degli apparati per sognare, sentire e pensare. In questa prospettiva, una narrazione clinica con un alto grado di insaturitŕ risulta essenziale per favorire il moltiplicarsi dei punti di vista, cosicché il campo analitico possa diventare matrice di storie possibili. In questo modo l'"impensabile" diventa una storia condivisa, attraverso una serie di passaggi emotivi che permettono di nominare ciň che il paziente non ha potuto fin lě rappresentare.
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3

Leoni, Federico Albano. "Attualitŕ di Bühler." PARADIGMI, no. 3 (December 2011): 121–34. http://dx.doi.org/10.3280/para2011-003009.

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Abstract:
L'articolo propone una succinta lettura dellae di altri scritti di Bühler da un'angolatura linguistica. Viene cosě richiamata l'attenzione su alcuni punti ancora attuali e non del tutto messi a frutto nel dibattito teorico contemporaneo sulle scienze del linguaggio. In particolare l'Autore si sofferma su: a) il concetto di campo; b) la teoria dei due campi e l'integrazione tra il campo simbolico e il campo deittico, con un accenno alla questione dell'ellissi; c) l'assiomatica di B., con particolare riferimento al suo modello di segno e sul sistema simbolo/campo; d) la prospettiva gestaltica nella rappresentazione del piano fonico delle lingue.
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Manzalini, Antonio. "Campo e Potenziale Quantistico della Coscienza." Scienze Biofisiche 1, no. 3 (September 2022): 1–11. http://dx.doi.org/10.48274/ibi16.

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Abstract:
Gli organismi viventi, dal punto di vista termodinamico, sono simili a dei sistemi aperti, che operano lontano dall’equilibrio. Infatti, i processi metabolici della vita si basano su continui flussi interni e scambi di energia, materia e informazioni degli organismi con l’ambiente circostante. Ad un livello fisico più profondo, tuttavia, questi scambi sono mediati da oscillazioni quantistiche ondulatorie che comprendono, ad esempio: oscillazioni meccaniche, elettromagnetiche, nucleari e termiche. Anche il vuoto, secondo la Teoria Quantistica dei Campi (Quantum Field Theory – QFT), è sede di inarrestabili fluttuazioni quantistiche. Alla luce di questo, è ragionevole sostenere che gli organismi viventi sono sistemi aperti lontani non solo dall’equilibrio termodinamico, ma anche dall’equilibrio quantistico. Questo determina ed influenza anche i diversi livelli di coscienza degli organismi viventi. L’articolo propone un modello della coscienza degli organismi viventi, basato su un approccio più ampio rispetto a quello della Meccanica Quantistica e della QFT: questo nuovo approccio si propone infatti di considerare i processi della coscienza, oltre l’equilibrio quantistico, caratteristica fondamentale della vita. Il modello di coscienza proposto fa leva sulla teoria di de Broglie-Bohm che ha portato alla definizione del campo e potenziale quantistico: in particolare, la coscienza viene definita come un campo quantistico, il cui potenziale associato viene elaborato dall’organismo vivente, come informazione attiva. In analogia con il campo quantistico della teoria di de Broglie-Bohm per la materia inanimata, anche il campo quantistico della coscienza della materia vivente non ha sorgenti e la sua forma o curvatura ha più importanza fisica dell’ampiezza: in particolare, si propone che tale curvatura sia associata a condensazioni dei bosoni di Nambu Goldstone (come previsto dalla QFT) a seguito di rotture di simmetria di tale campo.
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5

Macaluso, Mercurio Albino. "Oltre il modello Perls-Goodman. Dal campo organismo/ambiente al campo relazionale." QUADERNI DI GESTALT, no. 2 (April 2013): 67–84. http://dx.doi.org/10.3280/gest2012-002005.

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Abstract:
Nel testo fondante della psicoterapia della Gestalt, Teoria e pratica della terapia della Gestalt, il concetto di "contatto" indica l'esperienza, considerata da una prospettiva centrata sull'individuo, piuttosto che sulla relazione. Oggi abbiamo bisogno di un modello, che, rimanendo coerente con i presupposti epistemologici della psicoterapia della Gestalt, ci permetta di tener conto della reciprocitŕ dello scambio che avviene tra paziente e terapeuta. Nei contributi innovativi di Gordon Wheeler e di Margherita Spagnuolo Lobb l'autore rintraccia i presupposti di un approccio gestaltico di tipo relazionale, in grado di consentire un'analisi dettagliata di come paziente e terapeuta creino insieme l'esperienza del loro incontro momento per momento.
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Fabbroni, Roberto, Andrea Sassola, and Lorenzo Paride Capello. "Psicosomatica, PNEI e PNEIS spiegate attraverso la Teoria del Campo di Consapevolezza Unificato – TCCU." Scienze Biofisiche 3, no. 1 (October 2021): 1–32. http://dx.doi.org/10.48274/ibi11.

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Abstract:
La Teoria del Campo di Consapevolezza Unificato – TCCU, analizza lo stato di Benessere e quello di Malessere attraverso la Consapevolezza che l’essere umano possiede della vita che sta vivendo. Si intende qui spiegare i processi psicologici di funzionamento legati alla salute di una persona in relazione ai campi di Energia-Informata che lo compongono e le loro interazioni con tutti gli altri campi esistenti in natura. Questo, secondo correlazioni e interconnessioni esistenti, di tipo Biofisico e Energetico-Informazionale, ci porterebbero alla conferma in cui lavisione di corpo-mente e Spirito è frutto di interconnessioni, che sono sostanzialmente uniti e sicuramente non separati. In questo contesto diviene rilevante l’acquisizione e l’aumento della personale Consapevolezza che è un processo profondo, intimo e fondamentale per la Salute e che non è semplicemente uno stato di coscienza attiva ma è un Ente senziente mediatore tra i campi che compongono l’essere umano. La Psicosomatica, la PNEI e la PNEI-S, rappresentano tre percorsi dello stato di benessere/malessere di una persona che vanno a sovrapporsi tra di loro in un processo evolutivo di analisi dello stato d’essere che inizia con la Psicosomatica ed evolve in PNEI e in ultima battuta in PNEI- S come vedremo. La Teoria del Campo di Consapevolezza Unificato rappresenta una evoluzione/integrazione di questi tre percorsi.
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Manzalini, Antonio. "Immagini Interiori come Informazione Quantistica della Vita." Scienze Biofisiche 1, no. 2 (March 17, 2023): 1–8. http://dx.doi.org/10.48274/ibi17.

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Abstract:
Questo articolo trae ispirazione dal modello della coscienza come campo quantistico descritto in [1] e ne estende la prospettiva da punto di vista psico-analitico. In particolare, modello di coscienza adottato è basato sull'estensione, per gli esseri viventi, della teoria di de Broglie – Bohm: il potenziale di coscienza associato a tale campo è definito come un'informazione quantistica attiva (denominato onda pilota della vita) che organizza e dirige la vita di un organismo attraverso processi di rottura della simmetria, come descritti dalla Teoria Quantistica dei Campi [2]. Inoltre, tale informazione attiva (associabile alla curvatura del campo di coscienza) si dimostra essere espressione di condensazioni dei bosoni di Nambu Goldstone derivanti dalle suddette rotture di simmetria. In particolare, il contributo di questo articolo riguarda l’idea che l’organismo vivente crei e percepisca delle corrispondenze tra delle “immagini interiori” e le dinamiche dell’onda pilota della vita (estensione del concetto di potenziale quantistico), ovvero di quella informazione quantistica attiva che organizza e dirige la sua vita. In questo caso il concetto di immagine va inteso in senso allargato. Le immagini sono viste come emozioni, sensazioni, simboli, archetipi... che a loro volta corrispondono, dal punto di vista della fisica quantistica, a condensazioni dei bosoni di Nambu Goldstone.
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Bianchini, Barbara. "La teoria del campo analitico e la psicoterapia psicoanalitica con la coppia." INTERAZIONI, no. 2 (November 2021): 102–19. http://dx.doi.org/10.3280/int2021-002007.

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Abstract:
In questo contributo cerco di evidenziare come il modello del campo analitico, svilup¬pato da Ferro e dalla scuola di Pavia, possa essere significativo e fecondo anche per la psi¬coterapia psicoanalitica con le coppie, proprio perché può promuovere lo sviluppo degli strumenti per pensare insieme, con lo scopo di trasformare stati protoemotivi e protosenso¬riali in qualcosa di più comprensibile, e può sviluppare la creazione di nuove narrazioni cocostruite tra i partner e l'analista. Diventa così necessario un lavoro sul "luogo" dove pensare i pensieri, sul contenitore pri-ma che sul contenuto, lavoro che assume una valenza intrinsecamente estetica. L'analista, anch'egli luogo del campo, garantisce e salvaguarda il setting e partecipa all'attività creativa riorientando la percezione e il senso della relazione.
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9

Lenti, Gabriele. "I paradossi della congiunzione crescente di W. Bion alla luce della teoria della complessitŕ." RICERCA PSICOANALITICA, no. 1 (March 2010): 67–80. http://dx.doi.org/10.3280/rpr2010-001006.

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Abstract:
Il presente lavoro tratta del rapporto tra la psicoanalisi e la teoria della complessitŕ, un'impostazione epistemologica che si č andata sviluppando negli ultimi decenni. Si sostiene che il contributo teorico necessario sia da individuare nello studio della logica sottostante il campo di indagine della psicoanalisi, in questo modo si individuano i concetti di non-linearitŕ, di autopoiesi e di ologramma del campo analitico che devono essere tenuti presenti per comprendere appieno la natura reale dei fenomeni studiati. La psicoanalisi potrŕ cosě dare il suo contributo alla teoria della complessitŕ proponendo nuovi sviluppi di senso. Psicoanalisi e complessitŕ potranno cosě entrare in un rapporto conviviale che feconderŕ en- trambe le discipline.
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10

Zaccagnini, Corrado. "Attaccamento, funzione riflessiva e affetti tra teoria e clinica." GROUNDING, no. 1 (November 2010): 33–41. http://dx.doi.org/10.3280/gro2010-001006.

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Abstract:
Le osservazioni cliniche di Winnicott, Kohut, Bion avevano sottolineato il ruolo del caregiver nello sviluppo emotivo e della personalitŕ. La Ainsworth, sulla scia di Bowlby, aveva mostrato come il costituirsi di un modello operativo interno efficace nel bambino dipenda dalla "sensibilitŕ" materna nel rispondere alle aspettative e ai bisogni del figlio. Strumenti sempre piů raffinati consentono di indagare la relazione caregiver-bambino e si trasformano in una piů raffinata capacitŕ di intervento terapeutico che chiama prepotentemente in campo il corpo. Da qui nasce la possibilitŕ e l'opportunitŕ di un dialogo tra teoria dell'attaccamento e analisi bioenergetica
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Dissertations / Theses on the topic "Teoria di campo"

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Lippolis, Davide Giosue. "Teoria di campo conforme." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/13422/.

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Abstract:
In questa trattazione si introduce e si sviluppa la teoria di campo conforme. Dal principale riferimento bibliografico si è voluto estrarre ed elaborare un testo che, più che sull'esaustività della trattazione, si concentra sulle particolari proprietà della teoria date proprio dall'imposta invarianza sotto trasformazioni conformi. Partendo da una breve introduzione storica seguita dall'esposizione di alcune nozioni preliminari utili (Capitolo 1) si passa successivamente allo sviluppo della teoria in d >2 dimensioni (Capitolo 2) con particolare attenzione alla struttura di gruppo delle trasformazioni conformi e alle correnti conservate ottenute dalla presenza di tali simmetrie della teoria (Paragrafo 2.4). Inoltre particolare enfasi è data alle condizioni imposte sulle funzioni di correlazione dalle simmetrie (Paragrafo 2.5). Successivamente (Capitolo 3) si procede con lo studio della teoria conforme in due dimensioni, dove essa possiede particolari proprietà che la distinguono dal caso di background a più alte dimensioni. In tale contesto si considera l'algebra di Virasoro (Paragrafo 3.2) e si espongono brevemente i casi del bosone libero (Paragrafo 3.5) e del fermione libero (Paragrafo 3.6). Si ha infine (Capitolo 4) un'introduzione alla teoria nel caso di spazi con topologie non banali, in particolare il toro, concentrandosi sulla costruzione del background e sul gruppo modulare (Paragrafo 4.2).
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Camilli, Francesco. "Teoria classica dei campi: campo elettromagnetico e radiazione di cariche in moto." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/14086/.

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Abstract:
Il presente documento risulta diviso in due parti fondamentali. Nella prima di esse si cerca di esporre in maniera esaustiva una trattazione relativistica del moto di cariche in un campo elettromagnetico. Si parte dall'assunzione dell'esistenza di un quadrivettore, il quadripotenziale che riassume le caratteristiche dell'accoppiamento carica-campo. Segue la descrizione del campo elettromagnetico col formalismo proprio dei sistemi continui, con tutto ciò che ne consegue. In particolare, si definiscono densità di Lagrangiana e tensore energia-impulso. Quest'ultimo ci consente di enunciare le leggi di conservazione del campo in maniera covariante. In questa prima parteà sono sempre stati trascurati eventuali effetti di autointerazione delle cariche con il campo di radiazione da loro generato. Nella seconda parte, invece, si cerca proprio di descrivere la radiazione di cariche in moto. In un primo momento si illustrano le principali funzioni di Green per Laplaciano e d'Alembertiano, strumento necessario nella determinazione dei campi in presenza di sorgenti. Infine si studia la potenza emessa dalle cariche in moto accelerato analizzandone la distribuzione angolare e spettrale. Il fatto che le cariche irraggino significa che perdono energia per cederla a campo elettromgnetico. Questo però comporta che vanno aggiunti dei termini di reazione radiativa per completare la descrizione del loro moto. Si mostra come uno sviluppo al terzo ordine dei potenziali ritardati, ottenuti tramite le opportune funzioni di Green, conduce a dei termini frenanti nel moto della particella. Le relative forze sono anche dette forze di attrito di Lorentz.e le loro espressioni hanno dei limiti di validità, legati anche al sistema di riferimento in cui si osserva il fenomeno.
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Cosentino, Angelo. "Torsione nello spaziotempo e teoria di Einstein-Cartan." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/13743/.

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Abstract:
Lo scopo primario del lavoro è quello di conferire allo spazio fisico una nuova proprietà geometrica: la torsione. L’idea generale è quella di tentare di proseguire il lavoro di Albert Einstein della teoria della relatività generale ed estendere i suoi principi geometrici anche al mondo microscopico. Sfrutterò appieno la geometrizzazione della teoria della gravitazione e mostrerò come aggiungere a quest'ultima la presenza del tensore di torsione rappresenti solo una leggera modifica alla teoria. La torsione, inizialmente considerata una proprietà geometrica aggiuntiva dello spaziotempo, sarà caratterizzata fisicamente attraverso il legame con una proprietà quantomeccanica intrinseca della materia: lo spin. Presenterò un capitolo introduttivo in cui verrà ripercorso il cammino che ha portato Einstein alla teoria della relatività generale in modo qualitativo poiché la mia attenzione riguarderà l'evoluzione della struttura geometrica dello spazio fisico. Nel secondo capitolo proverò a motivare la necessità di proseguire ulteriormente quel cammino e studiare quindi la teoria di Einstein-Cartan. Segue poi un capitolo di strumenti matematici necessari per poter studiare nel profondo la nuova geometria dello spaziotempo e la teoria nascente nel capitolo 4, in cui sono formulate le equazioni di campo. Per la loro formulazione sarà seguito un approccio di tipo variazionale. Tali equazioni saranno poi discusse nel capitolo successivo in cui si vuole immediatamente mostrare come la teoria di Einstein-Cartan rappresenti una piccola modifica della teoria di Einstein seppur con predizioni nuove e interessanti. Nello stesso capitolo verrà stimato e discusso il dominio di validità dei risultati ottenuti e verrano presentati dei riferimenti in cui vengono discusse altre importanti conseguenze della teoria. Segue infine un capitolo conclusivo in cui si vuole ripercorrere quanto fatto e si vuole anche mostrare quanto ancora ci sia da fare.
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4

Baglioni, Paolo. "Il campo di Klein-Gordon e i diagrammi di Feynman." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/14605/.

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Abstract:
In questa trattazione viene presentata brevemente la teoria moderna dei campi classici relativistici. Partendo dalla trattazione classica della meccanica analitica si arriva a formulare una teoria di campo in accordo con i postulati della relatività ristretta. Particolare attenzione è stata fornita ad un'interpretazione particellare dei campi, senza introdurre il formalismo matematico della teoria dei campi quantistici, evitando quindi la procedura della seconda quantizzazione o dei cammini di Feynman. Questo ha permesso di mettere in risalto le strutture fondamentali del campo di Klein-Gordon e di descrivere mediante l'utilizzo del propagatore di Feynman alcune interazioni tra le sorgenti e il campo stesso. Sono state analizzate le soluzioni della dinamica libera del campo e della dinamica con sorgenti statiche e non statiche, con particolare interesse verso le interazioni che coinvolgono scambi di particelle virtuali e reali. Sono state aggiunte delle applicazioni della teoria alla modellizzazione di alcuni processi di diffusione come quella di pioni su un potenziale elettromagnetico e lo scattering pione-pione. Nell'ultimo capitolo sono stati introdotti i diagrammi di Feynman come metodo grafico per rappresentare alcuni processi, in particolar modo sono stati analizzati processi di auto-interazione e di interazione mediata da mesoni sigma.
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D'Armenio, Enzo <1985&gt. "Tecnologie della semiosi. Il campo di una retorica intermediale nella produzione audiovisiva." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amsdottorato.unibo.it/8185/1/D%27Armenio_Enzo_tesi.pdf.

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Abstract:
In questo studio proponiamo una teoria semiotica dei media capace di rendere conto del loro ruolo all’interno della produzione culturale e del sistema semantico. Nella prima parte, un confronto tra le teorie elaborate all’interno dei media studies e all’interno della semiotica mostra la necessità di un’integrazione tra le componenti più strettamente materiali e tecniche da un lato e quelle semantiche e culturali dall’altro. Ripartendo dalle considerazioni di Marshall McLuhan (1964), indaghiamo il modo in cui le tecnologie in genere si specializzano in tecnologie della significazione. Attraverso una rilettura della teoria dell’enunciazione di Émile Benveniste (1970), rivista alla luce delle riflessioni di Umberto Eco (1997, 1975) e Bruno Latour (2012), i media saranno intesi come tecnologie della semiosi: ognuna è contraddistinta da una specifica traiettoria di produzione, significazione e trasmissione. Grazie a una serie di esempi cinematografici individueremo le componenti interne che distinguono le rispettive traiettorie. Nella seconda parte proponiamo una focalizzazione su una specifica tecnologia della semiosi, quella audiovisiva: accostando teorie semiotiche, estetiche e neurofilmologiche, proponiamo un’ipotesi strutturale per lo studio dell’esperienza filmica. Infine, l’attenzione è rivolta a un campo più specifico, che indichiamo come il campo di una retorica intermediale: una serie di casi in cui l’accostamento tra generi differenti (la finzione e il documentario) o tra formati tecnici (alta definizione e bassa definizione, disegno animato e immagine fotografica) aumenta la forza persuasiva di un’opera o la sua efficacia narrativa. Con una serie di analisi mostreremo che il campo di una retorica intermediale, tradendo gli abiti tecnici ed estetici della cultura, ci permette di verificare come essi operino in maniera irriflessa all’interno del sistema semantico.
In this study we propose a semiotic theory which is able to take into account the role of media in both the cultural production and the semantic system. The first part of the work realises a comparison between media theories and semiotics ones in order to show the necessity of an integration between the material and technical components and the cultural and symbolic ones. Starting from the assumptions of Marshall McLuhan (1964), we investigate the processes of specialization which differentiate generic technology from semiotics technology. Taking the cue from some assumptions formulated by Umberto Eco (1997, 1975) and Bruno Latour (2012), we suggest a review of Émile Benveniste’s theory of enunciation (1970) through which considering media as technologies of semiosis: each of them is characterised by a specific trajectory of production, signification and transmission. A set of filmic analysis will be used in order to identify the internal components that differentiate these trajectories. In the second part we focus on a specific technology of semiosis, i.e. the audiovisual one: by comparing semiotic, aesthetic and neurofilmology theoretical backgrounds we propose a structural approach for the study of film experience. Finally, we direct our attention on a more specific field, which we specify as a field of intermedial rhetoric. The latter will be defined presenting a series of cases in which the gaps between genres (fiction and documentary) and technical formats (high and low definition, photographic images and cartoon) are used to maximise the persuasion or the efficiency of audiovisual discourses. Through the use of a set of filmic analysis, the thesis will show to what extent the field of an intermedial rhetoric, betraying cultural, technical and aesthetical habits, allow us to verify how they tacitly work in the semantic system.
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BRANCACCIO, ANDREA. "Modellazione della conoscenza procedurale umana: sviluppo e applicazione nel campo della teoria dello spazio di conoscenza procedurale." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2022. http://hdl.handle.net/11577/3454549.

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Abstract:
Le ricerche presentate in questa tesi raccolgono risultati pratici e teorici sviluppati nel ambito della Procoedura knowledge space theory (PKST). La PKST nasce dall'unione della teoria degli spazi problema con la teoria degli spazi di conoscenza (KST). La prima è una teoria sul problem solving umano, secondo la quale il comportamento di risoluzione di un problema avviene in uno spazio problema. La seconda, è una teoria matematica il cui obbietivo iniziale era lo sviluppo di una macchina efficiente per la valutazione della conoscenza. Oggi la KST è il quadro teorico per numerosi sistemi di valutazione e apprendimento adattivo e computerizzato. La nozione chiave nella KST è quella di struttura di cononscenza. La quale è un modello dell’ogranizzaione della conoscenza in un determianto dominio. Nella PKST la struttura di conoscenza viene generata partando dallo spazio problema. Una peculiartà di questo approaccio è che i problemi nella struttura di conoscenza sono risolti tramite delle sequenze di mosse (parzialmente) osservabili nello spazio problema. I metodi di validazione empirica delle strutture di conoscenza e di valutazione adattiva della conoscenza esistenti in KST non sono in grado di utilizzare l’informazione contenuta i queste sequenze si mosse, ma si limitano alle risposte di tipo dicotomico (i.e., corretto/errato). L’obbiettivo generale delle prime due ricerche è quello di presentare dei modelli che utilizzino l’informazione contenuta nelle sequenze di mosse osservate. Questo è stato fatto tramite lo sviluppo di un quadro probabilistico, chiamato Markov solution process model (MSPM), che considera lo spazio problema assiame alle struttura di conoscenza. L’MSPM è stato utlizzato come modello di validazione empirica di una struttura di conoscenza e come base per una procedura adattiva e computerizzata di valutazione della conoscenza. Le altre due ricerche hanno come obbiettivo quello di studiare come specificare lo spazio problema. Lo stesso compito, infatti, puo essere rappresentato da diversi spazi problema. Tuttavia, queste rappresentazioni dovrebbero essere coerenti tra loro. La prima ricerca copre gli aspetti teorici di quali caratteristiche devono essere mantenute tra rappresentazioni alternative per essere coerenti. La seconda presenta un'applicazione sulla possibile interpretazione di questa rappresentazione a livello psicologico
The studies presented in this dissertation include practical and theoretical results developed in the context of procedural knowledge space theory (PKST). PKST was developed from the link between the problem spaces theory and the knowledge spaces theory (KST). The former is a theory of human problem solving, according to the problem-solving behavior occurs in a problem space. The latter is a mathematical theory whose initial goal was the development of an efficient machine for the assessment of knowledge. Today, KST is the theoretical framework for numerous adaptive and computer-based assessment and learning systems. The fundamental notion in KST is the knowledge structure. The knowledge structure is a model for the organization of knowledge in a given domain. In PKST, the knowledge structure is derived from the problem space. A peculiarity of this approach is that the problems in the knowledge structure are solved by (partially) observable sequences of moves in the problem space. Unfortunately, the existing methods of empirical validation of knowledge structures and adaptive assessment of knowledge in KST cannot use the information contained in these sequences of moves but are limited to dichotomous responses (i.e., correct/wrong). The general aim of the first two studies is to present models that use the information contained in the observed sequences of moves. With this aim, a probabilistic framework called the Markov solution process model (MSPM), which considers the problem space and knowledge structures, was developed. The MSPM was used as a model for the empirical validation of knowledge structure and as the foundation for an adaptive, computer-based knowledge assessment procedure. The last two studies aimed to investigate how to specify a problem space. In fact, different problem spaces can represent the same task. However, those representations should be consistent to one another. The first study covers the theoretical aspects of which characteristics must be maintained among alternative representations to be consistent. The second presents an application about the possible interpretation of this representation at a psychological level.
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Angiolini, Silvia. "La decidibilità del campo esponenziale reale." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/18184/.

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Abstract:
L’elaborato tratta la decidibilità della teoria del campo esponenziale reale analizzando analogie e differenze con la teoria dei campi reali chiusi. La teoria dei campi reali chiusi nel linguaggio L:={+,-,*,0,1,<}, che è la teoria del campo dei numeri reali nello stesso linguaggio, ammette eliminazione dei quantificatori e il teorema di Tarski afferma che la teoria è decidibile. In generale se una L-teoria ammette eliminazione dei quantificatori ed esiste una procedura meccanica tale che per ogni L-formula chiusa senza quantificatori dia risposta positiva se essa è un teorema e negativa se non lo è, allora tale teoria è decidibile. La teoria del campo esponenziale reale nel linguaggio L:={+,-,*,0,1,<,exp} non ammette eliminazione dei quantificatori. Per questo motivo per verificare la sua decidibilità è necessario procedere in altro modo. In particolare si dimostra che se vale la congettura di Schanuel allora tale teoria è decidibile. L’idea è quella di dare uno schema di assiomi validi per espansioni opportune della teoria dei numeri reali, dimostrando poi che esiste una teoria ricorsiva che assiomatizza la teoria del campo reale esponenziale. Questo equivale a dire che la teoria è decidibile.
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Alberici, Diego. "Statistical Mechanics of Monomer-Dimer Models on Complete and Erdös-Rényi Graphs." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/4169/.

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Abstract:
Nella tesi sono trattate due famiglie di modelli meccanico statistici su vari grafi: i modelli di spin ferromagnetici (o di Ising) e i modelli di monomero-dimero. Il primo capitolo è dedicato principalmente allo studio del lavoro di Dembo e Montanari, in cui viene risolto il modello di Ising su grafi aleatori. Nel secondo capitolo vengono studiati i modelli di monomero-dimero, a partire dal lavoro di Heilemann e Lieb,con l'intento di dare contributi nuovi alla teoria. I principali temi trattati sono disuguaglianze di correlazione, soluzioni esatte su alcuni grafi ad albero e sul grafo completo, la concentrazione dell'energia libera intorno al proprio valor medio sul grafo aleatorio diluito di Erdös-Rényi.
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PARODI, MICHELE. "Il campo del folclore tra valorizzazione e integrazione culturale. Il caso di Sao Luìs del Maranhao (Brasile)." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2011. http://hdl.handle.net/10281/21769.

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Abstract:
La presente tesi è dedicata allo studio dell’arena culturale che coinvolge le pratiche di valorizzazione delle forme del folclore e della cultura popolare in una capitale del Nordest del Brasile: São Luís del Maranhão. Nell’analisi di questa arena ci siamo serviti in primo luogo delle nozioni bourdieane di “campo”, “capitale” “habitus” ed “illusio”. La ricerca ha evidenziato nell’ambito etnografico esaminato e nelle sue diramazioni nazionali e globali, la presenza di una specifica forma di illusio: la credenza nel valore del folclore e nel valore della sua valorizzazione, della sua protezione, della sua messa in scena e del suo studio. La valorizzazione delle forme folcloriche è operata indipendentemente dalla valutazione della complessità dei loro contenuti e dalla valutazione della loro capacità di esprimere e far conoscere il contesto sociale, politico, economico ed esistenziale dei produttori e dei consumatori del folclore. Questa valorizzazione è vincolata viceversa al rispetto di determinate convenzioni formali riguardanti le forme degli artefatti e delle modalità espressive usate dai gruppi folclorici, quali ad esempio i materiali degli abiti e le loro decorazioni, le coreografie delle danze, i ritmi musicali. Questa illusio è sostenuta tautologicamente dall’affermazione, da un lato, della ricchezza culturale della diversità delle forme folcloriche e, dall’altro, dall’affermazione del valore di queste forme in quanto parte di questa diversità. A partire da questo presupposto, le forme folcloriche sono valorizzate in quanto emblemi identitari e in quanto risorse di distinzione nel mercato dei prodotti culturali. Nel tracciare le varie posizioni del campo generato da questa illusio (campo che abbiamo chiamato “campo del folclore” o “campo della cultura popolare”) abbiamo osservato l’imporsi egemonico degli habitus dei folcloristi e dei leader dei gruppi folclorici organizzati dalle classi dominanti. Questa egemonia tende a privilegiare forme di espressione che valorizzano gli aspetti decorativi e spettacolari e i contenuti più concilianti in detrimento dei contenuti dove sono messi in scena, in modo diretto o metaforico e satirico, i termini reali dei conflitti che sussistono tra le classi sociali. Come parte di questo contesto, abbiamo esaminato l’emarginazione degli aspetti narrativi della manifestazione folclorica del Bumba-meu-boi, manifestazione che presentava in passato la messa in scena del conflitto tra un fazendeiro e un suo dipendente (il “negro” Chico). Nelle odierne esibizioni folcloriche dei gruppi del Bumba-meu-boi di São Luís, tranne in alcuni casi eccezionali, sono messi in scena al più i personaggi principali della narrazione, che però, privati dell’attuazione corrispondente al proprio ruolo, funzionano solo come mere coreografie. Nella tesi è anche esaminata la genesi storica di questa illusio. Percorrendo la storia del folclore abbiamo potuto individuare i punti di contatto delle disposizioni degli agenti dell’attuale campo del folclore con le fascinazioni antiquarie per il possesso, la collezione e la classificazione sistematica degli oggetti del passato, e con le moderne logiche oggettivanti delle forme di patrimonializzazione della cultura materiale attivate dai processi di formazione degli stati nazionali. Abbiamo allora potuto re-interpretare l’illusio del campo del folclore di São Luís come parte di un più generale processo di cosificazione, patrimonializzazione, estetizzazione e mercificazione della cultura. In contrapposizione a questa trasformazione, storicamente, abbiamo osservato in Brasile la presenza di altri posizionamenti sulla cultura popolare che hanno considerato invece le sue forme come risorse di contenuti, temi e modalità di espressione con cui elaborare delle forme originali di cultura o con cui promuovere delle forme di politicizzazione e di effettiva emancipazione delle masse popolari. Infine, siamo giunti a concludere che le forme di valorizzazione del folclore, a partire dalla fine degli anni ’70 (all’inizio della fase di apertura della dittatura militare), e le più recenti forme di valorizzazione dei cosiddetti patrimoni immateriali hanno sviluppato e sviluppano in Brasile un meccanismo ideologico unitario simile a quello del mito della democracia racial (mito della sostanziale assenza in Brasile del pregiudizio razziale). Le forme folcloriche delle classi subalterne sono riconosciute e valorizzate al livello simbolico ed economico, ma, al medesimo tempo, sono ridotte a forme di espressione impoverite di contenuti politici non celebrativi delle autorità locali e delle identità, regionali, nazionali o etniche.
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Ciavatta, Alessandro. "Teoria della superconduttività e soluzione numerica dell’equazione della gap BCS." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/23633/.

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Abstract:
La superconduttività è uno stato della materia caratterizzato dall'assenza di resistività DC. Durante la transizione di fase il materiale espelle dall'interno il campo magnetico applicato, diventando un perfetto diamagnete; questo è noto come effetto Meissner-Ochsenfeld. La prima teoria presentata in questa tesi è la teoria di London, che spiega l'effetto Meissner all'interno delle due equazioni fenomenologiche di London. In seguito viene presentata la teoria di Ginzburg-Landau, che estende la teoria di Landau sulle transizioni di fase del secondo ordine e ricava una dipendenza della densità dei portatori superconduttivi dai parametri termodinamici. Infine viene descritta la teoria microscopica BCS (Bardeen-Cooper-Schrieffer), che supponendo l'interazione elettrone-elettrone attrattiva riesce a dimostrare l'esistenza di un gap energetico, fornendo una spiegazione microscopica alle teorie fenomenologiche. L'equazione che esplicita la dipendenza dell'energia di gap dalla temperatura è stata risolta numericamente tramite un codice in Python.
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Books on the topic "Teoria di campo"

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Brettoni, Augusta, Ernestina Pellegrini, Sandro Piazzesi, and Diego Salvadori, eds. Per Enza Biagini. Florence: Firenze University Press, 2016. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-404-6.

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Abstract:
In Studi per Enza Biagini sono confluiti saggi di teoria o di comparatistica, affondi in una singola letteratura o in più letterature, traduzioni, poesie, racconti e fumetti che costruiscono un testo di piacevole e agile lettura. Si intersecano generazioni di studiosi, fuori da ogni gerarchia accademica, che hanno condiviso nei decenni la lunga storia e i tanti campi della ricerca di Enza Biagini, rivelando pure il rigore metodologico e l’apertura, quasi senza confini, che ha contraddistinto la sua scuola. Al centro del volume c’è la teoria della letteratura con i suoi concetti e utensili d’analisi appartenenti alla tradizione della retorica, da non intendere qui come tassonomia di tropi e figure, ma quale somma di istanze vive (linguistiche, letterarie, filosofiche, semiotiche, ideologiche) portatrici di interrogativi fondamentali.
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Ballestracci, Sabrina, and Serena Grazzini, eds. Punti di vista – Punti di contatto. Studi di letteratura e linguistica tedesca. Florence: Firenze University Press, 2015. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-769-2.

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Abstract:
L’interrogativo sui possibili punti di contatto tra linguistica e studi letterari torna a più riprese nella discussione internazionale di ambito germanistico. Il volume si inserisce in questo dibattito e, valorizzando le specificità di entrambi i settori di studio, intende contribuire alla ricerca di nuove vie di confronto e di scambio scientifico. Gli otto saggi raccolti in questa miscellanea si caratterizzano per la compenetrazione del punto di vista letterario e linguistico e sviluppano percorsi di analisi nei seguenti campi di ricerca: teoria del comico letterario e dei generi letterari; studi linguistici del testo letterario; lingua come oggetto di analisi letteraria; didattica del tedesco L2 (DaF).
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Helzel, Paola. L' evento Auschwitz: Nella teoria politica di Hanna Arendt. Lungro di Cosenza: Marco, 2001.

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Rossi, Monica, and Federica Ottone, eds. Teorie e sperimentalismo progettuale per la ricerca in tecnologia dell’architettura / Theories and experimental design for research in architectural technology. Florence: Firenze University Press, 2013. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-406-6.

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Abstract:
Il volume, che raccoglie riflessioni intorno al tema della città, intesa come campo di sperimentazione, traccia un panorama aggiornato della ricerca dottorale e post-dottorale in Tecnologia dell’Architettura, da cui traspare la volontà di offrire spunti teorici di ampio respiro e, contemporaneamente, testimoniare una vasta gamma di applicazioni specialistiche. Nell’approccio ambientale, che accoglie i suggerimenti dei territori valorizzandone la "cultura materiale", appare il tratto comune sul quale sono impostate molte delle tematiche di ricerca qui esposte. The book, that gathers reflections on the theme of the city, intended as field of experimentation, gives an updated panorama of the doctoral (PhD) and postdoctoral research in Architectural Technology, and offers ample theoretical insights as well as a large collection of specialized applications. The environmental approach, that welcomes suggestions from the surrounding areas, highlighting the "material culture", shows the common traits that are present in many of the research themes here exposed.
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Ciaravolo, Roberto. Gioco Di Posizione : Dalla Teoria Alla Pratica in Campo Extra: I Giochi Di Situazione. Independently Published, 2020.

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Natoli, Salvatore. La felicita: Saggio di teoria degli affetti (Campi del sapere). Feltrinelli, 1994.

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Pieri, Bernardo. Usurai, ebrei e poteri della Chiesa nei consilia di Paolo da Castro. Bononia University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.30682/sg282.

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Abstract:
Lo iuris utriusque doctor Paolo da Castro (1360/62-1441), nella sua lunga ed onorata carriera accademica, lesse soltanto il gius civile. Il vasto – e ancora non sufficientemente esplorato – campo dei suoi consilia mostra però una profonda conoscenza anche del diritto canonico, fatto di cui anche il pubblico dei richiedenti dovette esser consapevole, vista la fiducia con cui sollecitò al giurista responsi in materia non soltanto civilistica. Partendo, perciò, da alcuni consilia che affrontano tematiche di attinenza canonistica (specialmente quando la competenza dei canoni entrava in concorrenza col diritto civile, come nel caso emblematico dell’usura cui finirono per connettersi le svariate questioni implicanti i mai pacificati rapporti istituzionali con le comunità ebraiche residenti nelle città italiane), si sono confrontate le opinioni espresse dal giurista con le posizioni che egli tiene nei passi corrispondenti delle lecturae accademiche e con quelle del suo maestro Baldo degli Ubaldi e di altri autori vicini, per tempo o per altre affinità (e.g. Bartolo, Lorenzo Ridolfi, Oldrado, Antonio Roselli, Giovanni da Imola), tentando di ricostruire la linea di pensiero di Paolo da Castro nella materia affrontata e la sua incidenza sulla communis opinio posteriore. Una dipendenza di Paolo da Castro da alcune teorie economiche e morali risalenti a Pietro di Giovanni Olivi (che aveva insegnato per qualche anno alla scuola teologica di Santa Croce a Firenze) è stata ipotizzata a partire da alcune possibili coincidenze favorite dal lungo soggiorno fiorentino del giurista. Queste avrebbero influenzato il pensiero di Paolo indirizzandolo verso posizioni etiche severissime, anche nei confronti di quella Chiesa di cui il giurista fu sempre un devoto, ma non inerte, seguace. Il panorama che si è venuto delineando durante il percorso d’indagine, perciò, non solo – secondo l’A. – mostrerebbe scenarî forse inattesi nel quadro giurisprudenziale relativo alle tematiche trattate e al pensiero di Paolo da Castro, specialmente nel suo formarsi; ma, soprattutto, consentirebbe di giustificare (e dunque elidere), su basi squisitamente tecniche ma anche intellettuali, le discrasie presenti in Paolo, non meno che in molti altri giuristi dei secoli tra Trecento e Cinquecento, tra l’opinio espressa come consulente e le interpretazioni sostenute leggendo dalla cattedra universitaria.
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Govi, Elisabetta, ed. BIRTH. Archeologia dell’infanzia nell’Italia preromana. Bologna University Press, 2022. http://dx.doi.org/10.30682/disciarche31.

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Abstract:
L’archeologia dell’infanzia è un campo di ricerca molto attuale nel quadro internazionale degli studi dedicati all’antichità e negli anni più recenti ha visto una crescita considerevole anche grazie all’approccio interdisciplinare che arricchisce le indagini archeologiche di prospettive complementari, prime fra tutte quella dell’antropologia fisica e culturale. Il mondo infantile resta tuttavia molto difficile da analizzare per la scarsa visibilità che i bambini hanno in termini archeologici, a causa della fragilità dei resti ossei e della limitata evidenza sul piano sociale e culturale. Occorre allora adottare specifiche metodologie di indagine, capaci di fare emergere le tracce di una componente delle comunità antiche tanto significativa, quanto poco rappresentata a livello funerario. La attenta lettura contestuale dei dati riferibili ai bambini è il necessario presupposto per approdare a corrette ipotesi ricostruttive sulla percezione che ogni popolo aveva dell’infanzia. L’opera affronta il tema per la prima volta in modo sistematico e organico, mappando il fenomeno delle sepolture infantili nell’Italia del primo millennio a.C. Trenta saggi, scritti da circa sessanta studiosi, rendono questo volume la più aggiornata e completa raccolta di dati e di studi sull’archeologia dell’infanzia della penisola nell’età preromana. L’attenzione è rivolta non solo all’ambito sepolcrale, certamente il più ricco di informazioni, ma anche a quelli abitativo e santuariale molto meno noti, per ottenere un quadro conoscitivo il più possibile esteso e articolato. Dopo alcuni saggi che introducono alla riflessione teorica sviluppatasi attorno al tema, la prima parte dell’opera è dedicata ad un caso studio del mondo etrusco, oggetto di un recente progetto multidisciplinare; la seconda parte comprende numerosi contributi sull’Etruria, un territorio per il quale mancava finora una visione d’insieme su tutti i principali centri; la terza parte raccoglie saggi sulle popolazioni dell’Italia antica, offrendo uno straordinario sguardo sul mosaico di culture; infine un saggio finale, che delinea le coordinate culturali e antropologiche del fenomeno, valorizza la ricchezza e la complessità dell’opera. BIRTH costituisce il più completo strumento di conoscenza e di analisi del comportamento dei popoli dell’Italia antica nel trattamento funerario del bambino. Numerose appendici forniscono una dettagliata registrazione delle tombe infantili, base per ogni ricostruzione storica. L’opera è il primo passo di un percorso di studi destinato a proseguire, perché ancora molte sono le prospettive di indagine che l’archeologia dell’Italia preromana consente di sviluppare nell’ambito del più vivace dibattito scientifico internazionale sull’infanzia.
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Book chapters on the topic "Teoria di campo"

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Lechner, Kurt. "Il metodo variazionale in teoria di campo." In UNITEXT, 79–114. Milano: Springer Milan, 2013. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-5211-6_3.

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Gabelli, Stefania. "Ampliamenti di campi." In Teoria delle Equazioni e Teoria di Galois, 109–34. Milano: Springer Milan, 2008. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-0619-5_3.

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Gabelli, Stefania. "Campi di spezzamento." In Teoria delle Equazioni e Teoria di Galois, 135–77. Milano: Springer Milan, 2008. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-0619-5_4.

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Gabelli, Stefania. "Anelli e campi: nozioni di base." In Teoria delle Equazioni e Teoria di Galois, 3–28. Milano: Springer Milan, 2008. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-0619-5_1.

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Agostinelli, Cataldo. "Un Teorema Di Media Sul Flusso Di Energia Nel Moto Di Un Fluido Di Alta Conduttivita' Elettrica In Cui Si Genera Un Campo Magnetico." In Proprietà di media e teoremi di confronto in fisica matematica, 163–78. Berlin, Heidelberg: Springer Berlin Heidelberg, 2011. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-642-11018-4_4.

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KARITA BONZANINI, TAITIANY. "FORMAÇÃO EM AÇÃO: PRÁTICAS DE INSTRUMENTAÇÃO DO FUTURO PROFESSOR." In Itinerários de resistência: pluralidade e laicidade no Ensino de Ciências e Biologia. Editora Realize, 2021. http://dx.doi.org/10.46943/viii.enebio.2021.01.299.

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Abstract:
ESSE TRABALHO DISCUTE COMO PROMOVER A??ES ARTICULADAS ENTRE TEORIA E PR?TICA PEDAG?GICA NA FORMA??O DE LICENCIANDOS DE UM CURSO DE CI?NCIAS BIOL?GICAS, A PARTIR DE OFICINAS, TANTO PARA FORMA??O COMO PARA OPORTUNIZAR A VIV?NCIA EM CONTEXTOS ESCOLARES. DESSA FORMA, O FUTURO PROFESSOR FOI ENVOLVIDOS EM A??O-PARTICIPA??O ATIVAS, ENGLOBANDO ESTUDOS E DISCUSS?ES DE BIBLIOGRAFIA ESPEC?FICA, REUNI?ES, PRODU??O DE MATERIAL DID?TICO, ORIENTA??O E SUPERVIS?O DE ATIVIDADES DE ENSINO, COLETA DE DADOS PARA AVALIA??O DAS ATIVIDADES E PRODU??O DE CONHECIMENTOS SOBRE O FAZER DOCENTE. OS REGISTROS EM DI?RIO DE CAMPO E AN?LISE DE MATERIAIS ESCRITOS REVELOU QUE AO VIVENCIAR O COTIDIANO ESCOLAR, REFLETIR SOBRE AS A??ES ALI REALIZADAS, PLANEJAR NOVAS ATIVIDADES O LICENCIANDO CONSTR?I SABERES SOBRE A PR?TICA E APRENDE SOBRE ELA, POIS A INSER??O NA SALA DE AULA, ? UM CONSTANTE MOVIMENTO DE BUSCA, DE APRENDIZAGEM E DE INSTRUMENTALIZA??O A PR?TICA PEDAG?GICA.
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Balboni, Paolo E. "14 • Politica linguistica: rallentare Darwin nell’Europa plurilingue." In Thesaurus di Linguistica Educativa: guida, testi, video. Venice: Fondazione Università Ca’ Foscari, 2022. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-607-7/014.

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Abstract:
Dalla fine degli anni Settanta a oggi ho studiato l’intreccio tra i diritti della persona a vivere più lingue e in più lingue e i diritti e doveri stabiliti dalle politiche linguistiche nazionali e internazionali. Così come per l’educazione linguistica ho affiancato ricerca teorica e creazione di materiali operativi, anche nel settore del plurilinguismo ho lavorato molto sul campo, con progetti scolastici e con interventi in ambito istituzionale, dal Consiglio d’Europa al Parlamento italiano, alle Regioni, ai Comuni, in parte descritti nella bibliografia. In questo settore ho contribuito in maniera originale in due ambiti: l’intercomprensione tra lingue affini, vista ottimisticamente come una risorsa per il futuro, e l’elaborazione di una prospettiva realistica, quindi pessimistica, sul futuro del plurilinguismo.
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Cristancho Portillo, Yerly, María Dilia Córdoba Murillo, Yina Paola Ortega Santiago, José Gregorio Jorge García, and Dagoberto Lozano Rivera. "Herramientas TIC en el campo pedagógico para el desarrollo de competencias ingenieriles desde la educación media." In Tendencias en la investigación universitaria. Una visión desde Latinoamérica. Volumen XV, 283–98. Fondo Editorial Universitario Servando Garcés de la Universidad Politécnica Territorial de Falcón Alonso Gamero / Alianza de Investigadores Internacionales S.A.S., 2021. http://dx.doi.org/10.47212/tendencias2021vol.xv.18.

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Abstract:
Cada vez es más frecuente el uso de las tecnologías de la información y las comunicaciones en las instituciones de educación media y de orden superior. El objetivo de este proyecto fue mostrar como la integración de estas teorías en automatización de procesos de aula y tecnología de sensores, mediante la construcción de un curso virtual de robótica educativa para apoyar el desarrollo curricular, contribuye a la optimización de los procesos de aprendizaje en entornos ingenieriles específicos, además de potenciar habilidades del pensamiento computacional en los estudiantes. El proyecto fue guiado por la metodología de Diseño Instruccional (DI), en lo referente a la validación de la intervención se realizó bajo un enfoque mixto y una triangulación entre los datos recopilados por medio de la aplicación de un pre-test y pos-test, entrevistas al personal docente y los investigadores, así como de los registros de la plataforma Moodle. La intervención estuvo centrada en actividades de aprendizaje mediante un curso virtual de robótica educativa a través de las herramientas Scratch y Arduino, bajo el cual se puede concluir que mantener la motivación de los estudiantes es posible mediante la innovación de prácticas educativas sujetas a la elección de estrategias asertivas en cuanto al desarrollo eficaz de competencias ingenieriles en los educandos.
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