Academic literature on the topic 'Teoria delle Grandi Deviazioni'

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Journal articles on the topic "Teoria delle Grandi Deviazioni"

1

Serra, Angelo. "Difficili nodi della bioetica oggi." Medicina e Morale 52, no. 6 (December 31, 2003): 1151–74. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2003.657.

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Abstract:
Gli ultimi cinquant’anni del secolo XX hanno visto un progresso esponenziale nel campo delle scienze della vita. Ne seguirono e ne seguiranno grandi benefici per l’umanità. Nello stesso tempo, sotto la pressione di una cultura dominata da un pluralismo ideologico ed etico, che ha oscurato chiare certezze su valori umani essenziali, scienza e tecnologia imposero procedimenti e attività che ledono la dignità e i diritti dell’uomo. Tra questi in particolare: la produzione di embrioni in vitro a scopo riproduttivo o quale strumento di ricerca; la soppressione di embrioni e feti portatori di serie patologie già in atto o potenziali; e tentativi per il miglioramento della specie umana. Il contrasto sopra queste gravi deviazioni, che oggi prevalgono, è forte; ma è necessario, attraverso una adeguata istruzione su questi temi, illuminare chi è inconsciamente sedotto da queste novità, senza sapere i gravi danni che ne conseguono per tutta la società.
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2

Sklar, Jonathan. "L'Europa in tempi oscuri. Alcune dinamiche dell'alterità e del pregiudizio." PSICOANALISI, no. 2 (January 2021): 25–40. http://dx.doi.org/10.3280/psi2020-002002.

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Abstract:
I ricordi della storia recente degli anni '30 e il legame tra austerità e colpa riducono ancora una volta il nostro senso di umanità, ora aggravato dalla pandemia mondiale. La rimozione delle storie traumatiche nell'individuo e nella società deve essere analizzata al fine di evidenziare gli attuali attacchi dell'alterità sui cittadini, laddove i regimi totalitari diventano sempre più la norma e la gentilezza e l'amore vengono trattati con disprezzo mentre prevale l'egoismo. La teoria di Ferenczi nel saggio La confusione delle lingue è fondamentale per capire la dinamica del pregiudizio nel razzismo, nella misoginia e, ovviamente, rispetto agli ebrei. La conoscenza analitica è uno strumento essenziale per consentire ai popoli di comprendere i traumi transgenerazionali, la paranoia dei grandi gruppi e i pregiudizi attuali della politica e della cultura.
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3

Nicotera, Piergiorgio. "Pensare con il cuore." RUOLO TERAPEUTICO (IL), no. 117 (June 2011): 15–29. http://dx.doi.org/10.3280/rt2011-117003.

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Abstract:
Lo scritto sviluppa una riflessione sulla clinica e sulla teoria del gruppo denominato Il Ruolo Terapeutico. Prende l'avvio dalla presenza di due sensibilitŕ compresenti nella cultura formativa de Il Ruolo terapeutico. L'una richiama i temi di stretta pertinenza psicoanalitica e l'altra auspica l'integrazione con le grandi tematiche filosofiche ed esistenziali. L'attento esame dei riferimenti epistemologici ed etici della formulazione di questo gruppo sembrano indicare una concezione esistenziale della formazione per molti aspetti diversa da quella strettamente psicoanalitica. Ciň puň derivare dalla centralitŕ della libertŕ, della responsabilitŕ e delle altre questioni fondamentali dell'uomo. Nell'articolo viene valorizzata non solo la soggettivitŕ, ma anche la globalitŕ della persona nella perenne ricerca di senso dell'esistenza.
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4

Andreatta, Filippo. "Effetti sistemici e politica internazionale." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 29, no. 1 (April 1999): 157–71. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200026526.

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Abstract:
Questi due recenti lavori di importanti studiosi statunitensi dimostrano ancora una volta la vitalità e la creatività della disciplina delle relazioni internazionali. Si tratta infatti di opere di grande respiro e rigore teorico che introducono nel dibattito accademico ipotesi ed analisi alquanto avvincenti. Il libro di Snyder si concentra su uno degli aspetti essenziali della politica internazionale – le alleanze – e riesce nell'intento di affrontare approfonditamente un argomento che, paradossalmente, è invece rimasto piuttosto trascurato nella letteratura specializzata. A parte la letteratura politologica sulle coalizioni ed i beni pubblici, e la letteratura più classica sulle relazioni internazionali, non ci sono infatti analisi recenti in materia. Il volume di Jervis è invece meno ambizioso in quanto non si presenta come un'analisi compiuta su uno degli aspetti principali della disciplina. Ciò nonostante, l'autore cerca di proporre una chiave di lettura sistemica di tutta la politica internazionale risultando così non meno rilevante del libro di Snyder. La ricchezza del background culturale di Jervis e la sua capacità di sintesi – che già si erano espresse in campi diversi quali la teoria della deterrenza nucleare, l'importanza delle variabili tecnologiche, l'analisi psicologica delle decisioni e le grandi metafore strategiche della diplomazia contemporanea – assumono in questo caso una forma matura che permette all'autore di attingere proficuamente da altre discipline quali la biologia e l'ingegneria ambientale senza mai perdere di vista l'intento di spiegare fenomeni sociali complessi.
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5

Giuliani, Diego, and Giuseppe Espa. "Un metodo per l'analisi empirica dei fenomeni di concentrazione spaziale delle attivitŕ economiche basato su dati micro-geografici." RIVISTA DI ECONOMIA E STATISTICA DEL TERRITORIO, no. 3 (October 2012): 38–58. http://dx.doi.org/10.3280/rest2012-003003.

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Abstract:
La concentrazione spaziale delle attivitŕ economiche, a causa delle implicazioni che puň avere per la crescita economica locale e le disparitŕ territoriali, č un fenomeno di grande interesse per l'economia e le scienze regionali. Č stato tuttavia riconosciuto che un ostacolo rilevante allo studio di tale fenomeno č rappresentato dalla mancanza di metodi appropriati per la sua misurazione (Combes, Overman, 2004; Combes et al., 2008). Un recente approccio alla misurazione, basato sulle metodologie della point pattern analysis, utilizza dati micro-geografici e considera le imprese come punti privi di dimensione distribuiti nello spazio economico. Rispetto alle misure di concentrazione tradizionali tale approccio non soffre del problema dell'arbitrarietŕ dei confini regionali. Tuttavia, in circostanze pratiche, i punti (imprese) osservati nello spazio economico non possono essere considerati privi di dimensione e sono, al contrario, caratterizzati da dimensioni diverse in termini di numero di occupati, fatturato, capitale ecc. L'approccio basato sulla point pattern analysis trascura l'aspetto della diversa dimensione delle imprese e quindi ignora il fatto che un grado elevato di concentrazione spaziale possa essere dovuto, per esempio, sia a un numero elevato di imprese di piccole dimensioni localizzate in un'area geografica ristretta e sia a poche imprese di grandi dimensioni localizzate vicine. In questo articolo, facendo riferimento alla teoria dei processi di punto marcati (Penttinen, 2006), il problema viene affrontato adattando la funzione K di Ripley in modo tale che tenga conto della dimensione dei punti. Per illustrare il metodo proposto, viene presentata un'applicazione empirica all'analisi della distribuzione spaziale delle imprese manifatturiere ad alta e medio-alta intensitŕ tecnologica nei comuni di Milano e Torino
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6

Caramani, Daniele. "LA PARTECIPAZIONE ELETTORALE: GLI EFFETTI DELLA COMPETIZIONE MAGGIORITARIA." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 26, no. 3 (December 1996): 585–608. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200024515.

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Abstract:
PremessaI livelli di partecipazione elettorale vengono spesso considerati come uno dei principali termometri dello stato di salute di una democrazia. Sebbene la loro interpretazione da parte della teoria democratica non sia sempre stata univoca, il calo della partecipazione viene solitamente associato a immagini di «crisi» dei sistemi politici e delle tradizionali forme di rappresentanza, a fasi di transizione e ad atteggiamenti di disaffezione, di apatia e di protesta da parte dei cittadini nei confronti delle istituzioni.La forte crescita del fenomeno astensionista durante quello che viene ormai comunemente considerato il periodo della transizione italiana, sembrerebbe avvalorare questa tesi. Nel raffronto internazionale, tassi elevati e stabili hanno caratterizzato la partecipazione elettorale nell'Italia repubblicana. Tuttavia, dalla fine degli anni '70 l'astensionismo si è manifestato sempre più marcatamente. Se da un lato ciò ha destato una certa preoccupazione, dall'altro si è rinnovato l'interesse tra osservatori e studiosi nei confronti dei problemi della partecipazione elettorale2. I grandi mutamenti politici che si sono verificati a partire dalle elezioni del 1992 ed il grande fermento politico e sociale che ne è scaturito, non hanno invertito questa tendenza. Al contrario, la partecipazione alle elezioni ne è risultata contratta e le elezioni del 21 aprile 1996 hanno registrato una ulteriore brusca frenata dell'affluenza.
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7

Bugnone, Luca. "Le ali della Dea. Polissena e la Valle di Susa // Wings of the Goddess. Polyxena and the Susa Valley // Las alas de la diosa: Polissena y el Valle de Susa." Ecozon@: European Journal of Literature, Culture and Environment 9, no. 2 (October 24, 2018): 122–41. http://dx.doi.org/10.37536/ecozona.2018.9.2.2319.

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Abstract:
Formata dal movimento dei ghiacciai quaternari, la Valle di Susa è una valle alpina nel Nord Ovest italiano. Luminoso esempio di “materia narrante”, è anche terreno di scontro tra iniziative conservazionistiche e progetti infrastrutturali transnazionali. Il progetto dell’alta velocità-capacità ferroviaria, o TAV, è stato oggetto di dure critiche. Dagli anni Novanta, grandi mobilitazioni riunite sotto il vessillo No TAV dalla valle si sono estese all’intero territorio nazionale. Parallelamente, il TAV gode l’appoggio bipartisan delle forze politiche. Diversi progetti preliminari sono stati stracciati nel tentativo di sedare un conflitto quasi trentennale con le comunità locali, un conflitto che buona parte della popolazione descrive come “resistenza”, riallacciandosi all’epopea partigiana contro la piaga nazista. Il 28 luglio 2017, il Movimento No TAV ha annunciato il rinvenimento della sgargiante Zerynthia polyxena presso il torrente Clarea. Questa farfalla è inserita nella Direttiva Habitat, adottata dall’Unione europea nel 1992 per promuovere la tutela della biodiversità. Tuttavia, l’area è stata scelta come nuovo sito di cantiere da TELT, Promotore Pubblico responsabile della realizzazione e gestione della sezione transfrontaliera della futura linea Torino-Lyon. La notizia offre una lettura inedita del rapporto fra umano, tecnologia e ambiente in un contesto di altissima tensione economica e sociale quale è la Val di Susa. Nell'Ecuba, Euripide racconta che Polissena, principessa troiana, preferì farsi uccidere piuttosto che diventare schiava. La vicenda di Polissena è il cavallo di legno che introduce nel dibattito sul progetto del TAV l’assunto per cui “la liberazione della natura così ardentemente desiderata dagli ambientalisti non potrà mai essere pienamente ottenuta senza la liberazione della donna” (Gaard). Una nuova possibilità per il Movimento No TAV di far sentire la propria voce sarà illuminando la verità che il corpo della Terra e i corpi delle donne sono un unico corpo soggiogato e subordinato all’uomo, vittime dello stesso pregiudizio, quello di essere predisposti a uno scopo: compiacere, nutrire, servire. Ho ripercorso una china che va da La Dea Bianca di Robert Graves alla stregoneria al fascismo, guidato da alcune eroine letterarie. Coniugando idealmente l’ecofemminismo alla teoria designata da Edward Lorenz, battendo le ali Polissena può davvero scatenare un uragano. Abstract Formed by the movement of large ice sheets during the Quaternary glaciations, the Susa Valley is an alpine site in northwestern Italy. It is a luminous example of “storied matter,” but it is also a battlefield between visions of wild nature and the plans of “crossnational” infrastructures. The planned TAV (Treno Alta Velocità, or high-speed train) line has been the source of heavy criticism: since the 1990s, an intense mobilization has spread from the valley all across Italy under the banner of the “No TAV” movement. The TAV project has since enjoyed unwavering political support from the members of parliament, right-wing and left-wing alike. Several preliminary drafts have been overturned in the attempt to quell a three-decades–long clash with the communities, a clash that most of the local people depict as “resistance,” latching on to the partisans’ epic stories of endurance against the Nazi scourge that took place in the valley. On July 28, 2017, the No TAV movement announced the discovery of the rare and striking butterfly Zerynthia polyxena, among the rare, threatened, or endemic species in the European Union listed in the Habitat Directive adopted in 1992. Yet, the area has been chosen as the new construction site by the company entrusted with the management of the cross-border section of the high-speed railway line between Turin and Lyon (a.k.a. TELT). This piece of news provides an original point of view to address the relationship between human and non-human agencies in a context of economic and social tension such as the Susa Valley. In this paper, I compare contemporary circumstances in the valley to the ancient Greek myth of Polyxena. In the tragedy Hecuba, the dramatist Euripides describes Polyxena as the Trojan princess who prefers to kill herself rather than become a slave. Hence, the butterfly that carries her name might become a Trojan horse enshrining the idea that “the liberation of nature so ardently desired by environmentalists will not be fully effected without the liberation of women” (G. Gaard). Combining various critical strains within the Environmental Humanities–from ecofeminism and biosemiotics to environmental history and new materialism–I suggest that richer, more encompassing narratives will be generated only when the similar fate of subjugation experienced by non-human bodies and the bodies of women will be more widely recognized. I carve a meandering spatio-temporal narrative path that goes from Robert Graves’ The White Goddess to witch trials and fascism, attempting to follow an erratic fluttering pattern amongst the voices of literature. It is the very slanted figure eight pattern that Polyxena makes with its wings, and by which, according to the theory designated by Edward Lorenz, a hurricane could grow, bringing alternative world visions.Resumen Formado por el movimiento de grandes capas de hielo durante las glaciaciones cuaternarias, el valle de Susa es un enclave alpino en el noroeste de Italia. Es un ejemplo luminoso de “materia narrada”, pero también es un campo de batalla entre las visiones de la naturaleza salvaje y los planes de las infraestructuras “transnacionales”. La línea TAV (“Treno Alta Velocità” o tren de alta velocidad) ha sido objeto de fuertes críticas: desde la década de 1990 se ha extendido en toda Italia una intensa movilización bajo el lema del movimiento “No TAV”. Desde entonces, el proyecto TAV ha gozado de un apoyo político inquebrantable por parte de los miembros del parlamento, tanto de derecha como de izquierda. Varios proyectos preliminares han sido revocados en un intento de sofocar un enfrentamiento de tres décadas con las comunidades, un choque que la mayoría de la población local concibe como “resistencia”, con referencia a las épicas historias de resistencia de los partisanos contra el flagelo nazi que tuvo lugar en el valle. El 28 de julio de 2017, el movimiento No TAV anunció el descubrimiento de la sorprendente mariposa Zerynthia polyxena, entre las especies raras, amenazadas o endémicas de la Unión Europea, enumeradas en la Directiva Hábitat adoptada en 1992. Sin embargo, el lugar ha sido elegido como el nuevo sitio de construcción por la empresa encargada de la gestión del tramo transfronterizo de la línea ferroviaria de alta velocidad entre Turín y Lyon (también conocido como TELT). Esta noticia proporciona un punto de vista original para abordar la relación entre los seres humanos y el medio ambiente en un contexto de tensión económica y social como el Valle de Susa. En este artículo, comparo las circunstancias contemporáneas en el valle con el antiguo mito griego de Políxena. En la tragedia Hécuba, el dramaturgo Eurípides describe a Políxena como la princesa troyana que prefiere suicidarse antes que ser una esclava. Por lo tanto, la mariposa que lleva su nombre podría convertirse en un caballo de Troya que consagre la idea de que “la liberación de la naturaleza tan ardientemente deseada por los ecologistas no se realizará completamente sin la liberación de las mujeres” (G. Gaard). Combinando varias tendencias críticas dentro de las ciencias humanas ambientales—desde el ecofeminismo y la biosemiótica hasta la historia ambiental y los nuevos materialismos—sugiero que se generarán narrativas más ricas e incluyentes sólo cuando el destino similar de subyugación experimentado por cuerpos no humanos y cuerpos de mujeres sea más ampliamente reconocido. Trazo una ruta narrativa espacio-temporal serpenteante que va desde La Diosa Blanca de Robert Graves hasta los juicios de brujas y el fascismo, tratando de seguir un patrón de aleteo errático entre las voces de la literatura. Es el patrón inclinado de la figura de ocho que hace Políxena con sus alas, y por obra del cual, de acuerdo con la teoría designada por Edward Lorenz, un huracán podría crecer, trayendo visiones alternativas del mundo.
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Cubeddu, Raimondo, and Raimondo Cubeddu. "Tempo, incertezza e istituzioni. Conseguenze dell’innovazione e ruolo della politica." REVISTA PROCESOS DE MERCADO, March 19, 2021, 185–203. http://dx.doi.org/10.52195/pm.v4i2.328.

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Abstract:
1. La mia relazione muove dalla riflessione che se per secoli, e per lo meno negli ultimi della vita dello stato moderno, abbiamo considerato la politica prevalentemente come una modalità di accelerazione di alcuni, o della generalità, dei processi sociali verso un fine che, in qualche o vario modo, era ritenuto possibile ed auspicabile, ora dobbiamo iniziare a riflettere sull’opportunità di continuare a farlo. Dobbiamo infatti chiederci se: a) il fatto che il lasso di tempo che intercorre tra una qualsiasi scoperta scientifica e la sua diffusione sociale tende da decenni a restringersi sempre di più; b) la circostanza che il tempo impiegato dalla politica a compiere delle scelte collettive è in costante e generale crescita; c) la tendenza delle aspettative individuali a formarsi in contesti socio-culturali che finiscono per avere sempre minori relazioni con quelli in cui si esprimono politicamente; e, d) il fatto che la grandi innovazioni e modificazioni riguardanti la vita individuale e sociale tendono a realizzarsi fuori dalla sfera pubblica, siano fenomeni che hanno trasformato e che muteranno ulteriormente tanto il tradizionale modo di intendere tanto la politica, quanto il modo e le forme istituzionali in cui si esprime. Di conseguenza —sempre che tutte queste assunzioni siano vere— non possiamo evitare di chiederci quale saranno i futuri ruoli della politica e dello stato, e se uno dei due potrà sopravvivere, ed eventualmente in quale forma, alla scomparsa dell’altro. Da secoli, infatti, siamo così avvezzi a identificare la teoria politica con lo stato (negli ultimi decenni, per di più, molti studiosi hanno compiuto anche un altro passo, per così dire, ‘in avanti’, scambiandola con la costituzione, e lasciando aperta soltanto l’opzione se si tratti di quella nazionale o di qualchedun altra) che fatichiamo ad immaginare la possibilità della politica senza lo stato. A mio avviso si tratta di una possibilità con la quale è il caso di misurarci per il fatto che —per lo meno per quella parte della filosofia politica che non dimentica i classici (o che almeno non pensa che tutti i classici siano tedeschi)— mentre lo stato è una forma storica di organizzazione politica, per ora (e mi associo a quanti se ne dispiacciono), la possibilità che si possa fare a meno della politica non è stata dimostrata in maniera convincente.
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Dissertations / Theses on the topic "Teoria delle Grandi Deviazioni"

1

Filiasi, Mario. "Applications of Large Deviations Theory and Statistical Inference to Financial Time Series." Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 2015. http://hdl.handle.net/10077/10940.

Full text
Abstract:
2013/2014
La corretta valutazione del rischio finanziario è una delle maggiori attività nell'amibto della ricerca finanziaria, ed è divenuta ancora più importante dopo la recente crisi finanziaria. I recenti progressi dell'econofisica hanno dimostrato come la dinamica dei mercati finanziari può essere studiata in modo attendibile per mezzo dei modelli usati in fisica statistica. L'andamento dei prezzi azionari è costantemente monitorato e registrato ad alte frequenze (fino a 1ms) e ciò produce un'enorme quantità di dati che può essere analizzata statisticamente per validare e calibrare i modelli teorici. Il presente lavoro si inserisce in questa ottica, ed è il risultato dell'interazione tra il Dipartimento di Fisica dell'Università degli Studi di Trieste e List S.p.A., in collaborazione con il Centro Internazionale di Fisica Teorica (ICTP). In questo lavoro svolgeremo un analisi delle serie storiche finanziarie degli ultimi due anni relative al prezzo delle azioni maggiormente scambiate sul mercato italiano. Studieremo le proprietà statistiche dei ritorni finanziari e verificheremo alcuni fatti stilizzati circa i prezzi azionari. I ritorni finanziari sono distribuiti secondo una distribuzione di probabilità a code larghe e pertanto, secondo la Teoria delle Grandi Deviazioni, sono frequentemente soggetti ad eventi estremi che generano salti di prezzo improvvisi. Il fenomeno viene qui identificato come "condensazione delle grandi deviazioni". Studieremo i fenomeni di condensazione secondo le convenzioni della fisica statistica e mostreremo la comparsa di una transizione di fase per distribuzioni a code larghe. Inoltre, analizzaremo empiricamente i fenomeni di condensazione nei prezzi azionari: mostreremo che i ritorni finanziari estremi sono generati da complesse fluttuazioni dei prezzi che limitano gli effetti di salti improvvisi ma che amplificano il movimento diffusivo dei prezzi. Proseguendo oltre l'analisi statistica dei prezzi delle singole azioni, investigheremo la struttura del mercato nella sua interezza. E' opinione comune in letteratura finanziaria che i cambiamenti di prezzo sono dovuti ad eventi esogeni come la diffusione di notizie politiche ed economiche. Nonostante ciò, è ragionevole ipotizzare che i prezzi azionari possano essere influenzati anche da eventi endogeni, come le variazioni di prezzo in altri strumenti finanziari ad essi correlati. La grande quantità di dati a disposizione permette di verificare quest'ipotesi e di studiare la struttura del mercato finanziario per mezzo dell'inferenza statistica. In questo lavoro proponiamo un modello di mercato basato su prezzi azionari interagenti: studieremo un modello di tipo "integrate & fire" ispirato alla dinamica delle reti neurali, in cui ogni azione è influenzata da tutte gli altre per mezzo di un meccanismo con soglie limite di prezzo. Usando un algoritmo di massima verosimiglianza, applicheremo il modello ai dati sperimentali e tenteremo di inferire la rete informativa che è alla base del mercato finanziario.
The correct evaluation of financial risk is one of the most active domain of financial research, and has become even more relevant after the latest financial crisis. The recent developments of econophysics prove that the dynamics of financial markets can be successfully investigated by means of physical models borrowed from statistical physics. The fluctuations of stock prices are continuously recorded at very high frequencies (up to 1ms) and this generates a huge amount of data which can be statistically analysed in order to validate and to calibrate the theoretical models. The present work moves in this direction, and is the result of a close interaction between the Physics Department of the University of Trieste with List S.p.A., in collaboration with the International Centre for Theoretical Physics (ICTP). In this work we analyse the time-series over the last two years of the price of the 20 most traded stocks from the Italian market. We investigate the statistical properties of price returns and we verify some stylized facts about stock prices. Price returns are distributed according to a heavy-tailed distribution and therefore, according to the Large Deviations Theory, they are frequently subject to extreme events which produce abrupt price jumps. We refer to this phenomenon as the condensation of the large deviations. We investigate condensation phenomena within the framework of statistical physics and show the emergence of a phase transition in heavy-tailed distributions. In addition, we empirically analyse condensation phenomena in stock prices: we show that extreme returns are generated by non-trivial price fluctuations, which reduce the effects of sharp price jumps but amplify the diffusive movements of prices. Moving beyond the statistical analysis of the single-stock prices, we investigate the structure of the market as a whole. In financial literature it is often assumed that price changes are due to exogenous events, e.g. the release of economic and political news. Yet, it is reasonable to suppose that stock prices could also be driven by endogenous events, such as the price changes of related financial instruments. The large amount of available data allows us to test this hypothesis and to investigate the structure of the market by means of the statistical inference. In this work we propose a market model based on interacting prices: we study an integrate & fire model, inspired by the dynamics of neural networks, where each stock price depends on the other stock prices through some threshold-passing mechanism. Using a maximum likelihood algorithm, we apply the model to the empirical data and try to infer the information network that underlies the financial market.
XXVII Ciclo
1986
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