Journal articles on the topic 'Tentativi suicidari'

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Bressani, Roberto, Isidoro Cioffi, Carlo Fraticelli, Franco Grillo, Salvatore Pisani, Anna Maria Verri, Fabio Banfi, and Simone Vender. "The suicidal behaviour in the North province of Varese: an epidemiological analysis." Epidemiologia e Psichiatria Sociale 10, no. 3 (September 2001): 180–85. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00005303.

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Abstract:
RIASSUNTOScopo – Conoscere dati quantitativi e caratteristiche del comportamento suicidario nell'area nord della Provincia di Varese, comprendente il capoluogo ed i comuni limitrofi (Valceresio, valli del luinese e nord-Verbano), al fine di individuare interventi preventivi. Disegno – Studio epidemiologico-descrittivo. Sono state utilizzate le schede di morte ISTAT del Registro di Mortalità dell'ex Azienda USSL di Varese negli anni 1995-97. Sono stati inclusi i soggetti che al momento del suicidio risultavano residenti. Successivamente i casi delle schede ISTAT sono stati ricercati negli archivi dei servizi psichiatrici, per valutare eventuali contatti. Per costoro sono state rilevate informazioni, quali tentativi suicidari, patologia psichiatrica, data del primo contatto. Setting – Distretti di Arcisate, Cittiglio, Luino e Varese, corrispondenti al bacino di utenza delle Unità Operative di Psichiatria 1 e 2 dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Macchi di Varese. Principali misure utilizzate – Sono stati calcolati i tassi di suicidio deH'area e tramite standardizzazione diretta sono stati confrontati i tassi dei singoli distretti. Risultati – I suicidi sono stati 78 (24 femmine e 54 maschi), con un tasso dell'8.2 per 100.000. In analogia all'andamento nazionale si osserva una diminuzione generale del fenomeno negli ultimi anni, ma non per i più giovani. Ci sono alcune aree geografiche (distretti di Luino e di Arcisate) da monitorare nel tempo, perche una casistica più ampia potrebbe rivelare un rischio più elevato. La fascia d'età giovane e anziana è più colpita nei maschi, e per i due sessi sono particolarmente a rischio i 55-64enni. I mezzi utilizzati differiscono per fasce d'età. Un'alta percentuale di soggetti sono non coniugati o con scarsa istruzione. Meno di un terzo dei casi era entrato in contatto con i servizi psichiatrici. Conclusioni – I dati consentono un confronto con la casistica nazionale e una riflessione sulle caratteristiche del suicidio nell'area di riferimento, al fine di elaborare strategie preventive orientate da un approccio multidimensionale, la cui efficacia potrà essere validata nel tempo attraverso l'attivazione di un osservatorio provinciale.
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Sánchez-Teruel, David, José Antonio Muela-Martínez, and Ana García-León. "Variables de riesgo y protección relacionadas con la tentativa de suicidio." Revista de Psicopatología y Psicología Clínica 23, no. 3 (February 5, 2019): 221. http://dx.doi.org/10.5944/rppc.vol.23.num.3.2018.19106.

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Abstract:
Abstract: Risk and protection variables related to suicidal attempt. Suicide is an important public health problem, being the suicidal attempt the most predictive behavior of completed suicide. The aim of this study was to detect if there are differences in psychosocial and emotional variables in people with and without suicidal ideation and attempt. The sample consisted of 166 participants (86.36% women), aged between 20 and 77 years (M= 36, SD= 14.12) with and without suicide attempts, which was in turn divided into three groups through the Scale of Suicidal Ideation. The results show that there are important differences between the three groups in the psychological variables measured. We discuss the role of psychosocial variables, which are at the base of the increased risk or protection towards the ideation or suicidal attempt, to promote public suicide prevention policies more focused on those clinical subpopulations with specific risk profiles.Resumen: El suicidio es un importante problema de salud pública, siendo la tentativa de suicidio la conducta más predictiva del suicidio consumado. Mediante el presente estudio se pretende detectar si existen diferencias en variables psicosociales y emocionales en personas con y sin ideación y tentativa suicida. La muestra estuvo constituida por 166 participantes (86.36 % mujeres), con edades comprendidas entre los 20 y 77 años (M= 36; DT= 14.12) con y sin tentativas suicidas, que fue a su vez dividida en tres grupos a través de la Escala de Ideación Suicida. Los resultados muestran que existen importantes diferencias entre los tres grupos en las variables psicológicas medidas. Se discute el papel de las variables psicosociales, que están en la base del incremento del riesgo o protección hacia la ideación o tentativa suicida, para propiciar políticas públicas de prevención del suicidio más centradas en aquellas subpoblaciones clínicas con perfiles de riesgo concretos.
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Almeida, Universidade de Pernambuco, Petrolina-PE Pacheco, Flávia Emília C. Valença Fernandes Cavalcante Fernandes, Monique Maiara Almeida de Oliveira Almeida Oliveira, and Nadja Maria dos Santos Maria Santos. "Prevalência da tentativa de suicídio e os fatores associados em pacientes com transtorno psíquico." Arquivos de Ciências da Saúde 27, no. 1 (December 15, 2020): 51. http://dx.doi.org/10.17696/2318-3691.27.1.2020.1771.

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Abstract:
Introdução: O suicídio é de grande relevância para a saúde pública, sendo um fenômeno multifatorial que frequentemente é antecedido por comportamentos suicidas, tendo como fatores de risco os transtornos psíquicos. Objetivo: Descrever a prevalência da tentativa de suicídio e os fatores associados em pacientes com transtorno psíquico acompanhados no Centro de Atenção Psicossocial (CAPS) II. Métodos: Estudo quantitativo, descritivo e analítico com dados secundários de 416 prontuários de pacientes atendidos entre janeiro de 2005 e julho de 2017 no CAPS II de Petrolina, Pernambuco, Brasil. Resultados: O gênero feminino predominou na amostra (59,5%), a maioria dos pacientes era casada (62,5%) e não alfabetizados ou com ensino fundamental (52,7%). A média de idade dos usuários que tentaram suicídio era 39,8 anos. Os fatores que estiveram associados às tentativas de suicídio foram sexo, as mulheres apresentaram mais tentativas de suicídio (65,2%); a internação extra CAPS (p=0,008) e a ideação suicida (p <0,0001). Conclusão: A população estudada foi composta predominantemente de mulheres, não alfabetizadas ou com fundamental, com história de internamento psiquiátrico, ideação suicida e tentativa de suicídio. Ainda, houve associação estatística com o histórico de internação em hospitais psiquiátricos e ideação suicida com a tentativa de suicídio. Conhecer os fatores associados à tentativa de suicídio pode ser um passo importante para o planejamento de estratégias de prevenção.
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Di Pietro, Maria Luisa, and Adelia Lucattini. "Condotte suicidarie e adolescenza nel dibattito attuale." Medicina e Morale 43, no. 4 (August 31, 1994): 667–90. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1994.1007.

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Abstract:
L'articolo si propone di formulare una risposta a tre domande: 1. perché un adolescente può suicidarsi; 2. le cause di tale gesto; 3. la prevenzione di tale scelta di morte. Dopo avere brevemente passato in rassegna le c.d. "condotte suicidarie", gli Autori analizzano il problema del suicidio nell'epoca adolescenziale relativamente all'epidemiologia ed ai mezzi utilizzati per il tentativo di suicidio. Riguardo all'eziologia del suicidio, l'articolo nota come tale gesto solo apparentemente caratterizzato da improvvisatezza ed incomprensibilità. In realtà, il suicidio è da considerare come atto conclusivo e manifesto di un complesso insieme di processi, fantasie, desideri e vissuti determinati sia dalla realtà psichica interna sia dalle vicende relazionali esterne dell'ambiente sociale in cui vive l'adolescente. Risulta perciò difficile parlare di cause scatenanti del suicidio preferendosi parlare di fattori di rischio. Essi sono: la personalità vulnerabile dell'adolescente; la compresenza di psicopatologie, soprattutto depressione; il rapporto conflittuale col proprio corpo; alcoolismo e tossicodipendenza; la situazione familiare (confl itti irrisolti o compresenza nella famiglia di psicopatologie o condotte suicidarie; l'influenza dei mass media, che possono rafforzare situazioni di "debolezza" dell'adolescente; gli insuccessi scolastici; il fattore socio-ambientale "difficile"; le "fantasie" dell'adolescente suicida. Gli Autori individuano tre livelli di prevenzione del suicidio negli adolescenti: primario, mediante l'attuazione di provvedimenti diretti a tutta la popolazione a rischio; secondario, per evitare l'insorgenza di recidive; terziflrio, mediante il contenimento dei danni conseguenti al comportamento suicidario. L'articolo si conclude con una proposta di educazione alla vita che tenga conto delle tre dimensioni umane: se stesso. gli altri, la trascendenza.
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Carvalho, Kauan Gustavo de, Lorena Uchoa Portela Veloso, Mônica Madeira Marins Ferraz, Claudete Ferreira de Souza Monteiro, Nanielle Silva Barbosa, and Ana Caroliny de Barros Soares Lima. "Comportamento suicida em minorias sexuais: prevalência e fatores associados." Revista Eletrônica Acervo Saúde 11, no. 14 (August 13, 2019): e867. http://dx.doi.org/10.25248/reas.e867.2019.

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Abstract:
Objetivo: Analisar evidências científicas relacionadas à prevalência e fatores associados para o comportamento suicida em minorias sexuais. Métodos: Estudo de revisão integrativa da literatura, realizado nas bases de dados, Web of Science, MEDLINE/Pubmed, CINAHL e LILACS. Os descritores utilizados foram Pessoas LGBT, Suicídio, Ideação Suicida, Tentativa de Suicídio, Epidemiologia. Resultados: Obteve-se uma amostra de quatorze artigos que atenderam aos critérios de inclusão estabelecidos com nível de evidência 2B. A população transexual obteve a maiores taxas de prevalência de ideação e tentativas suicidas com 67% e 35,5% respectivamente. O fator de risco mais prevalente foi a discriminação e entre os fatores protetores destacou-se o apoio social e familiar. Considerações finais: As minorias sexuais apresentam-se mais propensas ao comportamento suicida, sendo necessárias a implementação de políticas preventivas com atenção específica para esse grupo.
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Soares, Raquel Juliana De Oliveira, and Flaviana Pereira Bastos Nascimento. "Suicídio e Tentativa de Suicídio: Contribuições da Enfermagem Brasileira." Journal of Health Sciences 19, no. 1 (May 22, 2017): 19. http://dx.doi.org/10.17921/2447-8938.2017v19n1p19-24.

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Abstract:
Considerado um problema de saúde pública, o suicídio vem aumentando mundialmente. É um problema complexo para o qual não existe uma única causa ou razão, e para que a prevenção seja efetiva é preciso que os profissionais da saúde entendam do assunto e saibam reconhecer o comportamento suicida. Neste sentido, foi traçado como objetivo analisar a produção científica da enfermagem brasileira sobre suicídio e tentativa de suicídio no período de 2005 a 2015. Revisão integrativa com análise temática. Observou-se o aumento das publicações sobre suicídio, tentativa de suicídio e adolescente. Homens comentem mais suicídio e as mulheres são mais prevalentes nas tentativas. Enforcamento, intoxicação e arma de fogo são os meios mais utilizados no suicídio e nas tentativas de suicídio. Concluiu-se que existe uma urgência em se trabalhar a prevenção do suicídio baseado nas publicações, uma vez que as mesmas abordam desde o perfil dos suicidas até os métodos utilizados no suicídio e tentativas de suicídio. Palavras-chave: Saúde Pública. Pesquisa em Enfermagem. Revisão.AbstractConsidered a public health problem, suicide is increasing worldwide. It is a complex problem for which there is no single cause or reason, and so that prevention ise effective it is necessary that health professionals understand the issue and know how to recognize suicidal behavior. In this regard it was drawn to analyze the scientific production of Brazilian nursing on suicide and attempted suicide in the period from 2005 to 2015. Integrative review with thematic analysis. There was an increase in publications about suicide, suicide attempt and adolescents. Men commit more suicide and women are more prevalent in attempts. Hanging, poisoning and firearms are the most used means of suicide and the suicide attempts. It was concluded that there is an urgent need to work to prevent suicide based on publications, since the same address not only the suicide’s profile but alsothe methods used in suicide and suicide attempts.Keywords: Public Health. Nursing Research. Review.
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Silva, Rodrigo Sousa, Rafael de Almeida Machado, Layanne Santos Carneiro, Guilherme Henrique Moreira Azevedo, Fernando Tranqueira Silva, Clarissa Bezerra Nunes de Sá, Gabriel da Silva Oliveira, and Erminiana Damiani De Mendonça. "FATORES DE RISCO ASSOCIADOS AO SUICÍDIO NA ADOLESCÊNCIA: UM REVISÃO INTEGRATIVA NO PERÍODO DE 2004 A 2019." Revista de Patologia do Tocantins 6, no. 2 (June 9, 2019): 50–56. http://dx.doi.org/10.20873/uft.2446-6492.2019v6n2p50.

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Abstract:
Introdução: O suicídio na adolescência constitui-se num importante problema de saúde pública mundial e, é desencadeado por diversos fatores socioeconômicos e culturais. Trata-se de uma doença incapacitante visto que são graves e negativos os impactos psicossociais que decorrem das tentativas de suicídio tanto para o indivíduo, quanto para seus familiares. O estudo objetiva descrever os principais fatores de risco associados ao suicídio na adolescência, presentes na literatura. Método: É um estudo de revisão integrativa realizado a partir de dados secundários obtidos, por meio de busca de artigos no período de 2004 a 2019, acessando as bases de dados Scientific Electronic Library Online (SCIELO), Literatura Latino-Americana e do Caribe em Ciências da Saúde (LILACS), Cochrane Library, Web of Science, PubMed. Resultados e discussão: A maioria dos estudos apontam que as mu¬lheres estão mais propensas à ideação suicida e os homens, à prática do ato suicida. Os principais estudos sobre o tema indicam a depressão como sendo o principal fator de gatilho que impulsiona uma mudança de ideação suicida para um intento suicida. Pesquisas sugerem que a automutilação não suicida é um preditor robusto de futuras tentativas de suicídio; no entanto, automutilação não-suicida raramente tem sido considerada dentro de uma estrutura de ideação para ação. Abuso de substâncias psicoativas e, problemas nos núcleos familiar e escolar configuram fortes preditores de comportamento suicida entre os adolescentes. Conclusão: O suicídio é um fenômeno complexo que traz consequências negativas não só para família da vítima, mas também para o meio social no qual o adolescente está inserido. As adversidades da infância (especialmente as violências físicas e abusos sexuais) são poderosos indicadores do início e persistência de comportamentos suicidas. Logo, a escola, principal local em que adolescente convive, tem papel estratégico para a promoção e proteção da saúde dos alunos em conjunto com ações governamentais de apoio à prevenção do suicídio. Palavras-chave: autolesão não suicida; Suicídio; Tentativas de suicídio; Adolescência, fatores para suicídio. ABSTRACT Introduction: The suicide in the adolescence consist in an important problem of world public health, and is triggered by several socioeconomic and cultural factors. It is an incapacitating disease since the psychosocial impacts resulting from suicide attempts are serious and negative. This study aims to describe the main risk factors associated with suicide in adolescence, present in the literature. Method: This is an integrative review study based on secondary data obtained through the search of articles from 2004 to 2019, by accessing the Scientific Electronic Library Online (SCIELO), Latin American and Caribbean Literature databases Health Sciences (LILACS), Cochrane Library, Web of Science, PubMed. Results and discussion: Most studies indicate that women are more prone to suicidal ideation and men suicidal acts. Major studies on the subject indicate that depression is the main trigger factor that drives a shift from suicidal ideation to a suicidal attempt. Research suggests that non-suicidal self-mutilation is a robust predictor of future suicide attempts; however, non-suicidal self-mutilation has rarely been considered within a framework of ideation for action. Abuse of psychoactive substance and problems in the family and school nuclei are strong predictors of suicidal behavior among adolescents. Conclusion: Suicide is a complex phenomenon that has negative consequences not only for the victim’s family but also for the social environment in which the adolescent is inserted. The adversities of childhood (especially physical violence and sexual abuse) are powerful indicators of the onset and persistence of suicidal behavior. Therefore, the school, the main place where adolescents live, plays a strategic role in promoting and protecting students’ health in conjunction with government actions to support suicide prevention. Key-words: non suicide self-injury; Suicide; Suicide attempts; Adolescence, factors for suicide.
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Renally Cavalcante Santos de Moraes, Allana, Raquel Costa e Silva, and Edenilson Cavalcante Santos. "ANÁLISE EPIDEMIOLÓGICA DAS TENTATIVAS DE SUICÍDIO POR INTOXICAÇÃO EXÓGENA." Revista interdisciplinar em saúde 8, Único (March 13, 2021): 668–83. http://dx.doi.org/10.35621/23587490.v8.n1.p668-683.

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Abstract:
O suicídio é um fenômeno complexo e multifatorial, em que a depressão, transtorno bipolar, esquizofrenia, problemas familiares e socioeconômicos, abuso de álcool e drogas podem ser fatores desencadeantes para esta ação. Objetivo: Descrever o perfil epidemiológico das tentativas de suicídio no Brasil, durante o ano de 2017. Método: Pesquisa transversal, de caráter quantitativo, qualitativo e documental, obtidos a partir dos dados notificados na plataforma Datasus (Departamento de Informática do Sistema Único de Saúde), pelo SINAN (Sistema de Informação de Agravo de Notificação) por intoxicações exógenas no país, especificamente a circunstância de tentativa de suicídio. Resultados: Entre janeiro e dezembro de 2017, foram notificados 132.843 casos de intoxicações exógenas, entre os quais, 50.759 (38,2%) corresponderam a tentativas de suicídio. Verificou-se também que o gênero feminino foi o que apresentou maiores índices de ideação suicida, com 37.099 (73,1%) dos casos relacionados, com faixa etária entre 20 a 39 anos (17.552; 47,3%), ensino fundamental incompleto (6.373; 17,3%), utilizando-se de ingesta proposital de medicamentos (29.955; 79,7%). Verificou-se também que as tentativas de suicídio podem atingir as faixas mais jovens da população estudada (10 a 14 anos) (3.111; 6,1%). Conclusão: A partir dos resultados obtidos, verificou-se que as mulheres possuem maiores chances de ideação e planejamento suicida do que os homens. Os agrotóxicos também consistem em agentes bastante utilizados, principalmente pelos homens, apesar de toda legislação vigente. Desta forma, a compreensão do perfil dos indivíduos com ideações suicidas pode subsidiar ações duradouras de promoção em saúde mental através da atenção básica e assistência psicossocial. Palavras chave: Autoextermínio. Saúde Mental. Envenenamento.
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Vásquez-Machado, Andrés, and Dora Guarachi-Catari. "Epidemiología del intento suicida en el Hospital Madre Obrera, Llallagua, Bolivia." Revista de Neuro-Psiquiatria 73, no. 2 (February 22, 2013): 39–44. http://dx.doi.org/10.20453/rnp.v73i2.1656.

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Abstract:
Objetivo: Estudiar las características epidemiológicas de las personas que asistieron por intento suicida a un hospitalde Potosí, Bolivia. Material y métodos: Se realizó un estudio con 56 personas que acudieron al Hospital MadreObrera de Llallagua (Potosí, Bolivia) que tuvieron un intento suicida entre el 6 de junio de 2006 y el 31 de octubrede 2007. Mediante entrevistas individuales se determinaron las variables demográficas, métodos y motivos delintento suicida, antecedentes personales y familiares de conducta suicida, diagnóstico psiquiátrico y factores inherentesa la tentativa actual. Resultados: La razón mujeres/varones fue 2:1. El grupo de edad más afectado fue el de 15 a 24años (55,4%). Entre los hombres, predominaron los solteros (72,2%) y los estudiantes (50%); y entre las mujeres,las que tenían pareja (50%) y las amas de casa (42,1%). El método suicida más utilizado fue la ingestión deorganofosforados (67,8%), en tanto que los motivos más frecuentes fueron los conflictos con la pareja (42,6%) ycon la familia (37%). En 25% de la muestra persistía la ideación suicida; 21,4% tenía familiares con conductasuicida y 16,1% había realizado tentativas anteriores. El 83,9% realizó el intento suicida de manera impulsiva y51,8% estaba bajo los efectos del alcohol. Los diagnósticos psiquiátricos más frecuentes fueron los trastornos de lapersonalidad y la depresión. Conclusiones: Quienes intentan suicidarse son jóvenes, mujeres, estudiantes, amas decasa, hombres solteros y mujeres con pareja. La conducta suicida personal y en familiares, la ingestión de bebidasalcohólicas, así como tener un trastorno de personalidad son características frecuentes.(Rev Neuropsiquiatr2010;73:39-44).
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Soster, Francieli Franco, Andressa da Silveira, Gabriélli Maria Huppes, Leila Mariza Hildebrandt, Fernanda Beheregaray Cabral, and Regina Gema Santini Costenaro. "Ideação suicida, tentativa de suicídio ou suicídio em adolescentes: revisão narrativa." Research, Society and Development 10, no. 2 (February 28, 2021): e54410212730. http://dx.doi.org/10.33448/rsd-v10i2.12730.

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Abstract:
Objetivo: caracterizar o que tem sido produzido acerca dos fatores de risco para a ideação suicida, tentativa de suicídio ou suicídio em adolescente. Método: revisão narrativa de literatura acerca dos fatores de risco para ideação suicida, tentativa de suicídio ou suicídio em adolescentes. A busca foi realizada de março a julho de 2020 com os descritores “Adolescentes” [AND] “Suicídio” [AND] “Fatores de risco”. Foram incluídas publicações de artigos disponibilizados na íntegra, nos idiomas português, inglês e espanhol, com espaço temporal de cinco anos. Para a etapa de levantamento bibliográfico foram utilizadas as bases Literatura Latino-Americana e do Caribe de Informações em Ciências da Saúde (LILACS), a National Library of Medicine (PubMed) e a Scientific Electronic Library Online (SciELO), totalizando 25 artigos que compõem o corpo desta pesquisa, após a aplicação dos critérios de inclusão e exclusão. Resultados: o suicídio é multifatorial e encontra-se correlacionado com aspectos sociais, biológicos e psicológicos de cada adolescente, em que questões relacionadas à exposição à violência, relações familiares conturbadas, acontecimentos de vida negativos, desigualdades sociais, problemas educacionais, depressão e uso de drogas lícitas e ilícitas atuam como fatores de risco para o suicídio em adolescentes. Conclusão: os adolescentes se encontram vulneráveis a diversos agravos que podem fragilizar sua saúde mental, o que somado à influência negativa dos fatores de risco de origem biológica, econômica, psicológica e social, atuam como agentes causadores do desenvolvimento de ideações suicidas e/ou tentativas de suicídio.
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Ávila Hernández, Diana Selene, and Miriam de la Caridad Acosta Vargas. "Nivel de prevalencia de ideas e intentos suicidas en los estudiantes de sexto semestre de seis escuelas de nivel medio superior." RIEE | Revista Internacional de Estudios en Educación 14, no. 1 (May 30, 2014): 16–28. http://dx.doi.org/10.37354/riee.2014.137.

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Abstract:
Se cree que la ideación suicida es un factor previo a la tentativa de suicidio y al suicidio consumado, por lo que puede considerarse como una variable predictiva para ambos fenómenos. Esta investigación se propuso conocer el nivel de prevalencia de ideación e intento suicida y sus diferencias en escuelas públicas y privadas, entre adolescentes que viven y los que no viven con ambos padres, así como entre hombres y mujeres de seis preparatorias. La investigación fue de tipo no experimental, transversal y descriptiva. La población estudiada incluyó a 494 alumnos del último grado de seis escuelas preparatorias del municipio de Montemorelos, Nuevo León, México. La prevalencia de la ideación suicida en los adolescentes de esta investigación fue de 10.5%, lo que indica que, aproximadamente, uno de cada 10 estudiantes presentó ideación suicida importante. Del total de adolescentes que presentaron ideación suicida, el 40% (n = 20) fueron hombres y el 60% (n = 30), mujeres. También pudo verse que el 70% de los estudiantes pertenecían a escuelas públicas y el 30% a escuelas privadas. La prevalencia de intento suicida en los adolescentes de esta investigación fue de 10.5%. El 5.5% de los adolescentes han intentado suicidarse en una ocasión, el 2.9% lo ha intentado dos veces y el 2.1% lo ha intentado en tres o más ocasiones. Esto quiere decir que aproximadamente uno de cada 10 estudiantes ha intentado suicidarse al menos en una ocasión. También puede verse que, del total de los adolescentes que presentaron intentos suicidas, el 36% fueron hombres y el 64% fueron mujeres. Igualmente, el 72% pertenecía a escuelas públicas y el 28% a escuelas privadas. Pudo verse que no existe diferencia en el nivel de ideación suicida e intento de suicidio entre escuelas públicas y privadas y que la ideación suicida y el intento de suicidio se presenta de igual manera entre los adolescentes que viven y los que no viven con ambos padres.
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Morfín López, Teresita, and Luis Miguel Sánchez-Loyo. "Violencia doméstica y conducta suicida:relatos de mujeres sobre la violencia y sus efectos." Acta Universitaria 25 (September 10, 2015): 57–61. http://dx.doi.org/10.15174/au.2015.886.

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Abstract:
La violencia doméstica se ha asociado a las conductas suicidas en mujeres víctimas de esta situación. Sin embargo, son limitados los estudios que dan cuenta de la dimensión subjetiva de ambos hechos. El objetivo del trabajo fue identificar situaciones de violencia doméstica en mujeres adultas que han intentado suicidarse y el estado afectivo asociado a dicha violencia. Participaron veinte mujeres con intento de suicidio reciente. Se aplicó una entrevista semiestructurada cada una. Los hallazgos se organizaron en los siguientes códigos: descripciones de los hechos de violencia doméstica; relación entre violencia sufrida y la tentativa suicida; deber de ayudar a otros a pesar de su estado emocional; violencia internalizada; aislamiento y vacío como emociones asociadas al suicidio y la violencia; el suicidio como solución a la violencia doméstica. Estas vivencias ante la violencia doméstica se sustentan en valores familiares y de género compartidos de forma cultural que vulneran emocionalmente a las mujeres.
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Botega, Neury José, Letícia Marín-León, Helenice Bosco de Oliveira, Marilisa Berti de Azevedo Barros, Viviane Franco da Silva, and Paulo Dalgalarrondo. "Prevalências de ideação, plano e tentativa de suicídio: um inquérito de base populacional em Campinas, São Paulo, Brasil." Cadernos de Saúde Pública 25, no. 12 (December 2009): 2632–38. http://dx.doi.org/10.1590/s0102-311x2009001200010.

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Abstract:
O objetivo foi estimar as prevalências ao longo da vida de ideação, planos e tentativas de suicídio na população. Quinhentos e quinze indivíduos residentes em Campinas, São Paulo, Brasil, foram selecionados utilizando-se amostragem estratificada por conglomerados e avaliados por entrevista do Estudo Multicêntrico de Intervenção no Comportamento Suicida. Calculamos prevalências ponderadas, com os respectivos intervalos de 95% de confiança (IC95%). As prevalências foram de 17,1% (IC95%: 12,9;21,2) para ideação, 4,8% (IC95%: 2,8;6,8) para planos e 2,8% (IC95%: 0,09;4,6) para tentativas de suicídio. O comportamento suicida foi mais freqüente em mulheres e em adultos jovens. A existência de um plano de como tirar a própria vida, em termos de freqüência, situa-se próximo da tentativa (relação de 5:3). De cada três tentativas de suicídio, apenas uma chegou a ser atendida em um serviço médico. As prevalências se assemelham à maioria dos estudos de outros países. É essencial coletar diretamente na comunidade informações sobre o comportamento suicida, abarcando-o em sua abrangência.
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Castro, Ramon Azevedo Silva de, Éllen Bárbara Padilha, Cássia Maria Dias, and Nadja Cristiane Lappann Botti. "Vulnerabilidades da população em situação de rua ao comportamento suicida." Revista de Enfermagem UFPE on line 13, no. 2 (February 9, 2019): 431. http://dx.doi.org/10.5205/1981-8963-v13i2a237023p431-437-2019.

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RESUMOObjetivo: compreender as vulnerabilidades de adultos em situação de rua ao comportamento suicida. Método: trata-se de um estudo qualitativo, descritivo, realizado com oito pessoas em situação de rua com história de tentativa de suicídio. Fez-se a coleta de dados por meio de entrevista, e os resultados a partir da técnica de Análise de Conteúdo na modalidade Análise Categorial. Resultados: entende-se que as categorias geradas a partir da análise temática dos dados foram os contextos de vulnerabilidade à ideação suicida, tentativa de suicídio e suicídio para pessoas em situação de rua. Observou-se que os entrevistados acreditam que o comportamento suicida ocorre na população em situação de rua em função da tristeza, sofrimento, desesperança, uso problemático de álcool e/ou outras drogas, doenças e falta de fé. Conclusão: expõem-se os adultos em situação de rua a constantes e diversas situações de vulnerabilidades ao comportamento suicida. Descritores: Pessoas em Situação de Rua; Vulnerabilidade em Saúde; Suicídio; Ideação Suicida; Tentativa de Suicídio; Saúde Mental. ABSTRACT Objective: to understand the vulnerabilities of street adults to suicidal behavior. Method: this is a qualitative, descriptive study carried out with eight street persons with a history of attempted suicide. Data was collected through an interview, and the results were obtained from the Content Analysis technique in the Categorical Analysis modality. Results: it is understood that the categories generated from the thematic analysis of the data were contexts of vulnerability to suicidal ideation, suicide attempt and suicide for street people. It was observed that the interviewees believe that suicidal behavior occurs in the street population due to sadness, suffering, and hopelessness, problematic use of alcohol and / or other drugs, illness and lack of faith. Conclusion: the adults in the street situation are exposed to constant and diverse situations of vulnerability to suicidal behavior. Descriptors: Homeless People; Vulnerability in Health; Suicide; Suicidal Ideation; Suicide attempt; Mental health. RESUMEN Objetivo: comprender las vulnerabilidades de los adultos en situación de calle al comportamiento suicida. Método: se trata de un estudio cualitativo, descriptivo, realizado con ocho personas en situación de calle con historia de intento de suicidio. Se hizo la recolección de datos por medio de entrevista, y los resultados a partir de la técnica de Análisis de Contenido en la modalidad Análisis Categorial. Resultados: se entiende que las categorías generadas a partir del análisis temático de los datos fueron los contextos de vulnerabilidad a la ideación suicida, intento de suicidio y suicidio para personas en situación de calle. Se observó que los entrevistados creen que el comportamiento suicida ocurre en la población en situación de calle en función de la tristeza, sufrimiento, desesperanza, uso problemático de alcohol y / u otras drogas, enfermedades y falta de fe. Conclusión: se exponen los adultos en situación de calle a constantes y diversas situaciones de vulnerabilidades al comportamiento suicida. Descriptores: Personas sin Hogar; Vulnerabilidad em Salud; Suicidio; Ideación Suicida; Intento de Suicidio; Salude Mental.
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Parentes, Janayra De Brito, Thaynara Mesquita do Nascimento, Ariane Gomes dos Santos, and Caique Veloso. "Factors related to suicide behavior in women / Fatores relacionados ao comportamento suicidário em mulheres / Factores relacionados al comportamiento suicida en mujeres." Revista de Enfermagem da UFPI 8, no. 4 (March 9, 2020): 47. http://dx.doi.org/10.26694/2238-7234.8447-54.

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Objetivo: verificar fatores relacionados ao comportamento suicidário em mulheres. Metodologia: trata-se de uma pesquisa documental, realizada com 269 prontuários de mulheres com comportamento suicida atendidas de 2017 a 2018 no estado do Piauí. Na análise estatística foram utilizados os testes Qui-quadrado e exato de Fischer. Resultados: o comportamento suicida foi mais prevalente em mulheres com ocupação remunerada (68,8%), ensino médio completo (23,4%), faixa etária de 20 a 39 anos (34,9%) e solteiras (66,9%). Dentre as mulheres atendidas, 77,3% não possuíam história de tentativa de suicídio na família e 92,9% tiveram traumas psicológicos e fatores estressantes. Exercer ocupação remunerada, usar medicamentos e apresentar manifestações clínicas de transtornos mentais associaram-se estatisticamente significativa com a tentativa de suicídio. Conclusão: observou-se que tanto fatores sociodemográficos como condições de saúde estão associados com o comportamento suicida entre mulheres. Verifica-se a importância de estudos de prevalência para apoiar a criação de políticas públicas pautadas na prevenção do suicídio.Descritores: Suicídio. Mulheres. Ideação Suicida.
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Brandão, Daniela, and Aníbal Fonte. "Caracterização Sociodemográfica dos Doentes Internados por Tentativas de Suicídio e Comportamentos Autolesivos em Psiquiatria." Revista Portuguesa de Psiquiatria e Saúde Mental 6, no. 1 (May 30, 2020): 4–15. http://dx.doi.org/10.51338/rppsm.2020.v6.i1.92.

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Introdução: Os comportamentos suicidas acarretam de forma inequívoca consequências tanto a nível da sociedade como no seio familiar. Estes comportamentos podem dividir‑se em atos suicidas (tentativas de suicídio e suicídio consumado) e comportamentos autolesivos, sendo estes importantes preditores de risco para o suicídio. O objetivo deste trabalho baseia‑se na caracterização sociodemográfica do doente internado por tentativas de suicídio e comportamentos autolesivos num período de seis anos (2008‑2013), na comparação destes comportamentos em função do sexo e na avaliação da evolução desses internamentos ao longo desses seis anos. Métodos: Utilizou‑se como fonte de dados os registos dos processos clínicos. Resultados: No período em estudo as tentativas de suicídio foram responsáveis por 13,1% de todos os internamentos enquanto os comportamentos autolesivos estiveram na origem de 0,9%. A maioria permanece internada por um período relativamente curto. Ambos predominam no sexo feminino, na faixa etária dos 31‑40 anos e no concelho de Viana do Castelo. Constata‑se que a maioria dos internamentos por tentativa de suicídio ocorre no mês de fevereiro e na Primavera, fruto de uma perturbação de adaptação. Os comportamentos autolesivos verificam‑se sobretudo em abril e outubro, no Verão, apresentando a maioria psicose afetiva. Em ambos os casos, a intoxicação é o método predominante, sendo os agentes psicotrópicos os mais usados. Em 2013 regista‑se o maior número de internamentos por tentativa de suicídio, não se registando nenhum internamento por comportamentos autolesivos. Conclusão: O presente estudo permite confirmar a importância das tentativas de suicídio e comportamentos autolesivos na saúde pública.
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Santos, Bruno Andrade, Carla Kalline Alves Cartaxo Freitas, Thaiane Santana Santos, Iellen Dantas Campos Verdes Rodrigues, Joyce dos Anjos Santos, and José Marcos de Jesus Santos. "Comportamento suicida e ansiedade entre usuários de um centro de atenção psicossocial no nordeste brasileiro." Revista Baiana de Saúde Pública 45, no. 4 (January 11, 2023): 64–80. http://dx.doi.org/10.22278/2318-2660.2021.v45.n4.a3352.

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O comportamento suicida tem sido conceitualizado como um contínuo de pensamentos e comportamentos desde a ideação até o suicídio em si. O objetivo deste trabalho é analisar a prevalência e os fatores associados ao comportamento suicida e o nível de ansiedade entre usuários de um Centro de Atenção Psicossocial (CAPS). Trata-se de um estudo observacional e transversal realizado entre julho e setembro de 2019 com 188 usuários adultos de um CAPS em Lagarto, Sergipe. Utilizou-se o Inventário de Ansiedade de Beck e a Escala de Avaliação do Risco de Suicídio de Columbia. Os resultados mostraram que, durante a vida, a prevalência de ideação suicida foi de 52,7% e de tentativas efetivas de suicídio, 31,8%, sendo maior entre pessoas com renda familiar menor que um salário mínimo (RP: 1,36, IC 95%: 1,07-1,56; RP: 1,97, IC 95%: 1,19-2,70, respectivamente). Com relação à ansiedade, 27,7% apresentaram ansiedade moderada e 21,8%, severa. A ansiedade severa e a tentativa efetiva de suicídio foram mais prevalentes no sexo feminino (RP: 2,70, IC 95%: 1,23-2,83; RP: 1,74, IC 95%: 1,23-1,84, respectivamente). A tentativa efetiva de suicídio se mostrou associada à ansiedade severa (RP: 2,99, IC 95%: 2,08-5,19). Foram encontradas prevalências elevadas e inter-relações da ideação suicida, tentativa efetiva de suicídio e ansiedade severa entre os usuários, com influência do sexo e renda familiar.
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Cauchie2, Jean-François, Patrice Corriveau, Bryan Hamel, and Annie Lyonnais. "Un droit criminel en retrait ou en introspection ?" Criminologie 51, no. 2 (September 12, 2018): 13–38. http://dx.doi.org/10.7202/1054233ar.

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En 1892, date de la création du premier Code criminel canadien, la tentative de suicide est un crime, et ce, jusqu’à sa décriminalisation en 1972. Du droit criminel à la psychiatrie, le déplacement de la réaction sociale à la tentative suicidaire aurait en quelque sorte été « officialisé » par ce retrait de l’article de loi. Nous verrons néanmoins dans le présent article qu’il n’y a pas eu, pour les tentatives de suicide, d’abord prise en charge pénale et seulement ensuite, encadrement médical. En effet, au tournant du 20e siècle, le droit criminel cohabite déjà depuis un moment avec cet autre régime de vérité qu’est la psychiatrie. L’analyse de 163 plaintes pour tentatives de suicide à Montréal entre 1908 et 1919 montre qu’il faut être prudent avant de diagnostiquer qu’un type de régulation prend la place d’un autre. En effet, un verdict d’aliénation mentale ou une prise en charge médicale sans procès d’un individu aux tendances suicidaires ne sortent pas de facto le dossier judiciaire du rayon d’action du droit criminel. Il serait davantage question d’une réorganisation, voire d’un renouvellement partiel de ce type de droit quant aux options qu’il mobilise pour traiter des plaintes relatives aux tentatives de suicide.
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Reis, Alexandre Daher Gonçalves Monteiro dos, Gustavo Yamin Fernandes, Fernando Augusto Nakazato Hokama, Felipe Zocatelli Yamamoto, Guilherme Cavazzani Vaccarezza, Gustavo Correa Macedo, Naiade De Souza Mello, Raul Dos Reis Ururahy, Fernanda Romano, and Sandra Regina Schwarzwälder Sprovieri. "Comportamento suicida: uma revisão narrativa da literatura / Revisiting suicidal behaviour: a narrative review of literature." Arquivos Médicos dos Hospitais e da Faculdade de Ciências Médicas da Santa Casa de São Paulo 64, no. 2 (June 19, 2019): 136. http://dx.doi.org/10.26432/1809-3019.2019.64.2.136.

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Introdução: O comportamento suicida não abrange apenas o desfecho letal, mas um conjunto de eventos, com tendência teórica a escalonamento, denominado espectro suicida. Portanto, pode-se considerar a tentativa como parte da mesma afecção que o suicídio consumado. Encontra-se entre as principais etiologias de óbito entre adolescentes e adultos jovens, mas também acomete consideravelmente a população geriátrica. Além disso, nosso país figura no topo do ranking de números absolutos de ocorrências, com indícios de inclinação a aumento. Objetivo/Metodologia: O presente trabalho propôs revisão da literatura acerca do tema, utilizando a base de dados “PUBMED” e considerando artigos brasileiros e internacionais da última década. O cerne bibliográfico foi estruturado a partir de pesquisa via palavras-chave, com subsequente seleção da amostra obtida e ampliação, considerando referências utilizadas nos artigos- -base. O substrato final reuniu 47 artigos, abordando as características da enfermidade e dos impactados por ela, bem como estratégias populacionais de controle. Resultados: Múltiplos fatores de risco podem, e geralmente têm, envolvimento síncrono, mas o maior relevo pertence a tentativas de suicídio prévias e transtornos psiquiátricos. Determinadas características do indivíduo também contribuem na elaboração de perfil de risco. Já o método adotado pode tanto sofrer influência de determinado grupo epidemiológico quanto influenciar o curso de evolução mórbida. Classicamente, as tentativas contam com supremacia feminina, em oposição ao desfecho letal, fenômeno dominado por homens idosos. Ambos, empreendidos, amiúde, no próprio domicílio do paciente. Diferentes metodologias de predição do transtorno já foram empregadas, não se obtendo resultados plenamente satisfatórios, contudo. Até um quarto dos pacientes não exterioriza a intenção suicida ao seu médico, reforçando a relevância de estratégias preventivas e de rastreio. Conclusão: Infelizmente, no Brasil, os sub-registros compõem empecilho adicional às iniciativas de prevenção primária e secundária. Destarte, enquanto as dimensões adversas não forem apequenadas, faz-se pertinente a constante rememoração do tema e de sua magnitude.Descritores: Suicídio, Tentativa de suicídio, Ideação suicida, Prevenção do comportamento autodestrutivo, Fatores de riscoABSTRACTIntroduction: Suicidal behavior not only refers to the lethal outcome, but a set of events, with a theoretical tendency to progression, called the Suicidal Spectrum. Therefore, the attempt can be considered as part of the same condition as the consummate suicide. It is a major etiology for the death of adolescents and young adults, but also affects the geriatric population considerably. In addition, our country is at the top of the ranking of absolute numbers of occurrences, with indications of a tendency to increase. Aim/Methods: The present article proposes a literary review about the matter, using PUBMED’s platform and taking into consideration local and international publications from the past tem years. The bibliography core was built through a keyword guided research, followed by result’s filtration and expansion, using original article’s references and related manuscripts. The final compilation gathered 47 papers, addressing disease’s and patient’s characteristics, as well as potential populational policies. Results: Multiple risk factors can, and are often, involved concomitantly, with special attention given to previous suicide attempts and psychiatric disorders. Features of the individual also contribute to outline risk profiles. The means adopted can both be influenced by epidemiological characteristics and influence the course of morbid evolution. Classicaly, while attempts have a stronger association with women, self-induced deaths are more seen among men, seniors, above all. Regardless of the tenor of the action, the site of preference seems to be the own’s patient home. Different approaches to the issue have already been attempted, never achieving outright success, however. Up to a quarter of patients do not externalize suicidal intent to their physician, reinforcing the relevance of preventive and screening strategies. Conclusion: Unfortunately, in Brazil, sub-registries settle additional impediment to primary and secondary prevention strategies planning. Therefore, while the issue’s proportions remain unrestrained, the subject must be often revisited.Keywords: Suicide, Suicide attempt, Suicidal ideation, Prevention of self-injurious behavior, Risk factors
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Vinagre, Maria Fernanda, Antônia Lêda Oliveira Silva, Maria Lucrécia de Aquino Gouveia, and Suelane Renata de Andrade Silva. "Comportamento suicida em idosos residentes em instituições de longa permanência: revisão integrativa." Revista Recien - Revista Científica de Enfermagem 11, no. 35 (September 23, 2021): 480–92. http://dx.doi.org/10.24276/rrecien2021.11.35.480-492.

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O objetivo deste artigo é identificar o comportamento suicida em idosos residentes em Instituições de Longa Permanência disponíveis na literatura. Trata-se de uma revisão integrativa com busca nas bases de dados: CINAHL, MEDLINE, Scopus, Web of Science, BVS e Cochrane Library. Utilizando os descritores: Suicídio, Tentativa de Suicídio, Ideação Suicida, Instituições de Longa Permanência para Idosos. Os critérios de inclusão foram: artigos científicos de dados primários, que abordassem algum tipo de comportamento suicida em idosos institucionalizados, disponíveis na íntegra eletronicamente, sem recorte temporal, publicados em qualquer idioma. Após a leitura dos 16 artigos filtrados, emergiram três temáticas: a) fatores de risco; b) fatores de proteção; e c) fatores organizacionais. Percebe-se que o ambiente asilar não está protegido contra o comportamento suicida e muitas vezes atuando como fator de risco. A religião e um confidente podem agir como fatores de proteção e uma equipe treinada atua na prevenção do suicídio.Descritores: Suicídio, Tentativa de Suicídio, Ideação Suicida, Instituições de Longa Permanência, Idoso. Suicidal behavior of elderly residents in long-term care: integrative reviewAbstract: The scope of this article is to identify suicidal behavior in elderly residents of long-term care institutions available in the literature. It is an Integrative Review with a search in the databases: CINAHL, MEDILINE, Scopus, Web of Science, BVS and Cochrane Library. Using the descriptors: Suicide, Suicide Attempted, Suicidal Ideation, Home for the Aged. The inclusion criteria were: scientific articles from primary data, which addressed some type of suicidal behavior in Home for the Aged, available in full electronically, without time frame, publish in any language. After reading the 16 filtered articles, three themes emerged: a) risk factors; b) protective factors; and c) organizational factors. It is noticed that the home environment is not protected against suicidal behavior and often as a risk factor. Religion and a confidant can act as protective factors, and a trained team acts in the prevention of suicide.Descriptors: Suicide, Suicide Attempt, Suicidal Ideation, Home for the Aged, Aged. Comportamiento suicidio en residentes ancianos en instituciones de larga estancia: revisión integrativaResumen: El objetivo de este artículo es identificar la conducta suicida en ancianos residentes de Instituciones de Cuidados a Largo Plazo disponibles en la literatura. Se trata de una revisión integradora con una búsqueda en las bases de datos: CINAHL, MEDLINE, Scopus, Web of Science, BVS y Cochrane Library. Utilizando los descriptores: Suicidio, Intento de Suicidio, Ideación Suicida, Hogares para Ancianos. Los criterios de inclusión fueron: artículos científicos a partir de datos primarios, que abordaran algún tipo de conducta suicida en ancianos institucionalizados, disponibles en su totalidad de forma electrónica, sin marco temporal, publicados en cualquier idioma. Después de leer los 16 artículos filtrados, surgieron tres temas: a) factores de riesgo; b) factores protectores; y c) factores organizacionales. Se observa que el entorno del hogar no está protegido contra la conducta suicida y, a menudo, actúa como factor de riesgo. La religión y un confidente pueden actuar como factores protectores y un equipo capacitado actúa para prevenir el suicidio.Descriptores: Suicidio, Intento de Suicidio, Ideación Suicida, Hogares para Ancianos, Anciano.
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Philippe, A., and M. Verron. "La pathologie suicidaire des migrants." Psychiatry and Psychobiology 3, no. 2 (1988): 115–23. http://dx.doi.org/10.1017/s0767399x00001887.

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RésuméLes auteurs s’inspirent de l’hypothèse de Durkheim sur l’anomie pour étudier les risques suicidaires chez les immigrés en France: ayant perdu leurs repères sociaux traditionnels, ils présentent un risque de suicide plus élevé. Les statistiques des causes médicales de décès et les résultats d’une enquête dans 2 régions françaises (1980) auprès de suicidants hospitalisés constituent le matériel analysé.L’incidence du suicide est inférieure chez les étrangers, quels que soient la nationalité, l’âge, et pour les 2 sexes. Cette situation s’explique par les faibles taux de suicide constatés dans les pays d’émigration. Cependant les immigrés ont des taux de suicide supérieurs à ceux de leurs compatriotes. Deux particularités sont notées. La différence Français-étrangers s’amenuise pour les hommes après 60 ans; l’intégration dans le pays d’accueil serait à l’œuvre. Et les jeunes femmes maghrébines ont un taux de suicide égal à celui des Françaises: les conflits intergénérationnels expliqueraient ces nombreux passages à l’acte.Les taux de tentatives de suicide des hommes immigrés sont proches du taux des Français, mais les femmes immigrées ont des taux bien supérieurs à celui des Françaises, particulièrement les adolescentes (4 fois plus élevé). Les suicidants étrangers constituent une population plus féminine (8 tentatives sur 10 sont le fait de femmes), plus jeune. Les jeunes du Maghreb vivent plus fréquemment au domicile de leurs parents, dans une fratrie nombreuse, ils sont plus souvent chômeurs. Ils utilisent moins fréquemment des médicaments lors de la tentative de suicide et consomment plus rarement de l’alcool en association. Espagnols et Portugais font moins souvent de récidives. Les tentatives des Français adultes sont jugées plus graves (prise d’alcool associée, isolement, récidive, coma profond). Les étrangers ont moins de troubles psychiatriques connus, et moins de troubles mentaux en relation avec leur geste suicidaire. Les données concernant l’entourage des étrangers indiquent une incidence moindre de la psychopathologie.Les études internationales ayant une problématique proche apportent des résultats convergents, tant pour les différences d’incidence entre migrants et autochtones, que pour les caractéristiques sociales et médicales. Les tentatives de suicide des immigrés se situent dans un contexte de moindre psychopathologie personnelle ou touchant l’entourage. Ceci confirme l’hypothèse d’un geste plus impulsif et souligne le poids de la situation socioculturelle.
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Albuquerque, Roberto Nascimento de, Moema Da Silva Borges, and Pedro Sadi Monteiro. "Perfil epidemiológico do suicídio entre estudantes de enfermagem [Epidemiological profile of suicidal behavior among nursing students] [Perfil epidemiológico del suicídio entre estudiantes de enfermería]." Revista Enfermagem UERJ 27 (April 2, 2020): e45607. http://dx.doi.org/10.12957/reuerj.2019.45607.

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Objetivo: identificar o perfil do comportamento suicida entre estudantes de enfermagem de instituição privada de ensino superior do Distrito Federal. Métodos: estudo descritivo, mediante análise estatística, realizado com 1567 estudantes de enfermagem, em 2017. Foram utilizados um questionário sociodemográfico e acadêmico, a Escala de Ideação Suicida de Beck e Mini-Rastreamento de Transtornos Mentais. A pesquisa foi aprovada por Comitê de Ética em Pesquisa. Resultados: a maioria era adulto jovem, do sexo feminino e estudava no período noturno. Verificou-se que 181 (11,55%) estudantes já tinham tentado suicídio e os maiores índices foram apresentados no primeiro, terceiro e quarto semestres do curso. Destes, 36,5% apresentaram pensamentos depressivos, 33,7% sinais de depressão e desesperança e 56,4% permaneciam com ideação suicida. Conclusão: as tentativas de suicídio têm sua maior magnitude entre estudantes mais jovens, dos primeiros dois anos do curso, os quais revelaram índices expressivos para depressão, desesperança e ideação suicida.ABSTRACT Objective: to identify the profile of suicidal behavior among nursing students at a private higher education institution in the Federal District, Brazil. Methods: descriptive study, through statistical analysis, conducted with 1567 nursing students, in 2017. It was used a sociodemographic and academic questionnaire, Beck's Suicidal Ideation Scale and Mini-Screening of Mental Disorders. The research was approved by the Research Ethics Committee. Results: most respondents were young adults, female and night students One hundred and eithy-one students (11,55%) had already attempted suicide and the highest rates were presented in de first, third and fourth semesters of the course. Among them, 36,5% had depressive thoughts, 33,7% showed signs of depression and hopelessness and 56,4% remained with suicidal ideation. Conclusion: suicide attempts have their greatest magnitude among younger students, from the first two years of the course, which revealed expressive rates for depression, hopelessness and suicidal ideation.RESUMEN Objetivo: identificar el perfil de comportamiento suicida entre estudiantes de enfermería en una institución privada de educación superior en Brasil. Métodos: estudio descriptivo, mediante análisis estadístico, realizado con 1567 estudiantes de enfermería, en 2017. Se utilizó cuestionario sociodemográfico y académico, Escala de ideación suicida de Beck y mini-detección de trastornos mentales. La investigación fue aprobada por el Comité de Ética de Investigación. Resultados: la mayoría eran adultos jóvenes, mujeres y estudiavan por la noche; 181 (11,55%) estudiantes ya habían intentado suicidarse y las tasas más altas se presentaron en el primer, tercer y cuarto semestre del curso. De estos, 36,5% tenía pensamientos depresivos, 33,7% mostró signos de depresión y desesperanza y 56,4% permaneció con ideación suicida. Conclusión: los intentos de suicidio tienen su mayor magnitud entre los estudiantes más jóvenes, desde los primeros años del curso, que revelaron tasas expresivas de depresión, desesperanza e ideación suicida.
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Ferreira Ramos Silva, Helena, and Silvia Helena Modenesi Pucci. "Transtornos Mentais como Fator de Risco para Suicí­dio e Ideação Suicida." Saúde Coletiva (Barueri) 11, no. 68 (October 4, 2021): 7227–42. http://dx.doi.org/10.36489/saudecoletiva.2021v11i68p7227-7242.

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Objetivo: O presente trabalho tem por objetivo estudar os transtornos mentais como fatores de risco de suicí­dio e ideação suicida, a fim de obter informações que possam servir de ferramentas para um trabalho preventivo e tornar mais eficazes os tratamentos desses pacientes. Método: O método escolhido para o estudo é o de revisão bibliográfica de literatura nacional, realizada através das bases de dados SciELO, Lilacs e Medline, tendo sido selecionados artigos com os operadores booleanos: suicí­dio, tentativas de suicí­dio, ideação suicida, transtornos mentais e psicopatologia, totalizando 15 artigos para análise. Resultados: Como resultado, da análise de dados coletados, os sujeitos diagnosticados com transtorno mental apresentam maiores comprometimentos na saúde mental, aumentando a probabilidade de riscos de tentativas, ideações e suicí­dio. As principais comorbidades identificadas foram: depressão, ansiedade, transtornos de humor, esquizofrenia e transtornos por uso de substâncias psicoativas. Conclusão: Os transtornos mentais aumentam a probabilidade de tentativas e ideações suicidas.
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Gutierrez, Denise Machado Duran, Amandia Braga Lima Sousa, and Sonia Grubits. "Vivências subjetivas de idosos com ideação e tentativa de suicídio." Ciência & Saúde Coletiva 20, no. 6 (June 2015): 1731–40. http://dx.doi.org/10.1590/1413-81232015206.02242015.

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Discutimos as vivências subjetivas de idosos que apresentam ideação e tentativa de suicídio a partir dos seus relatos. Entendemos a subjetividade como vivência intrapsíquica resultante da condição social, econômica, relacional e biográfica. Embora exíguo na literatura, o tema é importante, pois é no campo da subjetividade que as ideações e as tentativas de suicídio vão se configurando até que se concretizem no ato. Dados empíricos foram coletados por meio de entrevista semiestruturada focalizando: caracterização social, retrato e modo de vida, estado mental prévio, atmosfera da tentativa, impactos na saúde do idoso e família. A partir da análise dos sentidos emergentes foram geradas cinco categorias empíricas: (1) não lugar do sujeito; (2) falta de aceitação das perdas; (3) sofrimento pela ingratidão dos familiares; (4) sentimento de inutilidade da e na vida; (5) ressignificação das situações que geram condutas suicidas. Os resultados apontam a necessidade fundamental de incorporar conhecimento sobre os processos subjetivos aos programas de prevenção do suicídio do idoso com ideação e tentativa de suicídio.
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Claumann, Gaia Salvador, André de Araújo Pinto, Diego Augusto Santos Silva, and Andreia Pelegrini. "Prevalência de pensamentos e comportamentos suicidas e associação com a insatisfação corporal em adolescentes." Jornal Brasileiro de Psiquiatria 67, no. 1 (March 2018): 3–9. http://dx.doi.org/10.1590/0047-2085000000177.

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RESUMO Objetivo Estimar a prevalência de pensamentos e comportamentos suicidas e a associação com a insatisfação corporal em adolescentes. Métodos Participaram 1.090 adolescentes (501 do sexo masculino e 589 do sexo feminino), com média de 16,2 (1,1) anos de idade, estudantes do ensino médio em São José-SC. Por meio de questionário autoadministrado, os adolescentes responderam a questões sociodemográficas (sexo, idade) e sobre maturação sexual, insatisfação corporal (escala de silhuetas) e pensamentos e comportamentos suicidas (ideação, planejamento e tentativa de suicídio), e tiveram as medidas de peso corporal e altura aferidas para cálculo do índice de massa corporal (IMC = peso corporal dividido pela altura ao quadrado). Empregou-se a regressão logística binária para análise dos dados. Resultados O sexo feminino apresentou maiores prevalências de pensamento, planejamento e tentativa de suicídio comparado ao masculino. Os adolescentes insatisfeitos pelo excesso de peso e pela magreza apresentaram maior chance de terem pensado e planejado suicídio. Não foram encontradas associações entre tentativa de suicídio e insatisfação corporal. Conclusões O sexo feminino apresentou maiores prevalências de pensamentos e comportamentos suicidas do que o masculino. Independentemente do sexo, idade, IMC e maturação sexual, os adolescentes insatisfeitos com o corpo (pelo excesso de peso e pela magreza) estiveram mais suscetíveis à ideação suicida e ao planejamento de suicídio, comparados aos satisfeitos. Por serem adolescentes em idade escolar, a escola pode ser um agente de discussão sobre a temática, auxiliando na prevenção da insatisfação corporal e desfechos suicidas. Outros profissionais envolvidos com essa população e os familiares precisam estar atentos a essas questões.
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Sales, Tania Maria dos Santos, Juliana Barbosa Dias Maia, Luciano Silva Figueirêdo, Mariluska Macedo Lobo de Deus Oliveira, Janaína Alvarenga Aragão, and Jeisy dos Santos Holanda. "Perfil comportamental dos casos suicida." Research, Society and Development 9, no. 6 (April 12, 2020): e66963447. http://dx.doi.org/10.33448/rsd-v9i6.3447.

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O presente trabalho aborda o suicídio, uma prática maléfica que vem afetando o mundo inteiro. Diante de dados alarmantes, decidiu-se, então, investigar na realidade de Picos – PI o perfil comportamental dos casos suicida. Esta é uma pesquisa documental, retrospectiva, descritiva de corte transversal e com abordagem quantitativa, realizada por meio de um levantamento em fontes secundárias que datam casos de suicídio e tentativa de suicídio de Janeiro de 2013 a Dezembro de 2018. Ao final conclui-se que os casos de tentativas de suicídio foram bem maiores que os casos de suicídios consumados. Dentre os anos estudados, o de 2017 foi o que houve mais ocorrências, com ápice de casos no mês de Maio. Assim, o presente artigo tem como objetivo geral analisar o perfil comportamental dos casos suicida ocorridos em Picos- Piauí, no período de 2013 a2018.
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Pompili, Maurizio. "Intervento. La prevenzione del suicidio e l'accesso a metodi letali." PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE, no. 2 (June 2021): 265–68. http://dx.doi.org/10.3280/pu2021-002005.

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Abstract:
La ricerca mostra che i tassi di suicidio sono collegati alla disponibilità di mezzi letali. Ad esem-pio, è stato dimostrato che l'installazione di barriere di sicurezza sui ponti notoriamente usati dai suicidi ha un effetto preventivo senza che vi sia ricorso ad altre modalità suicidarie, e che la rimo-zione di queste barriere porta a un aumento di suicidi. Allo stesso modo, limitazioni della vendita di pesticidi e dell'accesso ai pesticidi utilizzando contenitori chiusi a chiave sono correlate con la diminuzione dei tassi di suicidio per ingestione di pesticidi. Inoltre, dato che è più facile ingerire una quantità significativa di pillole direttamente dal flacone che estraendole una per una dal blister, la diffusione di confezioni di pillole in blister ha ridotto i tentativi di suicidio con questo metodo. Questi sono solo alcuni esempi. Si ritiene che altri approcci simili contribuiscano in modo signifi-cativo alla prevenzione del suicidio.
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Da Silva Gouveia Lima, Arthur, Karla Carolina Silveira Ribeiro, Viviane Virginia Silva de Sousa, Amanda Laurentino Barbosa, Renan Da Silva Bezerra de Lima, and Alanne Renaly Mota Rodrigues. "A utilização de álcool na população adolescente e sua relação com ideias suicídas." Saúde Coletiva (Barueri), no. 58 (November 24, 2020): 4053–66. http://dx.doi.org/10.36489/saudecoletiva.2020v10i58p4053-4066.

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Abstract:
Objetivo: Esta pesquisa teve como objetivo analisar a relação entre o consumo de álcool em adolescentes e sua relação com o suicidio em escolas estaduais de João Pessoa. Método:Para a realização do estudo utilizou-se um questionário autoaplicável que abordavam questões referentes ao consumo de bebida e ideações suicidas. Os dados foram analisados por estatística descritiva e Qui-quadrado. A amostra foi composta por 1142 estudantes com média da idade de 16,38 anos. Resultados: podemos destacar que 12% da população da amostra planejaram suicidar-se e 7,4% tentaram suicidar-se. Acrescentando com consumo de álcool, onde cerca de 40,9% ingeriram bebida alcoólica no último mês. As análises demonstraram a existência de uma relação entre o plano para o suicídio vinculado a quantidade de bebida no último mês (x2 20,116; p<0,000), como também a Tentativa do suicídio vinculado com a quantidade bebida no último mês (x2 17,126; p<0,017). Conclusão: portanto, indicar possíveis estratégias para o desenvolvimento de intervenções eficazes neste grupo etário.
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Kitagawa, Tuanny, Camila Cristiane Formaggi Sales, Marcelle Paiano, and Magda Lúcia Félix de Oliveira. "Adolescentes internados por tentativa de suicídio com agentes químicos: um estudo transversal." Semina: Ciências Biológicas e da Saúde 40, no. 1 (September 5, 2019): 5. http://dx.doi.org/10.5433/1679-0367.2019v40n1p5.

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Abstract:
Este estudo objetivou descrever as internações por de tentativas de suicídio com agentes químicos em adolescentes internados em um hospital de ensino no período de janeiro de 2011 a dezembro de 2015. Pesquisa transversal e descritiva, com análise retrospectiva de fichas de ocorrência toxicológica, arquivadas em um centro de assistência toxicológica do noroeste do Paraná. Foram selecionadas 27 internações de adolescentes que tentaram suicídio com agentes químicos. As idades encontradas variaram de 12 a 19 anos, sendo a maioria dos internados do sexo feminino, com idade entre 16 e 19 anos (70,4%). A residência foi o local de maior ocorrência das intoxicações, e os principais agentes utilizados foram medicamentos (51,9%) e produtos de uso veterinário (14,8%). Conflitos familiares, tentativa de suicídio anterior e transtorno mental foram fatores observados entre a população estudada e que podem ter relação com a ocorrência do evento suicida. A média de internação foi de 6,2 dias. Dez pacientes internados foram classificados como moderados, 15 como graves e dois como fatais. Foram identificados fatores que permitem dimensionar um problema social emergente: tentativas de suicídio com utilização de agentes químicos entre os adolescentes. Corroborou fatores relacionados à tentativa de suicídio: sexo feminino, espaço domiciliar como cenário, utilização de medicamentos como agente tóxico, e conflitos familiares e afetivos como causa principal, embora pouco relatados nas fichas de atendimento. Fatores como tentativa de suicídio anterior e transtorno mental também foram observados entre a população em estudo.
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Houle, Janie, Brian L. Mishara, and François Chagnon. "Le soutien social peut-il protéger les hommes de la tentative de suicide ?" Santé mentale au Québec 30, no. 2 (January 25, 2006): 61–84. http://dx.doi.org/10.7202/012139ar.

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Abstract:
Résumé Cette étude tente d’examiner si le soutien social peut constituer un facteur de protection de la tentative de suicide chez les hommes et, le cas échéant, à identifier quelles sont les formes et les sources de soutien les plus importantes. Elle compare deux groupes d’hommes qui ont vécu des événements de vie sévères au cours des 12 derniers mois : 40 hommes admis à l’urgence d’un hôpital suite à une tentative de suicide et 40 hommes sans antécédent suicidaire. Les résultats indiquent que les hommes qui ont tenté de se suicider perçoivent moins de soutien disponible dans leur entourage et sont moins satisfaits du soutien reçu suite à l’événement le plus difficile survenu au cours de la dernière année. L’aide tangible et l’assurance de sa valeur sont les formes de soutien les plus importantes. L’étude souligne l’importance du soutien social dans la prévention des comportements suicidaires chez les hommes.
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Santos, Hugo Gedeon Barros dos, Samira Reschetti Marcon, Mariano Martínez Espinosa, Makilin Nunes Baptista, and Stela Veiga Vilena Silva. "Ideação suicida em estudantes universitários: um perfil sociodemográfico." Psicologia Argumento 36, no. 92 (November 18, 2019): 237. http://dx.doi.org/10.7213/psicolargum.36.92.ao06.

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Abstract:
Objetivo: Descrever a prevalência da ideação suicida entre universitários e seu perfil sociodemográfico. Método: Estudo transversal, com 714 alunos em uma universidade pública do centro-oeste brasileiro. Instrumentos: questionário sociodemográfico e presença de ideação suicida, consumo de álcool e o Inventário de Depressão Maior. Realizada análise descritiva com intervalo de confiança de 95%. Resultados: 9,9% da amostra apresentaram ideação suicida nos últimos 30 dias anteriores à coleta de dados, prevaleceram a idade de 18 a 24 anos, sexo feminino, solteiros, pardos, não moravam sozinhos, heterossexuais, possuíam prática religiosa e cursavam os anos iniciais. Em 18,2% observaram-se tentativas de suicídio familiar com 8,9% tendo consumado. Entre os amigos, as prevalências foram 29,4% e 13% para a tentativa e suicídio, respectivamente. Consumo de álcool 72,4% apresentaram baixo risco, e 42% apresentaram sintomas depressivos. Conclusão: Conhecer as características dos universitários contribui para o direcionamento na criação de políticas de saúde dentro dos campus universitários.
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Guilé, Jean-Marc, Nicolas Benard, Olivier Bourdon, Yann Griboval, Hélène Lahaye, Bojan Mirkovic, Benjamin Naepels, et al. "Le plan de sécurité : un outil pour la prévention des récidives suicidaires." Perspectives Psy 59, no. 3 (July 2020): 248–55. http://dx.doi.org/10.1051/ppsy/2020593248.

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Abstract:
Une intervention psychothérapeutique protocolisée a été mise au point par Stanley et associés pour aider à prévenir de futurs comportements suicidaires chez les personnes qui ont déjà fait une tentative de suicide. Le plan de sécurité (PS) fournit aux suicidants une planification écrite, personnalisée, étape par étape, des stratégies de protection et d’adaptation (coping) à mettre en œuvre en cas de crise suicidaire. Le PS comprend six éléments informatifs : (1) les signes avant-coureurs liés à une augmentation des impulsions suicidaires; (2) les stratégies d’adaptation internes que l’individu est capable de mettre en œuvre par lui-même; (3) les stratégies d’adaptation à mettre en œuvre avec le soutien d’amis et de parents; (4) les moyens qu’il/elle peut employer pour contacter les personnes significatives au sein de son réseau de soutien social; (5) les professionnels de la santé mentale et les services d’assistance téléphonique à éventuellement contacter en cas d’urgence suicidaire; et (6) les stratégies pour obtenir un environnement plus sûr au domicile. Les PS sont élaborés avec les suicidants au décours de la crise suicidaire. Les suicidants sont encouragés à partager le SP avec un proche de leur réseau de soutien. Ceci est obligatoire avec un suicidant mineur. Le parent ou le responsable légal doit être impliqué dans la préparation et le suivi du PS. Afin d’évaluer en permanence le risque suicidaire de l’individu, les PS sont revus tout au long du suivi thérapeutique. Le SP est une brève intervention, facile à mettre en œuvre à la suite d’une tentative de suicide. On dispose de résultats de recherche prometteurs concernant son efficacité dans la prévention des récidives de conduites auto-agressives.
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Botti, Nadja Cristiane Lappann, Aline Conceição Silva, Luiza Cantão, Thais Gonçalves Dias, Ramon Azevedo Silva Castro, and Júlia Esteves Assunção. "IDEAÇÃO SUICIDA E TENTATIVA DE SUICÍDIO ENTRE PESSOAS EM TRATAMENTO PSIQUIÁTRICO." Psicologia em Revista 25, no. 3 (September 29, 2020): 1135–51. http://dx.doi.org/10.5752/p.1678-9563.2019v25n3p1135-1151.

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Abstract:
Este estudo investigou a relação entre ideação suicida, tentativa de suicídio e características psicossociais e psiquiátricas de pacientes com transtornos psiquiátricos. Realizado estudo quantitativo por meio da análise documental de prontuários de um centro de atenção psicossocial de uma cidade do interior do Sudeste do Brasil. Entre os 410 prontuários analisados, foi encontrado 24,4% com registro de ideação suicida e 22,9% com tentativa de suicídio. Entre os pacientes com ideação suicida e tentativa de suicídio, verifica-se que a maioria são homens, adultos, sem vínculo matrimonial, com baixa escolaridade, inatividade laboral e apresentam os transtornos do humor como diagnóstico principal e comorbidade psiquiátrica de maior frequência. Identificou-se associação de ideação suicida e tentativa de suicídio com comorbidade psiquiátrica e tentativa de suicídio com história de experiência traumática. Importante realizar avaliação do risco dos pacientes com história de comportamento suicida para melhor manejo e prevenção do suicídio.
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Gutierrez, Beatriz Aparecida Ozello. "Assistência hospitalar na tentativa de suicídio." Psicologia USP 25, no. 3 (December 2014): 262–69. http://dx.doi.org/10.1590/0103-6564d20140002.

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Abstract:
Este artigo discute pontos relevantes que podem colaborar no sucesso da assistência hospitalar direcionada à pessoa com intenção suicida. O risco de suicídio aumenta de acordo com o número de tentativas e também está associado a intervalos de tempo menores entre essas tentativas. Assim, o acolhimento à pessoa com tentativa de suicídio durante a assistência hospitalar é fundamental, pois se realizado com segurança, prontidão e qualidade é possível determinar a aceitação e a adesão do paciente ao tratamento. Essas ações devem estar direcionadas ao cuidado integral prestado à tríade – paciente/família/equipe de profissionais de saúde e da área social. Existem fatores cruciais no alcance da qualidade assistencial que estão atrelados às condições para favorecer a adesão ao tratamento e a criação de uma equipe multidisciplinar com competência de utilizar uma combinação de fatores biológicos, psicológicos e intervenções sociais por meio de educação continuada.
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Olinda, Krieger Rhelyni de Sousa, Rosimeire Ferreira dos Santos, and Thiago Henrique Costa Marques. "Fatores associados ao comportamento suicida em hospital psiquiátrico: estudo transversal." Revista Eletrônica Acervo Saúde 12, no. 6 (April 16, 2020): e3050. http://dx.doi.org/10.25248/reas.e3050.2020.

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Abstract:
Objetivo: Analisar os fatores associados ao comportamento suicida em Hospital Psiquiátrico. Métodos: Estudo transversal analítico realizado em hospital de referência para tratamento de transtornos mentais graves de Teresina, no período de fevereiro a maio de 2018. A amostra foi constituída por 142 pacientes com idade igual ou superior à 18 anos e que deram entrada no serviço de urgência após de tentativa de suicídio. Para coleta de dados foi utilizado o formulário de caracterização sociodemográfica, clínica e terapêutica. A análise foi realizada com base nos princípios da estatística descritiva e inferencial e o estudo atendeu aos preceitos éticos e legais, tendo parecer emitido pelo Comitê de Ética em Pesquisa da Universidade Federal do Piauí. Resultados: Prevaleceram pacientes do sexo masculino, com idade média de 34,4, de baixa escolaridade e procedentes de Teresina. Os fatores associados foram transtorno psiquiátrico, consumo de substâncias psicoativas e tentativas prévias. Associações significativas foram verificadas entre o comportamento e variáveis sociodemográficas, clínicas e terapêuticas como sexo, idade, tentativas prévias e internação psiquiátrica. Conclusão: Fluxos assistenciais devem ser prerrogativas frequentes nos serviços de saúde, visando a identificação precoce dos determinantes e implementação de estratégias voltadas para preservação da vida, redução de riscos e dos indicadores de mortalidade.
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Carmelo, D., S. Lamy, A. Charles-Nicolas, N. Pascal, and L. Jehel. "Les tentatives de suicide chez les jeunes âgés de 11 à 18 ans, dans les services d’urgence et de réanimation du centre hospitalier universitaire de la Martinique." European Psychiatry 29, S3 (November 2014): 601. http://dx.doi.org/10.1016/j.eurpsy.2014.09.201.

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Abstract:
IntroductionLa suicidalité à l’adolescence est une question importante de santé publique, en termes de mortalité, de morbidité. Celle-ci est peu évaluée et quantifiée dans les en Martinique au sujet des adolescents. Notre objectif à travers de notre étude prospective exploratoire est de déterminer de la prévalence des tentatives de suicide chez les adolescents en Martinique consultant au CHUM.MéthodesNous avons inclus tous les adolescents âgés de 11 à 18 ans ayant réalisé une tentative de suicide en Martinique, admis sur les différents services d’urgences et de réanimations du CHUM, sur une période continue de 4 mois.RésultatsQuarante-trois tentatives de suicide ont été enregistrées au cours de cette période : 88,4 % des cas impliquaient des filles (avec une récidive sur la période d’inclusion), 58,1 % des jeunes ont utilisé comme méthode l’intoxication médicamenteuse volontaire, la majorité concernait des primosuicidants (60,5 %), près de la moitié des cas avait identifié un événement traumatisant, 34,9 % ont déclaré consommer de façon régulière une substance psychoactive enfin 72,5 % des situations ont fait intervenir le SAMU et 65,2 % de ces adolescents ont bénéficié d’une prise en charge hospitalière.ConclusionCette étude pilote permet de contribuer à la description de la tentative de suicide chez les adolescents, qui s’estimerait à 1 tentative de suicide tous les 3 jours, et confirme bien une problématique suicidaire touchant cette population spécifique dans ce département. Elle suggère par ailleurs la nécessité de renforcer l’offre de soins qui semble insuffisante à ce jour. Au vu des résultats de cette étude, l’implication forte du SAMU dans ce travail pourrait être un partenaire idéal dans le repérage de ces conduites suicidaires dans cette région.
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Carvalho, Marlene Araújo, and Genivaldo Macário Castro. "No limite do silêncio." Journal of Social Sciences, Humanities and Research in Education 3, no. 1 (June 30, 2020): 28–37. http://dx.doi.org/10.46866/josshe.2020.v3.n1.87.

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Abstract:
Este artigo é uma análise à luz dos aportes teóricos da Gestalt-Terapia do filme “No Limite do Silêncio”. A problemática trata das causas motivacionais e das causas precipitadoras de um suicídio e da tentativa de outro, além de apresentar os mecanismos neuróticos ou os ajustes criativos vivenciados por duas personagens e pelo psiquiatra no filme. As causas motivacionais e as causas precipitadoras das tentativas e das mortes autoprovocadas não se confundem, as primeiras são multifatoriais e mais complexas, as segundas são as mais visíveis, as mais evidentes, as que mais se destacam quando da ocorrência do ato. É a chamada prova da decisão que culminou com o ato. Os pesquisadores que balizam a análise são: Silva (2009), Aragão Neto e Oliveira (2008), Perls (1988), Kiyan (2006), Ribeiro (2007), Caselatto (2002), Kübler-Ross (2003), Fukumitsu e Scavacini (2013), dentre outros. O método é qualitativo/interpretativo, tendo como foco as relações entre as personagens, cujos resultados se encaminham para a necessidade de se conhecer e se compreender o ato suicida, além dos mecanismos neuróticos postos em prática pelos personagens na tentativa de minimizar o sofrimento psíquico. O conhecimento do tema pelos profissionais envolvidos com a temática e a prioridade no atendimento às vítimas são primordiais para que os danos e traumas decorrentes do suicídio e de suas tentativas sejam, pelo menos, minimizados. (Imagem de Stefan Keller por Pixabay)
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Santos, Simone Agadir, Giovanni Lovisi, Letícia Legay, and Lúcia Abelha. "Prevalência de transtornos mentais nas tentativas de suicídio em um hospital de emergência no Rio de Janeiro, Brasil." Cadernos de Saúde Pública 25, no. 9 (September 2009): 2064–74. http://dx.doi.org/10.1590/s0102-311x2009000900020.

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Abstract:
Há poucos estudos nacionais sobre prevalência de transtornos mentais nas tentativas de suicídio, os quais utilizararam principalmente dados secundários e instrumentos de rastreamento. O objetivo deste estudo foi estimar a prevalência de transtornos mentais em 96 casos de tentativas de suicídio atendidos em hospital de emergência, Rio de Janeiro, Brasil (2006-2007), utilizando o Composite International Development Interview. A maioria da amostra consistiu em mulheres, jovens, baixa escolaridade e ingestão de medicamentos psicoativos como principal meio. Outros fatores: histórias prévias de tentativa e uso de álcool no momento do agravo. Os transtornos mentais mais freqüentes foram: episódio depressivo (38,9%), dependência de substâncias psicoativas (21,9%), transtorno de estresse pós-traumático (20,8%), dependência de álcool (17,7%) e esquizofrenia (15,6%). A taxa total dos transtornos mentais foi de 71,9%. Tais achados são mais próximos aos estudos em países em desenvolvimento. Além do acesso ao tratamento dos transtornos mentais, são necessárias políticas públicas que enfatizem o controle de meios e respostas sociais à redução do comportamento suicida.
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Laso Ortiz, Esteban, Karla Alejandra Contreras Tinoco, and Lidia Karina Macías-Esparza. "Entre la Culpa y la Vergüenza: Una Aproximación al Suicidio desde una Perspectiva de Género en Clave Emocional." Revista de Psicoterapia 34, no. 124 (March 1, 2023): 47–70. http://dx.doi.org/10.5944/rdp.v34i124.37048.

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Abstract:
En un texto anterior (Laso, 2020), uno de los autores ha presentado una conceptualización de la conducta suicida en términos del “estado presuicida”, una experiencia de malestar abigarrada y confusa que puede incrementarse repentina e inesperadamente impulsando a la persona a quitarse la vida. En línea con el modelo de la clave emocional (Laso, 2019), dicho estado fue basado en la vergüenza, emoción secundaria extremadamente dolorosa que atañe a la potencial degradación de la totalidad del self (Laso, 2020; 2018) y propende, por tanto, a su aniquilación. Un análisis de las variedades de la experiencia suicida nos ha conducido a identificar en esta propuesta un sesgo androcéntrico: captura el sentido de las tentativas suicidas perpetradas por varones pero pierde de vista el de las tentativas de mujeres, frecuentemente motivadas por otras configuraciones emocionales. El presente texto tiene por objeto subsanar este sesgo extendiendo la teoría para englobar la experiencia presuicida femenina identificando su trasfondo emocional, la culpa, relacionándolo con la subjetivación femenina y con la (escasa) evidencia empírica acerca del suicidio femenino, para concluir elaborando sus implicaciones en su abordaje terapéutico.
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Pordeus, Augediva Maria Jucá, Luciano Pamplona de Góes Cavalcanti, Luiza Jane Eyre de Souza Vieira, Lindélia Sobreira Coriolano, Magnólia Montenegro Osório, Maria Socorro Ramos da Ponte, and Sara Maria Cavalcante Barroso. "Tentativas e óbitos por suicídio no município de Independência, Ceará, Brasil." Ciência & Saúde Coletiva 14, no. 5 (December 2009): 1731–40. http://dx.doi.org/10.1590/s1413-81232009000500014.

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Abstract:
O trabalho teve como objetivo analisar a ocorrência de tentativas e óbitos por suicídio, ocorrido no município de Independência, Ceará, Brasil, em 2005. Realizou-se um estudo de casos incluindo as tentativas e óbitos por suicídios e constituíram fonte de coleta de dados o Sistema de Informação de Mortalidade (SIM) e o Sistema de Internação Hospitalar (SIH), referentes ao ano 2005, além de pesquisa documental em prontuários do hospital municipal. Dos seis óbitos registrados, dois ocorreram no grupo etário de 10 a 19 anos, três no de 20 a 29 e um no de 30 a 59 anos. Metade das vítimas que se suicidaram era do sexo masculino e o enforcamento foi o método predominante. Quanto às tentativas, a maioria concentrou-se na faixa de 10 a 19 anos e predominou o sexo feminino (sete casos). Os principais sinais e sintomas apresentados pelas vítimas, antes da prática da tentativa de suicídio, foram: tristeza, insônia, anorexia, "nervosismo", vontade de chorar e agressividade, e entre quatro pessoas que tentaram suicídio havia algum tipo de relacionamento afetivo com outra pessoa que se suicidou. Conclui-se que os eventos registrados no município de Independência devem ser analisados como um fato social, salientando o pequeno intervalo de tempo entre os óbitos e tentativas e a existência de vínculos relacionais entre as vítimas.
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Chávez Hernández, Ana María, Catalina González Forteza, Angélica Juárez Loya, Daniela Vázquez Vega, and Alberto Jiménez Tapia. "Suicide ideation and suicide attempts in middle school students of the State of Guanajuato, Mexico." Acta Universitaria 25, no. 6 (December 2015): 43–50. http://dx.doi.org/10.15174/au.2015.786.

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Lima, Paola Kallyanna Guarneri Carvalho de, Patrícia Suguyama, Márcia Regina Jupi Guedes, and Magda Lúcia Félix de Oliveira. "Estrutura e antecedentes de famílias de jovens que tentaram suicídio com agentes químicos." Revista Portuguesa de Enfermagem de Saúde Mental, no. 26 (December 1, 2021): 7–20. http://dx.doi.org/10.19131/rpesm.307.

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Abstract:
Introdução: Jovens representam um grupo de alta vulnerabilidade à tentativa de suicídio, e a autointoxicação é o meio mais utilizado para o ato suicida. Objetivo: Descrever a estrutura e os antecedentes de famílias de jovens internados por tentativa de suicídio com agentes químicos. Método: Pesquisa descritiva e transversal, em entrevistas com familiares de 12 jovens internados por autointoxicação, de 2011 a 2016, e notificados a um centro de informação e assistência toxicológica do noroeste do Paraná - Brasil. Utilizou-se entrevista semiestruturada e a confecção de genogramas, agrupados por núcleos de similaridade. Resultados: A maioria dos jovens era do sexo feminino, idades entre 14 e 19 anos; quatro casos com tentativa de suicídio anterior, sete com transtorno mental e três com abuso de drogas. Ao longo das duas gerações, a estrutura familiar acompanhou as diversidades da sociedade, com diminuição da taxa de fecundidade, aumento de famílias chefiadas por mulheres, separação conjugal, avós responsáveis pelo cuidado dos netos e fragilidade dos laços familiares. O relacionamento intrafamiliar apresentou dependência emocional entre o jovem índice e os avós, mas constantes atritos e desavenças no meio familiar, pouco contato emocional com os pais e baixo suporte familiar antes da tentativa de suicídio. Como antecedentes para a tentativa de suicídio, verificou-se o uso de drogas de abuso, os transtornos mentais e os conflitos de identidade de gênero. Conclusões: O genograma auxiliou na compreensão da estrutura e diferenças intergeracionais, na identificação do familiar significante e das relações familiares como fatores para as tentativas de suicídio.
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Olié, E., and D. Ducasse. "Intérêt de la psychologie positive dans la crise suicidaire." European Psychiatry 30, S2 (November 2015): S48. http://dx.doi.org/10.1016/j.eurpsy.2015.09.134.

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Abstract:
Les exercices basés sur la psychologie positive visent à cultiver et amplifier les états émotionnels et cognitifs positifs, tels que développer l’optimisme, générer un sentiment de gratitude et rétablir un sens de vie . Les interventions psychothérapeutiques habituelles ciblent les évènements mentaux désagréables (émotions et cognitions) sans augmenter automatiquement les états émotionnels agréables. Pourtant les interventions basées sur la psychologie positive pourraient représenter un outil innovant et utile comme thérapeutique adjuvante pour les patients à haut risque suicidaire. En effet, les évènements mentaux positifs comme la gratitude ont été associés à la réduction des idées suicidaires et de tentatives de suicide, indépendamment de la symptomatologie dépressive. Il a été rapporté que les patients hospitalisés pour tentative de suicide ayant peu de perspectives positives étaient plus à risque d’idées suicidaires à la sortie d’hospitalisation . Récemment, Huffman et al. ont démontré la faisabilité d’une intervention basée sur la psychologie positive chez des patients suicidants récemment hospitalisés. La réalisation d’exercices de psychologie positive quotidiens permettait d’augmenter les niveaux d’optimisme et de réduire le désespoir, dimensions modulant le risque suicidaire. Ainsi, ceci indique l’intérêt de porter une attention croissante sur les interventions ciblant spécifiquement les évènements psychologiques agréables dans la prise en charge de la crise suicidaire.
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Vaiva, G. "N’oublions pas les survivants ! Impact psycho-économique de la tentative de suicide sur les proches du suicidant." European Psychiatry 28, S2 (November 2013): 46–47. http://dx.doi.org/10.1016/j.eurpsy.2013.09.120.

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Abstract:
HypothèseLa tentative de suicide d’un sujet propage une souffrance en cascade sur les différents cercles de l’entourage familial et affectif, qui peut se mesurer en termes de stress traumatique et d’impact médicoéconomique. Chaque année, 3 750 000 français sont concernés par une TS de l’un de leurs proches.Sujets étudiésHomme ou femme, âgé de plus de 16 ans sans limite supérieure d’âge, membre de l’entourage proche d’un suicidant (sujets habitant sous le même toit que le suicidant). Au total, 171 familles ; soit 171 suicidants et 171 « informateurs ménages ». Ces sujets ont été comparés aux données de l’Institut de recherche et de documentation en économie de la santé (IRDES) sur la population française (échantillon de 20 000 personnes, représentatif de 95 % des ménages français). L’ensemble des sujets a été recontacté par téléphone après 3 mois et 1 an.RésultatsQuatre-vingt-sept pour cent des proches vont « plutôt bien » à 1 an ; les 13 % qui vont moins bien sont importants à qualifier au plus tôt après la TS. Un modèle explicatif de la probabilité d’aller mal après 1 an est possible ; modèle dominé par l’impact psychotraumatique de la scène suicidaire ou de l’activation des secours (70 % de symptômes psychotraumatiques dans ce sous-groupe). Sur le plan médicoéconomique, nous observons une grande stabilité des contacts de soin à 1 an, qui contraste avec une forte augmentation des consommations médicamenteuses (×2,37) ; toutes les catégories pharmacologiques sont concernées. L’hypothèse d’une automédication en partie non consciente et non perçue est soulevée.
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Camargo Júnior, Elton Brás, Maria Neyrian de Fátima Fernandes, and Edilaine Cristina da Silva Gherardi-Donato. "Comportamento suicida em usuários de crack e álcool." Research, Society and Development 9, no. 7 (June 14, 2020): e793974741. http://dx.doi.org/10.33448/rsd-v9i7.4741.

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Objetivo: identificar e comparar a presença de comportamento suicida entre usuários de crack e álcool. Método: abordagem quantitativa, transversal, descritiva e analítica. A coleta de dados ocorreu por meio de entrevista com 105 pacientes alocados em dois grupos de acordo com o diagnóstico clínico psiquiátrico, no grupo Álcool e grupo Crack. Resultados: As características sociodemográficas diferiram significativamente entre os grupos em relação a idade (p < 0.05). Um número maior de pacientes do grupo Crack apresentou ideação suicida 14 (26,9%) e tentativa pregressa de suicídio 18 (34,6%), quando comparado com o grupo Álcool na ideação suicida 8 (15,1%) e tentativa de suicídio 15 (28,3%). Análise de regressão logística não encontrou significância no tipo de droga como previsora da ideação suicida (p = 0.14) e da tentativa de suicídio (p = 0.48). Conclusão: ao identificar e comparar a presença de comportamento suicida entre usuários de crack e álcool percebeu-se a predominância do comportamento suicida mais presente em usuários de crack.
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Azevedo, Ana Karina Silva, Maria Vanessa Morais da Silva, and Airllanne Palloma Da Silva Lima. "IDEAÇÃO E TENTATIVA DE SUICÍDIO EM ESTUDANTES DE PSICOLOGIA: UMA DOR QUE TEM MORADA NA UNIVERSIDADE." HOLOS 6 (January 7, 2020): 1–13. http://dx.doi.org/10.15628/holos.2019.6203.

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Abstract:
A Organização Mundial da Saúde estima que mais de 800 mil pessoas morrem devido ao suicídio todos os anos, entretanto, apesar desse expressivo índice, ainda é um assunto tabu e carente de discussão em diferentes esferas, como: a escola, a mídia e, fundamentalmente, nos currículos e formação de profissionais de saúde, incluindo a Psicologia. Este trabalho é fruto de uma pesquisa qualitativa que entrevistou estudantes do curso de psicologia da FACISA-UFRN e tem como objetivo compreender aspectos relacionados a ideações e tentativas de suicídio, presentes na história de vida desses estudantes. Em nossa pesquisa foram utilizados questionários semiestruturados, os quais foram analisados em dois momentos: as perguntas fechadas foram submetidas a tratamento estatístico simples e as perguntas abertas foram analisadas a partir do discurso dos participantes à luz da fenomenologia existencial, embasando-nos para nossa análise em autores dessa perspectiva que já trabalham o tema do suicídio. Participaram do estudo 63 estudantes do 1º e 3º períodos de Psicologia. Pudemos constatar a tentativa de suicídio presente em 11,50%, e no que se refere a ideação suicida, emerge um quantitativo de 47,22% da amostra. Percebemos que o suicídio aparece como sofrimento, desespero, fuga, angústia e, sobretudo, como escolha existencial. A possibilidade de suicidar-se surge de maneira multifacetada, estando correlacionada com várias outras questões, inclusive com o fazer profissional dos estudantes e futuros psicólogos. Existe um sofrimento evidente relacionado a temática do suicídio, sendo necessário pensar em ações que contribuam para abordar tal fenômeno entre os universitários, e também para além disso, pensar a necessidade de termos mais estudos na área, propiciando compreensões sobre o fenômeno do suicídio.
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Leite, Airton César, Mariana Pereira Barbosa Silva, Rayssa Stéfani Sousa Alves, Marciele de Lima Silva, Maria Vitalina Alves de Sousa, Juliana Torres Avelino, Antonio Francisco da Costa Machado, et al. "Contribuições da assistência de enfermagem no acolhimento de adolescentes com ideações suicidas." Research, Society and Development 10, no. 9 (July 21, 2021): e6510917740. http://dx.doi.org/10.33448/rsd-v10i9.17740.

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Abstract:
Analisar as evidências científicas publicadas sobre as contribuições da assistência de enfermagem no acolhimento de adolescentes com ideações suicidas. O presente estudo trata de uma revisão bibliográfica do método revisão integrativa da literatura, realizado nos meses entre janeiro a junho de 2021. A busca efetuou-se, através da Plataforma da Biblioteca Virtual em Saúde - BVS, utilizando as bases de dados LILACS, BDENF, e por meio da SCIELO. Aderindo-se através dos descritores/palavras chaves: “Cuidados de Enfermagem”, “Suicídio”, “Adolescente”, combinados com o operador booleano “AND”. Entre os adolescentes, os principais fatores de risco para o suicídio são: idade, tentativa prévia, transtorno de humor, depressão, abuso de drogas lícitas e ilícitas, ausência de apoio familiar, história familiar de doenças psiquiátricas, história familiar de comportamento suicida, doença física grave e/ou crônica, eventos estressores, orientação sexual. A enfermagem é responsável pelos cuidados iniciais ao paciente que tenta suicídio, além disso, devido à essência de sua atividade, que é o cuidado, permanece por mais tempo em contato direto com o ser assistido. A equipe de enfermagem possui potencialidade para auxiliar na prevenção de novas tentativas de suicídio. Entende-se, que os profissionais de enfermagem têm papel muito importante no acolhimento dos pacientes com risco ao suicídio e dos familiares. Para isso utilizam ferramentas e estratégias como: o exame do estado mental, a avaliação e a classificação de risco, o acolhimento do paciente em local seguro para ambos, uma rede de apoio juntamente a serviços especializados, familiares/cuidadores e administração de terapia medicamentosa, quando necessário, além de visitas domiciliares.
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Cellard, André, Élise Chapdelaine, and Patrice Corriveau. "« Des menottes sur des pansements » : La décriminalisation de la tentative de suicide dans les tribunaux du Québec entre 1892 et 1972." Canadian Journal of Law and Society / Revue Canadienne Droit et Société 28, no. 01 (April 2013): 83–98. http://dx.doi.org/10.1017/cls.2013.1.

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Abstract:
RésuméDepuis l’époque où le suicide était traité par la justice canadienne au même titre qu’un meurtre prémédité jusqu’à la décriminalisation de la tentative de suicide en 1972, l’évolution de la réaction sociale à l’endroit du comportement suicidaire a connu un renversement spectaculaire. À l’aide d’une analyse des procès pour tentative de suicide au Québec entre 1892 et 1972, nous analyserons dans cet article le déplacement de l’interprétation de la tentative de suicide dans les cours de justice. Nous verrons que si le droit et la science médicale s’opposent à l’occasion pour imposer leur explication de la tentative de suicide, ils ne s’excluent pas mutuellement, se renforçant parfois l’un l’autre. En outre, nous constaterons que la réaction sociale au comportement suicidaire avait commencé à migrer du judiciaire au médical au sein même des cours de justice appelées à juger les personnes accusées de tentative de suicide, procédant ainsi de facto à une décriminalisation avant l’heure.
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Brandalise, Karolayne Kelyn, João Vitor Pelizzari, and Cristiane de Bortoli Rota. "Prevalência de tentativas de suicídio em um serviço de urgência/emergência no município de Cascavel – Paraná." Research, Society and Development 11, no. 9 (July 14, 2022): e40911932172. http://dx.doi.org/10.33448/rsd-v11i9.32172.

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Abstract:
O suicídio é um fenômeno mundial, em 2015 cerca de 800.000 suicídios foram documentados em todo o mundo, responsáveis por 1,4% das mortes prematuras. A maioria, em todo o mundo, está relacionada a doenças psiquiátricas com números de pelo menos 10 vezes mais altos do que na população em geral. O comportamento suicida é influenciado por vários fatores precipitantes e compreende-los é fundamental para o aprimoramento das medidas preventivas que visam diminuir a carga e a mortalidade da doença. No Brasil as taxas de suicídio podem chegar a 6,5 mortes a cada 100 mil habitantes. Estima-se que cada suicídio afete um grande círculo de pessoas envolvidas e que poderão necessitar de serviços médicos ou apoio após a exposição. O presente estudo abordou a prevalência das tentativas de suicídio da Unidade de Pronto Atendimento - UPA Veneza, um serviço de urgência/emergência do município de Cascavel – Paraná, no período de junho de 2019 a junho de 2020. Com o objetivo de analisar a ocorrência dos casos de tentativa de suicídio procedentes na UPA Veneza, comparando-os com os índices descritos no cenário nacional atual, foram averiguados 130 prontuários de pacientes que tiveram seu diagnóstico como tentativa de suicídio.
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Bobolakis, I., and I. Secret. "Désespoir et dépression chez les suicidants." Psychiatry and Psychobiology 5, no. 6 (1990): 343–48. http://dx.doi.org/10.1017/s0767399x0000359x.

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Abstract:
RésuméSelon la théorie cognitive de Beck, le désespoir est un meilleur indicateur de l'intention suicidaire que la dépression. Une revue de la littérature concernant la présence de ces deux variables chez les patients ayant tenté de se suicider, est présentée. Quinze patients déprimés hospitalisés et 15 patients ayant fait des tentatives de suicide ont été étudiés. L’échelle de désespoir et l’échelle de dépression de Beck (BDI) ont été utilisées. La comparaison des scores de dépression ne montre pas de différence significative dans les deux populations. En revanche, la population des patients déprimés présente un score plus élevé à l’échelle de désespoir et cela d’une façon significative. Les implications théoriques et pratiques des résultats sont discutées.
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