Academic literature on the topic 'Tentativi suicidari'

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Journal articles on the topic "Tentativi suicidari"

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Bressani, Roberto, Isidoro Cioffi, Carlo Fraticelli, Franco Grillo, Salvatore Pisani, Anna Maria Verri, Fabio Banfi, and Simone Vender. "The suicidal behaviour in the North province of Varese: an epidemiological analysis." Epidemiologia e Psichiatria Sociale 10, no. 3 (September 2001): 180–85. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00005303.

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Abstract:
RIASSUNTOScopo – Conoscere dati quantitativi e caratteristiche del comportamento suicidario nell'area nord della Provincia di Varese, comprendente il capoluogo ed i comuni limitrofi (Valceresio, valli del luinese e nord-Verbano), al fine di individuare interventi preventivi. Disegno – Studio epidemiologico-descrittivo. Sono state utilizzate le schede di morte ISTAT del Registro di Mortalità dell'ex Azienda USSL di Varese negli anni 1995-97. Sono stati inclusi i soggetti che al momento del suicidio risultavano residenti. Successivamente i casi delle schede ISTAT sono stati ricercati negli archivi dei servizi psichiatrici, per valutare eventuali contatti. Per costoro sono state rilevate informazioni, quali tentativi suicidari, patologia psichiatrica, data del primo contatto. Setting – Distretti di Arcisate, Cittiglio, Luino e Varese, corrispondenti al bacino di utenza delle Unità Operative di Psichiatria 1 e 2 dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Macchi di Varese. Principali misure utilizzate – Sono stati calcolati i tassi di suicidio deH'area e tramite standardizzazione diretta sono stati confrontati i tassi dei singoli distretti. Risultati – I suicidi sono stati 78 (24 femmine e 54 maschi), con un tasso dell'8.2 per 100.000. In analogia all'andamento nazionale si osserva una diminuzione generale del fenomeno negli ultimi anni, ma non per i più giovani. Ci sono alcune aree geografiche (distretti di Luino e di Arcisate) da monitorare nel tempo, perche una casistica più ampia potrebbe rivelare un rischio più elevato. La fascia d'età giovane e anziana è più colpita nei maschi, e per i due sessi sono particolarmente a rischio i 55-64enni. I mezzi utilizzati differiscono per fasce d'età. Un'alta percentuale di soggetti sono non coniugati o con scarsa istruzione. Meno di un terzo dei casi era entrato in contatto con i servizi psichiatrici. Conclusioni – I dati consentono un confronto con la casistica nazionale e una riflessione sulle caratteristiche del suicidio nell'area di riferimento, al fine di elaborare strategie preventive orientate da un approccio multidimensionale, la cui efficacia potrà essere validata nel tempo attraverso l'attivazione di un osservatorio provinciale.
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Sánchez-Teruel, David, José Antonio Muela-Martínez, and Ana García-León. "Variables de riesgo y protección relacionadas con la tentativa de suicidio." Revista de Psicopatología y Psicología Clínica 23, no. 3 (February 5, 2019): 221. http://dx.doi.org/10.5944/rppc.vol.23.num.3.2018.19106.

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Abstract:
Abstract: Risk and protection variables related to suicidal attempt. Suicide is an important public health problem, being the suicidal attempt the most predictive behavior of completed suicide. The aim of this study was to detect if there are differences in psychosocial and emotional variables in people with and without suicidal ideation and attempt. The sample consisted of 166 participants (86.36% women), aged between 20 and 77 years (M= 36, SD= 14.12) with and without suicide attempts, which was in turn divided into three groups through the Scale of Suicidal Ideation. The results show that there are important differences between the three groups in the psychological variables measured. We discuss the role of psychosocial variables, which are at the base of the increased risk or protection towards the ideation or suicidal attempt, to promote public suicide prevention policies more focused on those clinical subpopulations with specific risk profiles.Resumen: El suicidio es un importante problema de salud pública, siendo la tentativa de suicidio la conducta más predictiva del suicidio consumado. Mediante el presente estudio se pretende detectar si existen diferencias en variables psicosociales y emocionales en personas con y sin ideación y tentativa suicida. La muestra estuvo constituida por 166 participantes (86.36 % mujeres), con edades comprendidas entre los 20 y 77 años (M= 36; DT= 14.12) con y sin tentativas suicidas, que fue a su vez dividida en tres grupos a través de la Escala de Ideación Suicida. Los resultados muestran que existen importantes diferencias entre los tres grupos en las variables psicológicas medidas. Se discute el papel de las variables psicosociales, que están en la base del incremento del riesgo o protección hacia la ideación o tentativa suicida, para propiciar políticas públicas de prevención del suicidio más centradas en aquellas subpoblaciones clínicas con perfiles de riesgo concretos.
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Almeida, Universidade de Pernambuco, Petrolina-PE Pacheco, Flávia Emília C. Valença Fernandes Cavalcante Fernandes, Monique Maiara Almeida de Oliveira Almeida Oliveira, and Nadja Maria dos Santos Maria Santos. "Prevalência da tentativa de suicídio e os fatores associados em pacientes com transtorno psíquico." Arquivos de Ciências da Saúde 27, no. 1 (December 15, 2020): 51. http://dx.doi.org/10.17696/2318-3691.27.1.2020.1771.

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Abstract:
Introdução: O suicídio é de grande relevância para a saúde pública, sendo um fenômeno multifatorial que frequentemente é antecedido por comportamentos suicidas, tendo como fatores de risco os transtornos psíquicos. Objetivo: Descrever a prevalência da tentativa de suicídio e os fatores associados em pacientes com transtorno psíquico acompanhados no Centro de Atenção Psicossocial (CAPS) II. Métodos: Estudo quantitativo, descritivo e analítico com dados secundários de 416 prontuários de pacientes atendidos entre janeiro de 2005 e julho de 2017 no CAPS II de Petrolina, Pernambuco, Brasil. Resultados: O gênero feminino predominou na amostra (59,5%), a maioria dos pacientes era casada (62,5%) e não alfabetizados ou com ensino fundamental (52,7%). A média de idade dos usuários que tentaram suicídio era 39,8 anos. Os fatores que estiveram associados às tentativas de suicídio foram sexo, as mulheres apresentaram mais tentativas de suicídio (65,2%); a internação extra CAPS (p=0,008) e a ideação suicida (p <0,0001). Conclusão: A população estudada foi composta predominantemente de mulheres, não alfabetizadas ou com fundamental, com história de internamento psiquiátrico, ideação suicida e tentativa de suicídio. Ainda, houve associação estatística com o histórico de internação em hospitais psiquiátricos e ideação suicida com a tentativa de suicídio. Conhecer os fatores associados à tentativa de suicídio pode ser um passo importante para o planejamento de estratégias de prevenção.
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Di Pietro, Maria Luisa, and Adelia Lucattini. "Condotte suicidarie e adolescenza nel dibattito attuale." Medicina e Morale 43, no. 4 (August 31, 1994): 667–90. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1994.1007.

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Abstract:
L'articolo si propone di formulare una risposta a tre domande: 1. perché un adolescente può suicidarsi; 2. le cause di tale gesto; 3. la prevenzione di tale scelta di morte. Dopo avere brevemente passato in rassegna le c.d. "condotte suicidarie", gli Autori analizzano il problema del suicidio nell'epoca adolescenziale relativamente all'epidemiologia ed ai mezzi utilizzati per il tentativo di suicidio. Riguardo all'eziologia del suicidio, l'articolo nota come tale gesto solo apparentemente caratterizzato da improvvisatezza ed incomprensibilità. In realtà, il suicidio è da considerare come atto conclusivo e manifesto di un complesso insieme di processi, fantasie, desideri e vissuti determinati sia dalla realtà psichica interna sia dalle vicende relazionali esterne dell'ambiente sociale in cui vive l'adolescente. Risulta perciò difficile parlare di cause scatenanti del suicidio preferendosi parlare di fattori di rischio. Essi sono: la personalità vulnerabile dell'adolescente; la compresenza di psicopatologie, soprattutto depressione; il rapporto conflittuale col proprio corpo; alcoolismo e tossicodipendenza; la situazione familiare (confl itti irrisolti o compresenza nella famiglia di psicopatologie o condotte suicidarie; l'influenza dei mass media, che possono rafforzare situazioni di "debolezza" dell'adolescente; gli insuccessi scolastici; il fattore socio-ambientale "difficile"; le "fantasie" dell'adolescente suicida. Gli Autori individuano tre livelli di prevenzione del suicidio negli adolescenti: primario, mediante l'attuazione di provvedimenti diretti a tutta la popolazione a rischio; secondario, per evitare l'insorgenza di recidive; terziflrio, mediante il contenimento dei danni conseguenti al comportamento suicidario. L'articolo si conclude con una proposta di educazione alla vita che tenga conto delle tre dimensioni umane: se stesso. gli altri, la trascendenza.
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Carvalho, Kauan Gustavo de, Lorena Uchoa Portela Veloso, Mônica Madeira Marins Ferraz, Claudete Ferreira de Souza Monteiro, Nanielle Silva Barbosa, and Ana Caroliny de Barros Soares Lima. "Comportamento suicida em minorias sexuais: prevalência e fatores associados." Revista Eletrônica Acervo Saúde 11, no. 14 (August 13, 2019): e867. http://dx.doi.org/10.25248/reas.e867.2019.

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Abstract:
Objetivo: Analisar evidências científicas relacionadas à prevalência e fatores associados para o comportamento suicida em minorias sexuais. Métodos: Estudo de revisão integrativa da literatura, realizado nas bases de dados, Web of Science, MEDLINE/Pubmed, CINAHL e LILACS. Os descritores utilizados foram Pessoas LGBT, Suicídio, Ideação Suicida, Tentativa de Suicídio, Epidemiologia. Resultados: Obteve-se uma amostra de quatorze artigos que atenderam aos critérios de inclusão estabelecidos com nível de evidência 2B. A população transexual obteve a maiores taxas de prevalência de ideação e tentativas suicidas com 67% e 35,5% respectivamente. O fator de risco mais prevalente foi a discriminação e entre os fatores protetores destacou-se o apoio social e familiar. Considerações finais: As minorias sexuais apresentam-se mais propensas ao comportamento suicida, sendo necessárias a implementação de políticas preventivas com atenção específica para esse grupo.
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Soares, Raquel Juliana De Oliveira, and Flaviana Pereira Bastos Nascimento. "Suicídio e Tentativa de Suicídio: Contribuições da Enfermagem Brasileira." Journal of Health Sciences 19, no. 1 (May 22, 2017): 19. http://dx.doi.org/10.17921/2447-8938.2017v19n1p19-24.

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Abstract:
Considerado um problema de saúde pública, o suicídio vem aumentando mundialmente. É um problema complexo para o qual não existe uma única causa ou razão, e para que a prevenção seja efetiva é preciso que os profissionais da saúde entendam do assunto e saibam reconhecer o comportamento suicida. Neste sentido, foi traçado como objetivo analisar a produção científica da enfermagem brasileira sobre suicídio e tentativa de suicídio no período de 2005 a 2015. Revisão integrativa com análise temática. Observou-se o aumento das publicações sobre suicídio, tentativa de suicídio e adolescente. Homens comentem mais suicídio e as mulheres são mais prevalentes nas tentativas. Enforcamento, intoxicação e arma de fogo são os meios mais utilizados no suicídio e nas tentativas de suicídio. Concluiu-se que existe uma urgência em se trabalhar a prevenção do suicídio baseado nas publicações, uma vez que as mesmas abordam desde o perfil dos suicidas até os métodos utilizados no suicídio e tentativas de suicídio. Palavras-chave: Saúde Pública. Pesquisa em Enfermagem. Revisão.AbstractConsidered a public health problem, suicide is increasing worldwide. It is a complex problem for which there is no single cause or reason, and so that prevention ise effective it is necessary that health professionals understand the issue and know how to recognize suicidal behavior. In this regard it was drawn to analyze the scientific production of Brazilian nursing on suicide and attempted suicide in the period from 2005 to 2015. Integrative review with thematic analysis. There was an increase in publications about suicide, suicide attempt and adolescents. Men commit more suicide and women are more prevalent in attempts. Hanging, poisoning and firearms are the most used means of suicide and the suicide attempts. It was concluded that there is an urgent need to work to prevent suicide based on publications, since the same address not only the suicide’s profile but alsothe methods used in suicide and suicide attempts.Keywords: Public Health. Nursing Research. Review.
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Silva, Rodrigo Sousa, Rafael de Almeida Machado, Layanne Santos Carneiro, Guilherme Henrique Moreira Azevedo, Fernando Tranqueira Silva, Clarissa Bezerra Nunes de Sá, Gabriel da Silva Oliveira, and Erminiana Damiani De Mendonça. "FATORES DE RISCO ASSOCIADOS AO SUICÍDIO NA ADOLESCÊNCIA: UM REVISÃO INTEGRATIVA NO PERÍODO DE 2004 A 2019." Revista de Patologia do Tocantins 6, no. 2 (June 9, 2019): 50–56. http://dx.doi.org/10.20873/uft.2446-6492.2019v6n2p50.

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Abstract:
Introdução: O suicídio na adolescência constitui-se num importante problema de saúde pública mundial e, é desencadeado por diversos fatores socioeconômicos e culturais. Trata-se de uma doença incapacitante visto que são graves e negativos os impactos psicossociais que decorrem das tentativas de suicídio tanto para o indivíduo, quanto para seus familiares. O estudo objetiva descrever os principais fatores de risco associados ao suicídio na adolescência, presentes na literatura. Método: É um estudo de revisão integrativa realizado a partir de dados secundários obtidos, por meio de busca de artigos no período de 2004 a 2019, acessando as bases de dados Scientific Electronic Library Online (SCIELO), Literatura Latino-Americana e do Caribe em Ciências da Saúde (LILACS), Cochrane Library, Web of Science, PubMed. Resultados e discussão: A maioria dos estudos apontam que as mu¬lheres estão mais propensas à ideação suicida e os homens, à prática do ato suicida. Os principais estudos sobre o tema indicam a depressão como sendo o principal fator de gatilho que impulsiona uma mudança de ideação suicida para um intento suicida. Pesquisas sugerem que a automutilação não suicida é um preditor robusto de futuras tentativas de suicídio; no entanto, automutilação não-suicida raramente tem sido considerada dentro de uma estrutura de ideação para ação. Abuso de substâncias psicoativas e, problemas nos núcleos familiar e escolar configuram fortes preditores de comportamento suicida entre os adolescentes. Conclusão: O suicídio é um fenômeno complexo que traz consequências negativas não só para família da vítima, mas também para o meio social no qual o adolescente está inserido. As adversidades da infância (especialmente as violências físicas e abusos sexuais) são poderosos indicadores do início e persistência de comportamentos suicidas. Logo, a escola, principal local em que adolescente convive, tem papel estratégico para a promoção e proteção da saúde dos alunos em conjunto com ações governamentais de apoio à prevenção do suicídio. Palavras-chave: autolesão não suicida; Suicídio; Tentativas de suicídio; Adolescência, fatores para suicídio. ABSTRACT Introduction: The suicide in the adolescence consist in an important problem of world public health, and is triggered by several socioeconomic and cultural factors. It is an incapacitating disease since the psychosocial impacts resulting from suicide attempts are serious and negative. This study aims to describe the main risk factors associated with suicide in adolescence, present in the literature. Method: This is an integrative review study based on secondary data obtained through the search of articles from 2004 to 2019, by accessing the Scientific Electronic Library Online (SCIELO), Latin American and Caribbean Literature databases Health Sciences (LILACS), Cochrane Library, Web of Science, PubMed. Results and discussion: Most studies indicate that women are more prone to suicidal ideation and men suicidal acts. Major studies on the subject indicate that depression is the main trigger factor that drives a shift from suicidal ideation to a suicidal attempt. Research suggests that non-suicidal self-mutilation is a robust predictor of future suicide attempts; however, non-suicidal self-mutilation has rarely been considered within a framework of ideation for action. Abuse of psychoactive substance and problems in the family and school nuclei are strong predictors of suicidal behavior among adolescents. Conclusion: Suicide is a complex phenomenon that has negative consequences not only for the victim’s family but also for the social environment in which the adolescent is inserted. The adversities of childhood (especially physical violence and sexual abuse) are powerful indicators of the onset and persistence of suicidal behavior. Therefore, the school, the main place where adolescents live, plays a strategic role in promoting and protecting students’ health in conjunction with government actions to support suicide prevention. Key-words: non suicide self-injury; Suicide; Suicide attempts; Adolescence, factors for suicide.
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Renally Cavalcante Santos de Moraes, Allana, Raquel Costa e Silva, and Edenilson Cavalcante Santos. "ANÁLISE EPIDEMIOLÓGICA DAS TENTATIVAS DE SUICÍDIO POR INTOXICAÇÃO EXÓGENA." Revista interdisciplinar em saúde 8, Único (March 13, 2021): 668–83. http://dx.doi.org/10.35621/23587490.v8.n1.p668-683.

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Abstract:
O suicídio é um fenômeno complexo e multifatorial, em que a depressão, transtorno bipolar, esquizofrenia, problemas familiares e socioeconômicos, abuso de álcool e drogas podem ser fatores desencadeantes para esta ação. Objetivo: Descrever o perfil epidemiológico das tentativas de suicídio no Brasil, durante o ano de 2017. Método: Pesquisa transversal, de caráter quantitativo, qualitativo e documental, obtidos a partir dos dados notificados na plataforma Datasus (Departamento de Informática do Sistema Único de Saúde), pelo SINAN (Sistema de Informação de Agravo de Notificação) por intoxicações exógenas no país, especificamente a circunstância de tentativa de suicídio. Resultados: Entre janeiro e dezembro de 2017, foram notificados 132.843 casos de intoxicações exógenas, entre os quais, 50.759 (38,2%) corresponderam a tentativas de suicídio. Verificou-se também que o gênero feminino foi o que apresentou maiores índices de ideação suicida, com 37.099 (73,1%) dos casos relacionados, com faixa etária entre 20 a 39 anos (17.552; 47,3%), ensino fundamental incompleto (6.373; 17,3%), utilizando-se de ingesta proposital de medicamentos (29.955; 79,7%). Verificou-se também que as tentativas de suicídio podem atingir as faixas mais jovens da população estudada (10 a 14 anos) (3.111; 6,1%). Conclusão: A partir dos resultados obtidos, verificou-se que as mulheres possuem maiores chances de ideação e planejamento suicida do que os homens. Os agrotóxicos também consistem em agentes bastante utilizados, principalmente pelos homens, apesar de toda legislação vigente. Desta forma, a compreensão do perfil dos indivíduos com ideações suicidas pode subsidiar ações duradouras de promoção em saúde mental através da atenção básica e assistência psicossocial. Palavras chave: Autoextermínio. Saúde Mental. Envenenamento.
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Vásquez-Machado, Andrés, and Dora Guarachi-Catari. "Epidemiología del intento suicida en el Hospital Madre Obrera, Llallagua, Bolivia." Revista de Neuro-Psiquiatria 73, no. 2 (February 22, 2013): 39–44. http://dx.doi.org/10.20453/rnp.v73i2.1656.

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Abstract:
Objetivo: Estudiar las características epidemiológicas de las personas que asistieron por intento suicida a un hospitalde Potosí, Bolivia. Material y métodos: Se realizó un estudio con 56 personas que acudieron al Hospital MadreObrera de Llallagua (Potosí, Bolivia) que tuvieron un intento suicida entre el 6 de junio de 2006 y el 31 de octubrede 2007. Mediante entrevistas individuales se determinaron las variables demográficas, métodos y motivos delintento suicida, antecedentes personales y familiares de conducta suicida, diagnóstico psiquiátrico y factores inherentesa la tentativa actual. Resultados: La razón mujeres/varones fue 2:1. El grupo de edad más afectado fue el de 15 a 24años (55,4%). Entre los hombres, predominaron los solteros (72,2%) y los estudiantes (50%); y entre las mujeres,las que tenían pareja (50%) y las amas de casa (42,1%). El método suicida más utilizado fue la ingestión deorganofosforados (67,8%), en tanto que los motivos más frecuentes fueron los conflictos con la pareja (42,6%) ycon la familia (37%). En 25% de la muestra persistía la ideación suicida; 21,4% tenía familiares con conductasuicida y 16,1% había realizado tentativas anteriores. El 83,9% realizó el intento suicida de manera impulsiva y51,8% estaba bajo los efectos del alcohol. Los diagnósticos psiquiátricos más frecuentes fueron los trastornos de lapersonalidad y la depresión. Conclusiones: Quienes intentan suicidarse son jóvenes, mujeres, estudiantes, amas decasa, hombres solteros y mujeres con pareja. La conducta suicida personal y en familiares, la ingestión de bebidasalcohólicas, así como tener un trastorno de personalidad son características frecuentes.(Rev Neuropsiquiatr2010;73:39-44).
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Soster, Francieli Franco, Andressa da Silveira, Gabriélli Maria Huppes, Leila Mariza Hildebrandt, Fernanda Beheregaray Cabral, and Regina Gema Santini Costenaro. "Ideação suicida, tentativa de suicídio ou suicídio em adolescentes: revisão narrativa." Research, Society and Development 10, no. 2 (February 28, 2021): e54410212730. http://dx.doi.org/10.33448/rsd-v10i2.12730.

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Abstract:
Objetivo: caracterizar o que tem sido produzido acerca dos fatores de risco para a ideação suicida, tentativa de suicídio ou suicídio em adolescente. Método: revisão narrativa de literatura acerca dos fatores de risco para ideação suicida, tentativa de suicídio ou suicídio em adolescentes. A busca foi realizada de março a julho de 2020 com os descritores “Adolescentes” [AND] “Suicídio” [AND] “Fatores de risco”. Foram incluídas publicações de artigos disponibilizados na íntegra, nos idiomas português, inglês e espanhol, com espaço temporal de cinco anos. Para a etapa de levantamento bibliográfico foram utilizadas as bases Literatura Latino-Americana e do Caribe de Informações em Ciências da Saúde (LILACS), a National Library of Medicine (PubMed) e a Scientific Electronic Library Online (SciELO), totalizando 25 artigos que compõem o corpo desta pesquisa, após a aplicação dos critérios de inclusão e exclusão. Resultados: o suicídio é multifatorial e encontra-se correlacionado com aspectos sociais, biológicos e psicológicos de cada adolescente, em que questões relacionadas à exposição à violência, relações familiares conturbadas, acontecimentos de vida negativos, desigualdades sociais, problemas educacionais, depressão e uso de drogas lícitas e ilícitas atuam como fatores de risco para o suicídio em adolescentes. Conclusão: os adolescentes se encontram vulneráveis a diversos agravos que podem fragilizar sua saúde mental, o que somado à influência negativa dos fatores de risco de origem biológica, econômica, psicológica e social, atuam como agentes causadores do desenvolvimento de ideações suicidas e/ou tentativas de suicídio.
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Dissertations / Theses on the topic "Tentativi suicidari"

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CAPUZZI, ENRICO. "RECENT SUICIDE ATTEMPTS AND SERUM LIPID PROFILE IN SUBJECTS WITH MENTAL DISORDERS: A CROSS-SECTIONAL STUDY." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2019. http://hdl.handle.net/10281/241289.

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Abstract:
Introduzione: I soggetti con disturbi mentali hanno un rischio più elevato di comportamenti suicidari rispetto alla popolazione generale. Pertanto, ad oggi, i ricercatori hanno studiato alcuni marcatori biologici potenzialmente correlati al suicidio. Nonostante molti studi abbiano riportato una possibile correlazione tra bassi livelli ematici di lipidi e tentativo di suicidio, sono emersi risultati contrastanti. Scopo del lavoro: Abbiamo studiato se il colesterolo totale , il colesterolo LDL e i trigliceridi ematici siano associati a recenti tentativi di suicidio in soggetti con diversi disturbi mentali. Metodi: Abbiamo condotto uno studio trasversale su 593 pazienti ricoverati di volta in volta, affetti da disturbo dello spettro di schizofrenico, disturbo bipolare, depressivo maggiore e di personalità. I livelli ematici dei lipidi sono stati confrontati tra soggetti ricoverati per un recente tentativo di suicidio e quelli senza tale storia recente. Inoltre, secondo l'ipotesi che collega impulsività e violenza con bassi livelli ematici di lipidi, è stata valutata l'associazione tra i livelli lipidici e il tentativo di suicidio con metodo violento. Risultati: Non abbiamo trovato alcuna associazione di colesterolo totale e LDL e trigliceridi con i tentativi di suicidio, analizzando anche per diagnosi e metodo di suicidio. Inoltre, un'analisi statistica post-hoc ha mostrato una tendenza verso la significatività (p = 0,06) nell'associazione tra un alto livello di colesterolo (≥160 mg / dL) e il recente tentativo di suicidio. Conclusioni: I nostri risultati non supportano l'ipotesi di associazione tra profili lipidici e tentativi di suicidio in soggetti con diversi disturbi mentali. Sono necessarie ulteriori ricerche per chiarire il ruolo dei marcatori biologici nei comportamenti suicidari.
Background: Subjects with mental disorders have a higher risk of suicide behaviors than the general population. So, to date, researchers have investigated some biomarkers possibly related to suicidality. Despite many studies have reported a possible relationship between low lipid serum levels and suicide attempt, conflicting results have emerged. Aim We investigated whether serum total cholesterol, LDL cholesterol and triglycerides are associated with recent suicide attempts in subjects with different mental disorders. Methods We conducted a cross-sectional study, including 593 consecutively admitted inpatients with schizophrenia spectrum, bipolar, major depressive, and personality disorders. Serum lipid levels were compared between subjects admitted for a recent suicide attempt and those without such recent history. Moreover, according to hypothesis that links impulsivity and violence with low serum lipid levels, the association between lipid levels and violent suicide attempt was assessed. Results We did not find any association of total and LDL cholesterol and triglycerides with suicide attempts, also considering diagnosis and suicide methods. In addition, a post-hoc analysis showed a trend toward significance (p=0.06) in the association between high cholesterol level (≥160mg/dL) and recent suicide attempt. Conclusions Our results do not support the hypothesis of association between lipid profiles and suicide attempts in subjects with different mental disorders. Further research is needed to clarify the role of biomarkers in suicidal behaviors.
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Cartier-Artières, Marie-Laure. "La récidive suicidaire du sujet jeune." Montpellier 1, 2000. http://www.theses.fr/2000MON11120.

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Soares, Flávio Neves. ""Prevalência de tentativas e ideação suicida em pessoas com transtornos mentais graves na cidade de São Paulo"." Universidade de São Paulo, 2003. http://www.teses.usp.br/teses/disponiveis/5/5137/tde-15052004-200825/.

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Abstract:
Introdução: Ideação suicida e tentativas de suicídio são geralmente complicações dos transtornos psiquiátricos. O estudo da freqüência e fatores associados podem contribuir para uma abordagem mais adequada por profissionais de saúde mental. Objetivos: Estimar a prevalência de tentativas e pensamentos suicidas, em pessoas com transtornos mentais graves (TMG) e as associações com características sócio-demograficas, diagnóstico, ajustamento social, sintomas psiquiátricos, uso de substâncias psicoativas, envolvimento familiar e tratamentos realizados. Método: Foram entrevistados e avaliados 192 pessoas que apresentavam TMG, com idade entre 18 e 65 anos e que tiveram contato com os serviços de saúde mental de três regiões definidas do município de São Paulo em período determinado. Utilizou-se anamneses estruturadas com questionários padronizados e escalas psicométricas. As entrevistas foram realizadas no domicílio do paciente. Realizou-se análise descritiva, análise univariada e análise multivariada. Resultados: Da amostra estudada predominaram as pessoas do sexo masculino (53,1%), solteiras (57,3%), com diagnóstico de esquizofrenia (58,3%). Poucas pessoas apresentavam abuso ou dependência de álcool (7,3%) e apenas três pessoas (1,6%) não utilizaram medicações psiquiátricas no período de um ano anterior à entrevista. Cento e nove (57,7%) entrevistados apresentaram pensamentos suicidas ao longo da vida e nos 12 meses anteriores a entrevista, trinta e oito (20,1%) tiveram tais pensamentos. Cinqüenta e nove (30,9%) pessoas já haviam tentado suicídio durante a vida e oito (4,2%) apresentaram tentativas nos 12 meses anteriores à entrevista. Para todas as variáveis de desfecho, apresentaram associação estatística, a presença de sentimentos de culpa e sintomas depressivos. Na análise multivariada, o uso de neurolépticos apresentou associação com pensamentos e tentativas de suicídio ao longo da vida. Conclusão: Ideação e tentativas de suicídio foram bastante prevalentes na população estudada devendo sempre ser investigadas pelos profissionais de saúde mental, para que se possa tomar as devidas condutas, como o manejo dos sentimentos de culpa e depressão, além do ajuste correto da medicação para o transtorno mental.
Introduction: Suicidal ideation and suicidal attempts are usually complications of psychiatric disorders. The study of the frequency and associated factors may contribute for the mental health professionals to have a more appropriate approach. Aims: Estimate the prevalence of attempts and suicidal thoughts, in people who have serious mental disorder (SMD) and the association with social-demographic characteristics, diagnosis, social adjustment, psychiatric symptoms, use of psychoactive substances, family involvement and treatments they have gone though. Method: One hundred ninety two subjects, age 18 - 65, showing SMD and having been in touch with mental health services in three defined zones in the city of Sao Paulo, in the determined period, were evaluated and interviewed. The researchers used structured anamnesis with standardized questionnaires and psychometric scales, the subjects were interviewed at home and a descriptive analysis, a univariate analysis and a multivariate analysis were used. Results: From the sample we studied we’ve found a predominance of men (53,1%), single people (57,3%), having a diagnose of schizophrenia (58,3%). Few people presented abuse or dependence of alcohol (7,3%) and only three people (1,6%) hadn’t used psychiatric medications within one year before the interview. One hundred nine (57,7%) people who where interviewed showed suicidal thoughts during their lives and during 12 months prior to the research, thirty eight (20,1%) had that kind of thoughts. Fifty nine (30,9%) people had tried to commit suicide during their lives and eight (4,2%) showed attempts to it within 12 months before the interview. The presence of guilt feelings and depressive symptoms showed statistics association to all dependant variables. The multivariate analyses showed statistics association to attempts and suicidal thoughts during the patients’ lives to the occasional use of neuroleptics. Conclusion: The presence of suicidal ideation and attempts to suicide were prevalent in the studied population and they should always be investigated by the health mental professionals in order for them manage the prosper procedures, such as the handling of guilt feelings and depression and be able to stablish the proper medication, for the mental disorder.
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Nery, Luciene de Jesus. "O comportamento suicida e a religiosidade: revisão sistemática de literatura." Universidade do Estado do Rio de Janeiro, 2013. http://www.bdtd.uerj.br/tde_busca/arquivo.php?codArquivo=6482.

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Abstract:
O papel da religiosidade na determinação do comportamento suicida é controverso, havendo estudos que a consideram um fator protetor e outros um fator de risco. Neste estudo os autores conduziram uma revisão sistemática da literatura para avaliar a relação entre a religiosidade e o comportamento suicida. Dentre os 154 artigos publicados em periódicos científicos inicialmente identificados nas bases Medline, Lilacs, Scielo e PsycInfo, foram selecionados 59 artigos que enfocavam a associação entre religiosidade e comportamento suicida. Para a avaliação dos atributos qualitativos dos artigos foi desenvolvido um Roteiro de Avaliação Qualitativa. Os resultados mostram que grande parte dos artigos encontrados apresentava falta de rigor metodológico na mensuração do conceito de religiosidade, possivelmente devido à característica subjetiva desse constructo. Contudo, verificou-se que o papel protetor contra o comportamento suicida exercido pela religiosidade, sofre variações de acordo com a cultura na qual está inserida, considerando que para algumas culturas o comportamento suicida não é visto com total desaprovação. Porém, a maioria dos estudos reforça a hipótese de que a religiosidade diminui o risco de comportamento suicida nos indivíduos que professam algum tipo de credo e, que participam de algum espaço religioso. Não foram encontrados, nesta pesquisa, estudos que medissem a associação, entre religiosidade e comportamento suicida, em religiões de matriz africana.
The role of religiosity in determining suicidal behavior is controversial, since there are tudies where its considered a protective factor and others, a risk factor. In this study, the authors conducted a systematic literature review to assess the relationship between religiosity and suicidal behavior. Among the 154 articles published in scientific journals initially identified in Medline, Lilacs, SciELO and PsycInfo, we selected 59 articles that focused on the association between religiosity and suicidal behavior. To evaluate the qualitative attributes of the articles, a Qualitative Evaluation Script was developed. The results show that most articles found presented a lack of methodological rigor in measuring the concept of religiosity, possibly due to the subjective characteristic of this construct. However, it was found that the protective role against suicidal behavior exercised by religion, varies according to the culture in which it operates, whereas in some cultures suicidal behavior is not seen with total disapproval. However, most studies support the hypothesis that religiosity reduces the risk of suicidal behavior in individuals who profess some kind of belief, and participates in some religious space. Were not found, in this research, studies which measure the association between religiosity and suicidal behavior in religions of African origin.
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Idasiak-Piriou, Véronique. "Les tentatives de suicide chez l'adolescent." Amiens, 1990. http://www.theses.fr/1990AMIEM070.

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Herenio, Alexandre Castelo Branco. "Autoextermínio na Adolescência: Um Estudo Sobre Ideação, Tentativa e Suicídio entre Adolescentes da Cidade de Goiânia." Pontifícia Universidade Católica de Goiás, 2016. http://tede2.pucgoias.edu.br:8080/handle/tede/3605.

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Abstract:
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Suicide is a phenomenon present in all stages of life, however, the World Health Organization points to a significant increase in suicide rates among teenagers. Adolescence can be understood as a cultural phenomenon that marks the transition of roles and responsibilities from childhood to adulthood. The literature reports that the typical events of adolescence may contribute to the occurrence of suicide at this time of life. The purpose of this dissertation is to describe aspects related to suicide rates, and identify the incidence of ideations and suicide attempts among adolescents living in the city of Goiânia. For this purpose, three chapters will be presented organized in article format. The first chapter deals with a systematic review of the literature on suicide in adolescence. In this study, we analyzed 9 articles, 2 theses and 2 dissertations. It could be observed that the list of factors associated with suicide is extensive. The second chapter aims to describe the suicide rates of teenagers living in Goiânia from 2003 to 2013, and to investigate associated factors. For this purpose, the data of 10 to 19 yearold subjects provided by the Mortality Information System were analyzed - SIM, part of Ministry of Health responsible for the provision of information on mortality in Brazil. The results indicate a higher incidence of suicide among adolescents between 15-19 years old. However, it emphasizes a trend of increasing suicide among adolescent males between 10-14 years old. The third chapter aims to carry out an assessment of the prevalence of suicidal ideation and attempted suicide among teenagers in the city of Goiania in 2013. Also in this chapter, we evaluate the relationship between ideation and attempted suicide with self-reported problems behaviors through the Youth Self Report - YSR. The results indicate an association between ideation and suicide attempt with all behavioral problems. We also found that attempted suicide rates are higher than the rates of suicidal ideation among adolescents in this county. It is emphasized the importance of studies that understand the variables involved in suicidal behavior of adolescents, since it is the first step for the implementation of contention measures for this phenomenon.
O suicídio é um fenômeno presente em todas as etapas da vida, entretanto, a Organização Mundial de Saúde chama a atenção para um aumento significativo nas taxas de suicídio entre os adolescentes. A adolescência pode ser compreendida como um fenômeno cultural que marca a troca de papéis e responsabilidades da infância para os papéis e responsabilidades típicos da vida adulta. A literatura relata que os acontecimentos típicos da adolescência podem contribuir para a ocorrência do suicídio neste momento da vida. A proposta desta dissertação é descrever aspectos relacionados às taxas de suicídio, bem como identificar a incidência de ideações e tentativas de suicídio entre adolescentes residentes na cidade de Goiânia. Para tanto, serão apresentados três capítulos organizados no formato de artigo. O primeiro capítulo trata de uma revisão sistemática da literatura sobre o suicídio na adolescência. Neste estudo, foram analisados 9 artigos, 2 teses e 2 dissertações. Foi possível observar que é vasta a lista de fatores associados ao suicídio. O segundo capítulo tem por objetivo descrever as taxas de suicídio de adolescentes residentes na cidade de Goiânia durante o período de 2003 a 2013, bem como investigar características associadas. Para tanto, foram analisados os dados sobre suicídio de sujeitos de 10 a 19 anos disponibilizados pela Sistema de Informações sobre Mortalidade - SIM, órgão do Ministério da Saúde responsável pela disponibilização das informações sobre mortalidade no Brasil. Os resultados indicam uma maior incidência do suicídio entre os adolescentes de 15 a 19 anos. Entretanto, ressalta-se uma tendência de aumento do suicídio entre adolescentes do sexo masculino de 10 a 14 anos. O terceiro capítulo tem por objetivo realizar uma avaliação da prevalência de ideação e tentativa de suicídio entre os adolescentes da cidade de Goiânia no ano de 2013. Ainda neste capítulo, avalia-se a relação entre ideação e tentativa de suicídio com o autorrelato de problemas de comportamentos por meio do Youth Self Report - YSR. Os resultados indicam uma associação entre ideação e tentativa de suicídio com todos os problemas de comportamento. Encontraram-se também taxas de tentativa de suicídio superiores às taxas de ideação suicida entre adolescentes deste município. Ressalta-se a importância de estudos que compreendam as variáveis envolvidas no comportamento suicida de adolescentes, uma vez que este é o primeiro passo para que medidas de contenção deste fenômeno sejam implementadas.
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MADONIA, ANNICK. "La prise en charge du suicidant aux urgences du centre hospitalier general d'aix-en-provence en 1991." Aix-Marseille 2, 1992. http://www.theses.fr/1992AIX20159.

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Vandevoorde, Jérémie. "Les processus psychopathologiques de la tentative de suicide : Evolution et modélisation." Paris 10, 2010. http://www.theses.fr/2010PA100174.

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Abstract:
La littérature scientifique portant sur le geste suicidaire présente aujourd’hui plus d’une centaine de facteurs de risque, au moins cinq grands courants théoriques (eux-mêmes divisés en modélisations diverses) et de nombreux débats nosologiques concernant l’existence de prodromes pré-suicidaires. L’objectif de cette recherche consiste à retracer la genèse du processus suicidaire jusqu’à l’état psychique final du patient au moment même du mouvement autolytique. 33 sujets suicidants ont été invités à passer une échelle de dissociation (DES), le Rorschach en Système Intégré et un entretien semi-structuré (MEPS) leur permettant de reconstituer mentalement et à rebours le déroulement de leur tentative de suicide. Les résultats montrent chez la plupart d’entre eux la manifestation d’une phase préparatoire, d’éléments pathologiques de personnalité, d’une phase pré-suicidaire le jour du geste et trois profils de configuration psychique au moment même de la tentative de suicide. La combinaison de certains éléments de personnalité accroît la fréquence des tentatives de suicide (profils émotionnel et idiopathique) tandis que la gravité du geste et son caractère potentiellement létale dépend du type de tentative de suicide effectuée. En outre, les tentatives de suicide nommées « kinesthésiques » apparaissent très dangereuses. Les implications cliniques, théoriques, thérapeutiques et méthodologiques sont discutées
The scientific literature on suicidal now displays more than a hundred of risk factors, at least five major theoretical current (themselves divided into various models) and many nosological debate regarding the existence of prodromal suicidal symptoms. The objective of this research is to trace the genesis of the suicidal process until the final patient's mental state at the time of the suicidal movement. 33 suicidal subjects were invited to complete a scale of dissociation (DES), the Rorschach Comprehensive System and a semi-structured (MEPS) to enable them to mentally go back to the the suicide attempts. The results show in most of them a preparatory phase, pathological elements of personality, a pre-suicidal phase on the day of the attempted suicide and three psychological profiles at the time of the attempted suicide. Combining some elements of personality increases the frequency of suicide attempts (emotional profiles and idiopathic), while the severity of the action and its potentially lethal depends on the type of suicide attempt performed. In addition, attempts suicide called "kinesthetic" appear very dangerous. The clinical implications, theoretical and methodological treatment are discussed
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Charneco, Maria José Rafael. "Abordagem dos enfermeiros do serviço de urgência face à pessoa com tentativa de suicídio." Master's thesis, Universidade de Évora, 2018. http://hdl.handle.net/10174/23413.

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Abstract:
O presente relatório traduz o processo de aprendizagem desenvolvido ao longo do Curso de Mestrado em Associação em Enfermagem com Especialização em Saúde Mental e Psiquiatria e foi promotor de aquisição de competências com base em conhecimentos e capacidades de compreensão a nível avançado na área científica da Enfermagem de Saúde Mental e Psiquiátrica. O suicídio representa anualmente cerca de um milhão de mortes, prevendo-se que este número aumente para 1,5 milhões em 2020. (WHO, 2014) Este projeto teve como alvo os enfermeiros de um serviço de urgência geral de uma Unidade de Saúde Local (ULS) e teve como objetivos identificar quais são as atitudes dos enfermeiros do serviço de urgência geral perante a pessoa com comportamento da esfera suicidária e discriminar qual o acompanhamento proporcionado à pessoa com comportamento suicidário, enquanto permanece no serviço de urgência geral. Foi utilizada a Metodologia de Projeto. Delineámos como objetivos do relatório, apresentar o Projeto de Intervenção em Serviço desenvolvido no Estágio Final integrado no Mestrado em Associação, com especialização em Enfermagem de Saúde Mental e Psiquiátrica e apresentar o desenvolvimento de Competências de Mestre e Enfermeiro Especialista em Enfermagem de Saúde Mental e Psiquiátrica. A avaliação da implementação do projeto, permitiu concluir que apesar de já existir um grupo de trabalho nesta área no Departamento de Psiquiatria e Saúde Mental (DPSM), com a assimilação de um elemento do SU, permitiu uma melhoria considerável na articulação entre os dois serviços, bem como a construção de uma rede de referenciação dos doentes e sistematização dos registos; Abstract: Approach of the nurses of the emergency service to the person with the suicidal behavior sphere The present report translates the process of learning developed during the Master's Degree in Nursing Association with Specialization in Mental Health and Psychiatry and was the promotor of aquisition of competences based on knowledge and abilities of advanced comprehension on the scientific area of Mental and Psychiatric Health Nursing. The suicide represents annually around one million deaths, this number is expected to increase to 1.5 million in 2020. (WHO, 2014). This project had nurses of the General Emergency Room of a Local Health Unit as its study group. Its objectives were to identify attitudes of emergency room nurses towards persons with suicidal behaviour, and to distinguish appropriate accompaniment of these persons during their stay in the general emergency room. This was done using Project Methodology. We have outlines has report objective present the project of intervention in service developed on the final stage integrated on the masters in association with the specialization on mental and psychiatric health nursing and present the development of master competencies and specialized nurse in mental and psychiatric health. The evaluation of the project implementation allowed to conclude that, although there is already a working group within the DPSM, with the assimilation of an element of the SU, it allowed a considerable improvement in the articulation between the two services, as well as the construction of a network patient referral and systematization of registries.
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COTREL, BENOIT. "Accueil de l'adolescent suicidant au service des urgences du centre hospitalier general d'aix-en-provence en 1991-1992." Rennes 1, 1993. http://www.theses.fr/1993REN1M061.

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Books on the topic "Tentativi suicidari"

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Salvatore, Russo, and Istituto nazionale di statistica (Italy), eds. Statistiche dei suicidi e dei tentativi di suicidio: Anni 1984-88. Roma: Istituto nazionale di statistica, 1990.

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Sebudandi, Gaëtan. Le drame burundais: Hantise du pouvoir ou tentation suicidaire. Paris: Karthala, 1996.

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Alain, Meunier. La tentation du suicide chez les adolescents. Paris: Petite bibliothèque Payot, 2005.

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Ladame, François. Les tentatives de suicide des adolescents. Paris: Masson, 1987.

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Suicide: Trente adolescents parlent de leurs tentatives. 3rd ed. Montréal: Sciences et culture, 1996.

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Alexander, Botsis, Soldatos C. R, Stefanis C. N, and International Conference on Suicide (1996 : Athens, Greece), eds. Suicide: Biopsychosocial approaches. Amsterdam: Elsevier, 1997.

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de, Champvallon Jehanne, ed. La tentation du suicide chez les adolescents: Symptômes, nature, prévention. Toulon: Presses du Midi, 2002.

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Moutassem-Mimouni, Badra. Tentatives de suicide et suicide des jeunes à Oran: Désespoir ou affirmation de soi? Oran El-M'Naouer, Algérie: Centre national de recherche en anthropologie sociale et culturelle, 2010.

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Face au suicide: L'expérience suicidaire, perspective archétypale. Beauport: MNH, 1997.

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Bernheim, Jean Claude. Les suicides et les tentatives de suicide en milieu carcéral, en Amérique du Nord et en Europe. [Montréal]: Université de Montréal, 1986.

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Book chapters on the topic "Tentativi suicidari"

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Santos, Yngrid D’ Lanuse da Silva, and Daniela Sacramento Zanini. "IDEAÇÃO E TENTATIVA DE SUICÍDIO ENTRE ADOLESCENTES: MAUS-TRATOS E APOIO SOCIAL." In Coleção Gênesis: ciência e tecnologia, 150–57. Pontifícia Universidade Católica de Goiás, 2019. http://dx.doi.org/10.18224/genesis.v1.2019.150-157.

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Abstract:
O comportamento suicida é um tipo de violência autoinfligida e inclui pensamentos, tentativas e o suicídio propriamente dito. Por ser um fenômeno crescente na população adolescente, faz-se necessário o desenvolvimento de políticas públicas preventivas. Para isso o estudo dos fatores de risco e de proteção são de suma importância. Objetivo: Avaliar o papel dos maus-tratos como fator de risco e do apoio social como fator de proteção ao suicídio entre adolescentes. Método: Estudo quantitativo, cuja amostra foi composta de 173 adolescentes de ambos os sexos (11 a 18 anos de idade) de duas escolas da rede estadual de Goiânia-Go. Foi aplicado no segundo semestre de 2017, com os adolescentes cujos autorizações (TCLES) haviam sido assinadas, o Questionário de Vitimização Juvenil – JVQ, a Escala de Apoio Social e as subescalas do Youth Self-Report que avaliam ideação e tentativa de suicídio entre adolescentes. Os dados foram tabulados e analisados por meio do pacote estatístico SPSS para Windows, versão 20.0, depois discutidos à luz de teorias pertinentes. Resultado: As pontuações médias (e desvio padrão) para cada uma das variáveis estudadas foram: 1,35 (DP= 1,22 ) para maus-tratos no último ano; 1,01 (DP= 1,19) para maus-tratos ao longo da vida; 66,4 (DP= 27) para apoio social; 0,31 (DP= 0,64) para ideação suicida; e 0,17 (DP= 0,46) para tentativa de suicídio. A correlação de Pearson mostra uma relação moderada, positiva e significativa (p= 0,00) entre ser vítima de maus-tratos ao longo da vida e apresentar ideação (r=+0,337) e tentativa de suicídio (r= +0,351) na adolescência. Em relação a associação entre maus-tratos no último ano e comportamentos suicidas, e ao apoio social e comportamentos suicidas, não houve correlação estatisticamente significativa. Conclusão: Na amostra pesquisada, quando se é vítima de maus-tratos ao longo da vida, maiores são a ideação e tentativa de suicídio, ao passo que maus-tratos no último não está associado com o suicídio (ideação e tentativa). Entre apoio social e suicídio, embora observa-se correlação negativa, indicando que quanto maior o apoio social menor é a ideação e tentativa de suicídio os índices não foram estatisticamente significativos. Estudos futuros com amostras maiores poderiam auxiliar a esclarecer tais achados.
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Corruble, Emmanuelle. "Dépression et risque suicidaire." In Suicides et tentatives de suicide, 120. Lavoisier, 2010. http://dx.doi.org/10.3917/lav.court.2010.01.0120.

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Florea, Marie-Laure, and Philippe Courtet. "Schizophrénie et risque suicidaire." In Suicides et tentatives de suicide, 128. Lavoisier, 2010. http://dx.doi.org/10.3917/lav.court.2010.01.0128.

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Benyamina, Amine. "Drogues et risque suicidaire." In Suicides et tentatives de suicide, 144. Lavoisier, 2010. http://dx.doi.org/10.3917/lav.court.2010.01.0144.

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Kahn, Jean-Pierre. "Évaluation spécifique du risque suicidaire." In Suicides et tentatives de suicide, 102. Lavoisier, 2010. http://dx.doi.org/10.3917/lav.court.2010.01.0102.

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Guillaume, Sébastien, and Philippe Courtet. "Troubles bipolaires et risque suicidaire." In Suicides et tentatives de suicide, 124. Lavoisier, 2010. http://dx.doi.org/10.3917/lav.court.2010.01.0124.

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Le Strat, Yann, and Philip Gorwood. "Alcoolo-dépendance et risque suicidaire." In Suicides et tentatives de suicide, 137. Lavoisier, 2010. http://dx.doi.org/10.3917/lav.court.2010.01.0137.

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Abadie, Pascale, and Jean-Philippe Boulenger. "Troubles anxieux et risque suicidaire." In Suicides et tentatives de suicide, 148. Lavoisier, 2010. http://dx.doi.org/10.3917/lav.court.2010.01.0148.

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Ngo Ton Sang, Caroline, and Sébastien Guillaume. "Troubles des conduites alimentaires et risque suicidaire." In Suicides et tentatives de suicide, 133. Lavoisier, 2010. http://dx.doi.org/10.3917/lav.court.2010.01.0133.

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Vaiva, Guillaume, and François Ducrocq. "Syndrome de stress post-traumatique et risque suicidaire." In Suicides et tentatives de suicide, 151. Lavoisier, 2010. http://dx.doi.org/10.3917/lav.court.2010.01.0151.

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Conference papers on the topic "Tentativi suicidari"

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Silva, Marcelo Gonçalves da, Robson Adriani Roques Dauzacker, Camila Franco, Eloy Aparecido Maciel Garcia, Jessica Stefani Rodrigues Nascimento, and Raquel da Silva Canete. "UM ESTUDO DAS CORRELAÇÕES DO COMPORTAMENTO SUICÍDA E A DEPENDÊNCIA QUÍMICA." In I Congresso Brasileiro de Saúde Pública On-line: Uma abordagem Multiprofissional. Revista Multidisciplinar em Saúde, 2022. http://dx.doi.org/10.51161/rems/3290.

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Introdução: A dependência química e suicídio sempre estiveram presentes na história da humanidade, logo é possível encontrar importantes discussões acerca dos temas, ambas são consideradas mazelas que impactam a saúde física, psicológica, a segurança e a economia de uma comunidade, não somente para quem convive com essas situações de forma adjacente, mas para todos os cidadãos de forma geral, porém a correlação desses assuntos é recente e quase inexistente. Objetivo: O objetivo desse trabalho é de correlacionar as características do dependente químico e da pessoa com comportamento suicida. Material e métodos: Trata-se de uma pesquisa caracterizada como bibliográfica qualitativa buscados na base de dados online Google Acadêmico e na biblioteca digital SciELO. Resultados: A maioria das drogas eram utilizadas inicialmente para fins medicinais, porém a grande oferta e a escassez de informações sobre suas consequências maléficas aumentaram o uso, colocando os usuários em condições de dependência e se tornando uma problemática de saúde pública. A ideação suicida é o ponto de partida do suicídio caracterizada pelo desejo, pelas ideias, pensamentos e o planejamento de findar a própria vida, é o primeiro passo para sua efetivação. Já a tentativa é o comportamento suicida, é a realização ou a tentativa de realização desse desejo e planejamento, o é o ato realizado pela vítima buscando a própria morte, mas interrompido antes da fatalidade. Conclusão: A conclusão foi que há muitas características similares ente os dois públicos alvos e que há necessidade da construção de materiais científicos acerca dessas temáticas em conjunto, sendo de extrema relevância para a sociedade em geral. Há muitas características similares entre esses público-alvo e é extremamente importante o investimento em estudos, para obter estratégias e desenvolver ou melhorar programas de prevenção, com o objetivo de reduzir as taxas do suicídio e suas tentativas, bem como a taxa de pessoas dependentes químicas, buscando medidas de prevenção e medidas emergenciais para todos os que estão inseridos nessas temáticas, evitando que elas ganhem proporções ainda maiores.
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Garrido Sánchez, Lucía, Melisa Valeria Fernández Iturri, and María Isabel Rico Rángel. ""1,2,3...¡AVANCE!". Interrelación entre impulsividad, adicciones y riesgo de suicidio: A PROPÓSITO DE UN CASO." In 22° Congreso de la Sociedad Española de Patología Dual (SEPD) 2020. SEPD, 2020. http://dx.doi.org/10.17579/sepd2020p045.

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Objetivos: Ilustrar la relevancia de la impulsividad y su relación con las adicciones en pacientes con determinados rasgos o trastornos de personalidad, potenciando entre sí el riesgo de conductas suicidas. Método: Caso clínico. Mujer, 41 años. Consulta por ideación autolítica y elevada ansiedad, en contexto de deshabituación de ludopatía. AP SALUD MENTAL: 2016:“inestabilidad emocional, con consumo perjudicial de tóxicos y relaciones disfuncionales familiares.” Posterior seguimiento privado. HÁBITOS TÓXICOS - Historia de consumo perjudicial de cocaína y THC. Abstinente desde hace un año. - Ludopatía. ANAMNESIS Refiere llevar 10 meses sumida en el juego patológico, aludiendo al mismo como vía de escape de sus problemas (separación sentimental, deudas económicas, regreso al domicilio paterno…). Desde hace 5 meses, está en asociación privada para deshabituación. En casa, su hija ejerce como su cuidadora principal (inversión de roles). Describe conductas autolesivas y clínica ansiosa en contexto de abstinencia, acompañadas de ideación y tentativas suicidas frecuentes, de características impulsivas. EXPLORACIÓN PSICOPATOLÓGICA Consciente, orientada, colaboradora, abordable. Discurso coherente, fluido, espontáneo, sin alteraciones en el contenido. No clínica psicótica en la esfera sensoperceptiva ni del pensamiento. Juicio de realidad conservado. Elevados niveles de ansiedad e impulsividad, con conductas autolesivas. Ideación autolítica, con importante riesgo de paso al acto dada la imprevisibilidad de la paciente. Dificultad para la contención domiciliaria por claudicación familiar. Ánimo triste reactivo a conflictiva familiar y adictiva. Rasgos desadaptativos de personalidad. DIAGNÓSTICO - Tras ingreso para contención de riesgo autolítico: “Trastorno Límite Personalidad (TLP) (F60.3) ” y “Ludopatía (F63.0 CIE-10)” Conclusiones: La prevalencia de conductas adictivas entre los pacientes con TLP es elevada y , a veces, es reflejo del componente impulsivo del trastorno. Dicha impulsividad, a su vez, puede conducir a un mayor riesgo de conductas adictivas, generando un círculo vicioso en el que el riesgo suicida puede verse multiplicado.
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"PATOLOGÍA DUAL Y CONDUCTA SUICIDA EN LOS DISPOSITIVOS DE SALUD MENTAL. A PROPÓSITO DE UN CASO." In 23° Congreso de la Sociedad Española de Patología Dual (SEPD) 2021. SEPD, 2021. http://dx.doi.org/10.17579/sepd2021p007v.

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Abstract:
Introducción: Tanto las evidencias científicas como los estudios epidemiológicos plantean una asociación importante entre el riesgo suicida y la patología dual. Se describen tasas de prevalencia de suicidio a lo largo de la vida en pacientes con TUS de un 18% y otros estudios indican una probabilidad de suicidio en pacientes con abuso de sustancias 3-4 veces mayor que en la población general. Caso Clínico: Varón de 42 años que es derivado al Centro de Salud Mental a través del Programa de Atención al Riesgo Suicida, tras realizar una tentativa autolítica. Presenta factores de estrés socio-económicos relevantes. Tras la evaluación se diagnostica un Trastorno por consumo de alcohol grave de larga data no identificado por el propio paciente como consumo problemático, agravado recientemente por factores ambientales. Conclusiones: Se estima que hasta casi un 30% de pacientes con TUS presentan criterios de depresión mayor. La hiperactividad del eje hipotálamo-hipofisario y la actividad dopaminérgica mesolímbica determina la vulnerabilidad para el consumo de drogas. El estrés es considerado el nexo común entre los trastornos afectivos y la patología adictiva. Debido a la relación bidireccional entre la depresión y el consumo de sustancias, y la mayor prevalencia de conducta suicida en los pacientes con patología dual, debe siempre evaluarse el riesgo suicida en esta población clínica.
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"PATOLOGÍA DUAL Y CONDUCTA SUICIDA EN LOS DISPOSITIVOS DE SALUD MENTAL. A PROPÓSITO DE UN CASO." In 23° Congreso de la Sociedad Española de Patología Dual (SEPD) 2021. SEPD, 2021. http://dx.doi.org/10.17579/sepd2021p007s.

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Abstract:
Introducción: Tanto las evidencias científicas como los estudios epidemiológicos plantean una asociación importante entre el riesgo suicida y la patología dual. Se describen tasas de prevalencia de suicidio a lo largo de la vida en pacientes con TUS de un 18% y otros estudios indican una probabilidad de suicidio en pacientes con abuso de sustancias 3-4 veces mayor que en la población general. Caso Clínico: Varón de 42 años que es derivado al Centro de Salud Mental a través del Programa de Atención al Riesgo Suicida, tras realizar una tentativa autolítica. Presenta factores de estrés socio-económicos relevantes. Tras la evaluación se diagnostica un Trastorno por consumo de alcohol grave de larga data no identificado por el propio paciente como consumo problemático, agravado recientemente por factores ambientales. Conclusiones: Se estima que hasta casi un 30% de pacientes con TUS presentan criterios de depresión mayor. La hiperactividad del eje hipotálamo-hipofisario y la actividad dopaminérgica mesolímbica determina la vulnerabilidad para el consumo de drogas. El estrés es considerado el nexo común entre los trastornos afectivos y la patología adictiva. Debido a la relación bidireccional entre la depresión y el consumo de sustancias, y la mayor prevalencia de conducta suicida en los pacientes con patología dual, debe siempre evaluarse el riesgo suicida en esta población clínica.
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González-Luna, Ana Belén, Valentina Lucena Jurado, Rosario Mª Ruiz-Olivares, and David Sanchez-Teruel. "Patología dual en la adolescencia." In 22° Congreso de la Sociedad Española de Patología Dual (SEPD) 2020. SEPD, 2020. http://dx.doi.org/10.17579/sepd2020o020.

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Introducción: La adolescencia es una etapa de importantes retos (físicos, psicológicos y socioculturales) lo que incrementa la probabilidad de sufrir depresión, así mismo, constituye una época de “experimentación” de una serie de dificultades como la orientación sexual, la autoestima, la personalidad y/o conductas de riesgo como sexuales y/o consumo de drogas. Todos estos aspectos se pueden plantear como factores de alto riesgo para el suicidio consumado en este colectivo. Objetivo: En el presente estudio se va a analizar la correlación entre depresión y consumo de drogas (alcohol, el cannabis y tabaco). Método: Para ello, el presente estudio analiza una muestra de alumnos de la provincia de Córdoba entre 11 y 18 años, mediante la aplicación de dos cuestionarios, uno sobre adicciones y otro sobre depresión. Resultados: Se observa una correlación positiva entre el sexo, consumo de alcohol y el ítem 9 del CDI. Por otro lado, las diferencias observadas entre hombres y mujeres son parcialmente significativas, aunque podemos observar como las mujeres muestran puntuaciones más altas en el CDI que los hombres. Discusión: Se hace imprescindible la identificación de conductas de riesgo en etapas temprana de la adolescencia para intervenir sobre esta etapa del desarrollo. La dependencia puede ser un factor modulador de vulnerabilidad suicida en la adolescencia. Pero la variabilidad en las conductas de riesgo en esta población hace especialmente difícil poner en marcha acciones preventivas que sean eficaces para la realización de tentativas o suicidios consumados, si no se detectan las variables moduladoras del riesgo suicida.
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"PV-029 - RELACIÓN ENTRE LA EDAD DE INICIO DE CONSUMO Y DIMENSIONES DE PERSONALIDAD DEL MODELO PID-5." In 24 CONGRESO DE LA SOCIEDAD ESPAÑOLA DE PATOLOGÍA DUAL. SEPD, 2022. http://dx.doi.org/10.17579/abstractbooksepd2022.pv029.

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Objetivos: El inicio temprano de consumo de tóxicos se asocia con pobre salud mental (Schubart et al., 2011), ideación y tentativa suicida (Ahuja et al., 2021) y mayor gravedad del trastorno por consumo (Guerin y Kim, 2021). Dado que la personalidad, según el modelo de evaluación dimensional del DSM-5, apenas ha sido investigada en relación al consumo de tóxicos, el objetivo de este estudio es analizar la relación entre la edad de inicio de consumo y las dimensiones de personalidad evaluadas mediante el modelo PID-5. Material y métodos: Sujetos: 50 pacientes con diagnóstico heterogéneo y consumo de tóxicos en los últimos 6 meses de la Unidad de Agudos del Hospital Universitario Institut Pere Mata (Reus, Tarragona). El 56% fueron mujeres. La media de edad de la muestra fue de 40.92 años (SD=12.5). Instrumentos: - Inventario de Personalidad para el DSM-5 (PID-5, Krueger et al., 2012; versión española de Gutiérrez et al., 2017). Evalúa las dimensiones de la personalidad para el DSM-5: afectividad negativa, desapego, antagonismo, desinhibición y psicoticismo. - Registro de la edad de inicio de consumo. Análisis estadísticos: Coeficiente de correlación de Spearman. Resultados y conclusiones La media de edad de inicio de consumo es de 19.17 años (SD= 7.3), con valor mínimo de 10 y máximo de 53. Se obtienen correlaciones negativas significativas entre Antagonismo y la edad de inicio de consumo de cannabis (r= -.63, p<0.01), opiáceos (r= -1, p<0.01) y cocaína (r= -.53, p<0.05); entre Desapego y edad de inicio de consumo de sedantes sin receta (r= -.67, p<0.05); y entre la Dimensión Total del PID-5 y la edad de inicio de consumo de cannabis (r= -.50, p<0.01), opiáceos (r= -1, p<0.01) y sedantes sin receta (r= -.68, p<0.05). El inicio temprano de consumo de tóxicos se asocia con Antagonismo, Desapego y Dimensión total del PID-5.
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