Academic literature on the topic 'Temporalizzazione'

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Journal articles on the topic "Temporalizzazione"

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De Giovanni, Luca. "Temporalità e sensazione. La temporalizzazione iletica nei manoscritti di ricerca di Husserl." PARADIGMI, no. 3 (January 2017): 177–88. http://dx.doi.org/10.3280/para2016-003012.

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Torrieri, Francesca, Federica Cadamuro Morgante, and Alessandra Oppio. "The social discount rate in cost-benefit analysis for flood risk management: reasoning on the intertemporal preferences." Valori e Valutazioni 29 (January 2022): 103–22. http://dx.doi.org/10.48264/vvsiev-20212908.

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Abstract:
About the Flood Risk Management Plans (PGRA) the European Community (DIR. 2007/60; Regulation No. 1303/2013) introduces the need to provide an assessment of the prevention and mitigation measures for the hydraulic risk through a Cost-Benefit Analysis (CBA), (Cohesion Fund, 2014-2020). Indeed, the CBA helps identifying a priority ranking of structural and non-structural interventions to be implemented so to reduce the probability of flooding and the negative consequences for human health, the environment, cultural heritage and economic activities. In Cost-Benefit Analysis (CBA) application, the Social Discount Rate (SDR) covers a fundamental role in revealing the intergenerational concern and the willingness to pay for environmental protection and debt inheritance of a society into a specific territorial-time dimension. In particular, scientific research on the hydraulic risk area like the national and international guidelines demonstrates no agreement about the methodologies for estimating the SSS and the (SSS) value adopted in different territorial contexts. For this reason, this paper aims at investigating literature debates about SDR effectiveness on a value-based assessment and how it is applied in CBA analysis dealing with intergenerational environmental costs redistribution and human heath protections. The theoretical explanation is supported by applying CBA analysis to the real case study of Olbia city, where relevant flood events occurred in the last fifty years and, in particular, the last one in 2013, causing significant losses in economic welfare and human lives. First results from the empirical application show how the choice of the SSS and the time-frame of the interventions have a strong impact on the effectiveness of the strategic decisions from a social point of view. In particular, these two factors' influence is more evident in long-term scenarios due to intertemporal prices' cumulative and multiplicative effects, which reduce future values such as environmental and social benefits if discounted to date. Nell’ambito dei Piani di Gestione del Rischio Alluvioni (PGRA), la Comunità Europea (Dir. 2007/60; Regulation No. 1303/2013) ha introdotto la necessità della valutazione delle misure di prevenzione del rischio alluvioni sulla base di una Analisi Benefici-Costi (ACB), al fine di individuare una graduatoria di priorità degli interventi strutturali e non strutturali da attuarsi per ridurre la probabilità di inondazione e le conseguenze negative per la salute umana, l’ambiente, il patrimonio culturale e le attività economiche. Rispetto all’applicazione dell’ACB, la stima del Saggio Sociale di Sconto (SSS) rappresenta uno degli aspetti più critici per esprimere il valore delle preferenze intertemporali, la disponibilità a pagare per la tutela dell’ambiente e la qualità della vita, nonché il peso attribuito all'eredità del debito futuro intergenerazionale in una specifica dimensione spazio-temporale. In particolare, le applicazioni al settore del rischio idraulico così come le linee guida nazionali e internazionali mostrano come non vi sia ancora una convergenza di opinioni sulle metodologie da applicare per la stima del SSS e sul valore da adottare in differenti contesti territoriali. A partire da un’analisi della letteratura sul ruolo del SSS nelle ACB applicate al settore della prevenzione del rischio idraulico, il presente articolo propone un quadro ampio di casi di studio in differenti contesti geografici, che sottopone a una riflessione critica in merito agli aspetti teorici e operativi. Le riflessioni teoriche sono poi sperimentate attraverso un’applicazione dell’ACB alla città di Olbia, dove si sono verificate grandi alluvioni negli ultimi cinquant'anni, l'ultima delle quali nel 2013, che hanno causato perdite significative in termini di benessere economico e vite umane. I primi risultati ottenuti mostrano come la scelta del SSS, così come la temporalizzazione degli interventi, sia determinante per l’efficacia delle scelte dal punto di vista sociale, soprattutto in scenari di lungo periodo, a causa dell’effetto cumulato e moltiplicativo dei prezzi intertemporali che porta a ridurre i valori futuri, quali per esempio i benefici ambientali e sociali, se scontati all’attualità.
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Dissertations / Theses on the topic "Temporalizzazione"

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ADINOLFI, CIRO. "Lo scorrere dell’etica. Temporalizzazione e valorizzazione nel pensiero di Jean-Paul Sartre." Doctoral thesis, Università Vita-Salute San Raffaele, 2022. https://hdl.handle.net/20.500.11768/137356.

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Abstract:
Il presente lavoro intende approcciare il problema della famiglia nel pensiero di Jean-Paul Sartre, muovendo dalla ricostruzione dell’evoluzione della sua personale interpretazione del concetto di valore. Pur mantenendo un’impostazione storico- genealogica, volta alla comprensione dello sviluppo della sua riflessione tout court, la ricerca vuole ripensare alcuni punti fondamentali della sua filosofia, affinché sia possibile riflettere sulla famiglia non solo restando al suo interno, ma tentando anche di pensare a un percorso a partire da essa. Sin dai primi testi sartriani appare chiaro che il problema principale, nonché fondativo, della sua parabola intellettuale sia indubitabilmente la libertà. Quest’ultima non viene mai concepita in quanto essenza da descrivere, ma non è nient’altro che il processo tramite il quale si realizza. Si mostra così in quanto movimento, in quanto pratica. In questo modo l’individuo, come libertà in atto, come singolarità che tenta di affacciarsi all’esistenza in maniera personale, unica, libera, non viene mai definito, ma è sempre problematizzato e contestualizzato, ossia situato nella contingenza e nella socialità. Pertanto la filosofia sartriana sorge da un’ineliminabile radice etica, che ne caratterizza lo sviluppo e ne unifica l’intenzione. Quest’ipotesi guida lo studio che si svolge in queste pagine. In un primo momento abbiamo voluto comprendere il motivo onto-fenomenologico dell’utilizzo del concetto di valore, che si rivela essere lo sprone e, insieme, la trama dell’esistenza, ossia ciò che la caratterizza intimamente. L’individuo, mosso dalla ricerca della propria realizzazione, si dirige verso di esso per rintracciare, nel futuro, ciò che manca nel presente. Rileggendo il concetto di tempo all’interno di questo contesto, emerge il profondo legame tra la soggettività e l’alterità ne L’être et le néant. Questo ci ha condotto verso lo studio dell’etica dei Cahiers pour une morale, dove si è mostrata la volontà sartriana di sondare le possibilità della libertà su di un piano eminentemente storico-pratico, avendo di mira l’etica come struttura dell’agire individuale. La dialettica rielabora i concetti onto- fenomenologici alla luce del concetto di Storia. È così che l’analisi sartriana evolve in direzione della Critique de la raison dialectique, dove è la possibilità stessa di realizzare il valore nella Storia che viene messa in discussione. Sottesa alle analisi sociologiche, antropologiche ed economico-politiche dell’opera sussiste la volontà di pensare la possibilità della libertà nella Storia. Tale possibilità viene nuovamente ripensata in una chiave profondamente etica nei testi del ’64-’65, ossia Les racines de l’éthique e Morale et Histoire, dove appare la necessità di considerare l’individualità non più solamente come ricerca, bensì, e soprattutto, come difesa della libertà, del valore della sua esistenza. Qui sorge il problema della famiglia, benché Sartre vi si rivolga in maniera consistente solo negli anni ’60-’70, in particolare in Les Mots e ne L’Idiot de la famille e non nelle opere strettamente filosofiche. Lì la famiglia è pensata da Sartre come la prima fonte d’alienazione, dalla quale l’individuo deve riuscire a svincolarsi nel corso della propria esistenza. Tuttavia, mettendo all’opera ciò che si è ricavato dalle prime due sezioni della ricerca, nella terza è stato possibile proporre una lettura positiva del fenomeno familiare. Abbiamo così provato a definire il valore della famiglia nell’esistenzialismo sartriano e a partire da esso.
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Casadei, Ruben, and Gian Paolo Franceschini. "Le trasformazioni dello spazio urbano e delle pratiche di pianificazione. La Darsena di Ravenna come caso di studio." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/3617/.

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Abstract:
Questa tesi propone una riflessione critica sulle pratiche della pianificazione urbanistica attraverso l’analisi di un significativo caso di studio, costituito dalla Darsena di Città a Ravenna. Questo approccio di ricerca è dal nostro punto di vista una conseguenza della difficoltà di governare le attuali problematiche di sviluppo dello spazio urbano attraverso gli strumenti tradizionali della pianificazione e dell’urbanistica. La tesi ha lo scopo di far emergere temi di dibattito attuale sulle aree di sviluppo urbano, in particolare la complessità dei compiti decisionali riguardanti aree oggetto di interventi di rigenerazione urbana. La definizione “area di sviluppo urbano” si pone come prodotto di un’attiva collaborazione tra Stato, mercato e società civile e costituisce dal nostro punto di vista una vera “questione sociale”. Prenderemo come riferimento il caso della Darsena di Città di Ravenna, oggetto della sperimentazione urbanistica degli ultimi trenta anni, sul quale diversi “stili” e strumenti di pianificazione si sono confrontati, nell’intento di guidare un processo di riqualificazione che ha portato ad oggi a risultati concreti assai limitati. Attraverso gli strumenti consultabili e un rapido sopralluogo infatti, possiamo intuire immediatamente come la realizzazione di interventi sull’area si limiti a casi localizzati come la riqualificazione della raffineria Almagià, la nuova sede dell’autorità portuale e l’ex molino Pineta, oltre agli interventi residenziali riconducibili all’edificio progettato dall’architetto Cino Zucchi e ai nuovi isolati attorno alla parte centrale di via Trieste. Le problematiche di fondo che hanno creato conflitti sono molte, dall’elevata divisione proprietaria alla cesura del comparto con il centro storico data dalla barriera ferroviaria, alla questione relativa al risanamento delle acque e dei suoli, solo per citare le più evidenti. Siamo quindi interessati a capire il problema dal punto di vista del processo di pianificazione per poi concentrare la nostra riflessione su possibili soluzioni che possano risolvere i conflitti che sembrano all’oggi non trovare una risposta condivisa. Per meglio comprendere come rapportarci al caso specifico si è cercato di analizzare alcuni aspetti teorici fondanti del “procedimento archetipico” di pianificazione urbana in contrapposizione con metodi di pianificazione “non convenzionali”. Come lo studio dei primi ci ha permesso di capire come si è arrivati all’attuale situazione di stallo nella trasformazione urbana della Darsena di Città, i secondi ci hanno aiutato a comprendere per quali ragioni i piani urbanistici di tipo “tradizionale” pensati per la Darsena di Città non sono stati portati a realizzazione. Consci che i fattori in gioco sono molteplici abbiamo deciso di affrontare questa tesi attraverso un approccio aperto al dialogo con le reali problematiche presenti sul territorio, credendo che la pianificazione debba relazionarsi con il contesto per essere in grado di proporre e finalizzare i suoi obiettivi. Conseguenza di questo è per noi il fatto che una sensibile metodologia di pianificazione debba confrontarsi sia con i processi istituzionali sia con le dinamiche e i valori socio-culturali locali. In generale gerarchie di potere e decisioni centralizzate tendono a prevalere su pratiche decisionali di tipo collaborativo; questa tesi si è proposta quindi l’obiettivo di ragionare sulle une e sulle altre in un contesto reale per raggiungere uno schema di pianificazione condiviso. La pianificazione urbanistica è da noi intesa come una previsione al futuro di pratiche di accordo e decisione finalizzate a raggiungere un obiettivo comune, da questo punto di vista il processo è parte essenziale della stessa pianificazione. Il tema è attuale in un contesto in cui l’urbanistica si è sempre confrontata in prevalenza con i temi della razionalizzazione della crescita, e con concetti da tempo in crisi che vanno oggi rimessi in discussione rispetto alle attuali istanze di trasformazione “sostenibile” delle città e dei territori. Potremmo riassumere le nostre riflessioni sull’urbanistica ed i nostri intenti rispetto al piano della Darsena di Città di Ravenna attraverso una definizione di Rem Koolhaas: l’urbanistica è la disciplina che genera potenziale, crea opportunità e causa eventi, mentre l’architettura è tradizionalmente la disciplina che manipola questo potenziale, sfrutta le possibilità e circoscrive. Il percorso di ragionamento descritto in questa tesi intende presentare attraverso alcune questioni significative l’evoluzione dello spazio urbano e delle pratiche di pianificazione, arrivando a formulare un “progetto tentativo” sul territorio della Darsena di Città.
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Book chapters on the topic "Temporalizzazione"

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Menin, Marco. "Frenesia storica e temporalizzazione armonica nel pensiero di Charles Fourier." In Metamorfosi dei Lumi 8, 34–53. Accademia University Press, 2016. http://dx.doi.org/10.4000/books.aaccademia.2246.

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