Academic literature on the topic 'Tempo assoluto'

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Journal articles on the topic "Tempo assoluto"

1

Ferrari, G., G. Giovannini, and A. Prinster. "Le sequenze Fast Fluid Attenuated Inversion Recovery (FFLAIR)." Rivista di Neuroradiologia 11, no. 2 (April 1998): 187–92. http://dx.doi.org/10.1177/197140099801100206.

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Abstract:
Lo sviluppo della sequenza FLAIR è nato dalla necessità di produrre immagini che mettessero bene in evidenza le lesioni situate nelle regioni periventricolari e subcorticali dell'encefalo. Tale sequenza, derivata dall'inversion-recovery, è caratterizzata da un lungo tempo d'inversione utile ad annullare il segnale del liquor e da un TE e un TR utili per produrre a livello del parenchima un segnale dipendente dal T2. Il lungo tempo d'acquisizione della FLAIR è stato sensibilmente ridotto con l'uso della tecnica utilizzata con le sequenze fast spin-eco. La selezione e l'accoppiamento dei parametri di sequenza è oggetto di analisi e i vari produttori hanno scelto differenti ed interessanti soluzioni, privilegiando a volte un ridotto tempo d'acquisizione, altre una ponderazione T2 più marcata, con un annullamento assoluto del segnale del liquor. L'uso di questa recente sequenza è presto divenuto d'elezione per il monitoraggio delle patologie demielinizzanti multifocali. Altri impieghi, in altre patologie, sono al vaglio di molti centri e l'ampliamento delle casistiche permetterà di comprendere quali sono le opportunità e l'efficacia offerte dall'utilizzo della sequenza Fast FLAIR.
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2

Sahin, E., C. Cingi, G. Eskiizmir, N. Altintoprak, A. Calli, C. Calli, I. Yilgör, and E. Yilgör. "Biocompatibilità e durata in vivo di cinque nuovi polimeri sintetici testati su coniglio." Acta Otorhinolaryngologica Italica 36, no. 2 (April 2016): 101–6. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-965.

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Abstract:
I materiali alloplastici vengono frequentemente utilizzati negli interventi di chirurgia plastica sul volto, quali la rinoplastica e la chirurgia ricostruttiva del naso. Ad oggi non è stato ancora individuato un materiale alloplastico con caratteristiche ottimali. Il presente studio sperimentale si propone di valutare la risposta tissutale e la resistenza nel tempo di cinque nuovi polimeri proposti come materiali alloplastici. Il presente studio è stato condotto presso un ospedale universitario di terzo livello. Sono state ricavate sei tasche sottocutanee sul dorso di 10 conigli che sono state usate per l’impianto di ciascuno dei polimeri testati più una tasca di controllo. Ciascuna delle tasche è stata escissa congiuntamente al tessuto circostante dopo tre mesi, ed è stata sottoposta ad un esame istopatologico. È stata quindi condotta una valutazione semi quantitativa con focus su neo angiogenesi, infiammazione, fibrosi, formazione di ascessi, presenza di cellule giganti multinucleate contenenti corpi estranei e stato dei polimeri testati. E’ stata inoltre effettuata una valutazione statistica, che per quanto riguarda la comparazione diretta fra la tasca di controllo e i polimeri II, III e IV non ha mostrato differenze significative in merito alla neo vascolarizzazione, all’infiammazione, alla fibrosi, alla presenza di ascessi ed alla presenza di cellule giganti multinucleate. Il polimero I ha invece mostrato un grado di fibrosi inferiore rispetto alla tasca di controllo (p = .027) and V (p = .018), benché le altre variabili prese in considerazione fossero sostanzialmente uguali. L’integrità nel tempo dei polimeri III (9 intatti, uno frammentato) e IV (8 intatti, 2 assenti) è stata migliore di quella ottenuta con gli altri polimeri testati. Questo gruppo di nuovi polimeri può essere considerato interessante per future applicazioni cliniche. Tutti i polimeri hanno mostrato risultati accettabili in termini di risposta dei tessuti, tuttavia i fenomeni di integrazione fibrovascolare sono stati maggiori nel caso dei polimeri II, III e IV. Inoltre la durata nel tempo dei polimeri III e IV è stata la migliore in assoluto.
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3

Dedé, A., C. Incarbone, and M. Campanella. "Neghentropia: la Fisica e l’Inizio della Vita." Medicina e Morale 48, no. 5 (October 31, 1999): 903–16. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1999.794.

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Abstract:
Il punto di vista della Fisica, relativamente all’Inizio della Vita, viene illustrato usando (in maniera molto semplice e senza fare uso di formule) concetti quali Calore, Lavoro, Energia, Irreversibilità ed Entropia. In pratica, quando spermatozoo ed ovulo si uniscono avviene un silenzioso ma significativo cambiamento: tramite il loro lillipuziano ‘matrimonio’ i due gameti, entrambi destinati altrimenti a disgregarsi in poche ore, riescono ad invertire la normale, universale tendenza al ‘disordine’ (aumento dell’Entropia, come sancito dal Secondo Principio della Termodinamica) ed avviano un processo ‘a catena’ che trasformerà miliardi di caotiche molecole in un organismo perfettamente funzionante. Sono anche riportate ulteriori considerazioni sull’argomento: innanzitutto, l’Irreversibilità è messa in relazione con il concetto di Probabilità nonchè la famosa questione della Freccia del Tempo (cioè la sua direzione di scorrimento); secondariamente, le informazioni sul DNA (il Progetto del singolo individuo) vengono chiaramente mostrate come l’unica cosa che effettivamente ‘sopravvive’ dall’iniziale agglomerato di atomi che costituiva la prima cellula; infine, considerando lo sviluppo umano (dal concepimento alla nascita) in termini di Percentuale di Accrescimento Giornaliera si riesce a vedere chiaramente come le prime fasi di vita embrionale risultano essere, in definitiva, le più significative in assoluto. In pratica, persino la Fisica (apparentemente lontana dalle questioni della Vita e della Morte) può rappresentare una chiara ‘voce’ dalla parte di chi, nel grembo materno, non è ancora in grado di far valere le proprie ragioni: si tratta di un’altra piccola tessera nel vasto mosaico di opinioni, considerazioni, nonchè fatti irrefutabili fortemente a favore della vita umana dal suo effettivo inizio.
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4

De Paula, Ignacio Carrasco. "Il concetto di persona e la sua rilevanza assiologica: i principi della bioetica personalista." Medicina e Morale 53, no. 2 (April 30, 2004): 265–78. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2004.643.

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Abstract:
La Bioetica personalista è una riflessione che affronta le questioni etiche riguardanti la vita umana da una prospettiva che riconosce l’essere e la dignità della persona come valori assoluti, e, di conseguenza, pone come primum principium il rispetto incondizionato della loro inviolabilità e la tutela della loro libera espressione, in primis sul versante dei diritti umani. Nella prospettiva personalista il bonum, cioè il valore ultimo che misura l’agire morale, viene inteso come promozione dell’essere e della preziosità o dignità della persona in quanto persona. Il credente, sia esso un moralista, un filosofo, un bioeticista, o quant’altro, si trova a suo agio quando la sua mente percorre le vie della persona; egli, in altre parole, si sente particolarmente agevolato, similmente al pellegrino che dopo aver battuto sentieri impervi e sconosciuti, ritrova le strade familiari della sua casa. Nella dimora della persona, fede e ragione verificano la propria identità e forza, libere da patteggiamenti o da innaturali rinunce ai propri doveri e diritti; una morale personalista intesa come una sintesi organica e rigorosa è un desiderio che ancora si deve realizzare. Una Bioetica personalista dovrebbe, ad esempio, concedere maggiore spazio alla domanda propriamente etica, cioè se e perché l’embrione deve essere trattato come un qualsiasi essere umano, anche senza esplicitare il problema ontologico. Tre fondamentali ragioni possiamo addurre a fondamento della dimostrazione del primato valoriale della persona. La prima ragione è contenuta nella nota affermazione di S. Tommaso: “persona significat id quod est perfectissimum in tota natura, scilicet subsistens in rationali natura”. La dignità della persona trova qui un sostegno fortemente ontologico: chi è massimamente perfetto non può non essere riconosciuto e rispettato semper et pro semper, in ogni circostanza di tempo e di luogo, cioè in modo assoluto. Nessun valore creato - neanche il superamento di tutte le malattie e sofferenze - può reggere al confronto del valore di ogni singola persona. La seconda ragione fondativa è merito di I. Kant ed in fondo può essere interpretata come una applicazione della tesi di Tommaso d’Aquino: l’essere perfettissimum in tota natura resiste a qualsiasi tentativo di abbassarlo alla condizione di semplice strumento. Come dice il filosofo tedesco nel famoso paragrafo dei Fondamenti della metafisica dei costumi, la persona impone l’imperativo categorico di agire in modo da trattare l’umanità, in te e negli altri, sempre come fine e mai soltanto come mezzo. Infine, la terza ragione proviene da un brano molto noto, come i due precedenti, anche se poco utilizzato in ambito bioetico, forse per l’evidente contenuto teologico. Ci si riferisce alla definizione antropologica del documento conciliare Gaudium et spes che indica l’uomo come “la sola creatura in terra che Iddio abbia voluto per se stessa”.
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Agostini, Igor. "La sensibilità legislatrice della natura nella Dissertatio del 1770." Estudos Kantianos [EK] 8, no. 2 (January 28, 2021): 77. http://dx.doi.org/10.36311/2318-0501/2020.v8n2.p77.

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Abstract:
Questo articolo argomenta la tesi secondo cui la Dissertatio non solo attribuisce alla sensibilità, come noto, una funzione unificatrice dei dati empirici, ma pensa tale funzione nei termini di un’attività legiferatrice. In tal modo, la sensibilità, oltre ad essere indipendente dall’intelletto, assume su di sé la funzione che verrà consegnata nel 1781 ai principi dell’intelletto. Siffatta assunzione, peraltro, implica solo un’indipendenza dell’ordine intuivo da quello categoriale, e non configura un’indipendenza assoluta della sensibilità: lo spazio, quale condizione di possibilità di percezione dell’esteriorità, ed il tempo, quale condizione di possibilità di percezione della successione, hanno, a loro volta, quale condizione comune di possibilità, l’idea della presenza di Dio, costituendo il fenomeno della sua onnipresenza.
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Attílio, Luccas Assis, and Thiago Dumont Oliveira. "Investigando o Sistema Financeiro após a Liberalização." A Economia em Revista - AERE 24, no. 1 (September 1, 2016): 27. http://dx.doi.org/10.4025/aere.v24i1.24849.

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Abstract:
Na perspectiva das crises financeiras que têm assolado o sistema econômico global nas últimas décadas, torna-se relevante entender quais políticas podem as ter desencadeado, assim como compreender quais mecanismos acarretaram a sua propagação. O presente artigo visa a investigar o sistema financeiro sob a ótica de diversos autores, descrever a atual conjuntura e arquitetura financeira e relacioná-las aos eventos ocorridos no passado e atualmente. Discutem-se também políticas econômicas realizadas em vários países ao longo do tempo.
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7

Jesus Alves, Elaine, and Denilda Caetano de Faria. "EDUCAÇÃO EM TEMPOS DE PANDEMIA: lições aprendidas e compartilhadas." Revista Observatório 6, no. 2 (April 1, 2020): a16pt. http://dx.doi.org/10.20873/uft.2447-4266.2020v6n2a16pt.

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Abstract:
Em 2020, o mundo foi assolado por uma pandemia que exigiu o isolamento social das pessoas de todo o planeta para evitar o rápido contágio e a superlotação dos hospitais. No campo educacional, as aulas presenciais foram suspensas em mais de 150 países. Algumas instituições passaram a usar recursos tecnológicos para ofertar o ensino remoto. A pandemia evidenciou questões como o despreparo dos sistemas de educação e dos professores, desigualdades de acesso a internet e computador dos alunos, dentre outras. Considerando que as tecnologias já fazem parte do cotidiano das escolas há mais de 30 anos, nesse momento atípico há um estranhamento dos professores no seu uso improvisado com seus alunos. Este artigo tem como objetivo refletir o que esta situação de pandemia nos ensinou sobre a educação online no Brasil e as perspectivas que podemos vislumbrar neste campo no cenário pós-pandemia.
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8

Valente, Polyana Aparecida, Paloma Porto, and Denise Nacif Pimenta. "As portas abertas da história: a contribuição de Rita de Cássia para a história da saúde e das doenças no Brasil." História Oral 24, no. 1 (June 23, 2021): 299–318. http://dx.doi.org/10.51880/ho.v24i1.1160.

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Abstract:
O presente trabalho configura-se como uma construção narrativa sobre a trajetória de vida e profissional da professora titular e pesquisadora Rita de Cássia Marques. Por meio da metodologia de história oral pública, entrevistamos Rita visando a construção de uma narrativa sobre a sua história de vida, levando em consideração o fazer do historiador no contexto da pandemia de Covid-19 e a constituição do próprio campo da História da Saúde e das Doenças no Brasil, campo em que atuou de forma pioneira no Brasil. Por meio da função social que a memória de Rita exerce sobre a construção do campo da História da Saúde e das Doenças e como essa experiência nos ajuda a pensar o tempo presente assolado pela pandemia e o fazer historiográfico por meio da temática do envelhecimento. Rita nos proporciona uma viagem no tempo, que atravessa os caminhos geracional, de gênero, raça, e personagens históricos de temporalidades distintas.
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Clavijo, Milagro Martín. "L’umorismo sovversivo di Eva in paradiso." Zbornik radova Filozofskog fakulteta u Splitu, no. 13 (2020): 3–18. http://dx.doi.org/10.38003/zrffs.13.9.

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Abstract:
Franca Rame e Dario Fo hanno creato numerosi spettacoli imperniati sulla donna del mito, del passato e del presente, rimaneggiando in continuazione i tradizionali modelli femminili tramandati nel corso del tempo. Eva, classico modello che incorpora il l ruolo della donna nella società, appare di frequnte nel repertorio dei due autori-attori. Quest’articolo si basa sull’analisi di due spettacoli che vedono Eva protagonista assoluta di un’altra versione della creazione del mondo: Il diario di Eva e Adamo ed Eva e si sofferma in particolare sul momento della nominatio rerum. Con questi due testi Rame e Fo propongono un’altra Genesi che rompe una tradizione narrativa che per secoli ha condizionato il rapporto tra i generi. La storia della creazione viene raccontata da due punti di vista: da quello dell’essere umano in genere e da quello femminile in specifico, quest’ultimo, caratterizzato da umanità, comprensione e un’alta dose di umorismo. Sarà infatti proprio Eva, che ha il dono della parola, a dare vita al creato attraverso il linguaggio.
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Forte, Bruno. "Considerazioni teologiche intorno all'ingegneria genetica." Medicina e Morale 41, no. 6 (December 31, 1992): 1063–73. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1992.1081.

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Abstract:
Lo studio, prendendo le mosse dalla considerazione che l'ingegneria genetica tocca la relazione tra uomo, natura e cosmo, nonché quella tra l'uomo ed i suoi simili, prende atto della diversità di ritmi che i tempi biologici hanno rispetto a quelli storici per via delle rilevanti possibilità che l'uomo ha di intervenire sulla realtà. L'ingegneria genetica è, così, inquadrata nella più generale "crisi ecologica", dalle profonde radici filosofiche che sono tratteggiate dall'Autore. Vengono poi valutate criticamente le accuse che la filosofia ha mosso alla tradizione ebraico-cristiana riguardo al rapporto uomo-natura. Lo studio evidenzia ed analizza, infine, come tale tradizione si fondi non sull'autonomia bensì sull'eteronomia dell'uomo, ovvero sulla relazione tra l'essere umano e il Creatore nella solidarietà con tutto il creato, visto nella sua "interiorità". Alla luce di tali premesse saranno eticamente accettabili quegli interventi di ingegneria genetica che riconoscono come premessa l'eteronomia fondatrice prima citata, cioè il rispetto della centralità ed il valore assoluto della persona umana, in una dinamica di etica della solidarietà e della responsabilità.
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Dissertations / Theses on the topic "Tempo assoluto"

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Soprani, Laura. "Metodi di quantificazione assoluta dei metaboliti cerebrali attraverso spettroscopia di risonanza magnetica." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/21609/.

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Abstract:
La spettroscopia di risonanza magnetica (MRS) è un metodo non invasivo utile per la diagnosi di alcune patologie legate a variazioni del metabolismo che interessano il sistema nervoso centrale, poiché consente di quantificare i metaboliti presenti nel cervello. La MRS in vivo misura i segnali di molecole presenti in concentrazioni superiori a 1-2 mM per limiti di sensibilità della metodica. Inoltre, per avere un buon rapporto segnale rumore solitamente è necessario utilizzare lunghe procedure di acquisizione. Le concentrazioni dei metaboliti possono essere ricavate in rapporto relativo oppure in valore assoluto. In questo elaborato si riportano alcuni protocolli sviluppati per la determinazione delle concentrazioni metaboliche assolute in vivo, che necessitano di uno standard a concentrazione nota, interno o esterno. In particolare, come riferimento interno si considera il segnale dell’acqua presente all’interno del voxel analizzato; mentre il riferimento esterno consiste in una soluzione campione a concentrazione nota, funzionale all’analisi d’interesse. Nella tesi vengono descritti metodi di calibrazione e correzione dei tempi di rilassamento per la quantificazione dei metaboliti in vivo. Nell’ultimo capitolo, si riportano due studi come esempio di protocolli per la quantificazione dei metaboliti nella diagnosi di tumori al cervello quali il glioma e nello studio di malattie metaboliche, in particolare la malattia di Canavan.
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Books on the topic "Tempo assoluto"

1

Bonaccorsi, Manuele. Potere assoluto: La Protezione civile al tempo di Bertolaso. Roma: Alegre, 2009.

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2

Cardinaletti, Anna, Laura Cerasi, and Patrizio Rigobon. Le lingue occidentali nei 150 anni di storia di Ca’ Foscari. Venice: Edizioni Ca' Foscari, 2018. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-262-8.

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Abstract:
I saggi raccolti in questo volume rappresentano una duplice testimonianza: la lunga tradizione di alcuni insegnamenti di lingue dell’area occidentale presenti fin dalle origini dell’allora Regia Scuola Superiore di Commercio, ma anche l’attenzione all’evoluzione sociale e culturale che richiede un continuo aggiornamento ed arricchimento dell’offerta formativa. Nel volume si ripercorre la storia di insegnamenti di consolidata presenza congiuntamente a quelli di lingue e letterature introdotte in tempi più recenti nei piani di studio. Questo insieme di tradizione e modernità ha fatto di Ca’ Foscari un centro di assoluta eccellenza per le lingue e le culture straniere, oltre che il primo ateneo in Italia ad avere una facoltà specifica per questo genere di studi.
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3

Bravo, Salvatore Antonio. Maria Zambrano e il Tempo Assoluto Dei Totalitarismi: Il Rapporto Dialettico Tra la Teoretica Del Tempo e Prassi Politica. Independently Published, 2017.

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Book chapters on the topic "Tempo assoluto"

1

Kaczmarek, Tomasz. "Pirandello a Łódź ovvero Adam Hanuszkiewicz mette in scena Così è (se vi pare)." In Sperimentare ed esprimere l’italianità. Aspetti letterari e culturali. Doświadczanie i wyrażanie włoskości. Aspekty literackie i kulturowe. Wydawnictwo Uniwersytetu Łódzkiego, 2021. http://dx.doi.org/10.18778/8220-478-0.15.

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Abstract:
Nel presente articolo si tratta dell’allestimento di Così è (se vi pare) di Pirandello che ebbe un successo notevole sul palcoscenico del Teatr Powszechny a Łódź nel 1989. Questa rappresentazione fu importante non solo per la carriera del regista, Adam Hanuszkiewicz, ma anche per la ricezione della produzione pirandelliana di cui le vicende non furono fino ad allora particolarmente favorevoli. Essa propose nuove possibilità interpretative fin qui celate dell’opera dell’autore italiano. Di fatti, oltre a trasgredire le convenzioni sceniche, secondo alcuni ormai desuete, il Siciliano mise avanti una nuova drammaturgia frammentaria e apparentemente incompiuta che si concentra piuttosto sulla “vita” che sull’“azione prettamente agonistica”. Esponendo un nuovo paradigma del “dramma-della-vita” che sta in netta oposizione al “dramma-nella-vita”, ossia “dramma assoluto”, egli diede vita alla drammaturgia moderna e contemporanea. Aderendo all’ottica teatrale e drammatica di Pirandello, Hanuszkiewicz tende dunque a liberare l’autore di Enrico IV dalle tradizionali interpretazioni che si focalizzavano essenzialmente sul suo sistema chiamato “pirandellismo” oppure sul presunto “esistenzialismo”. Il regista polacco non esitò ad adottare il dramma ai tempi moderni, senza però intaccare i presupposti “ideologici” dell’opera: Hanuszkiewicz la rilesse secondo la chiave contemporanea ed anche profondamente personale, scoperchiandone il suo carattere sempre attuale nonché universale che poteva essere accolto con comprensione e ammirazione non solamente in Italia. L’articolo ripercorre quindi la fortuna dello spettacolo che, al pari dei Giganti della montagna, messo in scena da Izabella Cywińska (1974), aprì una nuova strada alla riscoperta dell’opera dello scrittore agrigentino.
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