Journal articles on the topic 'Tempi di ingresso al lavoro'

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Del Re, Alisa. "Lavorare da casa, lavorare in casa." ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE, no. 1 (June 2021): 55–65. http://dx.doi.org/10.3280/es2021-001005.

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Abstract:
Durante questa pandemia da Sars-Cov2 abbiamo vissuto trasformazioni del modo di vivere e di produrre che da emergenziali sono divenute rapidamente strutturali. Il confinamento ha se-gnato il definitivo ingresso in un'era digitale, con le sue specifiche forme di sfruttamento, controllo e sorveglianza in un quadro di welfare insufficiente, connotato da una debolezza dei servizi pubblici, dagli ospedali alla sanità territoriale, dalla scuola fino all'università. Si è in-staurato un paradigma tecnologico, di cui si vedevano le avvisaglie già prima della pandemia, con un'accelerazione sconcertante. Questo ha acuito diseguaglianze economiche e sociali, raz-ziali e di genere preesistenti. Ma ha fatto anche scoprire la casa come terreno di scontro tra corpi "produttivi" e corpi deboli, luogo di lavoro non più separato tra produzione e riprodu-zione. L'emergere della consapevolezza della sostanziale necessità del lavoro riproduttivo, tradizionalmente attribuito alle donne, richiede una diversa visione sociale del welfare, una diversa organizzazione sociale del territorio e delle abitazioni, nonché una riqualificazione salariale di quello che molti chiamano "lavoro di cura", riducendone inoltre i tempi infiniti e ridi-stribuendoli socialmente. Parole chiave: lavoro riproduttivo, smart working, pandemia, welfare, donne
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Demartini, Silvia, Silvia Sbaragli, and Elena Franchini. "Il lessico specialistico della matematica in prospettiva interdisciplinare: rilievi dalle prove standardizzate." DIDIT. Didattica dell’italiano. Studi applicati di lingua e letteratura, no. 2 (November 16, 2022): 99–136. http://dx.doi.org/10.33683/didit.22.02.04.

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Abstract:
Il presente lavoro propone un’analisi interdisciplinare di 6 item inclusi nel pre-test delle prove standardizzate di matematica di quinta elementare del Canton Ticino (Svizzera). Il pre-test è stato somministrato nell’ottobre 2019 a un campione significativo di circa 440 studenti in ingresso in prima media e gli item qui esaminati riguardano la conoscenza del lessico specialistico. I risultati mostrano una diffusa difficoltà nella comprensione e nella gestione dei termini geometrici. In conclusione, questo articolo vuole ricordare che il lessico rappresenta un livello linguistico ricco e complesso, sul quale è importante investire tempo e attenzione nella didattica disciplinare.
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3

Romens, Anne-Iris. "Lavoro da remoto, conciliazione tra tempi di vita e lockdown: per una prospettiva di genere." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 160 (August 2021): 224–43. http://dx.doi.org/10.3280/sl2021-160011.

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Abstract:
Un numero crescente di pubblicazioni in lingua italiana studia il lavoro da remoto, in particolare dopo che il lockdown ha costretto migliaia di lavoratrici e lavoratori a ricorrere a questa modalità lavorativa. Tuttavia, sono poche le ricerche che analizzano l'argomento con una prospettiva di genere. Attraverso la revisione della letteratura, il contributo mette in discussione l'idea secondo la quale il lavoro da remoto permetta di migliorare la conciliazione tra i diversi tempi di vita, riducendo le disuguaglianze in base al genere. L'articolo sostiene che sia necessario contestualizzare il lavoro da remoto, in quanto in un regime di genere asimmetrico come quello italiano, questa modalità può rafforzare la divisione tradizionale del lavoro in base al genere. Si rivisitano inoltre in una prospettiva di genere le nozioni utilizzate nella letteratura per riferirsi al lavoro da remoto e alla conciliazione tra vita e lavoro. Quindi l'articolo studia, contestualizzandolo, l'impatto del lavoro da remoto sulla conciliazione tra tempi di vita. Infine, nelle conclusioni ci soffermiamo sugli ambiti nei quali potrebbero essere svolte ulteriori ricerche.
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4

Pappadà, Gabriella. "La condizione femminile in Italia in tempi di COVID-19." QUADERNI DI ECONOMIA DEL LAVORO, no. 111 (February 2021): 88–107. http://dx.doi.org/10.3280/qua2020-111005.

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Abstract:
Questo articolo si pone in continuità nell'ambito di un progetto di studio della conciliazione famiglia-lavoro che l'autrice cura da anni con l'intento di stimolare l'adozione di politiche di flessibilità dell'orario e dell'organizzazione del lavoro e di estensione dei servizi educativi e sociali. L'articolo analizza alcuni dati ISTAT ed alcuni dati europei tratti da EUROSTAT e da un'indagine ad hoc condotta da Eu-ropean Foundation for the improvement of Living and Working conditions duran-te il lockdown. Da un lato, il digital divide delle famiglie, delle imprese e della scuo-la italiana ha reso alquanto difficoltoso lo smart working e la didattica a distanza caricando sui genitori anche l'istruzione scolastica dei figli. Dall'altro lato, poter lavorare in smart working in modo efficiente ha messo in luce un incremento di produttività e un miglioramento della conciliazione famiglia-lavoro soprattutto per le donne. Opportuni interventi del Governo e delle imprese a tale riguardo possono condurre a netti miglioramenti nell'organizzazione flessibile del lavoro in armonia con gli impegni familiari.
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Bentivogli, Marco. "Fiducia nel lavoro." QUADERNI DI ECONOMIA DEL LAVORO, no. 113 (July 2022): 145–65. http://dx.doi.org/10.3280/qua2021-113007.

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Abstract:
In "Laudato Sii" Papa Francesco afferma con grande forza che il lavoro digni-toso è quello "libero, creativo, partecipativo e solidale". Il presente saggio mostra quali caratteristiche deve assumere il lavoro e quali modalità organizzative sono più adatte alla sua promozione e valorizzazione nella prospettiva indicata dal Pontefice. In particolare, si individua nello smart working un modello in grado di favorire ed esaltare l'ingaggio cognitivo del lavoratore: fiducia, libertà, responsabi-lità e autonomia sono gli aspetti caratterizzanti del lavoro agile. Tale modello per-mette anche una migliore conciliazione dei tempi di vita e di cura della famiglia, una distribuzione più equilibrata dei carichi familiari e una maggiore partecipazio-ne delle donne al mercato del lavoro e alla vita civile e democratica. Il sindacato può essere un protagonista nel passaggio a forme organizzative in grado di valorizzare la centralità della persona: i capisaldi di una strategia orientata in questo senso sono la contrattazione territoriale e la formazione dei lavoratori.
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Di Guardo, Sebastiano. "Innovazione organizzativa nei servizi di Giustizia per il Cittadino: il caso della Volontaria Giurisdizione." STUDI ORGANIZZATIVI, no. 1 (December 2012): 130–57. http://dx.doi.org/10.3280/so2012-001006.

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Abstract:
L'articolo approfondisce il tema dell'innovazione organizzativa della Volontaria Giurisdizione, un istituto giuridico dell'ordinamento civile italiano che riguarda, tra le varie materie, le misure di protezione giuridica a favore delle persone disabili e degli anziani e che si svolge, perlopiů, senza intermediazione legale. In questo lavoro viene presentato il caso del progetto di cambiamento organizzativo del Tribunale di Monza. Si tratta di un caso di riprogettazione radicale dei processi interistituzionali di tutela giuridica e dei sistemi di erogazione dei servizi avvenuto con una grande partecipazione degli organi di governo dell'organizzazione, dei professionisti coinvolti, delle istituzioni e del territorio locale. Risultati tangibili sono stati l'abbattimento dei tempi di processo, la riduzione dei tempi di attesa per i Cittadini, l'eliminazione di attivitŕ banali con conseguente concentrazione su quelle piů critiche. I risultati socio-organizzativi sono stati la maggiore cooperazione tra giudici e cancellieri nell'interesse dell'ottimizzazione dei processi di lavoro, la sperimentazione di un partneriato tra Tribunale e Territorio per andare incontro ai bisogni espressi dalla Cittadinanza e la sperimentazione di un modello di cambiamento strutturale che č avvenuto anche senza nuove leggi o risorse aggiuntive.
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7

Bisignano, Mara. "Gli effetti della modulazione dei tempi di lavoro sull'organizzazione del lavoro e l'azione sindacale." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 151 (September 2018): 156–73. http://dx.doi.org/10.3280/sl2018-151009.

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Ferrari, G., G. Giovannini, S. Torabi, M. Gardini, and D. Monti. "“Magnetization Transfer Contrast”: Suo utilizzo in alcune patologie cerebrali." Rivista di Neuroradiologia 13, no. 2 (April 2000): 225–36. http://dx.doi.org/10.1177/197140090001300210.

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Abstract:
L'imaging con risonanza magnetica usa i tempi di rilassamento T1, T2 e la densità protonica (Dp), per ottenere immagini con tipi di contrasto utili a discriminare le diverse patologie. Il trasferimento di magnetizzazione (MT) permette di aggiungere una nuova forma di contrasto a quelle già note. Questo lavoro si propone di approfondire le basi fisiche della tecnica e le differenti possibilità di utilizzo.
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Giolito, Maria Rosa, Franca Cabutto, and Gabriella Valente. "Abuso sessuale e maltrattamento sui minori: dall'équipe multidisciplinare alla Procura... Cappuccetto Rosso va in tribunale." MALTRATTAMENTO E ABUSO ALL'INFANZIA, no. 3 (December 2010): 77–111. http://dx.doi.org/10.3280/mal2010-003005.

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Abstract:
Presentiamo una riflessione sull'attivitŕ dell'équipe multidisciplinare Cappuccetto Rosso attraverso l'analisi dei dati relativi ai casi seguiti dall'équipe dal 1994 al 2006 (206 maschi e 361 femmine) e, in particolare, dei minori coinvolti in un procedimento penale in qualitŕ di parti offese presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Torino (167 bambini). L'alta percentuale di archiviazioni presenti nel campione esaminato (64,9%), le frequenti audizioni in condizioni di non protezione e il divario tra i "tempi" del bambino e i tempi della giustizia possono incidere negativamente sulla piccola vittima. Auspichiamo che il nostro lavoro possa contribuire all'elaborazione di modelli di integrazione tra le diverse istituzioni che permettano una sempre piů adeguata ed efficace presa in carico del minore.
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Fortunato, Vincenzo. "La Fiat e il lavoro operaio nella manifattura di classe mondiale." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 126 (May 2012): 222–35. http://dx.doi.org/10.3280/sl2012-126015.

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Abstract:
Il paper focalizza l'attenzione sulle recenti trasformazioni nell'organizzazione del lavoro e della produzione legate all'introduzione nelle fabbriche del Gruppo Fiat Auto della cosiddetta "manifattura di classe mondiale" o World Class Manufacturing (Wcm). In particolare, attraverso i dati di una ricerca sulle condizioni di lavoro e sulle relazioni industriali nello stabilimento Fiat-Sata di Melfi, si esplora l'impatto di tali cambiamenti sul lavoro operaio. I principali risultati dell'indagine evidenziano come, nonostante alcuni importanti cambiamenti legati all'adozione del Wcm rispetto alla fabbrica snella di ispirazione giapponese, appare chiaramente una marcata continuitŕ con i tradizionali principi tayloristici quali, ad esempio, la crescente importanza nei confronti di standard, metodi, tempi di produzione, unitamente alla crescita del controllo manageria- le sui lavoratori. Tutto ciň richiede una piů strategica e sofisticata gestione delle risorse umane e relazioni industriali partecipative finalizzate a ridurre la conflittualitŕ e ad ottenere il necessario consenso dei lavoratori per una buona riuscita nell'implementazione delle nuove regole e della nuova organizzazione del lavoro in fabbrica.
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Signorini, Elena. "La tecnologia nella direttiva sul lavoro agile." iQual. Revista de Género e Igualdad, no. 1 (February 22, 2018): 62. http://dx.doi.org/10.6018/iqual.317371.

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Abstract:
<p><strong>Riassunto</strong> Il testo affronta le modalità con cui il legislatore italiano ha cercato di conciliare le esigenze di vita con le esigenze di lavoro nell’ambito della pubblica amministrazione. Il tema affrontato sotto il profilo del <em>digital divide</em> evidenzia le misure ideate per perseguire l’intento conciliativo. Esso si sofferma sulle due modalità intorno alle quali le riflessioni si rincorrono: il telelavoro ed il lavoro agile introdotto nel panorama italiano con la legge n. 81 del 2017.</p><p><strong>Parole chiave </strong>Amministrazione pubblica, conciliazione tempi di vita tempi di lavoro, telelavoro, lavoro agile, potere di controllo, potere disciplinare</p><p><strong> </strong></p><p><strong>Abstract </strong>This paper studies the ways in which the Italian legislator has tried to reconcile the needs of life with the needs of work in the public administration. The topic dealt with in terms of the <em>digital divide</em> highlights the measures designed to pursue the conciliatory intent. It focuses on the two ways around which the reflections follow each other: teleworking and agile work introduced in the Italian panorama with the law n. 81 of 2017. <strong></strong></p><p><strong>Keywords </strong>Public administration, reconciliation of working time, working time, teleworking, agile work, power of control, disciplinary power<strong></strong></p>
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Fariello, Sara. "Work-life balance: la conciliazione resta un problema femminile?" SICUREZZA E SCIENZE SOCIALI, no. 3 (November 2022): 27–50. http://dx.doi.org/10.3280/siss2022-003003.

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Abstract:
Il bilanciamento dei tempi di vita e di lavoro è un oggi obiettivo fondamentale per le lavoratrici e i lavoratori che vogliano coniugare carriera e vita privata. Il rag-giungimento di buon equilibrio dipende in gran parte dal grado di condivisione del lavoro familiare tra uomini e donne: una più equa distribuzione delle attività do-mestiche e delle responsabilità genitoriali all'interno della famiglia consente alle donne una maggiore partecipazione al mercato del lavoro e, allo stesso tempo, promuove l'assunzione da parte degli uomini dei compiti di cura. Il modello "dual earner dual carer" - ossia un modello di gender arrangement che prevede il riequilibrio del tempo di lavoro retribuito e non retribuito nella coppia - sembra essere il più adatto a realizzare la parità di genere. L'analisi dei dati statistici sull'uso del tempo mostra però che - al di là di qualche eccezione - esiste ancora un forte gap di genere rispetto alla redistribuzione del carico di lavoro domestico e familiare poiché i sistemi nazionali di welfare non sembrano ancora in grado di offrire adeguate risposte ai mutamenti che hanno investito le identità femminili e i rapporti tra i sessi.
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Lovaglio, Pier Giorgio. "Il ruolo del capitale umano nella transizione Universitŕ-lavoro: fattori individuali e sociali." QUADERNI DI ECONOMIA DEL LAVORO, no. 97 (June 2012): 71–83. http://dx.doi.org/10.3280/qua2012-097005.

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Abstract:
Il presente lavoro introduce recenti sviluppi metodologici ed evidenze empiriche per la stima del capitale umano (CU) individuale, considerato come fattore decisivo per la transizione scuola-lavoro. A partire dall'approccio di Dagum e Slottje (2000), che hanno stimato il capitale umano come variabile latente integrando un approccio attuariale per la sua stima monetaria, vengono presentati nuovi metodi di stima del capitale umano che integrano indicatori formativi di investimento (fattori individuali) in CU e riflessivi (di esito) del CU, coerentemente con gli assunti della teoria economica. Infine si illustrano recenti evidenze empiriche inerenti le famiglie italiane, utilizzando i dati Bankitalia e gli effetti dell'istruzione universitaria seguendo una coorte di laureati nei primi anni di ingresso nel mercato del lavoro e sul mercato del lavoro, specie per le giovani generazioni di laureati
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Magni, Carlo, and Eleonora Renda. "Universitŕ e lavoro nel circolo vizioso della crisi." QUADERNI DI ECONOMIA DEL LAVORO, no. 92 (October 2010): 83–122. http://dx.doi.org/10.3280/qua2010-092006.

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Abstract:
L'articolo intende affrontare il problema della difficile transizione dei giovani laureati dalla formazione universitaria al mercato del lavoro. Il tema della scarsa capacitŕ del sistema produttivo, specie in tempi di crisi, di valorizzare le competenze dei giovani laureati č di grande attualitŕ e ricco di implicazioni teoriche e di ricerca applicata sia in campo economico che sociale. Dopo una sommaria descrizione del contesto occupazionale generato dalla crisi, il lavoro illustra il quadro normativo di carattere prevalentemente nazionale che ha guidato la fase di attuazione delle politiche attive per il lavoro negli ultimi anni, con particolare riferimento a quelle che coinvolgono il sistema formativo universitario. Successivamente, sulla base dei dati raccolti, vengono esaminate e valutate le politiche nazionali di intermediazione universitaria divenute uno dei nuovi strumenti istituzionali per favorire l'incontro fra la domanda e l'offerta di lavoro. Inoltre č stato esaminato criticamente l'approccio tradizionalmente utilizzato per studiare il comportamento delle imprese e dei lavoratori nelle scelte di investimento in capitale umano e formazione per verificare se, tale approccio, č ancora in grado di interpretare adeguatamente la realtŕ emersa dalla crisi. Infine si giunge alla definizione di politiche desiderabili per favorire una buona occupazione e contrastare il consolidarsi degli effetti negativi della congiuntura sfavorevole sul mercato del lavoro, specie per le giovani generazioni di laureati.
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Algini, Maria Luisa. ""Urtati nel buio"." PSICOTERAPIA PSICOANALITICA, no. 2 (November 2020): 99–113. http://dx.doi.org/10.3280/psp2020-002006.

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Abstract:
Il lavoro sviluppa l'idea che quanto stiamo sperimentando nel tem-po del Covid e ci ha messi in crisi come persone e come analisti, ci co-stringa ad aprire nuovi sguardi sulla clinica e sulla teoria, e ad approfondire il senso della relazione analitica e degli strumenti che usiamo. Le dinamiche imposte dalla pandemia hanno fatto intuire che la qualità del lavoro psicoanalitico si amplia, si rafforza, prende nuovo senso, se siamo capaci di non rimuovere il sentimento di precarietà sperimentato, facendo nostra l'idea che le svolte creative nella storia della psicoanali-si sono nate proprio da tempi drammatici.
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Burlini, Annamaria, and Giuseppe Carlo Pollina. "Un intervento possibile nelle organizzazioni in tempi di insicurezza e solitudine." GRUPPI, no. 3 (October 2011): 107–28. http://dx.doi.org/10.3280/gru2010-003011.

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Abstract:
Gli autori ripropongono l'attualitŕ degli interventi di formazione condotti con il metodo dei Gruppi Operativi (Pichon Rivičre) nel mondo contemporaneo, dominato dalla globalizzazione e da una visione miope di investitori e manager, che hanno profondamente modificato l'organizzazione del lavoro, la suddivisione dei ruoli e delle responsabilitŕ e la funzione delle istituzioni. Aziende, enti, imprese ecc., infatti, non hanno piů una funzione protettiva dall'ansia; al contrario, producono ansia esse stesse non rispondendo piů ai bisogni soggettivi di riconoscimento, individuazione, unicitŕ.
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Battistelli, Stefania, and Piera Campanella. "Comando e controllo nel lavoro agile: prime riflessioni." PRISMA Economia - Società - Lavoro, no. 2 (February 2022): 52–67. http://dx.doi.org/10.3280/pri2020-002004.

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Abstract:
La normativa italiana in materia di lavoro agile (L. n. 81 del 2017) delinea le ca-ratteristiche di una nuova modalità di lavoro flessibile, senza vincoli specifici di orario e luogo di lavoro. L'istituto, che nasce con finalità di incrementare la com-petitività e agevolare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, solleva questioni nuove, concernenti tanto l'organizzazione e la produttività del lavoro, quanto il benessere dei lavoratori, aprendo nuovi spazi di riflessione e di studio a riguardo. Alla luce di queste prime considerazioni, il contributo in oggetto si concentra sull'impatto del lavoro agile, e più in generale del lavoro a distanza, nei confronti dei poteri tipici del datore di lavoro rispetto alle relazioni industriali-tipo. Con l'introduzione di nuove tecnologie e di nuovi modelli di organizzazione del lavoro, il potere di controllo del datore di lavoro tende a rafforzarsi, esponendo i lavoratori a nuove forme di sorveglianza costante. In questo (nuovo) contesto, ci si chiede, in particolare, in che modo il potere di controllo o vigilanza si atteggi nel lavoro a distanza, quale funzione sia deputato ad assolvere e se e in che misura risulti com-patibile con la disciplina avente ad oggetto la vigilanza sull'esatto adempimento degli obblighi contrattuali da parte dei dipendenti di cui all'art. 4 St. lav. Analoga-mente, ci si chiede quali siano gli effetti della flessibilità dell'orario di lavoro sul potere, sui doveri e sulle responsabilità del datore, chiamato a garantire la discon-nessione del lavoratore dagli strumenti tecnologici di lavoro attraverso l'adozione di apposite misure tecniche e organizzative (art. 19, co. 1, L. 81/2017). D'altro can-to, lo scopo del diritto alla disconnessione non è solo quello di tutelare la salute del lavoratore e garantire il rispetto della sua vita personale, ma anche quello di evita-re il rischio di abuso di potere del datore di lavoro, comunemente definito "time porosity". Tuttavia, un modo adeguato per garantire efficacemente il diritto del lavoratore alla disconnessione non è ancora stato individuato e la questione meri-ta di essere approfondita. Tenuto conto di ciò, sarebbe opportuno ripensare al ruo-lo, da una parte, della contrattazione collettiva e delle parti sociali e, dall'altra, della legge nell'ottica di innalzare la qualità del lavoro a distanza.
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Addabbo, Tindara, Chiara Ghislieri, Rosy Musumeci, and Ilenia Picardi. "Lavoro da remoto e benessere: un'analisi della conciliazione tra lavoro accademico e cura familiare durante la pandemia Covid-19." WELFARE E ERGONOMIA, no. 1 (August 2022): 41–61. http://dx.doi.org/10.3280/we2022-001005.

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Abstract:
Report informali e contributi di ricerca hanno riferito il quadro complesso di pratiche lavorative determinato dalla repentina adozione del lavoro da remoto come strumento di contrasto alla diffusione del Covid-19. Il presente contributo mette a fuoco il tema della conciliazione tra domini di vita, elemento ampiamente associato al benessere, nella popolazione specifica del personale accademico docente-ricercatore. Attraverso uno studio realizzato nei primi mesi del 2021, 2365 docenti-ricercatori/trici da circa venti Atenei italiani hanno partecipato a una survey online promossa dalla Conferenza Nazionale degli Organismi di Pari-tà delle Università Italiane in collaborazione con il gruppo di ricerca nazionale Saph2@work. La ricerca evidenzia un aumento del conflitto fra tempi di vita e di lavoro percepito particolarmente dalle donne, che rischia di amplificare le dise-guaglianze di genere che ancora persistono nell'accademia. I risultati dell'indagine suggeriscono una discussione critica di modelli di lavoro accade-mico volta a tematizzare adeguatamente le recenti trasformazioni. Le evidenze empiriche fornite dallo studio possono contribuire all'elaborazione di azioni e misure che gli organi decisionali della governance accademica sono chiamati ad adottare in tema di politiche di equità e inclusione attraverso l'attuazione di Gender Equality Plan.
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Franchi, Maura, and Augusto Schianchi. "Smart working: il lavoro senza tempo e senza luogo." QUADERNI DI ECONOMIA DEL LAVORO, no. 111 (February 2021): 203–24. http://dx.doi.org/10.3280/qua2020-111009.

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Abstract:
Lo Smart Working è un effetto collaterale del lockdown, seguito alla crisi pan-demica in atto. Ma non rappresenta semplicemente una transitoria esperienza di lavoro da casa. In questo paper cerchiamo di mettere in luce come e perché lo Smart Working solleciti un radicale cambiamento nel modo in cui la nostra società lavorerà nel futuro. Cambierà il modo in cui lavoriamo e il modo in cui viviamo nella nostra casa e nella nostra famiglia. I sindacati dovranno ridefinire il loro ruolo, dal momento che ci stiamo dirigen-do verso una società di individui piuttosto che su una società fondata su classi so-ciali. Il Covid cambierà praticamente ogni cosa, anche perché interagirà con l'uso estensivo dell'Intelligenza artificiale. Tempi difficili si profilano all'orizzonte.
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Vaghi, M. A. "Principi ed interpretazione delle immagini RM." Rivista di Neuroradiologia 1, no. 1_suppl (April 1988): 5–12. http://dx.doi.org/10.1177/19714009880010s102.

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Abstract:
Questa breve introduzione agli argomenti di RM che verranno trattati in seguito da altri AA, ha come scopo di fornire un modesto aiuto a chi, non specialista, desideri avere un'idea dei fenomeni che stanno alla base delle immagini di RM. Ogni fenomeno che richiede nozioni di fisica particolari è stato evitato se non indispensabile per la comprensione delle immagini. Questo lavoro espone in forma semplificata fenomeni che stanno alla base della formazione del segnale, il significato dei tempi di rilassamento T1 e T2 e i loro rapporti con le sequenze impiegate e le immagini corrispondenti.
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Cattorini, Paolo, and Roberto Mordacci. "Strategie per la ricerca clinica su AIDS e infezione da HIV." Medicina e Morale 40, no. 5 (December 31, 1991): 819–39. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1991.1123.

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Abstract:
La ricerca clinica di nuove terapie per l'AIDS ha sollevato particolari problemi di natura etica, soprattutto negli Stati Uniti: l'esigenza di rendere disponibili in tempi rapidi terapie in grado almeno di estendere le prospettive di vita del paziente ha messo in discussione i criteri scientifici ed etici della vigente regolamentazione della sperimentazione dei farmaci. Un gruppo interdisciplinare di lavoro ha quindi cercato di indicare in una serie di raccomandazioni le basi per un nuovo consenso in questa complessa materia, pervenendo ad un documento di cui si pubblica la traduzione, qui introdotta e commentata per il lettore italiano.
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Gold, Eva, and Stephen Zahm. "Psicologia buddista e psicoterapia della Gestalt integrate per tempi difficili." QUADERNI DI GESTALT, no. 1 (June 2021): 83–90. http://dx.doi.org/10.3280/gest2021-001009.

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Abstract:
Questo articolo nasce dal contributo presentato al webinar internazionale "Dialoghi sulla psicoterapia al tempo del Coronavirus", organizzato dall'Istituto di Gestalt HCC Italy. L'intervento descrive l'approccio sviluppato dagli autori relativamente alla "Psicologia buddista e psicoterapia della Gestalt integrate" (BPGT), proponendo una breve panoramica della BPGT e poi la focalizzazione su un aspetto specifico di questo modello. Nell'attraver¬sare questa pandemia globale, gli psicoterapeuti hanno bisogno di nuove risorse e prospettive per sostenersi nel loro lavoro e per affrontare le sfide che i pazienti stanno portando nell'incontro terapeutico. In un periodo come questo di crisi senza precedenti, l'umanità si trova quotidia-namente confrontata con le sfide universali affrontate direttamente dalla Psicologia buddista e l'approccio BPGT si dimostra di particolare rilevanza. Queste sfide includono il comprendere da parte della Psicologia buddista la realtà dell'impermanenza, come ci si relaziona alla soffe-renza e i modi per identificarsi e lavorare con questa stessa sofferenza.
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Mennella, Stefano. "Attraversamento dei confini e percorsi di inclusione: il piccolo gruppo psicoterapico come osservatorio di confronti culturali e fenomeni di integrazione." GRUPPI, no. 1 (October 2020): 56–70. http://dx.doi.org/10.3280/gruoa1-2020oa10482.

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Abstract:
Chi vive, sia dalla parte di chi si sposta che da quella di chi accoglie, esperienze di integrazione all'interno di fenomeni migratori, sperimenta le difficolt&agrave; di un lungo, a volte impossibile, sforzo per mediare, con una congiunta assunzione di responsabilit&agrave;, tra esaltanti emozioni umane e amari compromessi, tra accessi a opportunit&agrave; e risorse e crisi psicologiche, affettive e culturali. Nella parte introduttiva sono descritte ipotesi relative al ruolo dello straniero rispetto alla terra che lo ospita e alle fantasie che stimola il suo arrivo. L'autore &egrave; interessato, in questo scritto, a focalizzare l'attenzione sui fenomeni relativi all'attraversamento dei confini del gruppo da parte di nuovi arrivati e alle dinamiche, nell'ordine, di ospitalit&agrave;, di acquisizione edi apparentamento; l'autore propone che all'interno del piccolo gruppo psicoterapico sia possibile osservare dinamiche collegate ai fenomeni di ingresso relative non solo alla condizione del nuovo come ultimo nato di una fratria ma, da un altro punto di vista, come straniero portatore di una cultura diversa. Attraverso il contributo di vignette cliniche viene evidenziato l'aspetto relativo al lavoro di ridefinizione dei confini del gruppo che si attiva a ogni nuovo ingresso, ma anche al lavoro, attraverso il confronto con il nuovo arrivato, di ridefinizione e riplasmatura dell'identit&agrave; e degli elementi della cultura del gruppo. Infine, cos&igrave; come nei fenomeni migratori chi migra acquisisce, dal punto di vista relazionale, una posizione rispetto a chi rimane nella terra di origine, anche nel piccolo gruppo il nuovo arrivato attiva fantasie relative ai fratelli che hanno lasciato il gruppo.
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Arcidiacono, Davide. "@@@Lavoratori Cercasi: un'analisi della domanda di lavoro on line ai tempi dell'e-recruitment." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 149 (February 2018): 134–55. http://dx.doi.org/10.3280/sl2018-149009.

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Frigotto, Maria Laura, Simone Gabbriellini, Luca Solari, and Alice Tomaselli. "Lo Smart Working nel panorama italiano: un'analisi della letteratura." STUDI ORGANIZZATIVI, no. 2 (December 2021): 9–37. http://dx.doi.org/10.3280/so2021-002001.

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Abstract:
Nello scenario della Quarta Rivoluzione industriale la modalità di organizza-zione ed esecuzione del lavoro acquisisce sempre più rilevanza. Anche in Italia, sia nelle aziende private sia nella Pubblica Amministrazione, si sta diffondendo una forma di organizzazione ed esecuzione del lavoro che prevede maggiore autono-mia nella scelta di tempi, luoghi e modalità: lo Smart Working (SW), regolato, a livello nazionale, da una legge ad hoc (l. 81/2017) nei termini di lavoro agile. Proponiamo qui una rassegna della letteratura sul tema, limitata alla produzione degli studiosi dell'accademia italiana. In generale allo SW viene riconosciuta la capacità di coniugare gli obiettivi dei lavoratori con quelli delle imprese, contri-buendo quindi alla loro competitività e sostenendo le istanze dei nuovi modelli or-ganizzativi emergenti. Lo SW implica anche più formazione e acquisizione di nuo-ve competenze per i lavoratori, così come per gli specialisti HR e i manager chia-mati ad abbandonare la cultura della presenza e del controllo in nome di fiducia e condivisione. Infine, il dibattito è decisamente esteso in ambito giuridico: dalla comparazione tra SW e telelavoro, alla metamorfosi dei poteri datoriali, ai concetti di subordinazione e autonomia, al ruolo della contrattazione collettiva, al diritto alla disconnessione e all'applicazione dello SW nel particolare contesto della pub-blica amministrazione.
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Alderdice, Lord John. "Aspetti gruppali nella comprensione del fondamentalismo, delle posizioni radicali e del terrorismo." GRUPPI, no. 2 (October 2010): 21–34. http://dx.doi.org/10.3280/gru2009-002005.

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Abstract:
L'autore riprende la riflessione su temi a lui cari, giŕ trattati anche dalle pagine di Gruppi, risultato del suo lungo e appassionato lavoro di mediatore nei dialoghi di pace condotti, sul piano politico, in territori fortemente conflittuali. Lord Alderdice ci spiega l'origine dello sviluppo di posizioni radicali e del modo in cui fondamentalismi di segno opposto si contrappongono in ambiti diversi. Queste analisi sono alla base della possibilitŕ di trovare vie d'uscita per il superamento dei conflitti che insanguinano molte aree del nostro pianeta. Ci aiutano anche a dare un senso profondo ai dibattiti che hanno "infiammato" la scena politica e l'opinione pubblica italiana negli ultimi tempi.
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Biasin, Chiara, and Veronica Marin. "Pandemic within workplaces. Address the recovery post Covid-19 by training." Form@re - Open Journal per la formazione in rete 21, no. 3 (December 31, 2021): 312–27. http://dx.doi.org/10.36253/form-10282.

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Abstract:
This paper concerns the effects of the pandemic in the Italian working context. The Covid-19 crisis has forced transformations in working methods, has involved changes of working spaces and times, has generated new social and professional needs and different training demands. The aim is to understand how Covid-19 has changed the way people work and stay at work, exploring the effects of the pandemic in new skills and training needs of adults at work. Through a quantitative approach, an organization in the North-East of Italy is studied as a case study in order to offer theoretical perspectives and practical advice useful to broaden the discussion on the topic. Pandemia e mondo del lavoro: sostenere la ripresa attraverso la formazione. Questo contributo riguarda gli effetti della pandemia nel contesto lavorativo italiano. Il Covid-19 ha imposto trasformazioni nelle modalità lavorative, ha implicato ristrutturazioni degli spazi e dei tempi di lavoro, ha generato nuovi bisogni sociali e professionali e nuove domande formative. L’obiettivo di questo articolo è quello di comprendere come e in che modo il Covid-19 abbia cambiato il modo di fare e di stare al lavoro, facendo emergere nuove competenze e differenti bisogni formativi presso gli adulti al lavoro. Attraverso un approccio di tipo quantitativo, verrà studiato come caso di ricerca una azienda del Nord Est, al fine di offrire prospettive teoriche e indicazioni pratiche utili per una più ampia discussione sul tema.
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Maugeri, Adelina. "Movimenti del setting e delle emozioni nella relazione analitica ai tempi della pandemia." PSICOTERAPIA PSICOANALITICA, no. 2 (November 2020): 57–74. http://dx.doi.org/10.3280/psp2020-002004.

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Abstract:
In questo lavoro l'autrice offre una riflessione sulla esperienza traumatica vissuta durante l'emergenza per la pandemia Covid-19, esaminandola attraverso richiami teorici riguardanti i fenomeni della relazione corpo-mente, del funzionamento dei gruppi e attraverso l'esperienza della comunità psicoanalitica. Fa riferimento alla esperien-za di un gruppo di studio di analisti e a due flash clinici, in una dimen-sione in cui il distanziamento sociale, che si è imposto alla modalità di relazione in presenza di altri, ha richiesto l'appoggio a strumenti mul-timediali, andando a modificare l'assetto dei setting. Una dimensione in cui le senso-percezioni ridefiniscono la percezione di sé e di sé nella relazione con l'altro. Un trauma collettivo che propone piani di simme-tria nella relazione analista-paziente in quanto entrambi vittime della stessa minaccia alla vita.
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De Vita, Luisa. "La conciliazione dei tempi di vita e di lavoro per i nuovi professionisti: alcune evidenze empiriche." SOCIOLOGIA E RICERCA SOCIALE, no. 120 (January 2020): 161–81. http://dx.doi.org/10.3280/sr2019-120007.

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Di Nubila, Renato Domenico. "Il nuovo apprendistato: a lezione dalla crisi per un patto di reciprocitŕ sociale tra giovani e imprese. il valore dell'apprendere in situazione di lavoro. indicazioni, proposte e strumenti per l'intesa tra apprendista e tutor." QUADERNI DI ECONOMIA DEL LAVORO, no. 99 (May 2013): 27–48. http://dx.doi.org/10.3280/qua2013-099003.

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Abstract:
La crisi presenta il suo doppio volto: di devastazione sociale ed economica, ma anche di nuove potenzialitŕ "emancipative". Da un'economia della competizione sfrenata si avverte il bisogno di un nuovo modello di sviluppo verso un'economia della collaborazione. L'apprendistato si pone in questa logica collaborativa, quasi un'"audace impresa" per un patto di reciprocitŕ sociale tra azienda e apprendista. Il tutto sulla scia dei nuovi passaggi imposti dalla societŕ della globalizzazione: dall'io-globale al cittadino- globale alle prese con momenti di delirio di onnipotenza e momenti di incertezza, debolezza e di solitudine; da una Gesellschaft globale, non piů rassicurante, superficialmente unificante, per volgersi alla ricerca di un "ritorno alla comunitŕ", come ad una Gemeinschaft, globalmente piů umana, garante di un reciproco riconoscimento. Č cosě anche nel passaggio dal Training al Learning, per "costruire insieme" un'esperienza di condivisione. Il valore dell'apprendimento "in situazione" propone forme nuove, tempi nuovi, modalitŕ diverse dall'aula tradizionale, stimolando esperienza, riflessivitŕ, situazionalitŕ e soggettivitŕ attiva. L'esperienza si arricchisce, in questo modo, di pratica riflessiva (Erfahrung) e la riflessione si esprime in modi diversi: in action (riflettendo sul momento), on action (dopo l'evento), for action (per un obiettivo o motivo particolare), with action (con consapevolezza per le future azioni). In questo modo si apprende con il lavoro e attraverso il lavoro, potendo passare dal lavoro studiato al lavoro praticato. Il tutto come frutto di un'intesa, di un'intelligente alleanza tra impresa e apprendista, sotto la guida del tutor nel suo ruolo di facilitatore, di allestitore, di coach, di valutatore, nell'uso saggio di alcuni strumenti e di coerenti comportamenti di promozione e di crescita per i due alleati: l'apprendista e l'impresa.
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Cammaroto, G., F. Montevecchi, G. D’Agostino, E. Zeccardo, C. Bellini, G. Meccariello, and C. Vicini. "Palatal surgery in a transoral robotic setting (TORS): preliminary results of a retrospective comparison between uvulopalatopharyngoplasty (UPPP), expansion sphincter pharyngoplasty (ESP) and barbed repositioning pharyngoplasty (BRP)." Acta Otorhinolaryngologica Italica 37, no. 05 (October 2017): 406–9. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-1321.

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Abstract:
Negli ultimi anni si è diffusa l’opinione che la chirurgia multilivello nel trattamento della sindrome delle apnee ostruttive garantisca risultati pià soddisfacenti. L’obiettivo del nostro lavoro è quello di confrontare tre tecniche palatali associate alla TORS: l’uvulopalatofaringoplastica (UPPP), l’expansion sphincter pharyngoplasy (ESP) e la barbed repositioning pharingoplasty (BRP). Trenta pazienti, trattati con TORS, tonsillectomia e settoturbinoplastica e chirurgia palatale sono stati retrospettivamente studiati. I seguenti valori pre e post-operatori sono stati presi in considerazione: AHI, ESS, VAS per la valutazione del dolore, tempi operatori palatali, data di dimissione e complicanze (tipi ed incidenza). Sia la BRP che l’ESP hanno garantito dei valori postoperatorio di AHI inferiori rispetto all’UPPP con un maggior tasso di successo chirurgico. Dall’altra parte non è stato possibile dimostrare una superiorità della BRP sull’ESP. I tempi operatori più lunghi sono stati registrati nel gruppo ESP mentre i più brevi sono stati riscontrati nel gruppo BRP. Riassumendo, ESP e BRP sono risultate più efficaci dell’UPPP in un setting robotico multilivello. Inoltre, essendo una tecnica rapida, di facile apprendimento e dal basso tasso di complicanze, la BRP si presenta come una valida opzione chirurgica nel trattamento dell’OSAS.
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Pozzi, Raffaella. "Uomo e donna: polaritÀ metafisiche in Edith Stein." SOCIETÀ DEGLI INDIVIDUI (LA), no. 42 (January 2012): 115–31. http://dx.doi.org/10.3280/las2011-042009.

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Abstract:
A partire dal corpus degli Scritti sulla donna (1928-1932), l'articolo intende mostrare come nel pensiero di Edith Stein vi sia il ricorrere di alcuni nuclei tematici soggetti a un sempre maggiore lavoro di scavo e di approfondimento, nella consapevolezza - maturata alla scuola di Husserl -della inesauribilitÀ della realtÀ. In particolare, dopo aver ricordato la funzione ontologica della filosofia nell'indagine sull'essere umano, che consente di parlare di specie e di individualitÀ, vengono qui toccate le questioni del rapporto fra specie e tipo, della mutabilitÀ o meno della specie, della peculiaritÀ dell'anima femminile, e viene evidenziato come esse o siano il risultato di ricerche condotte in precedenza o contengano in nuce elementi di una riflessione portata avanti dalla filosofa tedesca in tempi e opere successivi.
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Zullo, Francesco, and Luca Blasioli. "Analisi dell'interferenza antropica nei Parchi Nazionali italiani." TERRITORIO, no. 91 (June 2020): 164–73. http://dx.doi.org/10.3280/tr2019-091016.

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Abstract:
La questione delle aree protette rappresenta un tema attuale nel dibattito nazionale ed internazionale, sempre più attento alla conciliazione delle esigenze antropiche di sviluppo con la salvaguardia dei valori ambientali. Tali considerazioni sono più significative all'interno dei confini italiani, la cui peculiare conformazione geomorfologica e paesaggistica ha determinato in tempi storici lo sviluppo di gran parte degli insediamenti in contesti ad elevata naturalità. Il presente lavoro analizza le dinamiche demografiche, socio-economiche ed urbane che hanno interessato le aree protette a partire dal 1991, delineando possibili strategie di intervento e politiche di gestione volte a mitigare gli effetti delle trasformazioni antropiche e al miglioramento delle condizioni ambientali compatibilmente con i margini di recupero e conservazione emersi dalla classificazione tipologica.
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Colombo, Sabrina, and Silvia Gilardi. "Modelli decisionali nella selezione del personale. I criteri di scelta dei giovani in ingresso nel mercato del lavoro." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 126 (May 2012): 115–31. http://dx.doi.org/10.3280/sl2012-126008.

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Abstract:
L'articolo prende in considerazione i criteri di selezione utilizzati per l'ingresso nel mercato del lavoro dei giovani neo-laureati. Attraverso un esperimento di simulazione del processo di selezione si č osservato quali aspetti determinano la scelta dei candidati in base alle loro caratteristiche ascritte e acquisite.
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Chiesi, Antonio M., and Claudia Girotti. "Le retribuzioni dei laureati e le strategie di offerta sul mercato del lavoro in tempi di crisi." Quaderni di Sociologia, no. 72 (December 31, 2016): 95–114. http://dx.doi.org/10.4000/qds.1576.

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Renda, Eleonora, and Anna Salerni. "L'apprendistato di alta formazione e ricerca: luci e ombre." QUADERNI DI ECONOMIA DEL LAVORO, no. 99 (May 2013): 49–72. http://dx.doi.org/10.3280/qua2013-099004.

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Abstract:
Il presente contributo si propone di riflettere sulle potenzialitŕ e le criticitŕ dell'Apprendistato, in particolare sull'Apprendistato di alta formazione e ricerca per i giovani universitari, con l'obiettivo di valorizzare gli aspetti educativi che hanno caratterizzato tale istituto fin dalle sue origini. Negli ultimi anni abbiamo assistito a numerosi interventi normativi sul tema dell'Apprendistato volti a promuovere questa tipologia contrattuale come principale canale di ingresso per i giovani nel mondo del lavoro. Tuttavia l'Apprendistato, specie quello di Alta formazione e ricerca, appare scarsamente utilizzato dal sistema produttivo nazionale che preferisce invece orientarsi su altre forme di collaborazione disponibili. Dopo una sintesi sui principali interventi normativi che hanno caratterizzato il contratto di Apprendistato fino alla L.92/2012, il lavoro intende dar conto del suo effettivo utilizzo come canale di accesso al lavoro attraverso dati Isfol e dati provenienti dalle Comunicazioni Obbligatorie, con particolare riferimento al caso dei laureati Sapienza. Infine si propone una riflessione sulle potenzialitŕ educative insite nel contratto di Apprendistato che, se correttamente utilizzato dalle Universitŕ e dalle imprese, potrebbe effettivamente rappresentare per gli apprendisti un'opportunitŕ di formazione attraverso la pratica e per il sistema produttivo un'occasione di crescita e innovazione attraverso l'investimento sulle capacitŕ acquisite dai giovani nei percorsi universitari
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Fornasin, Alessio, and Segio Zilli. "Agricoltura, popolazione rurale, ambiente. Uno studio sul Catasto agrario del 1929." ITALIA CONTEMPORANEA, no. 297 (January 2022): 76–94. http://dx.doi.org/10.3280/ic2021-297004.

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Abstract:
Le trasformazioni del paesaggio agrario sono il risultato di elementi molto vari. Alcuni di questi riguardano le modifiche strutturali del territorio, che ne cambiano l'aspetto in termini di lungo periodo. Vi sono fattori, invece, che agiscono in tempi molto più brevi, come l'alternarsi delle stagioni. Il presente studio rappresenta un primo tentativo di introdurre il tema dell'ambiente e del paesaggio attraverso una lettura del territorio che viene vista in relazione al periodo vegetativo del frumento e del mais. Le informazioni, raccolte a livello di zona agraria e provincia, sono tratte dal Catasto agrario del 1929. Nel lavoro si propongono alcune osservazioni riguardo alle principali coltivazioni cerealicole dell'agricoltura italiana, in relazione alla superficie a essi dedicata, alla popolazione rurale e al calendario dei lavori agricoli.
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HILL, DAVID K. "PENDULUMS AND PLANES: WHAT GALILEO DIDN'T PUBLISH." Nuncius 9, no. 2 (1994): 499–515. http://dx.doi.org/10.1163/182539184x00928.

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Abstract:
Abstract<title> RIASSUNTO </title>Poche ma significative note di lavoro di Galileo trattano di esperimenti. Questo articolo esamina un manoscritto (folio 189v). Si sostiene che esso è il resoconto di un esperimento preciso nel quale Galileo determina empiricamente i tempi di caduta per archi e corde (pendoli e piani) e quindi sviluppa un metodo per determinare il tempo di caduta per una data altezza, dato il quarto di periodo di un pendolo. L'analisi dimostra anche che Galileo fu consapevole del non isocronismo del pendolo (nonostante nelle sue pubblicazioni abbia affermato il contrario). Fu anche consapevole dell'inerzia di rotazione e misurò abbastanza precisamente i suoi effetti. Qui si discute in modo circostanziato tale tesi e si prendono in considerazione le ragioni che indussero Galileo a non pubblicare questi risultati.
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Sgreccia, Elio, Cesare Catananti, and Maddalena Pennacchini. "Alcune considerazioni etiche sul Liber Augustalis di Federico II di Svevia." Medicina e Morale 50, no. 3 (June 30, 2001): 443–60. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2001.722.

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Abstract:
Il Liber Augustalis di Federico II di Svevia è una raccolta di leggi poco conosciuta da chi non sia uno studioso o un cultore di storia del diritto. Questa legislazione, altrimenti nota come “Costituzioni di Melfi”, contiene alcune norme di deontologia professionale e di polizia sanitaria che mostrano la lungimiranza dell’Imperatore Svevo. In questo lavoro gli Autori hanno ritenuto opportuno rivisitare esclusivamente le c.d. “leggi sanitarie” di Federico II, ossia undici titoli contenuti tutti nel III libro delle Costituzioni, dedicati alle questioni sanitarie. Una rilettura di queste norme si è rivelata utile in primo luogo perché esse regolamentano alcune problematiche che ancor oggi fanno discutere il legislatore e, in seconda istanza, perché hanno precorso i tempi nelle modalità in cui hanno affrontato certi contenuti, tant’è vero che le soluzioni indicate mantengono a tutt’oggi una validità nei principi sia dal punto di vista della regolamentazione deontologico-sanitaria sia dal punto di vista etico.
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Bettin, Giulia. "Il valore economico dell'immigrazione." PRISMA Economia - Società - Lavoro, no. 2 (October 2020): 12–30. http://dx.doi.org/10.3280/pri2019-002002.

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Abstract:
L'articolo analizza il contributo economico dell'immigrazione in Italia. La prima parte della trattazione muove dalla percezione generale dell'incidenza del feno-meno e delle sue conseguenze socio-economiche per la società italiana ed europea. Secondo i dati Eurobarometro, per entrambi gli aspetti prevale una percezione di-storta, soprattutto in Italia, con un diffuso atteggiamento negativo nei confronti dell'immigrazione, che avrebbe impatti negativi su criminalità, mercato del lavoro e welfare. L'evidenza fornita dalla letteratura economica tuttavia offre un quadro diverso. Per quanto riguarda la relazione con la criminalità, non si osserva alcun nesso di-retto di causalità dell'intensificarsi dei flussi in ingresso sull'aumento dei tassi di criminalità, né in Italia né a livello internazionale. Nel mercato del lavoro, le con-seguenze per i lavoratori nativi derivanti dall'afflusso di forza lavoro straniera sono per lo più positive, principalmente connesse con i fenomeni di crescente seg-mentazione dell'occupazione. Lavoratori nativi e stranieri tendono infatti a specializzarsi in settori diversi e, all'interno dello stesso settore, in occupazioni diverse, con gli immigrati concentrati nelle mansioni a più bassa qualifica. In termini di im-patto sulle finanze pubbliche, le stime esistenti mostrano come il contributo netto dell'immigrazione sia positivo, nonostante l'aumento dei costi dell'accoglienza dei richiedenti asilo in seguito all'emergenza registrata tra il 2014 e il 2016.
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de Crescenzo, Armando. "Il Meccanismo Europeo di Stabilità ‘alla prova' del futuro dell'Unione europea. Parlamenti (ancora) assenti nelle condizionalità macroeconomiche?" CITTADINANZA EUROPEA (LA), no. 1 (August 2020): 133–61. http://dx.doi.org/10.3280/ceu2020-001005.

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Abstract:
Il lavoro inquadra la genesi e la governance del Meccanismo Europeo di Stabilità (MES), anche in relazione all'ordinamento costituzionale, più di recente oggetto di un acceso dibattito pubblico sia con riguardo alle sue modifiche, quanto al suo impiego per risolvere la crisi sanitaria che ha investito la zona euro a dieci anni di distanza dalla crisi economica iniziata nel 2008. Nell'ambito delle numerose problematiche giuridiche che pone il MES, ci si concentra sul funzionamento delle condizionalità previste dal Trattato, l'impatto sull'indirizzo politico nazionale e il deficit di democraticità che si registra in questi meccanismi intergovernativi. Bisognerebbe chiedersi se sia realmente questa l'idea di Unione Europea auspicata dai padri fondatori e se siano maturi i tempi per operare una vera (e significativa) svolta, indispensabile per la sopravvivenza stessa del progetto europeo.
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Perrotta, Domenico. "Modello medico o controllo sui tempi di lavoro? Le ostetriche raccontano la medicalizzazione del parto." SALUTE E SOCIETÀ, no. 2 (June 2010): 117–37. http://dx.doi.org/10.3280/ses2010-002009.

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Tripi, Stefano. "Lo smart working nella Pubblica Amministrazione ai tempi del Coronavirus: alcune potenziali implicazioni manageriali e di salute mentale." RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA, no. 2 (September 2021): 75–97. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2021-002007.

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Abstract:
Il contributo si propone di analizzare alcune delle prime implicazioni che ci si attende dall'accelerazione dell'applicazione dello smart working (lavoro agile) nelle Pubbliche Amministrazioni italiane, come conseguenza dell'emergenza epidemiologica Coronavirus (Covid-19), con particolare riferimento all'ambito manageriale ed alla salute mentale. Nella piena consapevolezza di descrivere una situazione in continua evoluzione, si integreranno, con un approccio deduttivo, alcune tra le principali indicazioni che emergono dalla letteratura e da alcune ricerche. Dopo aver descritto l'evoluzione delle modalità di attivazione dello smart working nella Pubblica Amministrazione, in modalità ordinaria e nei vari momenti di emergenza, si descriveranno le principali implicazioni dal punto di vista manageriale ed in materia di salute mentale, concludendo con alcune riflessioni in merito a possibili spunti di ricerca e di policy.
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Alě, Alessandro. "La produzione del progetto." TERRITORIO, no. 57 (June 2011): 102–11. http://dx.doi.org/10.3280/tr2011-057014.

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Abstract:
L'articolo descrive la costruzione del nuovo Piano urbanistico di Cernusco sul Naviglio seguendo la traccia delle principali scelte effettuate nel corso dello sviluppo tecnico del lavoro. I tempi, i luoghi e le circostanze, gli obiettivi, le condizioni legislative, i limiti e le possibilitŕ operative hanno influito sulla forma del progetto e dei documenti facendo emergere i temi progressivamente e rendendo necessario aggiornare e adattare il disegno e la struttura normativa ed argomentativa del piano come un grande palinsesto. Il racconto segue la maturazione del progetto, la forma e contenuti dei documenti, i principali esiti attesi evidenziandone le molte dimensioni tecniche.
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Buchholz, Sandra, and Karin Kurz. "Crescenti difficoltŕ a diventare un insider in Germania: ingresso e stabilizzazione dei giovani nel mercato del lavoro fra il 1984 e il 2002." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 124 (December 2011): 36–57. http://dx.doi.org/10.3280/sl2011-124003.

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Abstract:
Questo articolo si interroga se l'instabilitŕ del lavoro sia in crescita tra i giovani in Germania e se, sempre fra i giovani, alcuni siano più a rischio di altri. L'analisi è basata sui dati elaborati dal German Socio-Economic Panel (Gsoep) e si riferiscono al periodo 1984-2002. Essi includono giovani della parte orientale e occidentale della Germania, nonché migranti appartenenti a tre differenti coorti nazionali. I risultati mostrano che i giovani tedeschi corrono maggiori difficoltŕ rispetto ad altri gruppi della popolazione nella fase di entrata nel mercato del lavoro e più precisamente sia nella fase di transizione dal sistema educativo a quello occupazionale, sia nella prima parte della loro carriera. Ciň provoca un incremento delle diseguaglianze tra i giovani in Germania.
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Genova, Angela. "La telemedicina per l'assistenza domiciliare: le professioni sanitarie nella nuova spazializzazione della malattia." WELFARE E ERGONOMIA, no. 1 (August 2022): 141–56. http://dx.doi.org/10.3280/we2022-001011.

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Abstract:
La pandemia ha contribuito ad accelerare in Italia l'uso della "telemedicina". Focalizzandosi sull'analisi delle Linee Guida per la Telemedicina nell'assistenza domiciliare (2022), questo lavoro mette in luce come il modello proposto di cura sancisce l'ambiente di azione del medico lontano dal paziente non solo nello spa-zio, ma anche a volte nel tempo; mentre mantiene a fianco del paziente la semi-professione degli infermieri e delinea spazi potenzialmente di grande innovazio-ne anche per la figura dell'Operatore Socio Sanitario (OSS), anche se ufficial-mente non è mai menzionata. La telemedicina, con le sue innovazioni nei luoghi e nei tempi delle pratiche di cura, delinea una nuova spazializzazione della malat-tia con delle caratteristiche specifiche e delle implicazioni sostanziali per le pro-fessioni sanitarie sia per quanto attiene le loro singole identità che le relazioni tra loro.
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Estrada, Bernardo. "La fiducia nella Provvidenza. Commentario di san Bonaventura a Lc 12,13-34." Teologia w Polsce 9, no. 1 (March 27, 2020): 5–16. http://dx.doi.org/10.31743/twp.2015.9.1.01.

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Abstract:
Nel lavoro esegetico attorno a Lc 12 il Dottore Serafi co fa un’analisi dettagliata del contenuto e determina le due parti fondamentali di 12,1-34. La sua esegesi dei singoli passi è in concordanza con il senso del testo, e le sue osservazioni ermeneutiche, dal punto di vista teologico, filosofico e pratico, sono apprezzabili. Seguendo un metodo collaudato già dai tempi di Agostino, che poi si affermò nella scuola dei Vittorini, è frequente vedere nella sua interpretazione delle citazioni incrociate, in modo da rinforzare il ragionamento mediante testi biblici con un contenuto analogo. Quando si prende fra le mani un testo di un grande teologo come Bonaventura, non si può non ammirare la sua acutezza, il ragionamento logicamente svolto, le conclusioni e i consigli che ne ricava. Il contatto con la sua interpretazione è sempre illuminante.
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Treu, Tiziano. "Flessibilitŕ e tutele nella riforma del lavoro." GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no. 137 (February 2013): 1–51. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2013-137001.

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Abstract:
Il saggio contiene un'analisi generale della recente riforma del lavoro (l. n. 92/2012). In premessa si ricostruisce l'iter formativo del provvedimento anzitutto nel dibattito fra le parti sociali e il governo, di cui si sottolinea l'andamento contrastato, e poi in sede parlamentare, dove si č verificata una larga convergenza politica sul testo e sulle sue modifiche, che peraltro non ha impedito forti tensioni e diffuse critiche. Il saggio discute l'impostazione generale della legge ispirata al modello europeo della flexicurity, mettendola a confronto con le esperienze di altri paesi e tenendo conto delle particolaritŕ italiane. Sottolinea inoltre l'importanza della delega sulla partecipazione dei lavoratori nell'impresa, che č indicata fra i principi ispiratori del provvedimento. Il commento rileva la non completa corrispondenza dei principali blocchi della legge rispetto agli obiettivi dichiarati dal governo e ai modelli europei: la persistente debolezza degli ammortizzatori sociali, accentuata dalla storica inadeguatezza degli strumenti di politica attiva del lavoro; l'importanza della promozione dell'apprendistato come canale privilegiato di ingresso dei giovani al lavoro; le scelte contrastanti in tema di flessibilitŕ in entrata, consistenti da una parte in una parziale liberalizzazione del contratto a termine, dall'altra in interventi limitativi dei contratti a progetto, partite IVA, associazione in partecipazione, con il ricorso alla tecnica delle presunzioni e, per altro verso, con l'aumento dei costi contributivi (interventi non omogenei che riflettono la mancanza di una rivisitazione complessiva del lavoro autonomo); infine, la modifica dell'art. 18 dello St.lav. che realizza il superamento dell'anomalia italiana della reintegrazione come unica sanzione del licenziamento ingiustificato e riconduce la reintegrazione a ipotesi tassativamente indicate dalla legge, sostanzialmente marginali rispetto alla indennitŕ risarcitoria. Il saggio sottolinea, infine, l'importanza delle vicende applicative della legge, opportunamente soggette a monitoraggio, e il ruolo decisivo non solo della giurisprudenza, ma della contrattazione collettiva che č chiamata a modificare la normativa con interventi ai vari livelli nazionali e decentrati.
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Lecce, Amelia, Diana Carmela Di Gennaro, and Maurizio Sibilio. "Work and disability during the Covid-19 outbreak: from the current scenario to possible future perspectives." Form@re - Open Journal per la formazione in rete 21, no. 3 (December 31, 2021): 373–83. http://dx.doi.org/10.36253/form-10325.

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Abstract:
Ensuring work for people with disabilities today represents an important goal for democratic states and a continuous challenge for policy makers who should always aim to improve targeted placement services. Unfortunately, this goal, although regulated by specific laws, does not always find fertile ground in its applicability, sometimes increasing marginalization and discrimination. In this regard, the Covid-19 outbreak has brought out new forms of exclusion and new needs, increasing, in some cases, inequalities within workplaces. Therefore, starting from the scenario outlined by the pandemic, the paper aims to propose a reflection on the importance of work for people with disabilities, as a tool of self-empowerment that promotes inclusive processes, analyzing the legislative framework regarding access to work for vulnerable people and outlining possible future perspectives to promote inclusion within work places. Lavoro e disabilità ai tempi del Covid-19: dallo scenario attuale a possibili prospettive future. Garantire una occupazione lavorativa alle persone con disabilità rappresenta oggi una conquista per gli Stati democratici e una continua sfida per i policy makers che dovrebbero sempre puntare a migliorare i servizi di collocamento mirato. Purtroppo, tale conquista, sebbene normata da leggi ad hoc, non sempre trova terreno fertile nella sua applicabilità, alimentando, talvolta, i fenomeni di emarginazione e i meccanismi di discriminazione. A tal proposito, l’emergenza sanitaria da Covid-19 ha fatto emergere nuove forme di esclusione e nuovi bisogni incrementando, in alcuni casi, le disparità in ambiente lavorativo. Dunque, partendo dallo scenario delineato dalla situazione pandemica, il contributo intende proporre una riflessione circa l’importanza del lavoro per le persone con disabilità, in quanto strumento di self-empowerment che favorisce i processi inclusivi, analizzando il quadro normativo in materia di diritto e di accesso al lavoro per i soggetti più fragili e tratteggiando possibili prospettive future per promuovere percorsi lavorativi inclusivi.
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Budelli, Simone. "Giuseppe Toniolo: popolarismo, partiti e futuro della democrazia." Società e diritti 7, no. 14 (December 9, 2022): 6–21. http://dx.doi.org/10.54103/2531-6710/19309.

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Abstract:
Giuseppe Toniolo è un uomo del suo tempo. Economista, impegnato in politica, operante fra la fine dell’800 e i primi del ‘900, è stato elevato nel 2012 agli onori degli altari da Papa Benedetto XVI, che ne ha evidenziando l’attualità e la modernità. Per anni dimenticato perché non in linea con la cultura dominante, Domenico Sorrentino, con un’importante e complessa opera ricostruttiva dell’intero pensiero tonioliano, ne ha riproposto un’interessante lettura in chiave moderna. In questo lavoro si cerca di approfondire non tanto il Toniolo economista, quanto il politico, assertore di una società democratica fondata sul popolarismo. Questa costruzione sociale può essere una risposta al populismo che sembra caratterizzare la politica dei nostri tempi? La crisi della democrazia rappresentativa e dei partiti può trovare in Toniolo delle risposte ancora attuali?
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