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Journal articles on the topic 'Tecnologie sociali'

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Di Simone, Valentina. "Il Dibattito Attorno All’ectogenesi: Un’analisi Quantita-Tiva e Qualitativa Degli Auspici e Timori Della Comunità Scientifica." Revista de Direito Econômico e Socioambiental 5, no. 1 (January 1, 2014): 19. http://dx.doi.org/10.7213/rev.dir.econ.socioambienta.05.001.ao02.

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Abstract:
Comprendere i processi di convergenza delle tecnologie robotiche, informatiche, nanotecnologiche e genetiche (RING) e lo sviluppo delle resistenze a queste innovazioni (neo-feudalesimo) è essenziale per prevedere e discutere le traiettorie dei sistemi sociali che caratterizzeranno il mondo nel prossimo futuro. Questi processi e le tensioni sociali che generano possono essere pienamente compresi studiando lo sviluppo dei dibattiti che generano in ambito accademico. Spesso, infatti, questi dibattiti si sono originati molto tempo prima che le tecnologie fossero realmente disponibili, grazie alla lungimiranza di pensatori visionari, e ne anticipano le conseguenze sociali. Lungo questa linea, il presente lavoro analizza gli sviluppi del dibattito sull’ectogenesi iniziato negli anni venti grazie alle intuizioni di J.D.B. Haldane. Ripercorriamo le varie fasi del dibattito con l’obiettivo di evidenziare le sue linee comuni e le argomentazioni che sono, invece, specifiche di alcuni periodi storici. Inoltre, intendiamo analizzare come il dibattito, nato inizialmente da una speculazione “fantascientifica”, si sia evoluto parallelamente allo sviluppo tecnologico, ad esempio con i progressi delle tecnologie associate alla realizzazione di un utero artificiale.
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2

Magnolo, Stefano, and Alessandro Taurino. "Il Diritto, La Scienza e La Tecnologia." Revista Opinião Jurídica (Fortaleza) 16, no. 23 (July 1, 2018): 13. http://dx.doi.org/10.12662/2447-6641oj.v16i23.p13-27.2018.

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Abstract:
Le nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione giocano un ruolo rilevante per i sistemi sociali coinvolti. Per questo la descrizione teorica della società non può trascurare la dipendenza sempre maggiore della società moderna dalla tecnologia. Il nostro articolo si prefigge l’obiettivo di esaminare il progresso tecnologico dal punto di vista della evoluzione degli strumenti giuridici regolativi delle nuove tecnologie. Si tratta di un punto di vista sociologico-giuridico dove è in gioco la dinamica dell’evoluzione del diritto rispetto alla evoluzione della società. Diversamente da altri settori del diritto, esempio classico il diritto di famiglia, qui non c’è una tradizione consolidata alla quale riferirsi o da rigettare. Ciò significa che le soluzioni devono essere “inventate” alla luce di paradigmi nuovi che, pur facendo appello a figure giuridiche fondamentali, abbiano una capacità visionaria, siano cioè, come dice Luhmann, “gravidi di futuro”. Il nostro discorso partirà dunque da un inquadramento teorico generale delle dinamiche diritto-tecnologia-società per concludere avendo come riferimento il caso specifico della intelligenza artificiale.
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3

Serra, Angelo. "Riflessioni sulle “tecnologie di riproduzione assistita”." Medicina e Morale 48, no. 5 (October 31, 1999): 861–83. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1999.792.

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Abstract:
Oggi tutti sanno che è possibile attraverso le “tecniche di riproduzione assistita” preparare in laboratorio “un figlio” per darlo a chi lo desidera. Le riflessioni proposte su quanto oggi possono offrire scienza e medicina, dopo 21 anni dal primo decisivo evento, vorrebbero essere soltanto una introduzione all’esame di alcuni aspetti umani e sociali coinvolti in queste tecnologie che implicano “la creazione di figli e la costruzione di famiglie, un valore sociale fondamentale” (ISLAT). Saranno articolate su tre direttrici: 1) la risposta data dalla scienza alla domanda di produrre un figlio, e le correlative implicanze etiche della sperimentazione sull’embrione umano; 2) la risposta data dalla medicina alla domanda di poter avere un “figlio” e “sano” e le correlative implicanze deontologiche ed etiche: con quale successo, con quali conseguenze; e 3) la ripercussione di queste nuove tecnologie sulla “famiglia” e, conseguentemente, sulla società.
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Franchi, Maura. "Le tecnologie delle relazioni Una via individuale alla socialitÀ." SOCIETÀ DEGLI INDIVIDUI (LA), no. 44 (September 2012): 121–32. http://dx.doi.org/10.3280/las2012-044009.

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Abstract:
Soprattutto a seguito dell'esplosione del fenomeno dei social network, la socialitÀ č divenuta una sorta di nuovo paradigma che orienta i comportamenti individuali e la comunicazione pubblica. Dopo gli anni dell'enfasi sull'individuo, stiamo assistendo a un ritorno al passato? In realtÀ, il significato del termine č oggi assai lontano da quello affermatosi nel corso del Novecento, avendo perso ogni riferimento collettivo. I social network sono l'espressione emblematica delle nuove forme di socialitÀ: aggregazioni sociali non progettuali, ma quotidiane ed empatiche proiettate alla ricerca di nuovi punti di equilibrio tra relazioni e libertÀ individuale. Con quali implicazioni?
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Foscoli, Vanessa. "Nuove strategie di inclusione al Museo del Tessuto di Prato." Babylonia Journal of Language Education 3 (December 23, 2022): 40–45. http://dx.doi.org/10.55393/babylonia.v3i.212.

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Abstract:
Il contributo intende rendicontare i risultati principali ottenuti dal progetto Tessuti SOCIALI” (SOCIal Learning, Allestimenti museali, Lingue, Interazioni): percorsi conoscitivi per il Museo del Tessuto di Prato, coordinato dall'Università per Stranieri di Siena e finanziato dalla Regione Toscana. A Prato, la seconda città più grande della Toscana, la popolazione straniera residente rappresenta il 22% della popolazione totale. In una realtà sociale plurilingue e pluriculturale come quella pratese è indispensabile migliorare i servizi legati al settore museale e aumentare l'accessibilità alle iniziative culturali. “Tessuti SOCIALI” è un progetto di inclusione che intende favorire lo sviluppo delle competenze linguistiche e della consapevolezza interculturale, con l’ausilio delle nuove tecnologie.
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Verdolini, Elena, and Chiara Belpietro. "Giusta transizione ecologica: l'impatto delle tecnologie digitali." GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no. 174 (September 2022): 205–24. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2022-174002.

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Abstract:
Il concetto di «just twin transitions», ossia «transizioni gemelle e giuste», è sempre più al cen-tro di discussioni pubbliche e dibattiti politici; esso indica la duplice transizione in campo eco-logico e in campo digitale, e promuove l'idea che gli sforzi per perseguire queste transizioni devono essere accompagnati da misure tese a «non lasciare indietro nessuno». Tuttavia, le im-plicazioni derivanti dalle connessioni, sinergie o incongruenze tra queste due transizioni non sono ancora state oggetto di analisi sistematica. Questo articolo illustra le possibili e verosimili ripercussioni negative (N) o positive (P) delle tecnologie digitali sugli obiettivi della giusta transizione ecologica, ossia (1) l'azione per il clima, (2) la promozione di lavori di qualità e qualificanti e (3) l'identificazione di interventi tesi a ridurre gli impatti sociali negativi della transizione ecologica sulle fasce meno abbienti e più a rischio. Sulla base di questa analisi, vengono discussi i motivi che giustificano un'analisi congiunta della transizione ecologica e di quella digitale.
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Di Viggiano, Pasquale Luigi. "ETICA, ROBOTICA E LAVORO: PROFILI D’INFORMATICA GIURIDICA." Revista Opinião Jurídica (Fortaleza) 16, no. 22 (March 23, 2018): 247. http://dx.doi.org/10.12662/2447-6641oj.v16i22.p247-266.2018.

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Abstract:
Questo articolo trae spunto dalla Risoluzione del Parlamento europeo del 16 febbraio 2017 recante raccomandazioni alla Commissione concernenti norme di diritto civile sulla robotica L’avvento dell’Industria 4.0 ha incentivato ed esaltato l’uso di macchine intelligenti e dotate di gradi di autonomia sempre più crescenti. La ricerca sulla robotica, che oggi ha raggiunto livelli molto differenziati di applicazione, si appresta a diventare oggetto di interesse diffuso non solo nei processi produttivi, ma anche per i sistemi sociali funzionalmente differenziati. In particolare, il diritto si trova ad essere interessato dall’innovazione tecnologica più avanzata e dall’applicazione dell’Intelligenza Artificiale in quanto i robot, nelle scelte dell’Unione europea, sono destinatari di attribuzione di sempre maggiori responsabilità e di diritti. Questo solleva problemi, sia di carattere etico e sia di carattere giuridico, finora sconosciuti al diritto e sottovalutati dalla politica e dall’etica. Osservare dal punto di vista dell’Informatica giuridica questo fenomeno emergente consente di descrivere i modi attraverso i quali i sistemi sociali evolvono a seguito dell’irruzione delle nuove tecnologie nel sistema del diritto.
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Marinelli, Augusto, Claudio Fagarazzi, and Alessandro Tirinnanzi. "Valutazione degli effetti economici, ambientali e territoriali di alcune filiere biomassa-energia presenti in Toscana." RIVISTA DI STUDI SULLA SOSTENIBILITA', no. 2 (February 2013): 13–31. http://dx.doi.org/10.3280/riss2012-su2003.

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Abstract:
Il presente contributo esamina alcune filiere foresta-legno-energia presenti in Toscana. Lo studio č diretto a valutare l'effettiva efficienza economica della tecnologia, la sostenibilitŕ economica di lungo periodo della filiera, gli effetti sociali indotti sulle imprese e sulla comunitŕ e gli effetti ambientali determinati da queste nuove tecnologie, nonché eventuali problematiche gestionali e organizzative rilevate dai vari attori coinvolti nella filiera (proprietari boschivi, imprese di utilizzazione forestale, gestori degli impianti energetici, utenti finali). Le esperienze illustrate nel presente contributo, sono il risultato di due anni di attivitŕ di monitoraggio, realizzate nell'ambito del progetto transfrontaliero BIOMASS. I risultati rappresentano un utile strumento di supporto per la progettazione della filiera e degli impianti, in termini di logistica, infrastrutture e di valutazione degli effetti socioeconomici sulle comunitŕ e sulle imprese locali.
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Musarň, Pierluigi. "Oltre la mappa. Spazio urbano e prosumerismo creativo in rete." SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE, no. 43 (September 2012): 120–34. http://dx.doi.org/10.3280/sc2012-043008.

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Abstract:
Illustrando i risultati del progetto di ricerca interdisciplinare Self-Mapping, il saggio analizza il ruolo delle nuove tecnologie e dei processi sociali di costruzione partecipata dell'immaginario turistico, con particolare attenzione allo studio delle modalitŕ di fruizione e attraversamento dello spazio urbano. Muovendo dalla rappresentazione cartografica, il saggio evidenzia come alcune pratiche di prosumerismo creativo possano animare lo spazio urbano, facendolo diventare una rete di luoghi e comportamenti significativi, e creando un immaginario del luogo che viene alimentato dallo storytelling e dalla relazionalitŕ sui blog e sui social network.
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Turrin, Matteo. "Relazioni industriali e nuove tecnologie: conflitto, partecipazione e concertazione nell'era del lavoro digitale." ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE 40, no. 3 (December 2022): 55–70. http://dx.doi.org/10.3280/es2022-003006.

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Abstract:
Il contributo verte sulle numerose sfide poste agli attori delle relazioni industriali dalla digita-lizzazione del lavoro, dimostrando come il crescente utilizzo di tecnologie sempre più sofisti-cate nell'ambito delle prestazioni di lavoro possa costituire sia una fonte di conflitto che un'opportunità di dialogo per le parti sociali. Infatti, l'organizzazione tecnologica del lavoro, in ragione dei suoi effetti sull'occupazione e sulle condizioni di lavoro, oltre che un tema oggetto di contrattazione, può costituire motivo di confronto con la controparte datoriale, se non di mobilitazione e di vero e proprio conflitto. Allo stesso tempo, però, non si può escludere che la digitalizzazione dell'economia possa indurre imprese e sindacati ad adottare pratiche di tipo collaborativo che consentano di affrontare al meglio le sfide poste dalla transizione digitale, coniugando cioè le esigenze di competitività delle imprese con il mantenimento dei livelli occupazionali e della qualità delle condizioni di lavoro.
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Albrecht, Benno. "La ricostruzione del paesaggio a Cipro e il productive relief di Patrick Geddes." ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no. 130 (April 2021): 5–13. http://dx.doi.org/10.3280/asur2021-130-s1001.

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Abstract:
Alla fine del XIX secolo Patrick Geddes, tra i piu importanti pensatori del suo tempo sui temi urbani, compie un viaggio a Cipro dove sviluppa una strategia di intervento che nella sua visione possa assumere un carattere di esemplarita per l'intero Impero coloniale britannico e per i territori del medio oriente. Attraverso nuove tecnologie di gestione delle acque e di irrigazione diviene possibile innescare processi positivi di tipo economico, produttivo e sociale. In questo modo la garanzia della pace e direttamente legata all'uso accorto delle risorse naturali e sociali tracciando un percorso possibile, mai completamente esplorato.
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Musiani, Francesca. "Infrastrutture digitali, governance e trasformazioni del lavoro." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 163 (August 2022): 70–89. http://dx.doi.org/10.3280/sl2022-163004.

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Abstract:
Nel corso dell'ultimo decennio, gli studi sociali della scienza e della tecnologia (science and technology studies o STS), in particolar modo gli infrastructure studies, hanno contribuito ad aprire nuovi orizzonti di ricerca relativi allo studio della governance delle tecnologie che strutturano le nostre società digitalizzate. Questi contributi suggeriscono che il potere e del controllo negli ambienti digitali si esercitano in modi spesso informali e poco codificati, nonché discreti o addirittura invisibili per numerosi attori sociali. Questo articolo si propone di fornire un panorama dei modi in cui gli infrastructure studies si stanno avvicinando alle tematiche delle trasformazioni del lavoro nell'era digitale e più specificamente alle ricerche sul digital labor. Dopo una parte introduttiva consacrata alla presentazione degli infrastructure studies come mezzo di analisi delle infrastrutture digitali come strumenti di governance, l'articolo discute tre campi di analisi in cui tali prospettive vengono ad incrociare gli studi interdisciplinari del lavoro digitale: la comprensione del digital labor come "infrastruttura umana", l'analisi dei fenomeni di "governance algoritmica" nelle trasformazioni del lavoro, e l'esame della "platform governance" in relazione al lavoro digitale. L'articolo conclude con qualche riflessione sulle evoluzioni attuali di Internet come "meta-infrastruttura" della maggior parte delle altre infrastrutture critiche, e sul legame tra questo fenomeno e trasformazioni del lavoro.
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Cristina Gugliandolo, Maria, Valeria Verrastro, and Francesca Liga. "Parenting invalidante e dipendenze tecnologiche: il ruolo del controllo psicologico genitoriale." MALTRATTAMENTO E ABUSO ALL'INFANZIA, no. 3 (December 2019): 55–74. http://dx.doi.org/10.3280/mal2019-003005.

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Abstract:
Recenti studi hanno evidenziato come pratiche genitoriali disfunzionali (quali il controllo psicologico) si correlino con esiti maladattivi nei figli. L'obiettivo del presente studio è quello di indagare i meccanismi che sottendono l'insorgere di un uso dipendente delle nuo-ve tecnologie. 311 partecipanti, tra i 18 e i 26 anni, hanno compilato alcuni questionari. I risultati hanno evidenziato una relazione tra controllo psicologico genitoriale e dipendenza da Internet, da smartphone e da social network, attraverso la mediazione della suscettibilità al controllo. Questo studio contribuisce all'avanzamento della letteratura in merito alla com-binazione di fattori sociali e personali nell'eziologia delle nuove dipendenze e offre spunti alla riflessione sulla possibilità di considerare il controllo psicologico come una forma di abuso emotivo.
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Boccia Artieri, Giovanni. "Forme e pratiche della socievolezza in rete. Connessi in pubblico." SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE, no. 41 (May 2012): 51–66. http://dx.doi.org/10.3280/sc2011-041005.

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Abstract:
L'articolo indaga il processo evolutivo della societŕ nel suo rapporto con gli individui nei termini dell'evoluzione della comunicazione e delle sue tecnologie. Qui, e in particolare nel web sociale, lo stato di contingenza del mondo diventa sempre piů visibile e va a caratterizzare i legami sociali. Il centro di questa svolta riguarda l'introduzione della comunicazione "personale di massa" (blog, SNSs) che cambia l'esperienza degli individui che sanno di essere potenzialmente "soggetto" di una conversazione mentre la forma del pubblico diventa quella dei networked publics. Č quindi nel contesto delle dinamiche di rete che il legame sociale deve essere visto come uno "stato di connessione", come un legame che ha assorbito la contingenza.
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Riva, Eleonora, and Federica de Cordova. "Nuove pratiche di comunicazione e processi psico-sociali di costruzione dell'identità negli adolescenti transculturali." IKON, no. 58 (March 2011): 77–101. http://dx.doi.org/10.3280/ikr2009-058005.

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Abstract:
Il lavoro qui presentato analizza le pratiche di comunicazione tra pari mediate dalle nuove tecnologie. In particolare, è stato approfondito l'utilizzo di tali modalità comunicative in un gruppo di adolescenti di origine straniera residenti a Milano.Gli obiettivi della ricerca consistevano in:1. individuare pratiche di comunicazione e socializzazione tecnologicamente mediate, specifiche dei giovani adolescenti di origine straniera;2. evidenziare il ruolo di tali pratiche comunicative innovative nell'orientare le relazioni tra il gruppo migrante e quello degli autoctoni, in termini di processi di acculturazione;3. definire se e in che modo tali comportamenti consentono spazi di azione creativa e mediazione culturale tra le molteplici culture di appartenenza;4. identificare possibili strategie di costruzione identitaria in termini transnazionali. L'indagine di tipo qualitativo prevedeva l'analisi di casi singoli in profondità. Il campione è stato individuato all'interno di due istituti tecnici della città di Milano ed è costituito da un gruppo di 20 tra ragazzi e ragazze di origine straniera di età compresa tra i 15 e i 19 anni, che avessero iniziato un percorso di scolarizzazione in Italia non oltre la classe prima media. Esso è stato selezionato secondo un criterio di conoscenza avanzata delle tecnologie informatiche. I dati sono stati raccolti attraverso interviste individuali, focus group e un periodo di virtual shadowing. In questa occasione è stato possibile raccogliere materiali multimediali prodotti dai ragazzi stessi. I risultati dell'analisi dei dati, analizzati secondo una metodologia qualitativa, vengono presentati e discussi dal punto di vista della teoria del flow e dei processi di acculturazione e transnazionalismo. I risultati delineano l'emergere di pratiche comunicative specifiche di questa popolazione, in cui i processi di socializzazione messi in atto sembrano rinnovare la tradizionale dicotomia culturale italiano/straniero per aprire nuovi spazi simbolici di rappresentazione e costruzione di sé.
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Lazarević, Radmila. "NEOLOGISMI E FORESTIERISMI NELL’ITALIANO COME RIFLESSO DEI CAMBIAMENTI SOCIALI." Folia linguistica et litteraria XI, no. 30 (2020): 125–41. http://dx.doi.org/10.31902/fll.30.2020.8.

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Abstract:
Neologismi o neoformazioni sono parole o espressioni nuove, coniate mediante le regole di formazione proprie del sistema lessicale di una lingua, ma non entrate ancora propriamente nell’uso comune, come gadgettistica, sviluppismo, gattizzare... Ogni anno, i dizionari monolingui italiani vengono aggiornati con centinaia di voci nuove. Molte di queste parole arrivano nella lingua italiana come forestierismi già formati, mantenendo pure la forma originale (selfie, Brexit, emoji), mentre altre vengono tradotte e utilizzate come calchi traduzione: post verità dall’inglese post truth, lavaggio del cervello dall’inglese brainwashing ecc. Questo contributo cercherà di dimostrare come le tendenze neologiche nella lingua italiana riflettano non solo l’attualità italiana, ma anche quella globale, nonché i cambiamenti che stanno trasformando la società, talvolta a livello giornaliero, e specialmente nel campo delle nuove tecnologie. A scopo di illustrare queste tendenze, saranno riportati non solo gli esempi più attuali di neologismi, ma anche quelli di voci che, benché da parecchi anni facciano parte integrante dei dizionari e del lessico italiano, sono entrate nella lingua come neologismi e poi a loro volta hanno influenzato la formazione di altri neologismi con la stessa base (Tangentopoli e le sue derivazioni moderne in – poli, con il significato specifico del confisso). Saranno riportati esempi di varie sfere della vita sociale, nonché quelli storicamente rilevanti nel contesto sociale, culturale o politico.
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Spera, Mariangela, Elisa Colě, and Antonella Rissotto. "La Valutazione Partecipata dei Centri Diurni per la Salute Mentale nel Comune di Roma: un'esperienza di ricerca-intervento in contesto sociosanitario." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 2 (July 2011): 191–207. http://dx.doi.org/10.3280/pds2011-002011.

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Abstract:
Il progetto di "Valutazione Partecipata dei Centri Diurni per la Salute Mentale nel Comune di Roma", realizzato dall'Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del CNR, nasce nel 2004 su incarico del Dipartimento alle Politiche Sociali e della Salute del Comune di Roma. La ricerca-intervento realizzata rappresentava una risposta alle diverse esigenze: dell'Ente Locale, che sentiva la necessitŕ di dotarsi di strumenti di valutazione, e dei Servizi, che soffrivano una condizione di isolamento rispetto al contesto istituzionale e territoriale. Il progetto, frutto della dialettica tra i diversi, ha coinvolto numerosi attori dei 26 Centri Diurni romani e ha previsto la realizzazione di attivitŕ relative a: qualitŕ, organizzazione, rappresentazioni sociali, progettazione delle attivitŕ, formazione. Nell'articolo sono descritte le fasi di sviluppo del progetto ed evidenziati alcuni aspetti, come ad esempio il coinvolgimento attivo di operatori e responsabili nelle attivitŕ di ricerca; i cambiamenti attivati nel lavoro dei Centri Diurni; la ridefinizione del ruolo e delladell'Ente Locale. Sono inoltre proposte alcune riflessioni metodologiche.
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Colozzi, Ivo. "Quale rete sviluppare per superare la crisi del welfare sanitario: la probabile risposta di Achille Ardigň." SALUTE E SOCIETÀ, no. 2 (September 2009): 74–84. http://dx.doi.org/10.3280/ses2009-su2004.

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Abstract:
- Ardigo's interest for the topic of the opportunities offered by the development of information communication technologies in the field of health services is referred to the question of the overcoming of the crisis of "transation" between welfare system and life's worlds. Moruzzi, who has developed Ardigo's approach on this topic, writes that Internet may be the link between micro and macro if it will be able to differentiate itself by the national health service and to create, thanks to the development of new technologies, a new cooperation between public and private (profit and non profit) actors at the service of the sick person (subsidiarity). In the Introduction to Moruzzi's book, instead, Ardigň says that the development of the social networks of care is more important than the development of new technologies.Keywords: development, welfare system, health service, technologies, social networks, Ardigň.Parole chiave: sviluppo, sistema di welfare, servizio sanitario, tecnologie, reti sociali, Ardigň.
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Boccia Artieri, Giovanni. "La rivoluzione inavvertita del web sociale e i consumatori connessi." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 116 (April 2010): 53–62. http://dx.doi.org/10.3280/sl2009-116006.

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Abstract:
Questo saggio analizza l'emergere di una realtŕ del consumo caratterizzata dai pubblici/consumatori connessi. Il temine "pubblici connessi" fa riferimento a una diversificata interrelazione e co-evoluzione tra pratiche culturali, relazioni sociali e sviluppo delle tecnologie mediali in direzione di una connessione digitale. Questo concetto si pone in alternativa a quello di audience o consumatori per sottolineare il mutamento dei modi in cui gli individui sono connessi e mobilitati oggi attraverso i media e per mezzo di questi. Ora i pubblici comunicano sempre di piů secondo logiche che potremmo definire bottom-up, top-down oltre che, naturalmente orizzontalmente tra pari. I pubblici possono reagire, (ri)fare e (ri)distribuire partecipando alla condivisione di cultura e conoscenza attraverso le logiche del discorso e dello scambio oltre che quelle della sola ricezione mediale.
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Pirina, Giorgio. "Lavoro di piattaforma e indebolimento della società salariale. Il caso del food delivery bolognese." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 163 (August 2022): 171–90. http://dx.doi.org/10.3280/sl2022-163009.

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Abstract:
Le tecnologie digitali sono sempre più incapsulate in una molteplicità di sfere sociali, con una influenza significativa sul mondo del lavoro. In questo contributo, l'autore investiga il lavoro di piattaforma e l'indebolimento della società salariale nel contesto della City of Food bolognese. Infatti, è possibile delineare le continuità tra la precarietà delle condizioni lavorative di quest'ultima e il radicamento dell'economia di piattaforma. Ma Bologna è anche uno dei principali nodi principali per quanto riguarda i tentativi di regolazione su base municipale dell'economia di piattaforma: la "Carta dei diritti dei lavoratori digitali in ambito urbano" è stato il primo strumento normativo urbano in Europa a stabilire, sebbene senza una cogenza diretta, una base minima di diritti sociali per i lavoratori digitali. Oltre al dialogo con più approcci disciplinari (in particolare la letteratura su digital labor theory, capitalismo delle piattaforme e platform urbanism), l'autore adotta una metodologia qualitativa, espressa dal metodo delle interviste in profondità a testimoni altamente qualificati. Infine, l'autore introduce un nuovo concetto utile a catturare la tensione tra idee divergenti sulle piattaforme digitale sul loro governo: "digitarchia".
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Stopani, Antonio, and Marta Pampuro. "Despite citizenship. Autonomie migranti e diritto alla città. L’occupazione dell'Ex Moi a Torino." REMHU: Revista Interdisciplinar da Mobilidade Humana 26, no. 52 (April 2018): 55–74. http://dx.doi.org/10.1590/1980-85852503880005204.

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Abstract:
Riassunto L’articolo esplora le condizioni in cui i migranti subalterni soggetti quotidianamente alle tecnologie e politiche securitarie sviluppano creano spazi e reti sociali per sostenere e rendere autonoma la loro mobilità. La ricerca etnografica condotta negli edifici dell’Ex Moi a Torino - occupato dal 2013 da parte di alcune centinaia di migranti - permette di interrogarsi sull’insieme di azioni che rendono possibile le condizioni della loro presenza locale al di fuori delle dinamiche assistenzialiste ed emergenziali del sistema di accoglienza. L’espressione “despite citizenship” si riferisce all’occupazione come un supporto infrastrutturale - sia materiale che immateriale - che permette il dispiegamento materiale di processi relazionali con la città e il perseguimento di un insieme di diritti che, pur sganciati dal perseguimento della cittadinanza formale, sono rivolti alla residenza, al lavoro e alle reti di informazioni e sostegno altrimenti negati.
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Galdieri, Michela. "Flessibilità e adattamento al cambiamento nella trasposizione didattica a distanza." EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no. 1 (June 2020): 477–503. http://dx.doi.org/10.3280/ess1-2020oa9936.

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Abstract:
Il lavoro presenta una lettura in chiave semplessa del processo di insegnamento-apprendimento nell'ambito della didattica a distanza e una riflessione sulle dinamiche educative ridefinite dalle tecnologie digitali. I mutati scenari sociali, politici ed economici correlati al sopraggiungere dell'inaspettata emergenza sanitaria, hanno sollecitato, anche in ambito educativo, la ricerca di pratiche didattiche flessibili ed innovative, la rivisitazione dei tempi e dei luoghi della didattica e la rimodulazione del modus operandi del docente la cui professionalità si esplica nel suo ruolo proattivo, trasformativo e nella sua capacità, talvolta, inconsapevole, di destrutturare itinerari conoscitivi ed esperienziali generando nuove ed originali forme di agire didattico. L'esperienza svolta presso l'Università degli Studi del Sannio di Benevento nel percorso formativo dei 24 CFU attraverso la somministrazione di un questionario a centottantatré studenti, ed estesa anche a cinquantadue docenti campani, disciplinaristi e non di sostegno, propone una riflessione sul tema della trasposizione didattica in modalità e-learning a partire da una progettualità educativo-didattica in linea con il bisogno del discente di autodeterminazione dei propri apprendiment
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Ciglioni, Laura, and Guido Panvini. "Interviste sulla storia contemporanea. Risponde Jean-François Sirinelli." MONDO CONTEMPORANEO, no. 2 (February 2022): 177–83. http://dx.doi.org/10.3280/mon2021-002006.

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Abstract:
Da molti anni gli storici dell'età contemporanea, in Italia e all'estero, si stanno interrogando sullo "stato di salute" della disciplina. La proliferazione di nuovi campi di studio, la sempre più marcata specializzazione delle ricerche, la contaminazione con le altre scienze sociali, la formazione di un confronto storiografico "globale", favorito, in parte, dalla diffusione delle tecnologie digitali, il complesso rapporto con il dibattito pubblico, la difficile stagione, in termini sia di risorse che di ruolo, sperimentata dalle scienze umane: sono solo alcuni dei temi che animano la riflessione attorno alla storia contemporanea. In anni recenti un vivace dibattito internazionale sulle prospettive degli studi storici nel nuovo millennio è stato animato da studiosi e istituzioni di ricerca di primo piano. Mondo contemporaneo vuole fornire un contributo a questa discussione, rivolgendosi, attraverso lo strumento dell'intervista, a eminenti storici per un bilancio della storiografia sull'età contemporanea, per riflettere sul ruolo dello storico oggi e sulle sfide che la disciplina affronta nel nostro tempo. In questo fascicolo interviene su tali temi Jean-François Sirinelli.
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Ciglioni, Laura, and Guido Panvini. "Interviste sulla storia contemporanea. Risponde Federico Romero." MONDO CONTEMPORANEO, no. 1 (September 2020): 109–16. http://dx.doi.org/10.3280/mon2020-001004.

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Abstract:
Da molti anni gli storici dell'età contemporanea, in Italia e all'estero, si stanno interrogando sullo "stato di salute" della disciplina. La proliferazione di nuovi campi di studio, la sempre più marcata specializzazione delle ricerche, la contaminazione con le altre scienze sociali, la formazione di un confronto storiografico "globale", favorito, in parte, dalla diffusione delle tecnologie digitali, il complesso rapporto con il dibattito pubblico, la difficile stagione, in termini sia di risorse che di ruolo, sperimentata dalle scienze umane: sono solo alcuni dei temi che animano la riflessione attorno alla storia contemporanea. In anni recenti un vivace dibattito internazionale sulle prospettive degli studi storici nel nuovo millennio è stato animato da studiosi e istituzioni di ricerca di primo piano. Mondo contemporaneo vuole fornire un contributo a questa discussione, rivolgendosi, attraverso lo strumento dell'intervista, a eminenti storici per un bilancio della storiografia sull'età contemporanea, per riflettere sul ruolo dello storico oggi e sulle sfide che la disciplina affronta nel nostro tempo. In questo fascicolo interviene su tali temi Federico Romero.
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Cecalupo, Marta, and Daniela Di Donato. "Life Skills as a resource to start inclusion processes at school: a study on TFA participants." Form@re - Open Journal per la formazione in rete 23, no. 1 (February 4, 2023): 141–50. http://dx.doi.org/10.36253/form-13625.

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Abstract:
Twenty-first century teachers are faced with challenges and rapid societal changes that inevitably require skills that facilitate the development of resilience and coping factors. These factors become fundamental above all for specialized teachers, who today are indispensable figures for integrating and supporting not only the individual student with difficulties, but the entire class group. In this regard, the contribution presents some results of a research carried out on 139 enrolled in the Active Formative Training (AFT) course on Information and Communication Technologies (ICT) for special teaching, to identify the skills and limitations perceived during their professional career. From the results of the interviews, it emerges that the participants in the training, mostly teachers, consider some aspects related to teaching practices and the working context as indispensable to develop processes of inclusion at school, which in turn are associated with perceived emotional, social, and cognitive competencies. Le Life Skills come risorsa per avviare processi di inclusione a scuola: uno studio sui partecipanti al TFA. Gli insegnanti del XXI secolo si trovano di fronte a sfide e a rapidi cambiamenti sociali, che richiedono inevitabilmente delle competenze che facilitino lo sviluppo di fattori di resilienza e di coping. Tali fattori diventano fondamentali soprattutto per gli insegnanti specializzati, che ad oggi sono delle figure indispensabili per integrare e sostenere non soltanto il singolo alunno con difficoltà, ma l’intero gruppo classe. A tale proposito il contributo presenta alcuni risultati di una ricerca svolta su 139 iscritti al corso Tirocinio Formativo Attivo (TFA) sulle Tecnologie Informatiche e di Comunicazione (TIC) per la didattica speciale, per identificare le competenze e i limiti percepiti durante il proprio percorso professionale. Dai risultati delle interviste emerge come i partecipanti alla formazione, per lo più insegnanti, considerino alcuni aspetti legati alle pratiche didattiche e al contesto lavorativo come indispensabili per sviluppare processi di inclusione a scuola, che a loro volta sono associati alle competenze emotive, sociali e cognitive percepite.
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Andrei, Filippo, Attila Bruni, and Lia Tirabeni. "Fra corpi e dispositivi: processi di digitalizzazione e benessere dei lavoratori nella Quarta Rivoluzione Industriale." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 158 (November 2020): 158–77. http://dx.doi.org/10.3280/sl2020-158008.

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Abstract:
Nella Quarta Rivoluzione Industriale il profondo processo di digitalizzazione che interessa le attività produttive si riflette anche sul corpo, che diviene il campo di applicazione di tecnologie orientate a misurare e parametrizzare le attività fisiche, così da migliorare il benessere e le performance dei lavoratori. Sulla scorta di un approccio che guarda alla tecnologia quale pratica sociale, in questo contributo presentiamo i risultati scaturiti da una ricerca su benessere e dispositivi tecnologici condotta in una grande azienda manifatturiera. I risultati suggeriscono, da un lato, la rilevanza dell'azione umana in contesti di digitalizzazione e, dall'altro, la neces-sità di guardare al benessere dei lavoratori non tanto come risultato dell'azione di eventuali dispositivi tecnologici, quanto quale processo che si articola nelle rela-zioni che si instaurano fra umani e tecnologie.
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Battistelli, Stefania, and Piera Campanella. "Comando e controllo nel lavoro agile: prime riflessioni." PRISMA Economia - Società - Lavoro, no. 2 (February 2022): 52–67. http://dx.doi.org/10.3280/pri2020-002004.

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Abstract:
La normativa italiana in materia di lavoro agile (L. n. 81 del 2017) delinea le ca-ratteristiche di una nuova modalità di lavoro flessibile, senza vincoli specifici di orario e luogo di lavoro. L'istituto, che nasce con finalità di incrementare la com-petitività e agevolare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, solleva questioni nuove, concernenti tanto l'organizzazione e la produttività del lavoro, quanto il benessere dei lavoratori, aprendo nuovi spazi di riflessione e di studio a riguardo. Alla luce di queste prime considerazioni, il contributo in oggetto si concentra sull'impatto del lavoro agile, e più in generale del lavoro a distanza, nei confronti dei poteri tipici del datore di lavoro rispetto alle relazioni industriali-tipo. Con l'introduzione di nuove tecnologie e di nuovi modelli di organizzazione del lavoro, il potere di controllo del datore di lavoro tende a rafforzarsi, esponendo i lavoratori a nuove forme di sorveglianza costante. In questo (nuovo) contesto, ci si chiede, in particolare, in che modo il potere di controllo o vigilanza si atteggi nel lavoro a distanza, quale funzione sia deputato ad assolvere e se e in che misura risulti com-patibile con la disciplina avente ad oggetto la vigilanza sull'esatto adempimento degli obblighi contrattuali da parte dei dipendenti di cui all'art. 4 St. lav. Analoga-mente, ci si chiede quali siano gli effetti della flessibilità dell'orario di lavoro sul potere, sui doveri e sulle responsabilità del datore, chiamato a garantire la discon-nessione del lavoratore dagli strumenti tecnologici di lavoro attraverso l'adozione di apposite misure tecniche e organizzative (art. 19, co. 1, L. 81/2017). D'altro can-to, lo scopo del diritto alla disconnessione non è solo quello di tutelare la salute del lavoratore e garantire il rispetto della sua vita personale, ma anche quello di evita-re il rischio di abuso di potere del datore di lavoro, comunemente definito "time porosity". Tuttavia, un modo adeguato per garantire efficacemente il diritto del lavoratore alla disconnessione non è ancora stato individuato e la questione meri-ta di essere approfondita. Tenuto conto di ciò, sarebbe opportuno ripensare al ruo-lo, da una parte, della contrattazione collettiva e delle parti sociali e, dall'altra, della legge nell'ottica di innalzare la qualità del lavoro a distanza.
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NETO CUNHA, Joaquim Ferreira da. "O smartphone na aprendizagem à luz da Teoria Histórico Crítica." INTERRITÓRIOS 6, no. 11 (August 6, 2020): 182. http://dx.doi.org/10.33052/inter.v6i11.247755.

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Abstract:
Este trabalho tem por objetivo principal refletir a utilização das tecnologias móveis na aprendizagem à luz da Teoria Histórico Critica. A metodologia a ser utilizada é a revisão literária em textos consagrados da literatura da área pesquisada. O smartphone, enquanto tecnologia digital móvel alterou a forma de comunicação e informação, convergindo diversas funcionalidades com o fato de se fazer onipresente, e apresentando inúmeras possibilidades que podem ser utilizadas a favor do ensino-aprendizagem. Nesse sentido, a Teoria Histórico Critica vem contribuir com o processo ensino e aprendizagem, pois propicia ao educando uma aprendizagem significativa, promovendo suas capacidades psíquicas, a socialização do saber sistematizado, promovendo a promoção humana, alterando seus comportamentos para se colocarem conscientemente no âmbito social. Destarte, percebemos que a tecnologia móvel smartphone é uma auxiliar muito importante no processo de ensino, onde os educando buscam constantemente novos conhecimentos. Smartphone. Tecnologias da Informação e Comunicação (TIC). Teoria Histórico Crítica.ABSTRACT This work has as main objective to reflect the use of mobile technologies in learning in the light of the Critical Historical Theory. The methodology to be used is the literary revision of consecrated texts of the literature of the researched area. The smartphone, as a mobile digital technology, changed the form of communication and information, converging several functionalities with the fact of being ubiquitous, and presenting numerous possibilities that can be used in favor of teaching-learning. In this sense, the Critical Historical Theory contributes to the teaching and learning process, as it provides the student with meaningful learning, promoting their psychic abilities, the socialization of systematized knowledge, promoting human promotion, changing their behaviors to place themselves consciously in the social sphere. Thus, we realize that mobile smartphone technology is a very important aid in the teaching process, where the students constantly seek new knowledge.Smartphone. Information and Communication Technologies (TIC). Critical Historical Theory. RESUMEN Este trabajo tiene como objetivo principal reflejar acerca del uso de tecnologías móviles en el aprendizaje a la luz de la Teoría Histórica Crítica. La metodología a utilizar es la revisión literaria de textos consagrados de la literatura del área investigada. El smartphone, como tecnología digital móvil, ha cambiado la forma de comunicación e información, convergiendo varias características con el hecho de que es omnipresente y presenta numerosas posibilidades que pueden utilizarse a favor de la enseñanza-aprendizaje. En este sentido, la Teoría Histórica Crítica viene a contribuir al proceso de enseñanza y aprendizaje, ya que proporciona al estudiante un aprendizaje significativo, promueve sus habilidades psíquicas, socializa el conocimiento sistematizado, promueve la promoción humana, cambia sus comportamientos para ubicarse conscientemente en la esfera social. Por lo tanto, nos damos cuenta de que la tecnología móvil smartphone es una ayuda muy importante en el proceso de enseñanza, donde los estudiantes buscan constantemente nuevos conocimientos. Smartphone. Tecnologías de la Información y la Comunicación (TIC). Teoría Histórica Crítica.RIASSUNTO Questo lavoro ha come obiettivo principale quello di riflettere l'uso delle tecnologie mobili nell'apprendimento alla luce della teoria storica critica. La metodologia da utilizzare è la revisione letteraria in rinomati testi della letteratura dell'area ricercata. Lo smartphone, in quanto tecnologia digitale mobile, ha cambiato la forma di comunicazione e informazione, facendo convergere diverse funzionalità con il fatto che è onnipresente e presenta numerose possibilità che possono essere utilizzate a favore dell'insegnamento-apprendimento. In questo senso, la Teoria storica critica arriva a contribuire al processo di insegnamento e apprendimento, poiché fornisce allo studente un apprendimento significativo, promuovendo le sue capacità psichiche, la socializzazione della conoscenza sistematizzata, promuovendo la promozione umana, cambiando i loro comportamenti per posizionarsi consapevolmente nella sfera sociale . Pertanto, ci rendiamo conto che la tecnologia dello smartphone mobile è un aiuto molto importante nel processo di insegnamento, in cui gli studenti cercano costantemente nuove conoscenze.Smartphone. Tecnologie dell'informazione e della Comunicazione (TIC). Teoria Storica Critica.
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Barbosa Martins, Luciane Patricio, Ludmila Rodrigues Antunes, Esther Pinho da Silva, and Evelyn Lopes Pereira da Silva. "Tecnologias sociais, seus usos e significados: a experiência do Catálogo de Tecnologias Sociais da Universidade Federal Fluminense." Revista Internacional de Tecnología, Ciencia y Sociedad 8, no. 2 (January 29, 2020): 97–109. http://dx.doi.org/10.37467/gka-revtechno.v8.2168.

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Abstract:
O presente artigo busca oferecer uma contribuição teórico metodológica para os estudos sociais da ciência e tecnologia a partir da análise dos usos e significados atribuídos às tecnologias sociais. Este trabalho se valeu da análise das experiências de tecnologia social desenvolvidas na Universidade Federal Fluminense e registradas no Catálogo de Tecnologias Sociais 2017, publicação que registra as iniciativas e projetos (de ensino, extensão, ou inovação) desenvolvidos em interlocução com a sociedade, que se propõe a construir produtos, processos e/ou metodologias e buscam responder a um problema social. A partir dessa análise, procuramos perceber os múltiplos sentidos atribuídos às tecnologias sociais e refletir sobre as possíveis razões que informam seus diferentes usos.
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Fabri, Marília Gabriela Souza, Carlos Cesar Garcia Freitas, and Rodrigo De Souza Poletto. "Reaplicação de tecnologia social: análise de casos do banco de tecnologias sociais da Fundação Banco do Brasil." Revista Tecnologia e Sociedade 16, no. 45 (September 25, 2020): 92. http://dx.doi.org/10.3895/rts.v16n45.10249.

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Abstract:
O fenômeno da Tecnologia Social (TS) conta com aproximadamente 860 projetos registrados junto ao Banco de Tecnologias Sociais da Fundação Banco do Brasil aplicados nas mais diversas áreas sociais. Diante do crescimento do movimento da TS, o presente artigo analisou a questão da reaplicação em projetos de Tecnologias Sociais. Para tanto, foi realizada uma pesquisa descritiva qualitativa, com o emprego da estratégia de estudo de multicaso, de dois projetos de Tecnologia Social retirados do banco de dados da Fundação Banco do Brasil. Ainda foram empregados a entrevista semiestruturada e o levantamento documental para coleta dos dados. Como resultado verificou-se que a reaplicação é um desafio relacionado à adaptação do projeto para atender ao fator humano. Foi também possível definir a reaplicação como uma nova aplicação da Tecnologia Social que visa construir relações de confiança entre os envolvidos que permita, por meio da tecnologia, criar soluções conjuntas no intuito de promover a transformação social.
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Pereira, Júlia Granja Figueiredo, Robson Pereira de Lima, and Sérgio Luiz Gusmão Gimenes Romero. "Tecnologias não são neutras: por uma tecnologia participativa e emancipadora." Revista Engenharia de Interesse Social 6, no. 7 (June 30, 2021): 1–9. http://dx.doi.org/10.36704/25256041/reis.v6i7.5835.

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Abstract:
Wagner Ragi Curi Filho é doutor em Administração de Empresas pela Fundação Getúlio Vargas – FGV/SP. Possui graduação e mestrado em Engenharia de Produção pela Universidade Federal de Minas Gerais – UFMG. É professor, pesquisador e, atualmente, coordenador do curso de Engenharia de Produção da Universidade Federal de Ouro Preto – UFOP, Campus de João Monlevade/MG. Tem experiência na área de Engenharia de Produção, atuando em temas variados, tais como: índices de desempenho, competências e gestão de serviços; organização do trabalho; economia solidária; tecnologia social; autogestão nas relações de trabalho; e avaliação dos impactos sociais de universidades. O pesquisador integra, ainda, o grupo responsável pela proposta de construção, em âmbito nacional, de uma organização de pesquisa, ensino e extensão com foco em Tecnologia Social. E-mail: wagner@ufop.edu.br
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Nascimento, Daniel Teotonio do, Elcio Gustavo Benini, and Gustavo Henrique Petean. "Determinismo tecnológico e o mito da neutralidade: reflexões sobre os desafios na economia solidária e na tecnologia social brasileira." Revista de Gestão e Secretariado 12, no. 2 (August 6, 2021): 72–93. http://dx.doi.org/10.7769/gesec.v12i2.1163.

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Abstract:
Neste ensaio refletiu-se sobre o desenvolvimento da técnica e da tecnologia, recorrendo às categorias do ʽdeterminismo tecnológicoʼ e da ʽneutralidade tecnológicaʼ. Analisou-se os principais desafios e efeitos práticos negativos para a efetivação da Economia Solidária e da Tecnologia Social, considerando um desenvolvimento tecnológico marcado pela supervalorização da heterogestão e das tecnologias convencionais. Verificou-se que no Brasil há um determinismo estatal burocrático, devido à passividade, especialmente do Estado, em institucionalizar legalmente a Economia Solidária e a Tecnologia Social. Posteriormente elaborou-se as seguintes propostas para potencializar essas formas organizacionais alternativas, (i) aprovação os Projetos de Lei em tramitação; (ii) transformação das políticas de Governos em políticas de Estado; (iii) paridade na repartição dos subsídios entre as Tecnologias Convencionais e as Tecnologias Sociais; (iv) divulgação das externalidades positivas produzidas pelos projetos de Economia Solidária e de Tecnologia Social; (v) inserção de acadêmicos nos Empreendimentos Econômicos Solidários
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Mangini, Fernanda Nunes da Rosa, Sheila Kocourek, and Laureana Vargas Silveira. "Serviço Social e tecnologias de saúde." Serviço Social e Saúde 17, no. 1 (June 30, 2018): 65–94. http://dx.doi.org/10.20396/sss.v17i1.8655203.

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Abstract:
O presente artigo procura analisar a vinculação das tecnologias de saúde com os distintos projetos médico assistenciais e sanitaristas, bem como, identificar possíveis contribuições do Serviço Social à democratização e garantia do direito à saúde, tomando como base os estudos sociais da tecnologia. Trata-se de um estudo teórico-bibliográfico, que parte do pressuposto de que a tecnologia constitui-se numa das principais fontes de poder da atualidade, sendo isenta de neutralidade. Este trabalho está estruturado em três eixos: no primeiro eixo discute o conceito de tecnologia; no segundo, aproxima o debate das relações entre tecnologia, política e democracia, buscando fundamentar teoricamente a prática profissional do assistente social, visto que a mesma é mediada pela tecnologia na política pública de saúde; e, no terceiro eixo, discorre sobre os dois principais projetos sanitaristas em disputa e suas relações com a tecnologia, mostrando que cada projeto prioriza diferentes tipos de tecnologias, que devem ser construídas e socializadas de modos distintos. Apoiada no modelo médico hegemônico de saúde, a tecnologia tende a se apresentar de maneira hierárquica e autoritária, focada em procedimentos. Já respaldada pelo modelo de assistência à saúde defendido pelo Movimento de Reforma Sanitária, tende a ser construída de maneira democrática, participativa, voltada sua centralidade para os usuários. Nessa direção, são tecidas considerações para a construção contra hegemônica das tecnologias por parte dos usuários e profissionais de Serviço Social com vistas ao enfrentamento das relações assimétricas e autoritárias, distanciadas da perspectiva de garantia de direitos e da construção do trabalho em equipe no SUS.
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Santos Vieira de Jesus, Diego, and Henrique De Oliveira Santos Vieira de Jesus. "As contribuições da teoria queer à teoria crítica da tecnologia: a tecnologia social e a emancipação LGBT+." Cadernos de Gênero e Tecnologia 13, no. 41 (December 10, 2019): 120. http://dx.doi.org/10.3895/cgt.v13n41.10414.

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Abstract:
O objetivo é identificar as principais contribuições que a teoria queer oferece à teoria crítica da tecnologia a partir da reflexão em torno do conceito de “tecnologia social”. Com base no referencial de autores como Foucault (2005), Butler (2003) e Miskolci (2009), argumenta-se que a teoria queer viabiliza o entendimento de que as tecnologias convencionais foram construções históricas que permitiram não só a reprodução de relações capitalistas de produção que se colocavam como falsamente neutras em relação a gênero e sexualidade e alienavam indivíduos do controle das tecnologias, mas também regulavam os comportamentos desses indivíduos – inclusive o sexual – a fim de garantir a reprodução biológica e social de instituições sociopolíticas que sustentavam o próprio capitalismo. Os resultados sinalizam que a teoria queer também aponta que os regimes de controle de sexualidade continuam a excluir indivíduos LGBT+ mesmo no desenvolvimento de tecnologias sociais, que ainda reproduzem padrões heteronormativos. Conclui-se que, ao permitir que a população LGBT+ tenha consciência dos mecanismos opressores e das formas de violência física e simbólica contra ela viabilizada por todas as formas de tecnologia, a teoria queer pode permitir que as tecnologias sociais atuem de forma a emancipar indivíduos LGBT+ despertando neles a consciência de seus direitos no ambiente de trabalho, desenvolvendo entre eles acordos sociais que reforcem sua solidariedade e se tornando efetivamente inclusivas de todas as diferenças.
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Ríos Rincón, Adriana María. "Tecnología, tecnología de asistencia y Ocupación Humana." Revista Ocupación Humana 10, no. 3 y 4 (October 1, 2004): 18–30. http://dx.doi.org/10.25214/25907816.211.

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Abstract:
En este artículo se exponen reflexiones acerca de la relación que existe entre tecnología y ocupación humana. Resulta interesante el estudio de esta relación en tanto se observa la tecnología como producto (por lo menos parcial) de la ocupación humana. Una vez desarrollada esta relación, se precisa el significado que tiene la tecnología de asistencia en el desempeño ocupacional de las personas con discapacidad en cuanto a su autonomía, privacidad, independencia y participación social.
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Souza, Ana Clara Aparecida Alves de, and Marlei Pozzebon. "Práticas e mecanismos de uma tecnologia social: proposição de um modelo a partir de uma experiência no semiárido." Organizações & Sociedade 27, no. 93 (June 2020): 231–54. http://dx.doi.org/10.1590/1984-9270934.

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Abstract:
Resumo As crescentes desigualdades sociais, que desencadeiam e acentuam a exclusão social e a pobreza, têm reforçado a relevância da inovação social para a formulação de respostas alternativas ao que tem sido oferecido em modelos consolidados pelo status quo. Esta pesquisa considera a inovação social através da lente da tecnologia social, um conceito desenvolvido e documentado por pesquisadores latinoamericanos. Considerando a relevância das tecnologias sociais para a transformação de cenários sociais desfavorecidos, este estudo busca oferecer uma contribuição central: a concepção de um modelo conceitual, de natureza processual, que permite a identificação de mecanismos-chave subjacentes à transformação promovida por uma tecnologia social. Os resultados foram produzidos a partir de um estudo de caso único e em profundidade de uma organização da sociedade civil de interesse público que atua no semiárido cearense e vem promovendo transformações sociais na região, sobretudo contribuindo para a redução do êxodo de jovens por meio do fomento ao empreendedorismo rural. Como resultado do estudo, operacionalizamos um modelo conceitual para teorizar tecnologias sociais que contribui para uma melhor compreensão de seus mecanismos de funcionamento e modos de ação.
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Rizzotti, Maria Luiza Amaral, and Ana Patrícia Pires Nalesso. "Tecnologia, trabalho e informação sob a ótica da desigualdade social: implicações na política social." Serviço Social & Sociedade, no. 144 (September 2022): 91–109. http://dx.doi.org/10.1590/0101-6628.282.

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Abstract:
Resumo: Este estudo pressupõe a indissociabilidade das dimensões econômicas, políticas e sociais na adoção de tecnologias de informação, reconhecendo a relação histórica entre elas e as condições de trabalho. Aborda a incorporação recente da tecnologia da informação nas políticas sociais e tangencia as repercussões para o trabalho dos assistentes sociais. Igualmente, destaca o caráter de classe das revoluções tecnológicas que, de forma excludente, impactam o mundo do trabalho e ampliam a desigualdade social.
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Baratto, Mariângela Barichello, and Taís Fim Alberti. "A REDE SOCIAL FACEBOOK COMO TECNOLOGIA SOCIAL NA EDUCAÇÃO: DE QUE FORMA A COLABORAÇÃO EM UM AMBIENTE WEB PODE MUDAR A RELAÇÃO PROFESSOR-ALUNO E POTENCIALIZAR O APRENDIZADO?" Revista Brasileira de Tecnologias Sociais 4, no. 1 (October 27, 2017): 9. http://dx.doi.org/10.14210/rbts.v4n1.p9-21.

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Abstract:
O impacto das Tecnologias da Informação e da Comunicação está diretamente relacionado ao papel das tecnologias na sociedade. Em tempos de sociedades virtuais, elas são cada vez mais necessárias em vários ambientes, inclusive educacionais. Vem à tona a importância de tecnologias que possam gerar produtos e metodologias inovadoras, resultar interação entre os envolvidos no processo educacional e, assim, melhorias no ensino, aprendizado, gerando transformações sociais. Assim, a presente pesquisa é pautada no uso da Rede Social Facebook como tecnologia social em sala de aula e pretende identificar potencialidades desta rede como potencializadora da relação professor-aluno. Para isso, reflexões foram construídas a partir de pesquisa bibliográfica, envolvendo conceitos-chave, como: tecnologias sociais na educação, sociedade da informação, colaboração, participação e competências educacionais.
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Corrêa, Evandro Antonio, and Deivide Telles de Lima. "Tecnologia, corpo e educação física: entre a formação e a prática docente." MOTRICIDADES: Revista da Sociedade de Pesquisa Qualitativa em Motricidade Humana 5, no. 2 (September 13, 2021): 235–49. http://dx.doi.org/10.29181/2594-6463-2021-v5-n2-p235-249.

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Abstract:
ResumoEste ensaio visa refletir as relações entre a formação em Educação Física, o corpo em movimento e as tecnologias na educação escolar. Compreendemos que a Educação Física precisa compreender esse corpo e suas diferentes nuances face as tecnologias, as quais podem contribuir como ferramentas auxiliadoras no processo de emancipação dos seres humanos no sentido de se tornarem mais reflexivos, críticos e criativos. Com os avanços das tecnologias observamos mudanças rápidas na sociedade, e o mesmo com o corpo. Torna-se necessário o debate sobre as inter-relações que ocorrem na sociedade entre a tecnologia, corpo e educação como um processo histórico e contínuo de transformações que envolvem questões culturais, econômicas, políticas, sociais que tem (re)configurado a atuação do professor de Educação Física com “novos” saberes e competências no âmbito escolar.Palavras-chave: Educação Física. Corpo. Tecnologia. Educação. Technology, body and physical education: between training and teaching practiceAbstractThis essay aims to reflect the relationship between training in Physical Education, the body in movement and technologies in school education. We understand that Physical Education needs to understand this body and its different nuances in the face of technologies, which can contribute as auxiliary tools in the emancipation process of human beings in order to become more reflective, critical and creative. With advances in technologies, we observe rapid changes in society, and the same with the body. It is necessary to debate the interrelationships that occur in society between technology, body and education as a historical and continuous process of transformations involving cultural, economic, political, social issues that have (re)configured the role of the Physical Education teacher with “new” knowledge and skills in the school environment.Keywords: Physical Education. Body. Technology. Education. Tecnología, cuerpo y educación física: entre la formación y la práctica docenteResumenEste ensayo tiene como objetivo reflejar las relaciones entre la formación en Educación Física, el móvil y las tecnologías en la educación escolar. Entendemos que la Educación Física necesita comprender este cuerpo y sus diferentes matices de cara a las tecnologías, que pueden contribuir como herramientas auxiliares en el proceso de emancipación del ser humano para volverse más reflexivo, crítico y creativo. Con los avances de la tecnología observamos cambios rápidos en la sociedad, y lo mismo ocurre con el cuerpo. Es necesario debatir las interrelaciones que se dan en la sociedad entre tecnología, cuerpo y educación como un proceso histórico y continuo de transformaciones que involucran cuestiones culturales, económicas, políticas, sociales que han (re) configurado el rol del docente de Educación Física con “nuevos” saberes, competencias en el entorno escolar.Palabras clave: Educación Física. Cuerpo. Tecnología. Educación.
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Maciel, Ana Lúcia Suárez, and Rosa Maria Castilhos Fernandes. "Tecnologias sociais: interface com as políticas públicas e o Serviço Social." Serviço Social & Sociedade, no. 105 (March 2011): 146–65. http://dx.doi.org/10.1590/s0101-66282011000100009.

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Abstract:
O artigo aborda a temática das Tecnologias Sociais - TS, tendo como parâmetro a experiência das autoras como articuladoras de uma rede de organizações que atuam com TS no estado do Rio Grande do Sul. Para tanto, apresenta uma breve contextualização histórica e conceitual das TS, relacionando-as com a atual política de ciência e tecnologia vigente no Brasil e, também, sinalizando-as como uma demanda para a atuação e investigação dos assistentes sociais, tendo em vista a potencialidade das TS se constituírem como uma política pública e de inovação social.
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Facioli, Lara. "Os debates feministas sobre a Tecnologia." Simpósio Gênero e Polí­ticas Públicas 5, no. 1 (January 18, 2021): 134–49. http://dx.doi.org/10.5433/sgpp.2018v5.p134.

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Abstract:
O trabalho apresentado aqui consiste em uma tentativa de sistematização de parte da crítica feminista, especificamente aquela que contribui com o campo de intersecção entre Ciências Sociais e Tecnologias. Partimos do pressuposto de que a teoria social feminista foi uma das grandes vertentes teórico-conceituais que nos auxiliou a pensar o fenômeno de desenvolvimento e consolidação de nossas relações mediadas, tanto de um ponto de vista crítico, quanto contextual e histórico, atentando para as relações de poder e conflitos deinteresses que compõem esta temática. Para alcançarmos nosso objetivo, retomaremos a discussão de ciborgue de Donna Haraway (1985) como possibilidade de ruptura dos padrões corpóreos de gênero, no sentido de apontar como esta tese teve força no contexto de surgimento das tecnologias comunicacionais, influenciado o movimento do ciberfeminismo; abordaremos a discussão levantada por Teresa de Lauretis (1994), acerca da Tecnologia do Cinema que se constitui enquanto o que a autora chama de Tecnologia de Gênero e, por fim, incorporaremos o debate da crítica ao mito do homem inventor que continua a imperar sobre nossas atuais impressões do desenvolvimento das tecnologias e que é fortemente criticado porJudy Wajcman (1999) em seu debate sobre a Modelagem Social da Tecnologia.
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Aleixo, Rosana Aparecida Rennó Moreira, and Miriam de Fátima Brasil Engelman. "Representações sociais invadidas e maculadas por cyberbullying." Revista Bioética 30, no. 1 (March 2022): 205–13. http://dx.doi.org/10.1590/1983-80422022301520pt.

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Abstract:
Resumo Tecnologias da informação e comunicação vêm ganhando destaque como influenciadoras do desempenho cognitivo, dada a rapidez com que as informações são geradas e disseminadas, modificando relações pessoais e profissionais. Se, por um lado, isso traz evolução e transformação, por outro pode provocar danos como o cyberbullying , violência que vulnera pessoas de forma silenciosa. Essa conjuntura requer reflexão e atuação bioética. Este estudo teve como objetivo conhecer a percepção do fenômeno do cyberbullying praticado no cotidiano profissional e pessoal. Trata-se de pesquisa exploratória e quantitativa por conveniência, da qual participaram 35 servidores públicos do Instituto Federal de Educação, Ciência e Tecnologia do Sul de Minas Gerais. Os resultados foram discutidos com base na literatura sobre tecnologia da informação e comunicação, violência digital e, principalmente, bioética.
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Benarros, Myriam. "INFORMATIZZAZIONE DELL’ATTIVITÀ AMMINISTRATIVA. GARE TELEMATICCHE NELLE P.A. NUOVO ELEMENTO DI EFFICIENZA E ECONOMICITÀ? ANALISI E PROSPETTIVE." Revista Jurídica da FA7 5 (April 30, 2008): 11–54. http://dx.doi.org/10.24067/rjfa7;5.1:210.

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Abstract:
Il tema trattato riguarda l’informatizzazione dell’attività amministrativa che si inserisce nel processo di attuazione della Società di Informazione. La Società dell’Informazione è quel lungo processo di modernizzazione attuato nel settore dell’informazione e della comunicazione che ha cambiato significativamente la vita privata, sociale e professionale di ciascun individuo. La rivoluzione tecnologica rappresenta un supporto fondamentale per favorire l’efficienza, la competitività e facilitare l’accesso alla conoscenza dei cittadini. Si intende per e-government il processo di informatizzazione della pubblica amministrazione, il quale unitamente ad azioni di cambiamento organizzativo consente di trattare la documentazione e di gestire i procedimenti con sistemi digitali, grazie all’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (Ict-Information and Communication Tecnologies), allo scopo di ottimizzare il lavoro degli enti e di offrire agli utenti (cittadini e imprese) sia servizi più rapidi, che nuovi servizi, attraverso i siti web delle amministrazioni pubbliche.
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Santos, André Luis Matos dos, and Marcelo Borges Rocha. "Estudo sobre tecnologia social e meio ambiente: levantamento em dissertações e teses brasileiras." Revista Tecnologia e Sociedade 17, no. 46 (January 1, 2021): 73. http://dx.doi.org/10.3895/rts.v17n46.11818.

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Abstract:
Diante da crise ambiental, torna-se relevante pensar e problematizar o uso de estratégias mitigadoras. Sendo assim, o presente estudo teve como objetivo investigar como as pesquisas em Tecnologia Social (TS), com perspectivas ambientais, vêm sendo desenvolvidas no Brasil a partir de temas chaves, regiões, universidades e as adequações sociotécnicas das tecnologias. Então foi realizado um levantamento na base de dados da Biblioteca Digital Brasileira de Teses e Dissertações utilizando-se os descritores: “Tecnologia Social” e “Meio Ambiente” no campo de pesquisa “todos os campos”. O levantamento compreendeu o período de 2000 a 2019. Foram identificadas 11 dissertações e uma tese. Os trabalhos se concentraram na Região Nordeste do território brasileiro. O tema ambiental mais pesquisado foi resíduo sólido, seguido de agricultura familiar. Notamos nas Adequações Sociotécnicas das tecnologias estudadas que nove encontram-se em processos iniciais e três se apresentam como tecnologias alternativas. Com estes resultados, recomenda-se que os estudos sobre tecnologia social sejam ampliadost
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Miguel, Marcelo Calderari, Rogério Zanon da Silveira, and Rosa da Penha Ferreira da Costa. "Tecnologia social na rota da produção científica." P2P E INOVAÇÃO 8, no. 1 (September 28, 2021): 1–21. http://dx.doi.org/10.21721/p2p.2021v8n1.p1-21.

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Abstract:
Introdução: as Tecnologias Sociais envolve um campo de estudo da Ciência da Informação que busca. Objetivo: analisar a produção científica na área da Tecnologia Social, no período de 2006 a 2020, representada pelos artigos científicos indexados na base de dados referenciais de artigos da Ciência da Informação - Brapci. Metodologia: trata-se de uma pesquisa qualiquantitativa e utiliza a técnica bibliometria e a análise de conteúdo como principais ferramentas metodológicas. Resultados: a produção científica sobre Tecnologia Social apresenta um comportamento relativamente estável nos últimos quinze anos; o ano de 2010 propaga o melhor período de avanço dessa temática. Conclusões: a análise dos artigos de periódicos científicos mostrou que a ‘Tecnologia Social’ possui relação com as áreas multidisciplinares, situado principalmente a questão do atendimento em arquivos, museus e bibliotecas.
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Rios, Dara Missão da Silva, and José Raimundo Oliveira Lima. "O DESENVOLVIMENTO LOCAL ENDÓGENO: REFLEXÕES A PARTIR DAS TECNOLOGIAS COM FOCO NA TECNOLOGIA SOCIAL." Revista Ambivalências 7, no. 14 (March 1, 2020): 125–42. http://dx.doi.org/10.21665/2318-3888.v7n14p125-142.

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Abstract:
Este estudo propõe-se compreender em que medida os modelos de tecnologias contribuem de maneira mais acentuada para um desenvolvimento descentralizado nas cidades de pequeno porte, visto que cada vez mais ocupam importante papel como grandes influenciadoras nas sociedades contemporâneas. Assim, pretende-se responder a seguinte questão: Em que medida os modelos de Tecnologia Social e Tecnologia Convencional podem contribuir de maneira mais acentuada para o Desenvolvimento Local Endógeno dos municípios de pequeno porte? Em busca de uma resposta ao problema foi utilizada a pesquisa qualitativa, com o intuito de examinar as contribuições teóricas e exemplos verídicos relacionados à influência das tecnologias sobre o Desenvolvimento Local Endógeno. O método aplicado foi a pesquisa bibliográfica, que implica em um conjunto ordenado de procedimentos de busca por soluções, aprofundado no determinado tema. O estudo mostrou que as tecnologias contribuem para o desenvolvimento econômico endógeno, sendo perceptível que a Tecnologia Convencional está mais voltada para o desenvolvimento exógeno com um enfoque na industrialização de um mercado capitalista e a Tecnologia Social para um desenvolvimento endógeno que permite uma expansão descentralizada com foco mais humanista nos municípios de pequeno porte contribuindo para a renda local.
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Abreu, Júlio Cesar Andrade de, and Lucas Villanacci Tibiriçá. "TECNOLOGIA SOCIAL COMO MECANISMO DE EMANCIPAÇÃO SOCIAL? UMA ANÁLISE EMPÍRICA." Revista Brasileira de Tecnologias Sociais 4, no. 2 (April 16, 2018): 135. http://dx.doi.org/10.14210/rbts.v4n2.p135-148.

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Abstract:
Este texto ensaístico busca reflexionar sobre o constructo da Tecnologia Social como mecanismo de emancipação social. A análise é baseada em pesquisa bibliográfica e, empiricamente, na experiência do projeto Moradia Urbana com Tecnologia Social no Conjunto Residencial Candelária (Volta Redonda, Rio de Janeiro). Procurou-se observar traços emancipatórios nos discursos dos moradores a partir de entrevistas semiestruturadas e os resultados desse trabalho apontam que houve diferentes impactos decorrentes das reaplicações das Tecnologias Socias na comunidade em questão; apesar de não se fazerem notar mudanças substanciais na vida coletiva do empreendimento habitacional, transformações significativas aconteceram em níveis individuais.
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Da Silva, Célia Regina. "Nem todos são iguais: as tic, as desigualdades de gênero e tecnológica." Pontos de Interrogação — Revista de Crítica Cultural 4, no. 1 (November 26, 2015): 55. http://dx.doi.org/10.30620/p.i..v4i1.1775.

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Abstract:
ResumoTendo como base quadro teórico que reconhece as relações de reciprocidade entre tecnologia e sociedade como condicionantes da mudança social, o presente artigo procura compreender, as complexas relações entre tecnologias da comunicação e informação (TIC) e relações de gênero, haja vista que as desigualdades de gênero e tecnológicas acentuam as assimetrias sociais das mulheres, sobretudo, em países emergentes. Chama-se atenção para o caráter genderizado do uso da tecnologia, em que relações sociais refletem desigualdades de gênero e assimetrias da sociedade em geral.Palavras-chaveTIC. Gênero. Desigualdade e racismo.
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Bozatski, Maurício Fernando. "O que as tecnologias fazem: uma elucidação a partir da filosofia da tecnologia." Revista Tecnologia e Sociedade 16, no. 39 (January 1, 2020): 57. http://dx.doi.org/10.3895/rts.v16n39.8495.

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Abstract:
O objetivo deste artigo é demonstrar como os filósofos da chamada Terceira Geração da Filosofia da Tecnologia conceituam as tecnologias, tanto em seu desenvolvimento quanto em suas implicações no contexto científico e social. A estrutura do artigo apresenta a relevância da tecnologia no desenvolvimento antropológico; a compreensão do fenômeno da tecnologia sob a perspectiva filosófica e por fim, a partir destas elucidações, como as tecnologias são fundamentais para o estabelecimento e consolidação de Visões de Mundo.
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Silva, Emelyn Larissa Lima da, Diana Cruz Rodrigues, and Mário César Carvalho. "Geração de Trabalho e Renda em Comunidades na Amazônia: um olhar a partir das potencialidades e desafios da tecnologia social no Pará." NAU Social 13, no. 24 (February 18, 2022): 1021–40. http://dx.doi.org/10.9771/ns.v13i24.45610.

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Abstract:
O artigo visa discutir as potencialidades e desafios da geração de trabalho e renda a partir da tecnologia social na Amazônia, especificamente no Pará. Para tanto, realizamos a pesquisa em duas fases, a primeira consistiu no levantamento de tecnologias sociais implementadas no Pará, com a temática de renda, na base de dados da Fundação Banco do Brasil. Esse levantamento forneceu uma amostra de experiências para construção de um panorama inicial e seleção de uma tecnologia social para estudo de caso, na segunda fase da pesquisa. A abordagem teórica-conceitual posiciona-se no imbricamento entre economia solidária e tecnologia social, enquanto uma alternativa para a geração de trabalho, renda e inclusão socioprodutiva. O levantamento realizado identificou 21 tecnologias sociais com o tema de renda implementadas em 27 municípios do Pará. A maioria delas teve como proponente organizações da sociedade civil, com sede no próprio estado e foco em atividades de extrativismo e agricultura familiar. O caso expressa potencialidades da tecnologia social e da economia solidária para geração de trabalho e renda na região a partir de uma prática extrativista que sofreu forte desregulamentação na década 1990, porém também retrata desafios que requerem enfrentamento. As principais potencialidades foram: a valorização dos recursos da floresta, a ampliação das oportunidades de geração de renda e a inclusão socioprodutiva, principalmente das mulheres. Os principais desafios foram: o tensionamento dos princípios da economia solidária pela lógica de mercado no processo de comercialização, dinâmicas de desigualdades (principalmente de gênero) e ausências de políticas públicas intersetoriais e de longo prazo.
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