Journal articles on the topic 'Tecnologia e tecnica cinematografica'

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De Masy, Rafael Carbonell. "Tecnica y tecnologia agrarias apropriadas en las misiones guaranies." Estudos Ibero-Americanos 15, no. 1 (December 31, 1989): 21. http://dx.doi.org/10.15448/1980-864x.1989.1.30500.

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Forni, Marcella. "ImprenditorialitÀ e gestione: la formazione del Gruppo Rizzoli dalle origini alla seconda guerra mondiale." SOCIETÀ E STORIA, no. 133 (October 2011): 449–84. http://dx.doi.org/10.3280/ss2011-133004.

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Abstract:
L'articolo ripercorre il percorso di formazione e strutturazione del gruppo editoriale Rizzoli, tra le protagoniste dell'industrializzazione del settore, nel periodo compreso tra i primi anni del novecento, che vede la formazione di un primo nucleo tipografico, e la fine del secondo conflitto mondiale. Lo studio prende avvio da un esame della formazione tecnica e imprenditoriale del tipografo nella Milano dei primi del secolo, e prosegue in una valutazione dell'ambito specifico di inserimento delle prime societÀ a marchio Rizzoli. Fondamentale per comprendere l'evoluzione societaria e gestionale dell'impresa, sia sul breve che sul medio periodo, č ritenuta la ricostruzione delle partnerships instaurate dall'azienda fin dai primi anni di attivitÀ, alla base dell'attestazione della ditta a livello nazionale. Parallelamente, vengono seguite le operazioni di diversificazione produttiva che porteranno l'azienda ad un'espansione nel settore editoriale, principalmente orientata verso produzioni a grande tiratura, per le quali verranno studiate dopo la metÀ degli anni venti apposite politiche pubblicitarie/di marketing: l'autore si sofferma a questo proposito sulla forte compenetrazione tra le attivitÀ del gruppo, estese nel corso degli anni trenta alla produzione cinematografica. Un'analisi delle vicende societarie di questo periodo evidenzia come il successo economico dell'attivitÀ porti ad un'emancipazione del gruppo dai suoi primi finanziatori, con un rientro della gestione nell'ottica tipicamente italiana della conduzione familiare delle imprese.
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3

Mele, Vincenza. "Percorsi femminili sull’accanimento riproduttivo." Medicina e Morale 53, no. 1 (February 28, 2004): 91–108. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2004.655.

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Abstract:
L’Autrice esamina criticamente la tecnica di fecondazione in vitro (FIVET) dal punto di vista etico, mettendo in luce gli elementi di sproporzione dell’intervento tecnologico per la bassa efficacia, l’alto rischio per il nascituro, l’invasività per il corpo materno e gli elevati costi economici. L’obiettivo del presente lavoro è contestare sia la terapeuticità della FIVET, sia contestare un luogo comune che vede il pensiero femminile favorevole alle tecnologie riproduttive. La sproporzionalità terapeutica viene quindi analizzata secondo l’ottica delle donne, alla luce di diverse prospettive: le prospettive della bioetica cosiddetta femminista e la prospettiva della bioetica al femminile. L’articolo mette in luce le ragioni di non accettabilità della tecnica da parte di entrambe le prospettive, in particolare l’oggettivazione del corpo della donna ed il parassitismo della tecnologia. L’Autrice conclude illustrando il suo personale punto di vista sulla bioetica al femminile: il logos delle tecnologie riproduttive, che è quello dell’ottimizzazione di un prodotto, mette a serio rischio il valore simbolico della maternità, come luogo originario del prendersi cura.
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Olivetti, Elena, Camilla Bongiovanni, Laura Staccini, Daniele Cavadini, Laura Mandelli, and Stefano Porcelli. "Passaggio alla psicoterapia online durante la pandemia da Coronavirus (Covid-19): precedente esperienza, familiarità con la tecnologia e conoscenze teoriche sulla psicoterapia online da parte del terapeuta. Il caso del Centro Medico Santagostino." QUADERNI DI PSICOTERAPIA COGNITIVA, no. 49 (January 2022): 21–34. http://dx.doi.org/10.3280/qpc49-2021oa13211.

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Abstract:
Durante la pandemia da Coronavirus (Covid-19), l'uso della psicoterapia online (PO) è stato ampiamente rivalutato. In situazioni in cui il passaggio alla PO siano caratterizzati da necessità e urgenza, la preparazione tecnica e teorica del terapeuta può essere cruciale. Nel presente studio abbiamo pertanto indagato il ruolo di tale preparazione sul passaggio alla PO durante l'emergenza Covid-19, nel contesto di un servizio privato di psicoterapia (Santagostino). Un questionario costruito ad hoc è stato utilizzato per rilevare l'esperienza pregressa di PO di 86 terapeuti, il grado riferito di familiarità con i sistemi di videocomunicazione, di conoscenza teorica e scientifica della PO, e la percentuale di pazienti in cura passati in PO. Sono state inoltre raccolte informazioni riguardo all'orientamento terapeutico e al grado personale di scetticismo nei confronti della PO prima della pandemia. Su 158 terapeuti contattati, 86 hanno completato il questionario. L'esperienza pregressa del terapeuta in PO si è dimostrata la variabile più predittiva per il passaggio dei pazienti alla PO. Accanto a essa la familiarità tecnica dei terapeuti, associata a un basso scetticismo. I risultati dello studio suggeriscono che una precedente esperienza, e dunque formazione, all'uso della PO, potrebbe favorire sia il suo utilizzo da parte del terapeuta, che l'adesione dei pazienti alla PO stessa. Una adeguata formazione tecnica e teorica potrebbe incrementare il senso di padronanza e fiducia (vs. scetticismo) nella PO.
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5

Gonzalez, Jose Eduardo. "El final de la modernizacion literaria?: tecnica y tecnologia en la critica de Angel Rama." MLN 113, no. 2 (1998): 380–406. http://dx.doi.org/10.1353/mln.1998.0025.

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Mele, V., and S. Giardina. "La bioetica che interroga la letteratura nel locus antropologico: l’ermeneutica di una voce letteraria sul tema della tecnocrazia." Medicina e Morale 52, no. 2 (April 30, 2003): 263–81. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2003.670.

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Abstract:
L’oggetto materiale del lavoro è stato quello di delineare i fondamenti epistemologici della tecnica, di inquadrarli nel periodo immediatamente antecedente alla nascita della bioetica come disciplina sensu stricto e, infine, di far emergere le conseguenze che la tecnologia ha avuto sul vissuto antropologico e sull’umano nell’epoca contemporanea. L’avvento della tecnologia si impone come una delle radici storiche della bioetica. Infatti, le nuove possibilità tecnologiche offerte dalla scienza pongono nuovi quesiti che necessitano d’urgenza una risposta etica. Tali possibilità non minacciano soltanto la salute, la vita dell’uomo e la sopravvivenza dell’intero pianeta, ma possono arrivare a “sconvolgere” l’identità stessa dell’uomo, la sua struttura antropologica. A questo punto la tecnologia da mezzo diventa fine, e la tecnologia si trasforma in tecnocrazia. Partendo dalla concezione che la letteratura è uno strumento di conoscenza che si avvale di strumenti diversi, ma non per questo meno validi, di quelli della scienza, gli autori hanno utilizzato come strumento di indagine per delineare il rapporto uomo-tecnologia alcuni testi dello scrittore Paolo Volponi in cui è evidente la presa di coscienza e la denuncia da parte dello scrittore del riduzionismo antropologico operato dal mondo tecnologico. In altre parole, la letteratura viene assunta quale oggetto formale per delineare l’avvento della tecnocrazia sull’uomo. Scopo del lavoro è inoltre far emergere l’importanza e l’effettiva realizzazione di un dialogo tra discipline diverse: il discorso sulla portata etica della tecnologia si muove oscillando dal terreno più squisitamente etico della bioetica a quello umanistico-antropologico definito dalla letteratura, e viceversa.
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Finelli, Roberto. "NUOVE TECNOLOGIE, SOCIETÀ DELLA CONOSCENZA E “MENTE ORIZZONTALE”." Revista Dialectus - Revista de Filosofia, no. 18 (October 25, 2020): 350–64. http://dx.doi.org/10.30611/2020n18id61190.

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Abstract:
La tesi di fondo è che le nuove tecnologie rappresentano un enorme sviluppo dell‟umanità sul piano della trasmissione e dell‟elaborazione delle informazioni. Ma questa gigantesca innovazione, per la cornice dell‟accumulazione capitalistica in cui viene svolta e sviluppata, dà luogo ad una antropologia e ad una formazione della soggettività umana in cui il “conoscere” prevale e domina sul “sentire”. La natura astratta della ricchezza del capitale, e la sua accumulazione, richiedono un individuo parimenti astratto, in cui la conoscenza diventa sempre più informazione. Questa fallace identificazione della conoscenza con l‟informazione è basata su una epocale distorsione del sentire, per la quale il senso del conoscere non proviene più dal corpo emozionale e interiore del soggetto umano ma dall‟esterno, secondo programmi e definizioni di senso in qualche modo già predefiniti e precompilati. In questo ambito di problemi il saggio utilizza una distinzione profonda di significato tra il lemma “tecnica” e il lemma “tecnologia”, a partire da sollecitazioni presenti nelle pagine del Marx maturo, per mettere in discussione una contestualizzazione “umana” e non “capitalistica” della tecnologia. Nello stesso tempo l‟autore svolge una critica profonda della concezione heideggeriana e della tecnica e del modo in cui le filosofie della postmodernità, soprattutto quelle della cosiddetta French Theory, sotto la guida di Nietzsche e di Heidegger, hanno registrato solo la superficializzazione del mondo messa in atto dalla nuova tipologia “flessibile” dell‟accumulazione capitalistica. La liquidazione di ogni forma di soggettività operata dai pensatori francesi, se ha avuto il merito di criticare giustamente forme troppo identitarie e dogmatiche di soggettività, ha nello stesso tempo del tutto liquidato l‟ipotesi marxiana del capitale come vero soggetto della società moderna e contemporanea, con la sua necessità intrinseca di creare un mondo sempre più omogeneo alla sua espansione e universalizzazione.
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DI PASQUALE, GIOVANNI. "ALESSANDRA GARA, Tecnica e tecnologia nelle società antiche, Roma, La Nuova Italia Scientifica, 1994, 149 pp., ill." Nuncius 11, no. 1 (January 1, 1996): 343–47. http://dx.doi.org/10.1163/221058796x00983.

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Albanese, Giuseppe. "Il ritardo del Mezzogiorno come povertŕ tecnologica." SCIENZE REGIONALI, no. 2 (June 2011): 71–94. http://dx.doi.org/10.3280/scre2011-002003.

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Abstract:
Nel presente contributo adottiamo una prospettiva di "contabilitŕ della crescita" per ricercare la fonte dei divari di produttivitŕ tra le regioni italiane e discriminare tra il ruolo giocato da capitale fisico, capitale umano e TFP. Vengono quindi comparati due diversi metodi: quello tradizionale dovuto a Klenow e Rodriguez-Clare (1997), Hall e Jones (1999) e Caselli (2005) e una nuova tecnica elaborata in Caselli e Coleman (2006). Il lavoro sottolinea come solo la seconda consente di distinguere appieno il ruolo della tecnologia e del capitale umano, poiché permette di distinguere tra i fattori che determinano lo skill premium. I risultati ottenuti mostrano come le differenze nella dotazione tecnologica appaiono spiegare la gran parte dei divari esistenti. Inoltre, l'analisi enfatizza l'esistenza di barriere all'adozione di tecnologie piů efficienti nel Mezzogiorno.
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Torrella, Adriana, Rosa L. Solis, Nerys Rodriguez, Yadira Medina, Martha Pita, Ivis Perez, and Nubia Licourt. "UltramicroELISA para la deteccion de anticuerpos IgM al Mycobacterium leprae utilizando muestras de sangre seca." Revista do Instituto de Medicina Tropical de São Paulo 36, no. 2 (April 1994): 131–38. http://dx.doi.org/10.1590/s0036-46651994000200007.

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Abstract:
En este trabajo se establecen las condiciones optimas para la detección de anticuerpos IgM al glicolipido fenólico-I (GF-I) en muestras de sangre en papel de filtro utilizando el UltramicroELISA HANSEN y la tecnologia SUMA. Se estudiaron 300 donantes de sangre y 58 pacientes leprosos. Para estas dos poblaciones se compararon los resultados de muestras de sangre seca colectadas en papel de filtro SS-2992 con los de suero, y se obtuvo una correlación de 0.919 para donantes de sangre, 0.969 para pacientes y 0.954 para el total de las dos poblaciones. Se obtuvo una coincidencia de 98% en pacientes y 96% en donantes. En la población de pacientes la sensibilidad fue de 93% y la especificidad de 100% para las muestras de sangre seca evaluadas por el UMELISA HANSEN, con respecto a las muestras de suero analizadas por esta misma tecnica.
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Ferrari, Paolo. "Introduzione a L'industria bellica nella storia d'Italia. Economia e tecnologia negli studi di Andrea Curami." ITALIA CONTEMPORANEA, no. 261 (February 2011): 575–84. http://dx.doi.org/10.3280/ic2010-261001.

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Abstract:
Andrea Curami (1947-2010) č stato docente di Meccanica applicata e di altre materie al Politecnico di Milano, esperto di motori e di automobilismo, storico delle vicende militari ed economiche italiane tra Ottocento e seconda guerra mondiale. Si č occupato anche di storia dei trasporti e ha promosso le ricerche di un gruppo di studiosi riunito attorno a sé. A partire dagli studi sull'aeronautica, ha sviluppato un'analisi originale dell'industria bellica italiana, coniugando storia delle vicende militari e storia economica e della tecnologia, ponendo al centro i rapporti tra committenza pubblica e un mondo dell'industria, continuamente oscillante tra innovazione e sfruttamento delle risorse pubbliche, che progressivamente si afferma quale componente decisiva della classe dirigente. Curami ha in particolare studiato la Grande guerra quale snodo cruciale di questo processo, e il riarmo fascista, quando l'industria č in grado di imporre alle forze armate mezzi spesso obsoleti e inadeguati. Del riarmo fascista e della mancata mobilitazione nel secondo conflitto mondiale egli propone un modello interpretativo nel quale l'analisi tecnica diviene funzionale alla comprensione delle politiche seguite dalle imprese, con un'interpretazione originale dei rapporti tra forze armate, politica e grande industria.
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Nenci, Elio. "Book Review: Le strade della tecnica. Tecnologia e pratica della scienza nel mondo antico, written by Giovanni Di Pasquale." Nuncius 30, no. 2 (2015): 520–22. http://dx.doi.org/10.1163/18253911-03002006.

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Conca, Messina Silvia A. "Crescita e trasformazioni tra etÀ moderna e rivoluzione industriale. Nuove prospettive di storia economica dell'Europa." SOCIETÀ E STORIA, no. 133 (October 2011): 551–608. http://dx.doi.org/10.3280/ss2011-133006.

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Abstract:
L'articolo presenta una rassegna del dibattito internazionale sui fattori della crescita economica nell'Europa moderna e durante la rivoluzione industriale, soffermandosi in particolare sui risultati delle ricerche relative alla tecnologia, le istituzioni, il modello malthusiano, l'energia, le stime di crescita del PIL, mostrando che secondo la gran parte della piů recente storiografia - sebbene non tutta - la rivoluzione industriale non fu un fenomeno improvviso, ma l'accelerazione di dinamiche preesistenti sin dall'etÀ moderna. Tale orientamento č stato contestato dalla California school, che ha enfatizzato le "sorprendenti somiglianze" tra le aree piů avanzate dell'Europa e dell'Asia e sostenuto che la "grande divergenza" in termini di ricchezza e di potenzialitÀ non si manifesta prima dell'ottocento, sospingendo gli studi verso una prospettiva piů comparativa e globale. Le ricerche degli ultimi anni, perň, hanno nel complesso confermato che il divario tra oriente e occidente trova le sue radici nell'espansione europea dell'etÀ moderna, nelle sue istituzioni, nella sua cultura scientifica e tecnica, e nella crescente specializzazione della sua economia.
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Valentini, Vincenzo, Elisa Marconi, Loredana Dinapoli, and Calogero Casà. "Come cambia la percezione della professione medica di fronte alla richiesta di morte." Medicina e Morale 71, no. 4 (December 22, 2022): 413–23. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2022.1218.

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Abstract:
Nel contesto di una società in continua e rapida evoluzione, la morte si ripresenta come una ineludibile tematica di peculiare urgenza esistenziale. Sebbene, infatti, il progresso tecnologico e delle scienze mediche abbia facilitato una risposta tecnica alla domanda di salute che sempre di più incontra metodiche multimodali e multidisciplinari di terapia, la tecnologia di cura relega spesso il paziente ad una solitudine esistenziale dove, pur in presenza di una terapia per la sua malattia, non trova spazio una relazione di cura per la sua sofferenza. Questa dicotomia della cura, che si suddivide da una parte nel “trattare” dall’altra nell’“essere presente”, porta, soprattutto nel contesto del fine vita, al rischio di attestare la cura al solo livello tecnico, rendendo ‘giustificata’ la richiesta del paziente al medico di ‘somministrare il fine vita’, sopprimendo l’eco relazionale di ritorno del medico di fronte al bisogno umano del paziente. Lo scopo di questo articolo è di recuperare le riflessioni legate all’esperienza clinica ed umana propedeutiche ad accompagnare il paziente in un percorso relazionale offrendogli, nelle varie fasi della cura, una “eco di ritorno”, utili a non comprimere la percezione del medico a livello di somministratore automatico.
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Malagrinò, Ilaria, and Maria Teresa Russo. "Dilemmi etici sulla “relazione a ultrasuono”: tecnologia e personificazione della gravidanza / Ethical dilemmas on “ultrasound bond”: technology and pregnant embodiment." Medicina e Morale 65, no. 4 (October 6, 2016): 433–58. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2016.442.

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Abstract:
Come afferma I. M. Young, alcune concettualizzazioni e pratiche odierne della medicina sembrano alienare la donna incinta dalla sua esperienza corporea. Oggigiorno, il sottoporre la gestante a ripetuti esami ecografici è diventata pratica routinaria. D’altra parte, sembra ormai assodato che una visione precoce delle immagini fetali possa facilitare il sorgere di una relazione emozionale della madre al bambino. Lo scopo di questo articolo è, pertanto, quello di fornire un’analisi dei principali studi presenti in letteratura sull’argomento al fine di chiarire se davvero il mezzo ecografico favorisce lo sviluppo di una relazione materna al feto, quali sono le caratteristiche di tale relazione e, infine, di discutere le implicazioni che tale processo di ridefinizione della gravidanza come evento biomedico ha sulla donna. Infatti, il boom ecografico sembra aver incoraggiato la diffusione di una visione della gestazione come appartenente soltanto al feto: il centro dello schermo diventa il solo fulcro del processo riproduttivo e “fetalità” diventa il sinonimo vero di procreazione. Da questo punto di vista, pertanto, l’uso di tale tecnica, fornendo un’immagine “separata” del bambino, colto nella sua autonomia, sembra aver incoraggiato la diffusione di una visione individualista del soggetto e delle sue caratteristiche, nonché di una cultura disincarnata della gestazione in cui la fragilità materna sembra essere completamente ignorata.----------As Young states, some conceptualizations and practices of medicine seem to alienate the pregnant subject from her bodily experience. Nowadays the use of the ultrasound technique in pregnancy has become a routine practice, especially because early fetal images encourage the maternal emotional relationship to the fetus. Thus, the aim of this paper is to survey the extant literature in order to clarify whether ultrasounds actually encourage the maternal bond to the fetus, to make explicit what kind of bond ultrasounds are really able to produce, and finally to discuss the repercussion on the position of women in the process of redefinition of pregnancy as a biomedical event. Indeed, the boom of ultrasound in obstetric practice seems to have encouraged the spread of a vision of gestation as an event belonging only to the fetus. Thus, the center of the screen becomes the only center of the reproductive process and “foetality” becomes the real synonymous of procreation. In this light, ultrasound technology seems to implement an individualistic vision of the subject and its future, as it separates the fetus from its mother and to cooperate to create a disembodied culture of gestation and procreation where the “maternal fragility” is completely ignored.
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Alessandrini, M., A. Micarelli, A. Viziano, I. Pavone, G. Costantini, D. Casali, F. Paolizzo, and G. Saggio. "Body-worn triaxial accelerometer coherence and reliability related to static posturography in unilateral vestibular failure." Acta Otorhinolaryngologica Italica 37, no. 3 (June 2017): 231–36. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-1334.

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Abstract:
Poichè le alterazioni della funzione vestibolare possono essere causa di disequilibrio, i principali reperti sviluppati ad oggi per misurare il controllo posturale e l’integrazione sensoriale nel danno vestibolare sono stati ottenuti grazie alla posturografia. Tuttavia, al fine di superare i problemi legati a tale genere di tecnologia, sono stati proposti gli accelerometri indossabili (ACC) come un’alternativa portatile e a basso costo per la misurazione dell’oscillazione corporea in ambienti confortevoli. D’altro canto, nessuno studio ad oggi ha dimostrato la validità sperimentale delle misurazioni ottenute con ACC - rispetto a quelle derivanti dalla posturografia - in soggetti affetti da deficit vestibolare. Pertanto, l’obiettivo del presente lavoro è stato quello di i) sviluppare e validare una strumentazione pratica che potesse consentire la misurazione dei disordini dell’oscillazione corporea nell’ambito della valutazione otoneurologica attraverso gli ACC e ii) fornire un’analisi delle oscillazioni affidabile ed automatica, che potesse implementare in modo sensibile ed accurato la possibile discriminazione di pazienti affetti da deficit vestibolare unilaterale (UVF). A tale scopo, un gruppo di 13 pazienti (sette femmine, 6 maschi; età media 48.6 ± 6.4 anni) affetti da UVF da almeno 6 mesi e un altro omogeneo di 13 soggetti sani sono stati invitati a mantenere la posizione eretta durante l’esecuzione della posturografia statica (FBP) mentre indossavano a livello lombare - vicino al centro di massa - un sensore Movit® (by Captiks) costituito da accelerometri 3-D. La correlazione ‘product-moment’ secondo Pearson ha dimostrato un elevato livello di corrispondenza di quattro misure, estratte da ACC e da FBP, nel dominio del tempo e di tre in quello della frequenza. Inoltre il t-test ha evidenziato che due parametri nel dominio del tempo e due in quello della frequenza si sono dimostrati affidabili nel discriminare i soggetti affetti da UVF. Tali aspetti, nel loro complesso, dovrebbero focalizzare l’attenzione in ambito clinico e di ricerca su tale tecnica di registrazione, considerato l’arricchimento quantitativo e qualitativo di informazioni utili nella discriminazione, diagnosi e trattamento di pazienti affetti da UVF. In conclusione, noi riteniamo che la misurazione basata su ACC offra un’alternativa confortevole, affidabile, economica ed efficiente utile, assieme ai test clinici di equilibrio e mobilità, in molteplici circostanze così come negli studi implicati nella diagnosi, controllo e riabilitazione di pazienti affetti da UVF.
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Pinheiro, Izoldi Klein, Dilva Bertoldi Benvenutti, and Jacir Favretto. "Ambiente de aprendizagem: conhecimento tecnológico pedagógico do conteúdo (Learning environment: technological pedagogical content knowledge)." Revista Eletrônica de Educação 14 (March 3, 2020): 3765070. http://dx.doi.org/10.14244/198271993765.

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Abstract:
The reflections are part of the Master's Dissertation entitled Integration of digital media in basic education for the study of sustainability, Professional Master in Business Administration from Unoesc, Chapecó (Brazil). The research aims to understand the TPACK structure and its relationship to the process of teaching and learning in the context of the classroom. The research addresses the integration of digital media in the teaching-learning process, allowing the student to learn in a healthy, pleasurable, meaningful and innovative way. The structure is based on Koehler and Mishra (2009), who touted the need for teachers to understand pedagogically the inclusion of technologies in the context of the classroom. The study was developed through qualitative research, using semi-structured interviews with teachers of the Education Network of a municipality located in the Santa Catarina’s State, characterized as a case study. As for its nature, the research is classified as applied and based on its objectives, the study can be considered descriptive. The dice were analyzed by content technique analysis. Among the main results, it is identified that teachers use digital media available in schools, but present traditional postures where the student becomes a passive being. In schools where digital media integration occurs, work depends on the computer teacher. Some teachers yearn for the integration of technological resources in teaching practice, however, they need training.ResumoAs reflexões fazem parte da Dissertação de Mestrado intitulada Integração das novas tecnologias na Educação Básica para o estudo da sustentabilidade, Mestrado profissional em Administração da Unoesc, Campus Chapecó. A pesquisa objetiva entender a estrutura TPACK e sua relação com o processo de ensinar e aprender no contexto da sala de aula. A pesquisa aborda a integração das mídias digitais no processo ensino aprendizagem, permitindo o aluno aprender de maneira saudável, prazerosa, significativa e inovadora. A estrutura se fundamenta em Koehler e Mishra (2009), que apregoa a necessidade dos docentes compreenderem pedagogicamente a inclusão das tecnologias no contexto da sala de aula. O estudo foi desenvolvido por meio de pesquisa qualitativa, utilizando entrevista semi-estruturada com professores da Rede de Ensino de um Município localizado no Estado de Santa Catarina, caracterizando-se como estudo de caso. Quanto à sua natureza, a pesquisa se classifica como aplicada e com base nos seus objetivos, o estudo pode ser considerado descritivo. Os dados foram analisados pela técnica de análise de conteúdo. Dentre os principais resultados, identifica-se que os docentes utilizam as mídias digitais disponíveis nas escolas, porém apresentam posturas tradicionais onde o aluno se torna um ser passivo. Nas escolas onde ocorre integração das mídias digitais, o trabalho depende do professor de informática. Alguns docentes anseiam pela integração de recursos tecnológicos na prática docente, contudo, necessitam de formação.SommarioLe riflessione che seguono sono parte della Dissertazione del Master intitolata integrazione dei media digitale nell’istruzione di base e studio della sostenibilità, Master professionale in Amministrazione dell’ Unoesc, Chapecó (Brasile). La ricerca ha l’obiettivo di comprendere la struttura TPACK e la sua relazione con il processo di insegnamento e apprendimento nel contesto della classe. La ricerca tratta dell’introduzione dei media digitale nel processo d’istruzione, dando la possibilità all’alunno di imparare di forma salutare e piacevole, significativa e innovativa. La struttura si basa negli studi di Koehler e Mishra (2009), che evidenziano la necessità di comprendere dal punto di vista della didattica il ricorso alle nuove tecnologie nel contesto della classe da parte dei docenti. Lo studio è stato realizzato per mezzo di ricerca qualitativa, utilizzando intreviste semi-strutturate con professori della rete d’istruzione di un Municipio localizzato nello Stato di Santa Catarina, si caratterizza come studio di caso. Per quanto riguarda la sua natura, la ricerca si classifica come applicata e con base nei suoi obiettivi, lo studio può essere considerato descritivo. I dati sono stati analizzati con la tecnica di analise de contenuto. Tra i principali risultati, si ha identificato che i docenti fanno ricorso ai media digitali disponibili nelle scuole, però ricorrono ad approcci tradizionali ai quali l’alunno diventa un essere passivo. Nelle scuole dove occorre l’introduzione dei media digitali, il lavoro dipende dal professore di informatica. Alcuni docenti attendono per l’inserimento di strumenti tecnologici nella pratica dell’insegnamento, tuttavia, hanno necessità di formazione.Palavras-chave: Mídias digitais, Aprender, Ensinar, Conhecer.Keywords: Digital media, Learn, Teach, To know.Parole chiavi: Media digitali, Apprendere, Insegnare, Conoscere.ReferencesASSMANN, Hugo. A metamorfose do aprender na sociedade da informação. Ci. Inf., Brasília, v. 29, n. 2, p. 7-15, maio/ago. 2000. Disponível em: <http://www.scielo.br/scielo.php?script=sci_arttext&pid=S0100-19652000000200002&lng=en&nrm=iso>. Acesso em: 12 jan. 2017.BENVENUTTI, Dilva B. Avaliação nos processos de aprendizagem. Curitiba: Prismas, 2017.CARROLL, Lewis. Alice no País das Maravilhas. São Paulo: Martin Claret, 2007. Título original em inglês: Alice’s Adventures in Wonderland (1866).CLOSS, Lisiane Quadrado; ANTONELLO, Claudia Simone. Teoria da aprendizagem transformadora: contribuições para uma educação gerencial voltada para a sustentabilidade. Revista de Administração Mackenzie, v. 15, n. 3, p. 221-252, 2014. Disponível em: http://www.spell.org.br/documentos/ver/31872/teoria-da-aprendizagem-transformadora--contribuicoes-para-uma-educacao-gerencial-voltada-para-a-sustentabilidade. Acesso em: 13 fev. 2018.DEMO, Pedro. Educação hoje: “novas” tecnologias, pressões e oportunidades. São Paulo: Atlas, 2009.GABRIEL, Martha. Educ@r: a (r)evolução digital na educação. São Paulo: Saraiva, 2013.KENSKI, Vani Moreira Educação e tecnologias: o novo ritmo da informação. 8.ed. Campinas, SP: Papirus, 2012.KOEHLER, Matthew J.; MISHRA, Punya. What is technological pedagogical content knowledge? Contemporary Issues in Technology and Teacher Education, v.9, n.1, p. 60-70, 2009. Disponível em: http://www.citejournal.org/volume-9/issue-1-09/general/what-is-technological-pedagogicalcontent-knowledge. Acesso em: 01 jan. 2017.KONDRAT, Hebert; MACIEL, Maria de Lourdes. 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Armo, Denny Rodrigues do, Argemiro Midonês Bastos, Amanda Alves Fecury, Carla Viana Dendasck, Euzébio de Oliveira, and Claudio Alberto Gellis de Mattos Dias. "Fisica all’ENEM e al corso di chimica tecnica presso l’Istituto federale di Amapá (IFAP): un confronto curriculare." Revista Científica Multidisciplinar Núcleo do Conhecimento, March 4, 2021, 80–88. http://dx.doi.org/10.32749/nucleodoconhecimento.com.br/formazione-it/fisica-allenem.

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Abstract:
Il National High School Examination (ENEM) è uno strumento valutativo e selettivo per consentire agli studenti di accedere all’istruzione superiore. Gli Istituti Federali di Educazione, Scienza e Tecnologia (IFs) sono istituzioni create dal governo federale con l’obiettivo di formare professionisti competenti. Lo scopo di questo studio è confrontare il contenuto delle domande di fisica dell’esame di scuola superiore nazionale (ENEM) tra gli anni 2014-2018 con il contenuto del curriculum del corso di chimica tecnica presso l’Istituto federale di Amapá (IFAP). L’insegnamento di fisica nel corso tecnico di Chimica dell’IFAP non presenta una divisione che dia la priorità alle materie più presenti in ENEM. ENEM di solito contestualizza le sue domande. Questa potrebbe essere una pratica comune nella fisica delle scuole superiori, in quanto aiuterebbe a una migliore comprensione. Inoltre, è necessario non frammentare il contenuto durante l’insegnamento, né come la sua composizione con altre materie. Il corso tecnico all’IFAP non sarebbe il luogo di studio appropriato per coloro che vogliono solo finire il liceo. Il contenuto va oltre quanto richiesto, ma con ritagli adeguati alla parte tecnica, comprese le pratiche di laboratorio e le discipline strettamente tecniche. L’assenza di interdisciplinarietà e contestualizzazione rende difficile l’assorbimento del contenuto, formando studenti con difficoltà a pensare alla fisica.
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DI PASQUALE, GIOVANNI. "ALESSANDRA GARA, Tecnica e tecnologia nelle societ antiche, Roma, La Nuova Italia Scientifica, 1994, 149 pp., ill." Nuncius, 1996, 343–47. http://dx.doi.org/10.1163/182539196x00989.

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Da Silva, Gardenio Diogo Pimentel, and Marcelo José Raiol Souza. "ESTIMATIVA DE GERAÇÃO DE ENERGIAATRAVÉS DE UM SISTEMA FOTOVOLTAICO: IMPLICAÇÕES PARA UM SISTEMA FLUTUANTE NO LAGO BOLONHA, BELÉM-PARÁ." Revista Brasileira de Energias Renováveis 6, no. 2 (June 1, 2017). http://dx.doi.org/10.5380/rber.v6i2.46194.

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Abstract:
Uma alternativa energética bastante estudada no Brasil é o uso de tecnologia fotovoltaica para geraçãode energia elétrica através da energia solar, pois o país apresenta grande potencialidade de exploração desse recurso. Entretanto uma dificuldade encontrada na instalação de projetos fotovoltaicos é a questão do espaço urbano ocupado, por isso a concepção de painéis fotovoltaicos flutuantes (FVF) vem sendo explorada. Neste contexto, o presente trabalho apresenta uma revisão bibliográfica de estudos sobre FVF, assim como buscou destacar a aplicação teórica dessa nova concepção no lago Bolonhausando o software SAM versão 2015.1.30. A modelagem empíricas no lago Bolonha de Belém usando o SAM ,mostra que a produção anual com 112 painéis de 250 Wp seria de 38.012kWh, o que demostra a elevada potencialidade de aproveitamento dessa tecnica para utilização da energia em larga escala ou somente na própria estação de tratamento de água e no Parque no Utinga. Há a necessidade de novos estudos práticos para descobrir a real capacidade de produção de um sistema fotovoltaicos flutuantes assim como os impactos que estes causariam no lago Bolonha ou outros lagos com características climáticas similares.
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Bompiani, Adriano. "Ecologia, natura e tecnologia nelle responsabilità umane* Riflessioni a proposito della cosiddetta “biologia sintetica”." Medicina e Morale 60, no. 5 (October 30, 2011). http://dx.doi.org/10.4081/mem.2011.155.

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Abstract:
L’autore esamina brevemente i concetti di natura, materia, “cosa” nel corso della storia dell’uomo rilevando la graduale perdita della “sacralità” attribuita alla natura mano a mano che si sviluppa la conoscenza scientifica della struttura e delle modalità di origine delle “cose” stesse. Descritti gli effetti che tale evoluzione ha prodotto sulla biologia ad opera della tecnica (definita da Tommaso d’Aquino come rapporto fra manualità e ragione, specifico naturale dell’uomo) si sofferma ad illustrare l’importanza crescente dell’ecologia, alla quale tuttavia si contrappone una sempre più spinta tendenza manipolatoria dell’esistente. Ciò avviene – ad esempio – in taluni progetti di realizzazione di entità organiche elementari dotate di capacità riproduttiva non esistenti in natura mediante moduli di DNA (biologia c.d. “sintetica”). Discute infine le applicazioni pratiche di alcuni programmi, l’impatto sulla ecologia, il quadro etico-giuridico in situazione di incertezza e timore per i risultati. Controllo democratico dei programmi, applicazione del principio di precauzione e adeguata formazione degli operatori sono sollecitati dall’opinione pubblica, ma fondamentale è l’esercizio della responsabilità dei ricercatori. ---------- The author briefly analyses the concepts of nature, matter, “thing” during human history, noting the gradual loss of “sacredness” of nature once scientific knowledge of origins is increased. More, he illustrates the growing importance of ecology, against which a more manipulative tendency is opposed, for example within some projects for the realization of elementary organic entities with non natural reproductive capacity by DNA modules (the so called “synthetic” biology). Finally, he debates around the practical applications of some programs, the impact on ecology, legal and ethical framework within uncertain and dangerous situations concerning with the results. Public opinion demands democratic control of the programs, application of the precautionary principle and adequate training for operators, but research responsibility is fundamental.
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Saldanha, Evanginaldo Silva, and Amanda Conrado Pereira. "La qualità dell’assistenza con l’uso della tecnologia dell’informazione presso la Scuola Professionale Doutor José Alves da Silveira a Quixeramobim – Ceará." Revista Científica Multidisciplinar Núcleo do Conhecimento, December 29, 2021, 05–28. http://dx.doi.org/10.32749/nucleodoconhecimento.com.br/economia-aziendale/tecnologia-dellinformazione.

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Abstract:
Negli anni, la qualità del servizio nelle organizzazioni istituzionali è stata vista come esigenza di miglioramento e di pieno miglioramento affinché i cittadini possano fruire dei servizi forniti con zelo, ricercando efficienza ed efficacia, strutturando elementi per un’amministrazione incentrata non solo sulle teorie, ma anche nei risultati. In questo contesto, al fine di ridurre gli impasse derivanti dalla qualità delle cure, è sorta la domanda di ricerca: Che influenza hanno le tecnologie dell’informazione per aumentare la qualità dell’assistenza presso la Scuola Professionale Doutor José Alves da Silveira? Questo articolo evidenzia l’importanza del ruolo della qualità dell’assistenza con l’uso della tecnologia dell’informazione presso la Scuola Professionale Doutor José Alves da Silveira a Quixeramobim Ceará, con l’obiettivo di descrivere i processi relativi alla gestione della qualità nell’assistenza dall’implementazione delle tecnologie dell’informazione, analizzando i cambiamenti promossi nella qualità delle cure dal discorso accusato degli insegnanti e confrontando la situazione precedente e attuale del qualità dell’assistenza attraverso l’analisi dei dati estratti negli obiettivi sopra indicati. Per soddisfare gli scopi di questo studio, i metodi e le tecniche utilizzate sono state la ricerca esplorativa con un approccio qualitativo, utilizzando il metodo dell’intervista e, strumento di ricerca, il questionario, con cinque domande aperte inviate a dodici direttori di classe attraverso il modulo google. È stato utilizzato anche il metodo di osservazione dei partecipanti, che mira a catturare i significati e le esperienze soggettive di coloro che intervengono nel processo di interazione sociale. Gli intervistati sono stati scelti per comodità e campionamento utilizzando la tecnica della saturazione. I risultati raccolti sono stati confrontati dalle dichiarazioni degli insegnanti, percependo le somiglianze nelle risposte. Si conclude che la qualità dell’assistenza combinata con le tecnologie dell’informazione sono state soddisfacenti, nel migliorare i servizi forniti agli utenti aumentando il livello di soddisfazione e agilità, nel modo di percepire i processi di innovazione tecnologica per rendere l’organizzazione uno spazio interattivo con più dialogo, interazione e agilità nel flusso dei processi.
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Rincón González, Sorayda, and Norbis Mujica Chirinos. "Estudio prospectivo de la gestión tecnológica en las empresas del sector metalmecánico del estado Zulia." Revista Venezolana de Gerencia 9, no. 26 (July 3, 2009). http://dx.doi.org/10.31876/revista.v9i26.9757.

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Abstract:
La presente investigacion tiene como objetivo fundamental realizar un estudio prospectivo de la gestion tecnologica en las empresas del sector metalmecanico del Estado Zulia. Para lograrlo se realizo una investigacion predictiva o prospectiva, a traves de la tecnica de escenarios. La poblacion del estudio quedo conformada por los expertos tecnicos y expertos academicos. A los primeros, los expertos tecnicos conformados por 54 gerentes de operaciones de las empresas metalmecanicas situadas en el Municipio San Francisco y Maracaibo, se les aplico un cuestionario para diagnosticar la situacion de la gestion tecnologica en dichas empresas. A los expertos academicos 8 en total se les aplico el cuestionario Sistema Matriz de Impacto Cruzado. Los resultados permitieron obtener las frecuencias absolutas y relativas de ocurrencia de las hipotesis. En conclusion se determino un escenario optimista (70% de probabilidad), que afirma que el sector metalmecanico del Estado Zulia contara, en el periodo 2005-2010, con un alto nivel de asimilacion tecnologica en las tecnologias de proceso un escenario moderado (50%), donde el sector metalmecanico, en los proximos 5 a 10 años, utilizara activamente los centros de I+D nacionales e internacionales para transferir tecnologias y usara la asimilacion y la transferencia de tecnologia para realizar desarrollos propios; y un escenario pesimista (30%), en donde el sector en estudio dispondra, dentro de 5 a 10 años, de centros de gestion tecnologica empresarial que permitira fomentar la asimilacion y el aprendizaje tecnologico.
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