Academic literature on the topic 'Tecnica clinica'

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Journal articles on the topic "Tecnica clinica"

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Colombo, F., A. Benedetti, P. Dettori, L. Bernardi, F. Pozza, C. Marchetti, and G. Chierego. "Radiochirurgia con acceleratore lineare: 5 anni di esperienza clinica." Rivista di Neuroradiologia 1, no. 1 (April 1988): 17–35. http://dx.doi.org/10.1177/197140098800100104.

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Abstract:
Gli autori utilizzano una tecnica di radiochirurgia con acceleratore lineare dal 1982. La tecnica è basata su irradiazioni multiple ad archi intersecantisi focalizzate stereotassicamente su un bersaglio. Dopo che una valutazione meccanica e dosimetrica ha dimostrato la validità della procedura, la tecnica è stata impiegata su un gruppo selezionato di pazienti. Dal novembre 1982 al marzo 1988 sono stati trattati 155 casi. Tra loro 72 erano affetti da malformazioni arterovenose cerebrali, 16 da gliomi a bassa malignità, 8 da neurinoma dell'acustico, 8 da meningiomi e 11 da tumori maligni radiosensibili: in questi gruppi di pazienti la tecnica si è dimostrata sicura ed efficace. I risultati vengono paragonati a quelli ottenuti con la Gamma Unit di Leksell e col Ciclotrone di Kjellberg.
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Brunialti, Cristina. "L'analisi junghiana: le regole della relazione analitica. Un manuale sotto la forma di autodafé. Intervista ad Antonino Lo Cascio." STUDI JUNGHIANI, no. 55 (August 2022): 93–105. http://dx.doi.org/10.3280/jun55-2022oa14069.

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Abstract:
Questo scritto vuole rappresentare la sintesi dell'esperienza clinica del dottor Antonino Lo Cascio, allievo di Bernhardt e cofondatore dell'AIPA, rispetto alla tecnica della clinica analitica. Il testo è costruito su una struttura ad intervista, nella quale gli autori - Antonino Lo Cascio e Cristina Brunialti - definiscono le fasi del percorso analitico. Vengono approfonditi aspetti della tecnica poco esplorati, secondo una particolare prospettiva che gli Autori definiscono Autodafé. Il lettore troverà spunti di riflessione tra il rimando alla tecnica e alla narrazione biografica di Lo Cascio. L'intervistatrice Cristina Brunialti, allieva e amica del Dott. Lo Cascio, si "diverte" insieme a lui a dare forma ad un dialogo colloquiale e spontaneo che affronta tematiche complesse e ancora oggi dibattute in ambito psicoanalitico.
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Gasparotti, R., A. Orlandini, G. F. Gualandi, and A. Chiesa. "Studio preliminare del circolo cerebrale e dei vasi del collo con angiografia tridimensionale a risonanza magnetica." Rivista di Neuroradiologia 2, no. 3 (October 1989): 241–54. http://dx.doi.org/10.1177/197140098900200306.

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Abstract:
Viene presentata un'esperienza iniziale sull'utilizzazione dell'angiografia a risonanza magnetica nello studio del circolo cerebrale e dei vasi del collo in una popolazione di 20 soggetti sani. Nel presente lavoro vengono analizzati i principali fenomeni fisici che stanno alla base dei variabili aspetti che assume il flusso sanguigno nelle immagini RM e le principali tecniche utilizzate sino ad oggi in angiografia RM. In particolare sono state valutate l'applicabilità clinica e la definizione anatomica di una speciale tecnica, l'Angiografia Tridimensionale a Risonanza Magnetica; essa si basa su acquisizioni volumetriche effettuate con sequenze ad «eco di gradiente» FISP 3D (Fast Imaging with Steady-state Precession) e FLASH 3D (Fast Low Angle SHot) e su una elaborazione computerizzata dei dati ottenuti, attraverso un programma in grado di analizzare l'elevata intensity di segnale dei vasi (Ray-tracing method). La tecnica consente di ottenere proiezioni angiografiche tridimensionali del circolo cerebrale e dei vasi del collo con buona definizione anatomica del poligono di Willis e delle biforcazioni carotidee, in un tempo compatibile con la routine clinica (27 minuti al massimo).
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Guida, Andrea. "Intarsi semidiretti:ottimizzazione di una tecnica clinica semplificata." Dental Cadmos 84, no. 7 (September 2016): 448. http://dx.doi.org/10.19256/d.cadmos.2016.07.09.

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Popolizio, T., G. Calabrese, T. Scarabino, M. Germano, R. Mingarelli, P. L. Ciritella, and U. Salvolini. "Spettroscopia protonica RM a volume singolo con programma automatico “Probe”." Rivista di Neuroradiologia 10, no. 1 (February 1997): 29–39. http://dx.doi.org/10.1177/197140099701000103.

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Abstract:
La Spettroscopia Protonica a Risonanza Magnetica (MRS) è una tecnica non invasiva che permette di misurare in vivo i livelli di sostanze chimiche differenti fornendo informazioni chimico-metaboliche sulla struttura tissutale. La recente diffusione di tale tecnica e la disponibilità ed il perfezionamento di programmi computerizzati di facile impiego ne rendono possibile l'applicazione su ampia scala permettendo l'attuazione di sofisticati studi di ricerca. L'impiego nella pratica clinica è tuttavia ancora piuttosto scarso sia per limiti tecnici legati alla difficoltà di ottenere risoluzione spaziale e rapporto segnale-rumore ottimali, sia per i lunghi tempi di esame che la maggior parte dei programmi in uso impongono al paziente. Nel nostro studio abbiamo utilizzato il programma PROBE (Single-voxel Proton Brain Exam), con cui è possibile acquisire spettri da singoli volumi di interesse in modo automatico, cosicché il tempo complessivo dell'esame di MRS è di circa 9 minuti, con massima tollerabilità anche da parte di piccoli pazienti sottoposti a studio in narcosi.
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Ferraro, Anna Maria. "Psicodinamica e clinica gruppoanalitica: elementi di teoria e tecnica." RICERCA PSICOANALITICA, no. 1 (February 2013): 29–50. http://dx.doi.org/10.3280/rpr2013-001003.

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Angelici, Giovanni. "La supervisione come esperienza del "sapere della pulsione"." GRUPPI, no. 1 (October 2020): 73–88. http://dx.doi.org/10.3280/gruoa1-2020oa10484.

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Abstract:
Viene proposto un modello di supervisione clinica basato sull'elaborazione della personale esperienza del terapeuta rimessa in gioco nell'incontro col paziente. Tale modello utilizza il dispositivo dello psicodramma analitico e integra il percorso formativo basato sulla conoscenza della teoria e della tecnica.
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Ruggiero, G., J. P. Jolivet, and R. Ricci. "Rapporto tra evoluzione clinica e modificazioni anatomiche nella lombalgia d'origine discale, dopo trattamento chiropratico." Rivista di Neuroradiologia 5, no. 3 (August 1992): 357–66. http://dx.doi.org/10.1177/197140099200500308.

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Abstract:
Lo scopo del lavoro è la valutazione, mediante tomografia computerizzata, delle modificazioni anatomiche e dell'evoluzione clinica delle discopatie, prima e dopo trattamento chiropratico. Dopo un'analisi critica della letteratura, gli autori presentano 13 casi esaminati con tecnica rigorosa. Il trattamento chiropratico si è rivelato sempre utile e molto spesso ha condotto alia guarigione. L'evoluzione clinica favorevole può verificarsi in presenza di modificazioni dell'aspetto del disco anche quando questo non appare retratto, rimettendo in discussione la necessità dell'asportazione chirurgica.
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Aprile, I., A. Lavaroni, G. Tommasini, E. Biasizzo, and G. Fabris. "Angiografia a risonanza magnetica dei vasi epiaortici con bobina dedicata." Rivista di Neuroradiologia 9, no. 2_suppl (November 1996): 101–8. http://dx.doi.org/10.1177/19714009960090s213.

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Abstract:
Scopo del nostro lavoro è stato quello di ottimizzare le sequenze di angiografia a risonanza magnetica più adatte a una bobina dedicata per lo studio dei vasi epiaortici di recente introduzione nella pratica clinica. Tale bobina consente di visualizzare l'intero asse carotideo e vertebrale con un'unica acquisizione coronale o sagittale. La tecnica angiografica da noi utilizzata è stata la 3D time of flight (TOF) e abbiamo ottimizzato i parametri tecnici su 15 volontari sani. La sequenza da noi sperimentata consente di acquisire le immagini dei vasi epiaortici (dall'origine al tratto intra-cranico) in un tempo di circa 13′. Lo studio di pazienti portatori di patologia è ancora alle fasi iniziali, ma i primi risultati sembrano promettenti. Tale bobina consente di visualizzare l'origine e il tratto intra-cranico dei vasi epiaortici e potrebbe quindi favorire una maggiore diffusione dell'esame angio-RM delle arterie carotidi e vertebrali.
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Digilio, M. Cristina. "Sindromi genetiche sottese alla disabilitŕ cognitiva grave." CHILD DEVELOPMENT & DISABILITIES - SAGGI, no. 3 (April 2012): 73–78. http://dx.doi.org/10.3280/cdd2010-003012.

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Abstract:
L'eziologia della disabilitŕ cognitiva grave č molto complessa, tanto che la causa di questa condizione clinica rimane ancora oggi non identificabile nel 40% circa dei casi. L'inquadramento diagnostico č perň un'esigenza concreta delle famiglie, per tentare di avere piů informazioni possibili sulla prognosi della patologia, sulle possibilitŕ e metodi terapeutici piů appropriati, sui rischi di ricorrenza familiare. I metodi utilizzati per l'inquadramento diagnostico sono di tipo clinico, strumentale e laboratoristico citogenetico-molecolare. Dal punto di vista clinico l'approccio prevede la ricostruzione dell'anamnesi familiare, la raccolta di dati sul decorso della gravidanza, sul periodo neonatale e sulla storia clinica dalla nascita al momento dell'osservazione. Si stima che il 4-35% (in media 15%) dei casi di disabilitŕ cognitiva sia riconducibile ad eziologia cromosomica. Le tecniche di citogenetica molecolare sono progressivamente migliorate negli ultimi anni, con la possibilitŕ di aumentare la sensibilitŕ di diagnosi per le sindromi da microanomalia cromosomica (con la tecnica CH-Array). La sindrome dell'X fragile costituisce una delle piů frequenti cause di disabilitŕ cognitiva nei soggetti di sesso maschile, specialmente nei casi a ricorrenza familiare della patologia. Il numero delle sindromi monogeniche associate a disabilitŕ cognitiva č altissimo, e si tratta sempre di patologie singolarmente rare. In questo ambito č importante saper identificare caratteristiche cliniche che possano orientare verso una patologia specifica, allo scopo di poter ipotizzare una diagnosi clinica ed eventualmente mirare i test genetici nei casi di sindromi ad eziologia attualmente nota. Sono utili, in questo ambito, il riscontro di dismorfie particolari orientative per una sindrome specifica, la caratterizzazione anatomica delle malformazioni associate o l'eventuale presenza di epilessia, la definizione di un fenotipo comportamentale e cognitivo specifico. Č importante anche la rivalutazione clinica nel tempo, per cogliere segni di significato diagnostico che possono comparire in etŕ diverse della vita di un bambino.
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Dissertations / Theses on the topic "Tecnica clinica"

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Specchi, Swan <1983&gt. "Impiego della tecnica ecocontrastografica nella valutazione dell'apparato gastroenterico del gatto." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amsdottorato.unibo.it/3865/1/specchi_swan_tesi.pdf.

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Specchi, Swan <1983&gt. "Impiego della tecnica ecocontrastografica nella valutazione dell'apparato gastroenterico del gatto." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amsdottorato.unibo.it/3865/.

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Hebling, Eduardo 1968. "Avaliação clinica do preenchimento de defeitos infra-osseos pela tecnica da regeneração tecidual guiada." [s.n.], 1995. http://repositorio.unicamp.br/jspui/handle/REPOSIP/290367.

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Abstract:
Orientador: Antonio Fernando Martorelli de Lima
Dissertação (mestrado) - Universidade Estadual de Campinas. Faculdade de Odontologia de Piracicaba
Made available in DSpace on 2018-07-20T12:14:57Z (GMT). No. of bitstreams: 1 Hebling_Eduardo_M.pdf: 7553977 bytes, checksum: 17422aa0b0c31c7a19a60e90a87d7b90 (MD5) Previous issue date: 1995
Resumo: A extensão e previsibilidade da regeneração periodontal com uso de barreiras físicas no tratamento de defeitos infra-ósseos foram avaliadas em vários estudos. Este estudo avaliou os resultados do ganho no nível clínico de inserção (NCI), redução na profundidade dos defeitos ósseos (PDO), retração da margem gengival (RMG) e controle de placa através dos Índices de Placa (IPI), Gengival (IG) e de Sangramento à Sondagem (ISS). Dezoito defeitos infra-ósseos de 2 a 3 paredes foram divididos em sítios teste (n=10) e controle (n=8). Após 6 meses, nos sítios teste foi observado um ganho no NCI, em média, de 5,0 '+ ou ¿' 1,3 mm com redução na PDO de 1,25 '+ ou ¿' 0,68 mm. Nos sítios controle, observou-se um ganho médio no NCI de 3,6 '+ ou ¿' 1,06 mm com redução na PDO de 0,56 '+ ou ¿' 0,18 mm. Houve diferença estatística significante entre os grupos tratados (p<0,05). A RMG ocorreu nos dois grupos, não sendo significante a diferença estatística após 6 meses. O rígido controle de placa mostrou-se eficiente com redução estatística significante (p<0,01) no IPI de 1,58 '+ ou ¿' 1,22, no IG de 1,28'+ ou ¿' 0,42 e no ISS de 57,41 '+ ou ¿' 18,02 %. Esses resultados sugerem que o tratamento de defeitos infra-ósseos através dos princípios da técnica de Regeneração Tecidual Guiada e de um rígido regime de controle de placa representa uma eficiente e previsível alternativa de tratamento
Abstract: Previous studies have Shown the extention and predictability of periodontal regeneration using physical barries in treatment of deep intrabony defects. To determine whether osseous repair would predictable we used the probing attachment leveI (PAL) gains, probing pocket depth (PPD) reduction, recession of marginal gingiva (RMG) and plaque control. These results were measuted through the Plaque Index (PI), Gingival Index (GI) and Bleeding Probing Index (BPI). Eigthteen intrabony defects of 2-3 walls were divided in test (n=10) and control (n=8) sites. We found a PAL gain mean of 5,0 '+ or ¿' 1,3 nnn along 6 months with a PPD reduction of 1,25 '+ or ¿' 0,68 mm were observed in the test sites. The control sites were observed a PAL gain mean of 3,6 '+ or ¿' 1,06 mm along with a PPD reduction of 0,56 '+ or ¿' 0,18 mm. There was a significant statistical difference between the groups (p<0,05). No significant statistical difference was observed in the two groups on RMG after 6 months. The reduction in PI of 1,58 '+ or ¿' 1,22, GI of 1,28 '+ or ¿' 0,42 and BPI of 57,41 '+ or ¿' 18,02 5% was statistically significant due to the strict plaque control (p<0.05). These results suggest that treatment of deep intrabony defects according to the principIes of Guided Tissue Regeneration and a strict plaque control efficient and predictable altemative treatment
Mestrado
Periodontia
Mestre em Clínica Odontológica
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GINABREDA, MARIA G. P. "Padronizacao da tecnica de radioimunoensaio para a determinacao da gastrina humana e sua aplicacao clinica." reponame:Repositório Institucional do IPEN, 1989. http://repositorio.ipen.br:8080/xmlui/handle/123456789/9923.

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Abstract:
Made available in DSpace on 2014-10-09T12:32:53Z (GMT). No. of bitstreams: 0
Made available in DSpace on 2014-10-09T14:08:33Z (GMT). No. of bitstreams: 1 03600.pdf: 2481740 bytes, checksum: 4efb90d0bf77760dca92f85cda1eff6e (MD5)
Dissertacao (Mestrado)
IPEN/D
Instituto de Pesquisas Energeticas e Nucleares - IPEN/CNEN-SP
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Cinti, Filippo <1984&gt. "Analisi clinica ed ex-vivo dei punti isometrici durante tecnica tightrope nella ricostruzione del legamento crociato craniale del cane." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amsdottorato.unibo.it/6271/1/Cinti_Filippo_tesi.pdf.

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Abstract:
La rottura del Legamento Crociato Craniale (LCCr) rappresenta una delle patologie ortopediche di maggiore riscontro clinico nella specie canina. In seguito a rottura del LCCr si presenta un continuo slittamento craniale della tibia il quale esita in un processo osteoartrosico. La risoluzione chirurgica rappresenta la migliore soluzione terapeutica. Le tecniche chirurgiche extra-articolari con sfruttamento dei punti isometrici del ginocchio si presentano come delle procedure molto diffuse e utilizzate. Questa tesi propone di validare l’uso di un nuovo sistema di navigazione computerizzato-assistito per la valutazione cinematica durante la ricostruzione del LCCr nel cane, ma soprattutto di studiare e confrontare il comportamento e l’efficacia dopo ricostruzione TightRope (TR) in due diverse coppie di punti isometrici. Abbiamo effettuato due analisi in parallelo. La prima eseguendo interventi chirurgici con tecnica TR su 18 casi clinici e sfruttando il punto isometrico del femore (F2) e due diversi punti isometrici della tibia (T2 o T3). L’analisi prevedeva dei controlli postoperatori a 1, 3 e 6 mesi. Ad ogni controllo veniva effettuata una visita ortopedica, esami radiografici, un questionario di valutazione clinico e di soddisfazione del proprietario. Mentre nella ricerca Ex-Vivo abbiamo eseguito dei test su 14 preparati anatomici con l’utilizzo di un sistema di navigazione computerizzato per la rilevazione dei dati. L’analisi prevedeva la valutazione dell’articolazione in diversi stadi: LCCr intatto; LCCr rotto; dopo ricostruzione con TR in F2-T2 e tensionato a 22N, 44N e 99N; dopo ricostruzione con TR in F2-T3 e tensionato a 22N, 44N e 99N. Ad ogni stadio si eseguivano cinque test di valutazione, tra cui: Test del Cassetto, Test di compressione tibiale (TCT), Rotazione Interna/Esterna, Flesso/Estensione e Varo/Valgo. Lo scopo di tale studio è quello di confrontare tra loro i punti isometrici del ginocchio e di analizzare l’efficacia della tecnica TR nelle due differenti condizioni di isometria (F2-T2 e F2-T3).
Rupture of the Cranial Cruciate Ligament (CCL) is one of the major orthopedic clinical response in dogs. Following rupture of the CCL presents a continuous tibial cranial slip which results in an osteoarthritic process. Extra-articular stabilization techniques is one of the most popular treatment that has been used for CCL stabilization. The aims of this thesis want to validate new computer navigation system for kinematic assessment during canine CCL Surgery, analyze the validity and effectiveness of this TightRope (TR) extracapsular reconstruction, but above all to study and compare the behavior after TR extracapsular reconstruction in two different pairs of isometric points. We performed two different analyzes. The first consist in evaluation of 18 surgical technique with TR, exploiting the isometric points of the femur (F2) and two different points of the tibia (T2 and T3). The assessment included postoperative controls at 1,3 and 6 months. At each controls were performed a clinical assessment test, test of owner satisfaction, radiographic examination and orthopedic examination. While, in the second case, we have carried ex-vivo tests on 14 limbs analyzed with computerized navigation system. The analysis included the evaluation of the joint at different stages: CCL intact; CCL demage, after reconstruction with TR in F2-T2 and tensioned to 22N, 44N and 99N; after reconstruction with TR in F2-T3 and tensioned to 22N, 44N and 99N. At each stage were performed five tests assessment, including: Cranial drawer test, Cranial tibial thrust (TCT), Internal / External rotation, Flexion / Extension (ROM= Range on Motion), and Varus/Valgus. The purpose of this study is to compare the isometric points of the knee and to analyze the effectiveness of the technique in two different TR isometric conditions (F2-T2 and F2-T3).
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Cinti, Filippo <1984&gt. "Analisi clinica ed ex-vivo dei punti isometrici durante tecnica tightrope nella ricostruzione del legamento crociato craniale del cane." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amsdottorato.unibo.it/6271/.

Full text
Abstract:
La rottura del Legamento Crociato Craniale (LCCr) rappresenta una delle patologie ortopediche di maggiore riscontro clinico nella specie canina. In seguito a rottura del LCCr si presenta un continuo slittamento craniale della tibia il quale esita in un processo osteoartrosico. La risoluzione chirurgica rappresenta la migliore soluzione terapeutica. Le tecniche chirurgiche extra-articolari con sfruttamento dei punti isometrici del ginocchio si presentano come delle procedure molto diffuse e utilizzate. Questa tesi propone di validare l’uso di un nuovo sistema di navigazione computerizzato-assistito per la valutazione cinematica durante la ricostruzione del LCCr nel cane, ma soprattutto di studiare e confrontare il comportamento e l’efficacia dopo ricostruzione TightRope (TR) in due diverse coppie di punti isometrici. Abbiamo effettuato due analisi in parallelo. La prima eseguendo interventi chirurgici con tecnica TR su 18 casi clinici e sfruttando il punto isometrico del femore (F2) e due diversi punti isometrici della tibia (T2 o T3). L’analisi prevedeva dei controlli postoperatori a 1, 3 e 6 mesi. Ad ogni controllo veniva effettuata una visita ortopedica, esami radiografici, un questionario di valutazione clinico e di soddisfazione del proprietario. Mentre nella ricerca Ex-Vivo abbiamo eseguito dei test su 14 preparati anatomici con l’utilizzo di un sistema di navigazione computerizzato per la rilevazione dei dati. L’analisi prevedeva la valutazione dell’articolazione in diversi stadi: LCCr intatto; LCCr rotto; dopo ricostruzione con TR in F2-T2 e tensionato a 22N, 44N e 99N; dopo ricostruzione con TR in F2-T3 e tensionato a 22N, 44N e 99N. Ad ogni stadio si eseguivano cinque test di valutazione, tra cui: Test del Cassetto, Test di compressione tibiale (TCT), Rotazione Interna/Esterna, Flesso/Estensione e Varo/Valgo. Lo scopo di tale studio è quello di confrontare tra loro i punti isometrici del ginocchio e di analizzare l’efficacia della tecnica TR nelle due differenti condizioni di isometria (F2-T2 e F2-T3).
Rupture of the Cranial Cruciate Ligament (CCL) is one of the major orthopedic clinical response in dogs. Following rupture of the CCL presents a continuous tibial cranial slip which results in an osteoarthritic process. Extra-articular stabilization techniques is one of the most popular treatment that has been used for CCL stabilization. The aims of this thesis want to validate new computer navigation system for kinematic assessment during canine CCL Surgery, analyze the validity and effectiveness of this TightRope (TR) extracapsular reconstruction, but above all to study and compare the behavior after TR extracapsular reconstruction in two different pairs of isometric points. We performed two different analyzes. The first consist in evaluation of 18 surgical technique with TR, exploiting the isometric points of the femur (F2) and two different points of the tibia (T2 and T3). The assessment included postoperative controls at 1,3 and 6 months. At each controls were performed a clinical assessment test, test of owner satisfaction, radiographic examination and orthopedic examination. While, in the second case, we have carried ex-vivo tests on 14 limbs analyzed with computerized navigation system. The analysis included the evaluation of the joint at different stages: CCL intact; CCL demage, after reconstruction with TR in F2-T2 and tensioned to 22N, 44N and 99N; after reconstruction with TR in F2-T3 and tensioned to 22N, 44N and 99N. At each stage were performed five tests assessment, including: Cranial drawer test, Cranial tibial thrust (TCT), Internal / External rotation, Flexion / Extension (ROM= Range on Motion), and Varus/Valgus. The purpose of this study is to compare the isometric points of the knee and to analyze the effectiveness of the technique in two different TR isometric conditions (F2-T2 and F2-T3).
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Zimmermann, Elisabeth Bauch 1946. "Dança meditativa e caixa de areia associadas a analise verbal como tecnica facilitadora de integração de processos simbolicos." [s.n.], 1996. http://repositorio.unicamp.br/jspui/handle/REPOSIP/309885.

Full text
Abstract:
Orientador: Joel Sales Giglio
Tese (doutorado) - Universidade Estadual de Campinas, Faculdade de Ciencias Medicas
Made available in DSpace on 2018-07-22T01:37:18Z (GMT). No. of bitstreams: 1 Zimmermann_ElisabethBauch_D.pdf: 26055986 bytes, checksum: 4c62a3c9b692d2b168fa1b857a117433 (MD5) Previous issue date: 1996
Resumo: O trabalho proposto parte dos conhecimentos teóricos e clínicos da Psicologia Analítica Junguiana, acrescidos da experiência resultante do uso de vivências expressivas não verbais no processo psicoterapêutico. Através do estudo de três casos clínicos é apresentado um procedimento terapêutico especifico de Dança Meditativa e Caixa de Areia associadas à Análise Verbal para ser avaliada a facilitação da integração de processos interiores na consciência dos pacientes. As vivências expressivas podem evocar símbolos capazes de transformar uma situação, desde que compreendidos e integrados na consciência. Nestes casos ficou evidente que as séries de imagens simbólicas que surgiram nos sonhos, nos desenhos, nas Caixas de Areia e também durante a movimentação formavam, ao longo de seu desenvolvimento, uma mensagem abrangente e compreensível, possível de ser assimilada pela consciência
Abstract: The proposed work comes from the theoretical and clínical knowledge of Jungian Analitical Psychology increased with the experience resulting of the use of expressive mediuns in the therapeutical process. Through the study of three clinical cases, a specific therapeutical procedure is presented of Meditative Dance and Sandplay together with the verbal analysis in order to evaluate the facilitation of integration of inner processes in the consciousness of the patients. The expressive experiences sometimes recall the symbols which are capable of transforming a situation if they are understood and integrated by consciousness. In our cases it was evident that the series of images, which appeared in the dreams, drawings, sandplays and also during the movements shaped, during their development, lead to a comprehensive and understandable message which could be assimilated by the consciousness
Doutorado
Doutor em Saude Mental
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Bedin, M. "Applicazione di una nuova tecnica per il trattamento delle fratture radio-ulnari nei rapaci." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2010. http://hdl.handle.net/11577/3427055.

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Abstract:
Traumatology is a very important part of avian medicine, specially for raptor where the ability to fly is a life threatening condition. The aims of actual methods of wings fracture treatment in this species is to achieve a perfect bone rotational and longitudinal alignment and also to maintain a normal bone length to permits a functional return to fly. The actual methods of radius and ulna fractures consist on application of a IM pins in tie-in configuration with a external fixators, but for the weight of the means of fixation there are real risk of implant failure. The technique used in this study is performed by the anatomical connection between the rachis of the secondary remiges and the periostium of the bone, to give more stability and minor weight to the implant. 15 raptors of different size were treated by this method and 13 of them have shown a fibrous callus formation before 15 day and they were able to fly 65 days from surgical reduction of the fracture. This method have revealed cheaper and more simply to do if compared with other utilized to treat analogue fracture.
La traumatologia è una branca molto importante della medicina aviare, specialmente nei rapaci per i quali il volo è una condizione essenziale alla sopravvivenza. Gli attuali metodi di trattamento delle fratture delle ali in queste specie hanno l’obiettivo di ottenere un buon allineamento longitudinale e rotazionale dell’arto, nonché di mantenere la lunghezza del segmento osseo per garantire il ritorno al volo. Le attuali tecniche di riduzione delle fratture del radio e dell’ulna prevedono l’uso di fissatori esterni in configurazione tie-in con un chiodo centromidollare, ma per il peso eccessivo dei mezzi di stabilizzazione delle frattura e della barra di connessione vi sono rischi concreti di cedimento dell’impianto. La tecnica oggetto del presente studio sfrutta la naturale connessione anatomica tra periostio e calamo delle remiganti secondarie per fornire maggiore stabilità e minore peso dell’impianto. Nel presente studio sono stati trattati in totale 15 soggetti con frattura di radio ed ulna e clinicamente sani, 13 dei quali hanno dimostrato la formazione di un callo fibroso entro il 15 giorni dall’intervento e il ritorno al volo entro i 65 giorni dall’intervento. Non solo questa tecnica si è rivelata meno dispendiosa e più semplice da applicare, ma anche più efficace delle tecniche sinora presentate in letteratura.
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Maurette, Marvis Allais de. "Avaliação clinica e radiografica da eficacia da tecnica de distração e osteogenica no tratamento de defeitos verticais do rebordo alveolar." [s.n.], 2004. http://repositorio.unicamp.br/jspui/handle/REPOSIP/288705.

Full text
Abstract:
Orientador: Renato Mazzonetto
Dissertação (mestrado) - Universidade Estadual de Campinas, Faculdade de Odontologia de Piracicaba
Made available in DSpace on 2018-08-04T00:56:48Z (GMT). No. of bitstreams: 1 Maurette_MarvisAllaisde_M.pdf: 1769240 bytes, checksum: 3ddb933e447862c0ef2db5b11338ce9d (MD5) Previous issue date: 2004
Resumo: Este trabalho teve como objetivo avaliar clínica, radiográfica e subjetivamente a técnica de distração osteogênica alveolar (DOA) na reconstrução de rebordos alveolares atróficos. Foram avaliados 55 pacientes, submetidos a reconstrução alveolar vertical com distração osteogênica, por meio de um distrator justa-ósseo, na Faculdade de Odontologia de Piracicaba, Universidade Estadual de Campinas. Do total dos pacientes, 51% foram operados na região posterior de mandíbula, 40% na região anterior de maxila, 5% na região anterior de mandíbula e 4% na região posterior de maxila. O ganho ósseo vertical médio obtido para cada uma das respectivas regiões foi: 4,49mm; 7,46 mm; 6,09mm e 6,32mm com um ganho médio total de 6,09mm. Em relação às complicações encontradas durante o tratamento, 14 pacientes (25,45%) apresentaram complicações classificadas como menores, ou seja, todas aquelas que não interferiram com o resultado final do tratamento e 6 pacientes (10,90%) apresentaram complicações maiores que causaram a falha da técnica. Os pacientes submetidos ao estudo, foram ainda avaliados por meio de um questionário buscando a percepção dos eventos trans e pós-operatórios. Entre as respostas obtidas dos pacientes temos que 80% acharam que a cirurgia foi suportável, assim como o período pós-operatório (84%), não sentindo dor durante as ativações (88%) descrevendo somente uma sensação de pressão (58%) neste momento, não apresentando, de uma forma geral, dificuldade na ativação do aparelho (74%). Dos pacientes avaliados, 22% responderam que a haste de ativação era desconfortável ou altamente desconfortável, interferindo em algumas funções bucais. Cabe destacar que 78% dos pacientes se submeteriam novamente à cirurgia caso fosse necessário e que quando comparados com outros métodos de reconstrução como enxerto por exemplo, 80% dos pacientes referiram que este último era consideravelmente mais desconfortável. A técnica de DOA, demonstrou ser eficaz na reconstrução de rebordos alveolares atróficos com um sucesso de 89,09%, apresentando pequenas complicações que podem ser solucionadas por meio de uma pronta intervenção por parte do profissional. Apesar de ser uma técnica relativamente traumática, tem uma aceitação alta entre os pacientes submetidos a ela, porém alguns detalhes como a interferência da haste de ativação continua incomodando ao paciente. Cabe destacar que, quando comparada com os enxertos ósseos a aceitação é muito maior
Abstract: The aim of this study was to evaluate clinical, radiographic and subjectively the alveolar distraction osteogenesis technique (ADO) in the reconstruction of atrophy alveolar ridges. Fifty-five patients were submitted to the alveolar reconstruction with distraction osteogenesis, using a extra-alveolar distractor - 51% were operated in the posterior mandible area; 40% in the anterior maxilla; 5% in the anterior mandible region and 4% in the posterior maxilla. The mean real bone gain for each region was 4,49mm ; 7,46 mm; 6,09 mm and 6,32 mm respectively, with a mean of 6,09 mm. Complications presented during the treatment were minor in 14 patients (25,45%), and major complications in 6 patients (10,90%). Patients who were treated with this technique evaluates the perception of trans and postoperative events. The results showed that 80% thought the surgery is bearable, as well as in the postoperative period (84%), they didn't feel pain during the activations (88%) only pressure sensation (58%), and they didn't present difficulty in the activation of the apparel (74%). However 22% of the patients answered that the activation stem was uncomfortable or highly uncomfortable, interfering in some oral functions. 78% of patients would undergo the surgery again and that when compared with other reconstruction methods as bone graft for instance 80% of the patients referred that this was considerably more uncomfortable. The technique of ADO demonstrated to be effective in reconstruction of atrophic alveolar ridges with a success rate of 89,09%, with minor complications that can be solved with an opportune attendance by the professional. To weigh of being a technique relatively traumatic, it has a high acceptance among the patients submitted to it, however some details as the interference of the activation stem continue inconveniencing the patient. It fits to highlight that when compared with the bone grafts the acceptance is very larger
Mestrado
Cirurgia e Traumatologia Buco-Maxilo-Faciais
Mestre em Clínica Odontológica
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AMORIM, JOSE C. F. "Reparacao gengival apos a tecnica de gengivectomia e aplicacao de laser em baixa intensidade: avaliacao clinica e biometrica em humanos." reponame:Repositório Institucional do IPEN, 2001. http://repositorio.ipen.br:8080/xmlui/handle/123456789/10859.

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Abstract:
Made available in DSpace on 2014-10-09T12:44:48Z (GMT). No. of bitstreams: 0
Made available in DSpace on 2014-10-09T13:59:46Z (GMT). No. of bitstreams: 1 07300.pdf: 5332333 bytes, checksum: 339bc5c9fe4561e13ffc25a8d032756b (MD5)
Dissertacao (Mestrado Profissionalizante em Lasers em Odontologia)
IPEN/D-MPLO
Intituto de Pesquisas Energeticas e Nucleares, IPEN/CNEN-SP; Faculdade de Odontologia, Universidade de Sao Paulo
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Bettoli, Roberta. Il focus group: Una tecnica poliedrica : sociologia clinica e ricerca sociale. Acireale: Bonanno, 2009.

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Silvia, Liaci, and Magnante Patrizia, eds. Il focus group: Una tecnica poliedrica : sociologia clinica e ricerca sociale. Acireale: Bonanno, 2009.

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Latimer, Kenneth S. Duncan & Prasse's veterinary laboratory medicine: Clinical pathology. 4th ed. Ames, Iowa: Iowa State Press, 2003.

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Paolo, Gentili, ed. Il Cambiamento terapeutico: Modelli, verifica e tecniche. Roma: Borla, 1991.

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R, Murray Patrick, and American Society for Microbiology, eds. Manual of clinical microbiology. 6th ed. Washington, D.C: ASM Press, 1995.

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Saint, Sanjay, Sarah Krein, and Robert W. Stock. La prevenzione delle infezioni correlate all'assistenza. Edited by Alessandro Bartoloni, Gian Franco Gensini, Maria Luisa Moro, and Gian Maria Rossolini. Florence: Firenze University Press, 2016. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-331-5.

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Abstract:
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D, Willard Michael, and Tvedten Harold, eds. Small animal clinical diagnosis by laboratory methods. 4th ed. St. Louis, Mo: Saunders, 2004.

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La consulenza tecnica in tema di affidamento del minore: Il contributo del clinico alla tutela del minore nella vicenda giudiziaria della separazione e del divorzio. Milano: A. Giuffrè, 1994.

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Noninvasive instrumentation and measurement in medical diagnosis. Boca Raton: CRC Press, 2002.

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