Academic literature on the topic 'Teatro Immagine'

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Journal articles on the topic "Teatro Immagine"

1

De Stefano, Francesco, and Antonio Pizzo. "Nuove osservazioni sul tempio del santuario extraurbano di Tusculum." Journal of Roman Archaeology 33 (2020): 73–92. http://dx.doi.org/10.1017/s1047759420000926.

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Abstract:
La Escuela Española de Historia y Arqueología en Roma (EEHAR–CSIC) realizza ormai da 25 anni scavi archeologici e ricerche su Tusculum e il suo territorio, trattandosi di uno dei progetti di più lunga durata di una scuola straniera su territorio italiano. I risultati ottenuti da diversi gruppi di lavoro hanno restituito un′immagine straordinaria della città con la scoperta di una serie di complessi (foro, teatro, acropoli, chiese) che illustrano archeologicamente l'articolazione urbana del sito e le ulteriori possibilità di sviluppo delle ricerche. Dall′inizio dei lavori, nel 1994,1 la ricerca si è sviluppata in varie fasi contraddistinte da una strategia istituzionale coerente che ha facilitato la continuità del progetto, grazie anche alla partecipazione della XI Comunità Montana. In questi anni sono state numerose le pubblicazioni che hanno messo in circolazione i dati provenienti dalle varie campagne di scavo.2
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2

Borriello, Marilena. "Struttura non-matrixed e teatro delle immagini." Mimesis Journal, no. 5, 1 (July 1, 2016): 53–63. http://dx.doi.org/10.4000/mimesis.1111.

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3

Turchi, Roberta. "Illustrazioni per La Trilogia della villeggiatura." Quaderni d'italianistica 36, no. 1 (January 27, 2016): 173–92. http://dx.doi.org/10.33137/q.i..v36i1.26278.

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Abstract:
Nel Settecento, Venezia continuò a ricoprire un posto di assoluto rilievo anche nella tradizione del libro illustrato. Con le vignette delle edizioni Pasquali e Zatta, Pietro Antonio Novelli fu uno dei primi acuti interpreti del teatro di Carlo Goldoni. Soprattutto con le illustrazioni della Zatta il pittore ci ha tramandato immagini legate all’evento teatrale. Nel contributo si prendono in esame quelle relative alla Trilogia della villeggiatura, cui guardò anche Giorgio Strehler per le regie del capolavoro goldoniano.
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4

La Nave, Franceso, and Giovanna Zanlonghi. "Teatri di Formazione: Actio, parola e immagine nella scena gesuitica del Sei-Settecento a Milano." Sixteenth Century Journal 35, no. 4 (December 1, 2004): 1251. http://dx.doi.org/10.2307/20477233.

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5

Zampelli, Michael A. "Teatri di formazione: Actio, parola e immagine nella scena gesuitica del Sei-Settecento a Milano (review)." Catholic Historical Review 90, no. 4 (2004): 801–2. http://dx.doi.org/10.1353/cat.2005.0083.

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6

TOSCANO, MARIA. "LUCA CIANCIO, Teatro del mutamento. Immagini del 'Tempio di Serapide' a Pozzuoli (1750-1900). Rovereto: Nicolodi, 2005. 184 pp., ill., ISBN 88-8447-218-0." Nuncius 22, no. 1 (January 1, 2007): 177–78. http://dx.doi.org/10.1163/221058707x00378.

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7

Lewis, Mark A. "Giovanna Zanlonghi. Teatri di formazione: Actio, parola e immagine nella scena gesuitica del Sei-Settecento a Milano. (La Città e lo Spettacolo, 13.) Milan: Vita e Pensiero, 2002. xxvi + 398 pp. + 39 b/w pls. index. €34. ISBN: 88-343-0678-3." Renaissance Quarterly 56, no. 4 (2003): 1180–81. http://dx.doi.org/10.2307/1261998.

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Dissertations / Theses on the topic "Teatro Immagine"

1

Vaienti, Giorgia. "Una parola vale più di mille immagini: l’audiodescrizione a teatro e l’esperienza di Teatro No Limits con il Centro Diego Fabbri." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Abstract:
This dissertation aims to provide an in-depth analysis on the fundamentals of the audio description of dynamic audio-visual products, with a focus on live performing arts. After presenting the defining traits of the discipline, existing guidelines, the state of the art and the legal framework in the USA and in Europe, in our study we will take the approach of researcher Jana Holsanova. According to Holsanova, to have a complete overview of audio description it is necessary to adopt the perspective of both the target users, investigating their needs, and of the audio describers, researching the possible description strategies. In order to adopt the perspective of the users, we will first examine the target audience of audio description, focusing on blind and visually impaired people, with the aim of shedding some light on their cognitive and perceptual capacities. Then, we will discuss the results of a qualitative reception study conducted in cooperation with the cultural association Centro Diego Fabbri. The study was carried out on the spectators of some audio described performances within the project Teatro No Limits. With reference to the findings of neuroscience and cognitive psychology and in the effort to be consistent with the preferences expressed by the users interviewed in our reception study, we will then consider the audio describer’s perspective. We will therefore analyse and discuss the descriptive strategies adopted in the audio description of the theatrical performance Thomas More – L’opera ritrovata di William Shakespeare by Giampiero Pizzol and Otello Cenci.
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2

ATIE, SARAH LAURA. "PER UN'ESTETICA DELLA PERFORMANCE TEATRALE POSTDRAMMATICA: LINEE TEORICHE E ANALISI DI TRE RE-ENACTEMENTS, DI JAN FABRE E ROBERT LEPAGE." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2015. http://hdl.handle.net/10280/6178.

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Abstract:
Il presente lavoro cerca di avvicinarsi alla complessità dell'attuale status quaestionis della performance teatrale, con uno sguardo e una prospettiva estetica, rivolto in particolare alla drammaturgia postdrammatica degli ultimi trent'anni; uno sguardo che trova nello studio analitico di tre re-enactements – This is theatre like it was to be expected and foreseen (1982; 2012) e The Power of Theatrical Madness (1984; 2012) di Jan Fabre, seguiti da Les Aiguilles et l'Opium (1991; 2013) di Robert Lepage – un luogo privilegiato di osservazione.
This research tries to approach the complexity of the current status quaestionis of theatrical performance, with an aesthetic perspective focused on the postdramatic theatre of the last thirty years; a look that finds in the analysis of three re-enactements - This is theater like it was to be expected and Foreseen (1982; 2012) and The Power of Theatrical Madness (1984; 2012) by Jan Fabre, followed by Needles and Opium (1991; 2013) by Robert Lepage - a privileged place of observation.
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ATIE, SARAH LAURA. "PER UN'ESTETICA DELLA PERFORMANCE TEATRALE POSTDRAMMATICA: LINEE TEORICHE E ANALISI DI TRE RE-ENACTEMENTS, DI JAN FABRE E ROBERT LEPAGE." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2015. http://hdl.handle.net/10280/6178.

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Abstract:
Il presente lavoro cerca di avvicinarsi alla complessità dell'attuale status quaestionis della performance teatrale, con uno sguardo e una prospettiva estetica, rivolto in particolare alla drammaturgia postdrammatica degli ultimi trent'anni; uno sguardo che trova nello studio analitico di tre re-enactements – This is theatre like it was to be expected and foreseen (1982; 2012) e The Power of Theatrical Madness (1984; 2012) di Jan Fabre, seguiti da Les Aiguilles et l'Opium (1991; 2013) di Robert Lepage – un luogo privilegiato di osservazione.
This research tries to approach the complexity of the current status quaestionis of theatrical performance, with an aesthetic perspective focused on the postdramatic theatre of the last thirty years; a look that finds in the analysis of three re-enactements - This is theater like it was to be expected and Foreseen (1982; 2012) and The Power of Theatrical Madness (1984; 2012) by Jan Fabre, followed by Needles and Opium (1991; 2013) by Robert Lepage - a privileged place of observation.
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MILONE, MARIANGELA. "Sandro Lombardi e Federico Tiezzi: dal Carrozzone ai Magazzini. Immagini del Nuovo Teatro in Toscana (1972-1988)." Doctoral thesis, 2017. http://hdl.handle.net/2158/1088721.

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Abstract:
La tesi propone un’indagine dei metodi compositivi alla base delle rappresentazioni teatrali prodotte dalla compagnia nel primo ventennio di attività, effettuata a partire dai materiali messi a disposizione della ricerca da parte della compagnia e in particolare dell’attore Sandro Lombardi che ha permesso la consultazione del suo archivio privato. L’opportunità di accedere al corpus della documentazione prodotta intorno agli spettacoli ha messo in evidenza la necessità di organizzare il lavoro in base a due coordinate fondamentali: quella temporale, entro cui viene seguita la scansione degli avvenimenti che hanno interessato la vita artistica della compagnia, e quella relativa all’evoluzione del pensiero creativo di volta in volta messo in atto che è, di necessità, strettamente legato nel suo formarsi all’avvicendarsi degli eventi. La struttura della tesi, volendo rispecchiare questa suddivisione che intende seguire in parallelo la linea artistica e la linea più strettamente biografica legata alle produzioni della compagnia, è organizzata in due parti alle quali si aggiunge una terza parte di apparati e conversazioni con i protagonisti. Nella prima parte della tesi, dedicata a una ricognizione storico critica della formazione e dell’evoluzione del gruppo volta ad esaminare gli spettacoli alla luce degli interessi culturali messi in campo dai singoli componenti, si approfondiscono in particolar modo le riflessioni teoriche degli attori sul loro operare artistico e il confronto di queste riflessioni con il punto di vista espresso dalla critica teatrale. In questa prima parte l’analisi è scandita in base a una suddivisione che pone un’ideale spartiacque tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli Ottanta, quando, appena rimodellata la propria immagine e scelto di abbandonare il primo nome del gruppo in favore di una nuova sigla di produzione, la compagnia trova una sede fissa in cui lavorare e avvia un progetto culturale di ampie vedute. La seconda parte della tesi è invece volta ad analizzare più da vicino gli spettacoli realizzati in questo periodo di riferimento, partendo dal confronto tra le testimonianze sulle opere (recensioni, saggi, foto e video) e la documentazione sulle idee iniziali e i progetti che intorno a quelle opere erano state messe in campo durante il processo di elaborazione creativa. Questo tipo di indagine attinge quindi a materiali che fanno riferimento anche a episodi performativi tangenti alla produzione degli spettacoli, come le performance in occasione della presentazione di libri oppure le mostre organizzate dal gruppo sui materiali di scena, episodi sui quali sono stati conservati appunti, materiali e documenti che non erano stati finora presi particolarmente in considerazione e che permettono, oltre che di dare maggiormente risalto alle motivazioni culturali sottese alle scelte artistiche operate negli anni sulla base di un gusto e di uno stile oggi ben consolidato, anche di gettare le basi per una ricostruzione dell’ambiente culturale che la compagnia ha contribuito a configurare nel territorio toscano. La tesi si apre con una cronologia delle produzioni della compagnia Lombardi-Tiezzi dal momento della sua fondazione ad oggi, scandita in rapporto alle frequenti variazioni di denominazione della compagnia occorse negli anni, con le quali si vuole distinguere i diversi passaggi dell’evoluzione artistica dall’originario gruppo Il Carrozzone, attivo per tutti gli anni Settanta, alla compagnia Magazzini Criminali Productions che nel 1985 snellisce la sigla, scelta per evidenziare una parallela attività di produzione nel campo della discografia e dell’editoria, in compagnia Magazzini Produzioni. La nuova variazione ci sarà nel 2001 quando il nucleo della compagnia si stabilizza nel duo formato da Sandro Lombardi e Federico Tiezzi rimasto fino ad oggi invariato, fatto salvo il periodo in cui, dal 2008 al 2012, la Compagnia Lombardi Tiezzi diventa Compagnia Sandro Lombardi. La strutturazione di una cronologia completa che, prendendo le mosse da un focus sui primi due decenni di lavoro, arrivasse ad illustrare senza pretese di esaustività le scelte di repertorio della compagnia dagli anni della formazione ad oggi e contemplasse oltre alle informazioni sulle attività svolte nel periodo strettamente preso in considerazione anche indicazioni sull’evolversi degli interessi culturali della compagnia, si è resa indispensabile da un punto di vista pratico per favorire un migliore orientamento e un principio di organizzazione della mole di materiali presenti nei due archivi. Dal punto di vista storico, più direttamente connesso alla ricerca, l’elaborazione della cronologia ha permesso di inquadrare gli anni di formazione in un più ampio e complesso disegno, che si è rivelato fondamentale tenere costantemente presente nel corso degli studi. Gran parte dei materiali relativi alla documentazione delle attività svolte fino ad oggi dalla compagnia (ci riferiamo qui ai materiali promozionali come pieghevoli e locandine oltre che a fogli e libretti di sala, particolarmente utili soprattutto per ricostruire lo storico delle rappresentazioni), recuperati e riprodotti in un primo momento come strumenti di lavoro da utilizzare per facilitare l’organizzazione e la stesura della cronologia generale, erano stati inizialmente presentati nella sezione della tesi dedicata agli apparati, sezione che attualmente comprende le trascrizioni dei documenti relativi agli spettacoli messi in scena nel periodo preso in esame oltre a degli estratti dagli scritti critici prodotti sugli spettacoli e a un apparato di immagini. La quasi totalità dei documenti presentati proviene dall’archivio privato dell’attore Sandro Lombardi e i rari casi in cui i materiali siano stati reperiti in sedi diverse vengono di volta in volta segnalati e specificati. La documentazione fornita negli apparati e le informazioni reperibili nella teatrografia sono organizzate secondo criteri temporali utili ad un’agile verifica dei dati forniti nella cronologia dove si è scelto di inserire le informazioni nel contesto di una suddivisione per stagioni teatrali che possa mettere in evidenza gli spettacoli di volta in volta prodotti. L’ultima sezione della tesi è dedicata alle conversazioni avute con Federico Tiezzi e con alcuni rappresentanti del gruppo delle origini come Pier Luigi Tazzi e Teresa Saviori; con attori che pur provenendo da contesti teatrali differenti hanno avuto modo di collaborare con i Magazzini, come l’attrice Teresa Telara, e con artisti che si sono rivelati nel tempo collaboratori assidui come Francesca Della Monica e Giancarlo Cardini.
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Books on the topic "Teatro Immagine"

1

Valentini, Valentina. Teatro in immagine. Roma: Bulzoni, 1987.

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2

Manzini, Rita. L' Immagine anomala: 'Tis pity she's a whore nel teatro di John Ford. Firenze: Candelaio edizioni, 1988.

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3

Bussotti, Sylvano. L' opera di Sylvano Bussotti: Musica, segno, immagine, progetto, il teatro, le scene, i costumi, gli attrezzi ed i capricci dagli anni quaranta al Bussottioperaballet. Firenze: Electa, 1988.

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4

Luigi, Allegri, ed. Breve storia del teatro per immagini. Roma: Carocci, 2008.

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5

Pietro, Carriglio, ed. Pietro Carriglio: Un teatro di immagini. Milano: Skira, 2012.

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6

Storia del teatro: 100 pagine e 100 immagini. Roma: A. Curcio, 2012.

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7

1926-, Malina Judith, and Mancini Andrea 1959-, eds. A scene chiuse: Esperienze e immagini del teatro in carcere. Corazzano (Pisa): Titivillus, 2008.

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Passetti, Cristina, and Lucio Tufano, eds. Femminile e maschile nel Settecento. Florence: Firenze University Press, 2018. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-713-9.

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Abstract:
Nel XVIII secolo il rapporto tra il femminile e il maschile assume uno speciale rilievo e si configura come un banco di prova formidabile entro il processo di costruzione dell’identità dell’individuo. Le immagini connesse al genere sono molteplici, così come articolati appaiono i processi di autorappresentazione attraverso i quali i soggetti si leggono, si raccontano e si proiettano nel proprio contesto esistenziale. Ventitré saggi appartenenti ad ambiti disciplinari diversi (storia, letteratura, filosofia, arti figurative, scienza, musica e teatro) esplorano la dialettica settecentesca tra i due principi per mezzo di approcci metodologici aggiornati e specifici. Dall’insieme delle indagini scaturisce un quadro complesso e non privo di ambiguità, nel quale le categorizzazioni risultano continuamente rinegoziate in termini sia di elaborazioni intellettuali, sia di pratiche sociali.
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9

Brandolini, Sabina. Teatro Masini: Memorie in scena : immagini e documenti dagli archivi teatrali di Faenza. Bologna: Compositori, 2004.

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10

Teatro del mutamento: Immagini del Tempio di Serapide a Pozzuoli, 1750-1900. Trento: MART, 2005.

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