Dissertations / Theses on the topic 'Tattiche'

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CHIARAMONTE, XENIA MANUELA. "LE TATTICHE DELL'ACCERCHIAMENTO. ETNOGRAFIA DELLA QUESTIONE CRIMINALE NO TAV." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2017. http://hdl.handle.net/2434/489481.

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Abstract:
Le tattiche dell’accerchiamento (The tactics of encircling) are those mechanisms through which a social conflict is criminalized. The term is borrowed from Michel Foucault’s concept of stratégie du pour tour, a process conducted by different agencies of control that consists of generating fear and constructing exemplar cases on the base of a commune dispositive: the defense of society. The work detects the micro-tactics of this strategy through an analysis of media discourse and an ethnography of the two major penal process against the opposition to the Turin-Lyon high-speed railway project (No Tav Movement). The main argument is that these tactics of encircling reveal a Positivistic legacy and a blend of that with the principle of the Reason of State. The counter-conducts to these tactics of encircling have been performed by the No Tav movement during the last 12 years to reaching the point of a resistance not only to a train but to an overall neoliberal governmentality, in which law mimes the market, is applied by a judicial field that functions as the manager of security and protection, and treats the population through an attempt of separating the good and the bad population.
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2

Zago, Dario <1994&gt. "Archibugi e Soldati, innovazioni e tattiche militari tra XVI e XVII secolo." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/16941.

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3

Pontieri, Enrico <1989&gt. "Piccole sovversioni quotidiane. Strategie di controllo del territorio e tattiche di resistenza in un quartiere popolare bolognese durante il fascismo." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amsdottorato.unibo.it/8566/1/Pontieri_Enrico_tesi.pdf.

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Abstract:
Incrociando le indicazioni teoriche e metodologiche provenienti dalla microstoria italiana con la nozione di strategie e tattiche concettualizzata da Michel de Certeau, il nucleo della tesi è dedicato alla vita in un quartiere popolare bolognese nel corso del regime fascista. Dopo una prima parte relativa alla storia urbana del quartiere Bolognina dalla sua ideazione sulla carta (1885) al primo dopoguerra, concentrata sulle strategie (formali o informali) che hanno ordinato lo spazio e il tempo delle classi subalterne lì abitanti, le restanti due parti sono interamente dedicate al ventennio fascista. Mettendo in luce i tentativi di seduzione ideologica e di ridefinizione del quartiere nel senso del decoro borghese, attuati dalle articolazioni locali del Partito Fascista, la tesi si occuperà in seguito di analizzare la presenza costante della violenza squadrista, le pratiche repressive delle forze dell'ordine, il ruolo di spie e delatori occasionali, le tattiche di resistenza informale ed individuale attuate dalla popolazione e, infine, l'organizzazione di base delle reti comuniste all'interno del rione, focalizzando particolarmente l'attenzione sul reclutamento dei giovani e il ruolo dei libri. Individuando i modi in cui si sono formati gli atteggiamenti nei confronti del fascismo, tramite un'indagine microstorica, la tesi vuole contribuire al dibattito circa l'effettiva utilità della categoria di consenso; analizzando, nell'ultima parte, le pratiche inerenti al reclutamento dei giovani da parte del Partito Comunista nel corso del regime fascista, vuole altresì gettare luce sui modi in cui le classi subalterne si sono avvicinate alla politica e ne hanno appreso le basi.
Mixing the methodological suggestions from the Italian Microhistory with the concepts of strategies and tactics conceived by Michel de Certeau, the thesis focuses on everyday life in a working-class neighbourhood of Bologna during the Fascist regime. After a first part concerning the urban history of the Bolognina neighbourhood from its first appearance in the local Urban Plan (1885) to the end of WWI, in which I will analyse in particular the strategies (formal or informal) that organized the space and the time of inhabitants, the thesis focuses on the Fascist ventennio. I will examine the attempts, made by the local Fascist organizations, to ideologically seduce the inhabitants and to redefine the neighbourhood's structure aiming to spread the value of respectability in it; I will later analyse the constant presence of Fascist violence, the repressive practices and the different actors involved in the Fascist political police, the role played by professional spies and occasional informants, the tactics of apolitical and individual resistance adopted by the inhabitants and, in the end, the communist networks arisen in the neighbourhood, focusing my attention on the enrollment of young people and the key-role of books. The thesis enter in the debate about the methodological usefulness of the category of consensus or consent, microhistorically investigating the ways in which the attitudes towards the Fascist regime have developed; furthermore, the thesis also analyse the ways in which working-class youngsters became interested in communism, during the Fascist era, and how they learned its fundamentals.
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REPELLINO, MARIA PAOLA. "Luoghi Creativi e Patrimonio Industriale nella Cina Contemporanea." Doctoral thesis, Politecnico di Torino, 2016. http://hdl.handle.net/11583/2652236.

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Abstract:
L’oggetto di questo lavoro riguarda lo studio, a partire dai primi anni 2000, dei luoghi creativi emersi in Cina, come dinamica di valorizzazione economica, ambientale e sociale di alcune aree dismesse di carattere prevalentemente industriale, all’interno del tessuto urbano. In Occidente questo fenomeno si pone in un filone vivo di rinnovamento della città attraverso la trasformazione dei distretti industriali. Nel XIII Piano Quinquennale (2016-2020) la Cina ha avanzato una strategia di revisione del proprio sistema industriale teso a migliorare l’uso delle risorse fisiche e sociali ed a puntare a una crescita più inclusiva e sostenibile, cosicché il tema della ristrutturazione industriale, connesso alla rigenerazione urbana, è diventato una questione di forte attualità. Nella complessità del cambiamento cinese, accanto alle molte pratiche di pianificazione autoritaria, si sono affiancate esperienze di progetto urbano più sensibili ai luoghi specifici e alla valorizzazione della memoria fisica. Mentre in Occidente, questa attitudine “dialogica” del progetto si fonda su una tradizione lunga trent’anni, in Cina sta emergendo, soltanto di recente, una nuova attenzione al patrimonio urbano nel suo complesso e non più unicamente rivolta ai monumenti storici ritenuti significativi. Lo studio dello stato attuale e delle potenzialità delle danwei, o “unità di lavoro”, sebbene richiami una stagione urbana spesso dimenticata, permette di analizzare il ruolo che l’eredità industriale maoista può assumere nel rinnovamento della città contemporanea cinese. Le danwei industriali si rivelano il teatro privilegiato dei luoghi creativi, dove si sperimenta il cambiamento culturale della città contemporanea cinese. Si scopre come il valore dei luoghi creativi non risieda solo nel potenziale di sviluppo economico di queste aree, ma nel loro valore intrinseco, come dispositivo innovativo per la conservazione e la promozione del patrimonio fisico e culturale. La riqualificazione delle aree produttive dismesse, ma recuperate attraverso la tutela e il riuso degli spazi industriali, indica la via per una trasformazione incrementale della città, che contrasta con un tipo di urbanizzazione realizzata occupando ampie parti esistenti di tessuto urbano. Questi luoghi diventano strumenti per il cambiamento culturale della città, in quasi totale autonomia rispetto alla pianificazione convenzionale urbana cinese. Tali sperimentazioni introducono nuove tipologie spaziali e pratiche urbane, che si configurano potenzialmente come luoghi di resistenza e di pianificazione negoziata. L’anatomia del cambiamento suggerisce come il carattere tecnocratico della pianificazione cinese sia mutato di fronte alle recenti sfide poste dalla città contemporanea. Dato il prototipo della reinvenzione dell’area 798 in maniera inattesa, il lavoro di ricerca si concentra su quelle trasformazioni stimolate dal XI Piano Quinquennale del 2006. Il fenomeno viene approfondito nell’area di Pechino, Shanghai e del Pear River Delta con uno sguardo rivolto ai territori più interni della Cina, lungo l’asse di sviluppo della nuova urbanizzazione, individuato nella strategia “One Belt One Road” del XIII Piano Quinquennale. In questa prospettiva la tesi sostiene l’ipotesi che lo sviluppo dei luoghi creativi non favorisca solo una riqualificazione delle aree industriali dismesse, ma assuma un ruolo decisivo all’interno di processi più vasti di trasformazione urbana, dai quali emergono nuovi meccanismi di governance urbana. La pura conservazione e il riuso adattativo del patrimonio fisico si rivelano spesso una tattica efficace per innescare processi di valorizzazione immobiliare, di sviluppo economico, di esaltazione di un’idea di patrimonio spesso promozionale e politica, oltre a produrre modelli innovativi per flessibilità d’uso e distribuzione, utili a nuovi interventi di rigenerazione urbana. La prima operazione è stata quella di smontare gli stereotipi e le semplificazioni nate attorno all’affermazione in Occidente di pochi casi celebri (come 798 di Pechino o M50 a Shanghai), per poi rimontare un quadro interpretativo attraverso l’individuazione di alcune tattiche di trasformazione, ricorrenti sulla base di un più ampio panorama di casi di studio. Lo sviluppo postindustriale dei siti produttivi non comporta solo un semplice cambiamento di funzione, un miglioramento delle infrastrutture e un aumento della rendita fondiaria, ma diventa un laboratorio per progettare nuovi modi di costruire lo sviluppo urbano, in cui intervengono una pluralità di attori. Lo studio delle tattiche di ristrutturazione dei siti urbani conduce anche a una riflessione sulla negoziazione di questi spazi: quali sono gli attori e i principali responsabili delle decisioni adottate, come sono disciplinate le relazioni tra i diversi stakeholders, quali sono gli obiettivi perseguiti, le motivazioni e i modi attraverso i quali vengono intrapresi nuovi percorsi urbani. Sebbene il rapido sviluppo delle città cinesi sia spesso descritto come un processo difficile da cogliere appieno, sia dagli stessi abitanti sia da osservatori esterni alla città; recentemente, un numero crescente di scritti e di analisi visive ha iniziato a sostenere l’idea che alcuni degli aspetti più rilevanti delle città asiatiche possano essere meglio afferrati osservandole dall’interno. L’approccio della ricerca si fonda sull’idea che piccole tracce permettano di comprendere più ampie trasformazioni culturali e sociali. Questa nuova prospettiva apre all’opportunità di “raccontare” e quindi “documentare” luoghi, progetti e processi nell’ottica del cambiamento. Tuttavia, questa operazione non è scontata in un contesto urbano che si trasforma non solo nei tratti fisici, ma anche nelle consuetudini e nei modi di raggiungere accordi e risultati. “Documentare” la città non consiste solo in un’analisi propedeutica, ma dichiara una precisa intenzione progettuale: descrivere una città stratificata, registrarne la complessità per favorire una pianificazione ricca e consapevole. La scelta di osservare la trasformazione di ex danwei industriali in luoghi creativi all’interno della città contemporanea, risulta particolarmente adatta per conseguire questo obiettivo. Il ritmo con cui la Cina sta cambiando è più veloce rispetto al tempo normalmente necessario per svolgere una ricerca urbana, in grado di restituire la pluralità e la complessità della trasformazione urbana. Una pluralità che deriva dalla molteplicità di attori coinvolti nel processo e portatori di interessi diversi, che, a loro volta, producono un’eterogeneità di documenti conformi alle loro esigenze. L’osservazione della città dall’interno si scontra anche con la difficoltà nell’accesso diretto alle fonti e nel confronto con le complesse procedure reali, quando si tenta di documentare contesti fisici. Tutto ciò rende la città difficile e richiede un approccio lento e paziente dell’osservatore non cinese. La tesi trasforma i limiti dell’attività di ricerca nel contesto cinese in un’occasione per un ripensamento della questione metodologica, attraverso esplorazione di una metodologia quali-quantitativa, che incrocia diversi tipi di fonti e tecniche di osservazione. Nelle “storie di patrimonio” si sperimenta l’ibridazione di differenti metodi: l’analisi dei dati, la ricerca sul campo e il confronto storico-critico; molteplici punti di vista: dall’interno e dall’esterno e diversi strumenti: disegni, diagrammi, fotografie e testi. Sebbene sia importante osservare le città da più vaste prospettive geografiche, economiche e politiche, l’attività di ricerca testa l’efficacia dello studio dei luoghi dall’interno, attraverso il ridimensionando della scala, il riconoscimento delle esperienze urbane specifiche, seguendo il consolidarsi o il dissolversi delle comunità. La tesi rivela come tale metodo possa essere utile al fine di costruire una visione più penetrante e sfumata delle trasformazioni cinesi.
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5

Walther, Claudia Maria <1973&gt. "Riflessione sul senso tattile nell'arte contemporanea." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2008. http://hdl.handle.net/10579/565.

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6

Leonessi, Marco. "Ottimizzazione tattica di sale operatorie e degenza post-operatoria." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Abstract:
Negli ultimi anni si sta assistendo sempre di più all’avvicinamento dell’ingegneria gestionale all’ambito sanitario. La sanità è un mondo complesso che offre molte opportunità di miglioramento. Un esempio di questo connubio è la realizzazione di un modello matematico in grado di stabilire la pianificazione mensile delle sale operatorie di un ospedale in base alla lista d’attesa. Un simile strumento può risultare molto utile in ambito decisionale per la riduzione dei tempi d’attesa dei pazienti. Si è partiti da un modello matematico sviluppato in tesi precedenti che tiene in considerazione una serie di risorse fisiche, umane e temporali, ma che non considera una risorsa fisica molto importante: il posto letto per la degenza del paziente. L’obiettivo principale di questo elaborato è quello di estendere il modello matematico in modo tale che possa considerare anche il numero di posti letto a disposizione per ciascuna specialità chirurgica dell’ospedale. L’obiettivo secondario è l’applicazione del modello al caso reale di un importante ospedale bolognese. Nel capitolo 1 si descrive in breve il funzionamento del SSN, il modo in cui il problema della gestione delle sale operatorie è stato suddiviso e il percorso clinico del paziente. Nel capitolo 2 viene descritto in dettaglio il modello matematico originale, il database reso disponibile da un ospedale romagnolo e il software utilizzato per la risoluzione del modello. Nel capitolo 3 si sviluppa il modello matematico esteso ai vincoli sui posti letto. Nel capitolo 4 si riportano e si confrontano i risultati dei test eseguiti su istanze realistiche fornite dall’ospedale romagnolo. Nel capitolo 5 si propone una modifica della F.O. del modello di partenza in modo che vengano rispettate le diverse priorità legate agli interventi. Nel capitolo 6 si descrivono i passaggi effettuati per la raccolta dei dati necessari all’applicazione del modello al caso dell’ospedale bolognese e di seguito si riportano i risultati ottenuti.
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Bonoli, Federica. "Feedback tattile in un sistema di predizione cross-modale." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Abstract:
La percezione tattile fornisce informazioni percettibili sui materiali e sulle proprietà di un oggetto, come durezza, temperatura, contorno, attraverso il contatto fisico, consentendo all'uomo di vivere, interagire e rispondere al mondo esterno. Il feedback tattile rappresenta quindi una caratteristica fondamentale che i ricercatori da anni tentano di replicare all'interno dei dispositivi ed è proprio su questo che si basa il lavoro qui presentato: la riproduzione del feedback tattile in un sistema di predizione cross-modale visuo-tattile. In particolare, viene descritta la tecnologia recentemente presentata al MIT di Boston in grado di predire immagini visive realistiche da input tattili e viceversa. Ciò è reso possibile grazie all'utilizzo del modello delle GANs (reti generative antagoniste), addestrate mediante un dataset creato dai ricercatori stessi e che consiste in un set di 3 milioni di accoppiamenti tra immagini visive e tattili. L’immagine tattile di input viene trasformata in un’immagine visiva, la quale viene confrontata con l’immagine visiva corrispondente presente nel dataset per verificare che la predizione sia stata effettuata in maniera corretta (lo stesso procedimento viene attuato nel compito di predizione visione → tocco). Una tecnologia ancora agli inizi, ma con diversi campi applicativi concentrati nell'ambito della robotica e che promette in futuro di portare alla realizzazione di sistemi sempre più autonomi e dotati di una sensibilità sempre più vicina a quella dell’uomo.
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Cortesi, Elisa. "Mezzi semiotici di rappresentazione tattile per l'apprendimento della geometria dei poliedri." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amslaurea.unibo.it/1267/.

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Baroncini, Giada <1989&gt. "Sordocecità congenita e lingua dei segni tattile. Il percorso di Nicole." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/8420.

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Abstract:
La sordocecità è una condizione che combina, con gradi diversi, deficit uditivo e visivo; può manifestarsi all'interno di quadri clinici estremamente diversi, talvolta in concomitanza con disabilità motorie, cognitive e/o neurologiche, ed essere determinata da fattori di varia natura. Chi è affetto da sordocecità conduce una vita complessa, con importanti difficoltà nella sfera comunicativa. In questa tesi si offre una panoramica dei diversi sistemi di comunicazione utilizzati dalle persone sordocieche in base alle loro caratteristiche specifiche come il metodo Malossi, il Braille, il Tadoma, la lingua dei segni visiva adattata e- tattile. Il fulcro del lavoro è rappresentato dalla storia di Nicole, sordocieca congenita nata prematura alla 25esima settimana. Il suo percorso viene presentato focalizzandosi sulle diverse modalità comunicative che la ragazza, oggi diciannovenne, ha adottato nel corso degli anni per interagire con l'ambiente circostante: dalla comunicazione oggettuale e comportamentale alla LIS tattile. Vedremo come si struttura la comunicazione con Nicole nei vari contesti della sua vita: a casa, a scuola, al centro diurno che abitualmente frequenta. Il caso di Nicole, nella sua unicità, dimostra come la LIS tattile possa essere impiegata per la comunicazione anche in casi di sordocecità congenita e come questo possa migliorare significativamente le interazioni della persona sordocieca con chi vive a contatto con essa.
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Gentile, Gloria. "Analisi di Sensitività di una Rete neurale per l’interazione visuo-tattile bilaterale." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Abstract:
L'argomento sviluppato nel presente elaborato di tesi è incentrato sull'analisi della correlazione tra le rappresentazioni delle mappe visive e tattili delle due mani e l’impatto di un’esperienza multisensoriale sulle percezioni tattili. In particolare, sono stati valutati gli effetti sui risultati forniti da un modello matematico, precedentemente sviluppato, in grado di riprodurre il comportamento delle reti neurali coinvolte, indotti da modifiche nei valori dei suoi parametri. E’ stato valutato il ruolo che i diversi meccanismi implementati nella rete giocano nella capacità di simulare le abilità percettive tattili di differenti soggetti. I risultati sono stati confrontati con i dati ottenuti sperimentalmente dal professor Yau e colleghi, della Baylor University, in esperimenti durante i quali ai soggetti veniva chiesto di riportare le sensazioni tattili percepite su entrambe le mani, in risposta a diverse stimolazioni visuo-tattili. I valori dei parametri sono stati manipolati ed elaborati tramite il software Matlab, con il quale sono state compiute le diverse simulazioni che comprendono varie condizioni e combinazioni di stimoli visivi e tattili. E' stata variata l’ampiezza degli stimoli visivi per identificare l’efficacia degli stimoli da usare e poi sono state modificate le forze di connessione nelle sinapsi che collegano le varie aree della rete neurale. Infine sono stati fatti variare i parametri degli elementi neurali che simulano l’area destra in maniera tale da riprodurre le risposte dei pazienti che presentano estinzione tattile sinistra. In questo modo è stata evidenziata la correlazione tra una diminuzione nella percezione tattile su entrambe le mani e la variazione delle connessioni tra i due emisferi e dell’attività inibitoria e si evince l’importanza delle connessioni feedforward nella variazione della percezione tattile unilaterale, dovuta al rafforzamento o alla diminuzione dell’attività delle aree multimodali.
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Elianti, Luca. "Implementazione e test di modelli di ottimizzazione per la pianificazione tattica del blocco operatorio." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016.

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Abstract:
In questa tesi è stato analizzato e tradotto nel linguaggio di alto livello AMPL un modello di ILP relativo alla pianificazione tattica del blocco operatorio. L'obiettivo è quello di permettere l'interfacciamento con numerosi solver -commerciali e non- al fine di analizzarne le prestazioni. In seguito a un'introduzione in merito al problema dell'Operating Room Management e a una descrizione del contesto sanitario regionale dell'Emilia-Romagna, si è proceduto alla descrizione formale del modello. Infine sono state eseguite numerose risoluzioni con i solver cplex e gurobi al variare di alcuni parametri in ingresso, tra cui il numero di sale operatorie, di infermieri e operatori sanitari, e di pazienti in lista d'attesa.
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Franci, Leonardo. "Scenari finanziari e portafogli ottimi: modelli di previsione e strategie per l'asset allocation tattica." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/5454/1/franci_leonardo_tesi.pdf.

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Abstract:
Le scelte di asset allocation costituiscono un problema ricorrente per ogni investitore. Quest’ultimo è continuamente impegnato a combinare diverse asset class per giungere ad un investimento coerente con le proprie preferenze. L’esigenza di supportare gli asset manager nello svolgimento delle proprie mansioni ha alimentato nel tempo una vasta letteratura che ha proposto numerose strategie e modelli di portfolio construction. Questa tesi tenta di fornire una rassegna di alcuni modelli innovativi di previsione e di alcune strategie nell’ambito dell’asset allocation tattica, per poi valutarne i risvolti pratici. In primis verificheremo la sussistenza di eventuali relazioni tra la dinamica di alcune variabili macroeconomiche ed i mercati finanziari. Lo scopo è quello di individuare un modello econometrico capace di orientare le strategie dei gestori nella costruzione dei propri portafogli di investimento. L’analisi prende in considerazione il mercato americano, durante un periodo caratterizzato da rapide trasformazioni economiche e da un’elevata volatilità dei prezzi azionari. In secondo luogo verrà esaminata la validità delle strategie di trading momentum e contrarian nei mercati futures, in particolare quelli dell’Eurozona, che ben si prestano all’implementazione delle stesse, grazie all’assenza di vincoli sulle operazioni di shorting ed ai ridotti costi di transazione. Dall’indagine emerge che entrambe le anomalie si presentano con carattere di stabilità. I rendimenti anomali permangono anche qualora vengano utilizzati i tradizionali modelli di asset pricing, quali il CAPM, il modello di Fama e French e quello di Carhart. Infine, utilizzando l’approccio EGARCH-M, verranno formulate previsioni sulla volatilità dei rendimenti dei titoli appartenenti al Dow Jones. Quest’ultime saranno poi utilizzate come input per determinare le views da inserire nel modello di Black e Litterman. I risultati ottenuti, evidenziano, per diversi valori dello scalare tau, extra rendimenti medi del new combined vector superiori al vettore degli extra rendimenti di equilibrio di mercato, seppur con livelli più elevati di rischio.
Making a right asset allocation is often a very difficult issue for every investor, who is constantly engaged in combining different asset classes to achieve a portfolio consistent with their preferences. The need to support the decisions of asset managers has nurtured over time a vast literature, that has proposed a number of strategies and formal models of portfolio construction. This thesis aims to provide an overview of some innovative forecasting models and strategies in the field of tactical asset allocation, and then to evaluate their usability by asset managers. Firstly, we will verify the existence of any relationship between the dynamics of some macroeconomic variables and financial markets. The aim is to identify an econometric model capable of directing strategies of asset managers in the construction of their investment portfolios. The analysis takes into account the American financial market, during a period of rapid economic change and high volatility in stock prices. Secondly, we will examine the validity of the momentum and contrarian trading strategies in the Eurozone futures markets, which are well suited to the implementation of these, thanks to the absence of constraints on short selling and the low costs of the transaction. The analysis shows that both anomalies occur permanently. The abnormal returns remain even after subjection to traditional asset pricing models such as the CAPM, the Fama and French model and Carhart model. Finally, using the EGARCH-M approach, we will formulate forecasts on the volatility of stocks returns and we’ll use these as input for determining some subjective views to be included in the Black and Litterman model. Our results indicate, for different value of scalar tau, that the BL portfolio excess returns exceed those of market equilibrium one, although with higher levels of risk.
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Franci, Leonardo. "Scenari finanziari e portafogli ottimi: modelli di previsione e strategie per l'asset allocation tattica." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/5454/.

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Abstract:
Le scelte di asset allocation costituiscono un problema ricorrente per ogni investitore. Quest’ultimo è continuamente impegnato a combinare diverse asset class per giungere ad un investimento coerente con le proprie preferenze. L’esigenza di supportare gli asset manager nello svolgimento delle proprie mansioni ha alimentato nel tempo una vasta letteratura che ha proposto numerose strategie e modelli di portfolio construction. Questa tesi tenta di fornire una rassegna di alcuni modelli innovativi di previsione e di alcune strategie nell’ambito dell’asset allocation tattica, per poi valutarne i risvolti pratici. In primis verificheremo la sussistenza di eventuali relazioni tra la dinamica di alcune variabili macroeconomiche ed i mercati finanziari. Lo scopo è quello di individuare un modello econometrico capace di orientare le strategie dei gestori nella costruzione dei propri portafogli di investimento. L’analisi prende in considerazione il mercato americano, durante un periodo caratterizzato da rapide trasformazioni economiche e da un’elevata volatilità dei prezzi azionari. In secondo luogo verrà esaminata la validità delle strategie di trading momentum e contrarian nei mercati futures, in particolare quelli dell’Eurozona, che ben si prestano all’implementazione delle stesse, grazie all’assenza di vincoli sulle operazioni di shorting ed ai ridotti costi di transazione. Dall’indagine emerge che entrambe le anomalie si presentano con carattere di stabilità. I rendimenti anomali permangono anche qualora vengano utilizzati i tradizionali modelli di asset pricing, quali il CAPM, il modello di Fama e French e quello di Carhart. Infine, utilizzando l’approccio EGARCH-M, verranno formulate previsioni sulla volatilità dei rendimenti dei titoli appartenenti al Dow Jones. Quest’ultime saranno poi utilizzate come input per determinare le views da inserire nel modello di Black e Litterman. I risultati ottenuti, evidenziano, per diversi valori dello scalare tau, extra rendimenti medi del new combined vector superiori al vettore degli extra rendimenti di equilibrio di mercato, seppur con livelli più elevati di rischio.
Making a right asset allocation is often a very difficult issue for every investor, who is constantly engaged in combining different asset classes to achieve a portfolio consistent with their preferences. The need to support the decisions of asset managers has nurtured over time a vast literature, that has proposed a number of strategies and formal models of portfolio construction. This thesis aims to provide an overview of some innovative forecasting models and strategies in the field of tactical asset allocation, and then to evaluate their usability by asset managers. Firstly, we will verify the existence of any relationship between the dynamics of some macroeconomic variables and financial markets. The aim is to identify an econometric model capable of directing strategies of asset managers in the construction of their investment portfolios. The analysis takes into account the American financial market, during a period of rapid economic change and high volatility in stock prices. Secondly, we will examine the validity of the momentum and contrarian trading strategies in the Eurozone futures markets, which are well suited to the implementation of these, thanks to the absence of constraints on short selling and the low costs of the transaction. The analysis shows that both anomalies occur permanently. The abnormal returns remain even after subjection to traditional asset pricing models such as the CAPM, the Fama and French model and Carhart model. Finally, using the EGARCH-M approach, we will formulate forecasts on the volatility of stocks returns and we’ll use these as input for determining some subjective views to be included in the Black and Litterman model. Our results indicate, for different value of scalar tau, that the BL portfolio excess returns exceed those of market equilibrium one, although with higher levels of risk.
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Malagoli, Lanzoni Ivan <1979&gt. "Differenze nella prestazione tecnico-tattica tra diverse categorie di atleti nel tennistavolo di alto livello." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amsdottorato.unibo.it/4867/1/malagolilanzoni_ivan_tesi.pdf.

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Abstract:
Nell’ambito della ricerca scientifica nel campo dello sport, la Performance Analysis si sta ritagliando un crescente spazio di interesse. Per Performance Analysis si intende l’analisi della prestazione agonistica sia dal punto di vista biomeccanico che dal punto di vista dell’analisi notazionale. In questa tesi è stata analizzata la prestazione agonistica nel tennistavolo attraverso lo strumento dell’analisi notazionale, partendo dallo studio degli indicatori di prestazione più importanti dal punto di vista tecnico-tattico e dalla loro selezione attraverso uno studio sull’attendibilità nella raccolta dati. L’attenzione è stata posta quindi su un aspetto tecnico originale, il collegamento spostamenti e colpi, ricordando che una buona tecnica di spostamento permette di muoversi rapidamente nella direzione della pallina per effettuare il colpo migliore. Infine, l’obbiettivo principale della tesi è stato quello di confrontare le tre categorie di atleti selezionate: alto livello mondiale maschile (M), alto livello junior europeo (J) ed alto livello mondiale femminile (F). La maggior parte delle azioni cominciano con un servizio corto al centro del tavolo, proseguono con una risposta in push (M) o in flik di rovescio (J). Il colpo che segue è principalmente il top spin di dritto dopo un passo pivot o un top di rovescio senza spostamento. Gli alteti M e J contrattaccano maggiormente con top c. top di dritto e le atlete F prediligono colpi meno spregiudicati, bloccando di rovescio e proseguendo con drive di rovescio. Attraverso lo studio della prestazione di atleti di categorie e generi diversi è possibile migliorare le scelte strategiche prima e durante gli incontri. Le analisi statistiche multivariate (modelli log-lineari) hanno permesso di validare con metodo scientifico sia le procedure già utilizzate in letteratura che quelle innovative messe a punto per la prima volta in occasione di questo studio.
Performance analysis, including the biomechanical and notational analysis of performance in competitive sport, is a strongly developing discipline in the field of sports sciences. One purpose of this thesis was to investigate the competitive performance of top-level table tennis players using notational analysis. To this aim, the most relevant and reliable technical-tactical performance indicators were individuated through preliminary studies. Then, selected indicators were collected from actual games played in top international competitions and analyzed with appropriate software. A new and still unexplored technical element was especially considered, namely the relationship between the type of stroke and footwork technique. In fact, it was assumed that using a good footwork allows a player to perform a fast and effective movement towards the ball and thus perform the shot in the best way possible. Finally, the main aim of this thesis was to compare the technical/tactical performance in three categories of players: top-level male players, top-level junior players, and top-level female players. The results showed that the majority of rallies started with a short serve at the center of the table, and continued most of the times with a push in males, or a backhand flick in juniors. The following stroke was often a forehand topspin, associated to a pivot footwork, or a backhand topspin without a footwork. Males and juniors athletes often counterattacked with a forehand top counter topspin, whereas female players generally used less aggressive strokes, like backhand blocks or backhand drives. The analysis of performance in athletes of different gender and category may allow to improve the strategic choices of coaches and players both before and after matches. Log-linear models, used in this thesis for the multivariate analysis of categorical variables, have allowed to validate some procedures previously used in the literature and others specifically developed in the present work.
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Malagoli, Lanzoni Ivan <1979&gt. "Differenze nella prestazione tecnico-tattica tra diverse categorie di atleti nel tennistavolo di alto livello." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amsdottorato.unibo.it/4867/.

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Abstract:
Nell’ambito della ricerca scientifica nel campo dello sport, la Performance Analysis si sta ritagliando un crescente spazio di interesse. Per Performance Analysis si intende l’analisi della prestazione agonistica sia dal punto di vista biomeccanico che dal punto di vista dell’analisi notazionale. In questa tesi è stata analizzata la prestazione agonistica nel tennistavolo attraverso lo strumento dell’analisi notazionale, partendo dallo studio degli indicatori di prestazione più importanti dal punto di vista tecnico-tattico e dalla loro selezione attraverso uno studio sull’attendibilità nella raccolta dati. L’attenzione è stata posta quindi su un aspetto tecnico originale, il collegamento spostamenti e colpi, ricordando che una buona tecnica di spostamento permette di muoversi rapidamente nella direzione della pallina per effettuare il colpo migliore. Infine, l’obbiettivo principale della tesi è stato quello di confrontare le tre categorie di atleti selezionate: alto livello mondiale maschile (M), alto livello junior europeo (J) ed alto livello mondiale femminile (F). La maggior parte delle azioni cominciano con un servizio corto al centro del tavolo, proseguono con una risposta in push (M) o in flik di rovescio (J). Il colpo che segue è principalmente il top spin di dritto dopo un passo pivot o un top di rovescio senza spostamento. Gli alteti M e J contrattaccano maggiormente con top c. top di dritto e le atlete F prediligono colpi meno spregiudicati, bloccando di rovescio e proseguendo con drive di rovescio. Attraverso lo studio della prestazione di atleti di categorie e generi diversi è possibile migliorare le scelte strategiche prima e durante gli incontri. Le analisi statistiche multivariate (modelli log-lineari) hanno permesso di validare con metodo scientifico sia le procedure già utilizzate in letteratura che quelle innovative messe a punto per la prima volta in occasione di questo studio.
Performance analysis, including the biomechanical and notational analysis of performance in competitive sport, is a strongly developing discipline in the field of sports sciences. One purpose of this thesis was to investigate the competitive performance of top-level table tennis players using notational analysis. To this aim, the most relevant and reliable technical-tactical performance indicators were individuated through preliminary studies. Then, selected indicators were collected from actual games played in top international competitions and analyzed with appropriate software. A new and still unexplored technical element was especially considered, namely the relationship between the type of stroke and footwork technique. In fact, it was assumed that using a good footwork allows a player to perform a fast and effective movement towards the ball and thus perform the shot in the best way possible. Finally, the main aim of this thesis was to compare the technical/tactical performance in three categories of players: top-level male players, top-level junior players, and top-level female players. The results showed that the majority of rallies started with a short serve at the center of the table, and continued most of the times with a push in males, or a backhand flick in juniors. The following stroke was often a forehand topspin, associated to a pivot footwork, or a backhand topspin without a footwork. Males and juniors athletes often counterattacked with a forehand top counter topspin, whereas female players generally used less aggressive strokes, like backhand blocks or backhand drives. The analysis of performance in athletes of different gender and category may allow to improve the strategic choices of coaches and players both before and after matches. Log-linear models, used in this thesis for the multivariate analysis of categorical variables, have allowed to validate some procedures previously used in the literature and others specifically developed in the present work.
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Perrozzi, Pierpaolo. "Progetto di un dispositivo wireless di feedback tattile per un sistema di ausilio per non vedenti o ipovedenti." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/10401/.

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Abstract:
La tesi è incentrata sullo studio e sulla progettazione di un dispositivo wireless di feedback tattile per un sistema di ausilio per non vedenti o ipovedenti. Il dispositivo composto da micro motori vibranti avvisa l'utente di imminenti ostacoli nel suo cammino. La rilevazione degli ostacoli è opera del visore, un sistema composto da una videocamera stereo, con elaborazione su FPGA, collegata ad un Odroid-U3. Viene trattato anche lo sviluppo di un'applicazione server, con relativa libreria di funzioni, che permette al visore di comunicare con dispositivi iOS esterni. Quest'ultima parte è avvenuta in collaborazione con il collega Luca Ranalli che si è occupato dell' App client per smartphone e tablet iOS.
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DEL, VECCHIO MARIA. "Funzioni di alto livello nella corteccia somatosensoriale secondaria (SII)." Doctoral thesis, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, 2020. http://hdl.handle.net/11380/1201001.

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Abstract:
Le proprietà della corteccia somato-sensoriale secondaria (SII) sono state largamente discusse in molteplici studi sia nella scimmia, sia nell’uomo, suggerendo che quest’area assolva funzioni di alto livello nel processamento dello stimolo tattile, quali, ad esempio, l’apprendimento o la memoria. Recentemente, alcuni studi su scimmia hanno evidenziato che, oltre agli stimoli somato-sensoriali, SII risponde anche alla stimolazione dello spazio peri-personale, all’esecuzione di azioni, alla vista di oggetti in movimento ed all’osservazione di azioni, candidando SII ad essere un’area complessa, non limitata a sole funzioni somato-sensoriali. Partendo dallo studio delle risposte di SII agli stimoli tattili, lo scopo di questa tesi è di investigare la risposta di quest’area a stimoli complessi, con particolare attenzione a task di integrazione visuo-tattile e all’osservazione di azioni nell’uomo. Con queste finalità, gli esperimenti presentati sono stati condotti mediante elettroencefalografia stereotassica (stereo-EEG) su pazienti epilettici farmaco-resistenti, impiantati come parte della loro valutazione pre-chirurgica. In una prima fase, sono stati studiati la distribuzione spaziale ed il profilo temporale delle risposte intra-corticali alla stimolazione del nervo mediano controlaterale ed ipsilaterale. I risultati ottenuti indicano che mentre la corteccia somato-sensoriale primaria (SI), il giro precentrale ed il solco intra-parietale rispondono solo alla stimolazione controlaterale, la corteccia somato-sensoriale secondaria e l’insula posteriore sono attivate bilateralmente. Inoltre, queste ultime sono caratterizzate da una risposta tonica e duratura nel tempo. Questa potrebbe rappresentare un meccanismo di ritenzione temporale dell’informazione tattile ed essere l’espressione di funzioni di alto livello quali appunto la memoria e l’apprendimento degli stimoli. Nella seconda sezione della tesi, per testare il possibile coinvolgimento dell’opercolo parietale nell’integrazione visuo-tattile, la stimolazione del nervo mediano controlaterale è stata somministrata congiuntamente ad una stimolazione visiva (i.e. flash). I risultati ottenuti evidenziano un aumento in ampiezza della componente tonica, se comparato alla sola stimolazione tattile, localizzato nell’insula posteriore e nelle porzioni più rostrali dell’opercolo parietale mentre SII mostra un comportamento del tutto inalterato. Tuttavia, tenendo in considerazione che studi su primati non umani riportano risposte visiva in SII a stimoli biologici, sono necessarie ulteriori indagini per comprendere quale tipologia di stimolazione determina l’attivazione di quest’area. Infine, la terza parte della tesi mostra le risposte intra-corticali di SI e SII ad un task motorio che include compiti di afferramento e manipolazione di oggetti, e all’osservazione delle stesse azioni eseguite da un altro individuo. I risultati evidenziano un’attivazione bilaterale di SII, sia durante l’esecuzione sia durante l’osservazione di azioni, con un profilo temporale sincrono. Al contrario SI è attiva solo durante l’esecuzione: l’input a SI durante l’osservazione non ha dunque una natura somato-sensoriale ma piuttosto deve essere sostenuto da un circuito visuo-motorio capace di operare in maniera simultanea. In conclusione, questa tesi dimostra il ruolo cruciale di SII non solo nel processamento degli stimoli tattili ma anche nell’integrazione di stimoli visuo-motori.
The somatosensory properties of the second somatosensory cortex (SII) have been largely described by many studies in both monkeys and humans, suggesting for this area a high-order role in tactile stimulation processing with functions including tactile learning and memory. More interestingly, recent studies on monkeys showed that beyond somatosensory stimuli, SII responds to a wider number of stimuli including peripersonal space stimulation, active movements, observation of objects displacement and action observation. Taking into account these results, SII is a candidate to be more than just a somatosensory area. Starting from its somatosensory properties, this thesis aims to disentangle the role of SII in more complex tasks with particular attention to visuo-tactile integration and action observation in humans. To this purpose, the experiments presented in this thesis are carried with stereotactic electroencephalography (stereo-EEG) on drug-resistant epileptic patients to take advantage of its high temporal and spatial resolution. Firstly, I investigated the spatial distribution and the temporal profile of the intracortical responses to both contralateral and ipsilateral median nerve stimulation. Results indicated that while the primary somatosensory area, precentral gyrus and intra-parietal sulcus respond only to the contralateral stimulation, the secondary somatosensory cortex and posterior insula are activated bilaterally. Furthermore, these regions exhibit a tonic long-lasting temporal profile, which might represent a mechanism of temporal retention of the tactile information, and thus be the signature of high-level somatosensory functions such as tactile memory and awareness. In a second stage of the thesis, to test the possible involvement of parietal operculum in visuo-tactile integration, we administered to patients contralateral median nerve stimulation jointly with visual stimulation (i.e. flash) to about 100 drug-resistant epileptic patients. Results underline an enhancement of the tonic components relative to tactile stimulation only, limited to posterior insula and to the rostral areas of parietal operculum, with SII maintaining an unaltered behavior. Considering previous findings in non-human primates, which reported visual responses in SII in response to biological stimuli, further researches are needed to understand which threshold in the stimulus might determine the eventual activation of this area. With this aim, the third part of this thesis presents the intracortical responses of both SI and SII to a motor task requiring reaching, grasping and manipulation, as well as to the observation of the same actions performed by another individual. The results obtained highlighted that SII activates bilaterally, both during the execution and the observation of actions, with a synchronous temporal profile. Conversely, SI activates only during the execution, leading to the conclusion that the input to SII during the observation condition has not a somatosensory nature, but rather that it is sustained by visuo-motor circuits operating simultaneously. Taking together all the evidence, this thesis demonstrates the pivotal role of SII not only in somatosensory functions, as largely reported in literature, but also in the integration of visuo-motor stimuli.
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Cesca, Itel <1989&gt. "L'OFFENSIVA ITALIANA IN AFRICA SETTENTRIONALE NEL SECONDO SEMESTRE DEL 1940 : LA CONQUISTA DI SIDI-EL-BARRANI. ERRORE TATTICO E STRATEGICO?" Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/3910.

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Abstract:
Lo scopo della tesi è quello di far luce sull’avanzata della X armata italiana in terra d’Egitto durante la Seconda Guerra Mondiale ;si vuole dimostrare che la causa della disfatta italiana in Africa Settentrionale nel dicembre del 1940, fu dovuta all’attacco italiano in questo teatro di operazioni. L’offensiva italiana in territorio egiziano, operata dal Maresciallo d’Italia Rodolfo Graziani nel settembre 1940, non conseguì un successo tattico o strategico e allungò enormemente le nostre linee di rifornimento (Tripoli-Bengasi-Bardia-Sollum-Sidi el Barrani). Questo forte handicap sommato a una serie di errori strategici e tattici uniti alla mancanza di rinforzi dalla Madrepatria minarono fortemente la nostra posizione avanzata di Sidi el Barrani. Studiando le fonti primarie dell’epoca (Diario Storico del Comando Supremo del Regio Esercito , Diari di Galeazzo Ciano e Memoriale difensivo di Rodolfo Graziani) si vuole confutare nitidamente la situazione materiale e morale con la quale le truppe italiane e libiche in Cirenaica penetrarono in territorio egiziano. Questa guerra fu una guerra italiana. La guerra nel deserto è ancora vista dall’opinione pubblica mondiale come una guerra tra l’Asse e gli Alleati. Lo scopo della tesi è quello di far conoscere nel dettaglio le fasi salienti dell’avanzata italiana (e non italo-tedesca come nel 1941 e nel 1942) in Egitto evidenziando l’”italianità” dell’impresa compiuta.
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GIURGOLA, SERENA. "PLASTIC MODULATIONS OF THE BODY METRIC REPRESENTATION: NEUROPHYSIOLOGICAL AND BEHAVIORAL EVIDENCE." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2020. http://hdl.handle.net/10281/261947.

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Abstract:
La conoscenza della grandezza delle proprie parti corporee è essenziale per muoversi in maniera efficiente nell’ambiente esterno e per interagire accuratamente sia con gli oggetti sia con le altre persone. Attraverso un approccio interdisciplinare che combina paradigmi neurofisiologici (stimolazione cerebrale non invasiva) e comportamentali, la presente tesi indaga i meccanismi cognitivi e neurali sottostanti la rappresentazione della grandezza delle parti corporee. Lo Studio #1 dimostra il ruolo causale della corteccia somatosensoriale primaria nell’elaborazione della grandezza delle proprie parti del corpo. Nei soggetti adulti neurologicamente sani, la Stimolazione Magnetica Transcranica ripetitiva a 1-Hz della rappresentazione della mano nella mappa somatosensoriale di entrambi gli emisferi, induce delle distorsioni percettive (sovrastima) della grandezza della propria mano – come valutato con un compito visuo-percettivo – che non si estendono ad altri distretti corporei (il piede). Invece, cambiamenti nell’eccitabilità corticale indotti da Stimolazione Magnetica Transcranica ripetitiva del lobulo parietale inferiore destro o sinistro non influenzano la stima percettiva della grandezza della propria mano. Tale evidenza sottolinea il coinvolgimento causale della corteccia somatosensoriale primaria nella costruzione e nell’aggiornamento della rappresentazione metrica del proprio corpo. Lo Studio #2 si focalizza sui cambiamenti plastici che avvengono manipolando il senso di appartenenza corporea mostrando che, negli adulti neurologicamente sani, l’embodiment di mani più grandi (ma non più piccole) della propria influenza la rappresentazione percettiva cosciente della dimensione della propria mano. Infine, comparando la rappresentazione metrica del corpo in bambini a sviluppo tipico con quella degli adulti neurologicamente sani, lo Studio #3 mostra come le distorsioni percettive della rappresentazione corporea emergono durante il corso dello sviluppo. Complessivamente, i risultati della presente tesi supportano la natura estremamente flessibile della rappresentazione metrica del proprio corpo, mostrando come le distorsioni plastiche della grandezza delle proprie parti corporee si sviluppano gradualmente nell’arco della vita e possono essere modulate sia da cambiamenti neurofisiologici, sia da manipolazioni illusorie del senso di embodiment.
The knowledge of the size of the own body-parts is essential for efficiently moving in the external environment and accurately interacting both with objects and with other people. In an interdisciplinary approach which combines neurophysiological (i.e., non-invasive brain stimulation) and behavioral paradigms, the present dissertation investigates the cognitive and neural signatures underlying the representation of body-parts size. Study #1 demonstrates the casual role of the primary somatosensory cortex in one’s own body-parts size processing. In healthy adults, 1-Hz repetitive Transcranial Magnetic Stimulation over the hand representation in the somatosensory map of both hemispheres leads to perceptual distortions (i.e., overestimation) of the own hand size – as assessed with a visual perceptual task – which do not extend to other body districts (namely, the foot). Instead, cortical excitability shifts induced by repetitive Transcranial Magnetic Stimulation over the right or left inferior parietal lobule do not affect the perceptual estimation of the own hand size. This evidence highlights the causal involvement of the primary somatosensory cortex in the construction and updating of one’s own body metric representation. Study #2 focuses on the plastic changes which occur by manipulating the sense of body ownership, showing that, in healthy adults, the embodiment of external hands bigger (but not smaller) than the own affects the perceptual conscious representation of the own hand dimension. Finally, by comparing body metric representation in typically developing children and healthy adults, Study #3 shows how perceptual distortions of body-parts representation arise during the developmental course. Overall, findings from this dissertation support the extremely flexible nature of one’s own body metric representation, showing how plastic distortions of the own body-parts size develop gradually during the lifespan and can be modulated by neurophysiological changes as well as by illusory manipulations of self-attribution.
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Balandi, Aurora. "Analisi di sensibilità di un modello neurocomputazionale per lo studio delle interazioni visuo-tattili." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Abstract:
I modelli neurocomputazionali basati su reti neurali, integrati con studi sperimentali, sono strumenti utili per lo studio di meccanismi fisiologici neuronali, come la rappresentazione dello spazio peripersonale e l’integrazione degli stimoli nelle aree multimodali. Nel seguente studio è eseguita l’analisi della sensibilità di un modello neurocomputazionale che simula l’integrazione degli stimoli visuo-tattili sulle mani. Per fare ciò, sono simulati i risultati finali di un addestramento Hebbiano, introducendo pesi differenti che modulano le strutture ipoteticamente soggette a tale addestramento. Sono forniti in ingresso alla rete degli stimoli sia tattili che visivi, questi ultimi sono differenziati, tra una mano e l’altra, dall’intensità del LED. I risultati ottenuti in risposta a queste stimolazioni sono poi confrontati con dati provenienti da analoghi esperimenti in vivo, per identificare le possibili strutture sinaptiche su cui si basa l’integrazione visuo-tattile. Si arriva alla conclusione che uno dei meccanismi principali alla base di tali processi è la riorganizzazione sensoriale, attuata differenziando l’emisfero che elabora lo stimolo visivo più luminoso da quello che elabora lo stimolo più fioco.
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Ganz, Claudia <1995&gt. "Need for Touch e la mancanza della dimensione tattile nel commercio elettronico. Problema reale o superato? Analisi dei fattori di compensazione nella presentazione dei prodotti online." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/16646.

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Abstract:
Inizialmente verrà trattato l’argomento del commercio elettronico, descrivendone le caratteristiche principali e analizzandone i relativi vantaggi e svantaggi. Si presenterà poi lo scenario nazionale e mondiale dell’e-commerce al fine di comprenderne lo sviluppo e l’importanza che ha assunto nella vita quotidiana. Successivamente verrà approfondito il problema della mancanza della dimensione tattile nell'ambiente online, il fenomeno del Need for Touch, e verranno quindi analizzate le componenti di quest’ultimo, come le dimensioni, i prodotti e le diverse tipologie di consumatore. Si cercherà quindi di comprendere, attraverso le teorie presenti ad oggi, quali possono essere i fattori che hanno un’influenza diretta sul NFT, come le informazioni tattili, la fonte delle informazioni, le diverse tipologie di comunicazione ed il modello di accettazione tecnologica. Per approfondire ulteriormente il comportamento del consumatore verso il commercio elettronico verrà trattato l’argomento delle intenzioni d’acquisto online. Come obiettivo della presente tesi si cercherà di comprendere se, in base alle differenti tipologie di consumatore e prodotto, la mancanza del tatto nei negozi digitali rappresenta ad oggi un problema reale, dato lo sviluppo di tecnologie e strumenti che possono essere utilizzati nella presentazione di un prodotto nel sito web aziendale. In finale verrà presentato un caso studio per osservare se i siti delle aziende online siano in linea o meno con le conclusioni tratte dalle precedenti teorie.
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LICHT, VICTORIA. "Processing social and emotional actions and gestures in infancy." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2022. http://hdl.handle.net/10281/370630.

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Abstract:
A partire dalla nascita, osserviamo e sperimentiamo quotidianamente le interazioni sociali, ad esempio il contatto visivo, l'essere abbracciati o il sorriso altrui. A volte, i bambini non sono direttamente coinvolti nelle interazioni sociali, ma osservano le interazioni sociali che popolano l'ambiente che li circonda. Utilizzando misure neurofisiologiche (potenziali evocati, ERP; elettromiografia, EMG) e comportamentali (preferenza visiva), ci siamo proposti di indagare le risposte dei bambini nel primo anno di vita ai segnali sociali osservati, esaminando: i) i correlati neurali elicitati dall'osservazione di azioni prosociali e azioni antisociali (Capitolo 1), ii) la capacità dei bambini di cogliere le informazioni emotive veicolate da un gesto che implica un contatto tattile (Capitolo 2) e iii) la modulazione esercitata dal tocco della madre sull'attenzione del bambino agli stimoli emotivi (Capitolo 3). I risultati delle nostre ricerche dimostrano che l'attività neurale dei bambini di 5-6 mesi differenzia le azioni prosociali rispetto a quelle antisociali: l'elicitazione di specifiche componenti ERP ha mostrato che i bambini prestano maggiore attenzione alle interazioni antisociali, dedicando invece maggiori risorse cognitive all’elaborazione delle interazioni prosociali (Capitolo 1). Inoltre, i nostri risultati indicano che, a 11 mesi di vita, l’attività dei muscoli facciali è congruente alle interazioni tattili positive osservate (carezze), poiché è stata riscontrata una attività più accentuata del muscolo zigomatico (ZM, che si attiva quando sorridiamo), ma nessuna attività differenziata dei muscoli facciali in risposta alle interazioni tattili negative osservate (graffio) (Capitolo 2). Infine, abbiamo dimostrato che l’esperienza del tocco materno è in grado di modulare l'attenzione dei bambini agli stimoli emotivi. I bambini che hanno ricevuto un tocco affettivo e hanno avuto una maggiore frequenza di esperienze tattili passate hanno mostrato in minor misura un pattern di evitamento verso i volti arrabbiati; al contrario, coloro che hanno avuto la stessa esperienza passata con il tatto ma hanno ricevuto un tocco non affettivo tendevano ad evitare i volti arrabbiati (Capitolo 3). Nel complesso, questi risultati approfondiscono le nostre conoscenze circa la cognizione sociale precoce, gettando nuova luce circa le modalità attraverso le quali i bambini in età infantile elaborano le interazioni sociali che osservano.
Starting from birth, we daily observe and experience social interactions - i.e., eye contact, being held, or being smiled at. Frequently, infants are not directly involved in social interactions, but they observe the social interactions that populate their surrounding environment. Using neurophysiological (Event Related Potentials, ERP; electromyography, EMG), and behavioral measures (preferential looking procedure), we aimed to further investigate infants’ responses to observed social signals, examining: i) the infants’ neural electrical activity elicited by the observation of prosocial and antisocial actions (Chapter 1), ii) infants’ ability to extract emotional information from an observed touching gesture (Chapter 2), and iii) the modulation exerted by their mother touch on infants’ attention to emotional stimuli (Chapter 3). Our research results found that neural activity of 5-6 months old infants differentiate observed prosocial vs antisocial actions: the elicitation of specific ERP components showed that more allocation of attention was given to the antisocial action, while more cognitive resources were devoted to the processing of the prosocial action (Chapter 1). Additionally, 11-month-olds’ facial muscles activity was congruent to the observed positive tactile interactions (caress of an arm), as shown by increased activity of the ZM muscle (activated in smiling). Conversely, no differential facial responses to observed negative tactile interactions (scratch of an arm) emerged (Chapter 2). Lastly, we demonstrated that experiences of maternal touch modulate infants’ attention to emotional stimuli. Infants who received affective touch and had a greater frequency score of past touch experience had a diminished avoidance of the angry faces; conversely, those in the non-affective touch condition and a higher touch frequency score tended to avoid angry faces more (Chapter 3). Overall, these findings add insights to the topic of early social cognition, shedding new light on how infants process social interactions.
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RANIOLO, Erika. "Senso, ritmo, multimodalità. Uno studio comparativo dei processi traduttivi nelle lingue dei segni (LIS e LSF)." Doctoral thesis, Università degli Studi di Palermo, 2021. http://hdl.handle.net/10447/479024.

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Abstract:
La presente tesi di dottorato analizza i processi traduttivi nelle lingue segnate, indagando la maniera di (re-)enunciare il senso in traduzione. La riflessione si costruisce come dialogo fra la linguistica delle lingue segnate e la traduttologia, a partire da presupposti teorici comuni a entrambe le discipline benché differentemente declinati, come il concetto di oralità. Lo studio, che intende definirsi come non assimilazionista (così come auspicato da C. Cuxac), tiene conto delle peculiarità proprie delle lingue segnate, fra cui le caratteristiche di multimodalità e multilinearità, e analizza le lingue dei segni sulla base del modèle sémiologique. Considerando la prospettiva dell’embodied cognition, perno della riflessione è rappresentato dalla corporeità: il concetto di corpo, in virtù del suo ruolo nella costruzione del senso, viene posto in stretta correlazione con il concetto di ritmo, inteso alla maniera di H. Meschonnic. La riflessione sul corpo conduce al riconoscimento del ruolo della sensorialità all’interno della traduzione in lingua dei segni, consentendo di ipotizzare una «costruzione sinestesica del senso». L’ipotesi viene altresì sostenuta tenendo conto della traduzione in lingua dei segni tattile, in cui il dialogo fra sensi raggiunge il suo apice. Lo studio si sofferma in prevalenza sulla traduzione letteraria, con particolare attenzione alla poesia; alla riflessione teorica corrisponde la pratica di traduzione. Il corpus su cui si lavora prevede traduzione bidirezionale: da una parte due poesie in lingua vocale (L’Infinito di G. Leopardi e Les chats di C. Baudelaire) vengono tradotte verso due differenti lingue segnate (LIS, Lingua dei Segni Italiana, e LSF, Langue des Signes Française), dall’altra una poesia in LIS (Musica di G. Giuranna) viene tradotta verso l’italiano. La sperimentazione pratica consente di osservare l’applicabilità concreta delle strategie discusse.
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Mongardi, Elena. "Il ruolo dell'Infant Massage nello sviluppo neurologico del neonato pretermine: revisione sistematica della letteratura." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/16906/.

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Introduzione: L’Infant Massage è uno degli interventi maggiormente attuati allo scopo di fornire un sostegno allo sviluppo dei neonati pretermine in TIN. Tuttavia, gli studi presenti a riguardo in letteratura sono pochi, spesso eterogenei, molto datati o poco validi dal punto di vista della qualità metodologica. Obiettivi: Indagare quali siano le più recenti e valide evidenze presenti in letteratura riguardo all’effetto dell’Infant Massage sullo sviluppo del sistema nervoso del neonato pretermine, durante e a seguito del ricovero in Terapia Intensiva Neonatale. Metodi: La ricerca è stata svolta sulle principali banche dati biomediche ed ha incluso studi pubblicati in letteratura negli ultimi 10 anni. Sono stati inclusi soltanto studi clinici randomizzati controllati in cui l’Infant Massage venisse proposto a neonati pretermine e che ponessero come outcome la valutazione di funzioni correlate allo sviluppo del sistema nervoso. Risultati: Sono stati selezionati in totale 4 studi, valutati tramite la scala PEDro. I risultati ottenuti dai singoli studi sono stati analizzati e confrontati. Tutti gli studi hanno riportato risultati positivi, più o meno significativi a seconda dei casi, ciascuno in relazione alle proprie misure di outcome, e non sono stati rilevati effetti avversi. Tutte le evidenze fornite sono quindi concordi nell’affermare che la pratica dell’Infant Massage applicata a bambini nati con diversi gradi di prematurità, ma accomunati da una condizione di stabilità clinica e di assenza di patologie e malformazioni maggiori, determini un beneficio sullo sviluppo neurologico dei neonati. Conclusioni: È consigliabile proseguire nella ricerca in questo ambito, realizzando trial clinici dotati di campioni di ampiezza adeguata per l’inferenza degli esiti, ed eventualmente modificando i criteri di inclusione ed esclusione in modo da poter verificare gli effetti di tale tecnica, per quanto possibile, anche nei neonati in condizioni cliniche più critiche.
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Maia, Rodrigo Ismael Francisco [UNESP]. "Crise da esquerda comunista: políticas do PCI e do PCP sobre a união europeia." Universidade Estadual Paulista (UNESP), 2015. http://hdl.handle.net/11449/132429.

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Coordenação de Aperfeiçoamento de Pessoal de Nível Superior (CAPES)
Questa dissertazione ha lo scopo di capire le relazione tra il Partito Comunista Italiano(PCI) e il Partito Comunista Portoghese (PCP) rispetto il processo di integrazione europeo che si è concluso con l'Unione Europea (UE), rilevando la connessione fra politica interna e estera nelle strategie dei partiti. In Italia e Portogallo, lo stabilimento della democrazia faceva parte della strategia dei due PC, i quali avevano ampie basi nelle classi lavoratrici. La tenuta della autoorganizzazione delle classi lavoratrici e la fine dei processi di agitazione sociale portarono alla normalità democratica e alla internazionalizzazione economica, liberale. Il PCI, promuovendo la sua particolare via italiana al socialismo, ha collaborato con la formazione della Comunità Economica Europea (CEE), il PCP che inizialmente la rifiutava, ha iniziato a prenderla come fonte di benefici in difesa dalla democrazia. Lo sviluppo sociale della CEE è stato disuguale e combinato, grazie al quale i paesi sono diventati parte del mercato comune mentre la frammentazione devastava il mondo del lavoro. L'isolamento è stata una prima sconfitta per i due PC nei governi nazionali, e un'altra è stata la impossibilità di andare avanti con la strategia delle riforme in direzione al socialismo. Al fallimento pratico e ideologico si è aggiunto quello politico al momento della conclusione della UE e della crisi finale della sinistra comunista internazionale, quando il PCI ha deciso per lo scioglimento e il PCP per la continuità ortodossa.
Esta dissertação tem o objetivo de compreender as relações entre o Partido Comunista Italiano (PCI) e o Partido Comunista Português (PCP) a respeito do processo de integração europeu que culminou na União Europeia (EU), destacando a conexão entre a política interna e externa nas estratégias dos partidos. Na Itália e em Portugal, a instauração do regime democrático fazia parte da estratégia dos dois PCs, os quais possuíam amplas bases nas classes trabalhadoras. O estancamento das auto-organizações das classes trabalhadoras e o fim dos processos de efervescência social levaram à normalidade democrática e à internacionalização das economias, liberalizando-as. O PCI, promovendo sua particular via italiana ao socialismo, colaborou com a formação da Comunidade Econômica Europeia (CEE), o PCP que inicialmente a recusava, passou a tomá-la como fonte de benefícios em defesa da democracia. O desenvolvimento social da CEE foi desigual e combinado, no qual os países passaram a fazer parte do mercado comum ao mesmo tempo em que a fragmentação assolava o mundo do trabalho. O isolamento foi uma primeira derrota dos dois PCs nos governos nacionais, e a outra foi a impossibilidade de avançar com a estratégia de reformas rumo ao socialismo. À falência prática e ideológica se somou a política no limiar da efetivação da UE e diante da crise terminal da esquerda comunista internacional, quando o PCI decidiu pelo desmanche e o PCP pelo prosseguimento ortodoxo.
This thesis aims to understand the relationships between the Italian Communist Party (PCI) and the Portuguese Communist Party (PCP) about the European integration process which culminated in the EU, highlighting the connection between domestic and foreign policy in strategies of the parties. In Italy and Portugal, the establishment of the democratic system was part of the strategy of the two PCs, which had broad-based in the working class. The stagnation of the selforganization of the working classes and the end of social unrest processes have led to democratic normality and the internationalization of economies, liberalizing them. The PCI, promoting their particular Italian via to socialism, collaborated with the formation of the European Economic Community (EEC), the PCP that initially refused, began to take it as a source of benefits in defense of democracy. The EEC's social development was uneven and combined, in which countries became part of the common market at the same time the fragmentation ravaged the world of work. The isolation was a first defeat of the two PCs in national governments, and the other was the impossibility to move forward with the strategy of reforms toward socialism. To the practical and ideological failure was joined the politics at the threshold of execution of the EU, in front of the terminal crisis of the international communist left, when the PCI decided for dismantle and the PCP to the orthodox continuation.
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Maia, Rodrigo Ismael Francisco. "Crise da esquerda comunista : políticas do PCI e do PCP sobre a união europeia /." Marília, 2015. http://hdl.handle.net/11449/132429.

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Abstract:
Orientador: Marcos Del Roio
Abstract: This thesis aims to understand the relationships between the Italian Communist Party (PCI) and the Portuguese Communist Party (PCP) about the European integration process which culminated in the EU, highlighting the connection between domestic and foreign policy in strategies of the parties. In Italy and Portugal, the establishment of the democratic system was part of the strategy of the two PCs, which had broad-based in the working class. The stagnation of the selforganization of the working classes and the end of social unrest processes have led to democratic normality and the internationalization of economies, liberalizing them. The PCI, promoting their particular Italian via to socialism, collaborated with the formation of the European Economic Community (EEC), the PCP that initially refused, began to take it as a source of benefits in defense of democracy. The EEC's social development was uneven and combined, in which countries became part of the common market at the same time the fragmentation ravaged the world of work. The isolation was a first defeat of the two PCs in national governments, and the other was the impossibility to move forward with the strategy of reforms toward socialism. To the practical and ideological failure was joined the politics at the threshold of execution of the EU, in front of the terminal crisis of the international communist left, when the PCI decided for dismantle and the PCP to the orthodox continuation.
Astratto: Questa dissertazione ha lo scopo di capire le relazione tra il Partito Comunista Italiano(PCI) e il Partito Comunista Portoghese (PCP) rispetto il processo di integrazione europeo che si è concluso con l'Unione Europea (UE), rilevando la connessione fra politica interna e estera nelle strategie dei partiti. In Italia e Portogallo, lo stabilimento della democrazia faceva parte della strategia dei due PC, i quali avevano ampie basi nelle classi lavoratrici. La tenuta della autoorganizzazione delle classi lavoratrici e la fine dei processi di agitazione sociale portarono alla normalità democratica e alla internazionalizzazione economica, liberale. Il PCI, promuovendo la sua particolare via italiana al socialismo, ha collaborato con la formazione della Comunità Economica Europea (CEE), il PCP che inizialmente la rifiutava, ha iniziato a prenderla come fonte di benefici in difesa dalla democrazia. Lo sviluppo sociale della CEE è stato disuguale e combinato, grazie al quale i paesi sono diventati parte del mercato comune mentre la frammentazione devastava il mondo del lavoro. L'isolamento è stata una prima sconfitta per i due PC nei governi nazionali, e un'altra è stata la impossibilità di andare avanti con la strategia delle riforme in direzione al socialismo. Al fallimento pratico e ideologico si è aggiunto quello politico al momento della conclusione della UE e della crisi finale della sinistra comunista internazionale, quando il PCI ha deciso per lo scioglimento e il PCP per la
Resumo: Esta dissertação tem o objetivo de compreender as relações entre o Partido Comunista Italiano (PCI) e o Partido Comunista Português (PCP) a respeito do processo de integração europeu que culminou na União Europeia (EU), destacando a conexão entre a política interna e externa nas estratégias dos partidos. Na Itália e em Portugal, a instauração do regime democrático fazia parte da estratégia dos dois PCs, os quais possuíam amplas bases nas classes trabalhadoras. O estancamento das auto-organizações das classes trabalhadoras e o fim dos processos de efervescência social levaram à normalidade democrática e à internacionalização das economias, liberalizando-as. O PCI, promovendo sua particular via italiana ao socialismo, colaborou com a formação da Comunidade Econômica Europeia (CEE), o PCP que inicialmente a recusava, passou a tomá-la como fonte de benefícios em defesa da democracia. O desenvolvimento social da CEE foi desigual e combinado, no qual os países passaram a fazer parte do mercado comum ao mesmo tempo em que a fragmentação assolava o mundo do trabalho. O isolamento foi uma primeira derrota dos dois PCs nos governos nacionais, e a outra foi a impossibilidade de avançar com a estratégia de reformas rumo ao socialismo. À falência prática e ideológica se somou a política no limiar da efetivação da UE e diante da crise terminal da esquerda comunista internacional, quando o PCI decidiu pelo desmanche e o PCP pelo prosseguimento ortodoxo.
Mestre
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Terziari, Sofia. "telechirurgia robot assistita: evoluzione e stato dell'arte delle principali strumentazioni e reti telematiche." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/21381/.

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Abstract:
La telechirurgia è una tecnica operatoria che permette al medico di eseguire interventi chirurgici su pazienti fisicamente distanti. Il chirurgo esegue l’intervento mediante un sistema robotico con abilità chirurgiche eccezionali, combinato con tecnologie di comunicazione che consentono lo scambio di dati tra le postazioni e l’ausilio di un monitor per il controllo continuo del campo operatorio. In questo lavoro sono analizzati due interventi chirurgici a distanza, con particolare attenzione alle principali strumentazioni e reti telematiche utilizzate. Il primo intervento chirurgico a distanza è stato effettuato nel 2001, con paziente e chirurgo distanti 6000km. È stata utilizzata una rete ad alta velocità dedicata ATM per la trasmissione dei dati ed il sistema robotico ZEUS. L’intervento, ritenuto rischioso, non è più stato ripetuto. Nel 2019 a Milano è stato effettuato il primo intervento chirurgico a distanza tramite connessione 5G per la trasmissione dei dati, con paziente e chirurgo distanti 15km. Le principali strumentazioni utilizzate sono: sistema CALM, laser CO2 medicale, robot Panda ed esoscopio stereo 3D VITOM lato paziente; Wacom tablet, dispositivo tattile Omega.7 e display 3D HMZ-T3 lato chirurgo. Dall’analisi risulta che per il funzionamento delle tecnologie utilizzate in telechirurgia è necessaria una connettività avanzata come quella fornita dal 5G, che garantisce tempi di risposta immediati, maggiore velocità e capacità per il trasferimento dei dati ed estrema affidabilità. Tuttavia, prima che la chirurgia tele-robotica diventi comune è necessario attuare precauzioni, controlli e standard rigorosi. Per il futuro si auspica che la possibilità di eseguire manipolazioni complesse da postazioni remote consentirà al chirurgo esperto di insegnare o sorvegliare l'esecuzione di tecniche avanzate o nuove mediante intervento in tempo reale. Si elimineranno i vincoli geografici e questo permetterà di ottenere elevate competenze chirurgiche in tutto il Mondo.
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ABBIATI, MICHELE. "L'ESERCITO ITALIANO E LA CONQUISTA DELLA CATALOGNA (1808-1811).UNO STUDIO DI MILITARY EFFECTIVENESS NELL'EUROPA NAPOLEONICA." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2017. http://hdl.handle.net/2434/491761.

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Abstract:
L’esercito italiano e la conquista della Catalogna (1808-1811) Uno studio di Military Effectiveness nell’Europa napoleonica Settori scientifico-disciplinari SPS/03 – M-STO/02 La ricerca ha lo scopo di ricostruire e valutare l’effettività militare dell’esercito italiano al servizio di Napoleone I. In primo luogo attraverso un’analisi statistica e strategica della costruzione, e del successivo impiego, dell’istituzione militare del Regno d’Italia durante gli anni della sua esistenza (1805-14); successivamente, è stato scelto un caso di studi particolarmente significativo, come la campagna di Catalogna (1808-11, nel contesto della guerra di Indipendenza spagnola), per poter valutare il contributo operazionale e tattico dei corpi inviati dal governo di Milano e la loro integrazione con l’apparato militare complessivo del Primo Impero. La tesi ha voluto rispondere alla mancanza di studi sul comportamento in guerra dell’esercito italiano e, allo stesso tempo, introdurre nella storiografia militare italiana la metodologia di studi, d’origine anglosassone e ormai di tradizione trentennale, di Military Effectiveness. La ricerca si è primariamente basata, oltre che sulla copiosa memorialistica a stampa italiana e francese, sulla documentazione d’archivio della Secrétairerie d’état impériale (Archives Nationales di Pierrefitte-sur-Seine, Parigi), del Ministère de la Guerre francese (Service historique de la Défence, di Vincennes, Parigi) e del Ministero della Guerra del Regno d’Italia (Archivio di Stato di Milano). Dal punto di vista dei risultati è stato possibile verificare come l’esercito italiano abbia rappresentato, per Bonaparte, uno strumento duttile e di facile impiego, pur in un contesto di sostanziale marginalità numerica complessiva di fronte alle altre (e cospicue) forze messe in campo da parte dell’Impero e dei suoi altri Stati satellite e alleati. Per quanto riguarda la campagna di conquista della Catalogna è stato invece possibile appurare il fondamentale contributo dato dal contingente italiano, sotto i punti di vista operazionale e tattico, per la buona riuscita dell’invasione; questo primariamente grazie alle elevate caratteristiche generali mostrate dallo stesso, ma anche per peculiarità disciplinari e organizzative che resero i corpi italiani adatti a operazioni particolarmente aggressive.
The Italian Army and the Conquest of Catalonia (1808-1811) A Study of Military Effectiveness in Napoleonic Europe Academic Fields and Disciplines SPS/03 – M-STO/02 The research has the purpose of reconstruct and evaluate the military effectiveness of the Italian Army existed under the reign of Napoleon I. Firstly through a statistic and strategic analysis of the development, and the following deployment, of the military institution of the Kingdom of Italy in the years of its existence (1805-14). Afterwards, a particularly significant case study was chosen, as the campaign of Catalonia (1808-11, in the context of the Peninsular War), in order to assess the operational and tactical contribution of the regiments sent by the Government of Milan and their integration in the overall military apparatus of the First Empire. The thesis wanted to respond to the lack of studies on the Italian army’s behavior in war and, at the same time, to introduce the methodology of the Military Effectiveness Studies (of British and American origin and, by now, enriched by a thirty-year old tradition) in the Italian historiography. The research is primarily based, besides the numerous memoirs of the Italian and French veterans, on the archive documentation of the Secrétairerie d’état impériale (Archives Nationales of Pierrefitte-sur-Seine, Paris), of the French Ministère de la Guerre (Service historique de la Défence, of Vincennes, Paris) and of the Italian Ministero della Guerra (Archivio di Stato di Milano). About the results, it has been verified how the Italian army has become a flexible and suitable instrument for Bonaparte, albeit in a context of substantial overall numerical marginality in comparison to the heterogeneous forces available to the Empire and its others satellites and allied states. Regarding the campaign of Catalonia, instead, it was possible to ascertain the fundamental contribution of the Italian regiments, in an operational and tactical perspective, for the success of the invasion. This was primarily due to the excellent general characteristics shown by the expeditionary force, but also to disciplinary and organizational peculiarities that have made the Italian corps suitable for particularly aggressive operations.
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BERTI, PAOLO. "Tattiche artistiche nella società georeferenziata. Situazioni performative tra locative media e reti computazionali." Doctoral thesis, 2021. http://hdl.handle.net/11573/1576502.

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Abstract:
La ricerca muove dall'indagine di un particolare ambito della cosiddetta New Media Art, legato alle tecnologie mobili di geolocalizzazione e cartografia digitale e alla loro veloce diffusione. La possibilità di riprodurre una mappatura creativa dei luoghi ha aperto un nuovo campo di sperimentazione per pratiche artistiche, in un’area intermedia tra l’astrazione del dato informatico e intervento nello spazio, urbano ed extraurbano. Tale sottotendenza artistico-locativa, sorta tra la fine degli anni Novanta e il primo decennio dei Duemila, per quanto circoscritta, ha posto una serie di problematiche affrontate nei capitoli: rapporti con le forme contemporanee di arte elettronica e con quelle storiche legate a una discendenza novecentesca da riattualizzare (dadaismo, surrealismo, movimenti concettuali e di prossimità alla Land Art, pratiche situazioniste o relative all’arte pubblica), ma anche un’attinenza irrisolta col nascente mercato dei nuovi mezzi di comunicazione e con le tecnologie militari e governative del settore telecomunicativo.
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Berni, Francesco. "La città in comune: pratiche tattiche e temporanee per innovare l'azione pubblica nei processi di rigenerazione urbana." Doctoral thesis, 2022. http://hdl.handle.net/2158/1263879.

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Abstract:
La ricerca si concentra sul rinnovamento di metodi e strumenti nel campo della rigenerazione urbana rivolgendosi alle pubbliche amministrazioni locali in Italia. Partendo dal racconto diretto di esperienze significative in ambito nazionale con i casi studio di Reggio Emilia e Milano, la ricerca analizza pratiche di trasformazione in chiave tattica e temporanea prodotte dalla collaborazione tra cittadini e istituzioni come potenziale vettore di sperimentazione per migliorare i processi di rigenerazione urbana verso obiettivi di sviluppo durevole. L'investigazione è affrontata da una prospettiva interna all'ente locale in cui il ricercatore assume lo sguardo di un 'professionista riflessivo'. La ricerca tenta di arricchire il dibattito scientifico intorno al rinnovamento della disciplina urbanistica con particolare riferimento al filone di studi connesso ai beni comuni urbani e alla modalità di trasformazione temporanee e incrementali dello spazio urbano.
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Mangano, Giuseppe, Consuelo Nava, Franco Rossi, and Girolamo Giordano. "Aree interne, processi innovativi per le comunità emergenti. Strategie e tattiche di rural making negli iti denominati presila catanzarese, Reventino-Savuto e area Grecanica." Thesis, 2019. http://hdl.handle.net/10955/1792.

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