Academic literature on the topic 'Sviluppo alternativo'

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Journal articles on the topic "Sviluppo alternativo"

1

Bevivino, Maria Luisa. "Defaral Sa Bopp: l'iniziativa dei migranti senegalesi per uno sviluppo rurale endogeno e sostenibile." SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, no. 97 (May 2012): 85–99. http://dx.doi.org/10.3280/sur2012-097007.

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Abstract:
Tra i molteplici attori che promuovono uno sviluppo rurale alternativo al paradigma agro-alimentare dominante, i migranti possono rivestire un ruolo di primo piano in quanto "cittadini fra piů spazi" capaci di produrre processi di cambiamento nel territorio d'origine e in quello d'arrivo. Viene presentata l'analisi di un progetto di co-sviluppo in Senegal volto a migliorare le condizioni di vita della popolazione locale e limitare l'esodo rurale attraverso pratiche virtuose di sviluppo endogeno sostenibile.
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2

Ricoveri, Giovanna. "Beni comuni e nuovo modello di sviluppo." AGRICOLTURA ISTITUZIONI MERCATI, no. 3 (March 2011): 91–106. http://dx.doi.org/10.3280/aim2009-003005.

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Abstract:
La tesi sostenuta in questo articolo è che i beni comuni del passato - quelli di sussistenza - possono diventare, se riletti ed aggiornati alla luce del presente, la spina dorsale di un ordine sociale alternativo a quello capitalistico, che domina sul mondo da circa tre secoli. Si ritiene che il "ritorno dei beni comuni", come viene chiamata la proposta presentata in questo elaborato, sia una necessità storica per riuscire a superare la crisi del capitalismo e i problemi da esso creati, specialmente nella sua ultima fase finanziaria: il saccheggio della natura, la privatizzazione dello spazio pubblico, la disoccupazione, le disuguaglianze sociali, i disastri ecologici. Per sostenere la proposta avanzata in questo articolo, prima di tutto vengono identificate le caratteristiche principali dei beni comuni come l'autogoverno da parte delle comunità locali., si ricorda brevemente come i beni comuni siano stati delegittimati dalla Rivoluzione industriale nel passaggio dal Medioevo alla modernità . Terzo: si mettono in evidenza le nuove "recinzioni" di acqua, aria, terra ed dell'energia, così come quella del cambiamento climatico. Quarto: il ritorno ai beni comuni richiede una fase intermedia, cioè la conversione ecologica delle economie che deve essere realizzata dalle comunità locali. Quinto: vengono considerati i motivi che non hanno ancora permesso al ritorno dei beni comuni di diventare il primo tema dell'agenda dei movimenti.
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3

Nicoletta, Ricciardulli, and Tenna Fabrizio. "L'applicazione delle metodologie proposte dal manuale del Quadro Comune di Monitoraggio e Valutazione (QCMV) alla Valutazione dei Programmi di Sviluppo Rurale 2007-2013: limiti attuali e spunti di riflessione per il futuro." RIV Rassegna Italiana di Valutazione, no. 48 (January 2012): 103–13. http://dx.doi.org/10.3280/riv2010-048008.

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Abstract:
Il manuale del Quadro Comune di Monitoraggio e Valutazione (d'ora in poi QCMV) definisce la valutazione come "un processo [di ricerca] che permette di giudicare gli interventi in funzione dei risultati e degli impatti [da essi determinati] e dei fabbisogni che intendono soddisfare". Questo paradigma č definito all'interno del regolamento per lo sviluppo rurale per consentire, attraverso la misurazione degli indicatori, di valutare la situazione di partenza nonché l'esecuzione finanziaria, i prodotti, i risultati e l'impatto dei programmi, verificando l'andamento, l'efficienza e l'efficacia dei programmi di sviluppo rurale rispetto ai loro obiettivi. L'articolo entra nel merito del meccanismo che la Commissione ha messo in piedi per il monitoraggio e la valutazione dei Programmi di sviluppo rurale, analizzandone le ripercussioni rispetto a ciň che dovrebbe essere la funzione degli indicatori nella valutazione e il loro senso in funzione della programmazione. Vi č un potenziale cortocircuito nella scelta di indicatori di programma, i cui target sono ancorati a stime poco consistenti, e nel dare mandato alla valutazione di basarsi sulla performance di tali indicatori per verificare l'efficienza e l'efficacia del programma. Gli autori affrontano con esempi concreti i limiti metodologici e suggeriscono un approccio alternativo per la futura programmazione.
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4

Rossi, Mario G. "Dalla Resistenza alla Costituzione. La formazione della nuova classe dirigente nella Toscana postfascista." ITALIA CONTEMPORANEA, no. 265 (June 2012): 552–66. http://dx.doi.org/10.3280/ic2011-265002.

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Abstract:
L'antifascismo e l'ereditŕ della Resistenza, oltre che fattore costitutivo dell'aggregazione del nuovo blocco di forze politiche e sociali alternativo a quello dominante nella Toscana liberale e fascista, rappresentano un vero carattere originale profondamente radicato nelle masse popolari e nelle élite dirigenti della Toscana contemporanea. A questo risultato ha contribuito in modo determinante il Comitato toscano di liberazione nazionale (Ctln) che, ponendosi come organo unitario di autogoverno, al di sopra delle contrapposizioni ideologiche e politiche, ha diretto la battaglia per le autonomie locali e il governo regionale e ha promosso un ampio processo di rinnovamento in tutti i settori delle classi dirigenti, operanti non solo nella politica e nell'amministrazione, ma anche nell'economia e nella societŕ civile. L'ampiezza e il radicamento della scelta antifascista si sarebbero consolidati nel tempo, impedendo, anche dopo la rottura provocata dalla guerra fredda, il recupero delle posizioni e degli interessi dei gruppi piů retrivi e consentendo lo sviluppo in termini articolati e non rigidi della dialettica tra le forze politiche della regione.
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5

Fontani, Saverio. "Tecnologie digitali nei sistemi di Comunicazione Aumentativa Alternativa per allievi con Disabilità Cognitive." EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no. 2 (November 2020): 419–31. http://dx.doi.org/10.3280/ess2-2020oa9572.

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Abstract:
Le Disabilità Cognitive sono presenti in una significativa quota delle disabilità evolutive, e molto frequentemente al deficit intellettivo è associato anche quello comunicativo. In tempi recenti, le tecnologie digitali hanno favorito lo sviluppo di ausili assistivi basati sui Sistemi di Comunicazione Aumentativa Alternativa. In questo articolo sono presentati i principali ausili comunicativi di ordine digitale che presentano opportunità per lo sviluppo delle competenze comunicative dell'allievo con Disabilità Cognitive.
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Alesi, Marianna, and Annamaria Pepi. "L'assessment del profilo motivazionale scolastico." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 3 (February 2013): 341–59. http://dx.doi.org/10.3280/rip2011-003002.

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Abstract:
La motivazione all'apprendimento scolastico rappresenta un processo di rilevanza cruciale studiato dalla psicologia dello sviluppo e dell'educazione. Una questione ampiamente discussa nella letteratura attuale, riguardante aspetti sia teorici sia empirici, si occupa dei nuovi metodi per valutare le componenti motivazionali. In linea con un'ampia definizione del profilo motivazionale scolastico, articolato in variabili quali autostima, autoefficacia, concezioni personali dell'intelligenza, obiettivi di rendimento per decenni sono stati costruiti numerosi strumenti volti all'analisi di tali dimensioni. A tal proposito la letteratura internazionale evidenzia come la ricerca sulla motivazione abbia sviluppato prevalentemente strumenti self-report. In questo articolo discutiamo i vantaggi e i limiti degli strumenti self-report e di approcci di misurazione di diversa natura quali approcci fenomenologici, neuropsicologici/fisiologici, comportamentali. Va, tuttavia, enfatizzato, che un singolo approccio non puo esprimere la natura multidimensionale della motivazione scolastica di uno studente. Sono, invece, necessari approcci alternativi multimetodo, che integrino i metodi precedentemente menzionati, per ottimizzare l'analisi del profilo motivazionale e incrementare le conoscenze attuali. In sintesi, questi nuovi metodi sollevano questioni critiche relative agli aspetti epistemologici del framework teorico di riferimento.
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Costantini, Valeria, and Graziana Dizonno. "Biocombustibili, agricoltura e Paesi in via di sviluppo." QA Rivista dell'Associazione Rossi-Doria, no. 1 (March 2010): 65–93. http://dx.doi.org/10.3280/qu2010-001004.

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Abstract:
Il rapido incremento dei prezzi agricoli ed energetici, che ha scosso i mercati internazionali durante il biennio 2006-2008, ha sollevato un acceso dibattito sulle cause all'origine di tale shock e sulle politiche piů adeguate di risposta. Il ruolo dell'agricoltura nella produzione di fonti energetiche alternative ha rappresentato un aspetto importante di tale discussione. Spesso perň, l'attenzione si č rivolta maggiormente sulla verifica della presunta corresponsabilitŕ dei biocarburanti nella crescita dei prezzi di alcuni prodotti agricoli, piuttosto che su aspetti attinenti le potenzialitŕ di sviluppo del settore delle bioenergie e i Paesi in via di sviluppo (Pvs), in particolare nell'ambito dello sviluppo rurale. Il lavoro si propone come una rassegna della letteratura che analizza lo scenario internazionale dei mercati agricoli nel periodo 2006-2008 e gli impatti sui Pvs derivanti dallo sviluppo del mercato dei biocarburanti, dedicando, infine, particolare attenzione, alle possibilitŕ di un ruolo piů attivo dei Pvs nell'utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, quali le bioenergie
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Pennisi, Giuseppe. "Cost-Benefit Analysis: Credibility and Feasibility - A Comment." Journal of Public Finance and Public Choice 6, no. 2 (October 1, 1988): 135–39. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15760639917586.

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Abstract:
Abstract L’Organizzazione Economica per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) ha pubblicato nel 1968 un manuale per l’analisi dei progetti industriali nei paesi in via di sviluppo. Dopo il processo di analisi e verifiche che ha avuto luogo nell’ultimo ventennio, l’OCSE ha preso l’iniziativa di rivedere questa metodologia e le sue procedure applicative.L’articolo di Boeri s’inserisce in questo processo di revisione e suggerisce modifiche che, per quanto utili, rimangono legate agli schemi tradizionali. É questa la principale debolezza del suo lavoro, che trascura la principale alternativa agli schemi basati sulla funzione del benessere sociale: il neo-contrattualismo.
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9

Carugati, Felice, and Patrizia Selleri. "Guardando al futuro: sviluppo, educazione, apprendimento." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 2 (October 2021): 243–57. http://dx.doi.org/10.3280/rip2021oa12610.

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Abstract:
Fin dagli anni '50 Renzo Canestrari si è interessato a tematiche riguardanti lo sviluppo infantile nei suoi aspetti clinici, con una particolare attenzione alle riforme del sistema scolastico italiano, soprattutto al prolungamento dell'obbligo scolastico, alle conseguenze organizzative e alla necessità di una formazione adeguata degli insegnanti. In parallelo, il dibattitto sulla deistituzionalizzazione dell'assistenza ai minori orfani e con difficoltà sensoriali, fisiche e psichiche, ha promosso progetti di interventi alternativi, in collaborazione con gli Enti Locali della Regione Emilia-Romagna.Questa attenzione alle tematiche concernenti lo sviluppo, l'educazione e la socializzazione in età evolutiva, con uno sguardo che collega aspetti individuali e dinamiche sociali, ha alimentato ricerche empiriche da parte di membri dell'Istituto di Psicologia, che hanno progressivamente ampliato i campi di indagine. Si tratta di ricerche su: relazioni causali fra interazioni sociali e sviluppo cognitivo; caratteristiche della comunicazione nelle classi e delle routine organizzative e discorsive nella vita quotidiana a scuola; rappresentazioni che insegnanti e genitori costruiscono e condividono sui processi di sviluppo, apprendimento e educazione; dinamiche socio-cognitive che le prove di valutazione delle competenze indicate nelle indagini internazionali, attivano negli studenti. Si tratta di dinamiche presenti durante le prove di assessment ma che sfuggono alla lettura prevalente dei risultati di performance. Esse attivano rappresentazioni di routine scolastiche, attraverso le quali soprattutto gli studenti con basse performance cercano di dare significato alle prove stesse. Analoghe dinamiche sono presenti nelle rappresentazioni delle discipline scientifiche, a conferma dell'influenza che le rappresentazioni del sistema scolastico svolgono nella costruzione degli apprendimenti.Considerate nel loro complesso, in queste linee di indagine è possibile individuare aspetti significativi dell'eredità che Renzo Canestrari ha consegnato nei suoi lavori sullo sviluppo e l'educazione. 
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Mistri, Maurizio. "La decrescita serena secondo Serge Latouche. Critica di un economista istituzionalista." ARGOMENTI, no. 31 (June 2011): 141–62. http://dx.doi.org/10.3280/arg2011-031005.

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Abstract:
In questo saggio viene esaminata criticamente la posizione assunta da Serge Latouche contro lo sviluppo economico. Si tratta di una posizione che gode del favore dell'ambientalismo radicale, ma che qui viene criticata per la debolezza delle sue basi scientifiche, soprattutto in materia di economia politica. Di fatto Latouche č un socio-antropologo che si č occupato di analizzare alcune popolazioni africane, trovando nelle culture originarie dell'Africa un modello che egli vorrebbe proporre in alternativa al modello dello sviluppo scientifico, tecnologico ed economico tipico dell'Occidente. Nel saggio, nel mettere in luce quelle che si considerano debolezze scientifiche della posizione di Latouche, si conclude rilevando come tale posizione possa portare a derive autoritarie, lontane da una qualsivoglia prospettiva riformista.
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Dissertations / Theses on the topic "Sviluppo alternativo"

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Fontana, Serenella <1992&gt. "Beijing Consensus: nuovo modello di sviluppo alternativo al Washington Consensus?" Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/11946.

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Abstract:
Questa tesi nasce dall’esigenza di analizzare l’esistenza di un modello di sviluppo economico e sociale alternativo a quello promosso dalle potenze occidentali dalla fine della Guerra Fredda ad oggi; per fare ciò evidenzieremo le caratteristiche dell'ortodossia americana del Washington Consensus, ne analizzeremo le critiche e ne studieremo punti forti e debolezze. Ugual analisi sarà portata avanti per il possibile nuovo modello di sviluppo: il Beijing Consensus. Dopo avere sottolineato le sostanziali caratteristiche, le principali critiche ed avere indagato l’esistenza di questo nuovo modello la nostra analisi cercherà di mettere in relazione inizialmente le critiche. Successivamente ci impegniamo a prendere in esame in modo dettagliato la reale contrapposizione tra il Beijing Consensus e il Washington Consensus. L’analisi delle similitudini e soprattutto delle differenze tra questi due consensi sarà utile al nostro scopo di affermare con più sicurezza e tranquillità l'esistenza di un nuovo e forte modello di sviluppo alternativo a quello statunitense che pone il dubbio sul futuro dell'egemonia americana.
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Giordani, Ryan. "I simulatori ecografici: sviluppo di un metodo alternativo di rappresentazione dell’orientamento della sonda nel simulatore VausSim e rendering 2D di volumi." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Abstract:
La simulazione rappresenta una "alternativa” alla pratica reale per poter sperimentare concretamente quanto appreso dai libri, in particolare gli aspetti inusuali e potenzialmente pericolosi. Nell’apprendimento della pratica clinica, sta diventando rilevante l’uso di simulatori, dispositivi di simulazione medica progettati per imitare parti di pazienti, regioni anatomiche o attività cliniche. Il lavoro, svolto in collaborazione con l’azienda Accurate S.r.l. di Cesena, ha riguardato l’implementazione di alcuni miglioramenti al simulatore ecografico VausSim (Versatile Advanced Ultrasound Simulator), sviluppato dall’azienda stessa. Il dispositivo è dotato, oltre che di sonde ecografiche fittizie, di 20 tag RFID, solitamente posti sotto la pelle di un manichino in corrispondenza delle zone anatomiche da ecografare; ad ogni tag è associato un codice univoco, che letto dalla sonda, permette di simulare visualizzazioni ecografiche in funzione dell’orientamento della sonda. Lo scopo del lavoro si è concentrato su due aspetti. 1)Sviluppo di un metodo per la rappresentazione del corretto orientamento della sonda nello spazio 3D. La convenzione mediante angoli di Eulero di cui faceva uso il VausSim presentava il fenomeno del Gimbal Lock, con conseguente errata rilevazione dell’orientamento. La soluzione di tale problema è stata ottenuta passando ad una rappresentazione basata su conversione in quaternioni. 2)Elaborazione dei dati rilevati dalla sonda in modo da visualizzare correttamente l’immagine ecografica al variare del suo orientamento. L’errata visualizzazione inizialmente presentata dal VausSim è stata corretta modificando l’assegnamento del valore degli angoli di Eulero in fase di calibrazione, e ottenendo il corretto quaternione corrispondente. È inoltre proposta una soluzione alternativa, che consiste, anziché nell’interpolare immagini, nel creare un volume a partire dal set di immagini e successivamente tagliare tale volume in funzione dell’orientamento della sonda.
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PEPE, MARIO. "I minibond: alternativa al credito e finanza per lo sviluppo." Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2017. http://hdl.handle.net/11566/245346.

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Abstract:
I minibond rappresentano all’interno del panorama finanziario italiano uno strumento innovativo caratterizzato dalla possibilità per le piccole e medie imprese di far ricorso, per i propri progetti d’investimento, al mercato del capitale di debito. Questo strumento sta riscuotendo un modesto successo nel contrastare il cosiddetto “bancocentrismo” del sistema finanziario italiano. Il presente elaborato si propone di analizzare in maniera approfondita l’intera genesi e validità dello strumento finanziario in esame, dal percorso teorico, attraverso la letteratura di riferimento, fino al mercato potenziale degli emittenti. Nel primo capitolo analizzeremo la letteratura di riferimento dalle teorie sulla struttura finanziaria ottimale al livello d’indebitamento ideale. Nel secondo capitolo passeremo in rassegna il contesto economico italiano che dalla crisi del 2008, passando attraverso quella dei debiti sovrani del 2011, ha visto mutare radicalmente le dinamiche del credito a causa degli elevati tassi di non performing loans, presenti nei bilanci bancari, e delle prospettive economiche di recessione. Nel terzo capitolo svolgeremo l’analisi dello strumento in maniera approfondita e puntuale attraverso l’analisi delle emissioni effettuate finora, le loro caratteristiche, l’analisi degli investitori e dei fondi di private debt. Nel quarto analizzeremo la possibilità per la struttura proprietaria e manageriale delle imprese italiane di creare una nuova prospettiva di visione della propria azienda, affiancando ai rating ufficiali forniti dalle società di rating un nuovo giudizio interno alla realtà aziendale con l’obiettivo di rendere l’azienda intellegibile e trasparente verso l’esterno. Con il supporto di una società di rating nazionale abbiamo selezionato, attraverso stringenti criteri di analisi sui bilanci depositati al 2015, un database d’imprese potenziali emittenti di minibond. Da queste imprese dovrebbe iniziare la svolta del tessuto produttivo italiano e il passaggio concreto da un sistema bancocentrico verso l’orizzonte del mercato dei capitali.
The small-size bond, or minibond, is an innovative instrument In the Italian financial world. This instrument allows small and medium companies to tap the debt markets and, thus, bypass the traditional banking channel. The evidence suggests that the minibond has enjoyed modest success so far The potential for future growth looks promising. The thesis, organized in four chapters, discusses the genesis of the minibond, its development, its theoretical underpinnings, its acceptance by market participants and expected future growth. I start, in the first chapter, with the literature on optimal financial structure. Then I move, in the second chapter, to a discussion of the profound changes that have occurred in the bank credit market since 2008, first with the subprime financial crisis and then with the sovereign debt crisis. In particular, I underscore to what extent this market has been clogged as a result of the extraordinary rates of non-performing loans. In the third chapter, I go into a detailed analysis of the minibond, from its properties to incentives for issuing it by small and medium size firms to funding opportunities in the debt market. In the last chapter, I look at the future: the potential for non-financial corporate management to add a new dimension to the traditional business practice; namely, accepting and facilitating the spread of credit ratings with the objective of rendering the business practice intelligible and transparent to the outside. It is this shift in corporate culture that will be critical in assuring a wider acceptance of the minibond and create, as a result, a more balanced mix of bank credit and debt markets in the Italian financial world.
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BOSETTI, Enza Franca. "Salinas de Guaranda:un cammino transculturale verso una alternativa allo sviluppo." Doctoral thesis, Università degli studi di Ferrara, 2022. http://hdl.handle.net/11392/2493937.

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Abstract:
La tesi “Salinas de Guaranda: un cammino transculturale verso un’alternativa allo sviluppo” pretende di scongiurare il rischio di una lettura ingenua e semplificata di una cosmovisione molto più complessa e articolata rispetto alla traduzione in spagnolo di buen vivir o vivir bien, concetti rispettivamente introdotti nelle Costituzioni dell’Ecuador (2008) e della Bolivia (2009). Tale obiettivo è conseguito attraverso una riflessione sul Sumak Kawsay e sull’ evoluzione storica del concetto di sviluppo, ma anche ripercorrendo il cammino delle trenta comunità di Salinas de Guaranda verso la costruzione di un modello di economia basato sul cooperativismo e sull’economia solidaria, che padre Antonio, mentore e mediatore di tale processo, definisce un modello di economia comunitaria, ribadendo così il ruolo svolto in questa costruzione dalle comunità e dai loro valori ancestrali. Vengono pertanto analizzate, con l'utilizzo di metodi qualitativi (analisi SWOT) e quantitativi le differenti tappe di tale percorso ed i principali fattori che hanno permesso migliorare in questa regione ai piedi del Chimborazo la qualità di vita degli abitanti d’accordo a un concetto multidimensionale, dinamico e soggetto al continuo divenire. Dall’analisi emergono risultati non omogenei del processo di sviluppo socioeconomico di Salinas de Guaranda, evidenziandosi una dicotomia primariamente tra la zona rurale e quella urbana. Di conseguenza vengono esaminate le diversità e le loro principali cause socioculturali. Le impostazioni teoriche emerse e le evidenze dei casi di studio confermeranno se le trasformazioni socioeconomiche conseguite nelle comunità rurali abbiano collocato come principio basico di sviluppo la vita (kawsay, qamaña) nella sua totalità, non solo relativa agli esseri umani, agli animali e alle piante, bensì a tutta la Pacha ossia la terra, lo spazio e il tempo. Lo studio è impostato attenendosi ai criteri di una convivenza interculturale, interbiotica e intergenerazionale. Si prende pertanto in considerazione una vita intesa come il risultato di un intercambio armonico fra tutti gli esseri, dove l’uomo non è visto come produttore ma come conservatore, che persegue non la ricchezza, non il potere, ma una vita in armonia con gli altri esseri, incluso quelli considerati dagli occidentali “inanimati”. Un concetto di sviluppo che si orienta nella collettività e non nella individualità, ma soprattutto uno sviluppo capace di promuovere un rispetto costante della Casa comune ovvero della Pacha. Alla luce di queste convenzioni è bene enfatizzare che le popolazioni indigene delle Ande raramente misurano il progresso in base al PIL, bensì d’accordo alla qualità della vita, considerando indicatori come l’allegria, le feste, la diversità, la spiritualità, un approccio che viene adottato e allo stesso tempo esaminato in questa tesi.
The thesis "Salinas de Guaranda: is a cross-cultural journey towards an alternative to development" aims to avoid the mis-concept of a naive and simplified reading of a much more complex and articulated worldview than the Spanish translation of “buen vivir or vivir bien” (good living or a life well lived). A concept that are respectively introduced in the Constitution of Ecuador since 2008 and in Bolivia since 2009. This objective is achieved through a reflection on “Sumak Kawsay” and on the historical evolution of the concept of development. Which is being achieved by tracing the path of thirty local communities from Salinas de Guaranda which have based themselves on an economy structure focused on cooperation and solidarity. Father Antonio, is the mentor and mediator of this process, he himself has been defined as a model of community economy, therefore, reaffirming his role-played creation of such economy by the communities and their ancestral values. With the use of qualitative (SWOT analysis) and quantitative methods, the different stages of this path and the main factors that have allowed to improve the quality of life of the inhabitants in this region at the foot of the Chimborazo are analyzed. This is a multidimensional and dynamic - subject to constant evolution. The analysis reveals non-homogeneous results of the socio-economic development process in Salinas de Guaranda, highlighting a clear difference primarily between the rural and urban areas. As a result, the diversity and its main socio-cultural causes are in need to be examined. The theoretical approaches that have emerged and the evidence of the case study will confirm whether the socio-economic transformations achieved in rural communities have placed life or like referred to by the locals: “kawsay, qamaña”, in its entirety as the basic principle of development. Not only relating it to human beings, animals and plants, but also to earth, space and time, as the natives put it “Pacha”. The study is set up following the criteria of an intercultural, inter-biotic and inter-generational co-existence. Life is therefore, considered as the result of an harmonious exchange between all beings, where man is not seen as a producer but as a protector, whom does not pursue wealth or power, but a life in harmony with other beings, including those considered by Westerners to be in-animate / phantom. A concept of development that is oriented towards a community and not individualism, but above all a development capable of promoting constant respect for the common home, which is mother earth, or as referred to by the locals “Pacha”. In light of these conventions and life style, it is good to emphasize that the indigenous people of the Andes rarely measure progress on the basis of the GDP, but rather according to the happiness, community celebrations, diversity, spirituality, resulting in an approach which is adopted and at the same time examined in this study.
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Jucker, Costanza <1975&gt. "Capacità di sviluppo di Diabrotica virgifera virgifera Leconte su ospiti alternativi al mais." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/5606/1/Jucker_pdf_dottorato.pdf.

Full text
Abstract:
Diabrotica virgifera virgifera LeConte (Coleoptera: Chrysomelidae) è una specie esotica invasiva di origine centro americana e introdotta in Europa agli inizi degli anni ’90, in Italia nel 1998. Considerata negli Stati Uniti la principale avversità del mais (Zea mais L.), è oggi presente in quasi tutti i Paesi europei dove è presente tale coltura. Poiché il mais risulta l’ospite prioritario di Diabrotica, attualmente il principale metodo di contenimento consiste nella rotazione con una coltura non ospite. L’obiettivo del lavoro è stato quello di indagare sulle piante ospiti alternative al mais nel nostro ambiente, accertando il ruolo che possono avere le infestanti o altre Poaceae coltivate nella biologia della Diabrotica. Tali essenze sono state scelte tra specie mai sottoposte a sperimentazione e tra quelli già oggetto di indagini, ma su cui si sono ottenuti esiti discordi o non soddisfacenti. Sono state allestite prove con infestazione artificiale in ambiente controllato e prove in campo per valutare la sopravvivenza larvale e il completamento del ciclo, nonché le prestazioni biologiche degli individui ottenuti. Le ricerche hanno permesso di osservare sopravvivenza di Diabrotica su numerose graminacee, in particolare cereali. Tale capacità è confermata dalla presenza di larve di diversa età e in alcuni casi di pupe sulle specie ospiti alternative, sia con infestazione artificiale che in campo. Tuttavia crescita e sviluppo su queste piante sono stati più lenti del mais e gli stadi giovanili trovati hanno mostrato caratteristiche morfometriche inferiori rispetto a quelli del mais. Adulti non sono mai stati raccolti in campo, mentre questo si è verificato in condizioni controllate. Le specie che meritano maggior attenzione sono i cereali Triticum spelta e Panicum miliaceum e l’infestante Sorghum halepense. Si potrebbe dunque ipotizzare che alcune specie vegetali possano fungere da ospite secondario quando non è presente il mais riducendo l’efficacia dell’avvicendamento.
Diabrotica virgifera virgifera LeConte (Coleoptera: Chrysomelidae) is an invasive exotic species native to Central America and introduced in Europe in the ’90; in Italy if was found in 1998. In the US it is considered one of the most harmful pest of maize (Zea mais L.). In Europe it is now present in almost all the Countries where the maize is produced. Because maize is the preferred host of Diabrotica larvae, the most common control method consists in the rotation of maize with another non-host crop. The aim of this work was the study of the potential role of the alternative host plants in our habitat, with particular attention to other Poaceae and weeds. Species were selected among those never tested before or on which the results were disaccording between Authors. Tests with artificial infestation in glasshouse and with natural infestation in fields were conducted and survival, development and performance of Diabrotica were evaluated. Studies confirmed the capability of Diabrotica to survive on numerous Poaceae, with preference for cereals. Larvae of different stages and pupae were observed on different plant species, both with artificial and natural infestation. However, the development of Diabrotica on the alternative host plants was slower than on maize and preimmaginal stages showed lower values of morphometric characteristics than on maize. Adults from different hosts were captured only with artificial infestation, never in natural condition. Most interesting species as alternative host for Diabrotica are cereals (Triticum spelta and Panicum miliaceum) and the weed Sorghum halepense, very common in maize fields. We can hypothesize that these species could be used from Diabrotica in the absence of maize, reducing the efficiency of the crop rotation as eradication or control method.
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Jucker, Costanza <1975&gt. "Capacità di sviluppo di Diabrotica virgifera virgifera Leconte su ospiti alternativi al mais." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/5606/.

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Abstract:
Diabrotica virgifera virgifera LeConte (Coleoptera: Chrysomelidae) è una specie esotica invasiva di origine centro americana e introdotta in Europa agli inizi degli anni ’90, in Italia nel 1998. Considerata negli Stati Uniti la principale avversità del mais (Zea mais L.), è oggi presente in quasi tutti i Paesi europei dove è presente tale coltura. Poiché il mais risulta l’ospite prioritario di Diabrotica, attualmente il principale metodo di contenimento consiste nella rotazione con una coltura non ospite. L’obiettivo del lavoro è stato quello di indagare sulle piante ospiti alternative al mais nel nostro ambiente, accertando il ruolo che possono avere le infestanti o altre Poaceae coltivate nella biologia della Diabrotica. Tali essenze sono state scelte tra specie mai sottoposte a sperimentazione e tra quelli già oggetto di indagini, ma su cui si sono ottenuti esiti discordi o non soddisfacenti. Sono state allestite prove con infestazione artificiale in ambiente controllato e prove in campo per valutare la sopravvivenza larvale e il completamento del ciclo, nonché le prestazioni biologiche degli individui ottenuti. Le ricerche hanno permesso di osservare sopravvivenza di Diabrotica su numerose graminacee, in particolare cereali. Tale capacità è confermata dalla presenza di larve di diversa età e in alcuni casi di pupe sulle specie ospiti alternative, sia con infestazione artificiale che in campo. Tuttavia crescita e sviluppo su queste piante sono stati più lenti del mais e gli stadi giovanili trovati hanno mostrato caratteristiche morfometriche inferiori rispetto a quelli del mais. Adulti non sono mai stati raccolti in campo, mentre questo si è verificato in condizioni controllate. Le specie che meritano maggior attenzione sono i cereali Triticum spelta e Panicum miliaceum e l’infestante Sorghum halepense. Si potrebbe dunque ipotizzare che alcune specie vegetali possano fungere da ospite secondario quando non è presente il mais riducendo l’efficacia dell’avvicendamento.
Diabrotica virgifera virgifera LeConte (Coleoptera: Chrysomelidae) is an invasive exotic species native to Central America and introduced in Europe in the ’90; in Italy if was found in 1998. In the US it is considered one of the most harmful pest of maize (Zea mais L.). In Europe it is now present in almost all the Countries where the maize is produced. Because maize is the preferred host of Diabrotica larvae, the most common control method consists in the rotation of maize with another non-host crop. The aim of this work was the study of the potential role of the alternative host plants in our habitat, with particular attention to other Poaceae and weeds. Species were selected among those never tested before or on which the results were disaccording between Authors. Tests with artificial infestation in glasshouse and with natural infestation in fields were conducted and survival, development and performance of Diabrotica were evaluated. Studies confirmed the capability of Diabrotica to survive on numerous Poaceae, with preference for cereals. Larvae of different stages and pupae were observed on different plant species, both with artificial and natural infestation. However, the development of Diabrotica on the alternative host plants was slower than on maize and preimmaginal stages showed lower values of morphometric characteristics than on maize. Adults from different hosts were captured only with artificial infestation, never in natural condition. Most interesting species as alternative host for Diabrotica are cereals (Triticum spelta and Panicum miliaceum) and the weed Sorghum halepense, very common in maize fields. We can hypothesize that these species could be used from Diabrotica in the absence of maize, reducing the efficiency of the crop rotation as eradication or control method.
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Valbonetti, Manuel <1983&gt. "Sviluppo di sistemi per l'analisi della combustione in tempo reale per motori endotermici alternativi." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/5696/1/Valbonetti_Tesi_Dottorato_2013.pdf.

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Abstract:
I moderni motori a combustione interna diventano sempre più complessi L'introduzione della normativa antinquinamento EURO VI richiederà una significativa riduzione degli inquinanti allo scarico. La maggiore criticità è rappresentata dalla riduzione degli NOx per i motori Diesel da aggiungersi a quelle già in vigore con le precedenti normative. Tipicamente la messa a punto di una nuova motorizzazione prevede una serie di test specifici al banco prova. Il numero sempre maggiore di parametri di controllo della combustione, sorti come conseguenza della maggior complessità meccanica del motore stesso, causa un aumento esponenziale delle prove da eseguire per caratterizzare l'intero sistema. L'obiettivo di questo progetto di dottorato è quello di realizzare un sistema di analisi della combustione in tempo reale in cui siano implementati diversi algoritmi non ancora presenti nelle centraline moderne. Tutto questo facendo particolare attenzione alla scelta dell'hardware su cui implementare gli algoritmi di analisi. Creando una piattaforma di Rapid Control Prototyping (RCP) che sfrutti la maggior parte dei sensori presenti in vettura di serie; che sia in grado di abbreviare i tempi e i costi della sperimentazione sui motopropulsori, riducendo la necessità di effettuare analisi a posteriori, su dati precedentemente acquisiti, a fronte di una maggior quantità di calcoli effettuati in tempo reale. La soluzione proposta garantisce l'aggiornabilità, la possibilità di mantenere al massimo livello tecnologico la piattaforma di calcolo, allontanandone l'obsolescenza e i costi di sostituzione. Questa proprietà si traduce nella necessità di mantenere la compatibilità tra hardware e software di generazioni differenti, rendendo possibile la sostituzione di quei componenti che limitano le prestazioni senza riprogettare il software.
Modern Internal Combustion Engines are becoming increasingly complex. The introduction of the EURO VI emission control legislation will require a significant reduction of polluting exhaust. The most critical is the reduction of NOx for diesel engines to be added to those already in force with the last legislation. The development of a new engine includes a series of specific tests on the test bench. The growing number of control parameters of the combustion, have a rise as a consequence of the greater mechanical complexity of the engine itself, causes an exponential increase of the tests to be performed to characterize the entire system. The PhD project is to development on board system analysis of combustion in real time where different algorithms, not yet available in modern control units, are implemented. All this with particular attention to the choice of hardware on which to implement the algorithms of analysis. Creating a platform for Rapid Control Prototyping (RCP) that exploits: most of the sensors in series production car, which is able to reduce the time and cost of experimentation on the powertrain. The proposed solution ensures upgradeability, the ability to maintain a maximum level of technology the computing platform, reduced obsolescence and replacement costs. This property results in the need to maintain the compatibility between different generations of hardware and software, making possible the replacement of those components that limit the performance without redesigning the software.
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Valbonetti, Manuel <1983&gt. "Sviluppo di sistemi per l'analisi della combustione in tempo reale per motori endotermici alternativi." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/5696/.

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Abstract:
I moderni motori a combustione interna diventano sempre più complessi L'introduzione della normativa antinquinamento EURO VI richiederà una significativa riduzione degli inquinanti allo scarico. La maggiore criticità è rappresentata dalla riduzione degli NOx per i motori Diesel da aggiungersi a quelle già in vigore con le precedenti normative. Tipicamente la messa a punto di una nuova motorizzazione prevede una serie di test specifici al banco prova. Il numero sempre maggiore di parametri di controllo della combustione, sorti come conseguenza della maggior complessità meccanica del motore stesso, causa un aumento esponenziale delle prove da eseguire per caratterizzare l'intero sistema. L'obiettivo di questo progetto di dottorato è quello di realizzare un sistema di analisi della combustione in tempo reale in cui siano implementati diversi algoritmi non ancora presenti nelle centraline moderne. Tutto questo facendo particolare attenzione alla scelta dell'hardware su cui implementare gli algoritmi di analisi. Creando una piattaforma di Rapid Control Prototyping (RCP) che sfrutti la maggior parte dei sensori presenti in vettura di serie; che sia in grado di abbreviare i tempi e i costi della sperimentazione sui motopropulsori, riducendo la necessità di effettuare analisi a posteriori, su dati precedentemente acquisiti, a fronte di una maggior quantità di calcoli effettuati in tempo reale. La soluzione proposta garantisce l'aggiornabilità, la possibilità di mantenere al massimo livello tecnologico la piattaforma di calcolo, allontanandone l'obsolescenza e i costi di sostituzione. Questa proprietà si traduce nella necessità di mantenere la compatibilità tra hardware e software di generazioni differenti, rendendo possibile la sostituzione di quei componenti che limitano le prestazioni senza riprogettare il software.
Modern Internal Combustion Engines are becoming increasingly complex. The introduction of the EURO VI emission control legislation will require a significant reduction of polluting exhaust. The most critical is the reduction of NOx for diesel engines to be added to those already in force with the last legislation. The development of a new engine includes a series of specific tests on the test bench. The growing number of control parameters of the combustion, have a rise as a consequence of the greater mechanical complexity of the engine itself, causes an exponential increase of the tests to be performed to characterize the entire system. The PhD project is to development on board system analysis of combustion in real time where different algorithms, not yet available in modern control units, are implemented. All this with particular attention to the choice of hardware on which to implement the algorithms of analysis. Creating a platform for Rapid Control Prototyping (RCP) that exploits: most of the sensors in series production car, which is able to reduce the time and cost of experimentation on the powertrain. The proposed solution ensures upgradeability, the ability to maintain a maximum level of technology the computing platform, reduced obsolescence and replacement costs. This property results in the need to maintain the compatibility between different generations of hardware and software, making possible the replacement of those components that limit the performance without redesigning the software.
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PERRA, MARIANNA. "Sviluppo di tecnologie alternative per il trattamento biologico di reflui ad elevato contenuto di azoto." Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2014. http://hdl.handle.net/11584/266483.

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Abstract:
The research project concerned the study of the feasibility of the double stage SHARON (Single reactor for High activity Ammonium Removal Over Nitrite) -ANAMMOX (Anaerobic AMMonium Oxidation) process for the biological treatment of nitrogen-rich refinery wastewater (sour water) produced at Saras SpA facilities located near Sarroch, on the southwestern coast of Sardinia (Italy). The Sarroch refinery's operating capacity is approximately 15 million tons per year (or 300,000 barrels per day), accounting for approximately 15% of Italy's total refining capacity. The wastewater of concern was characterized by a high content of ammonium (up to 4,000 mgN/L), as well as by the simultaneous presence of toxic compounds like cyanides, phenols and sulfides. The wastewater is currently treated at full scale by steam stripping up to a final NH4-N concentration of 25 mg/L: if NH4-N level in the effluent from the stripping unit can be set at 2,000 mg/L and treated by the SHARON-ANAMMOX process, it will imply a considerable reduction in energy requirements and operating costs. The SHARON process was applied successfully and proved to be reliable enough to tolerate the inhibitory substances contained in the wastewater. Depending on influent inorganic carbon to nitrogen molar ratio (Ci/N), it was able to provide an effluent suitable for the subsequent treatment by ANAMMOX or heterotrophic denitrification via nitrite. The ANAMMOX process was shown to be more sensitive to the inhibitory compounds contained in the real wastewater. In particular, the research activity has shown that the extreme variability of industrial refinery wastewaters, combined with and the high sensitivity of ANAMMOX biomass may actually hinder the full-scale application of the SHARON-ANAMMOX process for the treatment of such wastewater: nevertheless, the alternative represented by the SHARON-heterotrophic denitrification via nitrite combined system is worthy of being investigated. During the research abroad at the Technical University of Delft (The Netherlands), the influence of temperature on the ANAMMOX process was investigated: batch tests were carried out in order to determine the maximum specific activities and energies of activation of ANAMMOX bacteria at different temperatures. Moreover, a reactor was started up for the study of the single stage CANON (Completely Autotrophic Nitrogen removal Over Nitrite) process at 15 °C, in order to evaluate its feasibilty for the treatment of municipal wastewater, even in Countries with a cold climate, or during the winter time. The results have shown the considerable dependence of the ANAMMOX process on temperature: in particular, the specific activities measured at low temperature (10÷15 °C) were much lower than those observed at high temperatures (30 °C). The difficult CANON reactor start-up at 15 °C, due to lower growth rates and specific activities of the microorganisms involved in the process, demonstrated the need for a start-up at elevated temperatures (30 °C), before the gradual decrease of the operating temperature to the target value, in order to acclimate the bacteria involved at lower temperatures.
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Succi, Luca. "Sviluppo e validazione di strategie alternative di "rough road detection" per la disabilitazione della diagnosi misfire." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/17691/.

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Abstract:
La presente tesi, sviluppata presso la Magneti Marelli Powertrain S.p.A. di Bologna, si occupa dello sviluppo di una strategia di individuazione di “rough road”, cioè strade che provocano falsi allarmi nella diagnosi delle mancate combustioni (misfire). Per questo la normativa OBD-II e la normativa EOBD concedono ai costruttori la sospensione della diagnosi on-board in queste particolari condizioni operative del veicolo. L'obiettivo è quello di individuare una nuova strategia implementabile in centralina, dal costo computazionale il più ridotto possibile, per veicoli non dotati di ABS, basandosi su segnali di sensori già presenti on-board. In particolare, la nuova strategia si basa sul segnale proveniente dal sensore di posizione della ruota fonica, calettata sull'albero motore; questo tipo di sensore è sempre presente nei veicoli. In particolare inoltre la strategia è sviluppata per veicoli a due ruote, tipicamente moto di piccola cilindrata o moto destinate a mercati extra-europei; in entrambi i casi non è ancora presente l'obbligo della dotazione dell'ABS e quindi non è possibile utilizzare il sensore di velocità delle ruote, perchè non presente on-board, per l'identificazione delle rough-road.
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Books on the topic "Sviluppo alternativo"

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Milenkovic, Lucy. Origine e sviluppo dell'agricoltura ecologica in Europa. Milano: CLESAV, 1990.

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Maddalena, Lucia. Lo sviluppo delle energie alternative: Il caso Puglia. Milano, Italy: FrancoAngeli, 2012.

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Giovanni, Campeol, and Magnaghi Alberto, eds. Il Territorio dell'abitare: Lo sviluppo locale come alternativa strategica. Milano, Italy: F. Angeli, 1990.

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Marx passato, presente, futuro: Una visione alternativa dello sviluppo storico. Milano: Meltemi, 2021.

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Nudo, Raffaele, ed. Lezioni dai terremoti: fonti di vulnerabilità, nuove strategie progettuali, sviluppi normativi. Florence: Firenze University Press, 2012. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-072-3.

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Abstract:
This book is a collection of the academic contributions presented at the conference entitled "Lessons from earthquakes: sources of vulnerability, new design strategies and regulatory developments" which was held at Chianciano Terme on 8 October 2010. The issues addressed are central to Seismic Engineering and comprise a wide range of arguments on both consolidated subjects and innovative aspects in the sector. Among these, appropriate attention is devoted to: analysis of the structural instability revealed on the occasion of seismic events and the lessons that can be drawn from the same; the procedures of assessment of the existing buildings, starting from the phase of monitoring and diagnostics through to the definition of the most opportune intervention techniques; the use of composite materials and alternative methods of seismic protection; non-linear field modelling relating to regular and non-regular structures; and finally, the development of the methods of calculation that have characterised the evolution of the regulatory codes.
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Roma se--: Ipotesi di sviluppo alternativo della città. Roma: Edizioni Kappa, 1996.

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Roma se--: Ipotesi di sviluppo alternativo della citta. Edizioni Kappa, 1996.

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Conference papers on the topic "Sviluppo alternativo"

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Lutzoni, Leonardo. "Forme di dialogo tra sapere tecnico e sapere locale: proposte di metodo: il dispositivo di trascinamento “la Strada che Parla” a Calangianus." In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7941.

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Abstract:
Il processo di trasformazione, che ha visto protagonisti il territorio e la città contemporanea nella lunga fase della modernità, scandito dalle dinamiche veloci della globalizzazione e dal venir meno delle forme di controllo e di pianificazione, ormai incapaci di registrare e comprendere gli elementi delle diversità territoriali, sta fortemente riportando al centro dell’attenzione il peso dei territori deboli e dei sistemi locali come protagonisti del progetto. Sono territori, come la regione ambientale del Massiccio del Limbara, nei quali si stanno verificando fenomeni emergenti, indizi contemporanei di progetto, che messi in cortocircuito con gli elementi della storia e del passato, disegnano le traiettorie per una prospettiva di cammino differente. L’esperienza di ricercaazione svolta a Calangianus, è un esempio di proposta operativa sul territorio che ha provato a costruire, nel rimettere in discussione un’idea di pianificazione piramidale calata dall’alto, un processo relazionale in divenire, di conoscenza, azione e progetto, utilizzando strumenti e dispositivi innovativi. Un processo, esito di un’interazione tra sapere tecnico e competenze diffuse, di una sinergia tra attori, istituzioni, associazioni, strutture economiche, produttive e culturali, che operano nel territorio e che messe in relazione, possono innescare processi alternativi di sviluppo locale nel ripensare una nuova idea di città-territorio.
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Mariano, Carmela. "Il futuro della città è policentrico? Una riflessione sull’area metropolitana romana." In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7965.

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Abstract:
Il territorio romano costituisce un sistema metropolitano ‘anomalo’ (Campos Venuti, 2005) ancora oggi tutto interno ai confini municipali della città, dal momento che l’area metropolitana non offriva poli attorno ai quali far crescere i nuovi tessuti misti produttivo-residenziali; dando luogo, in conclusione, ad un assetto territoriale totalmente disordinato. Il processo di metropolizzazione appare molto debole mentre sembra persistere un modello di periferizzazione. La scala sovracomunale in sostanza continua a svilupparsi secondo un modello vecchio che esprime logiche anche economiche vecchie. Un sistema metropolitano in cui, per tentare di riequilibrare la sua struttura, si è affermata la strategia delle ‘nuove centralità’, che rappresenta, assieme al sistema ambientale e al sistema della mobilità, uno degli elementi strutturali del piano urbanistico di Roma approvato nel 2008, in alternativa sia al persistente monocentrismo di Roma, sia all’incompiuto disegno del Sistema Direzionale Orientale previsto dal piano del 1962. Le centralità, immaginate come la chiave della trasformazione territoriale proposta per Roma, hanno, nelle intenzioni del piano, l’obiettivo di correggere l’anomalia di un sistema metropolitano, nel quale non esistono centri periferici da valorizzare per avanzare sulla strada del riequilibrio territoriale; sottraendo funzioni di eccellenza al polo centrale da decongestionare e rafforzando, appunto, le numerose localizzazioni periferiche. Il paper intende fornire una riflessione sul futuro di Roma, del suo territorio metropolitano e del suo modello di sviluppo policentrico, a partire dall’analisi di una serie di variabili che hanno contribuito a modificare il quadro di riferimento.
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