Academic literature on the topic 'Svantaggio sociale'

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Journal articles on the topic "Svantaggio sociale"

1

Chiodo, Emanuela. "Generare legami. Inclusione sociale ed educativa in una periferia del Mezzogiorno." WELFARE E ERGONOMIA, no. 1 (June 2020): 29–38. http://dx.doi.org/10.3280/we2020-001004.

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Abstract:
La povertà di bambini e adolescenti in famiglie deprivate del Mezzogiorno è sia la più invisi-bile, perché spesso occultata dalla più generale condizione di svantaggio del nucleo di appar-tenenza, sia la più estrema, per l'intensità con cui essa si lega a radicate disuguaglianze nella sfera dell'istruzione, della cultura e, in generale, nelle loro chances di vita al presente e nel futuro. In particolare, la povertà educativa è quella che meglio rappresenta lo svantaggio cumulativo che si genera a partire da condizioni di deprivazione materiale ed economica e trova nell'esclusione dall'accesso ad una formazione e a competenze adeguate, ma anche a spazi e ambienti di vita degni, a opportunità ludiche, culturali e di socializzazione più ampia le sue espressioni più evidenti. Napoli e le sue periferie più disagiate costituiscono un caso paradigmatico di tale scenario sia per la povertà multi-generazionale da cui sono interessate sia per l'elevata incidenza del-la popolazione minorile proprio nei quartieri più difficili. Ed è proprio nel contesto urbano e sociale della periferia est della città che l'articolo si cala per definire i contorni di quella «comunità educante» volta al contrasto della vulnerabilità sociale e dei rischi di esclusione per i tanti bambini e adolescenti in condizione di svantaggio economico e sociale. Alla luce della direttrice teorica sui legami sociali come fonte di protezione e riconoscimento (Paugam, 2008) e sulla base di un approccio di ricerca micro-sociologico basato su studi di caso, l'articolo descrive la qualità delle relazioni di social support (Meo, 1999) create, promosse, rafforzate da alcuni enti di terzo settore (associazioni e cooperative sociali) provando a sotto-linearne il valore embedded nel contrasto della povertà educativa. Già a partire dal recupero di spazi vuoti o abbandonati in cui le attività socio-educative promosse si radicano e realiz-zano le loro attività, i centri socioeducativi considerati nella ricerca appaiono in grado di ri-pristinare relazioni e significati plurimi. A partire dalle rappresentazioni raccolte tramite la voce e le parole degli attori intervistati la comunità educante prende forma nei vincoli e nelle risorse, nei limiti e nelle opportunità evidenziate da enti di terzo settore (associazioni e coo-perative sociali) che realizzano advocacy, affiancamento scolastico dei minori, accompagna-mento sociale per le loro famiglie. In particolare, nel testo si evidenzia come, non solo rico-noscendo la «responsabilità educativa» come principio cardine ma anche "agendo" tale principio come orientamento nella prassi concreta di intervento, organizzazioni diverse che abitano e animano la periferia est sono in grado di rendere permeabili tra loro sfere di inclu-sione diverse (culturale, educativa, sociale). Intervenendo nel contrasto della povertà minorile ed educativa tramite azioni di bridging con la famiglia, la scuola, i servizi sociali, le esperien-ze di affiancamento socio-educativo descritte interrogano e allo stesso tempo costruiscono il senso di quella «comunità educante e generativa», capace di «agire in comune» adottando «un modo di fare le cose inclusivo, integrativo e abilitante» (Magatti e Giaccardi, 2014).
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2

Bellini, Luca, and Matteo Pettinari. "I trust per i soggetti deboli." gennaio-febbraio, no. 1 (February 3, 2022): 210–18. http://dx.doi.org/10.35948/1590-5586/2022.65.

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Abstract:
TesiL’articolo individua nello svantaggio e negli ostacoli che intervengono nella vita, la ragione principale dei trust per soggetti deboli. In seguito, presenta un’analisi dello scopo di questi trust e introduce il modello del Trust Dopo di Noi, sottolineandone il suo particolare valore umano e sociale. The author's viewThe article identifies the main reason why trusts for vulnerable people are made in disadvantage and in life’s obstacles. In addition, the paper presents an analysis of these trusts’ purpose and introduces the “Trust Dopo di Noi” model pointing out it’s peculiar human and social value.
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3

Bouzar, Dounia, and Lylia Bouzar. "Il mondo del lavoro europeo come campo per la costruzione del pensiero sociale musulmano." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 162 (March 2022): 60–78. http://dx.doi.org/10.3280/sl2022-162003.

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Abstract:
Gli autori sostengono che ridurre l'Islam a una "essenza totalizzante", come fanno alcuni discorsi islamisti e politici, ha lo svantaggio di portare il dibattito sul piano del dibattito ideologico, trascurando così aspetti antropologici e storici. Nel saggio sono analizzate le conseguenze della mutazione delle forme musulmane tradizionali e istituzionali in scelte che sono sempre più individuali e soggettive, con conseguenze ambivalenti: se il mondo del lavoro si è rivelato elemento costitutivo di una nuova produzione teologica musulmana europea, che ha elaborato un "pensiero sociale musulmano" aperto al pluralismo, l'Europa vede crescere anche le basi di un pensiero antisociale dei musulmani che fanno riferimento all'ideologia wahhabita.
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4

Zanfrini, Laura. "E' tempo di un nuovo paradigma: un modello di sostenibilità economico-sociale per il governo delle migrazioni." REMHU : Revista Interdisciplinar da Mobilidade Humana 25, no. 49 (April 2017): 59–77. http://dx.doi.org/10.1590/1980-85852503880004904.

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Abstract:
Riassunto Nell'esperienza europea, le migrazioni economiche sono state tradizionalmente regolate in base a un principio di complementarietà tra manodopera autoctona e immigrata. Funzionale ad assecondare i fabbisogni contingenti del mercato del lavoro, questo approccio ha però provocato la "naturale" concentrazione dei lavoratori stranieri nei gradini più bassi della gerarchia professionale e, nel tempo, una condizione di svantaggio strutturale per gli immigrati e i loro discendenti. Oltre che confliggere con i principi antidiscriminatori sui quali si fondano le civiltà europee, questi fenomeni rappresentano, nell'attuale scenario demografico, una posta in gioco decisiva per la competitività dell'economia e la sostenibilità del modello sociale europeo.
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5

Milani, Paola. "Valutare le competenze genitoriali o promuovere analisi ecosistemiche dei bisogni di sviluppo dei bambini?" MINORIGIUSTIZIA, no. 1 (January 2023): 69–78. http://dx.doi.org/10.3280/mg2022-001006.

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Abstract:
Sui 400.000 bambini che si stima siano presi in carico dal sistema di welfare, sembra che circa il 10% riguardi segnalazioni di violenza e abuso per commissione che necessitano di interventi nell'area della protezione, per problematiche chiaramente connesse alla loro sicurezza. Quale approccio alla valutazione e alla progettazione è proposto a quel 90% di bambini e famiglie che si rivolgono ai servizi per problematiche connesse a situazione di vulnerabilità, negligenza, povertà e svantaggio sociale e che necessitano di un paradigma di intervento partecipativo e preventivo? L'articolo intende presentare un approccio alla valutazione delle situazioni familiari che pone al centro non tanto la sola valutazione delle competenze genitoriali, ma l'analisi ecosistemica dei bisogni dei bambini.
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6

Pavan Dalla Torre, Ugo. "Storicizzare la disabilità: l'esperienza dei mutilati di guerra italiani e la costruzione di una nuova identità." WELFARE E ERGONOMIA, no. 1 (September 2021): 15–25. http://dx.doi.org/10.3280/we2021-001003.

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Abstract:
Il concetto di disabilità, il ruolo dei disabili nell'ambito delle società e le pratiche di welfare, approntate per garantire a cittadini in situazione di svantaggio assistenza sanitaria e sociale, sono oggi dati acquisiti. L'articolo analizza in che modo questi aspetti sono andati consoli-dandosi e in che modo sono stati normati. La Grande Guerra è un termine a quo per comprendere in che modo e rispetto a quali pro-blemi sia stata definita l'identità dell'invalido; in che modo tale identità sia stata presentata alla società; in che modo sia stato creato un sistema di welfare e in che modo e su quali basi siano stati promulgati provvedimenti legislativi. L'analisi della storia dei mutilati di guerra e delle diverse azioni legislative permette di comprendere la base dei provvedimenti legislativi del secondo dopoguerra.
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7

Damiani, Valeria. "Dare voce agli adulti in situazione di svantaggio: il progetto LIDA per l'inclusione sociale di migranti e rifugiati." CADMO, no. 2 (January 2022): 63–75. http://dx.doi.org/10.3280/cad2021-002006.

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8

Matucci, Giuditta. "Il diritto a un'istruzione inclusiva e di qualità." MINORIGIUSTIZIA, no. 4 (July 2022): 51–58. http://dx.doi.org/10.3280/mg2021-004006.

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Abstract:
Con l'entrata in vigore della Costituzione repubblicana e l'enunciazione del principio della scuola aperta a tutti, si è imposto al legislatore di delineare un sistema d'istruzione capace di ricomprendere le varie forme di diversità presenti nella realtà per favorire il processo di crescita e di autorealizzazione personale e la partecipa-zione sociale di ciascuno. Il cammino compiuto dal no-stro ordinamento a partire dagli anni '70 verso la co-struzione di una scuola inclusiva ha svelato un'attenzione progressiva verso le molteplici aree di vulnerabilità presenti nella popolazione studentesca, escogitando misure capaci di compensare lo svantaggio iniziale a favore di esigenze di equità e di giustizia. La varietà delle situazioni di bisogno all'interno delle nostre classi ha poi portato ad estendere le garanzie di flessibi-lità didattica al di fuori delle originarie aree d'interesse, stimolando una riflessione sull'attualità dei paradigmi tradizionali e ponendo in dubbio la compiutezza del no-stro modello inclusivo.
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9

Long, Joëlle. "Il contributo della Corte europea dei diritti umani alla definizione dei presupposti per l'adottabilità del minorenne: luci e ombre." MINORIGIUSTIZIA, no. 1 (January 2023): 30–40. http://dx.doi.org/10.3280/mg2022-001003.

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Abstract:
L'analisi della copiosa giurisprudenza della Corte europea dei diritti umani sui presupposti per l'adottabilità del minorenne mostra frequenti condanne dell'Italia per rotture infondate e frettolose dei rapporti giuridici e di fatto con la famiglia di origine. Alcune delle censure formulate nei confronti del nostro Paese stigmatizzano cattive prassi e inefficienze gravi del sistema amministrativo e giudiziario. Si pensi, per esempio, a violazioni di diritti processuali dei genitori e, dal punto di vista sostanziale, alla carenza di sufficienti azioni positive da parte dei servizi sociali per rimuovere lo svantaggio sociale derivante dalla situazione di vulnerabilità del genitore (spesso una madre single migrante). Purtuttavia, la Corte europea sembra aver distorto il contenuto dell'obbligazione positiva dello Stato di attivarsi per la tutela della vita familiare degli individui in una logica adultocentrica che enfatizza il legame di sangue e i diritti genitoriali. Negli anni, infatti, i giudici di Strasburgo hanno dato una lettura sempre più restrittiva dei presupposti per una rottura completa e definitiva dei rapporti con la famiglia di origine. Il rischio è di limitare l'uso dell'adozione piena ai soli casi di maltrattamenti genitoriali penalmente rilevanti e di escluderne a priori l'utilizzo per negligenza e rischio psicoevolutivo. Con l'aumento delle adozioni in casi particolari, inoltre, aumenteranno le situazioni ambigue in cui la famiglia di origine è stata valutata inidonea a crescere il figlio, ma ha comunque il diritto di continuare a giocare un ruolo nella vita di questi.
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10

Acocella, Ivana. "L’uso dei focus groups nella ricerca sociale: vantaggi e svantaggi." Quaderni di Sociologia, no. 37 (April 1, 2005): 63–81. http://dx.doi.org/10.4000/qds.1077.

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Dissertations / Theses on the topic "Svantaggio sociale"

1

ALBERIO, MARCO. "Growing up in poor neighbourhoods: does it make any difference? Young people's trajectories in two working class neighbourhoods in Milan and Paris." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2011. http://hdl.handle.net/10281/23772.

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Abstract:
The aim of this research is to examine with a qualitative, ethnographic approach and in particular through participant observation and in-depth interviews, the conditions in which the situation of a specific disadvantaged population, in particular young people coming from working class households, could be endangered in terms of social exclusion, poverty and social disadvantage in two different national - France and Italy - and local contexts – Quarto Oggiaro in Milan and the Haut Montreuil in the Paris urban area. In fact, there are specific conditions, which may vary from one environment to another and can increase or decrease these risks. We will focus in particular on social trajectories (especially in education and the labour market), inter-generational and family trajectories and the living conditions, experiences and practices of young people residing in relatively poor and deprived, lower-class neighbourhoods. One of our main objectives is to understand if, and if so how, neighbourhood poverty can affect the opportunities and social outcomes of the people living there; in particular young people. What we mean to observe are the spatial mechanisms which, next to other important elements, such as the family and social background, influence an individual’s life, structuring opportunities and deprivations regarding, in particular, education, the labour market, family relations and, more in general, social relations and social capital. Therefore, it is important to note that the objective of this research is not the one of giving a portrait and description of these two specific neighbourhoods but we are more interested on the general processes and mechanisms.
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2

MICANGELI, Andrea. "Sviluppo e realizzazione di tecnologie sostenibili per aree di svantaggio e conflitto sociale." Doctoral thesis, 2000. http://hdl.handle.net/11573/505397.

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Books on the topic "Svantaggio sociale"

1

Gli svantaggi dei comuni sardi: Povertà, istruzione, servizi, salute, lavoro, ambiente, criminalità : la prima radiografia accurata del territorio dell'isola, commentata dagli esperti : sistema informativo IDMS 2011-P.O. FSER Sardegna 2007/2013. Trento: Tangram edizioni scientifiche, 2011.

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