Academic literature on the topic 'Supporto genitoriale'

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Journal articles on the topic "Supporto genitoriale"

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Mura, Antonello, and Daniele Bullegas. "Prospettive trasformative di educazione genitoriale: itinerari di sviluppo e traiettorie teorico-operative." EDUCATIONAL REFLECTIVE PRACTICES, no. 2 (December 2021): 9–23. http://dx.doi.org/10.3280/erp2-special-2021oa12914.

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Abstract:
La presenza di una condizione di disabilità può modificare profondamente l'assetto familiare in termini organizzativi, relazionali e affettivi, influendo significativamente sulle capacità e sulle risorse genitoriali. Per tale ragione, diviene importante predisporre e implementare interventi efficaci nel supportare i genitori di fronte a simili sfide, anche al fine di sostenere quei processi inclusivi con cui le famiglie, la scuola e l'intera società sono chiamate a confrontarsi in un percorso dinamico e continuo di intervento, di ricerca e di formazione. Attraverso una revisione della letteratura internazionale, il presente lavoro restituisce gli esiti di una ricerca qualitativa che evidenzia in che termini e con quali modalità, all'interno del paradigma dell'Adult Education, l'approccio trasformativo abbia trovato concreta applicazione nell'ambito dell'educazione genitoriale. L'indagine di revisione, condotta su dieci studi empirici, prende in considerazione le esperienze e le percezioni dei genitori che hanno partecipato a programmi di supporto parentale. L'analisi ha permesso di elaborare tre temi principali: (1) le trasformazioni genitoriali, (2) il dispositivo formativo e (3) i genitori in transizione. I risultati riportati lasciano emergere la possibilità di delineare, sotto il profilo teorico e operativo, un modello di intervento e di supporto che, coerentemente con la teoria dell'apprendimento trasformativo, può incidere sulle prospettive di significato e sulle pratiche educative e di cura genitoriali.
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Pajardi, Daniela, Carlo Trionfi, Viviana La Spada, Stephanie Castoldi, Claudia Rubis, and Monia Vagni. "La decisione del giudice di fronte all'alta conflittualità genitoriale: quando ricorrere alla coordinazione genitoriale." MALTRATTAMENTO E ABUSO ALL'INFANZIA, no. 3 (December 2019): 87–98. http://dx.doi.org/10.3280/mal2019-003007.

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Abstract:
Sempre più spesso le separazioni altamente conflittuali richiedono l'intervento del Tribunale per tutelare l'interesse dei minori. La letteratura internazionale, infatti, mostra come l'esposizione ad alti livelli di conflittualità genitoriale sia un fattore di rischio per i figli. Si propongono alcuni indicatori di conflittualità, rischio evolutivo e capacità di cura dei bisogni dei figli, come supporto, per il giudice e gli operatori, nella scelta degli interventi giudiziari e psicosociali più idonei. Si delineano vantaggi e finalità di interventi tradizionali (come la consulenza tecnica d'ufficio e la mediazione) e dell'innovativa pratica della coordinazione genitoriale.
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Anostini, Elisa, Flaminia Bandiera, and Giada Triggiani. "La variabile interculturale nella genitorialità: un approccio interdisciplinare." MINORIGIUSTIZIA, no. 1 (July 2021): 189–97. http://dx.doi.org/10.3280/mg2021-001020.

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Abstract:
Il contributo è volto a riflettere sull'incidenza della variabile culturale nei procedimenti giudiziari di controllo sull'esercizio della responsabilità genitoriale in contesti migratori. Il tema è affrontato attraverso il racconto dell'esperienza di tre studentesse del corso di clinica legale "Famiglie, minori e diritto" di collaborazione con il centro torinese di counselling, psicoterapia e supporto psicosociale Frantz Fanon.
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Pedrocco Biancardi, Maria Teresa. "Famiglie per l'accoglienza: storia e prospettive di una "buona pratica"." MALTRATTAMENTO E ABUSO ALL'INFANZIA, no. 3 (December 2010): 15–37. http://dx.doi.org/10.3280/mal2010-003002.

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Abstract:
Il presente articolo riferisce sul percorso svolto da un numero esiguo di persone e coppie (N = 14) che hanno ragionato tra loro per tre anni, con il supporto di un conduttore, sull'esperienza di accoglienza che stanno vivendo. Una parte di loro aveva giŕ concluso un ciclo di genitorialitŕ attiva, aveva giŕ condotto i propri figli all'autonomia piena, alcuni erano nonni o lo sono diventati nel corso dei tre anni di frequenza al gruppo. Ma hanno scelto di rimettersi in gioco con un impegno genitoriale piů complesso e problematico del precedente, accogliendo bambini o ragazzi in difficoltŕ. L'ingresso nella loro famiglia di queste difficoltŕ e le complicazioni che ne conseguono, sfuggono spesso nella considerazione del servizio che gli affidatari prestano in appoggio ai centri istituzionalmente deputati a svolgere gli interventi di tutela. L'articolo cerca di evidenziarle.
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Lombardi, Lavinia, Giuseppe Grossi, Lorenza Isola, Enrico Iuliano, Monica Mercuriu, Cristiana Patrizi, Giuseppe Romano, Valeria Semeraro, and Carlo Buonanno. "Fattori predittivi del drop-out: accettabilità e impegno nel parent training." QUADERNI DI PSICOTERAPIA COGNITIVA, no. 46 (July 2020): 87–110. http://dx.doi.org/10.3280/qpc46-2020oa10163.

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Abstract:
L'obiettivo di questa revisione è identificare metodi efficaci per migliorare l'impegno e l'adesione delle famiglie ai programmi di parent training (BPT). Nonostante la letteratura indichi risultati positivi, spesso le famiglie mostrano uno scarso impegno, fino a giungere a un precoce abbandono del percorso terapeutico. Ciò comporta una serie di conseguenze negative per le famiglie, i clinici, la ricerca e il servizio sanitario nazionale. La letteratura, ad oggi, individua alcuni fattori predittivi del drop-out e varie componenti da includere nei parent training per aumentare l'impegno e l'adesione alle procedure di intervento. Tra strategie di coinvolgimento, alcuni autori suggeriscono l'utilizzo di un promemoria degli appuntamenti, brevi discussioni iniziali sulla necessità di impegnarsi, metodi di coinvolgimento dei sistemi familiari, adattamenti strutturali del programma, incentivi finanziari, aumento del supporto familiare e colloqui motivazionali. Nonostante i programmi BPT abbiano un'elevata efficacia nel cambiamento del comportamento genitoriale, la letteratura evidenzia elevati livelli di drop-out, ragion per cui gli studi presentati hanno piccoli campioni che limitano il potere statistico e la generalizzabilità dei risultati.
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Rivaldi, Claudia, and Dianora Torrini. "Vivere il lutto nella professione assistenziale. Sequele post-traumatiche e rischio di burn-out negli operatori sanitari." PSICOBIETTIVO, no. 3 (May 2010): 163–74. http://dx.doi.org/10.3280/psob2009-003010.

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Abstract:
La morte durante la gravidanza o dopo il parto č un evento profondamente stressante, che puň compromettere l'equilibrio psichico della madre e della coppia genitoriale, e associarsi a disturbi psichici di lunga durata. L'assistenza ai genitori colpiti da lutto puň essere estremamente stressante anche per l'operatore, che molto spesso č impreparato nell'affrontare una gravidanza che si conclude con la morte del bambino. Spesso i genitori percepiscono la mancanza di assistenza psicologica come un trauma aggiuntivo alla perdita, ed i caregivers rivestono un importante ruolo nel determinare la qualitŕ del percorso di elaborazione del lutto. L'associazione CiaoLapo ONLUS fornisce dal 2006 supporto psicologico ai genitori in lutto e promuove formazione e ricerca sui genitori e sugli operatori nel campo del lutto perinatale. In questo articolo sono presentati i risultati preliminari di uno studio condotto nell'Area Vasta di Firenze. Lo studio si č svolto in due fasi; una prima fase ha visto coinvolti 60 operatori dell'area materno-infantile e successivamente sono state arruolate 100 ostetriche della ASL 10 di Firenze. L'obiettivo era quello di approfondire l'impatto traumatico della morte intrauterina con particolare attenzione alla relazione tra esperienze professionali traumatiche (misurate con l'Impact of Event Scale IES) e sviluppo di sindrome da burn-out (misurata con la Maslach Burn-Out Inventory - MBI). I punteggi di entrambi i test sono risultati significativamente piů alti nelle ostetriche rispetto alle altre categorie professionali. Le ostetriche sembrano dunque piů esposte all'impatto traumatico della morte intrauterina rispetto agli altri colleghi coinvolti nella gestione della coppia affetta da morte in utero, e dovrebbero potersi avvalere di una formazione specifica sul lutto e di un supporto psicologico quando necessario.
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Di Renzo, Magda, Paolo Pace, Federico Bianchi di Castelbianco, Massimiliano Petrillo, Elena Vanadia, Simona D'Errico, and Monica Rea. "La percezione genitoriale dei cambiamenti emotivo-comportamentali nei bambini con disturbo dello spettro autistico, a quattro mesi dall'inizio della pandemia." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 2 (September 2022): 1–23. http://dx.doi.org/10.3280/rip2022oa13999.

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Abstract:
I disturbi dello spettro autistico sono caratterizzati da difficoltà nell'interazione socio-comunicativa, dalla presenza di comportamenti e interessi ristretti e ripetitivi. In determinate circostanze, ad esempio durante un periodo di lockdown, quando l'isolamento sociale e il distanziamento diventano obbligatori per tutti, in particolare per le famiglie con un bambino con disturbo dello spettro l'interruzione delle routine quotidiane (scuola, terapia, tempo libero) rischia di minare il lavoro terapeutico e i progressi che faticosamente le famiglie avevano raggiunto fino a quel momento. In questo studio abbiamo monitorato 81 famiglie di bambini con disturbo dello spettro, valutandole prima dell'inizio della pandemia e circa 4 mesi dopo, per verificare quali comportamenti dei bambini fossero peggiorati e quali invece fossero rimasti stabili o anche migliorati. Le famiglie sono state intervistate, a febbraio e luglio 2020, attraverso rating scale standardizzate e i risultati hanno evidenziato un intensificarsi nei bambini di irrequietezza motoria, difficoltà nella regolazione del sonno, mentre non sono emersi peggioramenti nelle condotte autolesive o etero-aggressive, né nelle autonomie personali. Va considerato che tutte le famiglie coinvolte nella presente ricerca erano inserite in percorsi terapeutici e non hanno interrotto il percorso di supporto psicologico (online), con lo specifico obiettivo di sostenerli nel loro ruolo genitoriale nelle fasi più critiche vissute dai bambini, e nel renderli sempre più attivi nei processi di consolidamento delle competenze acquisite dai bambini.
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Liga, Francesca, Valeria Verrastro, Marzia Nocito, and Maria Cristina Gugliandolo. "Adolescenza e tendenza alle abbuffate di alcol: il controllo psicologico come antecedente dei comportamenti a rischio." MALTRATTAMENTO E ABUSO ALL'INFANZIA, no. 3 (January 2021): 93–113. http://dx.doi.org/10.3280/mal2021-003005.

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Abstract:
Recenti studi hanno dimostrato come la tendenza alle abbuffate di alcol rappresenti un fattore di rischio per la salute dell'adolescente. Tra gli antecedenti di natura contestuale dei comportamenti a rischio in adolescenza, le pratiche genitoriali rivestono un ruolo importante. L'obiettivo del presente studio è quello di indagare la relazione tra alcune pratiche genitoria-li, come il controllo psicologico e il supporto all'autonomia, e la tendenza alle abbuffate di alcol. 568 partecipanti, tra i 14 e i 17 anni, hanno compilato alcuni self report relativi all'uso di alcol e alla percezione delle pratiche genitoriali. I risultati hanno evidenziato una relazione positiva tra controllo psicologico e abbuffate di alcol. Questo studio contribuisce all'avanzamento della letteratura in merito al ruolo di pratiche parentali controllanti e disfunzionali nell'eziologia di condotte a rischio.
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Vitrano, Francesco. "Questioni aperte nella dichiarazione dello stato di adottabilità: la prospettiva del neuropsichiatra dell'età evolutiva." MINORIGIUSTIZIA, no. 1 (January 2023): 53–68. http://dx.doi.org/10.3280/mg2022-001005.

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Abstract:
L'articolo descrive in una prospettiva multidisciplinare giuridica e psicologica alcune delle questioni aperte relative alla dichiarazione dello stato di adottabilita di un minore. In questa logica vengono analizzate le questioni relative al danno causato nel minore dalle esperienze sfavorevoli infantili, la questione dei tempi, le problematiche relative agli interventi di supporto e di cura e alla valutazione del sistema familiare coinvolto nel procedimento. Si rappresenta la complessita del percorso ma anche la necessita e l'emergenza temporale in una prospettiva in cui diventa essenziale la possibilita che un minore in condizione di disagio possa rappresentare in giudizio le sue esigenze/bisogni. Parole chiave: stato di adottabilita, esperienze sfavorevoli infantili, tempo, valutazione delle funzioni genitoriali, sistema giustizia e servizi.
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Lambruschi, Furio, Francesca Lionetti, Melvin Piro, and Lavinia Barone. "Il video-feedback come intervento di supporto alla genitorialità per il trattamento delle difficoltà emotive e comportamentali." QUADERNI DI PSICOTERAPIA COGNITIVA, no. 46 (July 2020): 47–68. http://dx.doi.org/10.3280/qpc46-2020oa10161.

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Abstract:
La teoria dell'attaccamento ha contribuito in modo importante al diffondersi di una serie di interventi rivolti alla diade genitore-bambino, la cui efficacia è stata dimostrata su base sperimentale, grazie ai rigorosi strumenti metodologici di cui dispone. Si tratta di programmi di intervento volti a sostenere lo sviluppo positivo della diade e in particolare a promuovere relazioni di attaccamento sicure e a ridurre il rischio di problematiche di tipo esternalizzante nei bambini. In questo contributo intendiamo proporre una rassegna ragionata dei principali interventi di video-feedback, orientati all'attaccamento e finalizzati oltre che al sostegno e alla promozione delle competenze genitoriali, anche al trattamento delle difficoltà emotive e comportamentali del bambino e dell'adolescente, definendone le caratteristiche principali e i contesti di applicazione. Data la centralità in questi programmi dell'uso del video, intendiamo anche delinearne l'evoluzione storica e il suo valore come tecnica specifica nel lavoro clinico in età evolutiva. Da ultimo verranno riassunti quelli che a nostro parere rappresentano gli ingredienti fondamentali delle procedure di video-feedback, evidenziandone operativamente alcune possibili linee di utilizzo strategico in coerenza con la prospettiva clinica cognitivocostruttivista. Nel far ciò verrà posta particolare attenzione al costrutto di disciplina sensibile (sensitive discipline), importante soprattutto lavorando con i disturbi esternalizzanti o in un'ottica di prevenzione.
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Dissertations / Theses on the topic "Supporto genitoriale"

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GIUSTI, LORENZO. "SUPPORTARE I GENITORI DI BAMBINI CON GRAVE DISABILITA’ NEUROEVOLUTIVA: VALUTAZIONE E INTERVENTO CON VIDEO-FEEDBACK." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2021. http://hdl.handle.net/10280/98838.

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Abstract:
IL LAVORO TRATTA IL TEMA DELLA VALUTAZIONE E DELL’INTERVENTO CON VIDEOFEEDBACK A FAVORE DI GENITORI DI BAMBINI CON GRAVE DISABILITA’ NEUROEVOLUTIVA. LA PRIMA PARTE PRESENTA PICCOLO, UN MODELLO DI VALUTAZIONE DEL FUNZIONAMENTO INTERATTIVO GENITORIALE CHE, PER LE CARATTERISTICHE CHE VENGONO DISCUSSE, E’ INDICATO PER ESSERE IMPLEMENTATO ALL’INTERNO DI INTERVENTI DI SUPPORTO AI GENITORI DI BAMBINI CON GRAVE DISABILITA’ NEUROEVOLUTIVA. DOPO UNA PANORAMICA DELLO STRUMENTO E DELLE SUE CARATTERISTICHE E’ PRESENTATO LO STUDIO DI ADATTAMENTO E VALIDAZIONE DI PICCOLO AL CONTESTO ITALIANO. 181 DIADI MADRE-BAMBINO SONO STATE RECLUTATE PER LA SOMMINISTRAZIONE DEL PROTOCOLLO OSSERVAZIONALE; I FILMATI DELLE INTERAZIONI SONO STATI CODIFICATI DA RICERCATORI FORMATI SOTTO LA SUPERVISIONE DEGLI AUTORI ORIGINALI DI PICCOLO. SI PRESENTANO LA TRADUZIONE ITALIANA, LE NORMATIVE DI RIFERIMENTO E I RISULTATI DELLE ANALISI CIRCA LE PROPRIETA’ PSICOMETRICHE. L’ADATTAMENTO ITALIANO DI PICCOLO SI DIMOSTRA ATTENDIBILE E VALIDO, PUR CON QUALCHE FRAGILITA’ NELLA SUA STRUTTURA DIMENSIONALE. LA SECONDA PARTE DEL LAVORO TRATTA IL TEMA DELL’INTERVENTO CON VIDEOFEEDBACK. COME DESCRITTO, TALE TECNICA HA DELLE POTENZIALITA’ PER ESSERE APPLICATA AL CONTESTO DELLA GRAVE DISABILITA’ PRECOCE, IN QUANTO EFFICACE CON ALTRE POPOLAZIONI DI BAMBINI A RISCHIO NEL MIGLIORARE I COMPORTAMENTI GENITORIALI E INDIRETTAMENTE GLI ESITI DI SVILUPPO DEL BAMBINO. SI PRESENTA UNA REVISIONE SISTEMATICA DELLA LETTERATURA FINALIZZATA A DESCRIVERE LO STATO DELL’ARTE DELL’APPLICAZIONE DI TALE METODLOGIA DI INTEVENTO A POPOLAZIONI DI BAMBINI CON DISABILITA’. SONO DISCUSSE LE DIVERSE IMPOSTAZIONI METODOLOGICHE E PRESENTATI I RISULTATI DELLE RICERCHE IN TERMINI DI EFFICACIA NEL MODIFICARE I COMPORTAMENTI PARENTALI E, INDIRETTAMENTE, LO SVILUPPO DEL BAMBINO. INFINE, VIENE PRESENTATO IL METAMODELLO ABC-D, OVVERO UN MODELLO CONCETTUALE PER SUPPORTARE GLI OPERATORI CHE INCONTRANO I GENITORI DI BAMBINI CON DISABILITA’ NEUROEVOLUTIVA, GUIDANDOLI NEL COMPRENDERE I BISOGNI DI SUPPORTO PSICOLOGICO PREVALENTI E NEL PIANIFICARE L’INTERVENTO. IL MODELLO DISTINGUE QUATTRO DOMINI DA INDAGARE (AFFETTI/EMOZIONI, COMPORTAMENTI INTERATTIVI, RAPPRESENTAZIONI MENTALI E COGNIZIONI + DISABILITA’), DA CUI DISCENDONO SCELTE CIRCA GLI OBIETTIVI E LE METODOLOGIE DI INTERVENTO A FAVORE DEI GENITORI.
PARENTING INTERACTIVE BEHAVIORS ASSESSMENT AND VIDEOFEEDBACK INTERVENTION ARE HERE DISCUSSED IN RELATION TO CHILDREN WITH NEURODEVELOPMENTAL DISABILITY. THE FIRST CHAPTER IS A PRESENTATION OF THE PICCOLO, A OBSERVATIONAL EMPIRICALLY VALIDATED TOOL TO EVALUATE PARENTING INTERACTIVE BEHAVIORS IN THE FIRST YEARS OF CHILDREN. SUCH INSTRUMENT APPEARS FITTED TO BE IMPLEMENTED WITH PARENTS OF CHILDREN WITH NEURODEVELOPMENTAL DISABILITY IN A HOSPITAL OR HOME SETTING. THE SECOND CHAPTER IS THE ITALIAN ADAPATION OF PICCOLO IMPLEMENTED WITH 181 MOTHER-INFANTS DYADS. THE SAMPLE HAS BEEN RECRUITED IN DIFFERENT PART OF ITALY AND THE MOTHERS WERE ASKED TO INTERACT FOR 10 MINUTES WITH THE CHILD- THE RECORDING HAS BEEN CODED FOLLOWING THE INSTRUMENTS MANUAL AND AFTER A TRAINING IN CONNECTION WITH AMERICAN ORIGINAL AUTHORS. THE RESULTS SHOWS SOM WEAKNESS IN PSYCHOMETRIC VALUES FOR ITALIAN ADAPTATION. THE THIRD CHAPTER PRESENTS A SYSTEMATIC REVIEW INVESTIGATING THE USE OF VIDEOFEEBACK INTERVENTION WITH PARENTS OF CHILDREN WITH NEURODEVELOPMENTAL DISABILITY. THE STATE OF ART OF SUCH METHOD IMPLMENTATION ARE DISCUSSED, AND THE DIFFERENT METHODOLOGIES ARE PRESENTED. FINALLY, THE ABC-D MODEL, A META THEORY TO GUIDE PARENTAL PSYCHOLOGICAL INTERVENTIONS IN THE CONTEXT OF NEURODEVELOPMTAL DISABILITY, IS DISCUSSED. THE ABC-D MODEL HAS BEEN CONCEPTUALIZED AS COMPOSED BY FOUR DIMENSIONS: AFFECT, BEHAVIOR, COGNITION, AND DISABILITY. IMPLICATIONS FOR PRACTICTIONERS AND RESEARCHERS ARE PRESENTED.
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GIUSTI, LORENZO. "SUPPORTARE I GENITORI DI BAMBINI CON GRAVE DISABILITA’ NEUROEVOLUTIVA: VALUTAZIONE E INTERVENTO CON VIDEO-FEEDBACK." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2021. http://hdl.handle.net/10280/98838.

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Abstract:
IL LAVORO TRATTA IL TEMA DELLA VALUTAZIONE E DELL’INTERVENTO CON VIDEOFEEDBACK A FAVORE DI GENITORI DI BAMBINI CON GRAVE DISABILITA’ NEUROEVOLUTIVA. LA PRIMA PARTE PRESENTA PICCOLO, UN MODELLO DI VALUTAZIONE DEL FUNZIONAMENTO INTERATTIVO GENITORIALE CHE, PER LE CARATTERISTICHE CHE VENGONO DISCUSSE, E’ INDICATO PER ESSERE IMPLEMENTATO ALL’INTERNO DI INTERVENTI DI SUPPORTO AI GENITORI DI BAMBINI CON GRAVE DISABILITA’ NEUROEVOLUTIVA. DOPO UNA PANORAMICA DELLO STRUMENTO E DELLE SUE CARATTERISTICHE E’ PRESENTATO LO STUDIO DI ADATTAMENTO E VALIDAZIONE DI PICCOLO AL CONTESTO ITALIANO. 181 DIADI MADRE-BAMBINO SONO STATE RECLUTATE PER LA SOMMINISTRAZIONE DEL PROTOCOLLO OSSERVAZIONALE; I FILMATI DELLE INTERAZIONI SONO STATI CODIFICATI DA RICERCATORI FORMATI SOTTO LA SUPERVISIONE DEGLI AUTORI ORIGINALI DI PICCOLO. SI PRESENTANO LA TRADUZIONE ITALIANA, LE NORMATIVE DI RIFERIMENTO E I RISULTATI DELLE ANALISI CIRCA LE PROPRIETA’ PSICOMETRICHE. L’ADATTAMENTO ITALIANO DI PICCOLO SI DIMOSTRA ATTENDIBILE E VALIDO, PUR CON QUALCHE FRAGILITA’ NELLA SUA STRUTTURA DIMENSIONALE. LA SECONDA PARTE DEL LAVORO TRATTA IL TEMA DELL’INTERVENTO CON VIDEOFEEDBACK. COME DESCRITTO, TALE TECNICA HA DELLE POTENZIALITA’ PER ESSERE APPLICATA AL CONTESTO DELLA GRAVE DISABILITA’ PRECOCE, IN QUANTO EFFICACE CON ALTRE POPOLAZIONI DI BAMBINI A RISCHIO NEL MIGLIORARE I COMPORTAMENTI GENITORIALI E INDIRETTAMENTE GLI ESITI DI SVILUPPO DEL BAMBINO. SI PRESENTA UNA REVISIONE SISTEMATICA DELLA LETTERATURA FINALIZZATA A DESCRIVERE LO STATO DELL’ARTE DELL’APPLICAZIONE DI TALE METODLOGIA DI INTEVENTO A POPOLAZIONI DI BAMBINI CON DISABILITA’. SONO DISCUSSE LE DIVERSE IMPOSTAZIONI METODOLOGICHE E PRESENTATI I RISULTATI DELLE RICERCHE IN TERMINI DI EFFICACIA NEL MODIFICARE I COMPORTAMENTI PARENTALI E, INDIRETTAMENTE, LO SVILUPPO DEL BAMBINO. INFINE, VIENE PRESENTATO IL METAMODELLO ABC-D, OVVERO UN MODELLO CONCETTUALE PER SUPPORTARE GLI OPERATORI CHE INCONTRANO I GENITORI DI BAMBINI CON DISABILITA’ NEUROEVOLUTIVA, GUIDANDOLI NEL COMPRENDERE I BISOGNI DI SUPPORTO PSICOLOGICO PREVALENTI E NEL PIANIFICARE L’INTERVENTO. IL MODELLO DISTINGUE QUATTRO DOMINI DA INDAGARE (AFFETTI/EMOZIONI, COMPORTAMENTI INTERATTIVI, RAPPRESENTAZIONI MENTALI E COGNIZIONI + DISABILITA’), DA CUI DISCENDONO SCELTE CIRCA GLI OBIETTIVI E LE METODOLOGIE DI INTERVENTO A FAVORE DEI GENITORI.
PARENTING INTERACTIVE BEHAVIORS ASSESSMENT AND VIDEOFEEDBACK INTERVENTION ARE HERE DISCUSSED IN RELATION TO CHILDREN WITH NEURODEVELOPMENTAL DISABILITY. THE FIRST CHAPTER IS A PRESENTATION OF THE PICCOLO, A OBSERVATIONAL EMPIRICALLY VALIDATED TOOL TO EVALUATE PARENTING INTERACTIVE BEHAVIORS IN THE FIRST YEARS OF CHILDREN. SUCH INSTRUMENT APPEARS FITTED TO BE IMPLEMENTED WITH PARENTS OF CHILDREN WITH NEURODEVELOPMENTAL DISABILITY IN A HOSPITAL OR HOME SETTING. THE SECOND CHAPTER IS THE ITALIAN ADAPATION OF PICCOLO IMPLEMENTED WITH 181 MOTHER-INFANTS DYADS. THE SAMPLE HAS BEEN RECRUITED IN DIFFERENT PART OF ITALY AND THE MOTHERS WERE ASKED TO INTERACT FOR 10 MINUTES WITH THE CHILD- THE RECORDING HAS BEEN CODED FOLLOWING THE INSTRUMENTS MANUAL AND AFTER A TRAINING IN CONNECTION WITH AMERICAN ORIGINAL AUTHORS. THE RESULTS SHOWS SOM WEAKNESS IN PSYCHOMETRIC VALUES FOR ITALIAN ADAPTATION. THE THIRD CHAPTER PRESENTS A SYSTEMATIC REVIEW INVESTIGATING THE USE OF VIDEOFEEBACK INTERVENTION WITH PARENTS OF CHILDREN WITH NEURODEVELOPMENTAL DISABILITY. THE STATE OF ART OF SUCH METHOD IMPLMENTATION ARE DISCUSSED, AND THE DIFFERENT METHODOLOGIES ARE PRESENTED. FINALLY, THE ABC-D MODEL, A META THEORY TO GUIDE PARENTAL PSYCHOLOGICAL INTERVENTIONS IN THE CONTEXT OF NEURODEVELOPMTAL DISABILITY, IS DISCUSSED. THE ABC-D MODEL HAS BEEN CONCEPTUALIZED AS COMPOSED BY FOUR DIMENSIONS: AFFECT, BEHAVIOR, COGNITION, AND DISABILITY. IMPLICATIONS FOR PRACTICTIONERS AND RESEARCHERS ARE PRESENTED.
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