Journal articles on the topic 'Studio genetico'

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1

Marchitiello, Marco, Carlo Pisano, and Giuseppe De Luca. "Il codice genetico dei Piani Strategici Metropolitani." TERRITORIO, no. 99 (August 2022): 149–63. http://dx.doi.org/10.3280/tr2021-099020.

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Abstract:
Il passaggio dalla dimensione provinciale a quella metropolitana ha segnato una trasformazione potenzialmente decisiva nella modalità di gestione del territorio italiano. Nonostante l'ampia risonanza data alla legge 56/2014, ad oggi solo otto Piani Strategici Metropolitani (psm) risultano approvati e la letteratura presenta un numero molto limitato di studi comparativi sull'argomento. Questo contributo analizza la forma e la struttura dei primi sette psm approvati, attraverso l'utilizzo di un metodo analitico-comparativo che ha consentito la loro restituzione in forma grafica. I risultati dello studio illustrano i psm analizzati attraverso sette figure generate da un processo di destrutturazione e ricomposizione degli argomenti, dei metodi e dei processi applicati nel loro confezionamento, delineandone differenze e facilitando una più efficace comparazione.
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Comelli, L., and A. Rinaldi. "Angioma Cavernoso Cerebrale." Rivista di Neuroradiologia 7, no. 4 (August 1994): 659–66. http://dx.doi.org/10.1177/197140099400700414.

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Abstract:
Gli angiomi cavernosi sono malformazioni vascolari che possono colpire il SNG. La loro sintomatologia di esordio consiste in crisi convulsive, cefalea, deficit neurologici focali o emorragia. In letteratura sono stati descritti vari casi familiari e, mediante il loro studio si è potuto affermare che la trasmissione è di tipo genetico, autosomico dominante. Rispetto ai casi sporadici, nelle forme familiari sono inoltre risultate più frequenti le lesioni vascolari multifocali a sede sia intra che extracerebrale. Le informazioni sulla storia naturale dell'angioma cavernoso sono state raccolte solo in questi ultimi anni, grazie all'introduzione della RM, esame che consente la sicura identificazione e la diagnosi della lesione. Il nostro studio riguarda una famiglia (madre e due figli) portatrice di angioma cavernoso cerebrale. Tutti e tre i pazienti sono stati sottoposti ad intervento chirurgico e la diagnosi è stata confermata istologicamente. Considerando la sempre maggior frequenza di casi familiari è auspicabile uno studio, nei casi di angioma cavernoso sporadico, anche sui familiari asintomatici, per una eventuale corretta pianificazione terapeutica e genetica.
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3

Farina, L., L. D'Incerti, L. Chiapparini, C. Cimino, G. Battaglia, T. Granata, and M. Savoiardo. "Polimicrogiria (PMG) parieto-occipitale parasagittale bilaterale: Studio RM in 7 pazienti." Rivista di Neuroradiologia 10, no. 2_suppl (October 1997): 222. http://dx.doi.org/10.1177/19714009970100s2100.

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Abstract:
Recentemente è stata identificata una nuova malformazione dello sviluppo corticale associata ad epilessia caratterizzata da corteccia polimicrogirica localizzata nelle regioni parieto-occipitali parasagittali bilateralmente. Presentiamo i dati RM di 7 nostri pazienti, con alterazioni analoghe, 5 maschi e 2 femmine sorelle gemelle, di età compresa tra 20 e 68 anni. Tutti i pazienti sono stati sottoposti ad almeno 1 esame RM, 5 con apparecchi 1.5 T e 5 con apparecchio 0.5 T. In tutti i casi la RM ha dimostrato la presenza di un solco abnormemente profondo posto nelle regioni parieto-occipitali bilateralmente in sede parasagittale e circondato da corteccia polimicrogirica. L'alterazione è bilaterale in tutti i pazienti, simmetrica in 4 casi e asimmetrica in 3 per maggior profondità del solco a sinistra. In tutti i pazienti la corteccia polimicrogirica si estendeva anteriormente nel lobulo parietale superiore fino alla regione rolandica: non è stato mai possibile identificare con sicurezza il solco centrale. Nei 3 casi con distribuzione asimmetrica e in 1 caso con distribuzione simmetrica il solco abnorme si estendeva fino alla porzione postero-superiore della scissura silviana anch'essa circondata da corteccia polimicrogirica. Il quadro clinico era caratterizzato da epilessia, impaccio motorio o segni piramidali e ritardo mentale di vario grado. Questa alterazione è stata interpretata dagli autori che l'hanno descritta come un disturbo dell'organizzazione corticale post-migrazionale correlata ad un danno ischemico corticale avvenuto in fase prenatale. La presenza di 2 sorelle gemelle affette nella nostra casistica suggerisce che un fattore genetico può essere coinvolto nella patogenesi della PMG parieto-occipitale parasagittale bilaterale come già evidenziato nella PMG perisilviana. La coesistenza di quest'ultima alterazione rafforza l'ipotesi genetica e suggerisce la possibile esistenza di quadri fenotipici molto diversi e complessi con una etiopatogenesi comune.
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Zaccaro, Antonella, and Maria Francesca Freda. "Domanda di consulenza genetica e progetto riproduttivo." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 3 (December 2012): 49–74. http://dx.doi.org/10.3280/pds2012-003004.

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Abstract:
La domanda di consulenza genetica prenatale o riproduttiva puo rappresentare, come evidenziato dalla letteratura di riferimento, un passaggio fondamentale nel gestire scelte riproduttive consapevoli in situazioni di rischio genetico. Il presente contributo intende esplorare i processi di significazione che orientano la domanda di consulenza genetica prenatale e riproduttiva, nell'ambito di un piu ampio studio svolto presso il Servizio di Cardiomiologia e Genetica Medica di Napoli e volto ad indagare ed integrare le dinamiche psicologiche entro il processo di consulenza genetica. Il materiale testuale di 17 interviste semi-strutturate, condotte con clienti in fase di pre-consulenza genetica e stato analizzato attraverso la metodologia dell'Interpretative Phenomenological Analysis (IPA) messa a punto da Smith e colleghi. Dalla discussione dei risultati, emerge come i processi di accesso alla consulenza e le vicissitudini della conoscenza siano collegati alle conseguenze che la sola scelta di richiedere una consulenza puo avere sul piano familiare e dei legami inter-/intra-generazionali. Il momento pre-consulenza sembra rappresentare uno spazio in cui i clienti e le loro famiglie iniziano ad esplorare una serie di possibilita di uso della relazione sanitaria in funzione di complicati processi informativi e decisionali condivisi. E nella gestione di tali compiti che assume un ruolo centrale la funzione psicologica collocata in una prospettiva di integrazione a quella medica e che, fin dalla fase pre-consulenza contribuisce al raggiungimento di obiettivi di tutela e di promozione della salute.
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Gainotti, Sabina, and Antonio G. Spagnolo. "Test genetici: a che punto siamo in Europa? A margine del Rapporto e delle Raccomandazioni della Commissione Europea sugli aspetti etici, giuridici e sociali dei test genetici." Medicina e Morale 53, no. 4 (August 31, 2004): 737–66. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2004.631.

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Abstract:
Il 6 e 7 maggio 2004 a Bruxelles ha avuto luogo un congresso organizzato dalla Commissione Europea per stimolare la riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e giuridiche legate allo sviluppo e all’utilizzo dei test genetici. Gli Autori riferiscono sulle conclusioni di quelle due giornate, dedicate alla lettura ed alla discussione di 25 raccomandazioni proposte da un gruppo di lavoro multidisciplinare composto da politici, accademici, rappresentanti dell’industria e di organizzazioni volontarie di pazienti di vari paesi dell’Unione. La qualità dei test genetici disponibili, l’accuratezza dei loro risultati, le condizioni di accesso ai test e ai trattamenti (soprattutto per le persone con malattie rare), l’utilizzo appropriato dei campioni e dei dati, il consenso informato ed il rispetto della privacy, il counselling genetico pre e post test, il rischio di discriminazioni sulla base del genere e dell’etnia: questi sono solo alcuni dei problemi emersi in sede congressuale. Le 25 raccomandazioni della Commissione Europea si differenziano per certi versi da altri documenti e dichiarazioni internazionali, soprattutto per quanto riguarda lo “statuto” assegnato ai dati genetici (“eccezionalità” genetica); secondo il Gruppo di lavoro che ha scritto le raccomandazioni l’informazione genetica non è diversa dagli altri dati medici, e dunque dovrebbe essere trattata allo stesso modo. È pur vero però, che i test genetici offrono nuove informazioni e conoscenze che potranno complicare non solo il rapporto tra medico e paziente, ma anche quello tra paziente e familiari. Con l’aumento dei test genetici ci sarà bisogno di riferimenti chiari ed accettabili per tutte le parti coinvolte: medici, pazienti e familiari avranno bisogno di riferimenti per risolvere problemi pratici, per conciliare i vari diritti dei pazienti (ad es. i diritti di sapere o di non sapere, di condividere le informazioni o meno), e doveri dei medici (dovere di mantenere il segreto professionale e proteggere la privacy, ma talvolta anche il dovere di avvertire). Il consenso informato dovrà aiutare le persone a comprendere in modo adeguato tutte le implicazioni di un test, dalle sue possibili conseguenze a livello familiare e sociale, alla classificazione e all’uso dei suoi dati clinici e genetici per le ricerche future. Quando poi l’ “oggetto” di studio non è più il singolo individuo, ma gruppi ristretti di persone (ad es., negli screening genetici), sarà necessario un “consenso di gruppo”, mentre gli studi sulle popolazioni riguarderanno le società in senso lato. Infine rimane un interrogativo importante: tutti questi cambiamenti aumenteranno il livello di costo della sanità? Molti sono gli scenari e gli sviluppi possibili, ma questi non dipendono solo dai progressi della scienza. Per far si che i benefici di queste innovazioni superino i rischi corsi dagli individui e dalla società, sarà importante creare un quadro normativo responsabile, che sappia accompagnare e misurare le varie attività di implementazione dei test genetici, sia a livello dei singoli Stati, sia a livello dell’Unione Europea.
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Misiarczyk, Leszek. "Judeochrześcijanie w "Dialogu z Żydem Tryfonem" Justyna Męczennika." Vox Patrum 52, no. 1 (June 15, 2008): 661–76. http://dx.doi.org/10.31743/vp.8942.

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Abstract:
L’articolo presenta la descrizione dei giudeocristiani nel Dialogo eon Trifone di Giustino Martire. Come sappiamo, gli studi sul giudeocristianesimo condotti fino ad oggi hanno proposto 4 principali definizioni di ąuesto fenomeno: secondo la prima definizione genetico-etnica i giudeocristiani sarebbero da identificare eon i Giudei converititisi al cristianesimo; poi gli altri hanno proposto la definizione basata sul criterio dell’osservanza dove i giudeicristiani sarebbero tutti coloro che osservano le prescrizioni delle Legge di Mose pur essendo diventati cristiani; la terza definizione fa riferimento al sistema dottrinale, spesso eterodosso ed identificato eon gli Ebioniti e la quarta definizione proposta da J. Danielou definisce il giudeocristinesimo come una specifica forma mentis giudaica nella teologia cristiana antica. Nel 1998 S. Mimouni nel suo studio ha proposto una nuova definizione che, secondo lui, deve essere verificata in modo positive dalia maggiorana delle foni antiche e anche abbracciare i diversi criteri insieme come etnico, dottrinale e di osservanza. Analizando i testi dei Padri ha concluso che i giudeocristiani sono tutti coloro che etnicamente sono Giudei (tutti Padri), osservano la Legge di Mose (Epifanio, Girolamo) acccettano Gesu come il Messia e Figlio di Dio (Eusebio, Epifanio, Girolamo). Applicando questa definiznione al Dialogo di Giustino vediamo che i giudeocristiani per lui sono Giudei che hanno creduto nella messianicita di Gesu e continuano ad osservare alcune prescrizioni della Legge mosaica. L’Apologeta accetta la possibilita della salvezza etema per loro a condizione che non obblighino a questa osservana cosidetti etnocristiani. Per quanto riquarda l’elemento dottrinale distingue tra giudeocristiani ortodossi, come quelli che credeono in Gesu Messia e Figlio di Dio e eterodossi, cioe quelli che rifiutano la sua divinita pur credendo nella sua messianicita intesa pero in senso puramente umano.
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Bozzato, Gianni. "Quando inizia ad esistere l’individuo umano?" Medicina e Morale 48, no. 1 (February 28, 1999): 77–93. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1999.811.

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Abstract:
Nel saggio sono posti in rilievo i seguenti principali aspetti di ordine biologico che contrastano con le argomentazioni sostenute da N. M. Ford nel suo libro When did I begin? 1) Nel cosiddetto pre-embrione, le cellule non sono totipotenti. (Ossia, non sono in grado di esprimere la totipotenza residua nucleare e cioè produrre altrettanti pre-embrioni. Nel presente articolo l’analisi della questione riguardante la totipotenza del pre-embrione, delle sue cellule o del loro nucleo viene soltanto appena accennata). La possibilità che il pre-embrione (individuo originario) dia origine a più gemelli monozigoti c. d. “identici” non è la conseguenza della totipotenza delle cellule, ma del loro distacco fisico dal pre-embrione, oppure della loro semplice “separazione/isolamento” dal suo schema di organizzazione dell’espressione genica del DNA (schema di OEG-DNA). 2) Le cellule del pre-embrione, inoltre, sono “identiche e indiscernibili” soltanto dal punto di vista genetico (genotipico), ma non da quello biologico (fenotipico). Anche dal punto di vista biologico (v. schema di OEG-DNA) il pre-embrione non è un semplice aggregato di cellule individuali, ma è una unità integrata e cioè un sistema individuale di cellule che possiede già una sua identità biologica, dunque ontologica. 3) Durante lo sviluppo, le cosiddette fasi (o stadi) e le forme anatomiche dell’embrione sono sempre precedute e prodotte da forme temporali (schemi di processi biochimici). Pertanto, sempre dal punto di vista dell’identità biologica (e ontologica), lo zigote (o il pre-embrione), anche nel caso di successiva gemellazione, è già un individuo umano in sviluppo (in atto) molto tempo prima che “appaia” - all’osservatore - un indizio “visibile” della sua forma anatomica individuale; dunque, ancor prima della “comparsa” della stria primitiva. 4) Proprio per il fatto che l’identità biologica dell’individuo umano non corrisponde alla sua identità genetica (ovvero il genotipo non è il fenotipo), i gemelli c. d. “identici” non sono mai veramente identici tra loro; essi sono sempre diversi fin dall’inizio del loro sviluppo, il quale avviene per biforcazione (una rottura di simmetria) dello schema di OEG-DNA dell’individuo pre-embrione originario. Lo studio della conformazione delle loro membrane fetali ci consente, infatti, di dedurre e di affermare che essi sono già in formazione (in atto) molto tempo prima della comparsa della stria primitiva e, in quanto biologicamente diversi, che sono già distinti; dunque, potenzialmente discernibili.
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Lanzalaco, Luca. "LA FORMAZIONE DELLE ASSOCIAZIONI IMPRENDITORIALI IN EUROPA OCCIDENTALE." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 19, no. 1 (April 1989): 63–89. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200017494.

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Abstract:
IntroduzioneLa progressiva attenzione della scienza politica per le tematiche organizzative sembra essere una tendenza incontrovertibile. Gli attori politici collettivi sono visti sempre meno come delle «scatole nere», dei semplici canali di trasmissione di domande e interessi, e si sottolinea, invece, sempre più come essi siano delleorganizzazioni complessela cui condotta è regolata da meccanismi ed imperativispecificiedautonomie come, di conseguenza, l'individuazione di queste dinamiche organizzative contribuisca in modo determinante alla comprensione del funzionamento del sistema politico nel suo complesso. La configurazione di una organizzazione politicanonè un fatto meramente «tecnico» o «ingegneristico», e men che meno «formale», ma determina l'autonomia e la discrezionalità di cui gode il gruppo dirigente nel ridefinire gli interessi dei gruppi sociali rappresentati e nel «guidare» lamembershipverso determinate mete collettive. Una delle acquisizioni più rilevanti che sono state fatte in questo campo di indagine è che per spiegare le caratteristiche strutturali di una organizzazione politica occorre risalire al modo in cui essa è nata, si è formata e si è consolidata. Il concetto distruttura, infatti, appartiene ad una classe di concetti utilizzati nelle scienze sociali — i cosiddettitime oriented concepts— che assumono significato solo in un orizzonte temporalediacronico(Rosenthal 1978). Ciò che si percepisce come «strutturale» al tempo T sono modelli di comportamento e interazioni sociali che sono perdurati e si sono stabilizzati al tempo T-1, T-2, T-3, … T-n, e che per questo motivo diventano elementicostitutividi quella relazione sociale. Quella che potremmo chiamare lafallacy of synchronic reductionismporta a «fotografare» una organizzazione in un dato momento e a considerare tutti i suoi caratteri strutturali in un orizzonteatemporale.Invece, le proprietà strutturali di una organizzazione sono il risultato di scelte organizzative e di processi di adattamento che si sono verificati inmomenti e fasi differentidella vita dell'organizzazione e i cui risultati si sono poi «congelati», «sedimentati», «stratificati» nel tempo. Una semplice analisi del contesto ambientale in cui opera un'organizzazione, come suggerisce l'approcciocontingency, non è sufficiente in quanto organizzazioni con «storie»differentipotranno daredifferentirisposte, in termini di proprietà organizzative, agliidenticiimperativi posti in un dato momento dallo stesso ambiente. Per spiegare le proprietà strutturali di una organizzazione politica occorre quindi integrare opportunamente l'analisistrutturale-morfologica, basata sull'ipotesi che le organizzazioni tendano ad adattarsi razionalmente alla struttura del loro ambiente, con l'analisistorico-genetica, in base alla quale la razionalità degli attori organizzativi è vincolata dalle loro esperienze passate, dallastoriadell'organizzazione e, in particolare, dal modo in cui l'organizzazione stessa è nata e si è formata. L'approccio genetico ha trovato ampie applicazioni nello studio di vari tipi di organizzazioni politiche: i partiti, i sindacati dei lavoratori, i gruppi di interesse, i movimenti collettivi, le organizzazioni terroristiche. Con questo articolo mi propongo di estendere l'utilizzazione, e di dimostrare l'utilità, di questo approccio anche per quanto riguarda l'analisi di un tipo particolare di organizzazioni politiche, che solo recentemente sono diventate oggetto di studio, cioè leassociazioni imprenditoriali.In particolare, mi occuperò dellepeak associations, cioè delle confederazioni nazionali intersettoriali, come la confindustria e le sue omologhe in altre nazioni. Nella prossima sezione traccerò una tipologia dellepeak associationssulla base del loro «modello originario», cioè del modo in cui sono nate, e del loro grado di istituzionalizzazione; nella seconda sezione verificherò la validità di questa tipologia attraverso l'analisi storico-comparata: illustrerò un «modello a dicotomie successive», costruito alla luce dell'evidenza empirica disponibile, per l'analisi dei processi di formazione delle associazioni imprenditoriali, mettendo in evidenza come a diversi processi di formazione siano corrisposti differenti «modelli originari». Nelle sezioni finali, infine, esaminerò i fattori esplicativi che hanno determinato il prevalere di uno o dell'altro dei vari processi di formazione.
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Siváková, Daniela, Marta Cvíčelová, Karol Hatiar, and Hubert Walter. "Genetic studies in a North Slovakian isolate: Chmel'nica. 4. Anthropometric, genetical and behavioural characters." Zeitschrift für Morphologie und Anthropologie 80, no. 3 (November 16, 1995): 361–70. http://dx.doi.org/10.1127/zma/80/1995/361.

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Vlčková, Jana. "Misconceptions in Genetics: Review Study." e-Pedagogium 17, no. 3 (September 1, 2017): 149–61. http://dx.doi.org/10.5507/epd.2017.044.

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Rowe, Isaline, Marco Chiaravalli, and Alessandra Boletta. "Difetti nel metabolismo del glucosio nel rene policistico: primi studi e prospettive future." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 25, no. 2 (December 6, 2013): 172–79. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2013.1032.

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Abstract:
Il rene policistico autosomico dominante (ADPKD) è una malattia genetica molto comune, caratterizzata dalla formazione di cisti in entrambi i reni. Diverse considerazioni circa i meccanismi genetici e molecolari che stanno alla base della formazione delle cisti in questa malattia sono ancora controverse, ma c'è oggi un ampio consenso sul fatto che la ADPKD sia dovuta alla perdita di funzionalità di uno dei due geni mutati nella malattia, PKD1 o PKD2. In questo breve articolo parleremo in particolare di due aspetti: 1) cercheremo di dare una panoramica sullo stato dell'arte di quanto a oggi compreso sulle basi genetiche e molecolari della malattia, cercando di fornire una visione integrata dei diversi modelli di cistogenesi proposti; 2) forniremo una descrizione dettagliata e un'ampia discussione sui recenti risultati riportati dal nostro laboratorio su un difetto a livello del metabolismo del glucosio nella ADPKD e sulle sue potenziali implicazioni terapeutiche, evidenziando anche la necessità di un'ulteriore validazione dei nostri risultati in altri modelli animali di malattia a esordio tardivo e a progressione lenta.
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Triulzi, F., C. Baldoli, R. Borgatti, and C. Zucca. "Displasie corticali familiari: Studio clinico-RM." Rivista di Neuroradiologia 10, no. 2_suppl (October 1997): 178–79. http://dx.doi.org/10.1177/19714009970100s277.

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Abstract:
Clinical and MRI studies in relatives of patients with cortical dysplasia (CD) can provide a new insight to the genetic aspect of this disease, in which some genetic anomaly in one of the three main process of cortical formation: proliferation, migration and organization, is one of the most frequent cause of the malformation. Three new families with more than one relative with CD were reported: a) Proband with lissencephaly and mother with bifrontal band heterotopia (X-linked lissencephaly) b) Proband with diffuse biopercolar CD; the sister, the mother, and the grandmother with focal biopercolar CD; the two aunt with mild intellectual impairment but apparently normal MRI c) Two sisters, monozygotic twins with biopercolar CD.
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Baltova, Sofia, and Hans-Georg Scheil. "Population genetic studies in Bulgaria." Anthropologischer Anzeiger 65, no. 2 (July 4, 2007): 147–55. http://dx.doi.org/10.1127/anthranz/65/2007/147.

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D’Onofrio, F., and U. De Fanis. "Ma esiste il terzo sesso?" Medicina e Morale 48, no. 4 (August 31, 1999): 709–19. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1999.796.

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Abstract:
La diffusione dell’omosessualità, specie in questi ultimi decenni, ha richiamato l’attenzione di molti ricercatori che hanno formulato varie ipotesi per spiegare la sua genesi. La teoria psicoanalitica sostiene che l’omosessualità sarebbe un disturbo acquisito della pulsione sessuale. Invece, secondo la teoria biologica, vi sarebbero meccanismi organici e genetici alla base dell’omosessualità. Infatti alcuni studi avrebbero evidenziato differenze anatomiche tra il cervello degli eterosessuali e quello degli omosessuali ed inoltre sarebbe stata evidenziata una ricorrenza familiare dell’omosessualità. Tuttavia, l’ipotesi biologica è stata contestata da diversi studi che non solo non hanno riscontrato differenze sostanziali tra il cervello di omosessuali e quello degli eterosessuali, ma hanno anche sottolineato il fatto che i pochi soggetti esaminati erano affetti da AIDS e sottoposti a lunghi periodi di terapie ormonali. Inoltre, il mancato riscontro di sequenze geniche alterate nonché i metodi utilizzati per la ricerca di coppie di fratelli omosessuali, sono le principali contestazioni mosse all’origine genetica dell’omosessualità. Il problema dell’omosessualità, in attesa di altre ricerche, deve ancora essere considerato come una scelta individuale di orientamento sessuale condizionato da esperienze maturate per lo più nell’ambito familiare e relazionale favorita da una cultura permissivistica e non come una scelta obbligata condizionata da variazioni anatomiche e genetiche.
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Sluzki, Carlos E. "Dalla madre schizofrenogena alla vulnerabilitŕ genotipica: aggiornamento sul tema "schizofrenia e famiglia"." PSICOBIETTIVO, no. 2 (March 2010): 137–54. http://dx.doi.org/10.3280/psob2009-002010.

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Abstract:
Questo articolo esamina in modo aggiornato tre linee correlate di ricerca sul tema famiglia e schizofrenia, ciascuna con importanti implicazioni cliniche: gli studi su "emozioni espresse", le ricerche su bambini ad alto e basso rischio genetico, adottati in etŕ precoce da famiglie prive di precedenti episodi patologici, e i recenti progetti comunitari di "prevenzione primaria" o individuazione pre-clinica e trattamento integrato rivolto a giovani ad alto rischio di schizofrenia. Ciascuna ricerca si interseca con l'altra, contribuendo ad una prassi che si arricchisce considerando l'interazione fra predisposizione genetica ed ecosistema familiare.
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Forte, Bruno. "Considerazioni teologiche intorno all'ingegneria genetica." Medicina e Morale 41, no. 6 (December 31, 1992): 1063–73. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1992.1081.

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Abstract:
Lo studio, prendendo le mosse dalla considerazione che l'ingegneria genetica tocca la relazione tra uomo, natura e cosmo, nonché quella tra l'uomo ed i suoi simili, prende atto della diversità di ritmi che i tempi biologici hanno rispetto a quelli storici per via delle rilevanti possibilità che l'uomo ha di intervenire sulla realtà. L'ingegneria genetica è, così, inquadrata nella più generale "crisi ecologica", dalle profonde radici filosofiche che sono tratteggiate dall'Autore. Vengono poi valutate criticamente le accuse che la filosofia ha mosso alla tradizione ebraico-cristiana riguardo al rapporto uomo-natura. Lo studio evidenzia ed analizza, infine, come tale tradizione si fondi non sull'autonomia bensì sull'eteronomia dell'uomo, ovvero sulla relazione tra l'essere umano e il Creatore nella solidarietà con tutto il creato, visto nella sua "interiorità". Alla luce di tali premesse saranno eticamente accettabili quegli interventi di ingegneria genetica che riconoscono come premessa l'eteronomia fondatrice prima citata, cioè il rispetto della centralità ed il valore assoluto della persona umana, in una dinamica di etica della solidarietà e della responsabilità.
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Italia, Paola. "Le mano (e la mente) dell'autore: Storia e prospettive della Filologia d'autore." Anuario Lope de Vega Texto literatura cultura 29 (January 31, 2023): 324–50. http://dx.doi.org/10.5565/rev/anuariolopedevega.488.

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Abstract:
La tradizione letteraria italiana condivide con quella spagnola una ricchezza di manoscritti genetici d'autore imparagonabile a quella di altre tradizioni europee, ed è per questo che la filologia d'autore, disciplina fondata da Dante Isella, ma che risale a una pratica ecdotica risalente al XVII secolo, può essere applicata fruttuosamente anche sui manoscritti del Siglo de Oro, come recentemente è stato mostrato sulla Dama Boba. Nel contributo si presenta la storia e il metodo peculiare della disciplina, nei suoi rapporti con la critica delle varianti e la critica genetica, e se ne delineano le prospettive di sviluppo, in particolar modo quelle legate alle nuove tecnologie digitali, dalla spettrometria all'authorship, all'applicazione dell'IA allo studio, anche comparativo, delle correzioni d'autore.
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Walter, H., and J. Nemeskéri. "Genetic studies in a Hungarian isolate: Ivád." Anthropologischer Anzeiger 47, no. 2 (July 4, 1989): 145–54. http://dx.doi.org/10.1127/anthranz/47/1989/145.

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De Bustos, A., R. Pérez, and N. Jouve. "Study of the homologous recombination genetic system to improve genetic transformation of wheat." Czech Journal of Genetics and Plant Breeding 41, Special Issue (July 31, 2012): 290–93. http://dx.doi.org/10.17221/6195-cjgpb.

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Černý, Viktor, Zuzana Hofmanová, and Petr Květina. "Synopse populační genetiky evropského pravěku." Archeologické rozhledy 69, no. 3 (October 1, 2017): 331–60. http://dx.doi.org/10.35686/ar.2017.20.

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Abstract:
Dějiny lidských populací (změny v počtu obyvatel a jejich původu) jsou jednou z domén biologické antropologie, resp. archeogenetiky. Za poslední desetiletí došlo k významnému rozvoji molekulárně-genetických a biostatistických postupů, jejichž prostřednictvím bylo možné rekonstruovat demografické změny minulých populací v nejrůznějších částech světa. V době, kdy se genetické postupy při rekonstrukci pravěku utvářely, jsme vycházeli z limitovaného množství vzorků a studia jen části lidské genetické variability. Dnes se ocitáme v éře genomiky, a měli bychom tedy mluvit spíše o archeogenomice, která pracuje s nepoměrně větším počtem dat a dosahuje mnohem spolehlivějších výsledků. Nepochybujeme ale o tom, že v následujícím období se bude rekonstrukce populačních dějin ještě přepisovat a doplňovat, např. i díky novým poznatkům v oblasti epigenomiky a mikrobiomu. V tomto příspěvku bychom chtěli přiblížit přístupnou formou současné výsledky genetických studií pravěku Evropy, jež spolu s kulturními dějinami vytvářejí ucelenější obraz naší sdílené, ale nikým nezapsané minulosti.
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Digilio, M. C., A. Giannotti, B. Marino, and B. Dallapiccola. "Le Cardiopatie Congenite nei Gemelli." Acta geneticae medicae et gemellologiae: twin research 43, no. 1-2 (1994): 123. http://dx.doi.org/10.1017/s0001566000003111.

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Abstract:
AbstractLe cardiopatie congenite (CC) isolate sono patologie malformative a prevalente eziologia multifattoriale. Studi epidemiologici su coppie di gemelli mono e dizigoti hanno contribuito a chiarire l'importanza relativa delle componenti genetica e ambientale nella patogenesi delle CC. Nel periodo gennaio 1992-dicembre 1993, sono state valutate presso il nostro centro 24 coppie di gemelli con almeno un componente affetto da CC. In 15 casi si trattava di gemelli dizigoti, in 9 di monozigoti. Sono stati esclusi pazienti con CC inclusa in sindrome cromosomica o mendeliana. Entrambi i componenti delle coppie sono stati sottoposti ad accertamenti cardiologici (valutazione clinica, elettrocardiogramma, ecocardiografia). Le CC osservate sono rappresentate da Tetralogia di Fallot, stenosi polmonare con difetto interatriale, difetto interventricolare, canale atrioventricolare, stenosi aortica, coartazione aortica, trasposizione delle grandi arterie, ritorno venoso anomalo polmonare. L'analisi dei risultati ha mostrato presenza di CC in entrambi i componenti della coppia in 1/15 (7%) dei gemelli dizigoti e in 3/9 (33%) dei gemelli monozigoti. Nel caso della coppia dizigote un gemello è affetto da Tetralogia di Fallot, l'altro da ventricolo unico con atresia della polmonare. Nelle coppie monozigoti con entrambi i componenti affetti da CC, la lesione è concordante in tutti i casi (Tetralogia di Fallot in due casi e stenosi polmonare con difetto interatriale in un caso). La maggiore percentuale di concordanza per presenza di CC nelle coppie di gemelli monozigoti rispetto a quelli dizigoti dimostra l'importanza dei fattori genetici nell'eziologia delle CC. La componente genetica non è però esclusiva ed una signrficativa interazione genetico-ambientale giustifica il riscontro di concordanza per CC solo nel 30% dei gemelli monozigoti.
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Massa, Emma Rabino. "Ingegneria Genetica nello studio delle popolazioni umane: applicazioni, possibilità e limiti." Global Bioethics 3, no. 10 (January 1990): 3–9. http://dx.doi.org/10.1080/11287462.1990.10800549.

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Kaniewski, Karol. "Studia genetyczne nad pszenicą [Genetic studies on wheat]." Acta Societatis Botanicorum Poloniae 17, no. 1 (2017): 61–93. http://dx.doi.org/10.5586/asbp.1946.005.

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Waghmare, J. E., P. S. Ambulkar, N. M. Gangane, and A. K. Pal. "Molecular Genetic study of Complete Hydatidiform Moles." Indian Journal of Anatomy 5, no. 3 (2016): 325–28. http://dx.doi.org/10.21088/ija.2320.0022.5316.23.

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Paoli, G., and M. G. Franceschi. "Genetic studies in the Garfagnana population (Tuscany, Italy)." Anthropologischer Anzeiger 48, no. 4 (December 19, 1990): 333–45. http://dx.doi.org/10.1127/anthranz/48/1990/333.

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Siváková, Daniela, Hubert Walter, Kerstin Burs-Engler, Heidi Danke-Hopfe, Margret Harms, Manuela Prüß, and Ingrid Wiechmann. "Genetic studies in a North Slovakian isolate: Chmelnica. 2. Distribution of genetic markers of the blood." Zeitschrift für Morphologie und Anthropologie 80, no. 2 (March 1, 1995): 247–57. http://dx.doi.org/10.1127/zma/80/1995/247.

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Santoso, Kiswara Agung, Bagus Arief Setiawan, and Kusbudiono Kusbudiono. "Application of Genetic Algorithm on Inclusive Labeling of a Graph." InPrime: Indonesian Journal of Pure and Applied Mathematics 4, no. 1 (April 15, 2022): 24–32. http://dx.doi.org/10.15408/inprime.v4i1.24327.

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Abstract:
AbstractAs science developed, heuristic methods began to be used in graph coloring. Heuristic methods that have been used for graph coloring include Genetic Algorithm, Tabu Search, and Ant Colony Algorithm. A Genetic Algorithm is a method for solving optimization problems. In this study, the Genetic Algorithm will be used for the issue of labeling irregular vertices of inclusive distances to label any graph inclusively. We restrict an inclusive 1-distance to a simple graph using one-point crossover and mutation. The steps are a generation of random chromosomes, evaluating chromosome fitness values with tournament selection, conducting an evolutionary process consisting of one-point crossover and mutation, repeating the process until the termination criteria are met. The results of implementing the genetic algorithm on inclusive labeling can be determined by the chromatic number based on the adjacency matrix. The results of this labeling can be used as an alternative solution to the problem of inclusive labeling.Keywords: Genetic Algorithm; graph labeling; inclusive labeling. AbstrakSeiring berkembangnya ilmu pengetahuan metode heuristic mulai digunakan dalam pewarnaan graf. Metode heuristic yang telah digunakan untuk pewarnaan graf antara lain Algoritma Genetika, Tabu Search, dan Algoritma Semut (Ant Colony). Algoritma Genetika merupakan metode untuk menyelesaikan masalah optimasi. Pada penelitian ini, Algoritma Genetika digunakan untuk masalah pelabelan titik tak-teratur jarak inclusive agar dapat melabeli sebarang graf secara inclusive. Kami membatasi lingkup penelitian dengan menerapkan jarak inclusive 1 pada graf sederhana, menggunakan crossover satu titik dan mutasi. Metode yang digunakan dalam penelitian ini adalah studi literatur dengan mengkaji penggunaan Algoritma Genetika pada pelabelan titik tak-teratur jarak inclusive suatu graf. Langkah-langkah yang dilakukan adalah: pembangkitan kromosom secara acak, evaluasi nilai fitness kromosom dengan tournament selection, melakukan proses evolusi yang terdiri dari crossover satu titik dan mutasi, perulangan proses sampai kriteria pemerhentian terpenuhi. Hasil implementasi algoritma genetika pada pelabelan inclusive adalah dapat mengetahui bilangan kromatik berdasarkan matriks adjacency. Hasil pelabelan ini dapat dijadikan sebagai salah satu alternatif penyelesaian masalah pelabelan inklusif. Kata Kunci : Algoritma Genetika; pelabelan graf; pelabelan inklusif.
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Siváková, Daniela, Ingrid Wiechmann, Manuela Prüß, Margaret Harms, and Hubert Walter. "Genetic studies in Medzev, an isolate in South-Eastern Slovakia. 2. Distribution of blood group genetic markers." Anthropologischer Anzeiger 55, no. 3-4 (December 23, 1997): 303–13. http://dx.doi.org/10.1127/anthranz/55/1997/303.

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Fauzi, Ahmad, and Mitalistiani Mitalistiani. "HIGH SCHOOL BIOLOGY TOPICS THAT PERCEIVED DIFFICULT BY UNDERGRADUATE STUDENTS." DIDAKTIKA BIOLOGI: Jurnal Penelitian Pendidikan Biologi 2, no. 2 (September 18, 2018): 73. http://dx.doi.org/10.32502/dikbio.v2i2.1242.

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Abstract:
Biology is a science subject which on the one hand becomes a favorite subject for many students, but on the other hand has many topics that are considered difficult by many students. The aims of this study was to map the difficult topics of biology in senior high school based on the opinion of undergraduate students. This present study used survey research design. The participant of this study was the undergraduate student of class of 2017 majoring in Biology in one of the state universities in Malang. The instrument used in this study was a questionnaire of difficulty topics on high school biology subject and descriptive analysis was used as data analysis techniques. The result of this study was Genetics, Metabolism, and Cell Division were the first, second, and third most difficult topics in XII grade. The Immune System, the Coordination System, and the Plant Tissue were the first, second, and third most difficult topic in XI grade. Protista, Monera, and Virus were the first, second, and third most difficult topics in X grade. Genetics, Immune System, and Metabolism also selected into three topics of all grades that were considered most difficult by undergraduate students majoring in Biology. Biologi merupakan mata pelajaran sains yang di satu sisi menjadi mata pelajaran favorit bagi banyak siswa, namun di sisi lain memiliki banyak topik yang dianggap sulit oleh banyak siswa. Tujuan dari studi ini adalah untuk memetakan topik-topik biologi di Sekolah Menengah Atas (SMA) yang dianggap sulit berdasarkan pendapat mahasiswa-mahasiswa S1. Studi ini menggunakan desain penelitian survai. Partisipan pada studi ini adalah mahasiswa S1 angkatan 2017 Jurusan Biologi di salah satu universitas negeri di Malang. Instrumen yang digunakan pada studi ini adalah angket topik-topik sulit pada mata pelajaran Biologi SMA dan analisis deskriptif digunakan sebagai teknik analisis data. Hasil penelitian ini adalah Genetika, Metabolisme, dan Pembelahan Sel merupakan topik tersulit pertama, kedua, dan ketiga di kelas XII. Sistem Imun, Sistem Koordinasi, dan Jaringan Tumbuhan merupakan topik tersulit pertama, kedua dan ketiga dikelas XI. Protista, Monera, dan Virus merupakan topik tersulit pertama, kedua, dan ketiga di kelas X. Genetika, Sistem Imun, dan Metabolisme juga terpilih sebagai tiga topik dari seluruh kelas yang dianggap tersulit bagi mahasiswa Jurusan Biologi.
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Cortivo, P., M. Tommaseo, L. Caenazzo, C. Crestani, C. Scoretti, and P. Benoiolini. "Genetic studies on the Asmat population (Irian-Jaya, Indonesia)." Anthropologischer Anzeiger 45, no. 4 (December 23, 1987): 323–29. http://dx.doi.org/10.1127/anthranz/45/1987/323.

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Scheil, H. G., W. Scheffrahn, H. D. Schmidt, W. Huckenbeck, L. Efremovska, and N. Xirotiris. "Population genetic studies in the Balkans. I. Serum proteins." Anthropologischer Anzeiger 59, no. 3 (September 12, 2001): 203–11. http://dx.doi.org/10.1127/anthranz/59/2001/203.

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Akbar, Nebuchad Nezzar, Dian Pertiwi, Neviaty P. Zamani, Beginer Subhan, and Hawis H. Madduppa. "Studi pendahuluan genetika populasi ikan tuna sirip kuning (thunnus albacares) dari dua populasi di laut Kepulauan Maluku, Indonesia." Depik 9, no. 1 (March 23, 2020): 95–106. http://dx.doi.org/10.13170/depik.9.1.10585.

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Abstract:
Abstract. Yellowfin tuna (Thunnus albacares) is a large pelagic fish that have high economic value and inhabits the Moluccas Sea, Indonesia. Tuna catches in the Moluccas sea was very high and might decrease the yellowfin tuna population in this region. The research on population genetic of yellowfin tuna is fundamental to answer the problem. This information can be used as baseline data for future management, utilization, and basis of genetic conservation. The objective of this research was to infer the genetic population structure of two populations (North Maluku and Ambon) in the Moluccas Sea, Indonesia. In total, 41 tissue samples from pectoral fins of yellowfin tuna were collected in this study (North Maluku 33 samples and Ambon 8 samples). The results showed that genetic distances were low between the two populations. Additionally, the comparison of genetic distance between the Moluccas population and Indian Ocean waters also showed no significant differences. The Fst analysis showed the high gene flow between these two populations. Furthermore, haplotype network analysis showed that these two populations were the panmixia population. The overall result showed that no refraction genetic in the yellowfin tuna population from two populations in the Moluccas Sea.Keywords: Haplotype, genetic distance, Moluccas Sea, index fixation analysis, yellowfin tuna, population genetic structure. Abstrak. Tuna sirip kuning (Thunnus albacares) merupakan jenis pelagis besar bernilai ekonomis tinggi yang hidup di perairan Laut Maluku, Indonesia. Tangkapan ikan tuna di Laut Maluku berstatus tinggi, sehingga dapat menurunkan jumlah populasi. Penelitian tentang genetika populasi ikan tuna sirip kuning penting dilakukan untuk menjawab permasalahan ini. Informasi ini dapat menjadi sumber data untuk pengelolaan, pemanfaatan dan pelestarian untuk konservasi genetik. Tujuan penelitian untuk mengetahui struktur populasi genetik pada dua populasi di Laut Maluku (Maluku Utara dan Ambon). Secara total, 41 sampel jaringan dari sirip pectoral Tuna sirip kuning dikumpulkan dalam penelitian ini (Maluku Utara 33 sampel dan Ambon 8 sampel). Hasil penelitian menemukan jarak genetik yang dekat antar kedua populasi. Perbandingan jarak genetik pada populasi Perairan Maluku dan Samudera Hindia tidak menunjukan perbedaan signifikan. Analisis fiksasi indeks (Fst) memperlihatkan aliran genetik kuat antar populasi. Analisis jaringan haplotipe menunjukan kedua populasi merupakan populasi panmiksia. Penelitian ini secara umum menunjukkan belum terjadi perubahan struktur genetik populasi ikan tuna sirip kuning pada dua populasi di Laut Maluku.Kata kunci: Haplotipe, jarak genetik, Laut Maluku, analisis fiksasi indeks, tuna sirip kuning, struktur populasi genetik.
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Shelby, Elena-Silvia, Florina Mihaela Nedelea, Tanser Huseyinoglu, Relu Cocoș, Mihaela Bădina, Corina Sporea, Liliana Pădure, and Andrada Mirea. "Terapii inovative în bolile genetice: Fibroza chistică." Romanian Journal of Pediatrics 70, no. 1 (March 31, 2021): 21–25. http://dx.doi.org/10.37897/rjp.2021.1.4.

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Abstract:
Fibroza chistică, numită și mucoviscidoză, este cea mai frecventă boală pulmonară ereditară și este produsă de mutații în gena CFTR, ce codifică un canal anionic pentru clor și bicarbonat cu rol în reglarea metabolismului bicarbonatului și sării. În momentul de față, aproximativ jumătate din totalul pacienților cu fibroză chistică pot beneficia de terapie personalizată cu ajutorul modulatorilor, substanțe care restaurează sau îmbunătățesc funcționalitatea și stabilitatea CFTR. Mai mult, la ora actuală se află în stadiul de studiu clinic și alte tipuri de terapii, ca de exemplu terapia genică utilizând sistemul CRISP/CAS-9, oligonucleotide antisens modificate sau inserția genei sălbatice utilizând particule nanolipidice sau vectori virali. Acest articol își propune să treacă în revistă principalele tipuri de terapii aprobate sau aflate în stadiul de studiu clinic pentru tratamentul fibrozei chistice.
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Piťha, Jan, Jaroslav A. Hubáček, Rudolf Poledne, Vladimír Staněk, Michael Aschermann, Marie Gebauerová, Petr Hájek, Petr Niederle, Martin Pěnička, and Josef Veselka. "Genetic determination of the prognosis in survivors of acute coronary syndromes. Study design and rationale for a multicenter study." Cor et Vasa 49, no. 4 (April 1, 2007): 134–37. http://dx.doi.org/10.33678/cor.2007.051.

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Buzinschi, Sorin. "Respiratory infection genetics." Romanian Journal of Infectious Diseases 19, no. 2 (June 30, 2016): 90–99. http://dx.doi.org/10.37897/rjid.2016.2.7.

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Abstract:
Genetic epidemiology and twin studies argue that genetic differences contributes to evolution and gravity of infections. Changes of Toll-like Receptors, proinflammatory cytokines, immunity genes in different clinical situations confirms the importance of genetic factors and suggest the importance of nongenetic factors (epigenetic) in evolution and gravity of diseases.
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Tamilarasan, G., M. Arumugam Pillai, and R. Kannan S. Merina Prem Kumari. "Genetic Diversity Studies in Rice for Bacterial Leaf Blight Resistance." International Journal of Trend in Scientific Research and Development Volume-2, Issue-5 (August 31, 2018): 797–806. http://dx.doi.org/10.31142/ijtsrd15915.

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Priya, L., M. Arumugam Pillai, and D. Shoba N. Aananthi. "Genetic Divergence Studies in Black Gram Vigna Mungo L. Hepper." International Journal of Trend in Scientific Research and Development Volume-2, Issue-5 (August 31, 2018): 1503–9. http://dx.doi.org/10.31142/ijtsrd16958.

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Huckenbeck, W., H. G. Scheil, H. D. Schmidt, L. Efremovska, and N. Xirotiris. "Population genetic studies in the Balkans. II. DNA-STR-systems." Anthropologischer Anzeiger 59, no. 3 (September 12, 2001): 213–25. http://dx.doi.org/10.1127/anthranz/59/2001/213.

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Wicaksono, Hendi. "Obesity Genetics." Berkala Ilmiah Kedokteran Duta Wacana 7, no. 1 (August 16, 2022): 23. http://dx.doi.org/10.21460/bikdw.v7i1.531.

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Abstract:
<p>Obesity is a health problem that become burden all over the world, and affected all age groups. An increase in body weight above normal often characterises it. Genetic and environmental factors are known to be the main cause of obesity. Based on several studies, it turns out that genetic factors play a role of 40-60% in the incidence, however the role of genetic factors in obesity still not fully explained. The author wrote the topic of genetics and obesity based on his research experience regarding genotype polymorphisms associated with obesity. The aim of this book is to provide a new perspective on genetic factors as a causal factor and how genetics plays a role in obesity.</p>
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Corsico, Alejandro, and Peter McGuffin. "Psychiatric genetics: recent advances and clinical implications." Epidemiology and Psychiatric Sciences 10, no. 4 (December 2001): 253–59. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x0000542x.

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Abstract:
RIASSUNTOScopo – Presentare una rassegna sui progressi attuali e sulle prospettive future della psichiatria genetica. Metodi – Revisione degli studi che hanno dimostrato una influenza genetica su un'ampia gamma di disturbi psicopatologici, utilizzando ricerche sulle famiglie, sui gemelli e sulle adozioni, ed approfondimento dei metodi e dei limiti degli studi di genetica molecolare. Risultati – I disturbi relativi ad un singolo gene hanno costituito il settore più semplice per ottenere significativi progressi nelle conoscenze su disturbi quali la malattia di Huntington e la malattia familiare di Alzheimer in fase iniziale. Fenotipi complessi, quali la schizofrenia e il disturbo affettivo, hanno invece presentato maggiori difficolta, ma la malattia di Alzheimer e la dislessia sono esempi nei quali scoperte replicate di genetica molecolare suggeriscono ora che l'identificazione genetica e realizzabile anche per disturbi multifattoriali. Conclusioni – La combinazione della disponibilita di un maggior numero di informazioni sui genoma, insieme all'accessibilita ad esse attraverso Internet, fornisce gli strumenti essenziali per le ricerche sulla predisposizione genetica. Un altro requisito fondamentale per tentare di identificare i geni che provocano piccoli effetti e una ben caratterizzata raccolta, su larga scala, di casi. Cid richiede l'interazione tra epidemiologi e clinici. I progressi negli studi di genetica consentiranno anche di individualizzare la terapia farmacologica, tenendo conto della risposta terapeutica e degli effetti collaterali. Si spera che l'insieme di queste prospettive migliorera le nostre conoscenze sulla patogenesi neurobiologica di malattie come la schizofrenia, la depressione ed il disturbo bipolare, ‘legittimando’ queste malattie agli occhi del grande pubblico.
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Nash, Catherine. "Gendered geographies of genetic variation: sex, power and mobility in human population genetics." Gender, Place & Culture 19, no. 4 (August 2012): 409–28. http://dx.doi.org/10.1080/0966369x.2011.625085.

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Nguyen, Trong Duc, Yvan Duroc, Van Yem Vu, and Tan Phu Vuong. "Genetic algorithm for optimization of L-shaped PIFA antennas." International Journal of Microwave and Wireless Technologies 3, no. 6 (November 30, 2011): 691–99. http://dx.doi.org/10.1017/s1759078711000985.

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Abstract:
Two new designs of the L-shaped Planar Inverted–F Antenna (PIFA) antennas with single and dual polarization operating at the frequency band for IEEE 802.11b/g standard with satisfactory radiation characteristics are presented. We further propose a genetic algorithm (GA) embedded in CST Microwave Studio for optimizing these antenna parameters. The agreement of simulation and measurement results shows the performance of our joint model. Also, they show that our dual-polarization antenna is suitable for indoor Multiple Input Multiple Output (MIMO) wireless environment applications.
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Bellovits, Orsolya. "Genetical and epidemiological studies of polydactyly in Hungary." Anthropologischer Anzeiger 61, no. 4 (December 17, 2003): 413–19. http://dx.doi.org/10.1127/anthranz/61/2003/413.

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Sarimana, Upit, Nurcahyono Indarto, Javier Herrero, Pratiwi Erika, Fahmi Wendra, Zulhermana Zulhermana, and Dwi Asmono. "Studi Pendahuluan Keanekaragaman Genetik Kelapa Sawit Asal Kamerun di PT. Binasawit Makmur." Jurnal Lahan Suboptimal : Journal of Suboptimal Lands 8, no. 2 (October 1, 2019): 126–33. http://dx.doi.org/10.33230/jlso.8.2.2019.424.

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Abstract:
Sarimana U, Indarto N, Herrero J, Erika P, Wendra F, Zulhermana Z, Asmono D. 2019. Genetic diversity preliminary study of cameroon origin oil palm at PT. Binasawit Makmur. Jurnal Lahan Suboptimal: Journal of Suboptimal Lands. 8(2):126-133. A plant breeding program needs genetic diversity information of germplasm, but the source of genetic diversity of oil palm plants in Indonesia is very narrow. In order to increase genetic diversity, the introduction of germplasm from Cameroon was conducted. The purpose of this study was to obtain a useful molecular marker in order to get genetic diversity information in Elaeis guinensis germplasm materials from Cameroon at PT. Binasawit Makmur (BSM). This preliminary research has been done in 2013. In this study, 300 samples of Cameroon oil palm DNA from 99 accessions and 10 samples DNA BSM material were analyzed by 9 microsatellite markers (simple sequence repeat; SSR). The 9 SSR markers used were very informative and we obtained 93 alleles with an average of 10.33 alleles per locus. The value of polymorphism information content (PIC) was around 0.746-0.889. The total genetic diversity was relative high (HT = 0.814). The coordinate analysis showed no groups in both 99 accessions and BSM material. Based on phylogenetic analysis, 9 SSR markers could show the genetic diversity between the populations. To validate this fact, it needs further research using more molecular markers and samples.
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Alvano, Sebastian A. "Trattamento combinato psicoterapeutico e psicofarmacologico nei disturbi depressivi e d'ansia. Sono efficaci le psicoterapie psicodinamiche e la psicoanalisi? Fondamenti storici e neurobiologici. Risultati clinici." RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA, no. 1 (May 2012): 47–83. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2012-001004.

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Abstract:
L'autore procede ad una revisione bibliografica sul tema del trattamento combinato psicoterapeutico e psicofarmacologico nei disturbi depressivi e d'ansia utilizzando PUBMED e riviste specializzate in farmacologia, psicofarmacologia e psichiatria. Tuttora determinate scuole di salute mentale sostengono che le cause dei disturbi mentali derivano da alterazioni genetiche e biologiche, oppure da conflitti socioculturali, senza considerare la coniugazione tra variabili genetico-biologiche e socioculturali. Queste prese di posizione radicali generano orientamenti estremi - o tutto č biologia e prescrizione farmacologica, o tutto č contesto ed interpretazione - e ostacolano approcci transdisciplinari. Per di piů, su un altro versante, le psicoterapie psicodinamiche e la psicoanalisi hanno una storia di descrizione di casi, e pochi studi basati sulle evidenze, o di confronto tra procedimenti terapeutici. Nondimeno, diversi autori hanno tentato nel corso degli anni di articolare dimensione biologica e approccio socioculturale, senza invalidare nessuno dei due approcci. Oggigiorno, la comprensione del ruolo giocato dai fattori etiopatogenetici e neurobiologici nei disturbi psichiatrici, evidenzia l'interazione gene-contesto e attutisce le antiche dicotomie teoriche. Le scoperte nel campo delle neuroscienze evidenziano i meccanismi d'azione dei processi terapeutici. Gli studi basati sulle evidenze sottolineano la necessitŕ di utilizzare percorsi di cura integrati combinando psicoterapie e cure psicofarmacologiche, in particolare nei quadri dei disturbi depressivi e d'ansia. Finora, la maggioranza degli studi sono stati realizzati con terapie cognitivo-comportamentali (CBT) e terapie interpersonali, tuttavia esiste ormai un numero crescente di lavori basati sulla psicoterapia psicodinamica e sulla psicoanalisi.
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Haryadi, Dody, and Ade Jamal. "Preferensi Dosen Pada Proses Penjadwalan Kuliah Menggunakan Algoritma Genetik Studi Kasus: Universitas Al Azhar Indonesia." JURNAL Al-AZHAR INDONESIA SERI SAINS DAN TEKNOLOGI 3, no. 2 (December 19, 2017): 91. http://dx.doi.org/10.36722/sst.v3i2.191.

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Abstract:
<p><em>Abstrak</em> - <strong>Proses penjadwalan kuliah di suatu Universitas merupakan suatu proses yang memiliki peran penting. Dengan adanya sistem yang dapat melakukan penjadwalan dengan mempersingkat proses dan tidak adanya jadwal yang bentrok, kegiatan perkuliahan akan berjalan secara tertib. Penelitian ini akan membahas mengenai proses penjadwalan kuliah di Universitas Al Azhar Indonesia (UAI) dengan menggunakan algoritma genetika. Analisa kebutuhan sistem dilakukan sesuai dengan proses bisnis penjadwalan kuliah di UAI. Pada algoritma genetika ini terdapat <em>hard constrain</em> dan <em>soft constrain</em> yang bisa ditentukan sesuai dengan kebutuhan, seperti satu jadwal kuliah tidak boleh ada yang beririsan dengan jadwal kuliah yang lainnya. Sistem dapat merekam jadwal yang dapat dipenuhi dan juga tidak dapat dipenuhi dosen, sehingga ketika dalam proses penjadwalan, sistem dapat mencari waktu pengganti lainnya. Terdapat perubahan proses bisnis penjadwalan kuliah di UAI, dan juga berdampak pada pengembangan sistem informasi penjadwalan kuliah. Terdapat input dan output file json yang digunakan untuk komunikasi antara sistem informasi penjadwalan kuliah yang ada dengan sistem penjadwalan algoritma genetik. </strong></p><p><strong> </strong></p><p><strong><em>Kata Kunci</em></strong><strong> – </strong><em>Penjadwalan Kuliah, Algoritma Evolusi, Presensi Waktu Dosen</em></p><p> </p><p><strong>Abstract - The process of scheduling a lecture at a university is a process that has an important role. With a system that can perform scheduling by shortening the process and the absence of conflicting schedules, lecture activities will run in an orderly manner. This research will discuss about the process of scheduling lecture at Al Azhar University of Indonesia (UAI) by using genetic algorithm. Analysis of system requirements is done in accordance with business process scheduling lectures at UAI. In this genetic algorithm there is a hard constrain and soft constrain that can be determined according to need, such as a lecture schedule should not be any that incline with other lecture schedules. The system can record schedules that can be met and also can’t be met lecturers, so that when in the process of scheduling, the system can find another replacement time. There is a change in the business process of lecture scheduling in UAI, and also has an impact on the development of lecture scheduling information system. There is an input and output json file that is used for communication between existing lecture scheduling information systems with genetic algorithm scheduling system.</strong></p><p><strong> </strong></p><strong><em>Keywords</em> - </strong><em>Scheduling Lectures, Evolution Algorithm, Lecturer Time Presentation</em>
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Schliwa, R., Angela Dannewitz, K. Gilbert, and H. Walter. "Genetic studies in four populations of the Northern Aegean Sea, Greece." Zeitschrift für Morphologie und Anthropologie 78, no. 1 (November 20, 1989): 89–106. http://dx.doi.org/10.1127/zma/78/1989/89.

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48

Siváková, Daniele, Milan Pospíšil, and Olga Hrozienčíková. "Genetic studies in a North- Slovakia isolate: Chmelnica. 3. Dermatoglyphic traits." Zeitschrift für Morphologie und Anthropologie 81, no. 1 (December 15, 1995): 67–77. http://dx.doi.org/10.1127/zma/81/1995/67.

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49

Rao, P. M., R. L. Kirk, B. R. Busi, G. V. Ramana, and G. G. Reddi. "Genetic studies on Gadaba: A tribal population of Andhra Pradesh, India." Anthropologischer Anzeiger 57, no. 1 (March 24, 1999): 41–49. http://dx.doi.org/10.1127/anthranz/57/1999/41.

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50

Čítek, J., L. Panicke, V. Řehout, and H. Procházková. "Study of genetic distances between cattle breeds of Central Europe." Czech Journal of Animal Science 51, No. 10 (December 5, 2011): 429–36. http://dx.doi.org/10.17221/3961-cjas.

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Abstract:
Genetic distances were studied among Czech Red cattle, German Red, Czech Pied, Polish Red, Czech Black and White, and German Black and White cattle. DA genetic distances were calculated, and trees were constructed using the neighbour-joining method. Evaluating the genetic distances by microsatellites, the lowest value was between Czech and German Black and White breeds. A surprisingly high value was found between Czech and German Red breeds, and the highest values between German Red breed and both German and Czech Black and White populations came up to expectations. In the phylogenetic tree made using microsatellites, the German and Polish Red breeds clustered, but Czech Red breed was not joined with them. The other cluster was obtained for Czech Black and White and German Black and White. The tree made of protein markers differed slightly. Because the populations of Czech and German Red breeds are small and also because of organizational issues, the common protection of Central-European red populations and breeding them as a gene pool are recommended. &nbsp;
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