Dissertations / Theses on the topic 'Studi di genere e della sessualità'
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Mandro, Marion. ""Per una nuova filosofia dei sessi"." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7092/.
Full textIvanicova, Terezia <1987>. "La performance di genere. Famiglia, amore e sessualità nella letteratura giapponese contemporanea." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/5458.
Full textPinelli, Luca. "Reading Virginia Woolf with Simone de Beauvoir's Philosophy : theoretical Resonances, Intercorporeality, Fiction." Electronic Thesis or Diss., Paris 3, 2024. http://www.theses.fr/2024PA030025.
Full textThis thesis investigates Virginia Woolf’s literary production through the lens of Simone de Beauvoir’s philosophy. After situating the two authors within their own original contexts, their transnational trajectories and theoretical resonances will be examined in the light of subsequent critics’ renegotiations of their works. In particular, this thesis focuses on the phenomenological notion of intercorporeality, namely on the theory that subjects are embodied and relational, entangled in a process of constant material and ideological becoming. This notion is adapted to a study of Woolf’s fiction through a phenomenological and ecological approach to character. This feminist and philosophical lens sheds new light on Woolf’s essays, autobiographical sketches, and fiction, thereby showing the productivity of pluralistic perspectives in literary studies
Questa tesi indaga la produzione letteraria di Virginia Woolf attraverso la filosofia di Simone de Beauvoir. Dopo aver collocato le due autrici all'interno dei loro contesti originari, le loro traiettorie transnazionali e le loro risonanze teoriche saranno esaminate alla luce delle rinegoziazioni delle loro opere da parte della critica successiva. In particolare, questa tesi si concentra sulla nozione fenomenologica di intercorporeità, ovvero sulla teoria secondo cui i soggetti sono incarnati e relazionali, invischiati in un processo di costante divenire materiale e ideologico. Questa nozione viene adattata allo studio della narrativa di Woolf attraverso un approccio fenomenologico ed ecologico al personaggio. Questa lente femminista e filosofica getta nuova luce sui saggi, gli schizzi autobiografici e la narrativa di Woolf, mostrando così la produttività delle prospettive pluralistiche negli studi letterari
Politanò, Carlotta. "Stereotipi di genere e linguaggio delle relazioni: proposta di traduzione del discorso di Carlotta Vagnoli." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022.
Find full textARFINI, Elisa Anna Giuseppina. "SEXING DISABILITY. Prospettive di genere, embodiment sessuale e progetto sul corpo nelle disabilità fisiche." Doctoral thesis, Università degli studi di Ferrara, 2010. http://hdl.handle.net/11392/2389321.
Full textFontana, Riccardo. "Self-efficacy e segregazione orizzontale: uno studio di genere nel corso di laurea magistrale in fisica." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/24284/.
Full textFacchini, Igor. "Traduzione per l'infanzia e questioni di genere: proposta di traduzione di "X: A Fabulous Child's Story" di Lois Gould." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.
Find full textTabanelli, Jessica. "La voce di una ragazza. Un'analisi di genere de La Sirenetta attraverso tre versioni nel tempo." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.
Find full textDel, Romano Cecilia. "“Apri la testa e lancia i ruoli di genere dalla finestra”: Proposta di sottotitolaggio del documentario No More Boys And Girls: Can Our Kids Go Gender Free." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.
Find full textSong, Jiaxi. "La discriminazione di genere più diffusa nei prodotti d’intrattenimento in Cina." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022. http://amslaurea.unibo.it/25187/.
Full textSimone, Nicola. "One Step Inside Doesn’t Mean You Understand: Analisi della traduzione italiana di The Lie and How We Told It di Tommi Parrish." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.
Find full textGranatiero, Valentina. "L'invisibilità delle donne durante le emergenze sanitarie: la gestione italiana dell'epidemia di Covid-19." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.
Find full textDel, Romano Martina. "The Importance of Quality LGBT Representation in Popular Television Shows: Orange Is the New Black and Orphan Black." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8165/.
Full textChafoui, Imane. "La terrazza proibita. Vita e resistenza delle donne arabe nell'harem." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.
Find full textDelpanno, Greta. "Gender Marketing nella televisione advertising, canali tv e audience tra Italia e Stati Uniti a confronto." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022. http://amslaurea.unibo.it/25130/.
Full textMartini, Francesca. "Il caso TheRedPill: filosofia e femminismo." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.
Find full textCasagrande, Miriam. "“I let you know me, see me.” HANNIBAL e l’incarnazione queer." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/24506/.
Full textAccardi, Giuseppe F. M. "Port-Royal. La preghiera e la liturgia (1609-1669). I percorsi di spiritualità e l'elaborazione della resistenza." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2013. http://hdl.handle.net/11577/3422664.
Full textDurante il XVII secolo, le religiose di Port-Royal affrontano diverse crisi che compromettono la stabilità del loro ordine. Negli anni Cinquanta e Sessanta il clero e la Corona di Francia stabiliscono diverse volte per tutti i loro appartenenti, e anche per le monache di Port-Royal, l’obbligo della firma del Formulario di ratifica delle condanne gianseniste da parte del papato, in particolare da Urbano VIII, Alessandro VII, Clemente IX e Clemente XI. La comunità di Port-Royal rifiuta la firma ed elabora una narrazione mitica di resistenza e martirio, pervenendo infine, alla proliferazione di documenti storici che funzionano come strumento apologetico proprio della comunità anche nelle persecuzioni del primo Settecento. La ricerca presente ha un obiettivo preciso: si concentra nell’approfondire la lunga e complicata definizione dell’identità di Port-Royal, nelle sue origini e nella sua trasformazione nel periodo compreso tra il 1609, data del debutto della riforma, e il 1668-1669, all’inizio della cosiddetta «Paix de l’Église», che segna la fine delle prime grandi persecuzioni antigianseniste e il culmine della partecipazione al Giansenismo. L’osservatorio specifico per tale obiettivo è l’analisi della vita spirituale della comunità attraverso lo studio della letteratura devozionale delle monache che è stata spesso messa da parte dalla storiografia. Per mettere in evidenza la misura in cui la comunità sembra partecipare a quel processo di trasformazione della spiritualità francese del primo Seicento, la pre-sente indagine cerca di ricostruire l’immagine della spiritualità che si è vissuta nel convento, quando ormai l’identità condivisa è ben delineata. 1. Raccolte le esperien-ze salesiane e oratoriane, la riforma angelicana matura pienamente col direttorato di Saint-Cyran (1633-1643), che caratterizza fortemente la vita spirituale del monastero. 2. L’adorazione eucaristica viene man mano perfezionata nel tempo, diventando il centro liturgico del nuovo Institut du Saint-Sacrement (1633-1647) e infine il modello cui si conforma l’impresa comunitaria volta alla raccolta di notizie e memorie retro-spettive sulla riforma, a partire dagli anni Trenta, accompagnando il lento formarsi di un’autorappresentazione, che si nutre di tradizione interna e fedeltà al modello mo-nastico. Essa è una valida testimonianza, in anteprima, della formazione di determi-nate categorie della spiritualità di Port-Royal, prima ancora dell’influenza giansenista, le quali troveranno in quest’ultima uno sfondo teorico appropriato. 3. Inoltre, la rego-lazione della preghiera mediante l’elaborazione di un apparato normativo prima orale e poi scritto, diviene un elemento importante della vita di comunità. 4. L’ultima parte del lavoro si focalizza sull’elaborazione di un ‘discorso’ unico e condiviso che si svi-luppa in una vera e propria ideologia nella seconda metà del secolo.
LA, VERGHETTA MONIA. "VISION ORGANIZZATIVA E QUESTIONE DI GENERE: STUDI DI CASO DI LEADERSHIP FEMMINILE." Doctoral thesis, 2017. http://hdl.handle.net/11393/238229.
Full textCOTRONA, FRANCESCO. "Modelli di genere e sessualizzazione dell'infanzia nel mondo 2.0." Doctoral thesis, 2015. http://hdl.handle.net/11573/948886.
Full textFRAIESE, SERENA. "Il ruolo della tradizione (turāth) nelle teorie di genere e sessualità in Marocco. Dibattito per una politica sociale contemporanea." Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11573/1107635.
Full textZACCONE, FRANCESCA. "Le rappresentazioni della mascolinità nei manuali di letteratura contemporanea per il liceo generale in Grecia." Doctoral thesis, 2019. http://hdl.handle.net/11573/1255177.
Full textROMEO, Caterina Stefania. "Esplorare il passato, riscrivere il presente. Tradizione e innovazine nei memoir delle scrittrici italo americane." Doctoral thesis, 2000. http://hdl.handle.net/11573/530091.
Full textMy Ph.D. dissertation combines my interest in the Italian American literature and culture with my interest in (women's) autobiographical writing. It presents an analysis of Italian American women artists' cultural tradition and literary production, with particular attention for the recovery of memory in Helen Barolini's, Louise Desalvo's and Mary Cappello's recovery of memory through memoir writing. The genre of memoir, about which no previous analysis and theorization existed, blends personal and critical writing. Precisely because of its characteristics of discontinuity and fragmentation, memoir has become the favorite genre of marginalized and migrant subjects in 1990s United States. Through the recovery of both individual and collective memory, these subjects resist traditional narratives, rewriting history from unofficial points of view and redefining the literary canon.
MARASCO, MARIO. "Periferie gangsterismo e bande giovanili. Marginalità e forme di resistenza urbane in uno studio comparativo (Italia-Etiopia)." Doctoral thesis, 2020. http://hdl.handle.net/11573/1500081.
Full textSPADOLA, CARMELO. "El paisaje literario en las voces femeninas del Uruguay del Novecientos." Doctoral thesis, 2016. http://hdl.handle.net/2158/1043468.
Full textCilloni-Gaździńska, Giulia. "Neera e il fantasmato della scrittrice ottocentesca: sintomi e strategie." Doctoral thesis, 2016. https://depotuw.ceon.pl/handle/item/2027.
Full textNiniejsza praca poświęcona jest Neerze, jednej z najbardziej cenionych za życia włoskich pisarek II połowy XIX wieku, dziś – niemal zupełnie zapomnianej. Obraz wyłaniający się z XX-wiecznych syntez historycznoliterackich przedstawia ją w sposób jednoznaczny, jako artystkę anachroniczną, kojarzącą się z tendencjami moralizatorskimi, przyczyniając się do umocnienia negatywnego stereotypu czytelniczego. Z analizy całego dzieła pisarki obejmującego twórczość literacką, publicystyczną, jak również teksty autobiograficzne oraz licznie zachowaną korespondencję prywatną, wyłania się portret kompletnie rozproszony i pełen sprzeczności, nie korespondujący z obrazami przekazanymi przez XX-wieczne prace historycznoliterackie czy też przez XIX-wieczną krytykę literacką. Problem recepcji dodatkowo komplikują aporie wynikające z wizerunku konsekwentnie kreowanego przez samą pisarkę, która, o ile na forum publicznym prezentuje się jako zdeklarowana antyfeministka, w dojrzałej twórczości porusza tematy niezwykle odważne, nowatorskie i feministyczne. Celem pracy jest próba scalenia rozproszonego portretu pisarki, wychodząc z założenia o kluczowej roli kontekstu społeczno-kulturowego, w jakim poruszała, co jest tematem pierwszej części pracy. Poruszone zostały tam takie kwestie jak rozwój myśli emancypacyjnej i debaty wokół pracy intelektualnej kobiet, ich pojawienie się na rynku literackim oraz pseudonaukowe teorie deterministyczne, przyczyniające się do powstania w świadomości zbiorowej bardzo pejoratywnego fantazmatu kobiety piszącej. Przedstawione zostały również refleksje badaczek feministycznych na temat walki XIX-wiecznych pisarek i strategii przez nie stosowanych, aby zaistnieć na scenie literackiej. II część pracy poświęcona jest rekonstrukcji fałszywych obrazów, a także stosunkowi pisarki do ówczesnej krytyki literackiej i dominującej kultury. Analiza uwzględniająca jednocześnie wypowiedzi ówczesnych krytyków jak również dzieła prozatorskie oraz różnego rodzaju świadectwa pozostawione przez Neerę (listy, artykuły oraz pisma autobiograficzne) dowodzi o głębokim kryzysie tożsamości doświadczanym przez pisarkę ze względu na transgresywny charakter kobiecej aktywności artystycznej oraz tego, że jej postawa i wybory, szczególnie w początkowym okresie kariery, były silnie uwarunkowane koniecznością rygorystycznego przestrzegania restrykcyjnych zasad epoki oraz wpisania się, na poziomie zarówno artystycznym jak i osobistym, w tradycyjny model kobiety. Neera bez wątpienia realizuje model ‘samoograniczającym’, znamienny dla pierwszej generacji kobiet-pisarek. Powielanie normatywnych schematów etycznych i artystycznych jest częścią stosowanej przez Neerę ‘strategii mimetycznej’ (‘mimikry’) mającej na celu umocnienie swojej pozycji na scenie literackiej, nie kompromitując tym samym własnej reputacji. W pierwszej fazie literackiej działalności, Neera, wychodząc naprzeciw oczekiwaniom społecznym, tworzy powieści tendencyjne o jednoznacznym, normatywnym przekazie promującym etykę samowyrzeczenia, oparte na motywie kary i winy utożsamianej z uleganiem namiętności przez kobiece postaci. Celem kolejnych rozdziałów jest pokazanie jak Neera, w późniejszym okresie twórczości, utwierdziwszy się jako pisarka konserwatywna, strzegąca mieszczańskich ideałów, porzuci realizowany do tej pory ‘model samoograniczający’. Przełamanie ‘strategii mimikry’ dokona się w ramach poetyki werystycznej, która, mimo restrykcyjnego, na pozór, charakteru, dla Neery okaże się przestrzenią wolności – od literackich stereotypów oraz osobistych implikacji powieściopisarstwa. Zaowocuje to twórczością oryginalną i nowatorską, niesztampowym ujęciem niezwykle śmiałych tematów, sztuką, w której do głosu dochodzi kobieca tożsamość pisarki (co jest z kolei typowe dla pisarek pokolenia modernistycznego). Poprzez autentyczny zapis kobiecego doświadczenia Neera znajdzie bowiem sposób na ekspresję – ‘wypartej’ w nowoczesnym społeczeństwie mieszczańskim – kobiecości.
This work is dedicated to Neera, during her lifetime one of the most highly regarded Italian writers of the second half of the 19th century, but today almost entirely forgotten. Leaving aside the attempts made starting in the 1970s to reevaluate women’s literature, her name is mentioned extremely rarely in literary historical syntheses, and the picture of her that emerges from these is of an anachronistic artist associated with moralising tendencies and petit bourgeois ideals, which has contributed to the negative stereotype. Analysis of the writer’s works, covering her literary and journalistic oeuvre as well as autobiographical texts and numerous surviving pieces of personal correspondence, reveals a fragmented portrait full of contradictions, inconsistent with the images passed down by 20th century works of literary history or by 19th century literary criticism. The problem of reception is additionally complicated by aporias arising from the image painstakingly created by the writer herself who, while presenting herself publicly as an avowed antifeminist, in her mature work she deals with particularly bold, innovative and profemminist themes. This paper is an attempt to merge together her fragmented portrait, assuming the key role of the socio-cultural context in which woman existed. This question will be discussed in the first part of the work, which covers such matters as the development of the idea of emancipation and the debate concerning the intellectual work of women, their appearance on the literary market and the pseudo-scientific determinist theories which contributed to the appearance in the public consciousness of a highly pejorative phantasm of the woman writer. Reflections by feminist researchers are included concerning the struggle of 19th century female writers and the strategies they implemented to make their presence felt on the literary scene. The second part of the paper is dedicated first and foremost to reconstructing the false images, and also the writer’s attitude to the literary criticism and dominant culture of her time. An analysis which considers both the pronouncements of contemporary critics and the prose work of various kinds left behind by Neera in letters, articles and autobiographical writings are proof of the profound identity crisis experienced by the writer due to the transgressive nature of female artistic activity, and to her attitude and choices, particularly during the initial stage of her career beginning in the 1870s, being strongly conditioned by the necessity to adhere rigorously to the restrictive rules of the time and sign up, both personally and artistically, to the traditional model of womanhood. Neera undoubtedly realises a model typical of the first generation of women writers. Repeating normative ethical and artistic patterns is part of the ‘mimetic strategy’ (‘mimicry’) applied by Neera, intended to strengthen her position on the literary scene without compromising her own reputation. During the first phase of her career, Neera would meet social expectations to create tendentious novels with an unambiguous, normative message promoting an ethic of self-sacrifice based on a motif of punishment and guilt identified with female characters submitting to passion. The aim of the subsequent chapters is to show how Neera, confirmed during the later period of her work as a conservative writer, rejects the ‘self-limiting’ model followed previously. The mimicry strategy is broken within the form of verismo poetry which, in spite of its seemingly restrictive nature proved to be a space of freedom for Neera – from literary stereotypes and the personal implications of writing. This bore fruit in the form of original and innovative creative work, a cliché-free view of exceptionally bold themes, art in which the writer’s female identity does the talking. Through an authentic record of the female experience, Neera finds a means of expressing her femininity.