Dissertations / Theses on the topic 'Strutture miste'

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1

RIZZATO, Michele. "APPROCCIO AGLI SPOSTAMENTI PER L’ANALISI DI STRUTTURE A PARETE E MISTE IN CEMENTO ARMATO." Doctoral thesis, Università degli studi di Ferrara, 2010. http://hdl.handle.net/11392/2389164.

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Abstract:
The reliability of Direct Displacement Based Design (DDBD) for reinforced concrete cantilever walls and dual frame-wall buildings under strong seismic motions was examined. Therefore, a comparative procedure between DDBD method and multimodal analysis with spectrum response on expected stresses and strains was performed. Design control was investigated by means of nonlinear dynamic analyses, using both lumped and consistent (such as fibre models) plasticity approaches, including strain penetration, shear-flexure interaction and strength confinement. Results confirmed essentially the substantial reliability of DDBD in reinforced concrete cantilever walls and dual frame-wall buildings design, especially for tall buildings, for which spectrum analysis tents to underestimate the expected displacements, due to the influence of vibrational modes superior than fundamental.
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2

Zamparo, Roberto. "Realizzazione di un codice per la progettazione assistita di impalcati da ponte in struttura mista acciaio-calcestruzzo." Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 2009. http://hdl.handle.net/10077/3155.

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Abstract:
2007/2008
Realizzazione di un codice per la progettazione assistita di impalcati da ponte in struttura mista acciaio- calcestruzzo. Esecuzione del processo di ottimizzazione mediante un software commerciale ed un codice di nostra realizzazione.
XXI Ciclo
1975
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3

Petrovich, Francesca. "Un nuovo sistema strutturale per edifici multipiano in zona sismica realizzato mediante elementi tralicciati misti acciaio-calcestruzzo:analisi numerica e sperimentale." Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 2008. http://hdl.handle.net/10077/2744.

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Abstract:
2006/2007
Il presente progetto di dottorato si è soffermato sull’analisi di un nuovo sistema costruttivo ad elementi tralicciati misti acciaio-calcestruzzo. Scopo principale del sistema è quello di sviluppare la prefabbricazione edilizia, con particolare riguardo a quella relativa ad edifici multipiano, a destinazione civile, ubicati in zona sismica. Il lavoro è partito dall’analisi delle tipologie esistenti di strutture miste e prefabbricate per individuare le caratteristiche e le problematiche che emergono da questi sistemi costruttivi. È stata quindi individuata una tipologia di edificio, a destinazione direzionale, che poteva venir realizzato utilizzando il nuovo sistema strutturale proposto. Così da individuare le caratteristiche di sollecitazione sui vari elementi strutturali. Con i dati forniti dalla progettazione della struttura nel suo insieme, è stata determinata la geometria della sezione di tre particolari elementi, due travi, una prima fase ed una in seconda fase, ed un nodo trave-colonna. Successivamente sono state svolte, presso il laboratorio del Dipartimento di Ingegneria Civile dell’Università degli Studi di Trieste, le prove sperimentali sui campioni presi in considerazione: due travi tralicciate e un nodo trave-colonna. Tali prove hanno lo scopo di mettere in luce gli aspetti significativi del comportamento a taglio e flessione delle travi e il comportamento del nodo strutturale trave-colonna in condizioni cicliche. Per tutti i campioni si è proceduto al posizionamento di adeguati strumenti di misura al fine di investigare in maniera quantitativa il comportamento dei vari elementi durante l’esecuzione delle prove. Come termine di paragone con i dati sperimentali, sono state svolte delle analisi numeriche, mediante la modellazione dei provini con un codice di calcolo ad elementi finiti (ABAQUS) che permette una modellazione molto accurata della geometria della struttura e delle caratteristiche dei materiali impiegati. In seguito alla comparazione dei risultati numerico-sperimentali ottenuti, vengono proposte delle leggi numeriche di comportamento semplificate, di tipo sperimentale, utili nella progettazione di costruzioni con questo sistema tralicciato misto acciaio-calcestruzzo.
XIX Ciclo
1974
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4

Lucia, Pasquale. "Progettazione ottimale di ponti in struttura mista acciaio-calcestruzzo ad asse retiline o mediante algoritmi evolutivi." Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 2008. http://hdl.handle.net/10077/2751.

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Abstract:
2006/2007
Le tecniche di progettazione basate su criteri di ottimo sono state fino ad ora poco impiegate nell’ambito professionale civile sia perché ritenute difficilmente applicabili ai sempre diversi problemi dello strutturista, sia perché gli strumenti atti a tale tecnica richiedono basi matematiche e di programmazione adeguate, ed infine perché in commercio non esistono in genere strumenti facilmente utilizzabili a tale scopo. Il presente lavoro individua un metodo operativo di progettazione basato su criteri di ottimo e ne valida il processo applicandolo alla progettazione di ponti in struttura mista acciaio-calcestruzzo ad asse rettilineo. Il metodo di progettazione proposto è caratterizzato dalla sinergia operativa di due software commerciali e di un codice interno; per quanto concerne gli applicativi commerciali si è adottato il codice FEM Straus7 (distribuito da HSH Srl) e l’ottimizzatore modeFrontier (ESTECO.Srl) in quanto facilmente reperibili in commercio e di largo impiego professionale. L’applicazione del metodo proposto è resa possibile dal software interno denominato AutoBiD (Automatical Bridges Design) mediante il quale viene automaticamente definito: l’asse teorico discretizzato dell’infrastruttura viaria; l’asse di progetto coerente ai vincoli normativi e realizzativi; il modello in ambiente FEM con impiego del software commerciale Straus7 e sue API (Application Programming Interface). Il codice esegue inoltre le verifiche di normativa sulla struttura in acciaio e predimensiona la soletta collaborante in calcestruzzo. Al termine delle analisi l’impalcato è valutato sulla base dei coefficienti di utilizzazione di ogni concio e sul peso complessivo della struttura in acciaio. Nel codice AutoBiD è stato implementato anche un software di ottimizzazione mediante algoritmi genetici di realizzazione interna e denominato ABiDEvoCOM (Automatical Bridges Design Evolutionary Algorithm), mediante il quale sono possibili ottimizzazioni locali e cicli di ricerca dell’ottimo globali mono obiettivo. La ricerca si conclude con la validazione del metodo applicato ad un caso studio.
XX Ciclo
1976
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5

Ghermandi, Edoardo. "Ottimizzazione della soletta nei ponti in struttura mista acciaio-calcestruzzo." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Abstract:
Il presente lavoro di tesi si concentra sullo studio delle problematiche connesse all'ottimizzazione, analisi e progettazione avanzata di solette in calcestruzzo armato nei ponti in struttura mista acciaio-calcestruzzo. Viene applicato in particolare il metodo di Wood-Armer per il calcolo delle sollecitazioni tenendo in conto della presenza dei momenti torcenti. I risultati sono utilizzati per il caso di studio reale di un viadotto di nuova costruzione sulla SS36 tra Grosseto e Siena.
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6

Ferri, Fabio. "Analisi numerica del comportamento di solai a struttura mista legno-calcestruzzo." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7619/.

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Abstract:
Lo scopo di questo lavoro è stato creare un modello agli elementi finiti e calibrarlo con le poche prove sperimentali presenti in letteratura, che potesse essere utilizzato per la calibrazione e la messa a punto di prove sperimentali future, al fine di mettere in luce i fattori che maggiormente caratterizzano il comportamento di questo tipo di strutture
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7

Cantelli, Nicola. "Analisi statica e sismica di un ponte con impalcato a struttura mista." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amslaurea.unibo.it/2058/.

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8

Fabbri, Giulia. "Nuovo ponte sul Reno a Bologna: studi per la progettazione dell'impalcato a struttura mista." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022. http://amslaurea.unibo.it/25845/.

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Abstract:
In questa tesi si è voluta affrontare la progettazione, dal punto di vista statico, di un impalcato a struttura mista acciaio-calcestruzzo, vista la notevole diffusione che tale tecnologia strutturale ha subito negli ultimi anni grazie ai progressi nelle tecnologie di realizzazione e montaggio e alla disponibilità di nuovi materiali. Sono stati effettuati anche alcuni approfondimenti relativi ai fenomeni di accoppiamento flessione-torsione in curva e di ritiro del calcestruzzo della soletta. L’accoppiamento flessione-torsione è stato studiato schematizzando la curva attraverso un sistema semplificato costituito da due travi piane, caricate fuori dal piano, risolto attraverso l’applicazione del metodo della congruenza. Relativamente al fenomeno del ritiro, è noto come questo induca stati di trazione sulla soletta e stati di compressione sulle travi metalliche. L’effetto del ritiro può essere visto come somma di due contributi: effetti primari, che si sviluppano nelle strutture isostatiche, ed effetti secondari, che rappresentano gli effetti delle reazioni iperstatiche. Attraverso lo studio di un sistema semplificato si è voluto dimostrare come l’entità dei singoli effetti vari al variare della tipologia di svincolamento adottato per ricondursi alla struttura principale isostatica. Sono state poi analizzate le diverse modalità con cui il ritiro può essere introdotto all’interno del modello di calcolo. Infine, per quanto riguarda il calcolo e la verifica delle travi metalliche sono stati considerati due casi. Nel primo, il pannello d’anima è estremamente snello e ciò comporta la necessità di ricorrere all’applicazione del metodo delle aree efficaci per la determinazione della distribuzione di tensioni sulla sezione e quella di inserire irrigidimenti aggiuntivi, a causa del fenomeno dello shear buckling. Nel secondo caso invece, si raddoppia lo spessore dell’anima ottenendo un profilo meno snello, non in classe 4, e non si ha necessità di irrigidimenti aggiuntivi.
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9

Vassoi, Andrea. "Reforming dell'etanolo con processo ciclico: studio della reattività di ossidi misti con struttura spinello." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9313/.

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Abstract:
This work deals with a study on the feasibility of a new process, aimed at the production of hydrogen from water and ethanol (a compound obtained starting from biomasses), with inherent separation of hydrogen from C-containing products. The strategy of the process includes a first step, during which a metal oxide is contacted with ethanol at high temperature; during this step, the metal oxide is reduced and the corresponding metallic form develops. During the second step, the reduced metal compound is contacted at high temperature with water, to produce molecular hydrogen and with formation of the original metal oxide. In overall, the combination of the two steps within the cycle process corresponds to ethanol reforming, where however COx and H2 are produced separately. Various mixed metal oxides were used as electrons and ionic oxygen carriers, all of them being characterized by the spinel structure typical of M-modified non-stoichiometric ferrites: M0,6Fe2,4O4 (M = Co, Mn or Co/Mn). The first step was investigated in depth; it was found that besides the generation of the expected CO, CO2 and H2O, the products of ethanol anaerobic oxidation, also a large amount of H2 and coke were produced. The latter is highly undesired, since it affects the second step, during which water is fed over the pre-reduced spinel at high temperature. The behavior of the different spinels was affected by the nature of the divalent metal cation. The new materials were tested in terms of both redox proprieties and catalytic activity to generate hydrogen. Still the problem of coke formation remains the greater challenge to solve.
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10

Brenni, Pietro. "Il comportamento al taglio di una struttura a sezione mista in calcestruzzo a getti successivi /." Basel ; Boston ; Berlin : Birkhäuser, 1995. http://e-collection.ethbib.ethz.ch/show?type=incoll&nr=829.

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Battista, Michele. "Verifiche di vulnerabilità sismica della Facolta di Fisica a Bologna." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/6731/.

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Abstract:
Valutazione della vulnerabilità sismica di una struttura mista in muratura e calcestruzzo armato esistente. Caratterizzazione meccanica dei materiali mediante prove diagnostiche. Modellazione strutturale attraverso un programma agli elementi finiti (SAP2000), verifiche statiche e sismiche condotte secondo le attuali normative italiane (NTC2008). Caso di studio: facoltà di Fisica a Bologna (A. Righi)
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Calletti, Matteo. "Progettazione strutturale di un ponte a sezione mista acciaio - calcestruzzo con sistema di isolamento." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Abstract:
La presente tesi ha carattere prevalentemente progettuale, ponendosi l’onere di trattare nel dettaglio le problematiche realizzative di un’opera d’arte qual è un ponte autostradale di 1° categoria, attraversante lo Scolmatore Reno, costituito da tre campate per una lunghezza complessiva di 240 mt, composto da una sezione a cassone monocellulare mista acciaio – calcestruzzo, dotato di un sistema di isolamento sismico posto all’interfaccia tra la sovra / sotto struttura e ivi assoggettata a carichi statici e sismici. Visto il contesto territoriale / operativo, i vincoli progettuali, le richieste da parte della committenza e le normative tecniche di riferimento, la strada maestra seguita porterà ad analizzare compiutamente ogni elemento strutturale, applicando teorie, metodi e modelli comportamentali propri degli elementi monodimensionali, definendo una valutazione sismica tramite un’analisi statica lineare equivalente con spettro di risposta. Il percorso terminerà analizzando, interpretando e commentando i risultati ottenuti al fine di comprendere se le scelte costruttive siano consone al contesto progettuale, se i modelli siano attendibili nel rappresentare la realtà comportamentale e se le ipotesi (campo di validità dei risultati) siano ottemperate in relazione ad opportuni accorgimenti costruttivi.
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Kdouh, Oussama. "Identificazione dinamica e calibrazione di un modello FEM di un ponte a struttura mista acciaio e calcestruzzo." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Abstract:
la tesi è focalizzata sull'identificazione dinamica, modellazione e calibrazione di due blocchi facenti parte di un ponte ferroviario a struttura mista acciaio-calcestruzzo. Si parte dall'acquisizione delle accelerazioni tramite accelerometri fissati in determinati punti sulla struttura per conoscere il suo comportamento dinamico. Le acquisizioni vengono poi elaborati tramite un codice MATLAB che sostituisca delle figure che mostrano le accelerazioni dei singoli canali di acquisizione, le deformate modali e le frequenze relative a ciascuno modo di vibrare ottenuto, inoltre a fine dell'elaborazione viene sostituito un foglio Excel contenete il numero della campata analizzata, il metodo applicato per l'identificazione dinamica, le frequenze naturali, velocità, smorzamento ed i vettori delle deformate modali. La seconda fase riguarda la modellazione di tali blocchi utilizzando un software agli elementi fini (MIDAS CIVIL), si modella l'impalcato come una lastra ortotropa simulando così il comportamento reale della struttura. si parte da un modello semplice di una lastra semplicemente appoggiata per poi complicare il modello cercando di avvicinarsi il più possibile al comportamento reale. A seguito della modellazione viene effettuata un'analisi modale che ci fornisce un determinato numero dei modi di vibrare con le relative frequenze, periodi naturali e pulsazioni. In ultima fase vengono confrontati i risultati ottenuti dal modello, in termini di frequenze e deformate modali con quelli ottenuti sperimentalmente così per conoscere il grado di prestazione del modello e per capire come ci si può procedere per miglioralo.
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NICOLINI, ALESSIO. "EMAC (Extended Metal Atom Chains) a base di Ferro(II) come Magneti Molecolari: Sintesi, Struttura e Comportamento Magnetico." Doctoral thesis, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, 2021. http://hdl.handle.net/11380/1250760.

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Abstract:
La dimensione annuale della Global DataSphere (quantità totale di dati creati nel mondo) è aumentata esponenzialmente nell'ultimo decennio e supererà i 150 trilioni di gigabyte entro il 2025. L'archiviazione e l'elaborazione dei dati sono tra i target primari in campi emergenti come le tecnologie quantistiche e la spintronica (spin elettronica). Un importante obiettivo è il controllo delle proprietà magnetiche e dello spin a livello atomico e molecolare. Interessanti, sono nanostrutture chiamate Magneti a Molecola Singola (SMM), che possiedono proprietà magnetiche simili a quelle dei magneti tradizionali, ma con origine puramente molecolare. La bistabilità magnetica e i lunghi tempi di rilassamento possono rendere i SMM applicabili come singoli bit. Le loro proprietà fisiche possono essere ottimizzate mediante design chimico. Gli EMAC (Extended Metal Atom Chains) a base di ferro(II) sono potenziali SMM, per via del grande spin e anisotropia magnetica del Fe2+ ad alto spin. Gli EMAC sono catene lineari di almeno tre ioni metallici, avvolti da leganti organici polidentati, che promuovono corte distanze tra i metalli e, a volte, legami metallo-metallo. Tuttavia, è difficilissimo isolare questi composti per via della grande tendenza di Fe2+ a subire processi di ossidazione e idrolisi. Infatti, prima che nel 2018 noi pubblicassimo una catena di 4 ioni Fe2+, [Fe4(tpda)3Cl2] (1), con leganti oligo--piridilamminici, l'unico EMAC noto a base di ferro(II) era un catena di 3 Fe (2, Cotton et al. nel 1998). Nel 2020, Guillet et al. ha riportato un nuovo complesso di 3 Fe2+ (3) con leganti sililati. I complessi 1, 2 e 3 mostrano interazioni ferromagnetiche, mentre 3 contiene anche legami metallo-metallo. L’obiettivo di questa Tesi è la progettazione, sintesi e caratterizzazione di composti di metalli di transizione con stati elettronici altamente magnetici, contenenti interazioni ferromagnetiche e, eventualmente, legami metallo-metallo. In particolare, essa descrive uno studio sistematico di una serie di EMAC a base di ferro, ottenuti e maneggiati in condizioni strettamente anaerobiche e anidre. I nuovi composti sono stati caratterizzati con diffrazione di raggi X su cristalli singoli, definendo le loro strutture molecolari con precisione atomica. Poi, le loro proprietà sono state studiate in soluzione (spettrometria di massa, spettroscopia elettronica e NMR, voltammetria ciclica) e in stato solido (spettroscopia Mössbauer, magnetometria DC e AC). Inizialmente, i Cl− assiali sono stati sostituiti con leganti Br− in 1. Il complesso [Fe4(tpda)3Br2] (4) ha interazioni ferromagnetiche dominanti a temperatura ambiente e comportamento magnetico simile ad 1. Sorprendentemente, le misure AC hanno evidenziato una differenza significativa: sebbene sia 1 che 4 abbiano mostrato comportamento da SMM, il rilassamento lento della magnetizzazione in 4 avviene anche in campo zero. Per attivare il meccanismo del doppio scambio, che può rafforzare il ferromagnetismo in composti a valenza mista, 1 è stato ossidato, isolando due complessi lineari a valenza mista: mono- ([Fe2IIFeIII(tpda)3]PF6, 5) e bi-ossidato ([FeIIFe2III(tpda)3Cl]PF6, 6). Gli spettri Mössbauer (57Fe) a temperatura variabile, e quello elettronico, classificano 5 come sistema a valenza mista di tipo Robin-Day Classe II, a 298 K, mentre non si verifica alcuna delocalizzazione a 10 e 77 K. Inoltre, 5 ha comportamento da SMM in campo zero. Per aumentare la stabilità di queste strutture a catena, è stato progettato e sintetizzato un nuovo legante tripodale, N(CH2CH2NH-Py-NH-Py)3, con tre unità oligo--piridilamminiche legate covalentemente tra loro. La sua chimica di coordinazione è stata esplorata preliminarmente con ferro e cobalto, sebbene non siano ancora stati ottenuti nuovi EMAC, fino ad ora.
The annual size of the Global DataSphere (the total amount of data created across the world) has experienced an exponential increase during the last decade, and it will exceed 150 trillion of gigabytes within 2025. Storage, transfer and elaboration of data became one of the most appealing targets in emerging fields such as quantum technologies and spintronics (spin electronics). A primary goal is the control of magnetic properties and spin at the atomic and molecular level. Interesting are specific nanostructures called Single-Molecule Magnets (SMMs), which possess similar magnetic properties to those of bulk magnets but of pure molecular origin. SMMs can feature magnetic bistability and long relaxation times, which make them attractive to be implemented as single bits. Their physical properties can be tuned by chemical design. Iron(II)-based Extended Metal Atom Chains (EMACs) are appealing synthetic targets as SMMs, because of the large spin and magnetic anisotropy of high-spin iron(II). EMACs are linear arrays of at least 3 metal ions wrapped together by polydentate organic ligands, which promote short separations between the metal centers and, sometimes, metal-metal bonds. However, these compounds proved to be very elusive, due to the exceeding tendency of iron(II) to undergo oxidation and hydrolysis processes. In fact, before our report of a tetrairon(II) chain [Fe4(tpda)3Cl2] (1) based on oligo--pyridylamido ligand tpda2– in 2018, the only known iron(II)-based EMAC was a triiron(II) complex with formamidinato ligands (2) described by Cotton et al. in 1998. In 2020, Guillet et al. reported a new triiron(II) chain (3) supported by silylated diaminopyridines. Complexes 1, 2 and 3 exhibit ferromagnetic interactions, while 3 also contains metal-metal bonds. The aim of this Thesis was the design, the synthesis and the characterization of transition metal compounds with highly magnetic electronic states, containing ferromagnetic interactions and, possibly, metal-metal bonds. In particular, it describes a systematic study of a series of iron-based EMACs, obtained and handled in strictly anaerobic and anhydrous conditions. The novel synthesized compounds were firstly characterized by single crystals X-ray diffraction, to define their molecular structures with atomic precision. Afterwards, their properties were investigated in solution (mass spectrometry, electronic and NMR spectroscopy, cyclic voltammetry) and in solid state (Mössbauer spectroscopy, DC and AC magnetometry). The effect of replacing axial Cl– − with Br– ligands in 1 was firstly investigated. Complex [Fe4(tpda)3Br2] (4) exhibits dominant ferromagnetic coupling at room temperature and similar magnetic behavior to 1. Surprisingly, AC experiments pointed out a significant difference: although both 1 and 4 showed SMM behavior, slow magnetic relaxation in 4 was observable even in zero applied field. To attempt activating the double-exchange mechanism, which could strengthen the ferromagnetic interaction in mixed valent compounds, the chemical oxidation of 1 was carried out, isolating two linear triiron mixed-valence species: one- ([Fe2IIFeIII(tpda)3]PF6, 5) and two-electron oxidized ([FeIIFe2III(tpda)3Cl]PF6, 6). Variable temperature 57Fe Mössbauer and electronic spectra suggest that 5 is best classified as a Robin-Day Class II mixed-valence system at 298 K, while no delocalization occurs at 10 and 77 K. Furthermore, 5 exhibits zero-field SMM behavior. In order to better stabilize these chain like structures, a challenging new tripodal ligand, N(CH2CH2NH-Py-NH-Py)3, based on three covalently linked oligo-α-pyridylamido units, was designed and synthesized. Its coordination chemistry towards iron and cobalt was preliminary explored, although no new EMACs were obtained so far.
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Ricci, Mattia. "Viadotto con impalcato a struttura mista: analisi lineare e non lineare in presenza di dispositivi di isolamento sismico di tipo pendolare." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/5395/.

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CORNELI, ALESSANDRA. "Artificial Intelligence assisted Building Digitization using Mixed Reality." Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2020. http://hdl.handle.net/11566/274488.

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Abstract:
Il Facility Management in edifici complessi richiede una grande quantità di informazioni che possono essere archiviate in un modello funzionale dell’edificio. Un modello funzionale è una rappresentazione strutturata dell'edificio che include informazioni cruciali per funzioni specifiche come la sicurezza, le azioni di ristrutturazione o il funzionamento e la manutenzione. Il rilevamento di questo tipo di dati, come le proprietà tecniche dei componenti dell'edificio, è un processo costoso. Per questo motivo, è necessario uno strumento avanzato il rilievo ingegneristico. Oggi molti studi si concentrano ancora sull'acquisizione della geometria, trascurando il fatto che molte azioni ricorrenti sono condotte su componenti all'interno degli edifici. Molti sistemi proposti sfruttano tecniche di rilevamento altamente accurate, come la scansione laser o la fotogrammetria, ma che richiedono lunghi sforzi di post-elaborazione per interpretare i dati raccolti. Inoltre, queste operazioni non vengono eseguite sul posto, portando a imprecisioni causate da un’interpretazione errata dei dati. In queste circostanze, la possibilità di eseguire la maggior parte delle operazioni in loco renderebbe sicuramente il processo più efficiente e ridurrebbe gli errori. Questa ricerca propone un sistema di digitalizzazione che sfrutta la collaborazione uomo-macchina evitando fasi di post-elaborazione del dato. A questo scopo, vengono sfruttate le potenzialità della Mixed Reality quali la sua capacità di interagire con il mondo reale, creando un ambiente ideale per la collaborazione uomo-macchina. La capacità della Mixed Reality di sovrapporre i dati digitali all'ambiente reale rende possibile il controllo dei dati direttamente in sito. Per il processo di riconoscimento degli oggetti il sistema proposto in questa ricerca si avvale di rete neurale. La rete neurale YOLO (You Only Look Once) è stata scelta per la sua velocità e funzionalità di rilevamento multiplo, ideale per applicazioni in tempo reale. Il sistema è stato sviluppato e le sue prestazioni sono state valutate per il rilevamento di componenti del sistema antincendio. Il primo set di allenamenti è stato testato ed ha raggiunto sempre più dell'85% del fattore F1. Quindi l'intero sistema è stato testato in sito per dimostrare la sua fattibilità in uno scenario del mondo reale.
Facility Management in complex buildings requires a large amount of information that can be stored in a functional building model. A functional building model is a structured representation of the building including information crucial for specific functions such as safety, refurbishment actions or operation and maintenance. Surveying this kind of data, such as technical properties of building components, is a costly process. For this reason, an advanced tool for engineering surveys is needed. Nowadays many studies still focus on capturing geometry, overlooking the fact that many recurring actions are conducted on assets inside buildings. Many systems proposed exploit highly accurate survey techniques, like laser scanning or photogrammetry, but they need long postprocessing efforts to interpret data collected. Moreover, these operations are not pursued on site leading to inaccuracies for the incorrect interpretation of data. Under these circumstances, the possibility of performing the majority of operation on-site would definitely make the process more efficient and it would reduce errors. This research proposes a system for digitization exploiting manmachine intelligence collaboration without post-processing. To this aim, Mixed Reality with its capability of interacting with real world is applied giving an environment for man-machine collaboration. The capability of Mixed Reality of overlapping digital data to the real environment makes possible checking data directly on site. For the object recognition process the system proposed in this research make use of Neural Network. YOLO (You Only Look Once) Neural Networks has been chosen for its speed and multiple detection features, ideal for real-time applications. The system has been developed and its performance evaluated for the detection of fire protection system components. First single Neural Network have been tested reaching always more than 85%of F1 factor. Then the whole embedded system proposed has been tested on site to prove its feasibility in a real-world scenario.
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Pagano, Enrico. "La difesa dai terremoti: il sistema antisismico Baraccato." Doctoral thesis, 2019. http://hdl.handle.net/11589/161629.

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Abstract:
La tesi di dottorato ha come oggetto il patrimonio architettonico rappresentato dalle cosiddette case baraccate, la cui tecnica costruttiva, definita alla fine del XVIII secolo dal governo borbonico, ha rappresentato il modello per la ricostruzione post-terremoto di diverse città italiane nell’arco di tempo compreso tra il 1783 ed il 1908. In tali costruzioni la concezione della struttura portante, rappresentata da una gabbia ligne immersa nelle pareti murarie perimetrali ed interne, è il risultato di una “memoria sismica” basata su una tradizione costruttiva pregressa e su intuizioni e conoscenze scientifiche la cui fondatezza è stata per lo più verificata solo da un punto di vista empirico. In questo senso la ricerca ha avuto come obiettivo principale quello di valutare l’efficienza sismica del sistema costruttivo in esame attraverso la definizione di uno specifico modello meccanico di analisi. In aggiunta, la ricerca si è interessata all’analisi e descrizione degli aspetti costruttivi, tipologici e morfologici, che caratterizzano la tecnica baraccata, riscontrati in alcuni esempi ancora esistenti sul territorio calabrese. Uno degli edifici più emblematici di questa tecnica costruttiva, il palazzo vescovile di Mileto (VV), è stato analizzato in dettaglio ed ha rappresentato l’oggetto di analisi del modello meccanico sviluppato. In relazione agli ambiti di ricerca sopra descritti, la tesi è struttura in tre parti, in ciascuna della quale la tecnica antisismica baraccata è stata indagata da un diverso punto di vista: Analisi storico-costruttiva La prima parte della tesi, di carattere introduttivo, indaga la genesi e la diffusione della tecnica costruttiva in relazione ad esempi analoghi, presenti nei territori ad alto rischio sismico dell’Italia e più in generale del mondo. Le peculiarità del sistema costruttivo sono indagate da un punto di vista qualitativo, individuando i principi antisismici che lo contraddistinguono. Accanto a questa attività di “ricostruzione storica” della tecnica costruttiva, la prima parte della tesi contiene anche un’indagine sul patrimonio esistente volta a documentare l’esistenza e lo stato di conservazione di costruzioni baraccati ancora esistenti, alcune delle quali scoperte “ex-novo” a seguito di una campagna di indagini in-situ in diversi centri calabresi. Analisi meccanica Nella parte centrale della tesi, invece, viene descritto il modello meccanico definito per l’analisi di sistemi baraccati. L’obiettivo è stato quello di tradurre in un linguaggio scientifico moderno le intuizioni empiriche che caratterizzano la configurazione strutturale delle case baraccate. Attraverso un’analisi meccanica multiscala, è stata definita una metodologia di modellazione semplificata per descrivere i complessi fenomeni meccanici che caratterizzano il comportamento sismico delle strutture miste in legno e muratura. In particolare, in una prima fase è stata condotta un’analisi micro-meccanica su una parete baraccata, già oggetto di test sperimentali al Laboratorio CNR-Ivalsa di Trento nel 2013, che ha permesso la calibratura dei parametri meccanici che caratterizzano gli elementi della parete (telaio ligneo, connessioni, muratura). Successivamente, l’approccio di analisi semplificata chiamato a Telaio equivalente (EFM – Equivalente Frame Method), largamente diffusa in letteratura per lo studio di strutture murarie, è stato implementato per l’analisi sismica di un intero edificio baraccato. Caso studio L’ultima parte della tesi, infine, si è interessata dello studio di un caso emblematico di casa baraccata sette-ottocentesca. In particolare, il palazzo vescovile di Mileto (VV), dato il suo enorme valore storico, costruttivo e culturale, è stato scelto come oggetto di uno studio specifico, finalizzato all’applicazione e validazione del modello meccanico definito. Parallelamente all’analisi sismica, è stata condotta una dettagliata analisi costruttiva del palazzo, il cui pessimo stato conservativo ha consentito di rilevare dettagliatamente le soluzioni costruttive originarie. In aggiunta, al fine di evitare la completa perdita del palazzo vescovile, interessato negli ultimi anni ad estesi crolli e numerosi atti vandalici, la tesi si è interessata alla ricostruzione delle vicende amministrative degli ultimi decenni relative al bene. Tali ricerche fanno parte un’attività di recupero, materiale e culturale, promossa dal Dipartimento di Architettura di Roma TRE, che ha recentemente consentito l’avvio di una procedura di apposizione del vincolo architettonico sul palazzo, che dovrebbe dare l’avvio alla sua definitiva salvaguardia e valorizzazione.
The doctoral dissertation concerns about architectural heritage represented by the so-called “Baraccato” houses. The most ancient Baraccato structural system was defined by the Bourbon Government in the late 18th century and it represented the anti-seismic model for the reconstruction of several italian cities between 1783 and 1908. In such constructions the load-bearing system, composed by a timber-framed masonry infill, is the result of a "seismic memory" based on a experience and pratical knowledge whose scientific validity has been mostly verified only from an empirical point of view. For this reason, the main scope of the thesis was to assess the seismic efficiency of the constructive system by defining a specific mechanical model. In addition, the research deals with the analysis and description of the typological and morphological aspects that characterize the Baraccato houses found in some examples still existing in Calabria, a region in the South of Italy. One of the most emblematic buildings of this construction technique, the Episcopal Palace of Mileto, was analyzed in detail and has been the object of analysis of the mechanical model proposed. With reference to the research areas of interest described above, the thesis consists of three main parts: Historical and constructive analysis The first part explores the genesis and spread of the Baraccato technique with regard to similar examples, widespread in the territories of high seismic risk of Italy and more generally in the world. The research shows the constructive characteristic of the Baraccato building, identifying the anti-seismic quality. In addition to the "historical reconstruction" of the Baraccato technique, the first part of the thesis contains the results of a survey on existing heritage aimed at evaluating the extent of Baraccato heritage in different centres of Calabria and its conservation status. Mechanical analysis In the central part of the thesis, the mechanical model proposed for the analysis of the most ancient Baraccato system is shown. The aim was to translate the empirical intuitions that characterize the structural configuration of the Baraccato buildings with a modern scientific language. Through a multiscale mechanical analysis, a simplified modeling methodology has been defined to describe the complex mechanical phenomena that characterize the seismic behaviour of mixed wood and masonry structures. As a matter of fact, in a first phase a micro-mechanical analysis was carried out on a single Baraccato wall, already undergoing experimental tests at the CNR-Ivalsa Laboratory of Trento in 2013, which allowed the calibration of the mechanical parameters that characterize the wall elements, like wooden frame, connections and masonry. Subsequently, the simplified analysis approach, called EFM (Equivalent Frame Method), widely used in the literature for the study of masonry structures, has been implemented for the seismic analysis of an entire Baraccato building. Case study The last part of the thesis concerns about the study of an emblematic case of eighteenth-century Baraccato house. In particular, the Bishop palace of Mileto (South Italy), because of its enormous historical, cultural and constructive value, was chosen as the subject of a specific study, aimed at application and validation of mechanical model defined. In addition, the poor state of conservation of the building has allowed to detect the original construction solutions, providing a rare testimony of the original Baraccato technique. As a matter of fact, in order to avoid the complete loss of the Bishop's Palace, affected by several collapses and acts of vandalism in the last few years, the thesis contains the results of a recovery activity, material and cultural life, promoted by the Architecture Department of Rome Tre University, which has recently led to the beginning of a procedure for affixing the architectural constraint on the Palace, which should guarantee its definitive preservation and enhancement.
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