Academic literature on the topic 'Strumento di valutazione'

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Journal articles on the topic "Strumento di valutazione"

1

Bezzi, Roberto, Carla Farinazzo, and Paolo Miragoli. "Capitolo 3: Bibliografia ragionata della Scala HoNOS." Epidemiologia e psichiatria sociale. Monograph Supplement 11, S6 (December 2002): 15–32. http://dx.doi.org/10.1017/s1827433100000204.

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Abstract:
Scopo della ricerca descritta in questo articolo era la validazione della HoNOS in un comune contesto clinico. 115 pazienti sono stati valutati da keyworkers (operatori di riferimento, generalmente infermieri ma anche operatori sociali) che utilizzavano la HoNOS e da ricercatori che utilizzavano altri strumenti di confronto (SCAN, SBS, SRPS, scelti in quanto dettagliati, standardizzati e in parte sovrapponibili nel contenuto alla HoNOS) e successivamente compilavano la HoNOS, alla luce di queste informazioni supplementari. Tutte le valutazioni sono state ripetute dopo 6 settimane. Sono stati effettuati confronti tra i punteggi HoNOS ottenuti dai keyworkers e dai ricercatori; questi sono stati inoltre confrontati con i punteggi ottenuti con gli strumenti di riferimento. Ciò ha evidenziato una mediocre performance della HoNOS compilata da keyworkers, in relazione sia alla valutazione da parte dei ricercatori, sia agli strumenti di confronto; la performance era peggiore considerando il cambiamento dei punteggi tra le due successive valutazioni come misura di esito. Riguardo alla performance dei singoli items, più problematici risultavano essere 1'8 (Altri problemi mentali e comportamentali), il 4 (Problemi cognitivi), il 7 (Problemi relativi a umore depresso) e il 12 (Problemi relativi a attività occupazionali) che, se confrontati con gli items equivalenti degli altri strumenti citati, rivelavano una correlazione molto bassa; la correlazione non era comunque in generale elevata, tranne che per il sub-punteggio “Funzionamento sociale”. I risultati di questo studio indicano che la HoNOS non offre una buona valutazione dei sintomi ma fornisce prestazioni migliori come misura di funzionamento sociale. Le difficoltà relative agli items sopra citati sono dovute probabilmente al fatto che ognuno di essi valuta fenomeni e circostanze differenti; questa caratteristica rende lo strumento più conciso ma viene persa la precisione della valutazione. Il valore limitato delle valutazioni HoNOS fatte dai key worker dipenderebbe dal fatto che non sempre le due valutazioni (iniziale e follow-up) venivano fatte dalla stessa persona (a differenza che per i ricercatori), dalla scarsa preparazione dei keyworkers che si evidenziava soprattutto nella valutazione dei sintomi e infine dalla minore disponibilità di informazioni rispetto ai ricercatori. Nel complesso l'uso della HoNOS come misura di routine della condizione clinica nei servizi psichiatrici risulta problematica; la sua performance appare correlata al training e all'esperienza dei keyworkers. Tuttavia gli autori ritengono che questo strumento possa essere utile allo scopo di diffondere una cultura di valutazione nei servizi di comunità; propongono che venga migliorato il training dei keyworkers e che esso comprenda sia aspetti generali relativi alla valutazione dello stato mentale e sociale dei pazienti, sia aspetti specifici riguardanti la compilazione della HoNOS; ritengono inoltre che debbano essere fatti ulteriori miglioramenti alla struttura di questo strumento di valutazione.
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Napoli, L. "Una scheda di valutazione delle competenze del personale: strumento per il coordinatore infermieristico dei servizi di dialisi." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 24, no. 1 (January 24, 2018): 52–62. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2012.1117.

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Abstract:
La valutazione delle competenze dei professionisti della salute è sicuramente un fattore strategico per l'eccellenza del Sistema Sanitario Nazionale, nonché una responsabilità alla quale il Coordinatore Infermieristico (CI.) non dovrebbe venir meno. Obiettivo del presente lavoro è stata l'identificazione di una Scheda di Valutazione delle Competenze (SVC) quale strumento di valutazione oggettiva e stimolo all'autoriflessione e autovalutazione per l'infermiere, e per il neoassunto in dialisi. Il progetto si è sviluppato costituendo un Profilo delle Competenze (PdC) specifico per l'infermiere delle unità di dialisi. Appreso che all'estero l'infermiere di dialisi possiede una specializzazione certificata e che i metodi di valutazione si basano sull'identificazione delle singole attività specifiche per ogni ruolo e l'assegnazione di un punteggio attraverso scale tipo Likert, si è proceduto all'elaborazione della SVC declinata dal PdC. La scheda è stata distribuirla in 26 Centri Dialisi di Piemonte e Valle d'Aosta attraverso il metodo di indagine ‘Delphi’. Parallelamente, è stato inviato un questionario indirizzato ai CI. per indagare il processo di valutazione presso i loro servizi. Ha aderito all'indagine il 38.5% dei Centri: la SVC è stata testata anche su 20 infermieri; nessuno ha espresso un giudizio totalmente negativo, la SVC è stata considerata una scheda valutativa completa, in grado di favorire l'autoriflessione e l'autovalutazione, nonché un ‘ottimo strumento specifico’ potenziale: una effettiva validazione dello strumento necessita di un maggior numero di valutazioni e verifiche tra pari. (nursing)
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Lora, Antonio, Gabriella Baj, Emiliano Monzani, Barbara Panetta, and Daniele Von Morghen. "Capitolo 2: Strumenti della ricerca." Epidemiologia e psichiatria sociale. Monograph Supplement 11, S6 (December 2002): 8–14. http://dx.doi.org/10.1017/s1827433100000198.

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Abstract:
La valutazione della gravità e dell'esito nei servizi clinici richiede strumenti specifici, che, oltre a possedere le classiche proprietà psicometriche (riproducibilità, validità, sensibilità al cambiamento, ecc.), siano anche applicabili, cioè brevi, semplici da usare e accettabili. La scala HoNOS rappresenta uno dei primi strumenti di valutazione, sviluppati in modo specifico per essere utilizzati routinariamente nei servizi di salute mentale.Nel 1993 la Research Unit del Royal College of Psychiatrists (CRU) venne incaricata dal Ministero della Sanità inglese di sviluppare uno strumento in grado di monitorare il raggiungimento degli obiettivi, individuati nel campo della salute mentale dal libro bianco governativo “The Health of The Nation“ (uno di questi era, ad esempio, il miglioramento del funzionamento sociale nei pazienti psichiatrici). Lo strumento avrebbe dovuto essere utilizzato sia a fini gestionali che clinici. A livello gestionale avrebbe dovuto, ad esempio, quantificare l' “effectiveness” del servizio, mettendola in relazione con i costi, e monitorare gli accordi stretti tra erogatori ed acquirenti di servizi. Nell'ambito clinico avrebbe dovuto misurare la gravità del quadro psicopatologico e della situazione psicosociale degli utenti, valutare l'esito degli interventi e definire il carico degli operatori.
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Tesi, Alessio, and Antonio Aiello. "La valutazione del benessere organizzativo: lo "Strumento Integrato per la Valutazione del Benessere Organizzativo (SIVBO)" nel framework teorico del modello "Job Demands-Resources"." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 2 (June 2021): 139–57. http://dx.doi.org/10.3280/pds2021-002009.

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Abstract:
Il presente studio ha l'obiettivo di fornire evidenze circa la validità psicometrica dello "Strumento Integrato per la Valutazione del Benessere Organizzativo (SIVBO)". Facendo rife-rimento al modello teorico job demands-resources (JD-R, Demerouti et al., 2001) lo strumen-to ha l'obiettivo di misurare il benessere organizzativo. I partecipanti allo studio (N = 754), provenienti da diversi contesti lavorativi, hanno risposto ad un questionario autodescrittivo contenente il SIVBO e altre scale di misura. L'analisi fattoriale esplorativa ha messo in eviden-za una soluzione fattoriale composta di un totale di 18 item, con quattro dimensioni denomina-te: richieste lavorative, risorse lavorative, risorse lavorative relazionali e risorse personali. L'analisi fattoriale confermativa ha comprovato che il modello a quattro fattori, con un fattore sovraordinato di secondo ordine, denominato benessere organizzativo, è quello che presenta un miglior adattamento ai dati. Gli indici di coerenza interna (alfa di Cronbach, rho di Spear-man e composite reliability) dello strumento sono risultati adeguati. Le analisi di correlazione e regressione hanno messo in evidenza che le scale del SIVBO risultano significativamente as-sociate a misure concorrenti e discriminanti. Il SIVBO si presenta come uno strumento dotato di proprietà psicometriche adeguate che, considerando anche la sua brevità, si candida a essere applicato agevolmente per la misurazione del benessere organizzativo in molteplici contesti lavorativi.
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D’Elia, Daniela, Annamaria Scapicchio, and Marta Sisto. "L'assessment psicodiagnostico di bambini vittime di Adverse Childood Experience (ACE): discussione di un caso clinico." MALTRATTAMENTO E ABUSO ALL'INFANZIA, no. 3 (December 2019): 75–85. http://dx.doi.org/10.3280/mal2019-003006.

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Abstract:
Il presente contributo descrive alcune Esperienze Avverse Infantili (ACE) e, in particolare, come valutarle (Malacrea, 2007) attraverso l'utilizzo di strumenti su tre livelli (a "basso", "medio" e "alto" impatto diagnostico) e considerando due assi di osservazione: quello dei comportamenti manifesti e quello dei vissuti (il "mondo interno"), garantendo in tal modo un'ampia cornice di elementi clinici da utilizzare in un ragionamento diagnostico complesso e articolato. Tra gli strumenti utili a una valutazione articolata, il Trauma Symptom Checklist for Young Children (TSCYC; Briere, 2005) è una checklist di 90 item che valuta la sinto-matologia post-traumatica acuta e cronica in bambini dai 3 ai 12 anni, elaborata da Briere nel 2005 e di recente convalidata e pubblicata in Italia. Si presenta l'utilizzo di questo strumento in un caso clinico: Giulia, 6 anni, sottoposta a valutazione psicodiagnostica specialistica per sospetto abuso sessuale. Il TSCYC ha permesso di riscontrare specifici indicatori di un funzionamento post-traumatico e appare particolarmente utile all'interno del processo di ragionamento diagnostico, per individuare la presenza del funzionamento post-traumatico e per poterne definire le caratteristiche principali.
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Tagliavini, Giulio, and Lucia Poletti. "Microcredito e pandemia Covid-19: la necessità di un percorso per la valutazione di impatto." QUADERNI DI ECONOMIA DEL LAVORO, no. 111 (February 2021): 237–62. http://dx.doi.org/10.3280/qua2020-111011.

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Abstract:
Il microcredito è lo strumento finanziario più idoneo per l'aiuto alle famiglie in situazione di esclusione finanziaria ed economica. La pandemia Covid-19 tuttavia crea condizioni complessivamente poco idonee al microcredito. In ogni caso, gli effetti dei programmi di microcredito devono essere monitorati attentamente e, in particolare, in presenza di condizioni così speciali come quelle legate alla pandemia. L'impatto effettivo dei programmi di microcredito deve essere valutato me-diante una metodologia idonea a registrare sistematicamente gli effetti non eco-nomici, come la metodologia Social Roi. Tale metodologia è un buon riferimento anche per la progettazione di nuovi strumenti e nuovi interventi. Questo lavoro uti-lizza i risultati di valutazione di impatto acquisiti circa il microcredito per discutere le linee di intervento idonee alla situazione pandemica attuale. Il modello di busi-ness del microcredito risulta eccessivamente legato ai caratteri di una situazione individuale da migliorare, mentre nella fase pandemica occorre uno strumento si-stemico e massivo per contrastare il rapido peggioramento delle condizioni finan-ziarie di persone che non soffrivano, nel periodo precedente alla pandemia, di uno status di esclusione finanziaria. Tale caratteristica induce a modificare significati-vamente gli strumenti della microfinanza per l'applicazione in questa circostanza.
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Porcedda, Lucia. "Uno strumento per l'osservazione dell'alleanza terapeutica nelle terapie di coppia e familiari: il SOFTA-o. Validazione italiana." TERAPIA FAMILIARE, no. 130 (February 2023): 77–96. http://dx.doi.org/10.3280/tf2022-130005.

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Abstract:
L'obiettivo del presente articolo è quello di presentare i risultati dello studio di validazione italiana del SOFTA-o (System for Observing Family Therapy Alliances; Friedlander et al., 2006), uno strumento osservativo utile per la valutazione dell'Alleanza Terapeutica (AT) nelle terapie congiunte, familiari e di coppia. Tale strumento si basa sull'osservazione dei comportamenti correlati all'AT raggrup- pati in quattro macro-dimensioni: Coinvolgimento nel Processo Terapeutico, Connessione Emotiva con il Terapeuta, Sicurezza nel Sistema Terapeutico e Sen- so di uno Scopo Condiviso all'interno della Famiglia. Il SOFTA-o rappresenta uno strumento utile a scopi di ricerca, di formazione dei giovani terapeuti fami- liari e di supervisione clinica. Al fine di evidenziare le potenzialità dello strumen- to nella prassi clinica, la parte finale del presente studio si focalizzerà su alcuni esempi di applicazione pratica.
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Galesi, Davide. "Decodificare empaticamente la diversità. L'applicazione della Consultazione Transculturale nei servizi sociali." WELFARE E ERGONOMIA, no. 2 (January 2021): 132–49. http://dx.doi.org/10.3280/we2020-002010.

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Abstract:
Non sempre gli operatori sociali dispongono di competenze e strumenti utili a costruire con persone di background migratorio una comunicazione effettivamente comprensiva, che dia luogo ad efficaci percorsi di intervento. Questa ricerca esplorativa basata sull'osservazione partecipante e interviste semistrutturate focalizza il dispositivo della consultazione transculturale come strumento gruppale e dialogico che, grazie alle connessioni tra dimensione psico-emotiva e socio-antropologica, consente una più appropriata valutazione di bisogni e risorse, nonché una costruzione più partecipata degli interventi, nel rispetto dei principi di unicità e autodeterminazione della persona.
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Agrusti, Francesco, Antonella Poce, and Maria Rosaria Re. "Sviluppo di uno strumento di valutazione delle risorse aperte (Oers)." CADMO, no. 2 (January 2016): 81–98. http://dx.doi.org/10.3280/cad2015-002008.

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Dčttore, Davide, Paolo Antonelli, Barbara Santoni, and Ilaria Pazzaglia. "La prevenzione del bullismo omofobico: un intervento sulle discriminazioni legate agli stereotipi e ai ruoli di genere." RIVISTA DI SESSUOLOGIA CLINICA, no. 1 (March 2012): 39–60. http://dx.doi.org/10.3280/rsc2012-001003.

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Abstract:
Valutazione dell'efficacia di un intervento di prevenzione del bullismo omofobico, svolto nel Comune di Firenze su 338 studenti di classi secondarie di primo ordine, attraverso la costruzione di uno strumento ad hoc, somministrato prima e dopo l'intervento, basato su un'attenta analisi della letteratura scientifica. I risultati mostrano l'efficacia dell'intervento nell'aumentare nei partecipanti la conoscenza e la consapevolezza rispetto alla definizione e alla rielaborazione dei concetti di genere, stereotipo, ruolo, discriminazione, orientamento sessuale e omofobia. Sviluppi futuri: predisposizione di una valutazione a lungo termine.
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Dissertations / Theses on the topic "Strumento di valutazione"

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LOCATELLI, MATTEO. "Strumento per la valutazione e la definizione di strategie per il miglioramento dell’edilizia scolastica esistente. Il tema della scuola primaria e secondaria." Doctoral thesis, Università degli studi di Pavia, 2016. http://hdl.handle.net/11571/1215979.

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Abstract:
Le scuole sono, per tutti noi, edifici che rappresentano una parte importante della nostra vita. In queste strutture un individuo passa buona parte del tempo dell’infanzia e dell’adolescenza, imparando e instaurando le prime relazioni. In una società come quella contemporanea, la cui velocità di evoluzione è in continua crescita, occorre comprendere se le strutture che oggi ospitano le scuole siano ancora in grado di rispondere a determinati requisiti. La ricerca, partendo da un’analisi critica dei principali sistemi scolastici e dello stato di fatto degli edifici, stabilisce uno strumento metodologico per intervenire garantendo il miglioramento degli edifici esistenti. La struttura del lavoro consiste nella definizione delle tendenze nella realizzazione degli edifici scolastici attraverso schede di studio di 40 edifici europei e il confronto di tali tendenze con la normativa italiana vigente, il D.M. 18 dicembre 1975 per stabilire il livello di rispondenza della legge a requisiti europei comuni. La seconda parte riguarda invece la definizione delle tipologie di intervento possibili su edifici esistenti ripercorrendo quella che è la teoria sul tema del riuso e della rifunzionalizzazione dell’esistente, fino ad arrivare alla creazione di uno strumento in formato excel, in grado, tramite una veloce e analitica compilazione di fornire risposte progettuali possibili a seconda del caso in esame. Lo strumento è stato infine applicato a 8 edifici, 5 del comune di Pavia, 1 del comune di Voghera e 2 test su architetture famose e di eccellenza.
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Martinolli, Giorgia <1989&gt. "Il Costo di Prodotto come Strumento di Valutazione delle Decisioni Aziendali e per la Valutazione delle Rimanenze Finali." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/10828.

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Abstract:
La presente tesi vuole analizzare in maniera approfondita il concetto di costo di prodotto come strumento di natura gestionale e contabile a disposizione dei manager nelle varie attività di programmazione, controllo e contabilità aziendali, a partire da come viene definito e classificato fino ad arrivare alle sue diverse modalità di configurazione, per comprendere in toto sia il potenziale informativo di tale strumento, sia i suoi potenziali impieghi in ambito aziendale. In particolare verranno esaminati da un lato gli utilizzi legati alle valutazioni di natura gestionale, siano queste operative, strategiche oppure correttive, e dall’altro lato gli utilizzi mirati alla valutazione delle rimanenze finali durante il processo di redazione del bilancio d’esercizio in conformità con le disposizioni legislative in materia.
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Papa, Alessandro <1994&gt. "VALUTAZIONE NELLE COMUNITA’ EDUCATIVE: COSTRUZIONE DI UNO STRUMENTO PER L’ANALISI DELLE LIFECOMP." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19412.

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Abstract:
Questa tesi vuole essere un ulteriore passo per aumentare la cultura dell'analisi dei risultati nelle comunità educative, determinante per il miglioramento qualitativo degli interventi. Le valutazioni qualitative vengono eseguite di rado e questo porta a una sottovalutazione dell’importanza educativa delle comunità residenziali, viste ancora come rifugi emergenziali. Negli ultimi anni, le ricerche e gli studi sulla valutazione in campo sociale hanno arricchito notevolmente la letteratura esistente. Scarseggiano, invece, specifici strumenti di valutazione funzionali alle realtà delle comunità educative residenziali, nonché indicazioni procedurali e linee guida per il loro utilizzo. Nella prima parte dell’elaborato si è scelto di analizzare tre aree presentando una panoramica di ciò che offre la letteratura. Gli aspetti analizzati sono: valutazione nel sociale, la formazione degli operatori e l’innovatività della comunità. Per ogni area di studio, in via conclusiva, si sono ipotizzate delle vie da percorrere per costruire strumenti pratici e adatti alle comunità. Nella seconda parte dell’elaborato il focus verterà sulla costruzione di uno strumento per l’analisi delle differenze di lifecomp nell’utenza da inizio a fine percorso in comunità. Vi sarà, innanzitutto, uno studio della letteratura esistente, e poi l’illustrazione dello strumento costruito, senza mancare di commenti e guide per un utilizzo proficuo nelle comunità.
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Vandi, Matteo. "Diagnosi differenziale nel dolore laterale di gomito come strumento di valutazione fisioterapica: una scoping review." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/21893/.

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Abstract:
Background: il dolore laterale di gomito (LEP) è una problematica muscolo-scheletrica che interessa la componente epicondiloidea degli estensori di polso e dita. Movimenti ripetitivi di flesso-estensione e prono-supinazione del gomito, sollevamenti di carichi pesanti e frequenti estensioni di polso contro resistenza contribuiscono all’insorgere della patologia, portando a una riduzione della partecipazione durante le attività di vita quotidiana. Obiettivo: L’obiettivo della scoping review è quello di raccogliere informazioni in letteratura riguardanti la diagnosi differenziale nel dolore laterale di gomito al fine di fornire strumenti utili a discriminare tutte quelle che possono essere le problematiche e patologie associate per poi programmare un piano terapeutico mirato ed efficace. Metodi: la ricerca è avvenuta consultando banche dati disponibili online quali PubMed, PEDro e Cochrane Library e tramite ricerca manuale bibliografica. Sono stati analizzati articoli che trattano la diagnosi differenziale nel LEP di qualsiasi tipologia, in lingua inglese e riguardanti il genere umano. Risultati: sono stati inseriti 26 articoli rispondenti ai criteri di eleggibilità, di cui 16 revisioni, 3 studi diagnostici, 1 studio comparativo, 1 studio terapeutico e 5 Case Report. È stato creato un diagramma di flusso per descrivere le fasi del processo di ricerca, mentre il contenuto dei singoli articoli è stato schematizzato in una tabella sinottica. Conclusioni: ad oggi eseguire una corretta diagnosi differenziale in presenza di LEP risulta complicato. Tante sono le patologie che possono essere causa di questa problematica e molte di queste risultano difficili da discriminare fra loro. In letteratura non sono presenti un cluster di test e un algoritmo decisionale validati e affidabili che permettano di inquadrare meglio un soggetto con LEP. L’imaging rappresenta uno strumento utile per la diagnosi differenziale, ma allo stesso tempo non deve sostituire il giudizio clinico.
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Panciera, Giuseppe. "Valutazione dell'impiego di uno strumento innovativo per la determinazione del colore degli ovoprodotti." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Abstract:
Il lavoro di tesi, svolto presso l’azienda “Co.P.R.A.” di Cesena, ha consentito di sviluppare un progetto sulla fase di standardizzazione degli ovoprodotti liquidi. I parametri che vengono controllati su questi prodotti sono residuo secco e colore, la cui standardizzazione viene stabilita in funzione del prodotto finale. La standardizzazione risulta inoltre necessaria in relazione alla variabilità biologica esistente fra le uova impiegate per la preparazione degli ovoprodotti. Il residuo secco risulta infatti fondamentale soprattutto per le caratteristiche reologiche, mentre il colore è importante per l’aspetto visivo degli alimenti ottenuti impiegando tali ovoprodotti. L’analisi del colore viene eseguita di routine nei laboratori dell’azienda “Co.P.R.A.” su campioni rappresentativi mediante la determinazione della concentrazione di β-carotene tramite spettrofotometro. Il lavoro di tesi ha riguardato la valutazione di uno strumento innovativo (CDR FoodLab) in grado di eseguire la determinazione del colore direttamente sul campione senza necessità di una fase preparatoria che prevede l’utilizzo di solventi, come nel metodo convenzionale. Lo studio ha preso in considerazione 4 tipologie di ovoprodotti (misto e tuorlo dotati di colore normale e “tipo-pasta”) sulle quali sono state eseguite analisi sia tramite metodo spettrofotometrico convenzionale che tramite metodo innovativo (CDR FoodLab). Le analisi di messa a punto hanno consentito di tarare correttamente lo strumento CDR FoodLab, tuttavia la successiva fase di validazione non ha permesso di ottenere risultati pienamente affidabili. In particolare, le maggiori criticità sono state osservate sul tuorlo “tipo-pasta” che è l’ovoprodotto dotato della maggiore intensità di colore. Pertanto, i risultati ottenuti in questo lavoro di tesi non sono stati soddisfacenti e la scelta aziendale è stata quella di mantenere l’attuale metodo di analisi per la determinazione del colore degli ovoprodotti contenenti tuorlo.
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REVELLINI, ROSARIA. "SMARTAGING. Quartieri "a misura di anziano". Uno strumento per la valutazione dell'age-friendliness." Doctoral thesis, Università IUAV di Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/11578/319746.

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Abstract:
Il numero crescente di persone con oltre 65 anni d’età e il processo di urbanizzazione sono due delle principali sfide che la città contemporanea deve affrontare con urgenza. Tali temi richiedono un ripensamento degli spazi pubblici per garantire salute e benessere e contribuire positivamente all’invecchiamento attivo. Alla luce di ciò, nel 2007 la World Health Organization introduce il tema delle “città age-friendly”. Si tratta di città inclusive, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 e con i principi dell’Universal Design dal momento che esse supportano la vita delle persone indipendentemente da età, sesso, abilità. Il presente lavoro identifica il quartiere come “scala urbana ottimale” per l’invecchiamento. Si tratta infatti del luogo in cui si svolge la vita quotidiana degli anziani e in cui, generalmente, ci si identifica come comunità. Qui le persone possono essere incoraggiate (o scoraggiate) a vivere lo spazio pubblico e mantenere le proprie abitudini qualora vi siano luoghi sicuri e ben costruiti. Partendo dal caso di studio, il quartiere Santa Marta a Venezia, la ricerca si articola in più fasi di analisi tese a identificare le caratteristiche fisiche degli spazi pubblici del quartiere nonché a mappare le attività sociali che ivi si svolgono per comprendere in che modo agire al fine di migliorare l’esperienza urbana della popolazione più anziana. Al contempo, sono stati analizzati gli strumenti per la valutazione dell’age-friendliness esistenti per comprenderne le criticità e studiati i principali neighbourhood sustainability assessment tools ponendo particolare attenzione ai criteri relativi alla sostenibilità sociale, vista come “acceleratore” di benessere urbano. L’obiettivo principale della ricerca è quello di redigere un nuovo strumento per la valutazione dell’age-friendliness a scala di quartiere, che rappresenta l’output della ricerca dottorale. Esso, denominato SMARTAGING, consta di 3 sezioni (qualità dello spazio pubblico; trasporti e mobilità; servizi e comunità), 13 criteri e 40 indicatori attraverso i quali è possibile effettuare una valutazione – in termini percentuali – degli spazi pubblici del quartiere oggetto di analisi. Il protocollo proposto ha lo scopo di supportare amministrazioni, progettisti e stakeholder nella comprensione del fenomeno dell’invecchiamento all’interno delle città e indirizzare gli stessi verso politiche attive e scelte progettuali consapevoli per favorire ambienti più inclusivi e maggiormente “a misura di anziano”.
The growing population over 65 years old and the process of urbanization are two of the major challenges that the contemporary city has to address urgently. These issues require rethinking public spaces to ensure health and wellbeing and stimulate active ageing. The theme of age-friendly cities (WHO, 2007a) emerges in this context; it’s about inclusive cities harmonised with the Agenda 2030 goals and the Universal Design principles since they support people’s lives regardless of age, gender, and abilities. These are the places where to grow old and fuel the desire of ageing in place. The present work identifies the neighbourhood as the “optimal urban scale” for ageing. It is the place of elderlies’ everyday life and is generally identified as a community. Here people are encouraged to go out and maintain their daily habits thanks to the existence of a safe and good public realm. Starting from the case study of the Santa Marta neighbourhood in Venice, the author has conducted a multi-phase analysis to investigate the quality of outdoor public spaces and which activities are played in these spaces to understand how the urban experience and the quality of life of the elderly can be improved. At the same time, both the good practices listed by the WHO for the achievement of age-friendly environments and some of the major neighbourhood sustainability assessment tools were studied, paying attention to the social dimension of sustainability seen as an “accelerator” of urban health and wellbeing. The main purpose of the research is to draft a new method of evaluation of the age-friendliness applicable to the neighbourhood scale. It is called SMARTAGING and it consists of 3 sections (quality of public space; transport and mobility; services and community), 13 criteria and 40 indicators, by which it is possible to rate neighbourhood’s public spaces. The proposed protocol aims to support administrations in understanding the ageing phenomena by directing active policies and design choices with an increasing focus on citizens and local and social issues to achieve real inclusiveness in urban spaces.
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Palmieri, Silvia <1991&gt. "Musei e siti archeologici del Mezzogiorno: il metodo AHP come strumento di valutazione." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13540.

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Abstract:
Il divario esistente tra il Nord e il Sud Italia determina effetti anche nell'arte e nella cultura. L'elaborato si propone di indagarne le cause attraverso un'analisi della realtà del sistema museale meridionale. L'approfondimento si sviluppa attraverso le informazioni reperite dal Progetto “Poli museali di eccellenza nel Mezzogiorno” e con la raccolta di dati Istat e dell'ufficio di statistica del MiBACT. Nella seconda parte, il centro dell'attenzione verte sull'importanza dell'attività di comunicazione museale per lo sviluppo e la promozione dell'offerta culturale. Attraverso dati forniti dall'analisi del Progetto “Poli museali di eccellenza nel Mezzogiorno”, risulta possibile applicare la metodologia AHP per determinare quale sito meridionale, tra quelli esaminati, possegga migliori capacità comunicative.
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Di, Silvestre Sara <1991&gt. "Istituzioni culturali e intelligenza artificiale: l'analisi semantica come strumento di valutazione e crescita." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/18508.

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Abstract:
Il presente elaborato indaga l’interazione tra le istituzioni culturali e le nuove tecnologie basate sull’Intelligenza Artificiale. Negli ultimi anni si è affermato l’uso costante e capillare delle forme di comunicazione digitale, sia da parte dei fruitori che da parte delle istituzioni stesse. Proprio le grandi piattaforme private, come Facebook, Twitter e Instagram - in cui ognuno, senza filtri, può esprimere il proprio pensiero in merito alle esperienze di visita presso un museo, una mostra o un qualsiasi luogo di interesse culturale e/o turistico - costituiscono un tesoro di dati da cui l'applicazione di tecnologie avanzate, quali l'analisi semantica, può far emergere tendenze, punti di forza o punti critici di un'istituzione e l'impatto che queste ultime hanno sui visitatori. Il patrimonio di informazioni sull’orientamento dei gusti del pubblico contenuto sul web, nei forum di discussione e sui social network, è la leva principale che induce a guardare alla rete come a un’efficace risorsa per ottenere una stima dell’immagine e della reputazione dell’ente/museo nel mondo e, di conseguenza, per mettere in atto azioni di promozione e marketing. L'analisi semantica, grazie all’utilizzo del NLP (Natural Language Processing, tecnica basata sul Machine Learning), sta perfezionando la capacità di trasformare i dati in conoscenza, estraendo informazioni da una moltitudine di dati (strutturati e non). Essa, attraverso l’analisi delle recensioni o dei commenti sui canali social, offre la possibilità di valutare l'esperienza di una visita presso un museo dal punto di vista soggettivo del visitatore, fornendo così la possibilità di conoscere il sentiment suscitato in quest'ultimo e, di conseguenza, la possibilità di sviluppare nuove spinte creative e/o pratiche di fruizione. Queste funzioni possono essere molto utili soprattutto per scopi di marketing o per la gestione della customer experience; permettono di comprendere cosa dicono gli utenti sui vari social media di un’istituzione culturale e consentono di identificare nuovi trend e chiavi di lettura dell’opinione pubblica. Estrarre informazioni da questi dati grezzi significa individuare pattern e ricavare informazioni utili per la crescita dell’ente stesso.
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D'AGOSTINI, ANTONELLA. "L'evoluzione storica del Benchmark come strumento di valutazione della performance : dall'industria alla finanza." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2005. http://hdl.handle.net/2434/143940.

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Abstract:
The benchmarking, like we will see in the course of the job and we like us propose showing, before have used in financial circle, has found origin and developed the own methods of investigation in industrial circle. Benchmarking however it is not a term that finds his roots in economic circle-: it derives, in fact, from the circle of the surveying. The definition of the Webster dictionary is a good point of departure for look for of "return to the origins" and understand the birth of the [benchmark]:" A signal of the surveyor of a position previously used like point of reference a standard for measure or appraise something." The tool of the object, told also hydrometer or measurer of level, in fact, to which the idea of benchmark, particularly, comes in partnership it has used for effect alignments and for individualize points on the ground that are comparable, for then proceed to the measurement and to the cartographic representation. Possible is also see an origin of the term benchmark in the sign that the tailors and the sellers of English cloths traced on the tables for facilitate and quicken the measurement of the fabrics. Any it is the descent of the term, it appears clear that his purpose is of measure using unity of base and of comparison that they allow of given for their nature a great deal different. The origin of the benchmark, that is of the comparison through the measurement of [performance], in industrial circle, object of this study, it has his theoretical consecration to work of Robert C. Camp in the 1979, year in which he comes entrusted of effect any studies for account of the Xerox society, on which we will stop more ahead. His origins, however, they place more back in the time and precisely immediately after the end of the Second World War. In effects the roots of the use of the [benchmarking] they sink in the fertile terrestrial of the seam of theoretical thought and in the practice of the Quality Management
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Scarpa, Luca <1988&gt. "L'analisi di bilancio come strumento di valutazione del licenziamento per giustificato motivo oggettivo: un caso operativo." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2012. http://hdl.handle.net/10579/2177.

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Abstract:
Con questo elaborato si vuole analizzare la modalità di predisposizione della perizia sulla valutazione della situazione economica di una azienda fornita dal professionista incaricato all’interno del ricorso avverso licenziamento per motivazioni economiche. La struttura dell’elaborato prevede una prima parte, che svolge una funzione introduttiva per la contestualizzazione dell’elaborato, in cui si affronta la tematica di diritto del lavoro inerente al licenziamento per giustificato motivo oggettivo, successivamente si illustra l’analisi di bilancio come strumento per la diagnosi della situazione economica della società, concludendo l’elaborato con l’analisi di un caso. La prima parte dell’elaborato, ha il compito di introdurre il lettore alla tematica del licenziamento individuale approfondendo la casistica del giustificato motivo oggettivo. In particolare il primo capitolo si occupa della nozione del licenziamento per giustificato motivo oggettivo e dei presupposti di legittimità del licenziamento, mentre il secondo capitolo affronta i casi di illegittimità del licenziamento, le tutele nei confronti dei lavoratori e gli istituti per ricorrere avverso tale provvedimento di licenziamento. La seconda parte, che rappresenta la parte principale dell’elaborato, ha il compito di esporre il ruolo e lo scopo della perizia del professionista a sostegno della dimostrazione di illegittimità del licenziamento per motivi economici. Il terzo capitolo si occupa delle modalità di predisposizione dell’analisi di bilancio utilizzata come prova all’interno del ricorso avverso licenziamento per giustificato motivo per evidenziare l’insussistenza dello stato di crisi aziendale. Il capitolo si sviluppa illustrando le fasi per la predisposizione dell’analisi di bilancio partendo dalle operazioni preliminari di riclassificazione dei prospetti di contabili dello stato patrimoniale e del conto economico che formano i dati di partenza per l’analisi di bilancio. Successivamente, si affronta l’analisi per indici approfondendo l’analisi reddituale e finanziaria e si concluderà con l’analisi per margini e l’analisi per flussi che permetterà di avere una visione globale della situazione aziendale. L’elaborato si conclude con l’analisi di un caso che ha lo scopo di ricondurre alla realtà pratica quanto evidenziato nella teoria dei capitoli precedenti. Il caso oggetto di questo elaborato rientra nella fattispecie del licenziamento individuale per giustificato motivo oggettivo, i cui motivi sono riconducibili alla situazione economica sfavorevole. Nell’ultimo capitolo si vuole arrivare allo scopo di far comprendere come la perizia del professionista possa, in un caso di specie, permettere la dimostrazione dell’illegittimità del licenziamento per motivazioni economiche.
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Books on the topic "Strumento di valutazione"

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Majer, Katalin, and Luigi Sirianni, eds. Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer. Attività sanitaria e scientifica 2011. Florence: Firenze University Press, 2013. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-378-6.

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Abstract:
La Relazione sull'attività sanitaria e scientifica dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer è uno strumento prezioso di condivisione e diffusione delle informazioni che sintetizzano il modo di lavorare, i risultati e le linee di miglioramento su cui bisogna particolarmente impegnarsi. È uno strumento di conoscenza e di valutazione rivolto, quindi, sia all'interno, sia all'esterno dell'Ospedale. Uno strumento dinamico, che deve perfezionarsi, contestualmente ai miglioramenti perseguiti dall'Ospedale.
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Majer, Katalin, and Luigi Sirianni, eds. Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer. Florence: Firenze University Press, 2015. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-831-6.

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Abstract:
La Relazione sull'attività sanitaria e scientifica dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer è uno strumento prezioso di condivisione e diffusione delle informazioni che sintetizzano il modo di lavorare, i risultati e le linee di miglioramento su cui bisogna particolarmente impegnarsi. È uno strumento di conoscenza e di valutazione rivolto, quindi, sia all'interno, sia all'esterno dell'Ospedale. Uno strumento dinamico, che deve perfezionarsi, contestualmente ai miglioramenti perseguiti dall'Ospedale.
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3

Simone, Bruschetta, and Giunta Serena, eds. Gruppoanalisi e comunità terapeutica: Uno strumento di lavoro basato su supervisione, valutazione e ricerca. Milano: Angeli, 2010.

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Fazio, Laura De, and Chiara Sgarbi. Stalking e rischio di violenza: Uno strumento per la valutazione e la gestione del rischio. Milano, Italy: FrancoAngeli, 2012.

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5

Solimine, Giovanni. L'efficacia delle biblioteche pubbliche in Toscana: La valutazione delle prestazioni come strumento di lavoro in un'indagine della Regione Toscana. Firenze: Pagnini e Martinelli, 2000.

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6

Risorse naturali e ambiente: Strumenti di valutazione. Milano: F. Angeli, 2006.

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Silvio, Menghini, ed. Risorse naturali e ambiente: Strumenti di valutazione. Milano: F. Angeli, 2006.

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Bettin Lattes, Gianfranco, ed. Per leggere la società. Florence: Firenze University Press, 2003. http://dx.doi.org/10.36253/8884530695.

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Abstract:
Il libro costituisce un riuscito esperimento di ricerca che ha avuto successo anche come risorsa didattica. Propone una valutazione critica degli strumenti concettuali elaborati per leggere e comprendere una società. Vengono affrontati dieci concetti sociologici (Comunità, Cittadinanza, Classe sociale, Capitale sociale, Genere, Classe dirigente, Partito politico, Cultura politica, Subcultura, Antipolitica) ognuno preso in esame da un giovane ricercatore attivo nell'ambito del dottorato fiorentino di Sociologia e di Sociologia politica. Un coinvolgimento dei giovani che ha consentito una rivisitazione di concetti "vecchi" e l'individuazione dell'efficacia euristica di concetti "nuovi".
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Gli esordi della competenza emotiva: Strumenti di studio e di valutazione. Milano: LED, 2010.

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Malcevschi, Sergio. Qualità ed impatto ambientale: Teoria e strumenti della valutazione di impatto. [Milano]: ETASLIBRI, 1991.

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Book chapters on the topic "Strumento di valutazione"

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Stinchfield, Randi, Richard Govoni, and G. Ron Frisch. "Strumenti di screening valutazione." In Il gioco d’azzardo patologico, 191–213. Milano: Springer Milan, 2010. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-1538-8_14.

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2

Galderisi, S., A. Mucci, and P. Bucci. "Scale e strumenti “ecologici” di valutazione del funzionamento psicosociale nella schizofrenia." In La riabilitazione cognitiva della schizofrenia, 93–103. Milano: Springer Milan, 2013. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-2802-9_9.

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3

De Caprio, Maria Teresa, and Luigi Lazzari Agli. "Manutenzione degli strumenti endoscopici: disinfezione, sterilizzazione e valutazione del rischio di trasmissione di infezioni nosocomiali." In Pneumologia interventistica, 105–18. Milano: Springer Milan, 2007. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-0556-3_11.

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Conference papers on the topic "Strumento di valutazione"

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Blecic, Ivan, Arnaldo Cecchini, Tanja Congiu, Myriam Pazzola, and Giuseppe A. Trunfio. "Un sistema di supporto alla pianificazione e progettazione della walkability e dell’accessibilità pedonale." In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7923.

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Abstract:
Il contributo propone un metodo e uno strumento per la valutazione della qualità della vita urbana basato sui concetti di walkability e di accessibilità pedonale di luoghi della città rilevanti con i quali estendere le capacità degli individui e partecipare concretamente alle urban opportunities. Il modello di valutazione utilizza i percorsi pedonali esistenti della rete viaria e valuta la loro qualità in base a diversi attributi importanti per la pedonalità. L’applicazione del sistema proposto al caso studio di valutazione del progetto di riorganizzazione della Segunda Circular (seconda circonvallazione) di Lisbona consente di mostrarne i possibili utilizzi e di trarre alcune riflessioni sulla base dei risultati ottenuti. We present a methodology and a tool for evaluating the quality of life in cities based on walkability and pedestrian accessibility of places which are relevant for people's capabilities. The evaluation model uses the actual pedestrian routes along the street network and considers their quality on several attributes important for their walkability. We furthermore demonstrate possible uses of the support system by reporting and discussing the results of a case-study assessment of a project for the Lisbon Segunda Circular (Second Rind Road).
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