Journal articles on the topic 'Strategie di potere'

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Deo, Federica. "Disegnare la città staliniana. Opere e progetti della Masterskaja di Il'ja Golosov." TERRITORIO, no. 98 (March 2022): 7–17. http://dx.doi.org/10.3280/tr2021-098001.

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Abstract:
Nei primi anni '30 del Novecento l'architettura sovietica cambiò drasticamente. Il periodo che vide il passaggio dalla scena di avanguardia al Realismo Socialista è un interessante momento per comprendere la strategia politica sottesa alla costruzione della nuova capitale sovietica: la Mosca monumentale e imponente di Stalin. Attraverso l'analisi di documenti di archivio relativi ai progetti e alle opere dell'Atelier guidato da Il'ja Golosov al Mossovet e al dibattito architettonico del periodo considerato, questo scritto si propone di individuare le nuove strategie politiche per il controllo delle masse e la centralizzazione del potere attraverso la forma della città.
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Di Cosmo, Antonio Pio. "Le insegne ed i riti d’ascesa degli imperatori. Senso e significatività dei segni dell’eccellenza da Costantino a Valentiniano I." Anales de Historia Antigua, Medieval y Moderna 53 (May 20, 2020): 33–51. http://dx.doi.org/10.34096/ahamm.v53.7413.

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Abstract:
Il presente contributo analizza il ruolo giocato dai segni del potere imperiale ed in particolare delle insegne nei riti di elezione. Questa ricerca applica le conoscenze in materia archeologica, antropologica e storica. Si racconta il rituale di elezione e si risolvono le questioni circa i problemi di rappresentazione dell’augusto nelle cerimonie d’ascesa. In questo modo si vagliano le strategie di comunicazione che modellano i protocolli di creazione degli augusti.
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3

Di Cosmo, Antonio Pio. "I motivi erranti della regalità dell’impero romano e la costruzione della maestà visigota fra imitatio e percolazione delle regalia insigna." En la España Medieval 45 (April 7, 2022): 329–53. http://dx.doi.org/10.5209/elem.81450.

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Abstract:
Questo contributo propone un metodo euristico che adopera la categoria cognitiva dei motivi erranti della regalità, perché utile ad agevolare l’approccio alla cultura materiale ed immateriale del potere visigoto. La ricerca approfondisce quelle strategie di comunicazione che plasmano la cultura materiale e immateriale connessa alla regalità visigota partendo dai motivi tardoromani.
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4

Baldi, Andrea. "Strategie di potere, relazioni di genere e dinamiche familiari nelle Lettere di Annibale Guasco." LaborHistórico 8, no. 3 (December 31, 2022): 290–321. http://dx.doi.org/10.24206/lh.v8i3.56323.

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Tortora, Chiara. "Cura di sé e resistenza al potere in Michel Foucault." SOCIETÀ DEGLI INDIVIDUI (LA), no. 38 (September 2010): 44–53. http://dx.doi.org/10.3280/las2010-038005.

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Abstract:
Il saggio si concentra sul pensiero di Foucault tra la fine degli anni settanta e i primi anni ottanta. La cura di sé e la nozione di soggettivitÀ proposte da Foucault in quegli anni sono lette come forme di lotta e resistenza ai molteplici poteri che nelle complesse societÀ contemporanee tentano di governare le nostre condotte pubbliche e private. La ricerca di uno stile di vita, la creazione permanente di se stessi, riprese dal mondo greco-ellenistico, diventano strategie attuali di lotta politica ed esercizio costante di libertÀ.
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Russo, Gianluca. "Un robusto apparato di segni. Quattrocento fiorentino e costruzione della sovranità. Rappresentazioni e linguaggi." Italian Review of Legal History, no. 8 (December 21, 2022): 39–77. http://dx.doi.org/10.54103/2464-8914/19250.

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Abstract:
Ispirato alle ricerche di Riccardo Fubini e alla sua proposta interpretativa e di metodo, originale e spesso alternativa al dibattito storiografico recente sui percorsi italiani alla statualità fra tardo Medioevo e prima età moderna, il saggio elegge il Quattrocento fiorentino a caso di studio e ne ripercorre il suggestivo itinerario di costruzione della sovranità, non tanto nel senso di prassi e concreto governo del territorio, quanto di una forma alta di legittimità del potere, capace di rendere Firenze sempre meno debitrice verso il riconoscimento delle due entità universali (sovrane per il Medioevo) di Chiesa e Impero. Prediligendo dunque il piano delle rappresentazioni e dell’elaborazione politico-giuridica, la sovranità di Firenze città dominante viene ripercorsa proponendo una rassegna dei suoi segni: tangibili, come ad esempio le celebri Pandette pisane, o carsici, come certe strategie penali in via di egemonizzazione gravitanti intorno al nesso maiestas/crimen laesae maiestatis. A itinerario tracciato sarà, forse, possibile domandarsi se – al di là del caso specifico – il tempo quattrocentesco abbia ancora molto da dire, ora che una singolare vicenda giudiziaria italiana oggetto di un recente studio parrebbe riesumare le antiche vestigia maiestatiche, quasi a segnare l’epifania di un potere sovrano postmoderno dai tratti inconsueti.
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Andreini, Daniela. "I fattori esogeni ed endogeni influenti sulle strategie di integrazione multicanale: un'analisi nel retailing in europa." MERCATI & COMPETITIVITÀ, no. 3 (October 2012): 13–31. http://dx.doi.org/10.3280/mc2012-003002.

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Abstract:
L'integrazione tra diversi canali di vendita č una delle decisioni strategiche piů attuali nel settore del commercio al dettaglio. Questo lavoro si propone di analizzare alcuni dei fattori esogeni ed endogeni influenti sulle decisioni d'integrazione multicanale del retailing europeo. Apparentemente sembrerebbe che ogni nazione manifesti un livello d'integrazione multicanale differente secondo il livello di maturitÀ tecnologica dei consumatori locali. Attraverso una content analysis, invece, questo studio rivela che sono soprattutto i fattori endogeni alle imprese commerciali (potere di canale e gruppo di proprietÀ) a influenzare la scelta di integrazione multicanale. Si evincono quindi importanti implicazioni per i manager del retailing e stimoli per possibili future ricerche sul tema.
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Mazzoli, Lella. "La mancata comunicazione dell'unitŕ. 1911, 1961, 2011." SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE, no. 41 (May 2012): 117–42. http://dx.doi.org/10.3280/sc2011-041010.

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Abstract:
L'articolo analizza i 150 anni dell'Unitŕ d'Italia attraverso la co-evoluzione della societŕ e dei media. Si parte dalla comunicazione dei primi quotidiani per poi arrivare alla televisione passando attraverso la fotografia, il cinema, la radio. Tutti media trasmissivi nella loro essenza, che paiono avere una riduzione di potere di penetrazione nel pubblico con l'arrivo di Internet, con il Web 2.0 e i siti di social network. L'analisi porta a concludere che le strategie comunicative adottate nelle celebrazioni dei 50, dei 100 e dei 150 anni non sono riuscite a consolidare nella coscienza della gente un sentimento di unitŕ. Lo studio riporta dati analizzati alla luce delle teorie comunicative e fa riferimento al pensiero di McLuhan di cui in questo 2011 si festeggiano i 100 anni dalla nascita.
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Ferrando, Anna. "La libertà impossibile. Informazione e potere politico in Egitto (1922-1955)." MONDO CONTEMPORANEO, no. 3 (September 2022): 5–41. http://dx.doi.org/10.3280/mon2021-003001.

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Abstract:
Bacino di raccolta delle informazioni da Nord Africa e Medio Oriente, l'Egitto fu teatro di tensioni e convergenze fra le più influenti agenzie di stampa occidentali per tutta la complessa transizione verso l'indipendenza, anche dopo il 1922 e il 1936. In questo contesto, la rivendicazione della libertà di espressione e del controllo nazionale sulle notizie divenne bandiera del giornalismo egiziano non solo per affermare una propria specificità e dignità professionale, ma anche come strumento di emancipazione politica tout court. A partire dai fondi documentari dell'Agence Havas, dell'American University del Cairo e dell'archivio privato del giornalista Mustafa Amin, l'articolo indaga la svolta della decolonizzazione in Egitto attraverso il complicato intreccio mediatico-diplomatico e il prisma, scarsamente considerato dalla storiografia, delle agenzie di stampa. Chi furono gli individui e i gruppi che in Egitto sfidarono le agenzie di stampa occidentali? Quali strategie perseguirono? Come cambiò il rapporto fra giornalisti e potere politico nel passaggio dalla monarchia di re Faruq alla repubblica degli Ufficiali Liberi, caratterizzata dall'istituzione della Middle East News Agency nel 1955?
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Ferrazza, Daniela. "Street Level Evaluation: un approccio innovativo allo studio delle politiche sociali." RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL'AMMINISTRAZIONE, no. 1 (May 2010): 75–95. http://dx.doi.org/10.3280/sa2010-001005.

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Abstract:
La valutazione street level dei servizi sociali č un approccio particolare nello studio e nella valutazione dei servizi pubblici, che sta guadagnando sempre piů apprezzamento nelle comunitŕ professionali. Essa si basa sul presupposto che i burocrati street level, hanno un ruolo cruciale nella realizzazione di servizi sociali/progetti/politiche e stabilisce che tale ruolo, lungi dall'essere un ostacolo, č creativo e attivo. La formula della Street Level Evaluation comprende una tecnica di osservazione diretta, di un processo partecipativo di valutazione e una particolare attenzione per le strategie del professionista, in base al presupposto che le politiche sono qualcosa che la gente fa. Ci sono diversi fattori che siamo stati in grado di cogliere, grazie a questo approccio, e che riguardano essenzialmente quegli aspetti del lavoro sociale che non possono essere trovati nei documenti e nelle dichiarazioni. Prima di tutto, gli aspetti organizzativi per la divisione del lavoro informale che influenzano molto la qualitŕ del servizio. Inoltre, le strategie degli operatori sociali messe in atto per sostenere le richieste dei clienti evidenziano spesso l'uso di potere discrezionale da parte di tali lavoratori. Abbiamo considerato questa discrezionalitŕ come un "neutro" componente della politica e siamo stati in grado di chiarire come questo potrebbe contribuire a costruire un migliore disegno di valutazione.
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della Redazione, A. cura. "Informazione bibliografica." RIVISTA GEOGRAFICA ITALIANA, no. 4 (December 2022): 99–130. http://dx.doi.org/10.3280/rgioa4-2022oa15001.

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Abstract:
Bruno Latour, Dove sono? Lezioni di filosofia per un pianeta che cambia (Giuseppe Dematteis) Anselmo Roveda (a cura di) con le illustrazioni di Marco Paci, Atlante delle avventure. Atlante dei viaggi straordinari. Atlante dei luoghi immaginati (Sara Luchetta) Mauro Van Aken, Campati per aria (Filippo Menga) Flavia Cristaldi, Di qua e di là. Riflessioni di una geografa sulle migrazioni (Stefania Bonfiglioli) Flavia Cristaldi, Come il gelso per la vite (Silvia Aru) Alessandro Ricci, Carlotta Bilardi, Cartografia, arte e potere tra Riforma e Controriforma. Il Palazzo Farnese a Caprarola (Annalisa D'Ascenzo) Barbara Pizzo, Giacomo Pozzi e Giuseppe Scandurra (a cura di), Mappe e Sentieri. Un' introduzione agli studi urbani critici (Margherita Grazioli) Leslie Kern, La città femminista. La lotta per lo spazio in un mondo disegnato dagli uomini (alice salimbeni) Fulvio Toseroni, Strategie per la riduzione dei disastri. Governance del rischio e modelli di Disaster Risk Management per la costruzione di comunità resilienti (Eleonora Gioia) Luca Dal Pozzolo, Il patrimonio culturale tra memoria, lockdown e futuro (Chiara Gallanti)
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Lombardi, Lavinia, Giuseppe Grossi, Lorenza Isola, Enrico Iuliano, Monica Mercuriu, Cristiana Patrizi, Giuseppe Romano, Valeria Semeraro, and Carlo Buonanno. "Fattori predittivi del drop-out: accettabilità e impegno nel parent training." QUADERNI DI PSICOTERAPIA COGNITIVA, no. 46 (July 2020): 87–110. http://dx.doi.org/10.3280/qpc46-2020oa10163.

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Abstract:
L'obiettivo di questa revisione è identificare metodi efficaci per migliorare l'impegno e l'adesione delle famiglie ai programmi di parent training (BPT). Nonostante la letteratura indichi risultati positivi, spesso le famiglie mostrano uno scarso impegno, fino a giungere a un precoce abbandono del percorso terapeutico. Ciò comporta una serie di conseguenze negative per le famiglie, i clinici, la ricerca e il servizio sanitario nazionale. La letteratura, ad oggi, individua alcuni fattori predittivi del drop-out e varie componenti da includere nei parent training per aumentare l'impegno e l'adesione alle procedure di intervento. Tra strategie di coinvolgimento, alcuni autori suggeriscono l'utilizzo di un promemoria degli appuntamenti, brevi discussioni iniziali sulla necessità di impegnarsi, metodi di coinvolgimento dei sistemi familiari, adattamenti strutturali del programma, incentivi finanziari, aumento del supporto familiare e colloqui motivazionali. Nonostante i programmi BPT abbiano un'elevata efficacia nel cambiamento del comportamento genitoriale, la letteratura evidenzia elevati livelli di drop-out, ragion per cui gli studi presentati hanno piccoli campioni che limitano il potere statistico e la generalizzabilità dei risultati.
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Di Cosmo, Antonio Pio. "La cultura materiale del trapasso. Il funerale del basileus e la teologia del potere nella Costantinopoli della corte macedone." Anuario de Estudios Medievales 52, no. 2 (December 30, 2022): 559–94. http://dx.doi.org/10.3989/aem.2022.52.2.05.

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Abstract:
[it] Il contributo analizza il ruolo giocato dalla cultura materiale nel funerale imperiale. Questa ricerca applica le conoscenze in materia archeologica, antropologica e storica, per raccontare l’azione della corte imperiale, che risolve le questioni circa i problemi di rappresentazione del funerale del basileus. In questo senso si vagliano le modalità di spettacolarizzazione delle strategie di comunicazione che modellano i protocolli della Basileia.
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Imbruglia, Girolamo. "Osservazioni conclusive." SOCIETÀ E STORIA, no. 134 (February 2012): 735–40. http://dx.doi.org/10.3280/ss2011-134005.

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Abstract:
L'elemento che accomuna i saggi di Morales, Melai e Bianchini, presentati nel seminario La Compańía de Jesús y la cultura del siglo XVIII (Instituto Internacional Xavier María de Munibe di Azkoitia, 26-27 giugno 2009), č costituito dall'analisi dell'azione della Compagnia di Gesů nella seconda metÀ del XVIII secolo, prima e dopo la sua soppressione. Tale azione č colta in tre momenti significativi: la pratica missionaria nelle riduzioni del Paraguay descritta da una testimonianza coeva, le strategie educative accampate in Francia dagli ex-gesuiti e infine la difesa e l'apologia dell'attivitÀ evangelizzatrice in Sud-America. La discussione sulla Compagnia di Gesů fu uno dei motivi che accompagnň l'intera parabola dello sviluppo della cultura illuminista; la prospettiva proposta dai tre saggi privilegia l'epoca della dissoluzione della Compagnia, soprattutto in riferimento al suo ramo spagnolo. Quel dibattito affrontň, al di lÀ della polemica politica contingente, la questione piů generale della natura dello stato d'antico regime; i saggi qui discussi ci fanno sentire la voce del potere monarchico assoluto, che si fondava sul tradizionalismo, sul nesso e non sulla separazione di religione e politica.
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Secondulfo, Domenico. "Consumate strategie, le famiglie italiane a fronte della crisi economica e della contrazione del potere di acquisto." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 132 (November 2013): 63–78. http://dx.doi.org/10.3280/sl2013-132006.

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Pio di Cosmo, Antonio. "Il funus imperatorum ed il “Teatro del potere”. Le esequie di Costantino e la reinvenzione dei riti funerari imperiali in un cosmo che progressivamente si fa cristiano." Gerión. Revista de Historia Antigua 38, no. 1 (April 1, 2020): 157–92. http://dx.doi.org/10.5209/geri.68589.

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Abstract:
Il contributo analizza il ruolo giocato dalla cultura materiale della regalità nel funus imperatorum. Questa ricerca applica le conoscenze in materia archeologica, antropologica e storica, per raccontare l’azione della corte imperiale, che risolve le questioni circa i problemi di rappresentazione del funerale imperiale. In questo senso si vagliano le modalità di spettacolarizzazione delle strategie di comunicazione che modellano i protocolli degli imperatori romani del Tardoantico.
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Lacquaniti, A., and M. Buemi. "Nefropatia da mezzodi contrasto: il parere del Nefrologo." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 24, no. 2 (January 26, 2018): 6–8. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2012.1129.

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Abstract:
La nefropatia da contrasto (CIN) rappresenta oggi la terza causa di insufficienza renale acuta (AKI) in pazienti ospedalizzati, condizione da ricondurre a un incremento dei pazienti che si sottopongono a procedure radiologiche interventistiche richiedenti la somministrazione intravascolare di mezzi di contrasto iodati (ICM). Bisogna inoltre considerare un incremento di soggetti con fattori di rischio quali l'età avanzata, una preesistente patologia renale, scompenso cardiaco, infarto del miocardio, diabete mellito. Si considera CIN la presenza di un incremento assoluto (= 0.5mg/dL) e relativo (= 25%), rispetto ai valori basali, della creatinina sierica (sCreat) a 48–72 ore dall'esposizione dell'ICM. È noto però come in pazienti con variazioni acute del filtrato glomerulare (GFR), sCreat è un marker dotato di poca sensibilità e specificità diagnostica. Infatti, il 25–50% dell'incremento della creatinina, con alto valore predittivo di CIN, si verifica più frequentemente solo 24 ore dopo la somministrazione dell'ICM. Negli ultimi anni, sono stati condotti studi non solo al fine di identificare nuovi biomarcatori, ma anche per valutare eventuali strategie terapeutiche preventive. La somministrazione endovenosa di soluzione salina allo 0.9% è ampiamente accettata come terapia profilattica di CIN. Diversi sono inoltre gli studi condotti che prevedono la somministrazione di bicarbonato di sodio o di N-acetilcisteina (NAC). Purtroppo molti studi mancano di potenza statistica o sono basati su diverse definizioni di CIN. Ciò ha determinato la mancanza di linee guida universali accettate dai radiologi, nefrologi, cardiologi o da altre figure professionali coinvolte. Sono quindi necessari ulteriori studi al fine di validare i risultati sino ad ora ottenuti, specie utilizzando marcatori dotati di maggiore potere diagnostico e prognostico rispetto alla creatinina sierica, quali NGAL, Cistatina C e KIM-1.
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Pessolano, Giuseppina, Vincenzo De Biase, Diana Zarantonello, Chiara Caletti, Paola Tomei, Antonio Lupo, and Gianluigi Zaza. "Polmonite interstiziale secondaria a trattamento con everolimus in un paziente portatore di trapianto renale: un case report." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 25, no. 1 (November 3, 2013): 32–36. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2013.999.

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Abstract:
Gli inibitori di mTOR (mTORi, mammalian target of rapamycin; sirolimus ed everolimus) sono stati introdotti in clinica nel tentativo di migliorare le strategie terapeutiche in corso di trapianto d'organo, garantendo un adeguato potere immunosoppressivo ed evitando la nefrotossicità propria degli inibitori delle calcineurine. Inoltre, nel corso del tempo, è emerso dalla letteratura un buon potenziale antineoplastico e cardioprotettore di questa categoria farmacologica. Comunque, come altri immunosoppressori, tali farmaci sono accompagnati da effetti collaterali, spesso dose dipendenti, reversibili dopo minimizzazione o sospensione del farmaco. A tal proposito, sono sempre più evidenti le segnalazioni di quadri polmonari patologici correlati all'uso degli mTORi. Di seguito viene riportato il caso di una giovane donna nefrotrapiantata, in follow-up presso il nostro Centro e ricoverata per un quadro clinico caratterizzato da febbre e tosse persistente non responsivi alla terapia antibiotica. La TC Torace, al momento della ammissione nel nostro reparto, evidenziava un quadro molto suggestivo di polmonite organizzata o infiltrati interstiziali (BOOP), verosimilmente iatrogeno secondario all'uso cronico di everolimus. Sulla base della suddetta diagnosi abbiamo ridotto significativamente la posologia dell'mTORi raggiungendo trough level stabili di 2.5–3 ug/L. Dopo alcuni giorni dalla modifica terapeutica abbiamo assistito al miglioramento del quadro clinico con la defervescenza della paziente e la riduzione della sintomatologia polmonare. Inoltre, le ricerche microbiologiche e neoplastiche effettuate su broncoaspirato sono risultate negative. In 15^ giornata, la paziente eseguiva una nuova TC Torace di controllo che evidenziava, dopo confronto con la precedente, notevole attenuazione delle multiple aree di addensamento. A distanza di tre mesi, il quadro polmonare è ulteriormente migliorato, la funzionalità renale è stabile e le condizioni cliniche della paziente sono buone. Il nostro caso clinico descrive una verosimile Lung Syndrome correlata all'uso di everolimus risolta soltanto con significativa riduzione della posologia del farmaco. La nostra esperienza potrebbe essere utile per il trattamento delle complicanze polmonari sempre più frequenti nei pazienti nefrotrapiantati trattati con inibitori di mTOR.
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Ugazio, Valeria, and Lisa Chiara Fellin. "Le dinamiche di potere nella terapia con anoressiche e bulimiche: da vincolo a risorsa?" TERAPIA FAMILIARE, no. 128 (May 2022): 31–54. http://dx.doi.org/10.3280/tf2022-128003.

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Abstract:
L'articolo presenta i percorsi alternati, una strategia terapeutica sistemica per le anoressie e bulimie adolescenziali ideata da Ugazio (2010; 2013; 2019). Si tratta di un percorso terapeutico pianificato, articolato in quattro fasi, che alternano format familiari a sedute individuali con la paziente. Questo approccio si fonda sulla teoria delle polarità semantiche familiari (Ugazio, 1998; 2012; 2018), secondo cui nella conversazione di e con queste famiglie prevale la semantica del potere. Attraverso la discussione di un caso clinico mostriamo come questa strategia aiuti a superare i dilemmi, legati alle dinamiche di potere, così caratteristici delle psicoterapie con i disturbi alimentari e massimizzi l'alleanza terapeutica con la famiglia e soprattutto con la paziente.
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Biroli, Alfan. "Strategi Pengembangan Paguyuban Potre Madhura Melalui Pendidikan Jamu di Pulau Madura." RESIPROKAL: Jurnal Riset Sosiologi Progresif Aktual 4, no. 2 (December 27, 2022): 250–61. http://dx.doi.org/10.29303/resiprokal.v4i2.226.

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Abstract:
Indonesia adalah negara yang memiliki keragaman budaya yang tersebar dari Sabang sampai Merauke. Setiap wilayah yang ada memiliki keunggulan dalam menjalankan pembangunan masyarakat. Pulau Madura yang merupakan bagian dari Pulau Jawa mempunyai warisan dari peninggalan leluhur yaitu jamu Madura. Jamu Madura sangat melegenda hingga perkembangan zaman saat ini. Keberadaan jamu Madura tidak terlepas dari peran paguyuban yang menaunginya. Paguyuban Potre Madhura sebagai pelopor dalam mengembangkan jamu madura agar tetap lestari. Penelitian ini dilakukan di Pulau Madura tepatnya di kabupaten Pamekasan. Jenis penelitian kualitatif dengan strategi deskriptif. Tekhnik berbentuk purposive sampling. Pengumpulan data menggunakan observasi dan wawancara. Tekhnik analisis data berupa pengumpulan data, reduksi data, penyajian data, dan penarikan kesimpulan. Hasil penelitian menunjukkan paguyuban Potre Madhura sebagai kelompok yang menaungi dalam menjaga jamu Madura agar berkembang. Paguyuban Potre Madhura memiliki pengaruh yang luar biasa bagi anggota dalam menjalankan usaha jamu Madura yang semakin meningkat. Peranan paguyuban jamu Madura tersebut juga melakukan sosialisasi pendidikan jamu madura. Sosialisasi dilakukan dengan langkah membekali ilmu kepada paguyuban Potre Madhura secara internal. Tahap berikutnya masing-masing anggota dapat menularkan pendidikan jamu Madura kepada masyarakat secara umum. Strategi pengembangan paguyuban Potre Madhura dalam sosialisasi pendidikan jamu Madura memiliki manfaat bagi kelompok dalam mewariskan pengetahuan, sikap, dan keterampilan jamu Madura dari generasi ke generasi. Paguyuban Potre Madhura yang didalamnya terdapat anggota pelaku usaha jamu Madura memiliki usaha yang berada di rumah, pasar, kegiatan Car Free Day (CFD), dan menaruh produk jamu di outlet terdekat. Paguyuban Potre Madhura juga mengizinkan bagi masyarakat luar yang melakukan kegiatan penelitian ataupun pengabdian kepada masyarakat mengenai jamu Madura.
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Persiani, Niccolò, Martina Giusti, Maria Jose Caldes, and Afef Hagi. "Il contributo del management alla definizione della strategia di decentramento del Servizio Sanitario: il caso del Servizio Sanitario Tunisino." MECOSAN, no. 122 (December 2022): 85–103. http://dx.doi.org/10.3280/mesa2022-122oa14619.

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Abstract:
Il decentramento in ambito sanitario è da tempo considerato uno dei principali strumenti per far progredire i sistemi sanitari e per rispondere alle esigenze di equità di accesso alle cure.La dottrina ha identificato in questo trasferimento del potere decisionale "da pochi a molti" il presupposto della valorizzazione del ruolo del management, in questo caso, massimamente responsabilizzato nella risposta agli utenti.Per tale ragione nella definizione di una strategia di decentramento appare centrale il coinvolgimento proprio del management allo scopo di definire preventivamente il suo possibile contributo.Obiettivo del presente lavoro è, pertanto, l'analisi del contributo del management nella definizione di una strategia di decentramento del SSN.L'articolo approfondisce il caso della Repubblica di Tunisia come esempio significativo di Paese a medio-basso reddito.
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Mattioli, Cristiana, and Bruna Vendemmia. "Scuola e mobilità per trattare le fragilità territoriali." ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no. 132 (February 2022): 53–73. http://dx.doi.org/10.3280/asur2021-132-s1004.

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Abstract:
Numerose ricerche evidenziano come l'accessibilità all'educazione sia uno dei di-ritti fondamentali di cittadinanza da garantire a livello nazionale per poter ridurre le disparità sociali. Il contributo si focalizza sulla relazione tra mobilità, istruzione e povertà educativa. L'analisi della bibliografia permette di mettere a fuoco le prin-cipali problematiche e suggerire alcune possibili strategie e politiche per ridurre le disuguaglianze territoriali nell'accesso all'educazione in Italia.
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Cruz-Gallach, Helena. "I conflitti territoriali in Catalogna: verso una caratterizzazione delle mobilitazioni sociali esistenti." ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no. 95 (February 2010): 59–76. http://dx.doi.org/10.3280/asur2009-095004.

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Abstract:
L'articolo analizza le mobilitazioni sociali sorte in Catalogna a causa di conflitti territoriali. Si focalizza l'attenzione sull'analisi delle mobilitazioni sociali emerse durante gli anni Sessanta per studiare poi quelle apparse nell'ultima decade. L'articolo cerca di conoscere le strategie che sviluppano le mobilitazioni e la diversitŕ di discorsi che elaborano per poter mostrare la varietŕ tipologica che presentano le mobilitazioni sociali oggi nei conflitti territoriali catalani.
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Lo Russo, Michelantonio. "L’ uomo che uccise la principessa, Lucheno e la scrittura di sé." Mnemosyne, no. 5 (October 15, 2018): 12. http://dx.doi.org/10.14428/mnemosyne.v0i5.13533.

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Abstract:
Questo contributo si propone di mostrare come l’autobiografia del ribelle possa essere considerata parte di una strategia più ampia, quella del desiderio di riconoscimento. Il lavoro ruota attorno alla vicenda di Luigi Lucheni, l’assassino di “Sissi”, l’imperatrice Elisabetta d’Austria-Ungheria. Lucheni diventa oggetto di studio per psichiatri e giuristi. Le perizie fanno emergere un ‘personaggio’. Il delitto manca di un motivo preciso e retrocede sullo sfondo, lasciando il campo al modo di essere, quello del deviante. Si profila così il mostro morale, il degenerato mosso da insane passioni. Il soggetto è indagato a fondo e la biografia diventa arma per normalizzare, rinchiudere, correggere, strategia del potere che produce sapere, cioè controstrategie. E infatti Lucheni non solo prende posizione contro la perizia di Lombroso. Inizia a scrivere un’autobiografia per mostrare che ribelli non si nasce, ma lo si diventa a causa della miseria, la stessa che spinge le madri ad abbandonare i propri bambini. Il trovatello Lucheni indaga se stesso e finisce con il riabilitare la madre, chiedendo forse ai lettori della sua autobiografia che venga fatto lo stesso con lui.
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Fichter, Michael, Markus Helfen, and Katharina Schiederig. "Si puň organizzare la solidarietŕ internazionale a livello aziendale? La prospettiva degli International Framework Agreements (Ifa)." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 123 (September 2011): 97–114. http://dx.doi.org/10.3280/sl2011-123006.

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Abstract:
Organizzare la solidarietŕ a livello internazionale è il tallone d'Achille del sindacato, particolarmente nell'attuale contesto di competizione e produzione globale. In primo luogo, l'articolo mostrerŕ il dispiegarsi di relazioni di potere asimmetriche fra le parti sociali nelle aziende multinazionali e nelle loro reti produttive globali e in che modo gli International Framework Agreements (Ifas) - con i limiti di un approccio focalizzato sull'impresa - possano contribuire a rafforzare la posizione contrattuale del lavoro. I sindacati possono utilizzare questo strumento per creare nuovi spazi di organizzazione, ottenere riconoscimento e promuovere la contrattazione collettiva. Nella seconda parte, il focus si sposterŕ sulle federazioni sindacali globali (Guf) e sui diversi approcci da esse adottati con l'obiettivo di fare degli Ifa un mezzo per costruire forme di solidarietŕ internazionale. Evidenzieremo la loro importanza nel garantire alle federazioni sindacali globali ri-conoscimento come attori della contrattazione - sia rispetto agli affiliati sia nei confronti del management - e un'agenda contrattuale. L'articolo si concluderŕ con una valutazione di quanto è stato raggiunto attraverso questa strategia e delle sfide che ancora restano da affrontare.
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Rizzo, Alessandro. "Istruire su parole e gesti della diplomazia: le istruzioni agli ambasciatori della Corona d’Aragona, Venezia e Firenze al sultanato mamelucco (1250-1517)." Anuario de Estudios Medievales 51, no. 2 (December 27, 2021): 823–50. http://dx.doi.org/10.3989/aem.2021.51.2.12.

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Abstract:
[it] L’articolo prende in esame i documenti conservati che riportano le istruzioni impartite dalle autorità di tre poteri cristiani (Corona d’Aragona, Firenze e Venezia) ai loro ambasciatori diretti al sultanato musulmano mamelucco (Egitto-Siria, 1250-1517). Lo studio comparativo di tali fonti rivela come l’interazione con il sultano e i suoi funzionari fosse programmata nelle sue diverse fasi e secondo differenti modalità di comunicazione, sia verbali (messaggio orale e scritto) sia non verbali (regali, cerimoniale). L’analisi della funzione pratica e teorica delle istruzioni conservate mostrerà come questi documenti contengano indizi essenziali per decifrare i principi e le strategie che stavano alla base del dialogo diplomatico tra le potenze cristiane e i Mamelucchi.
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Cornacchiari, M., M. Zuccari, A. L. Neri, B. Gidaro, N. Bellotti, A. Stasi, L. F. Di Toma, and C. Guastoni. "Due casi di difficile rimozione del catetere venoso centrale permanente." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 24, no. 2 (January 26, 2018): 46–50. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2012.1136.

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Abstract:
I cateteri venosi centrali o permanenti sono sempre più utilizzati nei nostri Centri dialisi. Una delle problematiche emergenti, legata alla lunga permanenza dei CVC permanenti, è la difficoltà nel rimuoverli, a causa della formazione di tenaci aderenze tra tali dispositivi e la parete vasale. Attualmente per tali complicanze, non esistono linee guida definite. Riteniamo quindi importante condividere le singole esperienze e le procedure utilizzate per la loro rimozione anche per poter definire la reale incidenza del fenomeno, le eventuali complicanze e le migliori strategie da attuare. In questo articolo, descriviamo due casi clinici di difficile rimozione di un CVCp posizionato in vena giugulare interna sin ed i metodi utilizzati per la sua estrazione.
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Morales, M. Martěn. "Las huellas de la resistencia." SOCIETÀ E STORIA, no. 134 (February 2012): 711–34. http://dx.doi.org/10.3280/ss2011-134004.

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Abstract:
A fronte delle scarse informazioni esistenti sulle riduzioni dell'antica Provincia del Paraguay, il "Libro de Ordenes" rappresenta un punto di osservazione privilegiato per analizzare la complessitÀ dell'esperienza missionaria dei gesuiti tra i guaraníes. L'ambito giuridico in cui il Libro venne concepito riflette ancora il sistema del casuismo; infatti le circostanze e i fatti stanno alla base della legislazione. In tale senso avvicinarsi alla legge significa avvicinarsi a ciň che l'ha prodotta. L'insistenza delle prescrizioni presente nel Libro attesta la loro mancata osservanza o le resistenze che esse provocarono. Perciň, attraverso le pagine del Libro, č possibile ricostruire la strategia missionaria dei gesuiti, intesa come spazio del potere, individuandone nel contempo i limiti. Tali limiti si presentano come delle crepe che fanno emergere la tattica. Secondo Michel de Certeau la tattica, che scommette sul tempo, č assimilabile alla metis greca che non avendo un proprio spazio occupa quello altrui. Il "Libro de Ordenes" puň presen tarsi come uno strumento in grado di "sconvolgere il punto di vista" dello storico, permettendogli di porre nuove domande e di elaborare nuove riscritture.
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Costantino, Maria, Amelia Filippelli, Grazia Cioffi, Giuseppina Moccia, and Francesco De Caro. "Stewardship per l’utilizzo degli antibiotici." La Sanità Pubblica. Ricerca applicata 2 (July 25, 2021): 11–48. http://dx.doi.org/10.48268/antibioticoresistenza/2021/0001.1.

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Abstract:
Ridurre l’uso eccessivo, incontrollato o inappropriato degli antibiotici, è essenziale per garantire la sicurezza dei pazienti e la qualità dell’Assistenza Medica. Per prevenire e controllare le infezioni correlate all’assistenza (ICA) e lo sviluppo dell’antimicrobico-resistenza si possono utilizzare varie strategie: • adozione di programmi di sorveglianza e controllo condivisi a livello nazionale, comprendenti lo sviluppo di percorsi diagnostici e terapeutici comuni, • implementazione della stewardship antimicrobica e dei programmi di formazione rivolti al personale sanitario, finalizzati alla promozione di una maggiore osservanza delle Linee Guida, • incremento della sorveglianza, effettuando studi di prevalenza ripetuti nel tempo, per poter identificare precocemente eventuali criticità e valutare l’efficacia dei presidi messi in atto, • potenziamento delle strutture ospedaliere, aumento delle camere singole destinate all’isolamento di pazienti particolarmente a rischio, • miglioramento delle procedure di pulizia e sanificazione e dei percorsi dedicati all’igiene delle mani, • promozione di campagne di sensibilizzazione rivolte non solo al personale sanitario, ma anche ai cittadini, allo scopo di rendere i pazienti parte attiva del processo di lotta alle infezioni.
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Calaresu, Emilia. "QUANTO MONDO C’È IN UN TESTO? REFERENTI, SOTTINTESI E STRATEGIE DI COMPRENSIONE." Italiano LinguaDue 14, no. 1 (July 26, 2022): 542–58. http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/18304.

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Abstract:
La tesi principale di questo lavoro è che per poter meglio affrontare la comprensione del testo è necessario prestare più attenzione al fenomeno della referenza. Occuparsi delle relazioni lingua-discorso-mondo significa entrare più direttamente nel merito di come il sistema di una certa lingua consente, attraverso il suo uso nel discorso parlato o scritto, di rappresentarci in modo reciprocamente comprensibile il mondo. Si tratta dei fondamentali su cui si basa l’intercomprensione e che, in condizioni normali, apprendiamo per primi da bambini. Dopo l’inquadramento teorico del fenomeno del riferimento e delle sue relazioni con gli impliciti, proporrò una lettura critica dei descrittori INVALSI relativi alle competenze di lettura e comprensione dei testi e discuterò la ratio di una serie di attività di tipo induttivo svolte con studenti universitari del primo anno, in cui la discussione dei referenti e degli impliciti in riferimento al mondo ha un ruolo centrale fin dall’inizio. How much of the world is in a text? Referents, subtexts and comprehension strategies The main thesis of this paper is that in order to better address text comprehension, more attention should be paid to the phenomenon of reference. Dealing with language-discourse-world relations means to directly investigate how the system of a natural language, through its use in spoken or written discourse, allows us to represent the world in a mutually comprehensible way. These are the fundamental ideas on which inter-comprehension is based and which, under normal conditions, we learn from childhood. After the theoretical framing of the phenomenon of referencing and its relation to implicitness, a critical reading of the INVALSI descriptors related to reading and text comprehension skills is proposed, followed by a discussion of the rationale for a series of bottom-up activities carried out with first-year university students, where the discussion of referents and inferential activities played a central role from the beginning.
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Torre, Emanuela M., and Paola Ricchiardi. "Utilizzo formativo di prove autentiche nel corso di laurea in Scienze della formazione primaria." EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no. 2 (December 2021): 411–31. http://dx.doi.org/10.3280/ess2-2021oa12391.

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Abstract:
La rilevazione dei learning outocomes al termine dei percorsi di studio universitari è stata avviata in Italia, per le competenze generaliste, nel 2013 (Kostoris, 2015). In seguito, è stata estesa alle competenze disciplinari (Teco-D), con l'introduzione anche di rilevazioni in ingresso, al fine di poter valutare il "valore aggiunto" derivante dalla frequenza dei diversi corsi di laurea. Tali rilevazioni sono state e sono tuttora al centro di dibattiti scientifici e oggetto di approfondimenti di ricerca. Un filone interessante ha analizzato le strategie di utilizzo dei risultati come retroazione per i corsi di studio, in una logica di miglioramento continuo, che parte dal coinvolgimento dei docenti nella definizione di traguardi comuni fino all'analisi dell'efficacia delle azioni formative (Federighi, 2018; Del Gobbo, 2018). Gli esiti di tali rilevazioni sistematiche potrebbero tuttavia essere utilizzate anche in chiave formativa per gli studenti, prevedendo un feedback individuale, rispetto al raggiungimento dei traguardi essenziali del profilo di laurea, e uno collettivo, nelle sessioni di rielaborazione in gruppo. In questa linea si colloca la proposta descritta nel presente contributo, realizzata nel corso di studi in Scienze della formazione primaria dell'Università di Torino, con contingenti ampi di studenti.
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Crepaldi, Maura, Giulia Fusi, and Maria Luisa Rusconi. "Valutazione delle abilità creative: confronto fra un campione italiano di anziani sani e il campione normativo americano." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 2 (September 2020): 673–90. http://dx.doi.org/10.3280/rip2020-002010.

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Abstract:
Negli ultimi anni, osservazioni provenienti da studi in crescente aumento, mostrano quanto la creatività, nella forma di pensiero divergente e convergente, possa favorire il benessere psicologico e cognitivo grazie alle abilità di trovare strategie diverse di problem solving, di sviluppare al meglio le proprie potenzialità e di permettere ai soggetti più fragili, in particolare gli anziani, di trovare un sostegno per il superamento di difficoltà. È importante, quindi, avere a disposizione strumenti validi e condivisibili di valutazione delle abilità creative in ottica pre-ventiva, di promozione e di potenziamento. In questo articolo vengono presenta-ti i dati raccolti su un campione italiano di soggetti anziani sani tramite l'utilizzo del test di creatività ATTA (Abbreviated Torrance Test for Adults). Questo test in particolare è stato utilizzato in diversi studi descritti in letteratura ma è tarato solamente sulla popolazione americana. Risulta quindi utile fornire i dati di un campione di riferimento per ricerche future, presentando i dati preliminari ottenuti dalla somministrazione del test a adulti-anziani italiani, al fine di poter con-frontare questi con i dati normativi americani.
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Guntarayana, Indria, and Ferida Asih Wiludjeng. "Strategi Avac pada Determinant Service Excellence Competitive Advantage (Studi pada Bisnis Kuliner Ayam Geprek di Kabupaten Blitar)." JIIP - Jurnal Ilmiah Ilmu Pendidikan 5, no. 10 (October 1, 2022): 4219–31. http://dx.doi.org/10.54371/jiip.v5i10.1012.

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Abstract:
Penelitian ini bertujuan untuk mengetahui bagaimana strategi Pemasaran yang diterapkan UKM Ayam Geprek di Kabupaten Blitar Supaya memilliki Keunggulan Kompetitif yang berkelanjutan sehingaa dapat meningkatkan penjualan Pemasaran dan mengetahui strategi Pemasaran apakah yang paling berdampak langsung terhadap peningkatan penjualan Ayam Geprek tersebut. Dalam merumuskan strategi Pemasaran, diperlukan dukungan konsep-konsep teori yang relevan dan teruji kebenarannya. Penelitian ini menggunakan teori Service Excellent Barata, Inoasi Poter, Teori Customer Relationship Marketing Kottler. Penelitian ini juga menggunakan teorinya Michale Porter tentang Competitive Advantage dan Strategi AVAC yang dikemukakan Alan Afuah, Penelitian ini menggunakan metode Kombinasi (Mixmethod). Metode ini bertujuan untuk merumuskan suatu strategi bisnis ayam Geprek supaya dapat Sustainable Competitive Advantage. Teknik pengumpulan data menggunakan Kuisioner dalam bentuk angket dan wawancara mendalam, observasi, studi dokumen, dan kepustakaan. Peneliti menggunakan teknik purposive sampling dalam menentukan narasumber. Dalam teknik ini, narasumber yang dipilih adalah 100 pengusaha Ayam Geprek di Kabupaten Blitar sebagai pelaku bisnis yang mengetahui dan memahami permasalahan yang ada. Dari hasil penelitian dapat disimpulkan bahwa Ayam Geprek memanfaatkan Service Excellent, Customer Relationship Marketing dan Inovasi untuk Pelaku Usaha Ayam Geprek bisa memiliki Keunggulan Kompetitif yang berkelanjutan. Secara garis besar, strategi yang paling berdampak langsung terhadap penjualan adalah Action dan Value.
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Pappalardo, Adriano. "LA NUOVA LEGGE ELETTORALE IN PARLAMENTO: CHI, COME E PERCHÉ." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 24, no. 2 (August 1994): 287–310. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200022887.

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Abstract:
IntroduzioneIl 6 agosto 1993 apparivano sulla Gazzetta ufficiale le leggi n. 276 e 277, contenenti la nuova normativa elettorale per il Senato e la Camera dei deputati. Si concludeva così l'iterdi una riforma cruciale e, in conformità a una consolidata tradizione, il traguardo veniva tagliato all'ultimo momento e sotto la pressione di scadenze inderogabili e drammatici sviluppi politici. Proprio il 6 agosto, infatti, l'intera materia avrebbe potuto tornare in alto mare per effetto dei poteri referenti conferiti dalla legge alla Commissione bicamerale che aveva avviato la riforma nel settembre 1992. Ma, a prescindere dalle prescrizioni costituzionali, sia i tempi che i contenuti del processo decisionale appaiono scanditi (se non puntualmente spiegati) da circostanze contestuali (referendum), sulle quali si innestano strategie invariabilmente reattive dei partiti.
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Giannone, Chiara. "SE LEGGO E COMPRENDO, ALLORA APPRENDO. LA “RISCRITTURA FUNZIONALE” IN CLASSE PER CONTRASTARE LA COMPLESSITÀ DEI MANUALI SCOLASTICI." Italiano LinguaDue 14, no. 1 (July 28, 2022): 1038–67. http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/18337.

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Abstract:
Alcune questioni come la comprensione a scuola e la complessità dei manuali scolastici, che sono già state oggetto di studio in passato, si rivelano ancora oggi attuali e irrisolte. La scuola, che diventa di anno in anno sempre più linguisticamente e culturalmente variegata, deve poter garantire a tutti gli studenti il diritto di apprendere. Affinché possa esserci apprendimento, però, è necessario che l’alunno sia in grado (e sia messo nelle condizioni) di comprendere: come afferma Emanuela Piemontese (1996), infatti, senza comprensione non può esserci apprendimento. Per contrastare la complessità dei manuali scolastici sono state attivate diverse strategie di semplificazione del testo; una di queste, la “riscrittura funzionale”, è stata utilizzata per semplificare il manuale di antologia durante un’esperienza didattica vissuta a gennaio 2021, a distanza, in una scuola secondaria di secondo grado di Padova. In questo contributo si presentano le lezioni svolte in classe e i materiali utilizzati. If i read and understand, then i learn. “Functional rewriting” in the classroom to counteract the complexity of school textbooks Some issues such as comprehension at school and the complexity of school textbooks, which have already been studied in the past, still turn out to be topical and unresolved today. Schools, which are becoming more and more linguistically and culturally diverse each year, must be able to guarantee the right to learn to all students. In order for there to be learning, however, it is necessary that the student be able (and be enabled) to understand: as Emanuela Piemontese (1996) states, in fact, without understanding there can be no learning. In order to combat the complexity of school textbooks, various strategies have been activated to simplify the text; one of these, "functional rewriting", was used to simplify an anthology textbook during a didactic experience in January 2021, online, in a secondary school in Padua. This paper presents the lessons carried out in class and the materials used.
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Ramaci, Tiziana, and Giuseppe Santisi. "Le attivitŕ trattamentali per un sistema di servizi territorialmente efficace." PSICOLOGIA DI COMUNITA', no. 1 (July 2012): 103–14. http://dx.doi.org/10.3280/psc2012-001007.

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Abstract:
Tra i valori fondanti del nostro paese c'č al primo posto il lavoro. Sancito dalla Costituzione, tale valore č un diritto e un dovere di ogni cittadino, anche per coloro che sono sottoposti a misure restrittive della libertŕ personale. Al fine di favorire opportunitŕ di lavoro per detenuti e di promuovere interventi per il miglioramento dei servizi per l'inclusione sociolavorativa, č necessario pensare a strategie integrate d'intervento con il territorio tali da poter migliorare l'efficienza e l'efficacia dei servizi rivolti a fasce sociali svantaggiate. Attraverso questa intesa si vengono a creare le premesse perché i detenuti possano effettivamente essere recuperati. Ed č in questo scenario che s'inserisce la ricerca di seguito presentata, che ha visto coinvolti 190 "cittadini liberi", il cui obiettivo č stato principalmente quello, attraverso la somministrazione di un questionario chiuso, di esplorare la percezione che il territorio, anch'esso destinatario della rete locale di servizi che l'istituto penitenziario intrattiene, appunto, ha circa l'importanza delle attivitŕ trattamentali, ai fini del reinserimento sociale delle persone marginalizzate. Un intervento mirato alla modifica del comportamento umano non puň prescindere dalla considerazione preventiva delle variabili interne, soggettive, dell'utenza; solo un'attenta valutazione delle stesse permette di approntare gli strumenti adatti per "gestire" e, ove possibile, modificare lo stereotipo nei confronti delle persone recluse e della possibilitŕ di utilizzare le attivitŕ di questo genere come mezzo atto a favorirne l'inclusione e il reinserimento sociale (Garling et al., 2003).
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Merzagora, Isabella, and Alessandra Rancati. "Neonaticidio e infanticidio materno." RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA, no. 3 (December 2012): 107–24. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2012-003007.

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Abstract:
L'Ospedale Psichiatrico Giudiziario (OPG) di Castiglione delle Stiviere ospita le donne di tutto il territorio italiano che hanno commesso un reato e che sono state assolte per infermitŕ mentale. Su ottanta donne presenti attualmente in OPG, dieci hanno commesso il reato di omicidio ai danni del proprio figlio. L'etŕ media delle infanticide, al momento del fatto, č di 35 anni. La provenienza geografica prevalente č dell'area centro-nord; la diagnosi piů rappresentata č la depressione psicotica. Le strategie terapeutiche e riabilitative, adottate in OPG, sono rivolte, in primis, alla riduzione, idealmente alla scomparsa, della pericolositŕ sociale, che si consegue con un miglioramento clinico che porti a sufficiente "consapevolezza" del reato e della malattia e ad un controllo dell'aggressivitŕ: l'esito desiderato di tali strategie č un buon reinserimento sociale. Nei casi di figlicidio appare di rilevante importanza il percorso psicoterapeutico che prevede una sorta di "elaborazione" del reato e di "rinascita interiore" per poter far fronte alle complessitŕ del futuro. In questi casi spesso sono i genitori o, comunque, i familiari a farsi carico di queste donne, mentre il marito tende ad abbandonare la donna. Le donne che commettono il reato di infanticidio, spesso in una fase di scompenso psicotico, presentano perlopiů un buon compenso psicopatologico non molto tempo dopo il reato. Il percorso di elaborazione appare in ogni caso molto difficoltoso e il rischio maggiore in degenza č quello di agiti autodiretti. Per effettuare una "dimissione sicura" dobbiamo tenere conto della paziente, delle famiglie interessate e, se presente, di una possibile altra vittima: al riguardo segnaliamo che la pericolositŕ sociale, qualora la donna abbia altri figli, appare non particolarmente persistente, specie se intesa restrittivamente, ovvero come la probabilitŕ di reiterare quel reato; infatti, nel caso della maggior parte delle infanticide il fatto di avere altri bambini non costituisce un rischio, bensě un fattore favorente per una buona ripresa sociale e per una ricostruzione interiore. Delle dieci infanticide ricoverate, tre sono prossime alle dimissioni.
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MENDONÇA, Caroline Farias Leal. "Retomada da educação escolar: Um estudo sobre educação, território e poder na experiência Pankará." INTERRITÓRIOS 5, no. 9 (December 9, 2019): 39. http://dx.doi.org/10.33052/inter.v5i9.243605.

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Abstract:
RESUMOO povo Pankará da Serra do Arapuá, localizada no Sertão de Pernambuco, deflagra um movimento chamado “Retomada da Educação” no ano de 2004. Desde então, a escola é apropriada como uma importante estratégia pedagógica para a formação, politização, mobilização e organização do povo face a antagonistas históricos. O artigo tem como objetivo refletir como a categoria política “retomada” é apropriada pelos Pankará na luta pela educação escolar e quais sentidos atribuem a ela. O texto inicia com um breve histórico da formação social na Serra do Arapuá e da resistência dos Pankará. Em seguida traz a descrição etnográfica da Retomada da Educação como um projeto que articula Território e Poder. Por fim, o texto analisa o Projeto Político Pedagógico que nasce das experiências comunitárias dos indígenas com seus parentes do quilombo-indígena Tiririca dos Crioulos, evidenciando os modos de fazer, conteúdos e intencionalidades presentes neste projeto específico de escola. Escola Indígena. Retomada. Pankará. Tiririca dos Crioulos. Resumption of School education: A study on education, territory and power in the Pankará experience ABSTRACT The Pankará people of Serra do Arapuá, located in the Pernambuco backlands, set off a movement called “Retaking of Education” in 2004. Since then, the school has been appropriate as an important pedagogical strategy for the formation, politicization, mobilization and organization of the people against their historical antagonists. The article aims to reflect how the “retaking” political category is appropriated by the Pankará in the struggle for school education and what meanings they attribute to it. The text begins with a brief history of social formation in the Serra do Arapuá and the resistance of the Pankará, followed by the ethnographic description of the Resumption of Education as a project that articulates Territory and Power. Finally, the text analyzes the Pedagogical Political Project that is born from the community experiences of the indigenous with their relatives of the Quilombo-indigenous Tiririca dos Crioulos, highlighting the ways of doing, contents and intentionalities present in this specific school project. Indian School. Retaking. Pankará. Creole Tiririca. Ripresa dell'istruzione scolastica: uno studio sull'educazione, il territorio e il potere nell'esperienza di Pankará RIASSUNTO Il popolo Pankará di Serra do Arapuá, situato in Pernambuco, Brasile, nel 2004 ha avviato un movimento chiamato "Ripresa dell'educazione". Da allora, la scuola è stata appropriata come importante strategia pedagogica per la formazione, la politicizzazione, la mobilitazione e l'organizzazione di persone di fronte agli antagonisti storici. L'articolo ha lo scopo di riflettere su come la categoria politica "ripresa" viene appropriata dal popolo Pankará nella lotta per l'istruzione scolastica e quali significati attribuiscono ad essa. Il testo inizia con una breve storia della formazione sociale nella Serra do Arapuá e la resistenza del Pankará. Poi arriva la descrizione etnografica della Ripresa dell'educazione come progetto che articola Territorio e Potere. Infine, il testo analizza il Progetto politico pedagogico che nasce dalle esperienze della comunità degli indigeni con i loro parenti della Tiririca dos Crioulos Quilombo-indigena, evidenziando il modo di fare, i contenuti e le intenzioni presenti in questo specifico progetto scolastico. Scuola indiana. Ripresa. Pankará. Creole Tiririca. Reanudación de la Educación Escolar: un estudio sobre educación, territorio y poder en la experiencia Pankará RESUMEN El pueblo Pankará de Serra do Arapuá, ubicado en el sertão de Pernambuco, empieza un movimiento llamado "Retomada da Educação" en 2004. Desde entonces, la escuela ha sido apropiada como una estrategia pedagógica importante para la formación, politización, movilización y organización del pueblo frente a antagonistas históricos. El artículo tiene como objetivo reflejar cómo los Pankará se apropian de la categoría política "reanudación" en la lucha por la educación escolar y qué significados le atribuyen. El texto comienza con una breve historia de la formación social en la Serra do Arapuá y la resistencia de los Pankará. Luego viene la descripción etnográfica de la Reanudación de la Educación como un proyecto que articula Territorio y Poder. Finalmente, el texto analiza el Proyecto Político Pedagógico que nace de las experiencias comunitarias de los indígenas con sus familiares de lo quilombo-indígena Tiririca dos Crioulos, destacando las formas de hacer, los contenidos y las intenciones presentes en este proyecto escolar específico. Escuela Indígena. Reanudación. Pankará. Tiririca dos Crioulos.
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Fernicola, Silvia, Alessandro Paiardini, Giorgio Giardina, Giordano Rampioni, Livia Leoni, Francesca Cutruzzolà, and Serena Rinaldo. "In SilicoDiscovery andIn VitroValidation of Catechol-Containing Sulfonohydrazide Compounds as Potent Inhibitors of the Diguanylate Cyclase PleD." Journal of Bacteriology 198, no. 1 (September 28, 2015): 147–56. http://dx.doi.org/10.1128/jb.00742-15.

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Abstract:
ABSTRACTBiofilm formation is responsible for increased antibiotic tolerance in pathogenic bacteria. Cyclic di-GMP (c-di-GMP) is a widely used second-messenger signal that plays a key role in bacterial biofilm formation. c-di-GMP is synthesized by diguanylate cyclases (DGCs), a conserved class of enzymes absent in mammals and hence considered attractive molecular targets for the development of antibiofilm agents. Here, the results of a virtual screening approach aimed at identifying small-molecule inhibitors of the DGC PleD fromCaulobacter crescentusare described. A three-dimensional (3D) pharmacophore model, derived from the mode of binding of GTP to the active site of PleD, was exploited to screen the ZINC database of compounds. Seven virtual hits were testedin vitrofor their ability to inhibit the activity of purified PleD by using circular dichroism spectroscopy. Two drug-like molecules with a catechol moiety and a sulfonohydrazide scaffold were shown to competitively inhibit PleD at the low-micromolar range (50% inhibitory concentration [IC50] of ∼11 μM). Their predicted binding mode highlighted key structural features presumably responsible for the efficient inhibition of PleD by both hits. These molecules represent the most potentin vitroinhibitors of PleD identified so far and could therefore result in useful leads for the development of novel classes of antimicrobials able to hamper biofilm formation.IMPORTANCEBiofilm-mediated infections are difficult to eradicate, posing a threatening health issue worldwide. The capability of bacteria to form biofilms is almost universally stimulated by the second messenger c-di-GMP. This evidence has boosted research in the last decade for the development of new antibiofilm strategies interfering with c-di-GMP metabolism. Here, two potent inhibitors of c-di-GMP synthesis have been identifiedin silicoand characterizedin vitroby using the well-characterized DGC enzyme PleD fromC. crescentusas a structural template and molecular target. Given that the protein residues implied as crucial for enzyme inhibition are found to be highly conserved among DGCs, the outcome of this study could pave the way for the future development of broad-spectrum antibiofilm compounds.
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Swords, Ronan T., Aymee Perez, Ana Rodriguez, Justin M. Watts, Fernando Vargas, Roy Elias, Hugh Y. Rienhoff, and Arthur Zelent. "The Small Molecule Img-98, a Potent and Selective Inhibitor of the Lysine Demethylase Lsd-1, Effectively Augments the Pro-Differentiation Effects of ATRA in a Pre-Clinical Model of AML." Blood 126, no. 23 (December 3, 2015): 460. http://dx.doi.org/10.1182/blood.v126.23.460.460.

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Abstract:
Abstract Acute Promyelocytic Leukemia (APL) is a cytogenetically unique subtype of acute myeloid leukemia (AML), characterized by the presence of the t(15;17)-associated PML-RARA fusion gene. This disease is curable in most patients with all-trans-retinoic acid (ATRA) based therapies, which effectively differentiate malignant promyelocytes. In patients with non-APL AML, most patients with die from their disease and ATRA has little activity. Therefore, research strategies that seek to extend the efficacy of ATRA-based treatment in AML are key avenues of investigation. From our previous studies, an epigenetic analysis of primary AML samples revealed that relative to normal CD33+ cells, loss of RARα2 expression in AML is associated with a reduction in H3K4me2 on the RARA2 promoter (a modification that is associated with transcriptional activation). The mono- and di-methyl lysine demethylase LSD1 (KDM1A) is highly expressed in patients with AML, and its overexpression has been implicated in various other tumors. Based on these data we correctly predicted that the use of small-molecule inhibitors targeting LSD1 (LSD1i) could result in epigenetic reprogramming that enhanced or facilitated the execution of the ATRA-induced differentiation program in AML cells. In the current study, we characterized a range of small molecule inhibitors of LSD-1. All the agents tested (RN-1, GSKi, SP2509, TCP, IMG-98 and OG-L002) led to inhibition of LSD-1 in a biochemical assay with varying degrees of potency. From this study, we further characterized the anti-tumor effects of IMG-98 alone and in combination with ATRA. IMG-98 is a novel LSD1 inhibitor relative to drugs of this class with comparatively different specificity, potency, pharmacokinetics, and metabolism. Its greater heavy atom count and chemical complexity contribute to these properties. By fluorine nuclear magnetic resonance (fNMR) and florescent spectrophotometry, the molecule rapidly reacts irreversibly with the FAD co-factor of LSD1 and this polypeptide is necessary to catalyze the reaction. Thermal stability shifts show the inactivated form of the enzyme becomes much more stable suggesting significant structural changes. Treatment with IMG-98 promoted the expression of the cell surface marker CD11b, associated with a differentiated immunophenotype, in both AML cell lines and primary patient material. IMG-98 produced a potent anti-proliferative effect across a range of AML cell lines and also led to growth inhibition of AML blast colony forming ability. In combination studies with ATRA, IMG-98 re-sensitized AML cells to ATRA by reactivating ATRA driven differentiation programs. Post-differentiation apoptosis was more significant for combined therapy (ATRA + IMG-98) than with either agent alone. Heatmap display of unsupervised hierarchical clustering of genes in AML cell lines differentially expressed in response to treatment with combinations of ATRA, IMG-98 or the combination, confirmed that ATRA combined with IMG-98 enhanced the expression of a subset of genes associated with the myeloid differentiation program. Updated studies on mechanisms underpinning mode of action of IMG-98 in this model will be presented. Taken together, these data demonstrate that ATRA combined with pharmacological inhibition of LSD1, may provide a promising treatment for AML by promoting differentiation and subsequent growth inhibition of AML blasts. A closely related molecule to IMG-98 is currently being optimized in late preclinical development, and clinical trials with this compound are anticipated to start in 2016. Figure 1. Comparative screening assay for LSD1 inhibition with commercially available agents (LSD1 Inhibitor Screening Assay, Cayman Chemical, Cat# 700120) Figure 1. Comparative screening assay for LSD1 inhibition with commercially available agents (LSD1 Inhibitor Screening Assay, Cayman Chemical, Cat# 700120) Disclosures Rienhoff: Imago: Employment.
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Musso, Fabio. "Relazioni di Canale e Strategie di Acquisto delle Imprese Commerciali. Potere e Stabilitt nella Grande Distribuzione Britannica (Channel Relationships and Buying Strategies of Large Retailers)." SSRN Electronic Journal, 1999. http://dx.doi.org/10.2139/ssrn.2543162.

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Franganillo Álvarez, Alejandra. "Convegno internazionale “Élites internazionali e reti di potere. Strategie d’integrazione nell’Europa di età modernaˮ. Pisa, 14 y 15 de diciembre de 2015." Cuadernos de Historia Moderna 41, no. 2 (December 21, 2016). http://dx.doi.org/10.5209/chmo.53829.

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"LA CERIMONIA D’INAUGURAZIONE DELLA VENDEMMIA ED IL BASILEUS “PORTATORE DI ABBONDANZA”: IL “TEATRO DEL POTERE” E LE STRATEGIE PROPAGANDISTICHE DI UN RITO RISERVATO ALL’ÉLITE." Revista de Estudios Bizantinos, no. 2021.9 (2021). http://dx.doi.org/10.1344/ebizantinos2021.9.4.

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Fonseca, Nicole de Queiroz Lima, and Bruno Quintino de Oliveira. "Legame traumatico: concetti, cause e meccanismi nelle relazioni intime." Revista Científica Multidisciplinar Núcleo do Conhecimento, November 16, 2021, 60–78. http://dx.doi.org/10.32749/nucleodoconhecimento.com.br/psicologia-it/legame-traumatico.

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Abstract:
Quando, dopo un incidente violento, si stabiliscono forti legami emotivi per collegare due persone, c’è l’installazione di un trauma chiamato dalla letteratura come legame traumatico. È una dipendenza emotiva tra due persone, in una relazione caratterizzata da periodi di abuso, violenza e squilibrio di potere, con legami di intensa connessione, distorsione cognitiva e strategie comportamentali di entrambi gli individui che paradossalmente rafforzano e mantengono il legame, che si riflette nel circolo vizioso della violenza. Tuttavia, c’è una mancanza di letteratura e ricerca scientifica sull’argomento in Brasile, che evidenzia la necessità di uno studio raffinato e approfondito, poiché le cause e gli effetti del legame trauma non sono ancora esattamente chiari, il che rende la comprensione e il trattamento degli individui, così come il loro recupero, un processo lento e doloroso. Quindi, questa ricerca è guidata dalla domanda: cos’è il legame traumatico e quali sono i suoi meccanismi? Pertanto, è stato definito come l’obiettivo generale analizzare il legame traumatico nelle relazioni amorose, al fine di dare vita ai processi neuropsicobiologici del trauma generato nelle relazioni intime e di indagare le ragioni per cui le vittime rimangono in relazioni patologiche, affronteremo anche il funzionamento della sindrome di Stoccolma e lo stress post-traumatico nelle vittime di abuso nelle relazioni amorose come fattori che generano legame traumatico. Per la contestualizzazione, la problematizzazione e la validazione del quadro teorico utilizzato nella ricerca intrapresa, la metodologia utilizzata è stata la revisione della letteratura o revisione bibliografica, dalla lettura, selezione e analisi di testi di generi diversi, come record, recensioni e articoli scientifici relativi all’argomento e che sono stati pubblicati su riviste e giornali del settore. Si è concluso che diversi fattori emotivi e neuropsicobiologici sono la causa del legame traumatico da stabilire all’interno di una relazione.
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Ferrari, Emanuele. "IL POTERE DEL SOGNO: MUSICA E STRUTTURA NEL FILM EYES WIDE SHUT DI." Pensamiento palabra y obra, no. 1 (September 25, 2008). http://dx.doi.org/10.17227/ppo.num1-41.

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Abstract:
Resumen: En la película Eyes Wide Shut (traducida al español como Ojos bien cerrados) la tendencia no narrativa y antisicológica de la cinematografía de Kubrick alcanza su máxima expresión. No obstante la apariencia, la película no cuenta una historia o un proceso en marcha, ni siquiera se ocupa del interior de los personajes. Al contrario, el tema explorado por Kubrick es el enigma de lo visible, la sobreabundancia del sentido que emana de las imágenes. Luces, colores ambientes y fisonomías crean un mundo lleno de sentido, pero indescifrable. La realidad, luminosa y brillante para el ojo, resulta opaca e impenetrable a la razón. En este cuadro la música es un elemento fundamental que aumenta significativamente la complejidad del conjunto. El artículo examina algunas de las sofisticadas estrategias con las cuales Kubrick relaciona sonidos e imágenes según una concepción altamente evolucionada que excluye el puro y simple acompañamiento musical a las imágenes. Si lo visible es de por sí rico en sentido, lo audible no lo es menos y la interacción entre estas dos dimensiones conlleva a la enseñanza de la paradoja. Música e imagenes proceden según un juego de desfases y de contradicciones que multiplican los indicios con los cuales la realidad se vuelve legible, hasta sumergirla en una total ambigüedad. Los personajes -y espectadores- se encuentran tan perdidos en un laberinto de sentido que hipnotiza y fascina sin jamás revelar su propio secreto.Abstract: In Eyes Wide Shut la tendenza non narrativa e antipsicologica del cinema di Kubrick raggiunge un apice. Nonostante l’apparenza, il film non racconta una storia o un processo in divenire, né si occupa dell’interioritá dei personaggi. Al contrario, il tema esplorato da Kubrick è l’enigma del visibile, la sovrabbondanza del senso che promana dalle immagini. Luci, colori, ambienti e fisionomie creano un mondo pieno di senso, ma indecifrabile. La realtá, luminosa e brillante per l’occhio, risulta opaca e impenetrabile alla ragione. In questo quadro la musica è un elemento fondamentale che accresce significativamente la complessitá dell’insieme. L’articolo esamina alcune delle sofisticate strategie con cui Kubrick mette in relazione suoni e immagini secondo una concezione altamente evoluta che esclude il puro e semplice commento musicale alle immagini. Se il visibile è di per sé ricco di senso, l’udibile non lo è meno, e l’interazione fra queste due dimensioni avviene all’insegna del paradosso. Musica e immagini procedono secondo un gioco di sfasamenti e di contraddizioni che moltiplicano gli indizi con cui la realtá si rende leggibile, fino a immergerla in una totale ambiguità. Personaggi - e spettatori - si trovano così smarriti in un laberinto di senso che ipnotizza e affascina senza mai rivelare il proprio segreto.83
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Damião Rodrigues, José. "Aglietti, Marcella, Franganillo Álvarez, Alejandra y López Anguita, José Antonio (eds.), “Élites e reti di potere. Strategie d’integrazione nell’Europa di età moderna” (ensayo introductorio de Carmen Sanz Ayán), Pisa, Pisa University Press, 2016, 258 págs." Cuadernos de Historia Moderna 42, no. 1 (August 1, 2017). http://dx.doi.org/10.5209/chmo.56665.

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Meccarelli, Massimo. "Direito Jurisprudencial e Autonomia do Direito nas Estratégias Discursivas da Ciência Jurídica entre os Oitocentos e os Novecentos." Cadernos do Programa de Pós-Graduação em Direito – PPGDir./UFRGS 10, no. 2 (October 31, 2015). http://dx.doi.org/10.22456/2317-8558.59694.

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Abstract:
DIREITO JURISPRUDENCIAL E AUTONOMIA DO DIREITO NAS ESTRATÉGIAS DISCURSIVAS DA CIÊNCIA JURÍDICA ENTRE OS OITOCENTOS E OS NOVECENTOS* CASE LAW AND AUTONOMY OF THE LAW ON THE DISCURSIVE STRATEGIES OF JURISPRUDENCE BETWEEN THE NINETEENTH AND TWENTIETH CENTURIES DIRITTO GIURISPRUDENZIALE E AUTONOMIA DEL DIRITTO NELLE STRATEGIE DISCORSIVE DELLA SCIENZA GIURIDICA TRA OTTO E NOVECENTO Massimo Meccarelli** RESUMO: No curso dos dois séculos nos quais os regimes jurídicos da legalidade encontraram desenvolvimento, frequentemente ressurgiam questões relativas às relações entre direito e sociedade, ao grau de ancoramento às opções do legislador e ao valor sistemático a se reconhecer ao fator jurisprudencial. O advento do primado da lei colocou o problema de sua sustentabilidade. O objetivo destas páginas é seguir alguns itinerários teóricos oitocentistas e novecentistas sobre como conceber, por meio da jurisprudência, dinâmicas de manifestação do direito autônomas da mediação do poder político. O tema tem uma sua relevância também para uma compreensão da fase atual; nessa, de fato, como se procurará demonstrar, parece se delinear um horizonte diverso de sentido para a autonomia do direito em respeito aquele passado recente. Proceder-se-á considerando as percepções doutrinais de duas questões correlatas: as características da interpretação do direito por um lado e os perfis sistemáticos da jurisdição do outro. PALAVRAS-CHAVE: Ciência jurídica oitocentista e novecentista. Primado da Lei. Autonomia do Direito. Interpretação do direito. Perfis sistemáticos da jurisdição. RIASSUNTO: Nel corso dei due secoli in cui i regimi giuridici della legalità hanno trovato svolgimento sono spesso tornate a proporsi le questioni relative al rapporto tra diritto e società, al grado di ancoraggio alle opzioni del legislatore e al valore sistematico da riconoscere al fattore giurisprudenziale. L’avvento del primato della legge ha posto il problema della sua sostenibilità. Intento di queste pagine è seguire alcuni itinerari teorici otto-novecenteschi sul come concepire, tramite la giurisprudenza, dinamiche di manifestazione del diritto autonome dalla mediazione del potere politico. Il tema ha una sua rilevanza anche per una comprensione della fase attuale; in essa infatti, come si cercherà di mostrare, sembra delinearsi un diverso orizzonte di senso per l’autonomia del diritto rispetto a quel passato recente. Si procederà considerando le percezioni dottrinali di due questioni correlate: i caratteri dell’interpretazione del diritto da un lato e i profili sistematici della giurisdizione dall’altro. PAROLE-CHIAVE: Scienza giuridica otto-novecentesca. Primato della legge. Autonomia del diritto. Interpretazione del diritto. Profili sistematici della giurisdizione. ABSTRACT: In the span of the two centuries in which the legal regimes of legality found development, it often resurfaced the issues related to the relations between law and society, to the degree of anchorage to the lawmaker choices, and to the systematic value to be recognized to the case law factor. The advent of the primacy of law has placed the issue of its sustainability. The purpose of these pages is to follow some theoretical itineraries from the Nineteenth and Twentieth Centuries about how to conceive, through case law, a dynamics of law’s manifestation autonomous from political power mediation. The subject has its own relevance for an understanding of the current phase; on this, in fact, as I will seek to demonstrate, it seems to draw a diverse horizon of sense to the Law's autonomy compared to the recent past. I shall proceed by considering the doctrinal perceptions of two correlate questions: the characteristics of law's interpretation on the one hand, and the systematic profiles of jurisdiction on the other. KEYWORDS: Nineteenth and Twentieth Centuries jurisprudence; primacy of the law; autonomy of the law; interpretation of the law; systematic profiles of jurisdiction.* Publicação original: MECCARELLI, Massimo. Diritto giurisprudenziale e autonomia del diritto nelle strategie discorsive della scienza giuridica tra Otto e Novecento. Quaderni fiorentini per la storia del pensiero giuridico moderno, XL, pp. 721-745, 2011. Tradução de Régis João Nodari, mestrando em Direito pela Universidade Federal do Rio Grande do Sul (UFRGS), com a autorização do autor.** Jurista e Historiador do direito. Professor da Universidade de Macerata. Coordenador da disciplina de História do Direito na Universidade de Macerata, Itália. Pesquisador associado no Max-Planck-Institut für europäische Rechtsgeschichte (MPIeR), Alemanha.
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Sacchi, M. C. "Il Gel Piastrinico in chirurgia orale." Working Paper of Public Health 1, no. 1 (June 15, 2012). http://dx.doi.org/10.4081/wpph.2012.6777.

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Abstract:
Obiettivi: L’utilizzo topico di emocomponenti autologhi, il concentrato piastrinico (CP) ed il plasma povero di piastrine, rappresenta una delle strategie più innovative per modulare ed amplificare i processi di guarigione e di rigenerazione tessutale. Con questo studio si è dimostrato che l’applicazione del gel piastrinico, quando viene applicato in chirurgia orale ed in particolare nell’implantologia, è in grado di migliorare ed accelerare i processi osteogenetici; Metodologia: il CP, preparato a partire da un prelievo contenuto di sangue venoso (30-60 ml), viene attivato mediante una miscela di calcio gluconato e batroxobina (un enzima similtrombinico). Nell’arco di 3-5 minuti si ottiene un bioprodotto pronto per rilasciare in situ, verosimilmente, quei GFs fondamentali per la guarigione e la rigenerazione dei tessuti circostanti.; Conclusioni: il gel piastrinico, una biotecnologia efficace, semplice e dai costi contenuti, offre ai clinici l’opportunità di poter disporre di uno strumento innovativo atto a ridurre i tempi di guarigione e le complicanze post-operative, migliorando notevolmente la qualità di vita dei pazienti;
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Ciambella, Fabio. "Danza, lingua e potere: (s)cortesia ne La dodicesima notte di Shakespeare." Linguæ & - Rivista di lingue e culture moderne 19, no. 2 (January 13, 2021). http://dx.doi.org/10.7358/ling-2020-002-ciam.

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Abstract:
Dance in Elizabethan and Jacobean England was a practice closely linked to the notion of power, understood both from a political point of view – especially in relation to courtly dances – and from a gender perspective – as regards popular dances in particular. The purpose of this article is to conduct a linguistic analysis of Shakespeare’s Twelfth Night 1.3, where two secondary characters, Sir Andrew Aguecheek and Sir Toby Belch, compete for the woman they both love – countess Olivia – by displaying absurd terpsichorean skills. With the support of conversation analysis and cognitive linguistics, this article underlines how the concept of power (intended both as man-man and man-woman relationship) is expressed at the linguistic level with a series of lexical and morphosyntactic strategies in the discourse about Renaissance dances.
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Sebastiani, Alessandro. "Poteri e strategie familiari di Volterra: Il caso di una comunità etrusca nel mondo romano, by Valentina Limina." American Journal of Archaeology, July 5, 2022, 000. http://dx.doi.org/10.1086/721574.

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