Academic literature on the topic 'Strategie di potere'
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Journal articles on the topic "Strategie di potere"
Deo, Federica. "Disegnare la città staliniana. Opere e progetti della Masterskaja di Il'ja Golosov." TERRITORIO, no. 98 (March 2022): 7–17. http://dx.doi.org/10.3280/tr2021-098001.
Full textDi Cosmo, Antonio Pio. "Le insegne ed i riti d’ascesa degli imperatori. Senso e significatività dei segni dell’eccellenza da Costantino a Valentiniano I." Anales de Historia Antigua, Medieval y Moderna 53 (May 20, 2020): 33–51. http://dx.doi.org/10.34096/ahamm.v53.7413.
Full textDi Cosmo, Antonio Pio. "I motivi erranti della regalità dell’impero romano e la costruzione della maestà visigota fra imitatio e percolazione delle regalia insigna." En la España Medieval 45 (April 7, 2022): 329–53. http://dx.doi.org/10.5209/elem.81450.
Full textBaldi, Andrea. "Strategie di potere, relazioni di genere e dinamiche familiari nelle Lettere di Annibale Guasco." LaborHistórico 8, no. 3 (December 31, 2022): 290–321. http://dx.doi.org/10.24206/lh.v8i3.56323.
Full textTortora, Chiara. "Cura di sé e resistenza al potere in Michel Foucault." SOCIETÀ DEGLI INDIVIDUI (LA), no. 38 (September 2010): 44–53. http://dx.doi.org/10.3280/las2010-038005.
Full textRusso, Gianluca. "Un robusto apparato di segni. Quattrocento fiorentino e costruzione della sovranità. Rappresentazioni e linguaggi." Italian Review of Legal History, no. 8 (December 21, 2022): 39–77. http://dx.doi.org/10.54103/2464-8914/19250.
Full textAndreini, Daniela. "I fattori esogeni ed endogeni influenti sulle strategie di integrazione multicanale: un'analisi nel retailing in europa." MERCATI & COMPETITIVITÀ, no. 3 (October 2012): 13–31. http://dx.doi.org/10.3280/mc2012-003002.
Full textMazzoli, Lella. "La mancata comunicazione dell'unitŕ. 1911, 1961, 2011." SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE, no. 41 (May 2012): 117–42. http://dx.doi.org/10.3280/sc2011-041010.
Full textFerrando, Anna. "La libertà impossibile. Informazione e potere politico in Egitto (1922-1955)." MONDO CONTEMPORANEO, no. 3 (September 2022): 5–41. http://dx.doi.org/10.3280/mon2021-003001.
Full textFerrazza, Daniela. "Street Level Evaluation: un approccio innovativo allo studio delle politiche sociali." RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL'AMMINISTRAZIONE, no. 1 (May 2010): 75–95. http://dx.doi.org/10.3280/sa2010-001005.
Full textDissertations / Theses on the topic "Strategie di potere"
GATTI, MARZIO. "Possessione e strategie di potere nelle Igrejas Zione a Maputo." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2012. http://hdl.handle.net/10281/30819.
Full textFiano, Maria <1974>. "Rituali del potere, potere dei rituali: strategie di rappresentazione simbolica della regalità carolingia e post-carolingia (869-1024)." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2005. http://hdl.handle.net/10579/244.
Full textClaudini, Niccolo' <1988>. "Strategie del potere: Il concetto di shi nelle fonti cinesi pre-Han." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/3326.
Full textVisani, Martina. "Metodi di rilevazione degli allergeni e strategie per la riduzione del potere allergico: il caso studio dell'arachide." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/20976/.
Full textCavalli, Laura. "Strategie di accelerazione per l’approssimazione del vettore di PageRank." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/23712/.
Full textMastropieri, Giuseppe. "Potere di mercato, dominanza ed interazione strategica tra gli operatori elettrici: collusione tacita nel mercato elettrico italiano." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2010. http://hdl.handle.net/11577/3422360.
Full textA 10 anni dalla liberalizzazione del settore elettrico, i prezzi dell’energia in Italia risultano strutturalmente e significativamente superiori a quelli dei principali mercati europei di circa il 60-80% (OMEL, Spagna; PowerNext, Francia; NordPool, Paesi scandinavi; EEX, Germania). Diversamente dai principali studi e ricerche realizzati negli ultimi anni, si è indagato la relazione tra struttura di mercato, strategie oligopolistiche dell’operatore dominante (Enel Produzione) in un assetto di mercato di tipo asimmetrico leader-followes e prezzi dell’energia sul mercato. A partire dall’analisi della letteratura scientifica sulle tematiche del potere di mercato, della dominanza e delle pratiche collusive seguendo il paradigma tradizionale strutturacondotta- performance dell’economica industriale e gli strumenti di analisi più recenti dell’economia della concorrenza adottati dalle authority antitrust per indagare l’esistenza e l’uso del potere di mercato e della collusione tacita, si è preso in esame il caso del mercato elettrico italiano a valle del processo di liberalizzazione introdotto nel 1999 con il Decreto Bersani. Lo sforzo modellistico principale è stato quindi proprio quello di isolare tutte le variabili “fisiche” che incidono direttamente e indirettamente sul mercato elettrico (mercati upstream e strategie di approvvigionamento del petrolio e del gas naturale, vincoli di rete e struttura dei mercati zonali, composizione tecnologico-impiantistica del parco produttivo e sua evoluzione, elasticità della domanda al prezzo nelle diverse fasce orarie, etc.) cercando di valutare quanta parte degli esiti del mercato è spiegabile attraverso l’interazione strategica non cooperativa tra gli operatori frutto dell’esercizio del potere di mercato unilaterale da parte dell’operatore dominante. Per raggiungere questi obiettivi si è indagato empiricamente il fenomeno partendo dall’Indagine conoscitiva sullo stato della liberalizzazione dei settori dell’energia elettrica e del gas naturale condotta nel 2005 dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) e dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas (AEEG). La ricerca ha interessato l’intero data set dei prezzi zonali di mercato registrati nel Mercato del Giorno Prima (MGP) del Gestore del Mercato Elettrico S.p.A. (GME) dal 2004 al 2008 sui diversi mercati geografici rilevanti italiani (26.280 osservazioni di prezzi che hanno costituito una base empirica integrale per il test del modello di regressione lineare multipla che via via è stato sviluppato). In primo luogo si è proceduto all’aggiornamento dell’Indagine conoscitiva dell’AEEG e AGCM al 2008 degli indici di concentrazione (grado di concentrazione, HHI) e di pivotalità (Domanda Residuale RSI – Residual Supply Index, IOR Indice Operatore Residuale) sulle macro-aree definite dall’AEEG per delimitare i mercati geografici rilevanti, in modo da costruire una serie storica su cui procedere ad un’analisi longitudinale dei indici strutturali di mercato. Il primo contributo originale ha riguardato, la proposizione di un modello in forma ridotta che mettesse in relazione gli indicatori strutturali (variabili indipendenti) e i prezzi dell’energia elettrica registrati sul mercato (variabile dipendente). Attraverso una prima fase di test con modelli esplorativi semplificati, si è giunti a costruire un modello in grado di spiegare da un punto di vista statistico l’85% del prezzo. Tale risultato pone le basi per lo sviluppo di modelli di interazione strategica in forma ridotta applicati al mercato dell’energia elettrica Emerge in maniera inequivocabile l’esistenza di un consistente impatto della pivotalità sul prezzo dell’energia elettrica nell’IPEX (Italian Power Exchange), e al contempo si palesa come gli indici tradizionali di concentrazione – CR5 e HHI in primis – non siano idonei a spiegare il potere di mercato nel settore elettrico, soprattutto per effetti di sottostima. Questo approccio ancora seppur di rilevante interesse scientifico, evidenzia limiti di diversa natura: da un lato imputabili allo strumento della regressione lineare multivariata che non riesce a tenere in debita considerazione la multiperiodalità che caratterizza il mercato elettrico (giornaliera, settimanale, annuale), dall’altro rispetto alla capacità esplicativa del modello per effetto di alcune variabili omesse. Infine vanno discussi e affrontati alcuni effetti di autocorrelazione tra i regressori che risultano comunque difficilmente indagabili se non con forti assunzioni semplificatrici. Le direzioni di ricerca vanno quindi rintracciate da un lato nel perfezionamento di un modello più evoluto rispetto a quello formulato attraverso l'"esplosione" delle variabili dummy in forma embrionale e di quelle omesse, e dall’altro nel test comparato del modello in altri mercati europei per validarne l’estendibilità delle assunzioni teoriche.
Dalla, Longa Elisa. "La media e bassa pianura veneta a sud dell'antico Adige nell'età del bronzo. Popolamento ed evoluzione socio-politica di un territorio a cavallo tra Europa, Italia e Mediterraneo." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2015. http://hdl.handle.net/11577/3424757.
Full textLa presente tesi ha come obiettivo la ricostruzione delle dinamiche insediamentali dell’età del bronzo nella fascia di media e bassa pianura veneta compresa tra l’antico ventaglio di divagazione dell’Adige a nord e l’attuale corso del Po a sud. La ricerca si è articolata in varie fasi: lo studio dei dati paleoidrografici antichi dell’area, al fine di analizzare le scelte locazionali in relazione all’ambiente; lo studio di tutte le occorrenze di rinvenimenti archeologici noti per l’età del bronzo; il riesame della cultura materiale edita proveniente dai contesti in esame, al fine di ridefinire le caratteristiche cronologiche e culturali dei rinvenimenti; l’analisi tipocronologica di due lotti di materiale: il campione di tutte le apofisi di anse edite, e il materiale inedito dallo scavo di un settore dell’insediamento arginato dell’età del BR e BF iniziale di Fondo Paviani. I principali strumenti utilizzati per l’analisi territoriale sono stati un database e il GIS. Il campione di siti individuati è di 288. L’analisi del popolamento ha messo a punto i seguenti risultati: 1) Nel BA è attestata una progressiva occupazione stabile della pianura, con strategie insediamentali che prediligono le sedi perifluviali, soprattutto a partire dal BA 2, secondo quella che è nota come una “colonizzazione” della pianura dal bacino gardesano. Dal punto di vista culturale, il territorio si inquadra nell’ambito delle facies di Polada (BA1) e Barche di Solferino (BA2), con la presenza di elementi allogeni che rimandano alle coeve facies del bacino danubiano-carpatico. 2) Nel BM, si assiste ad un progressivo incremento quantitativo del numero delle attestazioni per il BM1, a un decremento nel BM2 - probabile riflesso della colonizzazione in atto nella pianura sud-padana, e a un probabile incremento nella fase di BM3. Già a partire dal BM1, e poi nel corso di BM2 e 3, emergono i primi esempi di abitati con aggere e fossato. Dal punto di vista culturale il territorio appare omogeno con i caratteri delle facies sud-padane, seppure con delle specificità locali. Si individuano inoltre relazioni con l’area peninsulare adriatica - facies di Grotta Nuova e Appenninica - e una connessione con l’Europa continentale. 3) Nel BR e soprattutto nel BR2 si assiste ad un esponenziale aumento del numero dei siti, con la formazione di sistemi insediativi unitari come la polity delle Valli Grandi Veronesi - incentrata attorno al central place di Fondo Paviani - snodo-chiave del complesso sistema di scambi che collega in questo momento il territorio con l’Europa continentale, l’Italia peninsulare e nord-occidentale, l’Egeo e il Mediterraneo. 4) Nel BF, infine, il popolamento registra una contrazione - ma non un sistematico crollo - del numero di siti nel BF1-2 - quando si assiste a un processo di radicale riassetto del popolamento con la nascita, sull’asse del Po, di Frattesina, nuovo snodo-chiave nelle direttrici dello scambio tra Europa continentale e Mediterraneo - e ad una nuova rioccupazione del territorio, con la concentrazione esclusiva del popolamento, tra BF3 e IFe1, attorno ai poli di Gazzo Veronese, Oppeano, Montagnana, Este e Villamarzana
DES, DORIDES LUCA. "Scemi, derelitti e degenerati Strategie di potere e contrattazione del sapere nell’ospedale dei matti di Roma (1918-1938)." Doctoral thesis, 2010. http://hdl.handle.net/11573/917971.
Full textZORNETTA, GIULIA. "Langobardia minor (secoli VIII-IX). Competizione, conflittualità e potere politico." Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11577/3255118.
Full textFORMICONI, Cristina. "LÈD: Il Lavoro È un Diritto. Nuove soluzioni all’auto-orientamento al lavoro e per il recruiting online delle persone con disabilità." Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11393/251119.
Full textBooks on the topic "Strategie di potere"
Álvarez, Alejandra Franganillo, and José Antonio López Anguita. Élites e reti di potere: Strategie d'integrazione nell'Europa di età moderna. Pisa: Pisa University Press, 2016.
Find full textNardis, Fabio De. La Rifondazione comunista: Asimmetrie di potere e strategie politiche di un partito in movimento. Milano, Italy: FrancoAngeli, 2009.
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Find full textRusso, Maria Antonietta. I Peralta e il Val di Mazara nel XIV e XV secolo: Sistema di potere, strategie familiari e controllo territoriale. Caltanissetta: S. Sciascia, 2003.
Find full textRuzzu, Antonello. La casacca del re: Archivio penale e strategie di potere nella Sardegna contadina e pastorale di fine Ottocento fra Stato di diritto e Stato sociale. Pisa: ETS, 1999.
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Find full textauthor, Fulco Alfredo, ed. Dalla natura all'artificio: Villa Caristo dai Lamberti ai Clemente : strategie insediative tra economia e potere nel Regio Demanio di Stilo. Soveria Mannelli: Rubbettino, 2015.
Find full textLa frontiera lucchese nel Medioevo: Torri, castelli, strutture difensive e insediamenti fra strategie di potere e controllo del territorio nei secoli XIII e XIV. Cinisello Balsamo (Milano): Silvana, 2004.
Find full textFranca, Miani Uluhogian, and Dall'Acqua Marzio, eds. Oltre i confini: Strategie di genti e di poteri. Parma: PPS, 1996.
Find full textGenick, Daniela Cocchi. L' antica età del bronzo nell'Italia centrale: Profilo di un'epoca e di un'appropriata strategia metodologica. Firenze: Octavo, 1998.
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Stocchetti, Andrea. "3 • Tratti evolutivi di una transizione necessaria." In Osservatorio sulle trasformazioni dell’ecosistema automotive italiano 2022. Venice: Fondazione Università Ca’ Foscari, 2023. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-703-6/003.
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