Journal articles on the topic 'Strategia Culturale'
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Poli, Irene, and Chiara Ravagnan. "La rigenerazione urbana nel Piano Regolatore Generale di Roma. Tra attuazione e innovazione." Ciudades, no. 20 (September 28, 2017): 135–53. http://dx.doi.org/10.24197/ciudades.20.2017.19.
Full textAbstract:
Nell’ambito delle riflessioni sulla rigenerazione urbana, i fronti avanzati del dibattito disciplinare internazionale si fanno portatori di nuovi riferimenti significativi inerenti sia questioni endogene agli approcci disciplinari, sia tematiche collegate al cambiamento globale del contesto ambientale, socio-economico e culturale.
Il PRG di Roma (2008) ha avviato la sperimentazione di una strategia complessiva di rigenerazione. Nel quadro di questa strategia, i «Programmi integrati» si distinguono per il carattere partenariale e l’approccio complesso alla costruzione della città pubblica. La limitata sperimentazione di questi strumenti apre tuttavia la strada anche ad altre pratiche per la rigenerazione resiliente dei “beni comuni” attraverso modalità innovative.
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Souza, Lidyane Maria Ferreira de, and Luca Baccelli. "L'UTILITÀ DELL’ANALISI CULTURALE DEI DIRITTI SOGGETTIVI RELIGIOSI." Revista Eletrônica do Curso de Direito da UFSM 17, no. 1 (December 31, 2022): e79979. http://dx.doi.org/10.5902/1981369470979.
Full textAbstract:
Nei paesi democratici, l’ordine giuridico in genere riconosce diritti soggettivi religiosi, prima di tutti la libertà religiosa. Dalla Guerra dei Trent’anni, un’ esperienza storicamente e geograficamente abbastanza specIfica, la libertà religiosa è presentata come soluzione universale alla sfida della coesistenza di differenti credenze religiose nello stesso spazio politico. Di conseguenza, si osserva come questi diritti promuovano determinati tipi di soggettività e di organizzazione religiosa. Dato che tale critica è già stata rivolta alla categoria dei diritti soggettivi, così come a quella dei diritti umani, questo articolo investiga se le risposte fornite a queste critiche – nell’ambito dei studi sociogiuridici, dell’analisi culturale del diritto e della filosofia e sociologia dei diritti umani – possono contribuire a riflettere sull’utilità dei diritti soggettivi religiosi per le persone di fede non egemonica. Si conclude che l’analisi culturale permette identificare possibili reinvenzioni della strategia politica dei diritti soggettivI religiosi.
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Ott, Christine. "»Die Hölle ist das Unbewusste des Menschen von heute«." Deutsches Dante-Jahrbuch 96, no. 1 (September 24, 2021): 145–60. http://dx.doi.org/10.1515/dante-2021-0028.
Full textAbstract:
Riassunto Viaggio terapeutico negli abissi del proprio inconscio e indagine tormentata sulla ›tragedia umana‹ del ventesimo secolo: Giorgio (György) Pressburger (1937 Budapest–2017 Trieste) pubblicò Nel regno oscuro (Bompiani 2008) come prima parte di una trilogia romanzesca che esibisce evidenti correspondenze strutturali e contenutistiche con la Commedia di Alighieri. La seconda e terza parte, Nella regione profonda e Nei boschi felici uscirono nel 2013 in un unico volume, intitolato Storia umana e inumana. Il contributo presente si propone di situare la modalità specifica con cui Pressburger recepisce Dante sullo sfondo dei concetti della ricezione creativa (»kreative Rezeption«, Peter Kuon), della rielaborazione (»Neubearbeitung«, Tabea Kretschmann) e della »Systemaktualisierung« (attualizzazione di un ›sistema‹ dantesco). Inoltre si propone di analizzare la strategia di autocommento messa in atto dall’autore nonché la riflessione, implicita nel testo, sul rapporto fra memoria individuale e culturale.
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Becker, Rainald. "Eine Division des Papstes?" Quellen und Forschungen aus italienischen Archiven und Bibliotheken 98, no. 1 (March 1, 2019): 45–71. http://dx.doi.org/10.1515/qufiab-2018-0006.
Full textAbstract:
Riassunto Dopo la Riforma, Baviera divenne il primo interlocutore tedesco della Curia romana a livello religioso, politico e culturale. Le relazioni con la Santa Sede erano ispirate dalla cattolicità programmatica dei Wittelsbach. La special relationship si manifestava, inoltre, in una lunga tradizione diplomatica inaugurata all’inizio del Seicento su spinta del papato. Durante la Guerra dei Trent’anni gli intensi contatti si estesero anche al campo militare. La Curia romana vide nel duca Massimiliano l’incontestata guida dell’armata cattolica, definendola la „colonna della religione cattolica“ nel Sacro Impero Romano. Promuovere gli interessi del principe tedesco (sussidi per il finanziamento dell’esercito e l’acquisizione dell’elettorato in perpetuo per la Baviera), era tra i primi obiettivi della concezione strategica del papato. Il carteggio della Nunziatura di Vienna, di cui la quarta serie per gli anni tra 1628 e 1635 è consultabile tuttora, mette in luce queste tendenze in favore della Baviera. Nelle corrispondenze curiali si delinea, essenzialmente, il tentativo di attribuire a quel territorio la qualità di Stato, termine in cui si esprime l’idea centrale del discorso politico, ma anche giuridico dell’epoca. Dalla parte della Curia romana, la strategia di state-building si ricollegò all’ambizione di assegnare un posto primario alla Baviera nel sistema geopolitico europeo („unione delle corone cattoliche“ sotto il patrocinio del papa come „padre comune“).
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Ignazi, Piero. "LA CULTURA POLITICA DEL MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 19, no. 3 (December 1989): 431–65. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200008650.
Full textAbstract:
IntroduzioneIl mondo politico-culturale della destra italiana del dopoguerra è stato trascurato, per lungo tempo, dalla comunità scientifica. A parte il pionieristico lavoro di Giorgio Galli, risalente alla metà degli anni settanta, è soltanto con l'inizio di questo decennio che si sviluppa una seria linea di ricerca su alcune componenti della destra italiana. In particolare, per motivi diversi, vengono privilegiati due versanti: la Nuova Destra e l'area radicale e terrorista. L'attenzione dedicata a questi due fenomeni non è casuale ma trova spiegazione nel fatto che essi costituiscono una sorta di “novità” rispetto al filone centrale del neofascismo: da un lato, la Nuova Destra, emersa alla fine degli anni settanta sulla scia dellaNouvelle Droitefrancese, rappresenta il contributo intellettualmente piò originale e articolato di riflessione e rielaborazione delle coordinate ideologiche e politiche della destra; dall'altro, l'area radicale e terrorista costituisce per la sua intrinseca drammaticità un forte stimolo all'approfondimento delle motivazioni, del costrutto ideologico e delle articolazioni organizzative. Gli studi condotti negli anni ottanta su queste due aree forniscono importanti tasselli alla ricostruzione o alla comprensione dellaWeltanschauungdi destra. Tuttavia è rimasto escluso da questo risveglio di interesse l'espressione piò solida e corposa della destra italiana, vale a dire il Movimento Sociale Italiano.Va subito precisato, infatti, che il MSI, i movimenti di destra radicale (DR) e la Nuova Destra (ND) pur essendo contigui, si differenziano percomplessità organizzativa, strategia politicaereferenti culturali.Per quanto riguarda la complessità organizzativa, essa è:— elevata nel MSI: il partito si struttura secondo il classico modello duvergeriano del «partito di massa» e, tra l'altro, inquadra centinaia di migliaia di iscritti;— ridotta nelle formazioni della DR: i vari gruppi si strutturano o come piccole sette (i movimenti golpisti e terroristi) o come «comitati» (i movimenti di contromobilitazione moderata e reazionaria degli anni settanta);— molto bassa nella ND: essa mantiene uno stadio fluido di movimento culturale legato ad iniziative editoriali.In merito alla strategia politica, essa si articola in tre posizioni distinte:— alternativa al regime ma accettazione (e pratica) delle regole democratiche per il MSI;— abbattimento immediato e violento del sistema e rifiuto dei meccanismi democratici per la DR;— estraneità rispetto al sistema e superamento degli istituti liberaldemocratici attraverso un processo «metapolitico» di egemonizzazione culturale e di ridefinizione delle coordinate ideologiche («al di là della destra e della sinistra») per la ND.Per quanto attiene, infine, ai referenti culturali si può affermare che, nonostante tutte le componenti attingano ad un medesimo serbatoio, esse si differenziano:a)per la diversa considerazione del contributo evoliano — superficiale-strumentale nel MSI («doveroso» omaggio ad uno dei pochissimi pensatori forti della destra ma sostanziale ininfluenza dei suoi contributi), esegetico-esistenziale nella DR («il mondo delle rovine», «rapolitia», «l'uomo differenziato», «lo spirito legionario», ecc.), marginale nella ND dove viene ridimensionato per la sua impostazione anti-moderna («il mito incapacitante»);b)per l'assenza nella DR e nella ND di alcuni cardini della cultura politica missina come il pensiero giuridico (Rocco e Costamagna) e filosofico (Gentile e Spirito) fascista.Anche se la delimitazione dei confini di queste tre componenti, è stata, in certi periodi e per certi gruppi, alquanto incerta, soprattutto perché il MSI ha rappresentato sempre ilprimum mobiledi tutta Tarea di destra (di qui i frequenti passaggi di confine tra partito e organizzazioni esterne di variroutiersdella destra), esse vanno tenute adeguatamente distinte.Ciò premesso, in questo lavoro intendiamo occuparci esclusivamente del soggetto rimasto finora più in ombra, il Movimento Sociale Italiano. Più in particolare, ci soffermeremo sui tratti salienti della «cultura politica» di questo partito quale emerge, in primo luogo, dalla pubblicistica interna e dai documenti ufficiali (e quindi l'immagine che il partito proietta — e/o intende proiettare — all'esterno) e, in secondo luogo, dalle risposte ad una serie di domande di atteggiamento fornite da un campione significativo di quadri intermedi del MSI.
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Raffini, Luca. "Quando la Generazione Erasmus incontra la Generazione Precaria. La mobilità transnazionale dei giovani italiani e spagnoli." OBETS. Revista de Ciencias Sociales 9, no. 1 (June 15, 2014): 139. http://dx.doi.org/10.14198/obets2014.9.1.05.
Full textAbstract:
Uno dei più importanti risultati del processo di integrazione europea è la costruzione di uno spazio transnazionale in cui i cittadini europei possono muoversi liberamente. La mobilità favorisce dinamiche di europeizzazione dal basso –o di europeizzazione orizzontale–, e lo sviluppo di pratiche cross-nazionali e amplia le risorse individuali e relazionali a disposizione dei giovani per progettare i propri percorsi professionali e di vita. La Generazione Erasmus definisce giovani socializzati a un humus culturale transnazionale e fortemente identificati con l’Europa. Nell’attuale contesto di crisi economica, a sperimentare la mobilità sono sempre più i giovani altamente qualificati dei paesi dell’Europa del sud, quale strategia individuale cui ricorrere per trovare risposta ai problemi connessi alla precarietà, alla disoccupazione, alla sotto-qualificazione degli impieghi. Il risultato è che la mobilità può assumere il volto di un obbligo, più che di una scelta e, più che dinamiche di europeizzazione orizzontale, può favorire una “fuga dei cervelli” dai paesi del sud ai paesi del centro e del nord Europa. L’articolo, focalizzandosi sui giovani italiani e spagnoli, si chiede cosa succede quando la Generazione Erasmus incontra la Generazione Precaria, analizzando cause ed effetti della mobilità, sul piano micro e macro sociale e sul piano politico.
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Ferla, Lara. "Dalla prevenzione al trattamento. Autori di maltrattamenti e di violenza domestica e problemi di effettività della tutela penale." MALTRATTAMENTO E ABUSO ALL'INFANZIA 24, no. 3 (January 2023): 11–35. http://dx.doi.org/10.3280/mal2022-003002.
Full textAbstract:
Le scelte del legislatore in materia di repressione dei maltrattamenti e della violenza com-messi in ambito familiare sono state frequentemente orientate verso un'estensione della rile-vanza penale e un inasprimento del trattamento sanzionatorio. In tempi più recenti, è aumen-tata la consapevolezza della necessità di un potenziamento degli strumenti giuridici di natura preventiva e di quelli finalizzati a indagare le ragioni della criminalità violenta nelle relazioni strette e la sfera psicologica dell'autore di reato. La sanzione penale, infatti, non può risulta-re da sola risolutiva dei problemi di tutela sollecitati da questa forma di criminalità. È stata progressivamente riconosciuta, dunque, l'importanza di affiancare ai tradizionali strumenti di natura punitiva anche misure di natura preventiva. Queste ultime si propongono il duplice scopo di attuare un intervento tempestivo, idoneo a evitare conseguenze più gravi per la persona offesa e, nello stesso tempo, a consentire al soggetto agente di avviare un percorso psicologico di revisione critica del proprio comportamento, prima che lo stesso divenga abi-tuale o possa connotarsi di maggiore gravità, risultando meritevole di una risposta sanziona-toria ancor più severa. Oltre agli strumenti di natura strettamente sanzionatoria, una maggio-re consapevolezza culturale del problema e adeguate politiche sociali costituiscono compo-nenti essenziali di una strategia a lungo termine e meglio strutturata ai fini del contrasto della violenza domestica.
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Garbarino, Francesca, and Paolo Giulini. "L'approccio multidisciplinare nel contrasto alla violenza di genere: il trattamento degli autori." MALTRATTAMENTO E ABUSO ALL'INFANZIA 24, no. 3 (January 2023): 37–60. http://dx.doi.org/10.3280/mal2022-003003.
Full textAbstract:
Le scelte del legislatore in materia di repressione dei maltrattamenti e della violenza com-messi in ambito familiare sono state frequentemente orientate verso un'estensione della rile-vanza penale e un inasprimento del trattamento sanzionatorio. In tempi più recenti, è aumen-tata la consapevolezza della necessità di un potenziamento degli strumenti giuridici di natura preventiva e di quelli finalizzati a indagare le ragioni della criminalità violenta nelle relazioni strette e la sfera psicologica dell'autore di reato. La sanzione penale, infatti, non può risulta-re da sola risolutiva dei problemi di tutela sollecitati da questa forma di criminalità. È stata progressivamente riconosciuta, dunque, l'importanza di affiancare ai tradizionali strumenti di natura punitiva anche misure di natura preventiva. Queste ultime si propongono il duplice scopo di attuare un intervento tempestivo, idoneo a evitare conseguenze più gravi per la persona offesa e, nello stesso tempo, a consentire al soggetto agente di avviare un percorso psicologico di revisione critica del proprio comportamento, prima che lo stesso divenga abi-tuale o possa connotarsi di maggiore gravità, risultando meritevole di una risposta sanziona-toria ancor più severa. Oltre agli strumenti di natura strettamente sanzionatoria, una maggio-re consapevolezza culturale del problema e adeguate politiche sociali costituiscono componenti essenziali di una strategia a lungo termine e meglio strutturata ai fini del contrasto della violenza domestica.
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Acampa, Giovanna, and Claudia Mariaserena Parisi. "Cultural heritage management: optimising procedures and maintenance costs." Valori e Valutazioni 29 (January 2022): 79–102. http://dx.doi.org/10.48264/vvsiev-20212907.
Full textAbstract:
The management of maintenance activities is an ongoing concern for facility managers in the existing building sector due to its complexity and uncertainty. This applies all the more to cultural heritage as protection, preservation and enhancement are a priority in order to keep the artistic and cultural value of historical assets for future generations. In addition, problems related to the increasingly limited economic resources complicate maintenance management processes. Therefore, it has become a common standard to carry out maintenance activities only when actual emergencies occur, thus causing inefficiencies in the planning of Facility Management activities and an increase in maintenance costs. This paper shows a method to support the management decision-making in maintenance activities through Building Condition Assessment (BCA) processes integrated with Building Information Modeling (BIM) systems. The main objective is to develop a maintenance management strategy and support technicians in identifying maintenance priorities in a practical, simple and automated way in order to optimise procedures and costs. To achieve such a goal, the method proposes a BCA process that uses the following tools: 1) building breakdown structure according to UNI 8290 adapted to historic buildings; 2) a degradation level index and a technological and operational connection matrix to assess opportunity maintenance; 3) field inspections and data collection on Excel spreadsheets acting as external Database; 4) data management in BIM environment using Revit as BIM Authoring Software and Dynamo scripts as visual programming language (VPL) to link external Database to BIM model. The results highlight the important role of BIM in Facility Management of existing buildings and buildings of historical and cultural value by allowing the continuous update of information in a single BIM model for BCA purposes and shows a great potential to support facility managers in managing building maintenance activities and optimising costs. La natura complessa, incerta e dinamica della gestione delle attività di manutenzione è fonte di continua preoccupazione per i facility managers che operano nel settore del patrimonio edilizio esistente. In particolare, nel campo dei beni culturali, la tutela, conservazione e valorizzazione sono una priorità per preservare il valore artistico-culturale dei beni storici alle generazioni future. Purtroppo, alla complessa gestione della manutenzione si aggiungono problemi relativi alle risorse economiche sempre più limitate. In questa situazione infatti, sembra essere diventato uno standard comune intervenire con attività di manutenzione solo quando si presentano effettivi casi di emergenza, causando così inefficienze nella pianificazione delle attività del Facility Management e, conseguentemente, un aumento dei costi della manutenzione. Questo paper espone un metodo per supportare le scelte decisionali dei gestori nelle attività di manutenzione attraverso i processi di Building Condition Assessment (BCA) integrati ai sistemi di Building Information Modeling (BIM). L'obiettivo principale è sviluppare una strategia di gestione della manutenzione, dando ai tecnici il necessario supporto per individuare le priorità di intervento di manutenzione in modo pratico, semplice e automatizzato al fine di ottimizzare procedure e costi della manutenzione. Per raggiungere questo obiettivo, il metodo propone un processo di BCA che utilizza i seguenti strumenti: 1) scomposizione dell’edificio secondo la norma UNI 8290 adattata agli edifici storici; 2) un indice del livello di degrado e una matrice di connessione tecnologica e operativa per valutare manutenzioni di opportunità; 3) ispezioni in situ e raccolta dei dati su fogli di calcolo Excel che fungono da Database esterno; 4) gestione dei dati in ambiente BIM utilizzando Revit come BIM Authoring Software e scripts in Dynamo come linguaggio di programmazione visiva per il collegamento tra Database esterno modello BIM. I risultati della ricerca evidenziano l'importanza del ruolo del BIM nel Facility Management degli edifici esistenti e di pregio storico-culturale consentendo l'aggiornamento permanente delle informazioni in un unico modello BIM ai fini del BCA e mostra un grande potenziale per supportare i facility managers nella gestione delle attività di manutenzione degli edifici e nell’ottimizzazione dei costi.
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Del Missier, Giovanni. "Le mutilazioni genitali femminili." Medicina e Morale 49, no. 6 (December 31, 2000): 1097–143. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2000.774.
Full textAbstract:
L’articolo intende approfondire la tematica delle mutilazioni genitali femminili (MGF) per esprimere un fondato giudizio morale su queste pratiche e offrire delle linee di riferimento per la promozione di comportamenti sociali giusti e responsabili, nel pieno rispetto della dignità personale delle donne coinvolte.
L’autore offre un quadro generale del fenomeno, emergente anche in Italia, individuando le testimonianze storiografiche delle MGF, le diverse tipologie di intervento, le conseguenze psico-fisiche che esse comportano per le donne che vi si sottopongono, la distribuzione geografica e quantitativa dei soggetti coinvolti. Vengono esaminate le motivazioni tradizionalmente addotte a giustificazione di queste pratiche e le teorie esplicative moderne fornite dalle scienze umane che hanno tentato di interpretare in vario modo le mutilazioni sessuali, con particolare attenzione alla riflessione ispirata ai diritti umani. Successivamente, vengono considerati criticamente i paradigmi etici più utilizzati in letteratura per schierarsi a favore o contro la legittimità delle MGF. I limiti rilevati inducono l’autore ad inquadrare il discorso in una più ampia cornice di tipo antropologico personalista e a percorrere una via di soluzione equidistante dal culturicentrismo e dal relativismo culturale.
Sulla base del significato della corporeità si sostiene la grave illiceità delle pratiche mutilatorie, analizzando nel dettaglio le responsabilità dei diversi attori sociali che vi si possono trovare coinvolti. Sulla scorta di alcune argomentazioni derivate per analogia dai Teologi Dottori della tradizione cattolica viene individuato, inoltre, un criterio minimale di riferimento per avviare un dialogo interculturale non direttivo né paternalistico, ma rispettoso e fermo che conduca le etnie, presenti nella società italiana, a superare queste pratiche trasformandole in una nuova ritualità non cruenta, senza compromettere il patrimonio di valori che esse vorrebbero salvaguardare e trasmettere. L’esposizione si conclude con una serie di indicazioni volte a guidare la progettazione di interventi sociali finalizzati a modificare le tradizioni dannose per la salute, secondo una strategia ispirata non solo all’efficacia, ma soprattutto al rispetto della dignità umana e delle diversità culturali, con particolare riguardo ai problemi delle donne, delle famiglie, delle comunità di riferimento, degli operatori socio-sanitari e alla questione dell’introduzione di norme penali specifiche anti-MGF.
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Kurniawan, Asep, A. Bachrun Rifa'i, and Arif Rahman. "Manajemen Strategik Pondok Pesantren dalam Pengkaderan Da’i Berkualitas." Tadbir: Jurnal Manajemen Dakwah 1, no. 1 (March 30, 2016): 51–68. http://dx.doi.org/10.15575/tadbir.v1i1.127.
Full textAbstract:
Penelitian ini menjelaskan manajemen strategik (formulasi, implementasi serta evaluasi strategi) pada Pondok Pesantren Terpadu Darussyifa Al-fitroh dalam rangka menyiapkan kader da’i yang berkualitas. Metode yang digunakan dalam penelitian ini adalah metode deskriptif, pengumpulan data dilakukan dengan menggunakan teknik observasi, studi dokumentasi dan wawancara. Penelitian ini menemukan bahwa keputusan strategi Pondok Pesantren Terpadu Darussyifa Al-fitroh adalah mendukung kebijakan pertumbuhan yang agresif yang diformulasikan dalam strategi utama berupa pertumbuhan terkonsentrasi, berdasarkan analisis lingkungan internal dan eksternalnya, juga implementasi yang terkoordinir, baik dalam (struktural, kepemimpinan maupun budaya), disertai program, anggaran dan prosedur pelaksanaan yang jelas. Serta tingkat evaluasi strategi yang intensif sehingga inovasi dan pengendalian strategi selalu sesuai dengan tuntutan dan perubahan zaman. Sehingga dapat disimpulkan bahwa manajemen strategik pada Pondok Pesantren Terpadu Darussyifa Al-fitroh telah di jalankan dengan baik dan menunjukan keberhasilan yang signifikan dalam upaya menyiapkan kader da’i berkualitas.
This study explains strategic management (the formulation, implementation and evaluation of strategies) at Darussyifa Al-fitroh Integrated Islamic Boarding School in order to prepare qualified da'i cadres. The method used in this research is descriptive method, data collection is done using observation techniques, documentation studies and interviews. This study found that the strategic decision of Darussyifa Al-fitroh Integrated Islamic Boarding School was to support aggressive growth policies formulated in the main strategy of concentrated growth, based on internal and external environmental analysis, as well as coordinated implementation, both in (structural, leadership and cultural), accompanied by clear programs, budgets and implementation procedures. As well as an intensive level of strategy evaluation so that innovation and strategy control are always in accordance with the demands and changing times. So it can be concluded that strategic management at Darussyifa Al-fitroh Integrated Islamic Boarding School has been run well and shows significant success in the effort to prepare qualified da'i cadres.
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Berna, Ioana-Bianca. "Diplomația culturală şi re-clasarea relațiilor culturale România-Franța / Cultural Diplomacy and the Re-shaping of the Romanian-France Cultural Relations." Hiperboreea A2, no. 3-6 (January 1, 2013): 54. http://dx.doi.org/10.5325/hiperboreea.2.3-6.0054.
Full textAbstract:
Abstract Cultural diplomacy has lesser aspects of monolithical sustainability, but it can have stronger gist production. Romania and France have always rebounded their relations in the court of cultural relations. Throughout this article, we will try to emphasize the sequel and tenor of cultural diplomacy in foreign policy and the sorts and medium it can have for solidarity rendering. Further, we will use these explanations in order to accent its proper usability in contemporary France-Romanian relations. We contend that the relaunching of the strategic partneship between Romania and France, opens new chances of predisposition for the avenues of cultural diplomacy. We will commence with the timely nearness between Romania and France in the last century and then, proceed with the lines of approach of cultural diplomacy in Romanian-France contemporary foreign policy affairs.
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Krisnugrahanto, Pratomo Aji, and Denny Zulkaidi. "Strategi Terintegrasi untuk Pengelolaan Kawasan Cagar Budaya di Kota Surakarta." KALPATARU 29, no. 2 (November 30, 2020): 65–86. http://dx.doi.org/10.24832/kpt.v29i2.623.
Full textAbstract:
Abstract.
Every cultural heritage has different strategic management depends on its context. This research focused on the lack of good management strategy for Cultural Heritage Area in Surakarta City. The aims of this study is to formulate an integrated strategic management for cultural heritage areas in Surakarta City. This research used qualitative exploratory methodology with inductive approach. Primary data were obtained from field observations and interviews with sources related to cultural preservations, while secondary data were obtained from Surakarta City planning documents. The strategic management aimed for the community and government, therefore the internal variable is the condition of four aspects strategic management owned by the community and the city government, while the external variable is from outside the community and the city government. This research produces 73 strategy formulations which are summarized into 43 formulations based on the predicated similarity. The designation of strategy for managing Cultural Heritage Area is divided into two parts, which are 13 strategies for the scale of Surakarta City and 30 strategies for each region. Management integration can be seen from these strategies that are divided into each aspect to support the management of Cultural Heritage Area in Surakarta City.
Keywords: Strategic Management, Cultural Heritage Area, Surakarta City
Abstrak.
Setiap cagar budaya membutuhkan strategi pengelolaan yang berbeda sesuai dengan konteks cagar budaya. Keberadaan bangunan dan kawasan cagar budaya menjadi permasalahan tersendiri bagi perkembangan kota Surakarta. Sampai saat ini, kota Surakarta belum memiliki strategi pengelolaan kawasan cagar budaya yang terintegrasi. Penelitian ini merumuskan strategi pengelolaan kawasan cagar budaya yang terintegrasi di kota Surakarta. Metode penelitian yang digunakan adalah eksploratif kualitatif dengan pendekatan induktif. Data primer diperoleh dari observasi KCB dan wawancara dengan narasumber terkait cagar budaya, sedangkan data sekunder diperoleh dari dokumen perencanaan kota Surakarta. Strategi pengelolaan ditujukan masyarakat dan Pemerintah Kota Surakarta sehingga variabel internal adalah kondisi aspek strategi pengelolaan yang dimiliki masyarakat dan pemerintah kota, sedangkan variabel eksternal adalah kondisi aspek strategi pengelolaan dari luar masyarakat dan pemerintah kota. Penelitian ini menghasilkan 73 rumusan strategi yang kemudian diringkas menjadi 43 rumusan berdasarkan kesamaan predikat dan makna. Peruntukan strategi terbagi dalam 13 strategi pengelolaan kawasan cagar budaya untuk skala kota Surakarta, 30 strategi pengelolaan kawasan cagar budaya untuk setiap kawasan. Integrasi pengelolaan dapat diketahui dari adanya 17 strategi yang merupakan ringkasan dari 43 strategi dan digolongkan sesuai aspek pengelolaan kawasan cagar budaya.
Kata kunci: Strategi Pengelolaan, Kawasan Cagar Budaya, Kota Surakarta
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Faraz, Nahiyah Jaidi, Setyabudi Indartono, Siswantoyo Siswantoyo, and Jane S. C. Liu. "Strategic Map of University Incubation Center." Jurnal Economia 17, no. 2 (October 30, 2021): 284–91. http://dx.doi.org/10.21831/economia.v17i2.43845.
Full textAbstract:
Abstract: This study is aimed to investigate the Strategic Map of the Incubator center. The business incubation process can vary from one incubator to another. This research extends the previous works to improve the solution business incubator problems in Indonesia heading their competitive advantages heading to the global market compared to the Taiwan cases. This study investigates the different types of business incubator strategies for Indonesia and Taiwan cases by using quantitative and qualitative with the primary that had been collected through surveys and observations. The Result shows that Chaoyang Business Incubation Center (CBIC) and Business Incubator LPPM UNY have quite different patterns of their strategies. The Business Support Model Represent CBIC is program demand: Entrepreneur-initiated, whereas LPPM one is program supply: Incubator-initiated. The Business Incubator LPPM UNY is likely to be more active than BCIC. However, CBIC seems to promote entrepreneurs more actively rather than Business Incubator LPPM UNY.Keywords: Strategic Map, Incubation Center, Indonesia, Taiwan Peta Strategis Pusat Inkubasi Universitas Abstrak: Penelitian ini bertujuan untuk menyelidiki peta strategis dari pusat inkubator. Proses inkubasi bisnis dapat bervariasi dari satu inkubator ke inkubator lainnya. Penelitian ini memperluas karya-karya sebelumnya untuk meningkatkan masalah inkubator bisnis solusi di Indonesia yang mengarah keunggulan kompetitif mereka menuju pasar global dibandingkan dengan kasus Taiwan. Penelitian ini menyelidiki berbagai jenis strategi inkubator bisnis untuk kasus Indonesia dan Taiwan dengan menggunakan kuantitatif dan kualitatif dengan primer yang telah dikumpulkan melalui survei dan observasi. Hasil penelitian menunjukkan bahwa Pusat Inkubasi Bisnis Chaoyang (CBIC) dan inkubator bisnis LPPM UNY memiliki pola strategi mereka yang sangat berbeda. Model pendukung bisnis merupakan CBIC adalah permintaan program: wirausaha dimulai, sedangkan LPPM satu adalah pasokan program: inisiasi inkubator. Inkubator bisnis LPPM UNY kemungkinan akan lebih aktif daripada BCIC. Namun, CBIC tampaknya mempromosikan wirausahawan lebih aktif daripada inkubator bisnis LPPM UNY.Kata kunci: Peta Strategis, pusat Inkubator, Indonesia, Taiwan
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Lupo, Eleonora. "Design e Cultural driven innovation." i+Diseño. Revista científico-académica internacional de Innovación, Investigación y Desarrollo en Diseño 14 (December 5, 2019): 120. http://dx.doi.org/10.24310/idiseno.2019.v14i0.7085.
Full textAbstract:
Il saggio si propone di inquadrare il concetto di Cultural Driven Innovation nel discorso su design e patrimonio culturale contemporaneo, inteso come l’heritage continuum attivabile dal design tramite le tecnologie digitali e mobile. In questo approccio il Cultural Heritage non è considerato solo leva per uno sviluppo più sostenibile ma vera e propria fonte di innovazione, grazie al suo ri-uso creativo non soltanto in nuovi prodotti culturali fruibili da utenti finali, ma in strategie e strumenti, abilitati dal design, di co-creazione di valore per tutta la filiera.
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Susanti, Elly, Nur Wiji Sholikin, Marhayati Marhayati, and Turmudi Turmudi. "Designing culturally-rich local games for mathematics learning." Beta: Jurnal Tadris Matematika 13, no. 1 (May 30, 2020): 49–60. http://dx.doi.org/10.20414/betajtm.v13i1.354.
Full textAbstract:
[English]: This study aimed to design and implement local games-based mathematics learning (das-dasan) to support students' mathematical strategic competence. It consisted of three stages, namely the identification and analysis of traditional game, the design of learning activities based on Realistic Mathematics Education (RME), and the implementation in the classroom which involved twenty 7th-grade students. Data about the local game was collected through observations and interviews with five residents where the game is originated. Data on students’ strategic competence was achieved through a test given to the students after learning. The analysis of test results refers to the indicators of mathematical strategic competence. The present study found that fifteen students are able to achieve all indicators (formulating, representing, and solving the problems) with high scores. Meanwhile, five students could only represent the problems but have not fulfilled the last two indicators. The findings of this study indicate that learning mathematics based on traditional the das-dasan games has a potential to help students develop mathematical strategic competence.
Keywords: Learning design, Ethnomathematics, Local game, Das-dasan, RME
[Bahasa]: Penelitian ini bertujuan merancang dan mengujicoba pembelajaran matematika berbasis permainan tradisional (das-dasan) sebagai upaya untuk mengembangkan kompetensi strategis matematis siswa. Penelitian ini terdiri dari tiga tahap, yaitu: identifikasi dan analisis permainan tradisional, perancangan pembelajaran berbasis permainan tradisional berdasarkan Realistic Mathematics Education (RME), dan implementasi dalam pembelajaran di kelas yang melibatkan 20 siswa kelas VII. Data terkait permainan tradisional dikumpulkan melalui pengamatan dan wawancara dengan lima warga tempat permainan tersebut berasal. Data kemampuan strategis matematis siswa diperoleh melalui tes yang diberikan setelah pembelajaran. Analisis hasil tes siswa merujuk pada indikator kompetensi strategis matematis siswa. Hasil penelitian menunjukkan 15 siswa berhasil memenuhi semua indikator kompetensi strategis matematis dengan kategori nilai akhir sangat baik. Sedangkan 5 siswa berhasil mencapai indikator pertama (merumuskan masalah) namun belum semua memenuhi indikator merepresentasikan dan menyelesaikan masalah. Temuan penelitian ini menunjukkan bahwa pembelajaran matematika berbasis permainan tradisional das-dasan memiliki potensi untuk membantu siswa mengembangkan kemampuan strategis matematis.
Kata kunci: Rancangan pembelajaran, Etnomatematika, Permainan lokal, Das-dasan, RME
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Lindayani, Lilik Rita. "STUDI GEOGRAFI IMAGINATIF DALAM PROSES PEMBELAJARAN BIPA." Jurnal Pendidikan Bahasa dan Sastra Indonesia 9, no. 1 (May 11, 2020): 26–31. http://dx.doi.org/10.15294/jpbsi.v9i1.38557.
Full textAbstract:
Abstrak
Hubungan ideologis pada proses pembelajaran bahasa Indonesia untuk penutur asing (BIPA) tidak dapat dielakkan, karena program BIPA adalah sebuah program yang berelasi dengan banyak pembauran budaya di dalamnya. Bentuk bahasa (kata, kalimat, dan variasi bahasa) adalah bagian dari faktor keberhasilan pengetahuan bagi pembelajarnya sebagai penerima konvensi. Bahasa tanpa karakteristik budaya sama artinya dengan mempelajari bentuk gramatikal semata tanpa memperhatikan makna. Sementara, inti dari berbahasa ialah apabila komunikasi yang terjalin dipahami karena adanya makna dari bahasa itu sendiri. Artikel ini menjelaskan kemungkinan pola belajar dari titik geografi imajinatif untuk menyoroti dan membangun identitas bahasa Indonesia yang dipelajari melalui pendekatan Orientalisme Edward Said. Persepsi persoalan bahasa yang dipelajari dan konstuksi identitas penutur yang mempelajarinya menjadi sebuah fenomena, hingga peran geografi imajinatif menjadi penting. Ide dasar dalam artikel ini adalah mendesposisikan pengalaman belajar dan mengajar menjadi strategi yang terpolakan sebagai langkah awal dalam memahami karakteristik pembelajaran BIPA melalui dasar-dasar pengenalan dan pengetahuan geografi imajinatif dalam prosesnya. Dalam hal ini, ide belajar bahasa biasanya mempertimbangkan kekuatan kelas serta tingkat kebutuhan terhadap bahasa yang dipelajari. Studi tentang otoritas kelinguistikan dibahas dengan menggunakan metode referensial, di dalamnya pembelajar bahasa asing menghadapi genre teks budaya secara umum. Dua instrumen metodologis digunakan untuk menelaah lebih jauh, yaitu memperhatikan karakateristik pembelajar BIPA dengan menggunakan perangkat formasi strategis dan posisi strategis.
Kata Kunci: Geografi imajinatif, Pembelajaran BIPA, Metode Formasi Strategis, Metode Posisi Strategis
Abstract
The ideological relationship in the Indonesian language learning process for foreign learning (BIPA) is inevitable, because the BIPA program is a program related to much cultural assimilation there. The form of language (sentences, sentences, and variations of language) is part of the success factors of knowledge for students as convention recipients. Language without cultural characteristics is synonymous with grammatical form features only without regard to meaning. Meanwhile, the core of the conversation about communication is intertwined because of the meaning of the language itself. This article explains about learning patterns from the point of imaginative geography to discuss and build Indonesian language identity which is learned through the discussion of Edward Said's Orientalism. The perspective of the language learned and the construction of the identity of the speakers who study it become a phenomenon, so the role of imaginative geography becomes important. The basic idea in this article exposes the experience of learning and teaching into a strategy that is thought of as a first step in understanding the characteristics of BIPA through the basics of knowledge and knowledge imaginative geography in the process. In this case, the idea of learning a language usually considers class and the level of need for the language being studied. The study of linguistics authority is discussed using referential methods, in which language expenditures translate cultural texts in general. Two methodological instruments are used to explore further, namely paying attention to the characteristics of BIPA spending using strategic formation and strategic positions tools.
Keywords: Imaginative Geography, BIPA Learning, Strategic Formation Methods, Strategic Position Methods
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Musyahda, Lila. "Strategic Competence: Bridging the Cross-Cultural Communication." TEFLIN Journal - A publication on the teaching and learning of English 16, no. 1 (September 3, 2015): 71. http://dx.doi.org/10.15639/teflinjournal.v16i1/71-78.
Full textAbstract:
The writer of this article is interested in examining the strategis competence, i.e., the ability to solve communication problems an inadequate command of the linguistic and sociocultural code because of it, can contribute to the development of an overall communicative competence. The concept of strategic competence is within the general framework of interlanguage development. The article describes two basic types of communication strategies: reduction and achievement, concentrating particularly on the use of achievement strategies at the discourse level for English learners to manage a communication across culture appropriately.
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Sánchez de Walther, Amybel. "Hacia una concepción estratégica de la responsabilidad social empresarial (RSE)." Cultura 31 (December 30, 2017): 115–40. http://dx.doi.org/10.24265/cultura.2017.v31.06.
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Kamaludin, Kamaludin, and Sri Wahyuningsih. "Strategic Plan for Survival of Shallot Farmers' Business Capital Management." Jurnal Economia 18, no. 1 (April 30, 2022): 16–27. http://dx.doi.org/10.21831/economia.v18i1.37806.
Full textAbstract:
AbstractThe objective of this research was to obtain a theoretical concept related to a strategic plan for business capital management for shallot farmers using rainfed lowland planting media. This research used a qualitative research method with the main focus of analyzing the management of the business capital of shallot farmers using rainfed rice-growing media. Data collection techniques used in this research were observation, interviews, and documentation using triangulation techniques to ensure the validity of the data obtained. The theory of strategic survival plan is the result and novelty of this research. The theory of strategic survival plan is the management of business capital where all the actions taken by shallot farmers using rainfed rice planting media try everything they can to obtain onion seeds as initial capital.Keywords: Business Capital Management, Shallot Farmers, Rainfed Rice Fields, Survival Strategic Plan.Rencana Strategis Bertahan pada Pengelolaan Modal Usaha Petani Bawang Merah AbstrakTujuan penelitian ini adalah untuk memperoleh sebuah konsep teori terkait rencana strategis pengelolaan modal usaha bagi petani bawang merah yang menggunakan media tanam sawah tadah hujan. Penelitian ini menggunakan metode penelitian kualitatif dengan fokus utama yaitu menganalisis tata kelola modal usaha petani bawang merah yang menggunakan media tanam sawah tadah hujan. Teknik pengumpulan data yang digunakan dalam penelitian ini adalah dengan menggunakan observasi, wawancara, dan dokumentasi dengan menggunakan triangulasi teknik untuk memastikan validitas data yang diperoleh. Teori rencana strategis bertahan merupakan hasil dan kebaruan dalam penelitian ini. Teori rencana strategis bertahan adalah tata kelola modal usaha dimana segala tindakan yang dilakukan oleh petani bawang merah dengan menggunakan media tanam sawah tadah hujan berusaha dengan segala cara untuk dapat memperoleh bibit bawang sebagai modal awal. Kata kunci: Sawah Tadah Hujan, Petani Bawang Merah, Rencana Strategis Bertahan, Tata Kelola Modal Usaha
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Chaika, O. "Communicative Strategies in Cross-Cultural Business Environment." Mìžnarodnij fìlologìčnij časopis 1, no. 11 (December 27, 2019): 114–21. http://dx.doi.org/10.31548/philolog2020.01.114.
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Tagliaferri, Tiziana. "Strategie culturali e sviluppo occupazionale in provincia di Brescia: il distretto culturale della Valle Camonica." QUADERNI DI ECONOMIA DEL LAVORO, no. 102 (January 2015): 71–94. http://dx.doi.org/10.3280/qua2014-102008.
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Preston, H. "Understanding strategic cultural change." Engineering Management 14, no. 5 (October 1, 2004): 33–35. http://dx.doi.org/10.1049/em:20040507.
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Miyashiro Goyzueta, Harumi. "Planificación estratégica de relaciones públicas y la reputación corporativa en el corporate empresarial peruano." Cultura 31 (December 30, 2017): 87–113. http://dx.doi.org/10.24265/cultura.2017.v31.05.
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Karásek, Tomáš. "Tracking Shifts in Strategic Culture: Analyzing Counterinsurgency as a Rise of a Strategic Subculture." Obrana a strategie (Defence and Strategy) 16, no. 1 (June 15, 2016): 108–28. http://dx.doi.org/10.3849/1802-7199.16.2016.1.108-128.
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Robinson, Mike. "Cultural tourism: a strategic focus." Tourism Management 25, no. 1 (February 2004): 144–46. http://dx.doi.org/10.1016/s0261-5177(03)00051-7.
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Reid, David M., and L. C. Hinkley. "Strategic Planning: The Cultural Impact." Marketing Intelligence & Planning 7, no. 11/12 (November 1989): 4–12. http://dx.doi.org/10.1108/eum0000000001063.
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Trupiano, Gaetana. "Strategia europea per le relazioni culturali internazionali." CITTADINANZA EUROPEA (LA), no. 1 (August 2016): 129–32. http://dx.doi.org/10.3280/ceu2016-001007.
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Шавкунова, Ирина. "Культурные и личностные детерминанты стратегии принятия экономических решений." Психология в экономике и управлении 9, no. 2 (2017): 18–25. http://dx.doi.org/10.17150/2225-7845.2017.9(2).18-25.
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Čok, Lucija. "Lingue e culture nel dibattito sulle identità europee." Linguistica 50, no. 1 (December 29, 2010): 137–42. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.50.1.137-142.
Full textAbstract:
Nelle politiche linguistiche e culturali delle strategie comunitarie, il discorso sulle identità del singolo (identità nazionale, culturale, linguistica, regionale...) presenta un potenziale punto d'intesa. Nel complesso delle attività che le politiche comunitarie propongono, risulta che una speciale attenzione è riservata alla tutela di alcune di esse (per esempio quella nazionale e linguistica). Si attivano quindi, simultaneamente, mezzi e conoscenze per instaurare la condivisione di un'unica cittadinanza e di una comune economia per creare una crescita culturale in un'entità organica. L'Europa è caratterizzata da culture e tradizioni simili e da una storia che accomuna tutte le nazioni che ne fanno parte. Il passato delle nazioni è contrassegnato dalla ricchezza dei valori paneuropei: valori politici, sociali, culturali, umani. La memoria, soprattutto la memoria storica, è fatta di un materiale essenziale atto a costruire e composto di elementi specifici insostituibili. Vi si trovano valori da salvaguardare e da distribuire. Uno dei vantaggi del continente Europa è il fatto di avere un passato, anche se, a tratti, conflittuale a causa delle specificità delle singole nazioni. La componente regionale e quella locale costituiscono un prezioso scrigno culturale paneuropeo le cui ricchezze emergono nel dialogo interculturale. Ci sono luoghi e tempi per cercare la creatività artistica, la curiosità scientifica, la forza intellettuale del singolo e dei gruppi che potranno far emergere nuove idee, proposte, progetti e strategie per arrivare al bene comune. La scuola è uno dei luoghi intesi come laboratori culturali. Il processo d'innovazione in atto all'interno del sistema scolastico supporta senz'altro la scuola nell'adempimento della sua funzione di operatore educativo comunitario e, allo stesso tempo, di tutore dei beni culturali e delle identità regionali.
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Noya, Aksa. "Model Strategis Co-Cultural Masyarakat Sipil." Jurnal Ilmu Komunikasi Pattimura 1, no. 1 (June 15, 2022): 84–100. http://dx.doi.org/10.30598/vol1iss1pp84-100.
Full textAbstract:
Artikel ini akan mengekplorasi model Strategis Co- Cultural (Komunikasi budaya), penulis melihat urgensi kajian ini yang pertama, penelitian ini melihat komunikasi budaya yang berorintasi pada nilai sejarah dan budaya adat istiadat; kedua, penulisan ini melihat konflik antara masyarakat negeri Pelauw, dusun Ori dan negeri Kariu yang secara geografis memiliki wilayah yang sama, sehingga ketiga wilayah yang bertikai ini tidak berbeda secara budaya. Rekonsiliasi terpadu dalam penyelesaian konflik tanah antara Negeri Pelauw, Dusun Ori dan Negeri Kariu tergolong konflik masyarakat sipil, sehingga memerlukan intervensi yang melibatkan kerjasama berbagai pihak, sebagai wewenang pemerintah dan masyarakat itu sendiri. Dalam hukum positif melalui peraturan daerah Kabupaten Maluku Tengah No. 04 tahun 2017 merumuskan bahwa Saniri negeri merupakan mitra dari pemerintah negeri. Dapat dilihat bahwa pemerintah perlu memfasilitasi Komunikasi antar lembaga adat (saniri negeri) agar dapat bersinergi dalam menyelesaikan masalah antar Negeri Pelauw, dusun Ori dan Negeri Kariu. Narasi asal-usul identitas inilah yang harus menjadi modal budaya dan spiritual untuk menciptakan sense atau rasa kolektif dari kedua pihak Tolok ukur efektivitas keberhasilan komunikasi budaya apabila masyarakat negeri Pelauw, dusun Ori dan negeri Kariu, mengedepankan yang nilai budaya yang berorientasi pada kesadaran sejarah, kesadaran hukum dan kesadaran akan kemanusiaan. Kesadaran akan kemanusiaan memiliki peran penting demi mewujudkan hukum demokarasi di Maluku. Penelitian ini akan menggunakan metode kualitatif, dengan melihat kasus pertikaian dan cara penyelesaian yang dilakukan oleh pemerintah, dan masyarakat. Teknik pengumpulan data dengan cara observasi, wawancara, dokumentasi wacana media. Begitupun penawaran konten komunikasi budaya yang lebih efektiv dan efisien dalam penyelesaian konflik batas tanah Negeri Pelauw, Dusun Ori dan Negeri Kariu.
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Noya, Aksa. "Model Strategis Co-Cultural Masyarakat Sipil." Jurnal Ilmu Komunikasi Pattimura 1, no. 1 (June 15, 2022): 84–100. http://dx.doi.org/10.30598/jikpvol1iss1pp84-100.
Full textAbstract:
Artikel ini akan mengekplorasi model Strategis Co- Cultural (Komunikasi budaya), penulis melihat urgensi kajian ini yang pertama, penelitian ini melihat komunikasi budaya yang berorintasi pada nilai sejarah dan budaya adat istiadat; kedua, penulisan ini melihat konflik antara masyarakat negeri Pelauw, dusun Ori dan negeri Kariu yang secara geografis memiliki wilayah yang sama, sehingga ketiga wilayah yang bertikai ini tidak berbeda secara budaya. Rekonsiliasi terpadu dalam penyelesaian konflik tanah antara Negeri Pelauw, Dusun Ori dan Negeri Kariu tergolong konflik masyarakat sipil, sehingga memerlukan intervensi yang melibatkan kerjasama berbagai pihak, sebagai wewenang pemerintah dan masyarakat itu sendiri. Dalam hukum positif melalui peraturan daerah Kabupaten Maluku Tengah No. 04 tahun 2017 merumuskan bahwa Saniri negeri merupakan mitra dari pemerintah negeri. Dapat dilihat bahwa pemerintah perlu memfasilitasi Komunikasi antar lembaga adat (saniri negeri) agar dapat bersinergi dalam menyelesaikan masalah antar Negeri Pelauw, dusun Ori dan Negeri Kariu. Narasi asal-usul identitas inilah yang harus menjadi modal budaya dan spiritual untuk menciptakan sense atau rasa kolektif dari kedua pihak Tolok ukur efektivitas keberhasilan komunikasi budaya apabila masyarakat negeri Pelauw, dusun Ori dan negeri Kariu, mengedepankan yang nilai budaya yang berorientasi pada kesadaran sejarah, kesadaran hukum dan kesadaran akan kemanusiaan. Kesadaran akan kemanusiaan memiliki peran penting demi mewujudkan hukum demokarasi di Maluku. Penelitian ini akan menggunakan metode kualitatif, dengan melihat kasus pertikaian dan cara penyelesaian yang dilakukan oleh pemerintah, dan masyarakat. Teknik pengumpulan data dengan cara observasi, wawancara, dokumentasi wacana media. Begitupun penawaran konten komunikasi budaya yang lebih efektiv dan efisien dalam penyelesaian konflik batas tanah Negeri Pelauw, Dusun Ori dan Negeri Kariu.
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Ueberbacher, Florian, and Claus D. Jacobs. "How Entrepreneurs Become Strategic Cultural Operators." Academy of Management Proceedings 2013, no. 1 (January 2013): 15401. http://dx.doi.org/10.5465/ambpp.2013.78.
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Świerk, Joanna. "STRATEGIC MANAGEMENT OF THE CULTURAL INSTITUTION." PRACE NAUKOWE UNIWERSYTETU EKONOMICZNEGO WE WROCŁAWIU, no. 513 (2018): 404–14. http://dx.doi.org/10.15611/pn.2018.513.38.
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Stockport, Gary J. "Semco: cultural transformation and strategic leadership." International Journal of Technology Marketing 5, no. 1 (2010): 67. http://dx.doi.org/10.1504/ijtmkt.2010.033297.
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Gilmore, Abigail. "Local cultural strategies: a strategic review." Cultural Trends 13, no. 3 (September 2004): 3–32. http://dx.doi.org/10.1080/0954896042000260924.
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Ross, Joellyn L. "Cultural tensions in strategic marital therapy." Contemporary Family Therapy 9, no. 3 (1987): 188–201. http://dx.doi.org/10.1007/bf00895513.
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Arimavičiūtė, Malvina. "Developing Cultural Tourism Strategies in Lithuania." Public Policy and Administration 14, no. 2 (June 19, 2015): 321. http://dx.doi.org/10.13165/vpa-15-14-2-12.
Full textAbstract:
This paper determines that cultural tourism in Lithuania is significantly influenced by various different agencies which activities are not sufficiently integrated. The paper also analyses the theoretical models for strategic decision-making and possibilities of alternative strategic decisions in the area of tourism. A classification of strategic plans based on the current Lithuanian strategic planning system and the integration of the activities of separate agencies in the area of tourism is proposed. A new model for strategic decision-making based on the classical definition of strategic hierarchies and the specificities of cultural tourism as a business is then proposed.
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Dominguez-Lara, Sergio. "Diferencias de sexo en las estrategias cognitivas de regulación emocional: un reporte exploratorio en estudiantes universitarios." Cultura 33 (December 30, 2019): 319–27. http://dx.doi.org/10.24265/cultura.2019.v33.17.
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Azatova, Nodira Anvarbek Kizi. "TRANSLATION STRATEGY USED IN TRANSLATING CULTURALLY SPECIFIC WORDS." CURRENT RESEARCH JOURNAL OF PHILOLOGICAL SCIENCES 02, no. 06 (June 30, 2021): 102–4. http://dx.doi.org/10.37547/philological-crjps-02-06-21.
Full textAbstract:
This article discusses translation strategies that should be used in the process of translating culturally specific words. This is sufficiently explained in the article. The facts cited are explained in their place. Each idea is enriched by the scientific and theoretical facts of linguists who have conducted scientific research in this field.
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Reyes Garcia, Martin. "El valor agregado comunitario: una estrategia para impulsar el desarrollo económico local." Agricultura, Sociedad y Desarrollo 18, no. 2 (2021): 162–78. http://dx.doi.org/10.22231/asyd.v18i2.428.
Full textAbstract:
El estado de Oaxaca es reconocido por albergar poblaciones con índices de pobreza y marginación que superan la media nacional, así como por la riqueza natural y cultural que posee su territorio. A pesar del potencial económico que tienen sus recursos naturales y culturales, aún no ha sido plenamente valorado provocando su desperdicio. Al respecto, se incorpora el término Valor Agregado Comunitario (VAC), cuyo objetivo es establecer una estrategia que permita aprovechar sustentablemente los recursos naturales o culturales de las poblaciones para obtener un beneficio económico y social que propicie el interés por valorarlos y preservarlos. En 2015 se llevó a cabo un estudio en la población de Rosario Nuevo que originó el término VAC y permitió establecer su metodología basada en detectar, evaluar e incorporar el potencial económico del los recursos naturales o culturales de las poblaciones mediante el desarrollo de alguna actividad productiva. Por tal motivo, en la población de estudio, se detectó y evaluó la disponibilidad del recurso agua que posteriormente se incorporó en la instalación de una granja acuícola que actualmente constituye una fuente de alimento e ingresos, así como una motivación para sus habitantes por valorar, cuidar y preservar su recurso.
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Nugraha, Yudha Eka, and Mely Hasni Tadua. "Strategi Pelestarian Cagar Budaya." JURNAL DESTINASI PARIWISATA 9, no. 2 (December 31, 2021): 241. http://dx.doi.org/10.24843/jdepar.2021.v09.i02.p01.
Full textAbstract:
The Protestant Church of Kupang City (GPKK) is one of the cultural heritages established by the Ministerial Decree NoKM.51 / OT.007 / MKP / 2004. This church was founded in 1614, at that time it was located inside the Fort Concordia (TNI Fortress Dormitory). The cultural heritage of this building category is the potential of Kupang City as a cultural heritage from the Dutch colonial. However, over time, development around the cultural heritage area is getting faster. Many old buildings with historical value are starting to be abandoned or rebuilt into new buildings. Even though historical buildings, especially cultural heritage, are important assets of the state to maintain the historical value of the nation in order to remain sustainable. The objectives of this study are (1) Describe the latest condition of the cultural heritage site of the Protestant Church in Kupang City, (2) Describe the use of cultural heritage sites as tourist attractions, and (3) Recommend strategies for preserving cultural heritage to the authorities. This research uses descriptive qualitative method. The data collected were obtained from field observations, in-depth interviews, documentation, and literature studies related to the preservation of cultural heritage. The results of this study indicate that (1) GPKK as a cultural heritage that has historical value has been managed by the Cultural Heritage Conservation Center (BPCB) for the Bali, NTB and NTT areas since 2004. All Dutch heritage in the GPKK is an important part. from the preservation of the GPKK Cultural Heritage as a cultural tourist attraction. The problems in preservation and management seen in the GPKK arise due to the lack of attention from the Congregation, Church Managers, and the Government in the maintenance of heritage objects. (2) Currently, GPKK is still actively used as a place of worship for the Kupang City congregation. (3) The government is currently in the process of increasing public awareness to protect the site as a cultural heritage of Kupang City. This effort is in order to optimize the use and care factors around the cultural heritage so that it remains sustainable.
Keyword: Site Preservation, Cultural Heritage, Protestant Church in Kupang City, Cultural Heritage
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范熾文, 范熾文. "協作式學校文化：意涵、價值與發展策略." 教育研究月刊 342, no. 342 (October 2022): 019–32. http://dx.doi.org/10.53106/168063602022100342002.
Full text
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Makhmutovna, Tojiboeva Xilolakhon. "PEDAGOGICAL STRATEGIES FOR THE FORMATION OF CULTURAL IMMUNITY IN ADOLESCENT SCHOOLCHILDREN." CURRENT RESEARCH JOURNAL OF PEDAGOGICS 02, no. 11 (November 1, 2021): 215–19. http://dx.doi.org/10.37547/pedagogics-crjp-02-11-39.
Full textAbstract:
This article analyzes the pedagogical strategies for the formation of immunity against "popular culture" in adolescents, and highlights the pedagogical possibilities of introducing adolescents to the peculiarities of popular culture.
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Tatarenko, Ałła. "PROWOKACJA, BLUŹNIERSTWO, INTERTEKSTUALNOŚĆ: STRATEGIE (AUTO)MITOLOGIZACJI W TWÓRCZOŚCI SAVY DAMJANOVA." Porównania 23, no. 2 (April 3, 2019): 91–105. http://dx.doi.org/10.14746/p.2018.23.18699.
Full textAbstract:
W artykule zainteresowanie badawcze koncentruje się na postmodernistycznych strategiach (auto)mitologizacji w twórczości znanego serbskiego pisarza Savy Damjanova. Składnikami tych strategii są prowokacja intelektualna, tworzenie swojego własnego świata literackiego oraz mitu w połączeniu z apokryficznym, ironicznym (czasami pozostającym na granicy bluźnierstwa) stosunkiem do „wielkich narracji” i mitów narodowych oraz intertekstualności (w tym autocytowanie). Szczególne miejsce zajmują strategie autoreprezentacji (tekstualne i wizualne), a także strategie znoszenia granic między rzeczywistością realną a literacką (stosowanie kodu erotycznego w postaci zarówno tekstowej, jak i wizualnej, znoszenie granic między kodami tekstualnym a cielesnym, między fikcją i autobiografizmem, między ciałem pisarza a jego utworami).
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Araújo, Lauro. "Chinese Strategic Culture and Sea Power: Geographic and Historical Sources." DAXIYANGGUO - REVISTA PORTUGUESA DE ESTUDOS ASIÁTICOS / PORTUGUESE JOURNAL OF ASIAN STUDIES, no. 25 (2020): 39–71. http://dx.doi.org/10.33167/1645-4677.daxiyangguo2020.25/pp.39-71.
Full textAbstract:
This paper sought to understand how geographic and historical sources of Chinese strategic culture shaped China’s stance regarding sea power throughout the imperial period and in the People’s Republic of China. By applying a deductive qualitative analysis, it was possible to identify that the borders of the Chinese heartland with the northern strategic periphery inhabited by non-Han peoples constituted an element of vulnerability that prompted the various dynasties to prioritize land-based strategic options. In the People’s Republic of China, the strategic environment favored the construction and adoption of sea power, however, continental domestic imperatives still influence Chinese strategic culture and security decisions. The study of the Chinese case enabled this paper to contribute to the understanding of how strategic culture molds strategic decisions by interacting with material and ideational variables. Keywords: maritime; continental; China, strategic culture.
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Dewi, Indarti Komala, Ruslan Fauzi, and M. Yogie Syahbandar. "Threat of landslides hazard at the core zone of Cultural Conservation Strategic Area of Gunung Padang megalithic site, in Cianjur District." Indonesian Journal of Applied Environmental Studies 3, no. 2 (October 31, 2022): 105–10. http://dx.doi.org/10.33751/injast.v3i2.5622.
Full textAbstract:
The megalithic site of Gunung Padang is an area prone to landslides. Based on the Regulation of Cianjur District No. 17 of 2012, this site area is designated as a Cultural Conservation Strategic Area. This study aims to analyze the potential for landslide hazards in the Gunung Padang Megalithic Site area. The research method is quantitative. Primary data was collected through observation and interview experts; secondary data was collected through literature studies and agency surveys. The analytical method used is quantitative through analysis of Geographic Information Systems (GIS), with overlay and weighting techniques. The results showed three landslide susceptibility classifications: very high, medium, and very low. A very high level of landslide hazard is found in the area around the site, which is currently exposed, amounting to 9.03% of the core zone of the Cultural Conservation Strategic Area.Situs megalitikum Gunung Padang merupakan kawasan rawan longsor. Berdasarkan Peraturan Bupati Cianjur No. 17 Tahun 2012, kawasan situs ini ditetapkan sebagai Kawasan Strategis Cagar Budaya. Penelitian ini bertujuan untuk menganalisis potensi bahaya longsor di kawasan Situs Megalitikum Gunung Padang. Metode penelitian adalah kuantitatif. Data primer dikumpulkan melalui observasi dan wawancara ahli, data sekunder dikumpulkan melalui studi literatur dan survei keagenan. Metode analisis yang digunakan adalah kuantitatif melalui analisis Sistem Informasi Geografis (SIG), dengan teknik overlay dan pembobotan. Hasil penelitian menunjukkan tiga klasifikasi kerawanan longsor yaitu sangat tinggi, sedang dan sangat sangat rendah. Tingkat kerawanan longsor yang sangat tinggi terdapat di wilayah sekitar tapak yang saat ini terpapar, yaitu sebesar 9,03% dari zona inti kawasan strategis cagar budaya.
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Dominguez-Lara, Sergio. "Influencia de la inteligencia emocional y personalidad en las estrategias cognitivas de regulación emocional en la desaprobación de exámenes en estudiantes de psicología." Cultura 32 (December 30, 2018): 225–59. http://dx.doi.org/10.24265/cultura.2018.v32.11.
Full text
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Gyurity, Diana, and Milan Đurić. "Development strategy of Serbian Cultural and Documentation Centre in Hungary." Komunikacije, mediji, kultura 9, no. 9 (2017): 391–402. http://dx.doi.org/10.5937/gfkm1709391g.
Full text
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Ahn, Seong-Hye. "Strategic Planning for Initiating Local Cultural Festivals." Journal of the Korea Contents Association 8, no. 12 (December 28, 2008): 168–75. http://dx.doi.org/10.5392/jkca.2008.8.12.168.
Full text