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1

Storie di fondazione, storie di formazione: La donna e lo schiavo nella Cuba dell'Ottocento. Roma: Bulzoni, 2005.

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2

Uomini di cantiere: Storie di ricerca e formazione alla sicurezza in edilizia. Milano: UNICOPLI, 2010.

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3

Bergamini, Stefania. Formazione e lavoro: Percorsi formativi e storie di vita di lavoratori e imprenditori dell'area veronese : metodologia e risultati di ricerca. Milano, Italy: FrancoAngeli, 1998.

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4

Catena, Liu M. Oltre i materiali. La scienza tra le nostre dita: Quaranta storie di lavoro e formazione. Milano: Springer-Verlag Italia, 2011.

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5

Antonio, Caroccia, Dall'Arche Augusta, and Conservatorio di musica Umberto Giordano, eds. Genesi di un musicista: La formazione musicale e le sue storie : atti del Convegno di studi, Foggia, 24-25 ottobre 2012. Roma: Aracne, 2012.

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6

Formazione e società della conoscenza: Storie, teorie, professionalità : atti del convegno di studi, Firenze, 9-10 novembre 2004. Firenze: Firenze University Press, 2006.

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7

Paolo, Carile, ed. La formazione del principe in Europa dal Quattrocento al Seicento: Un tema al crocevia di diverse storie : atti del Convegno internazionale ... Roma: Aracne, 2004.

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8

Di Bello, Giulia, ed. Formazione e società nella conoscenza. Florence: Firenze University Press, 2007. http://dx.doi.org/10.36253/888453481x.

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Abstract:
Il volume raccoglie gli Atti del convegno "Formazione e società della conoscenza. Storia, teorie, professionalità" che si è svolto a Firenze nei giorni 9 e 10 novembre 2004 in occasione della celebrazione degli 80 anni dell'Università degli studi di Firenze. Il convegno si è occupato di ripensare la storia della Facoltà di Scienze della Formazione e le questioni della formazione nell'attuale fase di ripensamento degli studi universitari. Le quattro sessioni del convegno hanno affrontato temi come: la storia della Facoltà e della formazione di maestri e professori; processi, modelli e teorie della formazione; alcuni concetti/focus della formazione e le professionalità a cui la Facoltà prepara.
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9

Garrino, Lorenza, ed. Strumenti per una medicina del nostro tempo. Florence: Firenze University Press, 2015. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-837-8.

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Abstract:
Il contributo fornito da questa pubblicazione rappresenta una iniziativa innovativa nell’ambito della formazione per i progetti di miglioramento della qualità delle cure. Nei contesti sempre più si delinea la necessità di modelli teorici, di strumenti e metodologie che favoriscano la compartecipazione della persona e della sua famiglia alle cure. La sinergia tra Medicina narrativa, Metodologia Pedagogia dei Genitori e ICF permette di dare valore alle storie ed alle esperienze dei pazienti, alle competenze educative genitoriali all’interno del patto educativo scuola, sanità e famiglia con un focus sul grado di funzionamento della persona sia essa in condizione di salute o di malattia. In questa nuova prospettiva le azioni di cura mirano a stabilire un rapporto di fiducia che non è più basato su un’adesione acritica a saperi o interventi dati per acquisiti e indiscussi, ma su una concertazione che tiene conto delle competenze situate, concrete e quotidiane del cittadino e delle competenze formalizzate, generali e specifiche dei curanti.
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10

Carinci, Filippo Maria, and Edoardo Cavalli. Élites e cultura. Venice: Edizioni Ca' Foscari, 2019. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-328-1.

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Abstract:
Il Dottorato di ricerca in Storia Antica e Archeologia, oggi confluito in quello in Scienze dell’Antichità in convenzione con Udine e Trieste, ha rappresentato, a Ca’ Foscari, un momento importante di crescita del settore antichistico con la formazione di un gruppo di giovani studiosi attivi e apprezzati in diversi settori, in Italia e all’estero. Questo volume riunisce i contributi di due seminari sviluppati dai dottorandi su temi comuni, uno relativo al ruolo delle élites, l’altro a quello del sacro, tra antichità e medioevo. È una testimonianza interessante del lavoro svolto e curato dagli stessi interessati, un momento di formazione che aveva una tradizione e che si rinnova oggi nel nuovo dottorato.
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11

Paola, Falteri, Lazzarin Giovanna, and Gruppo nazionale di antropologia culturale MCE., eds. Storia di segni, storia di immagini: Proposte per la formazione di base. Scandicci, Firenze: La Nuova Italia, 1990.

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12

Tombaccini, Donatella, Donatella Lippi, Fiorella Lelli, and Cristina Rossi, eds. Firenze città spedaliera. Florence: Firenze University Press, 2005. http://dx.doi.org/10.36253/8884532248.

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Abstract:
Il volume con agili sintesi testuali e ricco corredo iconografico ripercorre la storia dell'assistenza a Firenze e nel suo comprensorio, dalle più antiche e generiche istituzioni ospedaliere, fino all'attuale Società della salute. La storia antica e recente degli ospedali è tracciata in relazione alle finalità del loro sviluppo, evidenziando il mutare nel tempo dei servizi e dello stesso concetto di qualità. Le schede degli ospedali sono state realizzate da studenti e personale della Facoltà di Medicina e Chirurgia, in nome della condivisione di intenti e di obiettivi che rappresentano un punto di forza nella formazione medica.
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13

Destefanis, Eleonora, and Paola Guglielmotti, eds. La diocesi di Bobbio. Formazione e sviluppi di un’istituzione millenaria. Florence: Firenze University Press, 2016. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-856-9.

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Abstract:
Il volume, attingendo a tradizioni disciplinari e storiografiche diverse, offre una serie di sintesi e di affondi tematici, funzionali alla contestualizzazione del peculiare caso dell’episcopato di Bobbio, fondato nel 1014 nell’Appennino piacentino quale sviluppo del celebre monastero di San Colombano. La notevole massa documentaria disponibile grazie al recente riordino degli archivi diocesani, che ha consentito di illustrare anche la biblioteca della cattedrale, ha richiesto una presentazione d’insieme e una specifica attenzione per gli atti costitutivi della nuova istituzione. L’approfondimento del contesto storico entro cui si dipana la successiva vicenda diocesana è stato condotto in rapporto con il monastero e con una selezione delle città vicine. All’analisi delle dinamiche insediative del centro bobbiese e degli sviluppi strutturali della chiesa e del complesso episcopale fanno da contrappunto sia approfondimenti mirati all’organizzazione del territorio, colta nelle sue articolazioni civili, religiose, assistenziali, sia trattazioni di componenti culturali e liturgiche che animano questa Chiesa.
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14

Igiea, Adami, and De Stefano Francesco, eds. Per una storia del Centro di Portici. Napoli: Edizioni scientifiche italiane, 2005.

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15

Oulman Bensaude, Jane. Memorie. Edited by Luisa Levi d'Ancona Modena. Florence: Firenze University Press, 2016. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-806-4.

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Abstract:
Jeanne (Jane) Oulman Bensaude apparteneva a una famiglia dell’alta borghesia ebraica parigina imparentata con il mondo della finanza e partecipe appieno della vita culturale e politica della Parigi della seconda metà dell’Ottocento. Nelle Memorie Jane rievoca l’ambiente familiare, i viaggi, le letture, i salotti, gli incontri con poeti e scrittori, musicisti e politici. Narra la sua passione per la musica e la scrittura, alla quale si dedicò a Lisbona, dove visse dopo il matrimonio con Alfredo Bensaude. Racconto di formazione e storia di una vita divisa tra la Francia e il Portogallo, l’autobiografia di Jane offre più motivi di interesse: dall’interno della vita familiare degli Oulman, nell’educazione dei figli e delle figlie, nell’osservanza dei riti, nell’intreccio delle vicende della famiglia con la storia della Francia, essa rappresenta un raro documento del processo di assimilazione dell’ebraismo francese ai valori della nazione.
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16

Andrei, Chiara, ed. Le corrispondenze familiari nell'archivio Dessí. Florence: Firenze University Press, 2003. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-268-4.

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Abstract:
Il volume consente di ricostruire, in un preciso contesto storico-geografico (quello della Sardegna degli anni Trenta e Quaranta, della Pisa della Scuola Normale, della Ferrara del primo dopo-guerra) la formazione di una personalità e il suo avviarsi verso la scrittura. Intorno alla figura di Giuseppe Dessí, uno dei narratori più raffinati e appartati del nostro secondo Novecento, si profilano quelle del padre, del fratello, delle compagne, degli amici. Un mondo da scoprire nella complessità dei rapporti, grazie alle oltre 1400 lettere conservate all'Archivio Contemporaneo del Gabinetto Vieusseux di Firenze, di cui qui si offre la schedatura ed un ampio regesto di contenuti.
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17

Storia di Roma tra diritto e potere: La formazione di un ordinamento giuridico. 2nd ed. Bologna: Il Mulino, 2014.

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18

Menegatto, Marialuisa, and Adriano Zamperini, eds. Memoria Viva. Florence: Firenze University Press, 2015. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-748-7.

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Abstract:
‘‘Non dimenticare’ e ‘non ricordare’. Da sempre, questi due aspetti contradditori solcano la memoria autobiografica e collettiva di drammatici eventi storici, come la Shoah. Il presente volume, che ha avuto il suo momento genetico in un paio di convegni svoltisi a Pistoia e Firenze durante le celebrazioni della Giornata della Memoria nel 2014, si muove lungo questi due percorsi accidentati del fare memoria. Al centro, il lavoro di Andrea Devoto sulla memoria della deportazione politica in Toscana. Gli autori qui ospitati hanno cercato di tessere legami e segnalare nuove vie di analisi e riflessioni accompagnati dalla consapevolezza che la chiave di volta del passato sta nel presente. Per questo motivo il libro aspira a porsi come partner di dialogo all’interno delle pratiche sociali della memoria e della formazione civica dei cittadini.
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19

Corsani, Gabriele, Leonardo Rombai, and Mariella Zoppi, eds. Abbazie e paesaggi medievali in Toscana. Florence: Firenze University Press, 2014. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-645-9.

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Abstract:
Il volume raccoglie i contributi della giornata di studio tenuta il 16 giugno 2010 all’Università di Firenze su Abbazie e paesaggi medievali in Toscana, cioè sulle forme del territorio che hanno strutturato per secoli i modi di vita nelle campagne della nostra regione. Si afferma oggi una infatuazione per quel paesaggio, cui fa riscontro una mancanza di interesse per la sua conservazione o per trasformazioni rispettose delle regole che lo hanno prodotto. È quindi opportuno presentare, al vaglio del metodo storico, uno sguardo sintetico sul paesaggio medievale, dalle premesse di antica matrice alle ragioni economiche della formazione monastica e feudale fino alla comparsa di un nuovo assetto apprezzato per la sua utile bellezza, in un persistente sostrato di misteriosa affabulazione. La Toscana permette molteplici riscontri di ciò che effettivamente sopravvive del pervasivo ordine stabilito nel Medioevo anche per le sue esemplari rappresentazioni letterarie e iconografiche, coeve e moderne.
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20

Paolo, Simoncelli, ed. Profilo di storia moderna: Dalla formazione degli stati nazionali alle egemonie internazionali. Bari: Cacucci, 2003.

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21

Nigro, Giampiero, ed. I prezzi delle cose / The Prices of Things. Florence: Firenze University Press, 2017. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-492-3.

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Abstract:
La dinamica dei prezzi è uno degli argomenti classici della storia economica. L’attenzione per questo tema fu particolarmente viva a partire dagli anni Trenta del Novecento, in tutti i paesi europei. I materiali raccolti e pubblicati a quell’epoca continuano a costituire una base documentaria importante per ogni ricerca sull’andamento economico delle economie pre-industriali. L’interesse per i prezzi si ridusse dagli anni Settanta agli anni Novanta. È ripreso, tuttavia, negli ultimi quindici-venti anni come conseguenza della rinnovata attenzione per il tema della crescita e per i cambiamenti di lungo periodo nelle economie del passato. Il confronto fra i livelli di sviluppo di economie diverse, come quella europea e quella asiatica, insieme con l’uso di strumenti statistici più avanzati nel campo della storia economica, ha rafforzato l’interesse per i prezzi. I contributi presenti in questo volume si articolano intorno a due macro-temi: La formazione dei prezzi nelle economie e società pre-industriali durante i secoli dal XII all’inizio del XIX e il movimento dei prezzi nel lungo periodo, nonché il rapporto esistente con quello di altre variabili economiche e non-economiche, quali la popolazione, la massa monetaria, il prodotto, la produttività, la velocità di circolazione della moneta, i cambiamenti nelle istituzioni.
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22

Vannini, Guido, ed. Florentia. Florence: Firenze University Press, 2017. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-509-8.

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Abstract:
Il terzo volume di Florentia prosegue la serie periodica di studi legati alle attività di formazione della Scuola di Specializzazione in Archeologia dell’Ateneo fiorentino. Gli studi selezionati costituiscono elaborazioni tratte dalle migliori dissertazioni di diploma redatte dagli allievi negli ultimi anni, secondo criteri che privilegiano gli elementi di maggiore innovatività tematica e saldezza metodologica. I saggi rappresentano gli indirizzi fondamentali della Scuola: pre-protostorico, orientalistico, ‘classico’ (nelle sue varie componenti, greco-romana ed etrusco-italica), medievista. Gli autori provengono da Atenei di tutto il Paese: una varietà che tuttavia lascia trasparire il connotato culturale di fondo che caratterizza la Scuola archeologica fiorentina, a partire dalla lezione dei fondatori della Scuola, i non dimenticati Paolo Emilio Pecorella e Luigi Beschi, alla cui memoria questo volume è dedicato. La consuetudine fra docenti (in buona parte giovani anch’essi) ed allievi costituisce una comunità di studi che si vale di un coordinamento strutturale con le altre Scuole di Specializzazione dell’Ateneo dedicate ai Beni Culturali territoriali (Archeologia, Storia dell’Arte, Architettura); con scelte proiettate anche in una dimensione pubblica in rapporto a temi dell’attuale società civile – dall’incidenza sociale del ruolo dell’archeologo militante, all’apporto identitario di un’‘archeologia pubblica’ in una società che muta rapidamente, fra ‘nuovi italiani’ e uso sociale della cultura; al nuovo ruolo dell’archeologia (e non solo) – anche in contesti di crisi, non solo internazionali.
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Sessione di formazione ecumenica (33rd 1995 Mendola, Italy). Urgenze della storia e profezia ecumenica: Atti della XXXIII Sessione di formazione ecumenica. Roma: Edizioni dehoniane, 1996.

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24

Pansera, Anty. La formazione del designer in Italia: Una storia lunga più di un secolo. Venezia: Marsilio, 2015.

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25

Ceretta, Manuela, Corrado Malandrino, and Gian Mario Bravo. La storia del pensiero politico come formazione permanente: Piano di un corso di qualificazione ricorrente e di cultura politica. Milano, Italy: FrancoAngeli, 2001.

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26

Dessì, Giuseppe, and Mario Pinna. Tre amici tra la Sardegna e Ferrara. Edited by Costanza Chimirri. Florence: Firenze University Press, 2013. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-478-3.

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Abstract:
Una Sardegna riservata e lontana anima i testi di questo doppio carteggio, tra paesaggi arcaici e mitologie personali e letterarie nelle quali si inserisce ogni tanto la Ferrara degli anni giovanili degli autori, ricca di vita, di riviste («Primato» di Bottai, il «Corriere Padano» con la presenza di Bassani…), incontri serali nelle osterie o nelle camere in affitto, passeggiate lungo i Rampari, e l’uso di scherzosi soprannomi che sarebbe continuato oltre la giovinezza. Un mondo fatto di cose concrete, animato e vivificato da forti curiosità e passioni intellettuali, emerge dalle lettere, accuratamente trascritte e annotate da Costanza Chimirri, che ricostruiscono la vita e la storia di Giuseppe Dessí, Mario Pinna, Claudio Varese. La corrispondenza si apre con gli anni trascorsi a Ferrara – dopo Pisa momento cruciale per la loro formazione – e consente di ricostruire atmosfere ed ambienti, letture e lavoro, offrendo dall’interno un significativo spaccato dell’Italia del Novecento. Mai slegati tra loro, bensì uniti dal continuo richiamo alla triplice amicizia nel nome di Giuseppe Dessí, che è sempre presente, anche in assenza, nei discorsi degli altri, i carteggi hanno consentito anche di riportare alle luce testi inediti del più appartato del gruppo (Mario Pinna, accanito lettore di classici, ispanista, autore di poesie in dialetto logudorese e di brevi racconti ambientati in Sardegna), di rafforzare il ruolo da sempre ricoperto dal più ‘antico’ – per tutti maître-camarade – Claudio Varese; e di confermare ancora una volta quanto l’universo creativo di Dessí, profondamente segnato dalla componente biografica, abbia continuato a svilupparsi e alimentarsi sotto lo sguardo sapiente e affettuoso di amici fraterni, in uno scambio capace di dare vita a un vero e proprio immaginario collettivo.
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27

Bertoletti, Stefano Fabbri. Impulso, formazione e organismo: Per una storia del concetto di Bildungstrieb nella cultura tedesca. Firenze: L.S. Olschki, 1990.

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28

De Boni, Claudio, ed. Lo stato sociale nel pensiero politico contemporaneo. Florence: Firenze University Press, 2007. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-274-5.

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Abstract:
L'idea di "stato sociale" è una delle più controverse nella storia del pensiero politico contemporaneo. Il motivo dell'intervento dello stato nella vita economica, con scopi di consolidamento politico e di riequilibrio sociale, è stato oggetto di accese polemiche ideali fin dal suo affacciarsi, fra Sette e Ottocento, come possibile cura della povertà. Lo scontro tra fautori e oppositori delle politiche sociali si è poi ripresentato a proposito del formarsi dello stato sociale come strumento di integrazione del proletariato negli stati nazionali e come risposta ai diritti sociali connessi con la cittadinanza. E continua oggi, come riflesso culturale della crisi del Welfare e dell'offensiva ideologica neoliberista. Questo primo volume (dei due in cui l'opera è articolata) riattraversa i momenti più importanti della disputa nel secolo XIX, evocando temi come la formazione della cultura liberale e il suo confronto con la questione sociale, le varie ipotesi di protezione delle classi subalterne, le discussioni intorno all'emergere dei diritti sociali (come il diritto all'istruzione e il diritto al lavoro), la precoce formulazione delle ipotesi socialdemocratiche di riforma sociale. I TRE VOLUMI: Lo stato sociale nel pensiero politico contemporaneo L'Ottocento Lo stato sociale nel pensiero politico contemporaneo. Il Novecento Parte prima: Da inizio secolo alla seconda guerra mondiale Lo stato sociale nel pensiero politico contemporaneo. Il Novecento Parte seconda: dal dopoguerra a oggi
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Marcel, Desittere, Gabinetto di antichità patrie, and Museo di storia patria di Reggio Emilia., eds. Dal Gabinetto di antichità patrie al Museo di storia patria di Reggio Emilia (1862-1886): Studio archivistico sulle origini e la formazione di un museo pilota nell'Ottocento. Reggio Emilia: Comune di Reggio nell'Emilia, Civici musei, 1985.

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30

Confederazione generale italiana del lavoro, ed. Storia della CGIL: Dalle origini ad oggi : manuale per la formazione di delegati, lavoratori, dirigenti. Roma: Ediesse, 2009.

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31

Diventare storiche dell'arte: Una storia di formazione e professionalizzazione in Italia e in Francia (1900-40). Roma: Carocci, 2009.

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Henry, Méchoulan, ed. La formazione storica della alterità: Studi di storia della tolleranza nell'età moderna offerti a Antonio Rotondò. Firenze: L. S. Olschki, 2001.

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Ciro, Manca, ed. Formazione e trasformazione dei sistemi economici in Europa dal feudalesimo al capitalismo: Saggi di storia economica. Padova: CEDAM, 1987.

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Henry, Méchoulan, ed. La formazione storica della alterità: Studi di storia della tolleranza nell'età moderna offerti a Antonio Rotondò. Firenze: L. S. Olschki, 2001.

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35

Mignini, Maria. Diventare storiche dell'arte: Una storia di formazione e professionalizzazione in Italia e in Francia (1900-40). Roma: Carocci, 2009.

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Peratoner, Alberto. Storia dello Studio teologico Laurentianum di Venezia: Nella strategia della formazione teologica della Provincia Veneta dei Cappuccini. Roma: Istituto storico dei Cappuccini, 2009.

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Storia dello Studio teologico Laurentianum di Venezia: Nella strategia della formazione teologica della Provincia Veneta dei Cappuccini. Roma: Istituto storico dei Cappuccini, 2009.

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Cortesi, Paolo. Quando Mussolini non era fascista: Dal socialismo rivoluzionario alla svolta autoritaria : storia della formazione politica di un dittatore. Roma: Newton Compton, 2008.

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Quando Mussolini non era fascista: Dal socialismo rivoluzionario alla svolta autoritaria : storia della formazione politica di un dittatore. Roma: Newton Compton, 2008.

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Il Museo archeologico di Padova: Dal Palazzo della ragione al Museo agli Eremitani : storia della formazione del Museo civico archeologico di Padova e guida alle collezione. Milano: Electa, 1995.

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41

Cantini, Federico. Il Castello di Montarrenti: Lo scavo archeologico, 1982-1987 : per la storia della formazione del villaggio medievale in Toscana, secc. VII-XV. Firenze: All'insegna del giglio, 2003.

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Seminario di formazione per gli insegnanti (1st 2008 Vatican City). I Musei vaticani: Storia, collezioni, percorsi didattici : atti del Seminario di formazione per gli insegnanti organizzato da Musei vaticani, Ufficio attività didattiche e ANISA (Associazione nazionale insegnanti di storia dell'arte), Sezione di Roma : Città del Vaticano, 14-15 ottobre 2008. [Vatican City]: Musei Vaticani, 2009.

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Biblioteca di storia e cultura del Piemonte (Turin, Italy : Province), ed. Camillo Riccio e la costruzione della città borghese: Formazione e professione nella Torino delle grandi esposizioni attraverso i disegni di Camillo e Arnaldo Riccio nella Biblioteca di storia e cultura del Piemonte. Torino: Provincia di Torino, 2004.

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Catalogo dei manoscritti copti Borgiani conservati presso la Biblioteca nazionale "Vittorio Emanuele III" di Napoli: Con un profilo scientifico di Stefano Borgia e Georg Zoega e una breve storia della formazione della collezione Borgiana. Roma: Bardi, 2009.

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Il movimento azionista a Chiavari e nel suo circondario (1943-1947): Vicende e protagonisti dalla lotta clandestina alla competizione politica : una storia nella storia : le singolari vicende del tenente di Vascello : Antonio Zolesio, comandante partigiano delle formazioni "G&L-Matteotti" in Alta Valfontanabuona. Sestri Levante (Genova): Gammarò, 2008.

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Pellegrini, Stefania. Da 25 anni "La mafia restituisce il maltolto". Bologna University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.30682/979-12-5477-133-4.

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Abstract:
La strategia di intervento patrimoniale da parte dello Stato nei confronti delle risorse illecitamente accumulate si conferma essere lo strumento di maggiore incisività nella lotta alla criminalità organizzata di stampo mafioso e non solo. Il riutilizzo a fini sociali dei beni confiscati rappresenta il mezzo attraverso il quale lo Stato realizza i valori della giustizia sociale e restituisce ai territori una ricchezza depurata che diventa fonte di opportunità e presidio di legalità. Il testo, prodotto nell’ambito della collaborazione fra la Regione Emilia-Romagna in attuazione del T.U. Legalità e Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Bologna, si propone di offrire uno spaccato su storie, procedure, buone prassi e modelli progettuali sperimentati con successo sui beni sequestrati e confiscati. L’analisi è tratta dalle tesi di cinque diplomati al Master universitario di II livello in “Gestione e riutilizzo di beni sequestrati e confiscati. Pio La Torre”, che da dieci anni realizza una formazione altamente specializzata rivolta ai soggetti che a vario titolo si occupano di una delle fasi che conduce alla valorizzazione dei beni confiscati. Stefania Pellegrini è Professore Ordinario presso il Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Bologna, docente di corsi di Sociologia del diritto, Mafie e Antimafia, Etica delle professioni e Sociologia dei processi economici e dinamiche del lavoro. Direttore del Master Universitario di II livello in “Gestione e riutilizzo di beni sequestrati e confiscati. Pio la Torre” e della Summer School “Lavoro e Legalità”.
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Insegnare storia: Riflessioni a margine di un'esperienza di formazione. Pisa: ETS, 2002.

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Per una storia del Centro di Portici. Napoli: Edizioni scientifiche italiane, 2005.

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Roversi-Monaco, Fabio. Università e riforme. Bononia University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.30682/sg265.

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Abstract:
La disciplina giuridica delle figure soggettive riconosciute dall’ordinamento, e dei loro rapporti con le istituzioni, le formazioni sociali ed i singoli, costituisce un elemento che può valorizzare o all’opposto deprimere, in vario grado e misura, l’azione e gli interventi delle figure soggettive stesse. Di questo occorre tenere debito conto, specie quando si propongono a getto continuo innovazioni legislative non supportate da un’adeguata visione storico-ordinamentale, come è avvenuto per la recente riforma delle Università italiane. Con riguardo alle Università, la l. 30 dicembre 2010, n. 240, che ha già prodotto i suoi effetti (essendo trascorsi alcuni anni dalla sua entrata in vigore ed essendo stati adottati molti dei provvedimenti attuativi), sembra purtroppo aver collocato gli Atenei nella posizione di enti strumentali piuttosto che in quella di enti autonomi, mortificando così la storia di molti Atenei e ciò senza neppure assicurare l’economicità, l’efficienza e l’efficacia della loro azione ed operatività.
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D'Andrea, Maria Stella. Child abuse. Bononia University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.30682/alph10.

Full text
Abstract:
La storia dell’infanzia è una storia ininterrotta di abusi e ancora oggi, inorriditi spettatori, assistiamo a episodi raccapriccianti di bambini sottoposti a violenze fisiche e psicologiche, senza percepire la vera portata di una realtà spesso inconfessata. Il fenomeno dell’abuso sui minori è una piaga destinata a restare drammaticamente sommersa se nei professionisti chiamati ad ascoltare e a visitare le giovani vittime mancano la capacità di interpretare le parole e i silenzi, se manca la comprensione delle varie forme con cui la violenza si può manifestare o la disponibilità a condividere percorsi di formazione comuni, multiprofessionali e interistituzionali. È dunque assolutamente indispensabile che i professionisti a cui è richiesto di valutare un sospetto caso di abuso siano in grado di mettere in campo un approccio adeguato e conoscenze specialistiche che possano tutelare i minori, sia a livello clinico che legale; che sappiano contestualizzare ogni segno rilevato alla luce della storia personale della vittima, del suo racconto dei fatti e di una valutazione psicologica approfondita. I segni diagnostici diretti sono infatti spesso esigui, aspecifici se non addirittura assenti, ma il ricordo degli eventi traumatici, seppur rimosso o negato, non può essere cancellato e potrà riaffiorare dolorosamente in qualsiasi momento.
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