Academic literature on the topic 'Storie di formazione'

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Journal articles on the topic "Storie di formazione"

1

Chiozza, Alessandro, Luca Mattei, and Benedetta Torchia. "Quali sfide per la formazione di fronte alle nuove storie professionali." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 156 (March 2020): 96–121. http://dx.doi.org/10.3280/sl2020-156005.

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2

Malgeri, Francesco. "Aldo Moro nelle storie della Democrazia cristiana." MONDO CONTEMPORANEO, no. 2 (December 2010): 71–80. http://dx.doi.org/10.3280/mon2010-002004.

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Abstract:
La ricerca storica sulla figura e sul ruolo politico di Aldo Moro non offre ancora risultati particolarmente significativi. Non esiste ancora una biografia di Moro impostata su solidi criteri scientifici. Meritano comunque attenzione gli studi di Renato Moro sulla formazione politica di Aldo Moro e sul suo ingresso nella Democrazia cristiana. Non mancano alcuni lavori sulla presenza di Moro nella vita politica italiana e in seno alla Dc, anche se, in alcuni casi, il giudizio appare influenzato da motivazioni ideologiche (Carocci, Menapace) o da forzature interpretative (Baget Bozzo). Il rapporto tra Moro e i maggiori leader della Dc (Dossetti, De Gasperi, Fanfani) e le varie correnti democristiane ha trovato attenzione soprattutto negli studi di Campanini, Giovagnoli, Scoppola e Tassani. Il ruolo di Moro quale segretario politico della Dc, il problema della laicitŕ del partito e del rapporto con la Chiesa hanno conosciuto ulteriori approfondimenti negli studi di Giovagnoli, D'Angelo, Totaro ed altri.
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3

La Trecchia, Patrizia. "Identitŕ migranti e luoghi della memoria." MONDI MIGRANTI, no. 2 (January 2011): 301–18. http://dx.doi.org/10.3280/mm2010-002013.

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Abstract:
In questo saggio intraprendo una riflessione personale e teorica sulle complessitŕ dell'identitŕ migrante nel tentativo di darne una definizione attraverso frammenti di esperienze personali, teoria attuale sull'identitŕ migrante e, in conclusione, attraverso un diario di viaggio. Riferendomi alle immagini di cosmopolitismo presenti nella cultura contemporanea, rifletto sulle storie che emergono quando luogo e cittadinanza si intersecano. Concludo soffermandomi sul ruolo costituito dalla memoria nella formazione dell'identitŕ dei migranti e ponendo la mia identitŕ ibrida al centro della riflessione.
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4

Ruggieri, Alessandro. "Riflessioni su una consultazione in neuropsichiatria infantile. Condotte violente e fantasie familiari." PSICOANALISI, no. 2 (January 2021): 89–108. http://dx.doi.org/10.3280/psi2020-002006.

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Abstract:
Vengono descritte alcune riflessioni riguardanti una consultazione, effettuata con un orien-tamento psicodinamico, con una ragazza adolescente ricoverata in neuropsichiatria infantile. All'interno di una società, di un gruppo, di una coppia o di una famiglia, vi è talvolta la fanta-sia di poter curare i propri mali punendo questo o quell'individuo, esiliando l'uno o l'altro, cercando un capro espiatorio che solo dovrà modificarsi, senza spesso ripensare alla modalità di base del funzionamento del sistema più allargato. Quasi sempre il sintomo di un singolo è espressione di un insieme di fattori disfunzionali, sociali, familiari, relazionali, per esempio. Nel lavoro clinico in neuropsichiatria infantile siamo partiti dal cercare nelle storie dei genitori e dei pazienti l'origine dei sintomi, di fatto cogliendo parte di una realtà, per poi progredire nel tempo cercando di immaginare insieme il dissociato, il non rappresentabile e il non rappresen-tato. Ci siamo così evoluti nel pensiero dalla storia concreta per progredire dirigendo la nostra attenzione verso la capacità di formazione del pensiero, nel paziente come nei genitori, appro-fondendo il tema dell'interazione tra i pensieri e le fantasie dei genitori e le fantasie e i pensieri dei figli.
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Colantuono, Gaetano. "La presenza di partigiani jugoslavi nella Puglia centrale 1943-1945. Il caso del comune di Grumo Appula." ITALIA CONTEMPORANEA, no. 266 (September 2012): 43–65. http://dx.doi.org/10.3280/ic2012-266002.

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Abstract:
L'autore analizza i caratteri della presenza a Grumo Appula, un comune della Puglia centrale, di ex internati, profughi e partigiani jugoslavi — e delle memorie che di essa permangono. Egli sviluppa e approfondisce i risultati di una laboriosa ricostruzione delle vicende dei gruppi jugoslavi attivi nella lotta partigiana in Italia, esposti nel volume collettaneo I partigiani jugoslavi nella Resistenza italiana. Storie e memorie di una vicenda ignorata. Sulla base del riesame di fonti di varia natura, il saggio conferma l'importante ruolo svolto dalla Puglia sia come duplice retrovia per coloro che avevano combattuto lungo l'Appennino e per quanti combattevano nei Balcani (luogo di cure mediche, di reclutamento, di addestramento, di formazione delle Brigate d'oltremare che successivamente si sarebbero unite all'Esercito popolare di liberazione della Jugoslavia, Eplj), sia come area di complessa mediazione fra i diversi soggetti attivi nel periodo dell'occupazione alleata.
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6

Brunazzi, Fabio, and Marina Oggero. "L'apprendimento tra narrazione e fasi della vita." EDUCAZIONE SENTIMENTALE, no. 13 (February 2010): 47–59. http://dx.doi.org/10.3280/eds2010-013004.

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Abstract:
Confrontando un modello di "apprendimento narrativo" con l'approccio psicosocioanalitico, emerge la differenza tra il processo di apprendimento ed il racconto dello stesso, che diventa una "ricostruzione della ricostruzione" e nel quale assumono importanza le particolari fasi di vita attraversate dagli intervistati, i momenti e le situazioni che portano all'avvicinamento ad un percorso di formazione personale. Vengono cosě individuate differenze e vicinanze tra le riflessioni delle teorie sulla narrativitŕ e quanto scaturisce dalle storie personali degli intervistati. Il modello teorico preso in considerazione sembra dare riscontro delle discontinuitŕ e delle crisi che si attraversano nel corso dell'apprendimento e del rafforzamento dell'identitŕ individuale e collettiva. Questo elemento č poi riferito al quadro teorico psicosocioanalitico e agli interventi formativi e di consulenza al ruolo che ne scaturiscono.
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7

Farina, Caterina Mongiat. "“La creatura più alta del regno vivente”: Storie di formazione e disumanità contemporanea in Acciaio di Silvia Avallone." Forum Italicum: A Journal of Italian Studies 48, no. 1 (February 26, 2014): 67–82. http://dx.doi.org/10.1177/0014585813518167.

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Pajer, Flavio. "L’istruzione religiosa nelle scuole dell’unione europea: un’ identità plurale e in evoluzione." Revista Pistis Praxis 2, no. 2 (September 29, 2010): 449. http://dx.doi.org/10.7213/pp.v2i2.15338.

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Abstract:
L’insegnamento scolastico della religione nell’Unione Europea obbedisce a una vastíssima gamma di contesti diversi: diversità di sistemi educativi, di rapporti tra Stato e Chiese, di storie religiose nazionali. La legittimazione dei corsi dipende a volte dalla Costituzione, a volte da concordati, a volte dalle Chiese in collaborazione con lo Stato. Nell’ultimo ventennio è stato rilevante anche il “magistero laico” degli organismi europei, che insistono sul ruolo civico, etico dell’istruzione religiosa, ai fini di una educazione alla convivenza pacifica nella diversità crescente delle fedi religiose e delle convinzioni non religiose. Al di là delle differenze confessionali, coesistono diversi modelli didattici di istruzione religiosa: istruzione nella fede, a partire dalla religione, sulla religione, al di fuori della religione. La Pedagogia e la Didattica delle religioni sono oggetto di continua ricerca e sperimentazione nella facoltà teologiche e negli Istituti superiori di Scienze della religione e della formazione.
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9

Lanzalaco, Luca. "LA FORMAZIONE DELLE ASSOCIAZIONI IMPRENDITORIALI IN EUROPA OCCIDENTALE." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 19, no. 1 (April 1989): 63–89. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200017494.

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Abstract:
IntroduzioneLa progressiva attenzione della scienza politica per le tematiche organizzative sembra essere una tendenza incontrovertibile. Gli attori politici collettivi sono visti sempre meno come delle «scatole nere», dei semplici canali di trasmissione di domande e interessi, e si sottolinea, invece, sempre più come essi siano delleorganizzazioni complessela cui condotta è regolata da meccanismi ed imperativispecificiedautonomie come, di conseguenza, l'individuazione di queste dinamiche organizzative contribuisca in modo determinante alla comprensione del funzionamento del sistema politico nel suo complesso. La configurazione di una organizzazione politicanonè un fatto meramente «tecnico» o «ingegneristico», e men che meno «formale», ma determina l'autonomia e la discrezionalità di cui gode il gruppo dirigente nel ridefinire gli interessi dei gruppi sociali rappresentati e nel «guidare» lamembershipverso determinate mete collettive. Una delle acquisizioni più rilevanti che sono state fatte in questo campo di indagine è che per spiegare le caratteristiche strutturali di una organizzazione politica occorre risalire al modo in cui essa è nata, si è formata e si è consolidata. Il concetto distruttura, infatti, appartiene ad una classe di concetti utilizzati nelle scienze sociali — i cosiddettitime oriented concepts— che assumono significato solo in un orizzonte temporalediacronico(Rosenthal 1978). Ciò che si percepisce come «strutturale» al tempo T sono modelli di comportamento e interazioni sociali che sono perdurati e si sono stabilizzati al tempo T-1, T-2, T-3, … T-n, e che per questo motivo diventano elementicostitutividi quella relazione sociale. Quella che potremmo chiamare lafallacy of synchronic reductionismporta a «fotografare» una organizzazione in un dato momento e a considerare tutti i suoi caratteri strutturali in un orizzonteatemporale.Invece, le proprietà strutturali di una organizzazione sono il risultato di scelte organizzative e di processi di adattamento che si sono verificati inmomenti e fasi differentidella vita dell'organizzazione e i cui risultati si sono poi «congelati», «sedimentati», «stratificati» nel tempo. Una semplice analisi del contesto ambientale in cui opera un'organizzazione, come suggerisce l'approcciocontingency, non è sufficiente in quanto organizzazioni con «storie»differentipotranno daredifferentirisposte, in termini di proprietà organizzative, agliidenticiimperativi posti in un dato momento dallo stesso ambiente. Per spiegare le proprietà strutturali di una organizzazione politica occorre quindi integrare opportunamente l'analisistrutturale-morfologica, basata sull'ipotesi che le organizzazioni tendano ad adattarsi razionalmente alla struttura del loro ambiente, con l'analisistorico-genetica, in base alla quale la razionalità degli attori organizzativi è vincolata dalle loro esperienze passate, dallastoriadell'organizzazione e, in particolare, dal modo in cui l'organizzazione stessa è nata e si è formata. L'approccio genetico ha trovato ampie applicazioni nello studio di vari tipi di organizzazioni politiche: i partiti, i sindacati dei lavoratori, i gruppi di interesse, i movimenti collettivi, le organizzazioni terroristiche. Con questo articolo mi propongo di estendere l'utilizzazione, e di dimostrare l'utilità, di questo approccio anche per quanto riguarda l'analisi di un tipo particolare di organizzazioni politiche, che solo recentemente sono diventate oggetto di studio, cioè leassociazioni imprenditoriali.In particolare, mi occuperò dellepeak associations, cioè delle confederazioni nazionali intersettoriali, come la confindustria e le sue omologhe in altre nazioni. Nella prossima sezione traccerò una tipologia dellepeak associationssulla base del loro «modello originario», cioè del modo in cui sono nate, e del loro grado di istituzionalizzazione; nella seconda sezione verificherò la validità di questa tipologia attraverso l'analisi storico-comparata: illustrerò un «modello a dicotomie successive», costruito alla luce dell'evidenza empirica disponibile, per l'analisi dei processi di formazione delle associazioni imprenditoriali, mettendo in evidenza come a diversi processi di formazione siano corrisposti differenti «modelli originari». Nelle sezioni finali, infine, esaminerò i fattori esplicativi che hanno determinato il prevalere di uno o dell'altro dei vari processi di formazione.
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Pingani, Luca, Giulia Reali, and Paola Carozza. "Lo stigma associato alla malattia mentale: tipologie, conseguenze e strategie per contrastarlo." RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA, no. 3 (December 2021): 134–58. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2021-003009.

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Abstract:
Il presente articolo si propone di approfondire il fenomeno dello stigma nel contesto della salute mentale. In particolare, dopo una introduzione dedicata alle radici storiche del termine "stigma", vengono analizzate le sue diverse tipologie alla luce della più recente letteratura: public stigma, structural stigma, selfstigma, felt or perceived stigma, experienced stigma, label avoidance, courtesy stigma e spiritual stigma. Fra le diverse declinazioni che il fenomeno discriminante può assumere, viene fornita una ampia descrizione di quella iatrogena: la discriminazione perpetrata dai professionisti sanitari nei confronti delle persone con disagio psichico. Proprio su questa tipologia di stigma viene proposta una revisione narrativa e non sistematica della letteratura al fine di permettere al lettore di avere una panoramica esaustiva per l'inquadramento di questa particolare forma di stigma. L'ultima parte dell'articolo è dedicata alle principali strategie, sostenute da evidenze scientifiche, utilizzate per la lotta allo stigma. Oltre alle ormai consolidate metodiche come la formazione, la protesta e il contatto, viene anche presentata la traduzione italiana del manuale "Coming Out Proud" del prof. Corrigan (Illinois Institute of Technology) che si propone come utile strumento per la lotta al selfstigma. Esso è pensato per utenti e promotori della salute pubblica per affrontare il processo di coming out e il tema dell'identità. È articolato in tre parti che affrontano le questioni chiave della rivelazione: soppesare costi e benefici del coming out; considerare i diversi approcci strategici (gradi) per la rivelazione; apprendere un metodo efficace per formulare le storie personali relative all'esperienza di malattia mentale.
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Dissertations / Theses on the topic "Storie di formazione"

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ZANCHI, Marco. "Storie di cura. Per una formazione alla continuità terapeutica e assistenziale." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2013. http://hdl.handle.net/10446/28987.

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GIANOTTI, FABIO. "EDUCATORI DI PROFESSIONE E RESILIENZA: STORIE DI MOTIVAZIONE IN PROSPETTIVA FENOMENOLOGICA." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2014. http://hdl.handle.net/10280/2992.

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Abstract:
La ricerca si occupa dei processi formativi degli educatori che lavorano con adolescenti. Nello specifico, l’oggetto delle ricerca intende mettere a fuoco come matura l’orientamento esistenziale degli operatori che si occupano di adolescenti e quale declinazione metodologica corrisponda, nella pratica lavorativa, a tale orientamento. Muovendo da un’istanza teoretica di tipo fenomenologico, la prima parte dell’elaborato affronta le questioni relative all’impostazione metodologica. Nella seconda parte la ricerca avvicina il lavoro di alcuni educatori e psichiatri di rilievo per ricostruirne, attraverso le loro opere, gli orizzonti di senso. Nella seconda parte la ricerca si avvarrà di un’indagine sul campo per sondare i passaggi significativi circa la crescita esistenziale di un campione di educatori.
The research deals with educators’ formative processes. In specific, how youth workers’ existential orientation takes shape and which consistent methodological declination these actors find in educational practice. Moving from a phenomenological approach, in the first part, the study focuses on methodological problems. In the second part, the research investigates some authors (important educationalists and psychiatrists) to reconstruct, through their writings, their meaning horizons. At least the study detects professional and personal experiences of an educators’ sample to identify revealing passages about their existential processes.
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3

POZZO, MATILDE MAIA. "Nella zona grigia delle nuove povertà. Una ricerca pedagogica sulle storie di formazione nei processi di impoverimento." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2020. http://hdl.handle.net/10281/262889.

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Abstract:
Gli ambivalenti esiti delle trasformazioni economiche, sociali, culturali della contemporaneità hanno dato vita a un’area in cui si incrociano i lembi di differenti forme di fragilità, economica, sociale, relazionale, e di sofferenza urbana (Saraceno, 2010): una zona grigia di disagio diffuso (Iori e Rampazi, 2008; Tramma, 2015) che non supera quelle soglie di malessere conclamato che la collocherebbero nell’area della grave emarginazione, oggetto di attenzione dei servizi e delle politiche educative. I processi che hanno contribuito al diffondersi di vulnerabilità sociale (Ranci, 2002) hanno modificato anche alcuni tratti della condizione di povertà contemporanea: di questi elementi di novità mira a rendere conto il concetto di nuove povertà, una fascia dai confini incerti, di povertà grigie (Dovis e Saraceno, 2011), esito dell’ampliamento del rischio di impoverimento a fasce di popolazione prima considerate protette: un rischio connesso a eventi sempre meno eccezionali e sempre più legati ai “normali” corsi di vita. La ricerca pedagogica intorno alle implicazioni educative dei processi di impoverimento si è focalizzata, attraverso metodi biografici (Merril & West, 2012), sulle storie di vita e di formazione di quindici uomini e donne coinvolti da recenti processi di impoverimento. La cornice teorica della pedagogia sociale (Tramma, 2010) ha indirizzato l’esplorazione di queste traiettorie biografiche intorno alle dimensioni educative, formali e informali, che contribuiscono a definire lo scivolamento in situazioni di fragilità e/o a prevenirlo e attutirlo; l’analisi pedagogica si è concentrata sulle dimensioni di vulnerabilità intorno a cui si articolano le criticità dei percorsi di vita e sulle modalità, i significati, le rappresentazioni tramite cui i soggetti attraversano e rielaborano la propria storia e la propria condizione, facendo emergere il ruolo di un clima educativo diffuso che, contribuendo a letture sempre più individualizzate e iper-responsabilizzanti della propria vita e della condizione di impoverimento, ostacola la comprensione critica dei propri percorsi di vita e delle dinamiche del presente, fattore indispensabile perché si aprano per i soggetti possibilità di cambiamento e di azione verso il miglioramento delle condizioni di vita, individuali e collettive. La tensione trasformativa (Baldacci, 2001) della ricerca pedagogica qui presentata concerne la possibilità di contribuire alla riflessione pedagogica sulle nuove povertà, in vista di individuare orientamenti teorici e metodologici per un’intenzionalità educativa capace di promuovere percorsi di uscita dalla povertà e di intervenire in termini preventivi nelle situazioni a rischio di scivolamento.
Economic, social and cultural transformations of these times have produced ambivalent results while giving rise to a newfound and widespread form of distress where economic, social and relational fragility and urban suffering intertwine (Saraceno, 2010): this grey area of distress (Iori and Rampazi, 2008; Tramma, 2015) does not exceed standard thresholds of overt malaise that would place it within the traditional boundaries regarding severe marginality and exclusion – areas often touched upon by educational services and policies. The elements that contributed to the spread of social vulnerability (Ranci, 2002) – including the precariousness of living and working conditions, the weakening of the systems in place offering social protection and the erosion of the social fabric – have played a role in altering some traits of contemporary poverty: the concept of new poverty aims to account for new elements of a population dealing with uncertain borders, grey poverty (Dovis and Saraceno, 2011), meaning that those who were not previously considered at risk of poverty are now implicated: a risk related to events increasingly frequent and increasingly linked to those paths of life seen as “normal”. The pedagogical research on the educational implications of impoverishment processes focuses, through biographical methods (Merril & West, 2012), on the life stories and educational biographies of fifteen men and women who have recently become impoverished. The theoretical framework concerning social pedagogy (Tramma, 2010) has directed the exploration of these biographical trajectories in and around both formal and informal educational dimensions: these contribute to falling into fragile situations, but also preventing and/or reducing their eventual impact. The pedagogical analysis focuses on the vulnerability areas around which life’s critical aspects are concentrated, and on the representations and meanings through which impoverished people live and rework their own story and condition, highlighting the key role of a contemporary educational climate. Such an educational climate promotes increasingly individualised and notably hyper-responsible representations of one’s own life and impoverishment, while at the same time hindering the critical understanding of one’s life path, losing focus on the dynamics of the present – something indispensable to promote with the subjects changes for the improvement of individual and collective living conditions. The transformative tension (Baldacci, 2001) as part of this pedagogical research aims to contribute to the pedagogical reflection on new poverty in order to identify theoretical and methodological orientations for educational actions able to promote fresh paths for subjects, both in terms of preventive interventions with people at risk of poverty, and in terms of paths out of poverty.
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Fasano, Francesco <1986&gt. "Farsi medico: storie di studenti nel mondo della biomedicina. Una ricostruzione dell'esperienza di formazione in Medicina attraverso le narrazioni dei giovani medici dell’Università di Udine." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/10676.

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Abstract:
Con questo studio mi propongo di indagare la formazione degli studenti di Medicina e Chirurgia dell’Università di Udine attraverso le narrazioni che alcuni di essi, appartenenti alla classe dei nati nel 1990, han voluto concedermi della propria esperienza all’interno dell’istituzione ospedaliera e universitaria. Come emerge dalle testimonianze, il percorso di studi a Medicina sembra organizzato ad arte per formare professionisti che possano inserirsi senza attrito negli ingranaggi del sistema sanitario nazionale. La formazione è segnata particolarmente dalla competizione tra gli studenti e da un senso costante di precarietà e insicurezza dovuto alla pressione degli esami incombenti e alla necessità di provare costantemente la propria abilità nello studio non solo ai docenti quanto soprattutto ai compagni. L’esperienza più spesso riferita dai miei interlocutori è quella di un’ansia angosciosa, costante e sine remedio, che viene accolta come parte integrante del palinsesto prestabilito di esperienze formative che compongono il curriculum studiorum: questa sofferenza accompagna l’ingresso dello studente al ‘mondo medico’, segnandone dapprima il corpo, il carattere e le posizioni e addomesticandone man mano l’immaginario. Il sollievo nel raccontare le proprie storie ha sottolineato come l’autonarrazione possa essere un potente strumento di rielaborazione di un periodo della vita che viene rappresentato quanto meno come traumatico da una buona percentuale di studenti interrogati. Questa tesi prova a dar voce ad una minoranza senza parole che vive una sofferenza inutile e pericolosa, e vuole suggerire la necessità di prendersi cura della salute (intesa come fisica, psichica, sociale e spirituale) del futuro personale sanitario affinché possa mettersi a servizio della comunità.
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Marcelli, Alessandro. "Storia di formazione stellare dell'Universo." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Abstract:
La storia di formazione stellare cosmica è uno dei più importanti campi di ricerca nello studio della formazione e dell'evoluzione delle galassie. Negli ultimi anni sono state condotte numerose indagini multibanda, effettuate con telescopi da terra e satelliti dallo spazio, che hanno fornito una notevole quantità di dati ed è stato possibile effettuare significativi passi in aventi in questo campo. In questa tesi è presentata una rassegna degli strumenti e delle tecniche che consentono di tracciare la formazione stellare nelle galassie; in secondo luogo, sono stati analizzati i risultati più recenti ed è stata effettuata una stima indipendente del tasso di formazione stellare comovente. Tale stima considera dati ottenuti dalle osservazioni in banda submillimetrica effettuate con l'interferometro ALMA che consente di tracciare l'emissione della polvere presente nel mezzo interstellare. Quindi, l'utilizzo di dati submillimetrici permette di rilevare galassie molto polverose che, a causa dell'estinzione apportata dalla polvere, potrebbero non essere state rilevate da telescopi ottici e UV. La stima del tasso di formazione stellare comovente ottenuta in questa tesi è consistente con quanto riportato in letteratura fino a $z\sim3$; a $z\sim4-5$, invece, i risultati ottenuti sono maggiori del $\sim50\%$.
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GARAU, EVA. "Margaret Thatcher. Formazione e ascesa di un leader." Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2016. http://hdl.handle.net/11584/266726.

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Abstract:
The thesis sets out to examine the character of British politician Margaret Thatcher, following the path of her life and her career since her years at the University of Oxford, where she studied chemistry, to her election as the leader of the Conservative Party in 1975. The investigation has been conducted by examining a number of sources and documents: minutes of meetings, electoral speeches and manifestos, accounts of informal exchanges, transcripts of parliamentary debates, articles and editorials published in both local and national newspapers. The aim of the research, on the one hand, is that of filling a gap in the Italian scholarly literature on the subject, while, on the other hand, bringing to light a number of underestimated factors, which have in time contributed to turning the “Grantham girl” into a world leader. The investigation covers three decades during which Thatcher has evolved from “the grocer’s daughter” into “the iron lady”. The originality of the research consists in its attempt to show to what extent the main traits of what will get to be known as Thatcherism started to emerge well before Thatcher’s election to the role of prime minister and, therefore, how the political climax of her story had already reached its peak in 1975. By examining the crucial events which marked Thatcher personal and political history the thesis aims at providing a picture of British society during the period under scrutiny as well as at unveiling a degree of complexity, in both Thatcher and British society, which has often been under investigated.
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Sironi, Camilla <1990&gt. "La collezione di stampe di Teodoro Correr dalla sua formazione alla catalogazione di Vincenzo Lazari." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/17136.

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Abstract:
Questa tesi nasce dall’intento di analizzare, nell’ambito del più ampio fenomeno del collezionismo di stampe e del diffondersi dei repertori, il caso della raccolta di incisioni assemblata da Teodoro Correr e, in particolare, del ruolo giocato dal terzo direttore dell’omonimo museo, Vincenzo Lazari, il quale intorno alla metà del XIX secolo si apprestò a dare un nuovo ordinamento alla suddetta raccolta. Questa operazione sfociò nella creazione dei quattro album di stampe oggi consultabili presso la Biblioteca del Museo Correr. Dopo una rapida sintesi introduttiva dedicata alla personalità di Teodoro Correr e al lascito delle sue raccolte alla città di Venezia all’indomani della sua scomparsa, si passa ad introdurre la figura di Vincenzo Lazari, approfondita nel suo profilo biografico e nel rapporto con Teodoro Correr, ricostruito anche attraverso la consultazione di documenti d’archivio. L’analisi più puntuale della raccolta di stampe è preceduta da un’introduzione storica al collezionismo di stampe nella Venezia del Settecento ed a un rapido excursus dedicato alla diffusione dei repertori negli anni immediatamente precedenti l’opera di riordino e catalogazione della raccolta Correr messa in atto da Lazari. Segue un focus sul secondo dei quattro album in cui la raccolta di stampe fu suddivisa, dedicato alle stampe d’intaglio in rame di scuola italiana, di cui si analizza il contenuto e il metodo di ordinamento seguito da Lazari.
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CASTAGNIDOLI, FRANCESCO. "LA FORMAZIONE DI UNA CLASSE DIRIGENTE FRA RISORGIMENTO ED ETÀ POSTUNITARIA. IL CASO DI CREMONA (1859-1880)." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2015. http://hdl.handle.net/2434/259359.

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Abstract:
The research analyses the formation of the ruling class of Cremona from 1859 to 1880. In particular, it wants to study the relationship between centre and periphery, the electoral campaigns and the management of the local administration.
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Cogo, Michelle <1988&gt. "Nascita e formazione del sistema delle fonti del diritto di Hong Kong." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/3712.

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Abstract:
La nascita e la formazione del sistema delle fonti del diritto di Hong Kong avvengono in concomitanza con importanti eventi storici che influenzano in maniera determinante Hong Kong. Tra la seconda metà del XIX secolo e l’inizio del XX secolo, a seguito delle guerre dell’oppio, si conclusero i cosiddetti trattati ineguali, attraverso i quali si stabilì la cessione di Hong Kong come colonia al Regno Unito. Ciò determinò l’adozione di un sistema giuridico di common law da parte della colonia britannica. Successivamente alla fondazione della Repubblica Popolare cinese nel 1949, il governo cinese prese una posizione coerente su Hong Kong sostenendo l’appartenenza di quest’ultima al territorio cinese e attraverso una serie di negoziati tra la Cina e la Gran Bretagna si decise per l’amministrazione diretta della Regione a statuto amministrativo speciale di Hong Kong da parte del Governo Popolare Centrale Cinese. Nel 1984 le due parti raggiunsero un accordo e siglarono la Joint Declaration sino-inglese e successivamente la Basic Law del 1990 che istituì il documento costitutivo di Hong Kong attraverso cui in conformità con il principio “un paese, due sistemi” si concordò il mantenimento per 50 anni del sistema capitalista e dello stile di vita precedente.
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Giacometti, Andrea. "Galassie otticamente "invisibili" ad alto z: quanto contribuiscono alla storia di formazione stellare e di massa dell'Universo?" Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/23938/.

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Abstract:
La nostra conoscenza delle popolazioni di galassie che abitavano l'Universo a z>3 si basa principalmente su campioni di galassie selezionate in banda UV. Tuttavia, negli ultimi anni è stato scoperto che queste sorgenti non rappresentano proprio tutte le popolazioni presenti a quell'epoca. Infatti, grazie agli studi effettuati nel far-IR e sub-mm, è emersa una popolazione di galassie massive e otticamente invisibili ad alto z: le cosiddette galassie HST-dark. In questo lavoro sono stati raccolti tutti i dati di letteratura relativi alle galassie HST-dark, selezionate in maniera differente in: Franco et al. 2018, Wang et al. 2019, Yamaguchi et al. 2019, Gruppioni et al. 2020 e Smail et al. 2020. Le 87 galassie del catalogo con emissione sub-mm presentano un redshift fotometrico stimato che va da 1 a circa 7.5 con un valore mediano =3.90. Attraverso la procedura di SED-fitting sono stati stimati i parametri fisici delle sorgenti del campione ottenendo valori mediani per la massa stellare e per la luminosità infrarossa rispettivamente pari a log(M*/Msun) = 10.92±0.41 e log(Lir/Lsun) = 12.22±0.42. Si tratta dunque di galassie massive e molto star-forming, probabilmente non visibili nelle bande ottiche/near-IR perché contenenti grandi quantità di polvere oscurante. Confrontando la posizione delle galassie HST-dark sul piano M*-SFR con la sequenza principale delle galassie star-forming, è emerso che un'ampia frazione di queste sorgenti occupa la regione sub-MS e la percentuale di esse aumenta all'aumentare di z. Dalle stime ottenute sulla massa stellare, si è osservata l'esistenza di una frazione significativa (40% del campione) di galassie altamente massive (M*>10^{11} Msun), presenti anche ad alto z, che sembrano dominare la massive-end della SMF stimata attualmente in letteratura. Infine, calcolando la SMD e la SFRD si è trovato che le galassie HST-dark contribuiscono in maniera significativa ad entrambe le quantità, fino anche a ~35% delle stime totali a z>5.
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Books on the topic "Storie di formazione"

1

Storie di fondazione, storie di formazione: La donna e lo schiavo nella Cuba dell'Ottocento. Roma: Bulzoni, 2005.

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2

Uomini di cantiere: Storie di ricerca e formazione alla sicurezza in edilizia. Milano: UNICOPLI, 2010.

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3

Bergamini, Stefania. Formazione e lavoro: Percorsi formativi e storie di vita di lavoratori e imprenditori dell'area veronese : metodologia e risultati di ricerca. Milano, Italy: FrancoAngeli, 1998.

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4

Catena, Liu M. Oltre i materiali. La scienza tra le nostre dita: Quaranta storie di lavoro e formazione. Milano: Springer-Verlag Italia, 2011.

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5

Antonio, Caroccia, Dall'Arche Augusta, and Conservatorio di musica Umberto Giordano, eds. Genesi di un musicista: La formazione musicale e le sue storie : atti del Convegno di studi, Foggia, 24-25 ottobre 2012. Roma: Aracne, 2012.

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6

Formazione e società della conoscenza: Storie, teorie, professionalità : atti del convegno di studi, Firenze, 9-10 novembre 2004. Firenze: Firenze University Press, 2006.

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7

Paolo, Carile, ed. La formazione del principe in Europa dal Quattrocento al Seicento: Un tema al crocevia di diverse storie : atti del Convegno internazionale ... Roma: Aracne, 2004.

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8

Di Bello, Giulia, ed. Formazione e società nella conoscenza. Florence: Firenze University Press, 2007. http://dx.doi.org/10.36253/888453481x.

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Abstract:
Il volume raccoglie gli Atti del convegno "Formazione e società della conoscenza. Storia, teorie, professionalità" che si è svolto a Firenze nei giorni 9 e 10 novembre 2004 in occasione della celebrazione degli 80 anni dell'Università degli studi di Firenze. Il convegno si è occupato di ripensare la storia della Facoltà di Scienze della Formazione e le questioni della formazione nell'attuale fase di ripensamento degli studi universitari. Le quattro sessioni del convegno hanno affrontato temi come: la storia della Facoltà e della formazione di maestri e professori; processi, modelli e teorie della formazione; alcuni concetti/focus della formazione e le professionalità a cui la Facoltà prepara.
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9

Garrino, Lorenza, ed. Strumenti per una medicina del nostro tempo. Florence: Firenze University Press, 2015. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-837-8.

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Abstract:
Il contributo fornito da questa pubblicazione rappresenta una iniziativa innovativa nell’ambito della formazione per i progetti di miglioramento della qualità delle cure. Nei contesti sempre più si delinea la necessità di modelli teorici, di strumenti e metodologie che favoriscano la compartecipazione della persona e della sua famiglia alle cure. La sinergia tra Medicina narrativa, Metodologia Pedagogia dei Genitori e ICF permette di dare valore alle storie ed alle esperienze dei pazienti, alle competenze educative genitoriali all’interno del patto educativo scuola, sanità e famiglia con un focus sul grado di funzionamento della persona sia essa in condizione di salute o di malattia. In questa nuova prospettiva le azioni di cura mirano a stabilire un rapporto di fiducia che non è più basato su un’adesione acritica a saperi o interventi dati per acquisiti e indiscussi, ma su una concertazione che tiene conto delle competenze situate, concrete e quotidiane del cittadino e delle competenze formalizzate, generali e specifiche dei curanti.
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10

Carinci, Filippo Maria, and Edoardo Cavalli. Élites e cultura. Venice: Edizioni Ca' Foscari, 2019. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-328-1.

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Abstract:
Il Dottorato di ricerca in Storia Antica e Archeologia, oggi confluito in quello in Scienze dell’Antichità in convenzione con Udine e Trieste, ha rappresentato, a Ca’ Foscari, un momento importante di crescita del settore antichistico con la formazione di un gruppo di giovani studiosi attivi e apprezzati in diversi settori, in Italia e all’estero. Questo volume riunisce i contributi di due seminari sviluppati dai dottorandi su temi comuni, uno relativo al ruolo delle élites, l’altro a quello del sacro, tra antichità e medioevo. È una testimonianza interessante del lavoro svolto e curato dagli stessi interessati, un momento di formazione che aveva una tradizione e che si rinnova oggi nel nuovo dottorato.
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Book chapters on the topic "Storie di formazione"

1

Zappa, Cristiano. "4.3 Uno straordinario strumento di formazione." In Tessitrici di storie, 147–55. Editore XY.IT, 2018. http://dx.doi.org/10.4000/books.xy.3237.

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2

Zappa, Cristiano. "0.1 Raccontiamo la formazione: le scelte che hanno condotto alla proposta presentata in questo libro." In Storie di scuola, 12–15. Editore XY.IT, 2014. http://dx.doi.org/10.4000/books.xy.570.

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3

Salati, Enrico Mauro. "0.2 Lo scaffale delle meraviglie. Un’esperienza di organizzazione della formazione degli insegnanti nella scuola dell’infanzia." In Storie di scuola, 16–19. Editore XY.IT, 2014. http://dx.doi.org/10.4000/books.xy.576.

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4

"3.15 Catia Cariboni, Gaetano Oliva, Adriano Pessina, Il mio amore fragile. Storia di Francesco." In Letterature è formazione, 125–37. Editore XY.IT, 2015. http://dx.doi.org/10.4000/books.xy.2679.

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5

Giusti, Giuliana. "Lingua italiana e parità di genere, ricerca e formazione linguistica a Ca’ Foscari." In Le lingue occidentali nei 150 anni di storia di Ca’ Foscari. Venice: Edizioni Ca' Foscari, 2018. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-262-8/017.

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Abstract:
Since the publication of the Recommendations for a non-sexist use of the Italian language by Sabatini (1987), interest in the relationship between language use and gender equity in Italy has witnessed dramatically polar reactions swinging at different times from fierce and fiery debate to total neglect. This paper presents research, teaching, and dissemination activities done at Ca’ Foscari in the last fifteen years, targeting different populations of stake holders and contributing to a sound debate on language and gender in the Italian social context.
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Conference papers on the topic "Storie di formazione"

1

Pugliano, Antonio. "Il restauro per la valorizzazione di architetture e siti da conservare: studi per la fruizione del paesaggio culturale italiano: il caso di Ostia." In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.8003.

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Abstract:
La memoria riguarda un’iniziativa sviluppata nell’Università Roma Tre, con il MiBACSoprintendenza Speciale ai Beni Archeologici di Roma e con l’Ordine degli Architetti di Roma. L’iniziativa, sostenuta dal valente Soprintendente Anna Maria Moretti e dall’eccellente direttore della Sede di Ostia, Angelo Pellegrino, mira alla costituzione di un sistema di azioni integrate di ricerca e formazione per la documentazione, la conservazione e la gestione del contesto ambientale, naturale e antropico, del territorio sud-occidentale di Roma, sino alla costa. Ivi si indagano le peculiarità dei siti individuando e caratterizzando possibili attrattori materiali e immateriali, da utilizzare come gli elementi eloquenti di una ricomposizione storica e antropologica del territorio utile al turismo di qualità, chiamato a giocare il ruolo di motore di crescita per l’economia locale. Il suddetto sistema si fonda su attività conoscitive e progettuali svolte da archeologi e architetti, assieme, nel contesto didattico del Laboratorio di Restauro 2M della Facoltà di Architettura dell’Università Roma Tre. Il prodotto degli ultimi anni, tanto della didattica svolta soprattutto sul campo, quanto della ricerca applicata, è un modello di piattaforma digitale attraverso la quale sono state ordinate le informazioni necessarie alla pianificazione delle iniziative di tutela e alla gestione della manutenzione, del restauro, della valorizzazione.
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2

Pugliano, Antonio, Simone Diaz, Elisabetta Moriconi, and Elettra Santucci. "L’antico sistema portuale ostiense: riconoscimento, interpretazione e divulgazione dei processi formativi edilizi e urbani." In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7980.

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Abstract:
La presente Relazione descrive l’esito delle ricerche svolte presso il Dipartimento di Architettura dell’Università “Roma Tre”, in sinergia con il MiBAC, Soprintendenza Speciale ai Beni Archeologici, e l’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Roma, circa lo studio storicocritico del sistema portuale ostiense inserito nel perimetro della Riserva Naturale del Litorale Romano. La finalità dello studio, condotto da chi scrive nell’ambito del “Programma di Azioni integrate di Ricerca e Formazione per la conservazione e la valorizzazione dei siti di Ostia e Portus (Dipsa-Mibac-SSBAR)”, è rivolto alla documentazione, a fini di restauro e valorizzazione, di tali importanti contesti materiali. Lo studio condotto, pertanto, si è basato sullo svolgimento di letture critiche delle fonti e del contesto materiale, applicando la metodologia propedeutica alla progettazione del restauro architettonico, e sulla definizione di proposte operative utili alla pratica della manutenzione e del restauro, oltre che alla programmazione degli interventi di valorizzazione. Lo studio è rivolto alla creazione di una sistema informatizzato che consenta, non solo di indagare gli aspetti storici, ma anche di essere utilizzato come strumento per la programmazione della valorizzazione e la gestione della conservazione e del restauro dei siti archeologici.
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Useli, Gianluca, and Maurizio d’Amato. "La formazione di Giovanni Battista Antonelli: note storiche e contesto sociale prima del suo arrivo in Spagna." In FORTMED2015 - International Conference on Modern Age Fortifications of the Western Mediterranean coast. Editorial Universitat Politècnica de València, 2015. http://dx.doi.org/10.4995/fortmed2015.2015.1692.

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Calisi, Daniele, Maria Grazia Cianci, and Francesca Geremia. "Strumenti contemporanei a servizio del passato: il quartiere della Suburra a Roma tra storia e attualità." In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.8008.

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Abstract:
Questo scritto illustra il risultato di 3 anni di sperimentazioni e ricerche svolte in un’area urbana di prioritaria importanza nella formazione della città di Roma troppo spesso, in ragione della sua posizione non baricentrica rispetto all’attuale centro storico, trascurato dagli studi di settore. L’area presa in esame è stata una porzione del centro storico: uno stralcio del rione Monti, noto storicamente con il toponimo Suburra; nel dettaglio quella parte del Rione rimasta inclusa fra la via Panisperna, la via Cavour e via dei Fori Imperiali, che ha conservato in modo più autentico le caratteristiche del tessuto storico originario. La ricerca ha quindi attivato un processo di conoscenza della città intesa come approfondimento e analisi delle trasformazioni urbane attraverso l’indagine storico-archivistica, la lettura delle cartografie e dei documenti, lo studio tipologico, il controllo strutturale delle architetture messo in relazione alla conformazione geomorfologica del territorio ed alle trasformazioni subite dal tessuto edilizio. Contestualmente all’applicazione e verifica dei dati raccolti attraverso il rilievo e la sistematizzazione grafica. Per rendere più accessibile ed immediata la lettura di questo processo si è scelto di utilizzare la modellazione 3D per comunicare efficacemente e rendere agevole il confronto tra le successive epoche col fine di accogliere e dare una risposta innovativa alle istanze richieste dall’applicazione delle ICT nella documentazione del Cultural Heritage (Horizon 2020 - ICT for digital content and creativity). La modellazione, resa possibile dall’integrazione dei dati desumibili dalle fonti con il rilievo diretto, è stata estesa all’intera area oggetto di studio e si è soffermata sulla ricomposizione di determinati momenti della time-line. This paper shows the results of 3 years of research developped on a urban area of priority importance in the formation of the city of Rome, too often overlooked by the sector’s studies because of its not barycentric position in comparison to the actual historical center. The area is an excerpt of the Rione Monti, historically known with the toponym Suburra; in detail that Rione portion included among via Panisperna, via Cavour and via dei Fori Imperiali, which has preserved the original historic fabric characteristics. The research has then enabled a process of knowledge of the city meant as analysis of urban transformation through the historical-archival investigation, the maps and documents reading, the typological study, the architecture's structural control, all correlated to the geomorphological conformation of the territory and the urban farbic transformations. With the simultaneous application and the collected data examination through the survey and the graphic systematization. To make the reading of this process more accessible and immediate it has been chosen to use the 3D modeling to communicate and facilitate the comparison between the successive eras in order to receive and give a innovative response to the instances required by the application of ICT in the documentation of Cultural Heritage (Horizon 2020 - ICT for digital content and creativity). Modeling, possible by the integration of the data produced from the sources with the direct relief, was extended to the entire studied area and it’s been focused on the reconstruction of certain moments of the timeline.
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