To see the other types of publications on this topic, follow the link: Storia internazionale.

Dissertations / Theses on the topic 'Storia internazionale'

Create a spot-on reference in APA, MLA, Chicago, Harvard, and other styles

Select a source type:

Consult the top 50 dissertations / theses for your research on the topic 'Storia internazionale.'

Next to every source in the list of references, there is an 'Add to bibliography' button. Press on it, and we will generate automatically the bibliographic reference to the chosen work in the citation style you need: APA, MLA, Harvard, Chicago, Vancouver, etc.

You can also download the full text of the academic publication as pdf and read online its abstract whenever available in the metadata.

Browse dissertations / theses on a wide variety of disciplines and organise your bibliography correctly.

1

Gobetti, Zeno <1981&gt. "Il pensiero politico internazionale di Montesquieu: tra la geopolitica e le relazioni internazionali." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/3143/1/Gobetti_Zeno__tesi.pdf.

Full text
Abstract:
La tesi ha mostrato come il pensiero politico di Montesquieu possa costituire un utile riferimento teorico per affrontare il problema della ricontestualizzazione dello studio delle relazioni internazionali. La prima parte del lavoro evidenzia alcuni aspetti del metodo di ricerca e del pensiero politico di Montesquieu. Nel primo capitolo, è stato identificato un metodo di ricerca ed un approccio sociologico nello studio della politica, che rappresenta un precedente rispetto alla fondazione di una scienza politica che si propone di identificare nessi causali tra i fenomeni politici. In particolare, si deve riconoscere a Montesquieu il merito di aver introdotto un tipo di analisi della politica che consideri l’interazione di più fattori tra loro. La complessità del reale può essere spiegata soltanto identificando i rapporti che si formano tra gli elementi della realtà. Quindi è possibile porre dei principi in grado di produrre un ordine conoscibile ed interpretabile di tutti questi elementi. Nel secondo capitolo è stata presentata un’analisi delle tipologie delle forme di governo e del concetto di libertà politica. Questo capitolo ha evidenziato solo alcuni aspetti del pensiero politico di Montesquieu utili alla comprensione del pensiero politico internazionale. In particolare, è stata analizzata la struttura e il ressort di ogni forma di governo sottolineando gli aspetti di corruzione e i relativi processi di mutamento. La seconda parte del lavoro ha affrontato l’analisi di un pensiero politico internazionale ed ha evidenziato la rilevanza di una riflessione geopolitica. Nel terzo capitolo abbiamo mostrato l’emersione di una riflessione su alcuni argomenti di relazioni internazionali, quali il problema della guerra e della pace, il diritto internazionale e l’interdipendenza economica, legandoli alle forme di governo. Quindi sono stati identificati ed analizzati tre modelli di sistema internazionale sottolineando in particolare il nesso con il concetto di società internazionale. Tra questi modelli di sistema internazionale, quello che presenta le caratteristiche più singolari, è certamente il sistema della federazione di repubbliche. Infine, nell’ultimo capitolo, abbiamo evidenziato l’importanza della rappresentazione spaziale del mondo di Montesquieu e l’uso di categorie concettuali e metodi di analisi della geopolitica. In particolare, è stata rilevata l’importanza dell’aspetto dimensionale per la comprensione delle dinamiche di ascesa e declino delle forme di Stato e delle forme di governo. Si è mostrato come non sia possibile ascrivere il pensiero di Montesquieu nella categoria del determinismo geografico o climatico. Al contrario, abbiamo evidenziato come tale pensiero possa essere considerato un precedente di una corrente di pensiero della geopolitica francese definita “possibilismo”. Secondo questa teoria i fattori ambientali, più che esercitare un’azione diretta sul comportamento dell’uomo, agiscono selezionando il campo delle scelte possibili.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Gobetti, Zeno <1981&gt. "Il pensiero politico internazionale di Montesquieu: tra la geopolitica e le relazioni internazionali." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/3143/.

Full text
Abstract:
La tesi ha mostrato come il pensiero politico di Montesquieu possa costituire un utile riferimento teorico per affrontare il problema della ricontestualizzazione dello studio delle relazioni internazionali. La prima parte del lavoro evidenzia alcuni aspetti del metodo di ricerca e del pensiero politico di Montesquieu. Nel primo capitolo, è stato identificato un metodo di ricerca ed un approccio sociologico nello studio della politica, che rappresenta un precedente rispetto alla fondazione di una scienza politica che si propone di identificare nessi causali tra i fenomeni politici. In particolare, si deve riconoscere a Montesquieu il merito di aver introdotto un tipo di analisi della politica che consideri l’interazione di più fattori tra loro. La complessità del reale può essere spiegata soltanto identificando i rapporti che si formano tra gli elementi della realtà. Quindi è possibile porre dei principi in grado di produrre un ordine conoscibile ed interpretabile di tutti questi elementi. Nel secondo capitolo è stata presentata un’analisi delle tipologie delle forme di governo e del concetto di libertà politica. Questo capitolo ha evidenziato solo alcuni aspetti del pensiero politico di Montesquieu utili alla comprensione del pensiero politico internazionale. In particolare, è stata analizzata la struttura e il ressort di ogni forma di governo sottolineando gli aspetti di corruzione e i relativi processi di mutamento. La seconda parte del lavoro ha affrontato l’analisi di un pensiero politico internazionale ed ha evidenziato la rilevanza di una riflessione geopolitica. Nel terzo capitolo abbiamo mostrato l’emersione di una riflessione su alcuni argomenti di relazioni internazionali, quali il problema della guerra e della pace, il diritto internazionale e l’interdipendenza economica, legandoli alle forme di governo. Quindi sono stati identificati ed analizzati tre modelli di sistema internazionale sottolineando in particolare il nesso con il concetto di società internazionale. Tra questi modelli di sistema internazionale, quello che presenta le caratteristiche più singolari, è certamente il sistema della federazione di repubbliche. Infine, nell’ultimo capitolo, abbiamo evidenziato l’importanza della rappresentazione spaziale del mondo di Montesquieu e l’uso di categorie concettuali e metodi di analisi della geopolitica. In particolare, è stata rilevata l’importanza dell’aspetto dimensionale per la comprensione delle dinamiche di ascesa e declino delle forme di Stato e delle forme di governo. Si è mostrato come non sia possibile ascrivere il pensiero di Montesquieu nella categoria del determinismo geografico o climatico. Al contrario, abbiamo evidenziato come tale pensiero possa essere considerato un precedente di una corrente di pensiero della geopolitica francese definita “possibilismo”. Secondo questa teoria i fattori ambientali, più che esercitare un’azione diretta sul comportamento dell’uomo, agiscono selezionando il campo delle scelte possibili.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Bortolami, Sara <1994&gt. "Russofobia e politica internazionale: un'analisi preliminare." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/14936.

Full text
Abstract:
Il contesto internazionale si prefigura come uno scenario in cui le tensioni tra gli stati stanno plasmando un ambiente in cui proliferano manifestazioni, più o meno dirette, di timore, sospetto o odio nei confronti di ciò che si delinea come "altro". Negli anni, la Russia ha attratto stereotipi di diverso genere e tipo che hanno plasmato la coscienza popolare occidentale condizionando l’attitudine di alcuni paesi verso la Russia. Basato sulla contrapposizione noi/loro, il sentimento di sospetto verso la Russia, non solamente riflette una realtà pre-discorso, ma, soprattutto, incide sulle relazioni bilaterali tra gli stati e sulle dinamiche geopolitiche, influenzando sia il discorso che le scelte politiche degli stati. L’analisi del processo di costruzione del discorso antirusso condotto in seno ai media occidentali e agli ambienti politici e accademici, si rivela essere propedeutica e funzionale allo studio del discorso e delle posizioni adottate da quei paesi che, storicamente, si sono rivelati maggiormente critici nei confronti della Russia. Consapevoli della centralità e importanza del "nation brand" nelle relazioni internazionali, se da un lato condurre un’analisi critica della Russia è un’azione legittima, dall'altro è fondamentale fare di obiettività e equilibrio i principali strumenti di indagine al fine di superare il passato e creare un nuovo ambiente di cooperazione.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Bishaj, Arbora. "La dimensione internazionale del nazionalismo: le istituzioni internazionali nella formazione dello Stato albanese (1908-1918)." Doctoral thesis, Scuola Normale Superiore, 2018. http://hdl.handle.net/11384/86061.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

Roquetti, Saroute Dunia <1985&gt. "La partecipazione brasiliana all'Esposizione internazionale d'arte di Venezia (1950-1964)." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19524.

Full text
Abstract:
La presente tesi indaga la partecipazione brasiliana all’Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia nell’arco cronologico compreso tra gli anni 1950 – 1964, cioè dalla sua prima partecipazione nel Palazzo Centrale fino all’apertura del Padiglione Nazionale. Sezionando le potenti relazioni tra identità nazionale e arte, lo studio svolge un’analisi discorsiva delle metafore e figure che emergono dai testi di ricezione critica coeva, in termini di costruzione identitaria nazionale e di rappresentazioni stereotipe dell'alterità, soprattutto nella concezione dei rapporti tra Europa e Brasile.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

ZOTTI, ANTONIO. "Regolazione Globale e Ordine Internazionale : Prospettive Teoriche sulla normatività nel sistema internazionale." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2012. http://hdl.handle.net/10280/1396.

Full text
Abstract:
La tesi si propone di individuare un nesso significativo fra regolazione globale e ordine internazionale, così da raccordare il dominio tendenzialmente tecnocratico delle attività di standardizzazione, ottimizzazione e controllo delle pratiche alle questioni politicamente determinate della giustizia internazionale. A tal fine, prendiamo in esame le logiche liberali che sottendono l'azione di tre soggetti che partecipano al regime regolativo del mercato finanziario globale (OECD, IASB, Credit Rating Agencies). La tesi conclude che tale nesso non può essere fornito né dalle soluzioni normative del liberalismo progressista né da quelle del neoliberalismo, bensì dalla tensione concettuale fra le due tradizioni, che genera a sua volta uno spazio internazionale di autentica “pratica politica”.
The thesis sets out to identify a connection between global regulation and international order, so as to relate the quasi-technocratic realm of standardization, optimization and audit to to the politically determined issues of international justice. For this purpose, we consider the rationales underlying the activity of three subjects participating to the regulatory regime of the global financial market .(OECD, IASB, Credit Rating Agencies). The thesis infers that such nexus cannot be provided either by progressive liberalism's normative solutions, nor by neoliberalim's, but rather by the conceptual and practical tension between the two traditions of thought, which in turn generates a international locus of authentic "political practice"
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

ZOTTI, ANTONIO. "Regolazione Globale e Ordine Internazionale : Prospettive Teoriche sulla normatività nel sistema internazionale." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2012. http://hdl.handle.net/10280/1396.

Full text
Abstract:
La tesi si propone di individuare un nesso significativo fra regolazione globale e ordine internazionale, così da raccordare il dominio tendenzialmente tecnocratico delle attività di standardizzazione, ottimizzazione e controllo delle pratiche alle questioni politicamente determinate della giustizia internazionale. A tal fine, prendiamo in esame le logiche liberali che sottendono l'azione di tre soggetti che partecipano al regime regolativo del mercato finanziario globale (OECD, IASB, Credit Rating Agencies). La tesi conclude che tale nesso non può essere fornito né dalle soluzioni normative del liberalismo progressista né da quelle del neoliberalismo, bensì dalla tensione concettuale fra le due tradizioni, che genera a sua volta uno spazio internazionale di autentica “pratica politica”.
The thesis sets out to identify a connection between global regulation and international order, so as to relate the quasi-technocratic realm of standardization, optimization and audit to to the politically determined issues of international justice. For this purpose, we consider the rationales underlying the activity of three subjects participating to the regulatory regime of the global financial market .(OECD, IASB, Credit Rating Agencies). The thesis infers that such nexus cannot be provided either by progressive liberalism's normative solutions, nor by neoliberalim's, but rather by the conceptual and practical tension between the two traditions of thought, which in turn generates a international locus of authentic "political practice"
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

Cattelan, Giada <1983&gt. "MAKE ART NOT WAR L'irruzione dell'Afghanistan sulla scena artistica internazionale." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4572.

Full text
Abstract:
Questa tesi prende in esame il lavoro di alcune artiste di origine afghana,tra cui l'esponente chiave è Lida Abdul, riconosciute oggi come portavoce di un linguaggio nato in una cultura e in un territorio ancora ai limiti della globalizzazione e sotto assedio. Il riconoscimento internazionale dei loro lavori avviene grazie alle ultime edizioni della Biennale di Venezia e alla tredicesima Documenta di Kassel. Un interlocutore tra i due mondi, quello afghano e quello occidentale, è la figura di Alighiero Boetti.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

Tonello, Giulia <1993&gt. "LA FUNZIONE CHE HANNO I MASS MEDIA NELLA POLITICA INTERNAZIONALE." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13843.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
10

Piccoli, Marco <1980&gt. "L’Alto Adriatico nel contesto geopolitico internazionale: dal 1945 al 1954." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/14244.

Full text
Abstract:
Il focus di tesi è ascrivibile alle dinamiche delle relazioni internazionali che - nel contesto della polarizzazione geopolitica "Piano Marshall Vs Cominform" - determinarono la ridefinizione del confine italo-jugoslavo attraverso una'intricata trattativa che occupò la diplomazia internazionale dal maggio del 1945 sino alla firma del Memorandum di Londra del 1954. Nell'intricato assetto geopolitico europeo che contrapponeva il Blocco occidentale filo-statunitense a quello Sovietico, vengono prese in esame le estenuanti interlocuzioni per la questione di Trieste che coinvolsero in modo preponderante le Potenze alleate, la neonata e successivamente non allineata Jugoslavia nazional-comunista, il Governo italiano e l'Unione Sovietica. Più marcatamente, l'obiettivo del lavoro è quello di rappresentare e documentare come la rottura tra Stalin e Tito nel 1948 abbia mutato irreversibilmente la linea politica statunitense e del Governo italiano nelle rivendicazioni sul "Territorio B" di Trieste, meglio evidenziando i delicati equilibri geopolitici che abbiano determinato una soluzione di compromesso lungo la Linea Morgan.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
11

Zavan, Angela <1986&gt. "IL CASO DEGLI INTERNATI MILITARI ITALIANI. UNA «STORIA DELLE ESPERIENZE» TRA ARTE, MEMORIA E DIRITTI NEGATI." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/18568.

Full text
Abstract:
La presente trattazione si propone di indagare la vicenda degli Internati Militari Italiani lungo i percorsi della memoria, l’arte e il diritto. Il caso in oggetto è esemplificativo della mancata applicazione delle norme di protezione umanitaria per i prigionieri di guerra, vigenti all’epoca della Seconda Guerra Mondiale. Le attività culturali e le opere d’arte prodotte all’interno dei lager da parte dei militari italiani vengono approfondite attraverso l’esperienza dell’ufficiale pittore Italo Gerlin, uno degli ultimi testimoni ancora in vita e il contributo della professoressa Paola Cintoli, autrice del libro L’arte nei lager nazisti: memoria, resistenza, sopravvivenza, di recente pubblicazione. La produzione artistica costituisce il trait-d’union tra la memoria del particolare tipo resistenza «senz’armi» condotta dagli IMI, tra i diritti che sono stati loro negati prima e dopo il ritorno a casa e la costruzione di un’identità nuova e democratica nel nostro Paese. Ad oggi, il riconoscimento della loro condizione e i risarcimenti per i danni subìti quali vittime dei crimini nazisti rimane una questione aperta. Continuare a fare ricerca sul valore civile della memoria e sull’arte come testimonianza di una «storia delle esperienze» può far riemergere le zone lasciate in ombra nella memoria storica e contribuire affinché, anche nelle guerre odierne, venga tutelato ciò che rimane di veramente umano in un conflitto armato: la persona e il patrimonio culturale.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
12

Brunello, Laura <1980&gt. "LA BIENNALE INTERNAZIONALE D’ARTE DI SAN PAOLO: TRA ARTE E MERCATO." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2585.

Full text
Abstract:
Questo lavoro, tesi finale del corso di Laurea Magistrale in Economia e Gestione delle Arti e delle Attività Culturali, esamina la Biennale Internazionale di Arte di San Paolo mediante un’analisi storica della sua istituzione e della sua evoluzione e un’analisi economica dell’evento. Partendo da una panoramica sull’evoluzione delle arti visive in Brasile, specialmente a San Paolo e a Rio de Janeiro, delineando sempre un parallelo con il contesto politico, economico e sociale del Paese, si è fatto una ricognizione storica sui 60 anni di esistenza della Biennale di San Paolo e delle sue 30 edizioni - dal 1951 al 2012. Successivamente, si è analizzata la formazione artistica brasiliana, l’ingresso dell’arte moderna nel paese, l’evoluzione del mercato artistico culturale e del sistema dell’arte nella città di San Paolo, così come lo sviluppo delle politiche pubbliche orientate alle attività artistiche e culturali in Brasile, ponendo sempre in rilievo la capitale paulista, includendo il ruolo della Biennale in questo contesto. Si è affrontata anche l’evoluzione del processo di gestione economica della Fondazione Biennale di San Paolo, responsabile dell’evento dal 1961, dalla sua tappa iniziale alle sue tappe posteriori. Obiettivo di questo lavoro, oltre a rendere disponibile all’ambiente accademico italiano un histórico delle arti plastiche brasiliane nella modernità, è fare una valutazione economica dell’evento attraverso l’analisi delle ultime cinque Biennali realizzate - tra il 2002 e il 2012 - e un’analisi dell’impatto che la Biennale di San Paolo ha esercitato nel processo di “internazionalizzazione dell’arte brasiliana”. Per completare gran parte di questi campi di ricerca si è effettuato un ampio rilevamento di dati negli archivi della Biennale di San Paolo, della Biennale di Venezia e di varie istituzioni culturali brasiliane.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
13

Ballarini, Margherita <1989&gt. "Il Brasile all’Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia dagli inizi al 2017." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/14601.

Full text
Abstract:
La tesi desidera mettere in luce la partecipazione degli artisti brasiliani alle Esposizioni Internazionali d’Arte di Venezia dall'anno della sua fondazione al 2017. Interesse della ricerca è individuare quali possono essere le tracce lasciate dagli artisti brasiliani a Venezia attraverso oltre un secolo di presenza. La tesi intende quindi fornire una mappatura dei contributi degli artisti che hanno rappresentato il Brasile nella Biennale di Venezia. Nel fare ciò, la ricerca si articola in più parti, seguendo un ordine cronologico stringente. La prima sezione è dedicata all'arco temporale dal 1895 al 1964, anno in cui si inaugura il padiglione nazionale brasiliano. Le ulteriori parti descrivono i ventenni successivi, dagli anni Sessanta e Settanta, agli anni Ottanta e Novanta, per concludere con gli anni Duemila.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
14

Bressan, Alice <1996&gt. "Verso la parità di genere: dal suffragio universale al riconoscimento internazionale." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19249.

Full text
Abstract:
Il tema che si affronta in questa tesi di laurea specialistica riguarda le modalità attraverso le quali si è giunti al riconoscimento internazionale della parità di genere. Per attuare questa analisi, nel capitolo primo verrà data una definizione di genere basandosi sul lavoro della storica statunitense Joan Wallach Scott. Attraverso la prospettiva sociologica, si delineeranno le tappe fondamentali della formulazione del concetto di genere nella società. A conclusione del capitolo si evidenzierà il concetto di parità di genere. Successivamente nel secondo capitolo si analizzerà la prima ondata del movimento femminista per la conquista del suffragio universale. In questo capitolo, si esamineranno le opere della suffragista inglese Millicent Garrett Fawcett per ricostruire il suo operato per la conquista del diritto di voto in Gran Bretagna. Si analizzerà, in seguito, la collaborazione delle suffragiste inglesi e americane per il suffragio femminile negli Stati Uniti d’America. Nel terzo capitolo verrà approfondita la seconda ondata del movimento femminista, principalmente negli Stati Uniti d’America. Per ricostruire il movimento femminista americano degli anni Sessanta, verrà analizzata una raccolta di giornali composta da tre numeri pubblicati dall’organizzazione Women’s Liberation Movement. Infine, nel quarto ed ultimo capitolo, si prenderanno in considerazione gli organismi e le normative internazionali create dall’Organizzazione delle Nazioni Unite al fine di riconoscere e promuovere la parità di genere.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
15

Guillemot, Marc <1981&gt. "Le Politiche Pubbliche Brasiliane nello Scenario Internazionale: Nuove Rappresentazioni." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2512.

Full text
Abstract:
L’oggetto della ricerca è studiare il Brasile, “creato” secondo gli interessi di settori sociali dominanti, arretrati (oligarchia latifondista e i suoi alleati). Si analizzerà la mutazione degli interessi delle classi egemoni, dalla colonizzazione in poi, e relative conseguenze. Si esaminerà il processo di Nation Building del Brasile, cogliendo il cambiamento d’immagine internazionale del Paese prodotta dalla Presidenza del Governo Lula. Si osserverà come la qualità di vita di un ampio spettro di persone sia migliorata attraverso le politiche sociali e queste ultime siano un investimento a lungo termine per garantire un benessere maggiore per la Nazione. L’obiettivo della tesi è di dimostrare, con l’esempio del Brasile, che il cosiddetto Terzo Mondo può uscire dalla miseria che lo attanaglia. Il Brasile, ricco in materie prime, risorse naturali e umane, riveste importanza per l’Europa per un duplice motivo: fa parte delle economie emergenti del BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica), ed è fra i Paesi leader del Sudamerica. La tesi si sviluppa in tre capitoli: 1) Una ricerca per conoscere il processo di Nation Building del Paese: ripercorrere il percorso storico brasiliano, dalla cosiddetta “scoperta dell’America” fino al processo di democratizzazione iniziatosi alla fine della dittatura militare del ’64-’85, consentirà di capire la problematica della dipendenza strutturale del Brasile e conseguentemente ricostruire come il Paese apparisse agli occhi di tutto il Mondo. 2) Un’analisi delle politiche pubbliche adottate in epoca contemporanea. Senza rovesciare gli equilibri del sistema, il Presidente Lula raggiunge i suoi obiettivi primari: la “lotta alla fame” e un “Brasile, paese di tutti”. Si può costatare che con gli ultimi due governi c’è un forte tentativo di tutela verso le fasce più deboli della società (indigeni, afro-brasiliani, donne, indigenti) con particolare riguardo alla salute ed alla educazione dei minori. 3) Una ricerca su articoli della stampa europea, specialmente di Italia, Francia, Spagna e Gran Bretagna. Questa analisi consentirà di capire com’è cambiata l’ottica europea nei confronti del Brasile e quale sia l’immagine di cui gode questo “nuovo Paese”. Durante il primo decennio del XXI sec. i notiziari europei hanno parlato sempre più frequentemente del Brasile: l’Europa temeva, che con l’elezione a Presidente dell’ex-sindacalista Lula il Brasile potesse assumere posizioni estremiste. Al contrario, Lula si è dimostrato non solo democratico e moderato nei rapporti internazionali, ma ha anche guidato il Paese cercando di appianare le differenze economiche. Sommato tutto questo al boom economico, i media di tutto il mondo hanno rispolverato vecchi titoli e slogan come “Il gigante si è svegliato” “Il paese del futuro” “Il miracolo Brasiliano”. Il fenomeno del Brasile ci permette di capire la relazione esistente tra la massa ed i suoi leader. In un passato anche recente il Brasile era famoso per estesissime favelas e ricchezza esclusiva di pochissimi fortunati (calciatori e modelle); adesso è un interlocutore internazionale nel campo tecnologico, scientifico, economico e dei Diritti Umani. In effetti, soltanto con la partecipazione del popolo, investito di responsabilità verso il proprio Paese, è possibile fare tutti quei progressi che permettono lo sviluppo nazionale. Perciò si dimostrerà che è possibile uscire da vecchi stereotipi se esiste la volontà politica per un progetto di cambiamento sociale sostenibile. A conclusione, si proverà come le nuove politiche pubbliche del Brasile si possano considerare come l’esempio di una visione innovativa in cui crescita economica e redistribuzione della ricchezza sono fra loro complementari.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
16

Gili, Eleonora <1994&gt. "La sottrazione internazionale di minori. Analisi critica del sistema giuridico giapponese." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13832.

Full text
Abstract:
La sottrazione internazionale di minori è un fenomeno globale in ascesa. Con l’aumentare dei matrimoni misti, si ha assistito ad un aumento dei casi di sottrazione e dispute coniugali. In questo lavoro si è cercato di analizzare i sistemi giuridici giapponese e italiano con particolare attenzione al fenomeno sopracitato, cercando di capire quali lacune legislative siano riscontrabili in essi. Allo stato attuale, entrambi i Paesi presentano delle carenze legislative che impediscono di contrastare efficientemente la sottrazione di minori all’estero. La moltitudine di casi, alcunii dei quali diventati di dominio pubblico negli ultimi anni, ha contribuito ad accendere l’interesse nei cittadini dei due Paesi. Per la stesura del lavoro si è fatto riferimento alle diverse fonti del diritto dei Paesi in questione, come i Codici Civili e Penali, e le legislazioni europee. Inoltre, si è fatto riferimento a diversi testi e saggi accademici di avvocati che si occupano di diritto privato internazionale, nonché ad alcuni lavori di antropologia. La tesi presenta anche una traduzione originale della Legge Tanase, una proposta di legge a favore della custodia condivisa presentata alla Dieta giapponese dall’avvocato e professore Tanase Takao. Per trattare la posizione del governo giapponese riguardo la Convenzione dell’Aja, si è portata ad esempio il pamphlet redatto dal Ministero degli Affari Esteri; mentre per trattare la produzione mediatica giapponese si è analizzato un servizio del programma televisivo di Japanese Culture Channel Sakura. É stato analizzato brevemente anche il comportamento degli utenti giapponesi sui siti internet riguardanti l’argomento, al fine di comprendere quale sia la posizione che il cittadino medio ricopre all’interno del dibattito per le riforme legislative. Grazie ai lavori accademici ed all’indagine delle piattaforme internet, è possibile evincere che un gran numero di cittadini giapponesi è a favore della introduzione della custodia condivisa in Giappone. Si auspica pertanto che entrambi i governi, in accordo con la volontà dei cittadini, mettano a punto delle riforme legislative in grado di rispondere ai sempre più rapidi cambiamenti della società.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
17

Fossato, Francesca <1996&gt. "Il Xinjiang oggi, rappresentazioni mediatiche in Cina e nello scenario internazionale." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/18180.

Full text
Abstract:
La presente tesi affronta la questione relativa alla Regione Autonoma cinese del Xinjiang, l’area che occupa a livello geografico la zona più occidentale della Cina. Questa è una regione ricca di contraddizioni e problematiche sia dal punto di vista sociale che economico, poiché qui la popolazione è prevalentemente di etnia uigura e di fede islamica, e ad oggi il Xinjiang rimane una delle zone più povere della Cina. Proprio sulla base di queste contraddizioni si fonderà lo sviluppo della mia tesi che affronterà le questioni sotto il punto di vista dei media nazionali e internazionali, che si differenziano molto tra loro per l’approccio che ciascuno ha in relazione a ciò che sta succedendo nel Xinjiang. Infatti qui da alcuni anni, gli uiguri verrebbero maltrattati e monitorati nei così denominati “campi di rieducazione”, ovvero delle strutture in cui verrebbero internati, dal governo cinese, migliaia di uiguri al fine di essere rieducati sotto il punto di vista politico e culturale. Diversi di loro sostengono che questi luoghi siano molto simili a delle prigioni in cui verrebbe fatto loro il lavaggio del cervello affinchè abbraccino l’ideologia del Partito Comunista Cinese e abbandonino la loro fede islamica, vista dal PCC come una potenziale spinta verso il terrorismo. I media internazionali invece sostengono fermamente che il metodo utilizzato dal governo cinese contro gli uiguri non vada a rispettare i diritti umani degli stessi, e che questa paura del terrorismo sia semplicemente una scusa per affermare l’identità cinese anche sulle minoranze etniche all’interno della stessa Cina. Al fine di dimostrare che la Cina non stia rispettando totalmente i diritti umani degli uiguri, stia portando avanti con qualsiasi mezzo la desiderata unità nazionale, e che controlli in maniera massiccia l’informazione e la comunicazione, ho analizzato alcune delle più importanti testate nazionali ed internazionali per mettere a confronto le due visioni che si hanno in correlazione alla questione del Xinjiang.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
18

Coltro, Fabiana <1980&gt. "Il Giappone nel diritto internazionale delle peacekeeping operations (PKO) delle Nazioni Unite." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2008. http://hdl.handle.net/10579/127.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
19

Tortelli, Alessandro <1979&gt. "L'idea di "società internazionale", l'espansione dell'ordinamento politico-giuridico internazionale europeo e la nascita dell'idea di "League of Nations" nella riflessione politico-giuridica inglese nella seconda metà del XIX secolo." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/194/1/Tesi_Tortelli.pdf.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
20

Tortelli, Alessandro <1979&gt. "L'idea di "società internazionale", l'espansione dell'ordinamento politico-giuridico internazionale europeo e la nascita dell'idea di "League of Nations" nella riflessione politico-giuridica inglese nella seconda metà del XIX secolo." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/194/.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
21

Schillaci, Alice <1990&gt. "La barriera di separazione israeliana tra diritto internazionale e arte impegnata." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/10868.

Full text
Abstract:
La costruzione della barriera di separazione israeliana, avrebbe, secondo il governo israeliano, natura militare e sarebbe finalizzata alla protezione dei cittadini israeliani dalla minaccia terroristica palestinese, aumentata in seguito allo scoppio della seconda Intifada nel 2000. Dal punto di vista palestinese, il muro rappresenta una violazione dei diritti umani e un'annessione de facto di territorio da parte d’Israele. Il seguente elaborato nasce dalla volontà di comprendere in maniera profonda la storia della barriera e l’impatto che essa ha avuto sull’opinione pubblica internazionale e sulla vita del popolo palestinese. Nella prima parte, verranno prese in considerazione le cause e ricostruiti gli eventi che hanno portato alla costruzione del muro. Analizzandone struttura e percorso, verranno poi riportati dati sull’efficacia e sulle conseguenze del muro sulla vita di palestinesi in Cisgiordania e Israele. Inoltre, verrà preso in considerazione il valore che l’architettura israeliana e le strategie di controllo hanno nella costruzione dello stato israeliano e nella definizione dei suoi confini. Nella seconda parte dell’elaborato verrà affrontata la questione della legittimità del muro con l’esposizione delle varie opinioni di organi quali il Consiglio di Sicurezza e la Corte Internazionale di Giustizia. La costruzione del muro, ha portato ad un nuovo tipo di disobbedienza civile, che si manifesta nell’uso dei graffiti e della street art come linguaggio politico di protesta. La terza e ultima parte dell’elaborato è dedicata all’analisi dei temi e dei simboli usati da artisti internazionali e locali per dare voce alla resistenza palestinese e delle conseguenze dell’uso della barriera come tela.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
22

Stroe, Andreea <1996&gt. ""Il nuovo protagonismo delle piccole potenze: il Qatar nello scenario internazionale contemporaneo"." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21033.

Full text
Abstract:
Nell’ambito della disciplina delle Relazioni Internazionali la collocazione di uno Stato nella gerarchia del potere è rappresentata dalla combinazione tra la forza potenziale (la somma tra risorse militari, economiche e morali) e il potenziale di mobilitazione. Proprio a seconda del coefficiente di potenza a sua disposizione, lo Stato dispone di diversi margini di manovra per rispondere alle pressioni esogene. Seguendo questa logica, sono gli attori più fragili a subire le conseguenze più significative delle pressioni esogene. In un mondo visto come anarchico, in cui la rivalità e il conflitti sono inevitabili, gli Stati devono provvedere per la propria sicurezza e riescono ad ottenerla in misura direttamente proporzionale alla potenza di cui dispongono. Essere “Stato Piccolo” o debole vuol dire subire la condizione di estrema esposizione internazionale data l’insufficienza di risorse per attuate politiche competitive contro altre unità. In questo modo, le Piccole Potenze sono Stati che hanno una modestissima influenza sul piano internazionale, con una limitata possibilità di intervento, quasi senza la capacità di influenzare, subendo in maniera passiva le conseguenze delle pressioni che arrivano dall’ambiente esterno. Tenendo conto delle limitate risorse di potere, limitati diventano anche gli obiettivi e spesso una Piccola Potenza si concentra sulla sola sopravvivenza concentrandosi sullo sviluppo economico, rimanendo spettatori sul palcoscenico internazionale. La letteratura ha collocato il Qatar nella gerarchia internazionale del potere come “piccola potenza” ovvero nel gruppo di Stati, maggioritario nel sistema internazionale, il quale subisce in maniera passiva l’influenza dell’ambiente esterno più delle medie e grandi potenze. Tradizionalmente la letteratura scientifica afferma che le Piccole Potenze sono destinate a restare attori passivi sullo scenario internazionale, ma le ultime tendenze mostrano come, negli ultimi anni, queste piccole potenze iniziano ad essere più attive e a ritagliarsi uno spazio sulla scena internazionale. Queste nuove tendenze spingono la letteratura a rivalutare la propria posizione riguardante la loro passività. Un esempio, in questo senso è dato dal Qatar – da sempre considerato dalla letteratura come piccola potenza ma che negli ultimi anni si sta dimostrando un paese dinamico e attivo, pronto a combattere per ritagliarsi uno spazio di influenza sul rango internazione. Nello scenario internazionale Qatar si sta comportando in maniera diversa rispetto a quanto si aspetterebbe da una “Piccola Potenza” nella misura in cui: a) persegue obiettivi ben più ampi della mera sopravvivenza e benessere economico; b) cerca di ritagliarsi margini di influenza regionali; c) persegue obiettivi che non hanno solo natura materiale (sicurezza, investimenti, ecc.), ma anche natura immateriale (rango, posizionamento, branding, ecc.). In questo modo, Qatar assume una posizione da “protagonista” contraddicendo in maniera chiara la letteratura delle Piccole Potenze. Si arriva cosi all’ipotesi di ricerca e si tenta di dimostrare come Qatar riesce a ritagliarsi uno spazio “da protagonista” nello scenario internazionale, comportandosi in una maniera diversa rispetto a quanto si potrebbe aspettare dal una “Piccola Potenza”. Una volta affermato il ruolo di “protagonista” a livello internazionale, ci si chiede come tale affermazione sul rango internazionale possa influenzare le relazioni bilaterali economiche e politiche con l’Italia. Utilizzando la letteratura delle “Piccole Potenze” e optando per un approccio “misto” – tenendo conto sia delle definizioni qualitative sia qualitative, è possibile chiarire la posizione del Qatar all’interno dello schiacciare internazionale.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
23

MISIANO, FRANCESCA. "«LA CITTÀ PIÙ CITTÀ D'ITALIA» VERSO L'EUROPA. L'ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE DI MILANO DEL 1906." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2014. http://hdl.handle.net/2434/232582.

Full text
Abstract:
Mine project aims to understand and evaluate Milan’s changes during an important season for its nationally and internationally statement. Moving from the traditionally idea that "Milan makes itself," the setting up of Simplon’s Exhibition was an important and valuable opportunity of cooperation of private and public efforts, with the direct participation of the Municipality. Milan was not only the protagonist of the urban and architectural transformation, but also of process of improvement of social conditions and of increase of cultural activities. It also consider the legacy of this event after the conclusion of the Exhibition: with Acquario's exception, none of the most iconic buildings of the white city lasted to remind the magnificent work of Simplon's Exhibition, which left a much rich bequeath to Milan. The cultural and social heritage have ensured the eternal memory for an so felt event, but so fleeting.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
24

Bora, Tommaso <1992&gt. "L’evoluzione politico-strategica cinese a livello nazionale ed internazionale in relazione ai problemi ambientali." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/11956.

Full text
Abstract:
In questa tesi si cercherà, basandosi su fonti attendibili, di analizzare le differenti politiche interne e tattiche di negoziazione utilizzate a livello internazionale dalla Cina in questo contesto ambientalistico, chiedendosi inoltre quali saranno le ripercussioni e i progetti per il futuro, soprattutto in seguito alla prevista, ma comunque sconvolgente, scelta di Trump e degli Usa di uscire dall’accordo sul clima di Parigi. Sarà di fondamentale importanza approfondire due lati della questione, capire a livello nazionale come l’emergenza dei nuovi problemi ambientali possa influenzare le politiche e gli obiettivi dei leader Cinesi, e come lo stato stia cercando di utilizzare l’internazionalizzazione delle politiche ambientali per portare avanti i propri obiettivi nazionali. La tesi sarà costituita da un’introduzione che darà una visione generale sulla questione, seguita da una prima parte che analizzerà la situazione Cinese interna, passata e attuale, relativa all’ambiente. Sarà importante, in questa sezione, focalizzare l’attenzione sugli obiettivi legati al clima e all’energia, sulle nuove norme legislative aggiunte nel corso degli anni, in quali campi dell’industria verde il paese ha investito maggiormente e quali saranno le conseguenze di tutto questo. Nella sezione successiva sarà invece analizzata approfonditamente la situazione dal punto di vista internazionale. Saranno approfonditi i diversi dialoghi e trattati relativi all’ambiente, con un focus particolare sul Protocollo di Kyoto dell’11 Settembre 1997 e sulla XXI Conferenza delle Parti dell'UNFCCC sui cambiamenti climatici, che ha portato 196 paesi alla sottoscrizione dell’accordo di Parigi. Di questa seconda parte, una sezione importante verrà incentrata sulle tattiche e strategie utilizzate dai negoziatori cinesi nelle discussioni di questi trattati, sottolineando il graduale cambiamento di disponibilità e apertura da parte dei rappresentanti cinesi. Infine una conclusione riassumerà quanto detto nei capitoli precedenti e approfondirà in parte cosa potrebbe succedere nei prossimi anni, sia a livello nazionale che internazionale. L’obiettivo primario di questa tesi sarà quello di dimostrare e analizzare il graduale cambio di posizione dei negoziatori cinesi all’interno delle conferenze internazionali sul clima e dello stretto legame tra questo cambiamento con la crescita economia e industriale del paese e il conseguente degrado ambientale che lo affligge sempre maggiormente.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
25

Mandini, Michele <1994&gt. "L'energia giapponese: analisi interna, internazionale e all'interno della regione dell'Asia orientale delle politiche energetiche." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/16040.

Full text
Abstract:
Il lavoro si pone l'obiettivo di analizzare non solamente in che modo la situazione energetica del Giappone sia cambiata a partire dalla fine dell'occpuazione americana, ma anche come sono cambiate le politiche energetiche e le interazioni sia nel contesto regionale dell'Asia orientale che nelle trattative internazionali. Nel fare ciò verrà delineato il processo per evidenziare le differenze e i progressi attuati per ottenere risultati migliori sotto il punto di vista della sicurezza energetica e della lotta al cambiamento climatico.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
26

Milanese, Camilla <1992&gt. "Giancarlo De Carlo nel panorama architettonico internazionale del secondo Novecento: dalla partecipazione ai CIAM alla fondazione dell'ILAUD." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/16800.

Full text
Abstract:
L'elaborato si propone di analizzare la partecipazione di Giancarlo De Carlo al dibattito internazionale sull'architettura attraverso l'indagine di tre momenti significativi del suo percorso, a ciascuno dei quali viene dedicato un capitolo specifico. Essi riguardano il suo coinvolgimento nei Congressi Internazionali di Architettura Moderna (CIAM), la partecipazione agli incontri del Team X e infine la creazione a Urbino, per sua iniziativa, dell'International Laboratory of Architecture and Urban Design (ILAUD). Lo studio dei contatti intrecciati con architetti provenienti da diversi Paesi dimostra come De Carlo, fin dall'inizio della sua carriera, intenda proiettare la sua ricerca verso un più ampio panorama internazionale, inizialmente attraverso il confronto e la discussione dei progetti presentati nell'ambito dei CIAM e del Team X e successivamente convogliando le conoscenze acquisite nelle precedenti esperienze nella fondazione dell'ILAUD, una Scuola estiva di architettura avente sede in Italia capace di coinvolgere prestigiose Università straniere nella riflessione metodologica e nel lavoro progettuale in relazione a realtà e contesti urbani differenti, in particolare Urbino, Siena, San Marino e Venezia.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
27

Salis, Chiara <1992&gt. "La criminalità organizzata internazionale Cosa Nostra, la mafia nigeriana in Italia e gli organismi investigativi antimafia." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19353.

Full text
Abstract:
L'elaborato si propone di informare sulla nascita e sullo sviluppo di Cosa Nostra e della mafia nigeriana; le loro strutture, come sono cambiate nel tempo, a cosa sono interessate e di cosa si occupano, come e in che misura la loro presenza potrebbe ed è in grado di influenzare il mondo circostante. Come è stato ed è un mezzo fuorviante per tutte quelle persone che vivono in una realtà di particolare arretratezza economica e culturale. Inoltre presta particolare attenzione a tutte quelle organizzazioni nazionali ed internazionali di polizia come: Dia, Dda, Interpol, Europol, Eurojust e Servizi Segreti che cercano di combattere l'illegalità, la delinquenza e la corruzione. Coloro che lavorano ogni giorno per smascherare e sgominare tutte quelle persone e quegli enti che hanno a che fare con la criminalità, anche quelle sfere dello stato e della politica che sembrano intoccabili e incorruttibili.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
28

Bita, Nadejda <1995&gt. "Prevenzione della violenza domestica e sostegno alle vittime in Russia: esperienze locali e quadro internazionale." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21741.

Full text
Abstract:
La tesi è dedicata a un problema urgente e ancora molto dibattuto nella società russa contemporanea, ovvero, la violenza domestica. Lo scopo della tesi è presentare e confrontare l’esperienza di tre “centri di crisi” a sostegno delle vittime della violenza domestica e sessuale in Russia, letti sullo sfondo del contesto, soprattutto normativo, internazionale. Sono passati trent’anni dall'inizio dello sviluppo dei primi centri di crisi non statali in Russia. A questo proposito, in seguito agli eventi degli ultimi anni (depenalizzazione della violenza domestica nel 2017, le reazioni negative al progetto di legge federale "Sulla prevenzione della violenza domestica" nel 2019, l’aumento dei casi di abusi durante il lockdown nel 2020), e nell’assenza ancora oggi di una legge che dia una corretta definizione o che definisca la violenza domestica come un problema legale, è interessante rivedere e analizzare l’esperienza e risposta organizzativa dal basso di simili centri. Laddove lo Stato fallisce a dare una risposta sistemica al problema, entrano in azione le organizzazioni non governative (ONG), i centri di crisi e movimenti, per la maggior parte, di donne, che oltre alle difficoltà incontrate nel loro percorso, continuano a non ricevere qualsiasi tipo di aiuto o assistenza da parte del governo. La mancanza di campagne educative statali sulla prevenzione della violenza domestica è un grave sintomo dell'indifferenza statale verso un problema che colpisce direttamente la vita, la salute e la sicurezza delle cittadine. Perciò, la necessità di fornire assistenza alle vittime che hanno subito violenza domestica è di fondamentale importanza. Per una migliore compressione dell’evoluzione dei centri di crisi sullo scenario nazionale, la tesi, in primo luogo, presenterà una riflessione generale sulla società civile nella Russia post-sovietica. È durante questo periodo storico, grave situazione economica e crescenti disordini nella società all’inizio degli anni ’90, che il termine “violenza domestica” è entrato a far parte del linguaggio comune e più tardi di quello politico. Successivamente, per riuscire a focalizzare meglio il problema e le sue espressioni negli ultimi decenni, lo studio presenterà gli interventi a livello internazionale contro la violenza sulle donne e la violenza domestica, e la ricezione del diritto internazionale nell’ordinamento russo, come risultato dell’impegno da parte dello Stato in diversi trattati internazionali sottoscritti. A questo punto della ricerca, considerata la sfera internazionale, lo studio illustrerà un breve excursus storico-normativo della Russia, nel tentativo di adottare una legge contro la violenza domestica dalla fine dell’Unione sovietica, e conformemente, la risposta odierna del sistema giudiziario russo per far fronte al problema. Infine, la tesi descriverà e analizzerà l’esperienza e i modelli tipici dei centri di crisi presi come caso di studio. Sulla base di un’attenta analisi dei loro siti web, articoli scientifici, articoli di riviste, media, i loro rapporti annuali, fonti visive e interviste orali, nei due capitoli finali, la tesi analizzerà il loro percorso, le pratiche introdotte, l’organizzazione del lavoro, i discorsi sviluppati, i risultati ottenuti, le relazioni con altri enti e organizzazioni nazionali e internazionali, le minacce e i loro limiti. Questi centri, insieme a tutta la rete creata sul territorio nazionale, sembrano essere gli unici mezzi effettivi di aiuto a chi ha subito violenza domestica, compresa la violenza sessualizzata, nel paese.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
29

Mentone, Dario <1982&gt. ""La diffusione internazionale del network jihadista: il caso di Al-Qaeda nel Maghreb Islamico"." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/3168.

Full text
Abstract:
I recenti sviluppi del conflitto maliano hanno portato alla luce la reale importanza geostrategica di questa regione nella lotta al terrorismo internazionale riaffermando la necessità di una reale comprensione di questo fenomeno. L'insuccesso delle contemporanee caratterizzazioni ha permesso che questo termine fosse utilizzato per riferirsi alla più diversa tipologia di eventi e manifestazioni di carattere violento contribuendo ad amplificarne la natura estremamente evanescente. Questo lavoro, nel tentativo di decostruire alla base il concetto, esplora la possibilità che una definizione del fenomeno sia effettivamente auspicabile e possa fornire gli strumenti necessari a definire in che misura un determinato episodio di carattere violento possa essere, o non essere considerato come terrorista. Si approfondirà inoltre il ruolo esercitato dalla paura e dal terrore, componenti queste essenziali per comprendere le dinamiche di determinati episodi. Analizzando il percorso di costituzione della rete terroristica di Al-Qaeda, si esaminerà inoltre la peculiarità di Al-Qaeda in the Islamic Maghreb (AQIM), nodo strategico del network jihadista, al fine di dimostrare come il recente intervento in Mali ricordi l’esperienza militare in Afghanistan, e rischi di trasformarsi in un'ennesima "crociata geostrategica" occidentale.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
30

Poletto, Laura <1977&gt. "L'Esposizione internazionale d'arte di Venezia 1968-1997 : organizzazione, metodo, ricezione critica." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2012. http://hdl.handle.net/10579/1242.

Full text
Abstract:
La tesi delinea una ricostruzione storica dell'Esposizione Internazionale d'Arte di Venezia dal 1968 al 1997, ovvero dalla Biennale della contestazione alla XLVII edizione della rassegna veneziana, curata da Germano Celant. Lo studio dell'Esposizione viene affrontato da diverse prospettive: le modalità organizzative e operative della rassegna, le mostre e gli approcci teorici e critici delle diverse edizioni, la relazione dell'istituzione veneziana con gli sviluppi artistici coevi e le attività espositive a livello nazionale e internazionale. Un altro aspetto a cui viene dato rilievo è la ricezione della Biennale da parte della critica e della stampa italiana e straniera lungo il periodo preso in esame, che offre anche l'opportunità di sondare di volta in volta lo stato nel dibattito artistico contemporaneo. La conduzione della ricostruzione storica sul medio periodo ha dato inoltre la possibilità di registrare i cambiamenti della formula espositiva della Biennale nei tre decenni presi in considerazione dalla ricerca; mutamenti che ciclicamente coinvolgono fini e funzioni della rassegna, e ridefiniscono la vocazione internazionale sotto i cui auspici è nata alla fine dell'ottocento.
The thesis outlines a historical narrative of the International Art Exposition of Venice from 1968 to 1997, in other words from the Biennale of contestation to the XLVII edition under the curatorship of Germano Celant. The research has been conducted by considering and encompassing several perspectives of the exposition: the modalities for its organization and operative, the different theoretical and critical concepts of its feature, the relationship of the Venetian Biennale with contemporary artistic movements and other expositions both at national and international level. Furthermore, the thesis focuses on the perception of the Biennale of arts as expressed both by the international and the Italian press. This offers the possibility to detect year by year the state of the contemporary artistic debate. Finally, the analysis goes through a timeline of three decades and it offers the possibility to track the changes in the exposition framework with significant modifications in the scope and in the purposes of the exposition. These are cyclical changes of its original international vocation upon which it was conceived in the late XIX century.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
31

Roche, Francesca <1991&gt. "Il concorso internazionale della ceramica d'arte contemporanea: i vincitori del premio Faenza dal 1991 al 2015." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/10511.

Full text
Abstract:
Questa tesi si propone di considerare un periodo recente della storia dell'arte ceramica, prendendo come traccia gli artisti vincitori del Premio Faenza dal 1991 al 2015. L'elaborato, dopo aver indagato le vicende della ceramica contemporanea, con un excursus sulla scena europea ed italiana, si concentra sulla nascita del MIC - Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza, per analizzare l'evoluzione del Concorso Internazionale delle Ceramiche di Faenza. L'elaborato analizza quindi le opere e le poetiche dei vincitori del Premio Faenza dal 1991 fino al 2015, ragionando su temi comuni, tecniche ed influenze provenienti dalla scena artistica contemporanea, cercando di portare alla luce l'eterogeneità di tematiche e scelte compositive, sottolineando l'importanza che questo materiale ha acquisito per artisti e ceramisti.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
32

Bedussi, Giorgio <1988&gt. "Le contraddizioni della cooperazione internazionale - L'impatto degli aiuti umanitari nei paesi in via di sviluppo." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/11459.

Full text
Abstract:
Obbiettivo della tesi è analizzare l’impatto che le politiche di cooperazione internazionale allo sviluppo hanno sui paesi destinatari. Lo studio analizza l’evoluzione storica e i cambiamenti strutturali delle politiche allo sviluppo deliberate dai governi occidentali e dalle le istituzioni internazionali. Particolare importanza viene data alle organizzazioni non governative (NGOs) le quali sono diventante il soggetto più conosciuto nel mondo degli aiuti umanitari. Nel corso della tesi viene dimostrato come i progetti di aiuto internazionale spesso portano a risultati contraddittori e ad effetti collaterali estremamente negativi. Attraverso gli studi di numerosi autori e di analisi statistiche vengono evidenziate numerose problematicità legate al mondo dell’aiuto umanitario. Una particolare attenzione viene posta a fenomeni come: a) il rapporto tra le NGOs e le missioni militari occidentali e alla nascita delle cosiddette “guerre umanitarie” b) il rapporto tra i prestiti perpetui delle istituzioni internazionali (IMF) e il mancato sviluppo dei paesi beneficiari c) gli effetti degli aiuti indiscriminati sulle economie locali, fenomeno che rende i paesi poveri dipendenti da enti o organi internazionali d) i legami tra criminalità e aiuti umanitari, soprattutto di come gli aiuti occidentali vengano usati per finanziare la corruzione politica e i movimenti armati nei paesi beneficiari.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
33

Del, Monte Marco <1974&gt. "Il film sull'arte e la Mostra internazionale del cinema di Venezia." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2010. http://hdl.handle.net/10579/986.

Full text
Abstract:
La tesi affronta il dibattito nato attorno al film sull'arte dal dopoguerra alla fine degli anni Cinquanta attraverso la ricostruzione della storia e delle iniziative delle istituzioni internazionali create al fine di una sua regolamentazione, utilizzo e circolazione. Una volta individuato e contestualizzato il ruolo dell'Unesco, la prima parte della tesi segue la nascita della Fédération Internationale du Film sur l'Art nel 1948, i protagonisti e i successivi congressi che ne stabilirono obiettivi e politiche d'intervento, per poi passare ad altre istituzioni e all'osservazione dei differenti cataloghi prodotti a livello mondiale. La seconda parte si focalizza sul contesto dei festival internazionali e, in particolare, sulla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia. Vengono così affrontati tanto la produzione dei film stessi quanto il dibattito critico e metodologico che intorno al genere andava definendosi.
This thesis addresses the debate on films on art which emerged from the post-war years to the end of the fifties, by reconstructing the history and the initiatives of international institutions created for its regulation, use and circulation. After identifying and contextualizing the role of UNESCO, the first part of the thesis follows the birth of the Fédération Internationale du Film sur l'Art in 1948, as well as the protagonists and congresses that established its policies and targets; it shall then proceed with the analysis of other institutions and of a several catalogues produced worldwide. The second part focuses on the context of internationals festivals, in particular on the Venice International Film Festival. We shall thereby address the production of films as well as the gradual definition of critical and methodological debate around this genre.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
34

Filippi, Elisa <1997&gt. "Il gioco degli scacchi in Unione Sovietica: strumento di ingegneria sociale e di affermazione internazionale dello Stato." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21456.

Full text
Abstract:
Il presente elaborato ha lo scopo di esplorare ed indagare le motivazioni sociali e politiche che hanno condotto gli scacchi fino in Unione Sovietica e hanno garantito loro crescente rilevanza per la società, lo Stato e per il Partito, facendo sì che la notorietà del gioco non rimanesse ancorata a livello nazionale, bensì che i giocatori sovietici ottenessero riconoscimento internazionale. La ricerca è stata suddivisa in più sfere tematiche per poter meglio analizzare i diversi ambiti d’impatto del gioco sulla vita sovietica: l’aspetto storico, in quanto l’arte degli scacchi era già presente in Russia da secoli ma ha assunto i connotati descritti nello studio solo durante l’Unione Sovietica; l’aspetto sociale, da cui si inizia ad analizzare e comprendere l’imposizione del gioco alla popolazione, il suo uso propagandistico a livello nazionale; e l’impatto del gioco nel contesto internazionale delle relazioni con altri paesi in particolare nel periodo della Guerra Fredda. Nell’elaborato si affronterà quindi la tematica di come l’Unione Sovietica sia stata in grado di sfruttare le caratteristiche di uno dei giochi più antichi al mondo, adattandole ad uno strumento di ingegneria sociale per manovrare la popolazione verso le direttive sociali, politiche e religiose predisposte dallo Stato. Inoltre, durante la Guerra Fredda, la “Terra degli Scacchi”, come è diventata internazionalmente nota, ha reso il gioco un simbolo di orgoglio nazionalistico ed un mezzo per dimostrare pacificamente la propria superiorità morale e intellettuale sull’Occidente. Cancellando la concezione di sport come percorso individuale attraverso investimenti statali, forte propaganda e leva sulla morale comune, il sistema ha reindirizzando il concetto di sport verso i principi cardine caratterizzanti il Nuovo Uomo sovietico: competenza tecnica e collettività. Il gioco passò quindi dalla sua fama storica di essere un mezzo per formare nell’arte della guerra a quello di un mezzo per la formazione di un’intera società, la società sovietica. Gli scacchi vennero trasformati in un'arena per la lotta tra ideologie, rispecchiando sulle scacchiere internazionali le stesse tensioni che si verificavano sul piano politico.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
35

SULAS, MARGHERITA. "Il confine orientale italiano tra contesto internazionale e lotta politica: 1943-1953." Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2013. http://hdl.handle.net/11584/266234.

Full text
Abstract:
The issues addressed in this thesis present one of the central themes in the Italian historiographical debate, especially on the link between national / international level and how it has interacted with the history of the second half of the twentieth century. In this context, however, it became necessary to consider the first the events related to the eastern border of Italian before 1945, as these are closely linked to subsequent developments in a cause / effect is very important in order to understand the dynamics of the period covered by the research. The purpose of this work is to investigate and study how this issue has been politically present in the debate of those parties which were protagonists in the first Republican era, such as the Italian Communist Party, the Christian Democrats and the Italian Social Movement, examining how have been formed their positions about the Italian eastern border question.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
36

Fontan, Giulia <1987&gt. "La dimensione della sicurezza internazionale al summit di Rio ’92. Una revisione critica della letteratura." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4030.

Full text
Abstract:
La Conferenza delle Nazioni Unite per l’Ambiente e lo Sviluppo che si tenne e Rio de Janeiro nel giugno 1992 viene considerata un punto di svolta nelle relazioni internazionali post-guerra fredda. Obiettivo del summit era che i governanti del pianeta trovassero soluzioni comuni per un’economia più sostenibile, data la crescente consapevolezza dei cambiamenti climatici in atto. Ne risultò principalmente un sistema di aiuti economici da parte dei paesi sviluppati a quelli più arretrati. Buona parte della letteratura legge i limitati risultati del summit attraverso l’ottica del neoliberismo economico che si impose sulle negoziazioni, tuttavia dal punto di vista delle relazioni internazionali il summit si presentava come il primo dalla fine della guerra fredda e la questione dello status quo rimaneva aperta dopo la cessazione del conflitto bipolare. Questa revisione prende in esame la letteratura esistente riguardo la dimensione della sicurezza come possibile chiave di lettura attraverso cui leggere la valenza del summit.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
37

BERTELE', Matteo. "La Russia all'Esposizione Internazionale d'Arte di Venezia (1895-1914). Per una storia della ricezione dell'arte russa in Italia." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2011. http://hdl.handle.net/10278/3660588.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
38

PARTOUCHE, BEATRICE. "La revisione internazionale dei testi scolastici di storia tra le due guerre mondiali. I casi italiano e norvegese." Doctoral thesis, Università di Foggia, 2021. https://hdl.handle.net/11369/425867.

Full text
Abstract:
Il dramma del primo conflitto mondiale e lo sconvolgimento che ne fu inevitabile conseguenza, diedero maggiore impulso alle associazioni pacifiste che già dalla fine del secolo precedente si battevano per un mondo senza conflitti e per un un’educazione che infondesse nelle nuove generazioni uno spirito di solidarietà tra i popoli. Molta parte di una mentalità che incoraggiava pulsioni belliciste, era stata favorita, secondo alcune personalità di spicco del mondo intellettuale, dalla maniera in cui veniva insegnata la storia, manipolata a fini politici per orientare i giovani verso ideali nazionalistici funzionali alla costruzione di un’identità nazionale e culturale, segnata da un acceso nazionalismo e dalla retorica patriottica. Gli anni del primo dopoguerra si caratterizzavano per uno sviluppo internazionale della scolarizzazione elementare, che con le dovute differenze e le diffuse difficoltà, raccoglieva larga parte della popolazione infantile, attirando l’attenzione di chi, con scopi talvolta opposti, vi scorgeva una massa da modellare e piegare alle esigenze della politica. In questo contesto la didattica della storia sembrava particolarmente cruciale per la determinazione degli orientamenti delle generazioni a venire. Per questo motivo, i libri di storia furono oggetto di analisi e di critica più di altri testi scolastici. Il presente lavoro prova a dare conto delle iniziative sia nazionali che internazionali, riservando un’analisi più dettagliata alle attività e alle riflessioni sul tema, relative alla realtà italiana e quella norvegese, che presero avvio nell’immediato primo dopoguerra e che si svilupparono e intensificarono durante i due decenni successivi. Molti intellettuali si interrogarono e dibatterono sulla necessità di modificare i manuali e la didattica della storia, presentando una notevole varietà di teorie e di proposte, di cui abbiamo provato a proporre le principali. Interessante è stato osservare la molteplicità di aspetti coinvolti nella riflessione, che riguardano la sfera storica, pedagogica, psicologica, morale, metodologica e il tentativo di far dialogare queste istanze tra loro. Si è scelto di evidenziare maggiormente l’esperienza italiana e quella norvegese in quanto rappresentano, in questo contesto, due estremi opposti. Pur rispondendo entrambe alla necessità di dover costruire una propria identità nazionale attraverso la scuola, effettuarono scelte educative, specialmente rispetto al nazionalismo da trasmettere, contrapposte.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
39

Bertele', Matteo <1978&gt. "La Russia all'Esposizione internazionale d'arte di Venezia (1895-1914) : per una storia della ricezione dell'arte russa in Italia." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2011. http://hdl.handle.net/10579/1075.

Full text
Abstract:
La tesi segue due filoni di ricerca principali: il contributo russo all’Esposizione Internazionale di Venezia dalla prima fino all’ultima edizione prebellica e la sua accoglienza da parte della critica coeva italiana. Da un lato emerge uno scarso interesse, da parte russa, verso una rappresentanza continuativa a Venezia, dall’altro una ricezione critica italiana spesso mediata dalla cultura francese e tedesca, fortemente ancorata a preconcetti e stereotipi di derivazione letteraria e condizionata da pregiudizi di matrice eurocentrica. Questo è dovuto sia alla mancanza di una critica artistica professionale sia alla scarsa conoscenza della Russia e della sua cultura figurativa, presentata per la prima volta su suolo italiano proprio a Venezia come “scuola nazionale”. Solo istanze di natura politica e diplomatica avrebbero portato alla realizzazione del padiglione russo, inaugurato nel 1914, all’apice del fasto auto-celebrativo zarista.
This doctoral dissertation is based on the analysis of two main subjects: the Russian contribution to the International art exhibition of Venice from the very first edition, to the pre-war one and its reception by the Italian coeval critique. The Russian interest towards a continuous presence at the Exhibition was low, from the other side an Italian critic reception, often mediated by French and German institutions and shows, strongly tied up to prejudice and stereotypes of literature's derivation and influenced by preconceptions of Eurocentric matrix. This was due to the absence of a professional art critic and, also, to the spare knowledge of the Russian art, presented in Venice for the first time in Italy as "national style". Only political and diplomatic pressure brought to the construction of the Russian Pavilion, which opened in 1914, at the top of self-celebratory tzarist splendour.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
40

Taverni, Diletta <1992&gt. "Nuovo polo internazionale culturale lungo la Via della Seta: il caso di Dunhuang." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/16338.

Full text
Abstract:
La fama delle Grotte di Mogao (Dunhuang) ha permesso che fosse iscritto nella lista UNESCO nel 1987, seguito da un incremento dei visitatori a partire dagli anni novanta. La risposta dell’Academy (ente a gestione del sito, DRA) alla sfida crescente è stata all’avanguardia nella media di altri siti cinesi sottoposti alle stesse pressioni date dal fenomeno turistico, rendendo la DRA un esempio nazionale da imitare. Nel 2019 la Cina ha guadagnato il primato nei siti iscritti nella lista a titolo di patrimonio dell'umanità (55 siti) rendendo evidente agli esponenti del Partito come questo primato possa essere un'occasione per proporre la Cina come leader mondiale nella protezione e gestione dei siti culturali. L'attenzione verso il settore culturale non è nuova nelle strategie del partito comunista cinese. Dopo anni turbolenti e una crescita in tempi record, la società socialista cinese si è evoluta in forme inaspettate rispetto a quelle avviate dal 1949. Oggi, con lo sviluppo e la ricchezza raggiunti, è il momento per ricollegarsi alla storia millenaria di cui la Repubblica Popolare Cinese ne è il frutto. Il passato è infatti un elemento fondamentale per orientarsi verso il futuro luminoso promesso dall'iniziativa strategica della Nuova Via della Seta (One Belt One Road). Alla luce di questo contesto, nella ricerca verrà analizzato quali sono i fattori che rendono il sito una meta sempre più internazionale. Questa dimensione è considerata alla luce di più aspetti: - le risposte gestionali date dalla DRA al pericolo crescente di un turismo di massa senza precedenti nel sito di Mogao; le ricadute economiche (infrastrutture e servizi) che hanno cambiato la città di Dunhuang e la sua regione (dimensione economica). - La spinta che la cultura esercita come soft politic per quanto riguarda la riqualificazione di zone depresse e povere (controlli di potere su Regioni - Xinjiang - strategicamente importanti per la stabilità nazionale); l'accentramento di energie e interessi per portare avanti piani di azione politici con partner internazionali (dimensione geopolitica). - lo sviluppo delle industrie culturali e creative che guardano all'iconografia di Mogao per trarre ispirazione e raggiungere nuovi fruitori fuori dalla Cina (musica, spettacolo e moda); il significato simbolico della riqualificazione del passato nella cultura cinese (dimensione culturale). L’obiettivo è quello di delineare una panoramica in un’area che è estremamente importante nella politica internazionale, il Centro Asia. Un’area che diventa uno snodo logistico chiave fra Europa e Asia, collegate dall’eredità storica di antiche vie sulle quali vengono proposte nuove strategie per la crescita economica dei Paesi che condividono questo patrimonio, tangibile e intangibile.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
41

Francioni, Matteo <1991&gt. "Il ruolo della comunità giapponese in Brasile nelle relazioni di cooperazione internazionale bilaterale fra Brasile e Giappone." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12143.

Full text
Abstract:
L'argomento della tesi prende in considerazione, come si evince dal titolo, la comunità di migranti giapponesi e relativi discendenti, stanziata in Brasile. Tale comunità rappresenta la concentrazione di popolazione giapponese di dimensioni maggiori al di fuori del Giappone. La parte iniziale della tesi mira a presentare una panoramica del concetto di transnazionalismo mettendo in evidenza quelli che sono stati indicati dalla letteratura transnazionale come i possibili legami e le influenze soprattutto a livello politico che si vengono a creare fra la comunità migrante, il paese di origine e quello di destinazione della dinamica migratoria considerata. Il terzo ed il quarto capitolo prendono in esame la comunità nippo-brasiliana nello specifico, descrivendone le determinanti dell'origine del processo di mobilitazione umana e mettono in luce quelle che sono state, soprattutto a partire dal periodo che va dalla fine del secondo conflitto mondiale ad oggi, le politiche di coinvolgimento verso la comunità  realizzate dal Giappone, le politiche di integrazione del Brasile verso tale minoranza etnica ed infine l'attivismo politico dei nippo-brasiliani verso i contesti di origine e di ricezione. L'obiettivo della tesi è quello di definire la soggettività della comunità nippo-brasiliana alla luce dei notevoli rapporti di cooperazione internazionale fra Brasile e Giappone soprattutto in ambito economico e tecnico.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
42

Miorandi, Arianna <1978&gt. "La Cambogia e la comunità internazionale: la costruzione della pace e la ricerca del "giusto processo" all'ombra del genocidio." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2008. http://hdl.handle.net/10579/408.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
43

PISU, STEFANO. "L'Unione Sovietica alla Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia (1932-1953)." Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2008. http://hdl.handle.net/11584/265990.

Full text
Abstract:
Attraverso la lente del cinema e nella peculiare prospettiva offerta dal “microcosmo” della mostra di Venezia, è stato possibile vedere uno spaccato dell’evoluzione dei rapporti politici e culturali fra l’URSS e la comunità internazionale dagli anni trenta ai primi anni cinquanta, con un’attenzione specifica alle relazioni italo-sovietiche. Il coinvolgimento diretto dei principali organi statali e di partito dell’URSS in merito all’opportunità di prendere parte al festival ha rivelato il grande significato attribuito dal Cremlino alla manifestazione lagunare. La partecipazione alla mostra fu figlia di un ben preciso calcolo politico dell’Unione Sovietica, che intese l’evento veneziano come un’autentica competizione in cui avrebbe potuto dimostrare la sua preminenza a livello ideologico-culturale, in sintonia con la dichiarata supremazia dei propri sistemi socio-economico e politico. L’esame della stampa sull’accoglienza riservata ai film ed alle delegazioni giunte da Mosca ha poi palesato le forti aspettative e il grande interesse espressi dall’opinione pubblica italiana verso il cinema dell’URSS. Si sono inoltre messe in luce le trasformazioni organizzative ed estetiche subite dalla cinematografia sovietica nel periodo considerato e la sua collocazione all’interno del complesso rapporto fra arte, cultura e potere negli anni dello stalinismo e all’alba del disgelo post-staliniano.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
44

GIUNIPERO, di CORTERANZO CARLO AUGUSTO. "La comunità internazionale ed il diritto di guerra in Luigi Sturzo." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2008. http://hdl.handle.net/10280/241.

Full text
Abstract:
La tesi è strutturata in quattro capitoli. Nel primo capitolo si affronta l'inizio dell'esilio di Sturzo, con attenzione particolare alla scelta di Londra come sede del proprio esilio. A seguito dell'esilio inizia la conoscenza di Angelo Crespi, che sarà una persona determinante durante l'esilio londinese nonché durante alcune tappe che portano alla stesura di La Comunità internazionale ed il diritto di guerra . La parte finale del capitolo tratta dell'interesse per l'impegno politico di Sturzo e per comprendere la situazione politica italiana ed il movimento politico fascista. Il secondo capitolo si sofferma sulle conoscenze di Sturzo a Londra particolarmente significative per le riflessioni che verranno successivamente elaborate nel volume La comunità internazionale ed il diritto di guerra. La ricostruzione di questi anni si intreccia con la vicenda personale di Sturzo ed in particolare con i rapporti con la Santa Sede. Il terzo capitolo è dedicato infatti ai cattolici britannici e alla conoscenza che Sturzo ne ha. Dalla primavera del 1926 comincia il difficile rapporto con la curia di Westminster. Il quarto ed ultimo capitolo è dedicato ai lavori precedenti sul tema dell'internazionalismo e della pace internazionale che Sturzo scrive prima di dedicarsi alla stesura definitiva del saggio oggetto della ricerca. Sono affrontati le diverse edizioni del libro, inglese, americana, francese e i due tentativi che non ebbero esito di una edizione spagnola e tedesca. In Appendice lo scambio epistolare con De Ruggiero e con il Censor di Westminster per il Nihil Obstat alla pubblicazione di La comunità internazionale ed il diritto di guerra.
As an opponent to fascism, Luigi Sturzo a priest and an Italian political leader has to go into exile in London in 1924, during the formative years of international relations theory, what is usually called the First Great Debate. In 1929 Sturzo published a book on The International Community and the Right of War, which looks at the then debated international relations issues through his Christian background. This work will assess Sturzo's book in the unique historical milieu in which it was conceived, in order to identify a mix of liberalism and Christian thought rather unfamiliar both then and today. The work is organized in four chapter. The first face the reason of the Sturzo's exile in London. The second section is devoted to the cultural background of Sturzo's book, and specifically to his key British personal contacts: the liberals, the people gravitating around Chatham House and the British Catholics. Among the most relevant people corresponding with Sturzo or in other ways connected to his book we can find: Gilbert Murray, G.P. Gooch, Francis Hirst, Alfred Zimmern, Norman Angell, Leonard Wolf,. The third chapter illustrates Sturzo's relationship with the British Catholic and the Bishop of Westminster. The fourth and final chapter illustrates the articles and the different edition of The International Community and the Right of War: the English, the American, the French and the tentive edition in Germany and Spain.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
45

GIUNIPERO, di CORTERANZO CARLO AUGUSTO. "La comunità internazionale ed il diritto di guerra in Luigi Sturzo." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2008. http://hdl.handle.net/10280/241.

Full text
Abstract:
La tesi è strutturata in quattro capitoli. Nel primo capitolo si affronta l'inizio dell'esilio di Sturzo, con attenzione particolare alla scelta di Londra come sede del proprio esilio. A seguito dell'esilio inizia la conoscenza di Angelo Crespi, che sarà una persona determinante durante l'esilio londinese nonché durante alcune tappe che portano alla stesura di La Comunità internazionale ed il diritto di guerra . La parte finale del capitolo tratta dell'interesse per l'impegno politico di Sturzo e per comprendere la situazione politica italiana ed il movimento politico fascista. Il secondo capitolo si sofferma sulle conoscenze di Sturzo a Londra particolarmente significative per le riflessioni che verranno successivamente elaborate nel volume La comunità internazionale ed il diritto di guerra. La ricostruzione di questi anni si intreccia con la vicenda personale di Sturzo ed in particolare con i rapporti con la Santa Sede. Il terzo capitolo è dedicato infatti ai cattolici britannici e alla conoscenza che Sturzo ne ha. Dalla primavera del 1926 comincia il difficile rapporto con la curia di Westminster. Il quarto ed ultimo capitolo è dedicato ai lavori precedenti sul tema dell'internazionalismo e della pace internazionale che Sturzo scrive prima di dedicarsi alla stesura definitiva del saggio oggetto della ricerca. Sono affrontati le diverse edizioni del libro, inglese, americana, francese e i due tentativi che non ebbero esito di una edizione spagnola e tedesca. In Appendice lo scambio epistolare con De Ruggiero e con il Censor di Westminster per il Nihil Obstat alla pubblicazione di La comunità internazionale ed il diritto di guerra.
As an opponent to fascism, Luigi Sturzo a priest and an Italian political leader has to go into exile in London in 1924, during the formative years of international relations theory, what is usually called the First Great Debate. In 1929 Sturzo published a book on The International Community and the Right of War, which looks at the then debated international relations issues through his Christian background. This work will assess Sturzo's book in the unique historical milieu in which it was conceived, in order to identify a mix of liberalism and Christian thought rather unfamiliar both then and today. The work is organized in four chapter. The first face the reason of the Sturzo's exile in London. The second section is devoted to the cultural background of Sturzo's book, and specifically to his key British personal contacts: the liberals, the people gravitating around Chatham House and the British Catholics. Among the most relevant people corresponding with Sturzo or in other ways connected to his book we can find: Gilbert Murray, G.P. Gooch, Francis Hirst, Alfred Zimmern, Norman Angell, Leonard Wolf,. The third chapter illustrates Sturzo's relationship with the British Catholic and the Bishop of Westminster. The fourth and final chapter illustrates the articles and the different edition of The International Community and the Right of War: the English, the American, the French and the tentive edition in Germany and Spain.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
46

Procacci, Valentina <1988&gt. "Agenzia Nuova Cina: l'evoluzione della voce mediatica della R.P.C. Ottant'anni di cambiamenti tra l'espansione internazionale e il raggiungimento dell'autonomia finanziaria." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2012. http://hdl.handle.net/10579/2287.

Full text
Abstract:
L'agenzia Nuova Cina è l'agenzia di stampa governativa della repubblica popolare cinese. Nata nel 1931 ha assunto il nome attuale nel 1937. La progressiva affermazione dell'agenzia non può essere considerata come semplice parte dello sviluppo dell'industria mediatica in Cina ma affonda le sue radici in eventi politici ben precisi. Punto di riferimento e leader nazionale nel campo dei mass media cinesi, l'agenzia opera sotto indiscutibili regole emanate dal partito. Gli obiettivi che quotidianamente l'agenzia si propone di raggiungere sono: rappresentare la voce del governo; coordinare un lavoro coerente e unitario in patria e all'estero; fornire le informazioni di cui necessitano le organizzazioni mediatiche e non. I cambiamenti maggiori subiti dall'agenzia hanno avuto inizio a partire dagli anni ottanta. In primo luogo, le riforme economiche del 1978 videro l'agenzia non più totalmente finanziata dal governo. Cominciò a diversificare le sue attività inserendosi anche nel campo dell'imprenditoria. In secondo luogo, l'agenzia diede inizio ad una massiccia operazione di espansione all'estero, aprendo numerosi uffici in ogni parte del mondo.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
47

Benci, Antonio <1971&gt. "Il prossimo lontano : alle origini della solidarietà internazionale in Italia (1945-1971)." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/3967.

Full text
Abstract:
The thesis investigates the evolution of international solidarity awareness in Italy with special reference to the period of the Sixties, during which decolonization and change following the II Vatican Council increased the perception of problems related to the underdeveloped parts of the world. The conception of international solidarity, chiefly within Catholic groups, developed rather quickly due to the following: - The first charitable initiatives against famine, exemplified in the thesis in the reconstruction of the campaign against the famine in India in 1966; - The internalization of the concept of development, both a symptom and a signal, aided by Pope Paul VI’s encyclical letter Populorum Progressio; - The development of a type of cooperation which assumes a relationship on equal terms, which is exemplified here in the prominent activity by Giovanni Ermiglia for self-development inspired by Gandhian principles in South India. Within this, a significant space is given to the volunteers and their efforts. At first committed to the support of the religious missionaries, they evolved to become bridgeheads for the first organizations, which eventually gave birth to the modern NGOs, with the tasks of circulating information, raising awareness, and promoting initiatives. These tasks, to this day, represent a model of commitment to and with the Southern countries of the world.
La tesi analizza come il sentimento di solidarietà internazionale si è evoluto in Italia soprattutto nel corso degli anni ’60, quando la decolonizzazione da un lato e le trasformazioni dovute dal Concilio dall’altro portano a una accelerazione della presa di coscienza dei problemi di sottosviluppo nel Mondo. L’idea di solidarietà internazionale prevalentemente all’interno di gruppi cattolici, si evolve piuttosto rapidamente attraverso: - le prime forme caritatevoli contro la fame che nella tesi trovano una sintesi nella rievocazione della campagna contro la carestia indiana del 1966 - l’introiezione del concetto di sviluppo, agevolato dall’Enciclica di Paolo VI Populorum Progressio, sintomo e segnale assieme, - l’elaborazione di una cooperazione che presuppone un rapporto alla pari e che qui trova una sintesi e un picco nell’opera di Giovanni Ermiglia a favore di uno sviluppo auto-centrato e gandhiano nel sud dell’India. In tutto questo trova posto l’impegno dei volontari che da sostegno ai missionari si evolvono anch’essi a teste di ponte per gli stessi primi Organismi, padri delle moderne ONG, per affinare quell’attività d’informazione, sensibilizzazione e mobilitazione che rimane fino ai giorni nostri come archetipo dell’impegno per/con il sud del mondo.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
48

Pugliese, Sarah <1997&gt. "Il Laogai: lo sviluppo della riforma attraverso il lavoro da sistema penitenziario a strumento di competizione economica internazionale." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21236.

Full text
Abstract:
Il presente lavoro di tesi si concentra sull'analisi dello sviluppo dei campi di riforma attraverso il lavoro presenti in Cina. L'elaborato inizia con un'analisi storica dello sviluppo dei Laogai, dalle origini della teoria sulla riforma attraverso il lavoro fino all'implementazione della riforma nei campi di prigionia. Inoltre verrà approfondito il ruolo dei campi di riforma dal punto di vista del sistema penale cinese analizzando il ruolo dal punto di vista giuridico. Verrà in seguito analizzato il ruolo economico dei campi di riforma attraverso il lavoro dimostrando l'esistenza di prodotti coinvolti nelle esportazioni e di brand o produttori stranieri coinvolti in questo trading. Infine verranno analizzate le varie leggi e diritti riconosciuti a livello nazionale (cinese) e internazionale sul lavoro punitivo, elencando le varie denunce da parte di altri paesi contro la Cina
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
49

Lippi, Sara <1996&gt. "La cooperazione internazionale nell’ambito del patrimonio culturale: il caso Hangzhou- Verona. Traduzione e commento di un articolo accademico e di tre articoli di rivista." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/18375.

Full text
Abstract:
This thesis focuses on the translation of four specialized texts related to international cooperation in the field of culture and to the cultural tourism in the sister cities of Hangzhou and Verona. The first source text is an academic article by Wang Li and Li Qin and the other three are magazine articles written by Zhang Yong, Chi Yingxue and Yang Ji, respectively. The thesis is divided into three chapters. The first chapter consists of an introduction which gives general information about the different themes related to the texts: “One Belt & One Road Initiative”, international cooperation, cultural heritage, partnerships between China and Italy and UNESCO sites in Hangzhou and Verona. The introduction is divided in to three main paragraphs. The first one is an historical excursus on Chinese foreign policy and international cooperation with particular reference on the “One Belt & One Road Initiative” and the recent Memorandum between China and Italy. The second paragraph is about cultural diplomacy in Chinese and Italian foreign policy and the last one is about the twinned cities of Hangzhou and Verona and their cultural heritage. The second chapter is the translation of the articles from Chinese to Italian. In particular, the first text is an in-depth analysis of real cases of international cooperation in the candidacy for World Heritage and a delineation of future prospects for collaborations between China and the countries involved in the Belt & Road Initiative. The second text is about the cultural partnership between Hangzhou and Verona and the cultural and technological development of Hangzhou. Lastly, the third and the fourth texts are catered towards Hangzhou’s and Verona’s historical and cultural heritage. The final chapter of the thesis consists of a commentary on the translation of the source texts which provides an explanation of the strategies adopted by the translator in producing the target text and also a glossary divided into sections according to different thematic areas. At the end of this thesis there is also a list of bibliography references.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
50

CARBONI, MICHELE. "Cooperazione internazionale e turismo a Zanzibar e in Tunisia. Società locale e domanda esogena nel rinnovamento dell’offerta." Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2011. http://hdl.handle.net/11584/266304.

Full text
Abstract:
In che misura, in che modo, con quali risultati e con quale incidenza, degli interventi di cooperazione internazionale possono lavorare per associare gli attori locali alle dinamiche di crescita innescate dal turismo? E come, tali progetti, si inseriscono nei luoghi dell’azione e in contesti nei quali il turismo, di stampo occidentale, ridisegna il territorio e ha una decisa influenza sull’economia, la società e la cultura? Sono queste, in sintesi, le domande alle quali la tesi cerca di rispondere. I due casi di studio presi in esame – e funzionali all’esplorazione dei temi in questione – sono il progetto Pro Poor Tourism, proposto e realizzato dall’ONG italiana ACRA a Zanzibar e Turismo e Qualità Ambientale, un progetto di cooperazione decentrata promosso da un consorzio sardo-tunisino a Djerba. ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- It is quite known that impacts of tourism growth – above all in developing countries – are not always positive. Often, tourism development marginalizes local population, degrades the environment, causes social disruption and damages local culture. What can projects promoted by international cooperation do in order to minimize negative effects of tourism expansion? These are the main topics of the thesis that researches on results and impacts of development projects in the field of tourism. Two case studies have been chosen to explore the issue. The first is a project promoted by an Italian NGO, ACRA, and co-funded by the European Commission: the Pro Poor Tourism Project in Zanzibar. The second project studied – “Turismo e Qualità Ambientale” – is co-funded by the Sardinian Regional Administration and implemented by a partnership including Sardinian and Tunisian institutions and organizations.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
We offer discounts on all premium plans for authors whose works are included in thematic literature selections. Contact us to get a unique promo code!

To the bibliography