To see the other types of publications on this topic, follow the link: Storia di Spagna.

Journal articles on the topic 'Storia di Spagna'

Create a spot-on reference in APA, MLA, Chicago, Harvard, and other styles

Select a source type:

Consult the top 30 journal articles for your research on the topic 'Storia di Spagna.'

Next to every source in the list of references, there is an 'Add to bibliography' button. Press on it, and we will generate automatically the bibliographic reference to the chosen work in the citation style you need: APA, MLA, Harvard, Chicago, Vancouver, etc.

You can also download the full text of the academic publication as pdf and read online its abstract whenever available in the metadata.

Browse journal articles on a wide variety of disciplines and organise your bibliography correctly.

1

LÓPEZ PIÑERO, JOSÉ M. "ISTITUZIONI E FONTI." Nuncius 3, no. 2 (1988): 193–207. http://dx.doi.org/10.1163/182539178x00385.

Full text
Abstract:
Abstract<title> RIASSUNTO </title>Si dà notizia della struttura e dell'attività scientifica e didattica del Gruppo di Storia della Scienza presso l'Instituto de Estudios Documentales e Historicos sobre la Ciencia dell'Università di Valencia, Spagna.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Mozzati, Tommaso. "Storia collezionistica del patio di Vélez Blanco: nuovi documenti e fotografie inedite." BSAA arte, no. 85 (May 12, 2019): 337–62. http://dx.doi.org/10.24197/bsaaa.85.2019.337-362.

Full text
Abstract:
L’articolo si concentra sulle vicende che portarono dalla Spagna agli Stati Uniti il patio oggi esposto all’ingresso della Thomas J. Watson Library nel Metropolitan Museum di New York. Commissionata all’inizio del XVI secolo per volontà di Pedro Fajardo y Chacón, l’imponente struttura venne venduta nel 1904 al mercante J. Goldberg: i marmi furono quindi spediti dall’Andalusia a Parigi e da lì, a distanza di pochi anni, inviati a Manhattan per decorare la residenza voluta dal banchiere George Blumenthal su Park Avenue. Nuove, numerose individuazioni archivistiche, assieme a inediti documenti fotografici, consentono di ricostruire le diverse fasi della sua storia collezionistica, chiarendone la cronologia e individuando gli attori coinvolti nei diversi passaggi attraverso i quali l’opera giunse al di là dell’Oceano, per poi entrare, negli anni Quaranta, nelle raccolte del museo americano.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Palumbo, Matteo. "Natura, uomini e storia nel Diario del viaggio in Spagna di Francesco Guicciardini." Italies, no. 2 (April 1, 1998): 7–23. http://dx.doi.org/10.4000/italies.3452.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Koller, Rotraud Becker/Alexander. "Der Papst und der Krieg." Quellen und Forschungen aus italienischen Archiven und Bibliotheken 98, no. 1 (March 1, 2019): 3–10. http://dx.doi.org/10.1515/qufiab-2018-0003.

Full text
Abstract:
Riassunto L’Istituto Storico Germanico di Roma ha concluso, nel 2016, l’edizione della quarta sezione della collana „Nuntiaturberichte aus Deutschland“, completando la pubblicazione della corrispondenza ufficiale tra i nunzi apostolici presso la corte imperiale e la Segreteria di Stato dal 1628 al 1635. Questo periodo va annoverato tra le fasi più complesse della Guerra dei Trent’anni. Grande spazio occupava all’inizio la successione mantovana e l’annesso conflitto che introdussero un teatro di guerra secondario, aperto sulla penisola, e toccarono necessariamente gli interessi del papa e della Curia. Intorno al 1630 predominavano poi, nell’Impero, il conflitto sull’editto di restituzione e la questione di Wallenstein. L’„internazionalizzazione“ della guerra trovò la sua prosecuzione con l’intervento della Svezia, alleata della Francia. A causa di questi avvenimenti i rapporti tra il papato da un lato e la Spagna e la corte imperiale dall’altro peggiorarono; di conseguenza s’incrinarono anche la reputazione e le possibilità d’azione della nunziatura viennese. Il punto più basso raggiunsero questi sviluppi con le proteste del cardinale Gaspare Borgia e la missione del cardinale Pázmány nel 1632. Un’importante accordo parziale per l’impero fu raggiunto nel 1635 con la Pace di Praga. Al contempo maturò in quegli anni presso le corti principesche europee la convinzione che una pace durevole sarebbe stata possibile solo in seguito a un congresso di pace generale e multilaterale. Le recenti pubblicazioni nel contesto della quarta sezione dei „Nuntiaturberichte“ permettono inoltre di rivalutare i documenti in esse riportati come fonti per la ricerca storica non solo nell’ambito di quesiti politici e confessioniali, ma anche nel campo della storia culturale moderna e dell’antropologia storica.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

Visconti, Agnese. "La fondazione dell’Orto botanico di Brera e gli anni della direzione dell’abate vallombrosano Fulgenzio Vitman (1728-1806) tra assolutismo asburgico ed età napoleonica." Natural History Sciences 153, no. 1 (January 1, 2012): 27. http://dx.doi.org/10.4081/nhs.2012.27.

Full text
Abstract:
Il saggio ricostruisce, sulla base di documenti per la massima parte inediti raccolti nell’Archivio di Stato di Milano, nella Biblioteca di Brera di Milano, nella Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, nel Museo di Storia Naturale di Milano e nell’Accademia delle Scienze di Torino, la storia della fondazione e dei primi decenni di attività dell’Orto, annesso alla cattedra di Botanica del Ginnasio di Brera, alla quale venne chiamato nel 1774 il padre vallombrosano Fulgenzio Vitman. La prima parte del lavoro descrive le operazioni materiali compiute per l’allestimento dell’Orto. Segue la descrizione dello svolgimento annuo dei lavori consistenti perlopiù nell’acquisizione e nei cambi di semi e piante, nell’adozione per la disposizione delle piante del metodo di classificazione di Linneo, nell’utilizzo delle piante per le lezioni. Si passa quindi all’analisi dei modi che Vitman adottò per arricchire l’Orto, sottolineando la sua convinzione dell’opportunità di privilegiare le piante necessarie alla didattica e alla ricerca scientifica. Purtroppo, mancando l’Orto di un proprio archivio e di raccolte di lettere, molte questioni restano ancora non risolte. Appaiono comunque evidenti sia l’appartenenza di Vitman alla fitta rete di scambi tra i botanici dell’epoca, sia l’utilizzo di canali diplomatici, in particolare per gli scambi con Francia, Olanda e Spagna. Il contributo si conclude con la descrizione dell’attività didattica e scientifica di Vitman, autore di un fortunato libro di testo, <em>De medicatis herbarum facultatibius liber</em>, Faventiae 1770, e di una importante <em>Summa plantarum</em>, Mediolani 1789-1792, in 6 volumi, nella quale l’autore segue il metodo di classificazione linneano.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

Cantisani, Matteo, and Fabio Fogliazza. "Arte, Archeologia, Uomo E Natura: Una Conversazione Con Fabio Fogliazza." Ex Novo: Journal of Archaeology 4 (December 31, 2019): 137–43. http://dx.doi.org/10.32028/exnovo.v4i0.376.

Full text
Abstract:
Fabio Fogliazza è il tecnico per la preparazione di fossili presso la sezione di Paleontologia del Museo di Storia Naturale di Milano, nonché illustratore scientifico ed artista di fama internazionale. Una delle sue opere più famose è la scultura “L’Uomo di Neanderthal”, oggi esposta in via permanente al Museo de la Evolución Humana di Burgos (Spagna). In molte sue opere Natura e Uomo vengono riprodotti secondo processi creativi, ponendosi di fatto come piece d’art dalla forte carica emotiva, in grado di suggestionare il pubblico nonostante la distanza geografica e temporale che spesso intercorre tra chi osserva e il soggetto rappresentato. Come redazione siamo entusiasti della possibilità di discutere con Fabio Fogliazza alcune tra queste sue opere in questo numero di Ex Novo, in cui tematiche di management, tutela di beni naturali e conservazione vengono non solo trattate attraverso le lenti scientifiche del sapere ma discutendo anche di approcci in cui emozioni ed esperienze sensoriali vengono incorporate in strategie più complesse. Di seguito si riporta la breve intervista con l’artista Fabio Fogliazza, che ci ha gentilmente permesso di riprodurre in copertina due delle sue opere ed altre ancora di seguito presentate.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

Runschke, Florian. "Das Generalkommissariat in Italien von 1624 bis 1632." Quellen und Forschungen aus italienischen Archiven und Bibliotheken 99, no. 1 (November 1, 2019): 201–42. http://dx.doi.org/10.1515/qufiab-2019-0010.

Full text
Abstract:
Riassunto Nella storia moderna il Regno d’Italia fu, dopo la morte di Carlo V, una seria fonte di preoccupazione per gli imperatori tedeschi. Mentre la Spagna con i suoi possedimenti (Napoli, Sicilia e Milano) svolgeva un ruolo predominante sulla penisola, e Stati come Genova, Toscana e Savoia estendevano la loro area di dominio, l’Impero non disponeva di una base attraverso cui esercitare la sua influenza sulla politica italiana. Vi erano tuttavia, in Italia, tra i 250 e 300 vassalli imperiali minori residenti, in gran parte, in Lunigiana, nelle Langhe e nella pianura padana. Essi si mostravano fedeli alla causa imperiale, ma temevano quasi sempre di essere conquistati dagli Stati più grandi. Per ovviare a questo rischio, Ferdinando II nominò, nel 1624, Ferrante II Gonzaga a commissario generale in Italia. I suoi compiti consistevano, tra gli altri, nel rafforzare l’autorità dell’imperatore, nell’esigere i contributi economici dai vassalli e nell’informare Vienna su quanto avveniva nel territorio imperiale. In pratica, però, la riscossione dei tributi fallì completamente, mentre l’autorità imperiale fu rafforzata solo in parte. I rapporti per Vienna, invece, venivano stilati con un ritmo soddisfacente, sebbene fosse in realtà il subdelegato di Ferrante, lʼauditore Octavio Villani, a svolgere la maggior parte dei sondaggi tra i vasalli. Anche se i vassalli imperiali minori approvarono questo nuovo ufficio, non si comprende bene fino a che punto Ferrante Gonzaga abbia potuto aiutarli nella loro lotta contro gli Stati italiani maggiori. Dopo la morte del secondo commissario, Cesare II Guastalla, figlio di Ferrante, avvenuta nel 1632, il Consiglio Aulico di Vienna sconsigliò all’imperatore di riassegnare quell’incarico. Ciò non di meno Ferdinando II nominò Giovanni Andrea Doria Landi a capo del Commissariato generale.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

Spadaro, Carmela Maria. "Rivolte tra i gelsomini. Raccoglitrici di fiori in Calabria e diritti sociali nella seconda metà del Novecento (primi risultati di una ricerca)." Italian Review of Legal History, no. 7 (December 22, 2021): 451–84. http://dx.doi.org/10.54103/2464-8914/16895.

Full text
Abstract:
Una vicenda poco nota, relativa ad una stagione di battaglie sindacali è quella di cui si resero protagoniste le raccoglitrici di fiori di gelsomino della Calabria jonica. Il loro lavoro rappresentò, tra gli anni Cinquanta e gli anni Settanta del ‘900, un elemento importante nella storia economica e sociale del territorio calabrese, favorendo la creazione di un’interessante rete di collegamento tra le numerose imprese agricole di piccole e medie dimensioni operanti nel territorio ed alcuni tra i più noti marchi dell’industriaprofumiera francese.L’acquisita consapevolezza del profilo “internazionale” e, dunque, dell’importanza del proprio lavoro nella promozione industriale e sociale del territorio, fu all’origine di una stagione di rivendicazioni, che sancirono un netto miglioramento delle condizioni lavorativeed una maggiore considerazione sociale per queste donne trovatesi improvvisamente, anche per effetto della disoccupazione maschile e dell’emigrazione, a ricoprire il ruolo di capo-famiglia; altresì posero all’attenzione del Parlamento la necessità di darericonoscimento normativo alle istanze delle lavoratrici. Nella lotta sindacale condotta da queste pioniere dei diritti delle lavoratrici si intrecciarono, ad un certo punto, interessi che rischiarono di snaturane il significato, ma esse seppero tenere testa alle strumentalizzazioni che provenivano da varie parti, battendosi solo per i loro diritti.La crisi del settore, determinata da un eccesso di produzione rispetto alla domanda e dalla concorrenza di alcuni paesi esteri (Egitto, Israele, Spagna, Algeria, Tunisia), che poterono giovarsi anche dei minori costi della manodopera, provocò un crollo verticale dellevendite di gelsomino, conducendo nel giro di pochi anni alla totale sparizione della coltura dalle coste calabresi.Il legislatore intervenne tardivamente per disciplinare molti di quei diritti che le raccoglitrici di gelsomino erano riuscite a conquistare, ottenendo una contrattazione collettiva provinciale che rispettava e richiamava il diritto consuetudinario. L’intervento dello Stato fu tardivo perché alla fine degli anni Settanta quasi più nessuno in Calabria coltivava il gelsomino e le mutate condizioni del mercato internazionale dirottarono le commesse dell’industria francese verso Paesi più competitivi. Tuttavia, il ruolo pionieristico di queste donne, il cui lavoro tracciava di per sé un’identità di genere, segnò sicuramente un passo decisivo verso il cambiamento sociale e l’emancipazione femminile, che sembra doveroso ricordare.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

Pasquino, Gianfranco. "Il Modello Westminster." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 32, no. 3 (December 2002): 553–67. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200030409.

Full text
Abstract:
L'espressione «Modello Westminster» è stata variamente utilizzata negli anni ruggenti delle (non)riforme istituzionali in Italia. La quantità e la qualità delle imprecisioni nelle caratteristiche attribuite ad un modello inevitabilmente quasi ignoto in Italia sono state e rimangono notevoli. Al di là della semplice manipolazione politica, le imprecisioni non possono stupire. Da un lato, infatti, non esiste praticamente nessuno studio recente in italiano dedicato al sistema politico della Gran Bretagna (fa ottima eccezione la ricerca di Massari (1994)), mentre, al contrario, sono moltissime le analisi e le ricerche opera degli studiosi inglesi e americani (nessuna delle quali tradotte in italiano). Dall'altro, il sistema politico inglese viene considerato poco interessante, poco problematico e, fra alti e bassi, poco comparabile con gli altri sistemi politici né, tanto meno, con quello italiano. Ricorrendo ad un'espressione spesso utilizzata in Spagna per spiegare i conflitti, le tensioni e la confusione della politica prima del ritorno alla democrazia: «non siamo inglesi». Qualcuno potrebbe credere che esista un solo sistema politico «eccezionale», per la sua storia, per la sua cultura politica, per la sua società multietnica, per le sue istituzioni, vale a dire gli Stati Uniti d'America. Invece, a ben guardare, se un sistema politico merita la qualifica di eccezionale, cioè che fa eccezione rispetto, ad esempio, alle democrazie parlamentari, che nella sua configurazione specifica non si ritrova da nessun'altra parte che, di conseguenza, è difficilmente comparabile e ancor più difficilmente imitabile, è proprio il sistema politico della Gran Bretagna. Ciascuna delle componenti del sistema politico inglese (legge elettorale, sistema bipartitico, strutturazione del parlamento, governo del Primo ministro) può trovarsi, singolarmente presa e considerata, in qualche altro sistema politico, in particolare, nei sistemi politici che chiamerò della diaspora anglosassone: Australia, Canada, Nuova Zelanda. Nessuno di questi sistemi presenta, però, quel complesso di interazioni che caratterizza il sistema politico inglese e che è, in buona sostanza, unico. D'altronde, a riprova di quanto ho appena sostenuto, nessuno dei volumi in esame, scritti da eminenti specialisti, che pure conoscono molto bene anche altri sistemi politici, si affida ad una comparazione per spiegare né la dinamica delle istituzioni, in particolare, il governo del Primo Ministro, e dell'elettorato inglese, né il ruolo mutevole del Parlamento e dei parlamentari (anche se Russell (2000) va proprio alla ricerca di insegnamenti comparati per capire in quale direzione e con quali modalità debba essere riformata la Camera dei Lords). Cionostante, ciascuno di questi libri è, comunque, di per sé molto interessante e molto istruttivo non soltanto per le analisi specifiche che contiene, ma anche perché consente di riflettere in generale sulla trasformazione della politica, sulla sua situazione attuale in Gran Bretagna e sul suo futuro con riferimento sia al modello Westminster sia, nonostante le reali e profonde differenze, alle altre democrazie parlamentari.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
10

Pazos, Antón M. "Alfonso BOTTI, La Spagna e la crisi modernista. Cultura, società civile e religiosa tra Otto e Novecento, Ed. Morcelliana («Biblioteca di Storia Contemporanea», s/n), Brescia 1987, 304 pp., 15,5 x 23." Scripta Theologica 20, no. 2-3 (February 28, 2018): 855–58. http://dx.doi.org/10.15581/006.20.19465.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
11

Ciotti, Monica. "Italo Calvino e la lingua spagnola." Cuadernos de Filología Italiana 28 (July 15, 2021): 363–78. http://dx.doi.org/10.5209/cfit.72020.

Full text
Abstract:
In questo contributo si analizza la storia editoriale delle opere di Italo Calvino tradotte, e conseguentemente pubblicate, in lingua spagnola. In particolare, si indagano le ragioni del ritardo dell’incontro del pubblico spagnolo con l’opera calviniana, partendo dalla scoperta dell’esordio argentino. Si traccia, inoltre, un’analisi delle diversità linguistiche, culturali e editoriali e, laddove possibile, si studiano i paratesti in lingua spagnola per scoprire in che modo avviene il primo incontro tra l’opera di Calvino e il lettore al di fuori del panorama nazionale.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
12

Di Meo, Silvia. "Boza e la presenza migrante. Avventura, combattimento e tattiche nell'attraversamento della Frontera Sur." MONDI MIGRANTI, no. 1 (March 2022): 177–99. http://dx.doi.org/10.3280/mm2022-001010.

Full text
Abstract:
L'articolo è il prodotto di un'indagine etnografica sviluppata sul territorio di confine della Frontera Sur, che separa l'Africa dall'Europa. L'etnografia è stata condotta sui due lati della frontiera, in Marocco e a Ceuta (Spagna), e ha riguardato l'osservazione e la partecipazione alla vita nei campi di sopravvivenza, di azione e di reclusione di un gruppo di migranti subsahariani in viaggio. Attraverso una metodologia etnografica di raccolta di storie di vita e di viaggio sono stati analizzati i discorsi e le pratiche elaborate dai migranti con lo scopo di pensare e agire lo spazio violento del confine: attraversamenti del muro frontaliero, superamento dei dispositivi di controllo e pratiche di vita negli spazi confinanti. I discorsi dei soggetti e il racconto comune dell'avventura migratoria hanno permesso di far emergere la presenza sociale e politica delle soggettività. Questa presenza è espressa dal grido Boza: categoria emica che permette ai migranti di significare l'agire dinamico, denso e mirato alla riuscita migratoria.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
13

Nesti, Arnaldo. "La storia di un’epidemia: dall’immaginario sfuggente, all’incertezza del domani." Comparative Cultural Studies - European and Latin American Perspectives 6, no. 13 (April 13, 2021): 11–19. http://dx.doi.org/10.36253/ccselap-12757.

Full text
Abstract:
A distant pain that suddenly involves us. Covid 19 seemed to be a matter that concerned only China, instead we soon found ourselves counting our dead and dealing with “suspended mourning”, that is, facing death without being able to access the usual system of rituals and symbols that accompany the event. A pandemic, as La Spagnola had been in other periods, puts us in a position of uncertainty, but perhaps it stimulates us to find meekness and be more hospitable. The possibility of being able to become better is the message of hope, as are the flowers that continue to bloom demonstrating the victory of beauty in a time of despair.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
14

Ruotolo, Roberta Angelica. "Il catalogo muliebre nella Napoli del xvi secolo: un contributo di Benedetto Croce." Quaderns de Filologia - Estudis Literaris 22 (January 7, 2018): 89. http://dx.doi.org/10.7203/qdfed.22.11254.

Full text
Abstract:
La letteratura napoletana è ricca testi incentrati sulle lodi delle donne della città, genere che si vitalizza a contatto con il vivace quadro della società aristocratica del Vicereame. È Benedetto Croce, coadiuvato da Giuseppe Ceci, ad occuparsi tra i primi di quella serie di rime, poemetti, capitoli ed epigrammi incentrati sul catalogo muliebre perché consapevole del loro apporto alla storia del costume e della letteratura nella Napoli del XVI secolo. In Lodi di dame napoletane del secolo decimosesto vengono analizzate quelle opere che la nobiltà napoletana e spagnola si beava di leggere vedendo in queste, e nella raffinata lingua petrarchesca in cui erano scritte, uno specchio della propria elegante condotta.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
15

Italia, Paola. "Le mano (e la mente) dell'autore: Storia e prospettive della Filologia d'autore." Anuario Lope de Vega Texto literatura cultura 29 (January 31, 2023): 324–50. http://dx.doi.org/10.5565/rev/anuariolopedevega.488.

Full text
Abstract:
La tradizione letteraria italiana condivide con quella spagnola una ricchezza di manoscritti genetici d'autore imparagonabile a quella di altre tradizioni europee, ed è per questo che la filologia d'autore, disciplina fondata da Dante Isella, ma che risale a una pratica ecdotica risalente al XVII secolo, può essere applicata fruttuosamente anche sui manoscritti del Siglo de Oro, come recentemente è stato mostrato sulla Dama Boba. Nel contributo si presenta la storia e il metodo peculiare della disciplina, nei suoi rapporti con la critica delle varianti e la critica genetica, e se ne delineano le prospettive di sviluppo, in particolar modo quelle legate alle nuove tecnologie digitali, dalla spettrometria all'authorship, all'applicazione dell'IA allo studio, anche comparativo, delle correzioni d'autore.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
16

Buono, Alessandro. "Guerra, élites locali e monarchia nella Lombardia del seicento. Per un'interpretazione in chiave di compromesso d'interessi." SOCIETÀ E STORIA, no. 123 (June 2009): 3–30. http://dx.doi.org/10.3280/ss2009-123002.

Full text
Abstract:
- Through the case study of Spanish Lombardy during the Thirty years' war, the Author tries to link the latest results of military history with the politico-institutional framework, with a view to overcome the narrowness of an exclusive military approach. By focussing on the agenda of a commission for the control of the army composed of civil and military authorities from 1638 to 1679 and on the careers of some financiers and military entrepreneurs, the Author suggests the need to abandon the pattern of the militarization of society in order to describe the processes affecting the Milanesado. The military tool appears to be purposefully used to strengthen political and social ties between centre and periphery and also to integrate emerging social, economic and political groups into the Lombard power elite. The interpretation underlying the essay is therefore based on the idea of a «compromise of interests» between centre and periphery of the Spanish imperial system as a way to stabilize the situation of Lombardy.Keywords: Milan, Spanish Monarchy, XVIIth century, power élites, military history, institutional history, Thirty Years' WarParole chiave: Lombardia, Monarchia spagnola, secolo XVII, elites dominanti, storia militare, storia delle istituzioni, Guerra dei Trent'anni
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
17

Oriani, Aldo. "Dati storici sulla presenza circummediterranea del francolino nero Francolinus francolinus francolinus (Linnaeus, 1766)." Rivista Italiana di Ornitologia 84, no. 1 (March 20, 2015): 11. http://dx.doi.org/10.4081/rio.2014.217.

Full text
Abstract:
Si espone la distribuzione storica del francolino nero sulle coste del Mediterraneo; da quelle asiatiche, dove era endemico, venne introdotto e si naturalizzò in Grecia fin dall’antichità e dal XIII secolo in Sicilia ed Aragona. In quel secolo ne parlò Federico II di Svevia nel suo trattato di falconeria dimostrandone una approfondita conoscenza e contemporaneamente la specie veniva citata nelle leggi dell’Aragona. Da queste due regioni il francolino venne diffuso in ampie zone della Spagna, della Francia sud-occidentale, della Toscana e forse anche della Lombardia ed è emersa l’ipotesi che la specie fosse presente anche in Egitto. <br />Il francolino scomparve, tra la fine del Settecento e la metà dell’Ottocento, da tutti i territori dove era stato introdotto a scopo venatorio a causa delle modifiche ambientali conseguenti alle bonifiche e alla antropizzazione e della caccia non regolamentata, ormai non più prerogativa esclusiva della nobiltà che, per secoli, si era adoperata a tutelare la specie. Analoghe cause portarono, nel corso dell’Ottocento, alla scomparsa del francolino anche da quasi tutti gli ambienti costieri del Mediterraneo orientale, tanto che, già negli anni Trenta del secolo scorso, si nutrivano preoccupazioni sulla sua salvaguardia anche nei territori dove era indigeno.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
18

Spani, Giovanni. "Il vino di Boccaccio: Usi e abusi in alcune novelle del Decameron." Colloquium, no. 9788879166539 (September 2013): 107–21. http://dx.doi.org/10.7359/653-2013-span.

Full text
Abstract:
In questo articolo si analizzano le differenti funzioni attribuibili al vino in alcune novelle del. Riferimenti al vino si trovano in diversi luoghi letterari, a partire da Omero fino ai giorni nostri. Questo studio si concentra principalmente su alcune novelle del(in particolare 2.4, 2.7, 2.10, 7.4, 8.6, 10.2) e cerca di mettere in luce quali siano i principali usi (ad esempio rimedio medico) o abusi svolti dal nettare di Bacco nelle storie di Boccaccio.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
19

Dedieu, Jean-Pierre. "Stefania Pastore Il vangelo e la spada. L'inquisizione di Castiglia e i suoi critici (1460-1598) Rome, Edizioni di storia e letteratura, 2003, 491 p. - Stefania Pastore Un'eresia spagnola. Spiritualità conversa, alumbradismo e inquisizione (1449-1559) Florence, Leo Oslchki Editore, 2004, XVII-312 p." Annales. Histoire, Sciences Sociales 60, no. 4 (August 2005): 874–76. http://dx.doi.org/10.1017/s0395264900018825.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
20

Divall, Colin, Matthieu Flonneau, Peter F. N. Hörz, Christopher Kopper, Marcus Popplow, Massimo Moraglio, and Massimo Moraglio. "Book Reviews: Laying the Tracks: The Thai Economy and its Railways 1885–1935, Städte im Europäischen Raum. Verkehr, Kommunikation und Urbanität im 19. und 20. Jahrhundert, Nahverkehr und Nationalsozialismus. Die Hamburger Hochbahn AG im “Dritten Reich” [Local Transport and National Socialism. The Hamburger Hochbahn SA. During the ‘Third Reich’ Period], Tracks across Continents, Paths through History: The Economic Dynamics of Standardization in Railway Gauge, Strassen- und Verkehrswesen im Hohen und späten Mittelalter (Roads and Transport Systems in High and Late Medieval Ages), Un'impresa Italiana Nella Spagna di Franco. Il Rapporto Fiat-Seat dal 1950 al 1980 [An Italian Company in Franco's Spain. SEAT-FIAT from 1950 to 1980], Storia di una Fabbrica Socialista. Saperi, Lavoro, Tecnologia e Potere Alla Škoda Auto (1918–1968) (History of a Socialist Factory. Knowhow, Work, Technology and Power at Škoda Auto 1918–1968)." Journal of Transport History 32, no. 1 (June 2011): 111–18. http://dx.doi.org/10.7227/tjth.32.1.8.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
21

Phillip Bell, Dean. "Aron Di Leone Leoni. La Nazione Ebraica Spagnola e Portoghese di Ferrara (1492–1559): I suoi rapporti col governo ducale e la popolazione locale e i suoi legami con le Nazioni Portoghesi di Ancona, Pesaro e Venezia. Ed. Laura Graziani Secchieri. 2 vols. Storia dell’ebraismo in Italia; Studi e testi 26. Florence: Leo S. Olschki, 2011. xxxviii + 1,308 pp. €120. ISBN: 978–88–222–6005–5." Renaissance Quarterly 65, no. 4 (2012): 1269–71. http://dx.doi.org/10.1086/669412.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
22

Machel, Dominika. "Il ‘gioco’ interculturale tra lingua e linguaggio ne La Lupa di Verga e in Bodas de sangre di Lorca." Toruńskie Studia Polsko-Włoskie, December 17, 2020, 169–90. http://dx.doi.org/10.12775/tsp-w.2020.011.

Full text
Abstract:
In questo saggio tratteremo la visione del mondo rurale, nonché le sfumature della lingua, delle intrusioni dialettali e del linguaggio colloquiale contadino rappresentati in due opere teatrali: La Lupa del drammaturgo siciliano Giovanni Verga e Bodas de sangre del tragediografo andaluso Federico García Lorca, esaminando anche gli aspetti macro e microstrutturali dei testi.L’Italia e la Spagna sono paesi vicini a livello geografico e socio-culturale geograficamente e socio-culturalmente, legati alla storia del Mar Mediterraneo e dalla comune matrice linguistica latina. María de las Nieves Muñiz Muñiz riporta che “all’Italia e alla Spagna, parimenti arretrate e solari, anche se diversamente ‘antiche’, toccò il ruolo di serbatoio di miti, leggende e cultura popolare del Mediterraneo”.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
23

Serapiglia, Daniele. "Alberto Guasco, “Spagna ’82. Storia e mito di un mondiale di calcio”." Storicamente 14 (February 14, 2018). http://dx.doi.org/10.12977/stor695.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
24

Suadoni, Anna. "LA CENSURA DE "IL LIBRO DEL CORTEGIANO" IN SPAGNA: INTERVENTI ESPURGATORI IN ALCUNI ESEMPLARI DE EL CORTESANO PUBBLICATI FRA IL 1534 E IL 1581." TRANSFER 18, no. 2 (January 9, 2023). http://dx.doi.org/10.1344/transfer.2023.18.40430.

Full text
Abstract:
Il dibattito sulla corte raggiunse il culmine all’inizio del XVI secolo. Il libro del Cortegiano di Baldassarre Castiglione, pubblicato nel 1528, fu di grande attualità, sia nel contesto europeo sia in quello italiano. Il testo della vulgata fu il risultato di un processo di scrittura e riscrittura durato molti anni, attestato da cinque manoscritti in cui si riscontrano varianti significative della versione definitiva, risultato di una sorta di autocensura, che dimostrano che l’autore fu costretto ad adattarsi al clima spirituale della sua epoca. In Spagna il testo si diffuse all’inizio in lingua originale; la versione in castigliano del 1534, tradotta da Juan Boscán, fu la prima in lingua staniera. La storia della censura de Il libro del Cortegiano in Italia, inizia nel 1576 quando Camillo Castiglione, figlio di Baldassarre, chiese alla Congregazione dell’Indice la licenza per pubblicare una versione emendata dell’opera del padre. Dopo molti anni, nel 1584, ne verrà stampata una versione riveduta e corretta dal teologo Antonio Ciccarelli. In questo lavoro, esporremo i primi risultati di uno studio sugli interventi espurgatori applicati alle edizioni che circolarono in Spagna tra il 1534 e il 1581.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
25

Anderlini, Andrea. "Il corpo del dittatore e la transizione alla spagna democratica. La doppia sepoltura di Francisco Franco (1975-2019)." Storia e Futuro, no. 54 (February 17, 2022). http://dx.doi.org/10.30682/sef5421d.

Full text
Abstract:
Il saggio analizza le due differenti sepolture di Francisco Franco: quella del 1975 e quella del 2019. Entrambe simboleggiano significati politici e rappresentano momenti fondamentali della storia recente della Spagna, impegnata nel tortuoso processo di transizione alla democrazia. Il trattamento del corpo del leader registra due passaggi simbolici di grande rilievo. Nella prima cerimonia funebre, il Caudillo era collocato nel significativo monumento del Valle de los Caídos assieme ai caduti della guerra civile del 1936. Nella seconda, il dittatore ne veniva espulso e consegnato a una località minore, privata e pressoché segreta. Fra le due sepolture si svolgeva un complesso riposizionamento della classe dirigente del Paese e della rielaborazione della memoria nazionale. The essay analyzes the two different burials of Francisco Franco: that of 1975 and that of 2019. Both symbolize political meanings and represent fundamental moments in the recent history of Spain, engaged in the tortuous process of transition to democracy. The treatment of the leader’s body records two symbolic passages of great importance. In the first funeral ceremony, the Caudillo was placed in the significant monument of the Valle de los Caídos together with the fallen of the civil war of 1936. In the second, the dictator was expelled and delivered to a smaller, private, and almost secret location. Between the two burials, there was a complex repositioning of the country’s ruling class and the reworking of the national memory.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
26

Sanfilippo, Marina. "RESEÑA de : Sarmati, Elisabetta. Naufragi e tempeste d´amore. Storia di una metafora nella Spagna dei secoli d´Oro. Roma : Carocci, 2009." Signa: Revista de la Asociación Española de Semiótica 20 (January 1, 2011). http://dx.doi.org/10.5944/signa.vol20.2011.6295.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
27

Morata, Isabel Hernando. "Carminati, Clizia y Valentina Nider, (coords.), Narrazione e storia tra Italia e Spagna nel Seicento, Trento, Università di Trento, Labirinti, 2007, 479 pp." La Perinola, June 13, 2018, 431–33. http://dx.doi.org/10.15581/017.13.28272.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
28

Díez Pomares, Gaspar. "TOMASONI, Matteo, ACCIAI, Enrico, GRASSIA, Edoardo (a cura di), «Spagna Anno Zero»: la guerra come soluzione, dossier monográfico publicado en Diacronie. Studi di Storia Contemporanea, nº 7 (luglio 2011), en línea en." Pasado y memoria, no. 11 (2012). http://dx.doi.org/10.14198/pasado2012.11.14-7.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
29

Estellés Peralta, Pilar María. "Storia della legge spagnola in tema di tecniche di riproduzione assistita: l’abbandono legale e familiare della vita umana in vitro." Medicina e Morale 62, no. 5 (October 30, 2013). http://dx.doi.org/10.4081/mem.2013.85.

Full text
Abstract:
La storia della legge spagnola in tema di tecniche di riproduzione assistita mostra come la vita umana in-vitro risulti non essere stata protetta dal punto di vista legale e familiare. La legge spagnola non può essere considerata uno strumento per la tutela e la salvaguardia della vita umana, come si è potuto vedere in alcune pratiche controverse di tecniche riproduttive, come nel caso dei “savior siblings” e dell’inseminazione postmortem. ---------- The history of Spanish law in the regulation of assisted reproduction techniques has left in-vitro human life unprotected from a legal and familial point of view. Spanish law cannot be considered a tool for protection and safeguard of human life as seen in some controversial practices of the reproductive techniques, such as “savior siblings” and postmortem artificial insemination, among others.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
30

Cardinali, Andrea. "Esilio: patria delle rivelazioni in Maria Zambrano." Revista Encontros Teológicos 32, no. 3 (January 16, 2018). http://dx.doi.org/10.46525/ret.v32i3.784.

Full text
Abstract:
Il saggio intende mettere in luce la realtà dell’esilio vissuta e riscrittada Maria Zambrano, come momento di decostruzione e annientamento personali ma anche come luogo di rivelazioni uniche per scrivere e ripensare la storia. Nel pensiero della filosofa spagnola l’esperienza dell’esilio è fondante, è la pietra preziosa che custodisce i segreti di un’esistenza intera, uno spazio dove si rigenera la costante opportunità creativa di dare una speranza di unità al mondo.Parole-chiave: Maria Zambrano. Esilio. Rivelazione.Abstract: This paper aims to explore the reality of exile lived and rewritten by Maria Zambrano, as a moment of personal deconstruction and annihilation but also as a place of unique revelations to write and rethink history. For the Spanish philosopher the experience of exile is foundational, it is the precious stone that holds the secrets of a whole life, a space where the constant creative opportunity to give hope of unity to the world is regenerated.Keywords: Maria Zambrano. Exile. Revelation.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
We offer discounts on all premium plans for authors whose works are included in thematic literature selections. Contact us to get a unique promo code!

To the bibliography