Dissertations / Theses on the topic 'Storia di Spagna'
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Lucchese, Marco <1995>. "Marocco e Spagna : punti di conflitto." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15526.
Full textCrespi, Giulia <1986>. "La Spagna alla Biennale di Venezia dal 1976 al 2009." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2012. http://hdl.handle.net/10579/2100.
Full textPascual, Chenel Alvaro Luis <1978>. "Il ritratto di Stato all'epoca di Carlo II. L'ultimo re della Casa d'Austria in Spagna (1661-1700)." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/1100/1/Tesi_Pascual_Chenel_Alvaro_Luis.pdf.
Full textPascual, Chenel Alvaro Luis <1978>. "Il ritratto di Stato all'epoca di Carlo II. L'ultimo re della Casa d'Austria in Spagna (1661-1700)." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/1100/.
Full textSoto, Carrasco David <1981>. "La Ragione violenta di Ramiro Ledesma Ramos. Fascismo e pensiero conservatore in Spagna." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amsdottorato.unibo.it/4385/1/SotoCarrasco_David_tesi.pdf.
Full textAlthough the different perspectives this thesis could be read, it has a fundamental willing: explains, from the conceptual history owns methodology, the specific rationality of Spanish fascism. Focusing its interest in Ramiro Ledesma Ramos (1905-1936), he was the founder of the first Spanish fascist movement. Ledesma devised a modernization project of Spain that could only go through the organization of a total state. He tries to create a fascist mass movement with the capacity of founding a total state able to be an alternative to the republican liberalism and socialism. Spanish fascism emerges as a temporal experience typical of modernity. It would search to revitalize and accelerate a process, the modern one. This process was seen in the light of the angry Young of the beginnings of century which seen that as decadent and exhausted. Ledesma's approach arose from the need to combat those alleged degenerative forces (liberalism, communism, conservatism, etc.). Of contemporary Spanish history to erect a new modernity based on the rebirth of the nation. At the same time, it is intended to highlight the effectiveness of historical action raised by the Spanish reactionary thought. Under its coordinates, the nation never develops the sublimated features of European modern politics. He never abandoned the alleged orders of Catholic natural law of classicism that ultimately limited the absolute power of any political sovereign. This historical particularity, dragged from the first modernity, obstinately prevent any revolutionary wave that would cause the autonomy of the political sphere and thus the establishment of a totalitarian power. In fact, when it will be establish the dictatorship of Franco, the result would be a minimal state under the assumptions of traditionalism which left their own economic dynamics.
Soto, Carrasco David <1981>. "La Ragione violenta di Ramiro Ledesma Ramos. Fascismo e pensiero conservatore in Spagna." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amsdottorato.unibo.it/4385/.
Full textAlthough the different perspectives this thesis could be read, it has a fundamental willing: explains, from the conceptual history owns methodology, the specific rationality of Spanish fascism. Focusing its interest in Ramiro Ledesma Ramos (1905-1936), he was the founder of the first Spanish fascist movement. Ledesma devised a modernization project of Spain that could only go through the organization of a total state. He tries to create a fascist mass movement with the capacity of founding a total state able to be an alternative to the republican liberalism and socialism. Spanish fascism emerges as a temporal experience typical of modernity. It would search to revitalize and accelerate a process, the modern one. This process was seen in the light of the angry Young of the beginnings of century which seen that as decadent and exhausted. Ledesma's approach arose from the need to combat those alleged degenerative forces (liberalism, communism, conservatism, etc.). Of contemporary Spanish history to erect a new modernity based on the rebirth of the nation. At the same time, it is intended to highlight the effectiveness of historical action raised by the Spanish reactionary thought. Under its coordinates, the nation never develops the sublimated features of European modern politics. He never abandoned the alleged orders of Catholic natural law of classicism that ultimately limited the absolute power of any political sovereign. This historical particularity, dragged from the first modernity, obstinately prevent any revolutionary wave that would cause the autonomy of the political sphere and thus the establishment of a totalitarian power. In fact, when it will be establish the dictatorship of Franco, the result would be a minimal state under the assumptions of traditionalism which left their own economic dynamics.
Maistri, Elisabetta <1990>. "LA REPRESENTATIO MAIESTATIS DI CARLO III D’ASBURGO A BARCELLONA Il mecenatismo dell’ultimo Asburgo Re di Spagna (1703–1711)." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/10601.
Full textVarotto, Eleonora <1992>. "Videoarte e arti performative in Spagna: il caso del padiglione spagnolo alla Biennale di Venezia dal 2001 al 2017." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/11503.
Full textDECIA, TAMARA. "Carlo d'Asburgo o Filippo d'Angiò? Il fenomeno corsaro durante la guerra per la successione all'ultimo Austrias di Spagna." Doctoral thesis, Università degli studi di Genova, 2020. http://hdl.handle.net/11567/999325.
Full textPATTI, Valeria. "Modelli di consumo del lusso e sviluppo della moda delle élites tra Spagna e Sicilia (XVI-XVII secolo)." Doctoral thesis, Università degli Studi di Palermo, 2021. http://hdl.handle.net/10447/521993.
Full textScalabrin, Daniela. "Per un'analisi comparativa della fashion industry in Italia e Spagna. I distretti calzaturieri della Riviera del Brenta e di Elda dagli anni Cinquanta ad oggi." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2015. http://hdl.handle.net/11577/3424116.
Full textIl tema della ricerca è il rapporto tra produzione calzaturiera e moda analizzato attraverso l'analisi comparativa dell'evoluzione di due distretti di classe mondiale, quello italiano della Riviera del Brenta tra Padova e Venezia e quello di Elda, nella provincia di Alicante, in Spagna. Le due aree si sono sviluppate industrialmente in contemporanea, ma con ritmi e modi diversi, specializzandosi entrambe nella produzione di calzature femminili di alta gamma. L'analisi si snoda per tutto il XX secolo, in particolare per il periodo che va dagli anni Cinquanta ad oggi. Le vicende dei due distretti sono indagate in chiave storico-economico-produttiva e socio-culturale, con particolare riferimento ai mercati della moda e del lusso. L'indagine nasce sulla scorta di alcuni progetti di riordino degli archivi storici compiuti in alcune aziende della Riviera del Brenta tra il 2009 e il 2011. Gli studi hanno messo in luce come gli archivi aziendali e di prodotto siano delle importantissime testimonianze per comprendere a fondo le vicende economiche delle aziende e la loro relazione con la moda. Dall'esperienza è nato questo lavoro, che ha poi allargato la sfera di ricerca all'analisi del comparto calzaturiero nei suoi rapporti con la storia della moda, con le vicende economiche nazionali ed internazionali e con la gestione dei beni culturali materiali ed immateriali prodotti all'interno del distretto. La metodologia ha previsto il confronto costante delle vicende dei distretti industriali della Riviera del Brenta in Italia e di Elda in Spagna, utilizzando un approccio multidisciplinare al tema. Per quanto riguarda le fonti, dopo un'analisi della letteratura di riferimento inerente alla storia economica e alla storia della moda e della letteratura specifica sui casi oggetto della ricerca, sono state condotte ricerche d'archivio presso imprese, musei ed enti territoriali, approfondendo le tematiche della catalogazione dell'oggetto calzatura anche mediante la partecipazione diretta a progetti di conservazione e valorizzazione degli archivi di prodotto di alcune imprese storiche. Si sono inoltre realizzate interviste con curatori museali, imprenditori, tecnici e stilisti, rappresentanti di associazioni di categoria e delle istituzioni territoriali. La ricerca ha messo in luce come la produzione industriale non dipenda solo dalle vicende economiche globali ma anche da quelle locali, riferite ai distretti, alle aree di saperi, alle tradizioni artigianali e alla moda nella sua totalità, comprensiva di storia, oggetti ed archivi. Nel confronto tra i due distretti si sono evidenziate le scelte strategiche attuate, le peculiarità imprenditoriali e gli enti di appoggio dei comparti produttivi. L'indagine oltre all'obiettivo di fornire nuovi apporti di conoscenza mediante una metodologia di analisi di tipo multidisciplinare, ha rilevato quali siano i presupposti per la valorizzazione e la conoscenza del patrimonio storico legato agli archivi di prodotto calzaturiero. La conoscenza storica, la comparazione degli elementi caratterizzanti le varie fasi di espansione, l'analisi delle positività e delle criticità delle aree hanno messo in luce elementi utili a tracciare delle linee guida per un processo di gestione dei saperi e conservazione della memoria storica. Su questi punti si possono promuovere ed attuare azioni mirate per il consolidamento e la valorizzazione dei distretti. L'analisi delle rispettive scelte produttive in rapporto alle caratteristiche e alle dinamiche dei mercati potranno essere d'aiuto nella realizzazione di progetti strategici (magari combinati) a sostegno della produzione calzaturiera. Comparando linee e strumenti di interventi in campo culturale, si potranno definire azioni atte a conservare e valorizzare il patrimonio storico materiale ed immateriale dei distretti, utilizzando saperi e prodotti come una fonte permanente di di affermazione simbolico-identitaria, ispirazione creativa e ideazione di nuovi percorsi di sviluppo.
Naldi, Federico <1984>. "Religione e politica nella modernità: il mito nazionale del trionfo di Covadonga e il culto della Vergine delle Battaglie in Spagna fra Ottocento e Novecento." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amsdottorato.unibo.it/9682/1/NALDI%2C%20Religione%20e%20politica%20nella%20modernit%C3%A0.pdf.
Full textThis research faces the analysis of the myth of the foundation of the Spanish nation, the battle of Covadonga, and the cult of the Virgin of the Battle linked to it in the Modern and Contemporary Ages. First, dealing with the nationalist re-workings of the myth of the origins, the study is part of the constructivist analyses on cultural nationalism; second, through the study of the cult of Our Lady of Covadonga, the investigation contributes to the general knowledge of European Catholicism between the liberal age and the era of totalitarianisms. Finally, as a contribution of religious history, the research questions the paradigm of secularization, demonstrating the vitality of Catholicism in European modernity. The first part of the research is dedicated to the examination of the myth of the origins of the Spanish community in the historiography and literature produced between sixteenth century and twentieth century. In this section, the study highlights the re-significations and the public uses of the mythology of the ancestry in order to legitimize political systems even antithetical. In the second part, the study retraces the imposition of the sacred hegemony of the devotion of the Virgin of Covadonga in Asturias in the second half of the nineteenth century and investigates the symbolic construction of the cult, associated with anti-liberal and counter-revolutionary characteristics. The political uses of Mount Auseva Marian cult in the context of the mobilization of the Spanish Catholicism against the secularizing policies of the republican government is the topic of the last section of the examination. The research has tried to make of comparison and multidisciplinary approach its core points, comparing the case study with other experiences from Latin Europe and placing itself at the intersection of cultural history, religious anthropology, sociology of religion, history of art and literature, and local history.
RUSSELLO, SIMONA. "GRAVAMINA CONSCIENTIAE. FISCALITÀ, DIRITTO E TEOLOGIA NELLA SPAGNA DEL SIGLO DE ORO. RICERCHE INTORNO ALLA SCUOLA DI SALAMANCA." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2012. http://hdl.handle.net/2434/168383.
Full textALBANI, BENEDETTA. "Sposarsi nel Nuovo Mondo: politica, dottrina e pratiche della concessione di dispense matrimoniali tra la Nuova Spagna e la Santa Sede (1585-1670)." Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2009. http://hdl.handle.net/2108/1144.
Full textThe research investigates the way the Council of Trento’s decrees on marriage were applied in the diocese of Mexico City. The study mainly relies on sources obtained from the Vatican Secret Archives together with additional documents from Spain and Mexico. The research has two main analytical strands. On the one hand, it examines the extent of the Holy See’s involvement in enacting the Council’s marriage decrees in the New World. On the other hand, it analyses the concession of pontifical marriage dispensation to couples in the New Spain. The first issue is addressed through a study of the jurisdiction and intervention in the Indies of two institutions of the Roman Curia: namely, the Sacra Congregazione del Concilio and the Nunziatura Apostolica in Madrid. The second point is addressed by analyzing the specific powers that the popes bestowed on the Indian bishops for marriage dispensations in light of the fact that at the same time many Mexican couples applied directly to Rome for marital authorization. This analysis illustrates how requesting marriage dispensations directly from the Holy See was only one of several options available to Americans of the New World to regulate marriages between people related by consanguinity or affinity. Therefore, after illustrating the bureaucratic process involved in obtaining a marriage dispensation, the research focuses on the underlying reasons that spurred American believers to apply directly to the Holy See. It is suggested that they did so in aspiration of attaining an influential measure by the Church, which would either guarantee and prove their personal and familial honor or act as an acknowledgement of their virtues demonstrated during the conversion and settlement in the New World.
Omes, Marco Emanuele. "La festa di Napoleone : sovranità, legittimità e sacralità nell'Europa francese (repubblica/impero francese, Repubblica/Regno d'Italia, Regno di Spagna, 1799-1814)." Doctoral thesis, Scuola Normale Superiore, 2019. http://hdl.handle.net/11384/86067.
Full textCocozza, Valeria. "Chiesa e società a Trivento. Storia di una diocesi di regio patronato in età spagnola." Doctoral thesis, Università degli studi del Molise, 2013. http://hdl.handle.net/11695/66375.
Full textQuando il 29 luglio 1529, nella cattedrale di Barcellona, Carlo V e Clemente VII firmarono la pace, che dalla città catalana prese nome, Trivento era uno snodo importante nel piano strategico e delle operazioni militari della Corona spagnola nel Regno di Napoli. Posta, com’era, lungo la strada d’accesso terrestre al Regno di Napoli, in una zona di confine con la Santa Sede, circondata da potentati ecclesiastici come Montecassino o la badia di S. Sofia di Benevento, era inevitabile che un sovrano come Carlo V avesse mire su di essa per stabilire un controllo serrato in ambito civile ed ecclesiastico, da un lato con il conferimento del titolo feudale alla fedele e leale nobiltà e dall’altro lato controllando gli avvicendamenti episcopali sulla cattedra più antica del Contado di Molise. Eppure, nell’ambito della storia e delle vicende che riguardarono il regio patronato nel Mezzogiorno d’Italia, sulla diocesi di Trivento è stata fatta ancora poca luce, soprattutto in relazione al maggior rilievo economico e politico che ebbero altre diocesi e arcidiocesi del Regno su cui pure il sovrano spagnolo intese stabilire il proprio controllo. Il presente lavoro intende colmare questo vuoto. La storia della diocesi molisana ha rappresentato l’occasione per osservare la periferia del Regno di Napoli nell’età spagnola, alla luce delle complesse dinamiche politiche nelle molteplici e differenti relazioni tra “centri”, Spagna/Roma/Napoli e “periferie” dell’Impero e del Regno. In quel vasto spazio territoriale che fu il Regno di Napoli, periferia dell’assai più ampio Impero spagnolo, si muovono le trame per la nomina dei vescovi della diocesi di regio patronato e dunque degli ecclesiastici candidati alla diocesi di Trivento. Alla luce del costante dialogo tra i centri del potere sono ricostruiti i processi di nomina e i profili dei candidati alla diocesi molisana. Quest’ultimi erano segnati da un cursus honorum di tutto rispetto, perfettamente inseriti nel dialogo e nelle trame politiche vicereali della corte napoletana. La storia che emerge è storia politica, storia sociale, storia religiosa, in un moltiplicarsi di spunti di riflessioni che inevitabilmente emergono confrontandosi con una realtà diocesana e con le linee evolutive a essa riconducibili all’indomani del Tridentino e nelle attività pastorali del clero che operava nel territorio. Quanti dei vescovi nominati dal sovrano spagnolo raggiunsero Trivento e, una volta sul posto, cosa fecero? Cosa cambiò nella storia del territorio? Seguendo le vicende della storia diocesana sono analizzati i motivi che indussero la Monarchia spagnola alla scelta di Trivento come diocesi di regio patronato e, dall’altro lato, le risposte e gli esiti che, nel lungo periodo, si ebbero sul territorio. L’intero lavoro di tesi si snoda tra i centri del potere politico chiamati a nominare i vescovi di regio patronato e la compagine locale, per quel che attiene il territorio, le strutture demografiche, il panorama socio-economico, il sistema devozionale, la composizione del clero diocesano. Tutti elementi utili a contestualizzare e tracciare la storia diocesana nel lungo periodo dell’età spagnola.
ABBIATI, MICHELE. "L'ESERCITO ITALIANO E LA CONQUISTA DELLA CATALOGNA (1808-1811).UNO STUDIO DI MILITARY EFFECTIVENESS NELL'EUROPA NAPOLEONICA." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2017. http://hdl.handle.net/2434/491761.
Full textThe Italian Army and the Conquest of Catalonia (1808-1811) A Study of Military Effectiveness in Napoleonic Europe Academic Fields and Disciplines SPS/03 – M-STO/02 The research has the purpose of reconstruct and evaluate the military effectiveness of the Italian Army existed under the reign of Napoleon I. Firstly through a statistic and strategic analysis of the development, and the following deployment, of the military institution of the Kingdom of Italy in the years of its existence (1805-14). Afterwards, a particularly significant case study was chosen, as the campaign of Catalonia (1808-11, in the context of the Peninsular War), in order to assess the operational and tactical contribution of the regiments sent by the Government of Milan and their integration in the overall military apparatus of the First Empire. The thesis wanted to respond to the lack of studies on the Italian army’s behavior in war and, at the same time, to introduce the methodology of the Military Effectiveness Studies (of British and American origin and, by now, enriched by a thirty-year old tradition) in the Italian historiography. The research is primarily based, besides the numerous memoirs of the Italian and French veterans, on the archive documentation of the Secrétairerie d’état impériale (Archives Nationales of Pierrefitte-sur-Seine, Paris), of the French Ministère de la Guerre (Service historique de la Défence, of Vincennes, Paris) and of the Italian Ministero della Guerra (Archivio di Stato di Milano). About the results, it has been verified how the Italian army has become a flexible and suitable instrument for Bonaparte, albeit in a context of substantial overall numerical marginality in comparison to the heterogeneous forces available to the Empire and its others satellites and allied states. Regarding the campaign of Catalonia, instead, it was possible to ascertain the fundamental contribution of the Italian regiments, in an operational and tactical perspective, for the success of the invasion. This was primarily due to the excellent general characteristics shown by the expeditionary force, but also to disciplinary and organizational peculiarities that have made the Italian corps suitable for particularly aggressive operations.
Pellegrini, Chiara. "El final del camino: proposta di sottotitolaggio in italiano di una serie storica spagnola." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/15087/.
Full textFerrari, A. "IL CONVENTO DI SAN DOMENICO A CREMONA: OPERE D'ARTE E INQUISITORI NELLA LOMBARDIA SPAGNOLA." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2018. http://hdl.handle.net/2434/545459.
Full textThe demolition of the friary of San Domenico in Cremona, which took place between 1869 and 1875, turns out to be one of the darkest pages in the history of a city that was, at the time, pervaded by a strong anticlerical sentiment. Architects and intellectuals made several attempts to save the buildings, with the hope of giving them new life as archives or educational institutions. The history of the lost church of San Domenico, similar to that of many other religious complexes demolished during the nineteenth century, ended on a positive note: almost all of the artwork survived. Twenty-three paintings were consigned to the municipality of Cremona by the Ministero della Pubblica Istruzione and they constituted the core of the municipal collections (inaugurated in November 1888). Another four paintings adorn the walls and an altar of three churches of the diocese of Cremona, while still others are held in different private collections. Exhaustive research conducted in different archives has brought to light several unedited documents, such as contracts, payment receipts, projects, drawings, inventories and plans of the friary, all of which have permitted a reconstruction of the decorative history of the complex. This research has also revealed the will of the Dominicans of Cremona to promote the status and role of the Order in the history of the Church through charismatic figures raised to the honor of the altars, such as Catherine of Siena, Thomas Aquinas, Vincent Ferrer, Rose of Lima and of course Domenico of Guzman, founder of the Order. The Dominicans wanted to transform their church in a "museum" of the Cremonese school of painting, giving prominence to the panels painted by Giulio and Bernardino Campi and Camillo Boccaccino, all of which assumed a privileged position in the transept. The Dominicans chose Giovanni Battista Trotti called Malosso, and Andrea Mainardi (known as Chiaveghino) to enrich the church with works in the late sixteenth-century manner. After their deaths, the friars called the painters Stefano Lambri and Gabriele Zocchi. The Inquisitor Giulio Mercori (1607-1673), a key figure in the Inquisition and the events of the State of Milan effected a real change by commissioning artists to revolutionize the appearance of the church's presbytery. During the years (1665-1673) in which he held the role of Inquisitor General in the State of Milan, he commissioned several works from leading figures in the Milanese art world: Giuseppe Nuvolone (known as Panfilo), Giovanni Stefano Danedi (called Montalto) and Agostino Santagostino. Regard for their contributions in Cremona led local artists to renew their own figurative languages. The relationship with the convent of Santa Maria delle Grazie in Milan was fundamental: some friary's rooms were transformed into a laboratory where altars and other liturgical furnishings commissioned by Mercori were made and then sent to Cremona. Analysis of documents relating to the Milanese church confirms the prevalence of the Dominicans' attention to the altar adornments for their churches: they conceived of luxurious settings for the Mass as means for promoting St. Dominic's spirituality, legacy, and family.
PELIZZARI, STEFANO. "«NELLI OCCHI DELLA FILOSOFIA». UN¿ANALISI SISTEMATICA DI FORMULE E PROCEDIMENTI LOGICI NELLE OPERE IN PROSA DI DANTE." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2022. http://hdl.handle.net/2434/923645.
Full textSQUIZZATO, ALESSANDRA. "Il principe cardinale Giangiacomo Teodoro Trivulzio mecenate e collezionista (1597 - 1656): dinamiche di circolazione artistica nella Milano spagnola." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2009. http://hdl.handle.net/10280/866.
Full textGuasti, Niccolo'. "L’ “esilio” italiano dei gesuiti spagnoli espulsi (1767-1798) : politica, economia, cultura." Doctoral thesis, Scuola Normale Superiore, 2004. http://hdl.handle.net/11384/86045.
Full textGIORGI, Giulia. "Le Noches de Placer di Alonso de Castillo Solórzano. Edizione critica e studio." Doctoral thesis, Università degli studi di Ferrara, 2013. http://hdl.handle.net/11392/2388884.
Full textNOCETO, FILIPPO. "Impostazione della causa nell’esperienza codificatoria spagnola e italiana fra XIX e XX secolo – Premesse storico-ricostruttive." Doctoral thesis, Università degli studi di Genova, 2022. http://hdl.handle.net/11567/1082400.
Full textAbstract This work intends to provide a critical reconstruction of historical development concerning the legal framework of civil pre-trial procedure in Italian and Spanish legal systems between the 19th and 20th century. In this perspective special attention is focused on respective models of ‘modern’ codification as well as on subsequent reforms until the enactment of current civil procedure codes. All with a view to highlighting relevant similarities between historical evolutions traditionally considered in their own right.
Olivieri, Matteo Fulvio. "La politica internazionale dei tiranni nella Grecia arcaica: il caso di Atene." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2012. http://hdl.handle.net/11577/3425320.
Full textLa ricerca traccia la storia delle attività sul piano internazionale dei tiranni e delle principali famiglie aristocratiche di Atene, dalla fine del VII all’inizio del V secolo a.C. Prese in esame sono sia la sfera privata, ovvero le iniziative e i contatti internazionali di natura interpersonale e familiare, sia la sfera pubblica, ovvero la conduzione della politica estera e della diplomazia interstatale di Atene sotto l’influenza della tirannide. L’analisi verifica la posizione e i moventi tanto dei tiranni, quanto di ogni controparte non-ateniese coinvolta nei contatti: emerge così un quadro delle reti di alleanze, degli ambiti d’interesse e dei centri di potere internazionali, dunque una campione significativo del sistema internazionale della Grecia arcaica. Nel più antico tentativo tirannico di Cilone e in seguito nelle prime attività di Pisistrato si identificano istanze della contesa fra Atene e Megara per il controllo di Salamina. Le prime attestazioni relative a Pisistrato rivelano la rete di contatti e iniziative familiari che gli assicurarono la presa del potere ad Atene; alla tirannide pisistratide si attribuisce una strategia marittima che indirizzò Atene verso il controllo delle Cicladi e dell’Ellesponto. Dopo la morte del padre nel 528/7 a.C. Ippia fu coinvolto nella gestione dei mutamenti e dei tentativi egemonici che interessarono il sistema interstatale e regionale dell’Attica, della Beozia e della Tessaglia. Nel penultimo decennio del VI secolo a.C. l’ostilità fra il tiranno e gli aristocratici ateniesi divenne critica: furono allora attivate le rispettive reti di alleanze personali dei Pisistratidi e degli Alcmeonidi loro avversari; in questa situazione emerge la funzionalità dei tradizionali rapporti fra gli Alcmeonidi e il santuario panellenico di Delfi. La ricerca ripercorre inoltre la storia della tirannide tenuta nel Chersoneso Tracico dalla famiglia aristocratica ateniese dei Filaidi. Fra questi e i tiranni pisistratidi esistette un’intesa interfamiliare volta alla tutela degli interessi strategici internazionali di Atene nell’accesso alla navigazione dell’Ellesponto. La parte finale della sequenza cronologica presa in esame è segnata dall’espansione dell’impero persiano in Europa che sconvolse gli assetti del potere internazionale: i Filaidi reagirono assumendo una posizione antipersiana; invece i Pisistratidi si associarono gradualmente alla Persia. Le conclusioni portano a riflettere sull’indeterminatezza della distinzione fra sfera pubblica e sfera privata nell’operato dei tiranni; in una prospettiva storica di lungo corso si apre infine una questione in merito all’individuazione di fenomeni di continuità fra gli obiettivi della tirannide e gli interessi strategici internazionali dell’Atene democratica nel successivo V secolo a.C.
NOGUES, BRUNO MARIA PILAR. "Storia e cultura religiosa nella Spagna del Siglo de oro." Doctoral thesis, 2012. http://hdl.handle.net/11573/916953.
Full textPECHAR, SAVERIO WERTHER. "L'antifascismo italiano nella guerra di Spagna: nuove prospettive di ricerca." Doctoral thesis, 2017. http://hdl.handle.net/11570/3104882.
Full textCANTATORE, FLAVIA. "La chiesa di San Pietro in Montorio in Roma." Doctoral thesis, 1996. http://hdl.handle.net/11573/391458.
Full textThe thesis investigates the church of San Pietro in Montorio in Rome, a subject of great interest both for its architecture as for its urban location. The value of the building it identifies not only in the fifteenth century Italian religious architecture but also in the relationship with the city. Outcomes: improved knowledge of the church (historical, stylistic and typological), clarification of the history of the construction phases (including in relation to the adjacent Bramante's Tempietto and the whole Franciscan monastery), clarification of the role of the customer. It has helped to add new information about the first foundation, on the scene of the supposed martyrdom of St. Peter, by the will of the Catholic monarchs Ferdinand and Isabella, probably by Baccio Pontelli.
CANESTRO, Roberta. "Il ruolo della committenza vescovile spagnola nel dibattito architettonico siciliano del XVII secolo." Doctoral thesis, 2012. http://hdl.handle.net/10447/94673.
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