Academic literature on the topic 'Storia di Pisa medievale'

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Journal articles on the topic "Storia di Pisa medievale"

1

Shaw, C. "Storia di Torino. 1. Dalla preistoria al comune medievale." English Historical Review 119, no. 481 (April 1, 2004): 424–26. http://dx.doi.org/10.1093/ehr/119.481.424-a.

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2

Piaia, Gregorio. "Fra tradizione e innovazione: la "storia dei filosofi" in età antica, medievale e moderna." Trans/Form/Ação 34, no. 3 (2011): 3–15. http://dx.doi.org/10.1590/s0101-31732011000500002.

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Abstract:
Il graduale passaggio dall'antica "storia dei filosofi" alla moderna "storia della filosofia" viene qui ricostruito nelle sue fasi essenziali, alla luce della dialettica fra tradizione e innovazione, che caratterizza il dialogo filosofico inteso in senso diacronico. Ma in che senso è ancora possibile, oggi, parlare di una "storia della filosofia" distinta sia dall'attività filosofico-ermeneutica sia dalla ricerca strettamente storica, qual è quella condotta dalla Intellectual history?
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3

Benedetti, Marina. "Frati Minori e Inquisizione. Alcuni casi nell'Italia medievale." Revista Territórios e Fronteiras 9, no. 1 (August 13, 2016): 83. http://dx.doi.org/10.22228/rt-f.v9i1.563.

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Abstract:
I francescani sembrano aver giocato un ruolo secondario nella storia dell’inquisizione medievale. Ciò non è affatto vero. Il contributo mette in evidente la loro partecipazione attiva alla repressione dell’haeretica pravitas attraverso l’analisi di alcun casi emblematici dal XIII al XV secolo ovvero dalla nascita dell’inquisizione alla crociata contro i valdesi del 1488 a cui parteciparono i frati dell’Osservanza francescana. Il contributo si concentra su documentazione inedita poco usata, quali i libri dei conti degli inquisitori (libri racionum), su un processo in cui i frati Minori inquisitori sottopongono ad inchiesta giudiziaria i membri del proprio Ordine religioso (il caso di Todi in Umbria), soffermandosi in particolar modo sugli archivi francescani dell’officium fidei.Parole Chiave: Frati Minori; Inquisizione; processi di Todi.
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4

Bruggisser-Lanker, Therese. "Dies irae, dies illa – Memento mori im Angesicht des Jüngsten Gerichts." Deutsches Dante-Jahrbuch 93, no. 1 (September 28, 2018): 121–59. http://dx.doi.org/10.1515/dante-2018-0007.

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Abstract:
RiassuntoFin dalla sua comparsa, la sequenza del Dies irae ebbe una posizione ambivalente, e con il suo immaginario angoscioso, irrevocabilmente legato all’apocalisse di Giovanni, è presto diventata una cifra del giudizio universale, lasciando profonde tracce nella storia della mentalità medievale. Nel contesto della messa da requiem tuttavia i compositori la integrarono fin dal Cinquecento, attraverso l’impiego di simbologie celesti, nel concetto dell’armonia, nel quale entrarono anche processi di soggettivazione e una nuova dinamica della creatività.
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5

Brambilla, Rossana. "Jacques Le Goff : denaro, quell'oggetto sfuggente che trasforma la societŕ. Una lettura-studio de "Lo sterco del diavolo"." COSTRUZIONI PSICOANALITICHE, no. 21 (April 2011): 81–89. http://dx.doi.org/10.3280/cost2011-021005.

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Abstract:
Nel suo libro piů recente, Jacques Le Goff dipinge e racconta scenari medievali che consentono di costruire una storia del denaro. Pur permettendo al lettore di notare alcune continuitŕ con la nostra epoca, il testo sostiene e argomenta una sostanziale differenza tra la nostra societŕ e quella medievale. Tale differenza emerge soprattutto guardando i diversi modi di intendere e gestire la dimensione economica. Lo studio storico, tra le righe, offre inoltre interessanti spunti di riflessione di tipo epistemologico, pedagogico e linguistico.
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6

MORPURGO, PIERO. "FEDERICO II E LE SCIENZE: UN CONVEGNO DI STORIA DELLA SCIENZA MEDIEVALE *." Nuncius 7, no. 1 (1992): 207–17. http://dx.doi.org/10.1163/182539192x00136.

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7

Osborne, John. "The Atrium of S. Maria Antiqua, Rome: A History in Art." Papers of the British School at Rome 55 (November 1987): 186–223. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200009004.

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Abstract:
L'ATRIO DI S. MARIA ANTIQUA, ROMA: UNA STORIA NELL'ARTEI tentativi di stabilire la cronologia relativa all'uso medievale del sito di S. Maria Antiqua nel Foro Romano sono stati resi difficili dalla scarsezza della documentazione scritta. Il presente studio si propone di superare questa difficoltà usando come documenti che forniscano testimonianza sulla storia del sito i dipinti murali dell'atrio, finora poco studiati. Nonostante si creda generalmente che la chiesa sia stata abbandonata alia metà del IX secolo, una gran parte della decorazione dell'atrio può essere attribuita al X o XI secolo. Questi dipinti più tardi dimostrano che la struttura era usata da una comunità di monaci, e ne permettono l'identificazione con la ‘ecclesia sancti Antonii’ menzionata nel XII secolo nelle Mirabilia Urbis Romae. Tutti i dipinti murali dell'atrio sono descritti in dettaglio.
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8

Sofia, Francesca. "Intervista a Pietro Costa." SOCIETÀ E STORIA, no. 177 (September 2022): 583–99. http://dx.doi.org/10.3280/ss2022-177008.

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Abstract:
In quest'intervista, Pietro Costa si sofferma sui momenti salienti della sua riflessione storiografica che lo ha visto affrontare disparate epoche storiche (dal lemma di matrice medievale jurisdictio alla nozione di società civile nella riflessione settecentesca, dalla nozione di Stato nella giuspubblicistica italiana tra Otto e Novecento, fino alla monumentale ricostruzione della nozione di cittadinanza nella cultura occidentale). Ne risulta un percorso lineare, segnato da una particolare attenzione per la storia concettuale, considerata il palinsesto in cui allignano istituti e norme delle diverse esperienze prese in considerazione.
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CAROTI, STEFANO. "NUOVE PROSPETTIVE DELLA STORIOGRAFIA DI STORIA DELLA SCIENZA MEDIEVALE: LE PROPOSTE DI JOHN E. MURDOCH." Nuncius 7, no. 2 (1992): 231–52. http://dx.doi.org/10.1163/182539192x00965.

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10

Perchiazzi, Natale, Massimo D'Orazio, and Luigi Folco. "The meteorite collection at Museo di Storia Naturale, Pisa University, Italy." Meteoritics & Planetary Science 39, S8 (August 2004): A171—A176. http://dx.doi.org/10.1111/j.1945-5100.2004.tb00354.x.

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Dissertations / Theses on the topic "Storia di Pisa medievale"

1

Berretta, Michele <1980&gt. "L'area dei Lungarni di Pisa nel tardo Medioevo (XIV-XV secolo). un tentativo di ricostruzione in 3D." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amsdottorato.unibo.it/4618/1/berretta_michele_tesi.pdf.

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Abstract:
Lo scopo di questa ricerca è la ricostruzione dei Lungarni di Pisa nel Tardo Medioevo (XIV-XV secolo); lo studio intende sottolineare le trasformazioni urbanistiche che hanno cambiato il volto di Pisa nel corso del tempo e ricordare che l’area fluviale ebbe un ruolo di primo piano come baricentro commerciale ed economico della città, vocazione che si è in gran parte persa con l’età moderna e contemporanea. La metodologia seguita, affinata e perfezionata durante la partecipazione al progetto Nu.M.E. (Nuovo Museo Elettronico della Città di Bologna), si basa sull’analisi e il confronto di fonti eterogenee ma complementari, che includono precedenti studi di storia dell’urbanistica, un corpus di documentazione di epoca medievale (provvedimenti amministrativi come gli Statuti del Comune di Pisa, ma anche descrizioni di cronisti e viaggiatori), fonti iconografiche, tra cui vedute e mappe cinquecentesche o successive, e fonti materiali, come le persistenze medievali ancora osservabili all’interno degli edifici ed i reperti rinvenuti durante alcune campagne di scavo archeologiche. Il modello 3D non è concepito come statico e “chiuso”, ma è liberamente esplorabile all’interno di un engine tridimensionale; tale prodotto può essere destinato a livelli di utenza diversi, che includono sia studiosi e specialisti interessati a conoscere un maggior numero di informazioni e ad approfondire la ricerca, sia semplici cittadini appassionati di storia o utenti più giovani, come studenti di scuole medie superiori e inferiori.
The purpose of this research is the reconstruction of the Lungarni (banks of the River Arno) in Pisa in the Late Middle Age (XIV-XV century). The study aims to emphasize the urban transformation that changed the face of Pisa over time and to remember that the banks of the river had a very important role as commercial and economic center of gravity of the city, a vocation which has largely lost in the modern and contemporary times. The methodology, refined and perfected during the participation to the project Nu.M.E. (New Electronic Museum of the city of Bologna), is based on the analysis and comparison of diverse but complementary sources, including previous essays in urban history, collection of medieval documentation (administrative measures as the Charters of the town of Pisa, but also descriptions of chroniclers and travelers), iconographic sources, including maps and views produced in XVI century and later, and material sources, such as persistences still observable within the medieval buildings and artefacts found during some archaeological excavations. The 3D model is not conceived as static and "closed", but it is a free roaming 3D environment; this product can be allocated to different levels of users, including both scholars and specialists interested in learning more about the subject and in further research, both ordinary citizens interested in history and younger users, as students of high and middle schools.
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Berretta, Michele <1980&gt. "L'area dei Lungarni di Pisa nel tardo Medioevo (XIV-XV secolo). un tentativo di ricostruzione in 3D." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amsdottorato.unibo.it/4618/.

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Abstract:
Lo scopo di questa ricerca è la ricostruzione dei Lungarni di Pisa nel Tardo Medioevo (XIV-XV secolo); lo studio intende sottolineare le trasformazioni urbanistiche che hanno cambiato il volto di Pisa nel corso del tempo e ricordare che l’area fluviale ebbe un ruolo di primo piano come baricentro commerciale ed economico della città, vocazione che si è in gran parte persa con l’età moderna e contemporanea. La metodologia seguita, affinata e perfezionata durante la partecipazione al progetto Nu.M.E. (Nuovo Museo Elettronico della Città di Bologna), si basa sull’analisi e il confronto di fonti eterogenee ma complementari, che includono precedenti studi di storia dell’urbanistica, un corpus di documentazione di epoca medievale (provvedimenti amministrativi come gli Statuti del Comune di Pisa, ma anche descrizioni di cronisti e viaggiatori), fonti iconografiche, tra cui vedute e mappe cinquecentesche o successive, e fonti materiali, come le persistenze medievali ancora osservabili all’interno degli edifici ed i reperti rinvenuti durante alcune campagne di scavo archeologiche. Il modello 3D non è concepito come statico e “chiuso”, ma è liberamente esplorabile all’interno di un engine tridimensionale; tale prodotto può essere destinato a livelli di utenza diversi, che includono sia studiosi e specialisti interessati a conoscere un maggior numero di informazioni e ad approfondire la ricerca, sia semplici cittadini appassionati di storia o utenti più giovani, come studenti di scuole medie superiori e inferiori.
The purpose of this research is the reconstruction of the Lungarni (banks of the River Arno) in Pisa in the Late Middle Age (XIV-XV century). The study aims to emphasize the urban transformation that changed the face of Pisa over time and to remember that the banks of the river had a very important role as commercial and economic center of gravity of the city, a vocation which has largely lost in the modern and contemporary times. The methodology, refined and perfected during the participation to the project Nu.M.E. (New Electronic Museum of the city of Bologna), is based on the analysis and comparison of diverse but complementary sources, including previous essays in urban history, collection of medieval documentation (administrative measures as the Charters of the town of Pisa, but also descriptions of chroniclers and travelers), iconographic sources, including maps and views produced in XVI century and later, and material sources, such as persistences still observable within the medieval buildings and artefacts found during some archaeological excavations. The 3D model is not conceived as static and "closed", but it is a free roaming 3D environment; this product can be allocated to different levels of users, including both scholars and specialists interested in learning more about the subject and in further research, both ordinary citizens interested in history and younger users, as students of high and middle schools.
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ORSERO, MARGHERITA. "L'Age d'or del Camposanto di Pisa. Cantieri e fasi decorative pittoriche nella prima metà del Trecento." Doctoral thesis, Università degli studi di Genova, 2021. http://hdl.handle.net/11567/1042228.

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Abstract:
The Camposanto of Pisa, a unique monument in Europe, built from 1277 onwards, is the product of religious, identity and artistic requirements, which can only be studied and understood through an interdisciplinary approach. Pisa, still at the beginning of the Trecento, was the Ghibelline city par excellence, but from the end of the 1320s, the politics of the city underwent a radical change, thanks to the intervention of Count Fazio Donoratico della Gherardesca. He drove out the vicar of Louis the Bavarian, Tarlato Tarlati, freeing Pisa from imperial domination and sought to establish good relations with Florence and Genoa, once Pisa's worst enemies, and above all with Pope John XXII. It is in this complex political context that the fresco decoration of the Camposanto began. The phases of the formulation of the project, the management of the building site, and the choice of artists and iconography cannot be properly understood outside this context. This dissertation focuses, therefore, on the sponsors of the frescoes and on the interweaving of the building site with civic society: the role of the Council of Anziani, the body of the Pisan political government that also presided over the Camposanto; of the "Operai" - in particular Giovanni Rossi and Giovanni Scorcialupi - who functioned as an interface between the Commune and the artists; of Archbishop Simone Saltarelli and the Dominicans; and, not least, of of Count Fazio Donoratico della Gherardesca, an emblematic figure in Pisan life at the time.
Monument unique en Europe, le Camposanto de Pise, construit à partir de 1277, est le produit d’exigences religieuses, identitaires et artistiques, qui ne peuvent être étudiées et comprises que par le biais d’une approche interdisciplinaire. Pise, encore au début du Trecento, était la ville gibeline par excellence, mais à partir de la fin des années 1320, la politique de la ville subit un changement radical, grâce à l’intervention du comte Fazio Donoratico della Gherardesca. Il chassa le vicaire de Louis le Bavare, Tarlato Tarlati, en délivrant Pise de la domination impériale et chercha à établir de bonnes relations avec Florence et Gênes autrefois les pires ennemis de Pise et surtout avec le pape Jean XXII. C’est dans ce cadre politique complexe que la décoration à fresque du Camposanto prend son départ. Les phases de la formulation du projet, de la gestion du chantier, jusqu’au choix des artistes et de l’iconographie, ne peuvent pas être bien compris en dehors de ce contexte. Cet thèse porte, donc, sur les commanditaires des fresques et sur l’imbrication du chantier avec la société civique : le rôle du Conseil des Anziani, organe du gouvernement politique pisan présidant aussi au Camposanto; des « Operai » – notamment Giovanni Rossi et Giovanni Scorcialupi – qui fonctionnaient comme une interface entra la Commune et les artistes ; de l’archevêques Simone Saltarelli et des Dominicains ; et notamment, du comte Fazio Donoratico della Gherardesca, personnage emblématique de la vie pisane de l’époque.
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Diana, Michela. "Il De preliis Tuscie di Ranieri Granchi: edizione critica integrale e commento storico-esegetico." Doctoral thesis, Scuola Normale Superiore, 2007. http://hdl.handle.net/11384/85647.

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5

Isabella, Giovanni <1974&gt. "Modelli di regalità nell'età di Ottone I." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/583/1/isabella.pdf.

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Isabella, Giovanni <1974&gt. "Modelli di regalità nell'età di Ottone I." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/583/.

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7

Vignodelli, Giacomo <1980&gt. "Il "Perpendiculum" di Attone vescovo di Vercelli." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2584/1/Vignodelli_Giacomo_Tesi.pdf.

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Vignodelli, Giacomo <1980&gt. "Il "Perpendiculum" di Attone vescovo di Vercelli." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2584/.

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Parisi, Eva <1992&gt. "Il processo di musealizzazione del ciclo di affreschi Storie di Sant'Orsola di Tomaso da Modena." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/18571.

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Abstract:
Partendo dalla figura di Tomaso da Modena, artista emiliano del Trecento tra i più illustri, e dallo studio del ciclo di affreschi denominato storie di Sant'Orsola originariamente sito presso la chiesa di Santa Margherita a Treviso, l'elaborato si propone di approfondire le vicende che portarono il ciclo pittorico all'attuale musealizzazione all'interno della ex Chiesa di Santa Caterina, nell'omonima sede dei musei civici della città. Sono state ripercorse, a partire dallo stacco degli affreschi eseguito nel 1883, le diverse modalità espositive adottate per l'allestimento del ciclo nelle diverse sedi museali cittadine divenute nel tempo adeguate ad ospitarlo. Si è posta particolare attenzione al progetto di riallestimento dello studio di architettura padovano Studiomas, portato a compimento nel 2019.
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10

Drighetto, Alessandro <1990&gt. "l'evoluzione del concetto di guerra tra i popoli scandinavi dalla fine dell'era di Vendel fino alla conquista di Bari." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/14042.

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Books on the topic "Storia di Pisa medievale"

1

Diversi angoli di visuale, tra storia medievale e storia degli ebrei, in ricordo di Michele Luzzati (Conference) (2016 Pisa, Italy). "Diversi angoli di visuale" fra storia medievale e storia degli ebrei: In ricordo di Michele Luzzati : atti del convegno, Pisa, 1-3 febbraio 2016. Ospedaletto (Pisa): Pacini editore, 2016.

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2

A.D. 1064-A.D. 2014: Dalla tarsia alla Cattedrale di Pisa : il cantiere dei Miracoli in oltre 950 anni di storia. Pisa: Edizioni ETS, 2014.

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3

Palazzo Scotto Corsini: Archeologia e storia delle trasformazioni di un'area urbana a Pisa tra XI e XX secolo. San Giuliano Terme (Pisa): Felici editore, 2006.

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4

Stefano, Bruni, Abela Elisabetta, Berti Graziella, and Italy. Soprintendenza ai beni archeologici per la Toscana. Comune di Pisa., eds. Ricerche di archeologia medievale a Pisa. Firenze: All'insegna del giglio, 2000.

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5

Banti, Ottavio. Storia illustrata di Pisa. Ospedaletto (Pisa): Pacini, 2004.

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6

Chelidonia: Storia di un'eremita medievale. Roma: Viella, 2010.

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7

Breve storia dell'Università di Pisa. Pisa: PLUS-Pisa University Press, 2009.

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8

Coppini, Romano Paolo. Breve storia dell'Università di Pisa. Pisa: PLUS-Pisa University Press, 2009.

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9

Zorzi, Andrea, ed. Storia di un dottorato: storia medievale nell'Università di Firenze. Florence: Firenze University Press, 2003. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-100-7.

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Abstract:
Il Dottorato di ricerca in Storia medievale dell'Università di Firenze è uno dei più antichi dell'università italiana. Fondato nel 1983 da Girolamo Arnaldi, Elio Conti e Raoul Manselli, ha attivato tutti i cicli dei corsi, conseguendo risultati di rilievo nell'attività di ricerca. Nel corso del tempo una sessantina di giovani studiosi e una ventina di docenti hanno dato corpo a un'esperienza umana e intellettuale basata sul confronto e sull'accettazione di punti di vista diversi. Ne è qui ripercorsa, in forma sintetica, la storia dei primi vent'anni, dando conto delle attività promosse e delle ricerche condotte, e raccogliendo i profili scientifici e la bibliografia di ciascun membro.
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10

Anonyma. Ghino di Tacco: Una storia medievale. Milano: Arnoldo Mondadori Editore, 1986.

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Book chapters on the topic "Storia di Pisa medievale"

1

Nanetti, Andrea. "15 • A mo’ di conclusione Excursus sul patrimonio archivistico e bibliotecario del Regno Veneto della Morea (1684-1718) come fonte per lo studio del Peloponneso medievale." In Studi di storia. Venice: Fondazione Università Ca’ Foscari, 2021. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-544-5/015.

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2

Metalla, Elvana. "Produzione e circolazione della ceramica altomedievale e medievale a Durazzo." In Archaeologiae Una storia al plural: Studi in memoria di Sara Santoro, 251–62. Archaeopress Publishing Ltd, 2022. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctv2x1npqm.26.

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3

Goodstein, Judith. "Daniele Menozzi and Mario Rosa, eds. La storia della Scuola Normale Superiore di Pisa: in una prospettiva comparative, Edizioni della Normale: Pisa, 2008. 299 pp." In History of Universities, 265–67. Oxford University Press, 2012. http://dx.doi.org/10.1093/acprof:osobl/9780199652068.003.0009.

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