Journal articles on the topic 'STORIA DI MILANO'

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Napora, Krzysztof. "La storia di Giacobbe." Verbum Vitae 28 (December 1, 2015): 475–82. http://dx.doi.org/10.31743/vv.1645.

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2

D'Eugenio, Daniela. "Silvia Morgana, Storia linguistica di Milano." Forum Italicum: A Journal of Italian Studies 48, no. 2 (July 11, 2014): 311–14. http://dx.doi.org/10.1177/0014585814529235.

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3

Galli, Pier Francesco, and Alberto Merini. "Tracce. Storie e persone." PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE, no. 1 (March 2021): 143–46. http://dx.doi.org/10.3280/pu2021-001010.

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Abstract:
Vengono riprodotti alcuni brani di un seminario tenuto il 30 maggio 1992 alla scuola Il Ruolo Terapeutico di Milano, che lo ha pubblicato nel 1996 col titolo La persona e la tecnica. Appunti sulla pratica clinica e la costruzione della teoria psicoanalitica e che è stato ristampato nel 2002 dall'editore FrancoAngeli con aggiunte e integrazioni. In queste pagine vengono fatte alcune riflessioni sul problema della ricostruzione storica in psicoanalisi, sottolineando come sia indispensabile non basarsi solo sulla storia ufficiale, scritta, ma che sia di fondamentale importanza conoscere anche la storia affettiva e le vicissitudini di vita delle persone che sono state protagoniste nella costruzione teorica. La storia emozionale, trasmessa attraverso canali informali, è un elemento costitutivo della definizione stessa della disciplina psicoanalitica.
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4

Caiazzo, Monica. "Il mito dell'alleanza italo-francese nella Grande Guerra." STORIA IN LOMBARDIA, no. 2 (December 2010): 62–94. http://dx.doi.org/10.3280/sil2010-002003.

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Abstract:
Con la crisi di coscienza provocata dallo scoppio della prima guerra mondiale gli intellettuali dovettero interpretare nuove realtŕ a partire dalla concezione di "guerra giusta". La consapevolezza di questa crisi indusse a ricercare nella propria memoria nazionale elementi unificanti, verso i quali convogliare i comportamenti delle masse. A questo processo di autoresponsabilizzazione contribuě il mito della fratellanza latina, nell'accezione di un'intesa prevalentemente culturale italo-francese. Milano fu il centro di questo rinnovato incontro tra culture teso al recupero di un'identitŕ nazionale che si ricongiungesse con la propria storia. Note biografiche: Monica Caiazzo č dottore di ricerca in "Storia delle istituzioni e della societŕ nell'Europa contemporanea". Attualmente insegna presso un istituto di secondo grado ed č tutor presso la cattedra di Storia contemporanea della Facoltŕ di scienze politiche dell'Universitŕ degli Studi di Milano. E-mail: monica_caiazzo@yahoo.it
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5

Leonardi, Carlo. "Cesare Conci 1920 - 2011." Natural History Sciences 152, no. 2 (September 1, 2011): 83. http://dx.doi.org/10.4081/nhs.2011.83.

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Abstract:
L’11 maggio 2011 si è spento a Milano, all’età di 91 anni, Cesare Conci, lasciando un vuoto incolmabile nel Museo di Storia Naturale di Milano (MSNM) che egli diresse con passione per diciassette anni e in tutti coloro che ebbero la fortuna di conoscerlo e di apprezzarlo per le sue doti umane.
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6

Rodríguez Montero, Ramón. "Francesca Pulitanò, Quid enim municipes dolo facere possunt? Illecito del singolo e responsabilità collecttiva nel diritto romano." Anuario da Facultade de Dereito da Universidade da Coruña 24 (February 4, 2021): 262–74. http://dx.doi.org/10.17979/afdudc.2020.24.0.7487.

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Abstract:
Recensión de la obra: Francesca Pulitanò, Quid enim munícipes dolo facere possunt? Illecito del singolo e responsabilità collecttiva nel diritto romano, Università degli Studi di Milano, Facoltà di Giurisprudenza, Pubblicazioni del Dipartimento di Diritto Privato e Storia dell’Antichità, nº 55, Dott. A Giuffrè Editore, Milano 2018, 195 pp.
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7

Petrillo, Gianfranco. "Il problema di Milano. La federazione comunista piů grande d'Italia. 1921-1975." STORIA IN LOMBARDIA, no. 1 (October 2011): 20–83. http://dx.doi.org/10.3280/sil2011-001002.

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Abstract:
Milano č un perno fondamentale della storia recente d'Italia. La direzione nazionale del Partito comunista italiano non lo ha mai capito e ciň ha costituito un problema e una spia dei suoi perduranti ritardi politici e culturali nell'affrontare i problemi del paese. Dal settarismo delle origini alle tentazioni omologatrici degli anni ottanta del Novecento, la storia della Federazione milanese del Pci č la storia di questo problema.
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8

Canadelli, Elena. "La morte di Filippo De Filippi a Hong Kong (1867). Il racconto inedito di un missionario." Natural History Sciences 153, no. 1 (January 1, 2012): 85. http://dx.doi.org/10.4081/nhs.2012.85.

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Abstract:
Il saggio si concentra sulla morte dello zoologo Filippo De Filippi, avvenuta il 9 febbraio 1867 a Hong Kong durante la circumnavigazione del globo della corvetta a elica italiana Magenta. Viene proposta integralmente una lettera del 29 agosto 1867 spedita da Bernardo Viganò, il missionario del Seminario Lombardo delle Missioni Estere di Milano che assistette De Filippi nelle ultime settimane di vita, al direttore del Museo Civico di Storia Naturale di Milano, Emilio Cornalia. Questo documento, fino a oggi inedito, costituisce una preziosa testimonianza della morte di uno degli zoologi italiani più noti dell’Ottocento, tra i primi in Italia ad aderire alla teoria dell’evoluzione con la conferenza<em> L’uomo e le scimie</em> del 1864. L’articolo ricostruisce inoltre le polemiche e le poco note vicende testamentarie che seguirono alla morte di De Filippi. Il lavoro si serve di molti documenti inediti provenienti per la maggior parte dal carteggio di Emilio Cornalia, conservato nella Biblioteca del Museo Civico di Storia Naturale di Milano, dall’Archivio Storico dell’Università di Torino e dalla Biblioteca del Dipartimento di Biologia Animale e dell’Uomo della stessa Università.
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Parziale, Lavinia, and Elena Puccinelli. "Un percorso tra le fonti per la storia dell'alimentazione e dell'approvvigionamento alimentare: le carte del Fondo Annona dell'Archivio di Stato di Milano." STORIA URBANA, no. 134 (June 2012): 133–42. http://dx.doi.org/10.3280/su2012-134008.

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Abstract:
Annona Fonti archivistiche Approvvigionamento Storia dell'alimentazione Milano, secc. XV-XIX Il saggio, scritto a quattro mani da Lavinia Parziale ed Elena Puccinelli, descrive l'intervento di riordino e di inventariazione compiuto sui fondi Annona parte antica (secolo XV-1800) e Annona parte moderna (1801-1853) dell'iperfondo Atti di Governo dell'Archivio di Stato di Milano, le cui carte furono ordinate secondo il metodo per materia fra XVIII e XIX secolo. A questa parte di carattere archivistico e metodologico, segue una prima analisi che intende fare emergere elementi preziosi per gli studi di storia dell'alimentazione e dell'approvvigionamento alimentare nel contesto milanese e lombardo quali l'identificazione delle magistrature con competenza in materia annonaria, l'approfondimento della normativa sul pane e i grani e sulle altre vettovaglie e l'indicazione dei collegamenti con altri fondi archivistici.
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Brambilla, Elena. "La storia di Claudio Donati. Presentazione." SOCIETÀ E STORIA, no. 129 (December 2010): 553–54. http://dx.doi.org/10.3280/ss2010-129005.

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Abstract:
Quanto segue raccoglie la maggior parte dei contributi a due giornate di studio tenute il 22-23 gennaio 2009 a Milano in memoria di Claudio Donati, prematuramente scomparso nel 2008. I testi sono stati selezionati in quanto originali (alcuni altri erano giÀ stati ormai pubblicati) e intendono presentare il profilo scientifico, professionale e umano di Claudio Donati come storico dei rapporti tra mondo italiano e asburgico, dell'illuminismo, della nobiltÀ e delle istituzioni ecclesiastiche e militari in etÀ moderna.
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Garavaglia, Valentina. "Tra utopia e riformismo, il teatro pubblico di Paolo Grassi e Giorgio Strehler." Forum Italicum: A Journal of Italian Studies 54, no. 1 (March 10, 2020): 439–58. http://dx.doi.org/10.1177/0014585820910088.

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Abstract:
L’incontro tra Paolo Grassi e Giorgio Strehler avvenuto nella Milano del dopoguerra, segna l’inizio di un sodalizio, artistico e umano, che ha concorso a scrivere importanti pagine della storia del teatro non solo italiano, ma soprattutto ha contribuito ad arricchire la storia della cultura di ispirazione socialista nel nostro paese. Il legame tra il Piccolo Teatro di Milano, nei suoi primi 25 anni di vita, e la storia del socialismo riformista si racconta attraverso drammaturgie di impegno politico, scelte di regia e di politica culturale nelle quali si intrecciano le biografie del regista e dell’ideologo, uniti nell’impegno per la realizzazione di un teatro d’arte per tutti a partire dall’eredità della Resistenza. Attraverso l’analisi degli appunti di regia, della corrispondenza privata, della critica e degli allestimenti, l’articolo si propone di ripercorrere gli anni dalla fondazione del Piccolo Teatro, nel 1947, fino al 1972, anno in cui Paolo Grassi passerà alla direzione del Teatro alla Scala. A partire dal primo allestimento di Giorgio Strehler, L’albergo dei poveri di Gor’kij, le scelte drammaturgiche e stilistiche del primo teatro stabile pubblico italiano si rivelano emblematiche della continua tensione ideale tra arte e politica, tra attenzione rivolta all’uomo e riflessione sulla collettività.
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Accornero, Cristina. "La scuola economica di Torino e il mondo riformatore di Milano." STORIA IN LOMBARDIA, no. 2 (December 2010): 47–61. http://dx.doi.org/10.3280/sil2010-002002.

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Abstract:
L'articolo evidenzia come di fronte alle emergenze sociali d'i inizo secolo, la disoccupazione e il conflitto tra capitale e lavoro, uomini e istituzioni di diversa ispirazione ideologica abbiano potuto lavorare insieme e dialetticamente costruire un consenso generale nell'ambito delle riforme sociali. Note biografiche: Ph. D, borsista presso il Dipartimento di storia, Universitŕ di Torino. E-mail: cristina.accornero@fastwebnet.it
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Magnani, Alberto. "Umberto Massola e la riorganizzazione del Partito comunista clandestino a Milano (1941-1943)." STORIA IN LOMBARDIA, no. 2 (December 2010): 95–115. http://dx.doi.org/10.3280/sil2010-002004.

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Abstract:
L'articolo ricostruisce la fase di riorganizzazione della rete clandestina del Partito comunista italiano fra il 1942 e il 1943 a Milano ad opera di Umberto Massola con la collaborazione di vecchi militanti. Questa riorganizzazione che comprese la produzione di stampa clandestina, tra cui «L'Unitŕ», favorě il risveglio di altre forze antifasciste e pose le premesse degli scioperi del 1943. Note biografiche: Storico, collaboratore dell'Istituto lombardo per la storia contemporanea, del Centro studi Piero Ginocchi, della Societŕ pavese di storia patria e dell'Adar di Madrid. E-mail: krizai@email.it
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Marazzi, Massimiliano. "Scrittura e atti di scrittura: riflessioni su alcune novità editoriali." Kadmos 59, no. 1-2 (April 1, 2020): 25–42. http://dx.doi.org/10.1515/kadmos-2020-0002.

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Abstract:
Abstract La nuova pubblicazione in Italia del libro di S. Ferrara, La grande invenzione. Storia del mondo in nove scritture diverse (Milano 2019), rappresenta uno dei piu recenti tentativi di affrontare il complesso fenomeno della nascita e dello sviluppo di sistemi scrittori nella storia secondo schemi innovativi. Con questo contributo l’Autore intende, partendo da un’analisi critica dell’opera in oggetto, aprire un dibattito sui modi e le prospettive di approccio al fenomeno scrittorio, puntualizzando, allo stesso tempo, i risultati raggiunti nell’ambito di una serie di ambiti della ricerca sui sistemi scrittorî piú conosciuti.
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Banfi, Enrico, and Agnese Visconti. "L’Orto di Brera alla fine della dominazione asburgica e durante l’età napoleonica." Natural History Sciences 154, no. 2 (September 1, 2013): 173. http://dx.doi.org/10.4081/nhs.2013.173.

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Abstract:
Il saggio illustra, la storia dell’Orto di Brera e della sua funzione come strumento didattico per la cattedra di botanica del Ginnasio, dal 1802 Liceo, di Brera nel periodo compreso tra la fine della dominazione asburgica e l’intero periodo napoleonico. Esso si fonda su una documentazione per la massima parte inedita conservata nelle seguenti istituzioni: Biblioteca Braidense di Milano, Archivio di Stato di Milano, Biblioteca del Museo di Storia Naturale di Milano, Archivio di Stato di Pavia, Accademia delle Scienze di Torino; Archivio di Stato di Venezia, Biblioteca dell’Orto botanico dell’Università di Padova, Bibliothèque Centrale du Muséum d’Histoire Naturelle di Parigi.<br />La prima parte del lavoro è dedicata al periodo che va dall’entrata in attività dell’Orto (1777) alla conduzione di Ciro Pollini (1805-1807) e si incentra in particolare sul legame tra la scelta delle piante dell’Orto, per lo più officinali, e l’insegnamento ai medici e ai farmacisti.<br />Si passa quindi alla ricostruzione del lavoro svolto dal custode Filippo Armano che diede all’Orto una nuova fisionomia, introducendo piante ornamentali, esotiche e rare, e che redasse il primo Catalogo (1812) di cui si presenta una lista degli aggiornamenti nomenclaturali.<br />Viene infine illustrata la figura del direttore Paolo Sangiorgio che resse l’Orto per tutto il periodo napoleonico, opponendosi alla concezione di Armano e applicandosi con forte impegno alla didattica.
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MINIATI, MARA. "AGNESE VISCONTI, I 150 anni del Museo Civico di Storia Naturale di Milano (1838-1988). Milano, Museo Civico di Storia Naturale 1988, 51 pp." Nuncius 4, no. 1 (1989): 272–73. http://dx.doi.org/10.1163/182539189x00392.

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Gandolfi, Chiara. "Pirola: impegno tipografico e proposte editoriali." STORIA IN LOMBARDIA, no. 3 (March 2011): 30–54. http://dx.doi.org/10.3280/sil2010-003002.

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Abstract:
La ricerca ripercorre la storia della tipografia-editrice e libreria Pirola di Milano, dalla fondazione dell'attivitŕ nel 1781 alle vicende del recente Novecento. Nello specifico, si sono analizzate le proposte ottocentesche dell'azienda, entro una parabola che spazia dalle pubblicazioni di servizio alla produzione teatrale alle edizioni scolastiche e pedagogiche.
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Visconti, Agnese. "La fondazione dell’Orto botanico di Brera e gli anni della direzione dell’abate vallombrosano Fulgenzio Vitman (1728-1806) tra assolutismo asburgico ed età napoleonica." Natural History Sciences 153, no. 1 (January 1, 2012): 27. http://dx.doi.org/10.4081/nhs.2012.27.

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Abstract:
Il saggio ricostruisce, sulla base di documenti per la massima parte inediti raccolti nell’Archivio di Stato di Milano, nella Biblioteca di Brera di Milano, nella Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, nel Museo di Storia Naturale di Milano e nell’Accademia delle Scienze di Torino, la storia della fondazione e dei primi decenni di attività dell’Orto, annesso alla cattedra di Botanica del Ginnasio di Brera, alla quale venne chiamato nel 1774 il padre vallombrosano Fulgenzio Vitman. La prima parte del lavoro descrive le operazioni materiali compiute per l’allestimento dell’Orto. Segue la descrizione dello svolgimento annuo dei lavori consistenti perlopiù nell’acquisizione e nei cambi di semi e piante, nell’adozione per la disposizione delle piante del metodo di classificazione di Linneo, nell’utilizzo delle piante per le lezioni. Si passa quindi all’analisi dei modi che Vitman adottò per arricchire l’Orto, sottolineando la sua convinzione dell’opportunità di privilegiare le piante necessarie alla didattica e alla ricerca scientifica. Purtroppo, mancando l’Orto di un proprio archivio e di raccolte di lettere, molte questioni restano ancora non risolte. Appaiono comunque evidenti sia l’appartenenza di Vitman alla fitta rete di scambi tra i botanici dell’epoca, sia l’utilizzo di canali diplomatici, in particolare per gli scambi con Francia, Olanda e Spagna. Il contributo si conclude con la descrizione dell’attività didattica e scientifica di Vitman, autore di un fortunato libro di testo, <em>De medicatis herbarum facultatibius liber</em>, Faventiae 1770, e di una importante <em>Summa plantarum</em>, Mediolani 1789-1792, in 6 volumi, nella quale l’autore segue il metodo di classificazione linneano.
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de Stefani, Lorenzo. ""Devesi parlare al popolo". Toponomastica risorgimentale e lapidi commemorative nel dibattito in consiglio comunale a Milano, 1859-1878." STORIA URBANA, no. 132 (February 2012): 53–81. http://dx.doi.org/10.3280/su2011-132003.

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Abstract:
Il saggio affronta il tema della toponomastica come strumento di rafforzamento del sentimento nazionale dopo l'annessione di Milano al regno di Sardegna e successivamente allo stato italiano. Sono stati presi in considerazione i dibattiti in seno al Consiglio comunale circa il valore evocativo della titolazione delle strade ai principali simboli del Risorgimento nazionale e ai personaggi eccellenti nel campo delle lettere, delle arti, delle scienze, con particolare riferimento a quelli, nati a Milano o qui provvisoriamente residenti in qualche tempo, che hanno influenzato la vita civile, artistica e letteraria della cittŕ. L'operazione di "costruzione della memoria" lega insieme la necessitŕ di razionalizzare e modernizzare la cittŕ che si apprestava a diventare la "capitale morale" dello stato unitario (come confermato nella legislazione comunale e provinciale del 1865) con la preoccupazione di tenere vive le memorie locali, da far convivere in armonia con l'azione di costruzione della nazione dal punto di vista della lingua e delle memorie collettive. Ciň si unisce alla determinazione di celebrare i principali eventi della storia civile affiggendo lapidi come sintesi di un compendio della storia locale da offrire per la costruzione del popolo.
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Schubert, Charlotte. "Cinzia Bearzot / Franca Landucci (Eds.), Storie di Atene, storia dei Greci. Studi e ricerche di attidografia. (Contributi di storia antica, 8.) Milano, Vita e Pensiero 2010 Bearzot Cinzia Landucci Franca Storie di Atene, storia dei Greci. Studi e ricerche di attidografia. (Contributi di storia antica, 8.) 2010 Vita e Pensiero Milano € 25,–." Historische Zeitschrift 295, no. 2 (October 2012): 466. http://dx.doi.org/10.1524/hzhz.2012.0486.

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Forte, Francesca. "Introduzione." Doctor Virtualis, no. 17 (May 14, 2022): 5–14. http://dx.doi.org/10.54103/2035-7362/17819.

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Abstract:
Introduzione al fascicolo per Massimo Campanini "Questo numero vuole essere un omaggio al legame di Massimo Campanini con Milano, e in particolare con gli studiosi milanesi di Storia della filosofia medievale; vuole essere un ringraziamento per il contributo che ha saputo dare alla rivista, costringendoci al confronto con un altro punto di vista, con un’altra narrazione della storia e con categorie storiche e filosofiche differenti ma non estranee a quelle del mondo latino-occidentale, arricchendo il nostro sguardo verso una prospettiva mediterranea e non esclusivamente eurocentrica" "This issue is intended as a tribute to Massimo Campanini's ties with Milan, and in particular with Milanese scholars of the History of Medieval Philosophy; it is intended as a thank you for the contribution he was able to make to the journal, forcing us to confront another point of view, another narrative of history and different historical and philosophical categories that are not extraneous to those of the Latin-Western world, enriching our gaze towards a Mediterranean and not exclusively Eurocentric perspective"
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Della Ferrera, Leonardo. "Le memorie di Nicola Paravicini De Lunghi fra "liber chronicus" parrocchiale e autobiografia." STORIA IN LOMBARDIA, no. 2 (December 2010): 5–46. http://dx.doi.org/10.3280/sil2010-002001.

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Abstract:
In un manoscritto ottocentesco dovuto al sacerdote di un villaggio valtellinese, Nicola Paravicini De Lunghi (1820-1900), si susseguono considerazioni sulla vicenda personale dell'autore, sulla sua attivitŕ come parroco di paese, sulle condizioni sociali della zona e sulle questioni politiche scottanti all'epoca nel rapporto Chiesa - Stato (Roma capitale, soppressione degli ordini religiosi). Il testo indagato fornisce un esempio della ricchezza delle fonti di scrittura primaria, in particolare attraverso l'analisi del ruolo e della preparazione culturale del clero curato dell'Ottocento. Note biografiche: Leonardo Della Ferrera (1965) si č laureato in Architettura al Politecnico di Milano nel 1989 e in Storia presso l'Universitŕ degli Studi di Milano nel 2009; attualmente insegna disegno in un istituto tecnico. E-mail: leonardo.dellaferrera@fastwebnet.it
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Montefusco, Antonio. "Zwischen D’Ancona und Witte: Novati und die Edition der Briefe Dantes." Deutsches Dante-Jahrbuch 95, no. 1 (September 23, 2020): 143–57. http://dx.doi.org/10.1515/dante-2020-0012.

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Abstract:
RiassuntoIl contributo studia l’apporto di Francesco Novati, ufficialmente incaricato dalla Società dantesca di attendere all'edizione critica delle opere minori latine, alla storia dell’edizione critica delle epistole dopo Witte. L’archivio Novati, conservato a Milano, permette di verificare lo stato del lavoro di edizione, che è risultato ancora molto parziale. L’analisi della documentazione permette di chiarire i criteri e la metodologia di Novati, che non mancò di confrontararsi continuamente, ma non esplicitamente, con le scelte critiche di Witte.
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Bracco, Barbara. "Guerra e lutto a Milano. Momenti e luoghi dell'elaborazione del trauma 1915-1921." ITALIA CONTEMPORANEA, no. 297 (January 2022): 181–207. http://dx.doi.org/10.3280/ic297-oa1.

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Abstract:
Il saggio prende in esame il processo dell'elaborazione del lutto a Milano tra il 1915 e il 1921. In particolare analizza le liturgie elaborate dalla società e dalle istituzioni di fronte alla morte di massa. Sulla base di varie fonti archivistiche, il saggio ha lo scopo di ricostruire i momenti più importanti e le reti sociali del dolore in una città fondamentale della storia italiana, soprattutto nella transizione epocale tra l'esperienza bellica e il fascismo.
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Zocchi, Paola. "Natura e patria. I congressi della Società Italiana di Scienze Naturali nel processo di costruzione dell’identità nazionale." Natural History Sciences 152, no. 2 (September 1, 2011): 123. http://dx.doi.org/10.4081/nhs.2011.123.

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Abstract:
La Società Italiana di Scienze Naturali (SISN), fondata a Milano nel 1855 prima con il nome di “Società geologica residente in Milano” e poi, dal 22 gennaio 1860, con il nome che la contraddistingue attualmente, ebbe un ruolo attivo nel processo di costruzione dell’identità nazionale all’indomani dell’Unità d’Italia. Prima società naturalistica italiana, essa manifestò questa vocazione soprattutto attraverso i congressi annuali, organizzati tra il 1864 e il 1906 in varie città della Penisola. Le riunioni straordinarie fuori sede avevano finalità ben precise: l’esplorazione geologica e naturalistica del nuovo territorio unificato, in gran parte ancora sconosciuto; la legittimazione della figura del naturalista come scienziato professionista; la divulgazione della scienza come motore di progresso del paese; l’affermazione della SISN come centro di riferimento per tutti i naturalisti italiani. Il presente lavoro propone dunque una lettura della storia della Società dalle origini al 1906 attraverso la lente dei congressi postunitari.
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ARTHUR, C. W. P. MAC. "A. VISCONTI. I 150 anni del Museo Civico di Storia Naturale di Milano (1838–1988). Museo Civico di Storia Naturale, Milano: 1989. Pp 51; illustrated. Price: not stated." Archives of Natural History 18, no. 1 (February 1991): 130. http://dx.doi.org/10.3366/anh.1991.18.1.130.

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Fanchi, Mariagrazia. "Andare al cinema a Milano. Fra trasformazioni nazionali e specificità locali." TERRITORIO, no. 95 (May 2021): 99–108. http://dx.doi.org/10.3280/tr2020-095011.

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Abstract:
Il saggio tratteggia la storia del rapporto fra cinema e pubblici a Milano attraverso quattro affondi che colgono altrettante svolte nell'esperienza degli spettatori del capoluogo lombardo: la costruzione di un modello ‘rilocato' di fruizione del film, durante gli anni '50; l'emergere di un'esperienza crepuscolare del cinema, nella seconda metà degli anni '60; l'affermarsi, alle soglie del nuovo millennio, di un modello di intrattenimento esteso legato alla diffusione dei multiplex; la recente emersione di un'esperienza diffusa del film, sostenuta dalle piattaforme digitali come Netflix e dalla metamorfosi dello spettatore. Quattro momenti che anticipano e contribuiscono a innescare analoghi cambiamenti su scala nazionale.
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Cavazzoli, Luigi. "La Polenghi Lombardo e le istituzioni sperimentali e formative del Lodigiano." STORIA IN LOMBARDIA, no. 1 (July 2010): 5–40. http://dx.doi.org/10.3280/sil2010-001001.

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Abstract:
Con l'istituzione nel 1871 della Stazione di caseificio di Lodi. si apre il primo centro di ricerche in una zona di grande produzione di latte, che contribuě al progresso dell'industria lattiero casearia locale e nazionale. Inoltre, l'istruzione professionale si affermň in Italia con questa «Stazione»: e contribuě al lo sviluppo dell'industria lattiera italiana L'intreccio che nel Lodigiano si realizzň fra industria, sperimentazione e formazione nella filiera del latte č in gran parte dovuto alle proficue collaborazioni che s'instaurarono, fra istituzioni pubbliche e private; collaborazioni gestiste da scienziati e tecnici di notevole prestigio e da propensione all'intrapresa, che operarono in un ambiente particolarmente favorevole. Note biografiche: Luigi Cavazzoli dirige il Centro Studi Ivanoe Bonomi e collabora con il Dipartimento di Storia della societŕ e delle istituzioni dell'Universitŕ Statale di Milano, la Fondazione "F. Turati" di Firenze, l'Accademia nazionale virgiliana e l'Istituto mantovano di storia contemporanea. Email: luigi cavazzoli @tin.it
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Ferrari, Paolo. "Introduzione a L'industria bellica nella storia d'Italia. Economia e tecnologia negli studi di Andrea Curami." ITALIA CONTEMPORANEA, no. 261 (February 2011): 575–84. http://dx.doi.org/10.3280/ic2010-261001.

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Abstract:
Andrea Curami (1947-2010) č stato docente di Meccanica applicata e di altre materie al Politecnico di Milano, esperto di motori e di automobilismo, storico delle vicende militari ed economiche italiane tra Ottocento e seconda guerra mondiale. Si č occupato anche di storia dei trasporti e ha promosso le ricerche di un gruppo di studiosi riunito attorno a sé. A partire dagli studi sull'aeronautica, ha sviluppato un'analisi originale dell'industria bellica italiana, coniugando storia delle vicende militari e storia economica e della tecnologia, ponendo al centro i rapporti tra committenza pubblica e un mondo dell'industria, continuamente oscillante tra innovazione e sfruttamento delle risorse pubbliche, che progressivamente si afferma quale componente decisiva della classe dirigente. Curami ha in particolare studiato la Grande guerra quale snodo cruciale di questo processo, e il riarmo fascista, quando l'industria č in grado di imporre alle forze armate mezzi spesso obsoleti e inadeguati. Del riarmo fascista e della mancata mobilitazione nel secondo conflitto mondiale egli propone un modello interpretativo nel quale l'analisi tecnica diviene funzionale alla comprensione delle politiche seguite dalle imprese, con un'interpretazione originale dei rapporti tra forze armate, politica e grande industria.
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Viaro, Maurizio, Ilenia Barile, Chiara Beghin, Mara Germani, Rosmaria Giuliano, Anna Nemes, and Michela Zanella. "Formazione e Identitŕ sistemiche." TERAPIA FAMILIARE, no. 96 (August 2011): 5–24. http://dx.doi.org/10.3280/tf2011-096001.

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Abstract:
In questo articolo, gli AA. si propongono di illustrare un modulo di programma formativo, attualmente in fase di attuazione presso il Centro Padovano di Terapia della Famiglia, volto a far acquisire ai futuri terapeuti sistemici definiti strumenti di analisi dell'interazione, enfatizzando tale competenza, peculiare alle identitŕ relazionali - sistemiche e alla storia - in particolare all'esperienza della cosiddetta "scuola di Milano". Il programma č basato su esercitazioni in aula integrate con momenti di apprendimento a distanza, tramite sito web dedicato. Questo progetto nasce dall'esigenza di valorizzare alcune componenti specifiche di una formazione e di una identitŕ che si dicono relazionale-sistemiche, rivisitando alcuni concetti fondanti questo approccio e integrandoli con strumenti e tecniche derivate dalla formazione a distanza. La seduta familiare congiunta e l'analisi della comunicazione in ottica pragmatica possono continuare ad essere oggi elementi caratterizzanti, anche se non piů esclusivi, di una formazione sistemica, come lo sono della sua storia e della sua identitŕ.
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Guidarini, Stefano. "Il tradimento delle immagini: il piano Milano Verde del 1938." TERRITORIO, no. 57 (June 2011): 112–24. http://dx.doi.org/10.3280/tr2011-057015.

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Abstract:
Il piano Milano Verde rappresenta un singolare caso di scollamento tra immagine e realtŕ. Questo piano č stato assunto dalla storiografi a architettonica come un vero e proprio modello di riferimento di un razionalismo di maniera ma, ad un'attenta analisi, rivela invece una natura ben diversa. Dietro la sua immagine, nasconde infatti meccanismi attuativi e insediativi molto piů legati alla logica di costruzione della cittŕ ottocentesca e al mercato immobiliare che non alle ricerche sulla casa e i quartieri popolari. La vera natura, sfuggente e contraddittoria, di questo progetto contribuisce a mettere in crisi, con la sua ambiguitŕ tra idealismo e realismo, quel quadro semplicistico dell'architettura moderna fatto di fragili catalogazioni e di rassicuranti luoghi comuni. In questa esperienza ritroviamo inoltre la conferma dell'importanza dello studio delle opere e dei documenti per ricostruire la realtŕ dei fatti e la storia delle idee.
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Camposano, Raffaele. "Storia della Polizia di Stato in Dura Lex sed Lex." SOCIETÀ E STORIA, no. 173 (November 2021): 523–31. http://dx.doi.org/10.3280/ss2021-173005.

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Abstract:
I sette contributi che compongono il dossier sono l'esito di un seminario tenutosi presso l'Università degli studi di Milano nell'ambito delle attività del Cepoc (Centro per lo studio delle polizie e del controllo del territorio). In quella occasione si sono discussi quattro volumi di recente pubblicazione (editi tra 2018 e 2019) aventi per oggetto diversi aspetti di storia delle polizie in Italia in età contemporanea, con la partecipazione sia degli autori e curatori dei volumi, sia di studiosi della materia. Ne esce un quadro articolato e problematizzato degli indirizzi secondo i quali in Italia si va consolidando una storiografia dedicata a questi temi, sin qui relativamente trascurati con riferimento all'età contemporanea. Nello stesso tempo si offrono numerosi spunti, utili a stimolare nuove linee di ricerca. In questo contributo l'autore argomenta i motivi alla base del volume a cura di Raffaele Camposano e Fabio Santilli, Dura Lex sed Lex. Storia e rappresentazione della polizia di Stato dal 1852 alla riforma del 1981, offrendone un profilo.
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PROVERBIO, EDOARDO. "HISTORIC AND CRITICAL COMMENT ON THE RISPOSTA OF R. J. BOSCOVICH TO A PARAGRAPH IN A LETTER BY PRINCE KAUNITZ." Nuncius 2, no. 2 (1987): 171–226. http://dx.doi.org/10.1163/182539187x00079.

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Abstract:
Abstracttitle RIASSUNTO /title Nel novembre 1769 R. J. Boscovich venne chiamato da Pavia ad insegnare Astronomia e Ottica presso le scuole Palatine di Milano. Nel periodo 1769-1771 egli intensific la sua attivit di ricerca nel campo dell'astronomia e dell'ottica all'Osservatorio di Brera da lui progettato. Sulla fine del 1771 il governo di Vienna, nell'ambito del piano di ristrutturazione dell'insegnamento universitario a Pavia e a ?CTRLerr type="1" mess="Doute Cars isoles avec recollage" ?Milano avanz alcune osservazioni riguardo il funzionamento dell'Osservatorio di Brera. Tali osservazioni suscitarono non poca perplessit, in particolare in Jerome Lalande, assiduo corrispondente del Boscovich. Boscovich rispose a queste osservazioni con un lungo memoriale rimasto praticamente ignoto sino al 1927. La Risposta del Boscovich al Principe Kaunitz costituisce un documento importante per le informazioni sull'attivit svolta dal Boscovich e dagli astronomi della Specola di Brera in un momento particolarmente significativo per la storia di questa istituzione. Viene presentata una nuova edizione critica della Risposta corredata da ampi commenti e annotazioni.
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Coco, Vittorio. "La polizia in Italia. Una storia complessa." SOCIETÀ E STORIA, no. 173 (November 2021): 556–64. http://dx.doi.org/10.3280/ss2021-173009.

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Abstract:
I sette contributi che compongono il dossier sono l'esito di un seminario tenutosi presso l'Università degli studi di Milano nell'ambito delle attività del Cepoc (Centro per lo studio delle polizie e del controllo del territorio). In quella occasione si sono discussi quattro volumi di recente pubblicazione (editi tra 2018 e 2019) aventi per oggetto diversi aspetti di storia delle polizie in Italia in età contemporanea, con la partecipazione sia degli autori e curatori dei volumi, sia di studiosi della materia. Ne esce un quadro articolato e problematizzato degli indirizzi secondo i quali in Italia si va consolidando una storiografia dedicata a questi temi, sin qui relativamente trascurati con riferimento all'età contemporanea. Nello stesso tempo si offrono numerosi gli spunti, anche in chiave utili a stimolare nuove linee di ricerca. In questo contributo l'autore discute in particolare i volumi di Michele Di Giorgio, Per una polizia nuova. Il movimento per la riforma della Pubblica Sicurezza (1969-1981), e di Laura Di Fabio, Due democrazie, una sorveglianza comune. Italia e Repubblica Federale Tedesca nella lotta al terrorismo interno e internazionale (1967-1986), nonché Salvatore Ottolenghi, Una cultura professionale per la polizia dell'Italia liberale e fascista. Antologia degli scritti (1883-1934), a cura di Nicola Labanca e Michele Di Giorgio.
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Azzarelli, Andrea. "Per una storia delle polizie in epoca contemporanea. Alcune riflessioni a partire da due recenti volumi." SOCIETÀ E STORIA, no. 173 (November 2021): 546–55. http://dx.doi.org/10.3280/ss2021-173008.

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Abstract:
I sette contributi che compongono il dossier sono l'esito di un seminario tenutosi presso l'Università degli studi di Milano nell'ambito delle attività del Cepoc (Centro per lo studio delle polizie e del controllo del territorio). In quella occasione si sono discussi quattro volumi di recente pubblicazione (editi tra 2018 e 2019) aventi per oggetto diversi aspetti di storia delle polizie in Italia in età contemporanea, con la partecipazione sia degli autori e curatori dei volumi, sia di studiosi della materia. Ne esce un quadro articolato e problematizzato degli indirizzi secondo i quali in Italia si va consolidando una storiografia dedicata a questi temi, sin qui relativamente trascurati con riferimento all'età contemporanea. Nello stesso tempo si offrono numerosi gli spunti, anche in chiave utili a stimolare nuove linee di ricerca. In questo contributo l'autore discute in particolare il volume di Michele Di Giorgio, Per una polizia nuova. Il movimento per la riforma della Pubblica Sicurezza (1969-1981), e il volume, curato da Raffaele Camposano e Fabio Santilli, Dura lex sed lex. Storia e rappresentazione della Polizia di Stato dal 1852 alla Riforma del 1981.
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MINIATI, MARA. "AGNESE VISCONTI, George-Louis Leclerc de Buffon (1707-1788). Milano, Museo Civico di Storia Naturale di Milano 1988, 35 pp., fig." Nuncius 4, no. 2 (1989): 368–69. http://dx.doi.org/10.1163/182539189x01265.

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Bassani, Alessandra. "The Life in the Scroll: Medieval Notaries as Mediators in the Trial, in Wills and in Contracts." Italian Review of Legal History, no. 8 (December 22, 2022): 475–502. http://dx.doi.org/10.54103/2464-8914/19453.

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Abstract:
The essay brings together the results of two researches carried out within the project: Limen, Languages of Notarial Mediation between the Middle Ages and the Modern Age, presented in July 2019 at the Extraordinary Call for Interdepartmental Projects of the University of Milan and considered worthy of funding with the recognition of the Seal of excellence in 2020. In the two interventions previously published in italian language (L’attività di mediazione del notaio nella Summa di Rolandino in Mediazione Notarile. Forme e linguaggi tra Medioevo ed Età Moderna, a cura di Alessandra Bassani, Marta Mangini e Fabrizio Pagnoni, Quaderni degli Studi di Storia Medievale e di Diplomatica VI, Milano Pearson 2022 e Notaio mediatore: la distanza fra la vita e la pergamena in Giustizia, istituzioni e notai tra i secoli XII e XVII in una prospettiva europea. In ricordo di Dino Puncuh, a cura di Denise Bezzina - Marta Calleri - Marta Luigina Mangini - Valentina Ruzzin, Notariorum Itinera Varia 6, Società Ligure di Storia Patria, Genova 2022) the Author used the hermeneutic tool of the ‘function’ of mediation to connect the results of the historical-legal research with those equally in-depth of the historians of society, institutions and the economy. Thus the medieval notary’s activity emerges from the examination of testimonial depositions, mortis causa deeds and contracts of writing and discipleship: the notary was protagonist of the institutional, social and economic life of the medieval municipality and also a spiritual and family mediator in his customers’ most intimate and personal life.
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VISTA, MICHELE. "ROBERT M. HAZEN, Superconduttori. Storia di una scoperta, Milano, Edizioni di comunit 1989, 269 pp." Nuncius 5, no. 2 (1990): 343–45. http://dx.doi.org/10.1163/182539190x00345.

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Pettenati, Giacomo. "La Bicocca: centro per la metropoli o quartiere per la cittŕ?" ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no. 104 (October 2012): 91–108. http://dx.doi.org/10.3280/asur2012-104006.

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Abstract:
Il Progetto Bicocca ha trasformato radicalmente una porzione consistente della Milano industriale, insediando funzioni residenziali, universitarie e direzionali in un'area dismessa nel cuore della cittŕ. Il seguente contributo ripercorre la storia di questo controverso intervento, soffermandosi a descriverne le principali caratteristiche in termini di forma urbana, funzioni e presenza di spazi pubblici. Si vuole in particolare sottolineare come gli esiti di questa importante trasformazione urbana abbiano coinciso solo in parte con le attese che diversi attori, pubblici e privati, riponevano su di essa, in particolare per quanto riguarda la creazione di un nuovo "centro in periferia" auspicata da Vittorio Gregotti, realizzatore del masterplan relativo all'intera area.
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Cornelli, Roberto. "Spunti dalla storia per una teoria della polizia." SOCIETÀ E STORIA, no. 173 (November 2021): 565–74. http://dx.doi.org/10.3280/ss2021-173010.

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Abstract:
I sette contributi che compongono il dossier sono l'esito di un seminario tenutosi presso l'Università degli studi di Milano nell'ambito delle attività del Cepoc (Centro per lo studio delle polizie e del controllo del territorio). In quella occasione si sono discussi quattro volumi di recente pubblicazione (editi tra il 2018 e il 2019) aventi per oggetto diversi aspetti di storia delle polizie in Italia in età contemporanea, con la partecipazione sia degli autori e curatori dei volumi, sia di studiosi della materia. Ne esce un quadro articolato e problematizzato degli indirizzi secondo i quali in Italia si va consolidando una storiografia dedicata a questi temi, sin qui relativamente trascurati con riferimento all'età contemporanea. Nello stesso tempo si offrono numerosi gli spunti, anche in chiave interdisciplinare, utili a stimolare nuove linee di ricerca. In questo contributo l'autore discute i volumi di Michele Di Giorgio, Per una polizia nuova. Il movimento per la riforma della Pubblica Sicurezza (1969-1981), e di Laura Di Fabio, Due democrazie, una sorveglianza comune. Italia e Repubblica Federale Tedesca nella lotta al terrorismo interno e internazionale (1967-1986), nonché Salvatore Ottolenghi, Una cultura professionale per la polizia dell'Italia liberale e fascista. Antologia degli scritti (1883-1934), a cura di Nicola Labanca e Michele Di Giorgio, e Dura lex sed lex. Storia e rappresentazione della Polizia di Stato dal 1852 alla Riforma del 1981, a cura di Raffaele Camposano e Fabio Santilli.
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De Bernardi, Matteo. "Franco Pastori, giurista eclettico e grande didatta." Italian Review of Legal History, no. 8 (December 21, 2022): 591–619. http://dx.doi.org/10.54103/2464-8914/19262.

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Abstract:
Franco Pastori (1923-2003) fu per decenni professore ordinario di Diritto romano e di Istituzioni di diritto romano, oltre che a lungo presidente dell’Opera universitaria, poi ISU - Istituto per lo Studio Universitario -, della Statale di Milano. Didatta di straordinaria efficacia assai apprezzato dagli studenti, giurista dai molteplici interessi, pubblicò vari saggi soprattutto in tema di diritto privato romano. Il presente contributo tratta in particolare dei suoi scritti sul contratto di comodato e dell’impatto che ebbero sulla dottrina romanistica, nonché della sua capacità di evidenziare e valorizzare, nelle pubblicazioni ma ancor più nelle lezioni, la profonda eredità trasmessa dall’età romana al diritto moderno, ben espressa dal suo manuale Gli istituti romanistici come storia e vita del diritto, una sorta di “testamento spirituale” di Pastori.
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Aiello (book editor), Lucia, Marco Bascapè (book editor), Danilo Zardin (book editor), and Anna Maria Grossi (review author). "Milano e le sue associazioni. Cinque secoli di storia cittadina (XVI–XX secolo)." Confraternitas 25, no. 1 (September 20, 2014): 43–44. http://dx.doi.org/10.33137/confrat.v25i1.21867.

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Ostrowski, Grzegorz. "Obrona dziewicy Indycji okazją do pouczenia o cnocie dziewictwa - list św. Ambrożego do Syagriusza (Ep. 56)." Vox Patrum 52, no. 2 (March 8, 2008): 785–95. http://dx.doi.org/10.31743/vp.6312.

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Abstract:
Ambrogio, vescovo di Milano, e noto nella storia della Chiesa come pastore e difensore della verginita. Le sue lettere contengono tanti preziosi insegnamenti di natura pratica e morale. In questo articolo ci siamo concentrati sulla lettera a Siagrio (Epistula 56), nella quale difende la vergine Indicia, ingiustamente accusata di non aver rispettato il voto di castita. Nello stesso tempo ci offre un insegnamento sulla verginita. Ambrogio pone l’attenzione sulla dimensione fisica della verginita. Da peró la priorita all'importanza della verginita spirituale rispetto a quella fisica, perche in essa si esprime un legame amoroso con Cristo. La verginita fisica e solo l’espressione di quello che la vergine vive dentro di se . E tutto 1’insegnamento di Ambrogio e visto in questa ottica.
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RGI, Redazione. "Informazione bibliografica." RIVISTA GEOGRAFICA ITALIANA, no. 1 (April 2021): 113–67. http://dx.doi.org/10.3280/rgioa1-2021oa11648.

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Abstract:
Augustin Berque, Ecumene. Introduzione allo studio degli ambienti umani, a cura&nbsp;di Marco Maggioli, traduzione di Claudio Arbore, Simone Gamba e Marco&nbsp;Maggioli. Milano, Mimesis, 2019.Tim Cresswell, Maxwell Street. Writing and Thinking Place. Chicago and London,&nbsp;University of Chicago Press, 2019.John van Wyhe, Wanderlust. The amazing Ida Pfeiffer, the First Female Tourist.&nbsp;Singapore, NUS Press, 2019.Lorenzo Bagnoli, Christian Garnier, g&eacute;ographe-geografo, 1872-1898. Parigi,&nbsp;Soci&eacute;t&eacute; de G&eacute;ographie, 2020.Margherita Cisani, Paesaggi e Mobilit&agrave;. Strumenti per le geografie del quotidiano.&nbsp;Milano, FrancoAngeli open access, 2020.Marcello Tanca, Geografia e fiction. Opera, film, canzone, fumetto. Milano,&nbsp;FrancoAngeli, 2020.Hamzah Muzaini, Claudio Minca, After heritage, critical perspectives on heritage&nbsp;from below. Cheltenham, UK - Northampton, MA, USA, Edward Elgar Publishing,&nbsp;2020.Bernard Floris, Luc Gwiazdzinski, a cura di, Sur la vague jaune. L'utopie d'un&nbsp;rond-point. Seyssinet-Pariset, Elya &Eacute;ditions, 2019.Maitane Ostolaza, La terre des basques: naissance d'un paysage (1800-1936).&nbsp;Rennes, PUF, 2018.Anna Casaglia, Nicosia beyond partition. Complex Geographies of a Divided City.&nbsp;Milano, Unicopli, 2020.Stelio Mangiameli, Andrea Filippetti, Fabrizio Tuzi, Claudia Cipolloni, Prima&nbsp;che il Nord somigli al Sud. Le Regioni tra divario e asimmetria. Soveria Mannelli,&nbsp;Rubbettino, 2020.Annibale Salsa, I paesaggi delle Alpi. Un viaggio nelle terre alte tra filosofia, natura&nbsp;e storia, Prefazione di Gianluca Cepollaro e Alessandro de Bertolini. Roma,&nbsp;Donzelli, 2019.Carlo Perelli, Il telaio e la trama. Reti di comunit&agrave; e azione territoriale in Sardegna.&nbsp;Milano, FrancoAngeli, 2020.Carlo Cellamare, Francesco Montillo, a cura di, Periferia. Abitare a Tor Bella&nbsp;Monaca. Roma, Donzelli, 2020.Maria Ronza, Dalla via Appia alla citt&agrave; policentrica: Caserta e il suo territorio.&nbsp;Trieste, EUT - Edizioni Universit&agrave; di Trieste, 2019.
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Mori, Simona. "Polizia e società italiana fra Otto e Novecento: spunti da alcuni studi recenti." SOCIETÀ E STORIA, no. 173 (November 2021): 575–89. http://dx.doi.org/10.3280/ss2021-173011.

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Abstract:
I sette contributi che compongono il dossier sono l'esito di un seminario tenutosi presso l'Università degli studi di Milano nell'ambito delle attività del Cepoc (Centro per lo studio delle polizie e del controllo del territorio). In quella occasione si sono discussi quattro volumi di recente pubblicazione (editi tra 2018 e 2019) aventi per oggetto diversi aspetti di storia delle polizie in Italia in età contemporanea, con la partecipazione sia degli autori e curatori dei volumi, sia di studiosi della materia. Ne esce un quadro articolato e problematizzato degli indirizzi secondo i quali in Italia si va consolidando una storiografia dedicata a questi temi, sin qui relativamente trascurati con riferimento all'età contemporanea. Nello stesso tempo si offrono numerosi gli spunti, anche in chiave utili a stimolare nuove linee di ricerca. In questo contributo l'autrice discute i volumi di Michele Di Giorgio, Per una polizia nuova. Il movimento per la riforma della Pubblica Sicurezza (1969-1981), e di Laura Di Fabio, Due democrazie, una sorveglianza comune. Italia e Repubblica Federale Tedesca nella lotta al terrorismo interno e internazionale (1967-1986), nonché Salvatore Ottolenghi, Una cultura professionale per la polizia dell'Italia liberale e fascista. Antologia degli scritti (1883-1934), a cura di Nicola Labanca e Michele Di Giorgio, e Dura lex sed lex. Storia e rappresentazione della Polizia di Stato dal 1852 alla Riforma del 1981, a cura di Raffaele Camposano e Fabio Santilli.
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Casonato, Camilla, and Marco Muscogiuri. "Il disegno "poietico" di Mario Bellini. Design, architettura, paesaggio." TERRITORIO, no. 91 (June 2020): 113–27. http://dx.doi.org/10.3280/tr2019-091012.

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Abstract:
Nel 2018 si inaugurava a Milano la mostra ‘Mario Bellini. Il disegno del Progetto'. I disegni, che ripercorrevano la fortunata carriera dell'architetto, divengono ora lo spunto per una duplice riflessione. Da un lato il disegno è indagato nelle sue molteplici nature e finalità: quale ausilio alla memoria, come veicolo per vedere, come strumento di comunicazione e soprattutto come luogo di elaborazione del pensiero progettuale. Dall'altro si avvia, proprio attraverso il filtro del disegno, una riflessione sul rapporto tra uomo e spazio, in riferimento alle molteplici scale a cui opera l'architetto, dall'oggetto all'architettura al paesaggio. Attraversando oltre quarant'anni di storia recente, la mostra testimoniava anche la profonda trasformazione delle tecniche e delle modalità del disegno professionale, stimolando una riflessione sul mutare dei rapporti tra disegno e progetto anche in relazione all'avvento del digitale.
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ZUTTER, JÖRG. "Artemisia Gentileschi: Storia di una passione (Milano, Palazzo Reale, 23 September 2011-29 January 2012)." Renaissance Studies 27, no. 1 (May 25, 2012): 133–40. http://dx.doi.org/10.1111/j.1477-4658.2012.00817.x.

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Mondolo, Silvia. "Il Lanificio di Manerbio e la riorganizzazione marzottiana degli anni trenta." STORIA IN LOMBARDIA, no. 1 (July 2010): 41–77. http://dx.doi.org/10.3280/sil2010-001002.

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Abstract:
Il saggio ripercorre le trasformazioni che coinvolsero lo stabilimento bresciano negli anni trenta. A partire dall'acquisizione da parte di Gaetano Marzotto Jr nel corso del 1927, si tracciano i passaggi fondamentali della riorganizzazione aziendale che portarono il lanificio bresciano, attraverso un progressivo processo di co- ordinazione e accentramento, ad essere parte importante della piů grande impresa laniera italiana quale divenne l'industria Marzotto nel corso degli anni trenta. L'imposizione di una razionalizzazione gestionale prende avvio da un piano di riduzione dei costi e da una rigida organizzazione del personale e del lavoro accompagnata da progressivi ammodernamenti e potenziamenti tecnico-impiantistici, e da una articolata politica di welfare aziendale. Note biografiche: Silvia Mondolo laureata in Storia presso l'Universitŕ degli studi di Milano con una tesi dal titolo Il Lanificio di Manerbio dalla nascita alla seconda guerra mondiale (1907-1940), attualmente frequenta il Master in "Conservazione, gestione e valorizzazione del patrimonio industriale" presso l'Universitŕ degli studi di Padova. Email: silvia.mondolo@virgilio.it
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Pozzi, Daniele. "Lissone: una comunitŕ di mobilieri (1880-1970)." STORIA IN LOMBARDIA, no. 1 (July 2010): 78–112. http://dx.doi.org/10.3280/sil2010-001003.

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Abstract:
Il saggio analizza le origini della specializzazione manifatturiera di Lissone a partire dagli ultimi decenni dell'Ottocento, soffermandosi in particolare sul rapporto tra artigiani a domicilio e grandi commercianti di mobili. Il periodo tra le due guerre mondiali vide una significativa modernizzazione del settore, soprattutto grazie alla mobilitazione di alcune istituzioni locali. Le iniziative promosse dalle autoritŕ comunali e dalle associazioni ebbero una forte rilevanza anche dopo la seconda guerra mondiale, in particolare con la creazione dell'Ente comunale del mobile (1951). Gli sforzi per un aggiornamento dell'artigianato locale naufragarono a causa del perdurare di alcune pratiche individualiste tradizionali e di un peggioramento della congiuntura nel corso dei decenni sessanta-settanta, mentre progressivamente veniva meno l'identificazione del tessuto produttivo locale con la specializzazione mobiliera. Note biografiche : Daniele Pozzi (1976) č assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Analisi Istituzionale e Management Pubblico dell'Universitŕ commerciale "Luigi Bocconi" di Milano e insegna Storia economica e d'impresa presso l'Istituto di Economia dell'Universitŕ Carlo Cattaneo - LIUC di Castellanza (VA). Email: daniele.pozzi@unibocconi.it - dpozzi@liuc.it
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Di Giorgio, Michele. "Per una polizia nuova: alcune riflessioni a margine di una ricerca." SOCIETÀ E STORIA, no. 173 (November 2021): 532–38. http://dx.doi.org/10.3280/ss2021-173006.

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Abstract:
I sette contributi che compongono il dossier sono l'esito di un seminario tenutosi presso l'Università degli studi di Milano nell'ambito delle attività del Cepoc (Centro per lo studio delle polizie e del controllo del territorio). In quella occasione si sono discussi quattro volumi di recente pubblicazione (editi tra 2018 e 2019) aventi per oggetto diversi aspetti di storia delle polizie in Italia in età contemporanea, con la partecipazione sia degli autori e curatori dei volumi, sia di studiosi della materia. Ne esce un quadro articolato e problematizzato degli indirizzi secondo i quali in Italia si va consolidando una storiografia dedicata a questi temi, sin qui relativamente trascurati con riferimento all'età contemporanea. Nello stesso tempo si offrono numerosi gli spunti, anche in chiave utili a stimolare nuove linee di ricerca. In questo contributo l'autore argomenta i motivi alla base del volume, da lui scritto, Per una polizia nuova. Il movimento per la riforma della Pubblica Sicurezza (1969-1981), disegnandone un profilo.
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