Academic literature on the topic 'Storia della psicoanalisi'

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Journal articles on the topic "Storia della psicoanalisi"

1

Lichtenberg, Philip. "La psicoterapia della Gestalt come rinnovamento della Psicoanalisi Radicale." QUADERNI DI GESTALT, no. 2 (March 2010): 45–68. http://dx.doi.org/10.3280/gest2009-002004.

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Abstract:
L'autore analizza l'influsso della psicoanalisi ad orientamento radicale nella psicoterapia della Gestalt e dimostra come quest'ultima ne mutui alcune idee ampliandole ed integrandole nel proprio modello teorico. Dimostra come questo influsso sia stato spesso sottovalutato, nonostante i fondatori stessi della psicoterapia della Gestalt fossero, in origine, degli psicoanalisti. Dopo un excursus sulla sua storia professionale, che lo vede in contatto con alcuni dei piů famosi psicoanalisti ortodossi e radicali dell'epoca, l'autore esamina alcune delle principali nozioni teoriche della psicoterapia della Gestalt, quali la teoria del contatto-ritiro, del Sé, dell'alternanza figura-sfondo, alla luce di tale influsso.
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2

Galli, Pier Francesco, and Alberto Merini. "Tracce. Storie e persone." PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE, no. 1 (March 2021): 143–46. http://dx.doi.org/10.3280/pu2021-001010.

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Abstract:
Vengono riprodotti alcuni brani di un seminario tenuto il 30 maggio 1992 alla scuola Il Ruolo Terapeutico di Milano, che lo ha pubblicato nel 1996 col titolo La persona e la tecnica. Appunti sulla pratica clinica e la costruzione della teoria psicoanalitica e che è stato ristampato nel 2002 dall'editore FrancoAngeli con aggiunte e integrazioni. In queste pagine vengono fatte alcune riflessioni sul problema della ricostruzione storica in psicoanalisi, sottolineando come sia indispensabile non basarsi solo sulla storia ufficiale, scritta, ma che sia di fondamentale importanza conoscere anche la storia affettiva e le vicissitudini di vita delle persone che sono state protagoniste nella costruzione teorica. La storia emozionale, trasmessa attraverso canali informali, è un elemento costitutivo della definizione stessa della disciplina psicoanalitica.
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3

Gasparini, Adalinda. "Metamorficamente. Miti e psicoanalisi." EDUCAZIONE SENTIMENTALE, no. 35 (September 2021): 92–109. http://dx.doi.org/10.3280/eds2021-035008.

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Abstract:
Seguendo l'ipotesi che la psicoanalisi sia una potente e preziosa mitologia contemporanea l'A. ripercorre le lotte fra generazioni dell'antica cosmogonia greca, che possono illuminare aspetti sottesi della vicenda edipica. I miti hanno una molteplicità di versioni, che sono tutte vere e tutte false, e la loro polisemia fa sì che, come nei sogni e nell'inconscio, allestiscano uno spazio nel quale può tran-sitare la follia. Nell'infanzia dell'A. il padre era sempre pronto ad ascoltarla e aveva una risposta per tutte le sue domande, tranne che sulla malattia del nonno, che periodicamente doveva essere ricoverato per crisi di psicosi maniaco depressiva. La psicoanalisi come il mito non esclude la follia, e riconosce per prima l'umanità profonda e perturbante di sofferenze che sono state sistematicamente rimosse dal senso comune e dalle istituzioni psichiatriche. Se mantiene come Freud lo sguardo sui sintomi nevrotici e sui deliri psicotici la psicoanalisi non può diventare un sistema compiuto e univoco, ma questo che sembra uno svan-taggio è invece la potenza della psicoanalisi, che è e resta una scienza delle do-mande, non delle risposte: sono le domande che aprono lo spazio metamorfico. Le analogie con la geometria non euclidea e la fisica quantistica sono importanti, ma è solo con le risorse originali della sua storia, della sua teoria e della sua clinica che la psicoanalisi potrà riconoscersi ed essere riconosciuta come scienza.
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4

Galli, Pier Francesco. "Psicoterapia e psicoanalisi tra tecnica e ideologia. Appunti per una storia." COSTRUZIONI PSICOANALITICHE, no. 21 (April 2011): 107–42. http://dx.doi.org/10.3280/cost2011-021007.

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Abstract:
Pier Francesco Galli descrive alcuni sviluppi della psicoterapia, della psicoanalisi e della psichiatria in Italia nei primi anni 1960, in particolare riguardo al progetto culturale del Gruppo Milanese per lo Sviluppo della Psicoterapia da lui fondato (che nel 1978 prenderŕ il nome di Psicoterapia e Scienze Umane). Vengono discussi, tra gli altri, i seguenti temi: l"inserimento di nuove tecnologie e discipline (come la psicologia e la sociologia) nella cultura italiana del dopoguerra, il ruolo degli intellettuali, la formazione alle professioni di aiuto e la diffusione della psicoanalisi, il lavoro di équipe nei servizi psichiatrici, il ruolo delle case editrici, i corsi di aggiornamento organizzati a partire dal 1962, la cultura della psichiatria descrittiva importata nei primi anni 1980 dagli Stati Uniti col DSM-III, la trasmissione della cultura psicoanalitica spesso come veritŕ di fede in cui si č confuso il concetto di "tecnica standard" con il metodo e l"essenza stessa della psicoanalisi, i criteri di fondazione del metodo psicoanalitico, il problema della identitŕ terapeutica, e cosě via.
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5

Mecacci, Luciano. "Eros dell'impossibile di Etkind e la storiografia sulla psicoanalisi russa." PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE, no. 2 (June 2021): 269–74. http://dx.doi.org/10.3280/pu2021-002006.

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Abstract:
Una svolta nella ricerca sulla storia della psicoanalisi in Russia fu rappresentata dal libro di Alek-sandr Etkind Eros dell'impossibile, pubblicato in russo nel 1993, presto tradotto in varie lingue, e rivisto nel 2016 (versione sulla quale è stata condotta la traduzione italiana, apparsa nel 2020). A differenza degli studi precedenti, Etkind ebbe accesso agli archivi sovietici che erano stati aperti agli studiosi alla fine degli anni 1980 e poté così ricostruire il contesto sociale e politico che, prima e dopo la Rivoluzione bolscevica, aveva favorito lo sviluppo della psicoanalisi in Russia fino alla fine degli anni 1920. Nel libro era ampiamente illustrato il rapporto stretto tra la psicoanalisi e la cultura letteraria e filosofica in Russia nei primi due decenni del Novecento, un tema che era stato trascurato dagli studi occidentali, circoscritti alla storia della diffusione della psicoanalisi essen-zialmente dal punto di vista teorico.
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Galli, Pier Francesco. "Psicoterapia, psicoanalisi e psichiatria nei primi anni 1960. Appunti per una storia." PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE, no. 1 (March 2011): 75–88. http://dx.doi.org/10.3280/pu2011-001004.

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Abstract:
Pier Francesco Galli descrive alcuni sviluppi della psicoterapia, della psicoanalisi e della psichiatria in Italia nei primi anni 1960, in particolare riguardo al progetto culturale del Gruppo Milanese per lo Sviluppo della Psicoterapia da lui fondato (che nel 1978 prenderŕ il nome di Psicoterapia e Scienze Umane). Vengono discussi, tra gli altri, i seguenti temi: l'inserimento di nuove tecnologie e discipline (come la psicologia e la sociologia) nella cultura italiana del dopoguerra, il ruolo degli intellettuali, la formazione alle professioni di aiuto e la diffusione della psicoanalisi, il lavoro di équipe nei servizi psichiatrici, il ruolo delle case editrici, i corsi di aggiornamento organizzati a partire dal 1962, la cultura della psichiatria descrittiva importata nei primi anni 1980 dagli Stati Uniti col DSM-III, la aziendalizzazione della Sanitŕ, e cosě via.
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7

Schimmenti, Adriano, and Michele S. Piccolo. "Il contesto relazionale: intervista a Lewis Aron." INTERAZIONI, no. 1 (July 2011): 111–35. http://dx.doi.org/10.3280/int2011-001010.

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Abstract:
In questo contributo viene presentata un'intervista con Lewis Aron, autore considerato per i suoi contributi teorici e per il suo impegno istituzionale una delle figure piů significative della psicoanalisi relazionale. L'intervista č introdotta da una breve rassegna critica degli scritti di Aron e prende spunto dal concetto di "percorso psicoanalitico" per poi dipanarsi su tematiche proprie dell'autore intervistato. Nello specifico, si accenna alla questione della continuitŕ-discontinuitŕ dei recenti sviluppi psicoanalitici rispetto alla teoria classica; si collegano le trasformazioni teoriche e tecniche in psicoanalisi con i contesti culturali, storici e geografici di riferimento; si affronta la questione delle "chiavi terapeutiche" - quali insight, erlebnis, legame, relazione - presentate storicamente nelle diverse teorie psicoanalitiche. Attraverso un approccio tendenzialmente pragmatico e costruttivista, Aron affronta le domande poste riguardanti la storia, la teoria e i metodi della psicoanalisi evidenziando le contraddizioni a suo parere intrinseche nella cura psicoanalitica, fino a proporre il "contestualismo" quale fondamento del modello relazionale in psicoanalisi.
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8

Drescher, Jack. "Storia del rapporto tra omosessualitŕ e istituzione psicoanalitica." PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE, no. 2 (June 2010): 151–68. http://dx.doi.org/10.3280/pu2010-002001.

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Abstract:
In passato gli atteggiamenti della psicoanalisi istituzionalizzata verso l'omosessualitŕ potevano essere definiti come ostili. Prima vi fu una transizione dalle prime concezioni di Freud dell'omosessualitŕ come sessualitŕ immatura fino alle piů tarde teorie post-freudiane che patologizzavano l'attrazione e il comportamento verso lo stesso sesso. In seguito alla decisione del 1973 dell'American Psychiatric Association di eliminare l'omosessualitŕ dal DSM-II, l'omosessualitŕ č ora considerata piů comunemente come una variante normale della sessualitŕ umana. La storia degli atteggiamenti psicoanalitici verso l'omosessualitŕ rafforza l'impressione che le teorie psicoanalitiche non possono essere separate dal contesto politico, culturale e personale in cui sono formulate. Questa storia mostra anche che gli psicoanalisti possono prendere posizioni che facilitano oppure ostacolano la tolleranza e l'accettazione.
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9

Argentieri, Simona. "Nota storico-critica sulle nevrosi traumatiche di guerra nella psicoanalisi." PSICOANALISI, no. 2 (December 2021): 55–67. http://dx.doi.org/10.3280/psi2021-002004.

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Abstract:
Durante la Prima Guerra Mondiale, prende origine in modo drammatico il capitolo della giovane psicoanalisi dedicato alle nevrosi traumatiche di guerra, con il loro corteo di sinto-matologie paralitiche e amnesiache. In un primo momento i seguaci di Freud tenteranno di interpretarla sul modello dell'isteria, come risposta pulsionale al trauma, seguita da rimozione. Successivamente, verrà compresa la maggiore complessità di tale patologia, con la compromissione dei livelli precoci narcisistici, Nel corso dei successivi eventi bellici della storia, si aggiungeranno poi i contributi di altri psicoanalisti di seconda e terza generazione.
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10

Migone, Paolo. "Riflessioni sul setting psicoanalitico nella storia della teoria della tecnica." EDUCAZIONE SENTIMENTALE, no. 37 (September 2022): 43–57. http://dx.doi.org/10.3280/eds2022-037004.

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Abstract:
Viene discusso il concetto di setting all'interno della storia della teoria della tecnica psicoanalitica. Mentre una volta il setting aveva un ruolo periferico e l'interpretazione era considerata l'intervento caratterizzante il metodo psicoanalitico, negli ultimi decenni le cose si sono capovolte: l'interpretazione è diventata un concetto debole, e il setting è diventato quasi il nuovo concetto forte della psicoanalisi. Viene ripercorso il dibattito sulla teoria della tecnica alla luce di queste considerazioni, e discussi i motivi per cui oggi viene data molta importan-za al setting anche in termini di fattore curativo. Alla fine viene discusso il setting della terapia on-line, diventata molto comune dal 2020 anche a causa del lock-down dovuto alla pandemia di COVID-19. Queste considerazioni vengono utilizzate per riflettere sull'identità della psicoanalisi.
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Dissertations / Theses on the topic "Storia della psicoanalisi"

1

MOLARO, AURELIO. "'Ja, Geistigkeit Ist (Hier) Alles!': Dialettica dell'umano ed epistemologia tra Sigmund Freud e Ludwig Binswanger." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2016. http://hdl.handle.net/10281/239839.

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Abstract:
“Ja, Gestigkeit ist (hier) alles!” – “Yes, (here) the spirit is everything!” - is the fleeting and surprising joke that in September 1927 Sigmund Freud addressed to Binswanger when, in the face of a substantial failure of the analytical treatment of a common patient, he had to agree on the need to think of the action of a "spiritual" component (in the sense of a possible transcendental subjectivity) in the dynamics of psychoanalytic insight. In the background of this observation, this contribution aims to attempt, through the use of the philosophical-psychological category of Geistigkeit (and Geist in general), to be a sort of "dialectical mediation" between classical psychoanalysis (Freud) and psychiatric phenomenology (Binswanger), whose resolution – far from being considered complete – seems to find in Jung and his analytical psychology a privileged term of reference.
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2

Molaro, A. "'JA, GEISTIGKEIT IST (HIER) ALLES!': DIALETTICA DELL'UMANO ED EPISTEMOLOGIA TRA SIGMUND FREUD E LUDWIG BINSWANGER." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2016. http://hdl.handle.net/2434/360243.

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Abstract:
In September 1927, Sigmund Freud tells Binswanger “Ja, Geistigkeit ist (hier) alles!” after realising the failure of their treatmet on their patient. With this sentence Freud seems to recognize the need to design a “spiritual” component (a kind of transcendental subjectivity) in the dynamics of psychoanalytic insight. Based on this observation, our work is a study of the historical and epistemological relations between classical Psychoanalysis and Psychiatric Phenomenology (Daseinsanalyse). The analysis focuses mainly on their foundational areas, the respective visions of man and in particular of mental illness. The thesis is divided into two parts and includes the first complete Italian translation of the Freud and Binswanger correspondence. The first chapter is about an historical and critical analysis of the epistemological foundations of classical Psychoanalysis (psychical apparatus, naturalist determinism of instinct/drive theory, the dreams theory and the relationship between art and sexuality). The aim of the chapter is to demonstrate the substantial biologism or naturalism of classical Psychoanalysis. The second chapter is about an analysis of Binswangerian psychiatric epistemology in his relationship with the Freudian thought: after an introduction dedicated to the foundational aspects of Daseinsanalyse, one can identify the point of maximum contrast in the opposition between Freudian “homo natura” and Binswangerian “homo exsistentia”. Then there is some consideration relating to the inability of an “anthropological refoundation” of classical Psychoanalysis. The third chapter looks for a possible “mediation” between Psychoanalysis and Daseinanalyse based on the idea of Geistigkeit (“the Spirit”, “the Spiritual”). This chapter is the most original part of the whole thesis. Starting from the Freudian problem of consciousness the chapter comes to an epistemological critique (based on the philosophical category of “dualism”) of classical Psychoanalysis is that the psychiatric Phenomenology. The attempt to mediate between Psychoanalysis and Daseinanalyse develops from the idea of Geistigkeit and Geist: the mediation seems, however, destined to fail because of the impossibility in changing the theoretical basis of the two approaches. With regards to this, Jung and his assumption of the complementary opposites Geist-Trieb pair could be a possible and effective alternative way. The second part of the thesis (chapter four) consists of a detailed analysis of the Freud and Binswanger correspondence. From this it appears that the failure of the reconciliation of the two theories is replaced by a strong equilibrium in real life: the theme of death, family and personal lives of emerging in the correspondence show that existence and friendship are capable of overcoming the theoretical difference.
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Books on the topic "Storia della psicoanalisi"

1

Trizzino, Antonino. Freudiana: Sentieri interrotti nella storia della psicoanalisi. Bergamo: Moretti & Vitali, 2010.

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2

Storia della psicoanalisi: Autori, opere, teorie, 1895-1985. Milano: A. Mondadori, 1986.

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3

Armando, Antonello. Storia della psicoanalisi in Italia dal 1971 al 1988. Roma: Nuove edizioni romane, 1989.

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4

Alle radici della morale: Significati e ordine simbolico : fra sociologia, storia e psicoanalisi. Napoli: Liguori editore, 2013.

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5

Il mare di Ferenczi: La storia, il pensiero, la tecnica di un maestro della psicoanalisi. Roma: Di Renzo, 1997.

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6

Imbasciati, Antonio. L' oggetto e le sue vicissitudini: Storia di un concetto e valore della teoria in psicoanalisi. Castrovillari, CS: Teda, 1993.

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7

Psiche: Platone e Freud : desiderio, sogno, mania, eros. Firenze: Firenze University Press, 2008.

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8

Freudiana: Sentieri interrotti nella storia della psicoanalisi. Bergamo, Italy: Moretti & Vitali, 2010.

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9

Net, Team 110eLode. Breve Storia Della Psicoanalisi: Da Freud Alla Prospettiva Intersoggettiva. Independently Published, 2020.

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