Academic literature on the topic 'Storia della linguistica'

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Journal articles on the topic "Storia della linguistica"

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Galli de' Paratesi, Nora. "Il giudeo-italiano e i problemi della sua definizione: un capitolo di storia della linguistica." Linguistica 32, no. 2 (December 1, 1992): 107–32. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.32.2.107-132.

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Abstract:
Lo scopo di questo articolo è di portare all'attenzione dei linguisti che lavorano sull'italiano un argomento poco noto perché è stato trattato per lo più, per le caratteri­ stiche del suo materiale, al di fuori dell'italianistica: il cosiddetto giudeo-italiano. II termine si riferisce alle varieta dialettali usate in ima serie di documenti che sono stati oggetto di studio, con poche eccezioni, da parte di specialisti di ebraico. I testi hanno, aldilà del loro immediato valore come documenti della cultura ebraica italiana, anche un interesse linguistico: è questa appunto l'angolatura di questo lavoro, perché il ten­ tativo di definire tali parlate all'intemo delle varietà di italiano ha avuto varie soluzio­ ni da parte di studiosi diversi, che costituiscono un itinerario teorico molto interessante. Si tratta di uno spezzone di storia della linguistica italiana e romanza in cui si ripercorre un itinerario simile a quello della de:finizione di italiano standard. Si tratta di un percorso che è parallelo all'evoluzione della linguistica stessa e che è stato fino a non molto tempo fa, come si cercherà di dimostrare, dominato in larga parte dalla visione delle varietà linguistiche come sistemi discreti, unitari ed omogenei, propria della descrizione linguistica fino alla messa a punto dei modelli macrosocio­ linguistici che hanno incorporato sistematicamente la variazione e ii continuo lingui­ stico. In particolare nel nostro caso l'immagine del giudeo-italiano risentiva della concezione di un'entità quanto mai elusiva, che ha dominato la linguistica italiana, quella dell'italiano standard.
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Crevatin, Franco. "Onde morte e cicatrici: la storia, la cultura e la lingua." Croatica et Slavica Iadertina 17, no. 1 (January 14, 2022): 303–37. http://dx.doi.org/10.15291/csi.3527.

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Abstract:
Nel presente contributo vengono discussi i principali problemi circa il contributo che la linguistica può dare alla storia. In particolare vengono trattati l’interdisciplinarità dei problemi linguistici; la natura relazionale e processuale dei dati linguistici; la natura non ontologica del referente; la narrazione come modello ermeneutico; i rapporti tra nicchia e lingua; la varietà linguistica e culturale come situazione naturale; le tracce linguistiche della storia non altrimenti accessibile. La trattazione è esemplificata con numerosi esempi forniti dalla linguistica romanza e da altri ambiti di indagine
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3

Stefenelli, Arnulf. "Dal lessico latino al lessico italiano." Linguistica 31, no. 1 (December 1, 1991): 177–84. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.31.1.177-184.

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Abstract:
Con questo contributo in onore dello stimato collega Pavao Tekavčić tenteremo un panorama sommario, rna su base sistematica, dei rapporti storici fra illessico Iatino e illessico italiano. Concentrandoci sulla prima tappa di questa storia lessicale considereremo soprattutto alcuni aspetti trattati o accennati anche dal Festeggiato nel terzo volume ("Lessico") della sua magistrate Grammatica storica dell'italiano.
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Tekavčić, Pavao. "István Jlig, A magyarországi italianistika bibliográfija - Bibliografia dell 'italiani­ stica in Ungheria, 1945-1995; Italianistica Debrecenensis V; Kossuth Lajos Tudo­ mányegyetem, Olasz Tanszek [Università Lajos Kossuth, Dipartimento di Italianistica],." Linguistica 39, no. 1 (December 1, 1999): 156. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.39.1.156.

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Abstract:
La collana Jtalianistica Debrecenensis, che esce dal 1993 (vol. I 1993-94; II 1995; III 1996; IV 1997), pubblica come vol. V l'importante raccolta bibliografica che qui presentiamo brevemente (sulla copertina posteriore c'è l'elenco delle altre edizioni, a cura dello stesso Ateneo). L'autore, dott. István Vig, slavista ungherese e docente all'Università di Debrecen, ha pubblicato vari studi e altri titoli, come risulta dalla Bibliografia. II presente volume racchiude ben 3863 unità, numerate in continuazione e uscite nel cinquantennio postbellico. Alla Prefazione, soltanto in ungherese (5-7;.si ci­ tano le pagine), segue l'Introduzione, in ungherese e in italiano (9-12), dopo la quale si trova l'Elenco delle sigle e abbreviazioni (13-27). La bibliografia (29-235) è divisa in quattro sezioni: Letteratura (29-115; recensioni 116-126), Critica e storia letteraria (127-168; recc. 169-178), Linguistica, insegnamento della lingua e della letteratura italiana (179-202; recc. 203-206), Storia (207-229; recc. 230-234), con un'Appendice (235).
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Tekavčić, Pavao. "Francesco Bruni (a cura di), L'italiano nelle regioni. Lingua nazionale e identità regionali; La Nostra Lingua, Biblioteca storica di linguistica italiana, UTET, Torino 1992; XXXIII + 1038 pp." Linguistica 34, no. 2 (December 1, 1994): 134–38. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.34.2.134-138.

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Abstract:
Gli italianisti di tutto il mondo sanno quanto ricca sia in Italia la tradizione della filologia, della critica e della perenne Questione della lingua. Recentemente questi domini scientifici si sono arricchiti di un' opera davvero monumentale come materia, impostazione, trattazione e mole: il volume di formato enciclopedico che qui recensiamo. È un'ennesima storia della lingua italiana, impostata tuttavia da un angolo visuale diverso, quello cioè della diffusione progressiva dell'italiano dalle origini ai giorni nostri nelle regioni dello stato italiano e in certe altre aree (Dalmazia e stria, Canton Ticino, Valle d'Aosta, Malta, Corsica). Si esaminano le caratteristiche dell'italianizzazione delle singole aree: da qui il sottotitolo.
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Tekavčić, Pavao. "Alcune riflessioni a proposito di una recentissima grammatica della lingua italiana." Linguistica 29, no. 1 (December 1, 1989): 149–60. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.29.1.149-160.

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Abstract:
L'Italia, che neppure nel passato mancava di grammatiche di indirizzo normativo e descrittivo, si è arricchita negli ultimi anni di una serie di opere glottodidattiche dedicate all'italiano. Una delle ultime è il poderoso volume La lingua e i testi, Grammatica de/la lingua italiana di P. Agazzi, A. Fallica e A. Menegoi, edito da Minerva Italica, Bergamo, 1988. II libro non è soltanto una grammatica in senso usuale: infatti, vi si trattano le nozioni fondamentali della teoria linguistica attuale (comunicazione, segno linguistico, codice, funzioni della lingua, metafora e metonomia, denotazione e connotazione, fattori della comunicazione), della teoria del testo (con alcuni campioni di testi di vario genere), in seguito l'origine e lo sviluppo della lingua italiana (dall'Indovinello veronese ai nostri giorni), i dialetti e le comunita alloglotte, e nell'ultima delle quattro appendici si danno gli elementi della composizione scritta. Il volume include dunque in notevole misura la sociolinguistica, la pragmatica, la comunicazione e la teoria dell'informazione (invece di parlante o locutore e collocutore si usano conseguentemente i termini emittente e destinatario ), la storia della lingua, la cultura del parlato e dello scritto. Si cerca insomma di avvicinare il Linguaggio all'alunno e di sviluppare in lui non solo la competenza grammaticale ma anche quella comunicativa, attiva e passiva.
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Doria, Mario. "Sulla storia del toponimo Istriano Rabac." Linguistica 28, no. 1 (December 1, 1988): 49–51. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.28.1.49-51.

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Abstract:
Il nome della nota località balneare istriana Rabac (in grafia italianeggiante Rabaz) è attestato già nel 1341 sotto la forma Rabaç, precisamente negli Statuti di Albona [Labin] (cfr. P. Kandler "L'Istria" III, 1848, pp. 14 s.). A questo Rabaç fa riscontro, nel '500, Rabaz, che incontriamo nell'Itinerario Bragadin-Lando-Morosini dell'a. 1554 (ed. M. Bertoša VHARP 17, 1972, p. 41) e nel Catastico di Fabio da Canal dell'a. 1566 (ed. D. Klein, ib. 11-12, 1966-67, pp. 16- bis, 62). Rabaz ricompare in Carlo Donadoni, a. 1719 (P. Kandler Emporio p. 96, in "Miscellanea Conti" 1861-62), in un documento dell'a. 1749 (P. Kandler cit. p. 282), nonché nel Catasto di V. Morosini IV, a. 1775-76 (ed. M. Bratulić, Trieste-Fiume 1980, pp. 349-352). Anche la cartografia veneta di fine '700 attesta la forma Rabaz, così la nota carta dell'Istria Meridionale di Giov. Valle (Venezia 1784). Rabaz ricompare nel Reperto-Bargnani dell'a. 1806' (ed. E. Apih, ACRSR 12, 1981-82, p. 219), nell "' A vviso della Commissione per la vendita dei beni dello Sta to del Litorale", Trieste 15-1-1825 (Archivio di Stato, per gentile informazione del dott. Pierpaolo Dorsi), in Carlo Combi a. 1858-59 (cfr. E. Apih cit. p. 321) ecc. Rammenteremo anche la forma Rabatz (alternante con Rabaz) in R. P. Burton Note sopra i Castellieri (Capodistria 1877) p. 35 e Rabas (nella locuzione Porto Rabas in alcune carte geografiche del 1753 e 1780, Lago-Rossit OH indici), nonché in P. Tedeschi Viaggio fantastico in Oga Magoga, 1863, su cui v. P. Blasi "Voce Giul." 1-6-1984 p. 4). Abbastanza comune anche la locuzione Porto Rabaz, soprattutto nella cartografia istriana a partire dall'a. 1620 fino al 1797 (vedi gli indici in Lago-Rossit cit.): ricorderemo fra queste la Carta Geografka del Coronelli (Venezia 1696) nonché la Carta Santini ("à Venise" ante 1780, cfr. fot. in E. Schwarzenberg Plstr. 44 s. V, f. 8-9, 1980, p. 12); fra i moderni citeremo M. Gerbini Quaderni di Fianona (Trieste 1976) p. 41 e M. Catano, "In Strada Granda" N. 27 (aprile 1986) p. 26 e qualche altro.
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Skytte, Gunver. "A Linguist's life. An English translation of Otto Jespersen' autobiography with notes, photos and a bibliography. EDited by Arne Juul, Hans F. Nielsen, Jørgen Erik Nielsen. Odense university press; Odense 1995." Linguistica 37, no. 1 (December 1, 1997): 125–28. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.37.1.125-128.

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Abstract:
È un tratto positivo della linguistica di oggi l'interesse rinnovato per la storia della linguistica e per i grandi classici della linguistica, molti dei quali sono oggetto di un vero revival scientifico. Basti ricordare ii caso di Lucien Tesnière, le cui teorie oggi sono fonte di ricca ispirazione, come testimonia ii volume Linguistica XXX IV, I . M élanges Lucien Tesnière, Ljubljana 1994.
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Tekavčić, Pavao. "Vojmir Vinja, Jadranskafauna, Etimologija i struktura naziva, 1 11, Split, Lo­gos, 1986: I vol. pp. 5-504, II. vol. pp. 1-558." Linguistica 27, no. 1 (December 1, 1987): 167–74. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.27.1.167-174.

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Abstract:
La stratificazione linguistica lungo la costa orientale dell'Adriatico assieme ai molteplici contatti di genti (Greci, Latini, Italiani, Slavi) rende interessante e pro­ ficuo qualsiasi studio linguistico in questa dominio; trattandosi poi di ambiente ma­ rino, è comprensibile l'importanza della terminologia talassozoonimica. A questi studi si dedica da quasi quarant'anni il noto romanista zagabrese e ordinaria di filo­ logia romanza all'Ateneo di Zagabria Vojmir Vinja. Adesso, come coronamento della sua lunga attività scientifica in questa campo (documentata in una serie di studi precedentemente pubblicati), l'autore ci offre illibro qui recensito, che nel vero sen­ so della parola è il suo magnum opus, un'ampia e documentatissima sintesi delle sue ricerche talassozoonimiche. Una tale opera esige una preparazione vasta e moltepli­ ce, dalla linguistica (esame sistematico-strutturale) e filologia (studio delle fonti an­ tiche) attraverso la storia culturale fino all'economia, all'oceanografia e addirittura all'ittiologia.
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Tekavčić, Pavao. "Studi ladini in onore di Luigi Heilmann nel suo 75 ° compleanno, a cura di Guntram A. Plangg e Fabio Chiocchetti, «Mondo Ladino» X (1986), Institut Cultural Ladin «majon di fashegn« Vigo di Fassa, pp. 3-466." Linguistica 27, no. 1 (December 1, 1987): 175–79. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.27.1.175-179.

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Abstract:
La stratificazione linguistica lungo la costa orientale dell'Adriatico assieme ai molteplici contatti di genti (Greci, Latini, Italiani, Slavi) rende interessante e pro­ ficuo qualsiasi studio linguistico in questa dominio; trattandosi poi di ambiente ma­ rino, è comprensibile l'importanza della terminologia talassozoonimica. A questi studi si dedica da quasi quarant'anni il noto romanista zagabrese e ordinaria di filo­ logia romanza all'Ateneo di Zagabria Vojmir Vinja. Adesso, come coronamento della sua lunga attività scientifica in questa campo (documentata in una serie di studi precedentemente pubblicati), l'autore ci offre illibro qui recensito, che nel vero sen­ so della parola è il suo magnum opus, un'ampia e documentatissima sintesi delle sue ricerche talassozoonimiche. Una tale opera esige una preparazione vasta e moltepli­ ce, dalla linguistica (esame sistematico-strutturale) e filologia (studio delle fonti an­ tiche) attraverso la storia culturale fino all'economia, all'oceanografia e addirittura all'ittiologia.
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Dissertations / Theses on the topic "Storia della linguistica"

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Monticelli, Alessandro. "Viaggio nella Storia della Fotografia Giapponese." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/16422/.

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Abstract:
Il presente studio ha avuto l’obiettivo di documentare la relazione che intercorre tra la fotografia e il Giappone. L’argomento è stato affrontato da un punto di vista storico, a partire dai primi rudimentali scatti fotografici fino all’era del digitale e di Internet. Non è stata esaminata solo la tecnica della fotografia, ma il ruolo della stessa durante la guerra, il suo utilizzo dal punto di vista documentaristico, la sua capacità di influenzare le masse. È stata rivolta particolare attenzione all’ascesa del mercato fotografico nel dopoguerra giapponese e all’emergere di nuove correnti di espressione fotografica, e a come i vari fotografi abbiano usato questo mezzo per dipingere un quadro della società giapponese di quegli anni. In seguito, ho analizzato in che modo il consumismo abbia avuto un ruolo di fondamentale importanza nell’affermazione di un mercato fotografico particolarmente florido come quello giapponese e come la fotografia si sia coniugata con le ultime tecnologie legate al mondo di internet e della tecnologia in generale, e le tendenze che ne sono derivate.
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Borghesi, Stefano. "Nihon no mukashi banashi: Storia, analisi e motivi ricorrenti della fiaba tradizionale giapponese." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7442/.

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Abstract:
Le fiabe giapponesi sono un’importante finestra sulla psiche e sulla storia di questo paese. Questo lavoro si occuperà di analizzare la fiaba tradizionale giapponese, la sua struttura e i suoi contenuti. Nel primo capitolo saranno introdotti concetti di base (come quello di fiaba e racconto popolare) e si traccerà in breve la genealogia di questo genere narrativo; il secondo capitolo sarà interamente dedicato a una selezione delle dieci fiabe nipponiche più conosciute. Nel terzo, invece, ci si occuperà degli aspetti tecnici e contenutistici delle storie giapponesi, fornendo in alcuni casi delle comparazioni con il mondo occidentale. Infine, nell'ultima parte di questo elaborato, si ricapitoleranno i concetti che sono venuti fuori nei capitoli precedenti, ribadendo quanto la fiaba occidentale e quella giapponese siano diverse sia nella forma sia nei contenuti.
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Koban, Francesca Irene. "Cavour e l'italiano. Analisi linguistica dell'epistolario." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2014. http://hdl.handle.net/11577/3424047.

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Abstract:
This thesis focuses on Cavour’s Italian, analyzed mainly through his correspondence, but also considering a small group of works published in newspapers. Access keys to the data are the genre and the sociolinguistic collocation of this writer: Cavour has a good cultural level, but he is not a literate and his letters respond to a practical need. The linguistic analysis is based upon a new transcription of autograph letters which is presented in the appendix: the problems connected to the definition and study of this corpus are exposed in the introduction, where we examine the relationship between Cavour (whose family used mainly French and dialect) and the Italian language. The corpus has been analyzed collecting data about every linguistic level: writing, phonetics, morphology, syntax and vocabulary. Linguistic data are related and compared to what emerges in other studies about the language of the nineteenth century. After a first stage characterized by a stronger linguistic alternation and a certain interference from French and local dialect we can observe an improvement in the statesman’s Italian. In letters and other writings Cavour displays diaphasic variation, shifting from the colloquial tone of some letters to the formal style used in public works. Both syntax and vocabulary clearly exhibit that one of the main influences in Cavour’s prose is the bureaucratic language.
La tesi esamina l’italiano di Cavour principalmente attraverso l’analisi dell’epistolario, ma tenendo presente anche il confronto con un piccolo gruppo di scritti destinati alla pubblicazione. Chiave di lettura dei dati è la riflessione sul tipo di scrittura in esame, cui si affianca quella sulla collocazione sociolinguistica dello scrivente. Cavour si configura infatti come un mittente di cultura medio-alta ma privo di formazione letteraria e la corrispondenza in italiano ha carattere pratico, legato a contingenze immediate. L’analisi delle missive è stata condotta a partire da una nuova trascrizione dei testi autografi, che si trova in appendice: i problemi connessi alla definizione e allo studio del corpus sono spiegati nell’introduzione, che ha anche lo scopo di ripercorrere il rapporto dello statista (francofono e dialettofono) con l’italiano. L’analisi si basa su un lavoro di schedatura di tutti i livelli linguistici: grafia, fonetica, morfologia, sintassi e lessico. I vari fenomeni sono messi in relazione con quanto emerge in altri studi sulla lingua coeva. Al termine degli spogli è emerso che lo statista, dopo un primo periodo in cui sono presenti maggiori oscillazioni e qualche elemento di interferenza, si serve di un italiano abbastanza corretto, capace di spaziare dal registro formale degli articoli a quello più colloquiale della corrispondenza. Inoltre sintassi e lessico mostrano in maniera abbastanza chiara che una delle varietà maggiormente presenti alla competenza cavouriana è rappresentata dalla lingua burocratica.
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NARDELLA, Serena. "La lingua della Conquistata." Doctoral thesis, Università degli studi di Cassino, 2021. http://hdl.handle.net/11580/84725.

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Abstract:
The research has been developed with the objective of analyzing the linguistic reworking of the Gerusalemme Conquistata, initially focusing on ideological and content differences with the Liberata, then on the linguistic modalities of the second poem in order to identify potential alterations with respect to the first. After a careful observation of the sixteenth-century polemical writings written by the Accademici della Crusca and of the defenses of Tasso and other literary men, the linguistic features discussed were isolated and their frequency was verified in parallel in the two works and in the contemporary and previous production, in order to investigate the origin of the critical interventions and of the new stylistic choices of the poet.
La ricerca ha avuto l’obiettivo di analizzare la rielaborazione linguistica della Gerusalemme Conquistata, focalizzando l’attenzione prima su differenze contenutistiche ed ideologiche con la Liberata, poi sulle modalità linguistiche del secondo poema per individuare eventuali alterazioni rispetto al primo. Dopo un’attenta osservazione degli scritti polemici cinquecenteschi redatti dagli Accademici della Crusca e delle difese del Tasso e di altri letterati, sono stati isolati i tratti linguistici discussi e ne è stata verificata la frequenza parallelamente nelle due opere e nella produzione coeva e precedente, per indagare l'origine degli interventi critici e delle nuove scelte stilistiche del poeta.
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Alfano, Irene. "Sessismo nella lingua cinese e creazioni di nuovi pronomi nel corso della storia." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Abstract:
In questo elaborato si discuterà della figura della donna e degli stereotipi di genere nella lingua cinese e, di come, sebbene il cinese sia una lingua senza genere, in realtà è una lingua fortemente genderizzata. In particolare, si parlerà del carattere 女 (nǚ “donna”) e di come spesso sia legato a concetti negativi e a stereotipi di genere fortemente connessi al patriarcato. Inoltre, si discuterà anche della terza persona singolare femminile 她 (tā) e di come negli ultimi anni si stia cercando di sviluppare e sia prendendo piede una terza persona singolare senza genere.
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Azzolini, Luca <1994&gt. "Storia della politica linguistica di Giappone e Italia moderni e contemporanei: Tutela, fattori di rischio e percorsi comuni tra multilinguismo e trasferimento linguistico nello "Stato-nazione"." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15684.

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Abstract:
L’Italia e il Giappone affrontarono nello stesso periodo storico (tra il XIX e il XX secolo) la sfida di unificare il Paese nell’idea di un’identità nazionale, e la lingua nazionale giocò un ruolo di primaria importanza in questo processo. Operando un parallelismo a livello storico e sociopolitico, quanto è vicino il panorama linguistico italiano a quello giapponese? Qual è il livello di rischio di estinzione dei vari gruppi dialettali e/o linguistici italiani e giapponesi? Quali associazioni se ne stanno occupando? Quali sono le loro iniziative? E, inoltre, pur non essendo precisamente quantificabile, è possibile ragionare su quale sia il livello di coscienza della popolazione circa l'importanza di preservare la propria identità linguistica, andando verso un multilinguismo, piuttosto che un monolinguismo? Nel primo capitolo si presenta la situazione linguistica italiana, e nel secondo quella giapponese, mettendo in luce i dibattiti circa le lingue minoritarie nei due Paesi, e l'affermazione dell'egemonia delle rispettive lingue nazionali. Nel terzo capitolo si discute invece nello specifico dell'operato di associazioni pubbliche e di privati al fine di valorizzare le realtà linguistiche minoritarie, mentre nel capitolo conclusivo si indagheranno le importanti somiglianze tra i due panorami linguistici in questione al fine di individuarne sviluppi comuni, anche al fine di evidenziare risultati positivi e negativi in entrambe le realtà circa la tutela linguistica.
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COLONNA, VALENTINA. ""Voices of Italian Poets". Analisi fonetica e storia della lettura della poesia italiana dagli anni Sessanta a oggi." Doctoral thesis, Università degli studi di Genova, 2021. http://hdl.handle.net/11567/1041229.

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Abstract:
Questa tesi presenta uno studio pilota sulla lettura della poesia italiana, utilizzando gli strumenti della fonetica sperimentale. Lo scopo principale di questo lavoro è quello di fornire una prima proposta metodologica di indagine, individuando gli elementi più caratterizzanti della voce poetica. La prima parte fornisce un'introduzione teorica dedicata al tema della musica della poesia, presentando anche un primo stato dell’arte degli studi sperimentali su questo tema. La seconda parte introduce il progetto e l’archivio di “VIP-Voice of Italian Poets”, dedicato alla conservazione e allo studio delle registrazioni di poeti italiani. Nella terza parte, infine, viene sviluppato uno specifico sistema di studio, applicato alle letture di autori italiani dagli anni Sessanta a oggi. Si propone una periodizzazione in tre parti, al fine di delineare una prima "Storia della lettura della poesia italiana", impiegando un approccio qualitativo e quantitativo/comparativo. Inoltre, sono indagati i tratti comuni e distintivi tra più letture di una stessa poesia e, infine, viene testata la percezione della poesia su più livelli. Lo studio rivela la preziosità di informazioni che offre quest’area di ricerca ancora poco esplorata e la ricchezza del patrimonio storico della lettura della poesia Italiana degli ultimi decenni.
This dissertation is a pilot study of Italian poetry reading through the use of experimental Phonetics. The main purpose of this study is to provide a first methodological proposal for investigation, identifying the characterizing elements of the poetic voice. The first part offers a theoretical introduction to the music of poetry and presents a literature review of experimental studies on this topic. The second part introduces the project and the archive of VIP-Voice of Italian Poets, which is dedicated to the study of the recordings of Italian poets. Finally, the third part develops a specific system to study the readings of Italian authors from the 1960s to the present. It proposes a periodization in three parts to outline a first “History of Italian poetry reading”, using a qualitative and a quantitative/comparative approach. In addition, common and distinct traits among many readings of the same poem are investigated, as well as the perception of poetry, tested on several levels. This study sheds light on the many, yet relatively unexplored, layers and rich historical heritage of Italian poetry reading of the last decades.
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PISCI, ALESSIO. "Costaguana Writes Back/Along: di come Juan Gabriel Vásquez ha sfidato Joseph Conrad per scrivere un’iTentica storia della Colombia." Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2017. http://hdl.handle.net/11584/249646.

Full text
Abstract:
In 2007, the Colombian writer Juan Gabriel Vásquez published a historical novel entitled “Historia secreta de Costaguana” (“The Secret History of Costaguana”), which tells the history of Colombia from 1820 to 1903 (when the province of Panama became independent) intertwining it with the biography of Joseph Conrad. The first-person narrator, José Altamirano, claims to have met the Polish author, who at that time was writing “Nostromo”, in 1903 in London. On that occasion, he told him his life story and, at the same time, that of his homeland, Colombia. Then, according to Altamirano, the ex-sailor transformed Colombia into Costaguana, Panama into the Occidental Province and the interoceanic canal into the San Tomé mine, erasing him (Altamirano) from his own (hi)story. For this reason, after Conrad’s death, he decides to retell his version of events, which constitutes the text of Vásquez’s novel. The purpose of this study is to analyse the way in which the Colombian author constructed his own personal chronicle of his country’s history and of the biography of the Polish writer, by creating a complex intertextual structure, as well as through the use of parody and, in particular, of travesty. His account contends the hegemonic position (in the Gramscian sense) to the grand narratives that preceded it. One of them, maybe the most important, is the “official” history of Colombia, created in its image and likeness, between the late 19th and early 20th centuries, by the Bogotan “ciudad letrada” (Rama, 1984), which ruled the country from the capital. “Historia secreta de Costaguana” is also a case of historiographic metafiction (Hutcheon, 1989), where the narrator constantly interrupts his tale to dwell on the explanation of his narrative techniques. By doing so, he makes explicit the fact that his version of events and (by analogy) those that preceded it are only some of the many possible representations of reality, but not reality itself. In this regard, it will be argued that Vásquez’s text could be interpreted as part of an iThentic universe (as opposed to “authentic”, with the “i” standing for “interactive”), that is to say a portrayal of the real world which is no longer one-dimensional but, rather, negotiated by a plurality of subjects. None of these narratives prevails over the others. On the contrary, they all contribute, with equal dignity, to the making of a “macronarrative” in which the “write back” is also, at the same time, a “write along”.
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Aboaf, Federico <1984&gt. "Il lessico politico di alcune traduzioni cinquecentesche del 'De principatibus' di Machiavelli e della 'Storia d’Italia' di Guicciardini : analisi comparativa tra italiano, francese e tedesco." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/12870.

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Abstract:
Questa tesi propone uno studio sul lessico politico diffuso in Europa nel sec. XVI, fondato sull’analisi comparativa di testi italiani e di loro traduzioni in latino, francese e tedesco. I testi di riferimento sono due trattati: il De principatibus di Niccolò Machiavelli e la Storia d’Italia di Francesco Guicciardini. Il lavoro prevede: I) l’analisi della lingua dei due autori, quindi, la messa a fuoco degli aspetti lessicali e semantici comuni, delle peculiarità stilistiche dei due autori, e così via; II)il confronto comparativo tra gli originali italiani e le loro traduzioni cinquecentesche in latino, francese e tedesco.
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Polita, M. "LA LINGUA DELLA CHIESA NEL SETTECENTO: UNA RICOGNIZIONE NEL FONDO AGIOGRAFICO << BIBLIOTECA DEI DUCHI DI PARMA >>." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2011. http://hdl.handle.net/2434/159639.

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Abstract:
The subject of this paper deals with religious language in XVIII century, starting from the seven hagiographic texts of «Biblioteca dei Duchi di Parma», kept  in Braidense Library, in Milan from 1938. Its Corpus significantly shows both  uniformity and linguistic peculiarities. Through the analysis of the phonetical, morphological, syntactic, textual and lexical phenomena it is clearly shown how the Church aimed to a communicative intelligible vehicle so as to be a modern language. Due to the need to reach more and different people the only possible result is the medietas.
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Books on the topic "Storia della linguistica"

1

B, Finazzi R., ed. Storia della linguistica e linguistica storica. Alessandria: Edizioni dell'Orso, 2009.

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2

Mosino, Franco. Storia linguistica della Calabria. Rovito (CS): Marra editore, 1988.

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Casacchia, Giorgio. Storia della linguistica cinese. Venezia: Cafoscarina, 2012.

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4

Storia linguistica della Liguria. Recco, Genova: Le mani, 1995.

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5

Baggio, Mario. Saggi di storia della linguistica. Milano: ISU Università cattolica, 2000.

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6

Peirone, Luigi. Storia linguistica e storie della lingua italiana. Genova: La Quercia, 1990.

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7

Giuliano Bonfante nella storia della linguistica. Alessandria: Edizioni dell'Orso, 2010.

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8

Pierangiolo, Berrettoni, and Lorenzi Franco, eds. Grammatica e ideologia nella storia della linguistica. Perugia: Margiacchi-Galeno, 1997.

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9

Giovanni, Marcello M. De. Kora: Storia linguistica della provincia di Chieti. Chieti: Vecchio faggio editore, 1989.

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10

Liborio, Dibattista, ed. Storia della scienza e linguistica computazionale: Sconfinamenti possibili. Milano, Italy: FrancoAngeli, 2009.

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Book chapters on the topic "Storia della linguistica"

1

Vîrban, Floarea. "Forme rare dell’articolo indeterminativo nel rumeno antico. Fra storia della lingua rumena e geografia linguistica romanza." In Actas del XXVI Congreso Internacional de Lingüística y Filología Románica, edited by Emili Casanova and Cesáreo Calvo, 269–80. Berlin, Boston: DE GRUYTER, 2013. http://dx.doi.org/10.1515/9783110299991.269.

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2

Renzi, Lorenzo. "Tecniche della linguistica storica. Gli etimologi francesi e le « quattuor species »." In Latin et langues romanes, edited by Sándor Kiss, Luca Mondin, and Giampaolo Salvi, 3–14. Berlin, Boston: DE GRUYTER, 2005. http://dx.doi.org/10.1515/9783110944532.3.

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3

"9. Storia della normazione ortografica del ladino." In Manuale di linguistica ladina, 318–48. De Gruyter, 2020. http://dx.doi.org/10.1515/9783110522150-010.

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4

Ferrer, Eduardo Blasco. "Prospettive di storia della linguistica. A cura di Lia Formigari e Franco Lo Piparo." In 1990, 148–50. De Gruyter, 1991. http://dx.doi.org/10.1515/9783112419205-009.

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5

Muljačić, Źarko. "Emanuele Banfi — Storia linguistica del Sud-Est europeo. Crisi della Romania balcanica tra alto e basso medioevo (Materiali linguistici — Università di Pavia, voi. 4). Milano, Franco Angeli, 1991. Pp. 190." In 1992, 154–56. De Gruyter, 1993. http://dx.doi.org/10.1515/9783112419168-015.

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6

"1.1 Storia delle indagini e classificazioni." In Manuale di linguistica sarda, 15–30. De Gruyter, 2017. http://dx.doi.org/10.1515/9783110274615-002.

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"Variazione e cambiamento di strutture nella grammatica storica. Verso una teoria variazionale del mutamento linguistico." In Sezione 1, Grammatica storica delle lingue romanze, 69–88. Max Niemeyer Verlag, 1998. http://dx.doi.org/10.1515/9783110961522.69.

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Giordano, Alessio. "Alcune considerazioni sulla situazione attuale della lingua svana." In Eurasiatica. Venice: Fondazione Università Ca’ Foscari, 2020. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-453-0/008.

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Abstract:
This paper features the current situation of the Svan-speaking linguistic communities in Georgia, the Georgian language policies and the attempts made to make Svan a literary language. In 2013, Richard Bærug published Svan Youth Literature, a book containing short stories written by young Svans; this and other recent publications seem to bear witness to the vitality of this endangered language. Anyway, language policy in Georgia still looks far from accepting the Kartvelian languages different from Georgian as separate languages, although other minority languages are earning evident privileges. Recent studies have shed light on some of these problems, which however take on greater meaning when viewed from the diachronic perspective hereby presented.
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9

"L’importanza storico-linguistica della corretta trascrizione degli antroponimi nelle fonti latino-medievali di area italiana." In Miscelânea Patromiana, edited by Dieter Kremer, Ivo Castro, and Wulf Müller. Berlin, Boston: De Gruyter, 2003. http://dx.doi.org/10.1515/9783110930023-015.

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10

Berezowski, Łukasz Jan. "Non solo Berlusconi: rassegna panoramica dei populisti italiani della «Seconda Repubblica». Una prospettiva storico-linguistica." In Populismo y propaganda: entre el presente y el pasado. Wydawnictwo Uniwersytetu Łódzkiego, 2020. http://dx.doi.org/10.18778/8142-733-3.15.

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Reports on the topic "Storia della linguistica"

1

Sarafian, Iliana. Considerazioni chiave: affrontare le discriminazioni strutturali e le barriere al vaccino covid-19 per le comunità rom in italia. SSHAP, May 2022. http://dx.doi.org/10.19088/sshap.2022.024.

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Abstract:
Questo rapporto evidenzia come le discriminazioni strutturali e l'esclusione sociale influenzino le percezioni e gli atteggiamenti nei confronti del vaccino per il COVID-19 tra le comunità rom in Italia. Uno degli obiettivi è mettere in luce il ruolo che le autorità pubbliche e le comunità possono svolgere nel sostenere l'adozione del vaccino e nel contrasto ai più ampi processi di esclusione sociale.1 Le risposte contraddittorie che lo Stato italiano ha fornito durante la pandemia di Covid-19, insieme alle forme di esclusione già in atto, hanno comportato un aumento della sfiducia delle comunità rom nei confronti delle iniziative statali, impattando anche sull’adesione alla campagna vaccinale.2 Questo documento si propone di supportare e informare le amministrazioni locali e le istituzioni sanitarie pubbliche coinvolte nell’assistenza e nei processi di inclusione delle comunità rom in Italia. Il presente documento si basa su una ricerca condotta di persona e a distanza dal novembre 2021 al gennaio 2022 in Italia con le comunità rom e sinti di Milano, Roma e Catania. Sebbene queste comunità si caratterizzino per diversità storica e per differenti forme di identità linguistica, geografica, religiosa, sono state individuate delle somiglianze nel modo in cui hanno vissuto la pandemia di COVID-19 e nelle decisioni a proposito del vaccino. Questo documento è stato sviluppato per SSHAP da Iliana Sarafian (LSE) con i contributi e le revisioni di Elizabeth Storer (LSE), Tabitha Hrynick (IDS), Marco Solimene (University of Iceland), Dijana Pavlovic (Upre Roma) e Olivia Tulloch (Anthrologica). La ricerca è stata finanziata dalla British Academy COVID-19 Recovery: G7 Fund (COVG7210058) e si è svolta presso il Firoz Lalji Institute for Africa, London School of Economics. La sintesi è di responsabilità di SSHAP.
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