Academic literature on the topic 'Storia della colonna infame'

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Journal articles on the topic "Storia della colonna infame"

1

Cinelli, Gianluca. "Cronaca, storia e verosimile. 16 ottobre 1943 e Storia della colonna infame." Italica Belgradensia 2014, no. 1 (2014): 81–98. http://dx.doi.org/10.18485/italbg.2014.1.4.

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2

Cinelli, Gianluca. "Il rapporto di Alessandro Manzoni con Verri e con l’Illuminismo in Storia della Colonna Infame. Opinione, pubblico, posterità." Quaderni d'italianistica 35, no. 1 (January 15, 2015): 73–99. http://dx.doi.org/10.33137/q.i..v35i1.22353.

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Abstract:
L’articolo interpreta un aspetto della poetica manzoniana, cioè la polemica con l’Illuminismo, corrente di pensiero da cui l’autore deriva parte della sua stessa formazione intellettuale, soprattutto il rigore logico-razionalistico. Nell’articolo si studia la polemica con la filosofia settecentesca attraverso la scelta di tre concetti in particolare, l’opinione, il pubblico e la posterità, nei quali Manzoni vede il pericolo di scadere dalla tensione dialettica razionale all’ideologia del razionalismo astratto. L’articolo analizza la discussione dei suddetti concetti in Storia della colonna infame e conclude portando in luce le somiglianze e le divergenze fra quest’opera e le Osservazioni sulla tortura di Verri.
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3

Cinelli (book author), Gianluca, and Anne Urbancic (review author). "La questione del male in Storia della colonna infame di Alessandro Manzoni." Quaderni d'italianistica 36, no. 2 (July 27, 2016): 282–84. http://dx.doi.org/10.33137/q.i..v36i2.26919.

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4

Codebo, Marco. "Records, Fiction, and Power in Alessandro Manzoni's I promessi sposi and Storia della colonna infame." MLN 121, no. 1 (2006): 187–206. http://dx.doi.org/10.1353/mln.2006.0031.

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5

Bates, Piers Baker. "A portrait of Cardinal Pompeo Colonna, rival and imitator of the papal Caesars." Papers of the British School at Rome 76 (November 2008): 183–99. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200000465.

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Abstract:
Nella Galleria Colonna di Roma si trova un ritratto poco considerato di uno delle figure più significative, e lui stesso a sua volta poco considerato, della storia dei primi venticinque anni del XVI secolo a Roma: il Cardinale Pompeo Colonna. I fini di questo articolo sono due: innanzitutto identificare il reale artista di quel ritratto, precedentemente attribuito a Lorenzo Lotto, ma in questa sede identificato come Sebastiano del Piombo; e, in secondo luogo, restituire al Cardinale Pompeo il giusto grado di importanza in questo momento critico della storia del papato e di Roma. Il tema dell'articolo sarà quindi ampliato al fine di comprendere i percorsi che avrebbero reso possibile l'incontro tra il patrono e l'artista, e dimostrare come queste particolari contatti — qui riferiti come ‘imperiali’ — offrano una nuova via per collegare la carriera di Sebastiano del Piombo a Roma.
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6

Marletta, F. "La neuroradiologia interventistica spinale e … Il punto di vista del Radioterapista." Rivista di Neuroradiologia 15, no. 4 (August 2002): 473–76. http://dx.doi.org/10.1177/197140090201500417.

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Abstract:
L'insorgenza di metastasi ossee è un evento frequente nella storia naturale di quasi tutte le neoplasie maligne e spesso incide molto sulla qualità di vita del paziente determinando algie e fratture patologiche invalidanti. L'interessamento della colonna vertebrale può determinare la comparsa di una sindrome da compressione midollare con gravi sequele neurologiche. La radioterapia riveste un ruolo di fondamentale importanza nel controllo della sintomatologia dolorosa, nella prevenzione e terapia delle fratture patologiche e nei casi di compressione midollare. La radioterapia transcutanea ottiene percentuali di risposte sulla sintomatologia dolorosa superiori al 75% anche quando viene ridotta la durata del trattamento per l'utilizzo di frazionamenti non convenzionali della dose (ipofrazionamenti o erogazione di una singola dose elevata eventualmente ripetibile alla ripresa della sintomatologia). La risposta sulla ricalcificazione delle lesione osteolitiche si verifica solo nel 25% circa delle lesioni irradiate e comunque con tempi di comparsa piuttosto lunghi (nel 70% dei casi si evidenzia radiologicamente 6 mesi dopo la radioterapia). Per tale motivo l'utilizzo di tecniche micro-invasive, quale la vertebroplastica percutanea, in grado di ottenere un effetto antalgico ed un rapido consolidamento delle vertebra, utilizzata in quei pazienti che non necessitano di una chirurgia decompressiva, può, in associazione alla radioterapia, certamente migliorare la risposta, sia in termini di controllo della sintomatologia antalgica che di stabilizzazione vertebrale. I risultati della radioterapia in caso di compressione midollare sono molto variabili e dipendono dalla gravità del deficit neurologico alla diagnosi, dalla tempestività del trattamento e dalla radiosensibilità della neoplasia. Se al trattamento chirurgico (laminectomia) si associa la radioterapia post-operatoria le percentuali di miglioramento della sintomatologia neurologica raggiungono il 60% mentre si ottengono risposte del 35% con la sola chirurgia decompressiva.
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7

Ranieri, Concetta. "Al crocevia della storia: Poesia, religione e politica in Vittoria Colonna. Maria Serena Sapegno, ed. I libri di Viella 227. Rome: Viella, 2016. 234 pp. €29." Renaissance Quarterly 71, no. 2 (2018): 793–94. http://dx.doi.org/10.1086/699119.

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Dissertations / Theses on the topic "Storia della colonna infame"

1

Hamad, Sundus M. <1984&gt. "La fortuna della "Storia della Colonna Infame" nel Novecento." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amsdottorato.unibo.it/3266/1/hamad_sundus_tesi.pdf.

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2

Hamad, Sundus M. <1984&gt. "La fortuna della "Storia della Colonna Infame" nel Novecento." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amsdottorato.unibo.it/3266/.

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3

BASTIANINI, LUCIA. "IL ROMANZO TRIPARTITO: PER UNA LETTURA SISTEMICA DEI "PROMESSI SPOSI"." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2020. http://hdl.handle.net/10280/70988.

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Abstract:
Viene proposta una lettura dei Promessi sposi alla luce del principio della complessità, sviluppato secondo l’ottica della teoria sistemica. Il raffronto tra due testi teorici: la Lettre à M.R C*** sur l’unité de temps et de lieu dans la tragédie e Del romanzo storico e, in genere, de’ componimenti misti di storia e d’invenzione ha evidenziato come l’idea di complessità, e dunque di relazione, insita nello sviluppo del concetto di verosimiglianza, sia alla base del pensiero critico manzoniano fin dai suoi esordi e lo abbia inquietato negli anni. È stata ricercata nel testo la progressiva riflessione di Manzoni sul concetto di verosimile; operazione che ha suggerito una traccia interpretativa applicabile al Romanzo, orientata a coglierne una dimensione profondamente complessa e articolata, attraverso la quale l’autore ha guidato i suoi lettori alla contemplazione della Verità incarnata nelle vesti del vero storico, sotto la forma di una promessa sponsale. È stata riscontrata una relazione tra le tre parti strutturali che sono state identificate nel volume finito di consegnare alle stampe dallo stesso Manzoni nel 1842 (la ‘quarantana’): l’Introduzione, i trentotto capitoli, la Storia della colonna infame, ravvisando in questa costruzione, l’architettura in cui Manzoni ha, con maestria, incastonato il suo Vero.
The Betrothed was analysed from a point of view focusing on complexity starting from systemic theory. The comparison between two theoretical texts: Lettre à M.R C*** sur l’unité de temps et de lieu dans la tragédie and Del romanzo storico e, in genere, de’ componimenti misti di storia e d’invenzione, highlighted how the idea of complexity, and consequently of relationship at the core of the concept of lifelikeness, has underlied Manzoni’s criticism since its beginning and has troubled it in time. Manzoni’s progressive reflection on verisimilitude has been researched: the which has given an interpretation applied to The Novel, to a complex and articulated dimension through which Manzoni guided the readers to the contemplation of Truth embodied in historical reality, in the form of a betrothal. The ‘quarantana’, the novel given to the publisher in 1842 by Manzoni, has been analysed and a relationship between its three structural parts has been identified: l’Introduzione, thirty-eight chapters , la Storia della colonna infame. In its frame was found the architecture in which Manzoni brilliantly set his Truth.
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4

Trotter, Giorgia <1986&gt. "Il ritratto americano di Michelangelo Antonioni: la colonna sonora di Zabriskie Point." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2505.

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5

Vannelli, Uva Michele <1981&gt. "I tre libri di salmi vespertini a otto voci (opp. I, VII e XI) di Giovanni Paolo Colonna." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amsdottorato.unibo.it/6971/1/Vannelli_Uva_Michele_tesi.pdf.

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Abstract:
Le tre raccolte di salmi da vespro a otto voci nello stile pieno di Giovanni Paolo Colonna (Bologna 1637-1695), pubblicate rispettivamente nel 1681, nel 1686 e nel 1694 (opp.I, VII e XI), costituiscono un oggetto di studio privilegiato nell’ambito della ricca produzione a stampa dell’autore: in primo luogo, esse ebbero ampia e favorevole recezione, come testimoniano la diffusione degli esemplari, le ristampe, le copie manoscritte ricavate dalle edizioni; in secondo luogo, la fortuna postuma del compositore fu legata in buona parte alla sua musica sacra a doppio coro e, in particolare, al favore riscosso dai suoi libri di salmi; infine, l’analisi delle tre raccolte consente di confrontare le risorse tecniche e stilistiche messe in opera da Colonna in composizioni afferenti a uno stesso genere ma risalenti a periodi diversi. La dissertazione è articolata in tre parti: nella prima sono presi in esame gli ordinamenti liturgici secenteschi relativi alla celebrazione dei vespri, onde illustrare la cornice rituale alla quale i salmi di Colonna erano destinati, e si passano in rassegna alcune definizioni di stile pieno e di contrappunto a otto voci desunte dalla trattatistica coeva. La seconda parte è dedicata alla lettura storico-critica delle opp. I, VII e XI nel contesto generale della produzione dell’autore. La terza parte contiene l’edizione integrale dell’opera VII e XI, nonché una scelta di brani tratti dall’op. I.
The three collections of psalms for vespers for eight voices in the stile pieno by Giovanni Paolo Colonna (Bologna 1637-1695), published in 1681, in 1686 and in 1694 (op. nos. I, VII and XI) respectively, are a favourite topic of study within the vast printed output of the composer. First, they were well received everywhere, as shown by the circulation of the copies, the reprints and the handwritten copies taken from the editions. Secondly, the composer's posthumous fame was linked for the most part to his sacred music for double choir and, in particular, to the success of his books of psalms. Finally, the analysis of the three collections allows the comparison of the technical and stylistic resources used by Colonna in compositions belonging to the same genre but dating back to different periods. The dissertation is divided into three parts: the first considers the seventeenth century liturgical regulations concerning the celebration of vespers, in order to illustrate the liturgical context for which Colonna’s psalms were intended, and some definitions of stile pieno and counterpoint for eight voices taken from contemporary treatises are reviewed. The second part is devoted to the historical-critical examination of op. nos. I, VII and XI in the general context of the composer’s output. The third part contains the complete edition of op. nos. VII and XI, as well as a selection of pieces from op. I.
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6

Vannelli, Uva Michele <1981&gt. "I tre libri di salmi vespertini a otto voci (opp. I, VII e XI) di Giovanni Paolo Colonna." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amsdottorato.unibo.it/6971/.

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Abstract:
Le tre raccolte di salmi da vespro a otto voci nello stile pieno di Giovanni Paolo Colonna (Bologna 1637-1695), pubblicate rispettivamente nel 1681, nel 1686 e nel 1694 (opp.I, VII e XI), costituiscono un oggetto di studio privilegiato nell’ambito della ricca produzione a stampa dell’autore: in primo luogo, esse ebbero ampia e favorevole recezione, come testimoniano la diffusione degli esemplari, le ristampe, le copie manoscritte ricavate dalle edizioni; in secondo luogo, la fortuna postuma del compositore fu legata in buona parte alla sua musica sacra a doppio coro e, in particolare, al favore riscosso dai suoi libri di salmi; infine, l’analisi delle tre raccolte consente di confrontare le risorse tecniche e stilistiche messe in opera da Colonna in composizioni afferenti a uno stesso genere ma risalenti a periodi diversi. La dissertazione è articolata in tre parti: nella prima sono presi in esame gli ordinamenti liturgici secenteschi relativi alla celebrazione dei vespri, onde illustrare la cornice rituale alla quale i salmi di Colonna erano destinati, e si passano in rassegna alcune definizioni di stile pieno e di contrappunto a otto voci desunte dalla trattatistica coeva. La seconda parte è dedicata alla lettura storico-critica delle opp. I, VII e XI nel contesto generale della produzione dell’autore. La terza parte contiene l’edizione integrale dell’opera VII e XI, nonché una scelta di brani tratti dall’op. I.
The three collections of psalms for vespers for eight voices in the stile pieno by Giovanni Paolo Colonna (Bologna 1637-1695), published in 1681, in 1686 and in 1694 (op. nos. I, VII and XI) respectively, are a favourite topic of study within the vast printed output of the composer. First, they were well received everywhere, as shown by the circulation of the copies, the reprints and the handwritten copies taken from the editions. Secondly, the composer's posthumous fame was linked for the most part to his sacred music for double choir and, in particular, to the success of his books of psalms. Finally, the analysis of the three collections allows the comparison of the technical and stylistic resources used by Colonna in compositions belonging to the same genre but dating back to different periods. The dissertation is divided into three parts: the first considers the seventeenth century liturgical regulations concerning the celebration of vespers, in order to illustrate the liturgical context for which Colonna’s psalms were intended, and some definitions of stile pieno and counterpoint for eight voices taken from contemporary treatises are reviewed. The second part is devoted to the historical-critical examination of op. nos. I, VII and XI in the general context of the composer’s output. The third part contains the complete edition of op. nos. VII and XI, as well as a selection of pieces from op. I.
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ABBIATI, MICHELE. "L'ESERCITO ITALIANO E LA CONQUISTA DELLA CATALOGNA (1808-1811).UNO STUDIO DI MILITARY EFFECTIVENESS NELL'EUROPA NAPOLEONICA." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2017. http://hdl.handle.net/2434/491761.

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Abstract:
L’esercito italiano e la conquista della Catalogna (1808-1811) Uno studio di Military Effectiveness nell’Europa napoleonica Settori scientifico-disciplinari SPS/03 – M-STO/02 La ricerca ha lo scopo di ricostruire e valutare l’effettività militare dell’esercito italiano al servizio di Napoleone I. In primo luogo attraverso un’analisi statistica e strategica della costruzione, e del successivo impiego, dell’istituzione militare del Regno d’Italia durante gli anni della sua esistenza (1805-14); successivamente, è stato scelto un caso di studi particolarmente significativo, come la campagna di Catalogna (1808-11, nel contesto della guerra di Indipendenza spagnola), per poter valutare il contributo operazionale e tattico dei corpi inviati dal governo di Milano e la loro integrazione con l’apparato militare complessivo del Primo Impero. La tesi ha voluto rispondere alla mancanza di studi sul comportamento in guerra dell’esercito italiano e, allo stesso tempo, introdurre nella storiografia militare italiana la metodologia di studi, d’origine anglosassone e ormai di tradizione trentennale, di Military Effectiveness. La ricerca si è primariamente basata, oltre che sulla copiosa memorialistica a stampa italiana e francese, sulla documentazione d’archivio della Secrétairerie d’état impériale (Archives Nationales di Pierrefitte-sur-Seine, Parigi), del Ministère de la Guerre francese (Service historique de la Défence, di Vincennes, Parigi) e del Ministero della Guerra del Regno d’Italia (Archivio di Stato di Milano). Dal punto di vista dei risultati è stato possibile verificare come l’esercito italiano abbia rappresentato, per Bonaparte, uno strumento duttile e di facile impiego, pur in un contesto di sostanziale marginalità numerica complessiva di fronte alle altre (e cospicue) forze messe in campo da parte dell’Impero e dei suoi altri Stati satellite e alleati. Per quanto riguarda la campagna di conquista della Catalogna è stato invece possibile appurare il fondamentale contributo dato dal contingente italiano, sotto i punti di vista operazionale e tattico, per la buona riuscita dell’invasione; questo primariamente grazie alle elevate caratteristiche generali mostrate dallo stesso, ma anche per peculiarità disciplinari e organizzative che resero i corpi italiani adatti a operazioni particolarmente aggressive.
The Italian Army and the Conquest of Catalonia (1808-1811) A Study of Military Effectiveness in Napoleonic Europe Academic Fields and Disciplines SPS/03 – M-STO/02 The research has the purpose of reconstruct and evaluate the military effectiveness of the Italian Army existed under the reign of Napoleon I. Firstly through a statistic and strategic analysis of the development, and the following deployment, of the military institution of the Kingdom of Italy in the years of its existence (1805-14). Afterwards, a particularly significant case study was chosen, as the campaign of Catalonia (1808-11, in the context of the Peninsular War), in order to assess the operational and tactical contribution of the regiments sent by the Government of Milan and their integration in the overall military apparatus of the First Empire. The thesis wanted to respond to the lack of studies on the Italian army’s behavior in war and, at the same time, to introduce the methodology of the Military Effectiveness Studies (of British and American origin and, by now, enriched by a thirty-year old tradition) in the Italian historiography. The research is primarily based, besides the numerous memoirs of the Italian and French veterans, on the archive documentation of the Secrétairerie d’état impériale (Archives Nationales of Pierrefitte-sur-Seine, Paris), of the French Ministère de la Guerre (Service historique de la Défence, of Vincennes, Paris) and of the Italian Ministero della Guerra (Archivio di Stato di Milano). About the results, it has been verified how the Italian army has become a flexible and suitable instrument for Bonaparte, albeit in a context of substantial overall numerical marginality in comparison to the heterogeneous forces available to the Empire and its others satellites and allied states. Regarding the campaign of Catalonia, instead, it was possible to ascertain the fundamental contribution of the Italian regiments, in an operational and tactical perspective, for the success of the invasion. This was primarily due to the excellent general characteristics shown by the expeditionary force, but also to disciplinary and organizational peculiarities that have made the Italian corps suitable for particularly aggressive operations.
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8

LOPEZ, GARCIA ANTONIO. "Las estructuras de la Piazza della Madonna di Loreto (Roma): ¿El Athenaeum de Adriano?" Doctoral thesis, 2014. http://hdl.handle.net/2158/856101.

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Abstract:
Italiano: A partire dal 2007, nell’area di Piazza Venezia a Roma, sono stati realizzati alcuni sondaggi archeologici per la costruzione di una stazione per la Linea C della metropolitana. Nel sondaggio S14, quello realizzato nella Piazza della Madonna di Loreto, sono state trovate una serie di strutture appartenenti a diversi periodi storici:dal periodo tardo-repubblicano all’età moderna. Le strutture, appartenenti all’età adrianea, hanno aperto un intenso dibattito tra gli studiosi poiché i tecnici della Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma hanno proposto l’identificazione di queste strutture con quelle dell’Athenaeum dell’imperatore Adriano, un’istituzione accademica a noi nota grazie alle fonti letterarie. Purtroppo le scarse fonti a nostra disposizione, relative a questa istituzione, non hanno permesso fino ad ora di proporre un’ubicazione per l’Athenaeum di Adriano. Español: A partir del 2007, en el área de la Piazza Venezia en Roma, se realizaron una serie de sondeos arqueológicos para la construcción de una estación para la Línea C del metro. En el sondeo S14, realizado en la Piazza della Madonna di Loreto, se han encontrado una serie de estructuras pertenecientes a diversos periodos de la historia: desde el periodo tardo-republicano a la Edad Moderna. Las estructuras pertenecientes a la época adrianea han abierto un intenso debate entre los estudiosos, pues los técnicos de la Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma han propuesto la identificación de estas estructuras con las del Athenaeum del emperador Adriano, una institución académica conocida gracias a las fuentes literarias. Por desgracia, la ausencia de fuentes a nuestra disposición relativas a esta institución, no han permitido hasta ahora proponer una ubicación para el Athenaeum de Adriano. English: Since 2007, in the area of ​​the Piazza Venezia in Rome, a series of archaeological surveys for the construction of a station for Metro Line C were performed. In the survey S14, conducted in the Piazza della Madonna di Loreto, found a number of structures belonging to different periods of history from the late-Republican period to the Modern Age. The structures belonging to the Hadrian era have opened an intense debate among scholars, because technicians from the Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma have proposed the identification of these structures with the Athenaeum of Emperor Hadrian, an academic institution known through literary sources. Unfortunately, the absence of sources at our disposal concerning this institution have not allowed yet to propose a location for Hadrian's Athenaeum.
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Books on the topic "Storia della colonna infame"

1

Manzoni, Alessandro. Storia della colonna infame. Milano: Centro Nazionale Studi Manzoniani, 2002.

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2

Manzoni, Alessandro. Storia della colonna infame. Milano: Bompiani, 1985.

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3

1928-, Biffi Luigi, ed. Storia della colonna infame. Milano: Vangelista, 1985.

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4

Giancarlo, Vigorelli, Veca Salvatore 1943-, Tallone, Alberto, 1898-1968, type designer, Tallone (Family) printer, Stamperia di Alberto Tallone, Cartiere Enrico Magnani, and Alexander M. Goren Collection, eds. Storia della colonna infame. Alpignano [Italy]: Tallone Editore, 1999.

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5

Manzoni, Alessandro. Storia della colonna infame. Milano: Vangelista, 1985.

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6

Grechi, Gian Franco. Attualità nella storia della colonna infame. Milano: Ripartizione cultura, 1986.

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7

Manzoni, Alessandro. I promessi sposi: Storia della colonna infame. Torino: Einaudi-Gallimard, 1995.

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8

Franco, Mollia, and Manzoni Alessandro 1785-1873, eds. Osservazioni sulla morale cattolica ; Storia della colonna infame. Milano: Garzanti, 1985.

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9

Manzoni, Alessandro. I promessi sposi e Storia della colonna infame. Bologna: Zanichelli, 1987.

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10

1924-, Lopez Guido, ed. L' Abbattimento della colonna infame. Milano: F. Sciardelli, 1986.

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